I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia
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Salerno<br />
Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />
<strong>Il</strong> culto di Sant’Andrea nel Duomo di Amalfi<br />
Fondato nel X secolo, con la sua imponenza spettacolare è una testimonianza della grandezza<br />
dell’antica Repubblica Mar<strong>in</strong>ara. Agli <strong>in</strong>izi del ’300, un pellegr<strong>in</strong>o proveniente dalla Terra Santa<br />
scoprì che dall’altare della cripta che custodisce le reliquie del santo scorreva un liquido,<br />
<strong>in</strong>terpretato come una “manna” dal potere taumaturgico. Particolarmente viva la pietà popolare<br />
nei confronti del santo, che viene celebrato per tutto il mese di novembre comune preghiera, la<br />
“coronella”, recitata <strong>in</strong>torno alla sua tomba.<br />
<strong>Il</strong> Duomo di Salerno<br />
La Cattedrale è dedicata a san Matteo, patrono della città. Splendido esempio di architettura<br />
romanica, fu costruita allo scopo di ospitare le reliquie del santo, ritrovate nel 1079. Due le feste<br />
religiose più sentite dai salernitani, entrambe legate al culto del patrono: il 6 maggio si festeggia la<br />
traslazione delle reliquie nel Duomo, il 21 settembre l’onomastico del santo viene celebrato con<br />
una solenne processione e fuochi pirotecnici a mare.<br />
Nella prov<strong>in</strong>cia di Salerno, emerge come area di <strong>in</strong>teresse quella di Vallo della Lucania. Come<br />
rilevato dai dati forniti da Don Carm<strong>in</strong>e Troccoli-Responsabile del Turismo Religioso della<br />
Diocesi di Vallo della Lucania, le presenze dei turisti religiosi si aggirano <strong>in</strong>torno a circa 80.000<br />
pellegr<strong>in</strong>i. I flussi <strong>in</strong> questione sono devoti alla Madonna del Granato, alla Madonna del Carm<strong>in</strong>e<br />
di Catona e alla Madonna della Stella. I flussi i out-go<strong>in</strong>g risultano pari a circa 5.000 persone. E’ da<br />
evidenziare che tale affluenza è dovuta anche alla presenza nella zona di località turistiche e<br />
balneari di <strong>in</strong>teresse quali: Paestum, Capaccio, Velia, Acropoli.<br />
<strong>Il</strong> Santuario della Madonna del Granato<br />
Non lontano dagli scavi archeologici di Paestum, sorge il Santuario della Madonna del Granato.<br />
<strong>Il</strong> culto della Verg<strong>in</strong>e sembra sia profondamente legato ad una delle div<strong>in</strong>ità classiche, <strong>in</strong>trodotta<br />
dai coloni greci e ad un forte sentimento popolare, che i fedeli le manifestano portandole <strong>in</strong><br />
dono dei melograni.<br />
Nella l<strong>in</strong>gua locale la parola granato sta a designare, <strong>in</strong>fatti, il frutto dai caratteristici semi,<br />
rivestiti di polpa rossa, e dal sapore acidulo-dolciastro; il term<strong>in</strong>e proviene direttamente dal lat<strong>in</strong>o<br />
volgare del XIV secolo, dove il melograno, che pure <strong>in</strong> italiano ha delle varianti, era detto melum<br />
granatum.<br />
L'immag<strong>in</strong>e femm<strong>in</strong>ile che riveste di fasc<strong>in</strong>o il Santuario è, <strong>in</strong>vece, con ogni probabilità, quella di<br />
Hera Argiva: molti studiosi ritengono che la Madonna del Granato rappresenti la cont<strong>in</strong>uità di<br />
tale culto, del quale si è voluta lasciare una traccia, dapprima nei riti pagani e popolari, assimilati<br />
poi a quelle credenze cristiano- cattoliche, che variano secondo l'identità regionale.<br />
La somiglianza tra le due figure è stata r<strong>in</strong>tracciata attraverso lo studio comparato di due<br />
iconografie: l'una ritrae la Madonna mentre tiene <strong>in</strong> mano i melograni e l'altra, nel tempio di<br />
Paestum, ritrae la dea seduta sul trono.<br />
<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.51