XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione IX - Entomologia merceologica e urbana RISPOSTE COMPORTAMENTALI DELLE BLATTE SINANTROPICHE ITALIANE AD ESTRATTI FECALI M. Anaclerio & F. Molinari Istituto di Entomologia e Patologia vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore, via Emilia Parmense 84, 29100 Piacenza E-mail: fabio.molinari@unicatt.it La gestione delle infestazioni di blatte in ambiente domestico ha subito alcuni cambiamenti negli ultimi anni, giungendo ad un uso predominante di esche rispetto a insetticidi spray, grazie alla consapevolezza del rischio che questi ultimi possono comportare. L’efficacia delle esche è determinata dalle prestazioni collettive di tutti i suoi componenti, che includono ingredienti attivi e inerti, attrattivi alimentari e altri componenti volatili. Le blatte producono un feromone di aggregazione che si ritrova nei loro escrementi ed è costituito da composti volatili e non volatili, principalmente ammine e glicosidi steroidei. Il presente studio ha inteso valutare l’efficacia di estratti fecali ottenuti da escrementi delle quattro principali specie di blatte sinantropiche presenti in Italia (Blattella germanica (L.), Blatta orientalis L., Periplaneta americana (L.) e Supella longipalpa (F.)), sia nei confronti di individui conspecifici sia di individui di specie affini, allo scopo di valutare una possibile applicazione pratica del feromone di aggregazione. Biosaggi effettuati in un olfattometro a “Y” hanno dimostrato che estratti fecali ottenuti con metanolo mostrano un buon potere attrattivo intraspecifico e, in alcuni casi determinano risposte comportamentali anche a livello interspecifico. Estratti fecali ottenuti in soluzione acquosa hanno invece sempre portato ad uno scarso numero di risposte. È stato poi preparato un gel avente caratteristiche fisiche tali da garantire una buona resistenza alla disidratazione, come potenziale base per una nuova esca; al gel sono quindi stati addizionati estratti fecali ottenuti con metanolo da escrementi di B. germanica e S. longipalpa. Successivi biosaggi in arena hanno dimostrato che il nuovo gel contenente estratti fecali è sempre risultato maggiormente attrattivo rispetto ad alcuni formulati gel commerciali utilizzati come confronto e che, in tempi di 4-5 giorni, è stato l’unico prodotto in grado di attrarre il 100% degli individui immessi nelle arene. In particolare nel caso di S. longipalpa l’attrattività del gel contenente gli estratti fecali è risultata più che doppia rispetto a quella registrata per il più efficace dei formulati commerciali saggiati. Si può pertanto concludere gli estratti fecali di blatte ottenuti con metanolo, sono in grado di incrementare efficacemente l’attrattività di un formulato gel, soprattutto se uniti ad una base avente buona consistenza e durabilità. Parole chiave: Blattaria, estratti fecali, olfattometro. 299

Sessione IX - Entomologia merceologica e urbana INDAGINE PRELIMINARE SULLA CULICIDOFAUNA DI UN’AREA LITORANEA DEL NORD DELLA TOSCANA E. Rossi 1 , A. Loni 1 , R. Canovai 1 & R. Zamburlini 2 1 Università di Pisa, Dip. CDSL “G. Scaramuzzi”, Sez. Entomologia agraria, via S. Michele degli Scalzi, 2 – 56124 Pisa E-mail: erossi@agr.unipi.it 2 Università di Udine, Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante, via delle Scienze 208 - 33100 Udine Conoscere la composizione della fauna di zanzare di un territorio è il presupposto indispensabile per intraprendere efficaci interventi di controllo. In questa ottica si collocano le osservazioni preliminari svolte nell’estate/autunno 2008 nell’area territoriale del Consorzio di Bonifica di Massa e Carrara. I campionamenti hanno riguardato sia adulti che larve e sono stati effettuati nel periodo compreso tra il 14 agosto e il 15 ottobre 2008. Gli adulti sono stati catturati con l’utilizzo di 11 trappole a CO2 (3 di tipo EDV e 8 di tipo BG Sentinel), innescate settimanalmente per 24 ore. Gli esemplari raccolti sono stati preparati a secco per l’identificazione a livello di specie. I siti dei campionamenti larvali sono stati scelti previa analisi cartografica dell’area di studio, per individuare in modo capillare i corpi idrici presenti, inoltre sono state considerate anche raccolte d’acqua minori, come i cavi di alberi. Data l’ampiezza dell’area monitorata e il tempo limitato a disposizione, un solo prelievo di larve per ciascun sito è stato svolto, con il metodo classico delle 3 pescate di circa 300 cc di acqua ciascuna. Le forme raccolte sono state conservate in alcool etilico per la identificazione. Le catture di adulti hanno evidenziato la presenza di 6 specie: Aedes albopictus (Skuse), Anopheles plumbeus Stephens, Culex pipiens L., Culiseta annulata (Schrank), Ochlerotatus rusticus (Rossi) e Uranotaenia unguiculata (Edwards). Le più abbondanti sono risultate Ae. albopictus e Cx. pipiens. Risultano interessanti, anche se meno numerose, le specie An. plumbeus, nonché Cs. annulata e Oc. rusticus, in grado di pungere l’uomo e la fauna domestica. Ur. unguiculata è specie prevalentemente autogena con scarso interesse applicato. I dati preliminari sui campionamenti di larve mostrano un quadro di specie differente. Sono state evidenziate 7 specie: An. maculipennis Meigen, An. petragnani Del Vecchio, Cs. longiareolata (Macquart), Cx. hortensis Ficalbi, Cx. impudicus Ficalbi/Cx. territans Walker, Cx. mimeticus Noè e Cx. pipiens. Il dato non sorprende visto i diversi siti dei campionamenti di adulti e larve. Le 13 specie sono probabilmente soltanto una parte dell’intera culicidofauna dell’area, visto il periodo ridotto in cui i campionamenti si sono svolti. Da sottolineare la presenza in ambienti urbani/periurbani di specie del genere Anopheles, potenziali vettrici del plasmodio della malaria. La predominanza numerica di Ae. albopictus in contesti urbani evidenzia l’elevata diffusione di microfocolai di sviluppo che sfuggono agli interventi di controllo. Parole chiave: zanzare, monitoraggio, trappole. 300

Sessione IX - <strong>Entomologia</strong> merceologica e urbana<br />

RISPOSTE COMPORTAMENTALI DELLE BLATTE SINANTROPICHE<br />

ITALIANE AD ESTRATTI FECALI<br />

M. Anaclerio & F. Molinari<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> e Patologia vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore, via<br />

Emilia Parmense 84, 29100 Piacenza E-mail: fabio.molinari@unicatt.it<br />

La gestione delle infestazioni <strong>di</strong> blatte in ambiente domestico ha subito alcuni<br />

cambiamenti negli ultimi anni, giungendo ad un uso predominante <strong>di</strong> esche rispetto a<br />

insettici<strong>di</strong> spray, grazie alla consapevolezza del rischio che questi ultimi possono<br />

comportare. L’efficacia delle esche è determinata dalle prestazioni collettive <strong>di</strong> tutti i<br />

suoi componenti, che includono ingre<strong>di</strong>enti attivi e inerti, attrattivi alimentari e altri<br />

componenti volatili.<br />

Le blatte producono un feromone <strong>di</strong> aggregazione che si ritrova nei loro escrementi ed è<br />

costituito da composti volatili e non volatili, principalmente ammine e glicosi<strong>di</strong><br />

steroidei. Il presente stu<strong>di</strong>o ha inteso valutare l’efficacia <strong>di</strong> estratti fecali ottenuti da<br />

escrementi delle quattro principali specie <strong>di</strong> blatte sinantropiche presenti in Italia<br />

(Blattella germanica (L.), Blatta orientalis L., Periplaneta americana (L.) e Supella<br />

longipalpa (F.)), sia nei confronti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui conspecifici sia <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> specie<br />

affini, allo scopo <strong>di</strong> valutare una possibile applicazione pratica del feromone <strong>di</strong><br />

aggregazione.<br />

Biosaggi effettuati in un olfattometro a “Y” hanno <strong>di</strong>mostrato che estratti fecali ottenuti<br />

con metanolo mostrano un buon potere attrattivo intraspecifico e, in alcuni casi<br />

determinano risposte comportamentali anche a livello interspecifico. Estratti fecali<br />

ottenuti in soluzione acquosa hanno invece sempre portato ad uno scarso numero <strong>di</strong><br />

risposte.<br />

È stato poi preparato un gel avente caratteristiche fisiche tali da garantire una buona<br />

resistenza alla <strong>di</strong>sidratazione, come potenziale base per una nuova esca; al gel sono<br />

quin<strong>di</strong> stati ad<strong>di</strong>zionati estratti fecali ottenuti con metanolo da escrementi <strong>di</strong> B.<br />

germanica e S. longipalpa.<br />

Successivi biosaggi in arena hanno <strong>di</strong>mostrato che il nuovo gel contenente estratti fecali<br />

è sempre risultato maggiormente attrattivo rispetto ad alcuni formulati gel commerciali<br />

utilizzati come confronto e che, in tempi <strong>di</strong> 4-5 giorni, è stato l’unico prodotto in grado<br />

<strong>di</strong> attrarre il 100% degli in<strong>di</strong>vidui immessi nelle arene. In particolare nel caso <strong>di</strong> S.<br />

longipalpa l’attrattività del gel contenente gli estratti fecali è risultata più che doppia<br />

rispetto a quella registrata per il più efficace dei formulati commerciali saggiati.<br />

Si può pertanto concludere gli estratti fecali <strong>di</strong> blatte ottenuti con metanolo, sono in<br />

grado <strong>di</strong> incrementare efficacemente l’attrattività <strong>di</strong> un formulato gel, soprattutto se uniti<br />

ad una base avente buona consistenza e durabilità.<br />

Parole chiave: Blattaria, estratti fecali, olfattometro.<br />

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