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INTRODUZIONE AL TRATTAMENTO DI TECNICHE DI ...

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OSPED<strong>AL</strong>E<br />

EVANGELICO<br />

INTERNAZION<strong>AL</strong>E<br />

Corso Solferino 1A<br />

16122 Genova<br />

Medicina<br />

della<br />

Riproduzione<br />

Pagina 10 di 32<br />

Introduzione al trattamento<br />

dell'infertilità mediante PMA<br />

4.2.1 Stimolazione Farmacologica Della Crescita Follicolare Multipla (I E II<br />

Settimana)<br />

Obbiettivi della stimolazione:<br />

• Induzione della maturazione di più follicoli (contenenti gli ovociti)<br />

• Sincronizzazione dello stadio di maturazione dell’endometrio (il rivestimento<br />

della cavità uterina che accoglie gli embrioni) in modo che gli embrioni<br />

trovino un “terreno” adatto per impiantarsi.<br />

La stimolazione farmacologica dura circa 10 - 14 giorni. Nelle tecniche di procreazione<br />

assistita la possibilità di ottenere la gravidanza aumenta con il numero di embrioni<br />

trasferiti in utero; è quindi necessario stimolare la maturazione di più ovociti nello stesso<br />

ciclo al fine di ottenere un numero sufficiente di embrioni.<br />

Nel nostro Paese fino ad Aprile 2009 potevano essere prodotti al massimo tre embrioni,<br />

ne conseguiva che si potessero utilizzare non più di 3 ovociti per la fertilizzazione anche<br />

se ne recuperava un numero maggiore. Tutti gli embrioni vitali dovevano essere poi<br />

trasferiti nell’utero della paziente nello stesso ciclo.<br />

Dal 1 Aprile 2009 la sentenza della Corte Costituzionale n. 151 ha abolito il divieto di<br />

fertilizzare più di tre ovociti in tutti i casi e l’obbligo di trasferire sempre tutti gli embrioni in<br />

utero contemporaneamente. Da queste modifiche consegue che viene riconosciuta al<br />

medico l’autonomia e la responsabilità di decidere, sulla base delle più accreditate ed<br />

aggiornate conoscenze tecnico-scientifiche e nel rispetto della salute della donna e delle<br />

sue peculiari caratteristiche, il numero di embrioni “strettamente necessario” da creare per<br />

assicurare un serio tentativo di procreazione assistita.<br />

Il medico potrà quindi decidere il numero di ovociti più indicato, se disponibili, per ottenere<br />

un numero di embrioni idoneo da trasferire nel “ciclo a fresco”(ovviamente in accordo con<br />

la coppia di pazienti).<br />

Si intende per “idoneo” il numero di embrioni che consenta la maggiore probabilità di<br />

gravidanza con il minor rischio per la salute della donna e del concepito (es. rischio di<br />

gravidanze multiple). Essendo il processo di fertilizzazione degli ovociti solo parzialmente<br />

prevedibile potrebbe verificarsi il caso che si ottenga un numero di embrioni superiore a<br />

quello “idoneo”. In tal caso gli embrioni non trasferiti, in deroga al principio generale di<br />

divieto di crioconservazione, vengono crioconservati per essere successivamente trasferiti<br />

in utero non appena possibile.<br />

L’eventuale necessità di crioconservare embrioni comporta l’impegno della coppia a<br />

Informativa PROC A 005, Ed 2, R000 10 di 32

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