31.05.2013 Views

Il Menabò - Liceo Daniele Crespi

Il Menabò - Liceo Daniele Crespi

Il Menabò - Liceo Daniele Crespi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Il</strong> MenabÚ<br />

Pubblicazione del laboratorio di giornalismo di<br />

Learning Week ìDentro la notiziaî<br />

Anno 0 ñ Numero 0<br />

Hanno partecipato: Leda Berio, Francesca Bianchi, Francesca Borghi, Marta<br />

Bottini, Federica Brena, Francesca Calabrese, Andrea Ciovati, Francesca<br />

Colombo, Roberta Covelli, Alessia DíArma, Federica Dattolo, Federica<br />

Dissabo, Jacopo Ganassali, Elisa Masetti, Camilla Perretti, Dalia TinË,<br />

Andrea Tomasini, Giorgia Troiani, Elena Venutti.<br />

Inoltre: Francesco Carabelli, Paolo Castelli, Marcella Colombo, Stefano<br />

DíAdamo, Marilena Goracci, Matteo Inzaghi, Chiara Iotti, Chiara Milani,<br />

Silvestro Pascarella, Alfonso Sodano.<br />

1


SOMMARIO<br />

Elisa Masetti ñ Camilla Perretti, Cronisti in sette giorni<br />

Francesca Maria Borghi ñ Francesca Sharon Colombo, Passione e<br />

curiosit‡: ingredienti fondamentali per un cocktail di<br />

successo<br />

Dalia TinË, La notizia vien camminando<br />

Francesca Bianchi ñ Federica Brena ñ Francesca Calabrese, <strong>Il</strong><br />

giornalismo si fa con la suola delle scarpe<br />

Elena Venutti, Un altro modo di sentire il mondo<br />

Leda Berio ñ Andrea Ciovati, ìDentro la notiziaî on-line<br />

Alessia DíArma, A Varese News i giornalisti anfibi<br />

Marta Bottini ñ Andrea Tomasini, Francesco: uníesperienza in<br />

differita<br />

Roberta Covelli ñ Federica Dattolo, Buzzati: il cronista<br />

letterario<br />

Federica Dissabo ñ Giorgia Troiani, Giornalista: non sempre<br />

uno squalo<br />

Commenti sullíesperienza del Laboratorio di Giornalismo<br />

2


Dal 10 al 16 giugno, il liceo <strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong> ospita la learning<br />

week ìdentro la notiziaî<br />

CRONISTI IN SETTE GIORNI<br />

20 ragazzi con líaiuto di professionisti scoprono in una<br />

settimana il mondo del giornalismo<br />

Giornalisti non si nasce ma si<br />

diventa. Sembrerebbe impossibile<br />

in cosÏ poco tempo, ma gli<br />

studenti iscritti alla Learning<br />

week ìDentro la Notiziaî ci stanno<br />

provando. Dal 10 al 16 giugno, sei<br />

giorni di full immersion nella<br />

frenetica vita del cronista, hanno<br />

posto le basi per la piena<br />

comprensione di questo complicato<br />

mestiere. <strong>Il</strong> corso, organizzato<br />

dalla dirigente Cristina Boracchi<br />

e supervisionato<br />

delle<br />

professoresse<br />

Marilena Goracci,<br />

Marcella Colombo<br />

e Chiara Iotti,<br />

ha avuto come<br />

sede il <strong>Liceo</strong><br />

<strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong> di<br />

Busto Arsizio.<br />

Vi hanno<br />

partecipato<br />

studenti del<br />

triennio<br />

provenienti da<br />

tutta la<br />

Lombardia.<br />

Diversi professionisti hanno<br />

collaborato allo svolgimento di<br />

questa settimana. Apre le danze<br />

Matteo Inzaghi, direttore di Rete<br />

55 attraverso una lezione frontale<br />

sul ruolo dellíinformatore e dei<br />

media. A seguire Alfonso Sodano,<br />

medico-psicologo, punta<br />

líattenzione sullíetica richiesta<br />

ad ogni giornalista, per poi<br />

proseguire con il caposervizio<br />

della Prealpina Silvestro<br />

Pascarella e la sua introduzione<br />

alla composizione dellíarticolo.<br />

<strong>Il</strong> secondo giorno ricomincia con<br />

una nuova lezione di Matteo<br />

Inzaghi centrata sulle tipologie<br />

di settore. <strong>Il</strong> pubblicista<br />

Francesco Carabelli, impegnato a<br />

Sky Sport, insieme a Stefano<br />

DíAdamo, giornalista di<br />

Varesenews, arricchiscono con<br />

testimonianze basate su esperienze<br />

personali. Nel pomeriggio prende<br />

avvio il primo laboratorio,<br />

mettendo cosÏ in luce le capacit‡<br />

apprese nei passati giorni di<br />

lezione attraverso líanalisi di<br />

articoli firmati<br />

da Dino Buzzati.<br />

Divisi in due<br />

gruppi, il mattino<br />

del venerdÏ,i<br />

ragazzi guidati in<br />

alternanza da<br />

Carabelli e<br />

DíAdamo affrontano<br />

il ì grande<br />

acquario della<br />

comunicazioneî e<br />

il mondo del<br />

giornalismo<br />

online. Grazie<br />

In ìredazioneî i ragazzi lavorano al<br />

allíintervento<br />

numero unico.<br />

pomeridiano di<br />

Paolo Castelli del Politecnico,<br />

gli studenti si sono poi<br />

addentrati nel mutevole e<br />

complesso rapporto tra giornalismo<br />

e cinema tramite la visione di<br />

sequenze tratte da film inerenti.<br />

La giornata di sabato Ë stata<br />

invece dedicata a mini-stage a<br />

Prealpina, Varesenews e Rete 55<br />

che hanno premesso ai partecipanti<br />

di venire a contatto con il<br />

funzionamento di una vera<br />

redazione.Dopo la pausa domenicale<br />

le lezioni riprendono con<br />

líintervento diretto degli<br />

studenti, che si cimentano nella<br />

realizzazione di un giornalino<br />

online a numero unico aiutati<br />

3


dalla vice direttrice del<br />

telegiornale di Rete 55 Chiara<br />

Milani e da Silvestro Pascarella.<br />

Líesperienza si conclude nella<br />

giornata di martedÏ con la fine<br />

del lavoro iniziato il giorno<br />

precedente, e per sei fortunati<br />

con una vista alla redazione e<br />

studi del telegiornale di Rai3.<br />

Una settimana come questa, ricca<br />

di insegnamenti da parte di<br />

personaggi competenti e con un<br />

ampio bagaglio di esperienza alle<br />

spalle, mira a trasmettere<br />

passione e vocazione<br />

indispensabili per una vita<br />

intensa e movimentata come quella<br />

del giornalista. Le lezioni<br />

teoriche unite ai lavori di<br />

laboratorio e i mini-stage hanno<br />

lo scopo di dare una visione a 360<br />

gradi delle soddisfazioni,<br />

difficolt‡ e responsabilit‡ che,<br />

inevitabili, fanno parte di questo<br />

mestiere. Che questa innovativa<br />

esperienza sia un punto di<br />

partenza per studi successivi o<br />

semplicemente una settimana volta<br />

a incrementare la conoscenza<br />

personale, i ragazzi senza dubbio<br />

se ne ritroveranno in entrambi i<br />

casi arricchiti. Chiss‡ che uno<br />

dei partecipanti diventi un giorno<br />

il nuovo Indro Montanelli.<br />

Camilla Perretti<br />

Elisa Masetti<br />

Che cosa Ë una learning week?<br />

» una settimana di approfondimento<br />

promossa dalla regione Lombardia con<br />

líintento di avvicinare gli studenti a<br />

diversi ambiti lavorativi, artistici e<br />

scientifici attraverso líutilizzo di<br />

un metodo che si discosta dalle<br />

tradizionali lezioni scolastiche. Si<br />

aggiunge al piano teorico un supporto<br />

pratico, composto di laboratori e<br />

stage che portano al contatto diretto<br />

con i professionisti del settore. <strong>Il</strong><br />

percorso formativo, finalizzato anche<br />

allo sviluppo delle personali<br />

attitudini e capacit‡ interpersonali,<br />

Ë finanziato dalla Sovvenzione Globale<br />

Learning Week e si svolge nellíarco di<br />

40 ore ripartite in sei giorni. Ogni<br />

settimana prevede un tetto massimo di<br />

25 partecipanti frequentanti il<br />

triennio. Eí possibile anche<br />

soggiornare allíestero o negli edifici<br />

direttamente interessati a seconda del<br />

percorso formativo scelto.<br />

Uníopportunit‡ unica per il futuro<br />

professionale di ogni studente.<br />

Roberta e Federica allíopera<br />

4


Dal 10 al 16 giugno il liceo <strong>Crespi</strong> ospita ìgiornalisti in erbaî e<br />

professionisti<br />

PASSIONE E CURIOSITAí: GLI INGREDIENTI<br />

FONDAMENTALI PER UN COCKTAIL DI SUCCESSO.<br />

Incontro con il direttore di Rete 55 Matteo Inzaghi nel<br />

primo giorno di Learning Week. Subito venti studenti si<br />

appassionano alle parole del relatore<br />

. Con<br />

questa frase il 10 giugno Matteo<br />

Inzaghi, direttore del<br />

telegiornale varesino ìRete55î,<br />

incuriosisce i venti ragazzi<br />

della Learning Week ìDentro la<br />

notiziaî, organizzata al liceo<br />

classico ì<strong>Crespi</strong>î di Busto<br />

Arsizio per aprire loro le porte<br />

del giornalismo.<br />

Matteo Inzaghi<br />

Carisma, passione, curiosit‡,<br />

credibilit‡, sintesi e semplicit‡<br />

sono le doti principali per un<br />

buon giornalista che, come ha<br />

spiegato il direttore, deve<br />

seguire alcune regole<br />

fondamentali. La prima cosa Ë la<br />

perlustrazione, per ricercare<br />

nuove idee e nuovi spunti che<br />

daranno vita alla notizia.<br />

Bisogna in un secondo momento<br />

verificare líattendibilit‡ delle<br />

fonti che il giornalista prende<br />

in considerazione e infine<br />

valutare le informazioni in base<br />

ad un criterio fondamentale:<br />

quello della ìnotiziabilit‡î, che<br />

consiste nel classificare le<br />

notizie in base allíinteresse del<br />

pubblico.<br />

Questa Ë la routine di un<br />

redattore, che nel caso di un<br />

direttore di testata ha un ritmo<br />

ancora pi˘ serrato.<br />

La mattinata di Inzaghi inizia con<br />

líarrivo in redazione e la<br />

valutazione di quelle che sono le<br />

proposte dei suoi colleghi. Subito<br />

dopo redige la prima scaletta della<br />

giornata sulla quale vengono<br />

segnati líordine con cui le notizie<br />

verranno presentate nelle varie<br />

edizioni, correlate dai nomi dei<br />

giornalisti e dei tecnici che hanno<br />

realizzato il servizio.<br />

Grafica di Tg 55<br />

» il direttore che definisce qual Ë<br />

la linea guida di un giornale. Lo<br />

fa scegliendo gli argomenti e<br />

proponendo, cosÏ, nuove chiavi di<br />

interpretazione da fornire ai<br />

telespettatori. Pubblico che,<br />

bombardato in ogni momento della<br />

giornata da notizie ed informazioni<br />

di ogni tipo, ha la possibilit‡<br />

díinformarsi scegliendo il giornale<br />

o il programma che pi˘ rappresenta<br />

le proprie idee e le propri<br />

esigenze.<br />

5


Infatti il direttore, pur avendo<br />

il dovere díinformare in modo<br />

oggettivo lo spettatore, ha anche<br />

la possibilit‡ di dare al<br />

telegiornale che dirige un taglio<br />

innovativo per accattivarsi<br />

líinteresse del pubblico. Quello<br />

che oggi sembra un lavoro da<br />

scrivania in realt‡ preserva lo<br />

spirito pi˘ vero del giornalismo:<br />

il contatto diretto con le<br />

persone. :<br />

conclude Inzaghi durante il primo<br />

giorno di lezione.<br />

Matteo Inzaghi ospite a radio RMF<br />

Nel secondo incontro il direttore<br />

fornisce agli studenti<br />

uníinfarinatura generale sulla<br />

storia e sulle regole del<br />

giornalismo. La spiegazione mira<br />

a delineare generi e tipologie<br />

di questo settore in modo tale da<br />

fornire ai ìgiornalisti in erbaî<br />

le basi per muoversi in questo<br />

nuovo mondo con pi˘ facilit‡ e<br />

con un occhio pi˘ attento alle<br />

sfumature della vita di<br />

redazione.<br />

Queste dunque sono le linee guida<br />

che Inzaghi ha insegnato ai<br />

ragazzi del <strong>Crespi</strong>, lasciando<br />

loro líaugurio di mantenere<br />

sempre viva questa passione e il<br />

monito di fare le proprie<br />

esperienze e la propria carriera<br />

ricordando che il giornalismo .<br />

<strong>Il</strong> direttore ha terminato citando<br />

una frase di Indro Montanelli, uno<br />

dei pi˘ grandi giornalisti<br />

italiani, che definisce il<br />

giornalista come .<br />

Francesca Maria Borghi<br />

Francesca Sharon Colombo<br />

Indro Montanelli con il suo ìfedele<br />

amicoî<br />

6


Dietro le quinte di un articolo:oltre líimprevisto per trovare líoccasione<br />

da narrare<br />

LA NOTIZIA VIEN CAMMINANDO<br />

Le studentesse del liceo crespi da rete 55 al monastero di torba<br />

<strong>Il</strong> gruppo davanti al monastero<br />

Una visita a Rete 55 puÚ<br />

riservare molte sorprese.<br />

Terminata la trasferta negli<br />

studi dellíemittente televisiva<br />

varesina e salutato il direttore<br />

del tg Matteo Inzaghi, sabato 13<br />

giugno le studentesse e la<br />

docente del progetto Learning<br />

Week ìDentro la notiziaî si<br />

trovano nel mezzo di un<br />

piazzale sterrato nellíarea<br />

industriale di Gornate Olona.<br />

In anticipo sullíorario<br />

stabilito per la navetta di<br />

ritorno a Busto Arsizio, la<br />

comitiva si ritrova cosÏ sotto<br />

un sole bollente, in uno<br />

scenario polveroso da Far West.<br />

La professoressa Marilena<br />

Goracci sfodera dalla borsa il<br />

foglio con il numero<br />

dellíautista del<br />

pulmino:. Ma<br />

sorge un dubbio: .<br />

Insieme decidono di chiamare il<br />

guidatore Luigi: non risponde.<br />

Dopo una breve riunione di<br />

redazione, in cui si discute di<br />

come sopravvivere con due<br />

pacchetti di cracker, niente<br />

acqua e trasporto su ruote, il<br />

gruppo síincammina alla ricerca<br />

di un centro abitato.<br />

Pellegrine dellíasfalto,passano<br />

alcune cascine, un ponte<br />

sullíOlona, una casa con animali<br />

finti monocolore tipo i sette<br />

nani da giardino, una<br />

tabaccheria che fa anche da<br />

trattoria ed infine vedono il<br />

cartello: ìF.a.i., Monastero di<br />

Torbaî.<br />

Docente e studentesse svoltano<br />

in una strada cosÏ larga che<br />

sentono gli specchietti delle<br />

auto sfiorare le loro braccia.<br />

<strong>Il</strong> verde comincia ad<br />

impossessarsi della zona.<br />

Tra i boschi, incorniciato da<br />

robinie, more e fiori spunta il<br />

pluri-centenario edificio: il<br />

monastero del nono secolo.<br />

La professoressa inizia le<br />

telefonate díaiuto, cercando di<br />

recuperare líautista. Le ragazze<br />

si crogiolano nella pace del<br />

posto mentre il sole le<br />

arrostisce.<br />

Salgono sulla collinetta dove<br />

sorge il monastero, proprio<br />

mentre una comitiva di<br />

sorridenti ottantenni svizzere<br />

se ne sta andando. Cinquecento<br />

metri e scorgono le prime pietre<br />

millenarie della chiesa romanica<br />

e il casale con la torre del<br />

quinto secolo.<br />

Nel caldo torrido una di loro<br />

intravede il miraggio di un<br />

gelato che poco dopo si<br />

concretizza in un cornetto.<br />

Nel frattempo, le altre due<br />

studentesse si accomodano<br />

allíombra e la docente gironzola<br />

nei dintorni della chiesa.<br />

<strong>Il</strong> pulmino sta giungendo.<br />

Le improvvisate esploratrici<br />

síincamminano verso la strada<br />

asfaltata e poi si mettono ad<br />

aspettare, allíombra.<br />

Grazie a questo disguido hanno<br />

vissuto proprio ìdentro la<br />

notiziaî: quando si dice il<br />

bello della diretta.<br />

Dalia TinË<br />

7


Pascarella dalla Prealpina alla Learning Week per un incontro<br />

intensivo sulle tecniche díinformazione<br />

IL GIORNALISMO SI FA CON LA SUOLA DELLE SCARPE<br />

Gli studenti a stretto contatto con i segreti e i trucchi del<br />

mestiere<br />

Líimportante per essere un bravo<br />

giornalista Ë raccontare i fatti. SÏ,<br />

ma come? Proprio questo Ë stato il tema<br />

centrale dellíintervento del<br />

giornalista della Prealpina Silvestro<br />

Pascarella, caposervizio della<br />

redazione di Busto Arsizio. La sua<br />

lezione ha fornito agli aspiranti<br />

giornalisti utili direttive riguardanti<br />

le varie tecniche di scrittura, la<br />

struttura base di un articolo e di un<br />

giornale e infine distribuzione dei<br />

ruoli nellíambito di una redazione.<br />

Prima di tutto Ë fondamentale porsi la<br />

domanda che cosíË una notizia?; Eí un<br />

elemento di novit‡ e di interesse<br />

pubblico,sociale - risponde Pascarella<br />

- e deve catturare líinteresse del<br />

lettore, facendo in modo che si senta<br />

coinvolto.<br />

Una volta chiarito questo concetto, la<br />

lezione si Ë concentrata sullíossatura<br />

di un articolo. Punto di partenza<br />

irrinunciabile Ë líattacco, il<br />

cosiddetto ìpugno in facciaî, capace di<br />

colpire nellíimmediato líattenzione del<br />

lettore e di fornire inoltre le ì5 Wî<br />

(who, what, when, where, why), ossia le<br />

coordinate essenziali della notizia.<br />

Definito líattacco, si passa alla<br />

stesura del corpo centrale, che<br />

contiene le necessarie argomentazioni.<br />

Infine, incisiva e accattivante, giunge<br />

la conclusione, che tira le somme del<br />

pezzo e che non deve mai contenere i<br />

commenti personali del giornalista.<br />

Proseguendo nel suo intervento,<br />

Pascarella ha menzionato il ìmenabÚî,<br />

termine che ha suscitato curiosit‡ in<br />

tutti i presenti. <strong>Il</strong> menabÚ non Ë<br />

altro che lo schema di pagina di un<br />

giornale - spiega líesperto ñ dove si<br />

possono trovare apertura, spalla,<br />

primo, secondo taglio e cosÏ via.<br />

Grazie allíutilizzo di alcuni giornali<br />

gli studenti hanno poi potuto visionare<br />

con chiarezza la divisione da lui<br />

esplicitata.<br />

Líultima fase dellíincontro si Ë<br />

focalizzata sui vari ruoli ricoperti<br />

dai giornalisti allíinterno di una<br />

redazione. Gli studenti, con estrema<br />

sorpresa, hanno cosÏ scoperto quante<br />

diverse mani collaborano<br />

allíelaborazione di qualsiasi strumento<br />

di comunicazione. <strong>Il</strong> vertice della<br />

ìpiramide redazionaleî Ë occupato dal<br />

direttore, nominato dallíeditore (colui<br />

che si occupa di finanziare la<br />

pubblicazione); un gradino pi˘ in basso<br />

si trova il vice, poi il caporedattore<br />

Silvestro seguito dal Pascarella: caposervizio. il Redattore e<br />

mestiere di giornalista<br />

corrispondente occupano gli altri<br />

livelli della gerarchia. Ce ne vuole<br />

quindi di strada per raggiungere il<br />

top. Da non dimenticare le mansioni di<br />

supporto, come il tipografo, il grafico<br />

e il fotografo, fondamentali per<br />

líimpaginazione e líimpatto visivo del<br />

giornale. PerchÈ anche líocchio vuole<br />

la sua parte.<br />

Quindi, aspiranti giornalisti, armatevi<br />

di dedizione, tenacia e passione,<br />

perchÈ, come afferma Pascarella: <strong>Il</strong><br />

giornalismo lo si fa con la suola delle<br />

scarpe e non alla scrivania.<br />

Francesca Bianchi<br />

Federica Brena<br />

Francesca Calabrese<br />

8


UN ALTRO MODO DI SENTIRE IL MONDO<br />

Giornali si vedono tutti i giorni, ma chi da una voce li<br />

porta su carta?<br />

Non si possono chiedere ad un<br />

giornalista gli orari, lo schema<br />

ripetitivo del suo lavoro. Sarebbe<br />

come chiedere alla pioggia quando ha<br />

intenzione di cadere. Giornalista non<br />

Ë solo un lavoratore, Ë una persona<br />

con un modo diverso di sentire la<br />

vita. CosÏ il 13 giugno gli studenti<br />

della Learning Week<br />

ìDentro la Notiziaî<br />

entrano nella redazione<br />

di Busto Arsizio del<br />

quotidiano locale ìLa<br />

Prealpinaî per osservare<br />

lo scorrere della<br />

giornata fra quelle mura.<br />

Ogni tanto una persona<br />

varca la porta. » uno dei<br />

cacciatori di notizie che<br />

lavora nel team. Sa di<br />

poter arrivare a met‡<br />

mattina, ma anche di<br />

dover stare allíerta fino<br />

a tarda sera. Dopotutto i<br />

fatti che interessano i<br />

lettori capitano quando<br />

capitano e se il giorno<br />

dopo non sono pubblicati<br />

sul quotidiano ci si<br />

trova davanti al ìbucoî,<br />

la sconfitta del<br />

giornalista. » questo che<br />

viene fatto di prima<br />

mattina in redazione: verificare le<br />

notizie apparse sugli altri giornali.<br />

Ciascuno ha il suo compito. <strong>Il</strong><br />

giornalista inviato ad una<br />

manifestazione o ad una mostra dovr‡<br />

valutare quanto interesse suscita<br />

quellíavvenimento per capire quante<br />

pi˘ informazioni possibili,<br />

alcune da canali ufficiali usati da<br />

molti, come le agenzie<br />

díinformazione, altre da cittadini<br />

comuni di cui bisogna conquistare<br />

la fiducia.<br />

Tra pile di vecchi giornali<br />

impolverati catalogati mese per<br />

mese, postazioni di lavoro immerse<br />

negli affetti personali di<br />

ciascuno, si osservano i<br />

giornalisti indaffarati i quali<br />

sebbene lamentandosi a volte del<br />

ritmo estenuante del loro lavoro,<br />

righe potrebbe valere allíinterno<br />

della pagina. <strong>Il</strong> caporedattore aprir‡<br />

la posta e esaminer‡ gli articoli<br />

inviati dai collaboratori, per poi<br />

decidere quanto spazio e quale<br />

posizione meritano nel ìmenabÚî. Su<br />

questo<br />

foglio, dove gi‡ al<br />

mattino si trova la<br />

pubblicit‡, le<br />

notizie verranno<br />

quasi sempre<br />

spostate o<br />

modificate secondo<br />

gli avvenimenti che<br />

capitano nel corso<br />

della giornata. A<br />

volte il redattore,<br />

in previsione di un<br />

appuntamento a<br />

tarda ora, dovr‡<br />

abbozzare una<br />

cronaca dellíevento<br />

da modificare al<br />

volo nel caso<br />

questo non si<br />

evolvesse come<br />

previsto.<br />

Pare semplice, ma<br />

soltanto perchÈ<br />

sotto tutte queste<br />

azioni quotidiane<br />

ci sono pilastri consolidati, ovvero<br />

le ìfontiî: forze dellíordine,<br />

ospedali, uffici stampa. <strong>Il</strong><br />

giornalista infatti non puÚ essere un<br />

burbero misantropo, deve coltivare i<br />

rapporti con le persone per riuscire<br />

ad ottenere<br />

Archivio de La Prealpina<br />

sorridono sapendo che Ë ciÚ che<br />

desiderano e che hanno reso la<br />

ìcaccia al tesoroî a cui giocavano<br />

da bimbi la professione della loro<br />

vita da adulti.<br />

Elena Venutti<br />

9


La lezione di Stefano DíAdamo: invischiati nella rete informatica<br />

ìDENTRO LA NOTIZIAî ON LINE<br />

<strong>Il</strong> reporter di Varesenews incontra gli aspiranti<br />

giornalisti del <strong>Crespi</strong><br />

Stefano DíAdamo<br />

. Stefano<br />

DíAdamo, giornalista di<br />

Varesenews, definisce cosÏ la<br />

fretta che domina il<br />

suo lavoro online. Piombato dalla<br />

redazione di Gazzada in via<br />

Carducci a Busto Arsizio le<br />

mattine dellí11 e 12 giugno,<br />

discorre di giornalismo con gli<br />

studenti della Learning Week<br />

organizzata nel <strong>Liceo</strong> classico<br />

ì<strong>Crespi</strong>î.<br />

Punto centrale della sua lezione<br />

sono le differenze con gli altri<br />

mezzi díinformazione, televisivo e<br />

cartaceo; la frontiera<br />

informatica, ancora giovane, non<br />

puÚ non richiedere un diverso<br />

approccio tecnico. Notizie, fonti<br />

e sintesi sono la base comune,<br />

collegata perÚ ad una necessit‡<br />

nuova: líefficienza organizzativa,<br />

il continuo aggiornamento.<br />

Elemento questíultimo di cui manca<br />

il tradizionale giornalismo<br />

cartaceo e presente soltanto in<br />

parte in quello televisivo; in<br />

questo senso, viene definito il<br />

percorso stesso della notizia,<br />

diffusa attraverso ogni tipo di<br />

media in maniera differente. Se la<br />

televisione mostra la notizia e il<br />

quotidiano líapprofondisce, al<br />

giornalismo informatico rimangono<br />

la purezza della notizia e<br />

líimmediatezza della<br />

sintesi. CiÚ non lo priva della<br />

possibilit‡ dellíapprofondimento:<br />

DíAdamo,infatti,evidenzia<br />

líimportanza dellíapporto tecnico<br />

dellíipertesto, a cui si accede<br />

con il fantomatico<br />

semplice ìclicî. Basta una leggera<br />

pressione del dito<br />

La potenza sintetica del ìclicî<br />

sinistro perchÈ il lettore abbia<br />

libero accesso ad un numero<br />

illimitato di notizie presenti<br />

nellíarchivio informatico. <strong>Il</strong><br />

rapporto con il quotidiano rimane<br />

allo stesso tempo serrato;<br />

líonline,infatti,necessita di un<br />

confronto sistematico con il mezzo<br />

cartaceo evitando che si<br />

creino eventuali ìbuchiî. Proprio<br />

quei buchi che sono la pi˘ grande<br />

paura del giornalista: líessersi<br />

fatti sfuggire una notizia,<br />

pubblicata invece dalla<br />

concorrenza.<br />

Accanto alle differenze,<br />

numerosissime anche le<br />

similitudini con il mezzo<br />

cartaceo. Fondamentale rimane<br />

líorganizzazione della pagina,<br />

compresi gli inevitabili limiti di<br />

spazio e la disposizione<br />

gerarchica delle notizie. Con<br />

líinformazione televisiva, il<br />

10


mezzo informatico trova le sue<br />

affinit‡ nellíutilizzo<br />

dellíarchivio fotografico e di<br />

uníabbondante quantit‡ di video.<br />

Altro elemento comune sono i<br />

cosiddetti ìlanci díagenziaî Ansa<br />

(agenzia nazionale stampa<br />

associata).<br />

Ma quali fonti allora<br />

contraddistinguono il giornalismo<br />

informatico? La chat e la posta<br />

elettronica.<br />

Questi due mezzi garantiscono la<br />

comunicazione tra i membri della<br />

redazione e soprattutto il<br />

confronto diretto con il cittadino<br />

stesso, che si trova spesso ad<br />

essere parte attiva del processo<br />

informativo, fornendo spunti,<br />

fonti, opinioni, notizie stesse.<br />

Ecco perchÈ il giornalista, in<br />

dialogo continuo con il lettore, Ë<br />

incalzato dalla fretta, dalla<br />

necessit‡ di velocizzare il<br />

proprio lavoro, sottoponendolo al<br />

ritmo del mondo informatico. Ed<br />

ecco il perchÈ di quella strana<br />

aura da ìlinotipista schizzatoî<br />

attribuita al giornalista, ecco il<br />

perchÈ di quegli occhi gonfi, di<br />

quei movimenti frenetici,<br />

irrequieti, di chi combatte contro<br />

il tempo per garantire, con la sua<br />

esperienza, la libert‡ e la<br />

consapevolezza attraverso<br />

líinformazione del futuro.<br />

Insomma, il giornalismo online<br />

come efficienza, velocit‡,<br />

sintesi, nuove tecnologie, purezza<br />

della notizia e fretta. Che Ë<br />

cattiva consigliera, ma<br />

inevitabile compagna.<br />

Leda Berio<br />

Andrea Ciovati<br />

Servono ancora le mani e soprattutto le idee<br />

11


A VARESE NEWS I GIORNALISTI ANFIBI<br />

I ragazzi del progetto Learning Week in visita alla<br />

redazione di in via Gallarate 45 a Gazzada Schianno<br />

Due file di computer allineati<br />

con precisa attenzione<br />

contrastano con il marasma<br />

presente sulle scrivanie.<br />

Appunti qua e l‡, post-it gialli<br />

sparsi un poí dappertutto.<br />

Libri, persino un codice civile.<br />

CosÏ si presenta la redazione di<br />

Varese News (in via Gallarate 45<br />

a Gazzada Schianto) a una<br />

delegazione di studenti che<br />

grazie al progetto Learning Week<br />

hanno avuto modo sabato 13<br />

giugno di conoscere pi˘ da<br />

vicino il mondo del giornalismo<br />

on-line.<br />

Redazione di Varese News<br />

CíË odore di caffË nellíaria,<br />

e viene da chiedersi se sia per<br />

questo motivo che i giornalisti<br />

appaiono sempre cosÏ stressati.<br />

Si assiste ad un continuo viavai<br />

di persone,e pensare che il<br />

sabato in redazione Ë<br />

considerata giornata<br />

ìtranquillaî. Ma il clima, alla<br />

faccia della fretta incalzante,<br />

Ë molto rilassato.<br />

Ad un capo della stanza siede<br />

il direttore, sta controllando<br />

la pagina iniziale su cui pochi<br />

istanti prima lavoravano due<br />

ragazze. Questo Ë uno degli<br />

aspetti del giornalismo via web:<br />

in ogni momento il tuo lavoro<br />

puÚ essere modificato, e quello<br />

che adesso cíË,dopo una manciata<br />

di secondi potrebbe non esserci<br />

pi˘.Una redattrice appoggia una<br />

macchina fotografica:<br />

Stefano díAdamo spiega che<br />

nessuno in redazione ha una<br />

funzione precisa, tutti fanno<br />

tutto. Giornalisti ìanfibiî<br />

amano definirsi.<br />

La posta elettronica Ë zeppa di mail di ogni<br />

genere: molte delle fonti da cui i giornalisti<br />

attingono vengono da lÏ. Poi si controlla, si<br />

verifica, si parla con la gente, anche a costo<br />

di apparire sfrontati e impertinenti in casi in<br />

cui solo il silenzio dovrebbe farla da<br />

padrone. La cronaca che si tinge di nero<br />

infatti viene<br />

letta da molte persone.Succede<br />

cosÏ per le notizie piccole e<br />

grandi che siano. Si parte da<br />

una fonte, come puÚ essere<br />

líannuncio del Festival sui<br />

Pattini promosso dallíAccademia<br />

Bustese Pattinaggio. Si comincia<br />

a scrivere, cercando un attacco<br />

accattivante, un titolo che<br />

catturi líattenzione. Sempre pi˘<br />

veloci e precisi. Si abbinano<br />

foto, perchÈ attraverso<br />

líimmagine sia possibile<br />

trasmettere quellíemozione in<br />

pi˘, che le parole scritte da<br />

sole non sono in grado di<br />

rendere. E con un click il tuo<br />

lavoro Ë allíimprovviso sotto<br />

gli occhi di tutti. E ci si<br />

sente investiti di una<br />

responsabilit‡ particolare, che<br />

ti porta a calibrare parole, che<br />

ti espone al pubblico e anche a<br />

qualche pericolo. E non si dica<br />

che quella del giornalista non Ë<br />

una professione avventurosa.<br />

Alessia díArma<br />

12


Carabelli alla Learning Week: lezioni di teoria e pratica per i<br />

reporter di domani<br />

FRANCESCO: UNíESPERIENZA IN DIFFERITA<br />

<strong>Il</strong> giornalista di Sky spiega ai ragazzi della Learning<br />

Week le tecniche dellíinformazione<br />

Líex studente Francesco Carabelli<br />

torna a scuola, ma per insegnare.<br />

Da Sky sport al liceo <strong>Crespi</strong>, la<br />

sua esperienza Ë stata condivisa<br />

da giovani studenti, aspiranti<br />

giornalisti della Learning Week.<br />

<strong>Il</strong> primo contatto con i ragazzi Ë<br />

avvenuto giovedÏ 11 giugno, tra i<br />

banchi di scuola.<br />

Una volta indossati gli abiti da<br />

insegnante, perÚ, Carabelli ha<br />

interessato i presenti con una<br />

vivace presentazione della sua<br />

vita e delle sue prime avventure<br />

giornalistiche.<br />

Nonostante i liceali fossero<br />

abbastanza stanchi di vedere la<br />

cattedra davanti ai loro occhi,<br />

Francesco si Ë differenziato<br />

dalla tipica figura<br />

dellíinsegnante, portando avanti<br />

un discorso piacevole e<br />

interessante.<br />

Nocciolo della questione Ë stato<br />

líapproccio al mondo delle<br />

testate e degli articoli,<br />

spiegato in modo giovane e<br />

intraprendente. Dalle prime<br />

difficolt‡ della gavetta fino<br />

allíarrivo a Sky sport, ha<br />

descritto ai partecipanti il<br />

cammino che si deve percorrere<br />

per questíattivit‡. ì<strong>Il</strong><br />

giornalista Ë un essere<br />

multiforme, io ho iniziato a<br />

scrivere su carta e poi sono<br />

finito a comporre servizi<br />

televisiviî. Carabelli ha<br />

spiegato ai ragazzi la differenza<br />

tra giornalista della carta<br />

stampata e televisivo.<br />

Da quanto appreso, la televisione<br />

esige stretta collaborazione tra<br />

tecnici e giornalisti, tempi pi˘<br />

brevi e ìfolli corseî a caccia<br />

del servizio, contrariamente al<br />

lavoro di scrittura dei giornali<br />

su carta. ìPrima le immagini e i<br />

suoni, poi il commentoî. E<br />

ancora: ì<strong>Il</strong> vero lavoro Ë<br />

scattare in macchina e correre<br />

dalla notiziaî. <strong>Il</strong> punto di forza<br />

della redazione, perÚ, Ë un<br />

archivio ordinato e ricco di<br />

immagini e suoni con cui<br />

corredare i reportage.<br />

Francesco Carabelli, inviato di<br />

Sky sport.<br />

La vera lezione si Ë tenuta<br />

venerdÏ, sui computer dellíaula<br />

informatica, dove il<br />

telegiornalista ha mostrato delle<br />

13


slide di pura teoria<br />

dellíinformazione. Titolo del<br />

lavoro: ìGiornalismo: istruzioni<br />

per líusoî.<br />

Attraverso citazioni famose e<br />

dettami dellíesperienza,<br />

Francesco Carabelli ha saputo<br />

condividere le conoscenze base di<br />

questo duro lavoro con gli<br />

adolescenti.<br />

Finita la teoria, Ë arrivata<br />

líora della pratica. Compito di<br />

venerdÏ pomeriggio: leggere<br />

notizie Ansa ed elaborare lanci<br />

per telegiornali. ìSpiegare<br />

líavvenuto in poche righe, sono<br />

cosÏ i lanciî spiega il giovane<br />

Carabelli. Dopo uníiniziale fase<br />

di stallo, gli ìancoraî studenti<br />

sono riusciti a scrivere pezzi di<br />

quattrocento parole al massimo,<br />

variopinti ed esaustivi,<br />

ricevendo anche i complementi dai<br />

professori ìtutorî presenti.<br />

Snodo fondamentale di entrambe le<br />

lezioni Ë stato la citazione<br />

delle fonti, ìfondamentale<br />

attivit‡ per evitare<br />

ripercussioni legaliî e<br />

routinizzare líimprevisto ìperchÈ<br />

non sai mai cosa puÚ succedereî.<br />

Un altro importante passaggio Ë<br />

il cosiddetto ìcriterio di<br />

notiziabilit‡î: le notizie devono<br />

essere interessanti per gli<br />

ascoltatori, indipendentemente<br />

dal giudizio del giornalista.<br />

Purtroppo Francesco ha tenuto<br />

solamente due incontri e ai<br />

ragazzi manca gi‡ la sua<br />

semplicit‡ e simpatia.<br />

Una cosa Ë certa: gli adolescenti<br />

hanno fatto tesoro dei suoi<br />

consigli e magari, in futuro,<br />

potranno tornare utili a qualcuno<br />

di loro.<br />

Marta Bottini<br />

Andrea Tomasini<br />

14


Lezioni di stile al <strong>Liceo</strong> <strong>Crespi</strong> grazie al grande scrittore<br />

tumore, dallíaltra la cronaca<br />

BUZZATI: IL CRONISTA della LETTERARIO<br />

vittoria di Coppi su<br />

Bartali al Giro díItalia í49 e<br />

infine una trattazione<br />

riguardante líarte contemporanea.<br />

Dal dolore per la morte di Evita alla vittoria di Coppi:<br />

analisi di un giornalista<br />

A chi avesse chiesto a Oscar<br />

Wilde la differenza tra<br />

giornalismo e letteratura, egli<br />

avrebbe risposto:. Per questo, forse,<br />

Buzzati fuse giornalismo e<br />

letteratura: articoli di sport,<br />

di spettacolo, di arte, trattati<br />

come fossero la continuazione di<br />

un suo racconto.<br />

Questa Ë una delle<br />

caratteristiche<br />

predominanti dei<br />

pezzi di Dino<br />

Buzzati, analizzati<br />

dagli aspiranti<br />

giornalisti che<br />

partecipano alla<br />

Learning Week<br />

ìDentro la notiziaî<br />

al <strong>Liceo</strong> <strong>Crespi</strong> di<br />

Busto Arsizio.<br />

Líaula video<br />

dellíedificio, nel<br />

pomeriggio dellí11<br />

giugno, Ë stata teatro di un<br />

confronto tra gli studenti sulla<br />

base delle doti di cronista<br />

dellíautore, noto anche come<br />

novellista e pittore.<br />

Gli articoli, proposti dalle<br />

docenti di lettere della scuola<br />

(Marcella Colombo, Marilena<br />

Goracci e Chiara Iotti), tratti<br />

dalla raccolta postuma ìCronache<br />

Terrestriî, sono stati scritti<br />

durante la lunga collaborazione<br />

di Buzzati con il ìCorriere della<br />

Seraî.<br />

Ogni professoressa ha illustrato<br />

un articolo a un gruppo ristretto<br />

di alunni, aprendosi al<br />

dibattito.<br />

Diversi gli argomenti trattati:<br />

da una parte il ricordo commosso<br />

per la morte della giovane Evita<br />

PerÚn, stroncata da un devastante<br />

Al di l‡ dellíaccaduto, Buzzati<br />

mette il lettore in condizione<br />

díinterrogarsi su riflessioni che<br />

vanno oltre la cronaca, come la<br />

difficolt‡ di definire quale sia<br />

la vera fortuna, se líeffimero<br />

successo incarnato da Evita PerÚn<br />

oppure la quotidianit‡ di una semplice donna.<br />

Líattrice, mai nominata<br />

Francobollo stampato in occasione del<br />

centenario dalla nascita di Buzzati<br />

nellíarticolo, Ë<br />

mostrata come una<br />

vera e propria<br />

principessa,<br />

favorita in<br />

apparenza dal<br />

destino, tanto da<br />

essere invidiata<br />

dalle altre donne.<br />

Sorte che le si<br />

riveler‡ perÚ<br />

avversa, a causa di<br />

una malattia che,<br />

prima di ucciderla,<br />

le toglier‡ ìa<br />

squame la bellezzaî,<br />

rendendo quella che un tempo fu<br />

una giovane ìstraordinaria,<br />

comparsa nello splendore della<br />

bellezza, del lusso e della famaî<br />

una donna compatita dalle sue<br />

coetanee, che prima si sentivano<br />

inferiori a lei. Líarticolo perde<br />

quindi, in parte, la semplice<br />

valenza informativa, prediligendo<br />

una pi˘ approfondita analisi sul<br />

significato di fortuna.<br />

Altro tema toccato da Buzzati<br />

risulta la questione sullíarte e<br />

sulla bellezza, che cosa sia da<br />

giudicare bello e che cosa<br />

semplice orpello. Líarte<br />

contemporanea, oggetto<br />

dellíarticolo, Ë, secondo<br />

líautore, incompresa o troppo<br />

valorizzata. Líopinione di chi<br />

ammira queste opere, a parere di<br />

Buzzati, Ë molto influenzata<br />

15


dalle recensioni che appaiono sui<br />

giornali. In questo modo perÚ,<br />

essa perde il suo significato<br />

intrinseco, concentrandosi su<br />

constatazioni superficiali.<br />

Invece, come ha spiegato una<br />

delle docenti, Ë<br />

elemento predominante soprattutto<br />

nelle cronache sportive. Un<br />

celebre esempio risulta il<br />

resoconto della vittoria di Coppi<br />

su Bartali. Descritta come<br />

uníimpresa epocale, la gara<br />

assume connotati di racconto,<br />

dando spazio anche alla<br />

psicologia dei due ciclisti,<br />

quasi il cronista potesse entrare<br />

nelle loro teste e dar voce ai<br />

loro pensieri.<br />

E forse Ë per spiegare questa<br />

fusione buzzatiana tra narrazione<br />

e cronaca che líattuale direttore<br />

del ìCorriere della Seraî,<br />

Ferruccio DeBortoli, afferma:<br />

ìNon deve prevalere un asettico e<br />

arido cinismo del giornalismo che<br />

non crede pi˘ in nulla. <strong>Il</strong><br />

giornalismo deve essere in<br />

qualche modo portatore di<br />

valori.î<br />

Roberta Covelli<br />

Federica Dattolo<br />

primo piano del giornalista<br />

Dino Buzzati nel suo<br />

studio<br />

16


Alla Learning Week del liceo <strong>Crespi</strong> scende in campo il medicopsicologo<br />

Alfonso Sodano per orientare i ragazzi.<br />

IL GIORNALISTA: NON SEMPRE UNO SQUALO<br />

Dalla teoria alla pratica: i ragazzi analizzano le<br />

proprie scelte.<br />

. Esordisce cosÏ<br />

Alfonso Sodano nel corso della sua<br />

lezione al liceo <strong>Daniele</strong> <strong>Crespi</strong><br />

di Busto Arsizio nellíambito del<br />

progetto Learning Week ìDentro la<br />

notiziaî, mettendo in crisi i<br />

venti studenti partecipanti .<br />

<strong>Il</strong> compito di Alfonso Sodano,<br />

medico adolescentologo attivo<br />

nellíistituto come<br />

consulente<br />

psicologico,<br />

consiste<br />

nellíaiutare gli<br />

studenti a<br />

comprendere le<br />

motivazioni che li<br />

spingono a<br />

considerare la<br />

carriera<br />

giornalistica<br />

offrendo loro un<br />

servizio di<br />

orientamento.<br />

Attraverso tre<br />

domande chiave il<br />

medico-psicologo porta i ragazzi a<br />

scoprire le qualit‡ del buon<br />

giornalista e ad analizzare con<br />

attenzione le mansioni che si<br />

troveranno a dover svolgere nel<br />

caso in cui decidessero di<br />

intraprendere questa impegnativa<br />

carriera.<br />

Allíinizio la partecipazione Ë<br />

scarsa, complice líorario da<br />

pennichella; ma superata la fase<br />

critica i ragazzi riprendono la<br />

loro vitalit‡ esprimendola<br />

attraverso una valanga di idee.<br />

In particolare líaccento si pone<br />

su quelle qualit‡ sociali che mai<br />

si penserebbero proprie di un<br />

cronista: diplomazia e capacit‡ di<br />

relazionarsi con le persone sembrano<br />

scontate e indispensabili solo in un<br />

politico. Dunque il lavoro di un<br />

giornalista non si svolge solo dietro<br />

il desk, come Ë chiamato in gergo il<br />

computer, ma sulla strada, a diretto<br />

contatto con la realt‡.<br />

<br />

riprende Sodano.<br />

Questo Ë il punto di<br />

contatto con la<br />

professione del<br />

dottore, che come<br />

psicologo sa bene<br />

quanto sia<br />

importante<br />

relazionarsi al<br />

mondo esterno.<br />

Fino a qui la teoria<br />

non Ë complicata,<br />

che fossero<br />

necessarie certe<br />

qualit‡ era opinione comune.<br />

Gli stessi ragazzi non trovano nulla<br />

di nuovo nel messaggio, ma a questo<br />

punto le cose si complicano: sfatare<br />

líidea comune del giornalista come<br />

squalo sempre a caccia di scandali<br />

non Ë cosa facile da mettere in<br />

pratica.<br />

Attraverso il lavoro di confronto con<br />

i ragazzi emerge líimmagine di un<br />

giornalista che abbia una funzione<br />

etica, una figura che lavora al<br />

servizio delle persone per uníutilit‡<br />

sociale e non alla ricerca di mera<br />

gloria personale.<br />

Lo specialista insiste molto sul<br />

rapporto tra il cronista e le sue<br />

fonti, sullíimportanza dellíascolto e<br />

<br />

17


dellíattenzione date alla notizia<br />

sempre nel rispetto delle persone<br />

coinvolte. sono invece le<br />

caratteristiche<br />

del giornalismo<br />

secondo i ragazzi.<br />

Inoltre<br />

irrinunciabile Ë<br />

líabilit‡<br />

necessaria a<br />

filtrare le<br />

informazioni, per<br />

trasmetterle con<br />

oggettivit‡ al<br />

destinatario. <strong>Il</strong><br />

cronista assume<br />

cosÏ anche una<br />

funzione educativa<br />

(idea che peraltro<br />

Ë condivisa anche<br />

dai giornalisti<br />

che hanno tenuto<br />

le altre lezioni).<br />

Concluso líincontro si puÚ dire<br />

che i ragazzi siano soddisfatti.<br />

> dice Francesca<br />

sorridendo.<br />

>.<br />

Di diversa opinione Ë invece Andrea:<br />

>.<br />

In un breve<br />

incontro Alfonso<br />

Sodano delinea<br />

con pochi<br />

concetti il<br />

ritratto<br />

completo del<br />

giornalista:<br />

diplomatico,<br />

rispettoso,<br />

professionale,<br />

consapevole<br />

della sua<br />

funzione<br />

educativa e<br />

deciso a tutti i costi a portare a<br />

termine i suoi doveri sociali.<br />

><br />

><br />

Non Ë un caso che la lezione sia<br />

stata conclusa ricordando lo ìspirito<br />

di servizioî tanto caro a Falcone.<br />

Federica Dissabo<br />

Giorgia Troiani<br />

18


COMMENTI SULLíESPERIENZA DEL LABORATORIO DI GIORNALISMO<br />

<br />

Dalia TinË, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Giorgia Troiani, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Federica Dissabo, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Camilla Perretti, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Leda Berio, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Federica Dattolo, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />

Una settimana intensa e ricca di emozioni a diretto contatto con<br />

professionisti del settore che sono stati in grado di trasmetterci<br />

conoscenze e le proprie esperienze fatte sul campo. <strong>Il</strong> corso mi Ë servito<br />

per chiarirmi le idee e alimentare maggiormente questa mia passione.<br />

Francesca Maria Borghi, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />

19


Francesca Bianchi, <strong>Liceo</strong> Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

<br />

Roberta Covelli, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />

<br />

Andrea Ciovati, <strong>Liceo</strong> Classico Rebora Rho<br />

<br />

Andrea Tomasini, liceo Classico <strong>Crespi</strong> Busto Arsizio<br />

20

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!