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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione VI – <strong>Entomologia</strong> agraria<br />

SELETTIVITÀ DI UN’ESCA AVVELENATA CON SPINOSAD SPECIFICA<br />

PER IL CONTROLLO DEI TEFRITIDI (DIPTERA TEPHRITIDAE)<br />

N. Iannotta, T. Belfiore, G. Bozzo, M.E. Noce, S. Scalercio & V. Vizzarri<br />

CRA Centro <strong>di</strong> Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, c.da Li Rocchi, 87036<br />

Rende (CS) E-mail: nino.iannotta@entecra.it<br />

La ricerca <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo degli insetti nocivi con basso impatto ambientale è<br />

promossa dall’Unione Europea e spinge alla formulazione <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong> selettivi verso la<br />

specie bersaglio. In questa ottica, gli strumenti <strong>di</strong> controllo preventivo che non<br />

prevedono l’applicazione <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong> ad ampio spettro, hanno ricevuto un crescente<br />

interesse. Fra essi il trappolaggio massale sembra essere uno dei più promettenti. I<br />

<strong>di</strong>spositivi utilizzati sono dotati <strong>di</strong> attrattivi alimentari e/o sessuali e <strong>di</strong> insettici<strong>di</strong> che<br />

agiscono per contatto o per ingestione. Per minimizzare i principali <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> questo<br />

metodo (costo elevato dei <strong>di</strong>spositivi, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> applicazione su ampie superfici) è<br />

stato introdotto un nuovo prodotto (SpintorFly®, Dow Agroscience) che prevede<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> un’esca avvelenata con minime dosi <strong>di</strong> spinosad (0,24 g/L) come insetticida.<br />

L’esca non viene collocata in campo in specifici <strong>di</strong>spositivi, ma è irrorata su una piccola<br />

porzione delle parti vegetative della coltura per <strong>di</strong>stribuire 0,24 g <strong>di</strong> principio attivo ad<br />

ettaro. Lo stu<strong>di</strong>o della selettività <strong>di</strong> un’esca avvelenata a base zuccherina è un punto<br />

focale per valutare l’opportunità del suo utilizzo in pieno campo visto che molti insetti<br />

sono attratti da sostanze zuccherine e se ne alimentano. Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto<br />

nell’oliveto sperimentale del CRA Centro <strong>di</strong> Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria<br />

Olearia sito in Rende (CS). È stato messo a punto un <strong>di</strong>segno sperimentale in cui sono<br />

stati confrontati i dati raccolti da <strong>di</strong>spositivi innescati e <strong>di</strong>spositivi non innescati. I<br />

<strong>di</strong>spositivi consistevano in pannelli collosi bianchi sul 50% dei quali è stata applicata<br />

l’esca avvelenata. I principali taxa monitorati sono stati i tefriti<strong>di</strong> Bactrocera oleae<br />

(Rossi, 1790) e Ceratitis capitata (Wiedemann 1824), bersagli dei trattamenti, oltre che<br />

Hymenoptera, Lepidoptera, Diptera, Coleoptera, Homoptera e Heteroptera. I dati sono<br />

stati raccolti nel bimestre settembre-ottobre 2008 con cadenza settimanale. È stato<br />

osservato che i <strong>di</strong>spositivi innescati hanno catturato B. oleae, C. capitata, Tephritidae e<br />

Diptera in maniera significativamente superiore rispetto ai <strong>di</strong>spositivi non innescati,<br />

mentre tutti gli altri taxa non hanno mostrato <strong>di</strong>fferenze significative. L’attrazione dello<br />

SpintorFly® è elevata nei confronti dei <strong>di</strong>tteri in generale e dei tefriti<strong>di</strong> in particolare,<br />

mentre è assente nei confronti del resto dell’entomocenosi. Questo sistema <strong>di</strong> controllo si<br />

conferma altamente selettivo ed è, pertanto, a basso impatto ambientale e consigliabile in<br />

agricoltura biologica oltre che in sistemi paesaggistici <strong>di</strong> elevato pregio<br />

conservazionistico.<br />

Parole chiave: entomofauna, agricoltura biologica, impatto ambientale.<br />

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