I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia
I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia
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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />
3.4.1 Possibili l<strong>in</strong>ee di azione<br />
Sulla scorta delle valutazioni f<strong>in</strong>o ad ora del<strong>in</strong>eate emergono alcune osservazioni essenziali sulle<br />
quali si andrà a fondare le ipotesi per le possibili strategie di market<strong>in</strong>g da implementare.<br />
Riassumendo, le considerazioni emerse dallo studio, risultano le seguenti:<br />
a) la componente religiosa e devozionale del Santo e della Verg<strong>in</strong>e sono i pr<strong>in</strong>cipali fattori di<br />
notorietà dell’<strong>in</strong>tera Regione;<br />
b) medio-bassa fruizione dell’offerta turistica del luogo da parte del turista <strong>religioso</strong>;<br />
c) debole strutturazione dell’offerta turistica dell’<strong>in</strong>tero territorio. Una maggiore strutturazione<br />
e promozione turistica si registra nelle zone a ridosso della costa regionale che, accogliendo<br />
flussi <strong>turistici</strong> rilevanti, risultano più strutturate di quelle di entroterra, dove manca uno sviluppo<br />
turistico diverso da quello <strong>religioso</strong>, ove presente;<br />
d) necessità da parte dei visitatori di una maggiore conoscenza dell’offerta turistica religiosa e<br />
culturale dei diversi luoghi;<br />
e) un possibile ritorno da parte dei devoti, fondato su un fabbisogno devozionale costante nel<br />
tempo.<br />
Al f<strong>in</strong>e di catturare un sempre maggior numero di laici (mossi da bisogni non esclusivamente<br />
spirituali) e fidelizzare le presenze dei “devoti puri”, è necessario utilizzare nuovi strumenti di<br />
comunicazione, di consenso da parte dei pr<strong>in</strong>cipali stakeholders sia pubblici e privati, di<br />
collaborazione e coesione con gli stessi, al f<strong>in</strong>e di promuovere un’offerta <strong>in</strong>tegrata e globale.<br />
Bisogna raggiungere i tour operator e, tramite essi, i gruppi organizzati non ancora <strong>in</strong>teressati<br />
all’area.<br />
<strong>Il</strong> rapporto con i tour operator, <strong>in</strong>fatti, diviene un elemento essenziale e strategico per ampliare<br />
la conoscenza dei luoghi. Attraverso un’efficace campagna di comunicazione, f<strong>in</strong>alizzata ad<br />
ottener un apprezzamento dei “visitatori religiosi”, verso i diversi claster <strong>turistici</strong> del luogo, si<br />
potrà puntare ad una maggiore stanzialità <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di pernottamenti. E’ considerevole qu<strong>in</strong>di,<br />
r<strong>in</strong>forzare, e dove necessario, <strong>in</strong>serire i luoghi della fede della Regione <strong>Campania</strong> nei pacchetti<br />
<strong>turistici</strong> dei tour operator, sia nazionali che <strong>in</strong>ternazionali; enfatizzare il tr<strong>in</strong>omio fede-culturaterritorio.<br />
Ovviamente, il desiderio di tornare risulta un’importante leva di market<strong>in</strong>g su cui<br />
lavorare per implementare valide strategie.<br />
Sulla base di queste riflessioni emergono le possibili l<strong>in</strong>ee di sviluppo della strategia che si<br />
<strong>in</strong>tende proporre:<br />
1) fidelizzazione dei “devoti puri”;<br />
2) maggiore co<strong>in</strong>volgimento dei flussi <strong>turistici</strong> laici (anche di quelli <strong>in</strong>dividuali non organizzati);<br />
3) valorizzazione dell’<strong>in</strong>tera gamma dell’offerta potenziale del territorio campano. Si tratta di<br />
un’offerta globale che <strong>in</strong>tessa, coord<strong>in</strong>a e organizza religione-storia-arte-natura;<br />
4) sviluppo di efficaci azioni di promozione dell’<strong>in</strong>tero territorio che punt<strong>in</strong>o, non solo sulla<br />
promozione f<strong>in</strong>e a stessa, ma anche sulla diffusione del concetto di qualità <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di siti, di<br />
strutture di accoglienza (alberghiera, extra-alberghiera e religiosa), di strutture di ristorazione, di<br />
parcheggi, di trasporti, di viabilità; <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi qualità <strong>in</strong>tesa come concreta ed ottimale fruibilità del<br />
luogo.<br />
<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.79