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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione VI – <strong>Entomologia</strong> agraria<br />

STUDIO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DELL’AFIDE VERDE<br />

DEL PESCO MYZUS PERSICAE MEDIANTE EPG-DC SU POMODORO<br />

TRATTATO CON BTH (BION ® )<br />

E. Marchetti 1 , S. Civolani 2 , E. Pasqualini 1 , M. Leis 2 & P. Baronio 1<br />

1<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroambientali – Università Di Bologna, Viale<br />

G. Fanin 44, 40127 Bologna E-mail: elisa.marchetti3@unibo.it<br />

2<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Biologia ed Evoluzione, Università <strong>di</strong> Ferrara, Via G. Borsari, 46,<br />

44100 Ferrara.<br />

Tra le <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> afi<strong>di</strong>, l’afide verde del pesco Myzus persicae (Sulzer) è una tra le<br />

più comuni. Esso attacca anche il pomodoro (Lycopersicon esculentum) causando<br />

deperimenti vegetativi ed avvizzimenti. E’ in grado anche <strong>di</strong> inoculare virus e altri agenti<br />

fitopatogeni con notevoli ripercussioni a livello economico.<br />

Si è voluto valutare il comportamento alimentare dell’afide M. persicae su varietà <strong>di</strong><br />

pomodoro (resistenti e suscettibili al fitomizo) trattate con il principio attivo BTH<br />

(Bion ® ). Quest’ultimo è un elicitore sintetico dell’acido salicilico, riconosciuto per la<br />

capacità <strong>di</strong> indurre resistenza a patogeni (come funghi, batteri e virus) e ad alcune specie<br />

<strong>di</strong> insetti fitofagi, in particolare quelli con apparato boccale pungente succhiatore. La<br />

tecnica impiegata è stata l’elettropenetrografia EPG-DC. Essa è stata utilizzata allo<br />

scopo <strong>di</strong>: 1) rilevare e comprendere gli eventuali meccanismi <strong>di</strong> resistenza verso M.<br />

persicae indotti dal trattamento con BTH e 2) localizzare tali meccanismi nei tessuti<br />

della pianta.<br />

Su piante trattate con BTH è stata notata una riduzione dell’ingestione della linfa<br />

elaborata da parte degli afi<strong>di</strong>, probabilmente a causa del mutamento della composizione<br />

della linfa stessa. Questo fenomeno potrebbe essere la conseguenza della produzione,<br />

nelle piante trattate, <strong>di</strong> composti terminali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa come le “PR protein”. Nessun effetto<br />

è stato notato invece a livello del pre-floema per quanto riguarda il comportamento<br />

alimentare <strong>di</strong> M. persicae su piante trattate. Questo evidenzia che non vi è stato nessun<br />

“effetto <strong>di</strong> superficie” tale da impe<strong>di</strong>re meccanicamente la penetrazione degli stiletti fra<br />

le pareti cellulari prima <strong>di</strong> arrivare al floema. Non vi sono state <strong>di</strong>fferenze neppure nel<br />

numero delle brevi punture <strong>di</strong> assaggio, responsabili della trasmissione <strong>di</strong> virus non<br />

persistenti. Di grande interesse è stata la riduzione che il BTH ha indotto sul numero <strong>di</strong><br />

afi<strong>di</strong> che arrivano ad ingerire linfa elaborata: è in questa fase infatti che avviene<br />

l’acquisizione dei virus persistenti, che si localizzano unicamente in questo tessuto. A<br />

livello floematico non è stato invece notato nessun incremento della salivazione a scapito<br />

dell’ingestione, come avviene spesso su varietà resistenti rispetto a quelle suscettibili.<br />

Parole chiave: Lycopersicon esculentum, elettropenetrografia, elicitori, resistenza.<br />

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