XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche EFFETTO DI BIOFORMULATI A BASE DI TRICHODERMA SULLE DIFESE DIRETTE ED INDIRETTE VERSO GLI AFIDI IN POMODORO R. Sasso 1 , L. Iodice 1 , M. C. Digilio 2 , M. Ruocco 1 , S. Lanzuise 3 , S. Bossi 4 , M. Maffei 4 , M. Lorito 3 & E. Guerrieri 1 1 Istituto per la Protezione delle Piante, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Portici (NA) E-mail: guerrieri@ipp.cnr.it 2 Dipartimento di Entomologia e Zoologia Agraria “Filippo Silvestri”, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Portici (NA) E-mail: digilio@unina.it 3 Dipartimento di Arboricoltura e Patologia Vegetale, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Portici (NA) E-mail: lorito@unina.it 4 Dipartimento di Biologia Vegetale, Centro di Eccellenza CEBIOVEM, Università degli Studi di Torino, Torino Nell'ambito delle complesse interazioni tra la pianta, gli agenti di danno ed i loro antagonisti, si è recentemente sviluppato un prolifico settore di ricerca riguardante le interazioni multizona, ossia quelle tra organismi della zona ipogea (che interagiscono con l'apparato radicale della pianta) ed organismi della zona epigea (che interagiscono con la parte aerea della pianta). La conoscenza di queste interazioni è una preziosa fonte di informazioni da poter utilizzare per lo sviluppo di strategie ecocompatibili di controllo degli agenti di danno in agricoltura. Il sistema multitrofico selezionato è costituito da: a- piante di pomodoro; b- il fungo antagonista Trichoderma harzianum, disponibile anche in formulati commerciali, in grado di innalzare le difese della pianta contro i patogeni della rizosfera ma anche di migliorare qualitativamente e quantitativamente la produzione; c- l’afide Macrosiphum euphorbiae, tra i principali agenti di danno del pomodoro in pieno campo, soprattutto per la capacità di trasmettere virus fitopatogeni; d- Aphidius ervi, parassitoide endofago specifico di M. euphorbiae e suo principale antagonista. Sulle piante colonizzate dal fungo radicale antagonista si è registrato un significativo innalzamento dei parametri biologici dell’afide M. euphorbiae, particolarmente dell’attività riproduttiva. Di contro, non sono state registrate alterazioni nell’attrattività delle piante “tricodermizzate” non infestate da afidi rispetto a quelle controllo nei confronti del parassitoide A. ervi. Al fine di individuare un eventuale modello di risposta degli afidi e dei loro parassitoidi alla colonizzazione radicale da parte di Trichoderma, sono allo studio binomi comprendenti differenti varietà di pomodoro e differenti ceppi di Trichoderma. Parole chiave: Interazioni multitrofiche, interazioni sopra-suolo – sottosuolo, Macrosiphum euphorbiae, funghi antagonisti, resistenza vegetale. 285

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche EFFETTO DEL PROCTOLIN SULL’ATTIVITA’ INTESTINALE DELLE LARVE DI LEPIDOTTERO L. Fiandra, M. Casartelli, B. Diamante & B. Giordana Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Milano, via Celoria 26, 20133 Milano E-mail: luisa.fiandra1@unimi.it Al fine di identificare nuovi insetticidi ecocompatibili che possano essere impiegati in alternativa ai pesticidi chimici tradizionali, si stanno studiando sia gli effetti indotti da prodotti genici tossici isolati da virus, microorganismi, funghi, piante e artropodi, sia le alterazioni fisiologiche che si presentano in seguito a somministrazione di peptidi endogeni degli insetti che agiscono come fattori di regolazione. Tra questi, il pentapeptide proctolin, neurotrasmettitore/modulatore ad attività miotropica, è uno dei più studiati. La ricerca che abbiamo condotto mira a chiarire se il proctolin possa essere un buon candidato per il controllo dei Lepidotteri. Abbiamo quindi verificato se l’intestino larvale presenti recettori per il peptide a livello della muscolatura viscerale, questione ancora dibattuta in letteratura. A tale scopo, usando Bombyx mori come specie modello, abbiamo registrato in vitro le contrazioni spontanee dell’intestino posteriore in assenza o in presenza di proctolin. Si è osservato che il peptide è in grado di incrementare la frequenza delle contrazioni intestinali, anche se a concentrazioni molto superiori a quelle ormonali. Il proctolin sembra essere quindi in grado di legarsi a recettori presenti sulla muscolatura intestinale delle larve di lepidottero, che presentano però un’affinità per il peptide estremamente bassa. Abbiamo poi determinato l’effetto della somministrazione orale di proctolin sulla fitness larvale, valutando le variazioni causate dal peptide sui parametri nutrizionali standard. Alla concentrazione di 0.18 mg/g larva, il proctolin induce una riduzione significativa dell’efficienza di conversione in massa corporea del cibo ingerito (ECI) e digerito (ECD), con una conseguente diminuzione del tasso di crescita (GR). La concentrazione di peptide attiva nel ridurre la crescita larvale di B. mori è però estremamente critica. Infatti, aumentando di circa dieci volte la dose di proctolin somministrata alle larve, vengono attivati meccanismi compensativi in grado di annullare completamente l’effetto finale sulla GR. Tali meccanismi sono correlati ad una stimolazione del comportamento alimentare della larva, che aumenta la quantità di cibo ingerito. Anche nelle larve di Spodoptera littoralis trattate con la bassa concentrazione di proctolin si osserva, come in B. mori, una riduzione del tasso di crescita. Parole chiave: bioinsetticidi, proctolin, larve di lepidottero, parametri nutrizionali. 286

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche<br />

EFFETTO DI BIOFORMULATI A BASE DI TRICHODERMA SULLE DIFESE<br />

DIRETTE ED INDIRETTE VERSO GLI AFIDI IN POMODORO<br />

R. Sasso 1 , L. Io<strong>di</strong>ce 1 , M. C. Digilio 2 , M. Ruocco 1 , S. Lanzuise 3 , S. Bossi 4 , M. Maffei 4 ,<br />

M. Lorito 3 & E. Guerrieri 1<br />

1<br />

Istituto per la Protezione delle Piante, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Portici (NA)<br />

E-mail: guerrieri@ipp.cnr.it<br />

2<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> e Zoologia Agraria “Filippo Silvestri”, Università degli<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli “Federico II” Portici (NA) E-mail: <strong>di</strong>gilio@unina.it<br />

3<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Arboricoltura e Patologia Vegetale, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli<br />

“Federico II” Portici (NA) E-mail: lorito@unina.it<br />

4<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Vegetale, Centro <strong>di</strong> Eccellenza CEBIOVEM, Università degli<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, Torino<br />

Nell'ambito delle complesse interazioni tra la pianta, gli agenti <strong>di</strong> danno ed i loro<br />

antagonisti, si è recentemente sviluppato un prolifico settore <strong>di</strong> ricerca riguardante le<br />

interazioni multizona, ossia quelle tra organismi della zona ipogea (che interagiscono<br />

con l'apparato ra<strong>di</strong>cale della pianta) ed organismi della zona epigea (che interagiscono<br />

con la parte aerea della pianta). La conoscenza <strong>di</strong> queste interazioni è una preziosa fonte<br />

<strong>di</strong> informazioni da poter utilizzare per lo sviluppo <strong>di</strong> strategie ecocompatibili <strong>di</strong> controllo<br />

degli agenti <strong>di</strong> danno in agricoltura. Il sistema multitrofico selezionato è costituito da: a-<br />

piante <strong>di</strong> pomodoro; b- il fungo antagonista Trichoderma harzianum, <strong>di</strong>sponibile anche<br />

in formulati commerciali, in grado <strong>di</strong> innalzare le <strong>di</strong>fese della pianta contro i patogeni<br />

della rizosfera ma anche <strong>di</strong> migliorare qualitativamente e quantitativamente la<br />

produzione; c- l’afide Macrosiphum euphorbiae, tra i principali agenti <strong>di</strong> danno del<br />

pomodoro in pieno campo, soprattutto per la capacità <strong>di</strong> trasmettere virus fitopatogeni;<br />

d- Aphi<strong>di</strong>us ervi, parassitoide endofago specifico <strong>di</strong> M. euphorbiae e suo principale<br />

antagonista. Sulle piante colonizzate dal fungo ra<strong>di</strong>cale antagonista si è registrato un<br />

significativo innalzamento dei parametri biologici dell’afide M. euphorbiae,<br />

particolarmente dell’attività riproduttiva. Di contro, non sono state registrate alterazioni<br />

nell’attrattività delle piante “tricodermizzate” non infestate da afi<strong>di</strong> rispetto a quelle<br />

controllo nei confronti del parassitoide A. ervi. Al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un eventuale<br />

modello <strong>di</strong> risposta degli afi<strong>di</strong> e dei loro parassitoi<strong>di</strong> alla colonizzazione ra<strong>di</strong>cale da parte<br />

<strong>di</strong> Trichoderma, sono allo stu<strong>di</strong>o binomi comprendenti <strong>di</strong>fferenti varietà <strong>di</strong> pomodoro e<br />

<strong>di</strong>fferenti ceppi <strong>di</strong> Trichoderma.<br />

Parole chiave: Interazioni multitrofiche, interazioni sopra-suolo – sottosuolo,<br />

Macrosiphum euphorbiae, funghi antagonisti, resistenza vegetale.<br />

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