XXII CNIE - Accademia nazionale italiana di Entomologia

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31.05.2013 Views

Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia ASIMMETRIA MORFO-FUNZIONALE DEI RECETTORI OLFATTIVI DI APIS MELLIFERA L. E LATERALIZZAZIONE DELLA PERCEZIONE G. Anfora 1 , E. Frasnelli 2 , B. Maccagnani 3 , F. Trona 1 , L. Navarini 2 , M. Tasin 1 , A. Mattarrozzi 3 & G. Vallortigara 2 1 Fondazione Mach, via E. Mach 1, 38010 San Michele a/A (TN) E-mail: gianfranco.anfora@iasma.it 2 CIMeC, Università di Trento, Corso Bettini 31, 38068 Rovereto (TN); 3 Laboratorio dell’Insetto, Ass. Centro Agricoltura Ambiente, Via Argini Nord 3351, Crevalcore (BO) E-mail: bmaccagnani@caa.it L’asimmetria destra-sinistra delle strutture neurali è un fenomeno che influenza i processi cognitivi, comune e ben studiato nei Vertebrati. Asimmetrie cerebrali negli insetti sembrano collegate ai meccanismi di memoria a lungo termine. Recenti ricerche hanno evidenziato che Apis mellifera L. presenta asimmetrie di funzioni tra la parte destra e sinistra del sistema nervoso sia nella modalità visiva che olfattiva. I meccanismi di apprendimento degli stimoli olfattivi nell’ape mostrano altresì un coinvolgimento differente delle strutture di destra e di sinistra nel tempo. Nel presente lavoro si è verificata l’esistenza della lateralizzazione nell’ape a livello dei sensilli olfattivi tramite studi elettrofisiologici, morfologici, ed a livello di comportamento con biosaggi in laboratorio. Sono state registrate, mediante tecnica elettroantennografica (EAG), le risposte di entrambe le antenne (N=14) di bottinatrici di A. mellifera ligustica Spin. al linalolo, composto volatile floreale, e all’isoamilacetato, componente del feromone di allarme, (5 dosi crescenti da 0,01 a 100 µg/µl). La presenza delle diverse categorie di sensilli sulla superficie dell’antenna destra e sinistra è stata analizzata al microscopio elettronico a scansione (SEM) (N=14). Saggi comportamentali in tunnel di vetro sono stati effettuati per misurare l’attività di api dotate di una sola antenna nei confronti di una sorgente di isoamilacetato e di un pungiglione appena estratto (N=15). I composti volatili saggiati hanno indotto a ciascun dosaggio risposte EAG maggiori sull’antenna destra rispetto a quella sinistra. Sensilli olfattivi placoidei risultano più abbondanti sulla superficie dell’antenna destra rispetto a quella sinistra. Le api dotate di sola antenna destra hanno mostrato una maggiore capacità di reazione all’odore emesso dal pungiglione, mentre non sono emerse differenze significative in presenza dell’isoamilacetato sintetico. I risultati evidenziano una lateralizzazione nella percezione periferica degli odori di A. mellifera. Sono in corso studi per verificare la presenza di asimmetria funzionale in altri insetti fitofagi di interesse agrario e a livello del sistema nervoso centrale. Tali meccanismi olfattivi lateralizzati potrebbero influenzare la comunicazione intra ed interspecifica degli insetti e gli effetti di taluni pesticidi sulle strutture implicate nei processi di consolidamento e richiamo di memoria. Parole chiave: ape, sensilli olfattivi, asimmetria comportamentale, EAG, SEM. 89

Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia APIPOP: UN MODELLO INTEGRATO DELLA DINAMICA DI POPOLAZIONE E DELLA PRODUTTIVITÁ DEGLI ALVEARI F. Danuso 1 , I. Bernardinelli 1 , D. Annoscia 2 , R. Barbattini 2 , M. D’Agaro 2 , G. Burgio 3 , C. Porrini 3 , F. Sgolastra 3 , A.G. Sabatini 4 , P. Medrzycki 4 , G. Gilioli 5 , O. Campolo 5 , M. Licastro 5 , S.V. Grande 5 , A. Satta 6 , F. Buffa 6 , M. Manca 6 , I. Floris 6 , D. Laurino 7 , A. Manino 7 , A. Patetta 7 & M. Porporato 1Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Udine, Via delle Scienze 208, 33100 Udine E-mail: francesco.danuso@uniud.it 2 Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante, Università di Udine, Via delle Scienze 208, Udine. 3 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, viale Fanin 42, 40127 Bologna. 4 CRA-API, Unità di Ricerca in Apicoltura e Bachicoltura, via di Saliceto 80, 40128 Bologna. 5 Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Loc. Feo di Vito, 89060 Reggio Calabria. 6 Dipartimento di Protezione delle Piante, Sez. di Entomologia agraria, Università di Sassari, Via E. De Nicola, 07100 Sassari. 7 Dipartimento di Protezione e Valorizzazione delle Risorse Agroforestali, Università di Torino – Via Leonardo da Vinci, 44 – 10095 Grugliasco (Torino) E’ stato sviluppato un modello (ApiPop) che simula le dinamiche del “sistema alveare” con lo scopo di giungere alla stima della produttività dei pascoli, all’identificazione dei siti per la collocazione delle arnie e delle strategie ottimali di nomadismo, alla stima del grado di riempimento dei melari, alla stima della "forza" della colonia, alla valutazione della necessità di apportare alimenti esterni e all’identificazione del momento ottimale per la sostituzione dei favi, alla stima dell’evoluzione della Varroa per individuare il momento in cui eseguire i trattamenti. ApiPop è sviluppato nell’ambito del Progetto PRIN 2007 “Integrazione di conoscenze apistiche attraverso lo sviluppo e calibrazione di un modello per la simulazione dell’alveare”. Le unità di ricerca sono state individuate in funzione della loro complementarietà per competenze apistiche e dislocazione territoriale, al fine di rappresentare i principali areali italiani. Il modello integrato è formato da diversi moduli: AP-Colony (demografia della colonia); AP-Queen (attività della regina); AP-Foraging (attività di bottinamento); AP-Varroa (popolazione di varroa); AP-Production (produzione di miele e polline); AP-Vegetation (vegetazione); AP-Cells (disponibilità celle); AP-Beekeeping (operazioni apistiche). L’implementazione è realizzata con l’ambiente di modellizzazione SEMoLa (Simple, Easy to use, Modelling Language) ed è liberamente scaricabile dal Web. Contemporaneamente allo sviluppo del modello sono stati predisposti degli apiari sperimentali dai quali vengono ricavati i dati necessari alla calibrazione e validazione del modello nelle diverse condizioni. Nel presente lavoro si riferiscono i primi risultati relativi a sviluppo e calibrazione del modello. Parole chiave: modellistica, apicoltura, territorio. 90

Sessione III – Insetti Sociali e Apidologia<br />

APIPOP: UN MODELLO INTEGRATO DELLA DINAMICA DI<br />

POPOLAZIONE E DELLA PRODUTTIVITÁ DEGLI ALVEARI<br />

F. Danuso 1 , I. Bernar<strong>di</strong>nelli 1 , D. Annoscia 2 , R. Barbattini 2 , M. D’Agaro 2 , G. Burgio 3 ,<br />

C. Porrini 3 , F. Sgolastra 3 , A.G. Sabatini 4 , P. Medrzycki 4 , G. Gilioli 5 , O. Campolo 5 ,<br />

M. Licastro 5 , S.V. Grande 5 , A. Satta 6 , F. Buffa 6 , M. Manca 6 , I. Floris 6 , D. Laurino 7 ,<br />

A. Manino 7 , A. Patetta 7 & M. Porporato<br />

1Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Agrarie e Ambientali, Università <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, Via delle Scienze<br />

208, 33100 U<strong>di</strong>ne E-mail: francesco.danuso@uniud.it 2 Dipartimento <strong>di</strong> Biologia e<br />

Protezione delle Piante, Università <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, Via delle Scienze 208, U<strong>di</strong>ne.<br />

3 Dipartimento <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie Agroambientali, Alma Mater Stu<strong>di</strong>orum<br />

Università <strong>di</strong> Bologna, viale Fanin 42, 40127 Bologna. 4 CRA-API, Unità <strong>di</strong> Ricerca in<br />

Apicoltura e Bachicoltura, via <strong>di</strong> Saliceto 80, 40128 Bologna. 5 Dipartimento <strong>di</strong> Gestione<br />

dei Sistemi Agrari e Forestali, Università Me<strong>di</strong>terranea <strong>di</strong> Reggio Calabria, Loc. Feo <strong>di</strong><br />

Vito, 89060 Reggio Calabria. 6 Dipartimento <strong>di</strong> Protezione delle Piante, Sez. <strong>di</strong><br />

<strong>Entomologia</strong> agraria, Università <strong>di</strong> Sassari, Via E. De Nicola, 07100 Sassari.<br />

7 Dipartimento <strong>di</strong> Protezione e Valorizzazione delle Risorse Agroforestali, Università <strong>di</strong><br />

Torino – Via Leonardo da Vinci, 44 – 10095 Grugliasco (Torino)<br />

E’ stato sviluppato un modello (ApiPop) che simula le <strong>di</strong>namiche del “sistema alveare”<br />

con lo scopo <strong>di</strong> giungere alla stima della produttività dei pascoli, all’identificazione dei<br />

siti per la collocazione delle arnie e delle strategie ottimali <strong>di</strong> noma<strong>di</strong>smo, alla stima del<br />

grado <strong>di</strong> riempimento dei melari, alla stima della "forza" della colonia, alla valutazione<br />

della necessità <strong>di</strong> apportare alimenti esterni e all’identificazione del momento ottimale<br />

per la sostituzione dei favi, alla stima dell’evoluzione della Varroa per in<strong>di</strong>viduare il<br />

momento in cui eseguire i trattamenti.<br />

ApiPop è sviluppato nell’ambito del Progetto PRIN 2007 “Integrazione <strong>di</strong> conoscenze<br />

apistiche attraverso lo sviluppo e calibrazione <strong>di</strong> un modello per la simulazione<br />

dell’alveare”. Le unità <strong>di</strong> ricerca sono state in<strong>di</strong>viduate in funzione della loro<br />

complementarietà per competenze apistiche e <strong>di</strong>slocazione territoriale, al fine <strong>di</strong><br />

rappresentare i principali areali italiani.<br />

Il modello integrato è formato da <strong>di</strong>versi moduli: AP-Colony (demografia della colonia);<br />

AP-Queen (attività della regina); AP-Foraging (attività <strong>di</strong> bottinamento); AP-Varroa<br />

(popolazione <strong>di</strong> varroa); AP-Production (produzione <strong>di</strong> miele e polline); AP-Vegetation<br />

(vegetazione); AP-Cells (<strong>di</strong>sponibilità celle); AP-Beekeeping (operazioni apistiche).<br />

L’implementazione è realizzata con l’ambiente <strong>di</strong> modellizzazione SEMoLa (Simple,<br />

Easy to use, Modelling Language) ed è liberamente scaricabile dal Web.<br />

Contemporaneamente allo sviluppo del modello sono stati pre<strong>di</strong>sposti degli apiari<br />

sperimentali dai quali vengono ricavati i dati necessari alla calibrazione e validazione del<br />

modello nelle <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni.<br />

Nel presente lavoro si riferiscono i primi risultati relativi a sviluppo e calibrazione del<br />

modello.<br />

Parole chiave: modellistica, apicoltura, territorio.<br />

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