AAS 74 - Vaticano
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682 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale VIII Sancta Hedviges Silesiana totius circumscriptionis ecclesiasticae Gorlicensis praecipua apud Deum Patrona confirmatur. IOANNES PAULUS PP. II Ad perpetuam rei memoriam. — Cum venerabilis Frater Bernardus Huhn, Episcopus titulo Tasaccorensis et Administrator ipse Apostolicus Gorlicensis, sua ipsius universorumque presbyterorum ac fidelium to tius provinciae ecclesiasticae Gorlicensis vota significaverit ut Sanctam Hedvigem Silesianam, cuius videlicet memoria intra eiusdem dicionis fines plura iam saecula vigeret, principalem Patronam illius declara- remus provinciae, libenti quidem animo Nos talibus concedendum pre cibus esse censemus. Fore enim maximopere confidimus ut, quem ad modum christianus ille populus Sanctam Hedvigem magna religione animarumque utilitate prosecutus est immo et complura templa ei di- cari voluit et varia opera beneficentiae socialis eius nomine decorari, sic in posterum pariter tempus vel sanctiore adfectu ipsam ac fideliore imitatione excolant iam renuntiatam Patronam. De sententia ideo Sa crae Congregationis pro Sacramentis et Cultu Divino, apostolica No stra potestate harumque Litterarum vi et perpetuum in modum Sanctam Hedvigem Silesianam declaramus atque confirmamus praecipuam apud Deum totius circumscriptionis ecclesiasticae Gorlicensis Patronam, om nibus rite adiectis honoribus ac privilegiis quae id genus principalibus Ecclesiarum Patronis iure conveniunt. Contrariis quibusvis non obstan tibus. Quae edicentes decernimus ut praesentes hae Litterae firmae validae sint et efficaces iugiter permaneant suosque plene effectus et integros sortiantur atque obtineant. Datum Romae, apud S. Petrum, sub anulo Piscatoris, die vi mensis Aprilis, anno Domini MCMLXXXII, Pontificatus Nostri quarto. Loco Sigilli AUGUSTINUS Card. CASAROLI, a publicis Ecclesiae negotiis In Secret. Status tab., n. 84918.
Acta Ioannis Pauli Pp. II 683 EPISTULA Pontificium Consilium pro hominum Cultura instituitur, cui Em.mus P. D. Augustinus S. R. E. Presbyter Cardinalis Casaroli, a publicis Ecclesiae ne gotiis, praeficitur. Signor Cardinale, Fin dall'inizio del mio pontificato, ho ritenuto che iL dialogo della Chiesa con le culture del nostro tempo fosse un campo vitale, nel quale è in gioco il destino del mondo in questo scorcio del secolo xx. Esiste infatti una dimensione fondamentale, in grado di consolidare o di scuo tere fin dalla fondamenta i sistemi che strutturano l'insieme dell'uma nità, e di liberare l'esistenza umana, individuale e collettiva, dalle mi nacce che pesano su di essa. Questa dimensione fondamentale è l'uomo, nella sua integralità. Ora l'uomo vive una vita pienamente umana grazie alla cultura. « Sì, l'avvenire dell'uomo dipende dalla cultura », dichia ravo nel mio discorso del 2 giugno 1980 all'UNESCO, rivolgendomi ad interlocutori così diversi per la loro provenienza e le loro convinzioni, aggiungendo : « Ci ritroviamo sul terreno della cultura, realtà fonda mentale che ci unisce ... Ci ritroviamo per ciò stesso intorno all'uomo e in un certo senso, in lui, nell'uomo ». Per tali motivi, fin dal 15 novembre 1979, avevo voluto consultare, sul fondamentale problema delle responsabilità della Santa Sede di fronte alla cultura, tutti i Membri del Sacro Collegio dei Cardinali riuniti a Roma, e successivamente, il 17 dicembre 1980, tutti i Capi dei Dicasteri, per discutere con essi i pareri raccolti nella consultazione, di cui avevo, nel frattempo, incaricato il cardinale Gabriel-Marie Garrone. Infine, su mia richiesta, questi ha animato le riflessioni di un Consi glio, costituito il 25 novembre 1981, e richiesto di studiare concreta mente, nello spazio di alcuni mesi, come meglio assicurare i rapporti della Chiesa e della Santa Sede con la cultura, in tutte le sue varie espressioni. Desidero esprimere al venerato e caro Cardinale la mia viva grati tudine per l'esemplare lavoro da lui compiuto a tale scopo, con l'ap porto generoso di organismi in stretto rapporto col mondo della cul tura : la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, il Segretariato per i non Credenti, la Pontificia Accademia delle Scienze, e il Centro di Ricerea della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche.
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Acta Ioannis Pauli Pp. II 683<br />
EPISTULA<br />
Pontificium Consilium pro hominum Cultura instituitur, cui Em.mus P. D.<br />
Augustinus S. R. E. Presbyter Cardinalis Casaroli, a publicis Ecclesiae ne<br />
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Signor Cardinale,<br />
Fin dall'inizio del mio pontificato, ho ritenuto che iL dialogo della<br />
Chiesa con le culture del nostro tempo fosse un campo vitale, nel quale<br />
è in gioco il destino del mondo in questo scorcio del secolo xx. Esiste<br />
infatti una dimensione fondamentale, in grado di consolidare o di scuo<br />
tere fin dalla fondamenta i sistemi che strutturano l'insieme dell'uma<br />
nità, e di liberare l'esistenza umana, individuale e collettiva, dalle mi<br />
nacce che pesano su di essa. Questa dimensione fondamentale è l'uomo,<br />
nella sua integralità. Ora l'uomo vive una vita pienamente umana grazie<br />
alla cultura. « Sì, l'avvenire dell'uomo dipende dalla cultura », dichia<br />
ravo nel mio discorso del 2 giugno 1980 all'UNESCO, rivolgendomi ad<br />
interlocutori così diversi per la loro provenienza e le loro convinzioni,<br />
aggiungendo : « Ci ritroviamo sul terreno della cultura, realtà fonda<br />
mentale che ci unisce ... Ci ritroviamo per ciò stesso intorno all'uomo<br />
e in un certo senso, in lui, nell'uomo ».<br />
Per tali motivi, fin dal 15 novembre 1979, avevo voluto consultare,<br />
sul fondamentale problema delle responsabilità della Santa Sede di fronte<br />
alla cultura, tutti i Membri del Sacro Collegio dei Cardinali riuniti a<br />
Roma, e successivamente, il 17 dicembre 1980, tutti i Capi dei Dicasteri,<br />
per discutere con essi i pareri raccolti nella consultazione, di cui avevo,<br />
nel frattempo, incaricato il cardinale Gabriel-Marie Garrone.<br />
Infine, su mia richiesta, questi ha animato le riflessioni di un Consi<br />
glio, costituito il 25 novembre 1981, e richiesto di studiare concreta<br />
mente, nello spazio di alcuni mesi, come meglio assicurare i rapporti<br />
della Chiesa e della Santa Sede con la cultura, in tutte le sue varie<br />
espressioni.<br />
Desidero esprimere al venerato e caro Cardinale la mia viva grati<br />
tudine per l'esemplare lavoro da lui compiuto a tale scopo, con l'ap<br />
porto generoso di organismi in stretto rapporto col mondo della cul<br />
tura : la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, il Segretariato<br />
per i non Credenti, la Pontificia Accademia delle Scienze, e il Centro di<br />
Ricerea della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche.