XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione VI – Entomologia agraria PROVA COMPARATIVA DI TRE TIPI DI TRAPPOLE PER LA CATTURA DI CERATITIS CAPITATA E BACTROCERA OLEAE* V. Palmeri 1 , O. Campolo 1 , G. M. Algeri 1 , S. B. Grande 1 , F. Di Franco 2 , S. Petralia 2 , D. Benfatto 2 , A. Di Leo 3 & V. Maione 4 1 Dipartimento GESAF - Università di Reggio Calabria E-mail: vpalmeri@unirc.it 2 CRA – Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee. 3 A.R.S.S.A - Ce.D.A. n. 6, Rossano (CS) e C.S.D., Mirto (CS). 4 A.R.S.S.A Ufficio Sperimentazione, Locri (RC). L’agricoltura biologica, che continua a svolgere un ruolo preminente tra i modelli sostenibili di utilizzo delle risorse agricole e la progressiva esclusione dai mercati di prodotti non rispondenti alle norme di tutela dei consumatori e dell’ambiente, fanno considerare con rinnovato interesse e attenzione tutte le alternative di lotta in grado di soddisfare queste esigenze. Le trappole e il loro utilizzo forniscono un valido contributo nei programmi di lotta biologica e/o integrata. Tra i Ditteri Tefritidi la Mosca mediterranea e la Mosca dell’olivo sono fra i fitofagi chiave rispettivamente per gli agrumi e l’olivo, considerato anche il ridotto numero di nemici naturali in grado di controllarli efficacemente. Vengono esposti i risultati di una prova comparativa con differenti tipi di trappole: Tap-trap ® , Dome ® e Ecotrap ® su agrumi e olivo. Le prove sono state svolte, da luglio a novembre 2008 in Calabria, nei Centri Sperimentali dell’A.R.S.S.A. di Mirto Crosia e di Locri. Lo scopo della sperimentazione era quello di valutare le differenze tra i diversi modelli di trappola, a prescindere dall’attrattivo. In ogni coltura sono state posizionate tre trappole di ogni modello, con tre ripetizioni, seguendo uno schema a blocchi randomizzati. Le trappole sono state innescate con i feromoni specifici e attivate con un insetticida. Le trappole venivano lette settimanalmente mentre, la sostituzione dei dispenser di feromoni, avveniva con cadenza mensile. I dati medi cumulati, relativi alle catture con i diversi tipi di trappole, per coltura e località sono riportati nel seguente schema: Modello trappola Località e Cultivar Locri - Mirto- W. Navel Satsuma Località e Cultivar Locri - Mirto - Frantoio Geracese Tap- trap ® 915,3 1.284,2 10,7 9,8 Ecotrap ® 421,0 504,1 4,7 2,0 Dome ® 228,7 340,7 2,3 1,7 I dati scaturiti dalla sperimentazione, sottoposti ad analisi della varianza ed al test posthoc di Tukey, evidenziano una maggiore efficacia della trappola Tap-trap ® rispetto agli altri due modelli testati. Va evidenziato che le catture di B. oleae, in tutti i modelli testati, era estremamente basso confermando la non idoneità di questa tipologia di trappole nei confronti di questo fitofago. Parole chiave: Agrumi, Olivo, Difesa, Ditteri. *Lavoro realizzato nell’ambito del progetto a sportello Co.Bio.Di.T. (Mi.P.A.A.F.) 199

Sessione VI – Entomologia agraria BACTROCERA OLEAE (ROSSI): PRESENZA DI 1,7-DIOXASPIRO-[5.5]- UNDECANO IN RELAZIONE ALLA MATURITÀ SESSUALE A. Canale 1 , B. Conti 1 , R. Canovai 1 , A. Raspi 1 & A. Carpita 2 1 Università di Pisa, Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose “G. Scaramuzzi” - Sez. Entomologia agraria, via S. Michele degli Scalzi, 2 – 56124 Pisa. E-mail: acanale@agr.unipi.it 2 Università di Pisa, Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, via Risorgimento, 35 – 56126 Pisa E-mail: adricar@dcci.unipi.it La produzione di feromoni sessuali, in ghiandole associate all’ampolla rettale, è stata evidenziata nei ditteri tefritidi per la prima volta nel maschio di Bactrocera tryoni (Froggatt). Tali ghiandole sono presenti anche nella mosca delle olive (Bactrocera oleae), sia nei maschi che nelle femmine. In B. oleae, l’1,7-dioxaspiro-[5.5]-undecano (1) è stato individuato come il principale componente bioattivo del secreto prodotto dalle ghiandole associate all’ampolla rettale delle femmine, sebbene lo stesso composto sia stato poi isolato anche da ghiandole associate all’ampolla rettale dei maschi. Sulla base della letteratura, tale composto possiede però attività attrattiva essenzialmente solo nei confronti dei maschi. Quindi, la presenza di 1 nelle femmine è stata messa in relazione ad una sua funzione di feromone sessuale, mentre alla presenza di 1 nel maschio è stata attribuita una possibile funzione di aggregazione nei confronti degli altri maschi. Nell'ambito di un programma di ricerca PRIN 2007, avente come obiettivo principale l’identificazione e la determinazione del ruolo degli eventuali componenti biologicamente attivi del secreto delle ghiandole tergali di B. oleae, a partire dallo sfarfallamento sono state preliminarmente condotte indagini sul raggiungimento della maturità sessuale in relazione alla secrezione delle ghiandole tergali e rettali, in condizioni definite di laboratorio. In primo luogo, abbiamo seguito l'andamento della produzione di 1, il feromone noto. Lo studio, condotto su estratti di ghiandole rettali di maschi e femmine selvatici vergini mediante analisi GLC-MS, ha evidenziato che 1 è presente, nei due sessi, fin dal primo giorno di vita, quindi in esemplari sessualmente immaturi. Nei maschi la quantità di 1 è massima in concomitanza del raggiungimento della maturità sessuale (5-8 gg) e decresce, fino a scomparire, oltre i 10 gg di vita. Nelle femmine, a parità di età, la produzione di 1 è maggiore e, a differenza dei maschi, non si osserva la totale scomparsa oltre i 10 gg di vita. Ulteriori indagini sono attualmente in corso per indagare la presenza, l'andamento della produzione ed il ruolo di nuovi composti presenti nei secreti delle ghiandole tergali e rettali, in funzione della maturità sessuale. Parole chiave: Tephritidae, semiochimici, ghiandole tergali, ghiandole rettali. 200

Sessione VI – <strong>Entomologia</strong> agraria<br />

BACTROCERA OLEAE (ROSSI): PRESENZA DI 1,7-DIOXASPIRO-[5.5]-<br />

UNDECANO IN RELAZIONE ALLA MATURITÀ SESSUALE<br />

A. Canale 1 , B. Conti 1 , R. Canovai 1 , A. Raspi 1 & A. Carpita 2<br />

1 Università <strong>di</strong> Pisa, Dipartimento <strong>di</strong> Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose “G.<br />

Scaramuzzi” - Sez. <strong>Entomologia</strong> agraria, via S. Michele degli Scalzi, 2 – 56124 Pisa.<br />

E-mail: acanale@agr.unipi.it<br />

2 Università <strong>di</strong> Pisa, Dipartimento <strong>di</strong> Chimica e Chimica Industriale, via Risorgimento, 35<br />

– 56126 Pisa E-mail: adricar@dcci.unipi.it<br />

La produzione <strong>di</strong> feromoni sessuali, in ghiandole associate all’ampolla rettale, è stata<br />

evidenziata nei <strong>di</strong>tteri tefriti<strong>di</strong> per la prima volta nel maschio <strong>di</strong> Bactrocera tryoni<br />

(Froggatt). Tali ghiandole sono presenti anche nella mosca delle olive (Bactrocera<br />

oleae), sia nei maschi che nelle femmine. In B. oleae, l’1,7-<strong>di</strong>oxaspiro-[5.5]-undecano<br />

(1) è stato in<strong>di</strong>viduato come il principale componente bioattivo del secreto prodotto dalle<br />

ghiandole associate all’ampolla rettale delle femmine, sebbene lo stesso composto sia<br />

stato poi isolato anche da ghiandole associate all’ampolla rettale dei maschi. Sulla base<br />

della letteratura, tale composto possiede però attività attrattiva essenzialmente solo nei<br />

confronti dei maschi. Quin<strong>di</strong>, la presenza <strong>di</strong> 1 nelle femmine è stata messa in relazione<br />

ad una sua funzione <strong>di</strong> feromone sessuale, mentre alla presenza <strong>di</strong> 1 nel maschio è stata<br />

attribuita una possibile funzione <strong>di</strong> aggregazione nei confronti degli altri maschi.<br />

Nell'ambito <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> ricerca PRIN 2007, avente come obiettivo principale<br />

l’identificazione e la determinazione del ruolo degli eventuali componenti<br />

biologicamente attivi del secreto delle ghiandole tergali <strong>di</strong> B. oleae, a partire dallo<br />

sfarfallamento sono state preliminarmente condotte indagini sul raggiungimento della<br />

maturità sessuale in relazione alla secrezione delle ghiandole tergali e rettali, in<br />

con<strong>di</strong>zioni definite <strong>di</strong> laboratorio. In primo luogo, abbiamo seguito l'andamento della<br />

produzione <strong>di</strong> 1, il feromone noto. Lo stu<strong>di</strong>o, condotto su estratti <strong>di</strong> ghiandole rettali <strong>di</strong><br />

maschi e femmine selvatici vergini me<strong>di</strong>ante analisi GLC-MS, ha evidenziato che 1 è<br />

presente, nei due sessi, fin dal primo giorno <strong>di</strong> vita, quin<strong>di</strong> in esemplari sessualmente<br />

immaturi. Nei maschi la quantità <strong>di</strong> 1 è massima in concomitanza del raggiungimento<br />

della maturità sessuale (5-8 gg) e decresce, fino a scomparire, oltre i 10 gg <strong>di</strong> vita. Nelle<br />

femmine, a parità <strong>di</strong> età, la produzione <strong>di</strong> 1 è maggiore e, a <strong>di</strong>fferenza dei maschi, non si<br />

osserva la totale scomparsa oltre i 10 gg <strong>di</strong> vita. Ulteriori indagini sono attualmente in<br />

corso per indagare la presenza, l'andamento della produzione ed il ruolo <strong>di</strong> nuovi<br />

composti presenti nei secreti delle ghiandole tergali e rettali, in funzione della maturità<br />

sessuale.<br />

Parole chiave: Tephritidae, semiochimici, ghiandole tergali, ghiandole rettali.<br />

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