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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione X - Controllo biologico<br />

INTRODUZIONE DEL PARASSITOIDE TORYMUS SINENSIS PER IL<br />

CONTROLLO DEL CINIPIDE ORIENTALE DEL CASTAGNO<br />

A. Quacchia 1 , S. Moriya 2 , G. Bosio 3 , D. Cuttini 1 , C. Ferracini 1 & A. Alma 1<br />

1<br />

Di.Va.P.R.A. - <strong>Entomologia</strong> e Zoologia applicate all’Ambiente “Carlo Vidano”,<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO)<br />

E-mail: alberto.alma@unito.it<br />

2<br />

National Agricultural Research Center, 3-1-1 Kannondai, Tsukuba, Ibaraki 305-8666,<br />

Japan<br />

3<br />

Settore Fitosanitario, Regione Piemonte, Via Livorno, 60-10144 Torino<br />

La castanicoltura <strong>italiana</strong> sta attraversando un periodo <strong>di</strong> preoccupazione a causa sia dei<br />

danni economici sulla produzione che paesaggistici, provocati dal cinipide galligeno del<br />

castagno, Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu.<br />

Per far fronte all’emergenza, nel 2002 è stato avviato un progetto <strong>di</strong> lotta biologica,<br />

finanziato dalla Regione Piemonte, che prevedeva l’introduzione <strong>di</strong> un antagonista<br />

capace, secondo l’esperienza giapponese degli anni ’80, <strong>di</strong> portare ad un ristabilimento<br />

dell’equilibrio biologico, contenendo la popolazione del cinipide a livelli tali da non<br />

creare danni economici.<br />

Il limitatore naturale, Torymus sinensis Kamijo, è un parassitoide originario della Cina,<br />

come il suo ospite, che si sviluppa nutrendosi, allo sta<strong>di</strong>o larvale, a spese delle larve del<br />

cinipide. La prima introduzione in Italia è avvenuta nel 2003, subito dopo la<br />

segnalazione della presenza del galligeno esotico nella provincia <strong>di</strong> Cuneo. Da allora<br />

sono state fatte introduzioni ogni anno me<strong>di</strong>ante materiale fornito dai ricercatori<br />

giapponesi del National Agricultural Research Center <strong>di</strong> Ibaraki. Gli esemplari ottenuti<br />

durante i primi due anni <strong>di</strong> sperimentazione sono serviti a stu<strong>di</strong> e osservazioni sulla<br />

biologia, in particolare sulla sua specificità effettiva.<br />

I primi nuclei del parassitoide sono stati rilasciati in campo dal 2005. Nei quattro anni <strong>di</strong><br />

attività, sono stati interessati dal rilascio <strong>di</strong> T. sinensis,.ventidue siti in Piemonte,<br />

in<strong>di</strong>viduati all’interno dell’area dove l’infestazione del cinipide è risultata più elevata e<br />

consolidata, uno in Liguria e uno in Lombar<strong>di</strong>a. Dal 2006 sono state inoltre create delle<br />

aree <strong>di</strong> moltiplicazione, per ottenere materiale da impiegare per il rilascio in nuovi siti <strong>di</strong><br />

espansione del cinipide, sono state create tre aree in Piemonte e una nel Lazio.<br />

L’avvenuto inse<strong>di</strong>amento del parassitoide è stato constatato, in <strong>di</strong>versi siti, me<strong>di</strong>ante la<br />

raccolta ed il mantenimento delle galle. L’attività dei prossimi anni sarà volta<br />

all’introduzione <strong>di</strong> T. sinensis in nuove aree infestate, senza <strong>di</strong>menticare che ormai la<br />

<strong>di</strong>ffusione del parassitoide avverrà in maniera del tutto naturale seguendo lo spostamento<br />

dell’ospite, e al monitoraggio della sua attività per stabilirne il reale effetto limitante.<br />

Parole chiave: lotta biologica, Dryocosmus kuriphilus, imenottero galligeno.<br />

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