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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione I – Morfologia funzionale, sistematica e filogenesi<br />

I TERMO-IGRORECETTORI NEI PALEOTTERI<br />

M. Rebora, S. Piersanti & E. Gaino<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Cellulare a Ambientale, Università <strong>di</strong> Perugia, Via Elce <strong>di</strong><br />

Sotto 1, 06123 E-mail: rebora@unipg.it silvanapiersanti@tiscali.it gaino@unipg.it<br />

Escludendo la visione, pochi stu<strong>di</strong> sono stati de<strong>di</strong>cati alla biologia sensoriale dei<br />

Paleotteri, probabilmente in relazione alle piccole <strong>di</strong>mensioni delle antenne paragonate<br />

ai gran<strong>di</strong> occhi <strong>di</strong> questi insetti. Recenti indagini ultrastrutturali (SEM, TEM) sulle<br />

antenne degli adulti <strong>di</strong> Efemerotteri e Odonati hanno messo in luce la presenza <strong>di</strong><br />

numerosi sensilli sul lato esterno del flagello antennale, in posizione latero-ventrale. Tali<br />

strutture sensoriali sono rappresentati da sensilli porosi, la cui struttura interna<br />

suggerisce una funzione olfattiva, e da <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> sensilli con struttura riferibile<br />

a quella dei termo-igrorecettori.<br />

Negli Efemerotteri i termo-igrorecettori sono sensilli celoconici, mentre negli Odonati<br />

essi sono rappresentati da due tipi <strong>di</strong> sensilli stiloconici, collocati in profonde e<br />

convolute cavità visibili sulla superficie dell’antenna come semplici aperture.<br />

Sia negli Efemerotteri che negli Odonati i sensilli identificati come termo-igrorecettori<br />

non hanno pori (tranne in alcuni casi il poro della muta), non sono articolati e presentano<br />

dendriti avvolti da una spessa guaina dendritica in stretta connessione (talvolta fusa) con<br />

la cuticola sensoriale. Negli Efemerotteri, in particolare, la cuticola sensoriale penetra<br />

profondamente all’interno del sensillo.<br />

I termo-igrorecettori <strong>di</strong> effimere e libellule sono innervati da due a quattro neuroni;<br />

alcuni <strong>di</strong> essi (probabilmente igrorecettori) non sono ramificati e raggiungono l’apice del<br />

sensillo mentre altri (probabilmente termorecettori) si fermano alla sua base. Negli<br />

Efemerotteri, uno <strong>di</strong> questi ultimi neuroni presenta un segmento dendritico esterno<br />

ramificato, con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>ffusa nei neuroni termorecettori degli insetti eterometaboli.<br />

I presenti dati ultrastrutturali costituiscono la prima evidenza <strong>di</strong> capacità sensoriali legate<br />

alla temperatura e all’umi<strong>di</strong>tà nei Paleotteri. Ulteriori indagini elettrofisiologiche e<br />

comportamentali sono in corso per meglio chiarire il ruolo <strong>di</strong> tali capacità nella biologia<br />

<strong>di</strong> questi insetti.<br />

La percezione delle variazioni <strong>di</strong> temperatura sembra determinante nel regolare la durata<br />

dei voli nuziali degli Efemerotteri e viene relazionata con le note capacità <strong>di</strong><br />

termoregolazione degli Odonati.<br />

La sensibilità alle variazioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà viene <strong>di</strong>scussa in relazione alla visione della luce<br />

polarizzata da parte <strong>di</strong> effimere e libellule, che permette a questi insetti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la<br />

presenza <strong>di</strong> specchi d’acqua.<br />

Parole chiave: insetti acquatici, effimere, libellule, sensilli, ultrastruttura.<br />

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