XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

accademiaentomologia.it
from accademiaentomologia.it More from this publisher
31.05.2013 Views

Sessione VI – Entomologia agraria AUCHENORRINCHI (RHYNCHOTA FULGOROMORPHA & CICADO- MORPHA) IN VIGNETI DELLA VALTELLINA E DELL’ALTO LARIO (ALPI CENTRALI, LOMBARDIA) R. Nicoli Aldini Istituto di Entomologia e Patologia vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore, via Emilia Parmense 84, 29100 Piacenza E-mail: rinaldo.nicoli@unicatt.it In seguito al manifestarsi, al riacutizzarsi o al diffondersi, in vari comprensori viticoli del Nord Italia, di sintomi ascrivibili a giallumi della vite - Flavescenza Dorata (FD) e Legno Nero (LN) - trasmessi da cicaline, a partire dall’anno 2000 l’Istituto di Entomologia di Piacenza ha collaborato a progetti della Regione Lombardia finalizzati allo studio della problematica. La collaborazione è consistita anche nell’esame delle trappole usate per il monitoraggio di Scaphoideus titanus Ball (Cicadomorpha Cicadellidae), vettore di FD, allo scopo di indagare la presenza e la diffusione dell’insetto nelle aree viticole lombarde. L’attenzione nel contempo è stata rivolta anche a Hyalesthes obsoletus Signoret (Fulgoromorpha Cixiidae), vettore di LN, e ad altre cicaline talora associate a fitoplasmi di tali giallumi e pertanto indiziate come potenziali vettori, anche al fine di prelevarne dalle trappole esemplari da avviare alle analisi molecolari per la ricerca della presenza dei relativi fitoplasmi. Questo obiettivo ha portato a identificare fino al livello di genere o di specie, per quanto possibile in base alle condizioni di conservazione, le cicaline catturate; pertanto l’indagine nel suo insieme ha contribuito anche al censimento faunistico degli Auchenorrinchi nell’agroecosistema vigneto in Lombardia. Nella rete di monitoraggio dei comprensori viticoli lombardi sono rientrati i territori di 2 Comuni dell’Alto Lario (Como) e di 19 Comuni della Valtellina (Sondrio). In essi il monitoraggio ha riguardato in totale una trentina di aziende ed è stato effettuato con cartelle cromotattiche collanti gialle di formato standard (cm 12 x 24 ca) collocate sui filari e periodicamente sostituite, tra maggio-giugno e agosto-settembre. Presso l’Istituto di Entomologia di Piacenza sono state esaminate circa 250 trappole, di cui una decina provenienti dall’Alto Lario e tutte le restanti dalla Valtellina, relative a quattro anni di attività: 2000-2002 e 2005. Nel primo anno è stata evidenziata all’imbocco della Valtellina l’incipiente presenza di S. titanus, che in precedenza era sconosciuto per il comprensorio e che in seguito si è diffuso risalendo lungo le aree vitate sulla destra idrografica della valle. Soprattutto nella parte orientale del comprensorio valtellinese, benché le trappole sui filari non siano lo strumento più efficace per la sua rilevazione, è stata altresì accertata la presenza piuttosto diffusa di H. obsoletus. Tra le altre cicaline della vite e del vigneto di possibile interesse fitopatologico si segnalano, per abbondanza su singole trappole o per frequenza di presenza nelle diverse stazioni, soprattutto Empoasca vitis (Göthe) e Anoplotettix fuscovenosus (Ferrari); rara invece Zygina rhamni Ferrari. L’indagine faunistica sulla base dei dati desunti dalle trappole ha permesso di censire nell’insieme dei due comprensori non meno di una quarantina di specie di Auchenorrinchi. Parole chiave: cicaline, faunistica, monitoraggio, vettori, vite. 217

Sessione VI – Entomologia agraria OSSERVAZIONI SULL’IMPIEGO DEL CAOLINO SU FRUTTI DI AGRUMI S. Ortu & A. Cocco Dipartimento di Protezione delle Piante, Università degli Studi di Sassari, via De Nicola, 07100 Sassari E-mail: ortusal@uniss.it Sono state condotte osservazioni di laboratorio per valutare gli effetti di una sospensione di caolino al 4% di prodotto commerciale (Surround) sull’attività di ovideposizione della mosca della frutta Ceratitis capitata (Wied.) in frutti di agrumi Satsuma. Sono state svolte prove di scelta e di non-scelta confrontando il numero di ovideposizioni su frutti non trattati o protetti con caolino. Le tesi sono state tenute all’interno di gabbie di plexiglas trasparente di 30x30x30 cm di lato ed esposte a 20 femmine ovideponenti allevate in laboratorio. Nella prova di scelta i frutti trattati con la sospensione di caolino e i frutto testimone sono stati esposti a femmine di C. capitata nella stessa gabbia. Successivamente, per eliminare l’influenza delle caratteristiche intrinseche di ogni singolo frutto (grado di maturazione, colore della buccia) sul comportamento delle femmine, i frutti sono stati trattati con caolino solamente per il 50% della buccia ed esposti alle femmine ovideponenti. Infine, nella prova di non scelta le tesi sono state poste su gabbie diverse, impedendo alle femmine di poter scegliere su quale tipo di frutto ovideporre. I risultati hanno evidenziato l’effetto deterrente della sospensione di caolino sull’ovideposizione della mosca della frutta. Nelle prove di scelta le femmine hanno preferito ovideporre su frutti o parte di essi non trattati rispetto a quelli trattati con caolino evidenziando differenze statisticamente significative. I frutti non trattati, infatti, sono stati punti mediamente 13 volte più di quelli trattati (2,7 rispetto a 0,2 punture/frutto, rispettivamente). Tale tendenza è stata confermata anche sui frutti trattati solo parzialmente (5,8 punture/frutto nella porzione di frutto non trattata contro le 0,3 registrate in quella trattata). Analoghi risultati sono stati ottenuti nella prova di non scelta. In questo caso il numero delle punture sui frutti non trattati è risultato di 5,0 punture/frutto rispetto a 0,2 per ogni frutto trattato. L’efficacia del caolino nella protezione biologica dei fruttiferi dalle infestazioni di C. capitata sarà ulteriormente indagata con prove di campo per valutare anche eventuali effetti secondari indesiderati connessi alla biologia e alla fisiologia della pianta. Parole chiave: Ceratitis capitata, azione repellente, ovideposizione. 218

Sessione VI – <strong>Entomologia</strong> agraria<br />

AUCHENORRINCHI (RHYNCHOTA FULGOROMORPHA & CICADO-<br />

MORPHA) IN VIGNETI DELLA VALTELLINA E DELL’ALTO LARIO (ALPI<br />

CENTRALI, LOMBARDIA)<br />

R. Nicoli Al<strong>di</strong>ni<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> e Patologia vegetale, Università Cattolica del Sacro Cuore, via<br />

Emilia Parmense 84, 29100 Piacenza E-mail: rinaldo.nicoli@unicatt.it<br />

In seguito al manifestarsi, al riacutizzarsi o al <strong>di</strong>ffondersi, in vari comprensori viticoli del<br />

Nord Italia, <strong>di</strong> sintomi ascrivibili a giallumi della vite - Flavescenza Dorata (FD) e<br />

Legno Nero (LN) - trasmessi da cicaline, a partire dall’anno 2000 l’Istituto <strong>di</strong><br />

<strong>Entomologia</strong> <strong>di</strong> Piacenza ha collaborato a progetti della Regione Lombar<strong>di</strong>a finalizzati<br />

allo stu<strong>di</strong>o della problematica. La collaborazione è consistita anche nell’esame delle<br />

trappole usate per il monitoraggio <strong>di</strong> Scaphoideus titanus Ball (Cicadomorpha<br />

Cicadellidae), vettore <strong>di</strong> FD, allo scopo <strong>di</strong> indagare la presenza e la <strong>di</strong>ffusione<br />

dell’insetto nelle aree viticole lombarde. L’attenzione nel contempo è stata rivolta anche<br />

a Hyalesthes obsoletus Signoret (Fulgoromorpha Cixiidae), vettore <strong>di</strong> LN, e ad altre<br />

cicaline talora associate a fitoplasmi <strong>di</strong> tali giallumi e pertanto in<strong>di</strong>ziate come potenziali<br />

vettori, anche al fine <strong>di</strong> prelevarne dalle trappole esemplari da avviare alle analisi<br />

molecolari per la ricerca della presenza dei relativi fitoplasmi. Questo obiettivo ha<br />

portato a identificare fino al livello <strong>di</strong> genere o <strong>di</strong> specie, per quanto possibile in base<br />

alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> conservazione, le cicaline catturate; pertanto l’indagine nel suo<br />

insieme ha contribuito anche al censimento faunistico degli Auchenorrinchi<br />

nell’agroecosistema vigneto in Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Nella rete <strong>di</strong> monitoraggio dei comprensori viticoli lombar<strong>di</strong> sono rientrati i territori <strong>di</strong> 2<br />

Comuni dell’Alto Lario (Como) e <strong>di</strong> 19 Comuni della Valtellina (Sondrio). In essi il<br />

monitoraggio ha riguardato in totale una trentina <strong>di</strong> aziende ed è stato effettuato con<br />

cartelle cromotattiche collanti gialle <strong>di</strong> formato standard (cm 12 x 24 ca) collocate sui<br />

filari e perio<strong>di</strong>camente sostituite, tra maggio-giugno e agosto-settembre. Presso l’Istituto<br />

<strong>di</strong> <strong>Entomologia</strong> <strong>di</strong> Piacenza sono state esaminate circa 250 trappole, <strong>di</strong> cui una decina<br />

provenienti dall’Alto Lario e tutte le restanti dalla Valtellina, relative a quattro anni <strong>di</strong><br />

attività: 2000-2002 e 2005. Nel primo anno è stata evidenziata all’imbocco della<br />

Valtellina l’incipiente presenza <strong>di</strong> S. titanus, che in precedenza era sconosciuto per il<br />

comprensorio e che in seguito si è <strong>di</strong>ffuso risalendo lungo le aree vitate sulla destra<br />

idrografica della valle. Soprattutto nella parte orientale del comprensorio valtellinese,<br />

benché le trappole sui filari non siano lo strumento più efficace per la sua rilevazione, è<br />

stata altresì accertata la presenza piuttosto <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> H. obsoletus. Tra le altre cicaline<br />

della vite e del vigneto <strong>di</strong> possibile interesse fitopatologico si segnalano, per abbondanza<br />

su singole trappole o per frequenza <strong>di</strong> presenza nelle <strong>di</strong>verse stazioni, soprattutto<br />

Empoasca vitis (Göthe) e Anoplotettix fuscovenosus (Ferrari); rara invece Zygina<br />

rhamni Ferrari. L’indagine faunistica sulla base dei dati desunti dalle trappole ha<br />

permesso <strong>di</strong> censire nell’insieme dei due comprensori non meno <strong>di</strong> una quarantina <strong>di</strong><br />

specie <strong>di</strong> Auchenorrinchi.<br />

Parole chiave: cicaline, faunistica, monitoraggio, vettori, vite.<br />

217

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!