Il Menabò - Liceo Daniele Crespi
Il Menabò - Liceo Daniele Crespi
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<strong>Il</strong> MenabÚ<br />
Pubblicazione del laboratorio di giornalismo di<br />
Learning Week ìDentro la notiziaî<br />
Anno 0 ñ Numero 0<br />
Hanno partecipato: Leda Berio, Francesca Bianchi, Francesca Borghi, Marta<br />
Bottini, Federica Brena, Francesca Calabrese, Andrea Ciovati, Francesca<br />
Colombo, Roberta Covelli, Alessia DíArma, Federica Dattolo, Federica<br />
Dissabo, Jacopo Ganassali, Elisa Masetti, Camilla Perretti, Dalia TinË,<br />
Andrea Tomasini, Giorgia Troiani, Elena Venutti.<br />
Inoltre: Francesco Carabelli, Paolo Castelli, Marcella Colombo, Stefano<br />
DíAdamo, Marilena Goracci, Matteo Inzaghi, Chiara Iotti, Chiara Milani,<br />
Silvestro Pascarella, Alfonso Sodano.<br />
1
SOMMARIO<br />
Elisa Masetti ñ Camilla Perretti, Cronisti in sette giorni<br />
Francesca Maria Borghi ñ Francesca Sharon Colombo, Passione e<br />
curiosit‡: ingredienti fondamentali per un cocktail di<br />
successo<br />
Dalia TinË, La notizia vien camminando<br />
Francesca Bianchi ñ Federica Brena ñ Francesca Calabrese, <strong>Il</strong><br />
giornalismo si fa con la suola delle scarpe<br />
Elena Venutti, Un altro modo di sentire il mondo<br />
Leda Berio ñ Andrea Ciovati, ìDentro la notiziaî on-line<br />
Alessia DíArma, A Varese News i giornalisti anfibi<br />
Marta Bottini ñ Andrea Tomasini, Francesco: uníesperienza in<br />
differita<br />
Roberta Covelli ñ Federica Dattolo, Buzzati: il cronista<br />
letterario<br />
Federica Dissabo ñ Giorgia Troiani, Giornalista: non sempre<br />
uno squalo<br />
Commenti sullíesperienza del Laboratorio di Giornalismo<br />
2
Dal 10 al 16 giugno, il liceo <strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong> ospita la learning<br />
week ìdentro la notiziaî<br />
CRONISTI IN SETTE GIORNI<br />
20 ragazzi con líaiuto di professionisti scoprono in una<br />
settimana il mondo del giornalismo<br />
Giornalisti non si nasce ma si<br />
diventa. Sembrerebbe impossibile<br />
in cosÏ poco tempo, ma gli<br />
studenti iscritti alla Learning<br />
week ìDentro la Notiziaî ci stanno<br />
provando. Dal 10 al 16 giugno, sei<br />
giorni di full immersion nella<br />
frenetica vita del cronista, hanno<br />
posto le basi per la piena<br />
comprensione di questo complicato<br />
mestiere. <strong>Il</strong> corso, organizzato<br />
dalla dirigente Cristina Boracchi<br />
e supervisionato<br />
delle<br />
professoresse<br />
Marilena Goracci,<br />
Marcella Colombo<br />
e Chiara Iotti,<br />
ha avuto come<br />
sede il <strong>Liceo</strong><br />
<strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong> di<br />
Busto Arsizio.<br />
Vi hanno<br />
partecipato<br />
studenti del<br />
triennio<br />
provenienti da<br />
tutta la<br />
Lombardia.<br />
Diversi professionisti hanno<br />
collaborato allo svolgimento di<br />
questa settimana. Apre le danze<br />
Matteo Inzaghi, direttore di Rete<br />
55 attraverso una lezione frontale<br />
sul ruolo dellíinformatore e dei<br />
media. A seguire Alfonso Sodano,<br />
medico-psicologo, punta<br />
líattenzione sullíetica richiesta<br />
ad ogni giornalista, per poi<br />
proseguire con il caposervizio<br />
della Prealpina Silvestro<br />
Pascarella e la sua introduzione<br />
alla composizione dellíarticolo.<br />
<strong>Il</strong> secondo giorno ricomincia con<br />
una nuova lezione di Matteo<br />
Inzaghi centrata sulle tipologie<br />
di settore. <strong>Il</strong> pubblicista<br />
Francesco Carabelli, impegnato a<br />
Sky Sport, insieme a Stefano<br />
DíAdamo, giornalista di<br />
Varesenews, arricchiscono con<br />
testimonianze basate su esperienze<br />
personali. Nel pomeriggio prende<br />
avvio il primo laboratorio,<br />
mettendo cosÏ in luce le capacit‡<br />
apprese nei passati giorni di<br />
lezione attraverso líanalisi di<br />
articoli firmati<br />
da Dino Buzzati.<br />
Divisi in due<br />
gruppi, il mattino<br />
del venerdÏ,i<br />
ragazzi guidati in<br />
alternanza da<br />
Carabelli e<br />
DíAdamo affrontano<br />
il ì grande<br />
acquario della<br />
comunicazioneî e<br />
il mondo del<br />
giornalismo<br />
online. Grazie<br />
In ìredazioneî i ragazzi lavorano al<br />
allíintervento<br />
numero unico.<br />
pomeridiano di<br />
Paolo Castelli del Politecnico,<br />
gli studenti si sono poi<br />
addentrati nel mutevole e<br />
complesso rapporto tra giornalismo<br />
e cinema tramite la visione di<br />
sequenze tratte da film inerenti.<br />
La giornata di sabato Ë stata<br />
invece dedicata a mini-stage a<br />
Prealpina, Varesenews e Rete 55<br />
che hanno premesso ai partecipanti<br />
di venire a contatto con il<br />
funzionamento di una vera<br />
redazione.Dopo la pausa domenicale<br />
le lezioni riprendono con<br />
líintervento diretto degli<br />
studenti, che si cimentano nella<br />
realizzazione di un giornalino<br />
online a numero unico aiutati<br />
3
dalla vice direttrice del<br />
telegiornale di Rete 55 Chiara<br />
Milani e da Silvestro Pascarella.<br />
Líesperienza si conclude nella<br />
giornata di martedÏ con la fine<br />
del lavoro iniziato il giorno<br />
precedente, e per sei fortunati<br />
con una vista alla redazione e<br />
studi del telegiornale di Rai3.<br />
Una settimana come questa, ricca<br />
di insegnamenti da parte di<br />
personaggi competenti e con un<br />
ampio bagaglio di esperienza alle<br />
spalle, mira a trasmettere<br />
passione e vocazione<br />
indispensabili per una vita<br />
intensa e movimentata come quella<br />
del giornalista. Le lezioni<br />
teoriche unite ai lavori di<br />
laboratorio e i mini-stage hanno<br />
lo scopo di dare una visione a 360<br />
gradi delle soddisfazioni,<br />
difficolt‡ e responsabilit‡ che,<br />
inevitabili, fanno parte di questo<br />
mestiere. Che questa innovativa<br />
esperienza sia un punto di<br />
partenza per studi successivi o<br />
semplicemente una settimana volta<br />
a incrementare la conoscenza<br />
personale, i ragazzi senza dubbio<br />
se ne ritroveranno in entrambi i<br />
casi arricchiti. Chiss‡ che uno<br />
dei partecipanti diventi un giorno<br />
il nuovo Indro Montanelli.<br />
Camilla Perretti<br />
Elisa Masetti<br />
Che cosa Ë una learning week?<br />
» una settimana di approfondimento<br />
promossa dalla regione Lombardia con<br />
líintento di avvicinare gli studenti a<br />
diversi ambiti lavorativi, artistici e<br />
scientifici attraverso líutilizzo di<br />
un metodo che si discosta dalle<br />
tradizionali lezioni scolastiche. Si<br />
aggiunge al piano teorico un supporto<br />
pratico, composto di laboratori e<br />
stage che portano al contatto diretto<br />
con i professionisti del settore. <strong>Il</strong><br />
percorso formativo, finalizzato anche<br />
allo sviluppo delle personali<br />
attitudini e capacit‡ interpersonali,<br />
Ë finanziato dalla Sovvenzione Globale<br />
Learning Week e si svolge nellíarco di<br />
40 ore ripartite in sei giorni. Ogni<br />
settimana prevede un tetto massimo di<br />
25 partecipanti frequentanti il<br />
triennio. Eí possibile anche<br />
soggiornare allíestero o negli edifici<br />
direttamente interessati a seconda del<br />
percorso formativo scelto.<br />
Uníopportunit‡ unica per il futuro<br />
professionale di ogni studente.<br />
Roberta e Federica allíopera<br />
4
Dal 10 al 16 giugno il liceo <strong>Crespi</strong> ospita ìgiornalisti in erbaî e<br />
professionisti<br />
PASSIONE E CURIOSITAí: GLI INGREDIENTI<br />
FONDAMENTALI PER UN COCKTAIL DI SUCCESSO.<br />
Incontro con il direttore di Rete 55 Matteo Inzaghi nel<br />
primo giorno di Learning Week. Subito venti studenti si<br />
appassionano alle parole del relatore<br />
. Con<br />
questa frase il 10 giugno Matteo<br />
Inzaghi, direttore del<br />
telegiornale varesino ìRete55î,<br />
incuriosisce i venti ragazzi<br />
della Learning Week ìDentro la<br />
notiziaî, organizzata al liceo<br />
classico ì<strong>Crespi</strong>î di Busto<br />
Arsizio per aprire loro le porte<br />
del giornalismo.<br />
Matteo Inzaghi<br />
Carisma, passione, curiosit‡,<br />
credibilit‡, sintesi e semplicit‡<br />
sono le doti principali per un<br />
buon giornalista che, come ha<br />
spiegato il direttore, deve<br />
seguire alcune regole<br />
fondamentali. La prima cosa Ë la<br />
perlustrazione, per ricercare<br />
nuove idee e nuovi spunti che<br />
daranno vita alla notizia.<br />
Bisogna in un secondo momento<br />
verificare líattendibilit‡ delle<br />
fonti che il giornalista prende<br />
in considerazione e infine<br />
valutare le informazioni in base<br />
ad un criterio fondamentale:<br />
quello della ìnotiziabilit‡î, che<br />
consiste nel classificare le<br />
notizie in base allíinteresse del<br />
pubblico.<br />
Questa Ë la routine di un<br />
redattore, che nel caso di un<br />
direttore di testata ha un ritmo<br />
ancora pi˘ serrato.<br />
La mattinata di Inzaghi inizia con<br />
líarrivo in redazione e la<br />
valutazione di quelle che sono le<br />
proposte dei suoi colleghi. Subito<br />
dopo redige la prima scaletta della<br />
giornata sulla quale vengono<br />
segnati líordine con cui le notizie<br />
verranno presentate nelle varie<br />
edizioni, correlate dai nomi dei<br />
giornalisti e dei tecnici che hanno<br />
realizzato il servizio.<br />
Grafica di Tg 55<br />
» il direttore che definisce qual Ë<br />
la linea guida di un giornale. Lo<br />
fa scegliendo gli argomenti e<br />
proponendo, cosÏ, nuove chiavi di<br />
interpretazione da fornire ai<br />
telespettatori. Pubblico che,<br />
bombardato in ogni momento della<br />
giornata da notizie ed informazioni<br />
di ogni tipo, ha la possibilit‡<br />
díinformarsi scegliendo il giornale<br />
o il programma che pi˘ rappresenta<br />
le proprie idee e le propri<br />
esigenze.<br />
5
Infatti il direttore, pur avendo<br />
il dovere díinformare in modo<br />
oggettivo lo spettatore, ha anche<br />
la possibilit‡ di dare al<br />
telegiornale che dirige un taglio<br />
innovativo per accattivarsi<br />
líinteresse del pubblico. Quello<br />
che oggi sembra un lavoro da<br />
scrivania in realt‡ preserva lo<br />
spirito pi˘ vero del giornalismo:<br />
il contatto diretto con le<br />
persone. :<br />
conclude Inzaghi durante il primo<br />
giorno di lezione.<br />
Matteo Inzaghi ospite a radio RMF<br />
Nel secondo incontro il direttore<br />
fornisce agli studenti<br />
uníinfarinatura generale sulla<br />
storia e sulle regole del<br />
giornalismo. La spiegazione mira<br />
a delineare generi e tipologie<br />
di questo settore in modo tale da<br />
fornire ai ìgiornalisti in erbaî<br />
le basi per muoversi in questo<br />
nuovo mondo con pi˘ facilit‡ e<br />
con un occhio pi˘ attento alle<br />
sfumature della vita di<br />
redazione.<br />
Queste dunque sono le linee guida<br />
che Inzaghi ha insegnato ai<br />
ragazzi del <strong>Crespi</strong>, lasciando<br />
loro líaugurio di mantenere<br />
sempre viva questa passione e il<br />
monito di fare le proprie<br />
esperienze e la propria carriera<br />
ricordando che il giornalismo .<br />
<strong>Il</strong> direttore ha terminato citando<br />
una frase di Indro Montanelli, uno<br />
dei pi˘ grandi giornalisti<br />
italiani, che definisce il<br />
giornalista come .<br />
Francesca Maria Borghi<br />
Francesca Sharon Colombo<br />
Indro Montanelli con il suo ìfedele<br />
amicoî<br />
6
Dietro le quinte di un articolo:oltre líimprevisto per trovare líoccasione<br />
da narrare<br />
LA NOTIZIA VIEN CAMMINANDO<br />
Le studentesse del liceo crespi da rete 55 al monastero di torba<br />
<strong>Il</strong> gruppo davanti al monastero<br />
Una visita a Rete 55 puÚ<br />
riservare molte sorprese.<br />
Terminata la trasferta negli<br />
studi dellíemittente televisiva<br />
varesina e salutato il direttore<br />
del tg Matteo Inzaghi, sabato 13<br />
giugno le studentesse e la<br />
docente del progetto Learning<br />
Week ìDentro la notiziaî si<br />
trovano nel mezzo di un<br />
piazzale sterrato nellíarea<br />
industriale di Gornate Olona.<br />
In anticipo sullíorario<br />
stabilito per la navetta di<br />
ritorno a Busto Arsizio, la<br />
comitiva si ritrova cosÏ sotto<br />
un sole bollente, in uno<br />
scenario polveroso da Far West.<br />
La professoressa Marilena<br />
Goracci sfodera dalla borsa il<br />
foglio con il numero<br />
dellíautista del<br />
pulmino:. Ma<br />
sorge un dubbio: .<br />
Insieme decidono di chiamare il<br />
guidatore Luigi: non risponde.<br />
Dopo una breve riunione di<br />
redazione, in cui si discute di<br />
come sopravvivere con due<br />
pacchetti di cracker, niente<br />
acqua e trasporto su ruote, il<br />
gruppo síincammina alla ricerca<br />
di un centro abitato.<br />
Pellegrine dellíasfalto,passano<br />
alcune cascine, un ponte<br />
sullíOlona, una casa con animali<br />
finti monocolore tipo i sette<br />
nani da giardino, una<br />
tabaccheria che fa anche da<br />
trattoria ed infine vedono il<br />
cartello: ìF.a.i., Monastero di<br />
Torbaî.<br />
Docente e studentesse svoltano<br />
in una strada cosÏ larga che<br />
sentono gli specchietti delle<br />
auto sfiorare le loro braccia.<br />
<strong>Il</strong> verde comincia ad<br />
impossessarsi della zona.<br />
Tra i boschi, incorniciato da<br />
robinie, more e fiori spunta il<br />
pluri-centenario edificio: il<br />
monastero del nono secolo.<br />
La professoressa inizia le<br />
telefonate díaiuto, cercando di<br />
recuperare líautista. Le ragazze<br />
si crogiolano nella pace del<br />
posto mentre il sole le<br />
arrostisce.<br />
Salgono sulla collinetta dove<br />
sorge il monastero, proprio<br />
mentre una comitiva di<br />
sorridenti ottantenni svizzere<br />
se ne sta andando. Cinquecento<br />
metri e scorgono le prime pietre<br />
millenarie della chiesa romanica<br />
e il casale con la torre del<br />
quinto secolo.<br />
Nel caldo torrido una di loro<br />
intravede il miraggio di un<br />
gelato che poco dopo si<br />
concretizza in un cornetto.<br />
Nel frattempo, le altre due<br />
studentesse si accomodano<br />
allíombra e la docente gironzola<br />
nei dintorni della chiesa.<br />
<strong>Il</strong> pulmino sta giungendo.<br />
Le improvvisate esploratrici<br />
síincamminano verso la strada<br />
asfaltata e poi si mettono ad<br />
aspettare, allíombra.<br />
Grazie a questo disguido hanno<br />
vissuto proprio ìdentro la<br />
notiziaî: quando si dice il<br />
bello della diretta.<br />
Dalia TinË<br />
7
Pascarella dalla Prealpina alla Learning Week per un incontro<br />
intensivo sulle tecniche díinformazione<br />
IL GIORNALISMO SI FA CON LA SUOLA DELLE SCARPE<br />
Gli studenti a stretto contatto con i segreti e i trucchi del<br />
mestiere<br />
Líimportante per essere un bravo<br />
giornalista Ë raccontare i fatti. SÏ,<br />
ma come? Proprio questo Ë stato il tema<br />
centrale dellíintervento del<br />
giornalista della Prealpina Silvestro<br />
Pascarella, caposervizio della<br />
redazione di Busto Arsizio. La sua<br />
lezione ha fornito agli aspiranti<br />
giornalisti utili direttive riguardanti<br />
le varie tecniche di scrittura, la<br />
struttura base di un articolo e di un<br />
giornale e infine distribuzione dei<br />
ruoli nellíambito di una redazione.<br />
Prima di tutto Ë fondamentale porsi la<br />
domanda che cosíË una notizia?; Eí un<br />
elemento di novit‡ e di interesse<br />
pubblico,sociale - risponde Pascarella<br />
- e deve catturare líinteresse del<br />
lettore, facendo in modo che si senta<br />
coinvolto.<br />
Una volta chiarito questo concetto, la<br />
lezione si Ë concentrata sullíossatura<br />
di un articolo. Punto di partenza<br />
irrinunciabile Ë líattacco, il<br />
cosiddetto ìpugno in facciaî, capace di<br />
colpire nellíimmediato líattenzione del<br />
lettore e di fornire inoltre le ì5 Wî<br />
(who, what, when, where, why), ossia le<br />
coordinate essenziali della notizia.<br />
Definito líattacco, si passa alla<br />
stesura del corpo centrale, che<br />
contiene le necessarie argomentazioni.<br />
Infine, incisiva e accattivante, giunge<br />
la conclusione, che tira le somme del<br />
pezzo e che non deve mai contenere i<br />
commenti personali del giornalista.<br />
Proseguendo nel suo intervento,<br />
Pascarella ha menzionato il ìmenabÚî,<br />
termine che ha suscitato curiosit‡ in<br />
tutti i presenti. <strong>Il</strong> menabÚ non Ë<br />
altro che lo schema di pagina di un<br />
giornale - spiega líesperto ñ dove si<br />
possono trovare apertura, spalla,<br />
primo, secondo taglio e cosÏ via.<br />
Grazie allíutilizzo di alcuni giornali<br />
gli studenti hanno poi potuto visionare<br />
con chiarezza la divisione da lui<br />
esplicitata.<br />
Líultima fase dellíincontro si Ë<br />
focalizzata sui vari ruoli ricoperti<br />
dai giornalisti allíinterno di una<br />
redazione. Gli studenti, con estrema<br />
sorpresa, hanno cosÏ scoperto quante<br />
diverse mani collaborano<br />
allíelaborazione di qualsiasi strumento<br />
di comunicazione. <strong>Il</strong> vertice della<br />
ìpiramide redazionaleî Ë occupato dal<br />
direttore, nominato dallíeditore (colui<br />
che si occupa di finanziare la<br />
pubblicazione); un gradino pi˘ in basso<br />
si trova il vice, poi il caporedattore<br />
Silvestro seguito dal Pascarella: caposervizio. il Redattore e<br />
mestiere di giornalista<br />
corrispondente occupano gli altri<br />
livelli della gerarchia. Ce ne vuole<br />
quindi di strada per raggiungere il<br />
top. Da non dimenticare le mansioni di<br />
supporto, come il tipografo, il grafico<br />
e il fotografo, fondamentali per<br />
líimpaginazione e líimpatto visivo del<br />
giornale. PerchÈ anche líocchio vuole<br />
la sua parte.<br />
Quindi, aspiranti giornalisti, armatevi<br />
di dedizione, tenacia e passione,<br />
perchÈ, come afferma Pascarella: <strong>Il</strong><br />
giornalismo lo si fa con la suola delle<br />
scarpe e non alla scrivania.<br />
Francesca Bianchi<br />
Federica Brena<br />
Francesca Calabrese<br />
8
UN ALTRO MODO DI SENTIRE IL MONDO<br />
Giornali si vedono tutti i giorni, ma chi da una voce li<br />
porta su carta?<br />
Non si possono chiedere ad un<br />
giornalista gli orari, lo schema<br />
ripetitivo del suo lavoro. Sarebbe<br />
come chiedere alla pioggia quando ha<br />
intenzione di cadere. Giornalista non<br />
Ë solo un lavoratore, Ë una persona<br />
con un modo diverso di sentire la<br />
vita. CosÏ il 13 giugno gli studenti<br />
della Learning Week<br />
ìDentro la Notiziaî<br />
entrano nella redazione<br />
di Busto Arsizio del<br />
quotidiano locale ìLa<br />
Prealpinaî per osservare<br />
lo scorrere della<br />
giornata fra quelle mura.<br />
Ogni tanto una persona<br />
varca la porta. » uno dei<br />
cacciatori di notizie che<br />
lavora nel team. Sa di<br />
poter arrivare a met‡<br />
mattina, ma anche di<br />
dover stare allíerta fino<br />
a tarda sera. Dopotutto i<br />
fatti che interessano i<br />
lettori capitano quando<br />
capitano e se il giorno<br />
dopo non sono pubblicati<br />
sul quotidiano ci si<br />
trova davanti al ìbucoî,<br />
la sconfitta del<br />
giornalista. » questo che<br />
viene fatto di prima<br />
mattina in redazione: verificare le<br />
notizie apparse sugli altri giornali.<br />
Ciascuno ha il suo compito. <strong>Il</strong><br />
giornalista inviato ad una<br />
manifestazione o ad una mostra dovr‡<br />
valutare quanto interesse suscita<br />
quellíavvenimento per capire quante<br />
pi˘ informazioni possibili,<br />
alcune da canali ufficiali usati da<br />
molti, come le agenzie<br />
díinformazione, altre da cittadini<br />
comuni di cui bisogna conquistare<br />
la fiducia.<br />
Tra pile di vecchi giornali<br />
impolverati catalogati mese per<br />
mese, postazioni di lavoro immerse<br />
negli affetti personali di<br />
ciascuno, si osservano i<br />
giornalisti indaffarati i quali<br />
sebbene lamentandosi a volte del<br />
ritmo estenuante del loro lavoro,<br />
righe potrebbe valere allíinterno<br />
della pagina. <strong>Il</strong> caporedattore aprir‡<br />
la posta e esaminer‡ gli articoli<br />
inviati dai collaboratori, per poi<br />
decidere quanto spazio e quale<br />
posizione meritano nel ìmenabÚî. Su<br />
questo<br />
foglio, dove gi‡ al<br />
mattino si trova la<br />
pubblicit‡, le<br />
notizie verranno<br />
quasi sempre<br />
spostate o<br />
modificate secondo<br />
gli avvenimenti che<br />
capitano nel corso<br />
della giornata. A<br />
volte il redattore,<br />
in previsione di un<br />
appuntamento a<br />
tarda ora, dovr‡<br />
abbozzare una<br />
cronaca dellíevento<br />
da modificare al<br />
volo nel caso<br />
questo non si<br />
evolvesse come<br />
previsto.<br />
Pare semplice, ma<br />
soltanto perchÈ<br />
sotto tutte queste<br />
azioni quotidiane<br />
ci sono pilastri consolidati, ovvero<br />
le ìfontiî: forze dellíordine,<br />
ospedali, uffici stampa. <strong>Il</strong><br />
giornalista infatti non puÚ essere un<br />
burbero misantropo, deve coltivare i<br />
rapporti con le persone per riuscire<br />
ad ottenere<br />
Archivio de La Prealpina<br />
sorridono sapendo che Ë ciÚ che<br />
desiderano e che hanno reso la<br />
ìcaccia al tesoroî a cui giocavano<br />
da bimbi la professione della loro<br />
vita da adulti.<br />
Elena Venutti<br />
9
La lezione di Stefano DíAdamo: invischiati nella rete informatica<br />
ìDENTRO LA NOTIZIAî ON LINE<br />
<strong>Il</strong> reporter di Varesenews incontra gli aspiranti<br />
giornalisti del <strong>Crespi</strong><br />
Stefano DíAdamo<br />
. Stefano<br />
DíAdamo, giornalista di<br />
Varesenews, definisce cosÏ la<br />
fretta che domina il<br />
suo lavoro online. Piombato dalla<br />
redazione di Gazzada in via<br />
Carducci a Busto Arsizio le<br />
mattine dellí11 e 12 giugno,<br />
discorre di giornalismo con gli<br />
studenti della Learning Week<br />
organizzata nel <strong>Liceo</strong> classico<br />
ì<strong>Crespi</strong>î.<br />
Punto centrale della sua lezione<br />
sono le differenze con gli altri<br />
mezzi díinformazione, televisivo e<br />
cartaceo; la frontiera<br />
informatica, ancora giovane, non<br />
puÚ non richiedere un diverso<br />
approccio tecnico. Notizie, fonti<br />
e sintesi sono la base comune,<br />
collegata perÚ ad una necessit‡<br />
nuova: líefficienza organizzativa,<br />
il continuo aggiornamento.<br />
Elemento questíultimo di cui manca<br />
il tradizionale giornalismo<br />
cartaceo e presente soltanto in<br />
parte in quello televisivo; in<br />
questo senso, viene definito il<br />
percorso stesso della notizia,<br />
diffusa attraverso ogni tipo di<br />
media in maniera differente. Se la<br />
televisione mostra la notizia e il<br />
quotidiano líapprofondisce, al<br />
giornalismo informatico rimangono<br />
la purezza della notizia e<br />
líimmediatezza della<br />
sintesi. CiÚ non lo priva della<br />
possibilit‡ dellíapprofondimento:<br />
DíAdamo,infatti,evidenzia<br />
líimportanza dellíapporto tecnico<br />
dellíipertesto, a cui si accede<br />
con il fantomatico<br />
semplice ìclicî. Basta una leggera<br />
pressione del dito<br />
La potenza sintetica del ìclicî<br />
sinistro perchÈ il lettore abbia<br />
libero accesso ad un numero<br />
illimitato di notizie presenti<br />
nellíarchivio informatico. <strong>Il</strong><br />
rapporto con il quotidiano rimane<br />
allo stesso tempo serrato;<br />
líonline,infatti,necessita di un<br />
confronto sistematico con il mezzo<br />
cartaceo evitando che si<br />
creino eventuali ìbuchiî. Proprio<br />
quei buchi che sono la pi˘ grande<br />
paura del giornalista: líessersi<br />
fatti sfuggire una notizia,<br />
pubblicata invece dalla<br />
concorrenza.<br />
Accanto alle differenze,<br />
numerosissime anche le<br />
similitudini con il mezzo<br />
cartaceo. Fondamentale rimane<br />
líorganizzazione della pagina,<br />
compresi gli inevitabili limiti di<br />
spazio e la disposizione<br />
gerarchica delle notizie. Con<br />
líinformazione televisiva, il<br />
10
mezzo informatico trova le sue<br />
affinit‡ nellíutilizzo<br />
dellíarchivio fotografico e di<br />
uníabbondante quantit‡ di video.<br />
Altro elemento comune sono i<br />
cosiddetti ìlanci díagenziaî Ansa<br />
(agenzia nazionale stampa<br />
associata).<br />
Ma quali fonti allora<br />
contraddistinguono il giornalismo<br />
informatico? La chat e la posta<br />
elettronica.<br />
Questi due mezzi garantiscono la<br />
comunicazione tra i membri della<br />
redazione e soprattutto il<br />
confronto diretto con il cittadino<br />
stesso, che si trova spesso ad<br />
essere parte attiva del processo<br />
informativo, fornendo spunti,<br />
fonti, opinioni, notizie stesse.<br />
Ecco perchÈ il giornalista, in<br />
dialogo continuo con il lettore, Ë<br />
incalzato dalla fretta, dalla<br />
necessit‡ di velocizzare il<br />
proprio lavoro, sottoponendolo al<br />
ritmo del mondo informatico. Ed<br />
ecco il perchÈ di quella strana<br />
aura da ìlinotipista schizzatoî<br />
attribuita al giornalista, ecco il<br />
perchÈ di quegli occhi gonfi, di<br />
quei movimenti frenetici,<br />
irrequieti, di chi combatte contro<br />
il tempo per garantire, con la sua<br />
esperienza, la libert‡ e la<br />
consapevolezza attraverso<br />
líinformazione del futuro.<br />
Insomma, il giornalismo online<br />
come efficienza, velocit‡,<br />
sintesi, nuove tecnologie, purezza<br />
della notizia e fretta. Che Ë<br />
cattiva consigliera, ma<br />
inevitabile compagna.<br />
Leda Berio<br />
Andrea Ciovati<br />
Servono ancora le mani e soprattutto le idee<br />
11
A VARESE NEWS I GIORNALISTI ANFIBI<br />
I ragazzi del progetto Learning Week in visita alla<br />
redazione di in via Gallarate 45 a Gazzada Schianno<br />
Due file di computer allineati<br />
con precisa attenzione<br />
contrastano con il marasma<br />
presente sulle scrivanie.<br />
Appunti qua e l‡, post-it gialli<br />
sparsi un poí dappertutto.<br />
Libri, persino un codice civile.<br />
CosÏ si presenta la redazione di<br />
Varese News (in via Gallarate 45<br />
a Gazzada Schianto) a una<br />
delegazione di studenti che<br />
grazie al progetto Learning Week<br />
hanno avuto modo sabato 13<br />
giugno di conoscere pi˘ da<br />
vicino il mondo del giornalismo<br />
on-line.<br />
Redazione di Varese News<br />
CíË odore di caffË nellíaria,<br />
e viene da chiedersi se sia per<br />
questo motivo che i giornalisti<br />
appaiono sempre cosÏ stressati.<br />
Si assiste ad un continuo viavai<br />
di persone,e pensare che il<br />
sabato in redazione Ë<br />
considerata giornata<br />
ìtranquillaî. Ma il clima, alla<br />
faccia della fretta incalzante,<br />
Ë molto rilassato.<br />
Ad un capo della stanza siede<br />
il direttore, sta controllando<br />
la pagina iniziale su cui pochi<br />
istanti prima lavoravano due<br />
ragazze. Questo Ë uno degli<br />
aspetti del giornalismo via web:<br />
in ogni momento il tuo lavoro<br />
puÚ essere modificato, e quello<br />
che adesso cíË,dopo una manciata<br />
di secondi potrebbe non esserci<br />
pi˘.Una redattrice appoggia una<br />
macchina fotografica:<br />
Stefano díAdamo spiega che<br />
nessuno in redazione ha una<br />
funzione precisa, tutti fanno<br />
tutto. Giornalisti ìanfibiî<br />
amano definirsi.<br />
La posta elettronica Ë zeppa di mail di ogni<br />
genere: molte delle fonti da cui i giornalisti<br />
attingono vengono da lÏ. Poi si controlla, si<br />
verifica, si parla con la gente, anche a costo<br />
di apparire sfrontati e impertinenti in casi in<br />
cui solo il silenzio dovrebbe farla da<br />
padrone. La cronaca che si tinge di nero<br />
infatti viene<br />
letta da molte persone.Succede<br />
cosÏ per le notizie piccole e<br />
grandi che siano. Si parte da<br />
una fonte, come puÚ essere<br />
líannuncio del Festival sui<br />
Pattini promosso dallíAccademia<br />
Bustese Pattinaggio. Si comincia<br />
a scrivere, cercando un attacco<br />
accattivante, un titolo che<br />
catturi líattenzione. Sempre pi˘<br />
veloci e precisi. Si abbinano<br />
foto, perchÈ attraverso<br />
líimmagine sia possibile<br />
trasmettere quellíemozione in<br />
pi˘, che le parole scritte da<br />
sole non sono in grado di<br />
rendere. E con un click il tuo<br />
lavoro Ë allíimprovviso sotto<br />
gli occhi di tutti. E ci si<br />
sente investiti di una<br />
responsabilit‡ particolare, che<br />
ti porta a calibrare parole, che<br />
ti espone al pubblico e anche a<br />
qualche pericolo. E non si dica<br />
che quella del giornalista non Ë<br />
una professione avventurosa.<br />
Alessia díArma<br />
12
Carabelli alla Learning Week: lezioni di teoria e pratica per i<br />
reporter di domani<br />
FRANCESCO: UNíESPERIENZA IN DIFFERITA<br />
<strong>Il</strong> giornalista di Sky spiega ai ragazzi della Learning<br />
Week le tecniche dellíinformazione<br />
Líex studente Francesco Carabelli<br />
torna a scuola, ma per insegnare.<br />
Da Sky sport al liceo <strong>Crespi</strong>, la<br />
sua esperienza Ë stata condivisa<br />
da giovani studenti, aspiranti<br />
giornalisti della Learning Week.<br />
<strong>Il</strong> primo contatto con i ragazzi Ë<br />
avvenuto giovedÏ 11 giugno, tra i<br />
banchi di scuola.<br />
Una volta indossati gli abiti da<br />
insegnante, perÚ, Carabelli ha<br />
interessato i presenti con una<br />
vivace presentazione della sua<br />
vita e delle sue prime avventure<br />
giornalistiche.<br />
Nonostante i liceali fossero<br />
abbastanza stanchi di vedere la<br />
cattedra davanti ai loro occhi,<br />
Francesco si Ë differenziato<br />
dalla tipica figura<br />
dellíinsegnante, portando avanti<br />
un discorso piacevole e<br />
interessante.<br />
Nocciolo della questione Ë stato<br />
líapproccio al mondo delle<br />
testate e degli articoli,<br />
spiegato in modo giovane e<br />
intraprendente. Dalle prime<br />
difficolt‡ della gavetta fino<br />
allíarrivo a Sky sport, ha<br />
descritto ai partecipanti il<br />
cammino che si deve percorrere<br />
per questíattivit‡. ì<strong>Il</strong><br />
giornalista Ë un essere<br />
multiforme, io ho iniziato a<br />
scrivere su carta e poi sono<br />
finito a comporre servizi<br />
televisiviî. Carabelli ha<br />
spiegato ai ragazzi la differenza<br />
tra giornalista della carta<br />
stampata e televisivo.<br />
Da quanto appreso, la televisione<br />
esige stretta collaborazione tra<br />
tecnici e giornalisti, tempi pi˘<br />
brevi e ìfolli corseî a caccia<br />
del servizio, contrariamente al<br />
lavoro di scrittura dei giornali<br />
su carta. ìPrima le immagini e i<br />
suoni, poi il commentoî. E<br />
ancora: ì<strong>Il</strong> vero lavoro Ë<br />
scattare in macchina e correre<br />
dalla notiziaî. <strong>Il</strong> punto di forza<br />
della redazione, perÚ, Ë un<br />
archivio ordinato e ricco di<br />
immagini e suoni con cui<br />
corredare i reportage.<br />
Francesco Carabelli, inviato di<br />
Sky sport.<br />
La vera lezione si Ë tenuta<br />
venerdÏ, sui computer dellíaula<br />
informatica, dove il<br />
telegiornalista ha mostrato delle<br />
13
slide di pura teoria<br />
dellíinformazione. Titolo del<br />
lavoro: ìGiornalismo: istruzioni<br />
per líusoî.<br />
Attraverso citazioni famose e<br />
dettami dellíesperienza,<br />
Francesco Carabelli ha saputo<br />
condividere le conoscenze base di<br />
questo duro lavoro con gli<br />
adolescenti.<br />
Finita la teoria, Ë arrivata<br />
líora della pratica. Compito di<br />
venerdÏ pomeriggio: leggere<br />
notizie Ansa ed elaborare lanci<br />
per telegiornali. ìSpiegare<br />
líavvenuto in poche righe, sono<br />
cosÏ i lanciî spiega il giovane<br />
Carabelli. Dopo uníiniziale fase<br />
di stallo, gli ìancoraî studenti<br />
sono riusciti a scrivere pezzi di<br />
quattrocento parole al massimo,<br />
variopinti ed esaustivi,<br />
ricevendo anche i complementi dai<br />
professori ìtutorî presenti.<br />
Snodo fondamentale di entrambe le<br />
lezioni Ë stato la citazione<br />
delle fonti, ìfondamentale<br />
attivit‡ per evitare<br />
ripercussioni legaliî e<br />
routinizzare líimprevisto ìperchÈ<br />
non sai mai cosa puÚ succedereî.<br />
Un altro importante passaggio Ë<br />
il cosiddetto ìcriterio di<br />
notiziabilit‡î: le notizie devono<br />
essere interessanti per gli<br />
ascoltatori, indipendentemente<br />
dal giudizio del giornalista.<br />
Purtroppo Francesco ha tenuto<br />
solamente due incontri e ai<br />
ragazzi manca gi‡ la sua<br />
semplicit‡ e simpatia.<br />
Una cosa Ë certa: gli adolescenti<br />
hanno fatto tesoro dei suoi<br />
consigli e magari, in futuro,<br />
potranno tornare utili a qualcuno<br />
di loro.<br />
Marta Bottini<br />
Andrea Tomasini<br />
14
Lezioni di stile al <strong>Liceo</strong> <strong>Crespi</strong> grazie al grande scrittore<br />
tumore, dallíaltra la cronaca<br />
BUZZATI: IL CRONISTA della LETTERARIO<br />
vittoria di Coppi su<br />
Bartali al Giro díItalia í49 e<br />
infine una trattazione<br />
riguardante líarte contemporanea.<br />
Dal dolore per la morte di Evita alla vittoria di Coppi:<br />
analisi di un giornalista<br />
A chi avesse chiesto a Oscar<br />
Wilde la differenza tra<br />
giornalismo e letteratura, egli<br />
avrebbe risposto:. Per questo, forse,<br />
Buzzati fuse giornalismo e<br />
letteratura: articoli di sport,<br />
di spettacolo, di arte, trattati<br />
come fossero la continuazione di<br />
un suo racconto.<br />
Questa Ë una delle<br />
caratteristiche<br />
predominanti dei<br />
pezzi di Dino<br />
Buzzati, analizzati<br />
dagli aspiranti<br />
giornalisti che<br />
partecipano alla<br />
Learning Week<br />
ìDentro la notiziaî<br />
al <strong>Liceo</strong> <strong>Crespi</strong> di<br />
Busto Arsizio.<br />
Líaula video<br />
dellíedificio, nel<br />
pomeriggio dellí11<br />
giugno, Ë stata teatro di un<br />
confronto tra gli studenti sulla<br />
base delle doti di cronista<br />
dellíautore, noto anche come<br />
novellista e pittore.<br />
Gli articoli, proposti dalle<br />
docenti di lettere della scuola<br />
(Marcella Colombo, Marilena<br />
Goracci e Chiara Iotti), tratti<br />
dalla raccolta postuma ìCronache<br />
Terrestriî, sono stati scritti<br />
durante la lunga collaborazione<br />
di Buzzati con il ìCorriere della<br />
Seraî.<br />
Ogni professoressa ha illustrato<br />
un articolo a un gruppo ristretto<br />
di alunni, aprendosi al<br />
dibattito.<br />
Diversi gli argomenti trattati:<br />
da una parte il ricordo commosso<br />
per la morte della giovane Evita<br />
PerÚn, stroncata da un devastante<br />
Al di l‡ dellíaccaduto, Buzzati<br />
mette il lettore in condizione<br />
díinterrogarsi su riflessioni che<br />
vanno oltre la cronaca, come la<br />
difficolt‡ di definire quale sia<br />
la vera fortuna, se líeffimero<br />
successo incarnato da Evita PerÚn<br />
oppure la quotidianit‡ di una semplice donna.<br />
Líattrice, mai nominata<br />
Francobollo stampato in occasione del<br />
centenario dalla nascita di Buzzati<br />
nellíarticolo, Ë<br />
mostrata come una<br />
vera e propria<br />
principessa,<br />
favorita in<br />
apparenza dal<br />
destino, tanto da<br />
essere invidiata<br />
dalle altre donne.<br />
Sorte che le si<br />
riveler‡ perÚ<br />
avversa, a causa di<br />
una malattia che,<br />
prima di ucciderla,<br />
le toglier‡ ìa<br />
squame la bellezzaî,<br />
rendendo quella che un tempo fu<br />
una giovane ìstraordinaria,<br />
comparsa nello splendore della<br />
bellezza, del lusso e della famaî<br />
una donna compatita dalle sue<br />
coetanee, che prima si sentivano<br />
inferiori a lei. Líarticolo perde<br />
quindi, in parte, la semplice<br />
valenza informativa, prediligendo<br />
una pi˘ approfondita analisi sul<br />
significato di fortuna.<br />
Altro tema toccato da Buzzati<br />
risulta la questione sullíarte e<br />
sulla bellezza, che cosa sia da<br />
giudicare bello e che cosa<br />
semplice orpello. Líarte<br />
contemporanea, oggetto<br />
dellíarticolo, Ë, secondo<br />
líautore, incompresa o troppo<br />
valorizzata. Líopinione di chi<br />
ammira queste opere, a parere di<br />
Buzzati, Ë molto influenzata<br />
15
dalle recensioni che appaiono sui<br />
giornali. In questo modo perÚ,<br />
essa perde il suo significato<br />
intrinseco, concentrandosi su<br />
constatazioni superficiali.<br />
Invece, come ha spiegato una<br />
delle docenti, Ë<br />
elemento predominante soprattutto<br />
nelle cronache sportive. Un<br />
celebre esempio risulta il<br />
resoconto della vittoria di Coppi<br />
su Bartali. Descritta come<br />
uníimpresa epocale, la gara<br />
assume connotati di racconto,<br />
dando spazio anche alla<br />
psicologia dei due ciclisti,<br />
quasi il cronista potesse entrare<br />
nelle loro teste e dar voce ai<br />
loro pensieri.<br />
E forse Ë per spiegare questa<br />
fusione buzzatiana tra narrazione<br />
e cronaca che líattuale direttore<br />
del ìCorriere della Seraî,<br />
Ferruccio DeBortoli, afferma:<br />
ìNon deve prevalere un asettico e<br />
arido cinismo del giornalismo che<br />
non crede pi˘ in nulla. <strong>Il</strong><br />
giornalismo deve essere in<br />
qualche modo portatore di<br />
valori.î<br />
Roberta Covelli<br />
Federica Dattolo<br />
primo piano del giornalista<br />
Dino Buzzati nel suo<br />
studio<br />
16
Alla Learning Week del liceo <strong>Crespi</strong> scende in campo il medicopsicologo<br />
Alfonso Sodano per orientare i ragazzi.<br />
IL GIORNALISTA: NON SEMPRE UNO SQUALO<br />
Dalla teoria alla pratica: i ragazzi analizzano le<br />
proprie scelte.<br />
. Esordisce cosÏ<br />
Alfonso Sodano nel corso della sua<br />
lezione al liceo <strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong><br />
di Busto Arsizio nellíambito del<br />
progetto Learning Week ìDentro la<br />
notiziaî, mettendo in crisi i<br />
venti studenti partecipanti .<br />
<strong>Il</strong> compito di Alfonso Sodano,<br />
medico adolescentologo attivo<br />
nellíistituto come<br />
consulente<br />
psicologico,<br />
consiste<br />
nellíaiutare gli<br />
studenti a<br />
comprendere le<br />
motivazioni che li<br />
spingono a<br />
considerare la<br />
carriera<br />
giornalistica<br />
offrendo loro un<br />
servizio di<br />
orientamento.<br />
Attraverso tre<br />
domande chiave il<br />
medico-psicologo porta i ragazzi a<br />
scoprire le qualit‡ del buon<br />
giornalista e ad analizzare con<br />
attenzione le mansioni che si<br />
troveranno a dover svolgere nel<br />
caso in cui decidessero di<br />
intraprendere questa impegnativa<br />
carriera.<br />
Allíinizio la partecipazione Ë<br />
scarsa, complice líorario da<br />
pennichella; ma superata la fase<br />
critica i ragazzi riprendono la<br />
loro vitalit‡ esprimendola<br />
attraverso una valanga di idee.<br />
In particolare líaccento si pone<br />
su quelle qualit‡ sociali che mai<br />
si penserebbero proprie di un<br />
cronista: diplomazia e capacit‡ di<br />
relazionarsi con le persone sembrano<br />
scontate e indispensabili solo in un<br />
politico. Dunque il lavoro di un<br />
giornalista non si svolge solo dietro<br />
il desk, come Ë chiamato in gergo il<br />
computer, ma sulla strada, a diretto<br />
contatto con la realt‡.<br />
<br />
riprende Sodano.<br />
Questo Ë il punto di<br />
contatto con la<br />
professione del<br />
dottore, che come<br />
psicologo sa bene<br />
quanto sia<br />
importante<br />
relazionarsi al<br />
mondo esterno.<br />
Fino a qui la teoria<br />
non Ë complicata,<br />
che fossero<br />
necessarie certe<br />
qualit‡ era opinione comune.<br />
Gli stessi ragazzi non trovano nulla<br />
di nuovo nel messaggio, ma a questo<br />
punto le cose si complicano: sfatare<br />
líidea comune del giornalista come<br />
squalo sempre a caccia di scandali<br />
non Ë cosa facile da mettere in<br />
pratica.<br />
Attraverso il lavoro di confronto con<br />
i ragazzi emerge líimmagine di un<br />
giornalista che abbia una funzione<br />
etica, una figura che lavora al<br />
servizio delle persone per uníutilit‡<br />
sociale e non alla ricerca di mera<br />
gloria personale.<br />
Lo specialista insiste molto sul<br />
rapporto tra il cronista e le sue<br />
fonti, sullíimportanza dellíascolto e<br />
<br />
17
dellíattenzione date alla notizia<br />
sempre nel rispetto delle persone<br />
coinvolte. sono invece le<br />
caratteristiche<br />
del giornalismo<br />
secondo i ragazzi.<br />
Inoltre<br />
irrinunciabile Ë<br />
líabilit‡<br />
necessaria a<br />
filtrare le<br />
informazioni, per<br />
trasmetterle con<br />
oggettivit‡ al<br />
destinatario. <strong>Il</strong><br />
cronista assume<br />
cosÏ anche una<br />
funzione educativa<br />
(idea che peraltro<br />
Ë condivisa anche<br />
dai giornalisti<br />
che hanno tenuto<br />
le altre lezioni).<br />
Concluso líincontro si puÚ dire<br />
che i ragazzi siano soddisfatti.<br />
> dice Francesca<br />
sorridendo.<br />
>.<br />
Di diversa opinione Ë invece Andrea:<br />
>.<br />
In un breve<br />
incontro Alfonso<br />
Sodano delinea<br />
con pochi<br />
concetti il<br />
ritratto<br />
completo del<br />
giornalista:<br />
diplomatico,<br />
rispettoso,<br />
professionale,<br />
consapevole<br />
della sua<br />
funzione<br />
educativa e<br />
deciso a tutti i costi a portare a<br />
termine i suoi doveri sociali.<br />
><br />
><br />
Non Ë un caso che la lezione sia<br />
stata conclusa ricordando lo ìspirito<br />
di servizioî tanto caro a Falcone.<br />
Federica Dissabo<br />
Giorgia Troiani<br />
18
COMMENTI SULLíESPERIENZA DEL LABORATORIO DI GIORNALISMO<br />
<br />
Dalia TinË, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Giorgia Troiani, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Federica Dissabo, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Camilla Perretti, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Leda Berio, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Federica Dattolo, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />
Una settimana intensa e ricca di emozioni a diretto contatto con<br />
professionisti del settore che sono stati in grado di trasmetterci<br />
conoscenze e le proprie esperienze fatte sul campo. <strong>Il</strong> corso mi Ë servito<br />
per chiarirmi le idee e alimentare maggiormente questa mia passione.<br />
Francesca Maria Borghi, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />
19
Francesca Bianchi, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
<br />
Roberta Covelli, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />
<br />
Andrea Ciovati, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />
<br />
Andrea Tomasini, liceo Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />
20