XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
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Sessione VII - <strong>Entomologia</strong> me<strong>di</strong>ca/veterinaria e forense<br />
VALUTAZIONE DI PARAMETRI VETTORIALI IN UN FOCOLAIO DI<br />
LEISHMANIOSI CANINA PER FUTURI STUDI SULL’EFFICACIA DI<br />
MISURE DI PREVENZIONE E CONTROLLO CONTRO IL VETTORE*<br />
G. Bongiorno, L. Gradoni & M. Maroli<br />
Reparto <strong>di</strong> Malattie trasmesse da Vettori e Sanità Inter<strong>nazionale</strong>, Dipartimento MIPI,<br />
Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma E-mail: gioia.bongiorno@iss.it<br />
Il cane rappresenta il principale serbatoio domestico della leishmaniosi viscerale<br />
zoonotica (LVZ) dovuta a Leishmania infantum in tutto il mondo. Ad oggi la maggior<br />
parte degli sforzi nel controllo della LVZ è pertanto in<strong>di</strong>rizzata a contenere l’infezione in<br />
questo animale. In mancanza <strong>di</strong> un vaccino canino efficace, è <strong>di</strong> prioritaria importanza<br />
proteggere il cane dalla puntura dei flebotomi vettori. Numerosi stu<strong>di</strong> sono stati condotti<br />
sull’efficacia <strong>di</strong> piretroi<strong>di</strong> sintetici da applicare <strong>di</strong>rettamente sulla cute del cane onde<br />
prevenire la puntura dell’insetto. Fra questi, deltametrina e permetrina hanno ricevuto il<br />
“marketing approval” da parte della comunità Europea. Per una corretta valutazione <strong>di</strong><br />
campo <strong>di</strong> formulazioni sperimentali <strong>di</strong> tali principi attivi in un determinato focolaio <strong>di</strong><br />
LVZ è essenziale conoscere in anticipo i <strong>di</strong>versi parametri epidemiologici che lo<br />
caratterizzano. A tal fine, durante la stagione <strong>di</strong> attività dei flebotomi 2008 (Giugno-<br />
Ottobre), è stato iniziato uno stu<strong>di</strong>o entomologico in un focolaio <strong>di</strong> leishmaniosi canina<br />
alla periferia sud della città <strong>di</strong> Roma, caratterizzato da una significativa sieroprevalenza<br />
(IFAT) nella popolazione canina ivi residente. In questa nota sono riportati i risultati<br />
preliminari del monitoraggio entomologico. Per stu<strong>di</strong>are la composizione e la fenologia<br />
della fauna dei flebotomi, in due <strong>di</strong>stinte stazioni sono state impiegate trappole adesive,<br />
trappole a luce del tipo CDC, e trappole CDC+CO2. Il monitoraggio ha prodotto un<br />
totale <strong>di</strong> 2.878 esemplari <strong>di</strong> flebotomi (54,7% maschi), dei quali il 18,2% risultati<br />
appartenere al genere Phlebotomus (<strong>di</strong> cui il 6,5 % già identificato come P.<br />
perniciosus), il più competente vettore <strong>di</strong> L. infantum in Italia. Il rimanente 81,8 % era<br />
Sergentomya minuta. Un totale <strong>di</strong> 6 femmine <strong>di</strong> P. perniciosus catturate con trappole<br />
CDC sono risultate negative all’infezione da Leishmania. Il rimanente campione <strong>di</strong><br />
femmine <strong>di</strong> P. perniciosus (519) sarà analizzato con meto<strong>di</strong>che molecolari per valutare<br />
la prevalenza della infezione naturale del vettore. I dati cumulativi delle catture con<br />
trappole adesive, analizzati in riferimento all’abbondanza, hanno mostrato un valore<br />
me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 95,4 esemplari/m 2 (minimo 9,4). L’attività stagionale ha mostrato un picco<br />
all’inizio <strong>di</strong> luglio con 250 esemplari/m 2 trappola. Sebbene preliminari, i risultati<br />
consentono <strong>di</strong> considerare il focolaio stu<strong>di</strong>ato idoneo per futuri stu<strong>di</strong> epidemiologici<br />
sulla <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> popolazione e <strong>di</strong> trasmissione ed in particolare per la valutazione <strong>di</strong><br />
misure <strong>di</strong> controllo del vettore e per la messa a punto <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> profilassi per il cane.<br />
Parole chiave: Leishmaniosi canina, flebotomi, parametri entomologici, trasmissione.<br />
*Ringraziamenti: lo stu<strong>di</strong>o ha ricevuto un parziale contributo da Intervet/Schering-Plough Animal<br />
Health.<br />
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