XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia
Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia PROGETTO LIGUSTICA: SELEZIONE E SALVAGUARDIA DI API RESISTENTI ALLE MALATTIE* A. Rovida 1,2 , D. Pradella 1 , A. Martini 2 , E. Francescato 3 , A. Terreni 1 , M. Pinzauti 4 & S. Turillazzi 5 . 1 Ass. Reg. Prod. Apistici Toscani, 2 Dip. Sc. Zootecniche, Univ.Firenze, 3 Entomon S.a.S. Firenze, 4 Fac. di Agraria, Univ. Pisa, 5 Dip. Biol.Evol., Univ. Firenze. L’allevamento di api nell’ultimo secolo ha visto l’introduzione e la diffusione al di fuori degli areali originari di razze alloctone (Apis m. carnica, Apis m. mellifera) e di ibridi che minacciano le caratteristiche di rusticità delle razze autoctone e portano all’estinzione di molti ecotipi locali. Gli ecotipi, prodotto di un processo naturale di adattamento alle condizioni ambientali dei territori di origine, possono essere un ottimo materiale genetico con il quale avviare un programma di selezione che consenta sia di salvaguardarne la conservazione, sia di individuare ceppi genetici, portatori di caratteristiche di rusticità e resistenza alle malattie, indispensabili per far fronte alle attuali difficoltà degli allevamenti apistici. Obiettivo del Progetto Ligustica è: individuare, selezionare, salvaguardare e reintrodurre sul territorio toscano api appartenenti ad Apis mellifera ligustica, con caratteristiche etologiche tipiche dell’ecotipo toscano (Felicioli e Pinzauti, 2006) e pronunciate capacità di resistenza alle malattie. Il progetto è iniziato operativamente nel 2007, sviluppando una precedente attività svolta da Pinzauti e coll.. I ceppi, assieme ad altri individuati tra gli apicoltori toscani, sono stati riuniti in apiari riserva dove sono iniziate valutazione e selezione. Un controllo continuo delle famiglie, mirato a valutare produzione, tendenza alla sciamatura, docilità ma soprattutto stato sanitario delle colonie, condotto con il monitoraggio periodico del grado d’infestazione di Varroa destructor e con il test dell’azoto, ha permesso di individuare le famiglie con caratteristiche migliori. I ceppi selezionati sono e saranno riprodotti tramite inseminazione strumentale e fecondazione naturale nella stazione istituita sull'isola di Capraia. Le particolari condizioni dell’isola e il coinvolgimento nel progetto dei due apicoltori attivi a Capraia, consentono di controllare le popolazioni maschili locali. Le regine prodotte ogni anno sono e saranno affidate agli apicoltori toscani in modo da permetterne una ulteriore valutazione e la diffusione sul territorio regionale. Questa attività preliminare, caratterizzata dalla stretta collaborazione fra apicoltori, associazioni apistiche e mondo della ricerca, ha permesso di mettere a punto un metodo di lavoro che potrà consentire di raggiungere, negli anni, gli ambiziosi obiettivi del progetto. Parole chiave: Apis mellifera ligustica, selezione, resistenza alle malattie Bibliografia: Felicioli A., M. Pinzauti. 2006. In “Risorse genetiche animali autoctone della toscana, Edizione riveduta e ampliata”, AA.VV., A.R.S.I.A.: 15-26. *La ricerca è finanziata dalla Reg. Toscana (L.R n. 50/97, art n. 3. Interventi a favore delle razze "reliquia" autoctone in pericolo di estinzione realizzato dall’A.T.I. delle tre associazioni di apicoltori toscani A.A.P.T - A.R.P.A.T. – TOSCANA MIELE). 113
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Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia<br />
PROGETTO LIGUSTICA: SELEZIONE E SALVAGUARDIA DI API<br />
RESISTENTI ALLE MALATTIE*<br />
A. Rovida 1,2 , D. Pradella 1 , A. Martini 2 , E. Francescato 3 , A. Terreni 1 , M. Pinzauti 4 &<br />
S. Turillazzi 5 .<br />
1 Ass. Reg. Prod. Apistici Toscani, 2 Dip. Sc. Zootecniche, Univ.Firenze, 3 Entomon S.a.S.<br />
Firenze, 4 Fac. <strong>di</strong> Agraria, Univ. Pisa, 5 Dip. Biol.Evol., Univ. Firenze.<br />
L’allevamento <strong>di</strong> api nell’ultimo secolo ha visto l’introduzione e la <strong>di</strong>ffusione al <strong>di</strong> fuori<br />
degli areali originari <strong>di</strong> razze alloctone (Apis m. carnica, Apis m. mellifera) e <strong>di</strong> ibri<strong>di</strong><br />
che minacciano le caratteristiche <strong>di</strong> rusticità delle razze autoctone e portano<br />
all’estinzione <strong>di</strong> molti ecotipi locali. Gli ecotipi, prodotto <strong>di</strong> un processo naturale <strong>di</strong><br />
adattamento alle con<strong>di</strong>zioni ambientali dei territori <strong>di</strong> origine, possono essere un ottimo<br />
materiale genetico con il quale avviare un programma <strong>di</strong> selezione che consenta sia <strong>di</strong><br />
salvaguardarne la conservazione, sia <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ceppi genetici, portatori <strong>di</strong><br />
caratteristiche <strong>di</strong> rusticità e resistenza alle malattie, in<strong>di</strong>spensabili per far fronte alle<br />
attuali <strong>di</strong>fficoltà degli allevamenti apistici. Obiettivo del Progetto Ligustica è:<br />
in<strong>di</strong>viduare, selezionare, salvaguardare e reintrodurre sul territorio toscano api<br />
appartenenti ad Apis mellifera ligustica, con caratteristiche etologiche tipiche<br />
dell’ecotipo toscano (Felicioli e Pinzauti, 2006) e pronunciate capacità <strong>di</strong> resistenza alle<br />
malattie. Il progetto è iniziato operativamente nel 2007, sviluppando una precedente<br />
attività svolta da Pinzauti e coll.. I ceppi, assieme ad altri in<strong>di</strong>viduati tra gli apicoltori<br />
toscani, sono stati riuniti in apiari riserva dove sono iniziate valutazione e selezione. Un<br />
controllo continuo delle famiglie, mirato a valutare produzione, tendenza alla<br />
sciamatura, docilità ma soprattutto stato sanitario delle colonie, condotto con il<br />
monitoraggio perio<strong>di</strong>co del grado d’infestazione <strong>di</strong> Varroa destructor e con il test<br />
dell’azoto, ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le famiglie con caratteristiche migliori.<br />
I ceppi selezionati sono e saranno riprodotti tramite inseminazione strumentale e<br />
fecondazione naturale nella stazione istituita sull'isola <strong>di</strong> Capraia. Le particolari<br />
con<strong>di</strong>zioni dell’isola e il coinvolgimento nel progetto dei due apicoltori attivi a Capraia,<br />
consentono <strong>di</strong> controllare le popolazioni maschili locali. Le regine prodotte ogni anno<br />
sono e saranno affidate agli apicoltori toscani in modo da permetterne una ulteriore<br />
valutazione e la <strong>di</strong>ffusione sul territorio regionale. Questa attività preliminare,<br />
caratterizzata dalla stretta collaborazione fra apicoltori, associazioni apistiche e mondo<br />
della ricerca, ha permesso <strong>di</strong> mettere a punto un metodo <strong>di</strong> lavoro che potrà consentire <strong>di</strong><br />
raggiungere, negli anni, gli ambiziosi obiettivi del progetto.<br />
Parole chiave: Apis mellifera ligustica, selezione, resistenza alle malattie<br />
Bibliografia:<br />
Felicioli A., M. Pinzauti. 2006. In “Risorse genetiche animali autoctone della toscana,<br />
E<strong>di</strong>zione riveduta e ampliata”, AA.VV., A.R.S.I.A.: 15-26.<br />
*La ricerca è finanziata dalla Reg. Toscana (L.R n. 50/97, art n. 3. Interventi a favore delle razze<br />
"reliquia" autoctone in pericolo <strong>di</strong> estinzione realizzato dall’A.T.I. delle tre associazioni <strong>di</strong><br />
apicoltori toscani A.A.P.T - A.R.P.A.T. – TOSCANA MIELE).<br />
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