XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
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Sessione VII - <strong>Entomologia</strong> me<strong>di</strong>ca/veterinaria e forense<br />
AEDES ALBOPICTUS A PARMA: DESCRIZIONE E ANALISI<br />
DELL’INFESTAZIONE<br />
F. Gatti, P. Peretti & F. Defilippo 1<br />
Museo <strong>di</strong> Storia Naturale, Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Evolutiva e Funzionale, Università<br />
degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Parma E-mail: fabio.gatti@nemo.unipr.it<br />
1 attuale in<strong>di</strong>rizzo: Laboratorio <strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> IZSLER, Reggio Emilia<br />
Aedes albopictus è attualmente presente in Italia in tutte le regioni (Fontenille et al.,<br />
2007). Popolazioni stabili si osservano in zone con caratteristiche climatiche favorevoli<br />
(clima caldo-umido ed elevata umi<strong>di</strong>tà nei mesi estivi), come le aree <strong>di</strong> pianura o <strong>di</strong><br />
bassa collina (Severini et al., 2006). La sua grande plasticità ecologica l’ha resa<br />
sinantropica e le ha permesso <strong>di</strong> mantenere la propria attività fisiologica anche in pieno<br />
inverno (Cignini et al., 2006).<br />
Durante il biennio 2007-2008 il Museo <strong>di</strong> Storia Naturale dell’Università <strong>di</strong> Parma,<br />
nell’ambito <strong>di</strong> una Convenzione con Enìa S.p.A. per conto del Comune <strong>di</strong> Parma, ha<br />
allestito una rete <strong>di</strong> monitoraggio dell’area urbana della città tramite ovitrappole ed ha<br />
pre<strong>di</strong>sposto e gestito la raccolta dei campioni e l’analisi dei dati. Sono state attivate 54<br />
ovitrappole nel 2007 e 90 nel 2008, ridotte al 30% durante l’inverno. Settimanalmente<br />
sono state conteggiate le uova rinvenute nelle singole ovitrappole. I parametri analitici<br />
utilizzati sono stati: percentuale <strong>di</strong> trappole positive su trappole operanti (% pos/op),<br />
numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> uova per trappola positiva (med/pos) e numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> uova per<br />
trappola operante (med/op), ad in<strong>di</strong>care rispettivamente: la <strong>di</strong>ffusione sul territorio,<br />
l’intensità dell’infestazione nei focolai attivi e la densità relativa della infestazione. I dati<br />
del monitoraggio sono stati comparati con i parametri meteorologici (forniti dal CIDEA -<br />
Università <strong>di</strong> Parma). Dai dati emerge come la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> Ae. albopictus si estenda su<br />
tutto il territorio urbano, con una presenza stabile e ormai ra<strong>di</strong>cata. L’andamento in<br />
entrambi gli anni è stato tipicamente stagionale, con progressivo incremento della<br />
<strong>di</strong>ffusione (% pos/op) e dell’intensità (med/pos) durante il periodo primaverile-estivo e<br />
successivo decremento nel tardo autunno-inverno. Temperatura e umi<strong>di</strong>tà hanno avuto<br />
nel periodo estivo un andamento complessivamente favorevole per lo sviluppo e le<br />
ovodeposizioni <strong>di</strong> Ae. albopictus. Gli eventi meteorici abbondanti sembrano costituire<br />
elemento limitante la ovodeposizione, come riportato in precedenti ricerche (Ferrari et<br />
al., 1995). I valori raggiunti durante il periodo estivo dalle ovodeposizioni non sembrano<br />
essere stati influenzati dalla scarsità <strong>di</strong> precipitazioni. Appare verosimile che i siti <strong>di</strong><br />
deposizione sfruttati possano essere in<strong>di</strong>viduati nelle raccolte artificiali in ambito privato<br />
e peridomestico, ovviamente non raggiunte dal perio<strong>di</strong>co trattamento antilarvale delle<br />
ca<strong>di</strong>toie stradali, come già in<strong>di</strong>cato in altre ricerche (Romi, 2006). Sulla base dei dati<br />
raccolti, viene proposta una metodologia analitica che consenta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
settimanalmente le stazioni considerabili critiche per livello <strong>di</strong> infestazione.<br />
Parole chiave: Zanzara tigre, Monitoraggio, Ovitrappole.<br />
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