Febbraio 2013 - Scarica l'edizione in PDF - Saturno Notizie
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18 | l’ecodeltevere | INTERVISTA<br />
CITTÀ DI CASTELLO - Dallo scorso 7<br />
gennaio, il dottor Marco Tangorra è il nuovo<br />
dirigente del Commissariato della Polizia di<br />
Stato di Città di Castello e sostituisce dopo due<br />
anni la dottoressa Rosaria Broccoletti. Nato a<br />
Taranto l’8 giugno 1969, il dottor Tangorra si è<br />
laureato <strong>in</strong> Giurisprudenza nel 1994 presso<br />
l’Università “La Sapienza” di Roma e la sua<br />
qualifica <strong>in</strong> seno alla Polizia è quella di<br />
vicequestore aggiunto. Sposato con due figli<br />
ancora <strong>in</strong> giovanissima età, nel 1989 ha<br />
frequentato l’Istituto Superiore di Polizia, ex<br />
Accademia Guardie di Pubblica Sicurezza,<br />
diplomandosi nel 1993. Prima di approdare <strong>in</strong><br />
Alta Valle del Tevere, ha prestato servizio –<br />
nell’ord<strong>in</strong>e – a Roma, Vercelli, Sondrio, Bergamo,<br />
Cremona e Lucca. Città di Castello è qu<strong>in</strong>di la<br />
sua settima sede e per la prima volta approda<br />
<strong>in</strong> Umbria. Persona molto d<strong>in</strong>amica e cordiale,<br />
anche nei rapporti con la stampa ha mostrato<br />
massima disponibilità alla collaborazione e un<br />
approccio f<strong>in</strong> da subito molto positivo. Crede<br />
molto nella funzione di prevenzione, ma<br />
confida anche nel contributo dei cittad<strong>in</strong>i per<br />
aumentare il grado di sicurezza di un territorio<br />
che, senza creare allarmismi eccessivi, ha<br />
comunque le sue tipologie di reati da<br />
combattere. Con la massima gentilezza ci ha<br />
ricevuto nel suo ufficio rilasciando questa<br />
<strong>in</strong>tervista a distanza ancora di pochi giorni<br />
dall’avvenuto <strong>in</strong>sediamento nel Tifernate.<br />
“Sono pugliese ma per metà anche laziale”,<br />
ha detto sorridendo il dottor Marco<br />
Tangorra nel ripercorrere il suo curriculum<br />
professionale che l’ha portato dal Piemonte<br />
alla Lombardia e poi – a scendere – <strong>in</strong><br />
Toscana e adesso <strong>in</strong> Umbria.<br />
Che tipo di impatto ha avuto con la<br />
nuova realtà?<br />
“Al momento potrei dire più che positivo,<br />
sia per la disponibilità della cittad<strong>in</strong>anza che<br />
per gli aspetti puramente lavorativi. E’<br />
chiaro che, andando avanti con il tempo,<br />
potrò essere più preciso su quelle che<br />
sono le necessità del territorio. Di sicuro, il<br />
messaggio che voglio <strong>in</strong>viare a tutti è quello<br />
di essere il più vic<strong>in</strong>i possibile alle istanze<br />
del territorio e della cittad<strong>in</strong>anza”.<br />
Sfogliando la casistica, ha già messo a<br />
fuoco quali sono i reati più diffusi?<br />
“Partiamo da un presupposto fondamentale:<br />
mai creare allarmismi oltre il dovuto.<br />
Possiamo sicuramente affermare che la<br />
realtà di Città di Castello e dell’Altotevere<br />
Umbro gode di ampia e sufficiente<br />
tranquillità, però ci sono fenomenologie<br />
crim<strong>in</strong>ose, reati predatori e furti <strong>in</strong><br />
appartamento che preoccupano un tant<strong>in</strong>o<br />
e allora è su questo versante che ci<br />
dobbiamo organizzare meglio. Credo<br />
tuttavia che, attraverso il piano coord<strong>in</strong>ato<br />
di controllo del territorio posto <strong>in</strong> essere<br />
AUMENTARE IL GRADO DI<br />
SICUREZZA DEL TERRITORIO<br />
Parla il dottor Marco Tangorra,<br />
nuovo dirigente del Commissariato di Polizia<br />
di Città di Castello<br />
di Davide Gambacci<br />
Il dottor Marco Tangorra,<br />
dallo scorso 7 gennaio<br />
al Commissariato<br />
di Città di Castello<br />
dal Questore di Perugia, riusciremo ad arg<strong>in</strong>are il fenomeno, che si mantiene ancora<br />
entro certi limiti – questo sì – ma che comunque va tenuto sotto controllo”.<br />
E per quanto riguarda il consumo e lo spaccio degli stupefacenti, altra piaga<br />
della quale il territorio non è esente?<br />
“Le direttive <strong>in</strong> materia del Questore di Perugia sono molto precise e puntuali. Le attività<br />
di prevenzione svolte con le nostre pattuglie sul territorio e le attività di repressione sul<br />
piano <strong>in</strong>vestigativo <strong>in</strong> seconda battuta hanno dimostrato di essere abbastanza efficaci.<br />
Poniamo l’accento sulle <strong>in</strong>dicazioni che possono venire dal territorio e soprattutto –<br />
<strong>in</strong>sisto ancora - dalla cittad<strong>in</strong>anza, alla quale chiedo cortesemente: cercate di avere<br />
massima fiducia nelle forze dell’ord<strong>in</strong>e”.<br />
Si parla anche di possibili <strong>in</strong>filtrazioni di mafia e di situazioni nelle quali si<br />
sente ipotizzare il pagamento del pizzo. Cosa può affermare <strong>in</strong> proposito?<br />
“E’ ancora troppo presto per potersi esprimere. Al momento, le <strong>in</strong>dicazioni <strong>in</strong> mio<br />
possesso non vanno verso questo <strong>in</strong>dirizzo: la realtà è assolutamente tranquilla (e mi<br />
riferisco all’argomento preso <strong>in</strong> considerazione), ma potrò essere più preciso fra un po’<br />
di tempo”.<br />
Ha già avuto modo di colloquiare con il s<strong>in</strong>daco di Città di Castello e con le<br />
altre autorità istituzionali?<br />
“Il s<strong>in</strong>daco l’ho <strong>in</strong>contrato dopo appena pochi giorni dal mio arrivo e farò altrettanto<br />
anche con gli altri colleghi delle forze dell’ord<strong>in</strong>e e con gli esponenti del mondo<br />
ecclesiastico. Siamo d’accordo con il s<strong>in</strong>daco per fare periodicamente il punto della<br />
situazione, purchè regni un clima di <strong>in</strong>formalità, ovvero massima s<strong>in</strong>tonia fra le forze<br />
ord<strong>in</strong>e e le istanze dei cittad<strong>in</strong>i attraverso le organizzazioni territoriali, qu<strong>in</strong>di Comune e<br />
altri uffici”.<br />
In che rapporti è stato f<strong>in</strong>ora con i rappresentanti delle altre forze dell’ord<strong>in</strong>e?<br />
“Un rapporto da sempre collaborativo: <strong>in</strong> fondo, condividiamo gli stessi problemi e<br />
cerchiamo di risolverli con lo stesso entusiasmo professionale. D’altronde, il cittad<strong>in</strong>o ha<br />
bisogno di una presenza costante delle forze dell’ord<strong>in</strong>e sul territorio e su questo filone<br />
cercherò di <strong>in</strong>dirizzare l’attività della Polizia di Stato. L’azione preventiva rimane la più<br />
efficace e allora dico che il cittad<strong>in</strong>o vuole vedere sempre <strong>in</strong> giro le “volanti” della Polizia,<br />
dei Carab<strong>in</strong>ieri e degli altri corpi <strong>in</strong> divisa che concorrono alla sicurezza pubblica. Si può<br />
fare tanto con le auto nostre, quanto con le auto civetta. Riprenderemo il pattugliamento<br />
del centro storico e saremo presenti nei mercati: la polizia deve tornare tra la gente. E<br />
poi, meglio che vi sia una telefonata <strong>in</strong> più al 113 che una <strong>in</strong> meno. Il ruolo dei cittad<strong>in</strong>i è<br />
fondamentale per noi: loro, <strong>in</strong>fatti, sono il primo “poliziotto” e loro possono segnalarci<br />
anomalie sul territorio”.