XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione X - Controllo biologico ESPLORAZIONI PER LA SELEZIONE DI SPECIFICI AGENTI DI CONTROLLO BIOLOGICO DI ONOPORDUM ACANTHIUM (ASTERACEAE) F. Lecce 1 , A. Paolini 2 , F. Di Cristina 2 , & M. Cristofaro 1 1 ENEA C.R.Casaccia-Bas Biotec-, Via Anguillarese, 301 00123 S. Maria di Galeria (Roma) E-mail: francesca.lecce@enea.it 2 Biotechnology and Biological Control Agency, Roma, Via del Bosco, 10 00060 Sacrofano (Roma); Onopordum acanthium L. è una specie di origine euroasiatica, divenuta infestante negli Stati Uniti occidentali in seguito ad introduzione accidentale. Occupa preferibilmente territori caratterizzati da un’alta umidità del suolo, anche se è in grado di colonizzare pascoli e zone agricole. Questa specie, se in dense popolazioni, riduce la quantità di foraggio disponibile per il bestiame e, a causa delle robuste spine che la caratterizzano, agisce come deterrente per il pascolo di animali domestici e selvatici. A partire dal 2007 sono state condotte numerose esplorazioni al fine di selezionare, all’interno dell’area di origine della specie, fitofagi specifici ad essa associati. Tra gli organismi selezionati si registra il coleottero curculionide Trichosirocalus briesei, già introdotto con successo in Australia e attualmente soggetto a sperimentazioni sulla specificità d’ospite per valutarne un’eventuale introduzione negli Stati Uniti. Inoltre, vista la sua appartenenza a un complesso di specie molto simili tra loro, verrà sottoposto ad analisi genetica, volta a chiarirne la controversa situazione tassonomica. Tra gli insetti associati alle parti fiorali, molto promettente è il curculionide Larinus latus, distribuito nel bacino del Mediterraneo e in Asia centrale, i cui adulti depongono le uova all’interno del capolino di O. acanthium e le cui larve danneggiano i semi prima della dispersione. Per quanto riguarda il fusto e l’apparato fogliare si registrano Psylliodes cfr. chalcomerus (Coleoptera: Chrysomelidae), distribuito in Europa centrale e Asia, e il curculionide Lixus cardui, presente in Europa centrale e meridionale, Iran e Caucaso. Gli adulti di entrambe le specie si alimentano sulle foglie della pianta e le larve scavano profonde gallerie nei fusti e nelle venature fogliari. Parole chiave: piante infestanti, fitofagi, Curculionidae, Chrysomelidae. 339

Sessione X - Controllo biologico INDAGINI SULLA PRESENZA DI LIMITATORI NATURALI DI ANOPLOPHORA CHINENSIS (FORSTER) IN LOMBARDIA* C. Jucker 1 , M. Maspero 2 , F. Hérard 3 , M. Valentini 1 & M. Colombo 1 1 Dipartimento di Protezione dei Sistemi Agroalimentare e Urbano e Valorizzazione delle Biodiversità – Area Entomologia (DiPSA) - Università degli Studi di Milano, Via Celoria 2 – I-20133 Milano. E-mail: costanza.jucker@unimi.it 2 Fondazione Minoprio, Viale Raimondi 54 – I-22070 Vertemate con Minoprio, CO. 3 European Biological Control Laboratory (EBCL), USDA-ARS, Campus Int. de Baillarguet, CS90013 Montferrier-sur-Lez, 34988 Saint-Gély-du- Fesc Cedex, France. Anoplophora chinensis (Coleoptera: Cerambycidae), è specie da quarantena di origine asiatica, rinvenuta nel 2000 a Parabiago (MI). Attualmente diffusa nelle province di Varese e Brescia e più di recente individuato a Roma, è temuta per la sua spiccata polifagia e per la capacità di colonizzare nuovi areali mediante movimentazione passiva di piante. Attacca latifoglie appartenenti alle più disparate famiglie botaniche e infesta ecosistemi molto diversi tra loro, minacciando così gli ambienti antropici, agricoli e forestali. Nel nostro paese indagini finalizzate alla ricerca di limitatori naturali sono state condotte a partire dalla prima individuazione dello xilofago. Nell’area in quarantena, piante sentinella infestate con uova e larve di Iˆ e IIˆ età sono state esposte nel periodo primaverile-estivo per valutarne l’eventuale parassitizzazione. A intervalli regolari si è proceduto alla dissezione delle piante, al prelievo dei diversi stadi parassitizzati e all’allevamento dei parassitoidi per ottenere gli adulti da classificare. La ricerca ha consentito di individuare alcuni Imenotteri ectoparassitoidi larvali appartenenti alla fauna indigena, oltre alla nuova specie mai descritta prima Aprostocetus anoplophorae Delvare (Eulophidae), oofago gregario probabilmente di origine asiatica. Spathius erythrocephalus Wesmael (Hym.: Braconidae), Eurytoma melanoneura Walker, Eurytoma morio Boheman (Hym.: Eurytomidae), Calosota agrili Nikol’skaya, Eupelmus aloysii Russo (Hym.: Eupelmidae), Cleonymus brevis Boucek (Hym.: Pteromalidae, Cleonyminae), Trigonoderus princeps (Westwood) (Hym.: Pteromalidae, Pteromalinae) e Sclerodermus sp. (Hym.: Bethylidae) sono i parassitoidi larvali appartenenti alla nostra entomofauna, già osservati su xilofagi indigeni ma per la prima volta associati ad A. chinensis. Infine, nel corso del 2007 sono stati raccolti adulti morenti di A. chinensis parassitizzati da Ditteri Tachinidi. Parole chiave: xilofago asiatico, quarantena, imenotteri parassitoidi, Aprostocetus anoplophorae. *Lavoro svolto nell’ambito del Progetto “Anoplophora chinensis (Forster): nuove acquisizioni di biologia, fisiologia, diffusione e possibilità di contenimento - ANOCHI” finanziato da Regione Lombardia. 340

Sessione X - Controllo biologico<br />

ESPLORAZIONI PER LA SELEZIONE DI SPECIFICI AGENTI DI<br />

CONTROLLO BIOLOGICO DI ONOPORDUM ACANTHIUM (ASTERACEAE)<br />

F. Lecce 1 , A. Paolini 2 , F. Di Cristina 2 , & M. Cristofaro 1<br />

1<br />

ENEA C.R.Casaccia-Bas Biotec-, Via Anguillarese, 301 00123 S. Maria <strong>di</strong> Galeria<br />

(Roma) E-mail: francesca.lecce@enea.it<br />

2<br />

Biotechnology and Biological Control Agency, Roma, Via del Bosco, 10 00060<br />

Sacrofano (Roma);<br />

Onopordum acanthium L. è una specie <strong>di</strong> origine euroasiatica, <strong>di</strong>venuta infestante negli<br />

Stati Uniti occidentali in seguito ad introduzione accidentale. Occupa preferibilmente<br />

territori caratterizzati da un’alta umi<strong>di</strong>tà del suolo, anche se è in grado <strong>di</strong> colonizzare<br />

pascoli e zone agricole. Questa specie, se in dense popolazioni, riduce la quantità <strong>di</strong><br />

foraggio <strong>di</strong>sponibile per il bestiame e, a causa delle robuste spine che la caratterizzano,<br />

agisce come deterrente per il pascolo <strong>di</strong> animali domestici e selvatici.<br />

A partire dal 2007 sono state condotte numerose esplorazioni al fine <strong>di</strong> selezionare,<br />

all’interno dell’area <strong>di</strong> origine della specie, fitofagi specifici ad essa associati.<br />

Tra gli organismi selezionati si registra il coleottero curculionide Trichosirocalus<br />

briesei, già introdotto con successo in Australia e attualmente soggetto a sperimentazioni<br />

sulla specificità d’ospite per valutarne un’eventuale introduzione negli Stati Uniti.<br />

Inoltre, vista la sua appartenenza a un complesso <strong>di</strong> specie molto simili tra loro, verrà<br />

sottoposto ad analisi genetica, volta a chiarirne la controversa situazione tassonomica.<br />

Tra gli insetti associati alle parti fiorali, molto promettente è il curculionide Larinus<br />

latus, <strong>di</strong>stribuito nel bacino del Me<strong>di</strong>terraneo e in Asia centrale, i cui adulti depongono<br />

le uova all’interno del capolino <strong>di</strong> O. acanthium e le cui larve danneggiano i semi prima<br />

della <strong>di</strong>spersione.<br />

Per quanto riguarda il fusto e l’apparato fogliare si registrano Psylliodes cfr.<br />

chalcomerus (Coleoptera: Chrysomelidae), <strong>di</strong>stribuito in Europa centrale e Asia, e il<br />

curculionide Lixus cardui, presente in Europa centrale e meri<strong>di</strong>onale, Iran e Caucaso.<br />

Gli adulti <strong>di</strong> entrambe le specie si alimentano sulle foglie della pianta e le larve scavano<br />

profonde gallerie nei fusti e nelle venature fogliari.<br />

Parole chiave: piante infestanti, fitofagi, Curculionidae, Chrysomelidae.<br />

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