AAS 74 - Vaticano

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31.05.2013 Views

1146 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale L'uomo può affrontare Porrore del male, anzi può vincere il male soltanto rafforzando in sé la testimonianza del Primato del Bene. La testimonanza che ci dà, una volta per sempre, Cristo. Sulla base di questa testimonianza si svelano pure straordinarie risorse dell'uomo. 8. E perciò permettetemi di ripetere ancora alla fine di questa riflessione, le frasi della lettera di San Giacomo Apostolo, che oggi abbiamo sentito leggere : «Accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime ... Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascol­ tatori, illudendo voi stessi». 12 Che l'invito che avete accolto, contribuisca al rinnovamento della vostra «religiosità», sia nel senso «ontologico» sia in quello «etico». Secondo le parole dello stesso Apostolo Giacomo sia questa la «reli­ gione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre». Essa si esprime nel « soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni » : così scrive l'Apostolo. 13 Quante afflizioni ci sono nel mondo odierno, e quanti sono gli uomini, nostri fratelli e sorelle, che portano su di sé il peso di queste pene ! Infine questa « religione pura e senza macchia » si potrebbe definire in linguaggio moderno : il cristianesimo maturo dal punto di vista ontologico ed etico, che si esprime nel «conservarsi puri da questo mondo ». 14 Si dovrà, allora, parlare della paura del mondo, di fuga dal mondo? No. Soltanto è necessario essere consapevoli che il Padre «di sua vo­ lontà ci ha generati con la parola di verità». 15 E ci ha generati nel mondo : «perché noi fossimo come una primizia delle sue creature». Perché, in tutto il creato, anche in questo diffìcile mondo contem­ poraneo, si rinnovi, mediante la nostra fede e il nostro servizio, il Pri­ mato del Bene! 12 13 14 15 Oc 1, 21-22. Ibid. 1, 27. Ibidem. Oc 1, 18.

Acta Ioannis Pauli Pp. II 1147 Liebe Mitchristen deutscher Sprache ! Die biblischen Texte der Eucharistiefeier, die uns hier versammelt hat, ließen mich über den Gegensatz zwischen Gut und Böse sprechen. Dieser ist im Urlaub genauso aktuell wie zuhause. Denn nur in der Entschlossenheit zum Guten bin ich ganz ich selbst. Und in dieser Entschlossenheit erfahre ich Gott, der mich zum Guten verpflichtet und der mir zum Guten hilft. In ihm sind wir stärker als alles Böse! Chers Frères et Sœurs, la Parole de Dieu s'adresse aujourd'hui à la conscience de chacun d'entre nous, pour nous faire désirer le bien, nous faire retrouver éventuellement le chemin du bien, nous convaincre que, avec l'aide de Dieu, le bien peut et doit l'emporter sur le mal. C'est la pratique du bien, connu par la conscience et la Parole de Dieu, qui fait la vraie religion, qui donne à l'homme sa dignité, sa maturité, qui le sauve et qui sauve le monde. Dear brothers and sisters, today's liturgy brings us face to face with the good and evil in man's heart. Strengthened by the Eucharist, we must take courage from the guarantee given in God's word that good will conquer evil. What is at stake is man's freedom, his dignity, his destiny. Let us be doers of the world, and not hearers only. VIII Apud coenobium Fontis Avellanae, Congregationis Monachorum Eremi­ tarum Camaldulensium O. S. B., a Summo Pontifice sacris litante habita.* Carissimi fratelli e sorelle, «Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto »- 1 1. Con la descrizione di queste scene gioiose presentateci dal pro­ feta Isaia per annunciare la felicità dei tempi messianici, mi rivolgo a Voi, carissimi fratelli e sorelle, per manifestarvi, a mia volta, la profonda gioia di celebrare quest'oggi l'Eucaristia con voi davanti a questa vetusta Chiesa di Santa Croce in Fonte Avellana, che con la sua linea scarna, essenziale, espressa nella solidità della nuda pietra, * Die 5 m. Septembris a. 1982. 1 Is 35, 5-6.

1146 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale<br />

L'uomo può affrontare Porrore del male, anzi può vincere il male<br />

soltanto rafforzando in sé la testimonianza del Primato del Bene.<br />

La testimonanza che ci dà, una volta per sempre, Cristo.<br />

Sulla base di questa testimonianza si svelano pure straordinarie<br />

risorse dell'uomo.<br />

8. E perciò permettetemi di ripetere ancora alla fine di questa<br />

riflessione, le frasi della lettera di San Giacomo Apostolo, che oggi<br />

abbiamo sentito leggere :<br />

«Accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e<br />

che può salvare le vostre anime ...<br />

Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascol­<br />

tatori, illudendo voi stessi». 12<br />

Che l'invito che avete accolto, contribuisca al rinnovamento della<br />

vostra «religiosità», sia nel senso «ontologico» sia in quello «etico».<br />

Secondo le parole dello stesso Apostolo Giacomo sia questa la «reli­<br />

gione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre». Essa si<br />

esprime nel « soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni » :<br />

così scrive l'Apostolo. 13<br />

Quante afflizioni ci sono nel mondo odierno, e<br />

quanti sono gli uomini, nostri fratelli e sorelle, che portano su di sé<br />

il peso di queste pene !<br />

Infine questa « religione pura e senza macchia » si potrebbe definire<br />

in linguaggio moderno : il cristianesimo maturo dal punto di vista<br />

ontologico ed etico, che si esprime nel «conservarsi puri da questo<br />

mondo ». 14<br />

Si dovrà, allora, parlare della paura del mondo, di fuga dal mondo?<br />

No.<br />

Soltanto è necessario essere consapevoli che il Padre «di sua vo­<br />

lontà ci ha generati con la parola di verità». 15<br />

E ci ha generati nel mondo :<br />

«perché noi fossimo come una primizia delle sue creature».<br />

Perché, in tutto il creato, anche in questo diffìcile mondo contem­<br />

poraneo, si rinnovi, mediante la nostra fede e il nostro servizio, il Pri­<br />

mato del Bene!<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

Oc 1, 21-22.<br />

Ibid. 1, 27.<br />

Ibidem.<br />

Oc 1, 18.

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