XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
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Sessione I – Morfologia funzionale, sistematica e filogenesi DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO EMBRIONALE DI ENCARSIA LUTEA (MASI) (HYMENOPTERA: CHALCIDOIDEA) PARASSITOIDE DI ALEIRODIDI D’IMPORTANZA AGRARIA F. Nugnes 1 , D. Mancini 1 , P.A. Pedata 2 & A.P. Garonna 1 1 Dipartimento di Entomologia e Zoologia agraria “Filippo Silvestri”, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 80055 Portici (NA). 2 Istituto per la Protezione delle Piante, CNR, Sezione di Portici, via Università 133, 80055 Portici, Napoli, Italia. Il genere Encarsia Foerster, con oltre 340 specie descritte e dalle interessanti peculiarità bio-etologiche, rappresenta uno dei più vasti e importanti gruppi di parassitoidi endofagi appartenenti agli Imenotteri Afelinidi. Le specie ascrivibili a questo genere svolgono un importante ruolo nel controllo naturale di Omotteri Aleirodoidei e Diaspidoidei. Numerose specie sono impiegate con successo in applicazioni di lotta biologica. Nonostante la notevole produzione scientifica relativa ad aspetti morfo-biologici e applicativi di tali Afelinidi si riscontra una evidente carenza di indagini riguardanti l’embriologia e, più in generale, lo sviluppo preimmaginale. Soltanto di recente, alcuni studi realizzati dagli autori su diverse specie di Encarsia, hanno illustrato le modalità di formazione delle membrane extra-embrionali (MEE) e la loro dissociazione in teratociti. Il presente lavoro riporta in maniera dettagliata le varie fasi dello sviluppo embrionale di Encarsia lutea (Masi), un endoparassitoide coinobionte di stadi immaturi di aleirodidi, che depone uova oligolecitiche a segmentazione superficiale. Le indagini eseguite con tecniche di microscopia ottica a fluorescenza, mostrano che la delaminazione dei blastomeri della regione ventrale del blastoderma origina una MEE di tipo pseudoserosale. Quest’ultima, espandendosi ad avvolgere completamente l’embrione, alla schiusa della larva di I età si dissocia in circa 50 teratociti (∅= 22,8 ± 1,28 μm) flottanti nell’emolinfa dell’ospite. Durante la crescita larvale si assiste ad un graduale incremento dimensionale dei teratociti (∅= 37,9 ± 4,91μm ), seguito da una loro rapida degenerazione al termine della fase di larva matura del parassitoide. Una tabella sinottica illustra le variazioni dello sviluppo embrionale riscontrate nelle specie di Encarsia finora indagate, evidenziando gli aspetti qualitativi e quantitativi caratterizzanti le diverse fasi. Parole chiave: membrane extra-embrionali, teratociti, Aphelinidae. 51
Sessione I – Morfologia funzionale, sistematica e filogenesi RECETTORI OLFATTIVI SULLE ANTENNE DEGLI EFEMEROTTERI M. Rebora, S. Piersanti & E. Gaino Dipartimento di Biologia Cellulare a Ambientale, Università di Perugia, Via Elce di Sotto 1, 06123 E-mail: rebora@unipg.it silvanapiersanti@tiscali.it gaino@unipg.it Gli insetti Paleotteri (Efemerotteri, Odonati) sono da sempre stati considerati anosmici in relazione alla mancanza di lobi antennali. Recenti indagini neuro anatomiche sul cervello di tali insetti ipotizzano che le antenne degli Efemerotteri abbiano perso la funzione olfattiva in quanto questa risulterebbe ridondante in insetti acquatici con una brevissima vita adulta durante la quale neppure l’alimentazione è contemplata. Indagini ultrastrutturali (SEM, TEM) sulle antenne di Rhithrogena semicolorata (Ephemeroptera, Heptageniidae) hanno dimostrato la presenza di sensilli celoconici, sulla porzione latero-ventrale esterna del flagello, la cui struttura è riconducibile a quella dei recettori olfattivi. Tali sensilli hanno un peg poroso e non articolato, innervato da tre neuroni che penetrano al suo interno e occupano l’intero lume. La guaina dendritica che avvolge i tre segmenti dendritici esterni si apre all’ingresso del peg e permette ai dendriti il contatto con l’esterno mediante i pori cuticolari. I pori presentano tubuli (pore tubules), tipici dei recettori olfattivi a parete singola (single walled). Non sono state rilevate differenze significative tra subimago e imago, né tra maschi e femmine di entrambi gli stadi alati. L’estensione di tali indagini alle antenne di specie rappresentative delle principali famiglie di effimere italiane ha dimostrato che sensilli celoconici simili a quelli sopra descritti sembrano largamente diffusi nell’intero ordine. I presenti dati ultrastrutturali pongono nuovi interrogativi su questo ordine basale di insetti: i sensilli olfattivi degli Efemerotteri sono solo organi vestigiali in cui i geni che codificano per le odorant binding proteins non sono espressi o gli Efemerotteri riescono davvero a percepire gli odori? E in quest’ultimo caso, quale significato può avere l’olfatto nell’ambito di un ciclo vitale in cui la fase aerea ha così breve durata? Ulteriori indagini molecolari, elettrofisiologiche e comportamentali contribuiranno a dare una risposta a queste notevoli problematiche volte alla comprensione dell’evoluzione dei sistemi sensoriali degli insetti. Parole chiave: insetti acquatici, Palaeoptera, Ephemeroptera, ultrastruttura, sensilli. 52
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Sessione I – Morfologia funzionale, sistematica e filogenesi<br />
RECETTORI OLFATTIVI SULLE ANTENNE DEGLI EFEMEROTTERI<br />
M. Rebora, S. Piersanti & E. Gaino<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Cellulare a Ambientale, Università <strong>di</strong> Perugia, Via Elce <strong>di</strong><br />
Sotto 1, 06123 E-mail: rebora@unipg.it silvanapiersanti@tiscali.it gaino@unipg.it<br />
Gli insetti Paleotteri (Efemerotteri, Odonati) sono da sempre stati considerati anosmici in<br />
relazione alla mancanza <strong>di</strong> lobi antennali. Recenti indagini neuro anatomiche sul cervello<br />
<strong>di</strong> tali insetti ipotizzano che le antenne degli Efemerotteri abbiano perso la funzione<br />
olfattiva in quanto questa risulterebbe ridondante in insetti acquatici con una brevissima<br />
vita adulta durante la quale neppure l’alimentazione è contemplata.<br />
Indagini ultrastrutturali (SEM, TEM) sulle antenne <strong>di</strong> Rhithrogena semicolorata<br />
(Ephemeroptera, Heptageniidae) hanno <strong>di</strong>mostrato la presenza <strong>di</strong> sensilli celoconici,<br />
sulla porzione latero-ventrale esterna del flagello, la cui struttura è riconducibile a quella<br />
dei recettori olfattivi. Tali sensilli hanno un peg poroso e non articolato, innervato da tre<br />
neuroni che penetrano al suo interno e occupano l’intero lume. La guaina dendritica che<br />
avvolge i tre segmenti dendritici esterni si apre all’ingresso del peg e permette ai dendriti<br />
il contatto con l’esterno me<strong>di</strong>ante i pori cuticolari. I pori presentano tubuli (pore<br />
tubules), tipici dei recettori olfattivi a parete singola (single walled). Non sono state<br />
rilevate <strong>di</strong>fferenze significative tra subimago e imago, né tra maschi e femmine <strong>di</strong><br />
entrambi gli sta<strong>di</strong> alati.<br />
L’estensione <strong>di</strong> tali indagini alle antenne <strong>di</strong> specie rappresentative delle principali<br />
famiglie <strong>di</strong> effimere italiane ha <strong>di</strong>mostrato che sensilli celoconici simili a quelli sopra<br />
descritti sembrano largamente <strong>di</strong>ffusi nell’intero or<strong>di</strong>ne.<br />
I presenti dati ultrastrutturali pongono nuovi interrogativi su questo or<strong>di</strong>ne basale <strong>di</strong><br />
insetti: i sensilli olfattivi degli Efemerotteri sono solo organi vestigiali in cui i geni che<br />
co<strong>di</strong>ficano per le odorant bin<strong>di</strong>ng proteins non sono espressi o gli Efemerotteri riescono<br />
davvero a percepire gli odori? E in quest’ultimo caso, quale significato può avere<br />
l’olfatto nell’ambito <strong>di</strong> un ciclo vitale in cui la fase aerea ha così breve durata?<br />
Ulteriori indagini molecolari, elettrofisiologiche e comportamentali contribuiranno a<br />
dare una risposta a queste notevoli problematiche volte alla comprensione<br />
dell’evoluzione dei sistemi sensoriali degli insetti.<br />
Parole chiave: insetti acquatici, Palaeoptera, Ephemeroptera, ultrastruttura, sensilli.<br />
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