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MASSIMO SFORZO - Azienda ULSS 8

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Anno XI - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento<br />

postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,<br />

comma 1, CNS TV<br />

n. 3 - Ottobre 2008<br />

Impegno dell'Ulss 8 per<br />

ridurre le liste di attesa.<br />

Non è facile far fronte<br />

all'aumento esponenziale<br />

delle prestazioni<br />

specialistiche. In campo<br />

per facilitare il cittadino<br />

il servizio cortesia e la<br />

prenotazione elettronica.<br />

SCATTA<br />

LA CORTESIA<br />

INTERVENTO DAI REPARTI APPROFONDIMENTI<br />

PREVENZIONE<br />

Cresce il rischio che le<br />

Ulss in futuro possano<br />

soffrire della carenza<br />

di medici specialisti.<br />

3-4<br />

Attivata l'osservazione<br />

breve intensiva anche<br />

nelle unità operative di<br />

Ostetricia e Ginecologia.<br />

19<br />

E' operativo il nuovo<br />

Centro prelievi<br />

dell'Ospedale San Giacomo<br />

di Castelfranco Veneto.<br />

22-23<br />

<strong>MASSIMO</strong> <strong>SFORZO</strong><br />

L'Ulss 8 aderisce<br />

alla campagna contro<br />

il papillomavirus<br />

rivolta alle adolescenti.<br />

26-27


SALUTE E BENESSERE: UDITO<br />

ALLA MAICO SIAMO A TUA DISPOSIZIONE<br />

Il Direttore Generale Maico Vi invita a Treviso e Conegliano<br />

per fare la prova gratuita dell’udito<br />

Sentire bene nutre la mente,<br />

capire le cose che ci dicono mette<br />

in comunicazione con il mondo.<br />

Un udito difettoso porta alla<br />

mancanza di comprensione,<br />

all’isolamento, alla solitudine.<br />

Oggi tutti hanno il diritto di<br />

migliorare la qualità della propria<br />

vita garantendosi la possibilità di<br />

sentire e capire. La tecnologia<br />

è anche in questo campo un<br />

prezioso aiuto: microcircuiti digitali<br />

riescono a ristabilire i corretti<br />

parametri acustici persi con il<br />

tempo o dovuti a fatti genetici.<br />

L’apparato uditivo umano è<br />

estremamente complesso e<br />

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Viale Nino Bixio 23/b - Tel. 0422 424491<br />

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 12.30 / 14.00 - 18.00<br />

talmente personale che non<br />

esistono due persone con la<br />

medesima capacità uditiva. Non<br />

solo ma la stessa persona può<br />

avere capacità uditive diverse<br />

in età diverse: ecco perché è<br />

necessario non solo misurare<br />

il proprio udito ma anche di<br />

monitorarne i cambiamenti. Il<br />

tecnico specializzato che può<br />

aiutarvi a valutare le vostre<br />

capacità uditive è l’audioprotesista<br />

della MAICO. MAICO è l’azienda<br />

leader nella ricerca scientifica e<br />

tecnologica dal 1937! I tecnici<br />

MAICO si aggiornano per<br />

essere in grado di approfondire<br />

le problematiche individuali di<br />

ogni singola persona e indagare<br />

le cause di eventuali mutamenti<br />

con sofisticati e innovativi mezzi<br />

tecnologici. E’ un’attività delicata<br />

e importante, che necessita<br />

di un grande supporto tecnico<br />

e di esperienza consolidata.<br />

La MAICO opera dal 1937 nel<br />

mondo dell’acustica, costruendo<br />

strumentazioni,progettando e<br />

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sempre all’avanguardia. MAICO<br />

è quindi sempre vicina a chi ha<br />

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I.P.


A<br />

ppena quindici anni fa il sistema sanitario<br />

nazionale si trovava a fare i conti con un<br />

surplus di medici ospedalieri ingiustificato.<br />

Oggi ci troviamo in una situazione quasi opposta,<br />

in cui il fabbisogno è in una situazione di pareggio rispetto alla disponibilità<br />

dei medici. Questo quadro pone degli interrogativi rispetto alla possibilità<br />

che, in un futuro prossimo, le Ulss si trovino a dover affrontare situazioni di<br />

preoccupante carenza medica. Abbiamo cercato di approfondire questo tema<br />

con l’ausilio di tre esperti del settore: il dirigente della direzione dei Servizi<br />

Sanitari del Veneto, Francesco Pietrobon, il presidente dell’Ordine dei Medici di<br />

Treviso, professor Domenico Stellini, ed il professor Domenico D’Avella, docente<br />

della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Padova e componente<br />

dell’Osservatorio per la formazione post lauream dell’area sanitaria.<br />

Si era all’inizio degli anni Novanta quando a destare preoccupazione era<br />

l’eccessivo numero di medici a disposizione delle strutture ospedaliere,<br />

effetto dell’indiscriminata liberalizzazione degli<br />

accessi universitari. Terminati gli studi<br />

universitari la maggior parte dei medici si<br />

trovava allora a fare i conti con le difficoltà<br />

nel trovare un posto fisso, alla necessità di<br />

accettare impegni precari o, nel peggiore dei<br />

casi, a lunghi periodi di sotto-occupazione o<br />

di disoccupazione.<br />

Erano gli anni in cui ancora non era necessario<br />

essere specialisti per essere assunti e<br />

l’accesso alla facoltà di Medicina era libero.<br />

All’Università di Padova, ad esempio, si iscrivevano<br />

oltre mille studenti ogni anno che,<br />

nel giro di sei-sette anni, complici i fisiologici<br />

ritiri, restituivano al territorio cinquecento<br />

intervento<br />

A caccia<br />

di medici<br />

Il rischio che in futuro si<br />

assista ad una carenza di<br />

medici è concreto.<br />

Cause, effetti e possibili<br />

soluzioni per superare<br />

questo rischio. L'opinione di<br />

Pietrobon, Stellini e D'Avella.<br />

Il futuro dei medici è conseguenza della programmazione attuale.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 3<br />

medici. Per porre un freno a questo incontrollabile<br />

e smisurato flusso di laureati fu introdotto il numero<br />

programmato per la facoltà di medicina e una sostanziale<br />

modifica dell’assetto delle scuole di specializzazione,<br />

che sono diventate un impegno formativo retribuito con una borsa<br />

di studio e a tempo pieno. Quindi, in epoca più recente, la fisionomia delle<br />

specializzazioni si è modificata ulteriormente, trasformandosi in un contratto di<br />

formazione-lavoro della durata di un anno, rinnovabile, che meglio regolamenta<br />

l’attività dello specializzando.<br />

A questi cambiamenti si è aggiunto il necessario adeguamento europeo che<br />

ha comportato una regolamentazione dei posti di accesso disponibili definiti<br />

in larga parte dal Ministero dell’università e della ricerca e in misura minore<br />

dalle singole Regioni. “Sono quest’ultime - spiega Francesco Pietrobon -, sulla<br />

base delle specifiche esigenze territoriali e di un’analisi dei previsti fabbisogni<br />

nel breve periodo ad individuare un’ulteriore quota di iscritti per ciascun corso<br />

di specializzazione, oltre a quelli definiti in sede nazionale. Ancora più esigua<br />

la quota integrativa resa possibile dai finanziamenti<br />

dei privati, delle fondazioni e delle<br />

aziende socio-sanitarie stesse che, però, non<br />

sono distribuite in base alle necessità o alle<br />

indicazioni di chi eroga il servizio sanitario,<br />

ma a livello nazionale”.<br />

“Di fatto si è venuto a creare un duplice<br />

sbarramento laddove prima la liberalizzazione<br />

era totale. I test di ammissione prima, al<br />

momento dell’iscrizione alla facoltà, ed i test<br />

di accesso poi per frequentare corsi di specializzazione,<br />

hanno portato con sé tanto benefici<br />

quanto svantaggi - osserva il professor<br />

Domenico Stellini -. Se da un lato questo<br />

nuovo assetto ha notevolmente ridimensio-


4 · OTTOBRE 2008 intervento<br />

nato la pletora medica generata negli anni Ottanta<br />

e Novanta, dall’altro, il rischio che negli anni futuri<br />

si assista al problema opposto, ovvero ci sia una<br />

carenza di medici, è più vicino e reale di quanto si<br />

immagini”. Basti qualche esempio. Nei mesi scorsi<br />

l’Ulss 8 ha presentato un bando di concorso per la<br />

copertura di un posto di ginecologo che è andato<br />

deserto. La stessa cosa era accaduta poco tempo<br />

prima quando ci sono voluti diversi mesi per coprire<br />

il posto di un medico neurologo, di un pediatra<br />

e di un ortopedico, e nulla fa escludere che anche<br />

nel futuro casi analoghi possano ripetersi.<br />

Al di là di singoli episodi esistono numeri che<br />

esprimono chiaramente questa tendenza. Entro il<br />

2025 ci saranno almeno 70mila medici in meno.<br />

Dei 280mila medici attuali almeno 100mila saranno<br />

andati in pensione. Tenendo conto che dall’Università<br />

escono circa 6200 medici specializzati all’anno,<br />

ne risulta una diminuzione di circa 4000 medici<br />

all’anno, il che significa più di dieci medici in meno<br />

al giorno!<br />

Il problema reale, però, non sta tanto e solo nella<br />

quantità dei medici ma nella loro specializzazione.<br />

“Accanto a specializzazioni inflazionate come quella<br />

di chirurgia generale – afferma il professor Domenico<br />

D’Avella - ne esistono altre ricercatissime:<br />

anestesia e rianimazione e radiologia su tutte.<br />

Scegliere di praticare il corso di specializzazione<br />

in anestesia significa avere la certezza di poter<br />

scegliere in quale struttura ospedaliera operare<br />

dettando le proprie condizioni, tanta è la richiesta”.<br />

Ciò può poter voler dire però che non sempre le<br />

necessità delle aziende socio-sanitarie locali siano<br />

soddisfatte dalle disponibilità di specializzati. Oggi<br />

la possibilità che alcune unità operative possano<br />

essere chiuse per la mancanza di medici comincia<br />

a diventare concreta.<br />

Diverse e complementari sono le risposte possibili.<br />

Innanzitutto sarebbe importante creare una<br />

maggiore osmosi tra la pianificazione ministeriale<br />

nazionale e quella regionale. “Molto già si sta<br />

facendo grazie al lavoro dell’Osservatorio per le<br />

scuole di specializzazione, l’ente universitario con<br />

cui si relaziona la Regione sul tema dei posti<br />

necessari – aggiunge D’Avella - . Ma la programmazione<br />

annuale, praticata ora, dovrebbe lasciare<br />

il posto ad una pianificazione più lungimirante e<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

a lungo termine, che guardi al di là delle contingenze<br />

e superi la mentalità del pensare all’oggi. A<br />

livello più generale si potrebbe ipotizzare anche un<br />

ripensamento della formazione specialistica. “Pur<br />

conservando l’indispensabile anello di congiunzione<br />

con l’Università, - spiega Stellini – sarebbe utile<br />

estendere la possibilità, anche per le unità operative<br />

opportunamente accreditate, di rilasciare<br />

la specializzazione, finora legata inscindibilmente<br />

agli Atenei".<br />

Questo primo intervento dovrebbe andare di pari<br />

passo con una ridefinizione del ruolo dei medici<br />

troppo e sempre più spesso impegnati in attività<br />

di tipo assistenziale. “Dovrebbero essere ottimizzate<br />

le risorse a partire da una migliore distribuzione<br />

del personale – conclude Stellini - , attribuendo<br />

al medico le funzioni prettamente specialistiche e<br />

sgravandolo dei compiti di assistenza”. Ed infine, in<br />

un’ottica previdente, che tiene conto del costante invecchiamento<br />

della popolazione, dovrebbero essere<br />

consolidate le strutture intermedie a cui affidare le<br />

lunghe degenze e gli anziani, quelli cioè che in larga<br />

parte già ora rappresentano i ricoveri ospedalieri.<br />

Solo così, forse, il rischio che la popolazione sia<br />

privata di una o più unità operative sarà evitato.


Quadrimestrale di informazione socio-sanitaria<br />

dell’<strong>Azienda</strong> Ulss 8 - Asolo - TV<br />

Anno XI, n° 3, ottobre 2008<br />

Direttore editoriale:<br />

Renato Mason<br />

Direttore responsabile:<br />

Mariano Montagnin<br />

montagnin@ulssasolo.ven.it<br />

Redazione:<br />

Luigi Antoniol, Antonio D’Alba, Luciano Milani,<br />

Fulvia Salzani, Annamaria Brosolo,<br />

Sandro Sessi, Alessandro Vanzetto.<br />

Redazione tecnica:<br />

Paolo Barichello, Maurizia Bordin,<br />

Luca De Marchi, Mario Durigon, Paola Marchet,<br />

Massimo Melloni, Ester Susin, Simone Tasso.<br />

Coordinatori di redazione:<br />

Ortensio Antonello<br />

BiancaRosa Rosato<br />

Monica Menin<br />

Sede direzione e redazione:<br />

Ufficio Relazioni con il pubblico<br />

auurp1@ulssasolo.ven.it<br />

via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV)<br />

Tel. 0423/526436 - Fax 0423/526053<br />

Fotografia:<br />

Enzo Pasqualetto<br />

Collaborazione giornalistica:<br />

Martina Berno<br />

Videoimpaginazione e Stampa:<br />

Tipografia Battagin s.r.l. - S. Zenone degli Ezz. (TV)<br />

Concessionaria pubblicità:<br />

M&A (Meneghini & Associati<br />

Viale Trento 56/F - 36100 - Vicenza<br />

Tel. 0444/578815 Fax: 0444 320321<br />

www.meneghinieassociati.it<br />

Autorizz. Tribunale di Treviso:<br />

n. 1072 del 30/03/05<br />

Iscrizione al ROC<br />

Registro degli Operatori di Comunicazione<br />

Pubblica n.10626 del 14/02/2002.<br />

sommario<br />

i n t e r v e n t o 3-4<br />

So m m a r i o 5<br />

PRImOPIANO<br />

Ridurre le liste di attesa 6-7<br />

La valutazione dell'urgenza 9<br />

LETTERE<br />

Screening salvavita 11<br />

ATTUALITA’<br />

I corsi del Seps 12<br />

La colonscopia con sedazione 13<br />

Ulss 8, eccellenza nazionale 15<br />

La prenotazione elettronica 16<br />

Il modello "Sartor" 17<br />

DAI REPARTI<br />

Obi in Ostetricia-Ginecologia 19<br />

L'ortopedia 21<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

APPROfONDImENTO<br />

Il Centro prelievi 22-23<br />

PREVENZIONE<br />

"Sani in strada" 25<br />

Papillomavirus 26-27<br />

Piccole produzioni locali 29<br />

DIsTRETTI<br />

Rischio e uso delle sostanze 30<br />

Ritiro dei referti 31<br />

La Casa dei Giacinti 33<br />

Rimettersi in gioco 35<br />

AssOCIAZIONI<br />

Casa del campo 36<br />

Il Gruppo Appartamento 37<br />

INfORmA<br />

Orari sedi amministrative 38


6 · OTTOBRE 2008 primo piano n salute ulss 8<br />

COSTANTE ATTENZIONE DELL’<strong>ULSS</strong> 8<br />

PER CONTENERE I TEMPI D’ATTESA<br />

I<br />

l fenomeno “tempi d’attesa” è un problema<br />

non solo italiano, ma di tutti i<br />

sistemi sanitari nati a “copertura universale”<br />

cioè creati in modo da coprire le<br />

spese dei cittadini per tutte le prestazioni<br />

sanitarie. Ormai, in tutto il mondo, la copertura<br />

universale in senso stretto non esiste<br />

più: i sistemi sanitari sono orientati a dare<br />

solo un certo numero di prestazioni e a far<br />

contribuire il cittadino mediante una quota<br />

di partecipazione.<br />

Questi sistemi - che sono un bene prezioso<br />

per il principio di equità e solidarietà che sottendono<br />

- sono andati in crisi per un motivo<br />

semplice: l’iperbolico incremento dei costi<br />

sanitari che non permette di coprire qualsiasi<br />

tipo di prestazione, a meno che non si accetti<br />

un altrettanto iperbolico aumento della pressione<br />

fiscale. I costi sono aumentati non solo<br />

perché ai consueti esami si sono aggiunti<br />

esami nuovi e più costosi, ma anche perché<br />

facciamo più esami. Nella nostra Ulss, ad<br />

esempio, nel 1995 sono state eseguite circa<br />

2.500 risonanze magnetiche; nel 2007 sono<br />

circa 20.000 con un aumento di circa 8 volte.<br />

Tuttavia i tempi d’attesa non sono diventati<br />

un ottavo. Così potrei continuare con numerosi<br />

altri esempi, non solo locali ma anche<br />

internazionali.<br />

Quale lavoro abbiamo sviluppato nell’Ulss<br />

8? Abbiamo lavorato su vari livelli: sulla<br />

efficienza sia in termini di apparecchiature<br />

(es. Risonanze Magnetiche più veloci) sia<br />

in temini di organizzazione. Per alcune specialità<br />

particolarmente sofferenti (ad esempio<br />

oculistica, cardiologia e, recentemente,<br />

ginecologia) siamo riusciti ad aumentare il<br />

numero di ore ambulatoriali grazie all’assunzione<br />

di nuovi medici. Tuttavia, negli ultimi<br />

tempi risulta sempre più difficile reclutare<br />

nuovi specialisti, poiché stiamo iniziando a<br />

sentire gli effetti del numero chiuso (e limitato<br />

rispetto al passato) dei posti delle scuole<br />

di specializzazione. Per comprendere il grado<br />

di criticità basta citare i seguenti esempi:<br />

nella nostra Regione sono previsti 4 posti/<br />

anno di oculistica e 6 posti/anno di neurologia.<br />

Per mesi, ad esempio, abbiamo ricercato<br />

un neurologo per sostituire il collega esperto<br />

in elettromiografia. Oltre a lavorare sull’aumento<br />

delle prestazioni l’Ulss 8 si è attivata<br />

per garantire le prestazioni a coloro che ne<br />

hanno più bisogno, evitando ridondanze<br />

superflue e selezionando le prestazioni di<br />

provata efficacia. Dal 2006 sono stati attivati<br />

i percorsi prioritarizzati (cioè precedenza ai<br />

casi più gravi) per le discipline dove i tempi<br />

d’attesa hanno le maggiori problematiche<br />

quali ad esempio oculistica e cardiologia.<br />

Su queste specialità, nei percorsi prioritarizzati,<br />

in genere le risposte sono buone su<br />

scala Ulss ed i problemi - si deve riconoscere<br />

- esistono quando il paziente vuole un<br />

determinato specialista o una specifica sede<br />

vicino a casa.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Molteplici le misure adottate<br />

dall’Ulss 8 per trovare risposte<br />

al problema delle liste di attesa,<br />

dai percorsi prioritarizzati per<br />

pazienti con gravi patologie a<br />

specifici protocolli.<br />

Si è lavorato anche sull’appropriatezza delle<br />

richieste, per evitare richieste superflue, sono<br />

stati definiti dei protocolli per particolari<br />

patologie (ad esempio il glaucoma) grazie<br />

alla collaborazione tra medici di medicina<br />

generale e specialisti. Molte cose sono state<br />

fatte e molte altre potranno essere sviluppate.<br />

Tuttavia il limite principale sarà dato dai<br />

limiti di spesa che si vorranno dare.<br />

Il futuro della nostra sanità sarà nella capacità<br />

della nostra comunità di darsi una programmazione<br />

sanitaria che guarda lontano,<br />

tenendo conto dei fabbisogni di salute reali<br />

della popolazione, riducendo il fenomeno<br />

liste d’attesa.<br />

Simone Tasso<br />

direttore specialistica<br />

ambulatoriale Ulss 8<br />

Lavorare sull’appropriatezza delle richieste è punto di partenza per risolvere il problema dei lunghi tempi di attesa.


Sono le undici del mattino di venerdì 5<br />

settembre 2008 e ci troviamo davanti<br />

al Centro unico prenotazioni di Montebelluna.<br />

Il clima è sereno, con precisione<br />

scattano i numeri di accesso allo sportello<br />

e l’utente che ha il numero corrispondente<br />

si avvicina allo sportello. Qualche minuto<br />

e tocca al successivo. Veloce anche il pagamento<br />

del ticket, utilizzando il codice a<br />

barre si paga rapidamente ai riscuotitori<br />

automatici con il contante o con le carte bancomat.<br />

“Guardi - mi dice una gentile signora<br />

di Volpago - il problema non è accedere<br />

allo sportello: qua o per telefono tutti sono<br />

gentili e ti ascoltano volentieri. I problemi<br />

se ci sono, sono per le attese della visita, per<br />

alcune specialità. In particolare oculistica si<br />

deve aspettare anche un anno”. Chiediamo<br />

ad altri utenti informazioni sulle attese per<br />

una visita e subito ci accorgiamo che la situazione<br />

è molto varia. “Ho avuto un incidente<br />

quindici giorni fa - spiega un signore di<br />

Fonzaso - e avevo una serie di esami da fare.<br />

Tutto è filato liscio e in una settimana me la<br />

sono cavata”. “Per una mammografia, glielo<br />

garantisco, - interviene una signora di Biadene<br />

- non c’è posto fino al prossimo anno.<br />

So bene che c’è il programma di screening,<br />

ma io avevo bisogno di farla”. Anche per il<br />

signor Giovanni di Caniezza i tempi sono<br />

più che accettabili: “Mia moglie è ricoverata<br />

adesso ad Aviano, prima abbiamo fatto diversi<br />

esami qua a Montebelluna e i tempi di<br />

attesa non sono stati lunghi”. Molte persone<br />

si avvicinano e in breve emergono alcune<br />

criticità tra cui oculistica, la prova da sforzo<br />

a Cardiologia, alcune visite ortopediche<br />

e alcuni esami radiologici hanno il record<br />

delle attese, qualcuno arriva fino alla fine<br />

del 2009. “Quello che più infastidisce è che<br />

se si va a pagamento per il giorno dopo hai<br />

l’appuntamento”, dice un signore di Asolo.<br />

“Capisco che i medici hanno diritto alla libera<br />

professione - dice una signora di Falzè - ma è<br />

difficile comprendere questa differenza”. “Io<br />

prenoto tutto a pagamento - dice la signora<br />

Antonia di Montebelluna - mi piace andare<br />

sempre dallo stesso medico. Mi propongono<br />

primo piano n salute ulss 8<br />

A TU PER TU CON ChI ATTENDE AL fRONT END<br />

Efficienza del Centro unico prenotazioni,<br />

qualche criticità nei tempi di attesa<br />

visite ad Asolo e Valdobbiadene e le attese<br />

non sono poi così lunghe, ma preferisco<br />

pagare e andare sempre dal mio”. “Sono in<br />

Italia da alcuni anni - dice in italiano un po’<br />

stentato un utente del Marocco - e in questo<br />

periodo vengo spesso qui perché mia moglie<br />

è incinta e ha alcuni problemi. Tutto per me<br />

va bene”. “Io devo aspettare una risonanza<br />

fino a dicembre e sarebbe urgente”, spiega<br />

un signora di Montebelluna. “Io ho fatto<br />

tutti gli esami nel giro di 15 giorni - dice la<br />

signora Martina di Busta - ma per un’elettromiografia<br />

vado a pagamento perchè dovrei<br />

attendere quattro mesi”.<br />

Tre giorni dopo, intorno alle 11 la situazione<br />

non è molto diversa di fronte al Centro unico<br />

prenotazioni di Castelfranco Veneto. Tra chi<br />

attende c’è anche una donna di Castelfranco<br />

che deve prenotare un’audiometria. Dice di<br />

non aver atteso a lungo per poter effettuare<br />

degli esami anche se in qualche caso, per<br />

accelerare i tempi, ha preferito rivolgersi<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 7<br />

alla libera professione. In un caso, per un<br />

esame alla tiroide, dice di aver ricevuto dagli<br />

operatori la disponibilità nel 2010.<br />

“Sono qui per un controllo – dice un anziano<br />

di Fontaniva, nel padovano -; sono anni che<br />

vengo qui per essere assistito nei miei problemi<br />

cardiologici e non ho mai avuto alcun<br />

disguido nelle attese”.<br />

Decisamente più scocciata la signora<br />

di Salvarosa che è qui per prenotare<br />

una laserterapia antalgica.<br />

“Per questa prestazione sono in attesa da<br />

marzo – afferma –. E’ una cosa fastidiosa,<br />

sono esasperata e spesso mi rendo conto che,<br />

se non si prenota con la libera professione, si<br />

corre il rischio di non essere curati in tempo”.<br />

Criticità emergono anche a Castelfranco<br />

per le prestazioni oculistiche. “Ogni volta<br />

che ho bisogno di una visita oculistica - spiega<br />

un uomo di Vedelago - devo precipitarmi<br />

per prenotare se voglio una data<br />

relativamente vicina”.<br />

Alcune persone prenotano al front end dell’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto.


CASA DI RIPOSO ED OPERE PIE RIUNITE - VIDOR<br />

Via Ippolito Banfi 25 - 31020 Vidor (TV) Tel 0423 985153 Fax 0423 989524 e-mail: vecchiaiaserena@tiscalinet.it<br />

La Casa di Riposo ed Opere Pie Riunite di Vidor, trae la sua origine dalla fusione di Opere Pie Locali varie. Le<br />

prime notizie risalgono al 1300. Situata a pochi metri dal centro del paese, nelle vicinanze della farmacia, della<br />

chiesa parrocchiale e a pochi passi dal centro commerciale, è circondata da un paesaggio collinare.<br />

STRUTTURA<br />

La struttura è stata da pochi anni ristrutturata ed<br />

ampliata per rispondere agli standard regionali.<br />

E’ dotata di ascensore/ montalettighe, locali<br />

comuni per gli ospiti (sala “bar”, soggiorno,<br />

sala da pranzo, sala per attività ricreative/di<br />

animazione, servizi igienici), camere, locali<br />

per l’infermeria/ambulatorio, palestra, locale<br />

per la cura ed igiene della persona, uffici<br />

amministrativi, lavanderia/stireria, etc.<br />

Il complesso edilizio è circondato da un<br />

giardino con gazebo, panche e tavoli, dove,<br />

soprattutto nel periodo primaverile ed estivo,<br />

gli ospiti escono per le varie attività educative e<br />

riabilitative e durante le visite dei familiari.<br />

CAPACITÀ RICETTIVA E SERVIZI EROGATI<br />

Il servizio offerto dalla Casa di Riposo ed Opere Pie Riunite di Vidor deve intendersi come intervento riabilitativo<br />

globale, per migliorare e/o mantenere la qualità della vita dell’anziano e non autosufficiente.<br />

La Casa fonda la propria attività su alcuni principi basilari. Essi sono: la centralità dell’ospite anziano, la qualità<br />

della sua vita (in senso medico, psicologico ed esistenziale in senso lato), il suo ruolo sociale, anche se<br />

all’interno di una istituzione, il senso di appartenenza ad una comunità di persone. Il senso, inoltre, per gli<br />

operatori (ai vari livelli previsti) in essa operanti, di appartenere ad un gruppo con obiettivi e metodi terapeutici<br />

comuni, in cui tutti possono esprimere la loro professionalità in modo creativo.<br />

Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere alla segreteria<br />

dell’Ente: tel. 0423.985153<br />

e-mail: vecchiaiaserena@tiscalinet.it<br />

La Casa di Riposo ospita 43 persone, non<br />

autosufficienti e autosufficienti.<br />

La struttura gestisce direttamente anche il servizio<br />

di ristorazione, con menu studiati per le tipologie di<br />

ospiti presenti, ed il servizio di lavanderia/stireria.<br />

Non mancano le figure a supporto del servizio<br />

medico, infermieristico e di assistenza, tra le quali si<br />

ricorda la presenza della psicologa, dell’educatrice/<br />

animatrice, della logopedista, della fisioterapista,<br />

del podologo e dell’assistente sociale.<br />

All’interno opera l’Associazione di Volontariato<br />

“Arcobaleno”, che ha la propria sede c/o la Casa<br />

di Riposo, presenza utile e preziosa a servizio<br />

degli ospiti. Vengono organizzate feste mensili di<br />

compleanno e feste annuali: anguriata, carnevale,<br />

ecc.. Ci sono poi le uscite, il gioco della tombola,<br />

momenti religiosi, etc.


La pronta valutazione<br />

dell'urgenza attraverso<br />

il triage migliora<br />

l'efficacia dell'intervento<br />

in Pronto soccorso.<br />

Capita che l’impegno<br />

dell'Ulss sia frainteso,<br />

mal interpretato o non<br />

percepito. Anche recentemente<br />

è accaduto con la segnalazione<br />

di alcuni problemi riguardo il<br />

funzionamento del Pronto Soccorso<br />

di Montebelluna da parte<br />

di alcuni cittadini. E’ opportuno<br />

fare alcune precisazioni.<br />

In questi ultimi anni l’Ulss 8<br />

ha posto una grande attenzione<br />

allo sviluppo del Pronto Soccorso,<br />

inteso come unica unità<br />

operativa distribuita su due sedi,<br />

Montebelluna e Castelfranco,<br />

individuando, in linea anche<br />

con le direttive regionali, nuove<br />

metodologie di gestione del paziente<br />

in emergenza-urgenza, al<br />

fine di aumentare la sicurezza<br />

primo piano n salute ulss 8<br />

PRONTI ALL'URgENZA<br />

IN OgNI MOMENTO<br />

dei pazienti, di gestire e risolvere<br />

alcune situazioni cliniche<br />

direttamente (ad esempio con<br />

l’Osservazione breve intensiva<br />

– Obi) riducendo i disagi per<br />

i pazienti ed i costi di ricoveri<br />

inappropriati e rendendo più sicure<br />

le dimissioni del paziente<br />

di Pronto Soccorso. Tutto ciò ha<br />

richiesto un aumento dell’organico<br />

sia medico che infermieristico<br />

e di personale di supporto<br />

ed un iniziale investimento di<br />

risorse sulla sua formazione.<br />

Tutti gli interventi hanno portato<br />

allo sviluppo all’interno<br />

del Pronto Soccorso di entrambi<br />

i presidi ospedalieri di una<br />

nuova visione dell’assistenza<br />

nell’urgenza-emergenza. Questo<br />

ha portato ad un miglioramento<br />

Spesso il protrarsi dell'attesa al Pronto soccorso è causato dagli accessi impropri.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

della gestione del paziente critico,<br />

che oggi, non solo all’interno<br />

del Pronto Soccorso ma anche<br />

sul territorio, grazie alla presenza<br />

del medico in ambulanza in<br />

caso di codice rosso, trova tutte<br />

le competenze necessarie per risolvere<br />

il caso.<br />

Purtroppo il numero di accessi al<br />

Pronto Soccorso continua ad aumentare<br />

in tutte le Ulss, prevalentemente<br />

per un incremento di<br />

accessi “impropri”, i cosiddetti<br />

codici bianchi, con allungamento<br />

inevitabile delle attese di tali<br />

pazienti (i dati sono sovrapponibili<br />

a quelli della maggior parte<br />

dei Pronto soccorso veneti).<br />

La valutazione dei casi secondo<br />

la priorità clinica (codici rossi,<br />

gialli, verdi e bianchi) viene ef-<br />

OTTOBRE 2008 · 9<br />

Definita la<br />

ristrutturazione<br />

dei locali del<br />

Pronto soccorso di<br />

Montebelluna che<br />

prevede un'importante<br />

razionalizzazione<br />

dell'area accoglienza<br />

e del triage.<br />

fettuata con la tecnica del triage<br />

in tutti e due i Presidi. Recentemente,<br />

su nostra richiesta, la<br />

Regione ha autorizzato l’incremento<br />

di dotazione organica ai<br />

fini dell’allungamento dell’orario<br />

di presenza del triagista dalle<br />

20.00 alle 24.00. L’assunzione<br />

di personale, per questa attività<br />

aggiuntiva, è stata possibile, dal<br />

mese di agosto, solo a Montebelluna,<br />

a causa di problemi<br />

di reperimento di infermieri<br />

laureati sul mercato del lavoro.<br />

L'Ulss 8 conta di risolvere la<br />

questione entro fine anno anche<br />

per il presidio di Castelfranco.<br />

Rimane il problema ben noto<br />

delle carenze strutturali del Pronto<br />

Soccorso di Montebelluna che<br />

risulta ormai datato anche per<br />

la nuova organizzazione del<br />

lavoro. Su questo fronte sta<br />

maturando un progetto di ristrutturazione<br />

dei locali che è<br />

ormai nella fase esecutiva, in<br />

cui la priorità d'intervento è<br />

legata all’area di accoglienza e<br />

del triage.


Il ticket<br />

si paga sempre<br />

prima della visita<br />

o dell’esame<br />

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DA PARTE DELL’<strong>ULSS</strong> 8


lettere n salute ulss 8<br />

La colonscopia puo' salvare la vita<br />

Egregio dottor Mason,<br />

sento il dovere di esprimere a Lei, e per suo tramite a<br />

tutto il personale dell’Ulss 8, il mio ringraziamento.<br />

All’inizio dell’anno ho aderito, convinta dalle esaurienti<br />

spiegazioni del dottor Gianluigi Lustro e della sua equipe,<br />

allo screening per la prevenzione del carcinoma del<br />

colon. Essendo risultata positiva la ricerca del sangue<br />

occulto, fui informata sull’opportunità di ulteriori controlli<br />

(colonscopia); per conoscenza di casi analoghi<br />

mi ero ripromessa di non sottopormi mai, in nessun<br />

caso, ad un accertamento così invasivo. Su pressione,<br />

oltre che dei familiari, anche del medico di famiglia,<br />

ho deciso di affrontare questo esame clinico, pur con<br />

molto timore e apprensione, quasi con terrore. Devo<br />

riconoscere, però, che tutto il personale del centro di<br />

endoscopia dell’Ospedale di Castelfranco Veneto, dalle<br />

gentili segretarie, alle premurose e professionali infermiere,<br />

all’operatore attento e preciso, dottor Zappalà,<br />

mi hanno sostenuto e tranquillizzato, mettendomi a<br />

mio agio e consentendomi di superare serenamente<br />

questa prova. La colonscopia rivelò la presenza di due<br />

polipi (prontamente rescissi), uno dei quali facilmente<br />

sarebbe potuto degenerare in neoplasia del colon. Devo<br />

quindi concludere che questo screening, cui mi sono<br />

sottoposta inizialmente con apprensione ed ansia, mi<br />

ha salvato la vita. Le affermazioni del dottor Lustro,<br />

in sede di presentazione alla cittadinanza di questa<br />

iniziativa, si sono rivelate pienamente rispondenti al<br />

vero e di ciò devo rendere atto all’Ulss 8 ed ai suoi<br />

operatori indistintamente. Anche i controlli che dovrò<br />

IL DOTTOR vOLPATO DI PEDODONZIA LASCIA E RINgRAZIA<br />

Con queste poche righe volevo fare dei ringraziamenti<br />

a vario titolo a chi in questi anni<br />

mi ha dato aiuto nello svolgimento della mia<br />

attività nel reparto di Pedodonzia iniziata 15<br />

anni fa.<br />

Il professor Stellini che ha creduto in me sia<br />

umanamente che professionalmente, il dottor<br />

Sergio Mazzoleni che nei momenti di bisogno<br />

ha espresso sempre la sua disponibilità<br />

ed elargito consigli utili, il dottor Andrea<br />

Zuccon, un amico da sempre.<br />

Il personale infermieristico. Pierina, sempre<br />

pronta ed attenta, con la sua esperienza,<br />

a darmi quei dati utili a capire le persone<br />

e quindi riuscire a risolvere determinate<br />

situazioni imbarazzanti. Fiorella, molto<br />

professionale ed umana con l’occhio sempre<br />

vigile a pensare che non manchi nulla<br />

durante gli interventi, il che mi ha fatto<br />

lavorare sempre con serenità. Virginia,<br />

sempre capace di offrirmi la sua disponibilità<br />

nel momento del bisogno. Manuela, precisa<br />

ed obbiettiva, che un piacere non me l’ha<br />

mai negato.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 11<br />

I lettori possono inviare lettere all'Ufficio Relazioni<br />

con il pubblico alla mail: auurp1@ulssasolo.ven.it o<br />

all'indirizzo: via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV).<br />

sostenere ogni anno saranno affrontanti con maggiore<br />

consapevolezza e tranquillità. Rinnovando a Lei e al<br />

personale tutto dell’Unità Sanitaria la mia sincera<br />

riconoscenza e augurando di cuore buon lavoro,<br />

ringrazio per l’attenzione e cordialmente saluto.<br />

Lettera firmata<br />

Visto anche il rapporto avuto in sala<br />

operatoria, un ringraziamento particolare lo<br />

devo al primario di anestesia, dottor Giorgio<br />

Zanardo, in primis e a tutto il suo staff che<br />

mi ha seguito in questi anni di collaborazione,<br />

viste le difficoltà oggettive dei pazienti<br />

trattati.<br />

Un grazie anche a coloro che in varia<br />

misura hanno contribuito alla mia opera e<br />

che non ho modo di citare per nome.<br />

Luciano Volpato Gianni


12 · OTTOBRE 2008 primo piano n salute ulss 8<br />

Proposti per la tredicesima volta i progetti messi a punto dall’Ulss 8<br />

per l’educazione alla salute per studenti e docenti nella scuola.<br />

LA SALUTE S'IMPARA<br />

La salute comincia sui banchi<br />

di scuola: oltre alla cultura si<br />

apprende a stare bene. E’ questa<br />

la filosofia che sottende l’azione<br />

del Seps, Servizio per l’educazione<br />

e la promozione della salute<br />

del Dipartimento di Prevenzione<br />

dell’Ulss 8, che anche quest’anno<br />

presenta puntuale il programma<br />

degli interventi di educazione alla<br />

salute rivolti a studenti, docenti e<br />

operatori scolastici.<br />

Sono ventitrè i programmi di attività,<br />

due in più rispetto allo scorso<br />

anno, quelli previsti per il 2008/09.<br />

I progetti sono proposti nella tredicesima<br />

edizione di “Interventi di<br />

educazione alla Salute”, la guida<br />

ai progetti di educazione e promozione<br />

della salute per la scuola,<br />

edizione 2008/09, rivolti alle scuole<br />

dell’infanzia, scuole primarie,<br />

scuole secondarie di 1° e 2° grado<br />

del territorio dell’Ulss 8.<br />

<strong>Azienda</strong> <strong>ULSS</strong> 8<br />

ASOLO - TV<br />

DIPARTIMENTO<br />

DI PREVENZIONE<br />

Servizio per<br />

l’educazione<br />

e la promozione<br />

della salute<br />

L’opuscolo è realizzato con il contributo delle<br />

unità di staff e unità operative, dei servizi<br />

socio-sanitari dell’Ulss e della Scuola.<br />

I programmi proposti dalla guida per l’anno<br />

Con il contributo di :<br />

• Unità di Staff<br />

• Unità Operative<br />

• Servizi Socio sanitari<br />

• Scuola<br />

Interventi di educazione<br />

alla salute<br />

Anno<br />

Scolastico<br />

2008<br />

2009<br />

scolastico 2008/09 sono differenziati per<br />

aree di interesse: alimentazione e dintorni; la<br />

relazione interpersonale; protezione e sicurezza;<br />

stili di vita liberi da... .<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Regione<br />

Veneto<br />

per studentesse e studenti<br />

per docenti<br />

per operatori scolastici<br />

Il catalogo dei progetti di educazione alla salute dell'Ulss 8.<br />

In distribuzione<br />

il fascicolo che presenta<br />

i 23 progetti di educazione<br />

alla salute rivolti alle scuole di<br />

primo e secondo grado<br />

del territorio dell'Ulss 8<br />

per l'anno scolastico 2008/09.<br />

Una novità di quest’anno è data dall’avvio<br />

del “Progetto codice a sbarre”, indirizzato<br />

sia agli studenti che ai detenuti. Si tratta<br />

di un progetto innovativo organizzato<br />

dall’associazione Emergenze Oggi e<br />

dall’associazione Itaca e fatto proprio<br />

dall’Ulss 8.<br />

Lo scorso anno scolastico i percorsi formativi/informativi<br />

hanno coinvolto complessivamente<br />

10.426 studenti, 82 plessi scolastici,<br />

99 docenti e 517 classi, sia della scuola<br />

pubblica che privata.<br />

Il catalogo con le informazioni sugli interventi<br />

proposti è stato inviato in questi giorni<br />

a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e<br />

secondarie di 1° e 2° grado del territorio<br />

servito dall’Ulss 8.<br />

Inoltre, lo stesso fascicolo esplicativo<br />

è disponibile e scaricabile dal<br />

sito dell’Ulss 8: www.ulssasolo.ven.it.<br />

Per informazioni telefonare al numero<br />

0423 526414.<br />

Massimo Melloni<br />

responsabile Servizio per l'educazione<br />

e la promozione della salute<br />

da noi puoi gustare la<br />

storica birra Pedavena


primo piano n salute ulss 8<br />

COLONSCOPIA: MENO DOLORE<br />

gRAZIE ALLA SEDAZIONE<br />

di un esame endoscopico è fonte<br />

di apprensione e di stress non solo per<br />

L’attesa<br />

gli esiti temuti, ma anche per i disturbi<br />

e il dolore che l’esame può provocare. Per<br />

ovviare a questi inconvenienti, negli ultimi<br />

anni, si è rapidamente diffuso il ricorso alla<br />

sedazione sulla base della consapevolezza<br />

COS'E' LA SEDAZIONE<br />

E' una condizione farmacologicamente<br />

indotta che, preservando le funzioni<br />

cardiorespiratorie, si prefigge di eliminare o<br />

ridurre ansia e dolore, indurre amnesia (cioè<br />

perdita del ricordo dell’esperienza vissuta),<br />

rendere più agevole l’esecuzione dell’esame<br />

e quindi offrire al paziente il massimo di<br />

sicurezza e confort.<br />

che una valida sedazione non solo limita il<br />

disagio dei pazienti, ma favorisce una più<br />

agevole procedura e ne migliora qualità e<br />

sicurezza.<br />

I farmaci attualmente più utilizzati per la<br />

sedazione in endoscopia sono alcune benzodiazepine,<br />

in particolare il Midazolam che è<br />

un potente sedativo/ipnotico non analgesico,<br />

alcuni oppiacei analgesici (Fentanyl) o analgesici/ipnotici<br />

(Meperidina).<br />

Esistono diversi livelli di sedazione (cosciente,<br />

profonda e anestesia generale) differenziati<br />

in base al grado di mantenimento<br />

della capacità di rispondere ai comandi verbali<br />

e agli stimoli dolorosi e di preservare<br />

riflessi protettivi delle vie aeree e funzione<br />

respiratoria. Mentre la sedazione finalizzata<br />

al controllo dell’ansia e del dolore può essere<br />

gestita dallo stesso endoscopista e offerta<br />

a tutti i pazienti, la sedazione profonda e<br />

l’anestesia generale, utilizzate soprattutto nei<br />

pazienti con malattie rilevanti, in età pediatrica,<br />

non collaboranti o in caso di procedure<br />

operative non routinarie, vengono praticate<br />

nel corso di sedute settimanali dedicate che<br />

prevedono la presenza di uno specialista in<br />

anestesia. La sedazione non viene praticata<br />

in caso di rifiuto, in presenza di controindicazioni<br />

o note reazioni avverse ai farmaci<br />

impiegati e se i pazienti non sono accompagnati,<br />

poiché la probabilità di sedazione<br />

residua sconsiglia di tornare a casa da soli o<br />

di guidare. La possibilità che questi farmaci,<br />

da soli o in associazione per ridurne le dosi,<br />

provochino effetti collaterali, in particolare<br />

depressione respiratoria, implica la necessità<br />

di un’attenta valutazione dei pazienti prima<br />

della procedura (anamnesi, funzionalità dei<br />

vari apparati, ricerca di eventuali intolleranze,<br />

uso o abuso di sostanze, anomalie del<br />

tratto oro-laringo-tracheale) e l’acquisizione<br />

del loro consenso dopo un'adeguata informazione.<br />

Negli ambulatori, a tutti i pazienti che si<br />

sottopongono a colonscopia con l’eccezione<br />

di quelli che rifiutino o presentino controindicazioni,<br />

viene somministrato<br />

Midazolam in genere a dosi<br />

sedative e, se necessario, Meperidina<br />

a scopo antidolorifico.<br />

In caso di esofagogastroduodenoscopia,<br />

tenuto conto della<br />

maggiore semplicità e minore<br />

durata e quindi dei minori fastidi<br />

di questa procedura, la<br />

sedazione può non essere ritenuta<br />

indispensabile, anche dagli<br />

stessi pazienti quando adeguatamente<br />

informati e quindi<br />

non praticata a meno che non<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 13<br />

Nelle strutture dell'Ulss 8 sempre<br />

più attenzione alla prevenzione e al<br />

controllo dei disturbi indotti dagli<br />

esami endoscopici,<br />

in particolare del dolore.<br />

sia esplicitamente richiesta. Alla sedazione<br />

profonda e all’anestesia generale ricorriamo,<br />

come detto, in situazioni particolari, affiancati<br />

sempre da un anestesista.<br />

Le modalità di esecuzione delle procedure,<br />

la preparazione che le precede, il tipo di<br />

sedazione cui si viene sottoposti, benefici<br />

attesi e rischi connessi, sono illustrati nel foglio<br />

di consenso che viene consegnato a ciascun<br />

paziente al momento della prenotazione<br />

dell’esame prima del quale, un colloquio con<br />

il medico, può essere utile per ricevere ulteriori<br />

chiarimenti e fugare timori superflui.<br />

Farmaci e dosi impiegate sono riportate nel<br />

referto endoscopico.<br />

Domenico Madia<br />

direttore unità operativa<br />

di Gastroenterologia di<br />

Castelfranco Veneto e Montebelluna<br />

Il dottor Madia mentre esegue una colonscopia.


Tel. 0423.609919 - Via Montegrappa, 80 - Montebelluna (TV)


Sabato 22 novembre<br />

Ore 15,00 - 18,00<br />

Domenica 30 novembre<br />

Ore 09,00 - 12,30<br />

Sabato 10 gennaio<br />

Ore 15,00 - 18,00<br />

Domenica 11 gennaio<br />

Ore 09,00 - 12,30<br />

attualità n salute ulss 8<br />

ECCELLENZE NELL’<strong>ULSS</strong> 8,<br />

ESEMPIO NAZIONALE<br />

A<br />

nche l’Ulss 8 nell’elenco delle 100<br />

storie di buona pubblica amministrazione<br />

diffuse dal Ministro per la pubblica<br />

amministrazione e l’innovazione, Renato<br />

Brunetta.<br />

L’annunciata fase di modernizzazione della<br />

Pubblica amministrazione parte anche dall’Ulss<br />

di Asolo diretta dal dottor Renato Mason che,<br />

grazie a due iniziative, si è messa in luce come<br />

esempio di efficace amministrazione pubblica.<br />

Nella sezione “Non solo fannulloni” del portale<br />

del Ministro Brunetta l’Ulss 8 spicca infatti<br />

per aver realizzato, grazie anche all’impegno<br />

del direttore amministrativo, dottor Mario Po’,<br />

un Centro servizi di logistica che costituisce il<br />

cardine della gestione del farmaco nelle strutture<br />

di ricovero, la sede dell’unico archivio<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 15<br />

ISTITUTO CAVANIS<br />

SCUOLA ELEMENTARE<br />

NUOVO!<br />

SCUOLA MEDIA<br />

Ist. Professionale<br />

SCUOLA SUPERIORE<br />

per i Servizi Sociali<br />

Con i seguenti indirizzi:<br />

(I.P.S.S.)<br />

CLASSICO TECNICO COMMERCIALE<br />

LINGUISTICO TECNICO INDUSTRIALE<br />

SCIENTIFICO ISTITUTO PROFESSIONALE<br />

TECNOLOGICO PER I SERVIZI SOCIALI<br />

Attività pomeridiane:<br />

Corsi<br />

Inglese<br />

Spagnolo<br />

Tedesco<br />

Russo<br />

Musica<br />

Informatica<br />

ECDL<br />

SCUOLA APERTA<br />

Sostegno<br />

individualizzato<br />

Studio assistito<br />

Scambi<br />

Stages<br />

Alternanza scuola lavoro<br />

Corsi serali per adulti<br />

cofinanziati e/o libero<br />

sanitario ed amministrativo, il deposito<br />

digitale clinico ed il cuore della rete<br />

per la trasmissione dati ad altissima<br />

velocità. Ha attirato le attenzioni del<br />

ministero anche il progetto Salus.net,<br />

una rete per l’e-learning in sanità in<br />

cui l’Ulss 8, assieme ad altre aziende<br />

sanitarie italiane, ha avuto l’intuizione<br />

di organizzarsi in una rete che punta<br />

all’uso di tecnologie innovative per la<br />

formazione.<br />

Salus.net e l’Ulss 8 erano state molto<br />

apprezzate anche dal ministro Maurizio<br />

Sacconi lo scorso maggio a Roma<br />

durante il Forum della pubblica amministrazione<br />

al quale aveva partecipato<br />

l’Ulss 8.<br />

Riconosciuta per la qualità dei servizi<br />

anche l’Ulss 8 tra le strutture pubbliche<br />

di eccellenza individuate dal Ministro<br />

per la pubblica amministrazione e<br />

l’innovazione, Brunetta.<br />

Il Centro servizi di Caerano, esempio di eccellenza.


16 · OTTOBRE 2008<br />

Con l'impegnativa<br />

elettronica del medico<br />

di famiglia più semplice<br />

e più rapido fissare<br />

l'appuntamento.<br />

Da oggi è possibile dare un’ulteriore<br />

accelerazione ai processi di prenotazione<br />

presso gli sportelli del Cup<br />

ospedaliero o presso il call-center. E’ nata<br />

l’impegnativa elettronica.<br />

Da alcuni mesi l’Ulss 8 si sta attivando<br />

affinchè su tutto il territorio le impegnative<br />

prodotte dai medici di medicina generale siano<br />

trasmesse elettronicamente all’Ospedale,<br />

il quale è pronto a gestirle appena le riceverà<br />

agli sportelli o al telefono. Attualmente già<br />

il 60% dei medici di medicina generale sono<br />

in grado di preconfezionare le impegnative<br />

dei pazienti, agevolando le operazioni di<br />

Da ottobre presso il Cup è iniziato il servizio cortesia. Un operatore<br />

spiega agli utenti come ottenere rapidamente la prenotazione.<br />

T<br />

E<br />

N<br />

D A<br />

G<br />

G I<br />

attualità n salute ulss 8<br />

IL MEDICO PRENOTA<br />

LA vISITA IN DIgITALE<br />

Z<br />

L<br />

Dal 1° luglio scorso i medici di<br />

medicina generale preconfezionano le<br />

impegnative delle prestazioni.<br />

Da ottobre corsie preferenziali e<br />

servizio cortesia al Cup.<br />

prenotazione.<br />

COSA fARE PER RISPARMIARE TEMPO PREZIOSO<br />

Quando uscite dall’ambulatorio del vostro<br />

medico di famiglia, guardate bene l’impegnativa<br />

che tenete in mano: su di essa è stampato,<br />

appena sotto i vostri dati anagrafici, un codice<br />

a barre e, appena sopra questo (un poco a<br />

destra), anche un numero di quindici<br />

cifre. Questo numero è stato chiamato<br />

codice Iup (Identificativo univoco di<br />

prenotazione).<br />

Recatevi al più vicino Centro di prenotazione<br />

(Cup) o telefonate più comodamente<br />

al call-center (840.800811)<br />

e consegnate la vostra speciale impegnativa<br />

(al telefono vi chiederanno di<br />

leggere il numero Iup).<br />

Gli operatori faranno il resto, restituendovi,<br />

in pochissimi minuti, la data<br />

della prestazione che avete richiesto,<br />

senza dilungarsi nelle solite richieste<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

di dati.<br />

E c’è di più! Quanti di voi saranno in possesso<br />

dell’impegnativa elettronica, avranno accesso<br />

alla corsia preferenziale - a voi esclusivamente<br />

dedicata - presso gli sportelli del Cup<br />

ospedaliero e anche presso il call-center.<br />

Scegliete la comodità e la semplicità!<br />

Richiedete al vostro medico di famiglia l’impegnativa<br />

elettronica.<br />

L'<strong>ULSS</strong> 8 ANTICIPA I TEMPI<br />

Qualche settimana fa il sottosegretario al Welfare,<br />

Ferruccio Fazio, aveva previsto uno scenario simile<br />

solo per il 2012, ma l’impegnativa elettronica assieme<br />

al fascicolo sanitario individuale sono già realtà<br />

nell’Ulss 8. In effetti benché l’86 per cento dei medici<br />

di medicina generale in Italia usino il computer, solo<br />

il 49 per cento dispone della banda larga, mentre per<br />

una rete aziendale in grado di trasmettere immagini<br />

di tipo sanitario la percentuale scende di molto, infine<br />

solo il 6 per cento dei medici europei dispone di<br />

forme di prescrizione elettronica. Nell’Ulss 8 da tempo<br />

è disponibile una rete in fibra ottica a un gigabit<br />

che collega gli ospedali per la trasmissione di dati<br />

e praticamente tutti i medici di medicina generale<br />

dispongono dell’adsl. Inoltre è stata introdotta la firma<br />

digitale e definiti i relativi aspetti contrattuali. I medici<br />

specialisti interni sono collegati con il Cup e dispongono<br />

della cartella ambulatoriale informatica.<br />

CON POSA IN OPERA<br />

E ASSISTENZA<br />

SPECIALISTICA<br />

31033 CASTELFRANCO VENETO (TV)<br />

Via S. Pio X, 142 Tel. e Fax 0423 493526


Una decina di operatori<br />

della Casa di Riposo<br />

comunale “Santa Colomba”<br />

di Pesaro sono stati<br />

ospiti del Centro residenziale<br />

per anziani “Domenico Sartor”<br />

per realizzare uno stage<br />

formativo sulla cura delle<br />

persone affette dal morbo di<br />

Alzheimer ed altre demenze.<br />

L’iniziativa è parte di un articolato<br />

progetto di collaborazione fra il Centro<br />

ed il Comune di Pesaro che prevede la programmazione<br />

e realizzazione di un percorso<br />

formativo di specializzazione sulle demenze<br />

per il personale della Casa di Riposo “Santa<br />

Colomba” e un intervento di consulenza per<br />

attualità n salute ulss 8<br />

l’implementazione di uno o più<br />

nuclei residenziali dedicati all’assistenza<br />

di pazienti dementi nella<br />

stessa struttura.<br />

Dopo aver visionato alcuni<br />

nuclei protetti in<br />

alcune regioni del nord,<br />

il Comune di Pesaro ha<br />

individuato il Centro<br />

anziani “Domenico Sartor”<br />

come partner ideale<br />

per la qualificata ed innovativa organizzazione<br />

delle azioni di cura<br />

degli anziani, secondo i principi del<br />

Metodo Gentlecare e della Valida-<br />

tion Therapy.<br />

Lo stage si è svolto presso il Nucleo<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 17<br />

LA “DOMENICO SARTOR": MODELLO<br />

PER LA CURA DELLE DEMENZE SENILI<br />

Posa con decorazioni<br />

Lucidatura e restauri<br />

Pavimenti alla veneziana<br />

Marmi e palladiane<br />

La Casa di riposo<br />

"Santa Colomba" di<br />

Pesaro ha stretto<br />

una relazione con la<br />

struttura castellana<br />

per organizzare la cura<br />

degli anziani, dei malati<br />

di Alzheimer o di altre<br />

forme di demenza.<br />

Tonella<br />

Loris<br />

Ditta certificata euro-soa<br />

demenze del Centro e gli stessi operatori<br />

hanno condotto i colleghi marchigiani verso<br />

nuove conoscenze e l’apprendimento di buone<br />

pratiche.<br />

Alcuni anziani ospiti nella Casa di riposo "Sartor".<br />

Via Gen. Giardino, 54<br />

Paderno del Grappa (TV)<br />

Tel. e Fax 0423.53486


CASTELFRANCO - Limitrofi<br />

Ad 2 km dal centro vendesi rustico<br />

dall’ampia metratura con dependance.<br />

Possibilità di realizzo della piscina. Ulteriori<br />

informazioni in agenzia. - (Rif. CL/78)<br />

CASTELFRANCO – Centro storico<br />

Raffinato attico in posizione unica<br />

disposto su 2 livelli con ampi<br />

spazi interni e splendido terrazzo<br />

con vista panoramica.<br />

Ineguagliabile! - (Rif. AC/358)<br />

CASTELFRANCO – Vicino ospedale<br />

Attico di nuova costruzione disposto su 2 livelli<br />

con finiture moderne ed accurate caratterizzato da<br />

grandi terrazzi. Garage doppio.<br />

Trattative riservate. - (Rif. AC/366)<br />

CASTELFRANCO - Centro<br />

Bifamiliare totalmente indipendente con giardino privato e<br />

grandi spazi interni. Realizzate con tecnologie costruttive<br />

per il risparmio energetico. Finiture di lusso.<br />

Informazioni in agenzia. - (Rif. CC/146)<br />

CASTELFRANCO - Campigo<br />

Vendesi due bellissime villette dalla ricercata linea<br />

architettonica totalmente indipendenti sviluppate su 2 livelli<br />

con vani ampi e luminosi distribuiti in modo razionale;<br />

travatura a vista e giardino privato.<br />

Consegna finite esternamente. - (Rif. CF/88)<br />

CASTELFRANCO – Centro<br />

Esclusivo residence in fase di ultimazione con<br />

disponibilità di spaziosi appartamenti con 3 camere con<br />

giardino esclusivo e finiture di alto pregio.<br />

Ottima posizione. - (Rif. AC/338)<br />

CASTELFRANCO – Zona centrale<br />

In isole residenziali a due passi dal centro, vendesi<br />

case singole di varie metrature con giardini di proprietà,<br />

nuove o da riattare.<br />

Informazioni in agenzia.


dai reparti n salute ulss 8 OTTOBRE 2008 · 19<br />

L'OSSERvAZIONE BREvE INTENSIvA:<br />

gARANZIA DI PROTEZIONE E SICUREZZA<br />

di Osservazione breve intensiva<br />

(Obi) si è diffusa nei Pronto<br />

L’attività<br />

soccorso dei nostri due presidi ospedalieri<br />

in questi ultimi anni allo scopo di<br />

favorire l’attuazione di interventi sempre più<br />

efficaci e soprattutto sicuri per il paziente,<br />

evitando le dimissioni a rischio o i ricoveri<br />

non necessari.<br />

Infatti, di fronte alla tradizionale decisione<br />

di dimettere o di ricoverare il paziente,<br />

il medico, con l’Obi, ha l’opportunità di<br />

integrare e perfezionare l’attività di osservazione<br />

tradizionale utilizzando, in forma<br />

concentrata nel tempo, appropriati strumenti<br />

Da agosto attivata l'Osservazione<br />

breve intensiva anche nelle<br />

Unità operative di Ostetricia<br />

e ginecologia dei due presidi<br />

ospedalieri di Castelfranco e<br />

Montebelluna.<br />

diagnostici e terapeutici ed osservando in<br />

Pronto Soccorso, nel breve periodo, l’evoluzione<br />

del quadro clinico del paziente prima<br />

di decidere circa la necessità del ricovero.<br />

Viene in questo modo garantita l’efficacia<br />

dell’intervento a quella parte dei pazienti<br />

che presenta sintomatologia e patologia tali<br />

da non permettere l’immediata dimissione e<br />

nello stesso tempo non necessitano di ricovero.<br />

Viene approfondita la diagnosi a livello<br />

sufficiente per stabilire il reparto di ricovero<br />

più adeguato ai problemi del paziente o può<br />

essere alleviata la sintomatologia acuta prima<br />

della dimissione.<br />

Nei due Pronto soccorso del territorio<br />

dell'Ulss 8 i pazienti trattati in osservazione<br />

breve intensiva sono andati progressivamente<br />

aumentando e nel corso del 2007 sono<br />

stati 3940.<br />

Inoltre, dal mese di agosto,<br />

questa attività si è<br />

estesa ad altri due reparti<br />

ospedalieri dell'Ulss<br />

8, le Unità operative di<br />

Ostetricia e di Ginecologia,<br />

caratterizzate dalla<br />

presenza di una notevole<br />

attività di accettazione<br />

in urgenza. Molte patologie<br />

in Ostetricia si prestano<br />

ad una gestione in<br />

Obi con vantaggi in termini<br />

di valutazione, di<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

sicurezza e di soddisfazione per il paziente.<br />

La permanenza in Obi viene gestita dal<br />

personale del reparto, per tempi non superiori<br />

alle 24 ore; viene documentata da una<br />

apposita scheda contenente il diario clinico,<br />

le indagini e le terapie eseguite, la diagnosi<br />

e l’esito. L’accesso agli esami e alle consulenze<br />

specialistiche avviene come nel Pronto<br />

soccorso, può essere somministrato il pasto e<br />

non è prevista la partecipazione alla spesa da<br />

parte del paziente.<br />

Annamaria Brosolo<br />

direttore medico di Ospedale<br />

Anche in Ostetricia-Ginecologia è attiva l'Obi che dura al massimo 24 ore.<br />

Centro di Assistenza alle Aziende<br />

Agricole per pratiche Tecniche, Fiscali,<br />

Previdenziali e Corsi di Formazione<br />

P.zza Serenissima 40 31033 Castelfranco Veneto (TV)<br />

Tel. 0423 420325 Fax. 0423 344900<br />

www .verdeservizi.it info@verdeservizi.net


L' ORTOPEDIA DI<br />

CASTELfRANCO vENETO<br />

I<br />

n questi primi mesi di direzione<br />

dell’unità operativa<br />

di Ortopedia di Castelfranco<br />

Veneto ho impostato il lavoro<br />

sulla base delle mie precedenti<br />

esperienze nei centri universitari<br />

ed ospedalieri presso i quali<br />

ho lavorato. In particolare ho<br />

cercato di riproporre il tipo di<br />

gestione vista al Johns Hopkins Hospital di<br />

Baltimora (USA) dove la collaborazione tra i<br />

medici dello staff era alla base del successo.<br />

Sotto l’aspetto tecnico-scientifico stiamo introducendo<br />

le ultime metodiche nel campo<br />

dell’applicazione delle protesi dell’anca, del<br />

ginocchio e della spalla. Recentemente abbiamo<br />

iniziato l’accesso mini-invasivo nella chi-<br />

dai reparti n salute ulss 8 OTTOBRE 2008 · 21<br />

Ricciardi, nuovo<br />

primario di<br />

Ortopedia, con i<br />

colleghi castellani<br />

offre ai pazienti<br />

qualità ed<br />

umanizzazione<br />

della cura.<br />

rurgia protesica dell’anca che<br />

permette, attraverso l’uso di un<br />

particolare accesso chirurgico,<br />

di risparmiare i tessuti nobili<br />

(muscoli, strutture nervose e<br />

vascolari) consentendo così un<br />

decorso post-operatorio molto<br />

più rapido ma soprattutto<br />

caratterizzato dall’assenza o<br />

quasi del dolore.<br />

Abbiamo proseguito l’esperienza della protesica<br />

del ginocchio valorizzando l’utilizzo<br />

delle protesi mono-compartimentali in quei<br />

soggetti che non presentano un'artrosi diffusa.<br />

Abbiamo introdotto le protesi di spalla, in<br />

particolare il modello “inversa” che consente<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

nei gravi traumi e nelle gravi artrosi di sostituire<br />

l’articolazione garantendo un ottimo<br />

recupero.<br />

Per quanto riguarda la traumatologia scheletrica<br />

l’utilizzo dei mezzi di sintesi più<br />

innovativi ci consente di gestire con risultati<br />

migliori sia la traumatologia dell’anziano,<br />

che richiede di poter mobilizzare precocemente<br />

il paziente limitando così i rischi<br />

dell’allettamento, sia di gestire complesse<br />

fratture tipiche dell’era moderna. Infine stiamo<br />

sviluppando le tecniche artroscopiche, alcune<br />

già oggi fondamentali per il trattamento<br />

mini-invasivo di molte patologie articolari<br />

(spalla, ginocchio), altre (anca, caviglia e<br />

polso) in via di sviluppo e di certo importanti<br />

in un prossimo futuro.<br />

Anche se siamo solo all’inizio e la strada è<br />

lunga posso dire che i segnali che percepisco<br />

sono positivi e che i miei collaboratori si<br />

sentono partecipi del progetto per un'ortopedia<br />

di eccellenza e soprattutto al servizio<br />

del malato.<br />

Alberto Ricciardi<br />

direttore unità operativa di Ortopedia e<br />

Traumatologia di Castelfranco Veneto


22 · OTTOBRE 2008 approfondimento n salute ulss8<br />

IL NUOvO CENTRO PRELIEvI<br />

DELL'OSPEDALE SAN gIACOMO<br />

Nell’ambito del grande<br />

progetto del “Project<br />

financing”, che ha permesso<br />

il completamento del San<br />

Giacomo di Castelfranco Veneto,<br />

è stato realizzato il nuovo<br />

ambulatorio unico per i prelievi.<br />

Posto immediatamente a fianco<br />

del grande atrio del nuovo<br />

Ospedale, vicino al Cup, ove si<br />

effettua l’accettazione e al “pun-<br />

Maggiore accessibilità,<br />

migliore accoglienza,<br />

garanzia di sicurezza e<br />

rispetto della privacy:<br />

queste alcune delle<br />

caratteristiche del nuovo<br />

Ambulatorio prelievi unico<br />

di Castelfranco veneto.<br />

to giallo", dove si eseguono i pagamenti, il nuovo Centro prelievi<br />

accoglie il paziente in un ambiente luminoso, con tinte invitanti e<br />

rilassanti alle pareti, con ampi spazi e comode poltroncine che rendono<br />

più confortevole l’attesa per il prelievo, addolcita tra l’altro da<br />

un sottofondo musicale.<br />

Il paziente non deve più restare in piedi davanti ai box prelievi, spettatore<br />

involontario di quanto avviene, con la preoccupazione di veder<br />

saltare il proprio turno.<br />

Ora, una volta in possesso di impegnativa, foglio ticket ed etichette<br />

La sala di attesa del nuovo Ambulatorio prelievi unico dell’Ospedale di Castelfranco Veneto.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

TURNI PRIORITARI<br />

In base ad un sistema computerizzato,<br />

il Centro prelievi<br />

è in grado di riconoscere le<br />

precedenze per i bambini, le<br />

donne in gravidanza, i portatori<br />

di handicap ed i pazienti<br />

in terapia anticoagulante e<br />

assegnare loro un turno prioritario.<br />

rilasciate dal Centro unico prenotazioni<br />

(Cup), l’utente entra<br />

attraverso l’ampia vetrata ad apertura automatica, stacca dal distributore<br />

a destra il numero di coda che gli compete, siede tranquillamente<br />

attendendo il proprio turno. Non stacca il numero chi deve<br />

solo consegnare prelievi già fatti o materiali vari, tipo urine, feci o<br />

altro: costoro accedono direttamente allo sportello di destra di fronte<br />

all’entrata.<br />

Il paziente che deve invece eseguire il prelievo ha come unica preoccupazione<br />

quella di tenere d’occhio uno dei display luminosi, fino<br />

alla comparsa del proprio numero con accanto quello della stanza<br />

prelievi cui deve accedere.<br />

Il tempo di attesa è assai ridotto: sono previste infatti cinque stanze<br />

prelievi, con l’aggiunta di altre due per prelievi microbiologi, che<br />

all’occorrenza possono portare a sette le stanze adibite ai prelievi di<br />

sangue.<br />

Un sistema computerizzato riconosce una precedenza ai bambini,<br />

alle donne in gravidanza ed ai portatori di handicap (gruppo B) nei<br />

punti prelievo 1 e 2.<br />

Nei punti prelievo 4 e 5 la precedenza invece è riservata ai pazienti<br />

in terapia anticoagulante orale (Tao o<br />

Tempo di Quick): gruppo C.<br />

Ai prelievi normali (gruppo A) viene<br />

riservata fin dall’inizio la stanza 3<br />

ed eventualmente le stanze 6 e 7. In<br />

maniera automatica vengono messe<br />

a disposizione del gruppo A tutte le<br />

altre stanze, una volta esaurite le precedenze<br />

riservate ai gruppi B e C.<br />

Il paziente accede quindi al punto<br />

prelievi indicato dal display e viene<br />

accolto con tutto il rispetto della privacy<br />

e con gentilezza da personale<br />

infermieristico, che sulla professionalità,<br />

sulla disponibilità e sulla capacità<br />

di intervenire per ogni evenienza è<br />

stato preparato con corsi adeguati.<br />

Viene fatto accomodare su poltrona<br />

posizionabile tramite comandi elettri-


ci, in modo da garantire ogni confort e sicurezza, consegna urine o<br />

altro materiale già raccolto, o riceve i contenitori con le istruzioni<br />

per una successiva raccolta.<br />

Il prelievo viene effettuato con il sistema Vacutainer, ad aspirazione<br />

sottovuoto del sangue, sistema ormai universalmente collaudato, del<br />

tutto indolore e che garantisce le perfetta conservazione del sangue e<br />

la quantità necessaria per ogni provetta. Per i bambini o per prelievi<br />

particolarmente difficili, viene usato un ago cosiddetto "a farfallina",<br />

che dà ulteriore sicurezza.<br />

Una volta eseguito il prelievo e consegnati i materiali biologici al paziente<br />

viene riconsegnato il foglio ticket su cui sono segnati i propri<br />

dati anagrafici, il numero di prenotazione, tutti gli esami richiesti, il<br />

codice a barre per effettuare il pagamento ticket, se dovuto, presso il<br />

Punto giallo posto nel grande atrio. Vi è pure indicato il giorno in cui<br />

si potrà ritirare il referto e lo spazio per la delega da compilare nel<br />

caso che si voglia far ritirare il referto da un’altra persona. Il referto<br />

si potrà ritirare solo il pomeriggio dalle 13 alle 18 presso il Cup nel<br />

grande atrio.<br />

Non è più necessario ritirarlo solo in Ospedale, poiché con il numero<br />

di prenotazione del foglio ticket, si può ottenere il referto tramite<br />

internet (www.ulssasolo.ven.it), standosene tranquillamente a casa o<br />

presso la farmacia dell’Ulss 8 più vicina a casa.<br />

Condizione necessaria per ricavare il referto da internet: essere in<br />

regola con il pagamento del ticket e naturalmente che il referto sia<br />

stato completato del tutto, non solo parzialmente.<br />

Possiamo attualmente affermare che la maggior parte dei referti con<br />

richieste di esami di routine la cui consegna sarebbe prevista per il<br />

giorno successivo al prelievo, sono scaricabili da internet il giorno<br />

stesso del prelievo dopo le 17 e, limitatamente ai tempi di Quick,<br />

dopo le 15.<br />

ORARI DI APERTURA<br />

I Centri prelievi di Castelfranco<br />

Veneto e Montebelluna sono<br />

aperti dal lunedì al venerdì<br />

dalle 7.00 alle 9.30 ed il sabato,<br />

solo per urgenze ed esami<br />

in regime di libera professione,<br />

dalle 8.00 alle 9.30.<br />

A Castelfranco il sabato il<br />

servizio si svolge sempre<br />

presso il centro prelievi mentre<br />

a Montebelluna si svolge<br />

presso il laboratorio analisi<br />

dell’ospedale. Per informazioni,<br />

a Castelfranco 0423.731867,<br />

a Montebelluna 0423.603878<br />

(negli orari di apertura dei<br />

prelievi).<br />

approfondimento n salute ulss8<br />

Ecco allora che la maggior parte<br />

degli esami previsti in giornata<br />

non vanno più considerati urgenti<br />

a meno che il medico non<br />

richieda la risposta entro le ore<br />

13 della mattinata. In questo<br />

caso il referto si ritira presso<br />

la segreteria del Laboratorio al<br />

piano interrato.<br />

Con tutto questo ci si augura<br />

di aver fatto notevoli passi<br />

avanti nel servizio Analisi di<br />

Laboratorio e di poter offrire<br />

agli utenti un servizio sempre<br />

più confortevole, più veloce<br />

e più efficace, e di rispondere<br />

così al meglio alle loro<br />

esigenze.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Villa Pullin, la nuova sede del Centro prelievi di Montebelluna.<br />

TURNI PRIORITARI A vILLA PULLIN<br />

OTTOBRE 2008 · 23<br />

A poco più di due mesi dal trasferimento del Centro prelievi di Montebelluna,<br />

dall’Ospedale a Villa Pullin, altre novità sono in programma. Nelle prossime settimane<br />

sarà attivato un nuovo sistema di prenotazione, capace di rendere più fluido l’accesso<br />

ai prelievi e ridurre i tempi di attesa. Nella pratica il paziente che giunge a Villa Pullin<br />

dovrà ritirare un primo numero di prenotazione per accedere alla segreteria dove<br />

sono svolte le operazioni di registrazione; quindi, con lo stesso numero, può dirigersi<br />

nella seconda sala d’attesa interna ed aspettare il proprio turno per sottoporsi al<br />

prelievo. Come già accade nel Centro prelievi di Castelfranco Veneto sarà introdotto<br />

un sistema in grado riconoscere le precedenze necessarie per i bambini, le donne in<br />

gravidanza ed i portatori di handicap. I pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO),<br />

invece, non avranno bisogno di attendere il proprio turno per accedere alla segreteria<br />

in quanto, essendo utenti abituali del Centro prelievi, hanno accesso quasi immediato<br />

al prelievo. Per garantire il massimo della sicurezza e dell’igiene un autista dell’Ulss<br />

8 è a disposizione del Centro prelievi ogni giorno dalle 8 alle 10.30 per trasferire,<br />

più volte durante la mattinata, i prelievi di sangue e microbiologici appena eseguiti<br />

al Laboratorio Analisi dell’Ospedale montebellunese. L’affluenza degli utenti è in linea<br />

con gli accessi precedenti all’Ospedale di Montebelluna, con una media di oltre 200<br />

pazienti al giorno e con punte di addirittura 300 utenti. Un afflusso di persone, soprattutto<br />

nelle prime ore della mattinata, che, complici i lavori per la realizzazione del<br />

nuovo Ospedale, avrebbe reso problematico il parcheggio di molti automezzi. Nessun<br />

problema, invece, a Villa Pullin dove sono disponibili numerosi posti auto sia a nord<br />

che a sud della struttura. A partire da lunedì 8 settembre, inoltre, è stata attivata<br />

la barra di accesso dal parcheggio a nord di Villa Pullin. La barra, posizionata per<br />

garantire la sicurezza del Centro prelievi, può, su richiesta degli utenti con problemi<br />

di deambulazione, essere aperta, permettendo un ingresso più facile alle persone con<br />

disagi fisici. Si ricorda che i prelievi presso Villa Pullin possono essere eseguiti dal<br />

lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 9.30. Il sabato, invece, vista la minore affluenza, per<br />

le urgenze e per gli esami da svolgersi in regime di libera professione bisogna recarsi<br />

presso il Laboratorio dell’Ospedale di Montebelluna dalle 8 alle 9.30. Da luglio, grazie<br />

ad un accordo tra il comune di Montebelluna e la Società La Marca che si occupa del<br />

servizio di trasporto pubblico, è stata inserita una nuova fermata nella linea urbana n.<br />

84 (Montebelluna – Busta – Piscine – Montebelluna) nei pressi di Villa Pullin.


SerAT, Acat<br />

e la Cooperativa Sonda<br />

hanno avviato<br />

un progetto in sinergia<br />

con le autoscuole castellane.<br />

Quasi quotidianamente la cronaca ci<br />

riporta notizie di incidenti stradali,<br />

spesso mortali, nei quali sono protagoniste<br />

persone che hanno assunto alcolici.<br />

Se da un lato sono aumentati gli interventi<br />

di controllo (anche recentemente sono stati<br />

diffusi dati sull’efficacia dei controlli per<br />

la riduzione degli incidenti), dall’altro si<br />

avverte da più parti l’esigenza di interventi<br />

preventivi per formare guidatori più sicuri.<br />

Da qui nasce l’idea di costituire un gruppo<br />

di lavoro collegato al Servizio di Alcologia<br />

dell’Ulss 8, “SerAT” di Castelfranco Veneto,<br />

per sensibilizzare le autoscuole della<br />

castellana sull’uso di alcolici alla guida. Il<br />

progetto denominato “Sani in Strada” ha<br />

coinvolto il SerAT, l’Acat e la Cooperativa<br />

Sociale “Sonda”.<br />

“Sani in strada” prevede, come prima fase,<br />

un corso di formazione agli istruttori e<br />

agli insegnanti delle autoscuole sugli effetti<br />

dell’alcol e delle sostanze alla guida.<br />

Nella seconda fase è previsto l’intervento<br />

degli operatori referenti del progetto direttamente<br />

nelle autoscuole per illustrare agli<br />

allievi i rischi che si corrono mettendosi alla<br />

guida sotto effetto di alcol e altre sostanze.<br />

Nella fase conclusiva sono gli stessi istruttori<br />

prevenzione n salute ulss 8<br />

formazione iniziale, mentre<br />

hanno completato l’intero<br />

percorso solo le autoscuole<br />

“Dal Bon”, “Lunardon”,<br />

“Giorgione”, “Quadrifoglio”<br />

(di Castello di Godego) e<br />

“Start”.<br />

In pochi mesi sono stati coinvolti<br />

circa 600 allievi che hanno<br />

dimostrato interesse per<br />

l’argomento e una dozzina di<br />

insegnanti di scuola guida ben<br />

motivati che continueranno a<br />

trasmettere le informazioni<br />

per promuovere l’idea di met-<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

a condurre le<br />

lezioni su questi<br />

temi con la<br />

supervisione<br />

degli operatori<br />

che li hanno<br />

precedentemente<br />

formati.<br />

Tutte le sei<br />

autoscuole castellane<br />

hanno<br />

p a r t e c i p a t o<br />

alla fase di<br />

OTTOBRE 2008 · 25<br />

SANI IN STRADA: gUIDA<br />

SICURA E LIBERA DA ALCOL<br />

Larga adesione al<br />

progetto per formare<br />

istruttori ed allievi<br />

delle autoscuole<br />

castellane sulle<br />

problematiche<br />

ed i rischi legati<br />

alla guida in stato<br />

di ebbrezza o<br />

sotto l'effetto di<br />

stupefacenti.<br />

tersi “sani in strada”.<br />

Per il futuro si sta progettando di allargare<br />

l’iniziativa anche all’area pedemontana e a<br />

quella montebellunese.<br />

Infine, un messaggio ai genitori ai quali si<br />

chiede di verificare se le autoscuole, nelle<br />

quali iscrivono i loro figli, hanno personale<br />

(istruttori, docenti) formato e sensibile alle<br />

problematiche alcol-droga-correlate. Per<br />

ulteriori informazioni rivolgersi al SerAT:<br />

0423.732759.<br />

Emanuela Santi<br />

per il Gruppo di lavoro Sani in Strada<br />

La locandina del progetto "Sani in strada".


26 · OTTOBRE 2008 prevenzione n salute ulss 8<br />

La nostra Ulss partecipa alla campagna di prevenzione contro il papillomavirus promossa dalla Regione<br />

Veneto per contrastare il cancro del collo dell'utero che ogni anno in Veneto colpisce 200 donne.<br />

ADOLESCENTI PIU' SERENE<br />

Dal mese di settembre nell’azienda<br />

Ulss 8 le ragazze nate nel 1996 riceveranno<br />

da parte dei servizi vaccinali<br />

una lettera invito con appuntamento prefissato<br />

per eseguire la vaccinazione contro il<br />

papillomavirus ed un opuscolo con informazioni<br />

sulla malattia. Ogni anno verrà invitata<br />

per la vaccinazione una fascia di dodicenni.<br />

Il papillomavirus umano (hpv) è un virus<br />

molto comune, basti pensare che il 70% delle<br />

persone sessualmente attive lo incontra almeno<br />

una volta nel corso della propria vita.<br />

I papillomavirus<br />

non<br />

i n f e t t a n o<br />

solamente<br />

l’uomo ma<br />

sono stati<br />

isolati anche<br />

in altre specie<br />

animali.<br />

Ad oggi ne<br />

sono stati<br />

isolati circa<br />

200 tipi,<br />

ciascuno dei<br />

quali è contraddistinto<br />

Partita in veneto<br />

la campagna di<br />

vaccinazioni rivolta<br />

alle giovani donne<br />

per prevenire il<br />

papillomavirus,<br />

responsabile del tumore<br />

del collo dell'utero.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

da un numero<br />

identificativo;<br />

di questi,<br />

40 provocano<br />

infezioni del<br />

tratto genitale<br />

sia benigne<br />

che maligne.<br />

Sulla base<br />

della loro capacità<br />

di in-<br />

durre nelle cellule infettate una trasformazione<br />

neoplastica, i virus hpv vengono suddivisi<br />

in tipi a basso rischio, solitamente associati<br />

a lesioni benigne, ed in tipi ad alto rischio<br />

oncogeno come il 16<br />

ed il 18.<br />

L’infezione da hpv<br />

è stata associata ad<br />

una serie di patologie:<br />

condilomi genitali<br />

(una delle malattie a<br />

trasmissione sessuale<br />

più diffuse che colpisce<br />

sia maschi che<br />

femmine) provocati<br />

per lo più dai tipi 6<br />

ed 11; lesioni precan-<br />

cerose del collo dell’utero, della vulva, della<br />

vagina; cancro del collo dell’utero, della<br />

vulva, della vagina.<br />

Le malattie provocate da papillomavirus<br />

hanno un’ampia diffusione nel mondo. Per<br />

quanto riguarda il carcinoma della cervice<br />

uterina ogni anno nel mondo si verificano<br />

493.000 nuovi casi con 274.000 morti,<br />

l’80% di questi casi avviene nei paesi in via<br />

di sviluppo, nei quali è il più comune cancro<br />

nelle donne; in Europa, questa neoplasia<br />

causa circa 40 decessi ogni giorno; in Italia<br />

si verificano ogni anno 3500 nuovi casi con<br />

1700 decessi; nel Veneto i nuovi casi sono<br />

circa 200 all’anno.<br />

PREvENZIONE DELLE PATOLOgIE CAUSATE DA PAPILLOMAvIRUS<br />

L’infezione si contrae attraverso il contatto sessuale, anche non completo. L’uso<br />

del preservativo, specie nei rapporti a rischio, non dà una completa protezione.<br />

La vaccinazione è la strategia più recente messa in atto contro questa infezione;<br />

i vaccini attualmente disponibili proteggono solo verso alcuni tipi del virus e<br />

precisamente contro i tipi 6, 11, 16 e 18. Questi ultimi due sono molto importanti<br />

dal punto di vista clinico in quanto responsabili di oltre il 75% dei casi di cancro<br />

invasivo del collo dell’utero. I vaccini disponibili contengono particelle simili al<br />

virus capaci di stimolare il nostro sistema immunitario ed indurlo a produrre<br />

anticorpi capaci di neutralizzare il virus, impedendo che questo infetti le cellule<br />

dell’individuo vaccinato.


Come si partecipa<br />

alla campagna<br />

Il nuovo calendario vaccinale<br />

del Veneto prevede l’offerta<br />

attiva e gratuita della<br />

vaccinazione contro l’hpv per le<br />

adolescenti dodicenni, a partire<br />

dal 1° gennaio 2008.<br />

Dal mese di settembre nell’Ulss<br />

8 le ragazze nate nel 1996 stanno<br />

ricevendo da parte dei servizi<br />

vaccinali una lettera invito<br />

con appuntamento prefissato per<br />

eseguire la vaccinazione ed un<br />

opuscolo con informazioni sulla<br />

malattia; ogni anno verranno<br />

invitate le dodicenni.<br />

Le adolescenti e giovani donne<br />

nate prima del 1996 e fino ai<br />

26 anni di età, che vogliono<br />

vaccinarsi, possono rivolgersi ai<br />

prevenzione n salute ulss 8<br />

Trattoria da “Mirka e Marcello”<br />

Milies di Segusino (TV)<br />

servizi vaccinali competenti per<br />

zona di residenza. In questo caso<br />

è previsto il pagamento di un<br />

ticket per ogni dose di vaccino<br />

somministrata, come previsto dal<br />

tariffario regionale. Ogni singola<br />

dose costa 105,40 euro.<br />

LA vACCINAZIONE<br />

Il ciclo vaccinale è costituito<br />

da tre dosi, la seconda dopo<br />

due mesi dalla prima e la terza<br />

a distanza di sei mesi dalla prima,<br />

somministrate per via intramuscolare<br />

nel muscolo deltoide<br />

(parte alta del braccio). Non è<br />

prevista allo stato attuale la necessità<br />

di un richiamo.<br />

PERChé A 12 ANNI<br />

Le malattie provocate da papil-<br />

specialità allo spiedo<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

NON DIMENTIChIAMO IL PAP-TEST<br />

lomavirus si manifestano negli<br />

adulti, ma il primo contatto con<br />

il virus si ha nell’adolescenza<br />

o all’inizio dell’età adulta con<br />

l’inizio dell’attività sessuale. Per<br />

questo motivo, sarebbe preferibile<br />

vaccinarsi il più precocemente<br />

possibile, prima di iniziare<br />

l’attività sessuale.<br />

PER ChI è PREvISTA LA gRATUITà<br />

La vaccinazione è gratuita per le<br />

coorti individuate dal calendario<br />

regionale e per le donne tra i 13<br />

OTTOBRE 2008 · 27<br />

Un’altra modalità di prevenzione del cancro del collo dell’utero è la<br />

regolare esecuzione del pap-test, che viene proposto gratuitamente alle<br />

donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni nell’ambito del programma<br />

di screening citologico. Il vaccino contro il papillomavirus contiene i due<br />

tipi di hpv responsabili del 70% delle neoplasie e quindi non può evitare<br />

quel 30% di tumori causati dagli altri tipi virali. La vaccinazione non<br />

sostituisce il pap-test; tutte le donne, anche quelle vaccinate, devono<br />

per questo continuare a sottoporsi regolarmente allo screening con il<br />

pap-test.<br />

e i 26 anni di età che si trovano<br />

in stato di invalidità civile pari<br />

al 100% .<br />

DOvE vACCINARSI E DOvE AvERE<br />

INfORMAZIONI<br />

La vaccinazione viene effettuata<br />

presso i servizi vaccinali<br />

territoriali a cui ci si può<br />

rivolgere per ricevere informazioni.<br />

Gianluigi Lustro<br />

Orsola Bertipaglia<br />

Servizio igiene e sanità pubblica<br />

via dei Narcisi 5 Tel. 0423 . 979120 Cell. 334 . 7653939


Ci sono stili, tradizioni e materiali che hanno<br />

attraversato la storia, luoghi e terre immersi nel<br />

verde, nei profumi mediterranei dai colori caldi<br />

e naturali, piccoli pezzi di mondo che abbiamo<br />

fatto entrare con piacere nella nostra storia...<br />

vivere l’arredamento con stile<br />

entra in una cucina liberty<br />

Cadore Arredamenti srl<br />

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31030 San Vito d’Altivole . TV . Italia<br />

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Piccole produzioni<br />

locali: si accorcia<br />

la filiera tra<br />

il produttore e il<br />

consumatore di carni.<br />

D<br />

al produttore al consumatore.<br />

Dopo frutta,<br />

verdura, latte crudo<br />

e formaggi adesso tocca alla<br />

trasformazione delle carni. Presto<br />

soppresse, salsicce, cotechini,<br />

pancette, prosciutto crudo,<br />

speck potrebbero avere percorsi<br />

più brevi: si accorcia la filiera<br />

e i costi al consumatore finale<br />

scendono.<br />

E’ quanto previsto dal progetto<br />

pilota della Regione Veneto<br />

e che nell’Ulss 8 consentirà,<br />

a piccole aziende agricole, di<br />

macellare e trasformare modeste<br />

quantità di carni (30 suini,<br />

1500 volatili, 500 conigli all’anno)<br />

e venderli direttamente al<br />

consumatore finale nella propria<br />

azienda. L’annuncio è stato dato<br />

agli agricoltori in due gremitissime<br />

assemblee che si sono svolte<br />

il 16 settembre al Centro sociale<br />

di Possagno e il 24 a Villa Benzi<br />

di Caerano di San Marco, organizzate<br />

dal Servizio veterinario<br />

dell’Ulss 8 con il contributo del<br />

Credito Trevigiano.<br />

“Questo progetto è il frutto di<br />

una nuova filosofia che si è<br />

affermata nell’Unione europea<br />

– ha detto Piero Vio, dirigente<br />

dell’Unità di progetto sanità animale<br />

e igiene alimentare della<br />

Regione Veneto -, che ha sostituito<br />

alla politica delle direttive<br />

un’attenzione alle diverse realtà<br />

presenti in Europa”. Con questo<br />

prevenzione n salute ulss 8<br />

CARNI NOSTRANE<br />

IN TAvOLA<br />

Al via nell'Ulss 8 il progetto<br />

pilota della Regione veneto<br />

che permetterà alle piccole<br />

aziende agricole di trasformare<br />

e vendere piccole<br />

quantità di carne direttamente<br />

al consumatore.<br />

progetto i produttori hanno una<br />

grande responsabilità, quella di<br />

far entrare la nostra tradizione<br />

veneta a pieno titolo nelle<br />

abitudini alimentari della nostra<br />

società moderna con la forza<br />

del gusto e del sapore che la<br />

caratterizza.<br />

“Sono convinto – ha detto Renato<br />

Mason, direttore generale<br />

dell’Ulss 8 – che queste piccole<br />

produzioni locali possano<br />

rappresentare un’integrazione al<br />

reddito delle famiglie e il fatto<br />

che oltre all’Ulss 8 siano presenti<br />

tutte le istituzioni il Comune,<br />

la Provincia di Treviso, la Regione<br />

Veneto, l’Istituto zooprofilattico<br />

delle Venezie dimostra<br />

che l’intero consorzio sociale<br />

accompagna questo progetto,<br />

dopo aver prodotto la legislazione<br />

e la normativa necessaria,<br />

in particolare la delibera della<br />

Regione Veneto 1892 dell’8 luglio<br />

2008”.<br />

L’assessore provinciale alla<br />

Formazione professionale, Denis<br />

Farnea, che ha seguito lo<br />

sviluppo del progetto con le<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

associazioni di agricoltori, ha<br />

sottolineato la specificità delle<br />

produzioni della Pedemontana<br />

trevigiana: “Chi viene a<br />

visitarci e ammirare le bellezze<br />

OTTOBRE 2008 · 29<br />

paesaggistiche e storico culturali<br />

non deve poi accontentarsi di<br />

prodotti alimentari che trova<br />

ovunque, ma con questo progetto<br />

potrà degustare quello<br />

che tipicamente si produce<br />

e che finora era stato riservato<br />

alla ristretta cerchia<br />

familiare”. Nicola di Santo,<br />

presidente del Credito trevigiano,<br />

ha garantito il sostegno<br />

dell’Istituto a quanti vorranno<br />

intraprendere questa strada.<br />

Alcuni insaccati che potranno essere venduti direttamente dal produttore.<br />

LE CONDIZIONI PER vENDERE DIRETTAMENTE<br />

Le produzioni dovranno essere di un unico produttore che venderà la propria<br />

produzione direttamente al consumatore finale senza passaggi intermedi nella<br />

propria azienda o nei mercati contadini.<br />

Il produttore potrà iniziare la vendita trascorsi trenta giorni dalla richiesta di<br />

registrazione da presentare presso i Servizi Veterinari dell’Ulss 8.<br />

I quantitativi annui massimi da destinare alle piccole produzioni locali sono<br />

così stabiliti: 30 suini; 1.500 avicoli e 500 conigli.<br />

I suini da destinare alla trasformazione in “piccole produzioni locali” saranno<br />

identificati individualmente, dovranno essere allevati in azienda da almeno<br />

quattro mesi e macellati in macelli riconosciuti nella stagione invernale, da<br />

novembre a febbraio.<br />

Gli animali di bassa corte (volatili e conigli), allevati da almeno 90 giorni,<br />

potranno essere macellati direttamente in azienda. Nel rispetto degli standard<br />

igienico sanitari le lavorazioni possono avvenire anche in locali accessori<br />

dell’abitazione.<br />

I prodotti in vendita dovranno riportare sull’etichetta, oltre alle indicazioni generali<br />

(produttore, ingredienti, ecc...), anche la dicitura PICCOLA PRODUZIO-<br />

NE LOCALE “PPL”, la Provincia d’origine ed il NUMERO DI REGISTRAZIONE.<br />

Il Servizio Veterinario dell’Ulss 8 con la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico<br />

Sperimentale delle Venezie e del Servizio Veterinario Regionale accompagnerà<br />

gli operatori nel processo produttivo. Per far partire il progetto sono già<br />

stati realizzati tre corsi di formazione cui hanno partecipato 75 produttori ed<br />

altri corsi sono in programma ad ottobre.


30 · OTTOBRE 2008 distretti n salute ulss 8<br />

MENO PERCEZIONE DEL RISChIO,<br />

PIU' ABUSO DI SOSTANZE<br />

I<br />

mmaginate di notare sul cruscotto della<br />

vostra auto, mentre state guidando, una<br />

spia luminosa che vi indica che qualcosa<br />

non funziona. Voi continuate a guidare e<br />

Il desiderio di differenziazione<br />

ed il bisogno di ottenere la<br />

considerazione degli adulti: questi<br />

dai giovani rientrino nella normalità, per<br />

non cadere nell’errore di minimizzare la<br />

gravità di certi comportamenti evitando di<br />

prevenire. La tendenza da parte dei giovani<br />

non date peso a quanto vedete, non vi sfiora i fattori che spingono molti giovani a sottostimare il rischio non deriva solamen-<br />

nemmeno l’idea che potrebbe succedervi<br />

qualcosa di spiacevole, pensate che non può<br />

accadervi di avere un guasto, questo capita<br />

a sfidare se stessi e a mettere in<br />

pericolo la propria vita.<br />

te dagli aspetti critici strettamente legati a<br />

questo periodo della vita ma anche da un<br />

diverso significato, culturale e sociale, del<br />

agli altri. Siete sedotti e ammaliati dall’idea<br />

concetto di rischio. Se prima assumeva un<br />

dell’invincibilità e dell’intoccabilità, vi sensiderio di differenziazione dalla famiglia e valore negativo e la consapevolezza delle<br />

tite forti e sicuri ma state sottostimando il dall’uniformarsi al gruppo di coetanei che conseguenze metteva l’individuo in guardia<br />

rischio e il disagio che ne consegue. Vedete forniscono sicurezza e nuovi ideali a cui e lo faceva agire in senso opposto, oggi la<br />

e considerate il segnale di pericolo ma non lo credere. Le condotte rischiose diventano un valenza attribuita al rischio prende una con-<br />

valutate importante.<br />

mezzo che gli adolescenti adottano per spenotazione positiva, “ci si mette in gioco”,<br />

Questo tipo di comportamento non è “raro” rimentare se stessi, per affermare la propria “non ci si accontenta”.<br />

soprattutto negli adolescenti e nei giovani, identità, per guadagnare il rispetto e la consi- E’ molto significativo a tale proposito il di-<br />

che più facilmente di altri tendono a sottoderazione degli adulti, per costruire relazioni lagante fenomeno dei “rave” (letteralmente<br />

stimare il rischio, dando la sensazione di sociali ed affettive e per sentirsi integrati nel “andare in delirio”), raduni musicali improv-<br />

non percepire le conseguenze che possono gruppo di appartenenza.<br />

visati in grandi spazi aperti o in capannoni in<br />

derivare adottando comportamenti come Questo non deve indurci a ritenere che tutte disuso dove la regola fondamentale è “libertà<br />

guidare ad alta velocità dopo l’assunzione di le condotte bizzarre e pericolose adottate assoluta” e l’uso di sostanze viene cadenzato<br />

sostanze psicoattive o do-<br />

dalla musica tecno e dalla<br />

po una serata in discoteca,<br />

tendenza a sperimentarsi al<br />

abusare di alcolici o parte-<br />

di là dei propri limiti. Qui<br />

cipare a quelle molteplici<br />

gli adolescenti assumono<br />

gare “ritualizzate” dove ci<br />

sostanze nella convinzione<br />

si sfida a chi si toglie per<br />

che non generino dipen-<br />

ultimo da una situazione<br />

denza o tolleranza attuan-<br />

pericolosa in cui spesso è<br />

do così condotte a rischio<br />

in gioco la vita. Perché<br />

che comportano esiti molto<br />

succede questo?<br />

pericolosi. Si ha la perce-<br />

L’adolescenza è il periodo<br />

zione del rischio (la spia<br />

della vita in cui più sono<br />

luminosa nel cruscotto del-<br />

presenti aspetti critici e di<br />

la nostra auto) ma la sfida<br />

complessità e dove l’am-<br />

risulta essere una grande<br />

biente ha una valenza mol-<br />

fonte di piacere.<br />

to significativa. Diviene un<br />

Simonetta Fraccaro<br />

luogo dove gli adolescenti<br />

Dipartimento<br />

si muovono spinti dal de- Sfida, piacere ed uso di sostanze spesso causano nei giovani un mix incontrollabile.<br />

per le dipendenze<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8


distretti n salute ulss 8<br />

Agli sportelli, via posta o tramite internet l'Ulss 8 facilita il ritiro dei referti,<br />

accorciando i tempi e semplificando la procedura da seguire.<br />

IL RITIRO DEI REfERTI<br />

Ogni visita od esame strumentale<br />

si conclude con un referto<br />

(risposta) che, nella maggior<br />

parte dei casi, viene consegnato<br />

all’utente al termine della visita<br />

o esame.<br />

Nei casi in cui non fosse possibile<br />

consegnare subito il referto<br />

questo potrà essere ritirato in<br />

diversi modi.<br />

SPEDITI PER POSTA<br />

E’ possibile avere la spedizione<br />

a domicilio dei referti senza<br />

dover tornare in ospedale o nei<br />

punti distrettuali e senza attese<br />

agli sportelli.<br />

L’importante è chiedere la<br />

spedizione al momento della<br />

prenotazione o del pagamento.<br />

ALLO SPORTELLO<br />

Direttamente dall’interessato o<br />

da altra persona da lui autorizzata<br />

purchè munita di delega scritta<br />

e dei documenti di identità<br />

(anche fotocopia) di entrambi<br />

(interessato e delegato).<br />

Al momento del ritiro è<br />

necessario presentare la ricevuta<br />

del pagamento del ticket ed<br />

un proprio documento di<br />

riconoscimento. In mancanza del<br />

documento di riconoscimento,<br />

della ricevuta di pagamento<br />

della prestazione o della delega<br />

necessaria al ritiro gli operatori<br />

non potranno consegnare il<br />

referto.<br />

TRAMITE INTERNET<br />

L’azienda Ulss 8 mette a disposizione<br />

dei propri utenti la<br />

possibilità di ritirare gli esiti<br />

di alcuni esami o prestazioni<br />

tramite internet (analisi, radiologia<br />

medicina nucleare).<br />

Il servizio è completamente gratuito<br />

ed è disponibile anche per<br />

gli utenti che possono così ottenere<br />

il referto direttamente dal<br />

computer. La consultazione e stampa del<br />

IMPORTANTE:<br />

Al momento delle prestazioni<br />

saranno fornite all’utente<br />

tutte le indicazioni sui tempi<br />

e le modalità di ritiro dei<br />

relativi referti con appositi<br />

stampati da leggere e<br />

conservare con cura.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Tutte le possibilità<br />

offerte dal'Ulss 8<br />

per ottenere in tempi<br />

rapidi i propri referti.<br />

Innovativo il sistema che<br />

permette di scaricare i<br />

referti comodamente<br />

via internet.<br />

referto on line, tramite internet,<br />

è possibile solo se si è provveduto<br />

a pagare anticipatamente il<br />

ticket, se dovuto.<br />

Una volta scaricato il referto<br />

online non è più necessario recarsi<br />

agli sportelli dell’Ulss 8.<br />

La stampa del referto on-line ha<br />

validità medico legale, pertanto<br />

può essere esibita al medico di<br />

OTTOBRE 2008 · 31<br />

fiducia o ad altro medico specialista.<br />

Fare attenzione ai tempi di ritiro<br />

dei referti in quanto sono riferiti<br />

a giorni lavorativi, escluso il sabato<br />

e la domenica e altri giorni<br />

festivi.<br />

Ufficio relazioni con il pubblico<br />

SEDI E ORARI DEI PUNTI DISTRIBUZIONE REfERTI NELL'<strong>ULSS</strong> 8<br />

SEDE ORARIO SPORTELLO TELEfONO<br />

Ospedale Castelfranco veneto<br />

Ospedale Montebelluna<br />

LUN – vEN: 8.00/18.00 SAB. 8.00/12.00<br />

Informazioni telefoniche: dalle 12.00 alle 15.00<br />

LUN – vEN: 8.00/18.00 SAB. 8.00/12.00<br />

Informazioni telefoniche: dalle 12.00 alle 15.00<br />

DA NON DIMENTICARE<br />

Si ricorda che i referti<br />

devono essere ritirati entro<br />

30 giorni dalla data prevista<br />

dall’azienda Ulss 8 per<br />

la consegna dello stesso.<br />

In caso di mancato ritiro<br />

l’utente è tenuto al pagamento<br />

per intero della prestazione<br />

usufruita, anche<br />

se esente. Per l’assistito<br />

non esente, che ha effettuato<br />

il versamento anticipato<br />

della quota dovuta a<br />

titolo di partecipazione alla<br />

spesa sanitaria (ticket),<br />

l’addebito riguarderà la sola<br />

differenza tra il costo<br />

per intero della prestazione<br />

ed il ticket già pagato.<br />

0423.732233<br />

0423.611072<br />

Distretto socio-sanitario n. 1<br />

Sede di Asolo LUN – vEN: 7.00 - 20.00 0423.526514<br />

Sede di Crespano del grappa LUN – vEN: 7.30/12.15 – 13.00/17.00 0423.935702<br />

Sede di Riese Pio X LUN – vEN: 9.30/13.00 – gIOv: 15.00/17.00 0423.483597<br />

Sede di vedelago LUN – vEN: 9.30 /12.30 - LUN 15.30/17.00 0423.708811<br />

Distretto socio-sanitario n. 2<br />

Sede di valdobbiadene LUN – vEN: 8.00/20.00 0423.977401<br />

Sede di Pederobba LUN – vEN: 9.30/13.00 – LUN-MAR-gIOv. 14.00/17.00 0423.694911<br />

Sede di giavera del Montello LUN – vEN: 9.00/12.30 - LUN- MAR - gIOv.: 14.00/16.00 0422.728911


SCUOLA SECONDARIA II° GRADO<br />

- liceo classico e liceo scientifi co<br />

- liceo Europeo giuridico-economico NUOVO<br />

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- settimana di 5 giorni<br />

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ORE 9.00-13.00<br />

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Certifi cazione di qualità: UNI EN ISO 9001:2000<br />

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- laboratorio giornaliero di lingua inglese<br />

- attività motoria con corso di nuoto<br />

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- settimana di 5 giorni<br />

- studio guidato pomeridiano<br />

- settimana bianca<br />

CONVITTO e SEMICONVITTO<br />

- maschile e femminile<br />

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distretti n salute ulss 8<br />

Inaugurata la struttura inserita nel Piano di zona e realizzata a Volpago del Montello<br />

dalla Fondazione "Il nostro Domani". Ospiterà 20 persone con disabilità.<br />

LA CASA DEI gIACINTI E' UNA REALTA'<br />

La residenzialità delle persone con disabilità,<br />

in particolare la problematica<br />

del “dopo di noi”, ha portato a dare<br />

una serie di risposte che sono già concrete<br />

anche nel nostro territorio. La richiesta di<br />

residenzialità da parte dei familiari viene<br />

quando vengono a mancare le figure di sostegno<br />

e riferimento, nella maggioranza dei<br />

casi i genitori, o quando non vi sono più le<br />

condizioni perché la persona continui a stare<br />

in famiglia (invecchiamento dei genitori,<br />

mancanza di una rete di supporto e problemi<br />

di comportamento). L’obiettivo che si sta<br />

perseguendo è di garantire alle persone con<br />

disabilità la possibilità di una risposta residenziale,<br />

adeguata ai bisogni assistenziali e<br />

relazionali.<br />

Il territorio presenta due tipologie di strutture<br />

residenziali: la Comunità Alloggio che ripropone<br />

l’ambiente familiare per persone con<br />

bisogni assistenziali e relazionali, allo scopo<br />

di acquisire e mantenere abilità di autonomia<br />

e sociali nel territorio e le Residenze sanitarie<br />

assistenziali (Rsa) che ospitano persone<br />

con disabilità più grave, con limitazioni di<br />

autonomia e con un bisogno sanitario prevalente,<br />

per cui risulti impossibile la permanenza<br />

a casa.<br />

Altro passo per risolvere il problema<br />

del "dopo di noi" che preoccupa i<br />

genitori ormai anziani di persone<br />

disabili. Inaugurata la Casa dei<br />

giacinti a volpago del Montello.<br />

L'Ulss 8 ha recepito la domanda del territorio<br />

di inserire all’interno del Piano di zona<br />

2007-2009 l’apertura della nuova Comunità<br />

Alloggio “Casa dei Giacinti” a Volpago del<br />

Montello.<br />

Questa struttura, inaugurata il 7 giugno, è<br />

stata realizzata dalla Fondazione “Il Nostro<br />

Domani” e potrà accogliere<br />

fino ad un massimo di 20<br />

persone disposte all’interno di<br />

due nuclei distinti: uno che accoglierà<br />

persone con disabilità<br />

acquisita, di tipo traumatico,<br />

neurologico o le neurolesioni;<br />

il secondo nucleo ospiterà<br />

invece utenti con disabilità e<br />

disturbo del comportamento.<br />

Questa nuova struttura andrà<br />

ad aggiungersi a “Casa Maria<br />

Adelaide” di Vidor, realizzata<br />

dalla stessa Fondazione, oggi<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 33<br />

in piena attività, e a “Casa Giulia Martini” di<br />

Giavera del Montello, struttura dell’Oami, in<br />

attività già da parecchi anni.<br />

La presenza di più strutture permetterà di<br />

dare risposte più mirate in quanto si è cercato<br />

di specializzare ciascun nucleo per persone<br />

con disabilità specifiche compatibili.<br />

Dare una risposta a tutte queste situazioni<br />

significa anche poter dare sollievo ed aiuto<br />

alle famiglie che necessitano di essere supportate<br />

anche con gli inserimenti temporanei<br />

di sollievo.<br />

Mariacaterina Girardello<br />

Servizio handicap dell’età adulta<br />

La Casa dei Giacinti di Volpago del Montello.<br />

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distretti n salute ulss 8<br />

A breve sarà attivo un nuovo progetto rivolto alle persone con esiti invalidanti, conseguenza di<br />

grave trauma cranico per il recupero sociale e psichico ed il reinserimento occupazionale.<br />

RIPENSARSI IN UNA vITA DIvERSA<br />

Il Servizio handicap per l’Età adulta<br />

prende in carico le persone con disabilità<br />

acquisite, ovvero situazioni di disabilità<br />

conseguenti a gravi cerebrolesioni acquisite<br />

ed a traumi cranici. Queste disabilità presentano<br />

quadri sanitari e psicologici estremamente<br />

diversi e di conseguenza hanno<br />

bisogni che portano a realizzare un intervento<br />

territoriale proprio della fase degli esiti,<br />

finalizzato al raggiungimento del massimo<br />

recupero possibile. Ciò può realizzarsi attraverso<br />

l’uso ottimale delle capacità e competenze<br />

residue nei vari ambiti<br />

di vita quotidiana. Si deve<br />

tener conto dell’ambiente in<br />

cui si inserisce la situazione<br />

di disabilità, del livello di<br />

integrazione sociale e lavorativa<br />

prima del danno cerebrale,<br />

della fase del ciclo di<br />

vita in cui la cerebrolesione<br />

si è verificata e della presenza/assenza<br />

di un nucleo<br />

familiare di riferimento.<br />

Per realizzare questo, è stata<br />

predisposta all’interno del<br />

Piano di zona 2007-2009<br />

l’apertura di un Centro diur-<br />

Inserita nel Piano di zona 2007-2009<br />

l'apertura di un centro diurno<br />

presso le "Opere Pie" di Pederobba<br />

per il recupero delle persone con<br />

cerebrolesioni acquisite.<br />

no presso le “Opere Pie” di Pederobba.<br />

Questo progetto innovativo darà la possibilità<br />

a persone con esiti di grave cerebrolesione<br />

acquisita e con trauma cranico di avere un<br />

ambiente che faciliti l’uso ottimale delle ca-<br />

Uno dei locali interni del centro diurno di Pederobba.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

OTTOBRE 2008 · 35<br />

pacità e competenze residue, da spendere poi<br />

in ambito familiare, sociale ed occupazionale,<br />

attraverso diverse attività proposte.<br />

Oltre al recupero e mantenimento delle<br />

abilità attraverso attività specifiche, sarà<br />

fondamentale attivare percorsi relazionali<br />

utili all’accettazione (sia da parte della<br />

persona che dei familiari) dei danni non<br />

modificabili. Infatti il progetto proposto per<br />

ciascuna persona sarà costruito in sinergia<br />

tra i Servizi territoriali (Servizio handicap<br />

Età adulta e Ambulatorio di Neuropsicologia),<br />

coinvolgendo la persona<br />

con disabilità e la sua<br />

famiglia. Il progetto della<br />

persona con disabilità acquisita<br />

non può rimanere<br />

slegato dal notevole carico<br />

emotivo che coinvolge<br />

il paziente stesso e tutti<br />

coloro che gli sono accanto,<br />

in seguito all’evento.<br />

L’attività diurna sarà un’occasione<br />

importante per<br />

provare a ripensarsi in un<br />

percorso di vita nuovo, ripartendo<br />

da casa verso il<br />

territorio. M. G.


36 · OTTOBRE 2008 associazioni n salute ulss 8<br />

Per dare avvio all’iniziativa di natura<br />

socio-sanitaria “La Casa del Campo”,<br />

la Cooperativa sociale Castel<br />

Monte ha dedicato risorse finanziarie per<br />

l’acquisto ed una radicale ristrutturazione di<br />

un edificio in via De Gasperi, a Cavaso del<br />

Tomba. L’obiettivo che la struttura si prefigge<br />

è quello di fornire mezzi, spazi, supporti<br />

e progettualità a persone con esiti di grave<br />

cerebrolesione acquisita (Gcla) in età adulta,<br />

che scelgano di investire in un nuovo progetto<br />

di indipendenza attuabile in un contesto<br />

familiare e all’interno di una struttura che<br />

ospita attività lavorative.<br />

La Casa del Campo rientra tra le strutture<br />

programmate dal Piano di zona dei servizi<br />

socio-sanitari 2007–2009 dell’Ulss 8, la cui<br />

nascita parte da un’ottica di collaborazione<br />

ed integrazione delle attività dei servizi pubblici<br />

e del privato sociale, grazie alla quale si<br />

ritiene possa essere possibile andare oltre il<br />

semplice livello assistenziale. La precisa volontà<br />

progettuale è quella di avviare, quando<br />

La Casa del Campo di Cavaso del Tomba.<br />

Borgo Treviso, 169/B Castelfranco Veneto (TV)<br />

CASA DEL CAMPO:<br />

OLTRE LA DISABLITA'<br />

possibile, processi di reintegro delle persone<br />

con disabilità in contesti fondamentali della<br />

quotidianità quali la casa, il lavoro e la socializzazione.<br />

Per raggiungere l’obiettivo, che caratterizza<br />

l’ultima fase del processo di recupero di una<br />

persona con esiti da grave cerebrolesione - la<br />

fase del “contrasto alla riduzione alla partecipazione”<br />

- la Cooperativa, avvalendosi<br />

della stretta collaborazione dell’Ulss 8, ha<br />

quindi pensato di realizzare:<br />

1) una Comunità di tipo familiare che fornisca<br />

“accoglienza attiva” a persone che, non<br />

avendo bisogno di assistenza per le proprie<br />

necessità personali, abbiano<br />

desiderio o necessità di<br />

sperimentare nuovamente<br />

indipendenza ed autonomia;<br />

2) un Centro servizi per<br />

la riabilitazione mediante<br />

l’inserimento lavorativo.<br />

Si tratta di un’iniziativa<br />

che intende denotarsi come<br />

uno degli “stadi” e<br />

“luoghi” possibili in cui<br />

si svolgono azioni che<br />

permettano, per coloro<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Ulss 8 e Cooperativa Castelmonte<br />

assieme per creare una struttura a<br />

Cavaso del Tomba per la reintegrazione<br />

sociale e lavorativa delle persone<br />

con disabilità acquisita.<br />

che ne abbiano le condizioni e la motivazione,<br />

di ricostruire o costruire un partecipazione<br />

attiva alla vita sociale e lavorativa di tutti<br />

i giorni.<br />

La Casa è organizzata in modo da poter consentire<br />

ai residenti diverse attività e possibilità<br />

di impegno occupazionale e di apprendimento<br />

di competenze professionali. Tutte<br />

le attività proposte hanno come obiettivo la<br />

riabilitazione sociale degli ospiti attraverso<br />

la formazione professionale ed il lavoro.<br />

Le attività occupazionali/formative fino ad<br />

ora previste sono la ciclofficina meccanica,<br />

il laboratorio artigianale di sartoria, il laboratorio<br />

del gusto, l’orto della Casa, la gestione<br />

del Centro espositivo delle produzioni<br />

agro-alimentari della Comunità Montana del<br />

Grappa, la progettazione, realizzazione e gestione<br />

di percorsi turistici e del benessere.<br />

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associazioni n salute ulss 8 OTTOBRE 2008 · 37<br />

gRUPPO APPARTAMENTO<br />

A MONTEBELLUNA<br />

Da alcuni mesi sei persone con disagio mentale non grave possono<br />

contare su una nuova struttura, il Gruppo Appartamento<br />

con annessa azienda agricola attivato a Posmon di Montebelluna.<br />

Si tratta di uno spazio coperto di circa 700 metri quadri ed altri<br />

12mila metri quadrati di terreno circostante.<br />

La struttura è gestita dalla Cooperativa Orchidea in collaborazione<br />

con i servizi sociali del Comune di Montebelluna e con i servizi<br />

territoriali della Psichiatria dell’Ulss 8. L’idea che sta alla base del<br />

gruppo appartamento e la fattoria di sviluppo ed inclusione sociale<br />

“Fuoric’entro” è quella di valorizzare le persone con disagio mentale<br />

e dimostrare come l’attività lavorativa e imprenditoriale contrasta<br />

con le problematiche di cui sono affetti. “Fuoric’entro” è dunque un<br />

luogo di opportunità per gli utenti, per ridare senso e progettualità alle<br />

azioni quotidiane e valore ai legami affettivi. “Fuoric’entro” nelle<br />

intenzioni diventerà uno spazio aperto ai cittadini dove si potranno<br />

acquistare i prodotti biologici della fattoria oppure portare gli animali<br />

domestici nella piccola pensione realizzata nella struttura. Nel<br />

parco ci sono alcuni giochi a disposizione dei bambini. Insomma uno<br />

spazio di lavoro e socialità in grado di dare benefici agli ospiti e ai<br />

visitatori e di finanziarsi con piccole attività imprenditoriali.<br />

Nella casa saranno ospitate, oltre alle persone con disagio mentale,<br />

una coppia di operatori che per alcune ore del giorno o della notte resteranno<br />

a disposizione per le attività del centro. La casa si compone<br />

Indagini d’affari:<br />

• ricerche su clienti, soci,<br />

dipendenti;<br />

• accertamenti patrimoniali;<br />

• analisi dei concorrenti...<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

Attivato a Posmon di Montebelluna un<br />

gruppo appartamento ed un’azienda<br />

agricola per persone con disturbi mentali<br />

non gravi, gestito in collaborazione con<br />

la Cooperativa Orchidea.<br />

di tre stanze, un soggiorno, una cucina e un ampio spazio interrato<br />

per piccoli laboratori polifunzionali.<br />

A settembre la struttura ha iniziato a funzionare a pieno regime, mentre<br />

le attività agricole sono già partite da tempo. Con questo progetto<br />

viene attuata una precisa indicazione contenuta nel Piano di zona<br />

dell’Ulss 8. La Cooperativa Orchidea si è proposta per la gestione<br />

visto che nel territorio dell’Ulss 8 già si occupa della Rsa di Villa dei<br />

Lauri e la “Casetta” per utenti con disagi mentali a Valdobbiadene,<br />

mentre nel Trevigiano gestisce strutture a Vittorio Veneto e Mogliano<br />

Veneto.<br />

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Il nuovo Gruppo Appartamento di Posmon di Montebelluna.<br />

Castelfranco Veneto<br />

Tel. 0423 420 045<br />

Cittadella<br />

Tel. 049 5979592<br />

Indagini familiari:<br />

• infedeltà e accertamenti su<br />

coniugi separati;<br />

• controllo frequentazioni<br />

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38 · OTTOBRE 2008 informa n salute ulss 8<br />

gLI ORARI DELLE SEDI AMMINISTRATIvE<br />

E DEI CENTRI PRELIEvI <strong>ULSS</strong> 8<br />

SEDE<br />

Sede di Asolo<br />

via forestuzzo n. 41 - 31011 Asolo<br />

Tel. 0423/526502 - fax 0423/526542<br />

e-mail cadorind@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di Crespano del grappa<br />

via Iv novembre n. 30 - 31017 Crespano del grappa<br />

Tel. 0423/935710 - fax 0423/935715<br />

e-mail crespano@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di Castelfranco veneto<br />

via dei Carpani, n. 16/z - 31033 Castelfranco veneto<br />

Tel o42/732750 - fax.0423/732995<br />

e-mail doris.sartoretto@ulssaolo.ven.it<br />

Sede di Riese Pio X<br />

via Schiavonesca n. 13 - 31038 Riese Pio X<br />

Tel. 0423/483597 - fax. 0423/454199<br />

e-mail riese@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di vedelago<br />

via Toniolo, n.2 - 31050 vedelago<br />

Tel 0423/708811/12/13 - fax. 0423/708814<br />

e-mail vedelago@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di valdobbiadene<br />

via Roma n. 38 - 31049 valdobbiadene<br />

Tel 0423/977240 - fax 0423/977336<br />

e-mail vuans1@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di Pederobba<br />

via Roma n. 77 - 31044 Pederobba<br />

Tel 0423/694911 - fax. 0423/694915<br />

e-mail dupdb1@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di Montebelluna<br />

via Ospedale, n. 54 - 31044 Montebelluna<br />

Tel. 0423/614885 - fax. 0423/611889<br />

e-mail loretta.baldasso@ulssasolo.ven.it<br />

Sede di giavera del Montello<br />

via del Bolè, n. 21 - 31040 giavera del Montello<br />

Tel.0422/728911 - fax 0422/728955<br />

e-mail giavera@ulssasolo.ven.it<br />

ANAgRAfE SANITARIA, UffICIO RELAZIONI<br />

CON IL PUBBLICO*<br />

Dal lunedì al venerdì 09.30 - 17.00<br />

(Il martedì fino alle 18.00)<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

09.30 - 12.30<br />

13.30 - 17.00<br />

Dal lunedì al venerdì 08.30 - 13.00<br />

Martedì e giovedì 14.00 - 16.00<br />

Dal lunedì al venerdì 09.30 - 13.00<br />

giovedì anche il pomeriggio 15.00 -18.00<br />

Dal lunedì al venerdì 9.30 - 13.00<br />

Lunedì anche il pomeriggio 15.00 - 18.00<br />

Dal lunedì al venerdì 09.30 - 12.30<br />

Mercoledì anche pomeriggio 14.00 - 17.00<br />

Dal lunedì al venerdì 9.30 - 13.00<br />

Lunedì, martedì, giovedì 14.00 - 17.00<br />

Dal lunedì al venerdì 8.30/13.00<br />

Lunedì e mercoledì 14.00/16.00<br />

Lunedì 08.15 - 12.30 / 14.00 - 16.30<br />

Martedì 09.00 - 12.30 / 14.00 - 17.00<br />

Mercoledì 08.15 - 12.30<br />

giovedì 09.00 - 12.30 / 14.00 - 16.00<br />

venerdì 08.15 - 12.30<br />

* L’Ufficio cassa è aperto in tutte le sedi negli orari del Centro prelievi e negli orari dell'Anagrafe Sanitaria.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

CENTRO PRELIEvI<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

07.30 - 08.45<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

07.30 - 08.30<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

07.00 - 09.30<br />

Sabato (solo per urgenze ed esami in regime di<br />

libera professione) 08.00 - 9.30<br />

Lunedì, mercoledì e venerdì 07.30 - 08.30<br />

Martedì, giovedì<br />

07.30 - 08.30<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

07.30 - 08.45<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

07.00 - 08.00<br />

Presso villa Pullin<br />

Dal lunedì al venerdì 07.00 - 09.30<br />

Sabato (solo per urgenze ed esami in regime di<br />

libera professione) 08.00 - 9.30<br />

Lunedì, mercoledì, venerdì<br />

08.00 - 09.00


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