XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione V – Ecologia e Etologia RISPOSTE OLFATTIVE DI ADULTI DI HYALESTHES OBSOLETUS AI COMPOSTI VOLATILI DI ALCUNE PIANTE OSPITI P. Riolo 1 , R. L. Minuz 1 , G. Anfora 2 , M. V. Rossi Stacconi 3 , N. Isidoro 1 & R. Romani 3 1 Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche, via Brecce Bianche, 60131 Ancona 2 Fondazione E. Mach (FEM), Via E. Mach 1, 38010 S. Michele all'Adige (TN) 3 Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Entomologia, Università degli Studi di Perugia, Borgo XX Giugno 74, 06121 Perugia Hyalesthes obsoletus Signoret (Hemiptera: Fulgoromorpha: Cixiidae) è il vettore naturale del fitoplasma agente causale del Legno Nero (LN) della vite. Il LN è il giallume della vite più diffuso in Europa e nel bacino del Mediterraneo, nonchè il più importante fattore limitante per questa coltura. Le caratteristiche genetiche, fisiche, metaboliche, comportamentali e sensoriali dell'insetto sono i vincoli per la scelta delle piante ospiti, scelta che per quanto riguarda H. obsoletus avviene allo stadio adulto. Sono stati intrapresi studi comportamentali, morfologici ed elettrofisiologici per approfondire le conoscenze sul ruolo svolto dai composti volatili organici nel processo di localizzazione delle piante ospiti da parte di H. obsoletus. I test comportamentali sono stati condotti in un olfattometro a due vie. Le piante ospiti analizzate sono state: Urtica dioica, Convolvolus arvensis, Calystegia sepium, Vitex agnus-castus e Vitis vinifera. Per ogni sorgente odorosa (stimolo vs bianco) sono stati osservati singolarmente 60 individui di sesso femminile e 60 individui di sesso maschile. Le prove hanno evidenziato un’attrazione significativa degli individui di sesso femminile nei confronti di U. dioica e degli individui di sesso maschile nei confronti di V. agnuscastus. Indagini ultrastrutturali delle antenne hanno evidenziato la presenza di almeno due tipologie di sensilli olfattivi posizionati a livello del pedicello. Il primo tipo è rappresentato da strutture complesse conosciute in letteratura come “plaque organs”, innervate da diverse decine di neuroni sensoriali. Il secondo tipo è costituito da sensilli tricoidei innervati ciascuno da 2 neuroni sensoriali. Sono state effettuate estrazioni in flusso d’aria delle sostanze volatili emesse dalle piante ospiti e gli estratti sono stati analizzati mediante gascromatografia abbinata sia ad elettroantennografia (GC-EAD) che a spettrometria di massa (GC-MS). Sono stati identificati composti volatili in grado di indurre significative risposte elettrofisiologiche sulle antenne di entrambe i sessi del cixide. La conoscenza di tali molecole e dei meccanismi comportamentali coinvolti nel riconoscimento dell'ospite vegetale costituiscono un punto cruciale per la messa a punto di nuove strategie di monitoraggio e di controllo di H. obsoletus. Parole chiave: Vettore Legno Nero, sostanze volatili, olfattometro, percezione olfattiva, GC-EAD 151

Sessione V – Ecologia e Etologia ANALISI DELL’ESPRESSIONE DI PROTEINE SOLUBILI COINVOLTE NELLA CHEMORECEZIONE TRAMITE SPETTROMETRIA DI MASSA* F.R. Dani 1 , S. Francese 1 , G. Mastrobuoni 1 , A. Felicioli 2 , B. Caputo 3 , G. Pieraccini 1 , G. Moneti 1 , M. Coluzzi 3 , A. della Torre 3 , P. Pelosi 4 & S. Turillazzi 1 1 Centro Interdipartimentale di Spettrometria di Massa, Universita` di Firenze; 2 Dipartimento di Anatomia, Biochimica e Fisiologia Veterinaria, Universita` di Pisa; 3 Sezione di Parassitologia, Dipartimento di Scienze di Sanita` Pubblica, Universita` ‘La Sapienza’, Roma; 4 Dipartimento di Chimica e Biotecnologie Agrarie, Università di Pisa. Le OBP (Odorant Binding Proteins) e CSP (Chemosensory Proteins) sono proteine solubili abbondantemente espresse nei chemosensilli delle antenne degli insetti dove sono coinvolte nella percezione di odoranti e feromoni. Per alcuni insetti, come ad esempio i vettori di importanti malattie umane, lo studio dell’espressione di queste proteine, viene ritenuta di grande importanza per la comprensione dei meccanismi molecolari alla base del comportamento di ricerca degli ospiti. Negli insetti sociali le OBP sono state oggetto di interesse dopo che l’espressione differenziale di una di queste proteine è stata associata a differenze comportamentali nella formica Solenopsis invicta; inoltre nella formica Camponutus japonicus, le CSP sembrano coinvolte nella percezione degli idrocarburi epicuticulari sui quali si basa la discriminazione fra compagni di nido ed estranei. Recentemente abbiamo intrapreso uno studio, basato principalmente su tecniche avanzate di spettometria di massa, mirato all’analisi dell’espressione di OBP e CSP in alcune specie di insetti, compresi il principale vettore di malaria, Anopheles gambiae e Apis mellifera. Per entrambe queste specie sono disponibili il genoma e precedenti analisi del livello di trascrizione dei geni codificanti per queste proteine. L’applicazione della tecnica di MALDI (Maldi Assisted Laser Desorption Ionization) MS (Mass Spectrometry) Profiling ci ha consentito di analizzare direttamente a livello di singola antenna, e nel caso dell'ape, a livello di singolo flagellomero, l’espressione delle OBP e CSP. I risultati mostrano che sia nelle api che nelle zanzare, poche delle ipotetiche proteine dedotte dal genoma sono espresse. Inoltre nessuna apprezzabile differenza è stata riscontrata nella loro espressione nelle regine, operaie e fuchi di Apis, mentre alcune ben marcate differenze sono state riscontate fra maschi e femmine di An. gambiae. L’analisi tramite cromatografia liquida accoppiata a esperimenti MS e MS/MS dei digeriti enzimatici di proteine separate su gel 2D-SDS ha consentito di confermare l’identificazione delle proteine precedentemente osservate negli esperimenti di MALDI MS profiling. Parole chiave: Anopheles, Apis mellifera, Polistes, OBP, CSP, MALDI Mass Spectrometry *Questa ricerca è stata finanziata con fondi del progetto PRIN 2006 prot. 2006052738 del M.I.U.R.. 152

Sessione V – Ecologia e Etologia<br />

ANALISI DELL’ESPRESSIONE DI PROTEINE SOLUBILI COINVOLTE<br />

NELLA CHEMORECEZIONE TRAMITE SPETTROMETRIA DI MASSA*<br />

F.R. Dani 1 , S. Francese 1 , G. Mastrobuoni 1 , A. Felicioli 2 , B. Caputo 3 , G. Pieraccini 1 ,<br />

G. Moneti 1 , M. Coluzzi 3 , A. della Torre 3 , P. Pelosi 4 & S. Turillazzi 1<br />

1 Centro Inter<strong>di</strong>partimentale <strong>di</strong> Spettrometria <strong>di</strong> Massa, Universita` <strong>di</strong> Firenze;<br />

2 Dipartimento <strong>di</strong> Anatomia, Biochimica e Fisiologia Veterinaria, Universita` <strong>di</strong> Pisa;<br />

3 Sezione <strong>di</strong> Parassitologia, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze <strong>di</strong> Sanita` Pubblica, Universita` ‘La<br />

Sapienza’, Roma; 4 Dipartimento <strong>di</strong> Chimica e Biotecnologie Agrarie, Università <strong>di</strong> Pisa.<br />

Le OBP (Odorant Bin<strong>di</strong>ng Proteins) e CSP (Chemosensory Proteins) sono proteine<br />

solubili abbondantemente espresse nei chemosensilli delle antenne degli insetti dove<br />

sono coinvolte nella percezione <strong>di</strong> odoranti e feromoni. Per alcuni insetti, come ad<br />

esempio i vettori <strong>di</strong> importanti malattie umane, lo stu<strong>di</strong>o dell’espressione <strong>di</strong> queste<br />

proteine, viene ritenuta <strong>di</strong> grande importanza per la comprensione dei meccanismi<br />

molecolari alla base del comportamento <strong>di</strong> ricerca degli ospiti. Negli insetti sociali le<br />

OBP sono state oggetto <strong>di</strong> interesse dopo che l’espressione <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> una <strong>di</strong> queste<br />

proteine è stata associata a <strong>di</strong>fferenze comportamentali nella formica Solenopsis invicta;<br />

inoltre nella formica Camponutus japonicus, le CSP sembrano coinvolte nella<br />

percezione degli idrocarburi epicuticulari sui quali si basa la <strong>di</strong>scriminazione fra<br />

compagni <strong>di</strong> nido ed estranei.<br />

Recentemente abbiamo intrapreso uno stu<strong>di</strong>o, basato principalmente su tecniche<br />

avanzate <strong>di</strong> spettometria <strong>di</strong> massa, mirato all’analisi dell’espressione <strong>di</strong> OBP e CSP in<br />

alcune specie <strong>di</strong> insetti, compresi il principale vettore <strong>di</strong> malaria, Anopheles gambiae e<br />

Apis mellifera. Per entrambe queste specie sono <strong>di</strong>sponibili il genoma e precedenti<br />

analisi del livello <strong>di</strong> trascrizione dei geni co<strong>di</strong>ficanti per queste proteine.<br />

L’applicazione della tecnica <strong>di</strong> MALDI (Mal<strong>di</strong> Assisted Laser Desorption Ionization)<br />

MS (Mass Spectrometry) Profiling ci ha consentito <strong>di</strong> analizzare <strong>di</strong>rettamente a livello <strong>di</strong><br />

singola antenna, e nel caso dell'ape, a livello <strong>di</strong> singolo flagellomero, l’espressione delle<br />

OBP e CSP. I risultati mostrano che sia nelle api che nelle zanzare, poche delle<br />

ipotetiche proteine dedotte dal genoma sono espresse. Inoltre nessuna apprezzabile<br />

<strong>di</strong>fferenza è stata riscontrata nella loro espressione nelle regine, operaie e fuchi <strong>di</strong> Apis,<br />

mentre alcune ben marcate <strong>di</strong>fferenze sono state riscontate fra maschi e femmine <strong>di</strong> An.<br />

gambiae.<br />

L’analisi tramite cromatografia liquida accoppiata a esperimenti MS e MS/MS dei<br />

<strong>di</strong>geriti enzimatici <strong>di</strong> proteine separate su gel 2D-SDS ha consentito <strong>di</strong> confermare<br />

l’identificazione delle proteine precedentemente osservate negli esperimenti <strong>di</strong> MALDI<br />

MS profiling.<br />

Parole chiave: Anopheles, Apis mellifera, Polistes, OBP, CSP, MALDI Mass<br />

Spectrometry<br />

*Questa ricerca è stata finanziata con fon<strong>di</strong> del progetto PRIN 2006 prot. 2006052738 del<br />

M.I.U.R..<br />

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