XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione IX - Entomologia merceologica e urbana COMPORTAMENTO BIOLOGICO DI SITOPHILUS GRANARIUS E S. ORYZAE SU MALTO F. Chiesa, A. Barbaro & F. Frilli Dipartimento Biologia e Protezione delle Piante, Università di Udine, via delle Scienze, 208, 33100 Udine E-mail fiorella.chiesa@uniud.it È noto che Sitophilus granarius (L.) e S. oryzae (L.) causano gravi danni a cereali immagazzinati e a prodotti della loro trasformazione, quali le paste alimentari. Poco si sa, invece, sull’etologia di questi infestanti nei confronti del malto. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di individuare alcuni comportamenti biologici dei due punteruoli su quattro tipi di malto d’orzo con diverse caratteristiche fisico-chimiche, utilizzando l’orzo decorticato come substrato di riferimento. I substrati utilizzati sono stati: orzo decorticato biologico (OD), malto chiaro “Pilsnermalt” (PM), malto chiaro “Carapils” (CP), malto caramello “Caramunich” (CM), malto scuro “Munichmalt” (MM). Sono stati allestiti mini allevamenti con 8 semi per ogni substrato e tre adulti, con sex ratio maschi-femmine 2:1. La durata di ogni prova è stata di 30 gg durante i quali le cariossidi d’orzo (decorticate o maltate) interessate dall’ovideposizione sono state isolate e osservate sino allo sfarfallamento degli adulti. Sono state fatte 4 ripetizioni per entrambe le specie e per ogni substrato. Sono stati rilevati: 1. numero uova deposte, 2. durata del ciclo di sviluppo, 3. percentuale di sfarfallamento, 4. peso medio adulti, 5. calo peso del substrato. Entrambi i punteruoli hanno deposto un numero di uova maggiore su OD rispetto a quello rilevato sui malti. La durata dello sviluppo preimmaginale e la percentuale di sfarfallamento delle due specie sono state molto simili in OD, PM e CP, mentre in MM il primo parametro è stato maggiore e il secondo è stato minore. Da CM non si è avuto alcuno sfarfallamento. Gli adulti di entrambi i punteruoli sfarfallati da CP hanno raggiunto un peso maggiore rispetto a quello degli individui sfarfallati da OD, PM e MM. La più elevata perdita in peso si è registrata nei semi di CP, seppur i dati non siano confortati dall’analisi statistica. OD, come previsto, si è rivelato il substrato più facilmente infestabile da entrambe le specie, seguito da PM e CP. MM ha, globalmente, evidenziato il minor grado di infestazione, probabilmente a causa della più spinta germinazione dei semi d’orzo e della conseguente maggior disgregazione proteica. Su CM i bassi tassi d’ovideposizione e lo sviluppo preimmaginale pressoché nullo delle due specie sono probabilmente imputabili alla maggior vetrificazione e all’aumentata durezza del seme, dovute a caramellizzazione e conseguente maggior sviluppo di melanoidine, per reazioni di Maillard durante la maltazione. Queste ultime sostanze potrebbero avere un ruolo negativo nei confronti dello sviluppo dei punteruoli. S. oryzae si è dimostrato essere la specie più adattabile a questi substrati. Parole chiave: punteruoli del grano, punteruolo del riso, biologia, orzo 303

Sessione IX - Entomologia merceologica e urbana NUOVI RINVENIMENTI DI INSETTI FITOFAGI ESOTICI LEGATI AL VERDE URBANO IN SICILIA S. Bella & G. Mazzeo Di.S.Te.F. - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Fitosanitarie, Università degli studi di Catania, Via Santa Sofia 100, 95123 Catania, Italia E-mail: sbella@unict.it La continua movimentazione di merci e persone da un continente a un altro ha fatto registrare negli ultimi decenni in Sicilia, similmente ad altre regioni italiane, un notevole incremento del numero di specie di insetti provenienti da altre aree zoogeografiche del pianeta. Detto fenomeno si lega anche all’aumento delle aree verdi e alla varietà delle essenze vegetali impiegate, con la presenza di un numero sempre maggiore di specie esotiche introdotte, nonché alle mutate condizioni del clima, che ne favorisce l’insediamento. Nel presente lavoro si riportano alcuni risultati di indagini effettuate nel quadriennio 2005-2008, sui fitofagi di maggiore significato fitosanitario, in parchi e giardini storici delle principali città siciliane. Sono stati censiti complessivamente 122 taxa, afferenti per il 68,03 % agli Hemiptera (2 spp. di Heteroptera e 81 spp. di Homoptera), il 17,21 % ai Lepidoptera, il 3,28 % a ciascuno degli ordini Thysanoptera, Coleoptera, Diptera e Hymenoptera e, in minima percentuale (0,28 % ciascuno) ai Phasmatodea e Orthoptera. Il maggior numero di specie è stato registrato tra gli Homoptera Aphidoida (37 spp.), Coccoidea (32 spp.) e Psylloidea (8 spp.). Tra le specie aliene rinvenute alcune rivestono un notevole interesse zoogeografico; in particolare, sono risultate nuove per la Sicilia: la psilla dell’Albizia Acizzia jamatonica (Kuwayama), originaria dell’Asia orientale e nota per gran parte delle regioni del nord Italia; l’afide neartico Siphonatrophia cupressi (Swain), le cui colonie vivono su diverse Cupressacee, segnalato per la prima volta in Europa nel 1999 in Francia e Italia, noto ad oggi solo per il Friuli Venezia Giulia; il Dittero Cecidomiide originario del nord America Obolodiplosis robiniae (Haldeman), galligeno sulla Fabacea Robinia pseudoacacia L., rinvenuto per la prima volta in Italia (Veneto) nel 2003. Il Dittero Agromizide Phytoliriomyza jacarandae Steyskal & Spencer, originario del sud America (Argentina), fillominatore specifico della Bignoniacea Jacaranda mimosifolia D. Don., è risultato essere nuovo per l’Europa. Due lepidotteri sono stati rinvenuti per la prima volta in Italia, e cioè il Cosmopterigide Anatrachyntis badia (Hodges) e lo Pterophoride Lantanophaga pusillidactylus (Walker): la prima specie, nativa del nord America, si nutre allo stadio di larva degli organi verdi e dei frutti di numerose essenze ornamentali, orticole e da frutto mentre, L. pusillidactylus, originaria del sudamerica, esclusivamente antofaga, vive a spese della Verbenacea Lantana camara L. L’afide Greenidea ficicola Takahashi, tipico della regione Orientale e dell’Australasia, rinvenuto per la prima volta in Europa nel 2005 su Ficus ornamentali, è stato riscontrato nel corso delle indagini su Fico domestico (F. carica). Parole chiave: specie aliene, piante ornamentali, Italia. 304

Sessione IX - <strong>Entomologia</strong> merceologica e urbana<br />

NUOVI RINVENIMENTI DI INSETTI FITOFAGI ESOTICI LEGATI AL<br />

VERDE URBANO IN SICILIA<br />

S. Bella & G. Mazzeo<br />

Di.S.Te.F. - Dipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Fitosanitarie, Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Catania, Via Santa Sofia 100, 95123 Catania, Italia E-mail: sbella@unict.it<br />

La continua movimentazione <strong>di</strong> merci e persone da un continente a un altro ha fatto<br />

registrare negli ultimi decenni in Sicilia, similmente ad altre regioni italiane, un notevole<br />

incremento del numero <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> insetti provenienti da altre aree zoogeografiche del<br />

pianeta. Detto fenomeno si lega anche all’aumento delle aree ver<strong>di</strong> e alla varietà delle<br />

essenze vegetali impiegate, con la presenza <strong>di</strong> un numero sempre maggiore <strong>di</strong> specie<br />

esotiche introdotte, nonché alle mutate con<strong>di</strong>zioni del clima, che ne favorisce<br />

l’inse<strong>di</strong>amento. Nel presente lavoro si riportano alcuni risultati <strong>di</strong> indagini effettuate nel<br />

quadriennio 2005-2008, sui fitofagi <strong>di</strong> maggiore significato fitosanitario, in parchi e<br />

giar<strong>di</strong>ni storici delle principali città siciliane.<br />

Sono stati censiti complessivamente 122 taxa, afferenti per il 68,03 % agli Hemiptera (2<br />

spp. <strong>di</strong> Heteroptera e 81 spp. <strong>di</strong> Homoptera), il 17,21 % ai Lepidoptera, il 3,28 % a<br />

ciascuno degli or<strong>di</strong>ni Thysanoptera, Coleoptera, Diptera e Hymenoptera e, in minima<br />

percentuale (0,28 % ciascuno) ai Phasmatodea e Orthoptera. Il maggior numero <strong>di</strong> specie<br />

è stato registrato tra gli Homoptera Aphidoida (37 spp.), Coccoidea (32 spp.) e<br />

Psylloidea (8 spp.). Tra le specie aliene rinvenute alcune rivestono un notevole interesse<br />

zoogeografico; in particolare, sono risultate nuove per la Sicilia: la psilla dell’Albizia<br />

Acizzia jamatonica (Kuwayama), originaria dell’Asia orientale e nota per gran parte<br />

delle regioni del nord Italia; l’afide neartico Siphonatrophia cupressi (Swain), le cui<br />

colonie vivono su <strong>di</strong>verse Cupressacee, segnalato per la prima volta in Europa nel 1999<br />

in Francia e Italia, noto ad oggi solo per il Friuli Venezia Giulia; il Dittero Cecidomiide<br />

originario del nord America Obolo<strong>di</strong>plosis robiniae (Haldeman), galligeno sulla Fabacea<br />

Robinia pseudoacacia L., rinvenuto per la prima volta in Italia (Veneto) nel 2003. Il<br />

Dittero Agromizide Phytoliriomyza jacarandae Steyskal & Spencer, originario del sud<br />

America (Argentina), fillominatore specifico della Bignoniacea Jacaranda mimosifolia<br />

D. Don., è risultato essere nuovo per l’Europa. Due lepidotteri sono stati rinvenuti per la<br />

prima volta in Italia, e cioè il Cosmopterigide Anatrachyntis ba<strong>di</strong>a (Hodges) e lo<br />

Pterophoride Lantanophaga pusillidactylus (Walker): la prima specie, nativa del nord<br />

America, si nutre allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> larva degli organi ver<strong>di</strong> e dei frutti <strong>di</strong> numerose essenze<br />

ornamentali, orticole e da frutto mentre, L. pusillidactylus, originaria del sudamerica,<br />

esclusivamente antofaga, vive a spese della Verbenacea Lantana camara L. L’afide<br />

Greenidea ficicola Takahashi, tipico della regione Orientale e dell’Australasia,<br />

rinvenuto per la prima volta in Europa nel 2005 su Ficus ornamentali, è stato riscontrato<br />

nel corso delle indagini su Fico domestico (F. carica).<br />

Parole chiave: specie aliene, piante ornamentali, Italia.<br />

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