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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione I – Morfologia funzionale, sistematica e filogenesi<br />

LE COLORAZIONI STRUTTURALI DELLE ALI DI FARFALLA<br />

D. Di Domenico, & C. Dionigi<br />

ISMN, Istituto per lo stu<strong>di</strong>o dei materiali nanostrutturati - CNR Bologna.<br />

E-mail: davide_<strong>di</strong>_domenico@hotmail.com<br />

Poche cose in natura possono uguagliare in bellezza e varietà i <strong>di</strong>segni delle ali delle<br />

farfalle. Questo or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> insetti comprende circa 100.000 specie ognuna delle quali si<br />

<strong>di</strong>stingue dalle altre specialmente per i <strong>di</strong>segni ed i colori delle ali. Tali colorazioni<br />

possono essere dovute alla presenza <strong>di</strong> pigmenti (prevalentemente melanine e pterine) o<br />

a caratteristiche strutturali intrinseche alle scaglie che ricoprono la membrana alare.<br />

Infatti i colori più brillanti, come le iridescenze ed i riflessi metallici non sono dovuti alla<br />

presenza <strong>di</strong> pigmenti ma si originano per interferenza, <strong>di</strong>ffrazione o <strong>di</strong>ffusione della luce.<br />

Nel caso del maschio <strong>di</strong> Morpho rhetenor (Cramer, 1775) e <strong>di</strong> Parides sesostris<br />

(Cramer, 1779), le scaglie iridescenti, che danno riflessi blu nel primo caso e verde<br />

brillante nel secondo, devono il loro colore all’interferenza della luce riflessa generata<br />

dalla particolare microstruttura regolare che le caratterizza. Attraverso la microscopia<br />

elettronica ed a scansione <strong>di</strong> sonda, è stato possibile osservare in dettaglio la struttura<br />

delle scaglie <strong>di</strong> queste farfalle, evidenziando una sorprendente specializzazione<br />

strutturale delle creste e delle costole.<br />

Nel caso <strong>di</strong> Morpho rhetenor (Cr) (fig.1) l’iridescenza è dovuta alla<br />

particolare conformazione delle scaglie in lamelle sovrapposte a<br />

formare delle flange <strong>di</strong>sposte parallelamente a <strong>di</strong>stanza regolare. Nel<br />

loro insieme queste strutture vengono a creare un vero e proprio<br />

filtro d’interferenza a quarto d’onda.<br />

Nel caso <strong>di</strong> Parides sesostris (Cr) (fig.2) l’iridescenza è dovuta ad<br />

una struttura interna alle scaglie costituita da una sorta <strong>di</strong> reticolo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ffrazione tri<strong>di</strong>mensionale paragonabile alla struttura cubica a facce<br />

centrate dei cristalli atomici.<br />

La riproduzione <strong>di</strong> queste<br />

strutture ha dato spunto allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> importanti linee<br />

<strong>di</strong> ricerca nel settore delle<br />

Fig.2<br />

nanotecnologie, con importanti prospettive economiche e <strong>di</strong> sviluppo tecnologico.<br />

D’altra parte in biologia è frequente osservare strutture morfologiche particolari, la cui<br />

conoscenza dovrebbe essere <strong>di</strong>vulgata ad un pubblico più ampio e multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

Parole chiave: <strong>di</strong>ffrazione, scaglie, nanotecnologie, approccio multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

46<br />

Fig.1

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