XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche INTERAZIONI MOLECOLARI TRA FITOPLASMI E INSETTI VETTORI D. Bosco 1 , L. Galetto 1,2 & C. Marzachì 2 1 Di.Va.P.R.A. - Entomologia e Zoologia applicate all’Ambiente “Carlo Vidano”, Università degli Studi di Torino, via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO). 2 Istituto di Virologia Vegetale, CNR, Strada delle Cacce 73, 10135 Torino I fitoplasmi sono trasmessi alle piante da insetti appartenenti a diverse famiglie di omotteri secondo una modalità persistente propagativa che implica specificità di riconoscimento e attiva moltiplicazione nell’insetto. I fitoplasmi colonizzano il mesointestino probabilmente per endocitosi, passano nell’emolinfa e attraverso essa raggiungono altri organi tra cui le ghiandole salivari dove penetrano nuovamente per endocitosi e sono rilasciati per esocitosi nei dotti salivari. Affinchè i fitoplasmi entrino negli organi dell’insetto è necessaria una preliminare adesione alle cellule del vettore. L’adesione fitoplasma-vettore è probabilmente mediata da recettore e dovuta ad una interazione tra proteine esposte sulla membrana del fitoplasma e proteine di membrana (ma eventualmente anche intracellulari con funzione di trasporto) dell’insetto. Questa interazione può spiegare, almeno parzialmente, il fenomeno della specificità di trasmissione. Analizzando il genoma completamente sequenziato di alcuni fitoplasmi abbiamo identificato, clonato ed espresso come proteine di fusione due proteine di membrana del fitoplasma CY (Candidatus Phytoplasma asteris): l’“antigenic membrane protein” (Amp) e un trasportatore per l’arginina (ArtI) L’interazione di queste proteine ricombinanti con le proteine (totali e di membrana) dei vettori Macrosteles quadripunctulatus Kirschbaum ed Euscelidius variegatus Kirschbaum è stata poi caratterizzata. Almeno quattro diverse proteine del vettore hanno interagito specificamente con CY-Amp e sono state identificate con spettrometria di massa come actina, miosina e le subunità α e β dell’ATP-sintasi. Nelle stesse condizioni sperimentali l’interazione tra ArtI e le proteine del vettore era aspecifica. Il pattern di moltiplicazione dei fitoplasmi nell’insetto fornisce interessanti informazioni riguardo la diversa suscettibilità inter- e intra-specifica dei vettori e i possibili effetti entomopatogeni dei fitoplasmi stessi. La moltiplicazione di CY in M. quadripunctulatus, E. variegatus ed Euscelis incisus Kirschbaum, studiata nel tempo mediante real time PCR con sonde TaqMan specifiche, ha dimostrato che la moltiplicazione più rapida avviene nella specie a ciclo vitale più rapido, M. quadripunctulatus, e che in tale specie sono anche indotti effetti patogeni correlati all’elevato titolo di CY. Il fitoplasma è in grado di moltiplicarsi attivamente anche in individui di E. variegatus non trasmettitori, che però mostrano nelle ghiandole salivari titoli di fitoplasma molto bassi. Parole chiave: cicalina, Candidatus Phytoplasma asteris, proteina di membrana. 273

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche IDENTIFICAZIONE DI UN RECETTORE COINVOLTO NELL’ENDOCITOSI DI PROTEINE NELLE CELLULE DELL’INTESTINO MEDIO DELLE LARVE DI BOMBYX MORI. M. Casartelli 1 , G. Cermenati 1 , I. Castelli 1 , F. Pennacchio 2 & B. Giordana 1 1 Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Milano, via Celoria 26 20133 Milano 2 Dipartimento di Entomologia e Zoologia Agraria "Filippo Silvestri", Università di Napoli "Federico II", via Università 100, 80055 Portici Allo scopo di ridurre l’utilizzo dei pesticidi chimici in agricoltura, negli ultimi anni hanno avuto notevole impulso ricerche volte ad individuare nuove classi di insetticidi più ecocompatibili, dotati di maggiore specie-specificità e con un ridotto impatto sulla salute umana. Recentemente, numerosi prodotti genici con queste potenziali caratteristiche sono stati isolati da virus, microrganismi, funghi, piante e artropodi. Affinché la somministrazione orale di biopesticidi con target emocelico sia efficace è indispensabile chiarire quali sono i meccanismi coinvolti nel loro assorbimento per poi sviluppare strategie per facilitarne il passaggio attraverso la barriera intestinale. Recentemente abbiamo dimostrato che l’albumina viene assorbita per transcitosi nell’intestino delle larve di Bombyx mori. Questo processo, molto studiato in mammifero, prevede che la macromolecola venga endocitata a livello della membrana apicale della cellula assorbente e trasportata, all’interno di vescicole, verso il dominio di membrana basolaterale dove viene esocitata. Per meglio chiarire a livello cellulare i meccanismi coinvolti nell’assorbimento di proteine in insetto, abbiamo utilizzato cellule intestinali in coltura. Abbiamo dimostrato che l’ingresso della proteina nelle cellule colonnari è mediato da recettore e che il meccanismo endocitotico è mediato da clatrina. Con un approccio funzionale e molecolare abbiamo chiarito che il recettore coinvolto è un omologo della megalina, un recettore multiligando espresso in molti epiteli assorbenti di mammifero. Il legame con il recettore espresso nelle cellule intestinali delle larve di lepidottero determina una endocitosi della proteina molto efficiente, come dimostra la rapida internalizzazione dell’albumina rispetto a quella osservata per altre proteine, come l’agglutinina di Galanthus nivalis o la Green Fluorescent Protein. Questi studi hanno permesso di chiarire meccanismi fino ad oggi ancora poco studiati in insetto e possono essere utilizzati per sviluppare nuove strategie per aumentare l’assorbimento intestinale di proteine ad attività bioinsetticida somministrate per via orale. Parole chiave: endocitosi di proteine, megalina, colture di cellule intestinali di insetto 274

Sessione VIII - Biotecnologie entomologiche<br />

INTERAZIONI MOLECOLARI TRA FITOPLASMI E INSETTI VETTORI<br />

D. Bosco 1 , L. Galetto 1,2 & C. Marzachì 2<br />

1 Di.Va.P.R.A. - <strong>Entomologia</strong> e Zoologia applicate all’Ambiente “Carlo Vidano”,<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO).<br />

2 Istituto <strong>di</strong> Virologia Vegetale, CNR, Strada delle Cacce 73, 10135 Torino<br />

I fitoplasmi sono trasmessi alle piante da insetti appartenenti a <strong>di</strong>verse famiglie <strong>di</strong><br />

omotteri secondo una modalità persistente propagativa che implica specificità <strong>di</strong><br />

riconoscimento e attiva moltiplicazione nell’insetto. I fitoplasmi colonizzano il<br />

mesointestino probabilmente per endocitosi, passano nell’emolinfa e attraverso essa<br />

raggiungono altri organi tra cui le ghiandole salivari dove penetrano nuovamente per<br />

endocitosi e sono rilasciati per esocitosi nei dotti salivari. Affinchè i fitoplasmi entrino<br />

negli organi dell’insetto è necessaria una preliminare adesione alle cellule del vettore.<br />

L’adesione fitoplasma-vettore è probabilmente me<strong>di</strong>ata da recettore e dovuta ad una<br />

interazione tra proteine esposte sulla membrana del fitoplasma e proteine <strong>di</strong> membrana<br />

(ma eventualmente anche intracellulari con funzione <strong>di</strong> trasporto) dell’insetto. Questa<br />

interazione può spiegare, almeno parzialmente, il fenomeno della specificità <strong>di</strong><br />

trasmissione.<br />

Analizzando il genoma completamente sequenziato <strong>di</strong> alcuni fitoplasmi abbiamo<br />

identificato, clonato ed espresso come proteine <strong>di</strong> fusione due proteine <strong>di</strong> membrana del<br />

fitoplasma CY (Can<strong>di</strong>datus Phytoplasma asteris): l’“antigenic membrane protein”<br />

(Amp) e un trasportatore per l’arginina (ArtI) L’interazione <strong>di</strong> queste proteine<br />

ricombinanti con le proteine (totali e <strong>di</strong> membrana) dei vettori Macrosteles<br />

quadripunctulatus Kirschbaum ed Eusceli<strong>di</strong>us variegatus Kirschbaum è stata poi<br />

caratterizzata. Almeno quattro <strong>di</strong>verse proteine del vettore hanno interagito<br />

specificamente con CY-Amp e sono state identificate con spettrometria <strong>di</strong> massa come<br />

actina, miosina e le subunità α e β dell’ATP-sintasi. Nelle stesse con<strong>di</strong>zioni sperimentali<br />

l’interazione tra ArtI e le proteine del vettore era aspecifica. Il pattern <strong>di</strong> moltiplicazione<br />

dei fitoplasmi nell’insetto fornisce interessanti informazioni riguardo la <strong>di</strong>versa<br />

suscettibilità inter- e intra-specifica dei vettori e i possibili effetti entomopatogeni dei<br />

fitoplasmi stessi. La moltiplicazione <strong>di</strong> CY in M. quadripunctulatus, E. variegatus ed<br />

Euscelis incisus Kirschbaum, stu<strong>di</strong>ata nel tempo me<strong>di</strong>ante real time PCR con sonde<br />

TaqMan specifiche, ha <strong>di</strong>mostrato che la moltiplicazione più rapida avviene nella specie<br />

a ciclo vitale più rapido, M. quadripunctulatus, e che in tale specie sono anche indotti<br />

effetti patogeni correlati all’elevato titolo <strong>di</strong> CY. Il fitoplasma è in grado <strong>di</strong> moltiplicarsi<br />

attivamente anche in in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> E. variegatus non trasmettitori, che però mostrano<br />

nelle ghiandole salivari titoli <strong>di</strong> fitoplasma molto bassi.<br />

Parole chiave: cicalina, Can<strong>di</strong>datus Phytoplasma asteris, proteina <strong>di</strong> membrana.<br />

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