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I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia

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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />

propria realtà locale, il senso universale della propria fede e la globalità della sua esperienza<br />

umana. In questa prospettiva, il pellegr<strong>in</strong>aggio, si qualifica come un momento di ripensamento<br />

critico, di immersione nel tempo e nello spazio della sacralità, impegnando la persona e il gruppo<br />

nella condivisione di un percorso di trasformazione <strong>in</strong>teriore. Sia nella preparazione, sia nello<br />

svolgimento del viaggio matura un atteggiamento <strong>in</strong>teriore ed esteriore più libero e più<br />

disponibile rispetto all’ord<strong>in</strong>ario quotidiano. <strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio risponde, per questo, ad una<br />

strutturale esigenza umana di socialità e di comunicazione che più facilmente sottraggono alla<br />

frammentarietà di tutti i giorni e co<strong>in</strong>volgono <strong>in</strong> una esperienza unificatrice e globale.<br />

In questo senso diventa metafora della fondamentale unità e bontà dell'uomo nell'universo, ben<br />

oltre la conflittualità e la discont<strong>in</strong>uità di un rapporto superficiale o poco attento verso la natura<br />

e l’ambiente <strong>in</strong> cui si è quotidianamente <strong>in</strong>seriti. In quanto esperienza globale di un ritrovato<br />

equilibrio, riconsegna la persona al rispetto e all’amore per l’ambiente, naturale e culturale, che<br />

così può essere riconosciuto e qualificato come forma primaria e privilegiata di una d<strong>in</strong>amica<br />

umana e comunicativa a tutto orizzonte. Infatti, i v<strong>in</strong>coli della fede e delle sue conseguenti<br />

esplicitazioni (fraternità, amicizia, solidarietà…), che uniscono <strong>in</strong> modo alquanto labile gli<br />

uom<strong>in</strong>i nella vita quotidiana, sono qui palesati e attuati: il pellegr<strong>in</strong>o verifica che non deve<br />

sentirsi solo sulla terra, è <strong>in</strong>serito <strong>in</strong> una cont<strong>in</strong>uità storica ed è fortificato, per il camm<strong>in</strong>o di ogni<br />

giorno, dalla prossimità/condivisione di tanti altri che percorrono la stessa strada e vivono,<br />

seppur <strong>in</strong> modo diversificato, la stessa vicenda. Questa condizione è leggibile anche nella gioia<br />

profonda, serena, che traspare dal volto di tanti non solo nel viaggio, ma soprattutto alla sua<br />

conclusione.<br />

In tale ottica di condivisione e di relazione, il pellegr<strong>in</strong>aggio, creando condizioni di prossimità,<br />

riporta all’attenzione e alla cura, di ciascuno e del gruppo, non solo il senso della contiguità e<br />

dell’appartenenza, ma soprattutto quello della <strong>in</strong>terdipendenza: nessuno arriva alla meta da solo,<br />

e tutti partecipano della realizzazione del s<strong>in</strong>golo. <strong>Il</strong> camm<strong>in</strong>o solidifica, <strong>in</strong> ciascuno e <strong>in</strong> tutti, i<br />

legami e la dipendenza dagli altri; determ<strong>in</strong>a una crescita nei valori della solidarietà, dell’altruismo<br />

e della disponibilità dis<strong>in</strong>teressata e autentica; <strong>in</strong> una parola, diventa scuola di umanità. Victor<br />

Turner segnala un passaggio processuale dal s<strong>in</strong>golo all’esperienza della comunità, mettendo<br />

l'accento sulle d<strong>in</strong>amiche, <strong>in</strong>teriori e fisiche, all’<strong>in</strong>terno della communitas provvisoria dei<br />

viaggiatori: «<strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio dimostra la classica forma triplice di un rito di passaggio: (1)<br />

separazione (l’<strong>in</strong>izio del viaggio), (2) lo stato lim<strong>in</strong>ale (il viaggio stesso, il soggiorno nel santuario<br />

e l’<strong>in</strong>contro con il sacro) e (3) la re-aggregazione (il ritorno a casa). Lo stato <strong>in</strong>termedio dei<br />

pellegr<strong>in</strong>aggio è segnato dalla consapevolezza di una liberazione temporanea da legami sociali e<br />

da un senso forte di communitas, come pure dalla preferenza per la semplicità di abbigliamento<br />

e di comportamento, da un senso di dura prova e di riflessione sul significato fondamentale della<br />

propria religione. L'elemento del pellegr<strong>in</strong>o è il movimento verso il quale egli viene sp<strong>in</strong>to dal<br />

magnetismo spirituale di un centro di pellegr<strong>in</strong>aggio» 6 .<br />

<strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>o, collocato tra i due poli della ricerca di una solida axis mundi della sua fede e della<br />

provvisorietà del viaggio stesso all’<strong>in</strong>terno della communitas temporanea, sperimenta questa fase<br />

6 Turner V. (1987), Pilgrimage. An Overview, <strong>in</strong> Eliade M.(a cura di) (1987), The Encyclopaedia of Religion, Vol.11, New York ,<br />

Macmillan, p. 328.<br />

<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.8

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