IL VI CENTENARIO DANTESCO - World eBook Library

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GENNAIO-FEBBRAIO 1914 ANNO I imcmjmmo mntesgo BOLLETTINO BIMESTRALE ILLUSTRATO Allegato al fascicolo I. Per il YI Centenario Daritesco (Proclama del Gomitato) ìtÈlÈÌ ^^ II 14 Settembre 1921 si compiranno i seicento anni della morte di DANTE. Disegni sparsi di commemorare quella data, seppure vagamente orditi, già sorgono in Italia, né prematuramente, perchè otto anni di preparazione non sono sovrab- bondanti a cose durevoli e degne. Ciò che l'arte, la Patria, la Civiltà debbono al maggiore dei poeti, domanda d'essere solennemente ricordato, a parte a parte od in- sieme, da quanti nacquero in Italia, o ammirano in qualsiasi terra la grandezza e la bellezza. Così da chiunque muova, ben venga l'omaggio, che armonizzando col vero spirito di DANTE, miri a perpetuare ed accrescere il culto di Lui. Ma fra i titoli alla riconoscenza universale che Egli vanta, non avrà menzione la testimonianza che dette alla Religione nostra? Quando Leone XIII aderì munificamente e quasi da solo al disegno di abbellire la tomba di Ravenna, scrisse : « Dal profondo della Religione trasse incorrotti e su- blimi concetti; e la fiamma dell'ingegno sortita da natura alimentò ed avvalorò sempre col soffio della fede divina in modo, che la poesia, invocata da Lui, cantò con versi non prima uditi i più augusti misteri ». E PIO X, con altrettanto fervore lo salutò « come gloria nobilissima, vanto della fede cattolica e della civiltà che ad essa s'informa e da essa deriva ». Questa solenne consacrazione dei meriti religiosi di DANTE ha mosso i pro- positi di coloro che in particolar modo riveriscono in DANTE colui, che non solo ai suoi tempi prese dalla fede l'ispirazione, ma per tutti i tempi offrì splendidamente alla fede sempre vivente una sempre vivente apologia. Il Comitato sottoscritto, appositamente sorto ad accogliere ed effettuare quei propositi, incoraggiato e benedetto dal regnante Pontefice, concorde in ispirito con quanti sinceramente onoreranno i molteplici aspetti della figura del Poeta, ha voluto il suo aspetto religioso ottenga speciale onoranza. E ha deliberato di ristorare il tempio ravennate di S. Francesco, all'ombra del quale EOLI riposa. Scegliesse Egli stesso per sé quel luogo funebre, o glielo abbia scelto con sicurezza di interprete Guido da Po- lenta, DANTE morto continua quivi il pensiero di DANTE vivo, che nel Poverello d'Assisi sentì l'aura innovatrice, per cui Egli medesimo diventò poeta di nuovo stile, di nuovo ardore, di nuovi impeti immortali; di DANTE vivo, che pose nel PARADISO le lodi del Poverello in bocca a S. Tommaso d'Aquino, sulle orme del quale era di- ventato filosofo e teologo. ,

Per l'esecuzione dell'opera il nostro fervoroso appello invoca il contributo non solo dei cattolici Italiani, che riveriscono in questa gloria cristiana una somma gloria nazionale, ma di tutti i cattolici del mondo che in essa riveriscono una somma gloria umana. Se il; nome di DANTE varca i monti e i mari d'Italia, se ogni popolo s'esalta in LUI, l'universalità della sacra dottrina che Egli animò, è una delle prime cagioni di questo prodigio, per cui la sua eccelsa parola italiana rifulse a tutte le menti e rapì tutti i cuori. Il tempio di S. Francesco, quando sia tornato a nuovo onore d'arte per il concorso d'ogni gente cattolica e in occasione di tanta ricorrenza dantesca, dica in perpetuo che dopo molti secoli si riconoscono, più profondamente che mai, le armonie che sotto il manto dell'unica fede uniscono le massime virtù ai massimi intel- lettuali splendori. Presidenza. Comitato d'Onore E.mo Card. FRANCESCO DI PAOLA CASSETTA, Bibliotecario di S. Romana Chiesa e Prefetto della S. C. d. Concilio. » » ANDREA FERRARI, Arciv. di Milano. » » GIUSEPPE PRISCO, Arciv. di Napoli. » » GIUSEPPE FRANCICA NAVA DI BONTIFÉ, Arciv. di Catania. » » AGOSTINO RICHELMY, Arciv. di Torino. » » GUIDO BOSCHI, Arciv. di Ferrara. » » BARTOLOMEO BACILIERI, Vescovo di Verona. » » ARISTIDE CAVALLARI, Patriarca di Venezia. » » PIETRO MAFFI, Arciv. di Pisa. » » ALESSANDRO LUALDI, Arciv. di Palermo. Eccmo Mons. ALFONSO MARIA MISTRANGELO, Arcivescovo di Firenze. » » GUIDO M. CONFORTI, Arcivescovo Vescovo di Parma. » » AMBROGIO LUDDI O. P., Vescovo di Assisi. Rev.mo Padre GIACINTO CORMIER, Generale dell'Ordine Domenicano. » » PACIFICO DA MONZA, Generale dei M. Osservanti. » » DOMENICO TAVANI, Generale dei M. Conventuali. » » PACIFICO DA SEGGIANO, Generale dei M. Cappuccini. » » PIO DUYMOVICH, Generale dei Terziari Reg. Francescani. » » D. TOMMASO M. MECATTI, Abb. Maggiore di Camaldoli. Conte GIUSEPPE DALLA TORRE, Pres. dell'Unione Popolare C. Italiana. Comm. PAOLO PERICOLI, Presidente della Gioventù C. Italiana. Donna CRISTINA Princ. GIUSTINIANI BANDINI, Pres. dell'Unione delle Donne Catto- liche Italiane. Roma: Mons. Agostino Bartolini, Cust. dell'Arcadia. — Mons. Giacomo Prof. Poletto. — Mons. Domenico Prof. Spada. — P. Giuseppe Chiaudano, S. I,, Direttore della Civiltà Cat- tolica. — Don Federico Fofi, Can. Reg. Lateranense. — P. Orazio Premoli, Barnabita. — Principe Luigi Barberini. — Principe Luigi Boncompagni. — Marchese Carlo Antici-Mattei. — Comm. Basilio Prof. Magni. — Comm. Filippo Tolli. — Prof. Cav. Virginio Prinzivalli. —

GENNAIO-FEBBRAIO 1914<br />

ANNO I<br />

imcmjmmo mntesgo<br />

BOLLETTINO BIMESTRALE <strong>IL</strong>LUSTRATO Allegato al fascicolo I.<br />

Per il YI Centenario Daritesco<br />

(Proclama del Gomitato)<br />

ìtÈlÈÌ ^^<br />

II 14 Settembre 1921 si compiranno i seicento anni della morte di DANTE.<br />

Disegni sparsi di commemorare quella data, seppure vagamente orditi, già sorgono<br />

in Italia, né prematuramente, perchè otto anni di preparazione non sono sovrab-<br />

bondanti a cose durevoli e degne. Ciò che l'arte, la Patria, la Civiltà debbono al<br />

maggiore dei poeti, domanda d'essere solennemente ricordato, a parte a parte od in-<br />

sieme, da quanti nacquero in Italia, o ammirano in qualsiasi terra la grandezza e la<br />

bellezza. Così da chiunque muova, ben venga l'omaggio, che armonizzando col vero<br />

spirito di DANTE, miri a perpetuare ed accrescere il culto di Lui.<br />

Ma fra i titoli alla riconoscenza universale che Egli vanta, non avrà menzione<br />

la testimonianza che dette alla Religione nostra?<br />

Quando Leone XIII aderì munificamente e quasi da solo al disegno di abbellire<br />

la tomba di Ravenna, scrisse : « Dal profondo della Religione trasse incorrotti e su-<br />

blimi concetti; e la fiamma dell'ingegno sortita da natura alimentò ed avvalorò sempre<br />

col soffio della fede divina in modo, che la poesia, invocata da Lui, cantò con versi<br />

non prima uditi i più augusti misteri ».<br />

E PIO X, con altrettanto fervore lo salutò « come gloria nobilissima, vanto<br />

della fede cattolica e della civiltà che ad essa s'informa e da essa deriva ».<br />

Questa solenne consacrazione dei meriti religiosi di DANTE ha mosso i pro-<br />

positi di coloro che in particolar modo riveriscono in DANTE colui, che non solo ai<br />

suoi tempi prese dalla fede l'ispirazione, ma per tutti i tempi offrì splendidamente alla<br />

fede sempre vivente una sempre vivente apologia.<br />

Il Comitato sottoscritto, appositamente sorto ad accogliere ed effettuare quei<br />

propositi, incoraggiato e benedetto dal regnante Pontefice, concorde in ispirito con<br />

quanti sinceramente onoreranno i molteplici aspetti della figura del Poeta, ha voluto il<br />

suo aspetto religioso ottenga speciale onoranza. E ha deliberato di ristorare il tempio<br />

ravennate di S. Francesco, all'ombra del quale EOLI riposa. Scegliesse Egli stesso per<br />

sé quel luogo funebre, o glielo abbia scelto con sicurezza di interprete Guido da Po-<br />

lenta, DANTE morto continua quivi il pensiero di DANTE vivo, che nel Poverello<br />

d'Assisi sentì l'aura innovatrice, per cui Egli medesimo diventò poeta di nuovo stile, di<br />

nuovo ardore, di nuovi impeti immortali; di DANTE vivo, che pose nel PARADISO<br />

le lodi del Poverello in bocca a S. Tommaso d'Aquino, sulle orme del quale era di-<br />

ventato filosofo e teologo.<br />

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