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I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia

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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />

beni ecclesiali e del patrimonio culturale della Chiesa, utilizzatore cioè di beni che hanno<br />

prettamente un valore economico. E’ pur vero che le logiche economiche sono fondamentali <strong>in</strong><br />

un’economia di mercato, ma non devono discostarsi e divenire prevalenti rispetto alla<br />

dimensione primaria della promozione culturale e della evangelizzazione 64 . A tal proposito, la<br />

consulta pastorale della Peregr<strong>in</strong>atio ad Petri Sedem ha def<strong>in</strong>ito, <strong>in</strong> occasione del Giubileo del 2000, i<br />

criteri di accoglienza dei pellegr<strong>in</strong>i per l'Anno Santo, del<strong>in</strong>eando la “giornata-tipo” e la<br />

“settimana-tipo” di un pellegr<strong>in</strong>o, al f<strong>in</strong>e di dare un senso il più <strong>religioso</strong> possibile al<br />

pellegr<strong>in</strong>aggio. Garantire l’accoglienza significa lavorare su più fattori: quello dell’organizzazione,<br />

delle <strong>in</strong>frastrutture, delle opere d’arte, degli animatori, della comunità di accoglienza.<br />

In ultimo, è bene sottol<strong>in</strong>eare che i luoghi dell’accoglienza devono essere rispettati nella loro<br />

dest<strong>in</strong>azione d'uso, nella loro specificità che non deve essere danneggiata dalla visita turistica; se<br />

accadesse ciò, ne verrebbe seriamente danneggiata la sacralità del luogo a discapito anche del<br />

Turismo Religioso. Purtroppo tutto ciò spesso non accade; è term<strong>in</strong>ato il tempo<br />

dell’improvvisazione, del frettoloso attrezzarsi per arg<strong>in</strong>are al meglio flussi <strong>turistici</strong>, che <strong>in</strong>vece<br />

andrebbero preannunciati: è necessaria una vasta progettazione supportata da competenze<br />

adeguate, capaci di comunicare messaggi corretti, proposte fattive che suscit<strong>in</strong>o un concreto<br />

<strong>in</strong>teresse, serie esperienze religiose e culturali che co<strong>in</strong>volgano la coscienza e l’<strong>in</strong>teriorità di ogni<br />

visitatore. Tutto ciò potrà determ<strong>in</strong>are una effettiva soddisfazione e una possibilità di ritorno.<br />

L’ultima componente qualitativa è quella turistica, che <strong>in</strong>globando le precedenti va <strong>in</strong>tesa<br />

nell’importanza di fattori propri di un’offerta turistica <strong>in</strong> generale e qu<strong>in</strong>di anche di quella<br />

religiosa. L’offerta turistica si concretizza <strong>in</strong> it<strong>in</strong>erari e percorsi tra santuari, chiese, abbazie,<br />

monumenti, musei, centri storici. Per raggiungere livelli ottimali, l’offerta di Turismo Religioso<br />

deve essere specifica. Gli it<strong>in</strong>erari di tipo specialistico, devono essere rispettosi delle motivazioni<br />

del visitatore di quel luogo sacro: questo significa <strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> un’offerta che sia riguardosa delle<br />

esigenze personali e spirituali del s<strong>in</strong>golo, elementi che costituiscono l’essenza e l’unicità di<br />

questa particolare tipologia di turista. Ciò implica che gli ambienti religiosi devono essere<br />

adeguati: puliti, usufruibili, immersi nel silenzio e rispettosi della contemplazione del Div<strong>in</strong>o e<br />

della bellezza. Le strutture ricettive, rivestono un’importanza particolare, <strong>in</strong> quanto creano,<br />

assieme ai beni religiosi e al paesaggio, quell’atmosfera particolare e mistica che differenzia il<br />

Turismo Religioso da altre tipologie di <strong>turismo</strong>. A tutto ciò ovviamente, si aggiungono altri<br />

fondamentali fattori quali i trasporti, la competenza degli animatori liturgici delle guide e degli<br />

accompagnatori. Quest’ultimi risultano fondamentali, <strong>in</strong> quanto parte <strong>in</strong>tegrante di quel contatto<br />

umano di cui si diceva, che determ<strong>in</strong>a il viaggio <strong>religioso</strong>, ne enfatizza le peculiarità e le<br />

differenze, rendendolo <strong>in</strong>confondibile, perché unico.<br />

Non da ultimo, la comunicazione deve essere conforme al particolare viaggio dell’anima, sia<br />

nello scritto che nel l<strong>in</strong>guaggio orale. Una attenzione specifica deve essere data ai materiali<br />

promo-comunicazionali che dovranno essere utilizzati <strong>in</strong> tutte le varietà: guide, giornali,<br />

brochure, manifesti, dépliants, dispoditivi audio-visivi e multimediali. Oltre a questi tradizionali<br />

strimenti di comunicazione non bisogna trascurare quelli specifici quali: sussidi liturgici,<br />

vademecum del pellegr<strong>in</strong>o, oggettistica religiosa <strong>in</strong> genere. <strong>Il</strong> l<strong>in</strong>guaggio verbale, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>teso <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i di omelie, animazione liturgica, parole dell’accoglienza, contribuisce ancor di più a<br />

rendere unica l’esperienza del viaggio <strong>religioso</strong>.<br />

Tutto ciò è qualità culturale nel Turismo Religioso, qualità che, se attuata, fa si che il visitatore si<br />

senta veramente co<strong>in</strong>volto e viva un’esperienza unica dal punto di vista <strong>religioso</strong> e culturale.<br />

64 Chenis, op. cit.<br />

<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.78

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