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I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia

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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />

2 Le caratteristiche del Turismo Religioso <strong>in</strong> Italia<br />

2.1 Breve analisi dello scenario turistico <strong>in</strong> Italia<br />

<strong>Il</strong> <strong>turismo</strong>, quale fenomeno ampio e complesso con conseguenze che si ripercuotono<br />

sull’ambiente, sul sistema economico, produttivo e sociale di una nazione, non può essere<br />

trascurato, ma oggetto di approfondite analisi e studi.<br />

Quasi sei miliardi di spostamenti all'anno (500 milioni i soli voli <strong>in</strong>ternazionali), 127 milioni di<br />

occupati nel mondo, un fatturato pari al 6% del PIL del pianeta 21 .<br />

Data la consistenza assunta nel corso degli anni, il fenomeno turistico potrebbe essere def<strong>in</strong>ito<br />

come un bene di largo consumo, non più “roba da ricchi” ma una manifestazione di consumo<br />

che nel tempo ha co<strong>in</strong>volto sempre un numero maggiore e variegato di persone. Se si volesse<br />

elencare i fattori propulsori di tale espansione, sicuramente andrebbero citati: la globalizzazione<br />

(che ha <strong>in</strong>fluenzato notevolmente le scelte del consumatore turista <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di dest<strong>in</strong>azione,<br />

tipologia di viaggio, modalità di fruizione), la modernizzazione dei trasporti, l’<strong>in</strong>nalzamento del<br />

tenore di vita, l’avvento della tecnologia, che ha permesso la nascita di canali di ricerca e<br />

prenotazione dei viaggi alternativi, l’abbattimento dei costi soprattutto aerei; elementi tutti che<br />

hanno contribuito <strong>in</strong> modo sostanziale allo sviluppo del <strong>turismo</strong> quale fenomeno di massa.<br />

In Italia, terra dal patrimonio monumentale, paesaggistico e culturale ricchissimo, lo studio del<br />

fenomeno assume una rilevanza strategica per l’<strong>in</strong>tera economia del paese. E’ pur necessario<br />

però, affermare che negli ultimi anni il <strong>turismo</strong> nel nostro paese ha subito rallentamenti nel<br />

processo di crescita e, <strong>in</strong> alcuni casi, cali di domanda. Alcuni turisti, specie tra quelli stranieri,<br />

hanno preferito come dest<strong>in</strong>azione delle proprie vacanze altri luoghi rispetto al Bel Paese; per<br />

es. per i tedeschi si è registrato una dim<strong>in</strong>uzione del 13,5% <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di presenza, nel<br />

qu<strong>in</strong>quennio 2000/2004, così come per gli austriaci (- 9% delle presenze nello stesso periodo) 22 .<br />

Su questi cali di domanda molto si è ragionato e detto; le cause sono state attribuite ad una serie<br />

di fattori esogeni quali la crisi economica, l’aumento dei prezzi e il conseguente calo nella<br />

domanda di consumi, l’<strong>in</strong>cremento di attentati terroristici, ecc. Cali di crescita di tal genere<br />

devono giungere altre posizioni di rilassatezza tipiche della cultura italiana, e soprattutto, dalla<br />

errata consapevolezza che una volta conquistata la domanda se ne può usufruire all’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito. In<br />

realtà non è così; come da tempo succede nel settore <strong>in</strong>dustriale, anche nel <strong>turismo</strong> è necessario<br />

alimentare cont<strong>in</strong>uamente la domanda - come si direbbe <strong>in</strong> gergo specialistico, “fidelizzare” il<br />

cliente - arricchendo l’offerta di “elementi speciali” che, attraverso l’<strong>in</strong>novazione e la qualità,<br />

permettano il raggiungimento di posizioni competitive vantaggiose rispetto agli altri paesi<br />

concorrenti.<br />

A questi rallentamenti nel processo di sviluppo si aggiunga che spesso nel nostro Paese, specie <strong>in</strong><br />

alcuni contesti quali il Meridione, è assente una vera e propria politica del <strong>turismo</strong>, o quanto<br />

meno, una politica di tipo univoco. Infatti, gli <strong>in</strong>terventi nel comparto turistico negli ultimi tempi<br />

sono stati moltissimi, a vari livelli e da parte di Istituzioni pubbliche e private. A ciò si aggiunga il<br />

fenomeno della frammentazione legislativa; basti pensare che la Legge n. 217/1983 (ex Legge<br />

Quadro sul Turismo) è stata applicata dalle Regioni <strong>in</strong> tempi differenti, e da qualche Regione mai<br />

applicata, ed <strong>in</strong> più quando si è agito, gli strumenti di <strong>in</strong>tervento sono stati dei più difformi:<br />

<strong>in</strong>formazione risulta la parrocchia e <strong>in</strong> m<strong>in</strong>ima parte le agenzie e i tour operator. Per i “liaci” <strong>in</strong>vece, come immag<strong>in</strong>abile, si<br />

<strong>in</strong>verte il peso della fonte: poco la parrocchia e <strong>in</strong> misura rilevante le agenzie e i tour operator.<br />

21 http://it.viaggiareibalcani.net/<strong>turismo</strong>ggi<br />

22 Ventur<strong>in</strong>i G. (2006), L’Italia del <strong>turismo</strong>: più qualità nel rilancio, <strong>in</strong> La Rivista del Turismo, n. 2, p. 1.<br />

<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.17

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