AAS 74 - Vaticano

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31.05.2013 Views

442 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale senza cristiana all'interno del movimento operaio, così da svolgervi una funzione di lievito e di promozione, aiutando fra l'altro l'uomo del lavoro ad avere sempre piena coscienza della propria identità, ponendosi le domande fondamentali sul senso del lavoro, sul rapporto lavoro-famiglia, sulla dignità del lavoro e della persona umana, creata a immagine di Dio. A tale scopo, la pastorale in questo settore ha ancora spazio per offrire al mondo del lavoro, ed agli operai in parti­ colare, nuovi contenuti per una ricostruzione della sua identità ed un metodo per una prassi, nella quale tale identità si esprima secondo la propria originalità cristiana e con una reale capacità di condivisione e di risposta ai concreti bisogni di fondo. 7. Cari Confratelli, concludendo questo nostro incontro, non posso non rivolgere un particolare pensiero al Cardinale Michele Pellegrino, Arcivescovo già di Torino, da alcuni giorni gravemente malato. Gli auguro di cuore un pronto ristabilimento con l'aiuto del Signore, ed a lui associo tutti gli ammalati delle vostre diocesi, che con tutti i sofferenti hanno un posto speciale nelle mie preghiere. Vi ringrazio per la visita fattami, che mi ha molto rallegrato, e vi esorto sentitamente ad affrontare sempre con entusiasmo i doveri del ministero episco­ pale a servizio delle vostre comunità diocesane. Del resto, sono certo che dal vostro pellegrinaggio alle tombe dei gloriosi apostoli Pietro e Paolo avete tratto decisione e slancio, così da pascere di buon animo il gregge di Dio che vi è affidato, 20 posso in colui che mi dà la forza ». 21 potendo dire con verità : « Tutto Da parte mia, mentre vi assicuro che potete contare sempre sulla mia comprensione ed il mio sostegno, vi prometto che sarà immancabile un particolare e costante ricordo al Signore « pastore supremo y), 22 perché cammini con voi, illumini le le vostre menti e irrobustisca le vostre volontà, conformandovi sempre più a lui e riempiendovi di ogni conforto. E sono lieto di avvalorare questi voti con la mia Benedizione Apo­ stolica, che di gran cuore vi imparto e che amo estendere al vostro Clero, ai Religiosi e Religiose, ed a tutti i fedeli delle vostre dilette diocesi. 20 21 22 Cfr. 1 Pt 5, 2. FU 4, 13. 1 Pt 5, 4.

Acta Ioannis Pauli Pp. II 443 X Ad Urbis Magistrum Administratorumque Consilium, qui a Summo Pon­ tifice coram sunt admissi, ut novo ineunte anno fausta Ipsi omina pro- ferrent habita. * Onorevole Signor Sindaco, Illustri Signori, 1. L'inizio del Nuovo Anno ci offre puntualmente la gradita occa­ sione di questo incontro, da voi sollecitato per porgere di persona al Vescovo di Roma, Pastore della Chiesa universale, i vostri auguri. Desidero esprimere la mia cordiale riconoscenza, anzitutto a lei, Signor Sindaco, per i voti così gentilmente espressi e per le parole, che ella mi ha rivolte. Ringrazio con lei i Colleghi della Giunta e i Membri del Consiglio Comunale qui presenti. A ciascuno porgo il mio saluto che, per vostro tramite, amo estendere a tutti i collaboratori ed all'intera popolazione di Roma. Sono lieto che la presente circostanza mi consenta di pronunciare un pubblico ringraziamento per la commossa partecipazione vostra e di tutti i Romani alla mia sofferenza, anzitutto a motivo del dramma­ tico episodio del maggio scorso e della conseguente lunga degenza, ed ora per i recenti e purtroppo sempre attuali avvenimenti che trava­ gliano la mia diletta Patria. In questa Roma, che a pieno diritto e con gioia posso dire «mia», ho incontrato altri amici e tante persone sensibili che tutte amo, con particolare riguardo a coloro che soffrono, che versano nel bisogno o che sono alla ricerca della indefettibile Verità. 2. La vostra presenza reca, in certo modo, davanti ai miei occhi l'immensa città di Roma, così dilatata in questi ultimi tempi fino a raggiungere quasi i tre milioni di abitanti. Di fronte al mio sguardo si profila l'agglomerato degli insediamenti urbani con i vari centri della vita cittadina : le scuole di ogni ordine e grado e gli uffici, gli ospedali e le cliniche, i mercati ed i cantieri di lavoro, i luoghi dello sport e del divertimento. È tutto un fervore di attività, di iniziative e di rapporti : è la « Città degli uomini » che ogni giorno si esprime nel suo frenetico dinamismo, e che esige una programmata direzione generale ben ordinata e sicura. Si deve riconoscere che non è facile l'esercizio della gestione civica, specialmente di città colossali come Roma ; questa presenta, inoltre, la * Die 25 m. Ianuarii a. 1982.

442 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale<br />

senza cristiana all'interno del movimento operaio, così da svolgervi<br />

una funzione di lievito e di promozione, aiutando fra l'altro l'uomo<br />

del lavoro ad avere sempre piena coscienza della propria identità,<br />

ponendosi le domande fondamentali sul senso del lavoro, sul rapporto<br />

lavoro-famiglia, sulla dignità del lavoro e della persona umana, creata<br />

a immagine di Dio. A tale scopo, la pastorale in questo settore ha<br />

ancora spazio per offrire al mondo del lavoro, ed agli operai in parti­<br />

colare, nuovi contenuti per una ricostruzione della sua identità ed un<br />

metodo per una prassi, nella quale tale identità si esprima secondo la<br />

propria originalità cristiana e con una reale capacità di condivisione<br />

e di risposta ai concreti bisogni di fondo.<br />

7. Cari Confratelli, concludendo questo nostro incontro, non posso<br />

non rivolgere un particolare pensiero al Cardinale Michele Pellegrino,<br />

Arcivescovo già di Torino, da alcuni giorni gravemente malato. Gli<br />

auguro di cuore un pronto ristabilimento con l'aiuto del Signore, ed<br />

a lui associo tutti gli ammalati delle vostre diocesi, che con tutti i<br />

sofferenti hanno un posto speciale nelle mie preghiere. Vi ringrazio<br />

per la visita fattami, che mi ha molto rallegrato, e vi esorto sentitamente<br />

ad affrontare sempre con entusiasmo i doveri del ministero episco­<br />

pale a servizio delle vostre comunità diocesane. Del resto, sono certo<br />

che dal vostro pellegrinaggio alle tombe dei gloriosi apostoli Pietro e<br />

Paolo avete tratto decisione e slancio, così da pascere di buon animo<br />

il gregge di Dio che vi è affidato, 20<br />

posso in colui che mi dà la forza ». 21<br />

potendo dire con verità : « Tutto<br />

Da parte mia, mentre vi assicuro<br />

che potete contare sempre sulla mia comprensione ed il mio sostegno,<br />

vi prometto che sarà immancabile un particolare e costante ricordo al<br />

Signore « pastore supremo y), 22<br />

perché cammini con voi, illumini le<br />

le vostre menti e irrobustisca le vostre volontà, conformandovi sempre<br />

più a lui e riempiendovi di ogni conforto.<br />

E sono lieto di avvalorare questi voti con la mia Benedizione Apo­<br />

stolica, che di gran cuore vi imparto e che amo estendere al vostro<br />

Clero, ai Religiosi e Religiose, ed a tutti i fedeli delle vostre dilette<br />

diocesi.<br />

20<br />

21<br />

22<br />

Cfr. 1 Pt 5, 2.<br />

FU 4, 13.<br />

1 Pt 5, 4.

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