XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
Sessione IV – Entomologia forestale INDAGINI PRELIMINARI SULLE SPECIE DI XILOFAGI PRESENTI IN UN POPOLAMENTO A PINUS SP. DELLA SARDEGNA CENTRO-ORIENTALE P. Luciano, A. Lentini & O.V. Cao Dipartimento di Protezione delle Piante – Università degli Studi di Sassari, via E. De Nicola, 07100 Sassari E-mail: pluciano@uniss.it Le pinete della Sardegna nell’ultimo ventennio sono andate incontro ad un progressivo deperimento causato da ricorrenti siccità e dalla mancata adozione di opportune cure colturali (diradamenti e spalcature). Tali condizioni hanno favorito gli attacchi di insetti xilofagi che in alcune aree hanno provocato morie diffuse compromettendo la copertura vegetale di estese superfici. Al fine di acquisire elementi utili alla predisposizione di una efficace gestione fitosanitaria dei boschi è stato condotto uno studio preliminare sulle principali specie di insetti xilofagi presenti in una pineta con marcati segni di deperimento. Le osservazioni sono state condotte nel triennio 2005-2007 in un’area di circa 650 ettari, rimboschita nel 1980 con Pinus radiata, P. pinaster e P. nigra (località Crastazza, Bitti (NU), Sardegna centro-orientale). La presenza di adulti e larve di coleotteri xilofagi è stata valutata attraverso osservazioni dirette di campo e con la predisposizione di tronchetti esca. Parte dei tronchetti sono stati scortecciati in campo per la raccolta degli xilofagi presenti, mentre un’altra parte è stata trasportata in laboratorio e posta in gabbie di sfarfallamento. Gli esemplari di xilofagi raccolti sono stati determinati dagli specialisti del Centro di ricerca per l'agrobiologia e la pedologia (CRA-ABP, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) di Firenze. Tra gli xilofagi di maggiore dannosità sono state riscontrate tre specie di curculionidi: Pissodes castaneus (De Geer) (= notatus Fabricius), Tomicus destruens (Wollaston) e Ips sexdentatus (Börner). È stata rilevata inoltre la presenza di specie di secondaria importanza, che si insediano su piante in avanzata fase di disidratazione o già morte, quali il curculionide Hylurgus ligniperda (Fabricius), il buprestide Buprestis novemmaculata Linneus e il cerambicide Arhopalus syriacus (Reitter). P. castaneus e T. destruens sono risultati dannosi nella parte della pineta dove non sono stati avviati i diradamenti e le spalcature e le piante risultano molto sfilate, con i palchi basali completamente disseccati e un limitato sviluppo della chioma. Particolarmente grave è risultata la pratica di accatastare il legname ottenuto da piante deperienti senza averlo precedentemente scortecciato. Ciò ha determinato la concentrazione in aree limitate di ingenti quantità di adulti, in particolare di T. destruens, che si sono riversate in massa sui getti di giovani piante, fino ad allora vigorose, ponendone a rischio la sopravvivenza. Parole chiave: Curculionidae, Scolytinae, insetti corticicoli, deperimento, 135
Sessione IV – Entomologia forestale CONTRIBUTO ALLE CONOSCENZE SUL CICLO BIOLOGICO DI PISSODES CASTANEUS (DE GEER) IN ITALIA CENTRALE T. Panzavolta & R. Tiberi Dipartimento di Biotecnologie agrarie, Università degli Studi di Firenze, via Maragliano, 77 - 50144 Firenze Pissodes castaneus (De Geer) è uno xilofago le cui larve si alimentano del floema praticamente di tutte le specie di pino ed occasionalmente anche di larice e abete rosso; in Cile e Uruguay viene segnalato anche su alcune specie del genere Abies e Pseudotsuga. In Italia, dove il curculionide è presente in varie regioni, le sue pullulazioni si manifestano, localizzate, dalle pinete montane a quelle litoranee. Nonostante P. castaneus sia ubiquitario nel nostro Paese, poche e frammentarie debbono ritenersi a tutt'oggi le conoscenze sul ciclo biologico e sul comportamento della specie. Nel biennio 2004-2005, in Toscana, sono state effettuate osservazioni in natura sul ciclo di sviluppo di P. castaneus. Ogni settimana, nella pineta oggetto dello studio, veniva prelevato materiale legnoso da pini marittimi attaccati, che in laboratorio veniva esaminato per accertare la presenza e la consistenza numerica dei vari stadi di sviluppo. Inoltre, per chiarire alcune peculiarità del ciclo di sviluppo e del comportamento di P. castaneus, durante i mesi invernali sono stati prelevati, e collocati in allevamento all'aperto, tronchetti di pino marittimo attaccati. I risultati di queste indagini indicano che l'ovideposizione è concentrata in primavera e nel periodo fine estate/autunno, le larve sono presenti durante tutto l'anno ad eccezione di alcuni mesi estivi e lo svernamento è sostenuto da larve di 3° e 4° età e da adulti di precedenti generazioni. Da questo studio è emerso anche che parte degli adulti sfarfallati alla fine della primavera possono riprodursi nell'arco di poche settimane e, in tal caso, i nuovi adulti sfarfallano entro luglio dello stesso anno. In conclusione sembra confermarsi anche per l'Italia centrale la presenza di due popolazioni dello xilofago, di cui una a sviluppo lento, che si origina da uova deposte in autunno, e l'altra, caratterizzata da uno sviluppo preimmaginale molto rapido, che prende avvio da uova deposte in primavera. I parassitoidi larvali del curculionide risultati più comuni nel corso dello studio sono due imenotteri, Metacolus unifasciatus Förster e Coeloïdes sordidator (Ratzeburg), già segnalati da vari Autori a carico di specie appartenenti al genere Pissodes e anche di numerosi scolitidi. Parole chiave: etologia, curculionide, Pinus spp., parassitoidi 136
- Page 111 and 112: Sessione II - Faunistica e biogeogr
- Page 114: Presentazioni orali
- Page 117 and 118: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 119 and 120: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 122: Presentazioni Posters
- Page 125 and 126: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 127 and 128: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 129 and 130: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 131 and 132: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 133 and 134: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 135 and 136: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 137 and 138: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 139 and 140: Sessione III - Insetti Sociali e Ap
- Page 142: Sessione IV ENTOMOLOGIA FORESTALE
- Page 146 and 147: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 148 and 149: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 150 and 151: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 152: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 156 and 157: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 158 and 159: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 160 and 161: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 164 and 165: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 166 and 167: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 168: Sessione IV - Entomologia forestale
- Page 172: Presentazioni orali
- Page 175 and 176: Sessione V - Ecologia e Etologia LA
- Page 177 and 178: Sessione V - Ecologia e Etologia CO
- Page 179 and 180: Sessione V - Ecologia e Etologia AN
- Page 182: Presentazioni Posters
- Page 185 and 186: Sessione V - Ecologia e Etologia RU
- Page 187 and 188: Sessione V - Ecologia e Etologia EF
- Page 189 and 190: Sessione V - Ecologia e Etologia PE
- Page 191 and 192: Sessione V - Ecologia e Etologia QU
- Page 193 and 194: Sessione V - Ecologia e Etologia L
- Page 195 and 196: Sessione V - Ecologia e Etologia I
- Page 197 and 198: Sessione V - Ecologia e Etologia IL
- Page 199 and 200: Sessione V - Ecologia e Etologia CO
- Page 201 and 202: Sessione V - Ecologia e Etologia TA
- Page 204: Presentazioni orali
- Page 207 and 208: Sessione VI - Entomologia agraria I
- Page 209 and 210: Sessione VI - Entomologia agraria S
- Page 211 and 212: Sessione VI - Entomologia agraria I
Sessione IV – <strong>Entomologia</strong> forestale<br />
CONTRIBUTO ALLE CONOSCENZE SUL CICLO BIOLOGICO DI PISSODES<br />
CASTANEUS (DE GEER) IN ITALIA CENTRALE<br />
T. Panzavolta & R. Tiberi<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Biotecnologie agrarie, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, via Maragliano,<br />
77 - 50144 Firenze<br />
Pissodes castaneus (De Geer) è uno xilofago le cui larve si alimentano del floema<br />
praticamente <strong>di</strong> tutte le specie <strong>di</strong> pino ed occasionalmente anche <strong>di</strong> larice e abete rosso;<br />
in Cile e Uruguay viene segnalato anche su alcune specie del genere Abies e<br />
Pseudotsuga. In Italia, dove il curculionide è presente in varie regioni, le sue<br />
pullulazioni si manifestano, localizzate, dalle pinete montane a quelle litoranee.<br />
Nonostante P. castaneus sia ubiquitario nel nostro Paese, poche e frammentarie debbono<br />
ritenersi a tutt'oggi le conoscenze sul ciclo biologico e sul comportamento della specie.<br />
Nel biennio 2004-2005, in Toscana, sono state effettuate osservazioni in natura sul ciclo<br />
<strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> P. castaneus. Ogni settimana, nella pineta oggetto dello stu<strong>di</strong>o, veniva<br />
prelevato materiale legnoso da pini marittimi attaccati, che in laboratorio veniva<br />
esaminato per accertare la presenza e la consistenza numerica dei vari sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Inoltre, per chiarire alcune peculiarità del ciclo <strong>di</strong> sviluppo e del comportamento <strong>di</strong> P.<br />
castaneus, durante i mesi invernali sono stati prelevati, e collocati in allevamento<br />
all'aperto, tronchetti <strong>di</strong> pino marittimo attaccati. I risultati <strong>di</strong> queste indagini in<strong>di</strong>cano che<br />
l'ovideposizione è concentrata in primavera e nel periodo fine estate/autunno, le larve<br />
sono presenti durante tutto l'anno ad eccezione <strong>di</strong> alcuni mesi estivi e lo svernamento è<br />
sostenuto da larve <strong>di</strong> 3° e 4° età e da adulti <strong>di</strong> precedenti generazioni. Da questo stu<strong>di</strong>o è<br />
emerso anche che parte degli adulti sfarfallati alla fine della primavera possono<br />
riprodursi nell'arco <strong>di</strong> poche settimane e, in tal caso, i nuovi adulti sfarfallano entro<br />
luglio dello stesso anno. In conclusione sembra confermarsi anche per l'Italia centrale la<br />
presenza <strong>di</strong> due popolazioni dello xilofago, <strong>di</strong> cui una a sviluppo lento, che si origina da<br />
uova deposte in autunno, e l'altra, caratterizzata da uno sviluppo preimmaginale molto<br />
rapido, che prende avvio da uova deposte in primavera. I parassitoi<strong>di</strong> larvali del<br />
curculionide risultati più comuni nel corso dello stu<strong>di</strong>o sono due imenotteri, Metacolus<br />
unifasciatus Förster e Coeloïdes sor<strong>di</strong>dator (Ratzeburg), già segnalati da vari Autori a<br />
carico <strong>di</strong> specie appartenenti al genere Pissodes e anche <strong>di</strong> numerosi scoliti<strong>di</strong>.<br />
Parole chiave: etologia, curculionide, Pinus spp., parassitoi<strong>di</strong><br />
136