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I prodotti turistici in Campania. Il turismo religioso - Economia

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Copyright 2008 © Osservatorio del Turismo della Regione <strong>Campania</strong><br />

<strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio si trasforma, dunque, <strong>in</strong> qualificante opportunità culturale; concorre alla<br />

reciproca conoscenza degli uom<strong>in</strong>i, allo sviluppo del senso di ospitalità; riduce la distanza tra le<br />

classi sociali e le razze umane; v<strong>in</strong>ce l’isolamento dei popoli, favorendo il superamento di <strong>in</strong>utili<br />

pregiudizi mediante il diretto contatto con civiltà, etnie e culture; costituisce una delle risorse<br />

economiche di rilievo per più nazioni; promuove il processo di unificazione dell’umanità. <strong>Il</strong><br />

pellegr<strong>in</strong>aggio e il viaggio <strong>religioso</strong> sono il fondamento del Turismo Religioso che non si pone<br />

solo come strumento di pace e di fraternità tra gli uom<strong>in</strong>i, ma facilita altresì contatti culturali,<br />

divenendo strumento di dialogo e opportunità di scambio, di <strong>in</strong>tegrazione umana, culturale ed<br />

economica.<br />

1.3 Evoluzione storica del pellegr<strong>in</strong>aggio verso il Turismo Religioso<br />

Dopo le riflessioni sulla dimensione spirituale e umanizzante dell’esperienza religiosa del viaggio<br />

e del pellegr<strong>in</strong>aggio, nelle pag<strong>in</strong>e seguenti ci si acc<strong>in</strong>ge a studiare il fenomeno del Turismo<br />

Religioso <strong>in</strong> una prospettiva socio-economica. La maggiore difficoltà che si riscontra è la<br />

def<strong>in</strong>izione dello stesso. Cosa si <strong>in</strong>tende per Turismo Religioso? Quale è la correlazione tra<br />

Turismo Religioso e <strong>turismo</strong> culturale? Dove term<strong>in</strong>a l’uno e <strong>in</strong>izia l’altro? Come fondere e/o<br />

semplicemente equilibrare la fruizione spirituale e mistica con quella culturale? Fede, cultura e<br />

arte possono convivere? In queste pag<strong>in</strong>e si tenterà di giungere ad una def<strong>in</strong>izione del<br />

fenomeno, partendo dall’evoluzione storica del pellegr<strong>in</strong>aggio e giungendo al concetto di<br />

Turismo Religioso. <strong>Il</strong> presente lavoro si pone quale tentativo di dare risposte a queste<br />

complessità <strong>in</strong>terpretative.<br />

Molte sono <strong>in</strong> letteratura le def<strong>in</strong>izioni di viaggio; se ne citano solo alcune. <strong>Il</strong> viaggio come<br />

fenomeno ha radici profonde e sicuramente antichissime che risalgono ai primordi della storia:<br />

l’uomo viaggiava, o per meglio dire, si allontanava dal gruppo, dalla dimora abituale<br />

semplicemente per procurasi del cibo; è facile capire come questa sia una espressione primitiva<br />

del viaggio; a quei tempi, <strong>in</strong>fatti, l’uomo non era consapevole delle sue esigenze spirituali e di<br />

svago, si spostava per soddisfare esclusivamente un bisogno primario, quale la fame. Con il<br />

passare dei secoli, l’uomo <strong>in</strong>izia a civilizzarsi e ad avvertire bisogni diversi: un contatto con il<br />

mondo mistico e un bisogno di fede; <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia così a spostarsi per raggiungere una meta ben<br />

precisa, rappresentata da luoghi sacri, ascetici, <strong>in</strong> cui può soddisfare il suo bisogno di fede. Nasce<br />

così il pellegr<strong>in</strong>aggio, una forma di culto che ha primordiali ripercussioni economiche e sociali<br />

sulle comunità accoglienti. E’ bene precisare che nelle civiltà antiche il viaggio terreno era sì<br />

importante, ma quale fondamento per il viaggio salvifico verso la vita eterna; il pellegr<strong>in</strong>o qu<strong>in</strong>di,<br />

viaggiava, pregava, entrava <strong>in</strong> contatto con la sua essenza più <strong>in</strong>tima, solo <strong>in</strong> virtù del suo<br />

progetto salvifico. Consapevole, <strong>in</strong>fatti, della sua fragilità umana si impegnava a espiare le sue<br />

debolezze per il raggiungimento della perfezione nella vita ultraterrena.<br />

<strong>Il</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio ha attraversato il suo maggiore sviluppo nel Medioevo e f<strong>in</strong>o alla scoperta<br />

dell’America e qu<strong>in</strong>di con l’avvento dell’era r<strong>in</strong>ascimentale. Durante il periodo medioevale i<br />

pellegr<strong>in</strong>i appartenevano alla borghesia e alle classi più povere. La borghesia era molto attenta ad<br />

evitare qualsiasi commistione con i ceti poveri e dopo aver visitato il luogo di culto ed aver<br />

pregato, prendeva parte a festeggiamenti e banchetti a cui partecipavano anche monastici.<br />

Differente era il viaggio spirituale del pellegr<strong>in</strong>o povero; si trattava <strong>in</strong>fatti, di un viaggio molto<br />

faticoso, disagiato e ricco di pericoli che rendevano <strong>in</strong>certo l’arrivo ma anche il ritorno: già<br />

durante il viaggio, qu<strong>in</strong>di, affrontando difficoltà e vivendo sofferenze, il pellegr<strong>in</strong>o si preparava<br />

<strong>Il</strong> Turismo Religioso (c.p. OSPS08--R01-D01) P.10

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