XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione X - Controllo biologico I MICRORGANISMI SIMBIONTI DEGLI AUCHENORRINCHI VETTORI DI FITOPLASMI: UNA RISORSA PER IL BIOCONTROLLO DELLE FITOPLASMOSI E. Gonella 1 , E. Crotti 2 , N. Raddadi 1 , A. Rizzi 2 , I. Negri 1 , C. Camerota 1 , D. Daffonchio 2 , & A. Alma 1 1 Di.Va.P.R.A. – Entomologia e Zoologia applicate all’Ambiente “Carlo Vidano”, Università degli Studi di Torino, via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO) E-mail: elena.gonella@unito.it 2 Di.S.T.A.M. Università degli Studi di Milano, via Celoria 2, 20133 Milano Le relazioni simbiotiche tra microrganismi e insetti possono essere sfruttate per controllare la diffusione di malattie trasmesse da insetti, attraverso la strategia di lotta del controllo simbiotico (CS). Questo approccio, basato sull’utilizzo di simbionti del vettore con attività antagonistica per gli agenti patogeni, è stato applicato principalmente per il contenimento di malattie dell’uomo, ma è stato proposto anche in fitopatologia, per il vettore della malattia di Pierce della vite Homalodisca vitripennis (Germar). Negli ultimi anni sono stati mossi i primi passi verso il CS delle malattie causate da fitoplasmi, Mollicutes a localizzazione floematica responsabili di più di 1000 fitopatie di piante spontanee e coltivate, trasmessi da diversi insetti floemomizi. Un requisito necessario per lo sviluppo di strategie di CS è rappresentato dalla conoscenza della comunità microbica associata all’insetto vettore, al fine di identificare le potenzialità dei vari simbionti. I primi studi sul microbiota sono stati compiuti per gli auchenorrinchi vettori dei fitoplasmi legati ai giallumi della vite, un gruppo di malattie con un forte impatto sulla produzione viticola europea. La malattia più preoccupante è la Flavescenza dorata, il cui agente è trasmesso dal cicadellide Scaphoideus titanus Ball. Tra i simbionti di questa cicalina, particolare interesse è destato dal batterio acetico Asaia sp., dotato di ottime potenzialità per il CS. Un’altra preoccupante malattia della vite è il Legno nero, causata da un fitoplasma trasmesso dal cixiide Hyalesthes obsoletus Signoret, Le prime osservazioni sulla comunità microbica associata a questa cicalina hanno evidenziato un Bacteroidetes simile al simbionte primario di H. vitripennis Candidatus Sulcia muelleri, con alta prevalenza e distribuito in diversi organi, il cui possibile effetto sulla biologia dell’ospite potrebbe avere interessanti implicazioni per il CS. La conoscenza della comunità microbica associata ai vettori di fitoplasmi apre interessanti prospettive per l’applicazione della lotta alla diffusione degli agenti patogeni. Una volta effettuati studi approfonditi che coinvolgano non solamente l’analisi dell’efficacia dell’attività del potenziale agente di lotta, ma anche un’attenta valutazione dei possibili rischi conseguenti al suo rilascio nell’ambiente, si può ipotizzare un controllo efficace e sostenibile di questo gruppo di fitopatie. Parole chiave: Controllo simbiotico, Scaphoideus titanus, Hyalesthes obsoletus 329

Sessione X - Controllo biologico USO DI TECNICHE MOLECOLARI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI ANAGRUS GRUPPO ATOMUS LINNAEUS (HYMENOPTERA: MYMARIDAE) M. M. Monti 1 , A. G. Nappo 1 , G. Matteucig 2 & Viggiani G. 2 1 Istituto per la Protezione delle Piante, CNR, Portici (NA) E-mail: monti@ipp.cnr.it 2 Dipartimento di Entomologia e Zoologia Agraria “Filippo Silvestri”, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, via Università 100, 80055 Portici (NA). E-mail: genviggi@unina.it I Mimaridi sono microimenotteri, nella grande maggioranza ooparassitoidi. Diverse specie sono state usate con successo in progetti di controllo biologico classico. Negli ultimi anni, la possibilità di utilizzare delle tecniche bio-molecolari ha consentito di affrontare alcuni aspetti della caratterizzazione di entità morfologicamente poco differenziate, sia per definirne il rango tassonomico e sia per individuare dei marcatori da utilizzare nella valutazione di progetti di controllo biologico (de Leon et al., 2004; de Leon & Jones, 2005; de Leon et al., 2006; de Leon & Morgan, 2007). Nell’ambito del genere Anagrus Haliday, che comprende importanti agenti di controllo biologico di cicaline, si è cercato con varie tecniche di verificare se le minute differenze utilizzate nella tassonomia tradizionale per distinguere le femmine (i maschi sono morfologicamente indistinguibili) di Aatomus (Linnaeus) da A. ustulatus Haliday potessero essere supportate da altri parametri. Nell’ambito di questa tematica nel 2002 è iniziata una ricerca su Anagrus associati a cicaline infeudate su diverse piante coltivate e spontanee di vari agroecosistemi italiani. A tale scopo, gli stadi giovanili e gli adulti delle cicaline raccolti sui vari vegetali sono stati utilizzati per identificarne la specie. Le uova parassitizzate, invece, sono state isolate per ottenere gli adulti dei parassitoidi. Quest’ultimi sono stati distinti per pianta, ospite, data di raccolta e sesso e conservati in alcool 70%. Le femmine di Anagrus utilizzate per l’analisi molecolare sono state private delle antenne. In base alle caratteristiche di quest’ultime, osservate in preparati al balsamo-fenolo, gli esemplari sono stati attribuiti alle specie A. atomus e A. ustulatus. L’analisi molecolare ha riguardato tratti di DNA nucleare (ITS2) e mitocondriale (COI). Il sequenziamento di queste regioni non ha confermato la discriminazione tassonomica tra A. atomus e A. ustulatus. Parole chiave: cicaline, ooparassitoidi, ustulatus, sequenziamento Bibliografia: de Leon, J.H., Jones, W.A. & Morgan, D.J.W. - 2004 – J. Insect Sci. 4: 39 de Leon, J.H. & Jones, W.A. - 2005 – J. Insect Sci. 5:2 de Leon J.H., Jones, W.A., Setamou M., Morgan, D.J.W. - 2006 - Biol. Control 38: 282- 293. de Leon, J.H., Morgan, D.J.W - 2007 - Ann. Entomol. Soc. Am. 100 (5): 751-757. 330

Sessione X - Controllo biologico<br />

I MICRORGANISMI SIMBIONTI DEGLI AUCHENORRINCHI VETTORI DI<br />

FITOPLASMI: UNA RISORSA PER IL BIOCONTROLLO DELLE<br />

FITOPLASMOSI<br />

E. Gonella 1 , E. Crotti 2 , N. Radda<strong>di</strong> 1 , A. Rizzi 2 , I. Negri 1 , C. Camerota 1 , D.<br />

Daffonchio 2 , & A. Alma 1<br />

1 Di.Va.P.R.A. – <strong>Entomologia</strong> e Zoologia applicate all’Ambiente “Carlo Vidano”,<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO)<br />

E-mail: elena.gonella@unito.it<br />

2 Di.S.T.A.M. Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, via Celoria 2, 20133 Milano<br />

Le relazioni simbiotiche tra microrganismi e insetti possono essere sfruttate per<br />

controllare la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> malattie trasmesse da insetti, attraverso la strategia <strong>di</strong> lotta del<br />

controllo simbiotico (CS). Questo approccio, basato sull’utilizzo <strong>di</strong> simbionti del vettore<br />

con attività antagonistica per gli agenti patogeni, è stato applicato principalmente per il<br />

contenimento <strong>di</strong> malattie dell’uomo, ma è stato proposto anche in fitopatologia, per il<br />

vettore della malattia <strong>di</strong> Pierce della vite Homalo<strong>di</strong>sca vitripennis (Germar).<br />

Negli ultimi anni sono stati mossi i primi passi verso il CS delle malattie causate da<br />

fitoplasmi, Mollicutes a localizzazione floematica responsabili <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 1000 fitopatie <strong>di</strong><br />

piante spontanee e coltivate, trasmessi da <strong>di</strong>versi insetti floemomizi. Un requisito<br />

necessario per lo sviluppo <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> CS è rappresentato dalla conoscenza della<br />

comunità microbica associata all’insetto vettore, al fine <strong>di</strong> identificare le potenzialità dei<br />

vari simbionti.<br />

I primi stu<strong>di</strong> sul microbiota sono stati compiuti per gli auchenorrinchi vettori dei<br />

fitoplasmi legati ai giallumi della vite, un gruppo <strong>di</strong> malattie con un forte impatto sulla<br />

produzione viticola europea. La malattia più preoccupante è la Flavescenza dorata, il cui<br />

agente è trasmesso dal cicadellide Scaphoideus titanus Ball. Tra i simbionti <strong>di</strong> questa<br />

cicalina, particolare interesse è destato dal batterio acetico Asaia sp., dotato <strong>di</strong> ottime<br />

potenzialità per il CS. Un’altra preoccupante malattia della vite è il Legno nero, causata<br />

da un fitoplasma trasmesso dal cixiide Hyalesthes obsoletus Signoret, Le prime<br />

osservazioni sulla comunità microbica associata a questa cicalina hanno evidenziato un<br />

Bacteroidetes simile al simbionte primario <strong>di</strong> H. vitripennis Can<strong>di</strong>datus Sulcia<br />

muelleri, con alta prevalenza e <strong>di</strong>stribuito in <strong>di</strong>versi organi, il cui possibile effetto sulla<br />

biologia dell’ospite potrebbe avere interessanti implicazioni per il CS.<br />

La conoscenza della comunità microbica associata ai vettori <strong>di</strong> fitoplasmi apre<br />

interessanti prospettive per l’applicazione della lotta alla <strong>di</strong>ffusione degli agenti<br />

patogeni. Una volta effettuati stu<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>ti che coinvolgano non solamente l’analisi<br />

dell’efficacia dell’attività del potenziale agente <strong>di</strong> lotta, ma anche un’attenta valutazione<br />

dei possibili rischi conseguenti al suo rilascio nell’ambiente, si può ipotizzare un<br />

controllo efficace e sostenibile <strong>di</strong> questo gruppo <strong>di</strong> fitopatie.<br />

Parole chiave: Controllo simbiotico, Scaphoideus titanus, Hyalesthes obsoletus<br />

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