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La malattie infiammatorie croniche intestinali - Ospedale Luigi Sacco

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LE MALATTIE INFIAMMATORIE<br />

CRONICHE INTESTINALI<br />

IN ETA’ PEDIATRICA<br />

Dario Dilillo<br />

Clinica Pediatrica<br />

AO <strong>Luigi</strong> <strong>Sacco</strong><br />

Università di Milano<br />

Milano, 21 maggio 2011


The Montreal classification of inflammatory bowel<br />

disease: controversies, consensus, and implications<br />

J Satsangi, M S Silverberg, S Vermeire, et al. Gut 2006 55: 749-753<br />

MALATTIA DI CROHN (MC)<br />

• Può interessare qualsiasi tratto del canale alimentare dal cavo orale all’ano.<br />

• Le lesioni <strong>intestinali</strong> mostrano una distribuzione segmentaria, con aree di mucosa alterata intervallate da<br />

aree indenni.<br />

• <strong>La</strong> flogosi è di tipo transmurale causando così tre principali tipi di lesioni: <strong>infiammatorie</strong>, fibrostenosanti o<br />

fistolizzanti.<br />

• Il decorso è cronico-intermittente con marcata tendenza delle lesioni a recidivare dopo l’asportazione<br />

chirurgica del tratto coinvolto.<br />

RETTOCOLITE ULCEROSA (RCU)<br />

• Limitata al solo intestino crasso.<br />

• <strong>La</strong> flogosi interessa solo la mucosa ed è di tipo continuo ed uniforme<br />

• Le lesioni sono tipicamente essudative-emorragiche.<br />

• Il decorso è cronico-intermittente. Dopo l’intervento chirurgico di proctocolectomia totale le recidive di<br />

malattia sono assenti.<br />

COLITE INDETERMINATA<br />

• Termine da riservarsi unicamente per i casi in cui è stata eseguita una colectomia e l’anatomopatologo non è<br />

in grado di porre una diagnosi né di MC né di RCU al termine dell’esame dell’intero organo.


Malattie <strong>infiammatorie</strong> <strong>croniche</strong> <strong>intestinali</strong> (MICI)<br />

in età pediatrica: epidemiologia<br />

NEL 30% DEI CASI ESORDIO IN ETA’ PEDIATRICA<br />

INCIDENZA IN QUESTA FASCIA DI ETA’: 4-7 CASI/100.000<br />

DIVERSI STUDI EPIDEMIOLOGICI HANNO EVIDENZIATO UN AUMENTO<br />

DELL’INCIDENZA DELLE MICI NELLA POPOLAZIONE PEDIATRICA NEGLI<br />

ULTIMI 15 ANNI:<br />

• In Ontario, Canada 1994-2005 incidenza della MC in aumento da 9.5/100.000 a<br />

11.4/100.000 in bambini e adolescenti


Incidenza delle MICI in Italia 1974-2002<br />

Registro Nazionale SIGENP


PATOGENESI delle MICI<br />

Attualmente l’ipotesi patogenetica prevalente è quella di un’abnorme risposta<br />

immunologica mucosale nei confronti di antigeni ubiquitari, quali la stessa flora<br />

batterica residente, in soggetti geneticamente predisposti.<br />

FATTORI<br />

GENETICI<br />

MICI<br />

ALTERAZIONI<br />

SISTEMA<br />

IMMUNITARIO<br />

FATTORI<br />

AMBIENTALI


Patogenesi: il peso dei geni<br />

• MAGGIOR SINGOLO FATTORE DI RISCHIO per lo sviluppo delle MICI è avere un<br />

parente di primo grado affetto da tali <strong>malattie</strong> RISCHIO STIMATO 30-40 X<br />

rispetto la popolazione generale<br />

• Studi sui gemelli: elevata concordanza di malattia sia per la MC che per la RCU tra i<br />

gemelli omozigoti rispetto ai gemelli dizigoti.<br />

Concordanza in gemelli<br />

omozigoti<br />

Concordanza in gemelli<br />

dizigoti<br />

20-50% per la MC<br />

15-20% per la RCU<br />

0-10% per la MC<br />

0-7% per la RCU<br />

• Maggior ruolo dei fattori genetici nella patogenesi del MC rispetto a RCU<br />

Biank V , Broeckel U, Kugathasan S. Pediatric Inflammatory Bowel Disease: Clinical and Molecular Genetics. Inflamm Bowel Dis<br />

2007;13:1430 –1438<br />

Halme L, Paavola-Sakki P, Turunen U, et al. Family and twin studies in inflammatory bowel disease. World J Gastroenterol.<br />

2006;12:3668–3672.


Quali sono i geni coinvolti?<br />

Abraham C, Cho JH. Mechanisms of disease. Inflammatory bowel disease. N Engl J Med 2009;361:2066-78.


Geni e insorgenza precoce delle MICI<br />

<strong>La</strong> maggior parte degli studi riguardanti la genetica sono stati condotti sugli adulti.<br />

Attualmente una delle ipotesi principali è che l’insorgenza delle MICI nella popolazione<br />

pediatrica sia maggiormente influenzata dalla genetica rispetto all’esordio di tali<br />

<strong>malattie</strong> negli adulti dato il minor tempo di esposizione del bambino a fattori ambientali<br />

(es. al fumo di sigaretta per la MdC).<br />

E’ già noto da tempo l’associazione tra NOD2 e esordio precoce del MC.<br />

1Peterson N, Guthery S, denson L et al. Genetic varants in the authophagy pathway contribute to paediatric crohn’s disease. Gut 2008;<br />

57:1336-1337.<br />

2 Esser JB, Lee JJ, Kugathasan s, et al. Estabilished genetic risk factors do not distinguish early and later onset Crohn’s disease.<br />

Inflamm Bowel Dis 2009.


NOD2/ CARD15 e MC<br />

Codifica per una proteina intracitoplasmatica che si attiva in presenza di peptidoglicano<br />

(componente della parete batterica cellulare). E’ espresso nelle cellule epiteliali, cellule di<br />

Paneth, macrofagi, cellule dentritiche e cellule endoteliali.<br />

Nel soggetto sano<br />

Attivazione proteina NOD2 da parte<br />

del peptidoglicano dei batteri<br />

Produzione di citochine (TNF e IL1β) e<br />

di peptidi antimicrobici<br />

<strong>La</strong> stimolazione cronica di NOD2 causa una down-regolazione della produzione di citochine<br />

pro<strong>infiammatorie</strong><br />

Nei soggetti con MC<br />

-Sono presenti tre polimorfismi del gene (R702W, G908R, 1007fs).<br />

-Riduzione dell’attivazione di NOD2 in risposta al peptidoglicano batterico e il meccanismo<br />

di down-regolazione delle citochine pro<strong>infiammatorie</strong> è difettoso.<br />

L’eterozigosi per il polimorfismo conferisce un rischio di MC di 2-4 volte, mentre la<br />

condizione di omozigosi fino a 40 volte.<br />

9 Hugot JP, Chamaillard M, Zouali H, et al. Association of NOD2 leucinerich repeat variants with susceptibility to Crohn’s disease.<br />

Nature. 2001; 411:599–603.


Patogenesi: la flora intestinale<br />

Esistono evidenze in modelli animali e nell’uomo che la flora intestinale abbia un<br />

ruolo nell’insorgenza delle MICI<br />

• Alcuni pazienti con MICI presentano un miglioramento clinico dopo terapia antibiotica<br />

pur in assenza di un’infezione documentata del tratto intestinale<br />

•In modelli murini è l’assenza di flora intestinale impedisce il manifestarsi della colite<br />

•Nei soggetti affetti da MICI è stata dimostrata una diversa composizione della flora<br />

batterica intestinale rispetto ai soggetti di controllo → diminuzione dei generi<br />

Bacteroides e Firmicutes.<br />

Sebbene alcuni patogeni (Salmonella, Shigella, Yersinia, CMV) sono state associate allo<br />

sviluppo di MICI o a riattivazione di malattia nessuno di questi è stato mai dimostrato<br />

esserne l’agente causale. Si pensa piuttosto che sia la flora intestinale a sostenere<br />

l’infiammazione


Patogenesi: ruolo dei fattori ambientali<br />

Madre fumatrice<br />

(fumo passivo))<br />

Appendicectomia<br />

MC<br />

Età materna avanzata durante<br />

la gravidanza<br />

(solo per il sesso femminile)<br />

Appendicectomia?<br />

(fattore di protezione certo negli adulti, non<br />

noto il grado di protezione nei bambini)<br />

Storia famigliare di MICI<br />

Elevato stato<br />

socioeconomico<br />

(abitudini alimentari,<br />

stile di vita)<br />

RCU<br />

Fumo passivo o attivo?<br />

(certo il ruolo di protezione del fumo di<br />

sigaretta nell’adulto, non è stato chiaramente<br />

dimostrato un analogo effetto nei bambini)<br />

Feeney M et al. A case-control study of childhood enviromental risk factors for the development of inflammatory bowel disease. Eur J<br />

Gastroenterol Hepatol 2002; 14:529-534.


MICI in età pediatrica vs età adulta<br />

• Differenze nella LOCALIZZAZIONE ANATOMICA e NEL FENOTIPO di malattia<br />

tra insorgenza in età pediatrica ed in età adulta<br />

• PRESENTAZIONE CLINICA PIU’ SEVERA in età pediatrica rispetto all’età adulta<br />

MC<br />

RCU<br />

Sede delle lesioni<br />

Fenotipo di malattia<br />

Adulti Bambini<br />

Ileo terminale, solo il 50% ha un<br />

interessamento colico<br />

Lesioni di tipo stenosante o<br />

fistolizzante al momento della<br />

diagnosi<br />

Adulti Bambini<br />

Sede delle lesioni Proctite o colite sinistra al<br />

momento della diagnosi. Durante<br />

il follow-up fino al 50% sviluppa<br />

una pancolite<br />

Fenotipo di malattia Meno aggressivo: dopo 10 anni<br />

dalla diagnosi il 20% necessita<br />

dell’intervento chirurgico<br />

Interessamento ileo-colico o<br />

solamente colico nel 80-90% dei<br />

casi<br />

Lesioni <strong>infiammatorie</strong>, non<br />

stenosanti o fistolizzanti nel 90%<br />

dei casi al momento della<br />

diagnosi (le lesioni stenosanti o<br />

fistolizzanti si possono verificare<br />

durante la progressione della<br />

malattia)<br />

Pancolite al momento della<br />

diagnosi nel 80-90% dei casi<br />

Più aggressivo: dopo 10 anni<br />

dalla diagnosi >40% necessita<br />

dell’ intervento chirurgico


Presentazione clinica delle MICI in età pediatrica<br />

• Le MICI pediatriche hanno spesso UN ESORDIO SUBDOLO, CON SINTOMI<br />

ATIPICI O ASPECIFICI.<br />

• <strong>La</strong> CLASSICA TRIADE sintomatologica della MC (dolori addominali, diarrea e<br />

perdita di peso) presente nella maggior parte dei casi all’esordio negli adulti, si<br />

riscontra SOLO IN UNA MINORANZA in età pediatrica (25%) → esordio più<br />

frequentemente caratterizzato da dolori addominali lievi<br />

• Le manifestazioni cliniche della RCU sono maggiormente organo-specifiche e nei<br />

bambini come negli adulti si presenta tipicamente con diarrea (74%), proctorragia<br />

(84%) e dolori addominali (62%).<br />

• <strong>La</strong> RCU specie in età pediatrica può esordire con un quadro acuto di tipo<br />

megacolon tossico costituendo quindi una minaccia per la vita del paziente.<br />

• FINO AL 6% dei bambini affetti da MICI presenta un quadro clinico iniziale<br />

caratterizzato da SINTOMI EXTRAINTESTINALI.<br />

Sawczenko A et al. Presenting features of inflammatory bowel disease in Great Britain and Ireland. Arch Dis Child 2003; 88:995-1000.


Età dei pazienti all’esordio e alla diagnosi<br />

Castro M et al, Inflamm Bowel Dis 2008


MICI: sintomi <strong>intestinali</strong><br />

Castro M et al, Inflamm Bowel Dis 2008


MICI: manifestazioni extra<strong>intestinali</strong><br />

• PREVALENZA: 25-40% DEI CASI<br />

• POSSONO ACCOMPAGNARSI AI SINTOMI INTESTINALI O PRECEDERLI DI MESI O<br />

ANNI<br />

• POSSONO RAPPRESENTARE L’ESCLUSIVA PRESENTAZIONE CLINICA DELLA<br />

MALATTIA<br />

• SISTEMICHE: anoressia, astenia, calo ponderale, febbre<br />

• AUXOLOGICHE: ritardo di crescita staturoponderale, ritardo puberale, osteopenia<br />

• OCULARI: episclerite, uveite<br />

• CUTANEO-MUCOSE: aftosi orale ricorrente, eritema nodoso, pioderma gangrenoso<br />

• REUMATOLOGICHE: artralgie, artrite, sacroileite, spondilite anchilosante<br />

• EPATICHE: ipertransaminasemia orfana, cirrosi, colangite sclerosante (frequentemente associata<br />

a RCU)


Manifestazioni extra<strong>intestinali</strong>:<br />

ritardo di crescita-staturoponderale<br />

RAPPRESENTA SPESSO IL PRIMO SINTOMO DI MALATTIA, AD ESORDIO PRECOCE,<br />

PUO’ ESSERE INDICE DI RIATTIVAZIONE DI MALATTIA<br />

MALATTIA DI CROHN: 35-40%<br />

RETTOCOLITE ULCEROSA: 6-10%<br />

PATOGENESI:<br />

- MALNUTRIZIONE DA RIDOTTO INTAKE<br />

- AUMENTATE PERDITE GI<br />

- MALASSORBIMENTO<br />

- FATTORI PSICOSOCIALI<br />

- TERAPIA FARMACOLOGICA<br />

INFIAMMAZIONE CRONICA RILASCIO DI CITOCHINE SOPPRESSIONE DELLA<br />

SECREZIONE DI GH<br />

RECENTI STUDI SUGGERISCONO IL RUOLO DELL’ IL-6 COME MEDIATORE DEL<br />

RITARDO DI CRESCITA STATURO-PONDERALE IN BAMBINI CON MC<br />

Sawczenko A, et al. Proc Natl Acad Sci USA 2005<br />

Raanan S et al, Inflamm Bowel Dis 2007


Manifestazioni reumatologiche<br />

• ARTRALGIE ED ARTRITE SONO PRESENTI NEL 7-25% DEI PAZIENTI CON MICI,<br />

POSSONO COMPARIRE ANCHE ANNI PRIMA DELL’ESORDIO DELLA MALATTIA<br />

• ARTRITE PAUCIARTICOLARE (soprattutto grandi articolazioni), TRANSITORIA, NON<br />

DEFORMANTE, CONSENSUALE ALLE POUSSEES INFIAMMATORIE INTESTINALI<br />

• SPONDILITE ANCHILOSANTE E’ STATA RIPORTATA RARAMENTE IN CORSO DI<br />

MICI IN ETA’ PEDIATRICA (più spesso HLA-B27 negativa , associta a colite indeterminata)<br />

Conti F et al, Dig Liver Dis 2005


MICI: sintomi extra<strong>intestinali</strong><br />

Da: Castro M et al, Inflamm Bowel Dis 2008


Patologie associate a MICI<br />

Da: Castro M et al, Inflamm Bowel Dis 2008


APPROCCIO DIAGNOSTICO:<br />

ANAMNESI<br />

Presenza di sintomi persistenti ( 4 settimane) o ricorrenti ( 2 episodi in 6 mesi):<br />

• Dolori addominali<br />

• Diarrea<br />

• Sanguinamento intestinale<br />

• Calo ponderale<br />

• Manifestazioni extra<strong>intestinali</strong><br />

• Altri sintomi aspecifici come: perdita di peso, febbre di origine sconosciuta,<br />

amenorrea secondaria, nausea e/o vomito, sintomi psichiatrici (depressione,<br />

ansia), malessere generale<br />

• Storia famigliare di MICI


APPROCCIO DIAGNOSTICO:<br />

ESAME OBIETTIVO<br />

• Valutazione delle condizioni generali del bambino rilevazione FC, PA, T corporea<br />

• PARAMETRI ANTROPOMETRICI.<br />

• STADIO PUBERALE secondo Tanner<br />

• Esame obiettivo dell’ADDOME: ricercare la presenza di dolorabilità, distensione<br />

addominale, masse (suggestive di infiltrazione o ascessi).<br />

• Ispezione della CUTE: ricercare pallore cutaneo o delle mucose, manifestazioni come<br />

eritema nodoso e pioderma gangrenoso.<br />

• Ispezione REGIONE PERIANALE: ricercare fistole, ragadi, fissurazioni o ascessi.<br />

• Ispezione del CAVO ORALE: ricercare edema labiale, stomatite aftosa, iperplasia<br />

gengivale.<br />

• Ricercare segni/sintomi di artrite, in particolare esame della RACHIDE: dolorabilità in<br />

sede lombo-sacrale, ridotta motilità del rachide, rigidità mattutina (spie di spondilite<br />

anchilosante e sacroileite).<br />

• Ricercare segni/sintomi di coinvolgimento oculare (fotofobia, lacrimazione, dolore,<br />

iperemia)


ESAMI di LABORATORIO e STRUMENTALI<br />

• ESAMI EMATOCHIMICI<br />

• INDAGINI SIEROLOGICHE (pANCA, ASCA)<br />

• MARKERS FECALI (calprotectina fecale, lattoferrina fecale)<br />

• ECOGRAFIA DELLE ANSE INTESTINALI<br />

• ENDOSCOPIA<br />

• RX, TAC e RMN addome


Esami biochimici e sierologici<br />

ESAMI EMATICI:<br />

•VES nel 74% dei bambini con MICI alla diagnosi, Hb nel 68%<br />

•VES e Hb normali nel 21% di MC e 55% CU lieve, nel 5% se MICI moderata-severa<br />

Mack DR et al, Pediatrics 2007<br />

MARKERS ANTICORPALI:<br />

• ASCA positivi in 41-76% in MC, pANCA positivi in 50-65% in RCU<br />

•Specificità di tali Ab non assoluta: pANCA positivi nel 15% dei soggetti con MC → si<br />

tratta in questi casi di malattia a localizzazione colica con caratteristiche simile alla RCU<br />

•Uno studio retrospettivo condotto su 227 bambini con diagnosi di MICI ha identificato<br />

anemia e VES come migliore metodica di screening per la maggiore sensibilità rispetto<br />

alle indagini sierologiche (83% vs 60%) ed i minori costi<br />

Sabery N et al, Pediatrics 2007


Markers fecali<br />

CALPROTECTINA: proteina citosolica di neutrofili e macrofagi, misura diretta dell’attività<br />

infiammatoria mucosale<br />

Accuratezza diagnostica della calprotectina come marker di infiammazione nello<br />

screening delle MICI in eta’ pediatrica: sensibilita’ 93-100% e specificita’ 67-91%<br />

Sidler M et al, Inflamm Bowel Dis 2008<br />

•Livelli piu’ elevati di calprotectina fecale nei bambini con riattivazione di malattia<br />

rispetto ai bambini in remissione sia in MC sia in RCU<br />

• Livelli di calprotectina fecale > 400 µg/g significativamente associati a riattivazione di<br />

malattia entro 9 mesi in pazienti con MC asintomatica<br />

Walkiewicz D et al, Inflamm Bowel Dis 2008


Ecografia delle anse <strong>intestinali</strong><br />

Metodica non invasiva, ripetibile, buona correlazione con altre indagini radiologiche<br />

Evidenzia i segni di infiammazione delle anse <strong>intestinali</strong> rilevabili come:<br />

• ispessimento parietale: misurato tra l’interfaccia iperecogena del lume e la sierosa<br />

mediante scansione perpendicolare o lungo l’asse maggiore del segmento intestinale<br />

esaminato (spessore normale intestino tenue: < 2.5 mm; colon: < 2 mm)<br />

• iperemia parietale: (color-doppler), direttamente correlabile al grado di attività della<br />

malattia<br />

Faure C, et al. J Pediatr 1997


JPGN 2006<br />

Se simultanea alterazione di pANCA-ASCA + calprotectina fecale + ecografia delle anse<br />

<strong>intestinali</strong>: probabilità di MICI del 99,7%, se simultanea negatività degli esami:<br />

probabilità del 0,69%


Endoscopia e biopsie <strong>intestinali</strong> multiple<br />

• GOLD-STANDARD per la diagnosi di MICI nel bambino come nell’adulto.<br />

•<strong>La</strong> colonscopia è l’esame più importante per differenziare MC da CU: identifica la<br />

localizzazione e l’estensione dell’infiammazione<br />

•Necessaria l’intubazione dell’ileo terminale: una localizzazione ileale isolata può essere<br />

presente fino al 9% dei bambini con MICI<br />

•Biopsie a livello di tutti i tratti <strong>intestinali</strong>: ileo, cieco, colon discendente, colon<br />

trasverso, colon discendente, sigma e retto<br />

•EGDS deve essere eseguita indipendentemente dalla sintomatologia: presenza di segni<br />

istologici di MC del tratto GI superiore sono presenti fino al 30% dei bambini che non<br />

presentano sintomi suggestivi<br />

• Necessaria anestesia generale o sedazione profonda<br />

Sawczenko A et al, Arch Dis Child 2003<br />

Batres LA et al, JPGN 2002<br />

Castellaneta SP et al, JPGN 2004<br />

IBD Working Group of the ESPGHAN, JPGN 2005


IBD Working Group of<br />

ESPGHAN- The Porto Criteria<br />

JPGN 2005; 41:1–7.


IBD Working Group of the ESPGHAN – The Porto Criteria<br />

JPGN 2005


Approccio diagnostico: RMN addome<br />

Vantaggi rispetto alla radiologia tradizionale:<br />

• assenza di esposizione a radiazioni ionizzanti<br />

• visualizzazione diretta della parete intestinale<br />

• scarsa collaborazione nei bambini di età


Malattie a eziologia infettiva<br />

Diagnosi differenziale (1)<br />

Salmonella, Shighella, E. coli,<br />

Campylobacter<br />

Possono causare diarrea ematica.<br />

Yersinia enterocolica Colpisce principalmente l’ileo terminale causando ulcerazioni della mucosa e<br />

ispessimento della parete che possono simulare il MC.<br />

Clostridium difficile Causa una colite con diarrea acquosa, tenesmo, nausea e vomito.<br />

Gonorrea, Clamydia trachomatis Possono causare proctite.<br />

Mycobacterium tubercolosis e avium<br />

CMV<br />

Causano infezioni gastro<strong>intestinali</strong> principalmente nei soggetti immunodepressioni ma<br />

anche nei pazienti con immunità normale. Interessano principalmente l’ileo distale e il<br />

cieco. Il quadro clinico è caratterizzato da sintomi da ostruzione intestinale e da una<br />

massa addominale dolente. I quadri radiologico ed endoscopico richiedono la diagnosi<br />

differenziale dalla MC.<br />

<strong>La</strong> colite da CMV interessa solitamente soggetti immunodepressi mentre i casi di proctite<br />

possono riguardare anche il soggetto immunocompetente. Le sedi più colpite sono<br />

l’esofago, il colon e il retto. I sintomi comprendono dolori addominali, diarrea ematica,<br />

calo ponderale, febbre. Nei casi gravi si può avere necrosi e perforazione.<br />

HSV Le infezioni del tratto gastrointestinale sono limitate all’orofaringe, all’ano-retto e zona<br />

perianale. I sintomi sono dolore anorettale, tenesmo, stipsi, adenopatia inguinale, disturbi<br />

della minzione e parestesie sacrali.<br />

Entamoeba histolytica I sintomi sono dolore addominale, tenesmo, diarrea con sangue e muco. Alla colonscopia<br />

si evidenziano delle ulcere puntiformi focali.<br />

Giarda lamblia Aderisce alla parete dell’intestino tenue causando malassorbimento. L’infestazione è<br />

caratterizzata da calo ponderale, anoressia, dolori addominali, diarrea non ematica né<br />

mucosa


Malattie a eziologia non infettiva<br />

Colite ischemica, porpora di Schoenlein-<br />

Henoch, sindrome emolitico-uremica, colite<br />

da radiazione<br />

Polipi <strong>intestinali</strong>, diverticolo di Merckel,<br />

ulcere<br />

Celiachia<br />

Appendicite, adenite mesenterica, cisti<br />

ovarica, invaginazione intestinale, linfoma<br />

Diagnosi differenziale (2)<br />

Possono causare dolore addominale, diarrea, sanguinamento intestinale<br />

Possono causare sanguinamento intestinale senza diarrea.<br />

Può avere dei sintomi comuni alla MC come perdita di peso, anoressia, dolori<br />

addominale, ritardo di crescita.<br />

Possono causare dolori addominali che devono essere posti in diagnosi<br />

differenziale dalla MC.


Obiettivi:<br />

MICI: indici di attività di malattia<br />

• assegnare uno score numerico alla sintomatologia clinica e ai dati di laboratorio<br />

• rendere facilmente paragonabili i dati tra diversi clinici e tra diversi centri<br />

• identificare gli endpoint degli studi clinici<br />

Caratteristiche di un buon indice di attivita’ di malattia:<br />

• sviluppato da un consensus di esperti e quindi validato<br />

• facile da utilizzare nella pratica clinica<br />

• riproducibile tra gli osservatori


Pediatric UC Activity Index (PUCAI)<br />

•VALUTABILE IN MENO DI 60 SECONDI<br />

• MALATTIA NON ATTIVA 0-10, LIEVE 10-34, MODERATA 35-64, SEVERA 65-85<br />

Turner et al. Gastroenterology 2007


Pediatric Crohn’s Disease Activity Index (PCDAI)


Pediatric CD Activity Index (PCDAI)<br />

• IN USO DAL 1991<br />

• PUNTEGGIO DA 0 A 100 PUNTI<br />

0-10 malattia non attiva, 0-30 lieve, >30 moderata/severa<br />

• GOLD STANDARD NEGLI STUDI CLINICI<br />

• MENO RAPIDO DI PUCAI<br />

Considera anamnesi, EO, dati di laboratorio, parametri auxologici<br />

Necessari valori di ematocrito, VES, albuminemia<br />

Necessario calcolare z-score della velocità di crescita<br />

VERSIONE ABBREVIATA DI PCDAI<br />

• NON CONSIDERA VALORI DI LABORATORIO E SCORE VELOCITA’ DI CRESCITA<br />

• CORRELAZIONE ECCELLENTE CON LA VERSIONE “FULL”<br />

Loonen H et al, JPGN 2003<br />

Shepanski et al, JPGN 2004


Terapia medica della m. di Crohn in età pediatrica<br />

INDUZIONE<br />

DELLA<br />

REMISSIONE<br />

MANTENIMENTO<br />

DELLA<br />

REMISSIONE<br />

TERAPIA DI<br />

SALVATAGGIO<br />

•(Aminosalicilati)<br />

•Terapia nutrizionale<br />

•Costicosteroidi<br />

•Infliximab<br />

• (Aminosalicilati)<br />

• Aziatoprina e 6-mercaptopurina<br />

• Metotrexate<br />

• Infliximab<br />

• Adalimumab<br />

• Talidomide<br />

• Ciclosporina<br />

• Natalizumab, certolizumab<br />

OBIETTIVI della<br />

terapia<br />

-ottenere il controllo<br />

dei sintomi<br />

-raggiungere una<br />

crescita e uno sviluppo<br />

puberale adeguati


AMINOSALICILATI:<br />

• NON CI SONO DATI che supportano la loro efficacia nell’indurre o mantenere la remissione<br />

della malattia.<br />

• Alto dosaggio nelle forme lievi del MC (mesalazina 50-100 mg/kg/die, dose massima 3-4<br />

g/die; sulfasalazina 40-60 mg/kg/die, dose massima 3 g/die).<br />

• VALUTARE la funzionalità epatica e renale ogni 6 mesi.<br />

• <strong>La</strong> mesalazina può essere usata come TERAPIA TOPICA nelle forme lievi o moderate di<br />

colite sinistra (500 mg x 2 volte/die per via trans rettale).<br />

TERAPIA NUTRIZIONALE:<br />

• Induce la remissione nel 60-80% dei casi→ EFFICACIA SOVRAPPONIBILE A QUELLA<br />

DEGLI STEROIDI<br />

• Importante soprattutto nei bambini con deficit di crescita o di sviluppo puberale.<br />

• Attualmente sono utilizzate formule semi-elementari (idrolisati) e polimeriche<br />

• Deve essere assunta in maniera esclusiva per 6-8 settimane fino al raggiungimento di un<br />

apporto calorico pari a circa il 120% del fabbisogno raccomandato per età.<br />

• Il miglioramento della sintomatologia è apprezzabile solitamente dopo 2 settimane.<br />

• <strong>La</strong> reintroduzione degli alimenti deve essere eseguita nell’arco di 1-3 settimane<br />

• <strong>La</strong> terapia nutrizionale si è dimostrata utile anche nel MANTENIMENTO DELLA<br />

REMISSIONE associandola ad una dieta libera.


CORTICOSTEROIDI<br />

• PREDNISONE → farmaco di primo livello per indurre la remissione della malattia<br />

• Nuovi preparati: BUDESONIDE → meno efficace del prednisone, trova indicazione nel<br />

trattamento della MC localizzata al tratto ileociecale dell’intestino. Il vantaggio rispetto agli<br />

steroidi tradizionali sono i minor effetti collaterali e la ridotta inibizione surrenalica. Dose<br />

consigliata: 6-9 mg/kg/die<br />

• Assicurare un ADEGUATO INTROITO DI CALCIO E VITAMINA D con la dieta ed<br />

eventualmente con una supplementazione.<br />

AZATIOPRINA (AZT) e 6-MERCAPTOPURINA (6-MP)<br />

• NON INDICATI come farmaci di prima linea per indurre la remissione della malattia a causa<br />

del ritardo con cui si manifesta la loro efficacia (8-12 settimane dall’inizio della terapia)<br />

• Riducono la dose di steroidi necessaria per indurre la remissione della malattia;<br />

• Trattamento per almeno 3-5 anni e non deve essere interrotto negli anni dello sviluppo<br />

puberale. E<br />

• FFETTI COLLATERALI:<br />

- dose-dipendente → aumento degli enzimi epatici, mielosoppressione, infezioni<br />

- idiosincrasici → febbre, pancreatite, mialgie<br />

CONTROLLARE la funzionalità epatica e l’emocromo ogni 2 settimane per il primo mese,<br />

poi ogni mese per il successivo bimestre e successivamente ogni 3 mesi.


INFLIXIMAB (anticorpo chimerico monoclonale IgG1 anti-TNFα)<br />

• APPROVATO per l’impiego nel MC pediatrico moderato o severo e nella malattia perianale<br />

e fistolizzante NON RESPONSIVI AD ALTRE TERAPIE<br />

• Usato come terapia di mantenimento quando la remissione è stata raggiunta mediante il suo<br />

impiego.<br />

• E’ in grado di promuovere la crescita del bambino probabilmente perché le citochine<br />

<strong>infiammatorie</strong> come il TNF-α sopprimono la trasduzione del segnale del GH.<br />

• EFFETTI COLLATERALI<br />

- Reazione infusionale → in genere lieve e responsiva alla terapia antistaminica. Premedicare<br />

il paziente con idrocortisone ed antistaminici<br />

- Elevazione degli enzimi epatici<br />

- Infezioni → per lo più a carico delle alte vie aeree<br />

PUO’ RIATTIVARE il Mycobacterium tubercolosis,<br />

- NON PRESCRIVERE UNA TERAPIA CONCOMITANTE CON INFLIXIMAB E CON<br />

IMMUNOMODULATORI → rara forma fatale di linfoma (il linfoma a cellule T<br />

epatosplenico) unicamente in bambini e giovani adulti affetti dalle MICI in terapia sia con gli<br />

immunomodulatori sia con farmaci biologici


TALIDOMIDE<br />

Grazie al suo spiccato potere inibitorio sul TNFα (ne inibisce la trascrizione), si è<br />

dimostrata efficace in casi sporadici di MC refrattario alle altre terapie.<br />

METRONIDAZOLO (7.5 mg/kg/dose tds) e CIPROFLOXACINA (5 mg/kg/dose<br />

bd)<br />

Da tempo impiegati come terapia a lungo termine (almeno 6 settimane) nelle forme<br />

fistolizzanti e perianali grazie all’effetto battericida che esplicano verso gli<br />

anaerobi. Attualmente sebbene la loro efficacia non sia ancora stata provata, il loro<br />

impiego è accettato anche nella profilassi delle recidive post-chirurgiche e nella<br />

remissione delle forme ileocoliche lievi.


Terapia medica della colite ulcerosa in età pediatrica<br />

Induzione della<br />

remissione<br />

Mantenimento<br />

della remissione<br />

Terapia di<br />

salvataggio<br />

• Aminosalicilati<br />

• Corticosteroidi<br />

• Aminosalicilati<br />

• Aziatoprina e 6-mercaptopurina<br />

• Infliximab<br />

• Ciclosporina<br />

OBIETTIVI della<br />

terapia<br />

-ottenere il controllo<br />

dei sintomi<br />

-raggiungere una<br />

crescita e uno sviluppo<br />

puberale adeguati


AMINOSALICILATI<br />

• Per la maggior severità con cui la malattia si presenta nei bambini (alta percentuale<br />

di casi di pancolite) sono raramente usati come unica terapia per ottenere la<br />

remissione di malattia; sono spesso associati agli steroidi per os.<br />

• <strong>La</strong> sulfasalazina è particolarmente efficace nei casi di RCU o di colite di tipo non<br />

classificabile con artropatia associata.<br />

• CONTROLLARE la funzionalità epatica e renale ogni 6 mesi.<br />

AZIATOPRINA E 6-MERCAPTOPURINA<br />

• Usati come terapia di mantenimento o nei casi refrattari agli steroidi<br />

INFLIXIMAB<br />

• Negli ultimi è stato sempre più riconosciuto il suo ruolo nel trattamento dei pazienti<br />

con RCU refrattaria agli steroidi e nei pazienti non responsivi o intolleranti agli<br />

immunomodulatori (AZT, 6-MP).<br />

• <strong>La</strong> sua efficacia nella RCU sembra però essere inferiore a quella della MC.<br />

.


MICI: nuove terapie


Ritardo di crescita staturo-ponderale:<br />

interventi terapeutici<br />

NUTRIZIONE ENTERALE<br />

• Induzione della remissione<br />

• Fabbisogno micro, macronutrienti e calorie<br />

• Riduzione concentrazione citochine<br />

INFLIXIMAB<br />

• Aumento dei valori di IGF-1<br />

• Riduzione della resistenza al GH<br />

TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA CON GH (risultati contrastanti)<br />

TERAPIA CHIRURGICA<br />

• Incremento della velocità di crescita in pazienti che hanno subito<br />

resezioni <strong>intestinali</strong>


<strong>La</strong> terapia chirurgica nella RCU<br />

COLECTOMIA CURATIVA ERADICAZIONE COMPLETA DEL PROCESSO<br />

MORBOSO<br />

CHIRURGIA D’URGENZA<br />

•Colite severa o fulminante non responsiva a trattamento medico intensivo<br />

•Sviluppo di complicanze: megacolon tossico, perforazione, emorragia irrefrenabile<br />

CHIRURGIA D’ELEZIONE (ILEO-ANO ANASTOMOSI)<br />

•Malattia cronica attiva non responsiva a steroidi e immunosoppressori<br />

•Steroido-dipendenza con frequenti ricadute nonostante immunosoppressione<br />

•Grave ritardo dell’accrescimento e dello sviluppo puberale per scarso controllo di malattia<br />

•Displasia grave della mucosa colica


<strong>La</strong> terapia chirurgica nella MC<br />

LA CHIRURGIA E’ SOLO PALLIATIVA E DEVE ESSERE IL PIU’<br />

CONSERVATIVA POSSIBILE<br />

CHIRURGIA D’URGENZA<br />

•In caso di complicazioni quali occlusione con sofferenza intestinale, emorragie<br />

irrefrenabili, megacolon tossico, colite grave refrattaria<br />

CHIRURGIA D’ELEZIONE<br />

•Stesse indicazioni della RCU<br />

•Forme stenosanti con subocclusione impossibili da dilatare per via endoscopica


Follow-up del bambino/adolescente con MICI:<br />

aspetti psicosociali<br />

• IL 25-30% DEI BAMBINI/ADOLESCENTI AFFETTI DA MICI PRESENTA<br />

SINTOMI D’ANSIA E/O DEPRESSIONE<br />

• IL 10-20% DEI BAMBINI/ADOLESCENTI AFFETTI DA MICI SODDISFA I<br />

CRITERI DIAGNOSTICI PER ANSIA E/O DEPRESSIONE<br />

• DATI SIMILI A QUELLI OSSERVATI IN COORTI DI<br />

BAMBINI/ADOLESCENTI AFFETTI DA ALTRE PATOLOGIE CRONICHE


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