Piano emergenza ed evacuazione Boncore.pdf - Istituto ...
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D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
DIREZIONE DIDATTICA STATALE<br />
3° CIRCOLO “DON BOSCO”<br />
Via Marzano - 73048 NARDO’ (LECCE)<br />
Tel. 0833/871713 Fax 0833/871774 C.F. 91012670757<br />
Sito Web: www.terzocircolonardo.gov.it<br />
E mail: leee075002@istruzione.it – PEC: leee075002@pec.it<br />
PIANO DI EMERGENZA<br />
E DI EVACUAZIONE<br />
Anno Sc. 2011/2012<br />
Scuola Primaria “<strong>Boncore</strong>”<br />
(Prot. n. 4467/A22)<br />
Il Dirigente Scolastico: Prof.ssa Tommasa Michela Presta<br />
R. S. P. P. : Ing. Gianluca Gaballo<br />
R. L. S. : Ins. Colomba Daniela
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
3. L'EVACUAZIONE D'EMERGENZA: CARATTERI GENERALI<br />
E' provato che l'<strong>evacuazione</strong> di un plesso scolastico, al verificarsi di una situazione di <strong>emergenza</strong>,<br />
anche a causa della particolare tipologia di popolazione presente, richi<strong>ed</strong>e un notevole impegno<br />
organizzativo <strong>ed</strong> operativo da parte del Responsabile d'<strong>Istituto</strong>.<br />
Ma ogni sforzo per dare una risposta adeguata <strong>ed</strong> efficace all'evento è destinato al fallimento in<br />
mancanza di un dettagliato "<strong>Piano</strong> di Emergenza" che preventivamente indichi le azioni da compiere.<br />
Inoltre, in ogni <strong>ed</strong>ificio in cui si realizza un'alta frequenza di persone, e tale è un <strong>Istituto</strong> scolastico,<br />
momenti di <strong>emergenza</strong> sono quelli che determinano modifiche sullo stato della struttura, alterando le<br />
normali condizioni di agibilità e provocando modifiche nei comportamenti e nei rapporti interpersonali<br />
degli utenti principalmente per le manifestazioni legate a stati emotivi incontrollabili o, nei casi più<br />
gravi, per il verificarsi di vere e proprie reazioni di panico.<br />
Il panico, infatti, provocando alterazioni nei comportamenti e reazioni irrazionali, ha manifestazioni<br />
che, se incontrollate, costituiscono di per sé elemento pericoloso di turbativa e possono provocare<br />
rischi indotti ben più gravi dell'evento stesso:<br />
• Istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di<br />
disperazione;<br />
• Istinto alla fuga, in cui pr<strong>ed</strong>omina l'autodifesa, con tentativo di esclusione, anche violenta, degli<br />
altri con spinte, corse in avanti, affermazione dei posti conquistati verso la via di salvezza;<br />
• Paralisi totale o negazione dell'esistenza del pericolo.<br />
Allo stesso tempo possono venire compromesse alcune funzioni comportamentali quali l'attenzione, il<br />
controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di<br />
grave turbativa e pericolo.<br />
Lo stato di ansia, la paura suscitati da una minaccia improvvisa di pericolo, affinché non si trasformino<br />
in panico, richi<strong>ed</strong>ono una pronta reazione, una risposta preparata e non improvvisata.<br />
I comportamenti generati dall'effetto panico possono essere modificati e ricondotti alla normalità, se il<br />
sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano.
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Plesso " Scuola Primaria"<br />
4. SCOPO E CONTENUTI DEL PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE<br />
Ih "<strong>Piano</strong> di Emergenza" costituisce il Documento Operativo che, evidenziando determinate situazioni<br />
di calamità e comunque incidentali di apprezzabile portata, che possono verificarsi nell'ambito della<br />
scuola, focalizza le pr<strong>ed</strong>isposizioni organizzative da porre in atto <strong>ed</strong> indica le azioni da compiere per<br />
consentire l'<strong>evacuazione</strong> ordinata e tempestiva della popolazione presente nel plesso scolastico.<br />
Il "<strong>Piano</strong>" è pertanto finalizzato a:<br />
• Essere preparati a situazioni di pericolo;<br />
• Stimolare la fiducia in se stessi;<br />
• Indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti;<br />
• Controllare la propria emozionalità e saper reagire all'eccitazione collettiva.<br />
Il "Documento", inglobato nel "<strong>Piano</strong> di Sicurezza" (art. 4 del D. Lgs 626/94), contiene:<br />
1. Le azioni che i lavoratori (ai sensi dell'art.2, comma 1, lettera a, del D.Lgs 626/94, gli allievi<br />
dell'<strong>Istituto</strong> sono equiparati ai lavoratori), debbono mettere in atto in caso di incendio o di altro<br />
pericolo grave;<br />
2. Le proc<strong>ed</strong>ure per l'<strong>evacuazione</strong> dal luogo di lavoro che devono essere attuate da tutte le persone<br />
presenti;<br />
3. Le disposizioni per chi<strong>ed</strong>ere l'intervento di soccorso agli organi preposti e per informarli, al loro<br />
arrivo, sul sistema di sicurezza pr<strong>ed</strong>isposto,<br />
La normativa, inoltre, prev<strong>ed</strong>e che il "<strong>Piano</strong> di Emergenza" venga r<strong>ed</strong>atto considerando:<br />
• Le caratteristiche dei luoghi, con particolare riguardo alle vie di fuga;<br />
• I sistemi di allarme;<br />
• Il numero delle persone presenti e la loro ubicazione all'interno dell'<strong>ed</strong>ificio;<br />
• I lavoratori esposti a rischi particolari (disabili, ecc.);<br />
• Gli incaricati di coordinare l'attuazione del "<strong>Piano</strong>" <strong>ed</strong> assistere i lavoratori durante l'<strong>evacuazione</strong>;<br />
• Il livello di addestramento fornito al personale.<br />
Il "<strong>Piano</strong>" quindi:<br />
1. identifica le persone incaricate di sovrintendere e controllare l'attuazione delle proc<strong>ed</strong>ure;<br />
2. elenca per ognuna di esse i doveri e le conseguenti responsabilità;<br />
3. elenca i provv<strong>ed</strong>imenti per assicurare che tutto il personale sia informato <strong>ed</strong> addestrato sulle<br />
proc<strong>ed</strong>ure da attuare in caso di pericolo;<br />
4. contiene eventuali misure specifiche per le aree ad elevato rischio;<br />
5. contiene la proc<strong>ed</strong>ura di chiamata dei mezzi e degli addetti di soccorso.<br />
6. include la planimetria dell'<strong>ed</strong>ificio con la distribuzione dei vari ambienti, le vie di fuga, l'indicazione<br />
delle attrezzature di soccorso in dotazione alla scuola, l'ubicazione degli allarmi e degli interruttori
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generali di alimentazione dell'energia elettrica e dei vari impianti presenti.<br />
Naturalmente l'utilità di un "<strong>Piano</strong> di Emergenza" poggia sul presupposto che siano stati individuati<br />
quegli accorgimenti sul piano psico - p<strong>ed</strong>agogico e quei riferimenti tecnico-logistici indispensabili a<br />
contenere, nel grado più elevato possibile, l'ansia dell'imprevisto e le reazioni provocate dal panico.<br />
Il "<strong>Piano</strong>", infatti, deve tendere a ricondurre nella sfera della razionalità tali manifestazioni e, creando<br />
uno stimolo alla fiducia di superare il pericolo, ad indurre un sufficiente autocontrollo per attuare<br />
comportamenti atti ad evitare confusione e sbandamento.<br />
Diventa evidente, quindi, come oltre che in osservanza di specifiche norme di legge, (art. 12.0 del D.<br />
M. Int. 26.08.92 e art. 12 del D.Lgs 626/94), il "<strong>Piano</strong> di Emergenza" diventa obbligatorio anche sotto il<br />
profilo propriamente p<strong>ed</strong>agogico rappresentando un momento di grande impegno <strong>ed</strong>ucativo.<br />
Sugli obiettivi che esso si prefigge dovranno quindi confluire gli intenti e le premure di quanti nella<br />
scuola e per la scuola operano.<br />
Poiché il "<strong>Piano</strong> di Emergenza" deve essere "flessibile" esso richi<strong>ed</strong>e:<br />
• l'aggiornamento annuale, in rapporto alle modifiche dell'organico rispetto al numero <strong>ed</strong> ai<br />
nominativi dei docenti e degli operatori scolastici, e/o per interventi sulle strutture e sui servizi;<br />
• la possibilità di essere consultato da chiunque abbia interesse alla sua attuazione: a tal fine deve<br />
essere a disposizione per visite ispettive e verifiche degli organi di controllo e di vigilanza;<br />
• in occasione del "passaggio delle consegne" tra Dirigenti Scolastici, apposita annotazione nel<br />
Verbale, dando assicurazione che il "<strong>Piano</strong>" fa parte degli atti della scuola.
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5. CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOGISTICHE DELL' EDIFICIO<br />
La Scuola primaria è collocata in un <strong>ed</strong>ificio composto da n. 1 piani ( piano terra per la Scuola Primaria) Negli ultimi anni, l’<br />
Edificio è stato oggetto di interventi di ristrutturazione.<br />
Strutturalmente si presenta con struttura portante mista in cemento armato e tufo.<br />
Necessita di manutenzione ordinaria.<br />
Tutti gli alunni entrano a scuola dal cancello<br />
ubicato sulla Piazza del villaggio <strong>ed</strong> escono, alla fine delle lezioni, dallo stesso cancello . Non è consentito il parcheggio nel<br />
cortile interno, utilizzato<br />
quale punto di raccolta. Dal cancello è consentito l'ingresso ai mezzi di soccorso.<br />
L'<strong>ed</strong>ificio scolastico sorge su un'intera area di forma rettangolare.<br />
L'<strong>ed</strong>ificio è strutturato su n. 1 livello :<br />
6. RISORSE DISPONIBILI E LORO UBICAZIONE<br />
L’ <strong>ed</strong>ificio dispone di:<br />
estintori portatili al piano.<br />
7. POPOLAZIONE PRESENTE NELL' EDIFICIO<br />
Vengono di seguito riportati i dati numerici, relativi alla popolazione presente nell'<strong>ed</strong>ificio suddivisa in:<br />
• docenti;<br />
• allievi (ipotesi di massima presenza);<br />
• operatori scolastici.<br />
I dati si riferiscono alle presenze nella fascia oraria di maggiore frequenza, quella mattutina che va<br />
dalle ore 8,30 alle ore13,30.<br />
In tale arco di tempo la popolazione è normalmente così suddivisa, considerando le presenze effettive<br />
nelle classi, e nei laboratori (per inciso i soli allievi sono stati considerati tutti presenti nelle
proprie classi di appartenenza e non nei laboratori):<br />
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SCUOLA PRIMARIA<br />
Livello di Allievi Dirigente Docenti Personale non Totale<br />
piano Primaria Scolastico docente<br />
<strong>Piano</strong> Terra 30 0 7 1 38<br />
Totali 30 0 7 1 38<br />
8. LE IPOTESI DI RISCHIO<br />
La tipologia degli eventi (incidenti) ipotizzabili che possono comportare un'<strong>evacuazione</strong> parziale o<br />
totale dell'<strong>ed</strong>ificio deve evincersi non solo dalla presenza di aree a rischio, ma anche dall'analisi di dati<br />
statistici relativi ad eventi incidentali verificatisi in prec<strong>ed</strong>enza nella scuola o anche in altre scuole o<br />
ambienti con caratteristiche analoghe o ad eventi potenzialmente verificabili.<br />
Gli eventi che potrebbero richi<strong>ed</strong>ere l'<strong>evacuazione</strong>, parziale o totale dell'<strong>ed</strong>ificio, sono generalmente i<br />
seguenti:<br />
• incendi che possono svilupparsi nei laboratori, nei depositi, negli archivi, nella biblioteca, nella<br />
centrale termica, nelle classi, nei corridoi ecc.con effetti disastrosi per assenza di scale antincendio.<br />
• incendi che possono svilupparsi nelle vicinanze della scuola o che, in qualche modo<br />
potrebbero coinvolgere l'<strong>ed</strong>ificio;<br />
• un terremoto;<br />
• crolli a seguito di c<strong>ed</strong>imenti accidentali delle strutture portanti del soffitto;<br />
• presenza o preannuncio di ordigni esplosivi;<br />
• allagamenti per rottura di impianti idrici;<br />
• il coinvolgimento indiretto a seguito di gravi emergenze che possono determinarsi per la<br />
presenza di aree o di situazioni a rischio all'esterno dell'<strong>ed</strong>ificio scolastico;<br />
• ogni altra causa che impone l'adozione di misure di <strong>emergenza</strong> da parte del Dirigente<br />
Scolastico ai sensi del D.P.R. n.417, art.3.
Scuola Primaria"<br />
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Plesso<br />
9. PREDISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE<br />
Allo scopo di conseguire i necessari automatismi nelle operazioni da compiere al verificarsi di una<br />
situazione di <strong>emergenza</strong>, che richi<strong>ed</strong>a lo sgombero rapido dell'<strong>ed</strong>ificio, e soprattutto allo scopo di<br />
evitare dannose improvvisazioni, è indispensabile porre in. atto alcune pr<strong>ed</strong>isposizioni, che di seguito<br />
si elencano:<br />
1. Designazione nominativa e assegnazione compiti al personale (a cura del Dirigente Scolastico);<br />
in particolare devono essere designati, fra gli altri:<br />
• il responsabile e il suo sostituto incaricati dell'emanazione dell'ordine di <strong>evacuazione</strong>. Egli, al<br />
verificarsi di una situazione di <strong>emergenza</strong>, assume la responsabilità di "Coordinatore" delle<br />
operazioni di soccorso;<br />
• il personale di piano responsabile del controllo delle operazioni di <strong>evacuazione</strong>;<br />
• il personale incaricato di effettuare le chiamate di <strong>emergenza</strong> e di segnalare l'incidente al<br />
Servizio Protezione Civile, al Pronto Soccorse <strong>ed</strong> ogni altro organismo ritenuto necessario;<br />
» il personale incaricato della diffusione dell'ordine di <strong>evacuazione</strong>;<br />
• il personale incaricato delle prime operazioni di soccorso e prevenzione.<br />
2. Individuazione di aree di riferimento interne <strong>ed</strong> esterne all'<strong>ed</strong>ificio ("zone di raccolta" che facilitino<br />
l'adunata <strong>ed</strong> il riscontro delle scolaresche);<br />
3. Assegnazione agli allievi, per ogni classe, degli incarichi di "aprifila", di "serratila" e di assistenza<br />
ad eventuali disabili In particolare si deve proc<strong>ed</strong>ere, per ogni classe, all'individuazione di un<br />
gruppo di alunni che, scelti tra i più robusti, meglio sanno controllare le emozioni e che nel<br />
contempo godono della fiducia dei compagni.<br />
In questo gruppo si individu ano:<br />
• due ragazzi "aprifila" con il compito di aprire ìe porte e guidare la classe alla "zona di raccolta";<br />
• due ragazzi "serratila" con l'incarico di chiusura della porta dell'aula, del controllo che nessuno<br />
dei compagni di classe rimanga isolato e della trasmissione del "Modulo di <strong>evacuazione</strong>" alia<br />
direzione delle operazioni di <strong>evacuazione</strong>;<br />
• due ragazzi con il compito di aiutare eventuali disabiii e alunni colti da maiore.<br />
Assegnando ai ragazzi dei ruoli di responsabilità, si raggiunge il duplice scopo di abbassare la soglia<br />
di tensione e di frantumare i fenomeni di eccitazione collettiva.<br />
4. Controllo dell'adeguatezza della segnaletica d'<strong>emergenza</strong> all'interno dell'<strong>ed</strong>ificio per una facile e<br />
rapida individuazione deile vie di fuga;<br />
5. Affissione ai piani di planimetrie con indicazione delie aule, dei percorsi da seguire e delle scale di<br />
<strong>emergenza</strong>, <strong>ed</strong> evidenziata la collocazione degli estintori ;<br />
6. Affissione in ogni locale di una planimetria con evidenziato il punto di raduno nella "zona di
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raccolta" e il percorso di fuga assegnato e di un estratto delle istruzioni di sicurezza;<br />
7. Sistemazione dei banchi e dei tavoli in modo da non ostacolare l'esodo veloce dalle aule;<br />
8. Realizzazione di un impianto di illuminazione sussidiaria a funzionamento automatico e<br />
distribuzione di lampade portatili agli Operatori scolastici;<br />
9. Controllo all'inizio delle lezioni della agibilità delle vie di fuga e dell'apertura delle porte e dei<br />
cancelli di uscita;<br />
10. Individuazione di un locale, da adibire a direzione delle operazioni (l'Ufficio del Dirigente<br />
Scolastico o l'Ufficio del Direttore Amministrativo).<br />
Ì0. LE PROCEDURE OPERATIVE<br />
A - DIRAMAZIONE DELL'ALLARME<br />
Il segnale di <strong>evacuazione</strong> sarà diffuso<br />
per ciascun livello a mezzo di suono della campana antincendio; il segnale di <strong>evacuazione</strong> sarà diffuso a<br />
mezzo del suono alternato per una durata complessiva di 20 secondi, con durata di ciascuno squillo di<br />
2 secondi intervallati da 1 secondo di pausa.<br />
Contemporaneamente il personale non docente, allo scopo di contenere l'effetto panico, comunicherà<br />
vocalmente, aula per aula, l'ordine di <strong>evacuazione</strong>.<br />
L'ordine diffuso a voce dal personale non docente, aula per aula, risulterà obbligatorio in caso di<br />
inefficienza dell'impianto elettrico.<br />
In concomitanza con la diramazione dell'ordine di <strong>evacuazione</strong>, il personale incaricato dovrà inviare a<br />
mezzo telefono le richieste di intervento, ove necessario <strong>ed</strong> in riferimento all'<strong>emergenza</strong> verificatasi, a:<br />
Vigili del Fuoco: tel. 115;<br />
Autoambulanza 118 tel. 118;<br />
Carabinieri Pronto intervento: tel. 112;<br />
Polizia di Stato: tel. 113;<br />
Osp<strong>ed</strong>ale Civile - Nardò: tel. 0833-568111<br />
Pronto intervento idrico: tel. 0833-874641<br />
Pronto intervento Enel - guasti: tel. 803500/800900800<br />
Pronto intervento Gas - guasti: tel. 800901313
B - NORME PRATICHE DI COMPORTAMENTO<br />
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Plesso " Scuola Primaria"<br />
Il "<strong>Piano</strong>" in oggetto ipotizza come situazione di <strong>emergenza</strong> lo svilupparsi di un focolaio di incendio.<br />
Le proc<strong>ed</strong>ure operative, a norme di comportamento, indicate di seguito per tale tipo di <strong>emergenza</strong>,<br />
vanno estese - in linea generale - anche ad eventi di altra natura.<br />
Base essenziale del comportamento degli "adulti" per garantire la necessaria efficacia è:<br />
• Esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;<br />
• Rispetto pratico del principio che tutti gli operatori sono - in linea generale - al servizio degli<br />
allievi per salvaguardarne l'incolumità;<br />
• Abbandono dell'<strong>ed</strong>ificio solo al termine delle operazioni di <strong>evacuazione</strong> da parte degli allievi.<br />
Compiti del Dirigente Scolastico<br />
In fase di prevenzione deve vigilare costantemente sulla corretta applicazione:<br />
• Dell'ordine di servizio relativo all'apertura e praticabilità delle vie d'uscita, da controllare ogni<br />
giorno prima dell'inizio delle lezioni;<br />
• Delle circolari inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili;<br />
• Del divieto di sosta agli autoveicoli e motoveicoli nelle aree della scuola non autorizzate e in<br />
prossimità degli ingressi;<br />
• Dell'obbligo di richi<strong>ed</strong>ere all'Ente Proprietario dell'<strong>ed</strong>ificio (il Comune di Nardò), gli interventi per<br />
la messa in opera e la corretta funzionalità e manutenzione:<br />
a) - dei meccanismi di allarme;<br />
b) - dei mezzi antincendio;<br />
c) - della segnaletica di sicurezza per le vie di fuga.<br />
In fase di attuazione del "<strong>Piano</strong>" in oggetto:<br />
• Assegna ad ogni classe le vie di fuga e le porte di uscita (principale e secondaria);<br />
• ■ Individua per ogni classe il punto di raduno nella "zona di raccolta";<br />
• Stabilisce l'ordine di afflusso delle classi alle porte di uscita;<br />
• Regolamenta lo sfollamento.<br />
Al verificarsi di una situazione di <strong>emergenza</strong>, una volta decisa l'<strong>evacuazione</strong> parziale o totale<br />
dell'<strong>ed</strong>ificio, assume la responsabilità di "Coordinatore" delle operazioni di esodo e di soccorso e<br />
stabilisce il "Centro direzionale delle operazioni " stesse nei locali Ufficio Dirigente Scolastico o, in<br />
alternativa, nell'Ufficio del Direttore Amministrativo (segreteria) o in altro luogo sicuro.<br />
Compiti del personale Docente<br />
Il docente, al momento responsabile della classe, dopo aver preso il Registro di classe, curerà che gli<br />
allievi "aprifila" e "serrafila" eseguano correttamente i compiti loro assegnati e cioè:<br />
• Guidare la classe verso la zona di raccolta stabilita;
Plesso " Scuola Primaria"<br />
• Controllare che nessuno, nel deflusso, si stacchi dalla fila;<br />
• Provv<strong>ed</strong>ere alla chiusura delta porta dell'aula.<br />
Al raggiungimento del luogo sicuro di raccolta deve far pervenire al Dirigente Scolastico, o al suo<br />
Delegato, il pr<strong>ed</strong>isposto "Modulo di <strong>evacuazione</strong>", (tale "Modulo" deve essere normalmente allegato e<br />
conservato nel registro di classe), con i dati relativi al numero degli alunni presenti <strong>ed</strong> evacuati, sia il<br />
nome di eventuali dispersi o feriti.<br />
Eventuali alunni con difficoltà motorie saranno affidati alle cure dell'insegnante di sostegno o ad altro<br />
personale a ciò preposto.<br />
Compiti degli alunni<br />
Appena dopo la diramazione del segnale di <strong>emergenza</strong> e di <strong>evacuazione</strong> devono attenersi<br />
scrupolosamente ai seguenti comportamenti:<br />
• Interrompere con imm<strong>ed</strong>iatezza ogni attività;<br />
• Tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, cappotti, ecc.);<br />
• Disporsi in fila, evitando il vociare confuso, grida richiami;<br />
• Rimanere tra loro collegati, seguendo in modo ordinato il compagno che prec<strong>ed</strong>e;<br />
• Seguire le indicazioni del docente che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle<br />
prec<strong>ed</strong>enze stabilite;<br />
• Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni,<br />
seguendo I' "aprifila";<br />
• Mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo;<br />
• Collaborare con l'insegnante per il controllo delle presenze;<br />
• Nel caso di contrattempi di qualsiasi genere attenersi sempre alle indicazioni del docente.<br />
Se l'allarme viene diramato e alcuni alunni si trovano fuori dalla propria classe di appartenenza, (nel<br />
corridoio, nel bagno, ecc.), gli stessi alunni devono subito recarsi verso la "zona di raccolta" assegnata<br />
al proprio gruppo-classe.<br />
Compiti del personale non docente<br />
Al segnale di allarme:<br />
• Il Collaboratore Scolastico e l’insegnante preposto, nominativamente incaricati, invieranno telefonicamente le<br />
richieste di<br />
soccorso attenendosi alla Sch<strong>ed</strong>a riportata in Allegato;<br />
• Gli Operatori, nominativamente incaricati, proc<strong>ed</strong>eranno alla disattivazione degli impianti,<br />
(energia elettrica, gasolio/gas, centrale termica), e successivamente controlleranno che nei vari<br />
piani dell'<strong>ed</strong>ificio tutti gli alunni siano sfollati, (controllare con cura, oltre alle aule, palestra,<br />
spogliatoi, laboratori e bagni);<br />
• Gli Operatori, nominativamente incaricati, dovranno attivare gli estintori e/o gli idranti curando di
coprire in maniera prioritaria le vie di fuga.<br />
C. PERCORSI DI EVACUAZIONE<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
I singoli percorsi di <strong>evacuazione</strong> sono riportati sulle Planimetrie affisse in ogni aula, locale, laboratorio<br />
e/o ambiente in prossimità dell'uscita.<br />
I percorsi da seguire sono evidenziati anche m<strong>ed</strong>iante apposita segnalazione verticale (di colore<br />
verde), apposta sulle pareti dei corridoi dell'<strong>ed</strong>ificio.<br />
In particolare:<br />
AL PIANO TERRA<br />
Tutti gli occupanti i locali presenti si dirigeranno alle uscite di sicurezza, ubicate in ogni aula<br />
, che portano nel cortile interno e rimarranno ordinatamente all'interno dell'area cortiva.<br />
Tutti rimarranno nello spazio loro assegnato, senza imp<strong>ed</strong>ire <strong>ed</strong> ostacolare l'accesso al personale<br />
designato all'<strong>emergenza</strong> <strong>ed</strong> ai mezzi di soccorso (W. FF. autoambulanza, et altri) e vi rimarranno<br />
ordinatamente.<br />
D. ZONA DI RACCOLTA<br />
La "zona di raccolta" individuata è l’antistante "Area cortiva", in guanto è quella che assicura la<br />
funzionalità di luogo sicuro.<br />
Non è permesso per nessun motivo raggrupparsi in altre aree, anche in considerazione che le strade<br />
perimetranti l'<strong>ed</strong>ificio devono essere lasciate libere per la circolazione dei mezzi di soccorso e di<br />
pronto intervento.
11. L'ATTIVITÀ' INFORMATIVA ED EDUCATIVA<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
Il "<strong>Piano</strong>" va divulgato innanzitutto tra tutto il personale docente e non docente.<br />
La conoscenza del "<strong>Piano</strong>" in tutti i suoi dettagli ne garantisce l'efficienza operativa.<br />
Connesso con la conoscenza del "<strong>Piano</strong>" è l'addestramento degli Operatori incaricati delle operazioni<br />
e delle proc<strong>ed</strong>ure di primo intervento.<br />
Naturalmente requisito non secondario della praticabilità di un "<strong>Piano</strong>" è l'esecuzione di esercitazioni<br />
pratiche per definire la validità e l'adeguatezza della risposta in termini di mezzi, di tempi, di persone e<br />
di proc<strong>ed</strong>ure senza attendere la "prova pratica" al momento della necessità. A norma dell'art. 12 del D.<br />
M Int. 26.08.92 devono essere svolte prove di <strong>evacuazione</strong> almeno due volte l'anno.<br />
A tal fine si pr<strong>ed</strong>ispongono, ogni anno, l'esecuzione di n.2 esercitazioni pratiche:<br />
• ' una prova parziale, da effettuare senza preavviso, senza allertamento degli Enti esterni e senza<br />
<strong>evacuazione</strong> totale dell'<strong>ed</strong>ificio;<br />
• una prova generale che comporta l'<strong>evacuazione</strong> totale dell'<strong>ed</strong>ificio, il trasferimento nelle zone di<br />
raccolta, l'attivazione degli Enti esterni.<br />
Alla fine di ogni esercitazione le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti,<br />
l'analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei<br />
emersi durante la prova.<br />
Nell'ambito di ogni classe devono essere eseguite lezioni teoriche-pratiche dai docenti con l'ausilio del<br />
personale incaricato del Servizio di Prevenzione e Protezione.<br />
L'aspetto teorico sarà riferito ai seguenti argomenti:<br />
• concetto di <strong>emergenza</strong>;<br />
• conoscenza del "<strong>Piano</strong> di Emergenza";<br />
• concetto di panico e misure per superarlo;<br />
• comportamenti e solidarietà per i più deboli;<br />
• singoli incarichi previsti;<br />
• importanza delle esercitazioni.<br />
L'aspetto pratico è riferito alla fase operativa sperimentale, durante la quale i docenti fanno provare<br />
alle singole classi i percorsi di sfollamento <strong>ed</strong> i punti di raccolta all'esterno dell'<strong>ed</strong>ificio.<br />
Un proficuo addestramento all'<strong>evacuazione</strong> si ottiene facendo utilizzare come percorso di uscita, al<br />
termine delle lezioni, i percorsi e le uscite di <strong>emergenza</strong> assegnati.
12. ORGANIZZAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
Portare il primo soccorso, in attesa dell'arrivo del Pronto soccorso, richi<strong>ed</strong>e una competenza specifica,<br />
ma è necessaria anzitutto non provocare ulteriore danno. Il soccorritore deve operare con tranquillità<br />
badando in ogni momento alla propria sicurezza.<br />
Quindi:<br />
• agire sempre con calma <strong>ed</strong> imporre la calma e l'ordine a tutti;<br />
• ricordare che il disordine può dar luogo a nuovi infortuni e non giova in alcun modo<br />
all'infortunato;<br />
• dare aria <strong>ed</strong> aprire le finestre;<br />
• valutare se l'intervento diretto può coinvolgere il soccorritore che diventerebbe a sua volta<br />
vittima dell'agente infortunante (sostanze tossiche o irritanti, corrente elettrica).<br />
Si rammenti che l'infortunato va rimosso solo in caso di pericoli imminenti quali la possibilità di incendi<br />
o di esplosioni o la presenza di strutture pericolanti, fughe di gas o simili.<br />
Accertato che l'infortunato è avvicinabile, è importante:<br />
• slacciare il colletto, la cravatta, la cintura, ecc.;<br />
• ascoltare e tranquillizzare con tono di voce calmo;<br />
• non somministrare cibo e bevande, specie alcool;<br />
• coprire o scoprire a seconda della situazione ambientale;<br />
• richi<strong>ed</strong>ere l'intervento del Personale adeguatamente formato del S.P.P. d'<strong>Istituto</strong> che, con<br />
l'ausilio del materiale presente nella cassetta di pronto soccorso, possa prestare il primo aiuto<br />
occorrente;<br />
• nel caso trattasi di un infortunato minorenne, la scuola non può somministrare analgesici senza<br />
il consenso della famiglia;<br />
• se necessario, avvisare il Pronto Soccorso della AUSL.<br />
Per la chiamata del pronto soccorso vanno seguiti i seguenti accorgimenti essenziali:<br />
• dare la propria identità precisando l'istituto e la sua ubicazione;<br />
• dire cos'è accaduto (trauma, malore, ingestione, ustione, ecc.);<br />
• dov'è avvenuto (palestra, cortile, laboratorio, ecc.);<br />
• quando è successo (l'orario precisa);<br />
• quante sono le persone coinvolte (e quali le loro condizioni);<br />
• luogo esatto in cui far giungere i soccorsi;<br />
• sapere o chi<strong>ed</strong>ere con chi si è parlato e lasciare il proprio recapito.
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
13. NORME PRATICHE DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO<br />
In una scuota i pericoli maggiori di incendio possono verificarsi nella Centrale Termica, nei magazzini-<br />
depositi, nei laboratori, in ogni locale in cui sia presente un potenziale rischio di incendio.<br />
In caso di incendio le norme di comportamento sono le seguenti:<br />
• Il personale designato deve imm<strong>ed</strong>iatamente assolvere ai compiti assegnati nel massimo ordine<br />
e senza farsi prendere dal panico;<br />
• Con calma se l'incendio si è sviluppato nell'aula o nella stanza in cui ci troviamo, occorre uscire<br />
subito e chiudere la porta;<br />
• Se l'incendio si è sviluppato fuori dalla stanza in cui ci troviamo <strong>ed</strong> il fumo rende impraticabili le<br />
scale <strong>ed</strong> i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni<br />
possibilmente bagnati;<br />
• Aprire la finestra e, senza esporsi troppo, chi<strong>ed</strong>ere soccorso;<br />
• Se il fumo ostacola la regolare respirazione, filtrare l'aria attraverso un fazzoletto, meglio se<br />
bagnato, e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire in alto).<br />
• All'ordine di <strong>evacuazione</strong> abbandonare l'<strong>ed</strong>ificio dirigendosi con calma verso la zona di raccolta.<br />
14. NORME PRATICHE DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO<br />
In caso di terremoto, mantenere la calma (il panico è contagioso).<br />
Se vi trovate in luogo chiuso:<br />
• Non precipitarsi fuori dell'aula/stanza in cui vi trovate;<br />
• Restare nell'aula o nella stanza, riparati sotto un banco, un tavolo, o sotto l'architrave della porta<br />
o vicino ai muri parianti;<br />
• Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, armadi perché cadendo potrebbero ferirvi;<br />
• Se vi trovate nel corridoio o nel vano scale, raggiungere subito l'aula o la stanza più vicina;<br />
• Non precipitarsi nelle scale;<br />
• Dopo il terremoto, all'ordine di <strong>evacuazione</strong>, abbandonare l'<strong>ed</strong>ificio con calma, dirigendosi alla<br />
zona di raccolta;<br />
• Raggiunta la zona di raccolta, mantenersi lontani dagli <strong>ed</strong>ifici e dai lampioni.
I<br />
Prot. n. 4467/A22<br />
Oggetto: Assegnazione compiti al personale in servizio.<br />
<strong>Piano</strong> di <strong>emergenza</strong> e di <strong>evacuazione</strong>.<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
3° Circolo Didattico “Don Bosco”<br />
S<strong>ed</strong>e di Scuola Primaria Plesso <strong>Boncore</strong>, Nardò<br />
ORDINE DI SERVIZIO N.<br />
Al Personale Dipendente incaricato<br />
I nuovi criteri generali di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro prev<strong>ed</strong>ono, anche per tutte le<br />
istituzioni scolastiche, l'adozione di precisi obblighi e modalità operative di comportamento in caso di<br />
<strong>emergenza</strong>. Tali obblighi comportano per tutto il personale in servizio, personale docente, non<br />
docente <strong>ed</strong> alunni, l'assunzione di determinati compiti oltre al rispetto di alcune norme pratiche di<br />
comportamento.<br />
VISTO:<br />
- l'art. 12 del Decreto Ministero dell'Interno del 26.08.92;<br />
- Visto il Decreto del Ministero dell'Interno e del Lavoro del 10.03.1998.;<br />
- il Decreto Ministero Pubb. Istruzione del 29.09.98 n.382;<br />
SEDE<br />
l'art.12 del Decreto Legislativo del 19.09.1994 n.626 come modificato <strong>ed</strong> integrato dal Decreto<br />
Legislativo del 19.03.1996 n.242;<br />
- il D.M. 388/2003;<br />
- il D.Lgs. 81/2008;<br />
CONSIDERATO<br />
che il "<strong>Piano</strong> di Emergenza e di Evacuazione" dell'<strong>Istituto</strong> prev<strong>ed</strong>e compiti e funzioni per il personale in<br />
servizio.<br />
Le SS.VV. sono incaricate di svolgere, per quanto di competenza e nei casi di <strong>emergenza</strong> previsti dal "<strong>Piano</strong>"<br />
di <strong>Istituto</strong>, le funzioni di cui all'allegato prospetto.<br />
Il Dirigente Scolastico<br />
Prof.ssa Tommasa Michela Presta
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
PIANO D’EMERGENZA – SCUOLA PRIMARIA PLESSO BONCORE<br />
ASSEGNAZIONE INCARICHI<br />
INCARICO NOMINATIVO NOTE<br />
Emanazione ordine di La Rosa Rosita<br />
<strong>evacuazione</strong><br />
Miccoli Mazzotta Luigia<br />
Diffusione<br />
<strong>evacuazione</strong><br />
ordine di D’Elia Massimo<br />
Interventi di prima D’Elia Massimo<br />
<strong>emergenza</strong><br />
Controllo operazioni di<br />
<strong>evacuazione</strong><br />
<strong>emergenza</strong><br />
squadra di<br />
<strong>Piano</strong> terra<br />
Chiamata di soccorso<br />
esterno<br />
Intervento di erogazione<br />
Gas<br />
Energia elettrica<br />
Acqua<br />
Ventilazione<br />
Attivazione e controllo<br />
periodico estintori e<br />
idranti.<br />
Controllo quotidiano della<br />
Praticabilità delle vie di<br />
uscita<br />
Controllo apertura cancelli<br />
esterni<br />
D’Elia Massimo<br />
La Rosa Rosita<br />
Miccoli Mazzotta Luigia<br />
D’Elia Massimo<br />
D’Elia Massimo<br />
D’Elia Massimo<br />
D’Elia Massimo<br />
Primo soccorso La Rosa Rosita<br />
D’Elia Massimo<br />
Il Dirigente Scolastico<br />
Prof.ssa . Tommasa Michela Presta
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
ASSEGNAZIONE COMPITI AL PERSONALE IN SERVIZIO<br />
DATORE DI LAVORO: Dott.ssa Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: ing. Gianluca Gaballo<br />
RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA: Ins. Colomba Daniela<br />
SQUADRA DI EMERGENZA ANTINCENDIO<br />
Elenco addetti nominati<br />
Scuola Primaria : La Rosa Rosita, Miccoli Mazzotta Luigia, D’Elia Massimo<br />
Chi sono<br />
Personale addestrato e formato e individuato per la formazione, m<strong>ed</strong>iante la partecipazione allo specifico corso.<br />
Cosa fanno<br />
=> intervenire, se ritengono sia possibile e non pericoloso, con i mezzi a disposizione (estintori.<br />
idranti, materiale di <strong>emergenza</strong> in dotazione), sul principio d'incendio;<br />
=> avvertire il coordinatore dell'<strong>emergenza</strong> per indicare che il pericolo è rientralo o per segnalare<br />
la necessità di intervento dei VV.FF.;<br />
^> verificare l'apertura delle finestre dei locali per la fuoriuscita dei fumi della combustione;<br />
-> collaborare con i vigili del fuoco (se richiesto) nell'opera di spegnimento e informazione.<br />
=> non usare, sugli incendi che si sviluppano in presenza di parti elettriche sotto tensione; acqua o<br />
schiumogeni;<br />
=> non usare aequa sugli incendi sviluppati su idrocarburi liquidi:<br />
=> intervenire, in presenza di sostanze chimiche, come riportato sulle sch<strong>ed</strong>e di sicurezza del<br />
prodotto;<br />
=> sottrarre e allontanare, quanto possibile, materiale combustibile dalla vicinanza delle fiamme<br />
(materiali interni, autoveicoli e materiali esterni temporanea mente accatastati);<br />
:■:■> tenere presente, in caso in cui l'incendio coinvolga eventuali sostanze chimiche, il rischio eli<br />
intossicazione e di conseguenza utilizzare mezzi protettivi adeguati (maschere, ecc.) o<br />
allontanarsi velocemente;
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO<br />
Klcnco addetti nominati<br />
Scuola Primaria: La Rosa Rosita, D’Elia Massimo<br />
Chi sono<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
Personale addestrato e formato, m<strong>ed</strong>iante la partecipazione allo specifico corso.<br />
Cosa fanno<br />
Nel caso di persone infortunate o di malori, gli addetti al primo soccorso devono soccorrere e far soccorrere<br />
gli eventuali infortunati, utilizzando gli ausili della scuola (presidi m<strong>ed</strong>ici di primo soccorso); se necessario<br />
avvisare imm<strong>ed</strong>iatamente l'<strong>emergenza</strong> sanitaria tramite l'addetto alle chiamate di <strong>emergenza</strong>.
D'.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
ADDETTO ALLE CHIAMATE DI EMERGENZA<br />
Elenco addetti nominati<br />
Ins. La Rosa Rosita, Miccoli Mazzotta Luigia<br />
Chi sono<br />
Addetti generici, con accesso al telefono interno, adeguatamente istruiti dal datore di lavoro..<br />
Cosa fanno<br />
Su indicazione del coordinatore dell'<strong>emergenza</strong>, richi<strong>ed</strong>e l'intervento dei soccorsi pubblici<br />
(VV.FF.,) Autoambulanza), avendo cura di specificare:<br />
=> le generalità di chi telefona;<br />
=> il recapito telefonico;<br />
=> il luogo dell'evento;<br />
=> il tipo di evento che determina l'<strong>emergenza</strong>;<br />
=> eventuale presenza di feriti.
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
ADDI I I I ALLE INTERRUZIONE DEI FLUSSI DI ENERGIA<br />
Elenco addetti nominati<br />
Coll. Scol. D’Elia Massimo<br />
Chi sono<br />
Addetti generici, adeguatamente istruiti dal datore di lavoro..<br />
Cosa fanno<br />
Su indicazione del coordinatore dell'<strong>emergenza</strong>, provv<strong>ed</strong>ono alla disattivazione delle forniture<br />
energetiche, in particolare:<br />
=> azionano la valvola di adduzione del combustibile all'impianto termico, generalmente posta<br />
in prossimità dello stesso;<br />
=> azionano gli interruttori di <strong>emergenza</strong> per isolare l'utenza dalla rete di energia elettrica<br />
(deve entrare in funzione il sistema di illuminazione di <strong>emergenza</strong>).
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
ADDETTI ALLE GESTIONE DELL'EVACUAZIONE DI PERSONALE E STUDENTI<br />
Elenco addetti nominati<br />
Ins.La Rosa Rosita<br />
Coll. Sc. D’Elia Massimo<br />
Chi sono<br />
Addetti generici, adeguatamente istruiti dal datore di lavoro..<br />
Cosa fanno<br />
=> verificare la praticabilità delle uscite di <strong>emergenza</strong> e dei percorsi d'esodo;<br />
=> verificare nei vari piani dell'<strong>ed</strong>ificio che tutti gli studenti siano sfollati; (controllare in<br />
particolare i servizi e gli spogliatoi, i laboratori e i locali di sevizio in genere);<br />
=> controllare che tutti siano presenti nel punto di raccolta esterno;<br />
=> riferire al coordinatore dell'<strong>emergenza</strong> in merito al termine dell'<strong>evacuazione</strong>.
■<br />
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
ADDETTI ALL'EVACUAZIONE DEI DIVERSAMENTE ABILI<br />
Nel caso in cui nella classe fosse presente un alunno disabile, l'Insegnante presente in elasse e l’insegnante di<br />
sostegno,se presente, con la collaborazione del personale non docente preposto, dovrà<br />
coordinare le operazioni di <strong>evacuazione</strong> coadiuvato dal personale non docente, mentre il resto degli<br />
alunni, seguendo i compagni apri fila si dirigerà verso la propria via di fuga<br />
Chi sono<br />
Il Collaboratore Scolastico: D’Elia Massimo<br />
Insegnanti delle classi a cui sono affidati , insegnante di sostegno, personale non docente adeguatamente istruiti dal<br />
datore di lavoro..<br />
Cosa fanno<br />
=> accompagnano i disabili nel punto di raccolta prestabilito (se ci si trova al piano terra);<br />
=> accompagnano i disabili sul pianerottolo esterno della scala di <strong>emergenza</strong> (se ci si trova al<br />
primo e secondo piano)
D.S. Prof.ssa Tommasa Michela PRESTA<br />
Plesso " Scuola Primaria"<br />
RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA<br />
Elenco addetti nominati<br />
PUNTO DI RACCOLTA n. 1 : D’Elia Massimo , La Rosa Rosita<br />
Chi sono<br />
Insegnanti e addetti generici, adeguatamente istruiti dal datore di lavoro..<br />
Cosa fanno<br />
=> si recano nel punto di raccolta prestabilito;<br />
=> raccolgono i moduli di <strong>evacuazione</strong> compilati dagli insegnanti e li convogliano alla centrale<br />
operativa