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I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia

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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />

vitale, alla luce di questo sguardo <strong>in</strong>teriore, diventano paesaggio; contesto che non solo esprime<br />

le profondità di uno spirito reso abile nel riconoscere l’ambiente, ma ne rappresenta una<br />

concreta via di riappropriazione globale e <strong>in</strong>carnata. <strong>Il</strong> viaggiare è dunque acquisizione di una<br />

sensibilità <strong>in</strong>tuitiva <strong>in</strong> cui la dimensione <strong>in</strong>teriore è sollecitata alla contemplazione, è risvegliata<br />

alla sua capacità di percezione dell’umano e del div<strong>in</strong>o 4 . In questa sensibilità, sempre più aff<strong>in</strong>ata,<br />

l’uomo matura la consapevolezza di tutta la sua realtà personale, spirituale e <strong>in</strong>carnata.<br />

Inoltre, per poter <strong>in</strong>nescare un profondo dialogo di reciprocità tra queste componenti<br />

strutturanti la globalità dell’uomo, è necessario, prima che opportuno, consentire una vera<br />

qualificazione, una valorizzazione piena, ben oltre la semplice fruizione/utilizzazione (uti/frui),<br />

della realtà ambientale-culturale con cui si viene costantemente a contatto. In questa prospettiva<br />

il viaggio <strong>religioso</strong> diviene paradigma di una globalità di senso e di appartenenza che<br />

caratterizzano, con l’esperienza dell’armonia ritrovata e della quiete sperimentata, la particolare<br />

partecipazione, attraverso quei luoghi e quei tempi, ad un <strong>in</strong>contro rigenerante non solo con la<br />

trascendenza e con se stessi, ma anche e con gli altri e con il mondo.<br />

Tutto questo sp<strong>in</strong>ge alla conseguente considerazione che le esperienze del viaggio e della<br />

contemplazione, complesse e articolate, non possono solo essere raccontate o rappresentate, ma<br />

chiedono di essere vissute <strong>in</strong> modo personale e diretto, per essere specificamente e fisicamente<br />

percepite. Ricordando la visione e l’esperienza <strong>in</strong>tuitivo-contemplativa delle sue montagne, C.C.<br />

Lorenz Hirschfeld (1765) scriveva: «Bisogna essere stati lassù di persona per potersi fare un’idea<br />

di tutta quella maestosità e meraviglia, e allora si annovera quel momento tra i più belli ed<br />

<strong>in</strong>dimenticabili della propria vita (…), tra quegli attimi <strong>in</strong> cui ci si sente più vic<strong>in</strong>i allo spirito<br />

universale». <strong>Il</strong> viaggio, tra contemplazione e percezione fisica del contesto culturale e ambientale,<br />

diventa metafora del senso stesso dell’umano e della qualità del suo mondo vitale, storico e<br />

trascendente.<br />

1.2 <strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio: s<strong>in</strong>golare esperienza di relazioni qualitative<br />

<strong>Il</strong> term<strong>in</strong>e pellegr<strong>in</strong>aggio, etimologicamente, <strong>in</strong>dica la condizione di colui che si trova per agros,<br />

vale a dire <strong>in</strong> campagna, fuori della città; lontano dal luogo della dimora abituale, fissa 5 . F<strong>in</strong> dai<br />

primi secoli del cristianesimo questa particolare esperienza della fede ha assunto una sua<br />

caratterizzazione quasi tecnica, <strong>in</strong>dicando l’azione di una persona (o gruppo di persone) che,<br />

lasciando la propria residenza abituale, si reca ad un luogo sacro per vivere esperienze religiose.<br />

È presente anche <strong>in</strong> altre forme cultuali, ma è <strong>in</strong>dubbio che durante i circa duemila anni di storia<br />

della comunità cristiana, questa specifica forma ha assunto caratterizzazioni e motivazioni<br />

proprie, sicuramente ancora attuali e rilevanti.<br />

In positivo, nella nostra epoca, si presenta come un momento privilegiato <strong>in</strong> cui la persona,<br />

lasciando gli impegni quotidiani, cerca di sperimentare, al di là degli orizzonti limitati della<br />

4 Platone, Repubblica, VII 523a; cf Teeteto, 155d<br />

5 Lavor<strong>in</strong>i R. (1997), <strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio cristiano, Genova, Marietti 1820.<br />

<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.7

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