XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione VII - Entomologia medica/veterinaria e forense PROVE DI CONTROLLO SU AEDES ALBOPICTUS (SKUSE, 1894): SPERIMENTAZIONE DI ALIMENTAZIONE SU LARVE DA PARTE DI APHANIUS FASCIATUS (VALENCIENNE, 1821) (CYPRINODONTIFORMES, CYPRINODONTIDAE) O. Mordenti, D. Scaravelli & M. Trentini Corso di laurea in Acquacoltura e Igiene delle produzioni ittiche, via Vespucci 2, I- 47042 Cesenatico (FC), Italy E-mail: massimo.trentini@unibo.it Aedes albopictus è specie che va creando sempre più disagio e il suo controllo, anche nelle vicinanze degli abitati, sta divenendo un serio problema di sanità pubblica come hanno dimostrato nel 2007 i numerosi casi di Chikungunya in Emilia-Romagna (Watson, 2007, BMJ, 335: 532-533). Nel controllo delle zanzare l’utilizzo di pesci autoctoni risulta particolarmente auspicabile negli areali del Mediterraneo, in alternativa all’impiego di pesci alloctoni larvivori quali Gambusia spp. Per questo motivo abbiamo iniziato la sperimentazione del possibile utilizzo di Aphanius fasciatus (nono) nel controllo delle larve di zanzara. Questo piccolo Ciprinodontide occupa i pochi ambienti salmastri residui delle aree costiere del Mediterraneo, si adatta molto bene a vivere nelle acque dolci e si nutre principalmente di piccoli invertebrati (Frenkel & Goren, 2000, Aquac., 184: 255-265; Yildirim & Karacuha, 2007, Acta Tropica 102: 172-175). Lo scopo della sperimentazione è stato di verificare l’attitudine di A. fasciatus ad alimentarsi con larve di zanzara tigre in ambiente controllato d’acqua dolce. I soggetti adulti di A. fasciatus di tre taglie crescenti sono stati prelevati nell’aprile 2008 da un canale perimetrale della Salina di Cervia (RA) grazie ad una deroga della Provincia di Ravenna. In 9 acquari da 5 litri d’acqua dolce sono stati posti 2 pesci per acquario ad una temperatura di 25±1°C. I pesci sono stati immessi negli acquari 24 ore prima dell’inizio dell’esperimento e tenuti a digiuno. Per ogni tesi sono stati somministrati quantitativi crescenti di larve del IV stadio (100, 200 e 300 larve/acquario) ognuno dei quali è stato intervallato da 1 giorno di digiuno. I risultati hanno evidenziato come in tutti i gruppi il consumo di larve di zanzara aumenti in relazione alla taglia del pesce, come gran parte delle larve fossero utilizzate nella prima ora di alimentazione e infine come il consumo sia positivamente correlato al numero di larve. Gli A. fasciatus di taglia inferiore hanno usato il 91.7% delle prede con 100 larve/acquario ed il 94.3% con 300 larve/acquario. I pesci medi hanno utilizzato il 100% delle larve entro la prima e la terza ora rispettivamente con 100 e 200 larve/acquario, ed il 98.5% con 300 larve mentre il gruppo di taglia maggiore ha usato 1 ora per predare 100 e 200 larve/acquario e 5 h per 300 larve/acquario. L’elevata voracità, associata all’elevata eurialinità, indicano A. fasciatus come candidato per una sua eventuale produzione su grande scala e successivo utilizzo nelle acque libere salmastre e d’acqua dolce dell’area costiera per il controllo dei culicidi. Parole chiave: Aphanius fasciatus, larvivoro, larve di Aedes albopictus. 267

Sessione VII - Entomologia medica/veterinaria e forense SEGNALAZIONI DI CHRYSOMYA ALBICEPS (DIPTERA, CALLIPHORIDAE) IN NORD ITALIA: UN APPROCCIO ECOLOGICO E FORENSE S. Vanin 1,5 , M. Gherardi 2,5 , L. Caenazzo 3 , C. Cattaneo 4 & M.Turchetto 1,5 1 Dipartimento di Biologia, Università di Padova; 2 Medico Legale, Milano; 3 Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Istituto di Medicina Legale, Università degli Studi di Milano; 4 Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Istituto di Medicina Legale, Università degli Studi di Milano. 5 GIEF (Gruppo Italiano per l’Entomologia Forense) Le conoscenze sulla composizione dell’entomofauna saprofaga su scala locale sono importanti e necessarie per una corretta stima del PMI (Post-Mortem interval). I ditteri, in particolare Calliphoridae, sono i primi a colonizzare un corpo dopo la morte e giocano un ruolo privilegiato nel campo entomologico forense per la stima del tempo trascorso dal decesso o meglio dall’esposizione del cadavere. Negli ultimi anni si è assistito in Italia, e più in generale in Europa, ad un aumentato interesse per l’entomologia forense, che ha incoraggiato la raccolta di nuove informazioni sugli insetti di interesse forense e sulla loro distribuzione. Il continuo monitoraggio di queste specie costituisce una priorità sia al fine di mettere in luce variazioni degli areali di distribuzione dovute alle mutate condizioni climatiche (global warming) e alla globalizzazione, sia in termini di controllo e prevenzione di fenomeni di interesse sanitario e veterinario. In questo lavoro vengono riassunti i dati relativi a segnalazioni di Chrysomya albiceps in Nord Italia nel periodo 1998-2008, in casi di interesse entomologico forense. Su oltre 180 casi di cadaveri colonizzati da insetti, esemplari allo stadio larvale di C. albicesp sono stati repertoriati 11 volte, 9 delle quali in cadaveri ritrovati all’interno di abitazioni. In tutti i casi la presenza di C. albiceps era associata a quella di larve di altri calliforidi ed in particolare a quella di specie del genere Lucilia. Tutti i ritrovamenti sono stati fatti nel periodo estivo ed autunnale; in un caso le larve di questa specie sono state trovate nel mese di dicembre. Sperimentazioni fatte con carcasse di maiale esposte nel 2006-2007 nei dintorni di Milano hanno permesso di raccogliere ulteriori esemplari di questa specie, così come raccolte di adulti effettuate in Veneto, Toscana e nell’isola di Krk (Croazia). I dati confermano uno spostamento dell’areale di distribuzione della specie verso Nord anche nel territorio italiano. Il sequenziamento di una regione di 583pb del gene COI di una popolazione raccolta a Chioggia (Venezia) non ha rivelato differenze quando confrontata con quella di popolazioni della stessa specie provenienti dall’Africa e dal Sud America. Parole chiave: Entomologia Forense, PMI, global changing, Calliphoridae 268

Sessione VII - <strong>Entomologia</strong> me<strong>di</strong>ca/veterinaria e forense<br />

SEGNALAZIONI DI CHRYSOMYA ALBICEPS (DIPTERA, CALLIPHORIDAE)<br />

IN NORD ITALIA: UN APPROCCIO ECOLOGICO E FORENSE<br />

S. Vanin 1,5 , M. Gherar<strong>di</strong> 2,5 , L. Caenazzo 3 , C. Cattaneo 4 & M.Turchetto 1,5<br />

1 Dipartimento <strong>di</strong> Biologia, Università <strong>di</strong> Padova; 2 Me<strong>di</strong>co Legale, Milano; 3 Laboratorio<br />

<strong>di</strong> Antropologia e Odontologia Forense, Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale, Università degli<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano; 4 Laboratorio <strong>di</strong> Antropologia e Odontologia Forense, Istituto <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Legale, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano. 5 GIEF (Gruppo Italiano per<br />

l’<strong>Entomologia</strong> Forense)<br />

Le conoscenze sulla composizione dell’entomofauna saprofaga su scala locale sono<br />

importanti e necessarie per una corretta stima del PMI (Post-Mortem interval). I <strong>di</strong>tteri,<br />

in particolare Calliphoridae, sono i primi a colonizzare un corpo dopo la morte e giocano<br />

un ruolo privilegiato nel campo entomologico forense per la stima del tempo trascorso<br />

dal decesso o meglio dall’esposizione del cadavere. Negli ultimi anni si è assistito in<br />

Italia, e più in generale in Europa, ad un aumentato interesse per l’entomologia forense,<br />

che ha incoraggiato la raccolta <strong>di</strong> nuove informazioni sugli insetti <strong>di</strong> interesse forense e<br />

sulla loro <strong>di</strong>stribuzione. Il continuo monitoraggio <strong>di</strong> queste specie costituisce una priorità<br />

sia al fine <strong>di</strong> mettere in luce variazioni degli areali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dovute alle mutate<br />

con<strong>di</strong>zioni climatiche (global warming) e alla globalizzazione, sia in termini <strong>di</strong> controllo<br />

e prevenzione <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> interesse sanitario e veterinario.<br />

In questo lavoro vengono riassunti i dati relativi a segnalazioni <strong>di</strong> Chrysomya albiceps in<br />

Nord Italia nel periodo 1998-2008, in casi <strong>di</strong> interesse entomologico forense.<br />

Su oltre 180 casi <strong>di</strong> cadaveri colonizzati da insetti, esemplari allo sta<strong>di</strong>o larvale <strong>di</strong> C.<br />

albicesp sono stati repertoriati 11 volte, 9 delle quali in cadaveri ritrovati all’interno <strong>di</strong><br />

abitazioni. In tutti i casi la presenza <strong>di</strong> C. albiceps era associata a quella <strong>di</strong> larve <strong>di</strong> altri<br />

callifori<strong>di</strong> ed in particolare a quella <strong>di</strong> specie del genere Lucilia. Tutti i ritrovamenti<br />

sono stati fatti nel periodo estivo ed autunnale; in un caso le larve <strong>di</strong> questa specie sono<br />

state trovate nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre.<br />

Sperimentazioni fatte con carcasse <strong>di</strong> maiale esposte nel 2006-2007 nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong><br />

Milano hanno permesso <strong>di</strong> raccogliere ulteriori esemplari <strong>di</strong> questa specie, così come<br />

raccolte <strong>di</strong> adulti effettuate in Veneto, Toscana e nell’isola <strong>di</strong> Krk (Croazia). I dati<br />

confermano uno spostamento dell’areale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione della specie verso Nord anche<br />

nel territorio italiano.<br />

Il sequenziamento <strong>di</strong> una regione <strong>di</strong> 583pb del gene COI <strong>di</strong> una popolazione raccolta a<br />

Chioggia (Venezia) non ha rivelato <strong>di</strong>fferenze quando confrontata con quella <strong>di</strong><br />

popolazioni della stessa specie provenienti dall’Africa e dal Sud America.<br />

Parole chiave: <strong>Entomologia</strong> Forense, PMI, global changing, Calliphoridae<br />

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