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XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia<br />

POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DELL’INFEZIONE INTESTINALE DELLE<br />

API (APIS MELLIFERA) PROVOCATA DA NOSEMA CERANAE<br />

C. Costa 1, 2 , M. Lodesani 1 , F. Leonar<strong>di</strong> 2 & L. Maistrello 2<br />

1 Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura – Unità <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong><br />

apicoltura e bachicoltura, via <strong>di</strong> Saliceto 80, 40128 – Bologna<br />

E-mail: cecilia.costa@entecra.it<br />

2 Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Agrarie e degli Alimenti, Università <strong>di</strong> Modena e Reggio<br />

Emilia, Area San Lazzaro, Pad. Besta, Via G. Amendola 2, 42100 - Reggio Emilia<br />

E-mail: lara.maistrello@unimore.it<br />

La nosemiasi è una malattia delle api adulte provocata dai microspori<strong>di</strong> Nosema apis e<br />

Nosema ceranae. Quest’ultimo è stato recentemente identificato su Apis mellifera oltre<br />

che su Apis cerana, ed è ritenuto da alcuni ricercatori come un fattore importante<br />

nell’incremento delle mortalità delle api registrato negli ultimi anni in molte parti del<br />

mondo. L’unico prodotto curativo efficace è l’antibiotico fumagillina, il cui uso però non<br />

è consentito in molti paesi, inclusa l’Italia, e pone comunque il problema <strong>di</strong> residui nei<br />

prodotti dell’alveare e <strong>di</strong> reinfezioni.<br />

Il presente lavoro rappresenta il seguito <strong>di</strong> una indagine circa il potenziale utilizzo nel<br />

controllo della nosemiasi <strong>di</strong> alcuni prodotti <strong>di</strong> origine naturale, <strong>di</strong> cui in precedenza<br />

erano state controllate in prove <strong>di</strong> laboratorio l’efficacia nell’inibizione dello sviluppo <strong>di</strong><br />

Nosema ceranae e la mancanza <strong>di</strong> tossicità nei confronti delle api. In seguito a risultati<br />

promettenti sono stati selezionati alcuni prodotti da utilizzare per prove <strong>di</strong> campo: il<br />

timolo ed un prodotto commerciale contenente acido acetilsalicilico, che sono stati<br />

somministrati alle colonie (10 per tesi) insieme a uno sciroppo zuccherino durante le<br />

nutrizioni primaverili, per 2 stagioni successive. I livelli d’infezione delle colonie<br />

sottoposte alla prova sono stati stimati in campioni <strong>di</strong> api <strong>di</strong> età nota, marcate alla nascita<br />

e prelevate dall’alveare dopo due settimane. Davanti agli alveari trattati sono state poste<br />

le gabbie “underbasket” <strong>di</strong> raccolta api morte, per valutare eventuali effetti tossici dei<br />

prodotti sulle api. Inoltre nel corso della stagione sono stati registrati i parametri relativi<br />

allo sviluppo delle famiglie. I risultati non hanno evidenziato nel primo anno <strong>di</strong>fferenze<br />

significative nei livelli d’infezione, nello sviluppo delle famiglie, nella mortalità delle<br />

api, benché gli alveari trattati con il prodotto commerciale avessero la metà del numero<br />

<strong>di</strong> spore rispetto al gruppo <strong>di</strong> controllo. Nell’anno successivo invece è stata evidenziata<br />

una <strong>di</strong>fferenza significativa nei decrementi dei livelli d’infezione: nel gruppo trattato con<br />

timolo il numero <strong>di</strong> spore è <strong>di</strong>mezzato mentre nel gruppo <strong>di</strong> controllo è aumentato.<br />

Parole chiave: Imenotteri, Microspori<strong>di</strong>, sostanze <strong>di</strong> origine naturale, timolo.<br />

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