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2<br />
3 Se non è zuppa, è pan bagnato<br />
4 Esclusivo - Parla Fabac, il grande escluso<br />
dall’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />
6 Radiografia del porto di Augusta<br />
10 Un’affollata Autor<strong>it</strong>à portuale<br />
11 I nuovi compensi agli amministratori<br />
comunali<br />
11 Bollette dell’acqua: a quando<br />
il rimborso?<br />
12 E dove siamo, a Venezia?<br />
13 Il SERT funziona davvero<br />
14 Pulizia fai da te<br />
14 Dopo cinque mesi, ma come si può...?<br />
15 Part<strong>it</strong>i i corsi univers<strong>it</strong>ari<br />
16 Abbandonati il convento e la chiesa di<br />
San Domenico<br />
18 La statua di S. Andrea: a ciascuno il<br />
suo<br />
19 Ribaudo a Mantova come Mantegna e<br />
Rubens<br />
19 Concorso “Il miglior presepe”<br />
20 Al Faro S. Croce si studia la fauna marina<br />
del Med<strong>it</strong>erraneo<br />
21 Nuova edizione dell’Inesto istorico della<br />
c<strong>it</strong>tà di Augusta, a cura di Giuseppe<br />
Messina<br />
21 Trasfer<strong>it</strong>i i licei classico e scientifico<br />
22 Quando i megaresi avevano la pelle<br />
verde<br />
23 Sasol calcio a 5: obiettivo play-off<br />
23 Inaugurato l’impianto di Brucoli<br />
24 Cineforum al “La Ferla”<br />
24 Successo a Palermo di quattro<br />
modellisti augustani<br />
25 Lettere<br />
27 Ambiente<br />
n. 14<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Anno<br />
V<br />
Sommario<br />
periodico di interesse c<strong>it</strong>tadino<br />
Direzione, redazione, amministrazione<br />
c/o Tipografia “Il Torchio”<br />
Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />
96011 AUGUSTA (SR)<br />
Autorizzazione Tribunale di Siracusa n. 8/1980<br />
Direttore responsabile<br />
Giorgio prof. Càsole<br />
Fotocomposizione e stampa<br />
Stamperia d’arte “Il Torchio”<br />
e-mail: iltorchio@chd.<strong>it</strong><br />
Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />
96011 AUGUSTA (SR)<br />
Chiuso in tipografia il 07-02-<strong>2004</strong><br />
Tiratura 1.600 copie<br />
I pezzi non firmati s’intendono del direttore<br />
LEONARDI EDITORE
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Fino a qualche tempo fa le anime<br />
di Alleanza Nazionale in c<strong>it</strong>tà<br />
erano due: una rappresentata<br />
dal Circolo Venturini e dal leader<br />
storico locale di An, Puccio Forestiere<br />
(avvocato penalista di grido,<br />
più volte consigliere comunale, deputato<br />
alla Camera nella legislatura<br />
del 1994), l’altra rappresentata dal<br />
Circolo Tatarella e dal consigliere<br />
comunale Marco Stella e da quello<br />
provinciale Roberto Meloni, in contrasto<br />
con la linea di Forestiere.<br />
Le tre anime di AN<br />
Da poco tempo se n’è aggiunta una<br />
terza. Infatti, l’altra “anima”, di recentissima<br />
formazione, è quella che<br />
fa riferimento al Circolo “Giorgio<br />
Almirante” (il carismatico capo per<br />
tanti anni dell’allora Movimento<br />
Sociale Italiano) e al presidente del<br />
neonato sodalizio, Massimo Casertano.<br />
La terza e la prima anima hanno<br />
tenuto un incontro con il pubblico<br />
e con la stampa lo stesso giorno,<br />
sabato 24 gennaio, nell’aud<strong>it</strong>orium<br />
“Don Paolo Liggeri” di palazzo San<br />
Biagio: la mattina Casertano e i suoi,<br />
la sera Forestiere e la sua squadra.<br />
Una vera conferenza stampa di presentazione<br />
del Circolo Almirante è<br />
stata quella della rnattinata, presente<br />
il commissario provinciale di Alleanza<br />
Nazionale, Fernando Cammisuli.<br />
Mentre la<br />
sera l’avv<br />
o c a t o<br />
Forestier<br />
e n o n<br />
ha minimamente<br />
accennato<br />
agli altri<br />
due circoli<br />
c<strong>it</strong>tadini (i<br />
cui rappresentanti,<br />
del resto,<br />
non erano<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Se non è zuppa,<br />
è pan bagnato<br />
presenti in sala) probabilmente<br />
perché nella conferenza della mattina<br />
Casertano lo aveva attaccato<br />
contestando la sua linea pol<strong>it</strong>ica del<br />
passato e dei presente. Infatti, Casertano<br />
ha detto sostanzialmente che<br />
Alleanza Nazionale in questi ultimi<br />
dieci anni “s’è attestata in c<strong>it</strong>tà su un<br />
consenso di non meno del quindici<br />
per cento, ma non riesce a vincere<br />
perché l’azione pol<strong>it</strong>ica non è stata<br />
ben gest<strong>it</strong>a e articolata”.<br />
Governo di salute<br />
pubblica<br />
Casertano ha anticipato, dal punto di<br />
vista temporale, la tematica, peraltro<br />
annunciata pubblicamente, che<br />
Forestiere avrebbe trattato la sera,<br />
quella del governo di salute pubblica,<br />
e ha detto chiaramente dì non condividere<br />
questa proposta, alludendo<br />
ai sotterfugi e agli ammiccarnenti.<br />
“C’ è una maggioranza che governa<br />
e un’ opposizione che deve vigilare”<br />
ha sottolineato Casertano (fino a un<br />
anno fa addetto stampa proprio del<br />
Circolo Venturini). Lo stesso concetto<br />
dell’opposizione che ha obbligo<br />
della vigilanza è stato ribad<strong>it</strong>o dall’<br />
avvocato Forestiere davanti a un<br />
discreto pubblico, in cui non pochi<br />
erano gl’inv<strong>it</strong>ati esterni: il sindaco<br />
Carrubba con la sua giunta quasi<br />
al completo, segretari dei part<strong>it</strong>i c<strong>it</strong>tadini,<br />
consiglieri comunali e altri.<br />
Il numero 7 è un numero considerato<br />
magico, sacro dagli orientali (ebrei<br />
e musulmani) ed è stato sub<strong>it</strong>o c<strong>it</strong>ato<br />
da Forestiere nella sua arringa<br />
sullo stato della c<strong>it</strong>tà, con un’analisi<br />
impietosa, dove, tuttavia, c’era, qua<br />
e là, qualche giustificazione per<br />
l’amministrazione Carrubba.<br />
Il germe del trasformismo<br />
Forestiere ha sfoderato le unghia da<br />
vecchio lupo della pol<strong>it</strong>ica quando<br />
s’è scagliato contro il “germe patogeno<br />
del trasformismo che degenera<br />
in cancro e infetta la c<strong>it</strong>tà” e contro<br />
3<br />
“la nefasta pol<strong>it</strong>ica del mercato del1e<br />
vacche”, facendo un palese riferimento<br />
ai tanti consiglieri comunali<br />
che cambiano casacca o la vogliono<br />
cambiare<br />
al più<br />
p r e s t o<br />
p u r d i<br />
avere e<br />
g e s t i r e<br />
p o t e r e .<br />
In ogni<br />
c a s o ,<br />
F o r e -<br />
stiere ha<br />
messo in<br />
evidenza<br />
il quadro<br />
pol<strong>it</strong>ico<br />
venutosi<br />
a determ<br />
i n a r e<br />
con la<br />
sentenza del Tar che ha tolto il premio<br />
di maggioranza al sindaco: “C‘è<br />
una giunta di centrosinistra e c’è un<br />
consiglio comunale di centrodestra.<br />
E allora, dati i gravissimi problemi<br />
della c<strong>it</strong>tà (il Comune è vicino alla<br />
bancarotta finanziaria), propongo un<br />
governo di salute pubblica, senza<br />
La difesa di Carrubba<br />
intenti giacobini, naturalmente”.<br />
L’espressione non è, però, piaciuta<br />
al sindaco Carrubba, che ha difeso<br />
con passione i sei mesi (non sette,<br />
ha precisato) della sua amministrazione,<br />
annunciando tanti progetti,<br />
tranquillizzando sulla seren<strong>it</strong>à della<br />
giunta “che continua a lavorare,<br />
nonostante i dissidi all’interno del<br />
consiglio comunale” e, infine, dichiarandosi<br />
non contrario per principio<br />
a una possibile amministrazione<br />
allargata. Se non è zuppa è pan bagnato,<br />
avrà pensato sornione l’avvocato Forestiere<br />
che sorrideva quando il sindaco<br />
Carrubba ha accennato a questa possibil<strong>it</strong>à<br />
del governo di salute pubblica.
4<br />
Si presenta con un maglione dolce<br />
v<strong>it</strong>a blu da vecchio lupo di mare.<br />
Fisico asciutto e vigoroso, da<br />
atleta (gioca a tennis), dimostra meno<br />
della sua età.<br />
52enne, sposato con la figlia dell’indimenticato<br />
allenatore di calcio Michele<br />
Borgia, due figli, Emiliano Fabac, oriundo<br />
istriano, già ufficiale della Marina Mercantile,<br />
oggi top manager della Thomson<br />
(multinazionale dell’elettronica con sede<br />
a Parigi), non nasconde la sua delusione<br />
per non essere stato nominato presidente<br />
dell’Autor<strong>it</strong>à Portuale di Augusta, anche<br />
se nutre la speranza di poter essere ancora<br />
chiamato come segretario generale.<br />
“Ho pagato cara la mia non appartenenza<br />
a uno schieramento pol<strong>it</strong>ico.<br />
-Eppure un quotidiano autorevole,<br />
l’estate scorsa, aveva annunciato a sorpresa<br />
la Sua nomina.<br />
“Probabilmente è stata la manovra di<br />
qualcuno per bruciarmi”.<br />
-Lei non è risultato il più votato in<br />
un sondaggio condotto tra i rappresentanti<br />
delle categorie portuali?<br />
“Sì. Ma, evidentemente, la stima<br />
delle persone competenti non è sufficiente<br />
in pol<strong>it</strong>ica.<br />
-E’ stato scr<strong>it</strong>to che lei è in possesso<br />
d’una laurea specifica, che ha maturato<br />
una competenza e una qualificazione tali<br />
da rientrare in pieno nella figura professionale<br />
prevista e richiesta dalla legge, che<br />
parla sette lingue, oltre l’<strong>it</strong>aliano, tant’è<br />
che ben due enti l’hanno designata nella<br />
terna dei nomi da sottoporre al presidente<br />
della Regione, Cuffaro, e al ministro per<br />
le infrastrutture, Lunardi.<br />
“Non posso che confermare tutto. Oltre<br />
al Comune di Augusta, anche la Camera<br />
di Commercio m’ha designato come esperto<br />
qualificato accanto al prof. Sciutto, già presidente<br />
dell’Autor<strong>it</strong>à portuale di Savona”.<br />
-Il presidente nominato è stato contestato<br />
da qualcuno che ha presentato<br />
ricorso al TAR sostenendo che Spanò<br />
non è in possesso dei requis<strong>it</strong>i previsti<br />
dalla legge. Lei s’è fatta un’ opinione in<br />
mer<strong>it</strong>o?<br />
“Non ho avuto accesso al curriculum<br />
di Spanò e non m’interessa. Non ho voglia<br />
nemmeno di fare polemica. Dico solo questo:<br />
Spanò ha avuto l’appoggio giusto per<br />
essere lì”.<br />
-Pensa di fare ricorso anche Lei?<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Esclusivo<br />
Parla Fabac, il grande escluso<br />
dall’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />
Emiliano Fabac, a destra, intervistato dal nostro direttore<br />
“No, per nulla. Ho cap<strong>it</strong>o che si tratta<br />
d’una decisione pol<strong>it</strong>ica. Io sono ab<strong>it</strong>uato a<br />
essere un operativo, a programmare progetti<br />
ogni 24 ore, a girare il mondo per produrre.<br />
Gli altri possono fare tutti i ricorsi che<br />
vogliono. Io non aspiravo all’incarico per<br />
ragioni di lucro. Alla Thomson prendo forse<br />
più del doppio di quello che percepisce oggi<br />
Spanò. Da anni prendo settimanalmente<br />
l’areo che da Catania mi porta direttamente<br />
a Parigi. Forse è venuto il momento d’una<br />
maggiore stabil<strong>it</strong>à. E poi, Le assicuro, sono<br />
augustano da venticinque anni, mi sono<br />
sposato con un’ augustana, mio figlio vive<br />
qui. Vorrei fare qualcosa per Augusta e il<br />
porto da rilanciare: occorrono proposte,<br />
suggerimenti. Quando uscì l’articolo cui<br />
Lei ha accennato, credevo in buona fede<br />
di ricevere la nomina e avevo già preso<br />
contatti con i più grossi operatori portuali<br />
di tutto il mondo”.<br />
-A quali operatori si riferisce?<br />
“Ai più importanti nel settore: P.S.A.,<br />
Evergreen, CMA..<br />
-CMA? cioè l’azienda francese che,<br />
alcuni anni addietro, voleva realizzare<br />
uno scalo in Augusta per il trans<strong>it</strong>o nel<br />
Med<strong>it</strong>erraneo?<br />
“Propriamente la CMA”<br />
-Lei allora è al corrente delle ragioni<br />
per cui non si fece niente?<br />
“Guardi io sono amico di Sade, un<br />
Intervista<br />
franco-libanese che è proprietario della<br />
CMA, tra i primi tre operatori a livello<br />
mondiale riguardo alla movimentazione<br />
dei container, e sono sicuro che porterebbe<br />
un incremento del traffico per il porto di<br />
Augusta”.<br />
-D’accordo. Ma perché falli la trattativa<br />
di qualche tempo fa?<br />
“Mi è stato detto che non si realizzò<br />
l’accordo circa la durata della concessione”.<br />
-Si scontrarono con una mental<strong>it</strong>à<br />
ancora ancorata a vecchi schemi?<br />
“ Secondo loro, c’è stata poca flessibil<strong>it</strong>à<br />
da parte delle varie autor<strong>it</strong>à (e anche<br />
da parte degli operatori) locali”.<br />
-Che cosa si può offrire, che cosa si<br />
deve dare, secondo Lei?<br />
“Innanzi tutto, le strutture. Non ci sono<br />
strutture per cui si possa definire commerciale<br />
il porto di Augusta”.<br />
Dopo oltre vent’anni, dopo tanti<br />
quattrini spesi?<br />
“E’ così, davvero. Non ci sono banchine,<br />
non ci sono le gru né gli spazi giusti<br />
per la movimentazione. Non c’è la logistica.<br />
Insomma, niente”.<br />
-E allora, Lei che suggerisce?<br />
“La prima cosa da fare è sistemare il<br />
porto, renderlo degno di questo nome. Senza<br />
le cose dette prima, il porto di Augusta<br />
non potra mai essere attraente per nessun
operatore. Occorre sbracciarsi<br />
le maniche”.<br />
-In sostanza, non si<br />
può aspettare la manna dal<br />
cielo. Anche perché quello di<br />
Augusta è già fortemente penalizzato<br />
dai porti di Malta,<br />
Pozzallo, Gioia Tauro. Non<br />
è così?<br />
“Certo, bisogna muoversi,<br />
darsi da fare per richiamare<br />
qui il traffico. Certo è vero<br />
anche che, seppure Malta ha<br />
una flessibil<strong>it</strong>à burocraticoamministrativa<br />
che non dico la Sicilia, ma<br />
l’Italia non ha, non la vedo. concorrenziale<br />
ad Augusta. Gioia Tauro ha le strutture che<br />
Augusta non ha e, grazie all’esperienza, ha<br />
acquis<strong>it</strong>o una credibil<strong>it</strong>à che Augusta deve<br />
ancora dimostrare, costruire. La credibil<strong>it</strong>à<br />
non s’inventa in ventiquattr’ore, ma con<br />
fatti, con mezzi”.<br />
-Oltre che di fatti e di mezzi, Lei è<br />
diventato un esperto di uomini (Lei gira<br />
il mondo e ha appuntamenti fissi: ogni<br />
settimana a Parigi, ogni mese a Shangai).<br />
Qual è la Sua opinione sull’appena<br />
insediata Autor<strong>it</strong>à portuale di Augusta?<br />
Secondo Lei valeva la pena di realizzarla?<br />
Non sarà un altro carrozzone mangia<br />
soldi pubblici?<br />
“ Intanto rispondo che valeva la pena<br />
di ist<strong>it</strong>uirla. La Cap<strong>it</strong>aneria di porto non è in<br />
grado di procacciare lavoro. Se può diventare<br />
un carrozzone, lo vedremo. Sull’attuale<br />
“squadra” ho qualche perpless<strong>it</strong>à”<br />
-A propos<strong>it</strong>o di cap<strong>it</strong>aneria, non<br />
dimentichiamo la presenza della Marina<br />
Mil<strong>it</strong>are. I tre enti non possono entrare<br />
in cofl<strong>it</strong>to?<br />
“Mi è parso, in effetti, che oggi ci sia<br />
un po’ di tensione. I tre enti devono ricordare<br />
che sono interdipendenti e “devono” ev<strong>it</strong>are<br />
i confl<strong>it</strong>ti”.<br />
-Ci possono essere confl<strong>it</strong>ti con Siracusa<br />
e Catania?<br />
“Il confl<strong>it</strong>to se c’è, può essere solo a<br />
livello pol<strong>it</strong>ico. Tecnicamente non ce ne può<br />
essere. Siracusa ha solo vocazione di piccolo<br />
porto turistico, Augusta di porto commerciale<br />
cui nemmeno Catania può far concorrenza<br />
per via delle dimensioni: Catania non si può<br />
espandere, né si può spostare”.<br />
-Ci risulta che l’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />
Catania ha avviato un rapporto di collaborazione<br />
con i responsabili del porto di<br />
Pozzallo. Ne sa qualcosa?<br />
“E’ possibile, non lo so. Forse questo<br />
succede perché non c’è dialogo con noi.<br />
Catania ha tutto l’interesse a collaborare<br />
con Augusta. Io vorrei sapere chi degli<br />
elementi che compongono l’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />
di Augusta si muoverà per cercare il<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
traffico di cui Augusta ha<br />
bisogno”.<br />
- Non dovrebbe<br />
essere il presidente a<br />
farlo?<br />
“Al posto suo, io sarei<br />
già andato in giro”.<br />
-La magistratura<br />
si sta interessando dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
portuale di<br />
Augusta...<br />
“Se la magistratura<br />
ha deciso d’interessarsi,<br />
penso che andrà fino in<br />
fondo. Speriamo che faccia luce”.<br />
-Negli ambienti pol<strong>it</strong>ici locali si sussurra,<br />
più o meno forte, che lei potrebbe<br />
essere il “manager” operativo dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
portuale d’Augusta, cioè il segretario<br />
generale. Lei, che cosa ne sa?<br />
“Assolutamente niente. Non ho preso<br />
contatti con nessuno!”<br />
-Che idea si è fatto?<br />
“Forse si tratta di “un altro scherzo”<br />
di cattivo gusto? E’ possibile che qualcuno<br />
abbia sussurrato il mio nome? Non lo so”.<br />
-Accetterebbe?<br />
“Prima dovrebbe accadere”.<br />
-Che sentimenti prova sapere che il<br />
suo nome circola ancora?<br />
“Sono lusingato quando circola in ambienti<br />
sani, altrimenti rimango prudente”.<br />
-Che consiglio potrebbe dare all’<br />
attuale Presidente?<br />
“Nessuno. Ai saggi i consigli non<br />
servono e gli ignoranti non sanno come<br />
utilizzarli”.<br />
-Lei parla tanto di comunicazione,<br />
ma che cosa intende esattamente per<br />
comunicazione?<br />
“Saper ascoltare è sinonimo di saper<br />
comunicare. La comunicazione non è qualcosa<br />
di tecnico, di staccato dalla strategia,<br />
dai valori dominanti, dalla ver<strong>it</strong>à interna<br />
dell’impresa. Se così fosse non sarebbe<br />
comunicazione, ma manipolazione. E la<br />
manipolazione, se abilmente condotta, può<br />
dare anche corposi risultati a breve termine,<br />
ma non può certo essere la base di uno<br />
sviluppo sano e duraturo”.<br />
-Che cosa non sanno o ignorano,<br />
secondo lei, i nostri pol<strong>it</strong>ici?<br />
“Credo che i pol<strong>it</strong>ici terr<strong>it</strong>oriali, quelli<br />
che gestiscono il potere da queste parti,<br />
tendono a dimenticare, forse ignorare, che<br />
la pol<strong>it</strong>ica è un bene di tutti e per tutti, e non<br />
un sistema per pochi privilegiati”!<br />
-La sua definizione della pol<strong>it</strong>ica<br />
d’oggi?<br />
“La pol<strong>it</strong>ica locale d’oggi è, secondo<br />
me, una grande fattoria nella quale si<br />
riciclano, si lavano, si nobil<strong>it</strong>ano i più vergognosi<br />
sentimenti”.<br />
5<br />
-Che cosa ha imparato della pol<strong>it</strong>ica?<br />
“Assolutamente nulla, però ho cap<strong>it</strong>o<br />
che in pol<strong>it</strong>ica, in generale, esiste una straordinaria<br />
differenza fra il dire e il fare. Ciò<br />
che ho notato durante l’ultima campagna<br />
elettorale, è stato che i nostri pol<strong>it</strong>ici fanno<br />
tantissima propaganda nefasta e che sanno<br />
esporre molto bene “pomposi” progetti, pur<br />
sapendo che non li potranno mai realizzare.<br />
Ciò che per loro è importante, è il messaggio,<br />
l’effetto delle parole sull’elettore”.<br />
-Quali sono le cose fondamentali<br />
della pol<strong>it</strong>ica?<br />
“Più che in pol<strong>it</strong>ica, purtroppo direi<br />
per alcuni pol<strong>it</strong>ici, sono fondamentali gli<br />
interessi e il clientelismo, per ottenere voti.<br />
Ma per tener insieme un part<strong>it</strong>o, una potenza<br />
pol<strong>it</strong>ica, occorre anche gente di fede. Il cuore<br />
di un part<strong>it</strong>o, quello che resiste a tutti i colpi,<br />
è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da coloro che si sentono parte<br />
integrante di una stessa comun<strong>it</strong>à”.<br />
-Secondo lei, qual è il linguaggio<br />
della pol<strong>it</strong>ica?<br />
“Dovrebbe essere essenzialmente un<br />
linguaggio morale. Ma, i “nostri” pol<strong>it</strong>ici<br />
fanno esattamente l’opposto perché ne<br />
ignorano i due elementi base: la veridic<strong>it</strong>à<br />
e l’imparzial<strong>it</strong>à. Nella pol<strong>it</strong>ica il mondo è<br />
diviso in due, gli amici e i nemici, i buoni<br />
e i cattivi”.<br />
-Allora questo giudizio dipende<br />
dalla malvag<strong>it</strong>à dei nostri pol<strong>it</strong>ici?<br />
Non sono convinto che questo modo di<br />
agire derivi dalla malvag<strong>it</strong>à dei pol<strong>it</strong>ici, ma<br />
piuttosto dal fatto che la pol<strong>it</strong>ica appartiene<br />
alla stessa famiglia della guerra. La guerra<br />
è la pol<strong>it</strong>ica condotta con altri mezzi, come<br />
diceva qualcuno”.<br />
-In conclusione, che cosa augura alla<br />
c<strong>it</strong>tadinanza di Augusta e ai siciliani?<br />
“Mi auguro, o meglio auguro alla<br />
nostra c<strong>it</strong>tà e alla Sicilia, che apra le “porte”<br />
alle persone vive, creative, diverse,<br />
oneste, ancora nascoste negli antri della<br />
società, es<strong>it</strong>anti e incomprese, che possano<br />
emergere, aprirsi la strada, ciascuna nel<br />
proprio settore. Nell’imprend<strong>it</strong>oria e nella<br />
pol<strong>it</strong>ica. Mi auguro di veder sbucare, da<br />
ogni parte, gente pul<strong>it</strong>a, ottimista, forte,<br />
entusiasta, allegra e piena di speranza.<br />
Gente che sa inventare, creare, e costruire.<br />
Che si proietta avanti senza portarsi<br />
addosso l’inimicizia del passato e delle<br />
manipolazioni pol<strong>it</strong>iche. Che ci dimostri<br />
che molte delle nostre angosce sono solo<br />
fantasmi, e che non esistono difficoltà che<br />
non possano essere vinte quando si è liberi<br />
come il vento e non si ha paura.
6<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Radiografia del porto di Augusta<br />
Per quasi un lustro, il cap<strong>it</strong>ano<br />
di vascello Giuseppe Lo Iacono<br />
ha comandato il porto di Augusta,<br />
non senza contrasti, affrontando con<br />
piglio deciso molti problemi, fra cui<br />
quello dell’inquinamento. Poiché il porto<br />
di Augusta è uno dei più importanti<br />
d’ Italia, abbiamo voluto intervistare il<br />
comandante Lo Iacono, prima del suo<br />
congedo.<br />
_ Lei ha parlato di confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à<br />
a propos<strong>it</strong>o del nostro porto. Di che<br />
si tratta?<br />
“Sì. Ci sono molti interessi contrastanti<br />
in questo porto e molti servizi,<br />
secondo me, avrebbero potuto essere<br />
gest<strong>it</strong>i per una migliore economia del<br />
porto e degli utenti se molte di queste<br />
d<strong>it</strong>te si fossero consorziate fra di loro.<br />
Per alcuni di questi servizi - come quello<br />
di antinquinamento - noi qua abbiamo<br />
avuto in passato (lei lo ricorderà) lotte<br />
Intervista all’ex comandante Giuseppe Lo Iacono<br />
Una severa analisi di vent’anni fa ancora oggi attuale<br />
Sottolineata l’indispensabil<strong>it</strong>à del porto commerciale<br />
intestine fra quattro o cinque d<strong>it</strong>te con<br />
scontri terribili, arresti di personaggi<br />
più o meno noti. Gli stessi scontri<br />
continuano a ripetersi anche col disinquinamento<br />
meccanico. Questa<br />
confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à scatena, dunque, guerre<br />
nelle quali il comandante del porto, la<br />
cap<strong>it</strong>aneria si trova, volente o nolente, al<br />
centro. L’ultima guerra è scatur<strong>it</strong>a dalla<br />
denunzia fatta alla locale pretura retta<br />
ancora dal giudice Condorelli, magistrato<br />
molto attento, devo dire, e di cui oggi<br />
si sente davvero la mancanza. Il giudice<br />
m’aveva dato incarico d’indagare e il<br />
nostro lavoro è stato fatto, sotto le direttive<br />
del magistrato, in stretta aderenza<br />
alla legge. Ma questo, evidentemente,<br />
è andato sui piedi di qualcuno che ha<br />
spettato che il magistrato se ne andasse<br />
per tornare alla carica e ha ottenuto il<br />
mio allontanamento da Augusta”.<br />
- Lei, dunque, non aveva inten-<br />
Documento<br />
zione di trasferirsi?<br />
“No, assolutamente. Ho cercato<br />
anzi di resistere; ho chiesto la proroga<br />
del mio trasferimento. M’è stato risposto<br />
che non era possibile per esigenze di servizio<br />
che r<strong>it</strong>engo non sussistono, perché<br />
il porto di Trapani, dove sono destinato,<br />
è da otto mesi senza comandante t<strong>it</strong>olare.<br />
Il cap<strong>it</strong>ano di fregata che lo regge<br />
avrebbe potuto benissimo restare in<br />
carica per almeno ancora quattro mesi,<br />
col vantaggio, per lui, d’acquistare un<br />
anno di comando”.<br />
- Dunque, questo personaggio,<br />
o questi personaggi sono così potenti<br />
che sono riusc<strong>it</strong>i a provocare il suo<br />
trasferimento?<br />
“Indubbiamente. Devo, però,<br />
aggiungere che il Ministero ha potuto<br />
trasferirmi a cuor leggero perché avevo<br />
raggiunto un grado superiore a quello<br />
previsto per il porto di Augusta.<br />
E’ questo un altro punctum dolens<br />
per il quale accuso esplic<strong>it</strong>amente la<br />
classe mar<strong>it</strong>tima augustana. E non parlo,<br />
ovviamente, per me, come persona, ma<br />
per il prestigio del porto.<br />
Lei consideri che in Italia ci sono<br />
porti di gran lunga inferiori a quello<br />
di Augusta come grandezza e come<br />
traffico. Nella stessa Trapani le navi<br />
più grosse che entrano dislocano 5.000<br />
tonnellate, mentre qui entrano navi da<br />
ben 600mila tonnellate - e Trapani ha in<br />
tabella un cap<strong>it</strong>ano di vascello comandante,<br />
come ce l’ha Reggio Calabria<br />
dove arriva semplicemente il Malta
Documento<br />
Express che pure ha difficoltà per entrare.<br />
Ora, io dico, una volta tanto che<br />
Augusta - e succede per la prima volta<br />
nella storia - ha avuto un cap<strong>it</strong>ano di<br />
vascello, ci fosse stata una persona che<br />
si fosse battuta per conservare il cap<strong>it</strong>ano<br />
di vascello! Il porto, che è quello<br />
che dà la v<strong>it</strong>a alle industrie, è quindi<br />
tenuto dal ceto mar<strong>it</strong>timo augustano in<br />
second’ordine, perché Augusta mar<strong>it</strong>tima<br />
vede prevalentemente la Marina<br />
Mil<strong>it</strong>are. Il Ministero applicando, perciò,<br />
strettamente alla lettera la tabella<br />
che prevede un cap<strong>it</strong>ano di fregata, in<br />
buona sostanza, mi dice: tu te ne devi<br />
andare perché sei cap<strong>it</strong>ano di vascello.<br />
Però anche quest‘affermazione può<br />
essere benissimo confutata dal fatto<br />
che, essendo stato promosso nell’82, ed<br />
essendo rimasto, vuol dire che, adesso,<br />
il mio movimento è movimento pol<strong>it</strong>ico,<br />
voluto da una certa organizzazione<br />
perché ho dato fastidio, dato che ho<br />
cercato di applicare la legge. Altrimenti,<br />
avrei dovuto essere trasfer<strong>it</strong>o già da<br />
tempo, se fosse stato solo una questione<br />
di grado”.<br />
- Quindi, Lei ha rotto le scatole.<br />
“Si, Lei lo ha detto chiaramente.<br />
- Esattamente, quali sono i<br />
disservizi creati da questa organizzazione<br />
(o disorganizzazione) cui Lei ha<br />
rotto le scatole?<br />
“Io ho cercato di rompere dei mo-<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
nopoli esistenti da molto tempo. Sono e<br />
sarò sempre convinto che la concorrenza<br />
migliora il servizio. Il monopolio non<br />
può che essere peggiorativo sia come<br />
qual<strong>it</strong>à del lavoro, sia come tariffe sia<br />
come remunerazione. Quando s’è parlato<br />
d’ist<strong>it</strong>uire servizi obbligatori, previsti<br />
per legge, per i porti petroliferi, ho dato<br />
avvio a un’istruttoria allargandola a<br />
più d<strong>it</strong>te nell’intento sempre di creare<br />
un miglioramento del servizio. Quella<br />
d<strong>it</strong>ta che aveva il monopolio s’è sent<strong>it</strong>a<br />
lesa nei suoi interessi e m’ha dichiarato<br />
guerra. Ho resist<strong>it</strong>o tranquillamente<br />
perché convinto d’essere dal lato della<br />
ragione, in ciò sempre sostenuto dal<br />
giudice Condorelli (con cui sempre mi<br />
consultavo). Malgrado tutti gli sforzi,<br />
però, ora il comandante del porto esce<br />
sconf<strong>it</strong>to”.<br />
- Qual è allora l’autonomia<br />
d’un comandante del porto?<br />
“Entriamo qui nel campo delle<br />
concessioni demaniali. Ce ne sono di<br />
diversi tipi: a seconda dell’importanza,<br />
della durata e delle opere che s’intendono<br />
realizzare sulla concessione, le<br />
licenze vengono rilasciate o dal capo del<br />
compartimento mar<strong>it</strong>timo o dal direttore<br />
mar<strong>it</strong>timo o dal Ministero. Le licenze<br />
di cui si parla sono strettamente di<br />
competenza del comandante del porto.<br />
Però contro queste licenze è ammesso<br />
il ricorso gerarchico al ministero della<br />
7<br />
“Sì: è il servizio di prevenzione<br />
antinquinamento. Una d<strong>it</strong>ta che r<strong>it</strong>eneva<br />
d’essere t<strong>it</strong>olare di questo servizio,<br />
perché in passato aveva svolto attiv<strong>it</strong>à<br />
analoghe (non uguali), ha fatto ricorso<br />
prima al TAR e successivamente, pendente<br />
ancora il gravame amministrativo,<br />
ha proposto appello gerarchico al<br />
ministero della Marina Mercantile che<br />
lo ha accolto. Non sta a me dire chi ha<br />
torto e chi ha ragione. Dico che c’è una<br />
confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à che tende ad aumentare. A<br />
questa d<strong>it</strong>ta, che aveva, a giudizio mio<br />
e del giudice Condorelli, commesso infrazioni,<br />
nel senso che non aveva tenuto<br />
fede agl’impegni contrattuali (venendo<br />
meno ad alcune clausole previste dalla<br />
concessione per il disinquinamento<br />
meccanico) ho dichiarato decaduta la<br />
concessione e l’ho data a un’altra che da<br />
tempo era in area di attesa, per garantire<br />
il disinquinamento meccanico del porto,<br />
visto che quella aveva distratto alcuni<br />
mezzi destinati al disinquinamento.<br />
Ma, ancora una volta, il Ministero - su<br />
ricorso di “quella” d<strong>it</strong>ta, ha annullato la<br />
seconda concessione”.<br />
- Questa cofl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à comporta<br />
risultati negativi sul piano del disinquinamento?<br />
“Io sono qua dall’ottobre del ‘79 e,<br />
grazie a Dio, non abbiamo avuto grossi<br />
inquinamenti; perciò, non posso dire -<br />
non avendolo potuto sperimentare - se<br />
i mezzi di questa d<strong>it</strong>ta siano da soli<br />
sufficienti o se è necessario che ci siano<br />
altri mezzi. Posso dire che in occasione<br />
dell’inquinamento del luglio dell’80 o<br />
‘81 (non ricordo bene) di tutta la costa<br />
orientale della Sicilia, c’è stato un momento<br />
in cui la direzione delle operazioni<br />
è passata al sottoscr<strong>it</strong>to e abbiamo<br />
dovuto impiegare mezzi privati perché si<br />
trattava d’operare in alto mare e quelli<br />
di qua sono, in genere, mezzi portuali.<br />
Se vuole, però, un giudizio personale,<br />
posso dire che i mezzi che ci sono ad<br />
Augusta sono insufficienti”.<br />
- Per quanto riguarda l’applicazione<br />
della cosiddetta legge in difesa<br />
del mare, del dicembre ‘82, cosa può<br />
dire?<br />
“Recentemente, un funzionario<br />
del Ministero della Marina Mercantile,<br />
in una pubblica riunione alla Camera<br />
di Commercio di Siracusa, ha detto<br />
che la legge in difesa del mare, per le<br />
molteplici implicazioni che comporta,<br />
per la molteplic<strong>it</strong>à degli enti che sono<br />
chiamati a intervenire, r<strong>it</strong>arda a decolarre,<br />
anche perché è previsto un notevole<br />
impiego di mezzi e di personale di là<br />
da venire. In ogni caso, Augusta è fuori
8 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Documento<br />
dalle previsioni della legge che prevede<br />
centri operativi per ogni regione. Se in<br />
passato s’era pensato ad Augusta come<br />
centro in quanto porto petrolifero fra i<br />
più importanti d’Italia, in un secondo<br />
tempo - non so in base a quale valutazione,<br />
se di ordine tecnico o pol<strong>it</strong>ico<br />
- il centro è stato destinato a Catania.<br />
La legge prevede che in questo centro<br />
debba esserci un certo numero di mezzi<br />
e persone con vari comp<strong>it</strong>i, ma sino a<br />
oggi nulla è stato realizzato. Perciò, il<br />
disinquinamento del mare terr<strong>it</strong>oriale,<br />
delle coste e dei porti è affrontato ancora<br />
in base e sulla scorta dei piani di emergenza<br />
locali che ogni cap<strong>it</strong>aneria ha fatto<br />
per conto proprio, rimanendo sempre<br />
di competenza dell’autor<strong>it</strong>à centrale un<br />
eventuale intervento qualora ci sia un<br />
caso di emergenza nazionale”.<br />
- Lei ha detto che il nostro è uno<br />
dei porti più importanti d’Italia.<br />
“Sì, lo confermo”.<br />
- Ma la s<strong>it</strong>uazione di crisi<br />
in atto potrebbe far decadere<br />
il nostro porto. Che ne è<br />
del porto commerciale che<br />
Lei stesso, in un’intervista<br />
rilasciatami qualche anno fa,<br />
giudicò indispensabile?<br />
“Augusta è il 1° porto<br />
petrolifero d’Italia e sta fra il<br />
3° e 4° posto nella graduatoria<br />
complessiva come numero<br />
di navi e merci movimentate.<br />
Devo aggiungere che di questa<br />
crisi, europea, se non addir<strong>it</strong>tura<br />
mondiale, il porto di Augusta è<br />
quello che, forse, ha risent<strong>it</strong>o<br />
meno in Italia. Qua, a fronte<br />
d’una leggera flessione che<br />
c’era stata verso la fine dell’83,<br />
c’è stata una ripresa nei primi<br />
mesi dell’84 e il traffico, bene o male,<br />
abbiamo cercato di difenderlo”.<br />
- Lo scorso 15 maggio c’è stato<br />
uno sciopero c<strong>it</strong>tadino per rivendicare<br />
la costruzione delle piattaforme petrolifere<br />
a Punta Cugno...<br />
“Non ha a che fare col traffico”.<br />
- Certamente ha a che fare col<br />
problema dell’occupazione.<br />
“Certo. Rifacendoci a quella che<br />
è la s<strong>it</strong>uazione attuale del porto di<br />
Augusta, porto a senso unico, il giorno<br />
in cui dovessero entrare in crisi le raffinerie<br />
- i paesi del Terzo Mondo prima<br />
esportavano greggio per importare prodotti<br />
fin<strong>it</strong>i - Augusta vedrebbe decadere<br />
molto la sua potenzial<strong>it</strong>à di lavoro. A<br />
parte il porto commerciale, che pare<br />
una realtà, perché i lavori vanno avanti<br />
abbastanza sollec<strong>it</strong>amente, in questi ul-<br />
timi tempi abbiamo avuto la possibil<strong>it</strong>à<br />
di far realizzare qui ad Augusta da una<br />
grossa azienda nazionale, facente parte<br />
del gruppo IRI, delle grosse piattaforme<br />
petrolifere che dovrebbero essere - almeno<br />
le prime due - a sostegno dei pozzi<br />
petroliferi di Ragusa. La costruzione<br />
di queste piattaforme dovrebbe essere<br />
realizzata nelle adiacenze del pontile<br />
consortile, nella parte a terra che io,<br />
passando sopra a molte incombenze<br />
burocratiche, che avrebbero di gran<br />
lunga r<strong>it</strong>ardato questa possibil<strong>it</strong>à per<br />
Augusta, ho dato provvisoriamente in<br />
uso come depos<strong>it</strong>o di materiale a un raggruppamento<br />
di d<strong>it</strong>te. E questo perché<br />
la Montedison - che ha band<strong>it</strong>o la gara<br />
per la realizzazione di queste piattaforme<br />
- chiedeva ai vari concorrenti che<br />
dimostrassero d’avere la disponibil<strong>it</strong>à<br />
d’un’area in zona portuale. Alla fine,<br />
la lotta fra i vari concorrenti di varia<br />
nazional<strong>it</strong>à (americani, olandesi, portoghesi,<br />
inglesi, tedeschi e, naturalmente,<br />
<strong>it</strong>aliani) s’è ridotta fra due raggruppamenti<br />
<strong>it</strong>aliani: uno che fa capo alla Cimi-<br />
Montubi (quella che dovrebbe costruire<br />
ad Augusta) cui ho dato la disponibil<strong>it</strong>à<br />
dell’area di cui ho fatto cenno; l’altro<br />
fa capo alla Belleli che si fa forte di un<br />
couso di aree portuali dell’Italsider di<br />
Taranto. Mi auguro nell’interesse del<br />
nostro porto che Augusta possa spuntarla<br />
perché l’eventuale realizzazione<br />
delle piattaforme comporterebbe un<br />
lavoro, a detta degli esperti, da due a<br />
tre anni, per 1500 o addir<strong>it</strong>tura 3000<br />
persone. E questo dovrebbe essere uno<br />
sfogo nel caso andasse in crisi l’industria<br />
petrolifera. Per quanto riguarda<br />
il porto commerciale, come ho detto<br />
prima, continua regolarmente, anche se<br />
con un po’ di r<strong>it</strong>ardo. Questi r<strong>it</strong>ardi sono<br />
stati causati dalla ristrutturazione in fase<br />
progettuale delle banchine per il loro<br />
allineamento alla legge antisismica e da<br />
intralci burocratici di cui non conosco<br />
bene la natura”.<br />
- Augusta sta al centro fra Siracusa<br />
e Catania. Dal punto di vista<br />
commerciale, il nostro porto può<br />
conciliarsi con quello di Catania, a vocazione<br />
commerciale, e con quello di<br />
Siracusa, prevalentemente turistico?<br />
“Penso di sì. Ciò che ha maggiormente<br />
contribu<strong>it</strong>o a far soffrire il<br />
porto di Augusta è stata la mancanza<br />
d’una classe pol<strong>it</strong>ica adeguata, che<br />
abbia saputo sostenere gl’interessi del<br />
porto, mentre sappiamo che Siracusa<br />
e Catania hanno classi pol<strong>it</strong>iche che<br />
fanno gl’interessi dei rispettivi porti.<br />
Per quanto riguarda il porto industriale,<br />
Augusta vive a sé stante come stella di<br />
prima grandezza e Catania non la può<br />
offuscare assolutamente perché non ha<br />
nulla; Siracusa s’è fatta molto avanti col<br />
pontileu ISAB, ma è sempre lim<strong>it</strong>ata a<br />
una industria, mentre qui ce ne sono tre<br />
più un depos<strong>it</strong>o costiero. Per quanto riguarda<br />
il porto commerciale, ho fondati<br />
dubbi. Non so se quando è stato ideato<br />
questo porto commerciale è stata fatta a<br />
monte un’indagine di mercato su quello<br />
che può essere lo sviluppo d’un porto<br />
commerciale, ove si consideri che quello<br />
di Catania è un porto commerciale quasi<br />
vuoto. A me è stato detto che l’asse<br />
viario, notevolissimo intorno a questo<br />
nostro porto, favorisce molto più il trasporto<br />
di merci fra il porto di Augusta<br />
e la zona industriale di Catania che<br />
non fra questa zona e lo stesso porto di<br />
Catania. Non so, tuttavia, se solo questo
Documento<br />
può determinare la costruzione di<br />
un porto. Ne ho sent<strong>it</strong>e tante. Ho<br />
sent<strong>it</strong>o parlare di Augusta come<br />
terminale carbonifero, laddove<br />
si sa benissimo che il terminale<br />
carbonifero del Sud dovrebbe<br />
essere Gioia Tauro, e, d’altro<br />
canto, mi sembra poco pratico<br />
fare un terminale carbonifero in<br />
Sicilia dove abbiamo la strettoia<br />
dello stretto di Messina, ammesso<br />
che non si voglia fare - com’è<br />
stato ventilato - lo smistamento<br />
di piccole navi di cabotaggio<br />
nazionale. Dello stesso pontile<br />
consortile, che attualmente è in<br />
fase di affidamento a una delle<br />
molteplici d<strong>it</strong>te (quattordici<br />
contendenti) è previsto che due<br />
dei sei accosti petroliferi siano<br />
trasformati in accosti carboniferi.<br />
Questo discorso sul carbone, che<br />
si continua a fare con insistenza,<br />
potrebbe forse essere uno sbocco<br />
per il porto commerciale di Augusta.<br />
Si parla anche di derrate alimentari, di<br />
navi traghetto porta containers. Non so<br />
quanto questo sia possibile perché manca<br />
qualunque esperienza e qualunque<br />
precedente”.<br />
- Se, come appare prevedibile, ci<br />
sarà la crisi delle raffinerie, se non a<br />
breve scadenza, a lungo termine, un<br />
porto del genere che, grazie ai suoi<br />
meravigliosi fondali, può osp<strong>it</strong>are<br />
- come Lei ha ricordato - navi da seicentomila<br />
tonnellate, che futuro può<br />
avere se non c’è lo sbocco del porto<br />
commerciale?<br />
“Anz<strong>it</strong>utto, per quanto riguarda le<br />
navi da seicentomila tonnellate, il riferimento<br />
è al superpontile Montedison.<br />
Il porto commerciale non potrà avere<br />
questi fondali, ma avrà fondali che si<br />
aggirano intorno ai dodici metri. Ma già<br />
dodici metri sono ottimi fondali. Io vedrei,<br />
per esempio, molto bene un porto<br />
passeggeri. Poiché Augusta è collegata<br />
molto bene a Siracusa e a Catania, qui<br />
potrebbero attraccare navi da crociera.<br />
Ne ho esperienza col porto di Civ<strong>it</strong>avecchia<br />
che, almeno nella buona stagione,<br />
da aprile a ottobre, vive con le navi<br />
passeggeri e da crociera che portano le<br />
persone a Roma e nel Lazio. So di navi<br />
passeggeri che vanno a Siracusa ma non<br />
possono attraccare perché hanno pescaggi<br />
e banchine con molte lim<strong>it</strong>azioni”.<br />
- Dunque, secondo Lei c’è un<br />
futuro per il porto di Augusta.<br />
“Sì, sì, indubbiamente. Sono ottimista<br />
e penso che il porto possa inserirsi<br />
fra Catania e Siracusa”.<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
- Non sarebbe auspicabile la<br />
creazione d’un ente-porto come a<br />
Palermo e Civ<strong>it</strong>avecchia?<br />
“Sono assolutamente contrario.<br />
Sono grossi carrozzoni burocratici che<br />
servono a sperperare i soldi dello Stato.<br />
Il porto di Trieste, negli anni prima<br />
della creazione dei Magazzini Generali,<br />
retto solo dalla cap<strong>it</strong>aneria funzionava<br />
benissimo. Adesso funziona lo stesso,<br />
solo che adesso ha seimila dipendenti<br />
con notevole aggravio di spesa e con un<br />
defic<strong>it</strong> spaventoso. Il consorzio, in effetti,<br />
egoisticamente, riduce buona parte<br />
del lavoro forse più pesante (i consorzi<br />
si occupano degli accosti, del demanio<br />
portuale, del lavoro portuale, dell’avviamento<br />
al lavoro, della direzione delle<br />
compagnie portuali); però dico che se<br />
si può potenziare gli uffici mar<strong>it</strong>timi<br />
con un po’ più di personale, il servizio<br />
può essere svolto ancora meglio e, per<br />
di più, da persone che non scioperano,<br />
non soggette a pressioni pol<strong>it</strong>iche, che<br />
fanno - anche se non sta a me giudicare<br />
- sino in fondo il proprio dovere. La<br />
presenza dei consorzi comporta anche<br />
un antagonismo, pur senza volerlo.<br />
Praticamente, si vengono a trovare due<br />
galli in un pollaio: il presidente del porto<br />
e l’autor<strong>it</strong>à mar<strong>it</strong>tima”.<br />
- Cos’ha significato per Lei comandare<br />
il porto di Augusta?<br />
“Dal punto di vista dell’esperienza<br />
professionale, è stato interessantissimo e<br />
utilissimo. Senza tema di falsa modestia,<br />
posso dire che comandare il porto di<br />
Augusta fa le ossa veramente. Chi ha<br />
fatto un comando nel porto di Augusta,<br />
è in grado di comandare qualunque<br />
9<br />
porto d’Italia, per la<br />
molteplic<strong>it</strong>à degli aspetti che Augusta<br />
presenta e l’immediatezza che spesso la<br />
soluzione di alcuni problemi comporta<br />
(tenendo presenti tutti i rischi cui si va<br />
incontro). Un po’ deludente l’esperienza<br />
della collaborazione col ceto mar<strong>it</strong>timo<br />
interessato. Coi rappresentanti di questo<br />
ceto avevo avviato riunioni mensili<br />
pomeridiane durante le quali doveva<br />
dirci la ver<strong>it</strong>à in faccia. Quelle cose che,<br />
spesso, mugugnano alle spalle, avrei<br />
voluto che si dicessero chiaramente e<br />
principalmente nell’interesse del porto.<br />
Queste riunioni hanno avuto v<strong>it</strong>a breve:<br />
si sono esaur<strong>it</strong>e per mancanza di persone.<br />
A queste riunioni intervenivano i<br />
rimorchiatori, i piloti, gli ormeggiatori,<br />
i barcaioli, i chimici del porto, i rappresentanti<br />
delle industrie, gli agenti<br />
mar<strong>it</strong>timi raccomandatari, insomma tutte<br />
quelle organizzazioni che hanno interesse<br />
nel porto e fanno vivere un sacco di<br />
gente. Spesso ci sono incomprensioni<br />
fra dogana e agenti mar<strong>it</strong>timi, fra piloti e<br />
rimorchiatori e, allora, uno scrive contro<br />
l’altro. Per ovviare a questo, pensavo<br />
che incontrandoci e vedendoci, si poteva<br />
discutere di queste cose apertamente e<br />
lealmente”.<br />
- E invece?<br />
“E invece, dopo tre o quattro<br />
riunioni, mi sono trovato a essere solo<br />
io, il capo pilota e, mi pare, gli ormeggiatori”.<br />
- Come lo spiega?<br />
“Non vorrei dire una cosa grossa<br />
per non offendere, ma ho l’impressione<br />
che ad Augusta non ci sia una<br />
mental<strong>it</strong>à mercantile. Questo è un mio
10<br />
timore fondato. Ripeto. Mi pare che la<br />
mental<strong>it</strong>à mercantile sia completamente<br />
assente rispetto a quello che è l’interesse<br />
comune, generale. Ho l’impressione che<br />
spesso si guardi troppo all’interesse<br />
personale che magari fa ottenere 10<br />
e non si guardi all’interesse generale<br />
che magari farà avere 9, ma a maggior<br />
beneficio del porto.<br />
Io non so spiegarmi, per esempio,<br />
come mai il 1° porto petrolifero d’Italia<br />
non abbia una sua rivista, quando Trapani<br />
ha un suo giornaletto. E a Trapani<br />
arrivano quelle poche navi passeggeri<br />
che la collegano con le isole. E basta”.<br />
- E’ probabile che questo disinteresse<br />
sia stato provocato anche<br />
dal fatto che non c’è mai stato un<br />
assessore o delegato comunale per i<br />
problemi del porto.<br />
“Non c’è dubbio. Ho visto che alla<br />
Camera di Commercio di Trapani c’è<br />
una sezione mar<strong>it</strong>tima, formata da operatori<br />
portuali e dallo stesso comando<br />
della cap<strong>it</strong>aneria di porto, che affronta<br />
i problemi e che ogni anno indìce una<br />
manifestazione, “Trapani mare” (giunta<br />
oggi all’VIII edizione), nella quale, alla<br />
presenza di parlamentari regionali e nazionali,<br />
di autor<strong>it</strong>à di tutte le tendenze e<br />
Durerà cinque anni (a meno di<br />
un colpo di scena in <strong>it</strong>inere)<br />
il mandato dell’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />
di Augusta, presieduta da Giuseppe<br />
Spanò, designato dal ministro<br />
Lunardi, d’intesa con il presidente della<br />
nostra regione, Cuffàro. E proprio<br />
quest’ultimo è la persona di maggior<br />
peso, dal punto di vista ist<strong>it</strong>uzionale,<br />
che fa parte di dir<strong>it</strong>to dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
con altri otto rappresentanti dei vari<br />
enti pubblici, che sono: il comandante<br />
della cap<strong>it</strong>aneria di porto, attualmente<br />
Gaetano Martinez, cui spetta, per<br />
legge, la carica di vicepresidente,<br />
il presidente della Provincia regionale,<br />
Bruno Marziano, i sindaci di<br />
Augusta, Priolo e Melilli, rispettivamente<br />
Massimo Carrubba, Massimo Topi<br />
e Giuseppe Sorbello, il dirigente della<br />
dogana, Biagio De Luca, il dirigente del<br />
Genio civile opere mar<strong>it</strong>time, Lorenze<br />
Ceraulo, il presidente della Camera di<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
dei vari settori, si discutono i problemi<br />
del porto, susc<strong>it</strong>ando un interesse enorme.<br />
Augusta, invece, langue”.<br />
- Questo perché Augusta non è<br />
capoluogo di provincia e perché - diciamolo<br />
pure - la pol<strong>it</strong>ica augustana<br />
la si decide a Siracusa.<br />
“Dovrebbero essere gli augustani<br />
a sentirsi orgogliosi del loro porto. Al<br />
di là della mia disavventura personale,<br />
Augusta mer<strong>it</strong>a il cap<strong>it</strong>ano di vascello,<br />
non perché sia più competente, ma perché<br />
Augusta, che è di gran lunga il porto<br />
più importante della costa orientale,<br />
non può stare sotto quello di Messina,<br />
Catania o Siracusa. Gli augustani dovrebbero<br />
eleggere al Parlamento o alla<br />
Regione una figura rappresentativa che<br />
possa bene interpretare gli interessi e le<br />
aspettative di questo porto. Ma questo è<br />
un discorso che non sta a me fare”.<br />
- Per quanto riguarda la pesca<br />
nel porto, in passato sono stati<br />
arrestati pescatori abusivi. Cap<strong>it</strong>a<br />
ancora?<br />
“Spesso si dà la caccia alle streghe.<br />
Molti segnalano che c’è uno che sta<br />
pescando. Posso dire che, dietro sperimentazioni<br />
effettuate dal veterinario<br />
comunale e dall’Ist<strong>it</strong>uto zooprofilattico<br />
Commercio, Ugo Colajanni. Sei componenti<br />
sono stati dalle varie associazioni<br />
di categoria. Sono: Pierantonio<br />
Cafiero (Armatori), Mimmo Tringali<br />
(Industriali), Domenico Romeo (Agenti<br />
mar<strong>it</strong>timi), Gaetano Luca (Imprend<strong>it</strong>ori),<br />
Salvatore P<strong>it</strong>ruzzello (Spedizionieri<br />
di Palermo, è stato concesso a vecchi<br />
pescatori di pescare, con le nasse, in<br />
punti ben precisi del porto, i granchi che<br />
poi vengono usati per la pesca dei polipi.<br />
Le analisi hanno accertato che questo<br />
tipo di granchi sono commestibili, ma<br />
poiché non vengono mangiati, ma servono<br />
solo come esca, è stata autorizzata<br />
solo questo tipo di pesca”.<br />
- Cap<strong>it</strong>a che ci siano petroliere<br />
che scaricano per pulire le tanche?<br />
“Nel porto, da parecchio tempo,<br />
non abbiamo inquinamento. Anzi, le<br />
acque del porto stanno r<strong>it</strong>ornando azzurre.<br />
Da circa sei mesi, il porto è, quasi<br />
giornalmente, frequentato dai delfini”.<br />
- Questa è una bella notizia.<br />
“Sì. Durante un avvistamento qua<br />
di fronte alla cap<strong>it</strong>aneria, ne abbiamo<br />
contato dodici. E’ stato uno spettacolo.<br />
Questo vuol dire che il porto è pul<strong>it</strong>o”.<br />
Quest’intervista è stata pubblicata<br />
in versione non integrale sul numero di<br />
gennaio 1985 di Prospettive Siracusa,<br />
rivista della Camera di Commercio di<br />
Siracusa.<br />
UN’AFFOLLATA AUTORITÀ PORTUALE<br />
Porto<br />
doganali);gli autotrasportatori<br />
non hanno designato ancora il<br />
loro rappresentante. Altri sei<br />
componenti sono stati nominati<br />
direttamente da Giuseppe<br />
Spanò, il quale non ha fatto<br />
altro che prendere atto del<br />
risultato delle votazioni cui<br />
sono stati chiamati i lavoratori<br />
delle imprese portuali.<br />
Sono risultati eletti: Alfio<br />
Fazio, Carlo Fazio, Filadelfo<br />
Fazio, Salvatore Gianino,<br />
Antonio Pompeano e Nando<br />
Toscano.<br />
Non fa ancora parte di<br />
quest’imponente com<strong>it</strong>ato<br />
che cost<strong>it</strong>uisce l’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />
Augusta il segretario generale, che, su<br />
indicazione dello stesso presidente Spanò,<br />
dovrebbe essere scelto tra persone di<br />
“massima e comprovata” professional<strong>it</strong>à<br />
nei settori dell’economia portuale e dei<br />
trasporti
ESCLUSIVO<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
I NUOVI COMPENSI<br />
AGLI AMMINISTRATORI<br />
Palazzo S. Biagio, sede del Consiglio<br />
comunale<br />
Lunedì 19 gennaio il presidente del<br />
Movimento per i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadi<br />
ni, Nuccio Romanello, s’è incontrato<br />
con il sindaco Carrubba, forte<br />
della petizione sottoscr<strong>it</strong>ta da ben<br />
2.200 c<strong>it</strong>tadini, per chiedere alla civica<br />
amministrazione il rimborso a tutti<br />
gli augustani che, attraverso il canone<br />
dell’acqua, hanno pagato un servizio<br />
non ricevuto: quello della depurazione<br />
dell’acqua stessa: “ln questa s<strong>it</strong>uazione<br />
si trovano altri dieci comuni della nostra<br />
provincia” ha detto Romanello - “anzi,<br />
fino a poco tempo fa erano undici, ma da<br />
quando i1 comune di Sortino s’è dotato<br />
del depuratore, il servizio viene svolto.<br />
A ogni c<strong>it</strong>tadino occorrerebbe rimborsare<br />
circa 407 euro,. dal 1999 a oggi,<br />
da quando, cioè, il canone dell’acqua<br />
è stato convert<strong>it</strong>o in tariffa nella quale<br />
era compresa l’Iva”. In questo caso, ha<br />
COMUNALI<br />
Una delle ultime deliberazioni del<br />
2003 dell’attuale amministrazio<br />
ne comunale, presieduta dal sindaco<br />
Massimo Carrubba, ha riguardato<br />
l’aumento delle indenn<strong>it</strong>à di carica per<br />
i componenti della stessa Giunta, del<br />
presidente e del vice del consiglio comunale<br />
e dei presidenti dei consigli di<br />
quartiere. Ecco di segu<strong>it</strong>o i compensi<br />
(che, ovviamente, si sommano agl’intro<strong>it</strong>i<br />
che ciascuno di loro percepisce<br />
sotto altra forma: stipendio, pensione,<br />
attiv<strong>it</strong>à libero-professionale):<br />
Sindaco4.157,48 euro<br />
V. sindaco2.286,62 “<br />
Assessore, Presidente del<br />
Consiglio comunale 1.870,87 euro<br />
Presidente del Consiglio<br />
di Quartiere 1.496,70 “<br />
Vice presidente<br />
del Consiglio comunale 1.403,15 “<br />
spiegato Romanello, il c<strong>it</strong>tadino può<br />
benissimo non pagare se il servizio non<br />
viene effettivamente erogato, com’è,<br />
appunto, ad Augusta e negli altri nove<br />
comuni della provincia per mancanza<br />
del depuratore.<br />
“E’ vero che c’è una legge che<br />
impone il pagamento d’una quota per<br />
la depurazione anche in assenza di<br />
depuratore, ma, parte il fatto che tali<br />
somme dovevano appunto servire per<br />
la costruzione del depuratore, ripeto se<br />
il canone viene mutato in tariffa e viene<br />
incamerata l’Iva, cioè il valore aggiunto<br />
su un servizio che non c’è; allora i<br />
c<strong>it</strong>tadini hanno dir<strong>it</strong>to a non pagare e a<br />
farsi rimborsare quanto versato dal 1999<br />
al 2003” ha chiar<strong>it</strong>o Romanello, che<br />
della spinosa problematica ha invest<strong>it</strong>o<br />
La settecentesca facciata del Municipio<br />
Il Movimento per i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini in prima linea per questa battaglia<br />
Bollette dell’acqua: a quando il rimborso?<br />
11<br />
i parlamentari del nostro collegio: Pippo<br />
Gianni, deputato nazionale, e Antonio<br />
Rotondo, senatore della Repubblica. A<br />
dire di Romanello se il rimborso non<br />
verrà fatto in tempi rapidi, la questione<br />
potrebbe addir<strong>it</strong>tura rivestire un risvolto<br />
penale, giacché per legge le somme relative<br />
a quel pagamento non potevano<br />
che essere accantonate per la costruzione<br />
del depuratore. Nel frattempo,<br />
in assenza del depuratore, nelle nuove<br />
bollette la somma relativa dovrebbe<br />
essere cancellata. La farà l’Ausonia<br />
servizi di Palermo che cura l’appalto di<br />
riscossione?<br />
Diletta Càsole
12 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Quartieri<br />
Il fenomeno ricorrente dell’acqua alta<br />
E dove siamo, a Venezia?<br />
Se Siracusa piange per il recente<br />
nubifragio, Augusta non ride. Nel<br />
la c<strong>it</strong>tà federiciana, oltre alle violenti<br />
piogge comuni a tutta la Sicilia<br />
orientale, bisogna aggiungere la violenta<br />
mareggiata che ha letteralmente travolto<br />
il Lungomare Rossini, il Lungomare<br />
Granatello e Via delle Saline, arterie<br />
v<strong>it</strong>ali non solo per i numerosi ab<strong>it</strong>anti<br />
della zona, ma soprattutto per l’accesso<br />
all’ospedale civico “Muscatello”. La<br />
mareggiata, che ha trasportato le barche<br />
ormeggiate sul Lungomare Rossini fin<br />
sotto le case delle palazzine di fronte<br />
all’ ormeggio, è stata particolarmente<br />
violenta durante la notte fra 1’11 e il 12<br />
dicembre. La mattina del 12 gli ab<strong>it</strong>anti<br />
del popoloso quartiere si sono svegliati<br />
a causa del maltempo di pessimo umore,<br />
diventato quasi dramma quando si<br />
sono accorti di non poter raggiungere<br />
in molti casi la propria automobile a<br />
causa dell’acqua alta. Peraltro, l’acqua<br />
del mare, in molti casi, è penetrata<br />
all’interno dei garage, provocando non<br />
pochi danni. In quella zona il fenomeno<br />
dell’acqua alta, come a Venezia, è una<br />
piaga ricorrente. Ne abbiamo parlato nel<br />
numero scorso, documentando fotograficamente<br />
e richiamando l’attenzione<br />
del sindaco Carrubba e dell’Amministrazione<br />
comunale da lui presieduta.<br />
Carrubba dovrebbe essere il primo a<br />
dolersi di questa s<strong>it</strong>uazione, non solo<br />
perché è il primo c<strong>it</strong>tadino, ma perché ha<br />
ab<strong>it</strong>ato in zona fino a qualche tempo fa<br />
e conosce bene, perciò, la problematica,<br />
che arreca non pochi disagi ai c<strong>it</strong>tadini<br />
che risiedono al Lungomare Rossini, al<br />
Lungomare Granatello e in via Delle<br />
Saline. Nel 1962 furono costru<strong>it</strong>e case<br />
in cooperativa in un’area dove prima<br />
c’erano le saline. Successivamente il<br />
Comune ha realizzato strade di collegamento<br />
senza rendersi conto che, in<br />
taluni tratti, il manto stradale superava<br />
il livello delle case e non provvedeva a<br />
realizzare adeguate opere di canalizzazione<br />
delle acque piovane, per cui, tutte<br />
le volte che si registrano piogge battenti,<br />
il fenomeno dell’acqua alta è inev<strong>it</strong>abile<br />
con gravi problemi per la popolazione,<br />
che, finora, bisogna dire non ha inscenato<br />
proteste né ha promosso cause<br />
di risarcimento danni. Tutta la zona,<br />
comunque, mer<strong>it</strong>erebbe una maggiore<br />
attenzione, se solo si pensa che il Lungomare<br />
Granatello (lungomare, comunque,<br />
è un eufemismo) è completamente al<br />
buio e diventa disagevole ogni sera per<br />
recarsi in ospedale. Diventa pericoloso<br />
se si aggiunge l’acqua alta. Era dall’ormai<br />
lontano gennaio 1985 che non si<br />
registravano danni di simile portata dovuti<br />
alle piogge e alle mareggiate. Risale<br />
al 26 gennaio di quell’anno, infatti, un<br />
servizio che pubblicammo a pagina 7<br />
del Diario di Siracusa, con ampia documentazione<br />
fotografica, per riferire sui<br />
danni provocati dal maltempo. Allora i<br />
danni furono più estesi e interessarono<br />
svariati quartieri della c<strong>it</strong>tà. Da allora<br />
il Lungomare Paradiso fu protetto da<br />
una più solida barriera frangiflutti.<br />
Nulla del genere è stato, invece, fatto<br />
sui Lungomare Rossini e Granatello,<br />
nonostante un annunciato finanziamento<br />
di 700 milioni di lire. Per dare<br />
solo un’idea dei danni provocati dalla<br />
mareggiata c’è da registrare il fatto che<br />
per tutto il giorno del 15 dicembre è<br />
stato necessario l’intervento d’una pala<br />
meccanica per rimuovere tutti i detr<strong>it</strong>i<br />
lasciati dal mare, per non parlare delle<br />
enormi pozzanghere di fango.<br />
Foto di Cesare Rizza
Ist<strong>it</strong>uzioni<br />
Non mi ero mai occupato prima di<br />
drogati. La mia c<strong>it</strong>tadina di pri<br />
ma assegnazione, però, come<br />
medico del Servizio Tossicodipendenze,<br />
la soprannominai dentro di me “Eroinopoli”.<br />
Ogni bottega, ogni boutique,<br />
ogni salumeria della strada principale<br />
del centro storico aveva il suo paziente.<br />
Chi assicuratore, chi salumiere, chi commessa,<br />
chi rappresentante: tutti miei pazienti,<br />
tutti in trattamento con metadone,<br />
qualcuno con buoni risultati, qualcuno<br />
no. In quella gelida c<strong>it</strong>tadina del Nord, al<br />
lim<strong>it</strong>e tra pianura padana e Alpi, mi feci<br />
le ossa, e capii con l’esperienza, dopo<br />
averlo imparato asetticamente all’univers<strong>it</strong>à,<br />
che la tossicodipendenza non è<br />
altro che una malattia, che si comporta,<br />
si cura, va e viene, si aggrava a volte e<br />
altre volte guarisce, proprio come una<br />
malattia (delle tante che ci affliggono).<br />
Una malattia che a volte si rifà il trucco e<br />
finge di essere uno stile di v<strong>it</strong>a; una malattia<br />
che non poche volte ci fa piangere,<br />
ma con cui, come con tutte le altre, bisogna<br />
soprattutto imparare a convivere,<br />
ad alleviare, per avere il coraggio certe<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
La testimonianza del dirigente medico<br />
Il SERT funziona davvero<br />
Una struttura pubblica per venire incontro a tutti i tossicodipendenti con l’assoluta garanzia dell’anonimato,<br />
senza prenotazione e senza ticket<br />
L’ingresso dell’ospedale Muscatello: immediatamente sulla destra, la sede del SERT<br />
volte di scherzarci su, di superarla, di<br />
ricominciare a imparare a vivere.<br />
Lì, tra i miei pazienti, ho imparato<br />
alcune delle cose che ogni medico impara<br />
dalla sua battaglia di ogni giorno<br />
insieme alla gente, contro il dolore,<br />
la stanchezza, il malessere che viene<br />
dalla lim<strong>it</strong>atezza e dalla trans<strong>it</strong>orietà<br />
del nostro corpo e delle sue funzioni<br />
(altre, sicuramente la maggior parte,<br />
ancora ne dovrò imparare). E ho imparato<br />
a non chiamare nessuno drogato,<br />
e a non giudicare, e a saper distinguere<br />
la persona dalla malattia: una cosa che<br />
sembra semplice, ma che invece è ancor<br />
più semplice dimenticare, con il risultato<br />
pessimo di trasformare un essere<br />
umano in uno stereotipo da marchiare e<br />
allontanare, o peggio ancora da salvare<br />
o da cambiare.<br />
Oggi, il mio lavoro è in Augusta.<br />
Faccio sempre il medico delle tossicodipendenze,<br />
vedo ogni giorno persone<br />
(né più né meno): persone in cui il ripetuto<br />
contatto con una potente sostanza<br />
(una droga!) che somiglia alle sostanze<br />
naturali che nel nostro cervello sono<br />
13<br />
messaggere dei pensieri e della volontà,<br />
ha indotto una malattia neuropsichiatrica<br />
che impone, per non star male, di<br />
ripetere questo contatto ogni giorno,<br />
più volte al giorno, senza riguardo alle<br />
conseguenze. Che si chiami eroina o<br />
alcol, che sia cocaina o nicotina, ecstasy<br />
o valium, la storia è quella. E c’è tanto<br />
da fare.<br />
A differenza di quanto indotto da<br />
uno stile di v<strong>it</strong>a più modernizzato e<br />
freddo nel Nord vedo che qui c’è più<br />
vergogna, minore capac<strong>it</strong>à di ammettere<br />
a sé stessi e ai propri familiari di avere<br />
bisogno di aiuto, più paura delle chiacchiere,<br />
e forse più sfiducia in quello che<br />
può dare il servizio pubblico, ab<strong>it</strong>uati<br />
come siamo a cercar di ottenere come<br />
favori quelli che sarebbero invece nostri<br />
dir<strong>it</strong>ti. Per quanto possiamo, questo<br />
non è vero. Il SerT (Servizio Tossicodipendenze)<br />
di Augusta è gratu<strong>it</strong>o, a<br />
disposizione senza prenotazione, tutte<br />
le mattine in ospedale (proprio all’ingresso,<br />
sulla destra), anonimo, e siamo<br />
lì anche solo per scambiare due parole,<br />
per una valutazione, un consiglio, ma<br />
anche un intervento san<strong>it</strong>ario, un aiuto<br />
legale, un sostegno psicologico.<br />
Un grande psichiatra, Claude Olievenstein,<br />
fondatore della prima clinica<br />
per la tossicodipendenza in Francia,<br />
scrive “Un terapeuta che abbia acquis<strong>it</strong>o<br />
una maggiore esperienza deve<br />
sforzarsi, prima di tutto, di stabilire<br />
un rapporto che si collochi sul piano<br />
del piacere e del calore umano, fonti<br />
indispensabili cui ogni lavoro utile deve<br />
poter attingere. Una volta stabil<strong>it</strong>o questo<br />
rapporto, e solo allora, il terapeuta<br />
potrà decifrare certi comportamenti in<br />
apparenza misteriosi “. E questo, oggi,<br />
qui, è il nostro obiettivo.<br />
Ernesto De Bernardis<br />
farmacologo clinico-dirigente medico<br />
SERT di Augusta
14 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Quartieri<br />
I commercianti dei vari quartieri sono costretti a togliere la spazzatura prodotta dagli ambulanti<br />
Che il servizio di raccolta di net<br />
tezza urbana non sia dei migliori,<br />
è ormai cosa vecchia, ma che<br />
addir<strong>it</strong>tura debbano essere i commercianti<br />
a pulire ha dell’incredibile. Non<br />
sto scherzando: sono stati questi ultimi<br />
a denunciare quanto accade in Piazza<br />
Sacro Cuore e nelle vie lim<strong>it</strong>rofe. Le<br />
aiuole piene di spazzatura e i marciapiedi<br />
davanti ai negozi altrettanto sporchi,<br />
sarebbero lo scenario che si presenterebbe<br />
agli occhi degli acquirenti, se non<br />
fosse per la buona volontà dei commercianti<br />
che, alla conclusione della giornata<br />
lavorativa, si rimboccano le maniche<br />
e puliscono il posto di lavoro lasciato<br />
sporco dagli ambulanti e dai netturbini<br />
che non puliscono. Come dichiarato da<br />
Vincenzo Sessa, consigliere della circoscrizione<br />
Borgata-Stazione-Granatello,<br />
gli operatori ecologici espletano il loro<br />
comp<strong>it</strong>o solo intorno alle sei del mattino,<br />
ma per il resto del giorno nient’altro. In<br />
questa s<strong>it</strong>uazione non si trova solo la<br />
“Borgata”, ma anche il centro storico,<br />
e specialmente Via X Ottobre – zona<br />
nella quale, durante la mattina, si svolge<br />
il mercato rionale. In base ad alcune<br />
Pulizia fai da te<br />
testimonianze anche i commercianti<br />
della zona sono costretti a provvedere<br />
da soli all’eliminazione dei resti perché,<br />
se fosse per gli operatori ecologici, rimarrebbero<br />
lì per tutta la notte. Alcuni<br />
testimoniano che, appunto durante la<br />
notte, nella zona si aggirano ratti e<br />
questo dovuto proprio alla mancanza di<br />
pulizie adeguate. La cosa più incredibile<br />
è che il Comune è a conoscenza della<br />
s<strong>it</strong>uazione, visto che sono pervenute<br />
diverse lamentele da parte degli ab<strong>it</strong>anti<br />
Sono passati 5 mesi dal<br />
nubifragio che scon<br />
volse la Sicilia orientale,<br />
ivi compresa la nostra<br />
c<strong>it</strong>tà -dove si registrò il<br />
fenomeno dell’acqua alta<br />
in talune zone nevralgiche,<br />
come da noi documentato<br />
fotograficamente. In quell’occasione<br />
fu registrato<br />
uno smottamento del<br />
lungomare Paradiso, con<br />
abbassamento del manto<br />
stradale. Il Lungomare<br />
Paradiso è un’altra zona<br />
nevralgica della c<strong>it</strong>tà. La<br />
chiusura d’un bel tratto, a<br />
causa degli avvallamenti e<br />
delle vistose crepe (come<br />
dimostra la foto), si è resa<br />
necessaria e il traffico veicolare ha<br />
subìto una deviazione con relativo ral-<br />
della zona e dei commercianti all’ufficio<br />
ecologia. In risposta alle suddette lamentele,<br />
ultimamente è stata effettuata una<br />
specie derattizzazione, ma non si è fatto<br />
nient’altro. È una vergogna, viviamo in<br />
una civiltà defin<strong>it</strong>a migliore rispetto al<br />
Terzo Mondo, e poi si verificano ancora<br />
certe cose. Speriamo che, dopo questa<br />
denuncia, si abbia una certa reazione da<br />
parte delle autor<strong>it</strong>à competenti.<br />
Christian Grasso<br />
Dopo cinque mesi, ma come si può...?<br />
Il lungomare Paradiso chiuso al traffico da<br />
5 mesi<br />
lentamento. E’ la seconda volta, nel giro<br />
di dieci anni, che proprio questo lungomare,<br />
in Quando quel punto, le alunne subisce del danni liceo così<br />
rilevanti. socio-psico-pedagogico Già una volta, dunque, ci han- sono<br />
stati no stanziati esposto e le spesi loro fior doglianze, di quattrini ci<br />
della hanno collettiv<strong>it</strong>à mostrato per della riparare lettera e ripristi- che<br />
nare. pubblichiamo Come sono stati la copia spesi questi con tanto soldi?<br />
si sono di timbro chiesti del i protocollo c<strong>it</strong>tadini, soprattutto d’entrata<br />
coloro e le che ricevute ab<strong>it</strong>ano delle in varie zona raccoman- o che sono<br />
stati date. (e lo I gen<strong>it</strong>ori sono ancora) di queste costretti ragazze alla ci<br />
viziosa hanno deviazione. fatto osservare L’amministrazione<br />
che niente s’è<br />
Carrubba mosso ha alla pagato Provincia, per avviare nonostante i nuovi<br />
lavori, per un ma quinquennio pochi giorni un dopo, augustano nuovo<br />
smottamento abbia avuto e la nuova responsabil<strong>it</strong>à chiusura al d’un traffico.<br />
prestigioso I c<strong>it</strong>tadini assessorato mugugnano, e altri cambiano due<br />
strada, c<strong>it</strong>tadini e contribuiscono di Augusta siano a intensificare stati no- il<br />
traffico minati già assessori pesantissimo nel 2002 in quella e lo sono zona.<br />
Dove ancora. sono Potranno fin<strong>it</strong>i gli far stanziamenti qualcosa alla per<br />
la circonvallazione fine del loro mandato? che doveva partire<br />
prorio da li? Chissà come la pensa al<br />
riguardo il responsabile nazionale della<br />
protezione civile, Bertolaso?
Scuola e società<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Ormai realtà la convenzione con l’Univers<strong>it</strong>à di Messina<br />
Part<strong>it</strong>i i corsi univers<strong>it</strong>ari<br />
Il primo corso è quello di Tecnologie dell’istruzione e della comunicazione. L’anno venturo saranno attivati i<br />
corsi per fisioterapisti, infermieri e tecnici di radiologia presso l’ospedale Muscatello<br />
Il 12 gennaio sono iniziate nella sede<br />
del Cerica le lezioni del corso<br />
univers<strong>it</strong>ario in Tecnologie dell’istruzione<br />
e della comunicazione, per il<br />
Consorzio univers<strong>it</strong>ailo Mègara<br />
iblea, di cui fanno parte i Comuni<br />
di Priolo, Augusta e Melilli,<br />
alcuni privati e l’univers<strong>it</strong>à di<br />
Messina.<br />
L’avvio delle lezioni, che<br />
interessano 70 studenti, è stato<br />
preceduto da una conferenza<br />
stampa a cui hanno partecipato<br />
i sindaci e alcuni amministratori<br />
dei Comuni che fanno parte del<br />
consorzio e il professor Pennisi,<br />
responsabile del dipartimento dì<br />
Scienze della formazione dell’ateneo<br />
messinese.<br />
Presidente del consorzio è<br />
il sindaco di Augusta, Massimo<br />
Carrubba, che lo scorso 7 gennaio<br />
aveva firmato con il rettore<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à di Messina, Giuseppe<br />
Silvestri, la convezione<br />
che permette al consorzio di<br />
dare inizio all’attiv<strong>it</strong>à didattica.<br />
“Penso” - ha detto il sindaco<br />
Carrubba - “che sta alla classe<br />
dirigente il comp<strong>it</strong>o di trovare<br />
un nuovo modello di sviluppo<br />
del terr<strong>it</strong>orio, i tre Comuni<br />
industriali, che si sono consorziati<br />
per portare sul terr<strong>it</strong>orio<br />
questa realtà univers<strong>it</strong>aria hanno<br />
voluto investire sulla formazione.<br />
Noi siamo ottimisti<br />
sulla riusc<strong>it</strong>a di questo investimento,<br />
anche se è sempre alta<br />
l’attenzione per il rilancio<br />
della zona del petrolchimico.<br />
Quest’anno abbiamo iniziato<br />
con questo corso univers<strong>it</strong>ario<br />
delle Tecnologie dell’istruzione<br />
e della comunicazione, ma già<br />
dal prossimo anno inizieranno<br />
altri corsi per fisioterapisti, infermieri<br />
e tecnici di radiologia.<br />
E a tal propos<strong>it</strong>o già abbiamo<br />
concordato con l’ospedale Muscatello<br />
di Augusta di far tenere<br />
in questa struttura san<strong>it</strong>aria le<br />
relative lezioni dei corsi univers<strong>it</strong>ari”.<br />
Inoltre il presidente<br />
del Consorzio univers<strong>it</strong>ario<br />
Mègara iblea ha tenuto a evidenziare<br />
che nell’ist<strong>it</strong>uire questi corsi si è voluta<br />
diversificare l’offerta formativa, per<br />
15<br />
cui non si è in concorrenza con altri<br />
consorzi univers<strong>it</strong>ari già ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i nella<br />
provincia di Siracusa.<br />
Un’altra offerta formativa che il<br />
prossimo anno il Consorzio Mègara<br />
iblea metterà a disposizione degli studenti<br />
riguarda il corso di Promotori di<br />
beni culturali e ambientali del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Inoltre, come ha fatto rilevare<br />
l’assessore alla Pubblica istruzione del<br />
Comune di Priolo, Rosario Pulvirenti,<br />
secondo gli accordi presi con l’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Messina, a Priolo verrà aperto<br />
un’ufficio dell’Ersu, cioè dell’Opera<br />
univers<strong>it</strong>aria, per tutta la zona sudorientale<br />
della Sicilia. Questo ufficio,
16 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Monumenti<br />
ABBANDONATI IL CONVENTO E LA CHIESA<br />
DI SAN DOMENICO<br />
Con ogni probabil<strong>it</strong>à,l’edificazione<br />
del convento e della chiesa di San<br />
Domenico è contemporanea o di<br />
poco precedente la fondazione della c<strong>it</strong>tà<br />
di Augusta, avvenuta per opera di Federico<br />
II, tra gli anni 1231 e il 1235.<br />
Secondo la tradizione, fra Reginaldo<br />
d’Orleans,poi divenuto beato,inviato<br />
da Domenico in Sicilia,avrebbe edificato<br />
il convento e la chiesa annessa, là dove<br />
sarebbe fior<strong>it</strong>o il proprio bastone.<br />
Quello di Augusta risulta essere<br />
uno dei primi insediamenti domenicani<br />
in Sicilia, ed è verosimile che il convento<br />
non avrebbe avuto ragione di essere<br />
se non insediato in un centro ab<strong>it</strong>ato, o<br />
comunque prossimo all’edificazione. Si<br />
può quindi ragionevolmente supporre,<br />
che il beato Reginaldo, trovandosi in<br />
Augusta che era stata appena fondata,o<br />
stava per esserlo, constatata l’amen<strong>it</strong>à<br />
e la salubr<strong>it</strong>à dei luoghi, decidesse di<br />
fermarsi e di costruire il proprio convento.<br />
Con il passare del tempo, il convento<br />
crebbe e prosperò e i frati nel<br />
corso degli anni, si inserirono mirabilmente<br />
nel contesto c<strong>it</strong>tadino, acquisendo<br />
sempre più prestigio e considerazione.<br />
Augusta, c<strong>it</strong>tà demaniale e per così<br />
dire di frontiera, per la presenza di un<br />
magnifico porto naturale che favoriva<br />
gli scambi commerciali e i traffici<br />
mar<strong>it</strong>timi, fin dalla antich<strong>it</strong>à è sempre<br />
stata preda di scorrerie e di incursioni<br />
turche e barbaresche. In quegli anni,<br />
nonostante la c<strong>it</strong>tà fosse stata fortificata<br />
con un castello e una poderosa cinta<br />
muraria, numerose furono le incursioni<br />
devastanti, che causarono rovine e lutti<br />
tra la popolazione.<br />
Le responsabil<strong>it</strong>à di Garibaldi, dei Savoia e nostre<br />
I l 2 4<br />
maggio dell’anno<br />
1594,<br />
avvenne ad<br />
Augusta il primo<br />
grande miracolo<br />
a opera<br />
di San Domenico,<br />
che da<br />
allora in poi<br />
fu considerato<br />
e venerato<br />
come patrono<br />
e protettore<br />
della c<strong>it</strong>tà.<br />
Secondo<br />
la credenza<br />
popolare, una<br />
grande armata<br />
turca, sbarcata<br />
a Terravecchia, con molte navi, minacciava<br />
di prendere e mettere a sacco<br />
Augusta, quando, ed ecco il miracolo,<br />
improvvisamente apparve su un bianco<br />
destriero,armato di spada e con gran<br />
copia di cavalieri al segu<strong>it</strong>o, la figura di<br />
San Domenico, vest<strong>it</strong>a ovviamente degli<br />
ab<strong>it</strong>i del proprio ordine, e sub<strong>it</strong>amente<br />
con molto impeto scompaginava e confondeva<br />
le orde turche, costringendole<br />
a una fuga precip<strong>it</strong>osa.<br />
Da quel giorno memorabile,ogni<br />
anno il 24 maggio, si ricorda quel<br />
grandissimo miracolo, raffigurato nella<br />
iconografia ufficiale, caso unico in Italia<br />
e forse nel mondo,con la figura di San<br />
Domenico a cavallo armato di spada,<br />
nell’atto di pugnare e confondere le<br />
schiere nemiche.<br />
Che San Domenico sia stato un<br />
santo pugnace è difficile crederlo. Egli,<br />
infatti, è famoso<br />
nel mondo e nella<br />
Chiesa, per l’irruenza<br />
delle proprie<br />
predicazioni<br />
e per l’uso della<br />
ragione e della<br />
fede che usava<br />
contro i miscredenti<br />
e gli eretici<br />
e non già per l’uso<br />
della forza. Molto<br />
probabilmente<br />
quel famoso gior-<br />
no del 24 maggio, alle schiere dei difensori,<br />
accorsi contro le schiere nemiche,<br />
partecipavano anche alcuni frati domenicani<br />
vest<strong>it</strong>i dei loro caratteristici ab<strong>it</strong>i, e<br />
ciò nell’immaginario collettivo,destando<br />
enorme impressione, avrà contribu<strong>it</strong>o a<br />
creare il m<strong>it</strong>o del santo a cavallo armato<br />
di spada.<br />
Il convento di San Domenico è<br />
quindi uno degli antichi monumenti di<br />
Augusta se non il più vetusto in assoluto,<br />
legato da gran tradizione alla c<strong>it</strong>tadinanza,<br />
sia per la devozione al santo<br />
che, appunto, per essere stato il primo<br />
insediamento della edificanda c<strong>it</strong>tà.<br />
L’edificio, imponente, si affaccia<br />
con il prospetto sulla via XIV Ottobre,<br />
e presenta undici arcate a tutto sesto, in<br />
pietra arenaria locale. All’interno esso<br />
è arricch<strong>it</strong>o da un portico coperto, su<br />
cui si affaccia il chiostro, ricco di alberi<br />
da frutta e da ombra, dove i frati si<br />
fermavano a passeggiare e a med<strong>it</strong>are.<br />
Il piano superiore osp<strong>it</strong>ava il dorm<strong>it</strong>orio<br />
con le celle dei frati. Il tutto rappresenta<br />
una imponente costruzione che oggi è in<br />
stato fatiscente e di abbandono totale,<br />
la chiesa annessa al convento è chiusa<br />
al culto e al pubblico, ufficialmente<br />
per restauri iniziati nel 1985. E mai<br />
terminati.<br />
Com’è stato possibile che il convento<br />
dei frati, che rappresentavano la<br />
figura del santo protettore e la venerazione<br />
del popolo, sia fin<strong>it</strong>o così miseramente,<br />
in così deplorevole stato di
completo disinteresse e abbandono?<br />
La storia parte da lontano. Per capire<br />
qualcosa, dobbiamo tornare indietro<br />
all’anno 1860, dobbiamo parlare della<br />
guerra civile tra nord e sud d’Italia<br />
scoppiata in quell’anno per opera e per<br />
gli intrighi di una dinastia , quella dei<br />
Savoia, per i maneggi di Cavour e per le<br />
“prodezze” di don Peppino, il Garibaldi;<br />
chi non conosce Garibaldi, l’eroe<br />
addir<strong>it</strong>tura di due mondi, alla star trek,<br />
inv<strong>it</strong>to generale, novello Cincinnato, etc.<br />
etc. In ver<strong>it</strong>à egli in Sud America faceva<br />
il pirata, il corsaro. La repubblica del<br />
Rio grande do Sul, per la quale si dice<br />
egli abbia combattuto, in realtà non esisteva,<br />
era solo una piccola regione che<br />
si era ribellata al Brasile ed egli combatteva<br />
appunto come corsaro, mun<strong>it</strong>o<br />
di regolare certificazione per la corsa,<br />
e se ne serviva per depredare, uccidere<br />
e stuprare. D’altronde “l’eroe”, doveva<br />
pur sbarcare il lunario. Ricordiamoci<br />
che si trovava in Sud America, perché<br />
costretto. Infatti, il governo piemontese<br />
di Carlo Alberto lo aveva condannato<br />
a morte, ed egli, l’eroe, era fugg<strong>it</strong>o,<br />
rifugiandosi insieme ad altri fuoriusc<strong>it</strong>i<br />
come lui in Sud America, dove non è<br />
considerato per niente un eroe in quel<br />
mondo.<br />
Durante una delle sue scorrerie,<br />
conobbe An<strong>it</strong>a, la vide dall’alto della<br />
tolda della sua nave e ne rimase folgorato,<br />
dice Piero Angela (vi ricordate<br />
lo speciale televisivo di circa un mese<br />
fa e tutte quelle menzogne risorgimentali)?<br />
Bene, in realtà il vecchio satiro,<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
vide quella fanciulla di 16 anni, già<br />
sposata, tanti ne aveva allora An<strong>it</strong>a, e<br />
ab<strong>it</strong>uato com’era a prendere, a rubare<br />
e a stuprare decise di scendere a terra<br />
e di violentare la ragazza. E così fece.<br />
La povera fanciulla che, tra l’altro,<br />
era sola, avendo il disgraziato mar<strong>it</strong>o<br />
sotto le armi, cadde irret<strong>it</strong>a tra le mani<br />
del vecchio maniaco e ormai compromessa<br />
divenne sua compagna. Ma non<br />
divaghiamo troppo, perché lunga è la<br />
storia del nostro “eroe” e troppe pagine<br />
ci vorrebbero per smentire menzogne<br />
ormai radicate.<br />
Dirò soltanto che Garibaldi, dopo<br />
essere sbarcato in Sicilia, nel maggio del<br />
1860, corruppe i generali dell’eserc<strong>it</strong>o<br />
delle Due Sicilie con l’oro piemontese.<br />
Solo così riuscì a vincere; ricordiamoci<br />
che non vi fu scontro a Calatafimi; anche<br />
quella è una balla risorgimentale; se vi<br />
fosse stato, Garibaldi sarebbe stato sbaragliato;<br />
invece il generale dell’eserc<strong>it</strong>o<br />
duosiciliano, corrotto, ordinò, incomprensibilmente,<br />
la r<strong>it</strong>irata. Non si disse<br />
nessuna frase, tipo: “Qui si fa l’Italia o<br />
si muore”; la inventò qualche asserv<strong>it</strong>o<br />
pennivendolo liberal-massone .<br />
Quindi, il Garibaldi, autonominatosi<br />
generale sul campo, aveva fatto una<br />
discreta carriera: da marinaio-corsaro,<br />
direttamente a generale, senza aver ricoperto<br />
nessun altro incarico, (nemmeno<br />
Gheddafi ha osato tanto, colonnello era<br />
e colonnello è rimasto). Giunto a Palermo,<br />
per non smentirsi, rapinò il Banco<br />
delle Due Sicilie di circa cinque milioni<br />
di ducati, cifra inimmaginabile per allora,<br />
ordinò, tram<strong>it</strong>e il suo luogotenente<br />
Nino Bixio, la fucilazione di alcuni<br />
contadini a Bronte, senza processo, che<br />
avevano creduto ai suoi proclami, e si<br />
erano impadron<strong>it</strong>i di alcune terre, tolte<br />
al alcuni possidenti.<br />
Il Garibaldi liberal massone di<br />
vecchio stampo, affiliato a numerose<br />
logge, tra cui quella inglese, era un fiero<br />
oppos<strong>it</strong>ore della chiesa cattolica, odiava<br />
il papa Pio IX, che arriverà a definire<br />
“metro cubo di letame”ed era ovviamente<br />
un senza dio come d’altronde<br />
tutti i massoni suoi compagni.Tra i suoi<br />
primi atti di d<strong>it</strong>tatore in Sicilia, ordinò<br />
la soppressione di tutti gli ordini e le<br />
corporazioni religiose, incamerandone<br />
i beni.<br />
E qui torniamo alla nostra storia.<br />
Il 7 luglio 1866, la legge venne<br />
confermata dai nuovi governanti Savoia<br />
e ufficialmente promulgata, mentre con<br />
i Borbone gli ordini religiosi erano<br />
rispettati e considerati, i conventi salvaguardati<br />
e mun<strong>it</strong>i di proprie rend<strong>it</strong>e<br />
e terre che servivano da dare in gabella<br />
17<br />
e per sostentamento ai poveri contadini<br />
nullatenenti, con i Savoia e Garibaldi,<br />
tutti i conventi furono chiusi e spogliati<br />
e trasformati in caserme, in carceri,<br />
qualche volta in scuole altre volte in<br />
magazzini o semplicemente lasciati<br />
deperire.<br />
Il nostro convento di San Domenico<br />
subì la stessa sorte; i frati furono<br />
allontanati, e trasfer<strong>it</strong>i a domicilio coatto<br />
come delinquenti comuni, oltre a subire<br />
la confisca dei beni e successiva vend<strong>it</strong>a<br />
all’asta.<br />
In un primo tempo l’ex convento fu<br />
adib<strong>it</strong>o a pretura e altri uffici, successivamente<br />
divenne sede ginnasiale. I lavori<br />
di riattazione causarono naturalmente<br />
gravi manomissioni e danneggiamenti,<br />
con demolizioni di pareti e creazione di<br />
nuovi ambienti; il tutto snaturò, quell’armonioso<br />
gusto arch<strong>it</strong>ettonico del tempo<br />
e causò danni irreparabili. Abbiamo già<br />
parlato in altro articolo di quello che<br />
avvenne a causa della stessa legge del<br />
castello di Federico II, trasformato in pen<strong>it</strong>enziario.<br />
Ebbene lo stesso sconquasso<br />
e devastazione si sono verificati nel<br />
convento, per non parlare della chiesa<br />
inagibile da molti anni e il cui restauro<br />
ormai richiederebbe un grave onere in<br />
termini economici..<br />
Il Comune di Augusta, di fronte a<br />
tutto questo, è come se non esistesse. I<br />
vari sindaci, che si sono succeduti nel<br />
corso degli anni, hanno accantonato il<br />
problema, disinteressandosi completamente<br />
di ciò che avveniva a uno dei
18 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Monumenti<br />
monumenti più significativi della c<strong>it</strong>tà.<br />
Parimenti colpevoli, sono la Sovrintendenza<br />
ai monumenti di Siracusa e<br />
l’assessorato Regionale ai beni culturali.<br />
Forse Augusta non rappresenta una buona<br />
cassa di risonanza, forse i c<strong>it</strong>tadini<br />
con il loro silenzio assenso, hanno contribu<strong>it</strong>o<br />
a far sì che ciò si perpetuasse.<br />
Augusta è l’unica c<strong>it</strong>tà in Sicilia che ha<br />
L’annuale ricorrenza l<strong>it</strong>urgica di S.<br />
Andrea apostolo è stata un’occa<br />
sione privilegiata per coinvolgere<br />
la c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Numerosi gli appuntamenti in programma:<br />
la mostra degli “Antichi arnesi<br />
della marineria<br />
di Augusta”<br />
inaugurata alla<br />
presenza del sindaco<br />
Carrubba e<br />
del Comandante<br />
Roberto Camerini<br />
di Maribase;<br />
le vis<strong>it</strong>e guidate<br />
e le conversazioni<br />
con gli anziani<br />
pescatori; la 2^<br />
estemporanea di<br />
p<strong>it</strong>tura sul tema<br />
“S. Andrea, la<br />
pesca... un tuffo<br />
nel passato”; la<br />
degustazione dei prodotti tipici del mare<br />
a base di acciughe e tonno sott’olio.<br />
Il ricco calendario si è concluso con<br />
la solenne processione del protettore<br />
dei pescatori che si è snodata per le<br />
principali vie del centro storico con al<br />
segu<strong>it</strong>o autor<strong>it</strong>à, fedeli e la banda musicale<br />
“C<strong>it</strong>tà di Augusta” diretta dal M 0<br />
Salvo Tempio.<br />
Il 2003 è stato un anno ricco di<br />
iniziative per la Confratern<strong>it</strong>a. Dapprima<br />
l’impegno per promuovere la dedicazione<br />
a S. Andrea del piazzale antistante<br />
l’edificio centrale delle Poste, oltre alla<br />
posa, nella stessa piazza, di una statua<br />
del santo in pietra di Ragusa, realizzata<br />
dallo scultore di origine ragusane Giuseppe<br />
Gagliardi.<br />
La statua è stata collocata al centro<br />
della piazza su una base marmorea e<br />
circondata da una aiuola ricca di vegetazione.<br />
Tale opera, che vuole ricordare<br />
la vocazione marinara di Augusta, è stata<br />
concep<strong>it</strong>a, messa in atto e curata dalla<br />
Confratern<strong>it</strong>a con il sostegno dei pescatori<br />
e naviganti. Per la cronaca, si r<strong>it</strong>iene<br />
doveroso comunicare che la spesa com-<br />
dimenticato il santo patrono e si accontenta<br />
solo di portare in giro il fercolo e<br />
di sentire vuoti botti del giorno di festa.<br />
Del luogo di culto in sé in fondo non<br />
importa a nessuno.<br />
Probabilmente il santo indignato<br />
non apparirà più, come fece nel 1594,<br />
glorioso e a cavallo; però, se dovesse<br />
L’attiv<strong>it</strong>à della Confratern<strong>it</strong>a dei pescatori sardari<br />
plessiva per la realizzazione dell’opera<br />
è stata di 5.000 euro, di cui 2.000 euro<br />
raccolti dalla confratern<strong>it</strong>a e 3.000 euro<br />
erogati nel 1993 dalla Provincia Regionale<br />
di Siracusa per il fattivo interessamento<br />
del consigliere Paolo Amato e<br />
degli assessori<br />
Giuseppe Passanisi<br />
e Massimo<br />
Carrubba.<br />
Significativa<br />
la collaborazionedell’Amministrazione<br />
centrale delle<br />
Poste, della<br />
Sovrintendenza<br />
di Siracusa,dell’Amministrazione<br />
Comunale di<br />
Augusta e del<br />
Consiglio di<br />
Quartiere Centro Storico.<br />
Altro momento che ha visto particolarmente<br />
coinvolta la Confratern<strong>it</strong>a è<br />
stato il 60° anniversario del disastroso<br />
bombardamento del 13 maggio 1943<br />
quando la chiesa e i locali annessi furono<br />
distrutti da una bomba di grosso<br />
calibro. La ricorrenza stata vissuta nel<br />
ricordo di quanti persero la v<strong>it</strong>a in quella<br />
infausta circostanza e con la vis<strong>it</strong>a nella<br />
chiesa delle Anime Sante della mostra<br />
fotografica promossa dalla Commissione<br />
Comunale di Storia Patria in collaborazione<br />
con il Comando Provinciale<br />
dei Vigili del Fuoco di Siracusa.<br />
La fondazione della Confratern<strong>it</strong>a<br />
risale a “prima dell’invasione delle armi<br />
francesi, avvenuta nel 1675” . Furono i<br />
pescatori di sarde a finanziare il cantiere<br />
per la costruzione di un luogo di culto<br />
da dedicare al protettore S. Andrea nel<br />
s<strong>it</strong>o dove in precedenza era ubicata la<br />
chiesa della Maddalena. Il terremoto del<br />
1693 distrusse l’edificio che fu prontamente<br />
ricostru<strong>it</strong>o grazie alla generos<strong>it</strong>à<br />
della classe dei pescatori di Augusta<br />
riun<strong>it</strong>i nel sodalizio. Nell’amb<strong>it</strong>o della<br />
ancora succedere il miracolo, egli ci<br />
apparirà solo per rimproverarci e per<br />
farci capire che è tempo di agire, è<br />
giunta l’ora del riscatto. Scuotiamoci dal<br />
giogo risorgimentale e da quella atavica<br />
sudd<strong>it</strong>anza verso il potere, chiediamo ciò<br />
La statua di S. Andrea: a ciascuno il suo<br />
ricostruzione della chiesa e dei locali<br />
annessi, la Confratern<strong>it</strong>a si prodigò per<br />
arricchire il tempio con nuove pale d’altare,<br />
arredi sacri, argenti e paramenti,<br />
dotandosi anche di un nuovo statuto<br />
che reca la data dicembre 1707. Con<br />
questo ordinamento, redatto alla presenza<br />
di un notaio, furono rinnovati gli<br />
impegni degli antichi pescatori sardari<br />
finalizzati a contribuire al mantenimento<br />
materiale e spir<strong>it</strong>uale della chiesa e della<br />
confratern<strong>it</strong>a. L’attuale edificio di culto,<br />
edificato alla fine degli anni Sessanta del<br />
Novecento nel s<strong>it</strong>o dell’antica chiesa<br />
distrutta dai bombardamenti, è stato riaperto<br />
al culto grazie a una convenzione<br />
con la Curia Arcivescovile di Siracusa<br />
che vi ha trasfer<strong>it</strong>o temporaneamente la<br />
parrocchia di S. Sebastiano in attesa che<br />
vengano ultimate le opere di consolidamento<br />
e restauro di quella chiesa.<br />
Gaetano Balsamo<br />
Presidente della Confratern<strong>it</strong>a
Arte<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Ribaudo a Mantova come<br />
Mantegna e Rubens<br />
L’artista augustano impegnato in un ciclo di affreschi<br />
nella c<strong>it</strong>tà dei Gonzaga<br />
Anche se ormai Mantova è di<br />
ventata la sua c<strong>it</strong>tà d’elezione,<br />
V<strong>it</strong>torio Ribaudo non dimentica<br />
la sua terra d’origine: la sua Sicilia, da<br />
cui trae continua linfa per alimentare<br />
la sua ispirazione artistica, E’ tornato a<br />
Palermo, la sua c<strong>it</strong>tà natale dov’è ancora<br />
ricordato come un grande campione di<br />
tennis ed è r<strong>it</strong>ornato ad Augusta, la sua<br />
seconda patria.<br />
E’ tornato e, da infaticabile creatore<br />
qual’è, ha ripreso produzioni accontanate,<br />
ha organizzato alcune mostre<br />
estemporanee in c<strong>it</strong>tà e fuori, ha rinnovato<br />
ab imis il suo laboratorio-studio<br />
(che sorge sulla provinciale per Brucoli,<br />
da lui vissuto come un’autentica ”opera<br />
aperta”) e, soprattutto, ha realizzato<br />
una coinvolgente conferenza stampa<br />
allargata a amici e estimatori (tra cui<br />
il presidente dell’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />
Augusta, Giuseppe Spanò).<br />
Per Augusta anche una conferenza<br />
stampa può diventare un evento. Quella<br />
di V<strong>it</strong>torio Ribaudo lo è stata senz’altro<br />
per le capac<strong>it</strong>à affabulatorie e per la generos<strong>it</strong>à<br />
dell’artista, per il sapiente uso<br />
della tecnologia multimediale da parte<br />
del regista Dim<strong>it</strong>ri Antoniou, per i momenti<br />
di improvvisazione spettacolare.<br />
Ai rappresentanti della stampa e<br />
agli estimatori (non pochi venuti, per<br />
l’occasione, da local<strong>it</strong>à vicine, come<br />
Carlentini) ha presentato, attraverso un<br />
affascinante excursus audiovisivo, la sua<br />
recentissima produzione “giapponese”<br />
e quella “mantovana”. Nella terra del<br />
Sol levante Ribaudo è stato osp<strong>it</strong>e d’un<br />
mecenate proprietario d’un museoenoteca<br />
in una c<strong>it</strong>tà a due ore di volo<br />
da Tokio. In questa c<strong>it</strong>tà Ribaudo è<br />
diventato ambasciatore della Sicilia,<br />
d’una Sicilia solare, in cui signoreggia<br />
la natura con i suoi alberi secolari, i<br />
suoi fichidindia dalla dolcezza segreta,<br />
i suoi vini pregiati e<br />
rinomati.<br />
Nella terra che fu<br />
dei Gonzaga, Ribaudo,<br />
pur senza dimenticare<br />
il suo vissuto di uomo<br />
e artista siciliano, ha<br />
rinverd<strong>it</strong>o la sua esperienza<br />
di illustratore su<br />
legno, marmo e su pietre<br />
preziose dell’immortale<br />
poema dantesco, specie<br />
dell’Inferno, la cantica<br />
il cui co-protagonista è<br />
il mantovano Virgilio,<br />
autore del grande poema<br />
epico della latin<strong>it</strong>à,<br />
l’Eneide. Nel segno della<br />
sicilian<strong>it</strong>à e della classic<strong>it</strong>à, Virgilio,<br />
appunto, in testa, Ribaudo ha illustrato<br />
con i suoi riconoscibilissimi murales<br />
le pareti esterne della mura di cinta<br />
dell’IES, una raffineria del luogo.<br />
All’inaugurazione era presente il sottosegretario<br />
ai Beni culturali, l’avolese<br />
Nicola Bono. La stampa locale ha<br />
dato grande risalto all’avvenimento,<br />
definendo Ribaudo un artista che “sta<br />
tra Mantegna e Rubens”, due grandissimi<br />
p<strong>it</strong>tori del passato che a Mantova<br />
dimorarono (Mantegna, sollec<strong>it</strong>ato dal<br />
marchese Lodovico Gonzaga, visse<br />
l’ultima parte della v<strong>it</strong>a e vi morì).<br />
Ribaudo si appresta a r<strong>it</strong>ornare a<br />
Mantova, per completare il lavoro dei<br />
murales, per affrescare l’esterno d’ogni<br />
stazione di rifornimento che porti<br />
l’insegna della c<strong>it</strong>ata raffineria e per<br />
venire incontro alle esigenze d’un altro<br />
prestigioso comm<strong>it</strong>tente: il Municipio<br />
dì Mantova. Il nome di Ribaudo sarà<br />
indissolubilmente legato a quello del<br />
grande Virgilio.<br />
19<br />
Natale in c<strong>it</strong>tà<br />
Concorso “Il<br />
miglior presepe”<br />
Hanno vinto Carmelo<br />
Russo e Paola Russo<br />
“Natale in c<strong>it</strong>tà” è stata la manifestazione,<br />
voluta dall’assessore Eugenia<br />
Amato, per il recupero del centro storico.<br />
Uno dei momenti più suggestivi è stata<br />
l’esibizione della banda delle cornamuse<br />
scozzesi, esib<strong>it</strong>esi in piazza Duomo in<br />
un concerto di pezzi folkloristici della<br />
loro terra e di brani natalizi.<br />
La banda, sempre suonando, ha<br />
sfilato per le vie P. Umberto, G. Lavaggi<br />
e Viale Italia. I vecchi augustani sono<br />
andati indietro con la memoria a sessant’anni<br />
fa quando videro per la prima<br />
volta questi uomini in gonnellino e Kilt<br />
al ségu<strong>it</strong>o delle truppe inglesi sbarcate<br />
sul nostro terr<strong>it</strong>orio. Grande successo<br />
ha avuto anche il concorso “il miglior<br />
presepe” che ha attirato l’attenzione di<br />
molti vis<strong>it</strong>atori. E’ risultato vinc<strong>it</strong>ore il<br />
presepe (nella foto) realizzato, all’interno<br />
del circolo filantropico “Umberto I”,<br />
da Carmelo Russo e Paola Russo, legati<br />
da uno stretto vincolo di parentela: sono,<br />
infatti, zio e nipote.
20 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Ricerca<br />
L’I.R.LM. ISTITUTO SCIENTIFICO DI RICERCA MARINA<br />
Al Faro S. Croce si studia la fauna marina<br />
L’ist<strong>it</strong>uto Scientifico di Ricerca Ma<br />
rina nasce dalla profonda convin<br />
zione che il concetto di equilibrio<br />
sostenibile in un’area deve necessa-<br />
riamente guidare, ai fini di una sana<br />
pol<strong>it</strong>ica di nsanamento e di oculata<br />
gestione ambientale, all’impegno di<br />
azioni concom<strong>it</strong>anti e sinergiche tra<br />
Amministrazioni Pubbliche, Ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
di ricerca scientifica e industrie o altre<br />
attiv<strong>it</strong>à private che incidono fortemente<br />
sul terr<strong>it</strong>orio e sulla v<strong>it</strong>a sociale.<br />
L’IRIM è un Consorzio cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
nel 1993 tra l’Univers<strong>it</strong>à di Catania<br />
e il Centro Europeo per lo Sviluppo<br />
dell’Area Med<strong>it</strong>erranea di Roma, la cui<br />
stazione operativa è allocata nel suggestivo<br />
edificio del Faro Santa Croce in<br />
local<strong>it</strong>à Sant’Elena ad Augusta.<br />
L’ubicazione delle sede operativa<br />
è stata determinata, non solo dalla<br />
bellezza naturistica dei luoghi , dalla<br />
central<strong>it</strong>à del s<strong>it</strong>o rispetto all’intera costa<br />
ionica della Sicilia; amb<strong>it</strong>o geografico<br />
in cui l’I.R.I.M. intende operare e in<br />
cui rappresenta l’unico centro di ricerca<br />
marina.<br />
Al Consorzio hanno già ader<strong>it</strong>o ,<br />
per un periodo di almeno dieci anni, il<br />
Comune di Augusta e la Provincia di<br />
Siracusa.<br />
del Med<strong>it</strong>erraneo<br />
Si corre il rischio di perdere i finanziamenti<br />
Il Consorzio:<br />
- eserc<strong>it</strong>a e favorisce attiv<strong>it</strong>à<br />
scientifica e rappresenta, al tempo stesso,<br />
un Ist<strong>it</strong>uto per ricerche di base e<br />
applicate;<br />
- svolge attiv<strong>it</strong>à di formazione<br />
e per la diffusione di un’educazione<br />
naturalistica nel campo delle scienze<br />
del mare e delle acque interne;<br />
- può assumere o partecipare<br />
alla gestione delle Risorse Marine o<br />
Naturalistiche affidate a Regioni, a Enti<br />
Locali o allo stesso Consorzio;<br />
- svolge attiv<strong>it</strong>à scientifica di studi,<br />
di ricerche e di interventi sul mare e<br />
sui fondali, nonché sulle loro risorse;<br />
- garantisce programmi di studi<br />
e di ricerche strategiche finalizzate a<br />
interesse nazionale , in collaborazione<br />
con i Ministeri dell’Univers<strong>it</strong>à e della<br />
Ricerca Scientifica e Tecnologica, della<br />
Marina Mercantile, dell’Ambiente, dell’Agricoltura<br />
e Foreste e specialmente<br />
con la Regione Siciliana;<br />
- partecipa all’elaborazione,<br />
al coordinamento e all’esecuzione di<br />
programmi di ricerca della CEE, degli<br />
Stati che ne fanno parte, dei loro Enti<br />
e Ist<strong>it</strong>uzioni Scientifiche e di Ricerca<br />
Internazionali;<br />
- fornisce prestazioni di assisten-<br />
za tecnica, informazione, consulenza,<br />
servizi;<br />
- può stipulare appos<strong>it</strong>e convenzioni<br />
con Ist<strong>it</strong>uzioni Scientifiche , Organizzazioni<br />
pubbliche e private <strong>it</strong>aliane<br />
e straniere.<br />
La partecipazione al Consorzio,<br />
per un periodo non inferiore a dieci<br />
anni, consente agli Enti che vi aderiscono<br />
di partecipare attivamente alla<br />
v<strong>it</strong>a dello stesso, attraverso la presenza<br />
dei propri rappresentanti in seno<br />
al Consiglio di Amministrazione e al<br />
Consiglio scientifico, contribuendo in<br />
tal modo alla determinazione delle linee<br />
di ricerca, degli studi e all’indirizzo dei<br />
corsi di perfezionamento scientifico e di<br />
formazione.<br />
Il Consorzio IRIM nell’ultimo periodo<br />
ha stipulato una convezione con<br />
l’ARPA per lo studio delle acque, inoltre<br />
all’interno del faro Santa Croce si sta<br />
realizzando un importante laboratorio<br />
scientifico. Si precisa che quanto prima<br />
aderirà al Consorzio, mediante appos<strong>it</strong>a<br />
convenzione, l’Ist<strong>it</strong>uto Geoprofilattico<br />
di Palermo per lo studio della fauna<br />
marina.<br />
L’augurio è quello che gli Enti<br />
Roberto Meloni
Storia<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
Nuova edizione dell’Inesto istorico della c<strong>it</strong>tà di<br />
Augusta, a cura di Giuseppe Messina<br />
C’era proprio bisogno di una ri<br />
stampa dell’opera del V<strong>it</strong>a dopo<br />
quella egregiamente curata da<br />
Liliane Dufour? “Ecco, dirò che prima<br />
della felice iniziativa della Dufour, io<br />
avevo in mente una pubblicazione dello<br />
stesso testo stampato, però, con caratteri<br />
moderni in modo che tutti, tutti quelli<br />
che volessero leggerlo, potessero farlo<br />
senza le difficoltà di lettura poste dalla<br />
stampa in caratteri romani in quel tempo<br />
usati. Per diretta esperienza sapevo di<br />
tali difficoltà anche in persone di buona<br />
cultura. Un altro motivo che mi spingeva<br />
a tentare l’impresa, era che il testo del<br />
V<strong>it</strong>a abbisognava talora di chiarimenti,<br />
di spiegazioni, di riferimenti storici, culturali”<br />
(Dalla mia prefazione al testo).<br />
Nel frattempo, le diligenti ricerche<br />
di Giovanni Satta avevano defin<strong>it</strong>ivamente<br />
confermato i dati biografici<br />
offerti dal Mong<strong>it</strong>ore, il quale aveva<br />
scr<strong>it</strong>to:”Florente a dhuc aetate vix<br />
vigesimum octavum annum egressus,<br />
decess<strong>it</strong> in Patria 30 Novembris anno<br />
1663”. Dunque, fatti un po’ di conti,<br />
risultava che Francesco V<strong>it</strong>a era nato nel<br />
1635 e che aveva diciotto anni, quando<br />
la sua ‘storia’ venne pubblicata (In<br />
Venetia, nella Stamperia del Gueriglio<br />
MDCLIII), e che meno ne aveva quando<br />
ne aveva cominciato e portato avanti<br />
la composizione. Giovanissimo si era<br />
posto all’opera, più forte di entusiasmo<br />
che di mature esperienze culturali, per<br />
scrivere il libro ch’egli modestamente<br />
diceva “quel piccolo racconto”.<br />
Finalmente, dopo un’attesa di anni<br />
e tante contestazioni con relative<br />
astensioni dalle lezioni, e dopo<br />
tante promesse da parte di organismi<br />
ist<strong>it</strong>uzionali, i due licei classico e scientifico,<br />
che, con il pedagogico, fanno<br />
parte del l° ist<strong>it</strong>uto di istruzione superiore,<br />
sono stati trasfer<strong>it</strong>i nel cosiddetto<br />
palazzo Capuano, a cinque piani, di<br />
fronte alla nuova darsena.<br />
Il dirigente scolastico nel formulare<br />
gli auguri per le festiv<strong>it</strong>à natalizie, lo<br />
aveva annunciato: il 7 gennaio tutti nel<br />
nuovo edificio. Durante le vacanze, per<br />
i ragazzi si è lavorato alacremente per la<br />
E’ più leggibile l’opera di Francesco V<strong>it</strong>a<br />
Lo spingeva anche a quell’impresa<br />
non facile (poiché non si poteva valere<br />
di esempi precedenti) l’amara considerazione<br />
“esser’Augusta da pochissimi<br />
descr<strong>it</strong>ta e da quelli con pochissimi<br />
affetto”. Diciamo meglio che a convincerlo<br />
a metter mano al racconto<br />
delle vicende storiche della sua c<strong>it</strong>tà,<br />
fu qualcosa di somigliante a quel sentimento<br />
che s’usa dire amor di patria,<br />
e (bisogna aggiungere) che l’unica sua<br />
patria, come luogo e comun<strong>it</strong>à in cui si<br />
vive, era Augusta; non l’Italia che egli<br />
menziona rarissime volte nel suo libro e<br />
intende come una semplice espressione<br />
geografica; non la Sicilia della quale<br />
non dice mai “la mia”, “la nostra Sicilia,<br />
ma “quest’isola”, un’isola come tante<br />
altre. A pensarci bene, mi pare di poter<br />
dire che nel nostro giovane storico non<br />
era affatto l’idea o il concetto, di patria<br />
che non fosse quella del paese natio,<br />
e neanche era quella conseguente che<br />
gli Spagnoli, i quali governavano la<br />
Sicilia, fossero stranieri calpestanti il<br />
sacro suolo della patria, oppressori dei<br />
quali magari bisognava liberarsi. No,<br />
questo ragazzo di poco più di diciassette<br />
anni (quando scriveva) era devotissimo,<br />
rispettosissimo, fedelissimo sudd<strong>it</strong>o dei<br />
Regi di Sicilia, fossero gli Aragonesi o<br />
i Castigliani o gli Austriaci, Carlo V e<br />
i Filippi che gli succederanno, tutti, per<br />
lui, “semidei discesi dal Cielo”.<br />
Qualcosa, in ver<strong>it</strong>à, che all’Italia<br />
accenna, si trova nell’Inesto, la lingua<br />
che Francesco usa per scrivere la storia<br />
Trasfer<strong>it</strong>i i licei classico e scientifico<br />
migliore funzional<strong>it</strong>à e osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à.<br />
Nei primi due giorni il dirigente<br />
Ross<strong>it</strong>to è passato per le classi ricor-<br />
21<br />
della sua (e nostra) c<strong>it</strong>tà, quella di cui<br />
si servivano altri storici siciliani per illustrare<br />
mer<strong>it</strong>i, bellezze naturali e glorie<br />
passate e presenti della propria c<strong>it</strong>tà,<br />
quella stessa che il Trissino, in polemica<br />
con il Bembo, aveva esplic<strong>it</strong>amente<br />
detta lingua <strong>it</strong>aliana.<br />
“L’Italia, dunque, dalla Sicilia alle<br />
Alpi, pur pol<strong>it</strong>icamente divisa e allo<br />
straniero soggetta, poteva esibire una<br />
sua un<strong>it</strong>à, l’un<strong>it</strong>à della lingua dei suoi<br />
poeti e dei suoi prosatori, espressione<br />
dell’anima di un popolo non ancora<br />
maturo per avere coscienza di essere<br />
tale” (Prefazione).<br />
Mi si permetta, prima di chiudere,<br />
una mia breve considerazione su Francesco<br />
V<strong>it</strong>a. Egli, quasi presago della<br />
brev<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a che gli rimaneva da<br />
vivere, volle fare tutto in fretta, bruciò,<br />
per così dire, le tappe più importanti<br />
dell’umano <strong>it</strong>inerario in questo mondo:<br />
scrisse e fece pubblicare la sua opera<br />
a diciassette, diciotto anni; si laureò a<br />
ventidue, si sposò a venticinque, morì<br />
a ventotto.<br />
I volumi della nuova ristampa<br />
dell’opera, Inesto istorico della c<strong>it</strong>tà<br />
di Augusta - Negli annali de’ Regi di<br />
Sicilia - Nuova edizione a cura e con<br />
note esplicative di Giuseppe Messina,<br />
stampato dalle “Arti grafiche di Mario<br />
Fruciano”, sono fuori commercio, essendo<br />
l’edizione patrocinata dal Comune<br />
di Augusta che certamente provvederà<br />
a darne diffusione.<br />
Giuseppe Messina<br />
dando che la scuola è “res omnium”,<br />
cioè di tutti, e non “res nullius” cioè di<br />
nessuno.<br />
“Per le cose degli altri il rispetto<br />
dev’essere sacro” - ha sottolineato<br />
Ross<strong>it</strong>to - bisogna rest<strong>it</strong>uire l’edificio<br />
così com’è stato ricevuto. Questo dovrebbe<br />
accadere fra un paio d’armi al<br />
massimo, cioè quando la d<strong>it</strong>ta appaltatrice<br />
consegnerà riattati i due vecchi plessi<br />
della c<strong>it</strong>tadella degli studi.<br />
Cecilia Càsole
22 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Umorismo<br />
Un racconto di Giuseppe Di Mare<br />
Quando i megaresi avevano la pelle verde<br />
C’era una volta, al tempo della<br />
dominazione bizantina nell’isola<br />
di Trinacria, una comun<strong>it</strong>à etnica<br />
il cui colore della pelle era verde, civiltà<br />
oggi scomparsa ,di un popolo che non è<br />
riusc<strong>it</strong>o a superare la selezione naturale<br />
delle razze. Gli uomini verdi ab<strong>it</strong>avano<br />
le colline prospicienti il golfo di Mégara<br />
Hybla e avevano anche colonizzato la<br />
sponda destra del porto, inquinata ai<br />
giorni nostri dalla presenza industriale,<br />
dove allora coltivavano un unico prodotto<br />
agricolo:le zucche rotonde di cui<br />
erano molto ghiotti. Accadde, però, che<br />
al comandante della flotta bizantina di<br />
stanza nell’isola di Mégara, necess<strong>it</strong>ava<br />
per scopi mil<strong>it</strong>ari, utilizzare anche<br />
quell’area portuale occupata dall’attiv<strong>it</strong>à<br />
agricola degli uomini dalla pelle<br />
verde. Dovendo però procacciare loro<br />
un terreno alternativo, aveva pensato<br />
di creare una comun<strong>it</strong>à di coloni rurali<br />
sulle falde più alte dell‘Etna, r<strong>it</strong>enute<br />
allora fertilissime per la coltivazione<br />
delle zucche rotonde. Avvenne cosi che<br />
agglomerati urbani di uomini di razza<br />
verde sorgessero anche in quest’area<br />
geografica. Era il tempo in cui il golfo<br />
di Catania era periodicamente vis<strong>it</strong>ato<br />
dai pirati saraceni guidati dal feroce<br />
Saladino, che spesso apparivano minacciosi<br />
all’orizzonte con le loro agili<br />
navi e sbarcavano sulla terraferma per<br />
i rifornimenti di acqua e di viveri.<br />
Fu in uno di questi approdi, durato<br />
parecchi giorni di permanenza, che<br />
si scatenò la furia eruttiva, sublime,<br />
terrificante e fantasmagorica dell’Etna.<br />
Il vulcano in un variopinto scenario<br />
di colori,cenere e lapilli lanciò in alto<br />
verso il cielo terso e azzurro anche le<br />
zucche rotonde coltivate dagli uomini<br />
verdi. Scagliate con veemenza caddero<br />
sul l<strong>it</strong>orale della Plaia in cui era<br />
sbarcato il Saladino coi suoi pirati, offendendo<br />
pericolosamente le loro teste<br />
avvolte nei caratteristici fez o turbanti.<br />
Piovevano,dapprima, pietre di lava raffreddata<br />
che determinavano la caduta<br />
dei classici turbanti,poi il cranio così<br />
scoperchiato veniva incoronato da una<br />
zucca rotonda. Dall’alto era possibile<br />
ammirare lo spettacolo presentato sulla<br />
spiaggia; migliaia di uomini dalla pelle<br />
scura che ballavano per tentare di togliersi<br />
le zucche dal capo e nello stesso<br />
tempo la sabbia che scottava sotto i piedi<br />
per il caldo sole di una torrida estate.<br />
Anche il feroce condottiero dei saraceni<br />
subì‘ 1’umiliazione che “Il Novellino”<br />
(raccolta di novelle medioevali) definirà<br />
come un ‘offesa fatta dall’Etna al<br />
capo del Saladino. Ma il feroce pirata<br />
la pensò diversamente,perché invece di<br />
dare la colpa al vulcano per quel che<br />
gli era cap<strong>it</strong>ato, r<strong>it</strong>enne responsabile di<br />
tutto il comandante bizantino che aveva<br />
autorizzato gli uomini verdi a coltivare<br />
zucche, e che tipo di zucche signori<br />
miei, sulle pendici più alte, nei pressi<br />
dei crateri dell’Etna! Perciò decise di<br />
occupare il porto che oggi diciamo<br />
di Augusta. Nel periodo storico a cui<br />
si riferisce la vicenda e cioè il X sec.<br />
d.C., il collegamento tra 1’isola e la<br />
terraferma avveniva tram<strong>it</strong>e un ponte ad<br />
arco alla veneziana, come quello detto<br />
dei Sospiri, che consentiva nella parte<br />
sopraelevata, il passaggio pedonale e,<br />
sotto, il trans<strong>it</strong>o delle navi. Il Saladino.<br />
occupata la piazzaforte mil<strong>it</strong>are decise di<br />
rendere pan per focaccia ai malcap<strong>it</strong>ati<br />
bizantini. L’acqua che allora passava<br />
sotto quel ponte fu spettatrice impotente<br />
di un avvenimento a dir poco comico.<br />
Ogni nave bizantina catturata fu costretta<br />
a passare sotto il ponte ad arco,<br />
sostare dopo il passaggio e aspettare<br />
che salisse il Soldano. Il feroce Saladino<br />
era accompagnato a destra da un<br />
energumeno che portava, sollevata in<br />
alto, una grossa mazza di legno, come<br />
quella che un tempo i contadini usavano<br />
per pestare le spighe di grano maturo.<br />
Alla sua sinistra un attendente teneva in<br />
mano un vassoio d’argento su cui era<br />
posato un classico turbante orientale.<br />
Infine, sul pontile della nave avveniva<br />
il cerimoniale.<br />
Il comandante bizantino del porto<br />
alla presenza degli ufficiali di rango più<br />
elevato della sua flotta doveva togliersi<br />
il cappello, gettarlo in mare, ricevere<br />
una mazzata in testa dall’energumeno<br />
e solo dopo che era visibile un grosso<br />
bernoccolo veniva incoronato con il<br />
copricapo arabo-orientale portato sul<br />
vassoio. Il cerimoniale fu ripetuto su<br />
tutte le navi. Furono queste le famose<br />
“forche caudine” dei megaresi di cui si<br />
fece un gran parlare nelle cronache e<br />
senza<br />
parole<br />
Tratta da:<br />
www.terremotodeisilenzi.<strong>it</strong>
Sport<br />
Dopo una serie pos<strong>it</strong>iva in campio<br />
nato per la Sasol Augusta, nel<br />
campionato di calcio a cinque, è<br />
arrivata la sconf<strong>it</strong>ta. Nonostante l’ottima<br />
impressione generale e la ripresa della<br />
squadra occorre riflettere sulle cause<br />
della prova deludente dei neroverdi che<br />
hanno perso, con il secco punteggio di 7<br />
a 1, in trasferta, contro la Sisas Perugia,<br />
terza in classifica.<br />
Questa sconf<strong>it</strong>ta, che è suonata<br />
strana ai tanti affezionati, giacché la<br />
squadra è piena di assi <strong>it</strong>alo-brasiliani,<br />
può ancora non compromettere le sorti<br />
del campionato per la squadra allenata<br />
da Rino Chillemi. Chillemi è consapevole<br />
delle forti potenzial<strong>it</strong>à dei suoi calciatori<br />
e spera ancora in un piazzamento<br />
play—off. Chiede, perciò, ai suoi un’autentica<br />
prova d’orgoglio. Lo stesso che<br />
elettrizzava la gente di Augusta quando<br />
sul campo giocavano e vincevano, anche<br />
alla grande, i giocatori indigeni. Intanto,<br />
la salvezza sembra un obiettivo raggiunto,<br />
anche se non bisogna rilassarsi<br />
troppo. La tifoseria neroverde segue an-<br />
Quasi tredici anni fa, nel 1991, l’al<br />
lora assessore Francesco Laface<br />
aveva dato il via al progetto che,<br />
sotto l’amministrazione Gulino, è stato<br />
portato a compimento.<br />
Cinque anni dopo, con l’elezione<br />
a sindaco di Carubba, l’impianto<br />
sportivo è stato aperto e inaugurato in<br />
pompa magna. Si tratta di un impianto<br />
che osp<strong>it</strong>erà part<strong>it</strong>e di pallavolo e di pallacanestro<br />
delle due squadre c<strong>it</strong>tadine.<br />
Le quali si sono consorziate per gestire<br />
l’impianto.<br />
Le trattative con l’allora sindaco<br />
Gulino erano state lunghe e laboriose,<br />
ma non approdarono a nulla. Fu il vice<br />
di Gulino, Danilo Circo, sindaco a pieno<br />
t<strong>it</strong>olo durante il periodo d’interdizione<br />
irrogato allo stesso Pippo che firmò,<br />
lo scorso anno, la convenzione (susc<strong>it</strong>ando,<br />
anche per questo, le ire del suo<br />
patron). Ma ci sono voluti ben sei mesi<br />
e la testardaggine de1l’attuale assessore<br />
allo sport, Santi Arena, perché il<br />
sogno delle due squadre c<strong>it</strong>tadine si<br />
avverasse. Durante la serata inaugurale<br />
è stato più volte ripetuto che prima di<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
La ricettiv<strong>it</strong>à sarà ampliata con un impianto di legno<br />
Sasol calcio a 5: obiettivo play-off<br />
cora, nonostante<br />
gl’idoli siano tutti<br />
stranieri, con calore<br />
la squadra e<br />
vorrebbe vederla<br />
gareggiare per le<br />
zone più alte della<br />
classifica. Il calcio<br />
a cinque rappresenta<br />
una delle<br />
più belle realtà<br />
sportive della nostra<br />
c<strong>it</strong>tà e contribuiscecertamente<br />
a avvicinare i<br />
giovani allo sport.<br />
La Sasol ha fatto<br />
sapere che allargherà<br />
la ricettiv<strong>it</strong>à,<br />
costruendo un<br />
impianto in legno<br />
dove attualmente c’è una collinetta a<br />
verde. Ma forse sarebbe più interessante<br />
e stimolante vedere in campo i nostri<br />
conc<strong>it</strong>tadini e valorizzare un promettente<br />
vivaio anziché arricchire di stranieri<br />
una rosa già compet<strong>it</strong>iva.<br />
Dopo cinque anni dalla fine dei lavori<br />
Inaugurato l’impianto di Brucoli<br />
questo evento, esse dovevano<br />
chiedere osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à presso impianti<br />
sportivi di altre c<strong>it</strong>tà o,<br />
addir<strong>it</strong>tura, giocare all’aperto,<br />
in Piazza Castello. Tutti gli<br />
oratori, e sono stati tanti fra<br />
le cosiddette autor<strong>it</strong>à, hanno<br />
riconosciuto l’energia dell’assessore<br />
Arena, senza il cui<br />
prezioso intervento, forse, si<br />
sarebbe ancora lontano dall’apertura<br />
dell’impianto. E<br />
dire che, a fine dicembre è stato<br />
leg<strong>it</strong>timamente festeggiato<br />
in pompa magna il teatro “La<br />
Fenice” di Venezia, riaperto<br />
dopo sette anni dall’incendio<br />
che lo distrusse. Anche se è un paragone<br />
improponibile per tanti aspetti, tuttavia<br />
il dato la dice lunga sul nostro sempre<br />
più profondo sud, dove sembra scorrere<br />
ancora un tempo biblico per realizzare<br />
cose, tutto sommato, di modesta ent<strong>it</strong>à.<br />
La convenzione con il Comune è a t<strong>it</strong>olo<br />
gratu<strong>it</strong>o per un triennio, rinnovabile.<br />
Tutte le spese, ovviamente, sono a ca-<br />
23<br />
Andrea Altamore<br />
A destra: l’assessore Arena, al centro:<br />
il sindaco Carrubba, a sinistra: il vice<br />
sindaco Perrotta<br />
rico del consorzio, come lo sono state<br />
quelle per rimettere in sesto l’impianto,<br />
gravemente danneggiato dai sol<strong>it</strong>i<br />
vandali durante i forzati cinque anni<br />
di chiusura. L’importo delle spese si è<br />
aggirato intorno ai 7.500 euro.
24 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Manifestazioni<br />
Saranno proiettati 12 film tra febbraio e aprile<br />
Cineforum al “La Ferla”<br />
Ha per t<strong>it</strong>olo “Eclissi 2003” la ras<br />
segna cinematografica che si<br />
svolgerà presso l’unico cinema<br />
della nostra c<strong>it</strong>tà, il “La Ferla” in Via<br />
Soccorso n. 19 (tel. 0931/994299), a<br />
partire da giovedì 12 febbraio fino a giovedì<br />
29 aprile. Saranno proiettati dodici<br />
film della cineteca privata ”Amanti del<br />
cinema” dei fratelli Ippol<strong>it</strong>o, che hanno<br />
avuto l’idea della rassegna. Ogni giovedì<br />
le proiezioni saranno tre: alle 18,30, alle<br />
20,30 e alle 22,30.<br />
Tra una proiezione e l’altra dovrebbe<br />
esserci un dibatt<strong>it</strong>o, se si vuole rispettare<br />
la denominazione di cineforum,<br />
usata dai fratelli Ippol<strong>it</strong>o in alternativa<br />
a quella di rassegna, come si faceva al<br />
cinema Impero, oltre trent’anni fa, in<br />
occasione delle proiezioni curate dalla<br />
biblioteca ISES. Per quanto riguarda la<br />
rassegna Eclissi 2003 si potrà entrare al<br />
cinema dietro esibizione d’una tessera<br />
personale, il cui costo è di 30 euro.<br />
Questo il calendario con le indicazioni<br />
dei t<strong>it</strong>oli e altre essenziali<br />
informazioni.<br />
Lusinghiera affermazione dei quat<br />
tro compon<br />
e n t i d e l<br />
“ G r u p p o M o<br />
dellisti C<strong>it</strong>tà di<br />
Augusta”, che hanno<br />
partecipato alla prima<br />
Mostra-concorso<br />
nazionale cdi Modellismo<br />
storico “Parco<br />
della Favor<strong>it</strong>a”, tenutasi<br />
a Palermo nei<br />
locali dcl Circolo<br />
ricreativo dipcndenti<br />
della Difesa.<br />
La manifestazione<br />
è stata organizzata<br />
dall Associazione culturalc siciliana<br />
di Modellismo Storico “Ferdinando<br />
II” di Palermo in collaborazione con il<br />
Comando Mil<strong>it</strong>are Autonomo in Sicilia<br />
(con sede in Augusta).<br />
La Giuria esaminatrice ha pro-<br />
FEBBRAIO<br />
12/ IDENTITY (Ident<strong>it</strong>à)<br />
di James Mangold, USA,<br />
2003, 87’<br />
19/ L’HOMME DU<br />
TRAIN (L’uomo del treno)<br />
di Patrice Le conte, FRA,<br />
2003, 90’<br />
26/ IO NON HO PAU-<br />
RA di Gabriele Salvatores,<br />
ITA, 2002, 109’<br />
MARZO<br />
04/ PHONE BOOTH (In linea<br />
con l’‘assassino) di Joel Schumacher,<br />
USA, 2002, 87’<br />
11/ DOLLS di Takeshi K<strong>it</strong>ano,<br />
Giappone, 2003, 113’<br />
18/ 25th HOUR (La 25esima ora)<br />
di Spike Lee, USA, 2002, 134’<br />
25/ ELEPHANT di Gus Van Sant,<br />
USA, 2003, 81’<br />
APRILE<br />
01/ FAR FROM HEAVEN (Lontano<br />
dal Paradiso) di ToddHaynes, USA,<br />
2002, 107’<br />
clamato vinc<strong>it</strong>ore per la categoria “A”<br />
D o m e -<br />
nico Cat<br />
a l a n o ,<br />
che ha<br />
presentato<br />
un<br />
velivolo<br />
F 8 4 G<br />
“Thund<br />
e r j e t ”<br />
d e l l a<br />
Pattuglia<br />
A c r o -<br />
b a t i c a<br />
“ G u i z -<br />
zo”. La<br />
menzione d’onore nella stessa categoria<br />
è andata a Domenico Collorafi per<br />
un modello di P. 166L. Al terzo posto<br />
nella categoria “C” (navi in legno) si<br />
è classificato Giuseppe Miraglia con il<br />
suo “T<strong>it</strong>anic”e, nella stessa ca tegoria, la<br />
08/ MISTIC RIVER di Clint<br />
Eastwood, USA, 2003, /37’<br />
15/ LES INVASIONS BARBA-<br />
RES (Le invasioni barbariche) dì D.<br />
Arcand, FRA, 2003, 99’<br />
22/21 GRAMS (21 grammi) di<br />
Alejandro Gonzàlez Jnàrr<strong>it</strong>u, USA,<br />
2003, 125’<br />
29/ ETRE’ ET AVOIR (Essere<br />
e Avere) di Nicolas Philibert, FRA,<br />
2002, 104’<br />
Per informazioni e abbonamenti:<br />
347/860 7145 - 335/5219914<br />
email: Principenet@,vodafone.<strong>it</strong><br />
– ippomar@katamail. com<br />
Giovanni Grasso<br />
Si è piazzato al primo posto nella categoria “A” Domenico Catalano, si sono classificati bene Domenico<br />
Collorafi, Giuseppe Miraglia e Luca Caruso<br />
Successo a Palermo di quattro modellisti augustani<br />
menzione d’onore è andata a Luca Caruso<br />
che ha presentato una riproduzione<br />
di bireme greca.<br />
Con questa brillante affermazione<br />
“fuori casa” il Gruppo dei modcllisti<br />
augustani continua a mantenere ad alto<br />
e qualificato livello il lavoro di un sodalizio<br />
nato nel 1998 e che, da allora,<br />
ha rap-prcsentato Augusta in numerose<br />
manifestazioni a livello regionale. Il<br />
modellismo, è bene ribadirlo, cost<strong>it</strong>uisce<br />
attiv<strong>it</strong>à non soltanto ricreativa ma,<br />
quando sviluppato a livello di disciplina<br />
scientifica, è principalmente laboratorio<br />
di ricerca, studio c maestria esecutiva<br />
non indifferente.<br />
E’ pertanto un’attiv<strong>it</strong>à culturale a<br />
pieno t<strong>it</strong>olo che poi offre a un pubblico<br />
sempre più interessato, in occasione di<br />
mostre e concorsi, il lavoro e i sacrifici<br />
di quantì se ne occupano con grande
Lettere<br />
Egregio direttore, grazie a mio fi<br />
glio ho scoperto il Suo Giornale<br />
di Augusta. Che dire?<br />
Ne sono rimasta piacevolmente<br />
colp<strong>it</strong>a! Penso che molti augustani lo<br />
troverebbero interessante se solo ne<br />
fossero a conoscenza. Forse ci vorrebbe<br />
un pizzico di pubblic<strong>it</strong>à!<br />
Comunque è proprio bello leggere<br />
un giornale che parla di persone<br />
e fatti del proprio terr<strong>it</strong>orio.., peccato<br />
averlo scoperto così tardi. Da adesso<br />
continuerò a comprarlo ogni volta che<br />
uscirà, anche perché si tratta di 1 euro<br />
ben speso. Cordiali saluti<br />
Elena Di Franco<br />
Gentile signora Di Franco, lettere<br />
come la Sua fanno davvero bene. Lei<br />
giustamente osserva che bisognerebbe<br />
reclamizzare l’esistenza del nostro giornale.<br />
Sono d’accordo con Lei. E’ stata<br />
una delle prime cose che ho detto al mio<br />
amico Enzo Leonardi,<br />
che ha l’onore e l’onere<br />
d’essere l’ed<strong>it</strong>ore,<br />
quando, nel novembre<br />
del 2002, mi chiese di<br />
ridare v<strong>it</strong>a a questa testata.<br />
Mi rispose che le<br />
tasse per l’affissione di<br />
manifesti nella nostra<br />
c<strong>it</strong>tà sono salate. Non<br />
parliamo di pubblic<strong>it</strong>à<br />
radio-televisiva,<br />
anche perché da noi<br />
non esiste più alcuna<br />
trasm<strong>it</strong>tente, Dovremmo,<br />
perciò, rivolgerci<br />
altrove. Vorrei, però,<br />
fare due osservazioni.<br />
La prima. Il passaparola,<br />
spesso, si è rivelato più efficace<br />
di tante promozioni, per un libro come<br />
per una saponetta. La seconda è questa.<br />
Siamo, poi, sicuri che, dopo una<br />
ben orchestrata (e costosa) campagna<br />
pubblic<strong>it</strong>aria, i nostri conc<strong>it</strong>tadini<br />
correrebbero a comprare il Giornale<br />
di Augusta? Forse se regalassimo un<br />
libro o una videocassetta o altro dono<br />
interessante, come fanno, ormai, da<br />
tempo i quotidiani nazionali autorevoli.<br />
Ma anche questa operazione ha un<br />
costo non indifferente. Né si potrebbe<br />
riproporla. Abbiamo pensato che una<br />
testata come la nostra, proprio perché<br />
c<strong>it</strong>tadina, -unica e sola, doveva trovare<br />
buona accoglienza nei luoghi deputati<br />
alla vend<strong>it</strong>a dei giornali: nelle edicole,<br />
nelle cartolibrerie, nelle tabaccherie e,<br />
1 euro ben speso<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
da qualche tempo, presso le stazioni di<br />
rifornimento carburante. L’ed<strong>it</strong>ore Leonardi<br />
concede un aggio di venticinque<br />
centesimi all’edicolante, il quale non<br />
dovrebbe far altro che esporlo in bella<br />
vista, come fa con il quotidiano più diffuso<br />
della zona, La Sicilia di Catania.<br />
Senza voler far riferimento alla retorica<br />
dell’amor di patria, dell’attaccamento<br />
alle proprie radici, uno che ha interesse<br />
a guadagnare di più, “spinge” di più il<br />
prodotto. E se il prodotto si esaurisce in<br />
breve, chiede il rifornimento.<br />
Un mio amico libraio mi ha raccontato<br />
che ha più volte fatto ricorso al<br />
rappresentante d’una nota casa ed<strong>it</strong>rice<br />
nazionale per rifornirsi delle copie d’un<br />
libro erotico, scr<strong>it</strong>to da una sedicenne<br />
catanese, che è diventato un caso ed<strong>it</strong>oriale<br />
nazionale, grazie anche al circu<strong>it</strong>o<br />
massmediatico innescato con intelligenza<br />
degli affari. Per rifornirsi di copie,<br />
quel libraio ha fatto più<br />
telefonate extraurbane.<br />
Per rifornirsi di copie<br />
del Giornale di Augusta<br />
solo il t<strong>it</strong>olare d’un punto<br />
vend<strong>it</strong>a, su oltre tredici,<br />
s’è fatto vivo. Certo,<br />
non si può pretendere<br />
che tutti siano bravi a<br />
esporre e a vendere in<br />
pochissimo tempo, ma,<br />
se si vende nel giro di<br />
qualche giorno, è così<br />
difficile o dispendioso<br />
chiedere un supplemento<br />
di copie? Ma c’è di<br />
più e di peggio.<br />
Ci sono stata punti<br />
vend<strong>it</strong>a che, aprioristicamente,<br />
cioè senza<br />
voler sapere il nome dell’ed<strong>it</strong>ore o del<br />
direttore, hanno rifiutato il Giornale di<br />
Augusta (forse credendo, erroneamente,<br />
che si trattasse d’un prodotto da distribuire<br />
gratu<strong>it</strong>amente). . C’è stato chi, pur<br />
avendo venduto circa cento copie del n.<br />
8 (il primo della nuova serie) s’è rifiutato<br />
categoricamente e inopinatamente di<br />
vendere copie dei numeri successivi. C’è<br />
chi non sa o non vuole dare visibil<strong>it</strong>à<br />
al giornale. Un settimanale nazionale<br />
come Panorama, che oggi vende moltissimo<br />
ed è pieno zeppo di pubblic<strong>it</strong>à,<br />
nei primi anni di v<strong>it</strong>a stentava ad affermarsi,<br />
procurando notevoli perd<strong>it</strong>e all’ed<strong>it</strong>ore,<br />
il vecchio Arnoldo Mondadori<br />
- allora, con Rizzoli, rappresentante autorevolissimo<br />
della cosiddetta ed<strong>it</strong>oria<br />
pura. Ma era, appunto, Mondadori un<br />
25<br />
gigante dell’ed<strong>it</strong>oria in assoluto. Dio<br />
ci guardi dal voler fare paragoni con<br />
Panorama. E’ un confronto improponibile<br />
per tante ragioni, anche se per<br />
il formato, per il risalto dato alle foto,<br />
per il taglio dell’impaginazione, per la<br />
copertina a colori, certo ci rifacciamo<br />
a modelli come Panorama, appunto, o<br />
L’espresso. Il riferimento a Panorama<br />
mi serve per sottolineare che anche<br />
questa testata vive di stenti. Non se ne<br />
meraviglia affatto il nostro collaboratore<br />
Giuseppe Messina, storico locale, che<br />
ha recentemente compiuto un’indagine<br />
sui giornali usc<strong>it</strong>i ad Augusta tra il XIX<br />
e il XX secolo.<br />
E’ ancora mia ferma convinzione<br />
che la nostra c<strong>it</strong>tà può mantenere un<br />
giornale libero come il nostro, come fa<br />
non dico Quincy negli Stati Un<strong>it</strong>i, dove<br />
una collega riesce a vivere e a far vivere<br />
la sua creatura — un settimanale<br />
distribu<strong>it</strong>o gratu<strong>it</strong>amente — grazie<br />
agl’intro<strong>it</strong>i pubblic<strong>it</strong>ari, ma come fa<br />
Lentini, c<strong>it</strong>tadina a pochi chilometri<br />
dalla nostra, dove uno stesso ed<strong>it</strong>ore<br />
pubblica una testata (settimanale) della<br />
carta stampata e una (quotidiana) televisiva.<br />
Lei, gentilissima signora Di Franco,<br />
fa naturalmente piacere all’ed<strong>it</strong>ore<br />
e a me quando afferma che l’euro<br />
sborsato per acquistare un numero<br />
del Giornale di Augusta è ben speso.<br />
Purtroppo, non tutti la pensano come<br />
Lei. Sappiamo esserci stati augustani<br />
che non hanno acquistato il giornale<br />
perché più costoso (di dieci centesimi!)<br />
del quotidiano. Anche qui il paragone<br />
è improponibile e comunque nessuno<br />
conserva un quotidiano, mentre il nostro<br />
periodico può essere conservato, rilegato<br />
in volume e allineato, nello scaffale<br />
della libreria, fra quelli di storia locale,<br />
né l’euro viene sborsato ogni giorno. E’<br />
vero che da quando è stato introdotto<br />
l’euro siamo tutti diventati più poveri,<br />
come, finalmente, è stato riconosciuto<br />
al più alto livello ist<strong>it</strong>uzionale.<br />
Oggi 1 euro equivale di fatto alle<br />
mille lire di una volta, anche se sulla<br />
carta il valore dovrebbe essere di<br />
circa due mila. Tuttavia, oggi, 1 euro<br />
non si nega (nei lim<strong>it</strong>i del possibile) al<br />
parcheggiatore abusivo di Catania o a<br />
quello “autorizzato” di Augusta.<br />
G.C.
26 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Lettere<br />
AUGURI DI LUNGA VITA<br />
dagli USA<br />
Caro direttore, Lei sa che, pur vi<br />
vendo negli Stati Un<strong>it</strong>i, seguo con<br />
grande interesse il Suo giornale,<br />
sin dall’ormai lontano 1980. Ho visto<br />
che la nuova serie è più bella e interessante<br />
della precedente. Me ne rallegro<br />
vivamente per Lei, per mr. Leo-nardi e<br />
per tutta la gente di Augusta. Qui da noi<br />
non esiste un magazine come il Vostro.<br />
Esistono sì i news magazine nazionali,<br />
e ci sono i quotidiani con molta advertisements,<br />
ma nelle realtà locali la gente<br />
è attratta dalla free press, cioè stampa<br />
gratu<strong>it</strong>a, che si trova nei grandi store<br />
, dove, però, i veri servizi giornalistici<br />
sono molto pochi. Lei, caro direttore<br />
e mr. Leonardi siete davvero special:<br />
c<strong>it</strong>izens per Augusta con questo splendido<br />
magazine c<strong>it</strong>tadino, di cui Augusta<br />
aveva bisogno. Auguri di lunga v<strong>it</strong>a!<br />
Caterina Pattavina<br />
Quincy-Mass. USA<br />
“L’HO ACQUISTATO<br />
SENZA INDUGIO”<br />
Gentilissimo direttore, anche se<br />
h o “ s o l a m e nt<br />
e ” 3 1 a n n i , m a n c o<br />
da ormai quasi nove anni dalla<br />
nostra c<strong>it</strong>tà, dove sono nato e cresciuto<br />
e dove r<strong>it</strong>orno ogni tanto per vis<strong>it</strong>are<br />
i miei familiari. Mi sono trasfer<strong>it</strong>o da<br />
Augusta per via della scelta di consacrarmi<br />
al Signore, seguendo la via<br />
di Francesco d’Assisi, attraverso i<br />
frati minori cappuccini, tra i quali ho<br />
emesso la professione perpetua dei voti<br />
nel novembre 2003. Trovandomi ad<br />
Augusta per qualche giorno, mi sono<br />
recato in edicola per acquistare un<br />
quotidiano e m’è saltato agli occhi il<br />
Giornale di Augusta che, senza indugio,<br />
ho acquistato trovando l’iniziativa davvero<br />
interessante e lodevole. Ho letto<br />
tutto d’un fiato il numero di dicembre<br />
2003 in cui, a p. 25, c’era l’inv<strong>it</strong>o a<br />
comunicare qualcosa che possa essere<br />
d’interesse per la comun<strong>it</strong>à. Desidero<br />
segnalarLe quanto avverrà il 23 gennaio<br />
<strong>2004</strong>. Per grazia di Dio, in quella data<br />
sarò ordinato diacono da S. E. mons.<br />
Costanzo, arcivescovo di Siracusa. E, se<br />
Dio vorrà, tra circa un anno, sarò anche<br />
ordinato sacerdote nella nostra stessa<br />
c<strong>it</strong>tà. Un’ordinazione diaconale non è<br />
cosa di tutti i giorni; ho, quindi, creduto<br />
opportuno segnalarvi questo evento di<br />
grazia, questo dono che il Signore m’ha<br />
concesso. Mi complimento ancora per<br />
l’iniziativa e La prego gradire i miei più<br />
sinceri auguri per un <strong>2004</strong> ricco di gioia<br />
e seren<strong>it</strong>à. Pace e bene<br />
Fra Matteo Pugliares<br />
Ringraziamo fra Matteo, ricambiamo<br />
di vivo cuore gli auguri per il <strong>2004</strong><br />
e gli formuliamo sincerissimi auguri per<br />
il suo percorso di fede. Saremo lieti di<br />
pubblicare un resoconto, con foto, della<br />
grazie Augusta!<br />
Ho letto qualcosa sul polo chimico<br />
esistente nella provincia di Sira<br />
cusa, il cosiddetto triangolo della<br />
morte, e le devastanti conseguenze che<br />
sta provocando sul terr<strong>it</strong>orio e sulla salute<br />
pubblica… ho letto sul vostro triste<br />
primato per quanto riguarda le malformazioni<br />
e l’alto indice di tumori… la<br />
cosa che più mi sbalordisce è la vostra<br />
tranquill<strong>it</strong>à nell’accettare tutto ciò… non<br />
ho mai letto o visto in tv delle vostre<br />
proteste… beh, egoisticamente, dico<br />
che va bene così… ormai ce le avete e<br />
ve le tenete, d’altronde in qualche posto<br />
devono pur stare queste industrie…<br />
se a voi sta bene… figuratevi a noi…<br />
tenetevele pure, noi non le vogliamo!<br />
E poi se tolgono, voi che fate? Dicono<br />
sempre che al sud avete il problema del<br />
lavoro... allora beccatevi ‘ste industrie…<br />
forse non sapete fare altro… forse vi sta<br />
bene così… figuratevi a noi! GRAZIE<br />
AUGUSTA!<br />
Marco da Milano<br />
dal forum del s<strong>it</strong>o www.lasvolta.net<br />
“I MIEI PIÙ CONVINTI<br />
COMPLIMENTI”<br />
Carissimo direttore, sono un augu<br />
stano che, per motivi di lavoro,<br />
vive attualmente in Calabria.<br />
Durante le festiv<strong>it</strong>à natalizie, trovandomi<br />
in ferie ad Augusta, ho avuto<br />
modo di leggere il suo giornale. R<strong>it</strong>engo<br />
che tale iniziativa ed<strong>it</strong>oriale sia uno<br />
strumento molto prezioso in quanto<br />
rende partecipi gli ab<strong>it</strong>anti di Augusta<br />
dell’amministrazione della c<strong>it</strong>tà, cercando<br />
di farli uscire dallo stato di torpore in<br />
cui ormai da vari decenni sono avvolti e<br />
inoltre può servire da stimolo alle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
locali, a cui spetta l’arduo comp<strong>it</strong>o<br />
di dare finalmente una decisiva svolta<br />
a questa c<strong>it</strong>tà, purtroppo abbandonata<br />
da troppo tempo a un totale degrado.<br />
Credo, infatti, che una sana cr<strong>it</strong>ica costruttiva<br />
possa sensibilizzare gli organi<br />
competenti rispetto alle questioni che<br />
più stanno a cuore ai c<strong>it</strong>tadini. Sono<br />
convinto che sia indispensabile questa<br />
sinergia tra c<strong>it</strong>tadini e ist<strong>it</strong>uzioni, perché<br />
non bisogna mai dimenticare che la C<strong>it</strong>tà<br />
è di tutti!<br />
Partecipare attivamente all’amministrazione<br />
c<strong>it</strong>tadina è quindi un preciso<br />
dovere civile che dovrebbero osservare<br />
tutti, non solo i pol<strong>it</strong>ici!<br />
Sa, la lontananza ha sicuramente<br />
rafforzato in me l’attaccamento e<br />
l’amore che sento verso la mia c<strong>it</strong>tà ed<br />
è quindi una vera sofferenza constatare,<br />
quando ci vengo in vacanza lo stato di<br />
abbandono in cui essa si trova e, soprattutto,<br />
la rassegnazione “passiva” degli<br />
augustani fa veramente rabbia.. La<br />
nostra c<strong>it</strong>tà non avrebbe nulla da invidiare<br />
alle altre, disponendo di un altissimo<br />
potenziale sia a livello terr<strong>it</strong>oriale, che<br />
a livello di risorse umane.<br />
Ben vengano, quindi, tutte le iniziative<br />
culturali, come la vostra, che<br />
contribuiscono a valorizzare la c<strong>it</strong>tà e<br />
risvegliare tutte quelle tradizioni, quei<br />
valori che ultimamente si sono un po’<br />
assop<strong>it</strong>i solo così si può crescere tutti<br />
assieme, riscoprendo di amare la nostra<br />
bella c<strong>it</strong>tà!<br />
Una questione che mi preoccupa<br />
molto è quella ambientale, gli ultimi<br />
dati sono veramente allarmanti e~ anche<br />
in questo caso sottolineo l’assoluta<br />
mancanza di presa di coscienza da parte<br />
dei c<strong>it</strong>tadini, mi chiedo come non possa<br />
preoccupare una questione che riguarda<br />
così da vicino la nostra salute e quella<br />
dei nostri figli a differenza di altre c<strong>it</strong>tà<br />
che in casi simili hanno gridato la loro<br />
disapprovazione, gli augustani (tranne<br />
pochi coraggiosi!) accettano passivamente<br />
anche questo, forse v<strong>it</strong>time di uno<br />
squallido ricatto occupazionale?<br />
Spero comunque di poter tornare<br />
presto a vivere nella mia c<strong>it</strong>tà e sono<br />
convinto che Augusta, in futuro, può e<br />
deve cambiare in pos<strong>it</strong>ivo, con l’aiuto<br />
di ogni piccolo contributo apportato da<br />
ciascuno di noi.<br />
Nel manifestarle i miei più convinti<br />
complimenti, le auguro un buon<br />
lavoro, auspicando che il suo giornale<br />
possa crescere nel tempo, diventando<br />
un vero punto di riferimento ed<strong>it</strong>oriale<br />
per Augusta.<br />
Tiziano Varese
Ambiente<br />
<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />
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