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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione IX - <strong>Entomologia</strong> merceologica e urbana<br />

INDAGINI PRELIMINARI SULLA CARATTERIZZAZIONE DELLA<br />

FOSFATASI ALCALINA IN TRIBOLIUM CONFUSUM (COLEOPTERA,<br />

TENEBRIONIDAE) DU VAL<br />

E. Mazzoni & M. Pagani<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> e Patologia vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore,<br />

Piacenza E-mail: emanuele.mazzoni@unicatt.it<br />

Il rinvenimento <strong>di</strong> un organismo estraneo all’interno <strong>di</strong> alimenti confezionati non è un<br />

evento infrequente e spesso è opportuno e necessario conoscere, sia per ragioni tecniche<br />

che legali, in quale fase del processo produttivo si è verificato l’inquinamento.<br />

Poiché in molti processi produttivi è inserita una fase più o meno consistente <strong>di</strong><br />

trattamento termico, si è avviata una ricerca per evidenziarne l’effetto sui sistemi<br />

enzimatici degli insetti. Nel latte, infatti, l’avvenuta pastorizzazione comporta tra l’altro<br />

l’inattivazione della fosfatasi alcalina e per questo motivo ci si è posti l’obiettivo <strong>di</strong><br />

valutare se è possibile utilizzare questo stesso tipo <strong>di</strong> marcatore biologico per accertare<br />

l’eventuale trattamento termico subito da un insetto rinvenuto in una derrata.<br />

In questa fase iniziale si è deciso <strong>di</strong> utilizzare come modello <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o l’adulto <strong>di</strong> un<br />

comune coleottero infestante le derrate, Tribolium confusum Du Val. Utilizzando<br />

tecniche spettrofotometriche e il 4-nitrofenil-fosfato come substrato <strong>di</strong> reazione, è stata<br />

perciò:<br />

- determinata la possibilità <strong>di</strong> misurare l’attività della fosfatasi alcalina anche in<br />

singoli esemplari <strong>di</strong> questa specie;<br />

- iniziata la caratterizzazione biochimica dell’enzima;<br />

- valutata in via preliminare la stabilità della fosfatasi alcalina in insetti sottoposti<br />

a processi <strong>di</strong> trattamento termico.<br />

I primi risultati in<strong>di</strong>cano che:<br />

- è possibile evidenziare l’attività della fosfatasi alcalina anche in singoli<br />

esemplari <strong>di</strong> T. confusum, con tecniche non particolarmente complesse;<br />

- la fosfatasi alcalina <strong>di</strong> T. confusum ha un certo grado <strong>di</strong> termoresistenza,<br />

superiore a quello della fosfatasi alcalina del latte;<br />

- nelle con<strong>di</strong>zioni sperimentali adottate l’enzima non è stato completamente<br />

inattivato dalla temperatura e si è inoltre evidenziato che è possibile un certo<br />

recupero <strong>di</strong> attività dopo il trattamento termico;<br />

- è possibile registrare un certo grado <strong>di</strong> attività della fosfatasi alcalina anche in<br />

esemplari morti da oltre un mese.<br />

Parole chiave: attività enzimatica, trattamento termico, Tribolium confusum<br />

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