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Archivio 2005 - Associazione Italiana Studi Enneagramma

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Nessun dorma....cavoli arriva Natale<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cari amici, questo silenzio mi intristisce.....arriva Natale non Pasqua. Siamo tutti stanchi e stravolti e un sacco<br />

di altre cose ma non andate via. Personalmente sto tenendo ritmi di lavoro impressionanti e ancora non ho pace<br />

per via di altre cose famigliari varie ma aiutiamoci a tenere alto il morale della truppa (anche perchè la trippa<br />

mi è indigesta). La prossima settimana sono in vacanza ma a casa e finalmente spero di svenire sul letto per<br />

qualche giorno in totale ozio e in uno stato di nomadismo brado (certo mio figlio si lamenterà per il cibo e dovrò<br />

autoincoraggiarmi....che novità). Insomma agitiamoci un pò e continuiamo a tenere il contatto. O no? Melinda<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 22/12/<strong>2005</strong> 23.32.29<br />

Melinda, scusa se forse sembro un'elefante, ma io questa storia che il Natale intristisce non la capisco...non sei<br />

l'unica a dirlo, e comprendo perfettamente cosa significa dover trascorrere alcune di queste giornate da soli, e'<br />

capitato anche a me, ma ho imparato che quella melanconia amara e' alimentata solo da noi stessi. Il Natale ha<br />

un significato. Non depauperiamolo pensando a cio' che NON abbiamo....te ne prego. Sei viva, e tu sai che<br />

questo e' un dono che dovremo rendere prima o poi, ma sei viva, hai un figlio sano, che ti vuole bene,<br />

certamente ci sara' qualche amico o qualche amica, fosse anche solo una persona che tiene a te con sincero<br />

amore, hai tanti sogni, tanti progetti, hai la speranza di poterli vivere e portare avanti...e il Natale e' la<br />

consegna di una lieta novella, quella della speranza di una vita che non e' mai vuota se solo sappiamo dove e a<br />

chi guardare. Sii felice, perche' ne hai certamente motivo. Invece di scartare gli scatoloni, preparati qualcosa di<br />

buono, guarda un buon film, bevi un buon bicchiere di vino per brindare alla vita e ai doni che hai ricevuto gia',<br />

ringraziando magari per quelli che ancora arriveranno. Fai una telefonata a chi non senti da tempo, leggi un bel<br />

libro, arricchisciti con le cose belle e vere...vedrai che il tuo cuore riposera' sereno, perche' lo spirito del Natale<br />

non e' in una tavola imbandita ma dentro ciascuno di noi....un bacio..e scusami la franchezza forse<br />

inopportuna, ma tutto cio' che dico non vuole essere retorica, quanto una scelta che si puo' davvero fare in<br />

pace e armonia...a presto..<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Marina Mele del 23/12/<strong>2005</strong> 8.45.18<br />

Cara Sirenella, purtroppo cose piuttosto gravi hanno invaso i miei spazi mentali, e non solo, di questi ultimi<br />

giorni e la questione non è come tu la leggi. Ho detto che non vi avrei attanagliato e non lo faccio neppure ora<br />

ma non è mia abitudine lamentarmi per banalità....inoltre, come fai anche tu, e ti ringrazio sempre per la tua<br />

franchezza, altrettanto vorrei dirti che ormai da tempo mi manca la tua accoglienza.....ti chiedo, se puoi, pur<br />

apprezzando il tuo istintivo desiderio di aiuto che così sento vero, di poter valutare l'opportunità che talvolta<br />

entrare su cose che non si conoscono è un tantino difficile e, talvolta, inopportuno. Se certi miei atteggiamenti a<br />

volte sono "estremi" non significa che io sia sempre estrema su tutto. Non ti offendere ma si....ti ho vissuto un<br />

pò come un'elefante seppur, conoscendoti, riesco a cogliere l'affetto un pò "aggressivo" che comunque trasuda.<br />

Comunque grazie e tanti auguri anche a te! Melinda<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 23/12/<strong>2005</strong> 12.29.32<br />

Ovviamente Mel le cose che non si conoscono, non si conoscono. Quindi io non posso far altro che rispondere<br />

alle cose che comunichi e scrivi di tua volonta' e tuo pugno quissu', e sulla base di quelle reagisco. Circa quanto<br />

hai scritto sul tuo modo di affrontare il natale, i sentimenti che si evincono dalle tue parole, il dettaglio dello<br />

scartare gli scatoloni,insomma sono informazioni che hai condiviso tu, quissu', e ovviamente sulla base di quelle<br />

sento di avere una reazione. Certo che era desiderio di aiuto, ma limitato agli strumenti da te scelti e offerti nel<br />

momento in cui hai deciso di condividere il tuo stato d'animo, nella misura in cui lo hai deciso. Non mi offendo,<br />

sono altre le cose che mi offendono e che agiscono in me come leve che chiudono porte, ma non certo la tua<br />

legittima reazione alle mie osservazioni. Non so cosa ti sia accaduto di grave e spero che tutto si possa risolvere<br />

pian piano senza danni, ma il mio invito a lasciar entrare il natale con il suo spirito di speranza e pace rimane<br />

invariato, anzi, ancora di piu' e' una speranza forte che si lasci nei nostri cuori, sempre, lo spazio per le cose<br />

belle che la vita ci offre....buon natale.<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 23/12/<strong>2005</strong> 12.35.13<br />

p.s. giusto per amore di pignoleria :-) anche se sono una donna che dice cio' che pensa in maniera talvolta<br />

aggressiva, questo non significa che io sia sempre aggressiva. I messaggi che ti ho lasciato non lo erano<br />

affatto, e giusto per giocare un po', parafrasando quello che mi scrivi sull'essere estrema, ti invito a rileggere i<br />

miei con un tono magari piu' sereno, perche' forse a tutti puo' capitare di equivocare....<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Eleonora Grillo del 24/12/<strong>2005</strong> 13.28.32<br />

Non è detto che bisogna per forza RE-agire ogni volta che qualcuno scrive qualcosa. Ogni tanto ci si potrebbe<br />

semplicemente mettersi in ascolto, non solo dell'altro, ma anche di se stessi e delle vere motivazioni che<br />

spingono a re-agire. Io lo sto facendo da un po' e, come vedete, scrivo di meno sul forum. Anche adesso non<br />

avrei voluto re-agire, ma poi ho pensato che neanche posso ammutolire e non esprimere più la mia opinione


per non essere attaccata dall'aggressività altrui. L'ho fatto già per troppo tempo della mia vita e qui, si presume<br />

che siamo tutti un po' più consapevoli delle nostre meccanicità. Ma esserne consapevoli non serve a niente se<br />

non ci lavoriamo davvero su. Buon Natale a tutti. Eleonora<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 24/12/<strong>2005</strong> 15.24.31<br />

:-) :-) Eleonora....questa e' una dichiarazione da Cinque....e mi hai fatta sorridere un bel po'....ma scusa...dico<br />

io....e meno male che la gente re-agisce...altrimenti staremmo ancora a spaccare legna coi sassi....lavorarci su<br />

va bene pero' ragazzi anche su questo ogni tanto si puo' sdrammatizzare e decidere che siamo come siamo, che<br />

se cambiamo lo facciamo per noi stessi, e che stare con gli altri significa anche confrontarsi e non per forza<br />

scontrarsi....? Io spero di rileggerti presto Eleonora e piu' spesso, e re-agisci quanto vuoi, perche' la<br />

passionalita' non per forza e' distruttiva, e l'aggressivita' non sempre viene fuori in modi eclatanti ma anche<br />

strisciando strisciando, bisogna imparare a fare la differenza tra le due cose secondo me....un bacione. Alessia<br />

ti auguro buon viaggio allora, anche mio figlio vivra' il natale con genitori separati, ma meglio cosi' che uniti<br />

infelici, lo sai bene....baci baci baci a tutte voi!<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Eleonora Grillo del 25/12/<strong>2005</strong> 22.13.27<br />

Sono d'accordo con te, Sire, che l'aggressività non si esprime solo in modi eclatanti. Ciò a cui mi riferivo<br />

riguarda l'autosservazione e l'autocontrollo che non è necessariamente repressione. Ma cmq, lasciamo perdere.<br />

Auguri anche a te di tanta serenità.<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 26/12/<strong>2005</strong> 0.43.51<br />

Cara Eleonora, vorrei fare questa precisazione che per me e' importante, per avere uno scambio in proposito,<br />

quindi ti prego di credere che non voglio "alimentare" polemiche. La precisazione e' la seguente: non sempre<br />

l'aggressivita' e' distruttiva. Non sempre la distruttivita' si manifesta in maniera eclatante e con modalita'<br />

aggressive. Forse e' il caso che io spieghi meglio il mio pensiero, perche' un confronto su questo argomento lo<br />

vorrei davvero. Vedi Ele, io sono una donna che sicuramente sa esprimersi con dolcezza, e con calma, ma solo<br />

con persone con le quali sono in profonda intimita'. Diversamente la mia passionalita' diventa il canale<br />

attraverso il quale comunico col resto del mondo, e purtroppo la maggior parte delle persone confonde<br />

"temperamento passionale" con aggressivita' o meglio "distruttivita'". Io questa interpretazione non la condivido<br />

affatto. Anche quando mi accaloro in una discussione, io non sento mai il desiderio di impedire all'altro di<br />

comunicare quello che pensa, mai il desiderio di soffocare le altrui opinioni, o di demolire i sentimenti di chi mi<br />

sta di fronte. Quindi il punto non e' che l'aggressivita' come dici tu, non si esprime solo in modi eclatanti,<br />

quanto piuttosto che tanto vale anche per la distruttivita' e la cattiveria gratuita. Io sono un po' stanca di<br />

sentirmi additata perche' "sono aggressiva" per un unico motivo, e cioe' che alla fine raramente colpisco le<br />

persone per ottenere qualcosa, mentre coloro che discutono con tanta calma, con tanto savoir faire, ti buttano<br />

giu' con un solo colpo alla schiena pero' "non sono aggressivi" ....ma che significa esattamente?? perche' non<br />

cerchiamo di imparare a distinguere un temperamento accalorato da una persona poco costruttiva? E' un<br />

problema solo mio? Vi e' mai capitato di pensarci un po' su? Vi e' mai capitato di essere continuamente additati<br />

per una vostra caratteristica alla quale pero' la gente da un'accezione assolutamente negativa, senza<br />

riconoscere in se stessi poi lo stesso difetto o peggio ancora? Dei tre, l'istinto piu' forte che mi muove e' quello<br />

sessuale, e sicuramente si nota, ma il mio desiderio di espansione, la mia rabbia circa sofferenze non del tutto<br />

risolte, non fanno di me una persona che aggredisce per uccidere o colpire. Forse noi ci limitiamo a vedere<br />

l'aggressivita' come un comportamento solo animale, e quando un animale aggredisce e' per buttare giu'<br />

l'avversario, che sia per fame, per difesa o altro. Io non credo che gli esseri umani siano riducibili in tutti i loro<br />

comportamenti agli animali. Se tutto fosse cosi' semplice non ci sarebbe bisogno dell'analista ma di un buon<br />

addestratore per risolvere i nostri problemi....insomma sono curiosa di sapere se quando additiamo qualcuno<br />

continuamente di qualcosa, ci rendiamo conto di quello che gli stiamo dicendo, di quello che invece gli<br />

proiettiamo addosso, di quello che di noi stessi non vogliamo vedere e di quello di cui lo stiamo privando come<br />

essere umano. Lo chiedo a te, ma ovviamente a chiunque vorra' rispondere....grazie, baci :-)<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di tecla del 26/12/<strong>2005</strong> 0.55.17<br />

Anche a me capita a volte di essere vissuta come aggressiva, ma esclusivamente all'inizio di un rapporto<br />

quando le persone non mi conoscono bene e possono facilmente scambiare la passione con un eccesso di<br />

reattività. io credo che ci sia una differenza fondamentale tra la passionalità e l'aggressività, credo che ci si<br />

accalora perchè si stigmatizza un comportamento o un concetto, ma mai la persona che esprime tale<br />

comportamento.a volte invece le persone si sentono colpite come se si sentissero giudicate perciò che sono nel<br />

profondo e non semplicemente per un atteggiamento del quale si può sempre discutere e sul quale ci si può<br />

sempre confrontare. Conosco altre persone apparentemente reattiove ma che non colpirebbero mai gli altri per<br />

fare male.Conosco altre persone molto controllate alcune sono realmente sensibili e prudenti ma molte altre<br />

sono semplicemente indifferenti, non prendono posizione e non si espongono:questa è una scelta leggittima e<br />

da rispettare ma personalmente preferisco qualche scintilla più calda e scoppiettante, sento di potermi fidare di<br />

più se avverto nell'altro una partecipazione e una passione anche se l'altro(soprattutto se l'altro) mi fa vedere<br />

con onestà cosa c'è che non va.


R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Eleonora Grillo del 27/12/<strong>2005</strong> 14.27.06<br />

Cara Sirenella, purtoppo, lo strumento che abbiamo per comunicare non è il massimo per rendere chiaro ciò<br />

che davvero vogliamo intendere. E' vero che, in una certa misura, si riesce a cogliere l'intenzione con la quale<br />

viene comunicato qualcosa, ma è anche vero che si perdono tanti altri aspetti importantissimi per una<br />

comunicazione chiara ed efficace. Per questo motivo non mi sono dilungata nel precedente post, perchè penso<br />

che, a volte, le parole possono solamente confondere di più le cose e non rendere davvero ciò che si vuole,<br />

realmente, dire, col risultato che una piccola questione può lievitare all'infinito trasformandosi in altro, che non<br />

ha più niente a che vedere con il fatto iniziale. Come dicevo nel precedente post, in passato evitavo i confronti e<br />

gli scontri con gli altri perchè pensavo che sarebbe stato tutto inutile, l'altro non avrebbe capito. Oggi (e da<br />

tempo) ho perso molto della mia passata presunzione e penso che ci si possa tranquillamente confrontare e se<br />

è il caso, anche scontrare. Ma ti dirò di più: penso che ci si possa anche incontrare. Solo che non ci<br />

incontreremo mai se a qualcuno (come nel caso di Melinda) che sta attraversando un momento di crisi o di<br />

depressione, tristezza o altro, si risponde dandogli istruzioni su come si campa. E' una modalità che allontana e<br />

che non fa sentire accolti (come giustamente ha sentito Melinda). E, ne sono certa, è una modalità che non<br />

sarebbe piaciuta neanche a te se fosse stato il contrario. Ecco, io sono intervenuta su questo. Qui non si mette<br />

in discussione la tua passionalità, semmai la modalità con la quale, a volte, si esprime. E nemmeno è produttivo<br />

difendere le proprie posizioni facendo sempre confronti e paragoni con le modalità altrui. Non è produttivo per<br />

sé, per la propria crescita. Penso che il modo migliore per dare una mano agli altri (se la vogliamo dare) sia<br />

quello di cercare di sentire, ogni volta, come può sentirsi l'altro e come ci sentiremmo noi in quella determinata<br />

situazione. So che tu, in genere, lo fai, sei calda ed accogliente e proprio per questo sono rimasta colpita dalla<br />

tua risposta a Melinda. Spero che il mio scritto ti arrivi davvero per quello che è, niente di più. Spero di essere<br />

riuscita a farmi capire. Ti abbraccio. Eleonora<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Sirenella del 27/12/<strong>2005</strong> 21.06.13<br />

Si Eleonora, non solo mi e' arrivato il tuo pensiero, ma lo avevo intuito e compreso gia' nel post precedente. Tu<br />

dici benissimo, se vogliamo dare una mano possiamo cercare di sentire cosa prova l'altro e come ci sentiremmo<br />

noi in quella situazione. Il motivo della mia risposta a Melinda e' esattamente questo, perche' mai ti lamenti<br />

senza offrirmi chiaramente una visione di quanto ti accade? Come posso aiutarti se non mi offri lo strumento<br />

della conoscenza del tuo dolore, ma me ne investi solo, senza dire chiaramente mi accade questo o quello?<br />

Quanto dire continuamente sto male, in un momento in cui molti di noi quissu' hanno motivi "gravissimi" per<br />

stare malissimo e li hanno dichiarati, puo' essere produttivo senza pero' offrire agli altri la testimonianza del<br />

fatto che ha scatenato il nostro malessere? Se tu mi dici sto male perche' ho perso il cappotto rosso, e quel<br />

cappotto era la vita per me, mi offri la possibilita' di identificarmi col tuo dolore, di aiutarti, di offrirti solidarieta'<br />

vera e sincera. Se dici solo sto male, sto male, sto male, ma senza darmi altri strumenti io reagisco come ho<br />

fatto, sulla base dei pochi elementi che ho. Il dolore va vissuto e anche rispettato. Va rispettato quando non<br />

siamo noi a soffrire, ma va rispettato anche quando col nostro dolore investiamo gli altri senza poi permettergli<br />

di aiutarci. E' una condivisione apparente, non reale. Quindi io posso essere accogliente con chi me ne offre<br />

l'opportunita', non con chi mi usa come contenitore passivo di dolore, tutto qui. Mi rendo conto che e' solo il<br />

mio pensiero, ma sono felice di averlo chiarito, indipendentemente dal tipo di accoglienza che ricevera' il mio<br />

modo di pensare. perche' sono altrettanto capace di rispettare il pensiero e i valori altrui. Te ne do la mia<br />

parola, con molta serenita'.<br />

R: Nessun dorma....cavoli arriva Natale di Eleonora Grillo del 27/12/<strong>2005</strong> 22.34.53<br />

Ok, Sire, ho capito la tua posizione e la rispetto. Ti abbraccio. Ele<br />

Tipi e sottotipi<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Cari amici, e' da tutta la settimana che ci penso, anche se la frenesia dei miei ritmi quotidiani mi costringe a<br />

farlo a "bocconi"....penso a tutto quanto abbiamo studiato con Antonio in questi due ultimi seminari. Penso a<br />

quanto i sottotipi di tutti gli enneatipi principali possano rappresentare in maniera diversissima una stessa<br />

Passione. Penso a quanto questo vento di istinti dentro di noi, che ci flette da una parte all'altra fino a quando<br />

non sia scesa una sorta di calma apparente, prima di una nuova bufera che potrebbe risollevare quello che<br />

sembrava sprofondato sotto terra, quanto questo vento ci spinga a reagire ora in un modo ora in un altro.<br />

Pensavo a me da piccola e so di essere stata caratterizzata nella mia infanzia sopratutto da un istinto sociale<br />

che mi rendeva una piccola sirenetta coi codini, timida, muta con gli sconosciuti o i non familiari, e chiassosa e<br />

serena con gli affetti piu' cari. Pensavo che ad un certo punto si e' affiancato a questo mio istinto dominante,<br />

l'istinto di espansione, quello sessuale, che nella mia adolescenza fino alla mia maternita' ha fatto di me una<br />

ragazzina particolarmente ribelle, poco conformista, che solo apparentemente era diversa dalla bambina che<br />

ero. In eta' adulta l'istinto sessuale ha preso il sopravvento su quello sociale, e sono diventata dopo anni di<br />

calvario, di vita coniugale da inferno Dantesco e altre cosucce belline, la persona che sono. Mi chiedo se l'istinto<br />

di conservazione in me e' proprio una pinnina atrofica, dico cosi' giusto per far contento il Capitano, o se in<br />

qualche modo, in minima parte l'istinto di conservazione mi aiuta e fa da "perno" centrale tra due istinti che


sembrano cosi' inconciliabili. Vi assicuro che mi si scatenano sempre tempeste nella testa, quando soccombo<br />

all'istinto di espansione dopo devo inevitabilmente cedere a quello della "vergogna" ...tanto da perdere il senso<br />

di "giusto" e "sbagliato" perche' i sensi di colpa annebbiano la vista tanto quanto l'aggressivita'....voi come<br />

vivete la scoperta di queste informazioni? Quali sono gli istinti che predominano in voi? Ammesso che siano<br />

due, o tutti e tre, o uno soltanto rispetto agli altri un po piu' "sfumati" in sottofondo...non vi costringe il sapere,<br />

a riscannerizzare per la millesima volta tutta la vostra vita, sotto una luce completamente nuova?<br />

R: Tipi e sottotipi di Lauretta/Tenerona del 26/11/<strong>2005</strong> 13.01.38<br />

Sì, Sirenella, ancora una volta ci si guarda con occhi diversi, ma a me questo fa piacere, giacchè sono in un<br />

momento in cui ho voglia di dare un calcio a tante cose di me e rinascere (da me) migliore e più consapevole.<br />

Lo scorso fine settimana sono stata abbastanza male. Quando ha spiegato il sottotipo sessuale dell'uno mi sono<br />

sentita messa a nudo avanti a tutti e vittima del pubblico ludibrio. In qualche momento una vocina interiore si<br />

chiedeva come quest'uomo sapesse tante cose di me.... Stavolta qualcuno mi ha raccontato che le è successo<br />

lo stesso... Per diversi giorni sono stata male, come se qualcuno mi avesse preso a botte, come se mi fosse<br />

successo qualcosa. Ora mi guardo con occhi diversi e un po' detesto il gran Zelo che mi salta agli occhi. Negli<br />

altri due sottotipi dell'uno, invece, non mi sono riconosciuta neanche un pochino. Ho travato qualcosa di me,<br />

invece, nella spiegazione di qualcuno dei sottotipi sociale e di conservazione delle ali e delle frecce... Sono<br />

confusa e dolorante, comunque, e in pieno conflitto interiore. Ti voglio bene, L<br />

R: Tipi e sottotipi di Alessia Palumbo del 26/11/<strong>2005</strong> 16.59.31<br />

Ciao a tutti. Sono Alessia, un sette sessuale. Una volta Antonio disse che questo sottotipo del sette è quello che<br />

prende più pali, perchè parte in quarta senza pensare o riflettere troppo sulle conseguenze e puntualmente si fa<br />

male....fino alla prossima avventura!!!! Io sono proprio così: la profezia che si autoavvera, la consapevolezza<br />

sempre presente in me dell'impermanenza delle cose non mi facilita sicuramente il compito, quello di cambiare<br />

qualcosa. Certo se guardo al passato sono sicuramente meno reattiva (leggi aggressiva) di quando avevo 16/17<br />

anni, ma di srada ne ho ancora da fare. Un buon esercizio per me è osservare il mio compagno, sette anche lui,<br />

ma sociale: più riflessivo, sicuramente meno ansioso ed incazzato di me ed è proprio lui che mi insegna<br />

quotidianamente (ed inconsapevolmente) con i suoi atteggiamenti a sedare la mia ansia che il più delle volte si<br />

esprime con l'attacco (per difesa). Riconoscersi nel tipo è già una bella ammissione.....il sottotipo e gli altri<br />

annessi e connessi non è una passeggiata di salute.....vi aspetto al varco quando scoprirete la vostra ferita<br />

originaria!!!! Non è per spaventarvi, anzi, penso che più ci si conosce meglio si vive con se e con gli altri. Auguri<br />

ed un bacione ragazze<br />

R: Tipi e sottotipi di Sirenella del 26/11/<strong>2005</strong> 19.57.00<br />

Cara Alessia, io pero' prima o poi ti faccio una telefonatina perche' non hai idea di quanto mi sia utile e<br />

piacevole la tua grinta e sopratutto il tipo di lavoro che svolgi! Non risparmiare mai i tuoi interventi anche se sei<br />

cosi' svolazzante perche' sei uno dei pochissimi Sette che ho l'opportunita' di conoscere un po' meglio :-) e<br />

come sai tra famigliole di Streghe ci si puo' intendere ;-) ... Per quanto riguarda Laura, io vorrei dirti che<br />

comprendo bene la sensazione di "frullamento" che provi...so che quando ti sei letta nella descrizione del tuo<br />

sottotipo ti sei sentita all'improvviso indifesa ed esposta perche' e' quello che ho provato anche io, ma non<br />

pensare al ludibrio...francamente nessuno ride di nessuno, al seminario siamo tutti sullo stesso piano, tutti<br />

esposti e fragili. Verissimo e' che non tutti rispondono al lavoro interiore nello stesso modo e le persone piu'<br />

sensibili reagiscono in maniera piu' "forte" rispetto a chi ha piu' calli, per cosi' dire....ma non devi avere paura.<br />

Non devi avere paura di vederti sotto una nuova luce, anche se non ti piace, non devi avere paura di non saper<br />

bene come uscirne perche' abbiamo una fortuna che tanti altri non hanno :-) e cioe' siamo seguiti da un<br />

Capitano sornione che quando meno ce lo aspettiamo ci schiaccia un dito, ma e' anche vero che non ci lascia<br />

soli nella tempesta emozionale che ne consegue....abbi fiducia, fai finta che ci sia una rete sotto di te e vedrai<br />

che saltare non sara' poi cosi' arduo o impossibile. Il conflitto lo capisco ma forse Laura il punto e'...che se<br />

lasciamo andare il vecchiume delle maschere che indossiamo, cio' che e' nuovo puo' finalmente respirare,<br />

rigenerarsi, guarire, cicatrizzare senza che vi siano forze vecchie che si oppongono. Sai come mi sento? Come<br />

nella casa degli specchi....sai quelle che sono al luna park? Siamo entrati tutti convinti di conoscere bene la<br />

nostra forma e dimensione, e all'improvviso ci ritroviamo tutti deformati, ridicoli, grotteschi, fa paura sul<br />

momento ma non so a te...a me poi viene da ridere, mi viene da pensare che ogni volta che faccio un passo<br />

avanti verso uno specchio nuovo, qualcosina di me si ricompone e diventa reale...non so davvero se mi sono<br />

spiegata, stasera sono sul chiacchierone andante...comunque non aver paura....e cerca di guardare Antonio<br />

come qualcuno che ci e' gia' passato e a quanto pare ne e' uscito alla grande :-)...ti voglio bene anch'io...un<br />

bacione a te e Ale...<br />

R: Tipi e sottotipi di Alessia Palumbo del 26/11/<strong>2005</strong> 20.20.31<br />

Ciao Sirenella, svolazzando un pò qua e un pò là ritrovo il tuo post....mi è piaciuto, mi piace come riesci a<br />

mettere in parole sensazioni ed emozioni in cui anch'io mi ritrovo, ma che spesso ho difficoltà a tradurre nero<br />

su bianco. Per quanto riguarda il sentirci mi farebbe piacere (mi lusinghi e questo per un sette è troppo<br />

gratificante,egocentricamente parlando)! A Laura dico solo che non è facile scontrarsi con quelle immagini che<br />

gli specchi della stanza del lun park di Sirenella, ci rimandano, riconoscersi ed accettare che non si è solo quello


che si era pensato fino al rispecchiamento. ma credo che sia un passaggio fondamentale, importantissimo,<br />

senza il quale si rimane in un limbo che non ci darà mai la possibilità di crescere. L'enneagramma in questo è<br />

grandioso e fatemelo dire è meglio di una terapia: 1) costa molto ma molto meno!!! 2) lavora dentro di te<br />

sempre anche se non vuoi, ti apre la mente, e te lo ricordi solo quando ti accorgi che hai messo in atto i soliti<br />

meccanismi, fino a quando un bel giorno non ci pensi prima e quel meccanismo, automatismo, decidi di non<br />

perseverarlo e cambi atteggiamento: lì è fantastico: si apre un mondo nuovo. Mi ricordo quando Claudio, il mio<br />

compagno, uscito dalla doccia, con aria sorpresa mi disse "Ale, stavo pianificando come un matto e poi ho<br />

iniziato a razionalizzare le mie pianificazioni.....me ne sono accorto mentre lo facevo!!!" (pianificazionerazionalizzazione=fissazione<br />

del sette). Da quella scoperta non è che non ha più pianificato, ma quando lo fa<br />

non è più un meccanismo automatico ed inconsapevole....spesso ci scherziamo anche su. Non è facile, più volte<br />

ho pensato di lasciare il corso (era troppo doloroso per me confrontarmi con la mia parte completamente<br />

sconosciuta, che veniva timidamente alla luce e che mi rendeva e mi rende tuttora dolorante), ma non l'ho fatto<br />

e sono davvero contenta di questo. Un bacione. Alessia<br />

R: Tipi e sottotipi di Lauretta/Tenerona del 26/11/<strong>2005</strong> 21.11.04<br />

Sirenella, per me Antonio è un gran riferimento, più di quanto, probabilmente, lui stesso non sappia e non solo<br />

come formidabile e insostituibile Capitano e Maestro, ma questo è altro... Nelle mie parole non c'era altro che il<br />

racconto di ciò che ho provato e un po' di dolore che in generale sto provando, ma mi sembrava anche, o forse<br />

avrei voluto, comunicare l'entusiasmo e la soddisfazione di star facendo questo lavoro che già sento sta<br />

cambiando qualcosa in me. Di certo ogni tanto mi trovo più consapevole dei meccanismi, come diceva Alessia e<br />

già lo sento un gran passo avanti... :-)<br />

R: Tipi e sottotipi di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.49.39<br />

...si e aproposito di meccanismi io mi sono resa conto, studiando i sottotipi di quanto gli Alibi scialino<br />

indisturbati quando meno ce ne accorgiamo :-) ...ma giustamente anche il solo fatto di capirlo e' significativo,<br />

per ora...<br />

R: Tipi e sottotipi di tecla del 25/12/<strong>2005</strong> 21.23.28<br />

Mi piacerebbe meglio capire l'alibi del 4 quando il sottotipo è di conservazione.Qualcuno mi aiuta?<br />

R: Tipi e sottotipi di Sirenella del 27/12/<strong>2005</strong> 23.47.20<br />

Tecla qui ci vorrebbe Antonio, in ogni caso per quel che ne so gli alibi, le passioni, le fissazioni non cambiano<br />

nei sottotipi, rimangono invariate le stesse polarita', anche se l'istinto dominante condiziona la modalita' con cui<br />

si agisce e reagisce agli stimoli cio' non toglie nulla alle caratteristiche della passione, e quindi anche degli alibi<br />

che caratterizzano ogni enneatipo. Spero di aver capito bene... :-) baci..<br />

il ricordo piu' prezioso.....<br />

Inviato da: magamaghina<br />

quale'e' il ricordo piu' prezioso che avete dentro di voi? legato ad una esperienza nella vita bella o<br />

brutta....quello che vi porterete dentro per sempre....<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di magamaghina del 10/10/<strong>2005</strong> 1.10.11<br />

...comincio io visto che il post e' mio... il mio ricordo piu' prezioso e' quello legato ad un compleanno di tanti<br />

anni fa...legato ad una persona cara che ora non c'e' piu'.mi regalo' per l'occasione un paio di orecchini a<br />

cerchio, con un biglietto, il piu' bello che abbia mai letto....se quando li indosserai il loro tintinnio ti sembrera'<br />

una carezza, non puoi sbagliarti...sono io. c'era scritto per me tutto quanto non mi aveva detto per una vita<br />

intera con una dolcezza e un amore che non ho mai piu' ritrovato.un oggetto che esprimeva un'emozione che<br />

mi avrebbe riportato a lui in ogni dove e in ogni tempo....<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Sirenella del 10/10/<strong>2005</strong> 18.58.50<br />

Cara Valentina, questa domanda mi ha creato non pochi problemi. Da brava Quattro, sono stata letteralmente<br />

sepolta da una valanga di ricordi belli e meno belli, ma pur sempre preziosi, ai quali francamente non ho saputo<br />

dare una priorita'. Scavando nel cassettone della memoria pero', mi e' tornato in mente qualcosa che, forse,<br />

potrebbe aver creato quel presupposto che cosi' tipicamente da Quattro mi tiene legata ad una speranza che a<br />

volte, sembra veramente ridicola. Ero molto piccola, ci eravamo trasferiti da poco nella casa in cui tutt'ora vivo.<br />

Era Natale, e ricordo che quando eravamo piccine Babbo Natale, che era il primo ad arrivare, ci portava un<br />

piccolo dono, una sorta di "apertura alle feste" e poi all' Epifania arrivavano tutti gli altri regali. Stranamente,<br />

quel primo piccolo dono, per me contava molto piu' che tutto il resto...avevo non piu' di 6 anni, e ricordo che<br />

l'albero di Natale in quel periodo veniva addobbato nella nostra stanzetta, alle spalle dei lettini, per cui la sera


per poterlo guardare dovevamo rovesciare le teste all'indietro. Non so bene perche', ma ero preoccupata, quella<br />

notte, di non ricevere alcun regalo. Mi ero coricata col timore di trovare l'albero vuoto, cosa che ovviamente<br />

oggi da adulta capisco impossibile, ma quella sera non lo so davvero, ma avevo questa paura. Ricordo di aver<br />

dormito poco e male, di aver aspettato di aprire gli occhi e vedere finalmente un pacchetto per ciascuna di noi,<br />

mi giravo e rigiravo e ogni tanto alzavo gli occhi per controllare. Nulla, per tutta la notte. All'alba devo essere<br />

finalmente crollata, tanto che al mattino, finalmente, il pacchetto era li'. A pensarci e' un ricordo veramente<br />

stupido, avrei potuto parlare della nascita di mio figlio, o di tante altre cose che mi sono care, ma quell'attesa,<br />

quella speranza accompagnata dalla paura di essere delusa, mi sono sembrate in qualche modo rappresentative<br />

di una sensazione che ancora porto dentro di me. Con la differenza che Babbo Natale oggi lo so, non esiste.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di D'Artagnan del 12/10/<strong>2005</strong> 18.59.04<br />

Che belle parole che hai scritto vale (anche se sono a Padova vi seguo lo stesso nel forum), mi hanno riportato<br />

in mente quando tanto tempo fà mi accennasti a questo episodio.... ho anche pensato molto a quale potesse<br />

essere il ricordo più prezioso dentro di me..... tornando indietro con la mente non sono riuscito a trovarne uno<br />

in particolare ma ho trovato solo il ricordo di come era bello quando stavo con tutta la mia famiglia riunita, con<br />

mio padre, mia madre e i miei fratelli, potendo quasi sentire a distanza di anni tutto il calore e l'affetto di quei<br />

momenti così semplici, vissuti senza i problemi e le incomprensioni di oggi..... allora sembravano momenti così<br />

semplici..... oggi invece li sento così speciali.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 22.21.04<br />

Nuotare con le pinne, in acqua alta mentre mia madre mi urlava dalla riva.....nuotavo così veloce! Melinda<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong> 22.43.42<br />

Di ricordi preziosi ne ho alcuni. Quello di cui avrei voluto parlare assomiglia tanto a quello di sirenella. Per me si<br />

trattava della notte dell'epifania. Ma proprio ora mi viene in mente, forse il più bello di tutti. Ve lo racconto.<br />

Avevo 5 anni. Un mio zio morì e sentivo i miei genitori che ne parlavano. Stavo per strada insieme a loro, forse<br />

ci stavamo recando ai funerali. Era una bellissima giornata primaverile, piena di sole. All'improvviso,<br />

sorridendo, dissi con assoluta certezza a me stessa: "la morte! impossibile. La morte non esiste perchè io so<br />

benissimo di non essere mai morta. E continuai a sorridere. eleonora<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.00.47<br />

Eleonora, cavoli, a volte mi sembra che tu mi senta! Il mio ricordo, qui sopra descritto è prezioso perchè<br />

corrisponde all'ultima volta in cui io ho nuotato...poi ho rischiato di morire in acqua e non ho più ritrovato la<br />

forza di nuotare.....ecco perchè è prezioso....a causa della tragedia vissuta mi sono sentita "morta" per anni e<br />

ingiustamente viva...poi ho affrontato e elaborato. Ho recuperato la mia acquaticità fuori dall'acqua ma non in<br />

acqua. Grazie per avermi dato il coraggio di aver concluso il mio racconto. Melinda<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.02.55<br />

il giorno in cui mi sn fidata e affidata<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 23.08.45<br />

Tema straordinario, cara la mia Maghella dagli occhi luminosi, ma difficile da condividere. Il cuore di un<br />

maschietto avverte delle timidezze nel mettersi completamente a nudo e recalcitra, sapessi come<br />

recalcitra....Preferisco, così, parlarti di un caro amico che adesso non c'è più...un albero di limone che mio<br />

padre piantò nel cortile del palazzo dove abitavamo, quando mia madre era incinta di me. Malgrado il<br />

pochissimo terreno, le sue foglie verdi, intense, profumate, arrivavano alle nostre finestre ed i suoi frutti mi<br />

hanno rallegrato l'infanzia, sancendo l'alleanza fra e ed il limone che durerà finchè campo. Quell'albero è stato lì<br />

per quaranta anni, e quando lo hanno espiantato ho provato lo stesso dolore della perdita di un amico prezioso.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di magamaghina del 14/10/<strong>2005</strong> 0.56.49<br />

bello il tuo ricordo melinda.... anche se esprme piu' cose di quante tu non ne abbia dette. mi sono soffermata a<br />

lungo....bentornata.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di magamaghina del 14/10/<strong>2005</strong> 1.01.39<br />

caro antonio, eppure sapessi che tenerezza provo quando sento un uomo abbandonarsi ad un pensiero che<br />

nasce dal cuore...il tuo e' un bellissimo ricordo .....grazie per averlo condiviso...ps occhi luminosi non me<br />

l'avevano mai detto!!!! grazie anche x quello....<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Eleonora Grillo del 14/10/<strong>2005</strong> 19.00.56


Cara Melinda, come ti dicevo nel precedente post, io stavo per raccontare un altro episodio. Solo nel momento<br />

in cui stavo per farlo, mi si è imposto l'altro, quello che ho scritto. Mi piace pensare che io sono stata solo uno<br />

strumento. Gesù amava ripetere: "Chi ha orecchie per intendere, intenda!". Un abbraccio forte. Eleonora<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di magamaghina del 15/10/<strong>2005</strong> 1.02.46<br />

perhe' non raccontare anche piu' un ricordo cara eleonora....sono un due e quindi sono affascinata da tutto cio'<br />

che il cuore ci comunica....e per antonio, non oso chiedere, ma se e' possibile raccontare un cuore che<br />

recalcitra....sono tutta orecchi....notte<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Tina del 16/10/<strong>2005</strong> 11.36.06<br />

Il prezioso ricordo di Valentina mi procura un'emozione incredibile! Ricordo anche io perfettamente! Tanto è più<br />

caro e prezioso perchè legato a chi non è più. Ma questo mi riporta prepotente un pensiero immediato ad un<br />

racconto che ho scritto poco tempo fa: Lo intitolai: quando ripensi a te bambina. Il racconto è troppo lungo per<br />

ricordarlo tutto ma riporto le parole conclusive: ..... Ora vorrei dirgli : parlami papà. Cerco di non pensarci se<br />

posso evitarlo!! E aggiungo adesso che non è tardi per chi è ancora accanto a noi. Finchè c'è vita......<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Antonio Barbato del 24/12/<strong>2005</strong> 16.55.49<br />

Ho ritrovato una poesia che avevo scritto a proposito dell'albero di limone di cui avevo parlato, e che è anche<br />

un esempio di una relazione figlio/padre (Massimo/D'Artagnan se la leggi fammi sapere se ti risuona). La dedico<br />

in particolare a Tecla che ci aveva mandato una sua splendida poesia, ed a Sirenella, che "sciabolando" con me<br />

sull'interpretazione di una poesia di Prevert, era parsa molto interessata alla relazione padre/figlio. "Sto accanto<br />

al limone che piantasti/ e mi fu tanto compagno/ quando l'altezza mia/ non raggiungeva il metro/ e mi accorgo,<br />

ora che la tua voce/ è poco più di un bisbiglio lontano,/ di quante cose non ci concesse/ il tempo di portare a<br />

fine./ Ti amai, padre, per il tuo sorriso/ ed il coraggio che nasceva/ dalla franca certezza della tua debolezza,/<br />

ma tu negasti questa fede/ sommergendola nel corso/ della pretesa forza del tuo ruolo/ e mi negasti l'approdo/<br />

alle spiagge del tuo cuore./ Ti odiai allora/ e con la forza e la tenacia/ della mia giovinezza/ non fosti più il<br />

capitano/ che guidava la mia nave/ verso isole lontane/ ma il guardiano avido e geloso/ che sfioccava la mia<br />

vela/ prima che potesse aprirsi al vento/ per berne la freschezza./ Tanto da te si allontanò il mio amore/ che<br />

quando mi moristi fra le braccia/ fortemente si sorprese il cuore/ nel percepire intenso e nudo/ l'urlo silenzioso<br />

del dolore./ Ora sfioro questi rami/ e mi inebrio di sentire/ quanto sia salda l'opera/ che ci lasciasti in dono/ e<br />

come le nostre radici/ abbiano in te il primo caposaldo,/ perciò ovunque tu sia,/ vecchio contadino,/ sia con te<br />

la luce della pace:/ io so che un giorno ci riabbracceremo/ e ci vedrà uniti un'eternità di amore./<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di tecla del 25/12/<strong>2005</strong> 8.38.27<br />

Caro Antonio, siete come una finestra aperta sulla strada,posso vincere la mia cupezza e la mia malinconia<br />

facendo entrare la luce intensa del mattino.Che possa aprire questa finestra è per un miracolo di cui ancora non<br />

mi capacito e da una parte tremo al pensiero di venire ferita dalla luce, di farmi male, ho paura a respirare l'aria<br />

pulita, da un'altra ho bisogno di sentire gli echi del cuore di qualcun altro che batte, così come è successo<br />

leggendo la tua poesia. Ho evitato di entrare nelle discussioni sul forum intorno a Natale soprattutto nello<br />

scambio tra Melinda e Sirenella che forse si può riassumere così: il Natale è malinconia e sofferenza o è<br />

comunque calore e opportunità di gioia? Io non lo so, sono troppo stanca per farmi queste domande so solo<br />

quello che mi suggerisce il mio 4 tenacia e cioè che comunque tutto deve essere fatto, tutti gli sforzi possibili e<br />

immaginabili, anche se non ce la faccio proprio, comunque devo essere qui,preparare l'albero, cucinare, fare i<br />

regali, capire mio figlio che un pò mi respinge brutalmente e un pò mi cerca come un bimbo, sopportare e<br />

amare il cane invadente, essere riconoscente alla mia famiglia e agli amici più cari perchè mi amano e<br />

seppellire in fondo al cuore un dolore che mi scoppia nelle vene- Tutto con la sensazione che non ci sia più un<br />

senso, un significato in quello che faccio, come se rispondessi a una promessa che non può più essere<br />

mantenuta.Mi sento tutto il destino sulle spalle come se dovessi viverlo e consumarlo tutto ora. Non posso<br />

partecipare a chi mi sta vicino queste sensazioni perchè sono tutti stanchi e provati pure loro anche nello sforzo<br />

di starmi vicino, hanno diritto a vedermi più serena a vedere i loro sforzi in qualche modo premiati, perciò<br />

queste cose le scrivo quì sul forum perchè ho bisogno di buttarle fuori e di scaricarle in solitudine mentre mio<br />

figlio dorme ancora, sapendo che certo tra di voi c'è qualcuno che ascolta col cuore. Qualche volte mi viene<br />

meno la speranza e questo per me è terribile, è come morire. ma poi mi rialzo quando sento che non ostante<br />

tutto qualcosa mi vibra dentro, e questa cosa è la passione di comprendere, è la curiosità per chi è diverso da<br />

me,è la necessità di essere in gioco quando avverto un'ingiustizia...voi mi offrite l'opportunità di immaginare<br />

che c'è uno spazio, un tempo, un luogo mentale perchè questo possa accadere al di là della necessità di esserci,<br />

del dovere, della responsabilità morale che sento verso tutto e tutti, al di là dello sforzo del dover assorbire i<br />

colpi e dimostrare a me stessa e agli altri che posso portare carichi sempre più pesanti senza tradire mai<br />

nessuno e rimanendo invece sempre con la sensazione di non fare abbastanza e di costituire una delusione per<br />

tutti. bene, visto che sono stata zitta per un pò di giorni, era inevitabile che parlano straparlassi facendo fluire<br />

una marea di emozioni certamente eccessiva per un forum, ma tant'è qualche rischio devo correrlo magari<br />

qualche vibrazione positiva mi tornerà indietro, mi riscalderà in qualche modo inaspettato, mi restituirà quel<br />

calore emozionale senza il quale, non ostante tutti i miei tentativi di indurirmi e raggelare il cuore, non posso<br />

vivere.


R: il ricordo piu' prezioso..... di Antonio Barbato del 25/12/<strong>2005</strong> 12.45.54<br />

In verità dovremmo essere tutti noi a ringraziarti per averci, ancora una volta, permesso di vedere chiaramente<br />

quanto sia faticoso, talvolta, vivere. Non so se per gli altri è lo stesso, ma, ogni volta che scrivi, per me è come<br />

se mi camminassi sul cuore, tanto sei capace di descrivere cose che mi appartengono profondamente. Non ho<br />

una cura per la fatica che provi, ma di sicuro posso dirti che commetti un errore. Gli altri avvertono lo stesso il<br />

tuo dolore, anche se non l'esprimi, e molto spesso si sentono feriti del non esserne messi a parte, per cui il mio<br />

consiglio è quello di piangere pure sulle spalle amiche, sapranno sicuramente condividere con te anche il loro<br />

dolore.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Eleonora Grillo del 25/12/<strong>2005</strong> 13.28.07<br />

Antonio, la tua poesia è incredibilmente bella e vera. Grazie per la commozione che, proprio nel giorno di<br />

Natale, mi procuri. Auguro a te e a tutti noi che quell'urlo silenzioso del dolore possa trasformarsi, un giorno, in<br />

un inno eterno di gioia, di meraviglia e d'amore. Un abbraccio forte. Eleonora.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Sirenella del 25/12/<strong>2005</strong> 13.37.33<br />

Carissima Tecla...Antonio ha espresso molto chiaramente quanto anche io sento e penso. Leggerti di permette<br />

di ascoltare e scoprire la tua sofferenza, e mi permette anche di illuminare gli angoli bui della mia, quando a<br />

volte mi sorprendo a non voler illuminare dolori non ancora risolti. Parla. Scrivi. Permettici di comprenderti e di<br />

volerti bene, perche' ci arricchisci Tecla. Oggi in chiesa mio zio ha voluto accogliere il Natale parlandoci della<br />

"seconda possibilita'" ...della rinascita possibile da parte di tutti coloro che si sono visti portare via tutto...c'e'<br />

Tecla, tutti abbiamo una seconda chance di vivere anche quando la vita sembra averci gia' detto ogni cosa. Ti<br />

abbraccio forte, con sincero affetto e commozione. Marina.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di magamaghina del 25/12/<strong>2005</strong> 18.05.19<br />

ragazzi,pensavo che il cinema fosse l'unico posto in cui riuscire a commuoversi, al buio. invece sempre piu'<br />

spesso mi ritrovo con gli occhi appannati nel leggere le vs testimonianze. sono in accordo con marina e penso<br />

che la condivisione in questi casi sia utile quanto indispensabile .tutto cio' che gli altri dicono, e che ti arriva<br />

dritto nel cuore, ti arricchisce e ti aiuta a pensare che nella vita ci sono cose che davvero vale la pena di sapere,<br />

che il dialogo non e' soltanto un fluire di parole inutili,che c'e' una vita da scoprire in ognuno di noi.vi sono<br />

vicina nel mio piccolo, nel vostro passato, nei vostri racconti presenti ammirando la capacita che vi riconosco di<br />

lasciar uscire con un' immaginabile difficolta', ma con altrettanta chiarezza epserienze di vita vera. un abbraccio<br />

sentito.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di tecla del 25/12/<strong>2005</strong> 19.50.29<br />

Cara Valentina quando intervieni lo fai sempre con tanta sensibilità, discrezione e dolcezza. se puoi ,se hai<br />

tempo, fallo più spesso.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Utente Ospite del 26/12/<strong>2005</strong> 21.05.09<br />

Gli occhi e il sorriso di mia madre mentre, accarezzandomi il viso, mi diceva:"ti voglio bene". Una settimana<br />

dopo è morta. Lo porterò nel mio cuore per il resto della vita. Alice.<br />

R: il ricordo piu' prezioso..... di Utente Ospite del 27/12/<strong>2005</strong> 13.46.23<br />

Cara Melinda, mi fa piacere averti trasmesso serenità. Non ero bambina quamdo ho perso mia madre, anzi, ma<br />

lei, mia madre, in quel momento è come se mi avesse partorita di nuovo. Quando l'ho persa ho avvertito per la<br />

prima volta, il dolore dello strappare il cordone ombelicale, che ci ha divise e unite per sempre. Ci sono delle<br />

cose che è assai difficile comprendere, se non si provano sulla propria pelle. Da un certo tempo a questa parte,<br />

la mia stessa vita e tutto ciò che ci sta intorno, ha subito dei grandi cambiamenti, un evento dietro l'altro, senza<br />

nemmeno avere il tempo di riprendersi. Eppure ho compreso che si può andare avanti e che tutto ciò che<br />

avviene, anche le cose che ti mettono a dura prova, non vengono mai per niente. Niente avviene per caso... Un<br />

abbraccio. Alice.<br />

Crisi enneagrammatica<br />

Inviato da: Utente Ospite Lia<br />

Ciao a tutti. Mi chiamo Lia. Ho frequentato per qualche tempo i corsi di Antonio (Ciao Antonio!) anni fa in<br />

qualità di uno. Ora da un paio d'anni mi accorgo che l'identificazione non è corretta. Lo sento io ( che comunque<br />

ero spinta a vedermi come un uno più per ciò che mi rimandavano gli altri) lo vedono altri che conoscono<br />

l'enneagramma.Io viaggio sull'asse uno - quattro direi, qualcuno dice tre, ma in questa fase della mia vita, in


cui mi sento senza grinta, direi:- Magari! Degli uno mi riconosco nelle fasi sì, una certa saccenteria e il pormi<br />

come l'insegnante sicura del giusto modo di stare al mondo, ma poi... ci sono le fasi in cui crollo e tutta la<br />

sicurezza diventa senso di inadeguatezza e ritiro solipsistico con crisi di autostima . Molto quattro direi! Però<br />

non ho le caratteristiche di un quattro, nè quelle artistico-creative, nè quelle romantiche... forse l'invidia sì.<br />

però la caratteristica dell'asse che è mia e non mi molla è l'aggressività. Sia come difesa di ciò che giusto!<br />

(uno), sia come rabbia recriminatoria di qualcosa che mi è stato sottratto (4). Ora mi sembra di propendere per<br />

un quattro piagnucolone! e forse questi sbalzi d'umore e di stabilità lo sono. Però non sono di facile<br />

individuazione enneagrammatica. Lancio così nel forum la ricerca. Ah ! dimenticavo qualcuno dice: sei, un certo<br />

tipo di sei. Direi che le paure non mi mancano, ma il dubbio.... no non è il mio passatempo preferito. . Un caro<br />

saluto a tutti, specie i "vecchi" amici . Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 21.10.16<br />

Beh, non ci sarebbe nulla di strano. Molti 1 in crisi precipitano nel 4. Del tipo, semplifico e caratterizzo un po':<br />

Con tutto l'impegno profuso, con il lavoro perfetto che ho compiuto, con tutto il tempo che ci ho dedicato,<br />

eppure la cosa non è andata bene.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 09/10/<strong>2005</strong> 21.34.59<br />

Ciao Maurizio. Dalla sinteticità della risposta e dalla sua laconicità ...direi che sei un 5! Scherzo!L'uno che crolla<br />

nel quattro è una buona teoria, ma non è sufficiente a raccogliere i miei moti interiori! Ciao<br />

R: Crisi enneagrammatica di Maura Amelia Bonanno del 09/10/<strong>2005</strong> 21.38.56<br />

Ho vissuto per anni con un uno che viveva costantemente nella depressione e nel vittimismo, sembrava<br />

apparentemente un quattro al suo peggio, ma ciò che lo muoveva dentro era chiaramente la motivazione<br />

dell'uno. Le frecce servono molto per chiarirsi i dubbi, secondo me, e ritengo che entrambe le direzioni possano<br />

essere vissute per rafforzare la fissazione o per crescere. E poi...non permettere a nessuno di dirti chi sei!<br />

R: Crisi enneagrammatica di Maura Amelia Bonanno del 09/10/<strong>2005</strong> 21.42.19<br />

dimenticavo...un dettaglio non dettaglio...non diceva mai "voglio ciò che mi manca", diceva invece "rivoglio ciò<br />

che avevo e che mi spetta". Ora è sereno e si sente molto di più l'influenza della voglia di godersi finalmente la<br />

vita che gli arriva dal sette. maura<br />

R: Crisi enneagrammatica di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 21.43.56<br />

No. Sono un 6. Nessuna teoria al mondo sarà in grado di raccogliere i tuoi moti interiori, naturalmente.<br />

Nemmeno l'enneagramma. Però è una pista utile per lavorarci sopra e di solito funziona. E comunque, dovrai<br />

arrivarci tu.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 21.48.37<br />

Ciao Lia, felice di leggerti, l'unico consiglio che mi sento di darti e' di leggere magari sul forum una discussione<br />

che abbiamo aperto qualche giorno fa a proposito delle ali e delle frecce di collegamento, e di come queste<br />

possono influenzare certi comportamenti e modi di vivere a seconda dei momenti della nostra vita. Io credo che<br />

solo nel tuo profondo tu abbia la risposta, la sensazione dell'auto riconoscimento e' molto precisa quando la<br />

provi, e sono sicura che quando clik sara' scattato non avrai piu' dubbi....e' certamente un ottimo consiglio<br />

quello di non ascoltare chi vuole dirti chi sei, al massimo se si tratta di qualcuno che conosce profondamente<br />

l'enneagramma, puoi captare la direzione di riflessioni e consigli per capire meglio come arrivare a quel clik di<br />

cui ti dicevo....gli altri non possono sapere chi siamo, ma e' anche vero che un buon specchio non deformato<br />

puo' aiutarci a vedere cio' che di noi rifiutiamo......spero tu abbia voglia di scrivere e raccontare quissu', perche'<br />

forse anche attraverso un confronto scritto molte cose di te possono venir fuori tuo malgrado...nel frattempo, in<br />

bocca al lupo! Marina.<br />

R: Crisi enneagrammatica di magamaghina del 10/10/<strong>2005</strong> 0.55.07<br />

ciao lia....non sono completamente in accordo con sirenella. intendo dire che e' si vero che nessuno puo' dirti<br />

chi sei....ma e' anche vero che gli altri ci aiutano a riflettere su nostri comportamenti che tante volte ci<br />

sfuggono...in questo caso il confronto risulta positivo ma sempre se considerato come uno spunto su cui<br />

riflettere. non e' facile conoscere se' stessi, la strada e' lunga , dolorosa e spesso nebulosa. io credo che la<br />

passione dell'enneatipo sia una di quelle caratteristiche fondamentali nelle quali o ti ci vedi, o non ti ci vedi<br />

affatto. durante il corso dell'ennegramma, c'e' stata una percezione che ho avvertito che mi ha detto<br />

inequivocabilmente che si, si stava parlando proprio di me... nn dimenticare anche che l'unicita dell'individuo, e<br />

questo il capitano lo sottolinea spesso, ci allontana da quelle che sono le caratteristiche di base...e che ogni<br />

persona, nel corso della vita, prova ogni tipo di emozione, e tante volte la stessa emozione viene decodificata in<br />

modi diversi....certa,che prima o poi ti troverai...baci valentina


R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia del 10/10/<strong>2005</strong> 23.32.31<br />

Salve. vedo che vi siete attivati subito. Che dire? Per vedere se qualcuno si riconosce nei miei "moti", vi<br />

racconto le mie reazione ai vostri post. Mi ha molto irritato chi mi diceva di non farmi dire da nessuno chi sono.<br />

Alt. Non sono irritato con lei, ma immediatamente mi scatta la voglia di dire: - Ehi! Io non mi faccio dire niente<br />

da nessuno. e poi il fatto che ho chiesto il vostro aiuto non vuol dire che avete il diritto di pensare che sono un<br />

pò "stupidina"! Insomma io non amo trovarmi nella posizione down o anche solo pensare di esserci. In genere<br />

amo essere io quella che dispenza consigli o simili. Lo dimostrano le mie due professioni. Insegnante e<br />

Counselor. non c'è che dire! Poi, quando non avevo ben capito questo meccanismo, mi lamentavo che nessuno<br />

si occupava di me. Insomma ho la guardia alta a difendere la mia credibilità! Cosa ne dite? Non di me che non<br />

vi permetto di giudicarmi! ah! ah! Ma a quale tipo assomiglio? ciao. Lia P. S. Questo forum è molto piacevole.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 11/10/<strong>2005</strong> 23.36.09<br />

Scusa Lia...solo una domandina, ma se le nostre risposte ti hanno irritata perche' ci hai parlato della tua<br />

difficolta' nel riconoscerti?<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite lia del 12/10/<strong>2005</strong> 22.10.52<br />

Scusa Sirenella, ma forse il forun non permette di capire bene ciò che volevo dire. Io ho manifestato una mia<br />

difficoltà e sto crecando di condividere sinceramente ciò che mi accade attraverso un'osservazione serena dei<br />

miei meccanismi. Il fatto che io riconosca i miei automatismi e li comunichi non vuol dire altro che sono<br />

disposta ad aprirmi e a capire insieme. Se poi ti sei sentita colpita, mi dispiace non era mia intenzione. Neanche<br />

ti conocosco e ciò dimostra come l'automatismo agisca indipendentemente dalla situazione reale. Io ho delle<br />

reazioni automatiche e, a me stessa (oggi più consapevole), fastidiose, ma ce le ho! questo mi pare lo scopo<br />

dell'enneagramma. Capirsi per afferrare i propri automatismi. Vedere la macchina che pensa, agisce e<br />

soprattutto reagisce... al nostro posto. Un caro saluto Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 23.28.42<br />

Cara Lia/Minerva (dea che insegna e da indicazioni), che piacere risentirti dopo tanto tempo. Non ti ha<br />

raccontato la nostra amica Grilletta che un Uno che non si sente amato tende alla Malinconia? Io ricordo bene il<br />

racconto di una festa in cui tutti i bambini potevano mangiare tutto il gelato che volevano e sporcarsi, ma alla<br />

piccola Lia questo era proibito. In quel racconto c'è la chiave di volta per capire bene quale è la radice primaria<br />

del tuo carattere. Un abbraccio.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 13/10/<strong>2005</strong> 23.47.10<br />

Ciao, Non sento che mi sia stato sottratto qualcosa, piuttosto che mi sia stato chiesto di cederlo per forza! Mi<br />

riferisco al rapporto con mio fratello più grande di me e sempre un passo avanti, io riuscivo a sclazarlo in<br />

qualcosa ma mi si chiederva in qualche modo di cedere,, perchè ero femmina. O perchè lui si feriva se vincevo<br />

io. Mia madre ha sempre detto che i primi figli vanno protetti dai secondi. Io seconda lui primo. Ciao Antony.<br />

questa festa non la ricordo...ricordo invece che per me non c'era festa. Mi sento tanto 4 stasera... Se devo dire<br />

la verità la mia ferita originaria parla di privazione e solitudine nelle difficolta. Calore poco e senza ascolto. Ci<br />

sei rimani pure vicino al camino, ma non disturbare! Ehi! Ci tengo a dire che tutto questo è storia. Ho lavorato<br />

tanto sul mio dolore... ora ce ne sono dei nuovi! Sì, stasera un vero quattro, o no? . Un bacio a tutti<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia del 13/10/<strong>2005</strong> 23.48.43<br />

Ma davvero Lia è la dea Minerva che insegna e à indicazioni.? Wau! Mi piace! Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 10.48.04<br />

Ti capisco molto bene Lia. Io ho tre fratelli più grandi di me. Mio padre, militare, si è accorto di me quando i<br />

primi tre lo avevano deluso (nel frattempo negandomi tutti i desideri tipici di una femmina) ed è passato dal<br />

trattarmi come una femminuccia lasciata in un cantuccio, al soggetto che doveva rivendicare la sua delusione<br />

educativa.....poichè cambiare marcia non era possibile ne era nel mio DNA diventare un quarto maschio, credo<br />

di aver disatteso molte sue aspettative e per questo sono stata e sono molto disprezzata. Quindi disprezzata nei<br />

miei desideri femminili perchè da lui incompresi e nelle sue aspettative di un mio maschile impossibile. Ho<br />

preferito l'abbandono al disprezzo. Di abbandono posso soffrire, di disprezzo no perchè mi fa troppo<br />

male......Anch'io ho lavorato molto e ho, appunto, imparato a cedere, perchè appunto, nel non farlo per ripicca,<br />

avevo soddisfattto lui trasformandomi in "wonder woman" portando fuori un maschile fortissimo scegliendomi<br />

uomini da proteggere. Per anni ho creduto che l'abbandono fosse il mio vero tema per poi scoprire, anche e<br />

forse soprattutto all'enneagramma che questo era il velo protettore di qualcosa di più profondo. Oggi sono più<br />

equilibrata e molto consapevole ma le ricadute sono dietro l'angolo e la stabilità emotiva ancora mi manca.<br />

Sono riuscita a farti sntire un pò meno sola in questo? Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 15/10/<strong>2005</strong> 0.24.36


Grazie Melinda, mi piacciono le prsone che sanno essere ancora in dubbio sul loro equilibrio, forse perchè capita<br />

anche a me. Tutto quell'asserire con sicurezza:- io sono così e così, ecc. - mi mette un pò di soggezione e se<br />

invece lo guardo senza "senso di inadeguatezza", mi fa pensare a qualcosa di statico e in fondo sento che è<br />

difficile dire con certezza qualcosa sul proprio modo di essere, qualcosa di definitivo fino in fondo. Sei molto<br />

accogliente. Tu che n° sei? Anche io ho lavorato tanto sulla capacità di abbandono. Ed è ancora un mio ideale,<br />

ma ora lo associo al discorso della fiducia. Ho difficotà a fidarmi, ma forse è meglio dire ad affidarmi. Temo di<br />

essere manipolata, o mangiata o fatta scomparire. Non so bene. Sogno questo abbandono totale , un<br />

rilassamento che forse non provo da "secoli", relax con l'altro! Ora in verità, sogno molto meno. Ho capito che<br />

le relazioni non son solo un dono, ma anche uno sforzo di crescita... troppo tardi per il mio ultimo rapporto! Ma<br />

forse irrecuperabile comunque. Sto "vomitando". Mi fermo. In genere nel "vis a vis" (si scrive così?) non parlo<br />

molto di me e delle mie emozioni. Ma così è più facile. Di persona mi emoziono così tanto, mi vergogno e temo<br />

che possa venirmi un infarto. Parlo delle mie emozioni, in genere dopo l averle analizzate e digerite o dopo del<br />

tempo... Ciao<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.09.21<br />

Ciao Tina, Sono un ennea tipo 3 con ali 2 e 4 ben sviluppate. Sono felice tu mi abbia sentito accogliente, anche<br />

tu lo sei molto e condivido fino in fondo la tua capacità di accettare di poter avere dubbi. Questo ti rende<br />

giovane dentro e in forte crescita sotto ogni profilo, cosa che considero un dono per chi lo ha. Siamo pieni di<br />

cadaveri per strada e di vampiri. Mi dispiace il tuo rapporto sia finito...ti senti sfibrata? Anche io arrivo da una<br />

situazione simile e sto arrivando a capire che ora sono, finalmente, più prudente nell' affrontare una situazione<br />

che mi possa mettere in gioco in maniera totalizzante....Le ferite ultime si sono incarnate e hanno lasciato segni<br />

decisi. Non so come la vedi tu ma accettare di soffrire è il più grande atto di umiltà e di coraggio che si possa<br />

affrontare nella vita ed è liberatorio. Se hai da vomitare lascia andare tutto ...tutto...tutto, senza paura. Sarà<br />

un dolore atroce ma non morirai di questo e questo dolore sarà poi il tuo scudo... Cerca solo di non rinchiuderti<br />

eccessivamente o di diventare troppo esigente con gli altri...Io mi sono rinchiusa per mesi e ancor anon trovo la<br />

voglia di aprirmi per davvero...forse sono realmente cambiata. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 19/10/<strong>2005</strong> 19.38.46<br />

Cara Lia, Minerva è il nomignolo che ti ho appioppato perchè è la Dea che insegna e da indicazioni, qualcosa<br />

che ti è molto proprio. Come al solito, gli Uno in fase di Sensibilizzazione tendono a lamentarsi di non essere<br />

stati "visti e considerati". Quando capirai che è vero esattamente l'opposto?? Che ti hanno iper marcato per farti<br />

essere buona, tranquilla, pulita?? Del tuo racconto di quella festa io ho ancora, nonostante gli anni trascorsi,<br />

un'impressione vivissima, perchè tu no? La Dimenticanza, come diceva Isacco il Sinaita, la Dimenticanza...... Un<br />

abbraccio<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 23.28.26<br />

Lia, a proposito del tuo ultimo post, mi viene da chiederti se ricordi l'<strong>Enneagramma</strong> delle Illusioni o se hai<br />

dimenticato anche quello. Tu, nonostante il nome, non ammalii, vero???<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 23/10/<strong>2005</strong> 16.58.16<br />

Ciao. Intanto grazie Melinda per le tue parole. Ma passiamo al boss. Insomma Antonio, purtoppo hai ragione<br />

credo di aver dimenticato l'enneagramma delle illusioni, ma non ho dimenticato affatto quella festa! E continuo<br />

a dirti che non è assolutamente una storia mia. Forse fai confusione con qualcun'altra... a meno che non ti<br />

abbia raccontato una palla! Non c'è questa storia nel mio passato, non c'è proprio! Ehi per l'ammaliare ti<br />

riferisci al mio nome per intero? Amelia ! Un bacio. Mi fa molto arrabbiare questo fatto che nella mia vita si<br />

ripete:gli altri credono di sapere meglio di me come mi sento o mi sentivo. Mia madre ha sempre negato che la<br />

mia infanzia sia stata difficile e triste e paurosa, così come ha negato con mio padre tanti fatti avvenuti quando<br />

eravamo bambini noi figli. Mettiamo pure che io abbia distorto qualche aspetto, ma le mie reali emozioni le<br />

conosco bene. So che andavo sempre a letto conla paura di morire o di mostri sconosciuti. So che mi sentivo da<br />

meno di tutte le compagne di scuola e non crerto perchè ero ipercontrollata, ma esattamente per il contrario.<br />

Ero molto trascurata e sciatta rispetto alle belle banbine con grembiuli a pieghe e calzettoni bianchi. Io vivevo<br />

in un mondo tutto mio, di cui a volte mi vergognavo e dove gli adulti non esistevano se non per protezione.<br />

Avete letto la Miller? Io la trovo eccezionale perchè non solo ha posto l'accento sulla realtà abusante degli adulti<br />

(anche se spesso inconsapevole), ma ha soprattutto sfatato il mito del comandamento di onorare il padre e la<br />

madre. Bellissimo comandamento, ma nella storia dell'uomo causa di dolori su dolori. Ha letto la storia di Edipo<br />

dalla parte di Edipo e ha dato un calcione alla psicoanalisi ortodossa che vuole dire alle persone come si sono<br />

sentite, cosa hanno desiderato e tenta di negare la loro vera realtà di sofferenza infantile. Con questo non<br />

voglio dire che ce l'abbia con i miei genitori, o con i genitori in generale! Capisco fino in fondo la difficoltà di non<br />

essere "invidiosi" della vitalità infantile, del fatto che non hanno ancora separato il proprio sè da se stessi e che<br />

hanno tanta gioia ed energia a volte sfibrante per noi adulti! Ho fatto un pò di sintesi caotica, quello che voglio<br />

dire è: leggete Alice Miller! Ciao Lia.


R: Crisi enneagrammatica di Laura del 24/10/<strong>2005</strong> 11.03.23<br />

Cara Lia, mi fa quasi impressione leggerti: mi sembra di guardarmi allo specchio... ti capisco bene e mi dispiace<br />

che non sia venuta al corso dell'ultimo fine settimana. Non solo avremmo avuto l'occasione di conoscerci, ma<br />

forse saresti stata illuminata anche tu dal riconoscerti nel sottotipo sessuale. Per me è stato quasi scioccante e<br />

mi sono sentita descritta e messa a nudo in pubblica piazza. Là per là mi ha fatto piacere ma, dalla fine del<br />

corso in poi, mi sento come se mi avessero preso a botte per l'ennesima volta. Credo che il problema principale<br />

di noi uno sia con noi stessi. Mi sembra che siamo feroci non tanto a giudicare gli altri quanto noi. La voglia di<br />

essere migliori, il trovarci tanti difetti, vedere come le cose comunque non abbiano funzionato ci debilita. Anche<br />

io vengo dalla chiusura di una storia molto molto importante (ahia!!!) e mi sento male, debole, arrabbiata, sola,<br />

triste, angosciata, confusa eppure faccio cose che dimostrano una grande forza e un grande carattere. questo<br />

fa parte dei controsensi che sono sempre attenta a notare. Ricordo ancora di quando ho letto Demian di<br />

Herman Hesse: il dio del bene e del male insieme... il dio dei controsensi in un unico corpo... che effetto mi<br />

fece... ero io! La mia infanzia somiglia alla tua, ma sono ancora simile ad allora, spesso sciatta e mai come le<br />

altre. Da un certo momento in poi l'ho scelto (o almeno così mi son detta) perchè voglio essere guardata dentro<br />

e amata e accettata per quello che sono. In realtà ho difficoltà a dire come sono: c'è un senso del pudore che<br />

mi fa frenare bruscamente... ho difficoltà a presentare le mie verità specialmente a chi amo profondamente<br />

(paura di perderlo?). In verità devo ammettere che negli ultimissimi mesi sono molto molto più diretta,<br />

probabilmente perchè sono cascata nel 4, mantenendo i lsottotipo (forse ti sembra incomprensibile, ma fa parte<br />

delle folgorazioni dell'ultimo corso)... Anche io sono quella che dà consigli, sempre tanto saggia (fin da<br />

bambina) e che risolve i problemi di tutti (tranne i miei che aumentano esponenzialmente) e per questo spesso<br />

mi cercano gli amici. Sono terza di 5 figli, due sorelle di 13 e 11 anni più grandi di me e una sorella di 28 e un<br />

fratello di 19 figli di mio padre e della sua seconda moglie... Da che ero piccola mi hanno invitato (imposto) di<br />

capire i comportamenti di tutti, specialmente di chi continuava a farmi del male. Mi riusciva, alla fine, e mi<br />

riesce ancora ma sono stufa di capire e non avere. Mi perdo, ormai, in questa stanza degli specchi dove le<br />

verità rimbalzano da parte a parte e mi lasciano sola e sgomenta nel centro, spettatrice di un assurdo che mi<br />

confonde. Vedi? anche io sono cascata nel 4. Addirittura Antonio ha avuto un dubbio nel riconoscermi, all'inizio.<br />

Poi, con l'andare avanti nel lavoro, è scattato il click di cui ha parlato Sirenella e mi sono autoriconosciuta (se<br />

vuoi, puoi leggermi al proposito nella discussione su freccie e collegamenti). Credo che spesso la nostra vita sia<br />

dura, nostra di tutti, "numeri" a parte, e ognuno di noi se la complica come meglio può. Prima pensavo che il<br />

mio problema, e forse quello degli uno, è il pensare troppo. La formazione reattiva e l'attenzione estrema che<br />

poniamo su ogni cosa e in particolare su ogni dettaglio ci tiene talmente attivi emozionalmente e mentalmente<br />

che ci sfibbra e non ci aiuta a semplificarci la vita. Se poi vogliamo dare uno sguardo alla teoria che vuole che la<br />

nostra realtà sia la materializzazione dei nostri pensieri (spero di non averla semplificata tanto da banalizzarla)<br />

allora si capisce quanto contribuiamo a complicarci l'esistenza... Mi fermo, sennò mi dite che esagero. A presto<br />

e un bacio a tutti<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 24/10/<strong>2005</strong> 20.50.47<br />

Lauretta/Morbidona, sono pieno di cose da fare (fra le quali rispondere ad alcune lettere di amici americani che<br />

aspettano risposta da oltre 20 giorni), e mi ero riproposto di non intervenire sul forum fino a quando non avessi<br />

almeno risposto alle più antiche, ma....sento che debbo rispondere a questa tua lettera subito. Ci vuole<br />

coraggio, Laura, nell'ammettere la forza e la debolezza insieme, e tu lo hai fatto, ma ci vuole altrettanto<br />

coraggio nell'ammettere la propria Sensibilità e Supponenza insieme! Il prezzo che un Uno deve pagare per la<br />

sua certezza di sapere cosa va fatto, è quello dell'infinito confronto con un pubblico ministero che non vuole<br />

nemmeno ammettere di essere tale. Accetta senza tanti problemi che, come tutti gli altri esseri umani, puoi<br />

essere manipolativa, irosa, sporca, cattiva, avida ecc, ecc, senza che questo ti farà perdere niente della purezza<br />

dello sguardo della bambina che guardava al mondo con gli occhi della fiducia. Hai perso fiducia negli altri<br />

perché hai perso fiducia nella parte più intime e vera di te stessa. Esprimi la tua rabbia senza mascherarla, e ti<br />

accorgerai che l'unico vero peccato sta nel tradirci con l'ipocrisia verso noi stessi. Nel non volere dare ascolto<br />

alle voci che ci chiedono, talvolta, di manifestarci apertamente per quello che siamo. Smettila di essere solo la<br />

bambina buona e saggia che non poteva chiedere e fai parlare la bambina che non ha potuto esprimersi. Lo so<br />

che il pudore è forte, perchè va di pari passo con la Sensibilità, ma meglio esprimere DIRETTAMENTE il proprio<br />

sentimento, che ignorarlo o fingere che non ci sia. Sfibrarti non è certamente il miglior modo per risolvere i<br />

problemi connessi ad un dolore esistenziale che non si riesce ad esprimere, perchè non si riesce ad esprimere la<br />

rabbia ad esso collegato. L'esercizio di Bioenergetica Integrato che ti ho suggerito, è studiato apposta per far<br />

venire fuori tutto il pus psichico nascosto dietro la spina della rabbia. Le pretese di superiorità etico/<br />

intellettuale proprie dell'Uno, sono solo un misero tentativo di supplire alla necessità di liberare veramente il<br />

proprio dolore profondo, per cui smettila di farlo. Se volevi continuare ad esprimere quello che sentivi, perchè ti<br />

sei fermata? Qui c'è la politica dell'ascolto, non quella del giudizio o della repressione e, se uno si è stancato di<br />

leggere quello che ha scritto un altro, può sempre cambiare messaggio. Tutti dobbiamo affrontare le nostre vite<br />

ma, come ha scritto qualcuno, farlo, avendo se stessi come nemici, non è certamente il modo migliore per<br />

ottenere qualcosa di buono.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 24/10/<strong>2005</strong> 21.46.41<br />

Cara Laura, ho trovato molto intensa la tua testimonianza, e ovviamente Antonio ha saputo trovare le parole<br />

giuste per esprimere sensazioni che io comprendo, ma che talvolta io stessa sento indefinite dentro di me. Io


sono cresciuta portando dentro di me la sensazione di essere vista come una creatura poco adeguata alle<br />

aspettative del mondo, non all'altezza, non sufficientemente intelligente, capace, volenterosa, dalla mia<br />

maestra delle elementari perfino dormiente e poco intelligente, ho cominciato quindi a provare una profonda<br />

sensazione di ingiustizia, rispetto a questa immagine di me, che sentivo non corrispondere affatto a cio' che ero<br />

davvero, ed ho dovuto rannicchiarmi, da un lato, e combattere questo "pregiudizio" dall'altro. Anche nei<br />

momenti in cui la mia parte piu' feroce ed aggressiva veniva fuori a difendermi, tuttavia, nel profondo io<br />

temevo che quelle persone dicessero il vero.Questo mi ha creato delle incertezze spaventose, diciamo che, se<br />

tutti noi siamo anche...e sottolineo anche...dei bambini cattivi, sporchi e cosi' via, che cosa succede quando tu<br />

passi la vita a tentare di dimostrare che non sei SOLO brutta, sporca e cattiva? A me e' successo che non sono<br />

riuscita piu' a concedermi la mia umanita'. Quello e' stato il momento in cui ho sentito pudore a riconoscermi<br />

anche nella parte peggiore di me. Mi vergognavo, era quasi dover ammettere di aver sempre sbagliato era<br />

quasi dover ammettere che gli altri avessero ragione. Non sapevo di averne diritto, non sapevo di dover amare<br />

di me anche quello, non sapevo potesse essere amato di me, anche cio' che di mediocre e sbagliato sono, non<br />

sapevo che innanzi a quella immagine misera e piccola e sporca, io potevo allungare una mano, accogliere me<br />

stessa, scegliere di liberarmi o meno delle mie miserie, e chiamarle con un nuovo nome...limiti. "I limti di<br />

ciascuno sono come grandi elastici, sono continuamente in espansione e in movimento, e tu puoi, se vuoi,<br />

accettare cio' che sei, spogliarti delle aspettative degli altri, e smettere di avere vergogna" queste parole mi<br />

furono dette da una persona che per un po' mi ha aiutata a recuperare l'immagine integra della mia persona, e<br />

integra significa necessariamente "totale" "intera" "completa" nel bello e nel brutto. Ho scoperto che se ci si<br />

spoglia di qualunque armatura, e non si consente al proprio orgoglio combattivo di difendere strenuamente cio'<br />

che di buono e giusto c'e' in noi, non solo chi ci sa vedere lo capira' ma sara' piu' facile concederci un perdono,<br />

che non avremmo mai creduto di dover concedere innanzitutto a noi stessi. La strada e' lunga, a volte<br />

veramente lunghissima, pero' poi, quando ti liberi dalla vergogna, ti scopri a fare cose che vanno fatte, sapendo<br />

che sei sul confine mobile di un tuo limite, libera pero' dal senso di colpa. Noi non possiamo essere cio' che gli<br />

altri vogliono che siamo. Possiamo solo cercare di essere la cosa migliore che riusciamo, ma per noi stessi,<br />

senza fare cose che ci spingono alla sofferenza delle catene delle aspettative altrui. Altrimenti diventiamo come<br />

pianticelle piegate, all'ombra, incapaci di guardare alla luce e alla pioggia, incapaci di germogliare foglie nuove<br />

e belle, moribonde per tutta la vita. Tu parla, perche' c'e' sempre qualcuno che ascolta.....<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta del 24/10/<strong>2005</strong> 23.47.44<br />

Antonio, Sirenella, è da un po' che rileggo le vostre risposte e ho l'impressione che mi sfugga qualcosa, come se<br />

aveste risposto a un vostro pensiero (che non identifico tanto) più che al mio dire. Immagino che sia una mia<br />

forma di difesa perchè, come diceva il Capitano, noi Uno siamo abili nel vedere solo ciò che vogliamo. Allora,<br />

umilmente, vi chiedo aiuto: mi date il collegamento? Addirittura nel messaggio di Antonio che alla prima lettura<br />

mi è parso di una tenerezza e di un affetto che scaldano il cuore, adesso trovo delle accuse... che mi succede?<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 0.01.02<br />

Succede che il critico interiore ti dice.."non può essere che ti abbiano voluto comprendere, ed aiutare, se non<br />

hai fatto nulla per meritartelo". In questo modo deforma le parole di incoraggiamento ed affetto e le legge<br />

nell'unico modo che conosce, cioè come critiche e delle accuse. Questo "criticone" è un "grazioso" animaletto<br />

psichico molto utile per difenderti quando avevi cinque anni, e che gridava sempre "attenta, ti sta per arrivare<br />

la cacca addosso", quando non eri in grado di capirlo, ma che oggi vede solo la "cacca" dappertutto. Non è il tuo<br />

vero te stesso; quello è diverso. Per questo ti ho dato il nomignolo di Tenerona.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 25/10/<strong>2005</strong> 20.04.50<br />

Continuo a rileggerti, Capitano... Sai, mi fermo sull'Esprimi la rabbia... Io la rabbia la esprimo fin troppo. Mia<br />

madre e le mie sorelle continuano a dirmi (l'ultima volta non più di un'ora fa) continuano a dirmi che sono<br />

troppo nervosa e che rispondo troppo spesso male... verrebbe da pensare, dunque, che manifesto i miei<br />

sentimenti eppure credo che l'equivoco sia tutto lì. Vero, rispondo male, ma difficilmente riesco a chiarire qual'è<br />

il problema reale, quello di fondo... è come se guardassi e commentassi gli effetti e non le cause... Pudore?<br />

Paura di far troppo male? Non so. Quel che mi è chiaro è che vorrei essere migliore, più tranquilla, meno<br />

sofferente. Farò l'esercizio, appena mi troverò sola, lo prometto, anche se ammetto che non mi viene affatto<br />

naturale e ne ho paura... poi ti faccio sapere. Grazie sempre, è molto bello sentirsi accolti e voluti tanto bene!<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 25/10/<strong>2005</strong> 20.18.37<br />

Laura io qualche volta, quando sto male e non riesco a comprendere a fondo la causa scatenante di quel<br />

malessere, faccio una specie di esercizio di meditazione "faidate" lo so, magari sembra una cavolata ma a me<br />

riesce spesso di "vedere" quello che apparentemente sfugge...ti spiego come faccio: mi stendo sul letto e cerco<br />

di rilassarmi, ovviamente niente caos, luci forti o distrazioni...tento di annullare la confusione di pensieri che si<br />

affollano nella mia mente, cercando di concentrarmi su una figura geometrica. Quella che in genere io scelgo e'<br />

un cubo, un cubo di vari colori in uno sfondo nero, lo faccio ruotare con la mente, attribuendo ad ogni lato una<br />

scena dell'episodio che mi ha fatta stare male, comincio ad osservare me stessa in quella scena, "da lontano"<br />

ruotando il cubo nella mia mente escludendo via via le immagini superflue e riempiendo il cubo delle sensazioni<br />

spiacevoli. Non so dirti bene perche', ma dover osservare la mia reazione rispetto ad un certo stimolo negativo,


anche se apparentemente banale, scremato del superfluo, mi costringe a "visualizzare" piu' a fondo...del cubo<br />

io faccio cio' che voglio, lo ruoto come preferisco scaricandogli sopra tutto quello che di negativo mi viene in<br />

mente, e alla fine la risposta arriva...non so se mi sono spiegata bene, e' una cosa bislacca ma ovviamente io<br />

non sono capace di fare cose "normali", dimmi se ti riesce, e scegli tu ovviamente su quale figura in qualche<br />

modo ti riesce piu' facile visualizzare qualcosa che non va, estrapolandola dal tuo dentro e proiettandola<br />

fuori...a me funziona davvero! Se decidi di non provare, non avere pudore a dirmi che sono fuori di boccia...non<br />

mi offendo :-) un bacione...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 22.51.30<br />

Sirenella e Eleonora, vi sono tecniche di rilassamento che lavorano per immagini assolutamente grandiose....ma<br />

il fai da te è eccezionale! Siete fantastiche! Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di magamaghina del 26/10/<strong>2005</strong> 0.09.51<br />

cara laura, un po' come a tutti accade , il rcordo dell'infanzia e dell'adolescenza e' galeotto nella vita. io ero una<br />

bambina molto irascibile, desiderosa di mille attenzioni, pensavo di essere invisibile e andavo chiedendo a tutti<br />

nei momenti di vita comune se mi avessero vista o se si fossero accorti di me.nella crescita il tutto si e'<br />

trasformato in una incapacita' totale di relazione. desideravo tanto essere amata, ma tutto cio' che riuscivo a<br />

dimostrare di me era il peggio di me. sono stata allontanata mille volte, e mille altre ancora mi ritrovavo a<br />

piangere e a dire a me stessa che era tutta colpa mia, che ero brutta e cattiva.poi un bel giorno, ho indossato<br />

una maschera, ho manipolato la mia persona,senza pero' comprendere ne' risolvere i problemi che avevo.ho<br />

studiato una formula vincente, che mi fa pensare che avrei potuto diventare un tre nella vita.invece sono un<br />

due, ma la mschera che ho indossato si e' appiccicata alla mia persona talmente tanto che oggi non so piu' chi<br />

sarebbe diventata la valentina di tanto tempo fa....ho da fare un grande peeling esfoliante per ritrovarmi!!!<br />

tutto cio' che ricordo di quegli anni e' che le mie reazioni erano vere....e forse, se invece di resprimerle come<br />

capita a te oggi, le avessi tirate fuori anche con la violenza che mi apparteneva, avrei trovato in me stessa una<br />

bambina piccola piccola che non aveva nulla di brutto di cui vergognarsi...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 26/10/<strong>2005</strong> 7.52.47<br />

buongiorno, sono nuovo ,mi chiamo Paolo.non ho frerquentato i corsi di Antonio,quindi spero che mi perdonate<br />

s enon capisco di cosa parlate del tipo e sottotipo.Io ho combattutto per 13 anni con uina malattia, la quale mi<br />

poneva di fronte alla società come una persona di serie c. proprio come laura e lia,la mia testa ha sempre<br />

svillupato pensieri critici verso me stesso, mostrandomi alla società come un fallito, uno che non è riuscito in<br />

nulla.ancor aoggi ho delle difficoltà, lo ammetto , amostrarmi agli altri . però mi sonoo reso conto , che noi non<br />

dobbiamo essere giudici di noi stessi .ma -essere e basta, non dobbiamo capire gli altri perhcè non ci accettano,<br />

il problema non siamo noi ma gli altri s esi allontanano.....L'essere noi stessi sempre, ci porta all'accettazione<br />

nella società, buoni o cattivi che siamo, stupidi o meno.ad ogni rpoblema bisogna sorridere sempre, affrontarlo<br />

nella maniera giusta. stà solo a noi con le nostre forze affrontare il quotidiano, perchè , in fin dei conti siamo<br />

tutti un pò soli .Tirare smepre tutto fuori, significa essere liberi da (seghe mentali) assurde,che ci sfiancano, ci<br />

distruggono, ci fanno eprdere il senso del reale. tutti dobbiamo partire dal senso del quotidiano, afforntare i<br />

problemi di oggi , dandone il giusto peso ,perchè domani questi non ci siano più.e sorridere un pò di più ogni<br />

giorno , quel sorriso che viene d adentro e che si chiama felicità con noi stessi .urlare quando ne sentiamo il<br />

bisogno, paingere quando lo vogliamo. ridere, arrabbiarsi, giocare ,scherzare.ma mai e poi mai giudicarsi , se<br />

quella data persona se nè andata, non è colpa nostra .......OGNUNO DI NOI DEVE RIMANERE SEMPRE SE<br />

STESSO........ baci a tutti e buona giornata vado a lavoro che stò facendo tardi smackkkkkkkkk<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 26/10/<strong>2005</strong> 9.55.18<br />

Sirenella, grazie del consiglio. In realtà io ho serie difficoltà con le visualizzazioni. Anzi, spesso ne ho, ma credo<br />

vadano definite "visioni"... Ogni volta che ho frequentato quei corsi basati sulla visualizzazione mi sono trovata<br />

a combattere con lo schermo nero che resta tale e con il conseguente senso di frustrazione. Altro mio problema<br />

nel fare l'esercizio che mi hai proposto è che ho paura del "male". Ho paura che se mi applico ne vedo troppo e<br />

lo faccio succedere. Che se lo cerco negli altri posso rimanere tramortita da quantità e qualità... Insomma, ho<br />

paura che mi sfugga di mano perchè per me è abbastanza semplice trovare qualità idealizzate da me. Se voglio<br />

vedere il buono di qualcuno o qualcosa (o il male, come si diceva) non ho apparentemente alcun problema a<br />

negare tutto il resto, il mio problema è cercare di vedere il vero, faccia a me male o bene... Non so se riesco a<br />

spiegarmi, forse Lia può capirmi meglio perchè capita anche a lei o forse è abbastanza comune anche a te...<br />

Stanotte devo avere avuto degli incubi perchè mi sono svegliata davvero nera, angosciata e addolorata... e<br />

adesso penso solo cose orrende, vedo tutto ciò che può ferirmi, il cuore mi batte forte (già da più di un'ora) e<br />

sto facendo uno sforzo immane per provare a sorridere e a rassicurarmi, cercando di non puntare l'attenzione<br />

su cose o persone specifiche... Quando sto così è come se avessi paura di condizionare gli eventi con il mio<br />

sentire. Ecco, questa è la mia paura fondamentale, come potrei "giocare" con i miei sentimenti negativi? L'idea<br />

mi terrorizza! E, ironia della sorte, il discorso, in me, non vale uguale per i sentimenti positivi. Non ho, cioè, la<br />

stessa convinzione che riescano a influire positivamente sulle situazioni... Parlavi di essere fuori di boccia? A più<br />

tardi, L.


R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 26/10/<strong>2005</strong> 19.26.32<br />

Laura, io vorrei innanzitutto poterti abbracciare forte, e vorrei che tu credessi che conosco la paura. Non quella<br />

indefinita del mondo, ma quella che viene da dentro, quella che ringhia dietro porte serrate della nostra anima,<br />

e ci avverte di stare lontani da li'. Ho capito perfettamente cosa cerchi di dirmi. Ma vedi, io di corsi di<br />

visualizzazione non ne ho fatti, e non posso aiutarti circa le tecniche in voga, quello che io faccio, mi viene<br />

spontaneo, estrapolo da me stessa un problema, qualcosa che mi angoscia perche' vederla da fuori mi aiuta a<br />

prenderne possesso, scartando cio' che non serve, ripulendo il tutto, e facendo chiarezza sulle varie opzioni di<br />

risposta. Mi visualizzo nel fare, mi immagino mentre risolvo quella cosa in un modo, poi in un altro e vedere da<br />

fuori tutto mi aiuta ad avere piu' padronanza e maggiore prospettiva. Dici che temi che il male possa uscire<br />

fuori e realizzarsi? No. Non puoi far accedere nulla di male e forse questa e' la piu' grande bugia del male<br />

stesso. Devi scegliere. Se scegli di avere coraggio, devi togliere i bei vasi di fiori dal marcio e ripulire le<br />

purulenze. Non c'e' nulla di orrendo nella tua vita. Sono sicura che nulla di orrendo nascondi nel tuo passato.<br />

Sono solo le tue paure di bambina, che vengono salvaguardate da un Drago che fa paura e sputa fuoco, ma poi<br />

sei tu che decidi se mandarlo via e accogliere quel dolore, e lui svanira' senza tornare piu'. Dal tuo dolore<br />

accolto da te stessa, come una madre che accoglie tra le braccia un figlio sporco e malridotto non puo' che<br />

nascere un calore salvifico e purificante. Non posso usare nessuna parola al mondo per farti capire che non devi<br />

cedere all'inganno della paura. Posso solo sperare che tu abbia fede, se non in altri, se non in Dio, almeno in te<br />

stessa, e in quel calore d'amore che certamente il tuo cuore cova in se. Un bacio..<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 26/10/<strong>2005</strong> 19.39.17<br />

Marina...io non ho ben capito qual'e' la tua visione del tre. Da come ne parli ho quasi la sensazione di conoscere<br />

un tre del tutto diverso da quello che illustri tu. Per cui mi farebbe piacere se mi spiegassi meglio, e non citando<br />

libri e scritti, ma secondo quella che e' la tua percezione, quali sono le caratteristiche del tre. In effetti a me<br />

sembra che quando Maghina dice di aver indossato una maschera per cercare visibilita' nel mondo, questo<br />

atteggiamento non si discosti poi tanto da quello che anche un tre fa. Il problema e' che per poter mantenere<br />

l'immagine e la maschera che egli indossa, deve far tacere le sue emozioni, perche' quelle potrebbero dirgli che<br />

la maschera indossata non e' lui, non lo rapprensenta nel profondo, ma rappresenta l'immagine migliore "per<br />

farsi vedere dagli altri". Quindi deve far tacere quel bimbo piccino e non accettato affinche' la maschera prenda<br />

il suo posto. Il tre dice io sono cio' che faccio, e tutto cio' che faccio deve essere realizzato al meglio, per questo<br />

evita il fallimento. Ovviamente siccome Maghina e' un due, non mi sorprende che abbia percepito questo tipo di<br />

emozioni o che abbia adottato questi atteggiamenti per un po', anche se la sua natura, la sua passione e quindi<br />

poi la sua fissazione la portano ad agire sotto la spinta di un "demone" differente. La sua ala vicina pero' e' il<br />

tre, che magari ne condiziona scelte e comportamenti in determinati momenti della sua vita. Il tre non si<br />

distacca mai dalla sua passione, e nessuno degli enneatipi lo fa. Non capisco cosa intendi dire quindi, quando<br />

dici "il due non si distacca mai dalla sua passione". Il due e' vittima della superbia, dell'orgoglio, che gli<br />

impedisce di riconoscere e vedere il bisogno profondo che ha degli altri. Tenta di mascherare tale sensazione<br />

offrendo al mondo a piene mani ogni cosa ritiene di possedere dentro. Il non voler riconoscere pero', che l'unico<br />

scopo del dare sia il ricevere struttura la sua manipolativita'. Non solo per questo e non solo in questo modo, e'<br />

ovvio, sto solo cercando di ragionare un attimo sulle cose che affermi, perche' non mi sono chiare....avanti su,<br />

famme capi'....un bacio! (ovviamente Antonio se ho detto un mare di cavolate...dimmelo!)<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 26/10/<strong>2005</strong> 21.52.24<br />

Sirenella, sono stata giù tutto il giorno a fare una ripassata di PNL. Appena finito sono corsa qui e ho letto il tuo<br />

bellissimo messaggio... Forse ora ho ancora uno strumento in più per agire: ci hanno insegnato un esercizio che<br />

pareva fatto a posta per me e per tutti noi che studiamo l'<strong>Enneagramma</strong> e che siamo, quindi, un po' più<br />

consapevoli dei nostri meccanismi. Pensa che si parlava proprio di quel bambino interiore di cui Antonio sta<br />

tanto parlando queste ultime volte e di come curarlo. Dicevo, il tuo messaggio è bellissimo, ma devo leggerlo<br />

dalla tua parte. Intendo dire che se sei nel mezzo di una tempesta non è facile vederti con il sereno, anche se<br />

sai che esiste, che di certo tornerà, perchè è legge della vita. So e capisco che se si affronta e si supera la<br />

paura non ti può più bloccare e il suoringhiare da dietro le porte non produce alcun effetto... ma questo è un poi<br />

che per me è purtroppo un passo più in là della mia posizione attuale. Da stasera farò l'esercizio imparato oggi<br />

e quello che mi hai consigliato tu. Nel fine settimana tenterò anche quello del Capitano... La settimana<br />

prossima, forse, sarò migliore... Il tuo abbraccio è dolcissimo, ricambio con grande affetto.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 26/10/<strong>2005</strong> 22.52.15<br />

Allora spero tu riesca ad usare cio' che sai come chiave per aprire almeno una delle tante porte serrate. So che<br />

quando si e' "dentro" il dolore, non e' lo stesso che parlarne vedendolo da "fuori". Ma io nel dolore ci sono,<br />

come tutti. Non rimandare, non credere che le soluzioni siano poi cosi' lontane, liberati di quegli anelli di catena,<br />

spezzandoli uno ad uno :-) e se per caso sabato notte hai voglia di bagordi, ricordati che a Napoli ci sara' la<br />

Notte Bianca, e la citta' sara' viva e in fermento fino all'alba...io saro' in giro a divertirmi e tutti gli amici<br />

saranno i benvenuti :-) un bacio...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 26/10/<strong>2005</strong> 23.08.53


In realtà, Sirenella, non stai sbagliando per nulla. Melinda, credimi, stai mitizzando il tipo Tre, il quale, fra<br />

l'altro, non perde la capacità di contattare le proprie emozioni, ma, spesso, non lo vuole fare perché avverte<br />

che in questo modo viene via la vernice con la quale maschera, e mai parola è più valida, la paura di guardarsi<br />

dentro e trovare il vuoto. Maghina ha solo descritto un processo di reazione ad un ambiente ed ha detto che, se<br />

avesse pienamente creduto in quell'Inganno, sarebbe potuta diventare un Tre. Il suo insight finale è utile e<br />

significativo perché, anzichè rivolgerlo ad un altro per aiutarlo negando il suo bisogno, lo ha usato per<br />

"accarezzare" quella bambina che aspetta ancora di essere veduta.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 26/10/<strong>2005</strong> 23.13.28<br />

Si Antonio....è possibile. Sopravvivenza? Difesa. Sostegno? Voglia di entrare in discussione in una<br />

comunicazione in cui si fa fatica perchè è quella del non esserci li quando vi scambiavate le sensazioni e le<br />

informazioni.....Tutto possibile. Certamente ho raggiunto l'età per trovare il coraggio di sentire il rumore di<br />

questo vuoto ed è notevole ma sento anche che mi porta a una lenta e consapevole digestione interiore, infatti,<br />

finalmente, sto perdendo memoria di molte cose e la testa è meno ingorgata. Buona notte. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 26/10/<strong>2005</strong> 23.15.05<br />

Lauretta, la vera espressione della rabbia ha tre fasi, l'esplosione, il far venire fuori la tristezza ed il dolore e il<br />

PERDONO. Senza queste ultime due il piatto del giradischi continuerà a girare, ma la puntina sarà sempre<br />

ferma allo stesso punto ed il frastuono sarà solo più fastidioso.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 26/10/<strong>2005</strong> 23.18.33<br />

Si. E' vero. Io mi trovo di nuovo al primo stadio dopo tanti anni. FInalmente sto portando a galla la rabbia e la<br />

lascio uscire, cerco di sentirla, sto in contatto, mi fa tremare quando mi passa tra le corde della gola e trova<br />

fiato e suoni e talvolta mi viene un gran caldo e un leggero tremore...ma poi tutto esce, fluisce, si scarica e<br />

soprattutto non trattengo......e fianlmente dico io! Dopo anni di paura, finalmente una sana rabbia anche se<br />

ancora non riesco a urlare.....mi vergogno! Forse urlare proprio non mi appartiene. Non sopporto le persone<br />

che urlano. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 26/10/<strong>2005</strong> 23.23.52<br />

Invece a me piace proprio un sacco urlare!! Certo non me ne vado in giro per la citta' urlando a<br />

squarciagola...pero' pero'...ci sono momenti in cui mi scappa proprio....magari quando si tira troppo la corda e<br />

la mia pazienza fa BONG ....mi piace guardare la faccia, della persona che mi ha tormentata, quando io urlo mo'<br />

basta! Ti giuro che poi passa tutto, ma quella faccia, quel momento di stupita incertezza, il tuo tormentatore<br />

che vacilla sul baratro della sua ottusagine, e io POH...libera. :-) Il galateo ha creato un sacco di gente frustrata<br />

secondo me ehehehehehehhe....<br />

R: Crisi enneagrammatica di paolo del 27/10/<strong>2005</strong> 7.49.45<br />

ciao melinda ! ! ! ! sono sempre al pc la mattina quando posso ... sono di firenze, ho scoperto proprio ieri sera<br />

che il mio tipo è il 9, sembra fatto apposta per me. tutte queste cose ,su come sono fatto già le sapevo ......ma<br />

ancora non ho preso coscienza dei problemi che mi porta l'essere così.negli utlimi 3 anni, da solo, stò<br />

lavoraNDO su me stesso.ma solo negli ultimi mesi sono riuscito ad avere una crescita interiore. purtroppo però<br />

sono ben lontnao d aquello che vorrei essere veramenente. tratto me stesso in tutit i modi possibili dal<br />

frustarmi fino all'amarmi . ogni volta per me è una nuova scoperta di me stesso. parlate di rabbia, io ne ho<br />

tanta, ma ho scoperto che urlare per cacciarla via non basta , dobbiamo lavorare perchè la rabbia non torni più<br />

. con molta calma mi son messo lì , mi studio , mi guardo dentro , ma il mio interiore non mi parla più, si<br />

rifiuta,una cara amica proprio eiri sera mi ha fatto fare un esercizio per dialogare con me stesso, non ci sono<br />

riuscito , vince quella parte che si prende gioco di me e.. se non smettevo avrei preso in giro anche la mia<br />

amica. credo di soffrire di una doppia personalità , forse anche 3 chiu lo sà.continuerò a leggervi perchè mi<br />

piace stare qui con voi.. ad antonio chiedo se ci sono i suoi corsi anche a firenze magari in futuro mi piacerebbe<br />

partecipare ad uno di questi . vorei aprlare parlare ma vi annoio e basta.il bambino ch eè in me adesos stà<br />

facendo i capricci ...heehehe la mia amica mi ha detto che scrivo per emozioni , è vero ,non uso mai la testa in<br />

tutto quello che faccio, scusate ma questo è un rimprovero per me stesso, avevo bisogno di dirlo . u dolce<br />

saluto a tutti e buon lavoro a melinda che è già da mezzora che stà lavorando..... smackkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 9.53.27<br />

Ciao Paolo. Non tutte le mattine arrivo così presto ma capita molto spesso. La mattina ha un "odore" diverso e<br />

tutto è un pò fermo come dovesse riassestarsi dopo la notte che ha buttato tutto all'aria. Io ho sempre avuto<br />

paura della rabbia parlata ad alta voce e di quello che fa dire. Quello che fa dire la rabbia non sempre è reale,<br />

spesso è un portare all'estremo aggiungendo ingredienti spiacevoli che feriscono. Con la scusa di essere<br />

arrabbiati e di portar fuori si ferisce profondamente e in maniera tagliente e talvolta indelebile..con la scusa di<br />

alzare la voce si da al proprio bisogno priorità egoistica e non si ascolta più il bisogno dell'altro. Il gridare è<br />

autoritario e violento e crea una rottura nella comunicazione reciproca anche se non sempre E' noto il


disinteresse dei figli nei confronti dei genitori che urlano. E' nota la chiusura emotiva e intima che si crea nel<br />

rapporto di coppia quando uno dei due soverchia l'altro a male parole...........certo che se l'altro poi non si<br />

confronta mai, beh allora poi forse si ha anche il diritto di esplodere! Mi par di capire che sei un uomo che<br />

lavora su se stesso e quindi questo mi pare interessante. Come ti vive il mondo femminile grazie a questo tuo<br />

vantaggio? Riguardo ai personaggi interiori credo che ognuno di noi ne abbia ben più di due e tre .....ed è bello<br />

viverli tutti il più possibile...argomento interessante, molto interessante! Buona giornata. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 27/10/<strong>2005</strong> 12.48.54<br />

Quello che dici e' vero Marina, circa le esplosioni di rabbia, anche se io credo che haime' ci sia una sorta di<br />

comodo pregiudizio circa le esternazioni di rabbia da parte di chi non riesce piu' a contenere. Molti dei disagi<br />

che ci portiamo dentro sono anche frutto di rabbia mai esplosa, e quindi cosa si deve fare? Io credo che spesso<br />

le risposte piu' giuste siano sempre nel mezzo, perche' anche contenere la rabbia ci fa dire cose delle quali ci<br />

pentiamo, dover sopportare quella deflagrazione interna senza poterla far uscire, ci costringe a contorcerci, a<br />

deformarci, a fingere addirittura a volte che vada tutto bene. La rabbia inespressa crea maschere deformi e<br />

fasulle. Ovviamente eccessi di esplosioni sono altrettanto deleteri per noi stessi, ma sopratutto per chi li<br />

subisce. Trovo che sia insano credere di non poter mai far fuoriuscire le proprie risposte emotive, qualunque<br />

esse siano, cosi' come credo sia insano lasciarle uscire fuori senza alcun controllo....l'equilibrio, insomma, e' la<br />

risposta piu' adeguata secondo me. Per quanto riguarda i figli...beh un genitore che cerca sempre di dialogare,<br />

non sempre ottiene le risposte comportamentali volute o dovute, e qualche urlata di esasperazione serve anche<br />

a far ricordare ai figli che esiste un limite, un punto di esasperazione, un paletto oltre il quale un genitore e'<br />

umano e si difende. Buona giornata a tutti...baci...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 14.05.28<br />

Pensavo che il discorso dei propri personaggi andrebbe indagato rispetto ai propri enneatipi<br />

potenziali.....uhhhhhhhhhscandalo!!! Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 17.19.18<br />

Sai Melinda, come ho detto, ieri si parlava proprio di questo durante il mio incontro di PNL, perciò mi è venuto<br />

di lanciare al Capitano e Cocca (così sia chiama il cicerone PNL) l'idea di una due giorni insieme... Forse mi sto<br />

esprimendo da cani: questo forum mi ricorda com'è difficile esprimere le idee senza dare nulla per scontato.<br />

Insomma, ieri si parlava delle parti di noi che influiscono sui nostri comportamenti e dei modi per accoglierle e<br />

integrarle. Si parlava cioè dei meccanismi istintivi e, dopo l'ultima due giorni di <strong>Enneagramma</strong>, ho legato i<br />

discorsi e quel che ne è uscito sembra davvero carino... Scandalo?<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 17.19.29<br />

Sai Melinda, come ho detto, ieri si parlava proprio di questo durante il mio incontro di PNL, perciò mi è venuto<br />

di lanciare al Capitano e Cocca (così sia chiama il cicerone PNL) l'idea di una due giorni insieme... Forse mi sto<br />

esprimendo da cani: questo forum mi ricorda com'è difficile esprimere le idee senza dare nulla per scontato.<br />

Insomma, ieri si parlava delle parti di noi che influiscono sui nostri comportamenti e dei modi per accoglierle e<br />

integrarle. Si parlava cioè dei meccanismi istintivi e, dopo l'ultima due giorni di <strong>Enneagramma</strong>, ho legato i<br />

discorsi e quel che ne è uscito sembra davvero carino... Scandalo? :-)<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 27/10/<strong>2005</strong> 20.33.04<br />

Scusa Melinda, ma che significa questa cosa dei propri personaggi? Mi sa che mi sono persa qualcosa...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 21.27.46<br />

Sirenella, era una provocazione e un gioco. Indagare il nostro uno, nessuno, centomila...il nostro aspettare quel<br />

famoso Godot che non arriverà mai ...e chi è mai?....E allora si poteva giocare ad agganciare i nostri<br />

personaggi, vissuti nelle diverse fasi della vita!...... Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 21.29.08<br />

Laura perdonami ma io non riesco a capirti. Sarà un mio limite o forse perchè non ero con voi e mi perdo<br />

qualcosa! Hai voglia di aiutarmi? Perchè la discussione si blocca e mi sento imbranata da morire! Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 21.58.06<br />

Sì Melinda, ci provo con piacere. Lo scorso finesettimana con il Capitano abbiamo affrontato il primo step dei<br />

sottotipi. Tra le varie è uscito che abbiamo in noi delle "molle" che ci fanno scattare taluni comportamenti in<br />

determinate circostanze. Antonio faceva riferimento al bambino che ha acquisito quel comportamento per<br />

difendersi e affrontare la sua situazione. Questo meccanismo continua ad agire anche oggi che siamo adulti<br />

(Antonio, correggimi se sbaglio). Ieri in PNL si parlava della stessa cosa, di tutti quei comportamenti che


adottiamo, quasi a prescindere dal volere della nostra "mente razionale" e che sono dettati dal bambino di cui<br />

sopra... (ce la sto facendo?) L'esercizio ci faceva contattare quel bambino, che altro non è che una parte di noi<br />

(e qui ho trovato il collegamento con i tuoi 1, nessuno, centomila) per comprenderlo e "guarirlo"... Nonostante i<br />

miei sforzi, non so se sono riuscita a spiegare le associazioni che ho fatto (sottotipi, bambino, parti di noi...).<br />

Sono qui, se mi vuoi<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 22.12.38<br />

SI. Credo di averti capita meglio....si tratta di entrare nel tuo linguaggio. Conosco poco la PNL ma abbastanza<br />

bene la AT (analisi transazionale), e mi fermo perchè fare unelenco non serve a nessuno. In ogni caso si, credo<br />

siamo abbastanza in linea. Io credo che ognuno di noi, al proprio interno, possegga diversi stati di crescita che,<br />

nella vita, hanno trovato spazio e comportamento differenti sia per necessità, per intelligenza, per adattamento<br />

o adeguamento......nel corso degli anni siamo portati o metterli un pò in contatto fra loro e quindi a integrarli o<br />

ad abbandonarne qualcuno perchè ben elaborato e superato o perso per strada (talvolta rimosso)....fin qui ci<br />

capiamo abbastanza, secondo te? Anch'io sono qui anche se stanchissima. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 22.17.56<br />

sì, ci siamo capite a meraviglia, volevo dire questo, o meglio condividere... Mi fa piacere che alla fine ce<br />

l'abbiamo fatta... Anche io ti conosco poco, ma ti leggo molto :-) e pian piano il quadro si compone.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 22.22.40<br />

Allora, se ti va, con la dovuta calma, provo ad andare avanti...Ti va? Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 22.40.20<br />

Perdonami.Mi è arrivata tra capo e collo una telefonata un pò difficile... Cosa ne pensi del fatto che ognuno di<br />

noi, nel corso del tempo e della propria vita, entra ed esce da alcuni personaggi che incontra, scova, scopre e<br />

quindi interpreta secondo istinto, secondo intuito, e mettendo in gioco tutte le proprie arti di volta in volta<br />

acquisite nel tempo....però....perchè c'è un però, c'è una tendenza, uno stile personale, un filo conduttore che<br />

lo tiene e lo porta sempre a passare determinate strettoie. Magari lui/lei non lo sa ma in realtà sviluppa e<br />

raffina le proprie voci interiori, i propri opposti, i propri paradossi.....come ti suona? Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 22.50.33<br />

Cara Laura. Non so dove sei e se torni ma sono stanca, stanca, stanca e non ce la faccio più. Inoltre da ieri sera<br />

sono anche molto triste...e ho ripreso a vestirmi di nero!!!...e arriva l'ora buia...insomma un umore veramente<br />

al ribasso. Perdonami se mi ritiro nel mio guscio .....ciao e buonanotte. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 27/10/<strong>2005</strong> 23.14.40<br />

Io sono un po' in controtendenza, ovviamente, adoro Pirandello, e chiaramente sono d'accordo sul fatto che<br />

quel "uno, nessuno e centomila" sia il ritratto di chiunque di noi, che diventa mille volti a seconda del volto di<br />

chi lo guarda, e a seconda del volto, della maschera che ognuno di noi sceglie di indossare in una data<br />

situazione. Credo pero'....che in noi ci sia solo Uno. Mille maschere, mille specchi, mille riflessi, ma per uno<br />

soltanto, che gioca tra i colori folli e forti di chi deve imparare a sopravvivere...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 28/10/<strong>2005</strong> 8.01.21<br />

secondo me si può parlare di uno,cento e centomila, quando questi personaggi sono in contrapposizione fra di<br />

se,cioè talemnte diversi , che chi lo ha davanti lo ritiene pure un poco pazzo .... altrimenti i centommila<br />

personaggi sono solo sfumature del nostro io interiore che cresce e si evolve.per qunato il riguarda il bambino<br />

che c'è in noi , non sempre si può far venire fuori e accarezzarlo e assecondarlo.... ma fà bene proprio come ad<br />

un figlio urlargli e schiaffeggiarlo,poi dopo magari lo coccolo.heehehh il mondo femminile lo vivo ancorta un pò<br />

male, ma mi costringo ad andare avanti (come dice la mia amica per me stesso)all'inizio gioco , scherzo , come<br />

il bambino che c'è in me , poi cambio vedo l'importanza del rapporto creatosi, e cercod i portarlo avanti a tuti i<br />

costi, mi ritengo una persona corretta, sempre sincera(anche se non tutit ci credono)ma soprattutto le donne si<br />

confidano co me, proprio perchè alla fine riusciamo a stabilire uno scambio di sensazioni ,di emozioni,di<br />

pensieri.tiriamo fuori tutto noi stessi ,magari senza risolvere nulla,ma consci di essere stati sempre noi stessi e<br />

di essere stati bene. spero di trovarvi qui sul forum questo fine settimana, io rimango a casa, vi leggerò,<br />

melinda lsciati aiutare non trascurarti e non vestirti di nero ,lavit aè troppo bella con tutte le sue sfumature.Noi<br />

siamo qui Laura è è molto disponibile credimi... magari in futuro s esei di napoli possiamo fare pure n incontro<br />

epr mangiare una pizza insieme... baci e abbracci e buon week end<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 28/10/<strong>2005</strong> 8.01.24<br />

secondo me si può parlare di uno,cento e centomila, quando questi personaggi sono in contrapposizione fra di


se,cioè talemnte diversi , che chi lo ha davanti lo ritiene pure un poco pazzo .... altrimenti i centommila<br />

personaggi sono solo sfumature del nostro io interiore che cresce e si evolve.per qunato il riguarda il bambino<br />

che c'è in noi , non sempre si può far venire fuori e accarezzarlo e assecondarlo.... ma fà bene proprio come ad<br />

un figlio urlargli e schiaffeggiarlo,poi dopo magari lo coccolo.heehehh il mondo femminile lo vivo ancorta un pò<br />

male, ma mi costringo ad andare avanti (come dice la mia amica per me stesso)all'inizio gioco , scherzo , come<br />

il bambino che c'è in me , poi cambio vedo l'importanza del rapporto creatosi, e cercod i portarlo avanti a tuti i<br />

costi, mi ritengo una persona corretta, sempre sincera(anche se non tutit ci credono)ma soprattutto le donne si<br />

confidano co me, proprio perchè alla fine riusciamo a stabilire uno scambio di sensazioni ,di emozioni,di<br />

pensieri.tiriamo fuori tutto noi stessi ,magari senza risolvere nulla,ma consci di essere stati sempre noi stessi e<br />

di essere stati bene. spero di trovarvi qui sul forum questo fine settimana, io rimango a casa, vi leggerò,<br />

melinda lsciati aiutare non trascurarti e non vestirti di nero ,lavit aè troppo bella con tutte le sue sfumature.Noi<br />

siamo qui Laura è è molto disponibile credimi... magari in futuro s esei di napoli possiamo fare pure n incontro<br />

epr mangiare una pizza insieme... baci e abbracci e buon week end<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 28/10/<strong>2005</strong> 15.45.37<br />

Questo weekend ci sarò. Non domani perchè ho un corso tutto il giorno. Ho da studiare moltissimo ma mi<br />

collegherò di tanto in tanto per rilassarmi e distrarmi. Non mi trascuro perchè non è nel mio carattere ma sto<br />

accusando una leggera flessione umorale...mi piacerebbe tanto andare in letargo e svegliarmi a fine aprile con<br />

un pò di cose già in ordine ma so che non è possibile e devo vivermele tutte. Il nero è il mio colore da sempre<br />

ma cercherò di buttare un pò di colre qua e la. Grazie. Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 28/10/<strong>2005</strong> 23.07.48<br />

Lauretta la parte relativa alla nascita e alla evoluzione dei meccanismi che producono la risposta primitiva del<br />

bambino, si guarda nel corso del lavoro sulla Ferita Originaria. La connessione di cui tu parlavi (PNL ed<br />

<strong>Enneagramma</strong>) è arci-utilizzata da tanti fra i quali il nostro amico ed associato Alberto Tonon. Io sarei<br />

disponibile, in teoria, a fare tutto, ma il tempo è quello che è e non riesco nemmeno a fare le meditazioni sulla<br />

Virtù per il tempo che vorrei. La quasi nulla interrelazione fra le varie aree o funzioni del nostro cervello e la<br />

necessità di avere un fattore unificante (la forma ridotta di coscienza che chiamiamo Ego) è molto complessa da<br />

chiarire.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente paolo del 29/10/<strong>2005</strong> 14.10.31<br />

chissà perchè melinda, ma l'inverno fà lo stesso effetto pure a me.... ti capisco alla grande.... proprio questo è<br />

il motivo per cui mi sforzo, mi dò da fare nei periodi più brutti,sono stanco di questo malumore stagionale, stà<br />

solo ame reagire e agire, tramite nuove amicizie , il lavoro e cose che più mi piacciono fare, adesso riesco a<br />

dominare questo mio stato, soprattutto sono molto sereno. la forza interiore è aumentata, stò molto bene con<br />

me stesso....<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 29/10/<strong>2005</strong> 15.29.11<br />

Ciao Paolo e benvenuto fra di noi. Scorrendo i messaggi ho visto che eri già intervenuto, ma che mi ero perso il<br />

tuo post nel cumulo di interventi su questo thread. Guarda che, se davvero sei un tipo Nove, il tuo<br />

atteggiamento verso la rabbia deve essere esattamente l'opposto di quanto hai detto. Do il benvenuto pure<br />

all'autore del messaggio di ieri mattina alle 8'01 che non sono riuscito ad identificare, anche se ho dei dubbi che<br />

possa essere un altro tipo Nove di mia conoscenza. Non per contraddirti, ma l'ego è SEMPRE frammentario e le<br />

sue parti sempre in contrapposizione, anche se non appare molto evidente. "Pigliare a schiaffi" il nostro<br />

bambino interiore non è una cosa saggia. Equivale a ad auto strizzarsi con forza una certa parte del corpo<br />

umano maschile...Questo non significa, ovviamente, che bisogna cedere a tutti i suoi capricci, ma che c'è una<br />

assoluta necessità di trovare un giusto equilibrio e saperlo ascoltare con attenzione ed amore. Il Capitano.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Marina Mele del 29/10/<strong>2005</strong> 16.29.15<br />

Anch'io mi sforzo. Anch'io sto meglio, rispetto all'anno scorso poi non c'è paragone, Di questi tempi ero<br />

prossima a uno dei crolli più intensi della mia vita.....utili. Oggi ho deciso ad esempio di uscire dal corso noioso<br />

da far paura, una volta non lo avrei fatto e ho deciso, stasera, di andae da sola a vedermi un concerto di Bebel<br />

Gilbert (cantante brasiliana) da sola... mentre mio figlio si vede la partita con gli amici...anche questo non lo<br />

avrei fatto. Mi fa un pò tristezza ma so che è utile e mi serve. Riesco a dominare abbastanza bene un pò di cose<br />

ma sento un senso profondo di precarietà globale che accetto, che tengo dentro di me e ascolto e aspetto di<br />

capire dove mi dovrà portare, passo dopo passo senza pretendere di vedere già la fine......quanta pazienza. Ho<br />

capito bene, abbiamo due Paolo? Come facciamo a capire con chi stiamo o sto parlando? Melinda<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite paolino del 29/10/<strong>2005</strong> 17.42.24<br />

scusateeeeeeeeeeeeee ma di paolo c en'è uno sempre ioooooooooo sempre il solito numero 9.ok d aoggi sarò<br />

paolino hihihihi


R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 29/10/<strong>2005</strong> 18.58.53<br />

Va bene Paolino e, dato che metto dei nomignoli a tutti i partecipanti al forum, da oggi sarai Paolino....Paperino.<br />

Non credo, però, che sei tu l'autore del messaggio del 28 mattina, perché l'altro "ignoto" si dichiarava di Napoli<br />

e tu, se non erro, di Firenze.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite del 30/10/<strong>2005</strong> 10.26.15<br />

no no antonio sono sempre , diceov solo che andrò anapoli prossimanete che èla mia città di origine, ,lì ho tutit<br />

i parenti ,inoltre ti chiedevo se a finreze ci sono i tuioi corsi ..... inoltre per qunato rigurda la rabbia che ho<br />

dentor , la causa è una situazione mi aeconomica che mi costringe a fare in un certo modo e reagisco<br />

all'inontraro di quelloc hesono io ,proprio per fare esperienze per darmi un impatto forte conme stesos ed<br />

imparare .. a crescere ...io dico sempre ( per evolvermi)e cis tò riuscendo anche s ela strada ancor aè lunga<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia Minerva del 30/10/<strong>2005</strong> 10.31.10<br />

Ciao a tutti, non ho disertato il forum per mia volontà, ma per problemi tecnici: lavori in casa hanno imvaso<br />

anche la stanza del computer. Ora mi sono decisa e spostarlo ed eccomi qui. Ciao Laura, ho letto il tuo post e<br />

mi ritrovo molto nelle tue parole ...ma voglio leggere tutto im maniera più calma stampandomelo perchè i<br />

messaggi sono tanti e mi perdo un pò. A presto Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia Minerva del 30/10/<strong>2005</strong> 14.44.38<br />

Sai Laura mi ha colpita il fato che ripensando al messaggio di Antonio tu abbia cambiato opinione. Prima<br />

tipareva tenero e accogliente e poi bacchettante. Sai capita anche a me di fare queste confusioni. In realtà ho<br />

difficoltà ad accettare di essere "compatita" o anche solo consolata e quindi maschero questa difficoltà<br />

pensando che l'altra persona voglia criticarmi o manipolarmi per affermare la propria superiorità. Sai che bel<br />

conflitto continuo: desidero da morire comprensione accoglienza e consolazione e quando arrivano le rifiuto, nè<br />

ho paura mi allontano addirittura o le scambio per qualcosa di negativo. E' molto difficile che gli altri mi vedano<br />

soffrire o piangere o lagnarmi di qualcosa direttamete. Parlo dei miei sentimenti solo dopo averli vissuti in<br />

privato e controllati, in modo da non diventare vulnerabile. Io, credo di diventare vulnerabile, ma forse non è<br />

vero. no? I Per quanto riguarda il dolore che sto vivendo per la separazione dal mio compagno, anche quello<br />

dopo la fase acuta in cui proprio non potevo nascondere il mio stato, ora sembra che io l'abbia superata perchè<br />

rido scherzo vivo e non mi faccio cogliere quasi mai nella disperazione che invece di tanto in tanto mi assale.<br />

Per lasciarmi andare al piacere come al dolore ho sempre bisogno di un pò d'aiuto alcolico. L'alcol mi piace da<br />

matti e se non fosse che mi fa star male, fa male e rende la mente offuscata potrei diventare un'alcolista. Ecco<br />

forse questo è da uno. Le mie colleghe di lavoro o i miei clienti, mai possono immaginare che io sono umana<br />

esttamente come loro... soffro, mi stanco, mi rompo... , ho acciacchi di cui non mi lamento mai. Insomma è<br />

come se ci fossero due lia. Una perfetta ( si fa per dire solo apparentemente per bene e corretta) ed una<br />

pasticciona, confusa piagnolenta e brilla! Mi fermo qui per ora a presto. Un bacio Laura. Sì, il tuo modo di<br />

parlare , le cose che dici mi sono molto vicine. Se vengo al corso ci conosceremo? Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 22.50.14<br />

Cara Minerva ti invito a rileggere il mio post più sopra, in cui parlavo del critico interiore del tipo Uno e di come<br />

vi fa vedere le cose. Anche quello che hai scritto adesso è tipico di un Uno.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 22.54.18<br />

Caro Paolino/Paperino no ho, per il momento, in programma alcun corso a Firenze, ma sarò lì nel nostro stand<br />

con altri amici dell'ASSISE il 26 pomeriggio ed il 27 mattina, in occasione del primo congresso nazionale del<br />

CONACREIS presso il Meeting Center di Piazza della Calza. Se puoi perché non passi a salutarci??<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 31/10/<strong>2005</strong> 13.50.54<br />

Lia, bentornata. Ti ho aspettato con ansia, per il piacere di questo nostro confronto. in realtà continua a<br />

impressionarmi il leggerti. Sei davvero il mio specchio? Eppure in quest'immagine riflessa non vedo grosse<br />

distorsioni, come spesso accade. Se partecipi al prossimo corso ci conosceremo di certo... chissà come sarà<br />

trovarci difronte! Ancora una volta devo dire "anche io, come te" cerco comprensione e spesso leggo nelle<br />

risposte altrui delle critiche, mi stupisco quando mi sento voluta bene e mi lego molto a queste persone. in<br />

realtà a legarmi è quasi un senso di gratitudine... "Anche io, come te" parlo poco dei miei dolori più importanti<br />

e profondi e sempre dopo un tempo, quando mi sento di poter gestire le emozioni... In quest'ultimo periodo,<br />

poi, scherzo da sola e mi propongo di fare l'attrice perché "anche io, come te", sorrido e vivo senza che ai più<br />

arrivi nulla dell'enorme dolore-tristezza-angoscia che ho dentro... Sai, in effetti mi sono sempre lamentata con<br />

me stessa per questo. Mi sono sempre criticata per non riuscire a comunicare l'intensità di quello che provo. A<br />

volte mi sembra di raccontare una storia senza parlare del sentimento. E' come se non trovassi mai parole che<br />

lo esprimono... probabilmente ora, con te, riesco a capire perché. Grazie!


R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 31/10/<strong>2005</strong> 21.21.51<br />

Cara Laura, io pero' mi faccio una domanda...ma non credi sia normale non parlare dei propri sentimenti se non<br />

con qualcuno di cui ti fidi veramente? Io per la verita' diffido un po' delle persone che si sviscerano troppo<br />

facilmente, perche' ho quasi la sensazione che siano molto prese a fare "fuochi d'artificio" che tengano distratti<br />

gli ascoltatori da qualcos'altro, o peggio ancora che si finisca col recitare un copione di autocommiserazione che<br />

parla dei sentimenti e vissuto secondo un canovaccio preciso, ma che non racconta le verita' intime. Io ti trovo<br />

una persona dolcissima, prudente, con una domanda sempre negli occhi. Forse dovresti lasciare anche alla<br />

sensibilita' di chi ti conosce e vuole scoprirti, il compito di conquistare la tua fiducia e lasciare che le cose<br />

vengano reciprocamente fuori da sole....sei molto severa con te stessa...o mi sbaglio? Perche'? Tu sei una<br />

persona intensa e si vede, si percepisce chiaramente. Chi ha sensibilita' puo' ascoltare le tue emozioni<br />

guardandoti negli occhi, sai a volte non c'e' bisogno di parlare parlare parlare, ci sono parole che non si<br />

ascoltano solo con le orecchie, e vale la pena scoprire chi riesce a sentire quel suono, potresti sorprenderti...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 31/10/<strong>2005</strong> 23.27.00<br />

Carissima Sirenella, quanto hai ragione! Ma un Uno (o meglio io) mi sorprendo oltremodo se qualcuno mi<br />

capisce. Pensa che fino a poco temp fa mi sorprendevo anche se qualcuno ricordava il mio nome... Ti sembrerà<br />

che esco fuori tema, ma è proprio questo il problema. Io non ho difficoltà a parlare e la fiducia la accordo subito<br />

e fino a prova contraria. Ho problemi a comunicare l'intensità del mio sentire e non so se nei miei occhi possa<br />

essere riflessa. Ho imparato a capire che mi si può leggere guardandomi, ma credo sia un libro che si apre nel<br />

presente stretto. Se ora mi capita qualcosa e c'è qualcuno disposto a guardarmi può essere che capisca, ma<br />

quando racconto... non so, forse hai ragione anche in questo. Grazie delle belle parole! ma ricorda che il mio<br />

giudice mi domina e il suo gioco preferito è giudicarsi. Bacio e a presto<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospitelia Minerva del 02/11/<strong>2005</strong> 22.17.42<br />

Ciao. Bene anch'io mi rivedo in quello che racconti, Laura. Anche io a volte mi sorprendo nel sentirmi vista e<br />

chiamata per nome, nonostante appaia il più delle volte come una persona sicura che non ha bisogno<br />

dell'approvazione altrui ed in realtà è in parte vero. Non ho paura di dire la mia o di contrastare opinioni altrui;<br />

è il mio essere vista come persona che mi sorprende, come se fosse strano, o forse direbbe antonio, come se<br />

non lo meritassi, eppure a volte sono anche molto piana di me ... Insomma ecco l'oscillazione. A Sirenella vorrei<br />

dire che quando si dice che non si riesce ad esprimere i propri sentimenti non si tratta del parlarne o del<br />

lamentarsi, ma del mostrarsi per quello che siè liberamente con amici, naturalmente, ma anche col mondo in<br />

generale. E' qualcosa di diverso dal compatirsi o autocompatirsi pubblicamente, si tratta di lasciar andare , darsi<br />

il permesso di essere o ancora poter scegliere e non essere imbrigliato nella corazza caratteriale. E' questo che<br />

volevi dire anche tu, Laura? Un bacio Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospitelia Minerva del 02/11/<strong>2005</strong> 22.17.44<br />

Ciao. Bene anch'io mi rivedo in quello che racconti, Laura. Anche io a volte mi sorprendo nel sentirmi vista e<br />

chiamata per nome, nonostante appaia il più delle volte come una persona sicura che non ha bisogno<br />

dell'approvazione altrui ed in realtà è in parte vero. Non ho paura di dire la mia o di contrastare opinioni altrui;<br />

è il mio essere vista come persona che mi sorprende, come se fosse strano, o forse direbbe antonio, come se<br />

non lo meritassi, eppure a volte sono anche molto piana di me ... Insomma ecco l'oscillazione. A Sirenella vorrei<br />

dire che quando si dice che non si riesce ad esprimere i propri sentimenti non si tratta del parlarne o del<br />

lamentarsi, ma del mostrarsi per quello che siè liberamente con amici, naturalmente, ma anche col mondo in<br />

generale. E' qualcosa di diverso dal compatirsi o autocompatirsi pubblicamente, si tratta di lasciar andare , darsi<br />

il permesso di essere o ancora poter scegliere e non essere imbrigliato nella corazza caratteriale. E' questo che<br />

volevi dire anche tu, Laura? Un bacio Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 02/11/<strong>2005</strong> 23.06.13<br />

Ma no Lia, qui nessuno parla del compatirsi, direi piuttosto che almeno per cio' che concerne Laura, io la<br />

percepisco benissimo, anche e sopratutto quando non parla...per me i suoi occhi dicono tutto. A volte il suo<br />

sguardo e' di una dolcezza assolutamente disarmante....se poi non riesce a lasciarsi andare dovrebbe o<br />

dovreste imparare a ballare un po' sotto la pioggia :-) se si insegna al proprio corpo a lasciarsi andare, il resto<br />

qualche volta viene da se....<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia Minerva del 07/11/<strong>2005</strong> 23.31.28<br />

Ciao Sirenella. Tu Laura la conosci davero, io no. Allora la mia immagine forse è un pò proiezione di me, visto<br />

che pare abbiamo molte cose in comune. Lei però mi pare più dolce... io sono più duretta! Ehi Laura che fine<br />

hai fatto? Abbandoni il campo ... proprio ora. baci Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta\Tenerona del 08/11/<strong>2005</strong> 13.52.44<br />

Ciao Lia, hai ragoine, mi ero assentata un po' perché ho un lavoro da consegnare e sono in un ritardo


mostruoso! Mi hai capita benissimo, come sempre, anche se la nostra verità non esclude quella di Sirenella.<br />

Chissà che lei davvero non riesca a sentirmi con la sensibilità e l'empatia che caratterizzano il suo enneatipo e,<br />

forse soprattutto, grazie alle sue caratteristiche personali. Non so se sono più dolce di te, ma lo scopriremo al<br />

prossimo incontro. Corro a lavorare, vi lascio un bacio!<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite. Tecla del 20/11/<strong>2005</strong> 21.39.47<br />

Cara Laura il tuo tormento è forse quello di domandarti incessantemente quanto sei forte e quanto sei fragile?<br />

Deriva dalla necessità di essere forte a tutti i costi perchè senti di dovere assumere delle responsabilità ma<br />

nello stesso tempo vorresti essere amata e accolta con tutta la tua fragilità? Forse tutti noi dovremmo accettare<br />

di essere forti e fragili a un tempo. Alla nostra forza non manca la capacità di essere empatici con gli altri e la<br />

nostra fragilità non è priva di una sua forza intensa. Non so se sto scrivendo sciocchezze, so che Sirenella ha<br />

ragione, subito sotto l'apparenza io vedo una persona dolce e complessa,capace di sentire le cose con<br />

profondità. Credo di sentire in te del 'coraggio',anche se non ti conosco bene è quello che avverto a pelle.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 20/11/<strong>2005</strong> 21.46.03<br />

Ciao tecla che piacere leggerti! Sono felice che tu abbia seguito il mio consiglio....spero ti troverai bene quissu'<br />

e come a tutti ti do il mio personale benvenuto...per quanto riguarda quello che dici a Laura, potrebbe esserci<br />

del vero, e magari si puo' allargare questo concetto un po' a tutti. Chi ammette serenamente di essere fragile?<br />

Ci insegnano che nella vita si deve combattere per ottenre qualunque cosa...e nessuno ci dice che abbiamo<br />

diritto ai nostri limiti, alle nostre debolezze, ai nostri momenti che ci vedono "in ginocchio" e a volte irritano chi<br />

non comprende o non vuole vedere la debolezza come un'esperienza umana...<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 22/11/<strong>2005</strong> 19.56.41<br />

Lia/Minerva, in verità Laura è molto simile a te sia nella Sensibilità (usiamo la parola giusta), che nella<br />

Supponenza (anche qui, vediamo nella giusta prospettiva). Tecla/Vesperina e Sirenella hanno detto delle cose<br />

molto condivisibili e che cosa è, poi, la forza, se non ammettere le nostre limitazioni ed andare avanti lo<br />

stesso?? Il Capitano.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 24/11/<strong>2005</strong> 16.01.24<br />

Lia, io mi sono appena letta tutti gli interventi dell'ultimo periodo in cui sono stata assente con la gran sorpresa<br />

di ritrovare loro ancora qui a parlare con tanto affetto e intelligenza di noi, ma tu dove sei? Ora sei tu che<br />

abbandoni il campo? Speravo tanto di conoscerti al corso, ma non c'eri... verrai al prossimo? Io ti aspetto<br />

sempre!!! Mi sembra, poi, che Tecla (benvenuta!) abbia detto una cosa che sentiamo chiara in noi. Per quanto<br />

mi riguarda, in quest'ultimo anno e mezzo credo di aver capito appieno il senso di questa dicotomia e il suo<br />

manifestarsi in me. Non ho più dubbi sul fatto che sono estremamente forte ed estremamente fragile e che sia<br />

sempre io... e non rappresenta più un problema per me. Vorrei, invece, essere migliore, sentirmi più in<br />

equilibrio, più soddisfatta, più potente (nel senso di poter fare) forse questo è il nodo: finchè ho la possibilità di<br />

agire, bene o male che sia, mi sento a posto, ma se mi capita (come mi sta capitando) di dover restare "alla<br />

finestra" perchè qualcosa non dipende da me o i tempi non sono maturi o... sto male, mi viene l'ansia... Sono<br />

uscita fuori tema? Perdono :-)<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 24/11/<strong>2005</strong> 16.46.40<br />

Nonostante rischi di sembrare ripetitiva, invito nuovamente Giovanna (la moglie del Capitano) a partecipare:<br />

Gio' in fin dei conti qui si parla degli Uno, tu dove sei? Perchè ci abbandoni così? Vorrei sapere che pensi di tutte<br />

le nostre riflessioni e il tuo modo di sentirti Uno. Ti abbraccio, L.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Giovanna del 24/11/<strong>2005</strong> 22.43.14<br />

Ciao a tutti, ciao Laura, avrei veramente piacere a partecipare al forum ma, anche per me, in questi giorni, si<br />

sono accavallati un pò di fatti. Domani pomeriggio partiamo, se riesco dico la mia prima di andar via, altrimenti,<br />

lo prometto, mi faccio sentire al ritorno. Un abbraccio a tutti<br />

R: Crisi enneagrammatica di Sirenella del 24/11/<strong>2005</strong> 23.39.05<br />

In effetti Giovanna la tua esperienza sulle difficolta' che un Uno puo' riscontrare durante il proprio cammino e'<br />

preziosa...non solo per gli Uno ma anche per tutti quelli che sperano di attingere dall'ennegramma quanto piu'<br />

e' possibile, per comunicare meglio con gli altri, e per poter essere d'aiuto all'occorrenza...aspettiamo il tuo<br />

ritorno allora...e' inutile dirti che "una promessa, e' una promessa" :-) ....<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 05/12/<strong>2005</strong> 20.52.48<br />

Cara Lia/Minerva, mi associo all'invito rivolto da Laura alla Giovannozza/Priscilluzza che, secondo me,<br />

appartiene esattamente al tuo stesso sottotipo. Maura, in uno dei primi messaggi di questo thread, ha messo in


evidenza una cosa importante nella struttura del tipo Uno, cioè che quest'ultimo, anche se apparentemente può<br />

comportarsi come un Quattro, insegue sempre motivazioni sue proprie e non accetta che un altro gli dia<br />

suggerimenti. Come dicevi tu, un Uno tende a darli lui (ecco perché il nomignolo Minerva), e non permette agli<br />

altri di poterlo "criticare". Se rileggi tutto quello che hai scritto ti balzerà agli occhi una cosa evidente della<br />

percezione di te stessa: puoi essere stata una bambina che si sentiva brutta, sporca, trascurata, ma non<br />

permettevi a nessuno (meno che mai a tuo fratello), di potersi sentire superiore a te. Capisci ora quanto sia<br />

vero il fatto che nel tipo Uno l'Orgoglio è sempre presente, anche se travestito da superiorità morale?<br />

R: Crisi enneagrammatica di Lauretta/Tenerona del 05/12/<strong>2005</strong> 21.23.18<br />

Che bello riavere il Capitano dopo tanto tempo, su questo tema! Comunque ho un dubbio: Maura non scrive qui<br />

da parecchio o io mi sto perdendo qualche passaggio? E perchè Lia (si legge su "Momentaneamente ritorno") e<br />

soprattutto gli altri hanno ancora tanti dubbi sul suo enneatipo? A me sembra che noi due abbiamo davvero<br />

tanto in comune... :-)<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia Minerva del 05/12/<strong>2005</strong> 22.47.36<br />

Si Capiytano, è proprio vero (Hei grazie per la gradita tel.) Sì. è proprio vero, Capitano . Sì è vero mi sono<br />

sempre sentita spinta a non farmi sorpassare a non farmi dire da nessuno chi sono e cosa fare. Anzi , dirò di<br />

più, il lato femminile che prevede un pò di accondiscendenza o meglio un atteggiamento di passiva accoglienza<br />

mi è difficile tirarlo fuori. Io cerco sempre di competere con il mio compagno per non perdere il dominio su me<br />

stessa. Forse perchè mia madre è un nove che per tutta la vita ha avuto un atteggiamento di completa<br />

sottomissione (quasi completa, per sua fortuna) a mio padre. Sì l'orgoglio di dire Io, in negazione del noi del<br />

nove mi appartine tanto... ma nasconde appunto la paura di scomparire in un tu o un noi che sommerge. Se c'è<br />

una cosa che mi irrita molto è il sentirmi costretta a fare qualcosa che non voglio, anche quando potrei farlo per<br />

quieto vivere o per un pò di dolce accondicendenza! Che caratterino!!! Stasera sono poco quattro! Un bacio a<br />

tutti. Laura auguri per la nuova casa! Avrei bisogno anch'io di rinnovare la mia vita quotidiana con una nuova<br />

casa, ma pe rora non è possibile, auguri e felicità!!! Lia !<br />

R: Crisi enneagrammatica di Antonio Barbato del 09/12/<strong>2005</strong> 23.28.45<br />

In verità, cara Lia, il tuo lato femminile è evidente e solare. Il punto è che i sottostanti strati di rabbia ti portano<br />

quasi a non volerli vedere, come se temessi che, vivendoli pienamente, dovessi per forza scivolare in una<br />

posizione di passività che ti "disturba". Questo è un po' un topos per un tipo Uno. Sentirsi costretti fra la Libertà<br />

da ogni norma del Due e la troppa dipendenza del Nove, conduce sempre a vivere su un crinale molto ristretto.<br />

Il Capitano.<br />

R: Crisi enneagrammatica di Utente Ospite Lia del 20/12/<strong>2005</strong> 18.49.50<br />

Sante parole, capitano! Il crinale a volte è così stretto che ci sto da sola! Non so se mi spiego... Sì, è come se<br />

esistessero solo due possibilità essere up o essere down. Invece so che la realtà è più complessa, ma sapere<br />

non è avere consapevolezza inrteriore sufficiente per lasciare andare il meccanismo. Ma ci lavoro tanto e poi ...<br />

ci ricado. Laura , Giovanna , ditemi qualcosa anche voi su questo tema che stavolta mi tocca proprio a fondo.<br />

Un bacio. Lia<br />

R: Crisi enneagrammatica di Giovanna del 20/12/<strong>2005</strong> 19.16.23<br />

Capisco perfettamente quello che vuoi dire, cara Lia, quando parli del quieto vivere. Non so se c'è un lato<br />

"maschile" o "femminile" (qui si aprirebbe un altro sostanzioso dibattito, al di là del tipo enneagrammatico),<br />

noto solo una differenza fra me e te sul tema della rabbia. Forse a me è diventata rassegnazione (no, scherzo)<br />

ma penso che questo derivi soprattutto dal sottotipo, sono di conservazione (non ricordo quale fosse il tuo).<br />

Cioè la mia rabbia non è tanto spesa sul confermare o affermare me stessa nei confronti di un terzo, ma è<br />

rivolta contro me stessa al punto da rendermi spesso malinconica ed insoddisfatta. Non so se ti sono stata di<br />

aiuto o se ti ho chiarito qualche cosa. Un abbraccio Giovanna<br />

Due e Tre arduo discrimine<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Discorrendo del tipo dell'attuale Presidente del Consiglio con amici, ci siamo trovato di fronte ad un dilemma<br />

che si ripropone frequentemente: quanto si confondono i tipi Due con i Tre? Secondo me molto, ma proprio<br />

molto, e questo spiega perchè Gregorio Magno nel compilare la lista tradizionale dei Peccati Capitali li confuse<br />

unificandoli, Voi che ne pensate??<br />

R: R: R: R: R: Due e Tre arduo discrimine di Utente Ospite


Capisco il bisogno di semplificare ma non mi trova d'accordo. Perdonami se oso dissentire. Il TRE è il<br />

progettatore e il traghetattore di un pensiero che diviene azione, quindi risultato, si spera di successo. Chi<br />

progetta pianifica, chi pianifica si prepara, chi si prepara studia e fa simulazioni di probabilità oggettive e<br />

soggettive, valuta le proprie forze, le proprie armi, si prepara i viveri e le medicine, e, se non è un cretino,<br />

valuta soprattutto le proprie criticità personali perchè sa che in caso di difficoltà la sua forza di comando sarà la<br />

forza della squadra che dirige..........come fa a non essere intellettuale, nel senso più lato del termine? A non<br />

essere uno studioso approfondito? Solo allora e dopo allora si farà portare dal cuore, lui che ce l'ha!!!Avete<br />

visto il film le crociate?Per l'enneagramma un capolavoro! Ma gli altri cosa fanno se la ridono o pensano: chi è<br />

questa pazza??? Oppure nun ce stann proprie!!?! Antonio: è ammessa un pò d'ironia qui o è da considerarsi<br />

"illegale"? Melinda<br />

R: R: R: R: Due e Tre arduo discrimine di Antonio Barbato<br />

Cara Melinda, il problema non è decidere se uno appartiene al tipo x o y, non è risolvere un'equazione<br />

matematica e certamente, come dici tu, ognuno è un mix irripetibile di determinati elementi. Il punto è che<br />

ognuno di noi, in una certa fase della sua vita, ha dovuto confrontarsi con un determinato ambiente, ed ha<br />

dovuto adattarsi a quello che la situazione gli richiedeva. Le "fissazioni" si chiamano così proprio perché non si<br />

possono cambiare, restano costanti nella vita di un individuo e lo condizionano e ad esse si uniscono anche<br />

elementi emozionali altrettanto difficili da individuare e da cambiare. Nel Tre non c'è una visione "intellettuale"<br />

delle cose, ma, al contrario, una forte emozione che viene raggelata. Un mio maestro mi insegnò con una<br />

metafora, tanti anni fa, che il Tre sa di essere un tacchino che si è infilato sul culo le penne di un pavone e non<br />

vuole assolutamente provare l'emozione connessa con questa cognizione; per questo si raggela. Un Due,<br />

invece, maschera anche a se stesso la paura di essere inutile e cerca, disperatamente, di fare il possibile per<br />

essere amato. Non c'è alcuna logica giudicante in questa descrizione, ma solo la necessità di capire su quali<br />

meccanismi bisogna, se si vuole, andare ad intervenire per cambiare quello che ci può far star male o ci<br />

condiziona in atteggiamenti deleteri. Antonio<br />

R: R: R: Due e Tre arduo discrimine di Utente Ospite<br />

Antonio, non sento risuonare bene quello che dici e la necessità di scegliere se mi risuona più forte o una o<br />

l'altra mi nega la possibilità di essere "insieme" nelle due cose. Perchè il Tre si auto impone qualcosa? E' così e<br />

non lo so? Ne siamo o ne siete tutti così sicuri? Non si potrebbe, invece, affermare che il Tre ha necessità di<br />

portare più in alto i sentimenti che rischiano di "bloccarlo" in maniera personale ma non per questo li evita? Si<br />

potrebbe affermare che il Tre trasforma i sentimenti in azioni che, in ogni caso, gli derivano dal cuore e non da<br />

una lucida freddezza puramente tutta intelletto? Il Tre non prende quello che sente, lo elabora, lo trasforma in<br />

azioni vincenti e condivise per se e per chi ha in squadra con se? Il Tre, per me, è famiglia interna ed esterna! E<br />

poi, se posso aggiungere, e potrà sembrare forse dissacratorio, è così fondamentale, e lo dico più in generale<br />

per tutto quello che ho letto nei vari interventi, giudicare con fretta una tipologia? In fondo ognuno di noi non è<br />

una tipologia di base con aggiunta di ingredienti vari per rappresentare una miscela unica e irripetibile? Questa<br />

logica, che a me appare frettolosamente giudicante e mi piacerebbe convincermi che non sia così, un pò mi<br />

opprime e mi allontana. Melinda<br />

R: R: Due e Tre arduo discrimine di Antonio Barbato<br />

Cara Equorea milanese detta Melinda, è sicuramente vero che il Tre è più etero diretto, nel senso che segue di<br />

più un modello di comportamento esterno che si è auto imposto, ma la differenza fondamentale non sta in<br />

questo. Il punto centrale della storia è che il Due è a pieno contatto con i suoi sentimenti, trabocca di<br />

sentimenti, non può vivere senza provare sentimenti e suscitare sentimenti nelle persone. Il Tre, invece, cerca<br />

di evitarli se può perché sono una specie di ostacolo, di impedimento nella sua azione. Nel prossimo numero<br />

della rivista c'è uno splendido articolo di Judith Searle su Rossella O'Hara, che mostra chiaramente come il Tre<br />

cerca di non contattare i propri sentimenti. Il Due vuole veramente piacere alla gente, vuole conquistarla, il Tre<br />

si accontenta del plauso, del consenso, della realizzazione del modello che deve rappresentare, perché<br />

intimamente (connessione col Sei e col Nove) dubita che si possa essere veramente apprezzati se non sei un<br />

"vincitore". Tu quale dei due movimenti senti più forte? Antonio<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di Utente Ospite<br />

Buongiorno a tutti. Personalmente, giusto per essere chiara da subito, penso che essendo il Presidente del<br />

Consiglio in bilico tra le due tipologie, che peraltro sono anche quelle nelle quali personalmente gravito, chiedo<br />

immediato trasferimento nell'altra parte dell'emisfero dell'enneagramma affinchè il pensiero volitivo e compreso<br />

in una "bolla" protettiva supporti un cuore così affranto, il mio!. Ciò premesso, credo che uno dei temi del<br />

contendere sia la chiarificazione di quali siano i valori di riferimento delle due tipologie, perchè, certamente, qui<br />

i valori abbondano come metodo di affrancazione nel mondo. Mi sentirei di dire, da profana, che nella tipologia<br />

2 i valori sono più portati verso se stessi e quindi verso l'interno, cioè corrispondono meglio a quelli che<br />

soddisfano i bisogni affettivi di ritorno alla persona, mentre i valori della tipologia 3 sono più esterni, cioè<br />

partono dalla persona e vanno verso l'esterno: vedasi il senso del team, la protezione del proprio team e la<br />

disponibilità a creare un progetto vincente secondo le "teste" disponibili nel team.............. Sono entrambe<br />

persone di gran cuore ma certamente il 3 è un esploratore della vita mentre il 2 è, tendenzialmente, un


conservatore delle proprie sicurezze raggiunte. Il 3 è un esteta intellettuale, il 2 è civettuolo...Beh! Decisamente<br />

una bella abbinata Marina da Milano, detta "melinda"<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 21.58.11<br />

io mi rifaccio a un vecchio adagio: meglio la riconoscenza o il riconoscimento? Il 2 preferisce la riconoscenza e il<br />

3 il riconoscimneto. Maurizio 17.7<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.15.13<br />

Meglio ricchi che poveri? Facciamo tutt'eddue!? Non sono, in un certo senso, la stessa cosa? E poi da che punto<br />

di vista? Aggiungiamo un pizzico di sana nostalgia e malinconia artistica che ci porta creatività profonda....e chi<br />

mi scolla più da qua? BAci dalla Liguria. Melinda 21/7. Ore 15,15<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di IGOR del 25/07/<strong>2005</strong> 18.22.53<br />

Spesso basta un abbraccio (se siete abbastansa cinestetici)<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di Antonio Barbato del 18/12/<strong>2005</strong> 21.24.39<br />

Riprendo questo vecchio thread perchè per molti, ora, sarà chiaro che la complicazione maggiore deriva dal<br />

fatto che il sottotipo Sociale del Due può essere facilmente confuso con un Tre anche se le sue motivazioni<br />

profonde sono diverse. Ad un Due Sociale non serve la rispondenza ad una immagine che è tanto cara ad un<br />

Tre, bensì l'essere, come Cleopatra, la persona che tutti desiderebbero essere e che, quindi, naturalmente<br />

amano. Due persone della Bibbia esemplificano bene questa differenza: Giuditta ed Erodiade. La prima è un<br />

Tre, la seconda è un Due, ma su questo punto mi fermo per sentire anche altre opinioni. Il Capitano<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di tecla del 20/12/<strong>2005</strong> 14.34.32<br />

Fiammiferina hai tutta la mia approvazione :-))<br />

R: Due e Tre arduo discrimine di Utente Ospite Lia del 20/12/<strong>2005</strong> 18.31.53<br />

.. e anche se ci venisse... Magari bastasse qualche critica a farlo abbattere! Ciao<br />

un aiuto ad un due<br />

Inviato da: magamaghina<br />

Sto malissimo.durante l’ultimo corso si e’mosso qualcosa. Mi sento spaventata e non mi riconosco piu’. La prima<br />

notte un sogno, disperato. Sintomo per me inequivocabile che qualcosa ha abbattuto una mia difesa. Lo<br />

spavento e la disperazione del sogno, le lacrime e la sensazione di perdita ….una cassaforte aperta e<br />

svaligiata.vi ricordate il mio commento sulla vergogna genitoriale? L’ho buttato fuori come se lo sapessi da<br />

sempre, eppure, solo nell’istante in cui lo ho detto, ho capito che le parole venivano fuori da un luogo nel quale<br />

non ero mai stata.la consapevolezza di cio’ che ho detto oggi mi cambia completamente la vita. Cosa sto<br />

facendo? Perche’ lo sto facendo? Questo cordone al quale mi aggrappo, cosa significa veramente per me?<br />

L’ostinazione nel voler raggiungere a tutti i costi un obiettivo da dove viene? Quanto e quale prezzo dovro’<br />

ancora pagare per fare i conti con il passato? E quando decidero’ che sara’ abbastanza? Sto costringendo me<br />

stessa ad uno sforzo enorme per realizzare un sogno, o per dimostrare a qualcuno, e quindi a me che sono in<br />

grado, piu’ di quanto penso? E’ questa una nuova maschera che sto indossando? Diventero’ cio’ che faccio? Non<br />

e’ forse piu’ giusto e umano riconoscere il volto che ho, accettando pregi e difetti, riconoscendomi ,smettendo di<br />

vergognarmi per quello che sono?vivere negando di sentire un debito e’ anch’essa una negazione di un<br />

bisogno? Ed infine…chi sono?<br />

R: un aiuto ad un due di Sirenella del 19/12/<strong>2005</strong> 20.37.37<br />

Tu sei una donna fragile e forte che combatte per crescere e comprendere. La strada che porta verso la<br />

liberazione e' dolorosa, e spaventosa, ma solo nel momento in cui apriamo una porta su una delle tante camere<br />

"buie" nelle quali il nostro ego ha chiuso i demoni del nostro passato. Quando la luce li illumina, quei demoni<br />

che tanto ci spaventano e ci ringhiano contro, ci accorgiamo che sono piccole creature indifese che ci<br />

rappresentano nel tentativo quasi patetico e penoso di difenderci dalla paura di morire. Perche' in tanti modi si<br />

puo' morire Vale. Almeno questo diciamo a noi stessi continuamente. Comprendo quello che stai vivendo, e non<br />

sarai assolutamente sola perche' se ho voluto cosi' fortemente fare questo viaggio assieme a te, e' perche' so e<br />

sento che meritiamo la liberazione dalle nostre catene, assieme. La meritiamo. Le domande che ti fai sono<br />

legittime, e da quanto ci siamo dette ieri sera comprendo il senso di cio' che dici, ma se anche tu dovessi<br />

comprendere che le scelte da te fatte non erano altro che un sacrificio imposto da un assurdo patto di sangue,<br />

sappi che questa consapevolezza non fara' altro che demolire tutto cio' che di fragile esiste nella tua vita, per<br />

lasciare in piedi cio' che di forte invece alberga dentro di te. Se hai fatto scelte sbagliate, puoi sempre decidere


di farne di nuove, che siano la risposta piu' autentica e onesta a cio' che tu desideri per te stessa, e non la<br />

dimostrazione che vali qualcosa, per qualcuno che non e' piu', e non voleva ferire te, e me. Tu sei viva, e<br />

questo ti da il diritto di cambiare rotta se cio' che scopri di fare non ti rappresenta nella tua volonta' piu' sincera<br />

e serena. Non devi dimostrare nulla a nessuno, non devi salvare nessuno, non hai debiti con nessuno. La tua<br />

vita e' un meraviglioso libro ancora da scrivere, che non deve assolutamente essere sovrascritto sugli errori e<br />

orrori di un passato che bisogna lasciar andare....e' un tuo diritto. Quando vorrai, ma anche quando non vorrai,<br />

io ci saro' comunque, perche' la porta che si aprira' alla fine del viaggio ci vedra' uscire assieme, verso quelle<br />

pagine bianche e luminose che ci spettano e aspettano. Tua sorella.<br />

R: un aiuto ad un due di Antonio Barbato del 19/12/<strong>2005</strong> 21.41.45<br />

Dolce Vale (ormai mi conosci e sai che se mi rivolgo così a qualcuno, è perché sto parlando molto seriamente e<br />

con la mia parte più vera ed empatica), il tuo coraggio Domenica nel aver fatto venire fuori l'episodio che hai<br />

raccontato, sta nella misura che adesso devi affrontare una nuova visione di te stessa. Sono sicuro che tutto<br />

sarà molto più facile se ti perdonerai del non essere riuscita a salvare chi non poteva essere salvato, se capirai<br />

che la misura del tuo amore stava nel coraggio che hai messo nel farti carico di una situazione e non nel<br />

"riconoscimento" di una "specialità" che desideravi ottenere. Il tuo "oro" non sta all'interno dei battenti, ma<br />

nella struttura stessa della cassaforte e nessuno te lo potrà sottrarre. Sei quello che sei sempre stata: una<br />

persona sensibile che si è dovuta confrontare con eventi dolorosi ed inevitabili e che ha scelto di non inaridirsi.<br />

Questo è quello che veramente conta, e da questa consapevolezza potrai, come ha scritto tua sorella e come ti<br />

auguro di cuore, scrivere pagine che rappresentino bene il cuore tenero che ti accompagna da sempre. Con<br />

affetto, Antonio.<br />

R: un aiuto ad un due di tecla del 19/12/<strong>2005</strong> 22.01.16<br />

Aprire la botola e guardare il fondo del pozzo è molto doloroso, ma a un certo punto diventa un bisogno<br />

insopprimibile che serve per riconoscersi, per guardarsi con uno sguardo che è proprio e non è più quello di un<br />

altro.Bisogna trovare il coraggio di perdonarsi e di perdonare. E' difficile, la ferita che fa male continua a<br />

sanguinare ma alla fine ci si riappopria di se stessi, del potere sulla propria vita, è la via della liberazione e della<br />

libertà.Si conserva l'intenzione di amore e si lascia andare il rancore, il senso di colpa,la mancanza di<br />

riconoscimento e di accettazione. Tante cose che sentiamo come errori e come colpe, tanti sforzi per<br />

raggiungere obiettivi come se fossero dei riscatti in realtà sono atti d'amore, bisogna conservare l'energia di<br />

quest'amore e rivolgerla verso obiettivi e cose e persone che ci rappresentano veramente, che ci ricambiano,<br />

che ci fanno essere felici.<br />

R: un aiuto ad un due di Alessia Palumbo del 19/12/<strong>2005</strong> 22.19.55<br />

Ciao Vale, non sai quanto ti capisco e come ti sono vicina. Le maschere che ci hanno accompagnato e difeso per<br />

tutta la vita, fino a quando non abbiamo deciso di toglierle, sono state l'unica soluzione in quegli anni per poter<br />

sopravvivere, ma adesso io so che sopravvivere è poco, troppo poco e scelgo ogni giorno di VIVERE, di<br />

conoscere, di scoprire, anche se questo vuol dire sorprendersi nel vedere ciò che per tanto tempo è rimasto<br />

celato, di soffrire anche nell'ammetterlo a noi stesse. Ricordo in un'esperienza molto forte con Antonio in un<br />

gruppo di un paio di anni fa: mi ritrovai nuda e sola di fronte al mio dolore, e davanti alla terribile ammissione<br />

che feci: non potevo mostrarlo perchè mi vergognavo (io sono un sette, puoi immaginare sentire il mio dolore<br />

cosa ha significato per me). Per molti e molti giorni pensai, proprio come te, a cosa tutta questa sofferenza<br />

servisse e se era giusto o no continuare.... Adesso lo so, mi conosco meglio, sono più consapevole dei soliti<br />

meccanismi che scattano automatici, del mio carattere e che bello quando 2 volte su 10 li riconosco prima di<br />

metterli in atto e cambio strada, scelgo per me e per la mia vita. Tutto ciò è lungo, difficile, talvolta doloroso,<br />

ma ci da la possibilità di essere liberi, veramente liberi di essere, di scegliere, di vivere! Ti abbraccio forte.<br />

Alessia<br />

R: un aiuto ad un due di Eleonora Grillo del 19/12/<strong>2005</strong> 23.17.53<br />

Cara Vale, conosco e comprendo il tuo dolore, il tuo disorientamento. E' terribile ed è magnifico al tempo stesso<br />

togliere i veli che coprono la verità, nascosta così tenacemente nella nostra stessa carne e nel nostro stesso<br />

sangue. Ma il velo che è stato tolto ti rende un po' più libera e sblocca dell'energia stagnante che, invece, ora è<br />

disponibile per nuove scoperte. Crescere è un processo doloroso ma è anche la cosa più straordinaria che ci<br />

possa capitare finchè siamo vivi. Ti abbraccio. Eleonora<br />

R: un aiuto ad un due di magamaghina del 20/12/<strong>2005</strong> 0.19.24<br />

vi ringrazio tutti per aver risposto prontamente e in modo cosi'caloroso. oggi e' stata davvero una giornata<br />

difficile.mi auguro che domani vada meglio.non avevo idea di quanto dolore si celasse ancora dentro di me per<br />

una cosa morta e sepolta chiusa dentro una cassaforte blindata. non mi sento meglio in questo momento. il<br />

rimuovere e' stato un passo necessario per continuare a vivere in questi anni. oggi non voglio piu' rimuovere.<br />

sto sentendo e tirando fuori tutta la sofferenza che avevo, e questo e' un primo passo. oscillo tra un senso di<br />

liberazione e la preoccupazione di quanto male potrei correre il rischio di procurarmi. in questa attesa, non faro'<br />

nulla che non sia delineato nel perimetro in cui vivo e attendero', chiedendo, dubitando e ripensando. se saro'


sulla giusta strada, una nuova serenita' nascera' da sola....<br />

R: un aiuto ad un due di tecla del 20/12/<strong>2005</strong> 7.45.04<br />

Cara Valentina conosco bene il senso di sbandamento che può derivare quando si strappa la benda dall'occhio e<br />

si viene feriti dalla luce, e capisco che hai paura del male che potresti fatri. ma io penso che non sarà così<br />

questa sensazione e questa paura è dovuta solo al fatto di scoprire la zona fragile e delicata di noi che con<br />

sforzi enormi abbiamo cercato di fortificare e nascondere .E invece anche quella va non solo accettata ma<br />

usata. Nella mia esperienza la consapevolezza di un dolore primario per quanto terribile permette al sangue di<br />

fluire nelle vene, innaffia il terreno e lo arricchisce ,avvicina noi stessi a noi stessi, permette pian piano una<br />

maggiore tenerezza verso i sentimenti che proviamo, verso ciò che siamo.fai bene a darti tempo e ad essere<br />

prudente e delicata con te stessa in questo momento,ma ti assicuro che senza saperlo stai concimando un seme<br />

meraviglioso dal quale nascerà una pianta più robusta, più lucida, più viva. Ci conosciamo poco e forse non lo<br />

crederai ma ti sono intimamente vicina con molto affetto.<br />

Le terribili Palombelle<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cari amici del forum credo che abbiate tutti potuto notare di che "pasta" siano fatte due delle terribili<br />

Palombelle (Alessia/Fiammiferina e Valeria/Soldatina). Quello che non potete sapere è che "in casa" ce ne sono<br />

altre due altrettanto abili, simpatiche e dirompenti che mi aspetto di leggere sul forum come la "capostipite"<br />

Gabriella /Cleopatra e l'apparentemente (solo apparentemente), più morbida Manuela/Mammolina, oltre alla<br />

"codina" Anna/Pisacagnolina. Ve le immaginate quando con la loro capacità e tutte insieme "vivisezionano" il<br />

malcapitato di turno usando l'<strong>Enneagramma</strong>? Poi ci si chiede perché i maschietti "di casa", pur conoscendo bene<br />

l'enneagramma, preferiscono non esprimersi nemmeno sul forum. Non sono mica scemi!!! :-) :-)<br />

R: Le terribili Palombelle di Antonio Barbato del 09/12/<strong>2005</strong> 14.24.45<br />

Alla luce delle ultime dichiarazioni della Soldatina Valeria e di Fiammiferina, sembrerebbe che non siano solo i<br />

maschetti ad essere vivisezionati e che se in tavola si porta un litro di latte, lo si vede immediatamente<br />

trasformato in yogurt!! Eppure, io che le conosco bene, posso affermare che raramente ho trovato persone più<br />

pronte all'ascolto ed all'aiuto. Questo mi riconferma nell'osservazione che le "coppie" di qualunque genere,<br />

composte da due persone dello stesso tipo, possono apparire impraticabili agli altri (tranne se non c'è un<br />

membro che si mette l'aureola e sopporta le mattane dell'altro).<br />

R: Le terribili Palombelle di Sirenella del 09/12/<strong>2005</strong> 20.24.46<br />

Effettivamente sembrerebbe cosi', eppure io mi sono resa conto che anche se con i 4, indipendentemente dal<br />

loro sottotipo, faccio scintille, alla fine sono anche le amicizie che col tempo si rivelano le piu' solide. La stessa<br />

gabriella, mamma delle due Palombelle e' una persona con la quale comunico immediatamente e<br />

meravigliosamente. certo i rapporti familiari sono piu' complessi emozionalmente parlando, di una conoscenza o<br />

un'amicizia...comunque vorrei ringraziare Valeria, che e' stata dolcissima con me ieri sera, lei sa perche'. Spero<br />

di potervi incontrare prima o poi perche' mi farebbe piacere chiacchierare a lungo sia con Vale che con<br />

Alessia...un bacione a tutte...<br />

R: Le terribili Palombelle di Alessia Palumbo del 10/12/<strong>2005</strong> 9.47.59<br />

Stamattina ho sentito una "chiamata" ed aprendo il PC ho letto il tuo post, Grande Capo! Tra i quattro (Claudio-<br />

Alessia e Gabriella-Nicola, due sette e due quattro) veramente è difficile decidere che porta l'aureola (fatta<br />

esclusione per Nicola che è uno dei pochi santificati e fatti martire in vita, fosse solo perchè sopporta la parte<br />

"cleopatrica" materna!!!!). Spezzo una lancia in favore anche di Claudio, che con la sua parte dedita al sacrificio<br />

si sobbarca la mia parte "attizza-fuoco" e spesso e volentieri, come l'infaticabile draghetto Grisù, riesce ad<br />

affievolire le fiamme (non a spegnerle, intendiamoci!!!!)....Ma, a onor del vero, accade anche che, quando si<br />

ritrovano insieme le vivisezionatrici, il litro di latte oltre a Yougurt magro e senza zucchero, se siamo in vena,<br />

possono tramutarlo in crema, tipo Muller, che chi l'ha assaggiata può ben descriverne il sapore dolce, vellutato<br />

e sensuale!!! A volte esce anche una ricotta (soprattutto quando con noi c'è Valeria!)...ma questa è un'altra<br />

storia! Conoscerci per crederci!! Vi abbraccio tutti Alessia Palombella number 1<br />

R: Le terribili Palombelle di Antonio Barbato del 16/12/<strong>2005</strong> 23.41.54<br />

Cara Fiammiferina,appena rientrato da Milano dopo un viaggio molto più lungo del previsto, ho letto la tua,<br />

come al solito deliziosa, e-mail. Avendo avuto il piacere di conoscere tutte e quattro voi<br />

Palombelle/Nicolettiane, non posso fare altro che condividere quello che hai detto, anche se mi dispiace che<br />

Cleopatra e Mammola (le piacerà questo nomignolo? mah!), per motivi diversi non si siano ancora fatte sentire.<br />

Su un punto, però, dissento. La Soldatina (Valerietta) è di una tenerezza infinita, ed aldilà della sua scorza<br />

apparentemente duretta (ma tutte voi quando è il caso non scherzate), resta sempre per me la "piccolina" da


coccolare. Antonio<br />

Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Care amiche, sono rimasto molto commosso nel leggere i vostri ultimi post nel thread (perdonami ignoto<br />

censore che mi rimproveri, giustamente, di usare troppo spesso parole inglesi), l'INNOCENZA. L'uso di quella<br />

parola, però, può indurre a pensare a qualcosa d'altro, mentre gli argomenti da voi trattati, hanno così tanto a<br />

che fare col mondo profondo del Quattro da meritare un proprio autonomo raggruppamento. Voglio rileggere<br />

con calma i vostri ultimi messaggi per "accogliere" con la dovuta attenzione le vostre testimonianze, prima di<br />

rispondervi sull'argomento. Voglio, però, anche avvertire tutti i lettori. Come è ovvio, qui spaccheremo il<br />

"capello emozionale" in Quattro (che strano numero per noi, vero???), e quindi, gli amici degli altri tipi sono del<br />

tutto legittimati a ritenere che la nostra discussione sia solo una inutile complicazione mentale. Noi, però, siamo<br />

fatti così, e la nostra parte più vitale è il nostro mondo interiore, per cui, se ci seguirete, vedrete nelle nostre<br />

parole forse anche qualcosa di voi stessi che vi può sfuggire. Il nostro "occhio interiore" è, infatti, un trapano: e<br />

come tutti gli strumenti, può essere usato per permettere di vedere oltre il nostro muro o per fare danni. A voi<br />

la scelta, noi Quattro, come già detto, siamo in questo campo come dei topolini nel formaggio e ci troviamo<br />

benissimo. Il Capitano.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 12.04.06<br />

Cari 4 sento molta incertezza,trepidazione nell'affidare a un posto pubblico come la rete dell'esperienze così<br />

private ed intime. Tuttavia ho il bisogno e il piacere di condividere. Nel post sull'innocenza ho accennato in<br />

minima parte all'importanza che ha rivestito per me uno dei miei fratelli. Questo ha motivato il mio senso di<br />

giustizia e la mia raeattività. Però ci sono state anche altre cose. Non è un caso che ho scelto di lavorare con<br />

bimbi in difficoltà e non è un caso che pur essendo logopedista e dovendo, secondo alcuni, svolgere un ruolo<br />

solo tecnico, io non possa proprio scindere le persone secondo le funzioni, non posso neanche pensare di<br />

intervenire su di loro per 'aggiustarle' come sempre di più pretende questa società, per adeguare le persone a<br />

un modello di efficienza. Io non posso non sentire il bambino come persona unica e complessa, non credo si<br />

possa attivare il linguaggio attraverso una mera tecnica, perchè il linguaggio è comunicazione e quindi bisogno<br />

profondo,. risposta meravigliosa alla vita. quello che dicevo nei post precedenti e che sento il bisogno profondo<br />

di compenetrare il senso di giustizia con la comprensione dei limiti e delle potenzialità degli altri .Ho notato che<br />

alcune colleghe, anche tra le più sensibili, sono molto giudicanti nei confronti delle famiglie dei bambini, invece<br />

pur non potendo e non volendo avvallare e rinforzare certe dinamiche distorte tuttavia la mia esperienza di vita<br />

mi dice che ogni componente delle famiglia ha una sua giustificazione profonda che va prima ascoltata e non<br />

solo con l'udito. Perciò la mia reattività è stemperata dalla consapevolezza che ogni componente della mia<br />

famiglia ha compiuto enormi errori, ma anche molto sofferto e molto pagato. Attivando la comprensione per gli<br />

errori compiuti dai miei genitori e infine anche la comprensione per i miei stessi errori,allontanando<br />

,stemperando i sensi di colpa ho trovato una strada più matura, più soddisfacente per comprendere e accettare<br />

le cose della vita, la fallacità di ognuno di noi. E' anche per questo che non mi sento del tutto prevalente l'istinto<br />

sessuale; so che bisogna saper attendere i tempi delle persone, dare loro spazio per crescere e per<br />

capire,stemperare la rabbia ,perchè è una risposta insoddisfacente che si avvita su se stesssa.Bisogna fare in<br />

modo che la speranza non sia qualcosa di astratto che il destino prima o poi soddisferà ma può essere attivata<br />

da noi stessi, continuando sempre sì a mettersi in gioco ma anche sapendo fare dei passi indietro,perdonando e<br />

perdonandosi. A capire queste cose mi ha aiutato il mio meraviglioso compagno che ho incontrato a soli 13<br />

anni, scusatemi se lo dico ma ho bisogno tutti i giorni di ricordare a me stessa che nella vita ho avuto un sacco<br />

di problemi e dolori ma anche una fortuna enorme, la consapevolezza di essere amata, la speranza è stata ben<br />

riposta , la vita mi ha dato molto anche se mi ha levato molto e io voglio essere presente per continuare sulla<br />

strada che ho tracciato in questi anni ,come mi sono tenuta stretta la sofferenza voglio tenere strette le<br />

emozioni di amore profondo. Vi chiedo scusa se butto emozioni come sassi in uno stagno, qualcuno di questi<br />

sassi è per me un macigno e liberarmene per un pò è un grosso aiuto, una forma di alleggerimento.Grazie.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 08/12/<strong>2005</strong> 20.51.28<br />

Cara Sirenella, rispondo ai tuoi ultimi messaggi sul thread INNOCENZA qui, perché mi sembra più giusto farlo in<br />

uno dedicato in modo particolare ai Quattro. Allora, secondo gli americani l'intrepidezza è prodotta da un<br />

eccesso di senso di conservazione, non da un suo difetto, ma questa posizione mi è sempre parsa un po'<br />

strana. Io ho sempre visto che i Quattro, tutti i Quattro, danno grande valore al coraggio e si battono (come hai<br />

fatto anche tu non interpretando bene le mie parole), per ribadire che non cambierebbero mai questo loro<br />

tratto. Cosa c'è di sbagliato in questo, dirai tu, se, come hai correttamente osservato, "e' una nobiltà che non fa<br />

specie a nessuno,e ne porta il peso solo chi la vive"?? La risposta è semplice ed apparentemente<br />

incomprensibile; è sbagliato perché questo atteggiamento non esiste da solo ma è il risultato di un movimento<br />

passionale. Non si tratta di scendere a patti con qualcosa che è sbagliato, si tratta di saper relativizzare le<br />

situazioni e sapersene distaccare, restando intatti nel nostro sé. Quando parli della tua severità interiore credi<br />

che non ti capisca, o che io non ci sia passato prima di te?? Il problema non è quello della oggettiva situazione<br />

in cui bisogna dire di no, ma della estremizzazione del suo significato. Permettimi di dirti con affetto che anche<br />

questa è una modalità della Drammatizzazione, il risultato di una estremizzazione interiore, di una tensione a


dimostrarsi migliore (vedi come i tre sottotipi si mischiano??) , di cui l'altra faccia è un inutile e dannoso senso<br />

di umiltà non necessario. In altre parole, e come ti ho già più volte detto con affetto, il problema non è dirsi che<br />

è meglio vivere un giorno da leone che mille da pecora, ma non saper vedere come le due posizioni sono il<br />

frutto di un processo, il cui "sottostante" resta totalmente ignoto a noi stessi. Per cercare di farmi capire meglio<br />

posso solo usare un esempio militare. Durante la seconda guerra Punica i romani avevano provato più volte la<br />

sconfitta per mano di Annibale, ed avevano eletto come loro dittatore a tempo, Fabio, detto il Temporeggiatore,<br />

che evitava sistematicamente il confronto con il generale nemico, logorandolo ai fianchi. Il suo atteggiamento,<br />

tuttavia, non piaceva ai tanti che ritenevano codardo questo modo di agire e gridavano, ad alta voce, nel foro<br />

che si era persa la fede nel coraggio e nei valori di Roma e spingevano ad attaccare battaglia. Inutile dire che<br />

questi ultimi prevalsero, Fabio fu destituito e fu…la battaglia di Canne. Uno che se ne intendeva di coraggio,<br />

Annibale, soleva dire di Quinto Fabio: "c'è chi vuole mostrare il proprio valore nell'attaccare battaglia e chi nel<br />

mantenere a tutti i costi le proprie posizioni, ma questa è una forma inferiore di coraggio. Quinto Fabio, invece,<br />

sa le sue debolezze, ed ha la forza di piegarsi come la canna quando il vento è contrario, ma di drizzarsi<br />

improvvisamente e bucare quando gli è favorevole. Questo è il vero coraggio che conferisce nobiltà agli<br />

uomini". Sono stato più chiaro ora, nobilissima pinnipede???<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 21.11.38<br />

Leggendo le tue parole mi è venuto in mente un insegnamento dei Kingcontenuto nel segno<br />

dell'abissaleL'abissale rappresenta il cuore,l'anima racchiusa nel corpo,il principio della luce contenuto<br />

nell'oscurità, cioè la ragione. L'abissale è pericolo è una situazione oggettiva e non soggettiva:Il pericolo dovuto<br />

a un atteggiamento soggettivo vuol dire folle temeriarità o inganno.L'acqua ci offre l'esempio di un giusto<br />

comportamento: infatti continua a fluire e colma tutti i punti in cui fluisce, non si ritrae da nessun punto<br />

pericoloso nè da nessun precipizio, e niente può farle perdere la sua natura essenziale.Rimane fedele a se<br />

stessa in tutte le condizioni.Allo stesso modo se si è sinceri di fronte alle difficoltà, il cuore è in grado di<br />

penetrare il significato della situazione.E una volta raggiunta la capacità interiore di governare i problemi,<br />

avverrà spontaneamente che l'azione intrapresa incontrerà successo. Può darsi che mi sbagli ma vedo un nesso<br />

con quanto stiamo discutendo, o no? Comunque mi scorrono brividi lungo la schiena pensando di dover elogiare<br />

un temporeggiatore!La testa ci arriva a capire ma il cuore fatica!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 08/12/<strong>2005</strong> 21.33.26<br />

Caro Antonio, io ho compreso perfettamente quello che vuoi dire. Lo avevo gia' compreso prima della tua<br />

precisazione. Il punto e' che tu non stai parlando di me. Mi spiego meglio, da quanto hai scritto nei post<br />

precedenti a quest'ultimo, hai richiamato la mia attenzione e quella di Tecla, ma parlo per me, su certi<br />

atteggiamenti e su come li si dovrebbe interpretare, come se io fossi una persona che non ha capito, che non ci<br />

ha riflettuto, e che interpreta il coraggio delle proprie idee in maniera drammatica. Ma io, non sono cosi'.<br />

Possiamo filosofeggiare per settimane, circa il significato del "piegarsi" per poi colpire al momento opportuno.<br />

Posso anche dirti che l'esempio che citi puo' essere un'ottimo alibi da parte di chi si piega, semplicemnte<br />

perche' gli conviene piegarsi, e se la racconta...o ce la racconta. Il coraggio non sono gli altri a potercelo<br />

attribuire, siamo noi che lo percepiamo quando sappiamo che stiamo affrontando qualcosa che temiamo, che ci<br />

fa soffrire, che ci spaventa e nonostante tutto siamo sul campo. Solo noi, sappiamo che quello e' coraggio. Un<br />

gesto apparentemente eroico e coraggioso, che pero' non costa nulla perche' chi lo compie non ha paura, non e'<br />

coraggio. Non secondo me. Quindi io temo che a volte il piegarsi in attesa del momento giusto per colpire,<br />

possa essere sia un atto di consapevolezza e coraggio, sia un atto di profonda vigliaccheria, a seconda di chi<br />

vive questa esperienza e a seconda di come la percepisce e di cosa ha paura. Ma a parte tutto questo, io non ho<br />

riconosciuto me stessa nelle tue precisazioni. Non mi hai dato l'impressione di parlare a me. Non so davvero se<br />

riesco a farmi capire. Posso farti un esempio molto banale, se vuoi, per spiegare meglio cosa intendo io per<br />

coraggio delle proprie idee e della difesa di certi valori, ma e' pur sempre un esempio giusto per argomentare<br />

qualcosa che abbiamo discusso molto piu' ampiamente, ed e' per questo che mi sorprende questo tuo<br />

attribuirmi una drammatizzazione che non vivo. Sicuramente da brava Quattro finisco col drammatizzare alcuni<br />

avvenimenti della mia vita, ma la mia necessita' di non lasciarmi "contaminare" dalla bassezza umana non<br />

appartiene a questo "difetto" perche' e' una scelta profonda che nasce da consapevolezze, e non da istinti.<br />

Tornando all'esempio, io posso dirti che non aver voluto rinunciare ai miei valori ha significato per me diventare<br />

madre a 20 anni, liddove nessuno, e sottolineo nessuno era d'accordo con questa mia scelta. Cosa avrei dovuto<br />

fare? Mettendo in pratica il piegarsi o no, in una situazione che non e' la guerra contro gli invasori ma una<br />

scelta "da comune mortale" che determinera' il corso della mia vita da quel momento in poi, piegarsi all'ostilita'<br />

e la contrarieta' di tutti cosa avrebbe dovuto significare? Non avere quel figlio? Mai. Io mi sono chiesta cosa<br />

volevo, mi sono resa conto che questa mia scelta mi avrebbe creato dolore e sofferenza a causa del rifiuto e<br />

dell'ostilita' di tutti, ma non mi sono piegata e sono andata avanti. Avevo paura? Si, molta. Ero sola?<br />

Assolutamente si. Avrei potuto scegliere diversamente con l'approvazione di tutti? Si, e nessuno me ne avrebbe<br />

fatto una colpa. Sono andata avanti e basta. Contro tutto e tutti...e ancora oggi pago con il mio impegno tutte<br />

le responsabilita' che ne sono derivate. Sono pentita, oggi che so a quanto ho dovuto rinunciare? No, sono<br />

felice della mia scelta e amo profondamente mio figlio, e lui lo sa. Condanno chi sceglie diversamente? No, non<br />

lo faro' mai perche' credo nella liberta' di ogni individuo. Condanno chi pero' parla parla e quando poi vive in<br />

prima persona queste situazioni non ha il coraggio di mettere in pratica cio' che predica. Me ne vado in giro a<br />

sventolare la mia scelta come un atto di eroismo? No, non drammatizzo la mia decisione e non la vivo come<br />

qualcosa di drammatico o eroico, e se non fossi stata costretta dalle circostanze non ne avrei mai parlato in


questi termini. La nobilta' d'animo, il suo significato oggettivo e non soggettivo, qual'e'? Cosa significa di fatto<br />

essere nobili d'animo? Secondo me significa sapere "intimamente" se ci si sta piegando davanti a circostanze<br />

sfavorevoli, in attesa di poter fare la cosa giusta, o se ci si piega dentro, per convenienza. Ma la mia e'<br />

un'interpretazione personale e non oggettiva del significato di questa espressione. Per questo dico che nessuno<br />

puo' sapere cosa sia stato eroico per noi e cosa no, cosa ci rende nobili veramente e cosa invece e' l'esibizione<br />

dell'eroismo e della nobilta'. Ma nelle tue parole io non ritrovo me stessa, per la prima volta da quando ti<br />

conosco, e me ne sorprendo oltre che chiedermi come mai.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 22.18.14<br />

Secondo me significa sapere "intimamente" se ci si sta piegando davanti a circostanze sfavorevoli, in attesa di<br />

poter fare la cosa giusta, o se ci si piega dentro, per convenienza. E' vero Marina è questa intima<br />

consapevolezza l'unica cosa che importa ,però cosa sappiamo cosa c'è dietro le scelte di convenienza? E se ci<br />

fosse paura, se ci fosse disistima,se ci fosse il gelo dei sentimenti? E se qualche volta fossimo costrette anche<br />

noi a fare scelte di convenienza,rinunciare all'intransigenza non dovremmo poi avere uguale coraggio per<br />

sopportare le conseguenze? Qualsiasi scelta anche la più vile comporta un prezzo, magari è un'onda lunga che<br />

arriva sulla battigia anni e anni dopo. Magari poi, qualcuno non fa mai veramente i conti ,ma quest'incapacità è<br />

anche una forma di povertà.Ecco perchè bisogna essere orgogliosi del proprio coraggio ma anche saperlo<br />

guardare col giusto distacco. Ho capito che sei tanto arrabbiata perchè non ti riconosci nelle cose che ti<br />

vengono dette e questo non essere compresi fa proprio imbestialire un 4, però Marina io ho capito che quando<br />

un 4 drammatizza non è che reciti, non ricopre un ruolo in una farsa, io credevo di aver capito che<br />

drammatizzare significa rivestire il nostro modo di vivere di una fortissima e intensa carica emotiva,<br />

conservando una radicata autenticità.Ciò non toglie che questa intensità crea il dramma emozionale dentro di<br />

noi, è una cosa che vogliamo che ci fa sentire vive e partecipi, radicate nelle cose, nutre la nostra sensibilità, è<br />

il modo per essere empatici con gli altri.Tuttavia se non riusciamo ad attivare il distacco ,se non ci permettiamo<br />

un tempo di latenza rischiamo la famosa polarità dello sbandamento. io lo so perfettamente che tutte queste<br />

cose sono chiare e coerenti dentro di te, allora non ti dispiacere se parlandone ci chiariamo meglio, nessuno<br />

meglio di noi stessi può sapere come siamo fatti, cosa abbiamo costruito, a cosa abbiamo rinunciato, quanto ci<br />

è costato.non si può soffrire se a volte ci si fraintende,se non siamo compresi. Non c'è bisogno di sentirsi colpiti<br />

,se vogliamo, se riteniamo che valga la pena, ci sono mille occasioni per mostrare chi siamo e cosa sentiamo.<br />

Spesso quando si parla agli altri, si finisce col parlare a se stessi,è quello che sto facendo :-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 08/12/<strong>2005</strong> 23.02.27<br />

Marinella, io non riesco più a capire quale sia "l'oggetto del contendere", se mai ve ne sia stato uno. La<br />

precisazione di Tecla mi è parsa molto opportuna e mi sento in piena sintonia con essa (grazie Vesperina),<br />

perché io insistivo, appunto, sul fatto che è necessario separarsi per un attimo dall'onda emozionale per poter<br />

controllare la tendenza a Drammatizzare, e mi sembra che tu abbia già convenuto su questo punto. Se, quindi,<br />

la cosa non ti riguarda, non mi spiego perché tu abbia reagito con una tale evidenza stizza. La sensazione<br />

sgradevole per me è che mi sembra tu ti sia sentita colpita da parole sulle quali credevo che avessimo già<br />

concordato. Se così è, me ne dispiace, perché non c'era alcuna intenzione di muoverti appunti e so quanto tu ti<br />

senta colpita in circostanze del genere. Dato che tu mi hai dato il nomignolo di un mezzo elfo, posso invitarti a<br />

fumare il dumledee (la pipa della pace che gli elfi fumano nelle tradizioni celtiche)??<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 08/12/<strong>2005</strong> 23.37.00<br />

Tecla quasi quasi mi fai paura perche' e' impressionante il modo in cui provi e pensi quello che provo e penso<br />

anche io. Sono d'accordo su tutto, proprio per questo pero' mi dispiace aver letto quello che Antonio ha scritto<br />

in post precedenti, ma non lo dico per polemizzare, le cose si chiariranno senza problemi o drammi, e' il caso<br />

proprio di dirlo, e non voglio demonizzare ne' persone che stimo ne' cose dette e fraintese da entrambi. Ci<br />

tengo pero' a precisare una cosa, che esula quindi dai fraintendimenti o meno in questo contesto, quando parlo<br />

di piegarsi per "convenienza" io intendo dire una cosa ben precisa. Forse convenienza non e' l'aggettivo<br />

giusto...spero di trovarne altri piu' adeguati. Tecla questo mondo fa schifo perche' le persone preferiscono non<br />

vedere quello che accade accanto a loro, questo mondo fa schifo perche' facciamo finta di non sentire, perche'<br />

preferiamo tenerci una bella pagnotta sulla tavola piuttosto che digiunare un solo giorno per protestare contro<br />

chi commette crimini e atti di violenza. Questo mondo fa schifo perche' comperiamo tutto, vogliamo tutto, ci<br />

lamentiamo di tutto, senza voler offrire nulla in cambio. Retorica, tutto diventa retorica, lo so benissimo. Ma la<br />

gente che soffre c'e'. E' sotto i nostri occhi, mentre i "signori" la mettono a quel posto a creduloni che si<br />

affidano a loro, nel nome del dio denaro, del potere, del bilancio e dei "falsi" in bilancio. Viviamo chiedendoci<br />

come possiamo fregare gli altri, per portare a casa quella pagnotta. Io, non ci sto. Cosa spinge tutte queste<br />

persone, come dice una canzone "quelli che benpensano", cosa li spinge a fare cosi', a piegarsi alla corruzione<br />

dello spirito, degli ideali, del bene comune, dei valori, io non lo so...se pagano davvero, non lo so...se ne sono<br />

consapevoli, io non lo so, semplicemente non mi interessa, io non voglio essere cosi'. Opportunismo va meglio<br />

di convenienza? Bieco egoismo va meglio? Comoda dimenticanza? Cecita' sonnolenta? Certo, non possiamo<br />

metterci a fare gli eroi, noi siamo persone normali, non possiamo cambiare il mondo. Chissa' cosa penserebbero<br />

di questa affermazione persone come Madre Teresa, come Mandela, come Che Guevara, loro che vengono da<br />

marte cosa ne direbbero? Ma ovviamente non drammatizziamo, quelli sono diversi, non possiamo essere cosi',<br />

dobbiamo vivere coi piedi per terra, dare mazzette ad impiegati comunali per una schifezza di certificato


misteriosamente smarrito, chiudere occhi, lavare una mano a qualcuno in attesa che qualcuno lavi le nostre,<br />

dare soldi a fondo perduto se vogliamo appartamenti in cui vivere perche' non possiamo comprarceli, dover<br />

sopportare di tasca propria spese di appalti per lavori nei nostri palazzi gestiti da amministratori compiacenti<br />

che ci costringono a subire spese assurde, accettare il corteggiamento ammiccante e "ben venduto" di uomini<br />

benestanti che vogliono aiutare una donna sola e perbene a trovarsi un lavoro a condizione che sia gentile con<br />

loro, accettare strumentalizzazioni di "amici" che pensano di poterti passare addosso come carri armati quando<br />

vogliono perche' senno' il prezzo che paghi se dici "no" e' la solitudine....e quante altre ne vuoi? Ci sono<br />

momenti nella vita di tutti i giorni Tecla, durante i quali io sento un disprezzo profondo per chi agisce in questo<br />

modo, e non posso farci niente. Lo so che se un 4 drammatizza, ci crede, e non si esibisce, ma il dolore<br />

quotidiano e spicciolo esiste nelle nostre vite e in quelle degli altri. Prendere le distanze e non eccedere<br />

nell'interpretazione di un evento e' una cosa che comprendo, e io normalmente tento di vedere anche "dall'alto"<br />

una situazione quando noto che mi trasporta troppo, ma vedere dall'alto, per avere una giusta visione di<br />

insieme a volte ci fa correre il rischio di non percepire piu' i dettagli, le cose importanti che lasciamo scivolare<br />

fuori e dentro di noi, e ci ritroviamo piegati in due senza nemmeno sapere quando e come e' successo. Io pero'<br />

penso sempre ad un giovane cinese, in una piazza, che con le braccia in alto ferma un carro armato. Se gli<br />

avessero detto di non drammatizzare, in quel momento, cosa ci avrebbe risposto? Perche' pensiamo che tutte<br />

queste cose non ci riguardano? Solo perche' noi non eravamo li'? La distanza ci salva da tutto questo? Non sono<br />

esempi da fare perche' non sono quotidiani e reali, ma sono una drammatizzazione della drammatizzazione? La<br />

gente che dice no esiste, cosi' come esiste tutto il resto proprio sotto il nostro naso, non in Africa o in Cina o in<br />

Indonesia. Io non sono Mandela, non sono nemmeno quel cinese, non fermero' mai carri armati, ma posso dire<br />

di no alla speculazione spicciola, all'opportunismo di chi arraffa per se, alle persone scadenti che mi fanno<br />

proposte scadenti, ai corrotti che tentano di piegarmi, a chi sfrutta la gente anche se quella gente quel giorno<br />

non sono io, perche' domani lo saro', e non mi interessa cosa li spinge e se pagheranno, mi interessa sperare<br />

che ce ne siano altri come me che siano spinti a dire di no. Di alibi ce ne sono troppi, compresa la stanchezza e<br />

la convinzione di non poter cambiare il mondo, sono piu' che sufficienti per mollare, ed e' per questo che devo,<br />

devo essere severa con me stessa quando riconosco una situazione che puzza. E protesto sonoramente, ma non<br />

drammatizzo il mio no, perche' tanto lo so che spesso e volentieri non lo sente nessuno. Non posso cambiare il<br />

mondo, ma posso far si che il "mio" personale mondo non diventi un immondezzaio. Tutto qui, tante chiacchiere<br />

per dire una cosa semplice e banale, non voglio provare vergogna quando mi guardo allo specchio. Non voglio<br />

scendere a patti con le cose sbagliate, nel mio piccolo. Tutto qui. Ti posso assicurare che in termini di<br />

enneagramma quando dico di no, non mi sento mai disorientata, ne' sbandata, ne' drammatica. Magari qualche<br />

volta avvilita e stanca, questo si. E' il dover esternare le motivazioni del mio no, che mi tinge di colori piu'<br />

tenebrosi di quanto in realta' non siano, perche' dentro di me e' tutto semplice e chiaro. Alla fin fine questa<br />

risposta me la sarei potuta anche risparmiare, sembra un comizio, o forse un delirio, ma questo e' il rischio che<br />

si corre quando si condivide qualcosa con gli altri, si puo' diventare facilmente ridicoli, spero nella clemenza di<br />

chi mi legge allora, perche' creda davvero che non volevo fare la moralista, volevo solo spiegare cosa intendo<br />

dire quando parlo di piegarsi alla convenienza...<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 08/12/<strong>2005</strong> 23.39.08<br />

Antonio credo che ci siano delle cose da chiarire, ma non qui, non in questo modo, il contesto e' sbagliato e<br />

magari ci sono cose che non mi va di dire in pubblico, non perche' siano cose di cui vergognarsi ma<br />

semplicemente private....ti chiedo quindi di avere un po' di pazienza e quando sara' possibile ne riparleremo<br />

con calma....ok?<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 09/12/<strong>2005</strong> 0.02.42<br />

Mamma mia Marina giuro che mi metto paura anch'io! Ti dedico queste parole di Ghandhi con immenso affetto:<br />

Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Potete citarli. Essere<br />

in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè<br />

riescono a cambiare le cose. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo<br />

coloro che sono abbastastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero. GANDHI<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 09/12/<strong>2005</strong> 0.06.52<br />

Va benissimo, eppoi il tuo intervento fiume non mi è parso un delirio ma mi è, anzi, piaciuto. Tuttavia, forse<br />

perché è il mio lavoro, resto dell'idea che, se è possibile, cercare un buon compromesso, senza sporcarsi la<br />

coscienza, sia un atteggiamento più utile ed anche più coraggioso. E, per rendere ancora più chiaro quale sia il<br />

mio atteggiamento, ripeto quello che dissi una volta ad un mio interlocutore ad un tavolo negoziale: "Visto che<br />

il coltello sta nelle vostre mani, siamo costretti ad accettare le vostre imposizioni, ma avete un limite: se volete<br />

schiaccarci e ci mettete colle spalle al muro affronterete anche la rabbia di chi non ha più nulla da perdere".<br />

Buonanotte a tutti i Qauttro ed a tutti gli altri amici in ascolto. Il Capitano.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 09/12/<strong>2005</strong> 0.10.14<br />

Tecla grazie, a vedermi ora col pigiamone e le ciabattole di pezza c'e' da mettersi paura ma in un altro senso!<br />

Questa era una conversazione da fare a voce, quissu' risulta enorme, me ne rendo conto...mi consola sapere<br />

che secondo me ci siamo letti solo noi tre :-) ;-)!! buonanotte....


R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 09/12/<strong>2005</strong> 0.14.34<br />

Io penso che ci siano molti strumenti e atteggiamenti a disposizione, quando si vuole dire no, pero' a volte i<br />

compromessi addormentano, e reagire solo quando non si ha piu' nulla da perdere, significa sapere di aver<br />

perso quel pezzetto di integrita' che andava difesa....(disse lei mentre si sfilava le pinze dai capelli e arrotolava i<br />

calzerotti che fa nu fridd e pazz)...buonanotte anche a te Antonio...a presto..<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 09/12/<strong>2005</strong> 0.17.07<br />

Tecla, Marina è un cane che abbaia e non morde, purtroppo per lei......., ma la tua citazione di Gandhi è<br />

bellissima. Sire, ci siamo letti solo in tre?? Che problema c'è? Voi due avete coraggio e profondità da vendere<br />

ed io non sono proprio uno stupido, quindi, chi vorrà leggere, capirà, forse, cosa significa essere un quattro.<br />

Antonio.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 09/12/<strong>2005</strong> 23.30.57<br />

Comunque, cara pinnipede, il discorso di ieri ti porta ad avere come ulteriore nomignolo quello di Signora<br />

Leonida :-) :-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 11.58.36<br />

E cosa significa?? perche' Leonida??<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 14.09.20<br />

Forse Antonio si riferisce a Leonida re di Sparta che perse la vita alle Termopoli contro i Persiani di Serse e che<br />

con soli 300 uomini evitò l'invasione della Grecia dando prova di grande eroismo. Oppure si riferisce a un film<br />

chiamato il trionfo dell'amore la cui protagonista è una principessa di Sparta, Leonida che siede sul trono che<br />

suo padre usurpò al padre di Agis. Per senso di giustizia, Leonida dedide di restituire trono e rango ad Agis. Ma<br />

se ricordo bene il film la protagonista era più un due. Oppure vuole fare riferimento a qualche dote di coraggio<br />

indomito e felino:-) :-).Lo so sarebbe più facile che ce lo spiegasse Antonio, però mi sto divertendo troppo a<br />

pensarci su:-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 14.11.20<br />

Spero sia il re di Sparta, vuoi mettere lui e Quinto Fabio il Temporeggiatore. Puah!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 10/12/<strong>2005</strong> 15.14.20<br />

Earendil, sei una degna avversaria!! Il problema è che, nonostante il loro grande valore (celebrato degnamente<br />

dalle splendide parole di Simonide di Ceo), Leonida ed i suoi uomini (erano 8000, ma si ricorda impropriamente<br />

solo il sacrificio dei 300 della guardia del corpo del re)non evitarono l'invasione della Grecia, che fu salvata,<br />

invece, dalla prudenza e dal temporeggiamento di Temistocle. L'ateniese, lungi dal proclamare il Quattresco<br />

"l'armi, qua l'armi, combatterò, procomberò, sol'io. Dammi, o ciel, che sia foco agl'italici petti il sangue mio"<br />

(Chi è l'autore?Anche questo, ovviamente, è un quiz), abbandonò la sua città alle fiamme del nemico e si mise<br />

in attesa dell'occasione buona per potere, come la canna di bambù, scattare contro le avverse forze al<br />

momento opportuno. Il risultato fu la battaglia di Salamina e la salvezza dell'intera, futura, civiltà occidentale.<br />

Temistocle e Quinto Fabio sono esempi di un coraggio più sottile, di quello che viene dalla determinazione a non<br />

farsi vincere, dalla flessibilità del saper cedere sul momento, restando, però, fedeli al proprio ideale.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 15.44.06<br />

L'autore è Leopardi credo i Canti ma non vorrei dire sciocchezze:In quanto a Temistocle il re degli stratagemmi!<br />

lo sai che sono in buona parte d'accordo, ma mi sa che nella vita ci vogliono i Leonida,i Temistocle , I<br />

temporeggiatori.Ognuno fa quel che può<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 15.46.18<br />

Comunque mi rimane la curiosità sulla ragione per cui hai chiamato Sirenella Leonida, quale delle tre che ho<br />

proposto?<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 10/12/<strong>2005</strong> 16.08.48<br />

Brava Earendil/Vesperina, è proprio Leopardi ed, inoltre, sono pienamente d'accordo che ci vogliono sia i<br />

Leonida che i Temistocle, perché ognuno fa quello che può. La Signora Leonida è un buffo personaggio di Leo<br />

Gullotta che rappresenta una donna che sembra rabbiosa ed intrattabile, ma lo è solo perchè non viene capita.<br />

Appiopparlo alla Sirenella, in riferimento alla sua posizione esistenziale simile a quella del grande re Spartano e


alla sua "focosità" simile a quella del personaggio, era un'occasione troppo ghiotta da farsi sfuggire.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 16.17.12<br />

Quando ho letto tutte ste indicazioni su Sparta, regine, re ed eserciti ho capito immediatamente che Antonio mi<br />

aveva appioppato il soprannome riferendosi a Gullotta... Tecla non dimenticare che Antonio di complimenti non<br />

ne fa mai...quindi...inutile frusciarsi...in ogni caso i nomi elfici dovrebbero essere usati con attenzione e<br />

sopratutto da chi sa cosa significano! Caro Antonio, e tu non puoi usarli, ci vuole prima la prova del fuoco di<br />

Tolkien e tu come sappiamo bene, non l'hai ancora affrontata. Quindi a te le stelle, a me gli dei del nord! Ad<br />

ognuno il suo....e...non sottovalutarmi, che qualche volta mordo anche io, giusto per rifarmi lo smalto ai denti!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 16.26.09<br />

In effetti .. Aerendil elfa alata ...shiava dei drow L’elfa aveva i segni del dolore sul volto, portava con lei, il peso<br />

della fatica e delle catene.Le sue Ali, spuntavano dalla colonna di schiavi,come Simbolo di Libertà. Una Libertà<br />

non concessa,.Molti anni Prima, la sua carovana venne attaccata. Uccisi tutti, i Drow non si fecero certo<br />

scrupoli, a portarla con loro nelle cave, per metterle le catene... Venne così limitata la libertà di Aerendil, Elfa<br />

Alata Mi sono sentita un pò inquieta, per piacere Antonio spiega<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 16.39.27<br />

Mi sto perdendo un po' tecla...cosa deve spiegare?? Gulp??!!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 10/12/<strong>2005</strong> 16.39.33<br />

Nella Saga di Grettir, composta verso il 1100 da un anonimo thulir, il rapsodo o cantastorie islandese, la prima<br />

luce che compariva nel tramonto era definita Luce della Notte (Earendil). Nessuna inquietudine, quindi, cara<br />

Vesperina, stavo solo usando un sinonimo nordico. Mi piacerebbe, però, che tu e la Sirena commentaste il mio<br />

messaggio sul Manzoni.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 16.46.07<br />

Forse ti sei distratto perche' il tuo messaggio sul manzoni te l'ho gia' commentato...per l'ennesima volta direi..<br />

:-) ma sai tra enneatipi ed enneaincontri mi sa che ti si perde ogni tanto!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 16.47.47<br />

Scusa marina volevo che antonio mi spiegasse perchè mio aveva chiamaro Aerendil, ora ho capito, ma l'idea di<br />

essere schiava in catene mi turbava un pò.:-0<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 17.02.30<br />

Mamma mia quest'incontro di 4 fa proprio scintille! Graffi e carezze!Puntigliosità e nobili principi! Comprensione<br />

empatica e necessità di puntualizzare ogni cosa! Passione, energia e sconforto.Desiderio di equilibrio e al primo<br />

posto il bisogno di comprensione di se stessi, degli altri, della vita. Troooppoooo appassionante!Sempre pronti a<br />

capire e accettare qualsiasi cosa dove c'è del vero sempre pronti a sdegnarsi di fronte a tutto quello che suona<br />

come moneta falsa, ma non è che in fondo in fondo è vero che siamo un pò speciali?Va bene ritiro è una cosa<br />

un pò troppo da 4:-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 17.06.26<br />

Mi sa che noi 4 abbiamo una specie di mitologia del sè, e persino quando ci sentiamo a terra, ci giudichiamo e ci<br />

incolpiamo stiamo lì ad innaffiare e a nutrire le nostre radici. Ma sono rtroppo novizia dell'enneagramma per<br />

sentirmi in grado di discettarne!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Antonio Barbato del 10/12/<strong>2005</strong> 19.10.34<br />

Ritira Vesperina, ritira, è davvero una cosa da Quattro scatenato quella che hai detto. Però è verissima la<br />

descrizione che hai fatto. I Quattro davvero sono "sempre pronti a capire e accettare qualsiasi cosa dove c'è del<br />

vero, sempre pronti a sdegnarsi di fronte a tutto quello che suona come moneta falsa", per questo spesso<br />

appaiono insopportabili a chi non ha quest'attitudine.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 21.55.43<br />

A parte qualche dichiarazione un po' troppo quattresca di tecla :-) devo dire che non solo sono d'accordo con<br />

quello che dite, ma ripeto quanto dicevo in un altro post, mi sono accorta che i legami con i 4 sono quelli che<br />

poi si sono rivelati piu' solidi, longevi, e importanti. Non facili...questo no...rompiamo troppo compreso il sior


Capitain (ah capitain mon capitain!) :-) :-) che fa tanto il distratto ma rompe anche lui te lo garantisco Tecla...!<br />

Ma anche gli altri enneatipi hanno questa fissa che devono sempre capire: perche'??<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 22.27.15<br />

hei, ma la mia era una provocazione scherzosa:-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 22.27.56<br />

Marina che film hai visto ?<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 22.41.31<br />

Tecla tranquilla che scherzavo anche io....piu' o meno ehehehehehe...che film abbiamo visto? Dunque stiamo<br />

portando avanti la trilogia di film a sostegno di un argomento intitolato: integrazione. Il primo film e' stato<br />

Zelig, di Allen. Quello di stasera The Village, di Shyamalan che io non solo adoro, ma che stasera da un film che<br />

ha stranito tutti, e che sembrava qualcosa di poco sostanzioso, sono venute fuori delle riflessioni stupende. E'<br />

piaciuto molto e quando gli altri comprendono cio' che io vedo bello mi sento in pace col mondo :-)...il prossimo<br />

film sara' The Terminal, ma non posso andare perche' la settimana prox c'e' il nostro seminario con Anto e<br />

quindi ciccia. Dopo la pausa natalizia ci sara' un incontro con una conferenza di apertura sulla seconda tranche<br />

di film che verranno proiettati e poi i tre incontri successivi di proiezione...e cosi' via! Qualche volta le persone<br />

che si presentano sono pochine, stasera eravamo parecchi, ma ti giuro che e' una cosa veramente carina, fatta<br />

con amore e con spirito di condivisione e arricchimento. Sono tutti i benvenuti...e il mio invito e' sempre valido<br />

:-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 22.54.46<br />

Non ho mai visto the Village. Per l'invito ci penserò senz'altro. l'anno scorso, molto spinta da chi mi stava vicino<br />

mi sono iscritta al cineforum del Modernissimo, ma non ha funzionato, nel senso che il più delle volte non<br />

riuscivo a trovare l'energia e la voglia di andare, inoltre mi sentivo molto sola anche se ero con una collega e mi<br />

sembrava triste non poter condividere come ho sempre fatto. Ma sono convinta che ora potrebbe essere<br />

diverso. Credo..e po lì non c'era discussione dopo e conoscendomi questo è l'aspetto che più mi<br />

appassionerebbe:condividere, così non ci si può sentire soli! Che palle,eh!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 23.04.45<br />

Il punto cara Tecla e' questo....proprio questo...noi il cineforum lo facciamo per poter discutere poi il film e le<br />

tematiche in comune o in contrasto con quelli scelti, proprio per confrontarci e arricchirci. Proprio stasera,<br />

quando per un attimo alla domanda: allora, cosa ne pensate del film di stasera? E' calato un silenzio di qualche<br />

secondo...io e mio cugino ci siamo guardati sorridendo, in attesa....uno, due, tre...quasi all'unisono hanno<br />

cominciato tutti a sviscerare impressioni, riflessioni, sensazioni...e mio cugino sottovoce mi ha detto: non c'e'<br />

niente da fare, i film funzionano proprio, quando si vuol far parlare la gente! Il nostro cineforum e' gratuito, si<br />

svolge nei locali di una chiesa battista, ci stiamo organizzando per renderlo piu' comodo, e accogliente, c'e' una<br />

piccola offerta alla fine dell'incontro, a scelta di ciascuno, che serve a comperare qualche bibita per gli incontri<br />

successivi, ma nulla di piu'. La gente ci va per parlare, perche' e' curiosa, perche' vuole sentire di "far parte" di<br />

qualcosa...e funziona :-) li' pero' tutti hanno il proprio turno per parlare quindi metti le briglie ai cavalli vapore<br />

del tuo temperamento eh? eheheheheheh...che palle dici? Io dico che fortuna!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 23.13.51<br />

se verrò farò la bravina:-) Dicevo che palle il fatto che faccio uscire sempre difficoltà emotive quando penso di<br />

fare qualcosa, comunque è già una cosa sentire di nuovo l'interesse anche solo mentale per delle cose. Uffa di<br />

nuovo che palle, a volte non mi sopporto<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 10/12/<strong>2005</strong> 23.23.47<br />

Tecla...tu l'interesse mentale lo hai eccome, almeno e' questo quello che si percepisce da tutto quanto scrivi.<br />

Quando ti ho proposto di venire a curiosare sul forum, avresti potuto farti prendere dalla pigrizia o dalla noia<br />

come han fatto tanti, che nemmeno ci sono mai venuti. Invece no, eccoti qui, ci hai permesso di entrare nel tuo<br />

mondo, di riflettere con calma sul tuo modo di relazionarti, sulle cose che dici di te e della tua vita. Ci hai fatto<br />

dono di commozione e comprensione che a volte si stenta a riconoscere ad altri, non per insensibilita', ma<br />

piuttosto perche' tutti si lamentano troppo di tutto, oppure dicono cosi' poco di se stessi da inaridire anche le<br />

intenzioni migliori. A me sai cosa sembri? Sembri una pianta che aveva radicato e fiorito a lungo su di un<br />

terreno...che e' stata improvvisamente "sposata" altrove. Qualche radice e' stata strappata, qualcuna non<br />

riesce a fare presa sul nuovo terreno e sembra indebolita, la pianticella e' magari in difficolta' a causa del<br />

necessario adattamento alle nuove condizioni, ma in te c'e' vita. La tua curiosita', nonostante gli<br />

spaventapasseri che metti su strada giusto per avere un motivo per arrenderti, e' una curiosita' viva e<br />

vegeta...che vuole venire fuori...di nuovo. Quando una radice comincia ad attecchire al terreno, anche se


nuovo, anche se estraneo, niente la puo' fermare....datti tempo e vedrai che le cose giuste, gli stimoli giusti ti<br />

permetteranno di mettere foglie e fiori nuovi quando meno te lo aspetti!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 10/12/<strong>2005</strong> 23.27.18<br />

Grazie<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla per Sirenella del 13/12/<strong>2005</strong> 22.21.39<br />

Ma ti rendi conto di quante cose siamo riuscite a dirci attraverso il forum?A me sembra incredibile, all'ultimo<br />

incontro dell'enneagramma mi piacevi a pelle, ma ora è come se si fosse aperto un canale che apre a una<br />

comprensione che è un regalo inaspettato.nelle tue parole trovo spesso degli echi di corrispondenza emozionali,<br />

e una visione della vita che sento molto molto simile.Questa cosa mi fa un immenso piacere e nello stesso<br />

tempo mi stupisce!<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 13/12/<strong>2005</strong> 22.36.44<br />

Io non sono sorpresa di riuscire a stabilire un contatto con le persone attraverso i canali telematici, mi capita da<br />

molti anni e forse un po' ci ho fatto il callo. Devo riconoscere pero', che quando ti ho conosciuta la tua<br />

aggressivita' mi ha un po' interdetta. Non sapevo bene se fosse possibile o piacevole stabilire un contatto con<br />

te, e quando ho visto che scrivevi quissu' ho colto al balzo l'occasione di mettere piu' che te, me stessa alla<br />

prova e vedere se sono sempre capace di parlare con persone che mi sembrano troppo diverse da me. Certo<br />

che un Quattro come me, dica ad un Quattro come te, che siamo diverse... sembra un controsenso<br />

megagalattico!! Eppure io non sapevo bene come poterti parlare. Quindi sono contenta quanto te, ho imparato<br />

ancora una volta che ci vuole pazienza, e che nella vita le cose non sono mai quello che sembrano. Bisogna<br />

andare a fondo perche' ogni scoperta e' un dono, ed ogni dono val bene la pena d'essere vissuto.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di tecla del 13/12/<strong>2005</strong> 22.52.17<br />

lo sai Marina questo fatto dell'aggressività mi lascia sempre perplessa, nel senso che io non mi sento aggressiva<br />

ma solo molto passionale, soprattutto quando c'è in ballo una dialettica sulle idee. per esempio nell'ambito del<br />

corso non capisco come possa essere stata aggressiva, forse perchè intervengo troppo spesso o perchè senza<br />

accorgermene sono troppo veemente?Ma quella è la passione di capire.io non mi sono sentita aggressiva anche<br />

perchè sono stata più appartata e accanto alle due persone che conoscevo, non sapendo come relazionarmi con<br />

gli altri, essendo un gruppo già formato All'inizio, proprio le prime volte ho ascoltato dei commenti negativi,<br />

sulla presenza di persone nuove che mi hanno scoraggiato e avevo deciso di non venire più però poi ho deciso<br />

di insistere e credo di aver fatto bene. forse lancio qualche messaggio di cui non sono consapevole e questo mi<br />

dispiace, anche se poi gli amici che mi conoscono bene quando io stessa mi definisco come aggressiva mi<br />

smentiscono.Bho?!?<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Marina Mele del 13/12/<strong>2005</strong> 23.03.01<br />

Non partecipo ai vostri corsi ed è difficile se non impossibile entrare nelle discussioni vostre ma vi voglio<br />

sinceramente ringraziare perchè in questi giorni, leggendovi, ho capito una marea di cose sui 4 e spero e penso<br />

mi sarà di grande aiuto. Melinda<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 14/12/<strong>2005</strong> 12.57.37<br />

Tecla scusa, ma ieri sono andata a letto un po' prima del solito. Ho una febbre fastidiosa che mi sfianca, ma<br />

devo comunque andare a lavoro, per cui crollo quasi in piedi ad un certo punto. Ti rispondo stasera, perche' ho<br />

da fare molte riflessioni circa quanto scrivi, che riguardano te, e che spero possano essere risposte esaustive,<br />

ma che riguardano molto anche me....un bacio, e abbi un pochino di pazienza :-) ...per cio' che concerne<br />

quanto scritto da Marina, io non so davvero se e quanto sia difficile unirsi alle nostre discussioni, ma la<br />

partecipazione attiva e' sempre meglio del partecipe silenzio...sai come la penso. L'importante e' non<br />

dimenticare mai che si parla di persone e non di fatti astratti, e che ciascuno ha la sua sensibilita', ma questo<br />

riguarda sempre tutti noi, ogni volta che prendiamo la parola...chi e' che disse "la penna che uccide piu' della<br />

spada"??? nun me lo ricordo :-9 :-)<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Marina Mele del 14/12/<strong>2005</strong> 14.01.05<br />

Sono d'accordo, Sirenella, come potrei. Certamente sono più conosciuta come una rompiscatole che per una<br />

assente....a parte i periodi specifici....ma, credimi, faccio un pò fatica a entrare e, sinceramente, non lo valuto<br />

un problema ma, anzi, e scherziamoci un pò sopra, ogni tanto stare alla finestra a guardare, ascoltare e sentire<br />

dal di fuori, non è così male. Anche se magari manca una partecipazione diretta ci sono e continuo a esserci...e<br />

voi 4 siete tanto coinvolgenti e profondi in ogni vostro manifestare e mi piace tanto. Per la tua debolezza ti<br />

consiglio la tintura madre di ribes nigrum. 50 gocce tre volte al giorno per tre/cinque giorni e poi una volta sola<br />

fino a tutto il mese di marzo...rafforza le difese immunitarie, e tante altre cose che puoi andare a leggerti in<br />

internet (solo al fine di non essere noiosa)....Se vuoi sai sempre dove trovarmi. Ti abbraccio (calda, calda!!!).


Melinda<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Marina Mele del 14/12/<strong>2005</strong> 14.02.17<br />

Scusa, sire. Almeno 45 minuti lontano dai pasti (quindi prima e dopo) o bevande che non siano acqua. Ariciao.<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Sirenella del 14/12/<strong>2005</strong> 20.57.43<br />

Ma il ribes nigrum serve a proteggermi anche se sono esposta ad influenze continue a causa dei bambini<br />

perennemente ammalati? Voglio dire, se per caso queste influenze recidive sono causate (come francamente<br />

credo) dal dover lavorare con 4 bambini che si passano febbre e raffreddore dalla mattina alla sera, il ribes mi<br />

tutela? Perche' non credo sia una debolezza del mio organismo, ma uno stato indotto dalle circostanze...non ho<br />

capito un'acca di quello che ho scritto, sono sfinita, ma spero di aver lasciato intendere il senso tra queste<br />

nebbie di rabbia, fame e stanchezza...<br />

R: Nel mondo profondo del Quattro: x Tecla e Marina di Marina Mele del 15/12/<strong>2005</strong> 16.44.21<br />

Cara Sire. Il ribes nigrum aiuta il tuo organismo a ritrovare le tue difese immunitarie in maniera naturale. Se le<br />

hai molto basse e continui a stare male dagli una "botta" con delle medicine tradizionali che agiscono di<br />

contrasto MA, nel frattempo, comincia a fare questo che ti ho indicato che ti garantisce, nell'arco di un 15 giorni<br />

già di stare meglio. Se hai afte in bocca o herpes sulle labbra aggiungi anche della propolis, 30 gocce, sempre<br />

in tinutura madre (tutto insieme con un pò d'acqua...il sapore è schifoso e diventa denso ma ti garantisco che ti<br />

aiuta)...ma cosa hai esattamente? se vuoi scrivimi a parte. Le cure naturali sono lente perchè aiutano il tuo<br />

organismo a ritrovare le proprie difese (e non le reprimono come la medicina allopatica) quindi quando inizi non<br />

devi mollare appena stai meglio perchè li è solo l'inizio della risalita. Melinda<br />

Coma vedono l'amore i vari tipi?<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Lo so che probabilmente questo thread scatenerà un putiferio, ma rivedendo un altro dei miei film preferiti, il<br />

Settimo Sigillo di Bergman (Immaginate la mia identificazione la prima volta che lo vidi a sedici anni:il<br />

protagonista si chiama Antonius, gioca a scacchi ed è un guerriero deluso che s'interroga sul perché delle cose),<br />

in compagnia di amici, ci siamo imbattuti nella seguente frase. "Se tutto è imperfetto in questo imperfetto<br />

mondo, l'amore, invece, è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione". Ognuno dei presenti ha dato una<br />

sua interpretazione della frase che rifletteva il suo tipo! Mi è venuta così l'idea di sottoporre lo stimolo a tutti e<br />

di chiedere: ma che cosa è per te, e come si manifesta, l'amore?? Il Capitano.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 29/10/<strong>2005</strong> 18.09.34<br />

A dir la verità, in questo momento sono un po' disorientata perchè, immediatamente stavo dando la mia<br />

definizione di "amore", ma subito mi sono fermata ricordandomi che nella vita ho vissuto l'amore in modo<br />

diverso da quello che è l'ideale della mia mente. Quando ero molto giovane mi innamoravo perchè attratta<br />

fisicamente; col tempo, mi è capitato più di una volta di innamorarmi del mio migliore amico (e queste sono<br />

state le delusioni più cocenti) che, magari, all'inizio della conoscenza non mi attraeva nemmeno. In questi<br />

ultimi rapporti, era il feeling mentale a fare da galeotto. Dell'amore ideale, invece, porto dentro questa<br />

immagine: qualcuno mi prende per mano e insieme andiamo verso la scoperta della vita, e sempre per mano,<br />

insieme affrontiamo gli ostacoli e i dolori. Ma forse sarebbe ancora più esatto dire: qualcuno mi prende per<br />

mano e mi aiuta ad affrontare le tragedie della vita. Qui, sicuramente c'è il desiderio di protezione, tipico del 5,<br />

il desiderio di quel padre che non ha potuto proteggermi, e che, anzi, mi ha messo di fronte al primo grande<br />

dolore della mia vita. Nonostante questo ideale, ogni volta che ho conosciuto un uomo che poteva darmi<br />

esattamente quella protezione che cercavo, non me ne sono mai innamorata. Strani scherzi della sorte! Ele<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 29/10/<strong>2005</strong> 19.00.39<br />

I nostri cuori rispondono a stelle che non ne vogliono sapere dei nostri desideri (E.L.Masters).<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di luce del 29/10/<strong>2005</strong> 20.36.46<br />

" un timido abbraccio che non sia solo un frutto di inverno ma un seme d'eterno" "una ribelle speranza non sia<br />

più l'assurda distanza tra gli occhi e le stelle" "un pugno di riso non sia solo un altro abbandono ma almeno la<br />

via di un sorriso e un perdono " l'amore si manifesta .... myracela<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 29/10/<strong>2005</strong> 21.03.10<br />

"che l'amore sia tutto ciò che è è tutto ciò che sappiamo dell'amore" Emily Dickinson


R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di myracela del 29/10/<strong>2005</strong> 22.21.10<br />

e mi dà ogni giorno un pò di più...movimento semplice che arriva all'io. che ancora mi fa essere che ancora mi<br />

fa crescere<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di luce del 29/10/<strong>2005</strong> 22.38.49<br />

amore che fa piovere baci dal cielo... ... leggero come petali di un fiore. sincero. con gli occhi del cielo.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maura Amelia Bonanno del 30/10/<strong>2005</strong> 9.55.57<br />

Per me il mondo è perfetto, e l'amore anche, e se soffro è proprio quando questa perfezione non riesco a<br />

vederla, a viverla, a sentirla nel corpo e nell'anima. E anche quell'amore che abbiamo nell'immaginazione del<br />

vuoto lasciato dalle esperienze difficili, di quel vuoto che passiamo la vita a cercare di riempire, anche in<br />

quell'immaginazione c'è qualcosa di bellissimo e perfetto. Sono questi amori romantici nati dall'assenza, o<br />

questi amori passionali nati dalla bramosia, o quelli dolorosi che si alimentano di separazioni...e qui ci sono<br />

io...sono questi amori che danno vita alle opere d'arte più magnificenti. Sono gli amori "creati" quelli talmente<br />

perfetti da creare bellezza...e non effimera. Anche le opere nate dall'amore più illusorio riescono ad evocare<br />

quell'amore Assoluto che ama anche questi amori imperfetti dell'impefetto umano...E' tutto reale e tutto vero,<br />

che sia la mia illusione Cinque a sentirlo o che sia la parte di me più sensibile al divino...è tutto vero e<br />

bellissimo. Per me l'amore, in tutte le sue forme, è La Vita, è attraverso tutte le percezione che ne ho che<br />

comprendo chi sono. Anche quando lo sento e piango per questo ed è nel pianto che lo sento. Mi piace pensare<br />

che l'amore ha più forme di quante ne possiamo immaginare e che il vederlo perfetto o imperfetto dipende da<br />

qualcosa che con l'amore non c'entra. Dipende da quello strato di noi che si è dimenticato di sé. Da quello che<br />

per esistere deve mettere le etichette sull'amore. Beh...mi sono lasciata un po' andare...comunque...io non ho<br />

schemi di innamoramento, considerato che innamorarmi di qualcuno è un'evento. "Volerci condividere qualcosa<br />

di più" capita poi ogni tot lustri. L'amore in me si manifesta come una vibrazione, che non è attrazione fisica e<br />

basta, è qualcosa che ci assomiglia, ma non è specificatamente sessuale. Il mio amore è eterno. Distinguo<br />

sesso e amore (se è il caso). Insomma..qui ci sono un sacco di spunti...cosa è perfetto e cosa non lo è...cosa è<br />

l'innamoramento e cosa è l'amore...mau<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite paolino del 30/10/<strong>2005</strong> 10.59.05<br />

per me l'amore è la condivisione di tutto, esperienze , moemnti belli e brutit , rimanere sempre vicino l'uno<br />

all'altra, dare tuti se stessi perchè tutto sia perfetto. affrontare le vicissitudini della vita insieme,questo per<br />

quanto riguarda la coppia. poi credoanceh nell'amore univerale un amore dato senza aspettarsi un ritorno ,<br />

amarer gli amici , il prossimo, e le cose che più ti stannoa cuore, che non sai farne a meno......<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 12.08.16<br />

Io, quando mi innamoro sul serio di una persona lo so. Puo' sembrare un'affermazione banale. Ma molti, alla<br />

domanda "cosa provi per lui/lei" non sempre sanno dare un nome preciso al loro sentimento, se e' sesso, se e'<br />

simpatia, se e' affetto giocoso o altro. Io quando mi innamoro di un uomo, lo so. So distinguere l'amore, quello<br />

serio, da l'infatuazione o l'innamoramento piu' leggero e fugace. Da cosa lo capisco? Da come riesco a<br />

rinunciare a lui. Quando sono presa da una passione, io desidero fortemente per me, desidero appagarla,<br />

desidero appagare lui, e' chiaro...ma la spinta principale e' riempire me di lui. Quando amo, sento esattamente<br />

la spinta opposta. Quando amo qualcuno io desidero fortemente per lui. Io desidero fortemente che lui sia pieno<br />

e appagato, e mi da profonda gioia sapere che lui ha di me. Tutto mi emoziona, ma questa e' una cosa<br />

superflua da dire, sono nel lato del cuore, sono una donna che prova emozioni intense, sono fortemente<br />

reattiva e chi mi conosce sa o puo' immaginare quante farfalle nel cuore e nello stomaco...ma quando amo<br />

qualcuno io lo so. Questa mi sembrava la cosa piu' importante da dire di me e dell'amore per me.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 30/10/<strong>2005</strong> 14.43.15<br />

Al contrario di ciò che afferma Maura, io credo che quando l'amore arreca dolore e danno, non si tratta affatto<br />

di amore, o perlomeno di amore sano. E' amore malato, un falso amore dove i due partner vengono<br />

accalappiati da motivazioni egoiche. Se poi c'è maturità e voglia di crescere in entrambi, allora, gradualmente,<br />

questo amore può anche guarire e diventare davvero Amore (magari a settant'anni). Altrimenti si tratta solo di<br />

un serbatoio entro il quale confluiscono paure e voglia di potere. Che poi, i poeti facciano diventare sublime<br />

anche una simile accozzaglia, è un altro discorso.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 20.07.34<br />

Eleonora, io non so davvero dire se un'amore distorto, insano o malato non sia amore. Non credo che si possa<br />

imbrigliare in un significato razionale qualcosa che ci fa comportare in maniera mai ragionevole. Sono certa che<br />

ci sia un modo "sano" di amare...ma noi siamo altrettanto certi di saperlo fare? Chi e' sano sulla faccia della<br />

terra? Ci sono persone piu' equilibrate, e' vero. Noi siamo qui nel tentativo di crescere e migliorare, e' vero. Ma<br />

questo ci rende immuni dalle dolorose e deliziose sciocchezze dell'amore, quando lo proviamo? Non lo so


davvero....penso di capire quando una persona molto insana scambia per amore quello che invece e' un<br />

tormento, un'ossessione, una passione, ma non potrei giurarlo, perche' l'amore non e' dimostrabile a nessuno<br />

tranne che al nostro cuore che non sente ragioni...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 20.21.52<br />

Antonio, che strano che proprio in questo post tu abbia scritto "coma" anziche' "come" nel titolo :-) :-) eh mi sa<br />

che stai diventando....distratto! Ti mandero' qualche chilo di cioccolata...mi hanno detto che e' un vegetale e<br />

che fa bene!!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maura Amelia Bonanno del 30/10/<strong>2005</strong> 20.37.22<br />

non ho mai parlato di amore che crea danno, almeno non mi sembra, se l'ho fatto, chiedo scusa, perché<br />

secondo me l'amore non può creare danno. Probabilmente non sono stata chiara quando parlavo dell'oblo di sé.<br />

Abbracci amorosi, m.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 21.40.57<br />

Cara Sirenella me ne ero accorto anche io e, avendo letto più volte e con piacere Psicopatologia della Vita<br />

Quotidiana, mi sono chiesto se fosse stato un "lapsus calami" significativo. Però, sinceramente, non vedo<br />

l'amore come un coma, uno stato di perdita della coscienza, se non quando è rivolto verso "Colei che non<br />

ammette altro che il suo Splendore". La frase del Settimo Sigillo (se non lo hai visto e ti capita l'occasione,<br />

vedilo, è un film che suggerisce molte cose alla Coscienza) mi ha colpito, proprio perché afferma esplicitamente<br />

che, essendo riflesso di esseri imperfetti, l'amore è anch'esso necessariamente imperfetto, eppure....è perfetto<br />

perché in quella eterna imperfezione c'è l'impronta di qualcosa che ci anima anche se non ci appartiene.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 22.01.41<br />

Antonio, cosa intendi dire che l'amore ci anima ma non ci appartiene? Il film non l'ho visto...mi viene in mente<br />

pero' qualcosa che Gesu' ha detto a proposito dell'amore. Nel Vangelo lui dice che non c'e' amore piu' grande,<br />

di un amico che dona la vita per un'amico. Non parla mai, Gesu' dell'amore perfetto...e credo che tutto<br />

sommato, non se ne parli mai perche' semplicemente la perfezione non e' di questo mondo, e non e' chiesta a<br />

coloro che questo mondo lo popolano..<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 22.41.18<br />

Il primo respiro che ci anima quando nasciamo è nostro, oppure no? L'amore funziona allo stesso modo: ti<br />

attraversa, può consumarti, ma, in fondo, non ti appartiene. In una famosa storia sufi un maestro racconta di<br />

come ha capito questa verità con un racconto. Mentre sta camminando di notte incontra un bambino con una<br />

candela in mano e, per prenderlo in giro, gli chiede: "Sai dirmi da dove viene quella luce?". Il bambino,<br />

altrettanto pronto, la spegne e gli dice: "Te lo dirò se tu saprai dirmi dove è andata!".<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 22.55.59<br />

Io penso che l'amore trascenda la nostra volonta'...pero' non concordo sul fatto che non ci appartenga. Forse<br />

non nasce dentro di noi, forse e' un dono che riceviamo, e' molto bello questo pensiero, e' bello pensare che<br />

non sia sempre e solo dentro di noi che nascono le cose, ma io, personalmente sento, che quando amo,<br />

quell'amore se non nasce dentro di me, certamente ci si adagia...come una culla fatta per contenere una piccola<br />

vita, e quindi diventa mio.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 30/10/<strong>2005</strong> 22.58.05<br />

Sì, scusa tu Maura, diciamo che ho un po' interpretato quello che hai scritto o forse, quasi certamente, ho fatto<br />

una proiezione. Sirenella, è chiaro che ciò che ho scritto non voleva intendere che tutti amano in modo malato e<br />

io no. Volevo solo dire che per me l'amore o è incondizionato o non è. E siccome per la stragrande maggioranza<br />

di noi non è facile amare in modo incondizionato (io per prima), credo che esso sia un miscuglio di tante altre<br />

cose. Certo, che dopo aver letto il post di Antonio sul settimo sigillo...ehm...insomma, Antonio, mi hai<br />

disorientata di nuovo. :)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 23.01.18<br />

Eleonora, ma perche' ti senti sempre accusata di qualcosa quando ti si risponde? Scusa, la mia e' una<br />

sensazione, forse sbaglio...ma mi trasmetti questa idea, sembra che ogni cosa risposta, detta, commentata ad<br />

un tuo messaggio sia per te un'accusa silente dalla quale devi difenderti....se sbaglio, allora come non detto,<br />

ma se ho ragione....sei proprio sicura che sia come pensi? :-) prova a cambiare il tono di lettura, io i miei post<br />

quissu' li ho scritti tutti con un tono morbidissimo e sereno :-)...un bacio.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 23.01.20


Come il cuore contiene il battito ed i polmoni il respiro, così l'amore si impossessa di noi, ma non ci appartiene:<br />

è un dono. Buonanotte a tutti.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 23.02.42<br />

buonanotte anche a te Antonio, io pero' non sono convinta ancora :-) ...ne riparleremo, baci...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 30/10/<strong>2005</strong> 23.49.45<br />

Sirenella, mi dispiace davvero se ti ho trasmesso questa sensazione, ma ti assicuro che sono serena, tranquilla<br />

e non mi sto difendendo da alcunché. Non mi sono sentita attaccata da nessuno. Sire, mi sa che la tecnologia<br />

ha i suoi limiti. Non trovi? .) baci<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maura Amelia Bonanno del 31/10/<strong>2005</strong> 8.10.26<br />

x Antonio: mamma mia (scusa se scomodo la mamma...ma quando ci vuole ci vuole...) Antonio, hai scritto un<br />

condensato di pura essenza in quel "perfetto perché in quella eterna imperfezione c'è l'impronta di qualcosa che<br />

ci anima anche se non ci appartiene", hai espresso la semplice verità che ho cercato, senza riuscirci, di<br />

espimere nel mio lungo messaggio. Grazie Per Eleonora: ciò che tu definisce amore malato per me non è<br />

amore, ma espressione energetica della fissazione che deriva dalla distorsione emotiva. Ciò che deriva da un<br />

vuoto, cioè da un assenza. Quindi per me quello non è amore nel suo significato sacro, ma il nostro tentativo di<br />

"fare" l'amore. Sebbene solo imitazione di una qualità autentica e il riflesso di un'amore che c'è ed è parte della<br />

nostra anima, voluto da Dio e quindi perfetto e degno d'amore. Secondo me solo con l'amore si smaschera la<br />

finzione dell'amore, non giudicando e non combattendo ciò che secondo noi dovrebbe essere diverso, ma<br />

accogliendo ogni espressione dell'anima. E' semplice e difficilissimo, secondo me, ma è ciò che mi viene da dire<br />

soffrendo le conseguenze della lotta furiosa con ciò che di me non è ritenuto "sano". P.s. Quando entro in questi<br />

scambi di visione, non capisco se sto facendo la teorica dell'amore o se è qualcosa che trasmetto dalle cellule. A<br />

me sembra la seconda, ma temo sempre di finire nella mia fissazione Cinque senza rendermene conto. Se<br />

avete commenti su questo Cinque che parla d'amore, sono benvenuti. Con amore ovviamente :-)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 31/10/<strong>2005</strong> 10.41.13<br />

Io credo che sia opportuno fare un po' di chiarezza su cosa vogliamo parlare (se lo vogliamo fare). Se vogliamo<br />

parlare d'amore possiamo scambiarci frasi da cioccolatini Perugina ovvero parlare di misticismo. Filosofare su<br />

filia, pornos, eros e agape. Ma se, come credo, sia per noi opportuno parlare di amore ed enneagramma, allora<br />

possiamo affrontare la questione su diversi piani. Per esempio: 1) come le diverse basi vivono le emozioni di<br />

amore? 2) come si esprimono le basi (tipologie) nell'unione di coppia (per esempio perchè alcune coppie di<br />

lunga durata sono più frequenti e altre più rare?) 3) come esprimono la sessualità le diverse basi? Insomma,<br />

come dice il mio scrittore preferito, Carver, di cosa parliamo quando parliamo di amore?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 31/10/<strong>2005</strong> 12.19.10<br />

Maura, non ne ho alcun merito. Ho solo riferito le frasi analoghe di San Massimo il Confessore e di Mansur al-<br />

Hallaq. Quest'ultimo, autore di poesie squisitissime, così si esprimeva a proposito dell'Amore come unico mezzo<br />

per la Unificazione: Ho riflettuto sulle molte religioni compiendo sforzi per poterle intendere; e le considero i<br />

molti rami tutti gemmati da un Principio unico. Non chiedere dunque a un uomo di adottare questa o quella<br />

denominazione confessionale; cio' lo porterebbe lontano dal Principio. E' il principio stesso che deve venire a<br />

cercarlo, e' lui,ed in lui si chiariscono tutti i significati e le grandezze. Solo cosi' ogni uomo.......potra' capire.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maura Amelia Bonanno del 31/10/<strong>2005</strong> 12.57.54<br />

mi sembra che da come ognuno di noi sta rispondendo a questo stimolo, stiano venendo fuorti cosine<br />

interessanti sui tipi e sulle visioni. E' vero, Maurizio, che c'è bisogno di chiarezza per capire di cosa si sta<br />

parlando (diamine..a me lo dici????), ma al contempo è anche interessante avere avuto la possibilità della<br />

libertà di reazione o risposta. Antonio aveva dato lo stimolo riguardo alla visione dell'amore, molto generale,<br />

quindi e non sulle relazioni. Secondo me l'amore può anche esserci senza relazione e qui si apre un'altra<br />

discussione. Ciò che tu proponi è esplorare come le fissazioni si esprimo nelle relazioni? Riguardo a questo<br />

credo che l'affinità dipenda molto dal sottotipo, se si è dello stesso sottotipo, a mio avviso ci si capisce meglio.<br />

Riguardo alla durata ed alla sessualità invece ci sono ovviamente differenze e questo è un discorso più tecnico<br />

di quello che mi sembrava proposto ed interessante. Vediamo che piega prende la discussione.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Lauretta\Tenerona del 31/10/<strong>2005</strong> 14.38.09<br />

Che bella discussione, appassionante! Certo, la risposta non la trovo affatto, mi verrebbe quasi di "passare"<br />

anch'io. Eppure, a pensarci bene, posso rispondere e mi perdonerete (spero) per la confusione che sarà tra le<br />

righe. L'amore, seppur sentito da imperfetti è sempre perfetto perchè luce ed energia che vivifica gli esseri e li<br />

trasforma. E' tale quando è incondizionato e, alla fin fine, è incondizionato sempre perchè "Il cuore ha ragioni<br />

che la ragione non conosce"... Per quanto riguarda le relazioni, bè, lì non so davvero rispondere ora, mi


verrebbe da dire che per una relazione duratura e stabile c'è bisogno della volontà di entrambi... Mi<br />

interesserebbe moltissimo quanto ha proposto Maurizio Cusani, ma lì mi sento così tanto impreparata che sarei<br />

felice se le sue domande diventassero sue risposte...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 31/10/<strong>2005</strong> 14.52.20<br />

Per me oggi è difficile definire l'amore. Io sono un 3 che faticosamente agisce in supervisione su due ali<br />

fortissime, la 2 e la 4, che continuamente rimescolano le carte e portano questo 3 in stati d'ansia diversi e<br />

profondamente coinvolgenti. Il mio sottotipo trainante è quello sociale e quello sessuale in seconda battuta ma<br />

molto, molto forte....quello conservativo vive solo in sede autoconservativa ma è più debole delle altre due (ho<br />

un innato senso della sopravvivenza su tutte le sfere vitali...per bontà mia, sarei già trapassata da un pezzo),<br />

infatti la mia vita è contemplata di situazioni a rischio (anche se sempre valutate con debito approfondimento e<br />

poi sempre col gettare il cuore oltre l'ostacolo dopo le valutazioni positive almeno al 51%). Il mio 3 vede subito<br />

l'essenza e la sintesi del suo sentire ma è troppo forte e, spesso, non riesce a fidarsi e allora si affida alle sue ali<br />

che meglio esprimono le emozioni e quindi vanno a incasinarsi nella vita delle passioni terrene (che il 3<br />

riuscirebbe a evitare a livello cerebrale ma non fisico...almeno in parte!). Il mio 3 supervede e coordina e<br />

controlla e fa rientrare le proprie ali quando queste lo portano troppo "fuori"...ma con quanta fatica, duelli e<br />

conflitti interiori. Ciò detto l'amore è, per me, soprattutto un fatto legato a due fattori, il sentire l'amore e il<br />

dare l'amore. Il sentire è legato al rapporto interpersonale e al cogliere come questo si manifesti internamente<br />

e dove (e in quali parti del corpo a seconda del tipo di amore). Il dare è legato al riuscire a realizzare qualcosa<br />

per qualcuno (raramente per qualcosa salvo poi legato di nuovo a qualcuno). Il ricevere è più difficile perchè li<br />

vive l'area di maggiore delusione e dolore e allora, per non sentirlo, meglio non rischiare neppure, ho già<br />

parlato della fatica di reggere il disprezzo e allora io cerco di evitarlo. L'amore è per la vita, per gli altri. Per la<br />

vita è il riuscire a vivere in armonia con le cose che mi circondano. Per gli altri sono gli affetti e la famiglia in<br />

senso sociale. Per un 3 come me l'azienda è la famiglia sociale. Il rapporto di coppia e il rapporto con i figli sono<br />

entrambi fondamentali e stanno ssopra a tutto e il proprio personale successo sta nel vedere e sentire che gli<br />

altri sono loro stessi, grazie alla relazione che intercorre. Garantire un processo reciproco di crescita che porti a<br />

stare in libertà riportando quindi questo grande valore dentro il rapporto genitoriale o di coppia è la più grande<br />

ambizione mia personale e , credo, di un 3 con caratteristiche analoghe alle mie. Ciò detto questo periodo della<br />

mia vita è in totale controtendenza. Questo a causa anche di eventi concatenanti drammatici che mi hanno<br />

messo ai piedi della vita in maniera così dolorosa che ancora oggi stento a credere di essere io quella persona<br />

li..... Quindi non vivo un rapporto d'amore, mi concentro sulle cose così come le vedo e non cerco di mediare<br />

verso l'esterno ma verso l'interno. Sono in perennne negoziazione con me stessa perchè sentendomi così<br />

incontro, forse finalmente, persone diverse da quelle che ho sempre incontrate. Sono "veramente" uscita dal<br />

mio copione e ho perso molti riferimenti. Saper stare nel qui e ora è fondamentale e toglie ansia di un futuro<br />

che oggi, sul piano emotivo e amoroso (per stare nell'argomento) non so immaginare se non fino a domani (e<br />

già mi pare tanto). Ho perso i miei riferimenti, mi confronto con persone molto egoiste e poco altruiste, poco<br />

calde sul piano amoroso. Ho una consapevolezza profonda e matura di tutto quello che non c'è più e vivo<br />

momento dopo momento sapendo che non so dove sto andando. Non lo so se un ennea tipo può davvero<br />

modificare il proprio essere in maniera profonda ma, seppure non esista nei testi sacri, credo che un periodo di<br />

purgatorio come questo sia importante. Forse, alla fine, mi riapproprierò delle mie modalità originarie e le<br />

rimetterò in gioco ma forse la vita, talvolta, ti può portare a delle vere rivoluzioni che se accettate, pur con<br />

tutto il sacrificio e l'umiltà che questo chiede, può portare a un cambiamento forte, chissà. Se esistono le<br />

rinascite forse esitono i viraggi ennea grammatici profondi. Cosa ne pensate?....Mi sono persa...si sarà capito<br />

qualcosa? Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maura Amelia Bonanno del 31/10/<strong>2005</strong> 16.37.26<br />

Si, si è capito, soprattutto perché, nel leggerti ti ho sentita vera. Grazie per il tuo intervento. mau<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 31/10/<strong>2005</strong> 17.00.04<br />

Maura, grazie, hai espresso meglio di me ciò che intendo per amore non sano.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 31/10/<strong>2005</strong> 19.31.50<br />

Egregia Annurca, sarai pure Tre ma parli, senti, vedi la vita e l'amore, sei torrenziale e ribollente, vulcanica e<br />

raggelata proprio come un Due! Ciò detto, vai presa esattamente come sei, e, non ti preoccupare, seppure nel<br />

caotico stile del Due, ti sei fatta capire bene. Un consiglio: attenta agli uomini con le grattugie!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 31/10/<strong>2005</strong> 20.55.39<br />

Ok Eleonora, allora la mia era una sensazione sbagliata...cio' che conta e' che tu sappia che effettivamente<br />

questo mezzo e' abbastanza limitato, sopratutto quando non ci si conosce bene, e che mi dispiaceva tu pensassi<br />

alle mie risposte come critiche e non come semplici commenti in cui ciascuno fa venir fuori quello che prova o<br />

pensa...per rispondere anche a maura, io continuo a credere che non sia possibile capire se un amore "malato"<br />

possa essere amore o no, perche' alla fin fine chi di noi puo' dimostrare che l'amore che prova sia vero,<br />

profondo o sano?


R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 31/10/<strong>2005</strong> 21.12.20<br />

ola! sono appena ritornata dalla mia breve vacanza e vedo che i temi diventano sempre piu' complessi.. l'amore<br />

per me e' un insieme di tantissime cose.non posso racchiuderle solo in un rapporto di coppia, anche se in quel<br />

caso le emozioni sono piu' forti e dominanti. l'amore per me e' come una magia di cui non conosco la formula,<br />

e' una bella giornata di sole,e' il tramonto e una giornata che finisce. e' l'incanto che provo nel guardare un<br />

fiore bellissimo che non stacco dalla radice.e' un camino che riscalda la mia vita,e' la voglia che nasce dentro di<br />

me, e' la sensazione di pace che provo quando cammino per strada, e' una curiosita' che mi spinge oltre,e' una<br />

luce che mi attraversa, e' il ricordo che non si spegne,e' il vuoto che provo, e' un momento che non torna piu',<br />

e' la cura che metto nelle cose, e' la speranza che questa vita non sia inutile...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 31/10/<strong>2005</strong> 21.24.19<br />

Bentornata Valentina, mi sei mancata. Bello il tuo messaggio...mi piace e mi ci vedo un po' anche io... :-) ti<br />

abbraccio (ti telefono domani con calma...grazie per le coccole che mi hai lasciato)...tua sorella.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 31/10/<strong>2005</strong> 21.39.17<br />

Antonio, mi descriveresti gli uomini con la grattugia? Visto che sono fuori dal mio copione qualche aiuto non mi<br />

farebbe male....chissà perchè quando si prende il coraggio di uscire dal proprio copione stanno tutti li a<br />

guardare e nessuno ti da una mano.....al massimo ti fanno complimenti e ti seguono con lo sguardo per vedere<br />

se poi magari ti fracassi per poi aggiungere qualche battuta stupida della serie: lo sapevo, era prevedibile, chi<br />

gliel'ha fatto fare...tipo genitori normativi di quelli peggiori che sanno solo dirit quello che non devi fare. (mi<br />

evoca qualcosa sui talenti negati nei giovani). Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 0.11.54<br />

E' vero. L'affinità è molto legata allo stesso sottotipo più che alla base enneagrammatica. Ma 1) il sottotipo<br />

cambia nel tempo? Se, come credo, ciò sia possibile dobbiamo trovare un elemento discriminante più stabile, la<br />

base appunto. 2) resta il problema: perchè certe basi in coppia duratura sono più frequenti di altre?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 9.54.47<br />

Maurizio. Non lo so. Piacerebbe anche a me saperlo. Mi piacerebbe anche capire come l'enneagramma agisce<br />

nella e sulla persona quando questa, appunto, affronta determinati traumi (o li subisce). Che tipo di "tenuta" la<br />

propria base offre?. Perchè la teoria è una cosa ma la pratica e l'esperienza è tutt'altra. IL sottotipo cambia nel<br />

tempo? Credo che possa accadere ma non ne ho certezza. Il sottotipo è lo stesso anche nelle ali e con gli stessi<br />

mix? Non ne sarei così sicura perchè le caratteristiche e le tendenze potrebbero essere differenti e quindi si<br />

potrebbe ascrivere alla propria essenza un sottotipo differente rispetto a quello della propria base. Come<br />

avviene il viraggio di controtendenza quando certi fatti ti cambiano l'umore in maniera radicale? Tu sai<br />

rispondere e fare ipotesi? A me interessano molto perchè è qui che l'enneagramma comincia a diventare<br />

interessante. Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 9.58.28<br />

Caro Capitano. So che ti piace pensare che io sia un 2 e non voglio toglierti il piacere di questo gioco ma vorrei<br />

ti fidassi di quello che sento e, quello che sento, posso sntirlo solo io. Almeno su questo possiamo concordare?<br />

Devo tornare alla medicina cinese. Oggi resgistro, a proposito di amore, un bruttissimo anniversario, fresco di<br />

un anno.....ma forse è ora che la mia "vedovanza psicologica" cominci a rivolgersi al termine!...Intravedo un<br />

letargo finale fino a primavera e una pronta riesplosione con la prossima primavera. Buona giornata a tutti.<br />

Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 01/11/<strong>2005</strong> 10.08.02<br />

Beh, mi fa piacere che concordiate con la mia intuizione del 96, secondo la quale i rapporti relazionali duraturi<br />

sono molto più influenzati dalla condivisione di un comune istinto dominante, un comune "linguaggio" primitivo,<br />

che non da altro. Alla domanda di Maurizio sul cambiamento del "sottotipo", avevo già risposto in maniera<br />

privata, ma forse è opportuno condividere con tutti, alcune considerazioni. I tre istinti sono tutti indispensabili<br />

alla vita, essendo risposte preordinate a problemi inerenti la vita stessa, e, pertanto, alla nascita essi eseguono<br />

i compiti che gli sono propri. Con la nascita dell'ego (passione+fissazione) essi vengono corrotti da quest'ultimo<br />

che li usa per i propri scopi e da loro un significato completamente diverso da quello originale. Per fare capire il<br />

concetto ho ideato l'immagine di una persona che ha tre braccia (gli istinti) e gioca a tennis (la passione). Una<br />

volta che si è presa l'abitudine a giocare il rovescio bimane (cioè ad avere due istinti sviluppati ed uno retratto),<br />

ad esempio, sulla carta è possibile cambiare l'impostazione, ma, nella pratica, questo è ostacolato dal più<br />

possente dei nostri nemici psichici: l'abitudine. Il cambiamento dell'istinto dominante è, quindi, possibile, ma<br />

pressocché irrealizzabile, se non in presenza di uno shock simile ad una frattura che ci renda, per lungo tempo,<br />

indisponibile l'uso di un braccio. La risposta alla seconda domanda discende dalle considerazioni appena svolte.<br />

L'ego persegue i suoi fini e, se trova l'anello (normalmente una cosa che desidera ardentemente), che va bene


per il suo gancio (normalmente qualcosa che offre o sembra offrire), non se ne distacca fino a quando non<br />

consegue il suo risultato finale. Questa non è la descrizione di un rapporto malato o nevrotico; è solo il risultato<br />

della distorsione operata dal nostro ego di un qualcosa che è in sé perfetto (l'amore), ma che diviene, come<br />

affermava il Settimo Sigillo, perfetto nella sua assoluta imperfezione.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 01/11/<strong>2005</strong> 10.23.37<br />

Cara Mela Annurca, io non mi fido di quello che dicono le persone su di sé, ma le "annuso", ne vedo i<br />

movimenti, filtro i messaggi che mi inviano gli angoli della bocca e degli occhi, il modo col quale parlano,<br />

quanta libertà o meno si danno nelle espressioni, il modo col quale parlano di se stessi. Potrei farti un'analisi<br />

lunghissima del perchè ti vedo come ti vedo, ma so che in questo modo farei solo molto felice il tuo Orgoglietto<br />

scatenato che mi risponderebbe sempre, "si, ma...". Molto meglio, allora, accogliere quello che esprimi senza<br />

giudicarlo mai, ma continuare ad infilare, senza timore nè tremore, qualche dubbio nelle tue apparenti certezze.<br />

Ed attenta agli uomini con la grattugiona!!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 12.00.13<br />

Dopo la tua spiegazione sull'amore imperfetto, Antonio, spero di essere meno severa nel giudicare i miei limiti e<br />

quello dell'altro. Per anni, ho fatta mia una frase di Margherita Yorcenaur che suona pressappoco così: "L'amore<br />

è una punizione. Veniamo puniti perchè non riusciamo a rimanere da soli". Avendo un "genitore critico" interno<br />

molto forte, diciamo che tra gli attributi di Dio, ho sentito sempre fortemente la sua qualità di Giudice e della<br />

Giustizia, e molto meno quella della Compassione, innanzi tutto nei confronti di me stessa. baci. Ele<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 13.48.54<br />

Capitano, sei forte però...ma...eppure.....quello che uno sente, per se stesso è la sua verità profonda e cmq è<br />

quello che sente toccargli quel punto che solo lui conosce esistere. La ricerca di se è un diritto e, aggiungo, un<br />

dovere di ognuno di noi ma il parere degli altri è importante e sempre stimolante. Eleonora, mi piace molto<br />

quello che esprime la Yorcenaur e credo sia abbastanza vero ma ho conosciuto persone che stanno bene da sole<br />

e non condividono nulla nel loro profondo.....stanno meglio di noi e sanno prendere ciò che gli serve senza tanti<br />

problemi. Non li invidio e non vorrei essere loro ma devo ammettere che per loro la vita è tutt'altra cosa!<br />

Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.21.22<br />

Quante cose. 1) Per Antonio, lo so, su questo punto siamo un po' in disaccordo. Per me i sottotipi, che<br />

giustamente compartecipano in noi pur in dosaggi diversi e mutanti, cambiano e anche non raramente durante i<br />

percorsi e gli scontri della vita. Del resto fra sufi gli sciti e i sunniti, pur restando della stessa opinione, non<br />

litigano mica e non si parlano lo stesso male dietro. 2) Per Marina: per me durante la dominanza di un<br />

sottotipo, resta identico anche nell'ala e nella connessione freccia. 3) insisto che è pericoloso verbalizzare<br />

all'altro la classificazione dell'enneatipo che deve restare una scelta assolutamente personale. Non siamo<br />

etichette ma persone. 4) tutte queste opinioni sono, appunto, opinioni. Finché non si possa trovare un sistema<br />

per scientificizzarle, ammesso che esista.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.24.31<br />

Ah! la cosa più importante! Resta il fatto che alcune coppie tipologiche sono frequenti nei rapporti di lunga<br />

durata e altre no. Io ho una risposta. Ma vorrei sentire prima le vostre opinioni. Magari a voi non sembra vero.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 10.35.06<br />

Maurizio. Credo sia possibile che la dominazione di un sottotipo in un certo momeno possa "controllare" i<br />

sottotipi delle ali per coerenza d'azione ma se un soggetto è in profondo conflitto o in uno stato profondo di<br />

prostrazione o addirittura in un momento di viraggio potrebbe, appunto, vivere un momento di dissociazione<br />

più o meno profonda o semplice crisi di identità. E forse anche in un momento esilarante tutto potrebbe<br />

mescolarsi con un certo disordine. Se poi ci spostiamo nell'area "insana" sicuramente le dissociazioni essistono<br />

e sussistono: eccome! Sono altrettanto convinta che, nell'arco della vita, i sottotipi sono in gioco alla grande ed<br />

entrano ed escono come attori sul palcoscenico, così come il movimnento delle connessioni frecce. D'altronde,<br />

l'enneagramma è un cerchio con all'interno dei giochi triangolari, esagonali, pentagonali e così via e sono tutti<br />

indicati, appunto con delle frecce (e controfrecce)..pertanto non può ne deve essere statico...altrimenti non è<br />

un ennagramma ma uno enneastaticogramma. Sui rapporti di lunga durata devo pensare alle coppie che<br />

conosco ma direi che una coppia 8/2 e 6/2 può avere lunga durata e ne conosco. Una coppia 3/3 può avere<br />

lunga durata ma la competizione porta elevati livelli di rischio (molto sul lato sessuale e dipende dal sottotipo<br />

molto, secondo me)... Una coppia 3/9 e 3/6può avere grandi stimoli ma non si dire sulla durata. Vedo bene le<br />

coppie 1/5 1/4 1/6, sbaglio? Melinda


R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 21.28.31<br />

Enneastaticogramma mi piace moltissimo! Sul fatto che in area insana i sottotipi possano mescolarsi non so,<br />

può essere, non ne ho esperienza. Normalmente rimane sempre lo stesso, secondo me. Ma non conosco dati<br />

scientifici a riguardo. Mettiamola in altro modo: chi ha letto "Il mio tipo ideale?" E cosa ne pensate?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 11.02.43<br />

Non ho letto il libro. Che cos'è? Ma cosa ne pensi delle coppie che ho illustrato? Che esperienze hai? Sai che a<br />

pensarci bene le donne 1 e 2 sono quelle che, nei miei ambiti amicali, hanno situazioni affettive di maggior<br />

durata? (non necesariamente soddisfacenti però!). E tra gli uomini direi che i 6 e gli 8 sono i più duraturi nella<br />

coppia però pare più per senso del dovere che di piacere e, devo ammettere, ahimè, con parecchi tradimenti<br />

(ne conosco almeno 4). Gli uomini 4 sono fedeli ma spaccano i rapporti con mine vaganti. I 3 sono<br />

profondamente fedeli e mettono in discussione di continuo il rapporto creando stimoli incredibili e amano la<br />

libertà di principio pur riportando tutto dentro la coppia, per loro un must nella vita!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 03/11/<strong>2005</strong> 18.57.49<br />

Non conosco questo testo; di che si tratta?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 03/11/<strong>2005</strong> 20.47.22<br />

Io veramente conosco un tre che e' talmente preso dal raggiungimento del successo lavorativo da trascinarsi<br />

tutta la famiglia dietro, tutti devono essere come lui, fare come lui, essere vincenti, e il risultato mi sembra una<br />

moglie esaurita e due figli rompiballe e depressi! Ragazze...non si corre il rischio di generalizzare? L'amore e'<br />

amore...io non ci credo che ci siano statistiche e leggi in merito...ma sara' il mio solito animo da<br />

bastiancontraria :-) ...ero sposata con un Otto che ha fatto di tutto per distruggere, conosco almeno un paio di<br />

Sei che hanno seminato guai altrettanto, ormai separati ovviamente...insomma...non so...mi perplime tutto<br />

questo...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 04/11/<strong>2005</strong> 8.13.52<br />

Quello li più che un 3 a milano si dice......!Si si corre il rischio di generalizzare però credo che qualcosa di vero<br />

ci sia. Certe empatie sono innate (poi l achimica fa il resto e non vi è dubbio) e quindi si incontrano tra persone<br />

che hanno certe caratteristiche. Però vorrei sentire anche l'opinione di Maurizio che ha lanciato l'argomento<br />

sulle coppie. Magari io ho fatto solo casino o "fantacoppia". Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 04/11/<strong>2005</strong> 10.45.27<br />

"Il mio tipo ideale" di Baron-Wegele Ed. REd Sottotitolo: scopri l'anima gemella con il test dell'enneagramma.<br />

Molto "americano e commerciale" ma ci sono spunti deliziosi. Parto per Trieste. Riprendiamo il discorso con più<br />

calma martedì, ma vorrei sentire anche altri. Saluti a tutti.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 04/11/<strong>2005</strong> 10.49.43<br />

Ah! Lucy, nel libro, viene descritta come 1!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 05/11/<strong>2005</strong> 16.25.20<br />

Cara Ele, ma la Marguerite era un Cinque di Conservazione, per forza doveva sentire come una debolezza il<br />

desiderio dell'altro! Paradossalmente fa il paio, dal lato opposto, con la dichiarazione di Sennarcherib (sovrano<br />

assiro distruttore doi molte città e regni): "Ovunque ho preso senza timore schiavi con me. Gli uomini per<br />

servirmi, le donne per il mio piacere, e non ho mai avuto bisogno di altro che di me stesso."<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 05/11/<strong>2005</strong> 19.15.51<br />

antonio ma dici la verita' tu hai vissuto almeno due vite per sapere tutto quanto sai....mi fate sentire sempre<br />

cosi' ignorante, nel senso che ignoro,comunque la descrizione del 5 che hai appena fatto e' teribile come<br />

direbbero a roma!!!tra poco incomincio a fare citazioni di personaggi inventati tanto per mettervi in<br />

imbarazzo....mi date un bignami per favore???<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 05/11/<strong>2005</strong> 20.16.56<br />

Ecco perchè la Yourcenar mi è sempre piaciuta tanto! Ora capisco. A proposito, ci sono altri quattro scrittori per<br />

i quali, in passato ho nutrito una grande passione: Pavese (le poesie e "Il mestiere di vivere"), Hermann Hesse,<br />

Henri Miller e il più grande di tutti: Dostoevskij. Pavese, credo sia un 4, Hesse 5 o 6, Miller 6 controfobico o 8,<br />

Dostoevskij un 6? Aspetto una vostra risposta. baci. ele


R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 05/11/<strong>2005</strong> 20.20.01<br />

Cara Camiciola, ho sghignazzato per mezz'ora, pensando alla faccia che avrai fatto quando ti avevano proposto<br />

"l'onore" di prendere il posto di una foto di Maradona (Non ti arrabbiare. Non ci posso fare niente, ma, come<br />

accade anche alla tua consanguinea pinnuta, mi scorre nelle vene un filo di perfidia tutta Quattresca). Il tuo<br />

messaggio mi permette di correggere una imprecisione che ho fatto nel precedente post. Sennarcherib non era<br />

un Cinque (o meglio, non so nemmeno di che tipo fosse, perché non c'è nessuna sua biografia), ma la sua frase<br />

era tanto sprezzante verso gli altri esseri umani che era l'esatto opposto di quello della Yourcenar, per questo<br />

l'ho affiancata. "Ignorare" è l'unica posizione da cui si può cominciare ad imparare, ed è, quindi, qualcosa a cui<br />

tendere.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 06/11/<strong>2005</strong> 13.15.33<br />

...ridi ridi...che prima o poi colpiremo anche te alle spalle!!!! comunque su questo accaduto ci rido oggi come<br />

ieri, e ammetto che c'e' anche una certa somiglianza tra me e il mitico pipe de oro...i ricci, i colori e gli occhi<br />

grandi! mi sa che se indosso una maglietta azzurra con la scritta barilla posso diffondere foto formato tessera e<br />

rapire piu' cuori di quanti possa solo immaginare....non sarebbe un'idea quella di imparare a giocare bene a<br />

calcio tanto per interessare gli uomini???? mi verrebbero le cosce ad uncino, ma in compenso, farei "tunnel"<br />

proprio a tutti!!!!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 20.45.22<br />

Hermann Hesse ha entusiasmato follemente anche me per anni e Siddharta per un certo periodo è stata la mia<br />

bibbia. Poi mi sono spostata in sudamerica.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 06/11/<strong>2005</strong> 21.11.42<br />

Non conosco bene Miller, quindi, non mi esprimo. Pavese era sicuramente Quattro, Dostojevski un Sei, Hesse,<br />

da episodi della sua infanzia che ha riferito, sembra un Uno. Come Marina anche io, tuttavia, preferisco i<br />

sudamericani<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 21.13.50<br />

Eh si. I sudamericani hanno la passione per la vita, la tragicità teatrale nell'animo, il diavolo in corpo e tutti i<br />

sensi sparati in tutto il libro che trasuda di sensazioni. O no?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 06/11/<strong>2005</strong> 22.31.30<br />

Infatti, troppa roba. :)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Franco Incandela del 10/11/<strong>2005</strong> 23.32.38<br />

Come si manifesta l'amore? A me si manifesta per via di un particolare sorriso e sguardo di donna che solo il<br />

mio Essere riconosce e mi fa comprendere che quello è l'amore. L'amore, poi, è la ricerca di quel mondo<br />

meraviglioso che si trova dentro a quel sorriso e a quello sguardo che tutto ha scatenato.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di luce del 10/11/<strong>2005</strong> 23.54.18<br />

l amore si manifesta in me se sento di potermi fidare allora... mi fido dell amore. capisco bene cosa vuol dire il<br />

tuo "essere" che riconosce l altro ma a volte.... è solo un frammento dell'altro. il tutto va compreso e amato e ci<br />

vuole fiducia e sincerità reciproca. essere disposti a correre il rischio... io ancora nn so rischiare,... paura<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Franco Incandela del 11/11/<strong>2005</strong> 0.16.58<br />

X luce ..... infatti ho poi aggiunto che c'è la ricerca del mondo meraviglioso dell'altra e, aggiungo, la ricerca<br />

della sua essenza come pure del suo carattere.... solo così si crea la fiducia; certo che se non c'è reciprocità<br />

tutto decade. In ogni caso parto sempre con ottimismo e voglia di rischiare, la fiducia nasce strada facendo.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di luce del 11/11/<strong>2005</strong> 1.32.13<br />

solo se si è disposti a dare.... veramente e nella verità.<br />

R: R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Franco Incandela del 11/11/<strong>2005</strong> 7.11.08<br />

X luce sono d'accordo con te e direi..... disposti a donare.....<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di luce del 11/11/<strong>2005</strong> 8.00.34


donare è paradossalmente più facile che dare.... il dare implica l'esercizio della volontà e la forza della decisione<br />

il donare è un impeto del cuore il donare può essere circoscritto il dare è una scelta continua il dare e donare è<br />

una costruzione di percorso Myra<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Alessia Palumbo del 12/11/<strong>2005</strong> 19.27.41<br />

L'amore è come un cocomero freddo quando fuori ci sono 38 gradi all'ombra e tu vieni dalla strada accaldato e<br />

sudato: rosso, dolce, dissetante, fresco...che ti riempie la bocca, ti lava la faccia, ma che ti da sollievo anche<br />

dentro (non si sa come), è rigenerante, se maturo al punto giusto, ad ogni morso non ti stanca mai!!! E quando<br />

finisce...ne puoi prendere un altro!!!....con la speranza che sia come o addirittura migliore del precedente!!!<br />

Visione stupenda ma effettivamente limitativa: da brava sette di espansione l'amore l'ho sempre vissuto con la<br />

sensazione di stare vivendo un'esperienza fantastica stupenda e meravigliosa, con la consapevolezza (o il<br />

terrore?) che prima o poi sarebbe finito il cocomero....Sarà l'impermanenza delle cose che mi fa credere questo,<br />

ma mi rendo conto che per me questa paura è anche la benzina che riaccende sempre il fuoco...o meglio che<br />

lascia che non si spenga. So anche, però che quando amo sul serio (che non è per niente simile ad<br />

innamorarmi) sento una grande ed intensa sensazione di libertà interiore, di completezza ed armonia, tutto da<br />

condividere con l'altro e mi accorgo che è amore vero quando in coppia riesco ad affrontare qualsiasi cosa, non<br />

solo le gioie, ma soprattutto dolori e difficoltà!!! Un bacio a tutti Alessia<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 12/11/<strong>2005</strong> 23.58.25<br />

Cara Grilletta, dipende da quali sudamericani prendiamo in considerazione. Io, ad esempio, adoro Borges e la<br />

sua lucida, distaccata, minimalista, intelligenza Cinquesca, ma, allo stesso tempo, mi delizio dell'appassionata<br />

prosa poetica di Marquez che trasuda calore ed umanità da ogni punto e da ogni virgola (ed anche da ogni<br />

punto e virgola, che non si dica che siamo "tirati" perché siamo di paese!!). Credo che questo accada perché io<br />

amo l'intelligenza, la profondità, la capacità vitale che ogni essere umano ha dentro di sé e può manifestare.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Eleonora Grillo del 16/11/<strong>2005</strong> 0.34.08<br />

Alzo le mani davanti a Marquez. Piace molto anche a me. Di Borges ho letto poco.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 16/11/<strong>2005</strong> 21.25.01<br />

In questo momento è impersonato da qualcuno che non posso avere! Ad un quattro è il minimo che possa<br />

capitare! Un quattro si sente amato quando l'altro lo fa sentire unico e importante e soprattutto speciale. Non<br />

deve mai scadere nella mediocrità. Alice.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 20.54.52<br />

Cara Alice, esattamente quello che un Quattro non deve fare! Normalmente questa "malattia" ha due distinti<br />

aspetti, ambedue fonti continue di frustrazione: 1) Non sapersi separare da una relazione dannosa o frustrante<br />

2) Desiderare sempre qualcosa di diverso da quello che si ha, disprezzando quello che ci è vicino per cercare<br />

quello che non abbiamo.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 17/11/<strong>2005</strong> 22.12.49<br />

CARO ANTONIO, SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO, MA UN 4 VIVE ANCHE DELLA PROPRIA "DISPERAZIONE"<br />

NELLA RICERCA DEL RAPPORTO SPECIALE ED E' PROPRIO IN QUESTA RICERCA CHE AMA SENZA FINZIONI,<br />

RENDENDOLO TOTALMENTE VULNERABILE, MA PROTAGONISTA ANCHE NEL DOLORE. LA RICERCA DELL'AMORE<br />

PER IL 4, E' UNA RICERCA SNERVANTE, SA CHE CIO' CHE VERAMENTE CERCA NON RIUSCIRA' MAI A<br />

TROVARLO E NON SOLO IN AMORE.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 22.33.41<br />

Cara ignota/ignoto interlocutore (se sei Alice benvenuta fra di noi), come si usa dire scherzando sui vari forum,<br />

il tutto maiuscolo equivale ad urlare e qui non ci sono sordi:-) :-) Esiste uno sgradevole meccanismo che è<br />

attivo, per sfortuna, nella psiche di un Quattro e si chiama "Drammatizzazione". Sapere riconoscerlo quando<br />

comincia ad emettere il suo veleno e disattivarlo, è un importante ancora di salvezza per un Quattro. Non è poi<br />

vero che un Quattro, come tu hai scritto, "sa che ciò veramente cerca non riuscirà mai a trovarlo e non solo in<br />

amore". Io direi che, anzi, è vero il contrario: un Quattro spera sempre di ottenere quello che non ha e di<br />

diventare quello che non è, (come diceva il Quattrissimo Renato Zero il manichino spera sempre che la sua<br />

sorte cambierà), altrimenti andrebbe al suicidio come Anna Karenina. Io direi che il Quattro cerca l'intensità e<br />

l'ideale, e in questo suo tentativo si espone a tutta la sua intima vulnerabilità del confronto con ciò che non è<br />

proprio del'umanità. Il Capitano<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 17/11/<strong>2005</strong> 22.53.02<br />

Si, sono Alice. Non stavo "urlando", ogni tanto il computer mi fa di questi scherzi! Sono d'accordo sulla


drammatizzazione e sull'autodifesa sul resto un pò meno. Sarebbe troppo lungo da spiegare, almeno stasera. Al<br />

suicidio ho rinunciato troppi anni fa! E comunque non certo per amore! Anche se...fa molto...scherzo! Mia<br />

Martini era un quattro? Alice.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 23.16.11<br />

Ovviamente si ed a rendere più amari gli ultimi anni della sua vita contribuì il fatto che, ingiustamente,<br />

nell'ambientaccio dello spettacolo, le avevano cucito addosso l'abito della iettatrice e per questo nessuno la<br />

invitava ad uno spettacolo. Io un ricordo meraviglioso di Mimì, come si faceva chiamare, e credo che se esiste<br />

un coro degli angeli, la Mamma (come la definì papa Luciani) l'abbia voluta lì.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 18/11/<strong>2005</strong> 12.46.39<br />

Sono sempre Alice, vedi come i sentimenti vengono espressi dai quattro? Al di là di tutte le ingiustizie, Mimì era<br />

strordinaria perchè viveva le sue canzoni con tutta se stessa. Queste sono le emozioni di cui ha bisogno il<br />

quattro, le paga sempre con la propria pelle, ma solo così riesce ad essere se stesso fino in fondo. Non<br />

fraintendere, non voglio dire che il 4 non possa essere sereno e felice, a suo modo, in equilibrio, può. alice.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 18/11/<strong>2005</strong> 21.14.24<br />

Caro Antonio, (il Capitano) non so se si possa chiedere, ma tu, che enneabase sei? Sono stata "lasciata" da una<br />

persona che conta molto per me e al quale voglio troppo bene, ma nonostante tutto sopravvivo discretamente<br />

bene. Beh, sto male, ovvio. In passato ne sarei quasi morta, il dolore sarebbe stato insopportabile! L'unico<br />

vantaggio di avere qualche anno in più è che si diventa più saggi! In realtà è che ho lavorato molto su me<br />

stessa e sono riuscita, per mezzo anche di dolori molto più grandi, ad avere un "sano" egoismo che mi frena nel<br />

lasciarmi totalmente travolgere dalla disperazione. Ho imparato a stare sola con me stessa, a scrutare dentro il<br />

mio vuoto e a dare il tempo giusto a ogni cosa. Ho imparato a trasformare il dolore in esperienza che fa<br />

crescere, anzichè crogiolarmi nel dolore fine a se stesso. C'è un tempo per ogni cosa. Alice (un pò malinconica<br />

ma contenta di parlare con te. Grazie)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 19/11/<strong>2005</strong> 22.12.45<br />

Un quattro vive anche il sesso con grande passione, come tutto il resto. Anche il sesso deve essere autentico e<br />

allo stesso tempo sofisticato, il compagno non deve mai scadere nella "volgarità", nella banalità e soprattutto<br />

non deve fare niente che possa disturbare la "magia" del momento. Se accade questo si rovina tutto e un<br />

quattro potrebbe anche girarsi dall'altra parte e dire buonanotte! Deve esserci un'intesa perfetta, fatta di mille<br />

piccole attenzioni, deve restare sempre un'alone di mistero intorno. Ma del resto l'amore è un incantesimo!<br />

Naturalmente parlo da quattro, ma parlo per me, non per altri. Alice.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Tecla del 21/11/<strong>2005</strong> 16.00.52<br />

io l'amore lo vedo così come in questa cosa che ho scritto dopo la morte del mio compagno: Se tu/non avessi<br />

attraversato/la linea d'ombra /della mia vita/illuminandola/in tutti gli angoli oscuri/inondando di luce i<br />

prismi/immobili delle mie angosce. Se il cuneo/della tua forza/nel marmo dei miei pensieri/non avesse inciso/il<br />

solco profondo/della comprensione Se non avessi /incontrato il tuo sguardo di velluto stellato/la cura della tua<br />

mano delicata/nel giardino delle mie paure/ Se non avessi rovesciato/il fondo del pozzo/alla ricerca sicura/del<br />

mio mondo vitale Se dall'altro lato/dello specchio/fuori dalla mia solitudine/tu non avessi sempre aspettato... Se<br />

non mi avessi amato/di quale amore sarei capace io? Hai smentito la linea nera/del mio percorso di<br />

vita,/convinta di non essere degna d'amore;/hai incollato tutti i pezzi del puzzle/col cemento della tua<br />

dolcezza./Hai accettato i miei limiti/e li hai accolti nel nido del tuo cuore. E ogni volta,sempre,sempre/per ogni<br />

distacco/ogni lacerazione/ogni perdita/ogni abbandono/l'eco di te ha risposto: ci sono. Hai lenito le ferite<br />

/dell'infanzia/testimoniando con /pazienza il tuo amore. Senza di te/quale fede nell'altro/avrei mai potuto<br />

avere? Vorrei gridare/che senza di te non sono/graffiare la vita/col sangue dei miei rimpianti/urlare con la voce<br />

roca/dell'impotenza/invece ancora una volta devo accogliere/nel corpo del mio calice il tuo amore/e restituire<br />

vita/alla vita. Devo consumare ogni frammento/del nostro incontro/ogni pezzo del pane buono/di ciò che è<br />

stato/per lastricare /la strada che verrà. Ora che non puoi più/cucire e riparare/gli strappi del mio vestito<br />

nuovo/ora devo ricordare/come univi i fili/e con attenzione paziente/imparare a tessere/risposte dove ci sono<br />

domande. senza di te/sarei rimasta/la bambina nell'angolo/seduta sotto un cielo di pioggia./Ora che mi<br />

vedo/attendo la tua mano che/mi aiuti ad alzarmi/per esplorare il giardino dei miei sogni. La tua mano non<br />

c'è/ma c'è l'impronta del tuo corpo/nel mio corpo/del tuo soffio vitale/nel mio. Ti amo con tutta me stessa/dalle<br />

bocche dei lupi/della mia disperazione/mi aggrappo al tronco saldo/che è stata la tua presenza/mi nutro della<br />

tua linfa ancora/sono bagnata dalla pioggia lieve/della tua rugiada./Sei nelle radici della mia vita/nel senso<br />

profondo della mia esistenza/nello scopo del destino che è in me. Ancora non sono capace/ancora il mio<br />

pendolo oscilla/tra il desiderio di naufragio/e l'ancora ferma del porto. Ho timopre di ingiallire/altre pagine/con<br />

l'ipocrisia dei dopo/l'incertezza dei forse/i macigni dei mai. Però non mi sono persa/del tutto/tengo stretto/il tuo<br />

battito/al mio/il tuo soffio/nel mio soffio/il tuo sguardo/nello sguardo che è mio. Scusatemi la lunghezza, mai<br />

avrei pensato di dare pubblicamente una cosa che è mia, mai avrei pensato di poter dire a persone che neanche<br />

conosco che sto male.


R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 21/11/<strong>2005</strong> 19.34.17<br />

Cara Tecla/Vesperina, grazie per aver voluto condividere una tua cosa tanto intensa e toccante. Me la sono<br />

stampata per poterla leggere meglio ed assaporarla lentamente, verso per verso, come si gusta il colore ed il<br />

gusto di ogni chicco di melograno. Ancora grazie, il Capitano<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di tecla del 21/11/<strong>2005</strong> 19.42.56<br />

Grazie a voi, mi state aiutando molto ad aiutare me stessa<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 21/11/<strong>2005</strong> 19.53.47<br />

Cara Alice/Campanellina, non ho alcun problema nel dire che sono un tipo Quattro sottotipo di Conservazione.<br />

Avere un "sano" egoismo, nel senso che ci si riesce a separare da relazioni dannose senza pensare che si debba<br />

stare necessariamente con qualcuno (l'amore, ah l'amore, con tanto di sospiro doloroso), è un indizio di una<br />

migliore capacità di relazionarsi con se stessi prima che con gli altri. Il Capitano.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Neottolemo/Alberto del 21/11/<strong>2005</strong> 20.26.26<br />

Bhè, ancora una volta mi intrometto leggermente in ritardo, ma oramai, si trattano argomenti che poco si<br />

adattano alle prestazioni psicologiche, (se così si possono chiamare) di un quindicenne come me...La domanda<br />

del tread a cui da tanto mi sarebbe piaciuto rispondere, ma, (cusa dubbi e paure) dovevo trovare il tempo, di<br />

potervi riflettere più attentamente. L'amore, per me, è un concetto che a 15anni sembrerebbe banale, in<br />

passato, credevo che l'amore fosse una cosa molto superficiale a cui dar poco conto, perchè tanto, sarà lui a<br />

venire da te. Ebbene, no, sbagliavo, l'amore è una cosa che desidero, ma non posso avere (da buon 6)<br />

perchè?..semplicemente perchè ho così tanta paura di espormi e dichiarare ad una ragazza quanto sia bella e<br />

quanto mi faccia impazzire, che dubito, in quell'istante, lasciandomi scivolare via quell'opportunità, che magari,<br />

non si avrà quasi mai più nel corso del tempo. Io, do affetto, da buon sottotipo di conservazione, in cambio di<br />

sicurezza (anche solo un pochino :-P ), spesso, mi son ritrovato ad affrontare persone, che invece di sicurezza,<br />

mi hanno offerto rabbia e disagio che mi sono sentito addosso quasi me l'avesero gettata in faccia come una<br />

torta. E allora mi isolo..è davvero brutto, per me che ora, rammentando quelle determinate situazione ed alla<br />

mia incapacità di reagire nei confronti dei torti altrui indirizzati a me (almeno stavolta) mi arrabbio e solo<br />

adesso, inizio a comprendere quanto a volte, sia opportuno, reagire ma è pur sempre un concetto vergato su<br />

un foglio di carta, che non ha trovato effettiva applicazione nella vita reale, da parte mia, ed'è, adesso, ciò su<br />

cui mi sto concentrando e ciò su cui lavoro per cambiarmi. Alberto :-).<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 21/11/<strong>2005</strong> 20.50.31<br />

Campanellina? Caro Capitano, grazie per la risposta. Sei un Quattro, allora sei dei nostri!!! Credo di avere<br />

sbagliato a parlare anche di sesso, forse non faceva parte dell'argomento. Ho letto solo ora le regole per poter<br />

scrivere in questo forum, prima ci sono entrata per caso, navigando navigando sono arrivata fin qui da voi.<br />

Alice/Campanellina.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 21/11/<strong>2005</strong> 21.01.01<br />

Cari Alberto e Tecla...due mondi di emozioni cosi' lontani e apparentemente differenti. Tecla hai amato molto, e<br />

da quanto scrivi nei tuoi splendidi versi, sei stata amata a tua volta. Alberto tu l'amore di una ragazza non lo<br />

conosci ancora ma, quanta vita hai davanti a te. Per un attimo ho pensato, leggendo le tue righe, meno male<br />

che io le torte le faccio proprio malissimo...due attimi simili nella loro malinconia su di una linea temporale cosi'<br />

diversa. Io non ho parole da scrivere a chi ho amato, perche' non sono stata amata da lui. Non ho parole da<br />

scrivere a chi amo, perche' non sono amata da lui. In questa linea strana, da tratteggiare tra voi, vedo<br />

promesse o ricchezze che io non ho mai ancora conosciuto, spero di non averle perdute in un altrove ormai<br />

finito. Non e' facile, per nessuno. Ma l'amore e' amore, non puo' non trovare chi lo sta cercando...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 21/11/<strong>2005</strong> 21.10.43<br />

Caro Alberto, come somiglia il tuo atteggiamento a quello di una persona che ho conosciuto così bene e al quale<br />

ho voluto troppo bene! Scappare di fronte ai sentimenti, all'amore sembra essere una prerogativa dei sei. Ma<br />

perchè scappare, che senso ha? Così finite per soffrire il doppio. Lasciatevi un pò andare, senza farvi troppi<br />

problemi, non siate diffidenti e impauriti di fronte a un sentimento così bello! Certo, può fare anche soffrire<br />

molto (ne so qualcosa) ma vale sempre la pena di viverlo spontaneamente fino in fondo, senza chiedersi quanto<br />

durerà. Quando l'amore finisce si soffre, ma almeno puoi dire di averlo assaporato attimo per attimo, nel bene e<br />

nel male se eviti tutto questo, soffri comunque perchè non potrai mai sapere quanto bello potrebbe essere stato<br />

lasciarsi andare e sentire di amare. Scusa la mia intromissione, volevo soltanto fare una riflessione a proposito<br />

dei sei e l'amore. Alice/Campanellina.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 21/11/<strong>2005</strong> 22.54.35


Mio caro e dolce Neottolemo, non ti giudicare con tanta severità. Pensa che è normale per un maschio avere<br />

alla tua età le difficoltà che tu hai, con coraggio, raccontato. La vita è un fuoco che cucina lentamente i nostri<br />

"ingredienti" (per usare una metafora che ti può essere cara), e tu hai tutto il diritto di non pretendere da te<br />

stesso una "cottura" perfetta alla tua età. Lasciati rassicurare, inoltre, da chi è, purtroppo, ormai molto più<br />

vecchio di te: di occasioni per amare la vita ce ne offre continuamente se il nostro cuore non si è inaridito. Non<br />

possiamo sperare di essere sempre ricambiati, è vero, ma io penso che è meglio aver amato e perso che non<br />

aver mai amato. Verrà il giorno in cui prenderai il tuo destino nelle tue mani e, pur se avrai paura come tutti la<br />

hanno avuta e l'avranno, saprai parlare chiaramente ad una ragazza ed al tuo futuro. Con affetto, il Capitano.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Raffaella Foggia del 22/11/<strong>2005</strong> 10.21.17<br />

Ciao, ora sembra proprio che voglio dire la mia anche su questo e che non voglio fermarmi più ma ho letto<br />

quanto avete detto e mi è tornato in mente oltre ai gradi della letteratura anche un grande del cinema che<br />

penso abbia detto (tra i discorsi arzigogolati dei suoi film) qualcosa di vero sull'Amore. In Annie Hal, Wody Allen<br />

sostiene che "... era stato molto bello, rivedere ancora Annie. Mi resi conto di quanto era in gamba - stupenda -<br />

e, sì, era un piacere... solo averla conosciuta... e allora io... ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui<br />

c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina."E<br />

allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo,<br />

l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?". Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io,<br />

riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e... ma... mi sa tanto che<br />

li sopportiamo perché, hm... tutti quanti... più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco". vi lascio con un<br />

brindisi "Al vero amore, di qualsiasi forma e dimensione si presenti a voi" e con una domanda "Da quale film è<br />

tratto?"<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 23.30.26<br />

cara tecla, ho letto con piacere e con emozione cio' che hai scritto.credo che sia un bene parlare di se' , anche<br />

se il pudore dei nostri sentimenti ci suggerisce spesso il silenzio.c'e' sempre da riflettere quando si ascoltano le<br />

storie altrui....e c'e' sempre da donare, a chi riesce ancora a ricevere....hai tutto il mio piu' profondo rispetto.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 23.43.51<br />

caro nipotuzzolo mio, possibile mai che ogni volta che leggo i tuoi scritti mi sciolgo sulla sedia in pochi<br />

secondi??? impossibile non essere crocerossina con te....non ce la faccio...mi sento di schiattare letteralmente.<br />

beh in quanto a consigli saggi, ti ha ben risposto lo zio antonio ( scusa per lo zio, antonio, ma qui abbiamo<br />

bisogno di adeguarci ad un codice di famiglia....) io posso solo dirti che provo una tenerezza immensa per te, e<br />

che anche se alcune persone nella tua vita non ti danno la sicurezza che cerchi, e forse non te la daranno mai,<br />

io e tua mamma ovviamente, ti amiamo incondizionatamente e tantissimo....hai tre colonne intorno a te,<br />

facciamo due e mezza vista l'altezza della nonnna, e non e' poco....pian pianino vedrai che troverai il coraggio<br />

delle cose, senza doverti precipitare a farlo. dai tempo al tempo diceva il nonno...ti ricordi?? bacioni pikkio...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 23/11/<strong>2005</strong> 23.51.58<br />

Cara Formichina, il film è "Quattro matrimoni e un funerale". Non lo sapevo, ovviamente, ma....elementare<br />

Watson, diceva il cinquesco Holmes....<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 23/11/<strong>2005</strong> 23.52.29<br />

meno male...quando hai detto "due pilastri e mezzo" pensavo ti ci fossi messa pure tu a darmi della nana!<br />

Faremo di Alberto un lupacchiotto....certo che se diventa proprio come Lupo Alberto mi casca tutto prima che<br />

arrivi la gravita'!! :-/<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di tecla del 24/11/<strong>2005</strong> 8.39.00<br />

Cara Magamaghina il pudore dei miei sentimenti mi ha costretto a un silenzio emozionale per moltissimi anni.<br />

Sempre pronta a dibattere dei principi e delle idee con spirito dialettico e a volte polemico, ma quando si<br />

toccava il mio cuore, pochissime persone avevano l'accesso. Ho avuto l'immensa fortuna di condividere la mia<br />

vita con una persona che mi ha consentito un rapporto profondo, però questo è stato anche un pò un danno,<br />

perchè mi è sembrato che non avessi bisogno di nessun altro. Oggi che sono rimasta sola capisco che se non<br />

voglio morire dentro devo rischiare un pò, aprirmi con altre persone, condividere ,vincere il timore di essere<br />

incompresa o giudicata. Forse rischio di eccedere...in quest'anno e mezzo non sono riuscita a fare niente per<br />

me stessa, mi sono attaccata al 'dovere' disperatamente, l'enneagramma è stata l'unica cosa che sono riuscita<br />

ad attivare, credo che sia il canale giusto per me, perchè risponde al mio bisogno di comprensione e alla mia<br />

voglia di cambiamento ma anche perchè nel gruppo vedo persone che mi attraggono e con le quali vorrei<br />

comunicare, ma ho paura di non sapere bene come fare, paura di esserre invadente o di volermi<br />

imporre...insomma un gran casino. per me è un'assoluta novità ammettere il mio bisogno affettivo, cercare di


avvicinarmi agli altri, avevo tutto quello che mi serviva fino a poco tempo fa.A volte attivare il cambiamento mi<br />

fa sentire quasi come se stessi tradendo qualcosa, è una sensazione dolorosa, e piena di sensi di colpa. lo so<br />

non mi sono spiegata bene, ma è troppo difficile per me! Scusatemi, e scusatemi anche se durante il corso<br />

parlo un pò troppo e come dice Antonio interrompo!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Raffaella Foggia del 24/11/<strong>2005</strong> 10.55.32<br />

Scusa Antonio, ma Watson, per caso era un Nove? Me lo chiedo per due motivi. Il primo è che mi sono sempre<br />

e facilmente identificata con lui e poi chi potrebbe amare (perché anche quello tra Sherlock e John è amore<br />

secondo me) un Cinque così incondizionatamente e permettersi di dirgli e sentirsi dire anche le cose che fanno<br />

male e rimanere sempre là, se non un Nove? In un primo momento pensavo ad un Due (che dà tanto e rimane<br />

dietro le quinte), ma il fatto che Watson si sposi ma che resti sempre "Watson" non mi sembra proprio da<br />

Due... Vabbè A presto spero....<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Neottolemo/Alberto. del 24/11/<strong>2005</strong> 19.47.43<br />

'Sera a Tutti. Ho notato con piacere alcune risposte alla mia affermazione e devo innanzitutto ringraziarvi.<br />

Antonio, hai proprio Ragione quando dici che mi giudico con severità, talvolta non me ne accorgo nemmeno, ma<br />

è proprio così, e devo dire, che mi ha fatto riflettere molto ciò che mi ha scritto, non posso aggiungere molto,<br />

anche perchè in questo preciso istante, non mi vengono le parole giuste, ma, un giorno, riuscirò ad abbattere<br />

questo muro di dubbi e paure e finalmente guardare me stesso e sorridere, continuare a vivere senza<br />

preoccuparsi troppo (ma fino a un certo punto eh!!?!!?) fare spontaneamente quello che davvero voglio, e<br />

aggiungere un pò di zucchero ed un pò di coraggio agli ingredienti che sono in cottura ( ;-P giusto per usufruire<br />

della stessa metafora). Quanto a te Ziuzzola cara, sai che ti voglio un bene dell'anima come a te, anche a<br />

mamma e alla nonna e..cosa aggiungere? siete sì i tre pil..(anzi, due e mezzo) pilastri della mia vita ma siete<br />

tutte pilastre, e certe cose, per me, risultano difficili sopratutto nel parlare di problemi e di piccole confidenze<br />

che riguardano strettamente l'ambito maschile. Ma mi accontento, e anzi, ribadisco, che sono fortunatissimo ad<br />

avere queste belle streghette e una fochina ( :-P) in casa che mi fanno sentire continuamente il loro calore e<br />

affetto, nonostante alcuni momenti buii della mia vita, e, non fraintendetemi con Neo(G)lottolagine, dico la<br />

verità e continuerò a sbandierarla fieramente perchè è una cosa di cui esser felici. Alberto :-).<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Lauretta/Tenerona del 24/11/<strong>2005</strong> 22.14.35<br />

Caspita ragazzi, ma quanto mi ero persa? Ci ho messo un bel po' a leggere tutto! Dapprima ho notato con<br />

stupore il mio solo e timido intervento (ovviamente passato inosservato) poi sono saltata sul "sudamericano"<br />

ma vi stendiamo un velo (anche se li adoro dalla Allende a Marquez, dalla Esquivel a chi so io), ancora mi<br />

asciugo le lacrime e tremo per le parole di Tecla... qui il silenzio mi sembra il suono più doveroso, almeno in<br />

questa sede e finchè le mie corde non smettono di vibrare e poi ho letto le belle parole del dolcissimo<br />

Neottolemo... Perchè raccontarvi tutto ciò? Probabilmente perchè mi mangio le mani e perchè avrei molte cose<br />

da dire ma non posso (neanche in questo caso) tornare indietro e porre rimedio... Ribadisco solo il mio punto di<br />

vista sul tema (Alberto, parlo anche con te) l'amore è amore quando si sente dentro di sè quel sentimento,<br />

comunque ci appaia, che ci faccia sorridere, volare o sognare. A chi è rivolto, come lo si esterna e che risposta<br />

se ne ha in cambio è un altro argomento. Per questo, molti interventi fa, parlavo di amore incondizionato...<br />

comunque, grazie Antonio! Anche con questo forum ci regali un'esperienza di crescita avvincente e favolosa!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 24/11/<strong>2005</strong> 23.12.49<br />

Laura che piacere rileggerti....so che sei stressata e impegnata col lavoro, ma come vedi qualunque semino<br />

lasciato quissu' riesce sempre a germogliare, basta un piccolo contributo da parte di tutti, e le cose da dire a<br />

volte sembrano infinite. Io mi scontro spesso con questa realta', sono dell'idea che una societa' in cui tutti<br />

fanno, nel loro piccolo, la parte che gli spetta, le cose funzionano bene. Dove c'e' calore, dove c'e' un minimo di<br />

costanza, dove c'e' lo sforzo costruttivo di chiunque, tutti possono crescere, migliorare, assaporare i frutti di<br />

quanto si coltiva, e farne buon uso. Credo anche che in un mondo in cui tutto e' acquisibile, tutto deve essere<br />

desiderato e consumato in breve tempo, dove tutti alla fine si sentono soli perche' la gente non resta...ma ha<br />

sempre un altrove da raggiungere, altro da fare, riuscire a elevare e fortificare un rifugio in cui soli non si e',<br />

non e' soltanto una piccola consolazione, ma una ricchezza. Non intendo togliere nulla ad Antonio che e'<br />

certamente il collante giusto per ogni mattone offerto qui, ma ci tengo a dire che l'esperienza di crescita di cui<br />

parli ce la doniamo tutti, reciprocamente, ogni volta che decidiamo di spendere qualcosa del nostro tempo, del<br />

nostro intimo, della nostra vita per parlare con gli altri....quissu' o altrove non importa. Di amore<br />

poi....possiamo parlare fino alla fine del tempo...c'e' sempre qualcosa da dire, da capire, da scoprire....ti<br />

abbraccio.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 24/11/<strong>2005</strong> 23.28.00<br />

Parole sante Sirenella, che non solo non mi tolgono nulla, ma mi fanno sentire veramente contento di quel poco<br />

che faccio. Antonio<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 24/11/<strong>2005</strong> 23.31.54


Tecla...mi hai emozionata molto, sopratutto commossa. Si percepisce chiaramente in ogni cosa che scrivi<br />

quanto hai sofferto e quanto stai cercando di fare per te stessa, per dare valore ad ogni giorno della tua<br />

esistenza, nonostante le perdite alle quali la tua vita ti ha costretta. Non scusarti troppo per le interruzioni, io<br />

sono diventata una donna impaziente e talvolta intollerante, e spesso do piu' fastidio di te a coloro che mi<br />

siedono accanto, anche se in maniera apparentemente diversa da te. Eppure, se anche a volte mi dispiaccio per<br />

la mia veemenza, io so che senza quella rabbia non avrei la forza di continuare a combattere. Per ora mi serve<br />

e la uso, quando saro' piu' forte me ne spogliero' senza rimpianti, grata per quello che avro' ottenuto, e sono<br />

certa che chi mi avra' amata e sopportata ugualmente, potra' beneficiare dei cambiamenti abbastanza da non<br />

volermene per le mie ronzanti seccature. Facciamo tesoro di ogni cosa, senza dimenticarla, io sono sicura che i<br />

risultati arriveranno :-)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 24/11/<strong>2005</strong> 23.36.40<br />

Beh caro Elros, non e' affatto vero che fai poco, perche' sei l'unico tra coloro che "dirigono la nave" ad essere<br />

sempre presente. Non basta sapere dove cercare la stella Polare...ci vuole pure qualcuno che sappia far<br />

muovere la bagnarola nella giusta direzione...e tu lo fai, e ci sei. Non so se hai notato, ma col tuo post abbiamo<br />

superato un record...siamo a quota 103 messaggi e chissa' se ce ne saranno ancora...mi sa che quando si parla<br />

d'amore non ne bastano mille :-) ...buon viaggio, e a presto...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di magamaghina del 24/11/<strong>2005</strong> 23.55.51<br />

cara tecla, quando dici che palesare il tuo bisogno affettivo non ti viene facile, so esattamente di cosa stai<br />

parlando....sono un due ricordi? questo e' uno dei miei grossi problemi.ho paura di dire che ho bisogno di<br />

amore, perche' il solo pensiero che mi venga negato mi congela. eppure il mio bisogno e' li'....due volte<br />

importanti nella mia vita ho chiesto a qualcuno di non andare... e per due volte ho ricevuto la stessa risposta. e<br />

questo mi fa male. forse pensi di "tradire" perche' il tempo che e' passato e' ancora troppo poco per te...le<br />

elaborazioni sono lente e dolorose.ma sono sicura che non tradisci te stessa nel desiderare ancora un posto in<br />

questo mondo, nel voler esprimere cio' che sei.non aver timore ,e lo dico anche a me stessa, nel chiedere e<br />

nell'essere, perche' oggi ti vediamo di piu' e comprendiamo un tuo bisogno, come tu comprenderai i nostri...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di tecla del 25/11/<strong>2005</strong> 7.39.39<br />

Ragazze,siete fantastiche!! :-).Sirenella quello che hai detto a Laura, lo condivido tutto parola per parola.Per<br />

quanto possa essere difficile bisogna desiderare di esserci come dici tu con calore e costanza. Parlando con mio<br />

fratello gli ho detto che sto scrivendo nel forum gli ho espresso i miei timori e gli ho detto anche che lo sentivo<br />

come un 'bisogno' lui mi ha risposto che non bisogna sentire le cose solo come un 'bisogno' (che è già una<br />

carenza) ma anche come desiderio e dunque come 'piacere' . mi è sembrata una riflessione giusta per un 4<br />

come me! Io sento di provare piacere quando ci sono veramente nelle cose, quando mi metto in gioco, quando<br />

partecipo, mi espongo, sento il calore e mi faccio intrigare e affascinare dalla diversità e dalla somiglianza degli<br />

altri.Mi date una bella occasione e una grande carica!<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 25/11/<strong>2005</strong> 22.13.46<br />

Che bel tuffo nel passato ho fatto con Alberto/Neottolemo! Anch'io (da 6) ho vissuto l'amore in queste<br />

condizioni. Ricordo una bellissima ragazza che mi piaceva tantissimo e a cui non ero indifferente ma siccome<br />

piaceva a uno dei miei migliori amici, rinunciai non solo a corteggiarla ma a frequentarla tout court. Lontana<br />

dagli occhi lontana dal cuore. Per fortuna il mio amico non riuscì nell'impresa! L'amore è vissuto sempre come<br />

pericoloso perchè è devastante sotto tutte le coordinate possibili. Meglio rinunciare. Meglio essere conquistati o<br />

accettarlo proveniente dall'esterno perchè questo ti mette in una condizione di forza. Lo so, è stupido, ma<br />

questo automatismo è dettato dalla mancanza di sicurezza e dalla instabilità che ogni amore porta con sè.<br />

Come superare tutto questo? Non so, caro Alberto/Neottolemo, se la mia ricetta ti potrà essere utile, ma<br />

semplicemente non bisogna aver paura. Di nulla. Come? Un lungo processo di rafforzamento. Come? Arti<br />

marziali. Occupare il proprio corpo. Ragionare e sentire con il corpo. Sarà il corpo a dirti come e cosa fare.<br />

Sembra semplice. Non lo è. E' un processo lungo. Ma quando un 6 occupa il proprio corpo, possiede un<br />

interlocutore che gli dà sicurezza e dopo tutto sarà meno complicato (non più semplice, naturalmente!) Con<br />

affetto. Un vecchio 6.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 26/11/<strong>2005</strong> 20.54.08<br />

Maurizio, puoi cortesemente spiegarmi che cosa intendi per "occupare il proprio corpo"? E come questo possa<br />

rafforzarti ed aiutarti a non aver paura di amare? In che modo puoi sperimentare tutto questo? Mi interessa<br />

molto l'opinione di un Sei. Grazie. Alice/Campanellina<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 27/11/<strong>2005</strong> 11.03.55<br />

Ho letto e riletto, in questi giorni questi post e anche quanto scritto da me. Mi rendo conto che, finalmente, sto<br />

recuperando il giusto distacco da un passato doloroso e che, più o meno inconsciamente, mi ha tenuta<br />

attaccata come una piovra. Non ne sono del tutto fuori e le ricadute mi sorprendono ogni tanto ma poi la


lucidità riprende il suo giusto posto. Non mi riconosco pienamente in quanto ho detto e scritto perchè lo<br />

riconduco a un periodo di crisi identificativa profonda quindi mi sento richiamata a "raddrizzare" e ci provo.<br />

Sono in difficoltà a definire l'amore come concetto esterno a me. Per me l'amore è una sostanza intrinseca del<br />

mio essere e si esprime in senso universale. Quindi da come "arredo" la tavola (certo dipende dai momenti nel<br />

senso che non è una ossessione) a come, ogni volta e sempre, ho aspettato alla porta il mio uomo che rientrava<br />

a casa, anche se magari ero arrabbiata e avevo da discutere qualcosa. Quindi per me l'amore è un fatto di<br />

essenza e, inoltre, un fatto sociale, di come ci si pone e di come si viene accolti. Senza amore è tutto con un<br />

velo grigio davanti a ogni cosa. Io non sono capace, probabilmente, di "non" amare e quindi la sofferenza nasce<br />

la dove per me, nei diversi livelli, manca lo scambio. Non sono capace di lavorare senza amare il mio lavoro e<br />

chi si gioca la partita con me nel campo e mi impegno per trovare stimoli che magari non esistono e assecondo<br />

questo mio bisogno perchè so che se questo valore vive io sto meglio, do il meglio e tutto è in armonia e<br />

funziona per me e per me con gli altri che lo sentono sempre tantissimo. Non mi è difficile dare ne ricevere ma<br />

nel rapporto di coppia per me l'amore è fondamentale. Se l'amore non è reciproco, per me, non è una storia di<br />

coppia. Certo talvolta si è costretti a farne a meno e questo, personalmente, è un impoverimento profondo che<br />

mi porta ad assumere esagerati sistemi e meccanismi di difesa e talvolta mi mettono una pressione micidiale.<br />

L'altruismo nel senso più lato del termine fa parte del mio senso d'amore e anche questo scatta in automatico e<br />

mai legato a un tornaconto se non al mio benessere di aver fatto qualcosa di utile e quindi di sentirmi in pace<br />

col mio cuore. Spesso questo automatismo è così forte da non farmi riflettere a sufficienza su come lo sto<br />

esprimendo e, di solito, cmq. ne pago sempre di persona le dure conseguenze. L'amore altruistico si sposa col<br />

senso (ovviamente personale) di giustizia e questo mi porta ad essere un pioniere in molte situazioni, sono per<br />

l'innovazione e non amo la noia quindi mi innamoro di progetti complessi che mettono in gioco più campi in<br />

maniera incrociata e sulla lunga distanza. Sono un 3, sottotipo dominante sociale con due ali 4 e 2 in alternanza<br />

costante e ancora non in buon equilibrio che mi dissestano parecchio ma va bene così: questa sono io! Se mi<br />

manca un pò d'amore è verso me stessa che ancora non mi proteggo strabene.....ma i lavori sono in corso e ce<br />

la posso fare! Un bacio a tutti.......7 giorni all'esame, mi inabisso nuovamente. Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Alberto/Neottolemo del 27/11/<strong>2005</strong> 19.11.58<br />

'Sera a tutti, volevo rispondere a Maurizio, a ciò che ha scritto, che ho letto con attenzione, ciò che non capisco,<br />

e a questo mi associo ad Alice, a cosa alludi nell'"Occupare il proprio corpo" cioè foprnirsi una distrazione che ti<br />

porti ad abbandonare il dubbio e la paura? oppure ad entrare in sintonia con esso?. Te lo chiedo, perchè tempo<br />

addietro feci uno sport di arti marziali, Difesa Personale (Pensa un pò io da bel fobico a fare difesa personale)<br />

che però, si rivelò una gran noia e scocciatura, non mi piaceva stare a contatto con tutta quella gente che ti<br />

metteva le mani addosso, che ti spintonava a terra (per esercizi e non per motivi personali, sia chiaro.) mi<br />

dava..fastidio..ecco..e ci rinunciai un mese e mezzo dopo..forse, ho male interpretato quello sport e ho lasciato<br />

che la mia mente e il mio timore decidesse per me, abbandonando fin da subito l'idea di continuare...Secondo<br />

te..è stato per questo..o perchè il Ju-Jitsu è uno sport che magari si differenzia dalle arti marziali, che so<br />

essere, comunque differenti dalla Difesa personale? Alberto :-)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 27/11/<strong>2005</strong> 21.55.16<br />

Carissimi, per "occupare il corpo" intendo imparare a conoscerlo, saperlo ascoltare e dominare. Saper<br />

interpretare il battito cardiaco, percepire il proprio respiro e filtrare quindi tutte le emozioni attraverso il dialogo<br />

con questo amico che ci portiamo a spasso ogni giorno. Per arti marziali intendo una forma di disciplina<br />

qualsiasi che sia eseguita come piacere ma che sia altresì una porta per parlare con il corpo. Può essere tirare<br />

con l'arco, scherma, nuoto, anche ju jitsu o kendo, tai chi o quello che vuoi. Ognuno si sceglie quella che gli<br />

garba di più ma poi la conduca fino in fondo perchè solo perseverando riuscirà a cogliere quel "dizionario"<br />

adatto a conoscere e conoscersi. Ogni disciplina, quindi, può diventare un'arte marziale, se condotta seriamente<br />

e un viatico per la sicurezza di sè. E la sicurezza di sè è fondamentale per l'azione di un 6 nel mondo. E il corpo,<br />

di cui ormai ti potrai fidare, ti darà anche l'interpretazione della realtà dei tuoi sentimenti by passando l'azione<br />

un po' troppo eccessiva (per i 6) del pensiero.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 22.11.30<br />

lo dico molto timidamente, scusatemi, non voglio incappare nelle ire di nessuno, ma il mio corpo non c'è anche<br />

se non lo controllo o non lo rieduco costantemente?Il mio cuore non continua a battere, il mio respiro ad<br />

alternarsi? Averne consapevolezza è molto importante ma controllarlo non è un pò un' illusione?<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 27/11/<strong>2005</strong> 22.15.44<br />

Certamente non puoi fermare il cuore e sopravvivere. Ma puoi imparare a rallentarne i battiti, puoi conoscere il<br />

significato di una certa tachicardia, puoi dialogare con lui in termini sempre più consapevoli. Sono tecniche,<br />

esercizi, discipline, che si possono imparare. Non dico che siano cose che tutti debbano fare. Dico, però, che<br />

sono particolarmente utili per i 6 perchè l'"occupazione" del proprio corpo stempera la paura, fa acquistare<br />

sicurezza e si può quindi entrare con maggior tranquillità nel pericoloso mondo dei sentimenti.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 22.17.19


Credo che piu' che controllarlo, Maurizio intendesse dire comprenderlo, ascoltarlo, riconoscere reazioni, sintomi,<br />

limiti, respirare va bene, ma sai che molti di noi respirano male e nemmeno se ne accorgono? Anche nel saper<br />

riconoscere un respiro mozzo o soppresso si da ascolto al proprio corpo, e si puo' controllare, modificare,<br />

migliorare. Molti nemmeno percepiscono i propri confini corporei, hanno timore di lasciarsi andare, e spesso la<br />

sessualita' e' il "terreno" in cui certi disagi vengono fuori piu' esplicitamente. Lo sport ci mette in dialogo col<br />

nostro corpo, e il nostro corpo ci permette di dialogare meglio con la nostra anima...siamo un tutt'uno in fondo<br />

e condivido quello che Maurizio dice...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 22.22.26<br />

OK. Ho capito meglio,è quello che capita a me con gli esercizi di meditazione.e non con lo sport.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 27/11/<strong>2005</strong> 22.30.58<br />

Sì, avete capito benissimo. E il linguaggio del corpo serve per filtrare il mondo emozionale e poterlo vivere con<br />

maggiore tranquillità e sicurezza. Non dico che sia bene per tutti che sia così. Ma per i 6 è una strategia che<br />

trovo eccellente.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Utente Ospite del 27/11/<strong>2005</strong> 22.49.20<br />

Sono d'accordo in buona parte con quello che dici Maurizio, ma non credi che questo autocontrollo "spenga" la<br />

spontaneità dei sentimenti? Intendo dire che un incontro con una persona che ami fa aumentare il battito<br />

cardiaco, ma questa tachicardia è piacevole. Perchè allora controllarla? Penso piuttosto che vada interpretata,<br />

per comprendere se il sentimento che si prova è amore o altro. Insomma io credo sia difficilissimo (ovviamente<br />

per me) controllare i sentimenti quando si ama e sinceramente ritengo sia uno sforzo inutile e doloroso molto di<br />

più che amare e lasciarsi amare (comunque vadano le cose). Ho voluto semplificare molto la domanda/risposta,<br />

ma ho capito perfettamente quello che vuoi dire, anche se continuo a pensare che applicare questo metodo in<br />

questo campo sia molto difficile e non so se così "giusto". Tu riesci a farlo? Io non sono un Sei, ma vorrei<br />

comprendere meglio i Sei. Grazie. Alice. P.S: Ho imparato anch'io a controllare quello che provo, ma non perchè<br />

ho voluto farlo, ma perchè sono costretta a farlo.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Maurizio Cusani del 27/11/<strong>2005</strong> 23.01.06<br />

Beh, io non parlo di giusto o sbagliato. Dico solo quello che succede ai 6. I 6 hanno paura dei forti sentimenti.<br />

Perchè hanno paura di sbagliare e di essere sanzionati per questo. Ripeto: non è nè giusto nè sbagliato. E' un<br />

automatismo. Hanno paura di soffrire e di far soffrire. Non si possono fidare. E più li amate o amano, meno si<br />

fidano. Quindi il pensiero li rende sempre o troppo prudenti (fobici) o troppo espansivi-aggressivi (controfobici)<br />

o altalenanti fra queste situazioni. (in genere il fobico con un padre dominante e il controfobico con una madre<br />

dominante, ma su questo si può discutere) Come renderli più sicuri di sè? Questo è il quesito. Perchè se li<br />

rendete più sicuri il loro automatismo fobico-controfobico può essere regolato, stemperato, dominato.<br />

Attraverso il corpo. Il dominio e il dialogo con il proprio corpo. Non è facile, attenzione, è un lungo processo di<br />

disciplina, ma si può fare. Il 6 lo sa fare perchè sa essere perseverante come nessuno. Il corpo allora suggerirà<br />

alla mente il significato delle emozioni che prova e il pensiero si fiderà, FINALMENTE.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 23.22.28<br />

molto molto bello Maurizio, grazie...un'immersione nel mondo dei Sei che mi fa riflettere e capire<br />

"empaticamente" qualcosa di piu' di loro. Ho difficolta' ad identificarmi col dubbio e la paura dei Sei sia fobici<br />

che controfobici, ma in qualche modo tu riesci a farmeli percepire, grazie.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 28/11/<strong>2005</strong> 9.48.22<br />

Ti ringrazio Maurizio. Ho letto e riletto quanto affermi ed è stato a dir poco illuminante. Ti chiedo scusa ma ne<br />

"abuso" un pò perchè tu mi hai fornito una chiave di lettura davvero preziosa che non avevo così ben<br />

razionalizzato. La mia esperienza è di avere un padre 6 con una ala 7 piuttosto forte. Certamente maniacale<br />

nella sua ricerca di perfezione nell' essere edotto su moltissime informazioni. Decisamente spesso imbattibile<br />

(tuttora e ha quasi 84 anni) nel discernere un dato argomento, portando a supporto milionarie informazioni<br />

ovunque reperite e memorizzate. Mio padre è stato un militare della marina e ha fatto del proprio corpo il suo<br />

salvagente, il suo "salvatore", la sua forza e intorno a questo ha costruito il suo vivere che tuttora lo rende<br />

lucido, forte, organizzato. Confrontarsi con un padre così è stata ed è una sfida a vita che per anni mi ha tenuta<br />

"sotto" in uno stato di rischioso annegamento su molti fronti, salvo trovare in me, ogni volta, la forza di reagire<br />

e combattere (ora posso dire: che bello stimolo ma nel corso del tempo proprio non tanto e, ahimè, lui una<br />

mano nei momenti sostanziali me l'ha offerta proprio quasi mai!). Di fronte alla mia volontà di stare e resistere<br />

li, "nel suo li e ora", con le sue modalità, lui ha capito, oggi, quanto l'ho rispettato e il riconoscimento proprio<br />

recente fra me e lui è davvero molto, molto forte. Poichè so che la sua vita volge verso il finire non potevo<br />

trovare miglior pace interiore! Come ho potuto agire? Sono uscita da un me ancora in costruzione (quindi<br />

prendendomi dei rischi enormi che solo oggi riesco a comprendere, e quanti sbandamenti, e capendo di aver<br />

agito con istinto e intuito) per stare in contatto con lui non con l'obiettivo di batterlo ma di esserci per fargli


capire che c'è e ci può essere un altro modo per essere se stessi non a sua immagine e somiglianza. Cioè non<br />

ho mollato la ricerca di affermazione di me ma ho tenuto a stare in contatto con lui. Ho cercato cioè la<br />

"redenzione" dopo il suo "disprezzo" per non aver fatto quello che voleva lui (Ma ho dovuto non fare quello che<br />

desideravo io per tutta l'infanzia). Ma come? E qui Maurizio mi sei venuto in aiuto con quanto hai scritto e l'ho<br />

capito, o almeno credo. Quale via di comunicazione e come? Io ho capito, e anche e soprattutto dal tuo scrivere<br />

questo. Il linguaggio del corpo, apparentemente invisibile. Lui pensa col corpo, io sento col corpo......Lui prende<br />

dal corpo, io porto nel corpo per leggere le cose. Lui "lancia" dal corpo la sua forza, io prendo nel corpo le cose<br />

e se non le sento e non le elaboro facendole "me" io non so cosa ne posso pensare perchè non l'ho sentito<br />

prima. Lui fa del suo corpo la forza essenziale di contrasto verso l'esterno (cioè, credo, lui è il suo corpo al<br />

quale ha insegnato la forza propulsiva, centrifuga, con durissimi allenamenti senza mai mollare) mentre io ho<br />

fatto del mio corpo, nel quale sono, un modo di prendere da fuori verso l'interno, cioè vivendolo come un<br />

contenitore ad azione centripeta, un mezzo di osservazione, di sentimento, di dolore, di piacere dove tutto<br />

viene elaborato, macinato, rimuginato, eliminato o incarnato e, nel corso del tempo, riempie e aggiunge<br />

essenza, si trasmuta per poi tornare in contatto cerebrale. Il fatto di partire da un concetto in maniera<br />

cerebrale, entrare nel caos attraverso le emozioni e il corpo, starci finchè mi serve, per poi elaborare e riportare<br />

a conclusione tramite il mentale, mi consente di stare in contatto col mondo del pensiero in maniera discreta<br />

ma di non perdermi quello che, nel tempo, ho capito essere il mio modo di sentire. Mi è stato utile<br />

comprendere, spero sia utile a chi legge. Buona giornata. Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Lauretta/Tenerona del 28/11/<strong>2005</strong> 12.23.58<br />

Grazie Melinda, bella la tua testimonianza e utile. Testimonianza d'amore. Strano, ma dalla descrizione che hai<br />

fatto avrei detto che tuo padre è un otto... Comunque è interessante in quanti modi possiamo relazionarci<br />

all'altro e la creatività che ogni tipo (ogni persona) mette in campo per riuscire...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 29/11/<strong>2005</strong> 12.17.33<br />

Care Melinda e Laura...ho riflettuto un po' su quanto ha scritto Mel in questo suo racconto del padre, perche'<br />

effettivamente anche io ho avuto l'impressione che si trattasse di un Otto, e non di un Sei controfobico. Quando<br />

abbiamo partecipato all'ultimo seminario Antonio ci ha spiegato, parlando dei sottotipi, quanto questi due<br />

diversi enneatipi possano essere confusi e sembrare simili in determinate circostanze. Nonostante tutto, sono<br />

andata a scavare nella memoria di alcune confidenze e racconti su suo padre, che tempo fa Melinda mi ha<br />

inviato in una conversazione privata....e faccio un'osservazione, naturalmente velata, perche' quello che mi ha<br />

scritto Mel non era destinato ad altri, su una delle differenze fondamentali tra un otto ed altri enneatipi che in<br />

certi momenti gli possono assomigliare. Ricordo che Antonio spesso ci ha sottolineato che l'Otto si<br />

desensibilizza, non solo dalla propria sofferenza e quindi dalla propria debolezza, ma lo fa anche nei confronti<br />

degli altri. Per quanto un Sei controfobico possa risultare accusante, aggressivo, proteso in attacco, non avra'<br />

mai quella durezza spietata di fronte all'evidente dolore, sopratutto fisico piu' che psichico, di chi ha di fronte.<br />

La sofferenza fisica e' piu' riconoscibile e quindi lascia meno dubbi ad un Sei, che l'altro stia soffrendo, ma cio'<br />

non toglie che anche qualcuno che manifesta un grande dolore emozionale, evidente, possa scuoterlo dalla sua<br />

aggressivita'. L'Otto invece puo' rimanere di pietra, saldo sulla sua posizione, se ha deciso di punirti o di<br />

contrastarti, e ritenere addirittura che quel tuo dolore tu te lo sia meritato. Ricordo un episodio, Marina, in cui<br />

mi hai detto che tu eri in evidente stato di sofferenza, non solo emotiva ma anche fisica, e tuo padre si e'<br />

comportato in un certo modo. Ecco, sulla base di questo, e altre sensazioni, comincio a credere anche io che<br />

non si tratti di un Sei. Naturalmente e' un'opinione, che nasce sopratutto a naso...quello che so io non e'<br />

sufficiente, ma ti invito a studiare meglio i sottotipi dell'Otto perche' magari potresti notare qualche spunto<br />

nuovo anche tu...<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Sirenella del 29/11/<strong>2005</strong> 12.19.14<br />

scusate mi e' appena venuto in mente che Hitler era un Sei controfobico, e certamente era tutto fuorche'<br />

sensibile al dolore...ma naturalmente qui si parla di persone che non hanno oltrepassato la soglia del<br />

patologico, della follia... :-)<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 29/11/<strong>2005</strong> 15.20.53<br />

Grazie dei grandi stimoli e della attenzione che sento calda e partecipativa. (ne ho tanto sentito la mancanza!)<br />

Mio padre è un 6. Il suo è un bisogno di fuga dalle responsabilità e il non saper accettare e vedere l'altro,<br />

soprattutto come diverso e, ancor più, addirittura, l'inconscia paura di essere respinto. E' una analisi profonda e<br />

scavata a lungo. Aggiungeteci il fatto che è stato un militare e potete immaginare. Ha sempre trovato poi il<br />

modo, a suo modo, di resituire queste mancanze a suo insindacabile giudizio e senza mai chiedere, certamente<br />

non cercando di far felici gli altri (prima fra tutte mia madre, un 4). Uno dei grandi temi fra lui e me è stato<br />

sempre il concetto di responsabilità, per lui un dovere sistematico e dettato da ritmi precisi, quinjdi passivo, per<br />

me l'analisi e la valutazione di scelte dopo grandi dubbi (e menate grosse perchè provate a immaginare il<br />

coraggio di contrastarlo!!!), quindi attivo. Gli 8, nella mia esperienza, sono più diretti, senza mezzi termini, con<br />

un verbale forte in tutti i sensi ma hanno anche una visceralità istintuale forte che li fa stare in gioco. Ti<br />

massacrano felicemente, con gioia e loro piacere e poi ti riempiono di attenzioni e ti fanno divertire come loro<br />

sanno fare. Hanno una fisicità forte in ogni loro attività. Mio padre 6 di viscerale non ha avuto molto, semmai


intelligentemente e finemente glaciale! Grazie Sirenella, ti ho sentito molto vicina come tu a volte sai<br />

incredibilmente fare. Melinda<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Antonio Barbato del 05/12/<strong>2005</strong> 23.47.46<br />

Ci sono stati tanti interventi significativi su questo tema e molti meritano sicuramente un approfondimento, ma<br />

voglio, per il momento, soltanto rivolgermi al mio "guerriero in formazione" Alberto. Per prima cosa volevo dirti<br />

che mi sembra che tu stia passando decisamente oltre il coraggio e fino all'imprudenza: chiamare per più volte<br />

tua madre "fochina" significa rischiare di brutto, lo sai???? Passando ad una nota seria, invece, voglio<br />

raccontarti come Maurizio una mia esperienza giovanile, che ti può essere utile per vedere un altro lato delle<br />

cose. Anche a me piaceva molto una ragazza mia coetanea (16 anni), ma lei piaceva ad uno dei miei migliori<br />

amici e, con la goffaggine e il romanticismo tragico di un giovane Quattro, ero sicuro che lei non potesse amare<br />

uno come me. Così mi limitai a giocare il ruolo dell'amico "disinteressato" (quante volte avrò letto il Cyrano di<br />

Rostand a quell'epoca??), e mi rassegnai a far finta di nulla quando lei si mise con questo ragazzo. Dopo un<br />

anno lei si stancò di lui e lo lasciò, ma io, nel frattempo, mi ero impegnato con una ragazza che nemmeno mi<br />

piaceva tanto e così non la vidi più per molto tempo. Puoi immaginare il mio stupore quando, una diecina di<br />

anni dopo, incontrai per caso questa ragazza e mi sentii incolpato di essere stato un "traditore", perché le<br />

avevo fatto intravvedere qualcosa, che lei corrispondeva, eppoi mi ero indegnamente defilato. Perso nei miei<br />

tormenti e nelle mie fantasticherie non avevo visto assolutamente quale era la verità. Con gli anni ho imparato<br />

a capire che, forse, quella mia incapacità così sentita, era una cosa naturale, vera per tutti gli adolescenti di<br />

tutte le epoche. Per questo, ti ripeto, non giudicarti tanto duramente: la scorza viene col tempo, l'importante è<br />

sapere perdonare i propri sbagli e quelli degli altri. Il Capitano.<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Alberto/Neottolemo del 08/12/<strong>2005</strong> 19.12.04<br />

Innanzitutto Antonio ti ringrazio molto per avermi reso partecipe ad una delle tue esperienze passate, che<br />

raggruppate assieme ad altre, stanno occupando un posto nel mio "Ricettario" di vita, sto imparando molto da<br />

voi tutti, dai vostri "errori" se posso permettermi di chiamarli in questo modo, ma sia chiaro, che non è una<br />

presa in giro o per cattiveria che dico queste cose, ma anzi, lo dico con il cuore (per quanto attivo possa essere<br />

:-P ) perchè mi state fornendo moltissimi spunti di riflessione, e mi state aprendo molte porte per andare avanti<br />

in questo lungo cammino, ed'è assieme a questi ingredienti, ed alle mie personali esperienze, che posso<br />

correggere, gli errori, o addirittura evitarli, così da cambiare me stesso. Per quanto rigurada la mia pinmammina,<br />

hai proprio ragione, mi diverte forse un pò troppo farmi scherno "in buona fede" di lei, e speriamo<br />

che stasera non mi salti addosso con spranghe di ferro e zanne retrattili come l'altra sera, questa storia oramai<br />

va avanti da giorni, sono tutto un cerotto... scherzo naturalmente, Con affetto, un saluto, Alberto :-).<br />

R: Coma vedono l'amore i vari tipi? di Marina Mele del 10/12/<strong>2005</strong> 15.46.14<br />

Caro Alberto Neottolemo. Un bel dilemma tra il riconoscersi e lo spingersi oltre per scoprire altri lidi. Se posso<br />

esprimere una opinione stando fuori da coinvolgimenti emozionali mi sento di dire che il 6, come peraltro tutti e<br />

nessuno escluso, ha un grnde bisogno di nutrimento che coglie dall'esterno e pertanto, poichè tu sei giovane, se<br />

hai voglia, prova a verificare, dentro di te, se trovi la forza di spingerti oltre....se ce la fai e ne hai voglia, usa la<br />

tua consapevolezza di 6 come tua arma personale proprio per partire da una ottima base di consocenza che<br />

altri non hanno per superare le barriere e navigare con esse al fianco come tue sicurezza ma cercando altri<br />

linguaggi. I consigli e gli esempi di Antonio sono preziosissimi e vale la pena "lavorarci" sopra. Tanti sinceri<br />

auguri di buona crescita. Melinda<br />

Il Nove...equilibratore senza equilibrio<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Un mio amico Nove che conosce l'enneagramma è rimasto colpito da questa definizione e, dopo un po' di<br />

tempo, mi ha detto: "E' vero, io cerco di equilibrare tutte le situazioni ma non mi tratto mai con lo stesso<br />

equilibrio". Io credo che questa sia una posizione esistenziale e vorrei sentire se altri Nove concordano con<br />

questa descrizione. Antonio<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Melinda del 26/08/<strong>2005</strong> 9.34.27<br />

Antonio, mi sa che i nove, indecisi sul tipo di equilibrio stanno negoziando fra loro circa chi potrebbe rispondere<br />

e come mediare........A parte le battute, i nove, così sulla carta, mi affascinano molto. Se riescono, appunto, a<br />

stare in equilibrio....credo siano magnifici, soprattutto gli uomini che, tendenzialmente, non hanno l'arte della<br />

mediazione nelle proprie corde originarie in quanto vengono educati alla violenta necessità di successo. O<br />

sbaglio? Melinda 26/8 9.34<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Sirenella del 02/09/<strong>2005</strong> 13.10.52<br />

non dimentichiamo pero'...che quando si cerca di far fare ad un nove qualcosa che non vuole, e' inutile tentare<br />

qualunque strada, dal ragionamento, alla persuasione, alla seduzione....ti si siedono sullo stomaco come muli


ostinati e non si muovono di li' neppure col napalm! L'equilibrio dei nove e' sicuramente rassicurante....ma solo<br />

se non e' in contrasto con gli obiettivi del partner.... :-) o no??<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Antonio Barbato del 02/09/<strong>2005</strong> 23.26.34<br />

La testardaggine indubbiamente è un aspetto un po' ostico del tipo Nove, ma, tutto sommato, si tratta anche di<br />

una forma di difesa visto che, a differenza di quasi tutti gli altri tipi, sono inibiti nell'espressione diretta della<br />

rabbia. Gandhi, che apparteneva a questo tipo, riuscì con la forza della non violenza a far ritorcere contro gli<br />

Inglesi occupanti la loro stessa violenza attiva. Come osservava giustamente Melinda non cercano di<br />

raggiungere disperatamente il successo, (d'altra parte secondo la Legge del Tre sono la negazione del tipo Tre)<br />

e, talvolta, spingono questo atteggiamento fino a diventare insopportabili per chi li vorrebbe un po' più attivi<br />

come iniziativa. Il problema, però, è che questo tipo più di ogni altro non si rende conto di accettare per quieto<br />

vivere situazioni altrimenti inaccettabili e non si tratta, quindi, con giusto equilibrio. Questo avevo sottolineato<br />

sperando che qualcuno dei Nove che frequentano il sito si decidesse a fare sentire la sua voce, ma<br />

ahimè........Antonio<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Raffaella Foggia del 22/11/<strong>2005</strong> 9.55.51<br />

Ciao a tutti, seguendo il consiglio di Antonio (il termine Capitano mi fa ripensare all'Attimo Fuggente...., ma<br />

quello dopo aver lasciato tanto se ne andava, mentre noi siamo fortunati...) ho riletto questa discussione sui<br />

Nove e il rammarico di Antonio per il fatto che non partecipiamo quindi mi sono decisa a scrivere qualcosa<br />

anche io. Per prima cosa, ripensando a me come Nove mi è tornata in mente una frase letta tanto tempo fa in<br />

un libro (chi mi conosce sa che sono fissata per queste cose, naturalmente l'ho rivista, non la ricordo a<br />

memoria) e che penso rifletta un po' quello che siamo. "Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato<br />

questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, ad essere felice rimanendo<br />

immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece<br />

siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a passare la vita, magari siamo un<br />

crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo<br />

punto per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto,<br />

io sono un posto". Per quanto riguarda il fatto che non partecipo attivamente al forum, oltre al fatto che è<br />

difficile non avendo Internet a casa, è proprio l'idea della partecipazione (che vuol dire mettersi in gioco e<br />

rischiare) che mi (e penso ai Nove) riesce difficile. Alla prossima<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Antonio Barbato del 22/11/<strong>2005</strong> 20.16.54<br />

Cara Fellina formichina, quando penso che ogni giorno muoiono 6000 bambini per denutrizione o malattia, mi<br />

domando se non dovremmo tutti cercare di diventare una stabile "piazza di accoglienza". Sono contento per il<br />

tuo affetto (quello, però, me lo hai sempre dimostrato) e, soprattutto, per il tuo intervento, proprio perché so<br />

che, come tutte le brave formichine, ti è più facile fare che mostrarti. Antonio.<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Sirenella del 23/11/<strong>2005</strong> 22.19.34<br />

Raffaella...per caso quel brano e' tratto da "la leggenda del pianista sull'oceano"??? Mi farebbe piacere se ogni<br />

tanto formicando qui e la' tu scrivessi, perche' come te e Antonio amo tantissimo il cinema e cerco sempre<br />

qualcuno da assillare su questa o quella frase, sulle lui di quella scena, sulla faccia di un tale attore...insomma<br />

cerco vittime appassionate come me e so che tu saresti una perfetta interlocutrice! Non ti stancare subito e<br />

prova a cicalecciare qui ogni tanto :-) ...baci..<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Raffaella Foggia del 24/11/<strong>2005</strong> 11.14.24<br />

Cara Sirenella, il brano è tratto da City, che pure è un libro di Alessandro Baricco (è dal suo Novecento che è<br />

tratto il film che hai citato). Per quanto riguarda le vittime da assillare, penso che tu abbia trovato pane per i<br />

tuoi denti :) Anzi se vuoi comincio io: "C'è chi fa parte del problema, chi della soluzione e chi del paesaggio" A<br />

presto...<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Lauretta/Tenerona del 24/11/<strong>2005</strong> 16.35.34<br />

Sirenella, questo da te non me lo aspettavo, confondere Novecento con city... Scherzo! Ma in realtà mi<br />

domando Novecento che enneatipo sia. Credo Uno dato che ho imparato il libro a memoria e mi ritrovo tanto<br />

nel dilemma triste di "trovare una strada, una casa, una donna (o uomo che sia)" e nella sensazione che non so<br />

definire di "incantare i desideri a uno a uno"... forse citare letteralmente non mi aiuta a spiegarmi, ma oggi<br />

sono fiduciosa, mi sono scocciata di questo lavoro e dell'ansia che mi porta e preferisco ricominciare da me e da<br />

voi. :-)<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Sirenella del 24/11/<strong>2005</strong> 23.22.23<br />

:-) che si trattasse di Baricco era fuori discussione...mi ha ingannata quello che Raffaella ha scritto, perche'<br />

quando ha detto di aver dovuto "rivedere" la citazione per poterla riscrivere ho pensato si trattasse di un film,


non di un testo. Naturalmente ho letto City, e quasi tutti i libri di Baricco. Lo amo...lo so che lui e' un po' cosi' e<br />

un po' cosa' ma lo amo, dice certe cose e le dice in un tale modo, che non si puo' non perdonarlo anche quando<br />

usa troppo la tecnica per i suoi virtuosismi.....adesso pero' sono in un buco nero perche' la nuova citazione di<br />

Raffaella non solo non mi e' nuova, ma sono sicura di aver visto il film da cui e' tratta....solo che al momento<br />

sono nel pallone...Raffaella mi prendo un pochetto per pensarci e ti faccio sapere!! La prossima citazione da<br />

indovinare pero'....sara' la mia ok???? :-) :-) ...p.s. Laura non credo si possa dimenticare l'ansia che il lavoro<br />

purtroppo ci infligge, ma nella vita ci devono essere finestre e spazi aperti anche su altro, su cose che ci<br />

consentano di sentirci un po' piu' liberi e amati....quindi non sentirti in colpa per le boccate d'aria che vieni a<br />

prenderti quissu'....noi ci siamo!<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Raffaella Foggia del 28/11/<strong>2005</strong> 9.36.18<br />

Che bello, finalmente ho trovato altre persone (oltre me e mia sorella) che ammettono di "amare" (non mi<br />

piace come scrive o cose simili) Baricco. Anche io, come Lauretta (a proposito, ciao), conosco a memoria<br />

Novecento, anche se quello che conosco meglio (e che forse preferisco) è Oceano Mare (il capitolo sulla zattera<br />

è fenomenale, secondo me). A volte mi sento anche io come Lauretta ma poi penso a "quanto sarebbe bello se,<br />

per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume per noi. E qualcuno – un padre, un amore, qualcuno –capace di<br />

prenderci per mano e di trovare quel fiume – immaginarlo, inventarlo – e sulla sua corrente posarci... Questo,<br />

davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si<br />

avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare.<br />

Farsi ferire anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente, umano. Basterebbe la fantasia di<br />

qualcuno – un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla, una strada, qui, in mezzo a questo silenzio,<br />

in questa terra che non vuole parlare. Strada clemente e bella. Una strada da qui al mare" e credo che per<br />

ognuno ci sia qualcuno che possa farlo, quindi... A presto<br />

R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Utente Ospite del 28/11/<strong>2005</strong> 13.20.48<br />

Ciao Raffa, che piacere leggere di te. Io, come è noto a chi mi conosce, sono uno spudorato sette sessuale, ma<br />

mi permetto di parlare dei nove perchè da quando frequento l'enneagramma ho scoperto che tutte le mie<br />

migliori amiche durante tutta la mia (breve, appena 32 anni) vita sono degli splendidi nove. Sempre disponibili,<br />

mediatori impareggiabili, testardi sostenitori delle proprie idee se si arrabbiano. Ho convissuto per 4 anni con<br />

una cinese nove e quello che mi è rimasto più impresso è la sua testardaggine quando (rarissimanente)<br />

litigavamo: sembrava una bambina che pestava i piedi....carinissima immagine, ma il seguito era una sorta di<br />

indifferenza. Nella stessa casa non mi vedeva più, non esistevo, mi passava davanti o di lato come se non ci<br />

fossi.....PER ME TERRIBILE!!!! Qualsiasi tentativo di farmi rispondere o di cercare un qualsiasi contatto falliva<br />

miseramente fino a quando, sbollita la sua rabbia, non si poteva riacquisire un contatto e tutto ricominciava<br />

come prima. Per me che ho bisogno costante di dialogare, di confrontarmi e di capire è stato un buon<br />

allenamento: attendere i tempi dell'altro. Per lei, sinceramente, non lo so. Ti mando un bacione e spero di<br />

vederti presto. Ale<br />

R: R: Il Nove...equilibratore senza equilibrio di Raffaella Foggia del 29/11/<strong>2005</strong> 9.42.43<br />

Ciao Ale, il quattro sono all'incontro dell'enneagramma, spero di incontrarti lì. A proposito lo so che vuoi bene ai<br />

Nove (ed a me) ma lo sai che io ho sempre ammirato le grandi capacità dei Sette (ma penso tue in particolare)<br />

di esprimere quello che pensano senza filtri. Poi ne parliamo da vicino, spero di vederti domenica. Un bacio<br />

raffa<br />

difficile per un sei vivere con 2 quattro!!<br />

Inviato da: valeria palumbo<br />

salve! sono giorni un po' strani e stressanti questi per me.mi trovo tra 2 fuochi che sembrano così diversi ed<br />

invece attuano le stesse dinamiche e non si trovano a stare da sole! mia madre 4 sociale e mia sorella 4<br />

vergogna. trovo straordinario come ci sia un rapporto stranissimo tra mia madre e mia sorella che sembrano<br />

non sopportarsi..in realtà dal di fuori viste con gli occhi di un sei controfobico quale sono io, sono tali e quali!!<br />

trovo straordinario ma eccessivo e talvolta fastidioso il fatto che facciano a gara a chi debba essere più vittima<br />

tra tutte e due, sono incapaci di vedere gli sforzi che gli altri fanno per sopportarle.sono 2 bravissime donne ma<br />

è incomprensibile per me il loro vittimismo, sono stata molto attenta, ho fatto in modo che tutto ciò che le<br />

dicessi non potesse risultare una critica bensì un consiglio, ma loro subito offese hanno iniziato ad elencare<br />

tutte le loro sofferenze, tutte le loro sfortune, tutti i loro sacrifici per gli altri, si dicono da sole che sono belle<br />

buone e care ed hanno iniziato ad attaccarmi anche con parole non molto carine sapendo che mi avrebbero<br />

fatto del male, quando ho cercato di farle vedere quale sia la realtà che salta ai miei occhi. la mia reazione?per<br />

quieto vivere farmi violenza e non reagire, reprimere la mia controfobia, tanto parlarle non serve a niente! è<br />

strano per amore dell'unione familiare come un sei impari a trattenere la sua rabbia!!ma è giusto secondo voi<br />

che io continui a farmi questa violenza?il mio modo di comunicare la rabbia che muove la mia vita è esplodere<br />

ed è giusto secondo voi che io non riesca a trovare altro modo per arrivare alla mente di due 4 che sono<br />

convinte di essere le migliori sulla faccia della terra? non so quale altro canale utilizzare per arrivare alla loro<br />

testa, forse devo arrivare ai loro cuori?ma loro tendono a vedere solo sè stesse, in qsto sono molto egoiste


allora scusate come pensate io debba fare? vorrei anche cambiare ma se loro restano ferme servirebbe poi un<br />

mio cambiamento?io penso di no, voi fatemi sapere!!! ciao a tutti!<br />

R: difficile per un sei vivere con 2 quattro!! di Alessia Palumbo del 08/12/<strong>2005</strong> 16.14.29<br />

Ciao sorella!!! L'ottica è diversa, secondo me: quello che tu stai facendo con grande sforzo, impegno e fatica (il<br />

non reagire solo con rabbia nei confronti dei 2 quattro - a proposito mamma è un 4 sessuale non sociale) è un<br />

ottimo allenamento, un esercizio per te. Non credo sia mancata l'occasione di dirtelo, ma te lo ripeto perchè<br />

scripta manent: sono molto sorpresa e felice che tu non abbia messo in atto i soliti meccanismi controfobici in<br />

questa situazione, ma lo sono principalmente per te, perchè evidentemente hai messo a fuoco che non<br />

servirebbe a nulla attaccarle, visto che il loro vissuto è quello di povere vittime, daresti solo un altro appiglio a<br />

questa dinamica francamente patologica. Nonostante siano fisiologicamente madre e figlia, sembrano più<br />

marito e moglie (facile anche perchè non c'è un uomo in casa) e tu hai avuto la forza ed il coraggio di non<br />

schierarti. Sono sicura che se farai anche più tuo questo modo di comportarti sarà sempre più semplice per te<br />

rinunciare ad arrabbiarti e difficile per loro provocare. Mi sembra che tu hai davvero messo in atto<br />

l'insegnamento dell'enneagramma, loro stanno scegliendo la strada più semplice, quella meccanica, egoica,<br />

della staticità. Tu hai scelto quella del cambiamento, della crescita: complimenti col cuore (anche perchè<br />

conosco le arpie e so che vuol dire vivere in queste situazioni, tanto che appena ho potuto, me ne sono<br />

allontanata). Continua così e ricordati che io sono sempre a due passi da te (puoi venire anche in pigiama ed in<br />

paposce!!!). Ti voglio bene. Ale<br />

R: difficile per un sei vivere con 2 quattro!! di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 17.39.22<br />

Cara Valeria è molto difficile poter dare i consigli che richiedi non conoscendo bene le situazioni reali e le<br />

motivazioni dei comportamenti. Comunque io ho capito una cosa a volte certi rapporti sono come il tiro alla<br />

fune, se tutte e due le parti continuano a tirare il gioco continua, ma se solo uno dei due molla la presa il gioco<br />

non c'è più. Quindi penso che sì anche se cambi solo tu, se solo tu decidi di non stare al gioco il gioco cambierà<br />

lo stesso. Forse devi prendere qualche distanza interiore se non puoi prenderla fisicamente. Evitare di usare i<br />

meccanismi controfobici ha il valore di depotenziare la situazione, rendendo inutili le dinamiche rivendicative di<br />

chi ti circonda.<br />

R: difficile per un sei vivere con 2 quattro!! di valeria Palumbo del 08/12/<strong>2005</strong> 22.23.45<br />

a volte penso che il cambiamento sia la chiave di volta dell'imparare a vivere in maniera meno stressante,più<br />

armoniosa.il problema però si pone qndo sei portata ad agire come hai sempre fatto per tanti anni e non<br />

facendolo ti senti una bomba ad orologeria inesplosa.questo è purtroppo il mio grande limite in questo<br />

periodo.vor.rei semplicemente riuscire a convogliare la mia rabbia in qualcosa di diverso ma non sono riuscita<br />

ancora a trovare quel qualcosa che mi darebbe un po' più di serenità. il mio problema vivendo con loro è che lo<br />

sforzo lo vedo solo dalla mia parte ed incassare solamente non mi fa tanto bene e sentire le loro<br />

discussioni"pseudoconiugali" non mi rende sicuramente tanto serena.è difficile per me vivere con l'ansia un<br />

pranzo, e mangiare di corsa per paura possa scoppiare una discussione oppure correre in camera per non<br />

sentire.ma sono la mia famiglia qsto è il loro dialogo non accettano consigli, non si rendono conto della<br />

sofferenza che ho dentro perchè troppo concentrate su loro stesse...allora scappo al palazzo a fianco passando<br />

per il garage in pigiama e paposce per andare a trovare mia sorella ale e per parlare 3 ore<br />

consecutivamente...a volte da sola perchè la poverella non ce la fa a reggermi tanto tempo!!baaci care<br />

R: difficile per un sei vivere con 2 quattro!! di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 22.37.10<br />

Hai ragione Vale deve essere proprio difficile e frustrante tenersi questa rabbia dentro, e deve essere dura non<br />

riuscire a farsi ascoltare a far capire la sofferenza che provoca questa situazione.Però io penso che tu troverai la<br />

tua strada, qualcosa che piuttosto che convogliare la rabbia, ti permetterà semplicemente di stemperarla.<br />

Continuerai a voler bene alla tua famiglia, ma andrai verso altre cose, un'altra vita, una altra storia, e poichè mi<br />

sembri una persona sensibile e coraggiosa, capace di metterti in discussione e di provare a reagire in modo<br />

diverso sicuramente farai tesoro di questo momento difficile. ora mi sembra che è come se tu fossi in gabbia,<br />

ma prima o poi volerai:-) Non lo dico per consolarti!<br />

l'INNOCENZA<br />

Inviato da: tecla<br />

Cari amici di post, più gli anni passano e più avverto l'importanza di coltivare la virtù dell'innocenza che tutto è<br />

fuorchè ingenuità.Per mel'innocenza è saper guardare con lucidità al miracolo della vita, saper riconoscere<br />

dentro l'amore per se stessi e la gratitudine per ciò che si è ricevuto. Io cerco sempre di lasciar andare la<br />

diffidenza che sento istintiva dovuta alla paura di non essere compresa e di essere ferita per lasciare sempre<br />

più posto a un sentire innocente, puro, dove non importa chi manipola chi e perchè,ma importa il valore<br />

cristallino dell'esperienza. Troppo utopico?Che ne pensate?E tu Antonio?<br />

R: l'INNOCENZA di Marina Mele del 27/11/<strong>2005</strong> 20.45.22


Per me l'innocenza è sentire accadere qualcosa di nuovo che arriva da dentro e non sapevo prima scoprendolo e<br />

rimanendone stupita! Melinda<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 20.50.38<br />

Non lo so se sia un'utopia Tecla, e' vero che i Quattro tendono un po' ad idealizzare concetti come l'onesta', la<br />

felicita' e via discorrendo, ma sento anche vivo e profondo il mio desiderio di vivere che e' puro, allegro e si<br />

innocente in questo senso...noi siamo angeli e demoni, e non credo si possa affrontare la vita consapevolmente<br />

pretendendo di rimanere "puri" ma forse proprio assaggiando di tanto in tanto quello che di male c'e' possiamo<br />

ritrovare in noi e negli altri quello che e' positivo e costruttivo...scegliere, e' la piena liberta' del nostro vivere.<br />

R: l'INNOCENZA di Utente Ospite del 27/11/<strong>2005</strong> 21.32.02<br />

Sirenella io forse per innocenza intendevo dire qualcosa di diverso, cioè l'innocenza non è l'incapacità di vedere<br />

i demoni ,questa sarebbe ingenuità o mancanza di senso di realtà, invece io voglio dire che è innocente chi pur<br />

vedendo la manipolazione, pur capendone il meccanismo in se stessi e negli altri decide comunque di guardare<br />

all'esperienza con uno sguardo cristallino, decide di lasciarsi coinvolgere e di affidarsi alla vita, riuscendo a<br />

mantenere lo stupore della scoperta anche quando si scopre qualcosa che bello non è. La fede che c'è<br />

comunque qualcosa per cui vale la pena. E' innocente mettere da parte la diffidenza pur conservando una lucida<br />

visione della realtà.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.41.43<br />

Capisco Tecla, ma mi chiedo se sia innocente lasciar fare a chi manipola volendo solo vedere con sguardo<br />

cristallino quello che di buono c'e'. Non e' che per caso si finisce con l'abituarsi al male che gli altri infliggono,<br />

vestendo la nostra cecita' di tolleranza? Rimanere innocenti costa un sacrificio enorme, significa secondo me<br />

anche dire no, quando qualcosa distrugge i nostri valori...il prezzo a volte e' la solitudine, l'incomprensione, in<br />

confronto con un mondo che preferisce dormire anche di fronte ad una guerra, piuttosto che reagire con un no<br />

deciso che non si abitui mai alle ingiustizie...sicuramente c'e' sempre qualcosa per cui vale la pena, ma<br />

accettare qualunque cosa...non ci rende innocenti, ci rende spesso complici dormienti. Scusa ma questa e' una<br />

di quelle spigolature del mio carattere che urta sempre e "graffia" e che a volte mi fa sentire un'inutile pedina<br />

su di una altrettanto inutile scacchiera....ma solo a volte :-)<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.45.32<br />

"nei confronti di un mondo che preferisce dormire" scusa lauretta ma ogni tanto gli obbrobbri li scrivo anche io!<br />

R: l'INNOCENZA di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 21.52.38<br />

Allora mi spiego con qualcosa di pratico. A volte sul mio posto di lavoro vedo cose che non vanno questo per<br />

me è molto grave perchè lavoro con bambini che hanno difficoltà. Mi accorgo invece che alcuni guardano al<br />

potere e ai propri vantaggi personali. Allora succede che io voglio far passare un principio per esempio che il<br />

lavoro con il bambino deve essere affrontato in equipe ecc.. ecc.. subito vedo che c'è chi cerca di sfruttare l'idea<br />

non per accogliere il bambino e rispondere al suo bisogno ma per acquistare prestigio o vantaggi. Per me<br />

l'innocenza sta nel continuare a perseguire limpidamente l'obiettivo giusto di fondo e non rinunciare a<br />

combattere solo perchè qualcuno manipolerà la situazione a proprio vantaggio. L'innocenza sta nel voler<br />

credere che attivando un circolo virtuoso qualcosa di positivo si muoverà. L'innocenza sta nel fatto di sentirsi<br />

pronta che se qualcosa si muove nella direzione sbagliata uno è disposto a provare e riprovare. Dico che è<br />

innocente perchè lo contrappongo a quello che alcuni mi dicono: chi te lo fa fare, tanto tutto è inutile, non vedi<br />

quanta corruzione, niente può cambiare. Sapersi esporre e rimanere ancorati aciò che si crede è una forma di<br />

innocenza che spesso gli altri scambiano per idealismo.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.53.23<br />

Scusami Tecla...comunque si, rispetto a quanto dicevi sicuramente vale la pena ricordare a se stessi che ogni<br />

esperienza puo' essere un insegnamento, e che ogni scoperta va vissuta con meraviglia e amore verso la vita<br />

stessa....<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.57.08<br />

ci stiamo accavallando....da brave Quattro sessuali ehehehehehe....si, si, si....sono d'accordo con te...e non e'<br />

vero che solo perche' il mondo e' corrotto dobbiamo venderci anche noi...forse si scade nell'idealismo ma io<br />

preferisco essere una brutta e patetica copia di un qualunque essere umano che abbia detto no, piuttosto che<br />

una copia carbone di tanti squali in colletto bianco!<br />

R: l'INNOCENZA di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 22.05.08<br />

Fantastico!!!Mi dispiaceva non essermi spiegata bene, anche perchè proprio non mi vedo come troppo tollerante


e complice. Figurati, 4 giustizia . Solo che in passato tanto non riuscivo a tollerare la complicità con un sistema<br />

che schiacciava le persone e che le usava che mi sono licenziata. Questo neanche va bene, ti pare? Troppo<br />

facile rinunciare e non sporcarsi le mani. Ora che ho ripreso a lavorare ho capito che mi posso far proteggere<br />

dallo sguardo innocente che ti dicevo in modo da non scoraggiarmi,insomma posso fare la mia parte.Così non<br />

mi sento più ferita come persona ma sono invece più consapevole<br />

R: l'INNOCENZA di Antonio Barbato del 07/12/<strong>2005</strong> 20.32.42<br />

Cara Vesperina, la discussione sull'Innocenza è complicata dal fatto che nell'<strong>Enneagramma</strong> questa è una delle<br />

virtù che bisogna praticare. Nel tuo discorso, invece, è più una attitudine della persona a cercare di praticare<br />

quello che viene percepito come "giusto", senza badare troppo al "cui prodest". Per riprendere le tue parole,<br />

"sapersi esporre e rimanere ancorati a ciò che si crede", non è tanto una forma di "innocenza", quanto un<br />

sottovalutare i presupposti impliciti che stanno dietro quella "credenza". Cara Sirenella, capisco che, data la tua<br />

intima natura pinnipede, tu tema "gli squali" in colletto bianco, tuttavia dovresti ricordare che dire no senza<br />

"volersi sporcare le mani", come Vesperina ci ricordava, è solo un altro modo col quale si perpetua in un<br />

Quattro il senso della propria specialità. Il Capitano<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 20.41.48<br />

Temo ci sia un equivoco allora Antonio, io non dico mai di no senza sporcarmi le mani, ne' dico di no "per" non<br />

sporcarmi le mani. Quando credo profondamente in qualcosa mi espongo e rischio sulla mia pelle, e sopratutto<br />

mi assumo in pieno le mie responsabilita', comunque vadano le cose. Dire di no, quando una situazione e' in<br />

contrasto con quelli che per me sono "sani principi" e' un'altra cosa. Significa non vendersi, non dimenticare<br />

quello che e' giusto da quello che e' sbagliato, non piegarsi a seconda delle circostanze e a seconda di come<br />

butta il vento. Dovresti conoscermi abbastanza bene da sapere cosa penso in proposito, ma si vede che la<br />

dimenticanza non e' un male da cui si guarisce tanto facilmente.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 20.44.58<br />

...e per inciso, io non temo gli squali, desidero solo consapevolmente non diventare come loro...e' una scelta<br />

lucida, non una fuga dettata dalla paura.<br />

R: l'INNOCENZA di tecla del 07/12/<strong>2005</strong> 21.03.14<br />

Scusa Antonio, mi puoi spiegare meglio questo concetto:sapersi esporre e rimanere ancorati a ciò che si crede",<br />

non è tanto una forma di "innocenza", quanto un sottovalutare i presupposti impliciti che stanno dietro quella<br />

"credenza". In che senso sottovaluto i presupposti che stanno dietro quella credenza? Io volevo dire che per<br />

non vendersi e non piegarsi proprio come dice Marina bisogna conservare l'innocenza cioè saper rinunciare ad<br />

esercitare il "controllo",,disinnescare i giochi di potere non partecipandovi, pur sapendo riconoscerli.Saper<br />

spostare l'attenzione su altri punti di vista senza farsi ingabbiare dalle logiche di prevaricazione. Insomma per<br />

me questa è innocenza,ma forse dico stupidaggini.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 21.11.18<br />

Tecla mi associo alle stupidaggini, e concordo con te. Comprendo il meccanismo di "specialita'" che e' cosi'<br />

caratteristico dei tipi 4, ma non usiamo l'enneagramma per giustificare la mancanza di colonna vertebrale di chi<br />

si piega all'interesse. Chi dice no paga un prezzo altissimo. Il disprezzo, la solitudine, l'insofferenza, la<br />

superficialita' di chi trova scomodo sentirsi dire di no, o semplicemente avere accanto qualcuno che non vuole<br />

dimenticare che essere una persona perbene significa piu' "rinunciare" che non "arraffare". Preferisco essere<br />

stupida allora, e lasciar pensare che soccombo a questo meccanismo per vanita' di Cigno, io so che non e' vero,<br />

e tanto mi basta....da Cigna a Cigna...ti abbraccio.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 21.32.27<br />

Magari Tecla c'e' anche un'altra riflessione da fare....ho l'impressione che sia a te che a me manchi quasi del<br />

tutto l'influenza dell'istinto di conservazione. Vuoi vedere che preferiamo rinunciare, anziche' ammonticchiare<br />

noccioline per l'inverno senza curarci delle conseguenze che a volte gli altri pagano per noi, solo perche'<br />

oscilliamo tra istinto sessuale e sociale? Questo spiegherebbe il senso di colpa, e il "non si fa" che il nostro<br />

Giudice Interiore ci dice quando allunghiamo la zampetta per prendere qualcosa prevaricando gli altri, o spiega<br />

l'indignazione dolorosa che ci coglie quando vediamo altri assumere atteggiamenti prevaricatori e di "potere"<br />

.... :-) allora magari e' solo una questione di istinti....abbiamo perso quello sbagliato.<br />

R: l'INNOCENZA di tecla del 07/12/<strong>2005</strong> 21.54.13<br />

Non saprei Marina, io la vedo così :penso che è proprio il mio istinto di conservazione che mi fa pensare che se<br />

voglio sopravvivere devo conservare le cose in cui credo, altrimenti è vegetare non è vivere.Gli altri che ci<br />

circondano hanno bisogno non solo di noccioline da conservare ma anche di qualche esempio di coraggio.In<br />

quanto all'indignazione dolorosa hai espresso proprio benissimo quello che a volte sento dentro di me.


R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 22.16.01<br />

Mi consoli allora...vuol dire che certe sensazioni, al di la' di tutto, possono semplicemente far parte della nostra<br />

coscienza...comunque, qualunque cambiamento mi attenda, io spero di conservare sempre la capacita' di<br />

"vedere" e "comprendere", indipendentemente da quello che guadagno o perdo. Mi fermo qui perche' non ho<br />

molta voglia di parlare di me, in questi giorni. Un bacione...<br />

R: l'INNOCENZA di Antonio Barbato del 07/12/<strong>2005</strong> 23.06.03<br />

Care ragazze, credo che, effettivamente, ci sia stata una certa parte di equivoco nella percezione delle parole<br />

da parte mia. Io intendevo sottolineare che, come Sirenella ha intuito, c'è in alcuni Quattro una sorta di<br />

"intrepidezza", dovuta alla scarsa forza dell'istinto di Conservazione, che li spinge a non mollare la posizione<br />

assunta anche se poi bisogna sopportarne tutti i costi. Ecco perchè, cara Vesperina/Tecla, dicevo che in questi<br />

casi non si valutano in pieno i presupposti che portano a questo atteggiamento. Voi, invece, avete messo di più<br />

l'accento su una specie di attitudine alla Socrate, che è una forma propria del sottotipo sessuale, e ribadito che<br />

il coraggio è ciò che, insieme alla speranza, permette al Quattro di andare avanti. Troppa nobiltà, non vi pare?<br />

Che cosa l'avrà mai prodotta?? (Questa era la parte in ombra del discorso sui presupposti). Un bacio affettuoso<br />

ad entrambe. Il Capitano<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 07/12/<strong>2005</strong> 23.52.18<br />

Se l'intrepidezza e' dovuta alla scarsa forza dell'istinto di Conservazione, se il coraggio e' la forma che<br />

scaturisce dall'istinto Sessuale, cosa produce l'istinto di Conservazione? La vilta' e la mancanza di intrepidezza?<br />

Con cosa si fa a cambio quindi? Troppa nobilta' dici? Forse...io in giro non ne vedo poi molta...e per quello che<br />

so, e' una nobilta' che non fa specie a nessuno, ne porta il peso solo chi la vive. Io pero' preferisco correre il<br />

rischio di essere un po' troppo nobile e "Socratica" piuttosto che scendere a patti con qualcosa che trovo<br />

sbagliato. Sono severa con gli altri, ma innanzitutto con me stessa...sara' l'influenza di quella freccia sull'Uno,<br />

che tanto mi infastidisce quando giudica gli altri e tanto comprendo quando giudica se stesso. Forse e' questo<br />

che mi da la forza di dire di no, e mantenere il punto, come dici tu. Sapere che ho valutato tutti gli aspetti, che<br />

ho cercato di fare piu' che il mio meglio, passarmi sotto uno scanner molto critico che mi spinga a scusarmi<br />

immediatamente quando ho sbagliato, ma anche ad avere la forza di non piegarmi quando so che non sbaglio.<br />

Non e' coraggio, nemmeno nobilta', nemmeno orgoglio, solo fede in valori che devono spingerci ad essere<br />

migliori, e coerenza quando si decide di non tradirli. Il prezzo che pago a volte e' altissimo, lo dico<br />

semplicemente perche' purtroppo lo so, ma agire diversamente significherebbe per me rinunciare a qualcosa di<br />

integro in me che ha valore. Se questo valore e' il mio modo per voler essere speciale, sono condannata ad<br />

essere una specialissima persona sola, senza colpi in canna, e piena di preoccupazioni. A vederla cosi' c'e' da<br />

buttarsi giu' dal balcone...io pero' non sono convinta che tutto sia decodificabile cosi' facilmente. Ci sono facili<br />

alibi per scelte facili, ci sono difficili alibi per scelte facili, ci sono facili alibi per scelte difficili, e difficili alibi per<br />

scelte difficili, che cosa avra' mai prodotto il nostro desiderio di integrita' Tecla? Io accetto la scommessa e<br />

conto di scoprirlo... notte a tutti.<br />

R: l'INNOCENZA di tecla X Marina e Antonio del 08/12/<strong>2005</strong> 8.51.11<br />

Cara Marina ti sembrerà incredibile, ma ieri sera stavo per postare una risposta molto molto simile alla tua<br />

persino per la scelta di alcune parole; però poi ho deciso di non farlo e di riflettere meglio. Perchè mai come in<br />

questo momento e a causa di grossi problemi che sto avendo con mio figlio devo fare i conti. E' che ora il<br />

coraggio e l'integrità mi hanno salvato la vita (giuro in senso letterale) perchè costretta ad affrontare altre<br />

difficoltà ho capito che potevo farlo solo a modo mio ,mettendo in gioco tutta la passione e il senso di giustizia,<br />

anche a costo di pagare quei famosi prezzi. Però dentro di me si sta facendo sempre più strada l'urgenza di<br />

accompagnare questo mio modo irrinunciabile di essere con una comprensione e accettazione degli altri modelli<br />

di comportamento. Pur non approvando cerco di comprendere che gli altri fanno quello che possono e se magari<br />

peccano in nobiltà forse è perchè non sanno o non possono fare altrimenti. Allora in quest'anno ho capito che<br />

devo continuare a dire la mia e comportarmi come è giusto fare, ma non rinuncio più a spiegare il mio<br />

comportamento agli altri, senza cercare di convincergli cerco solo di offrire l'esempio di un altro modo per<br />

gestire le cose, cerco di attivare nelle persone che mi sono accanto una riflessione esaltando il più possibile le<br />

cose che possono fare loro nel contesto e che magari non posso farer io perchè non posseggo le loro qualità.<br />

Cerco di giudicare di meno e con molta molta più difficoltà cercare di giudicare meno anche me stessa.Anche io<br />

sento una forte e radicata freccia 1, che però francamente amo perchè oltre al giudizio,porta anche alla<br />

disciplina e rinforza la mia capacità di realizzare concretamente l'integrità, forse senza di essa il mio 4 si<br />

ripiegherebbe e si crogiolerebbe nel dolore. Cosa ha prodotto il mio desiderio di integrità? Tante cose, tutte<br />

vitali. Forse il fatto di aver vissuto una situazione familiare accanto a un fratello con problemi psichiatrici e<br />

omosessuale a causa di una violenza subita.Doverlo difendere anche fisicamente dalle aggressioni dei coetanei,<br />

dovermi sentire diversa perchè la mia famiglia era diversa e complicata mi ha fatto capire che le uniche risposte<br />

che potevo accettare per lenire la mia sofferenza erano quelle il più possibile vicino ad una verità umana<br />

profonda ed interiore .Accettare di mettere la testa sotto la sabbia, accettare gli accomodamenti, i<br />

compromessi, i piccoli vantaggi personali, quando ci sono cose importanti in gioco, quali la sofferenza delle<br />

persone, il loro bisogno di essere accolti e difesi, il loro diritto alla giustizia sarebbe per me un tradimento della<br />

mia storia, il tradimento del mio stesso dolore. Perchè questo dolore poteva essere lenito solo assumendosi la


esponsabilità di fare qualcosa e di opporsi al gioco che molti fanno per ricavare in cambio qualcosa che a me<br />

non interessa. Anche io sono contenta di essere come sono, anche se a volta è una fatica emotiva enorme, però<br />

voglio anche essere capace di dimostrare con maggiore forza e coerenza la comprensione per gli altri<br />

opponendomi sì aol loro comportamento ma non al loro essere. Insomma giudicare cosa fanno e non cosa sono.<br />

Ad Antonio voglio chiedere questo: quando hai parlato del 4 conservazione io ho sentito un movimento<br />

interiore, una fitta bruciante e dolorosa. Io mi sono fortemente riconosciuta, ora dalle vostre risposte<br />

sembrerebbe che in me predominino di più gli altri istinti,io invece sono convinta di possederli tutti e tre ma che<br />

il mio centro profondo, l'istinto che incolla il mio essere , quello che esprime me stessa con tutta me stessa sia<br />

proprio l'istinto di conservazione. Sarei molto felice se Antonio mi aiutasse a capire.<br />

R: l'INNOCENZA di tecla del 08/12/<strong>2005</strong> 9.12.24<br />

Scusatemi stamattina sono proprio straripante... Nonostante sentivo una grande condivisione con i concetti<br />

espressi da Marina tuttavia a me parole di Antonio non hanno provocato la stessa reazione emotiva che sentivo<br />

tra le righe nella risposta di Marina.Insomma mi sembravi arrabbiata, invece a me è piaciuta molto l'ironia<br />

affettuosa che ho sentito nelle sue puntualizzazioni. A volte bisogna essere capaci di sorridere di se stessi, di<br />

guardare distaccati il don Chichiotte che è in noi, di provare tenerezza per certi eccessi di nobiltà, pur decidendo<br />

di perseverare. E soprattutto e giustamente domandarsi cosa l'avrà mai prodotta. Altrimenti a che serve questo<br />

cammino? Ragazzi, io ho bisogno di attivare l'equilibrio dentro di me, ho bisogno di saper compenetrare nella<br />

mia vita la logica e l'emozione,ho bisogno di fondere il coraggio di essere unica con la comprensione per gli altri<br />

che sono unici anche loro. Non solo ne ho bisogno, ma per la prima volta vedo che ne sono capace e che se mio<br />

fossi giudicata meno severamente avrei capito prima di esserne stata già capace in vita mia molte più volte e in<br />

molte più circostanze di quello che credevo. Quando riesco ad attuare questo sono serena anche in mezzo alle<br />

difficoltà, sono contenta di me e sento quel calore degli altri di cui ho tanto bisogno,posso andare io incontro a<br />

loro abbandonando quel senso di ferita e di escusione.<br />

R: l'INNOCENZA di Sirenella del 08/12/<strong>2005</strong> 12.23.21<br />

Carissima tecla, vorrei innanzitutto dirti che tra le tue parole e la tua testimonianza trovo un senso profondo di<br />

umilta' che e' solo mia. Sei una persona che ha sofferto molto, sei una donna sensibile, e sei una donna che<br />

combatte con intelligenza. Non faccio mai complimenti a nessuno, ma tu ne meriti. Adesso non ho tempo per<br />

rispondere, lo faro' stasera ma una cosa ci tengo a dirtela...si c'era rabbia nelle mie risposte, perche' molte<br />

delle cose che tu dici io le ho gia' dette, e c'era rabbia nei confronti di qualcuno che stranamente ha pungolato<br />

dimenticando chi sono e come mi racconto...e sopratutto quanto combatto e come mi percepisco, senza<br />

ipocrisia ma anche con la giusta misericordia. Quindi la mia non era una rabbia esistenziale, o diretta a te, o a<br />

chiunque altro stesse leggendo, ma era diretta a chi sa e dimentica....se da tutto questo nasce un'inatteso<br />

ponte verso una donna come te, ne sono piu' che felice...scrivero' stasera, e' una promessa, ed e' inutile dirti<br />

che io le promesse le mantengo sempre. Baci.<br />

se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà?<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

lascio la mia agenda sul comodino, vado a fare un servizio in un'altra stanza, ritorno, lui mi fa domande su di<br />

una persona in particolare di cui gli ho parlato poche volte e che lui non conosce nemmeno..capisco che ha letto<br />

la mia agenda personale, cerco di capire cosa abbia potuto leggere ed il mio primo intento non è mica quello di<br />

adirarmi perchè ha violato la mia privicy, (cosa che avrei fatto in un'occasione in cui non avevo la coda di<br />

paglia) no è quello di calcolare il modo giusto e più tranquillo possibile per difendermi da eventuali accuse.<br />

subito gli dico che non ho niente da nascondere che con il tipo conosciuto non è successo nulla a parte parlare<br />

cosa che non riesco mai a fare con lui che è sempre sfuggente e critico, ho avuto un interesse per l'altro ma è<br />

svanito dopo pochissimo e siamo diventati semplici amici, e non gli ho raccontato questa cosa solo perchè era<br />

di poca importanza per me. e lui nella mia stessa situazione sono convinta si sarebbe comportato allo stesso<br />

modo.adesso vi chiedo se questa persona io so per certo che non sia quella giusta per me e speravo con tutta<br />

me stessa che mi lasciasse (così tanti problemi non li avrei avuti in futuro) perchè non sono stata sincera e non<br />

gli ho detto che veramente da parte mia c'è solo bene, affetto e nient'altro per lui? adesso mi ritrovo sempre<br />

allo stesso punto con una persona che fiducia in me non ne avrà poi così tanta e non potrò neanche lamentarmi<br />

semmai mi dovesse tradire....(ma magari!!!!)<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di Lauretta/Tenerona del 28/11/<strong>2005</strong><br />

15.47.09<br />

Aspetta, incognita amica, da chi vorresti essere lasciata? Forse non dal tuo compagno perchè hai paura che non<br />

abbia più fiducia in te. O forse è proprio lui che ti sta stretto perchè speri ti tradisca... Insomma, credo dovresti<br />

chiarirti le idee o aiutarci a capire meglio la situazione e se scopri che non vanno bene entrambi, allontanati tu<br />

che è sempre il modo migliore anche per recuperare autostima. Perdona la franchezza, ma hai chiesto aiuto...<br />

ed eccomi.<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di tecla del 28/11/<strong>2005</strong> 17.20.20


Mi sento confusa. Se speri con tutta te stessa che lui ti lasci perchè non gli hai detto la verità? Tu chiedi che<br />

calcolo sarà? Ma in genere un calcolo si fa per ottenere un vantaggio, tu che vantaggio hai da questa<br />

situazione? Ma poi se pensi di volergli solo bene e di non amarlo perchè ti preoccupi che non ha fiducia in te? E<br />

se poi questo ti dispiace allora perchè tradisci la sua fiducia e gli menti?Ribadisco sono confusa:-)<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di valeriuccia a lauretta e tecla del<br />

28/11/<strong>2005</strong> 18.47.03<br />

ma che bella cosa io già mi sono affezionata a voi 2 che siete sempre quelle +care che mi rispondono subito e<br />

che mi fanno prendere atto che sono troppo confusa. il mio non è un non saper scrivere o parlare è una<br />

semplice incapacità di esprimere tutto ciò che ho dentro e questa è la confusione di cui vi parlavo dei 6 in<br />

amore. mi sono ritrovata spesso con altri 6 che provano la stessa cosa. io la verità l'ho detta al tipo con cui<br />

starei ci tengo ma non è quello giusto per me e dopo ieri sera non pensavo fosse così legato a me d'altronde<br />

sono solo 8 mesi che ci frequentiamo!lui ieri sera ha letto una cosa di agosto, mese in cui non ci siamo proprio<br />

visti.l'altro era una cotta passeggera lo faccio sempre mi invaghisco di qualcuno poi lo lascio stare.ma il mio<br />

intento non è mai quello di tradire.non so cosa mi succeda! in uno dei miei post vi parlavo del fatto che io sono<br />

convinta di inviare dei messaggi di disagio alla persona con cui sto e mi aspetto che li recepisca...ciò forse non<br />

accade perchè probabilmente io non mi comporto diversamente dal solito, e da qui inizia tutto il pensare da 6,<br />

fatto di proiezioni, di un sentirsi oppressi...allora per come sono fatta, io tiro avanti finchè poi non mi sento<br />

decisamente assillata dal pensiero che quella persona non fa +per me.ma affinchè ciò avvenga io devo<br />

aspettare non so quanto ed è+forte di me non ce la faccio a concludere prima di arrivare alla non sopportazione<br />

per quella persona.se lui mi lasciasse mi renderebbe solo le cose +facili perchè non arriverei a far lavorare il<br />

mio cervello così tanto. non vi preoccupate se siete aggressive o sincere con me io non ho nessun problema in<br />

merito anzi..mi serve a scuotermi e a cercare o meglio a provare di capire.a volte penso di essere seriamente<br />

un po' anormale...e che il fatto di essere 6 centri ben poco...sarà così? ho pensato anche di aver forse paura di<br />

rimanere sola ma in reltà io sto bene da sola e comunque non penso di essere una tipa con la quale è meglio<br />

non stare...l'autostima penso non mi manchi, il fatto che la persona amata(o voluta bene) possa tradire l'ho<br />

sempre messa in conto perchè tutto può succedere nella vita......ma allora che tengo?mannaccia a capa mia!!<br />

grazie mille ciao<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di tecla del 28/11/<strong>2005</strong> 19.14.31<br />

Forse ti devi chiedere veramente qual'è il tuo vantaggio.Nel senso che forse ti comporti così e ti senti confusa<br />

perchè ancora non hai capito bene cosa vuoi, cosa ti devi aspettare dall'amore in generale. Magari il tuo<br />

mandare messaggi impliciti è una specie di provocazione inconscia per cercare di capire fin dove l'altro arriva<br />

nella comprensione e nell'accettazione di te, per capire fino a che punto lui ci sta.Fino a che punto ti puoi fidare<br />

di lui. Mamma mia, mi metto sempre paura di dire una cosa sbagliata ma può essere che sei molto giovane<br />

(non so la tua età) e che semplicemente non hai ancora trovato un amore maturo, perchè non ti è capitato ?<br />

Magari un giorno trovi uno che non si fa smontare,che ha voglia di capire, che si mette in gioco ma non si fa<br />

dominare, che ti sta accanto ma ti lascia libera.Potrebbe essere una cosa così quella che vuoi? Un rapporto che<br />

regga a delle prove di forza ma non necessariamente esplicite o aggressive, ma sottili?Qualcuno che sia tenero<br />

ma che non sia disposto a soccombere?E che dunque il tuo comportamento sia solo una tacita sfida e un<br />

mettere alla prova per vedere se ti puoi affidare.Mi rendo conto che sto assolutamente tirando ad indovinare<br />

ma mi piacerebbe molto saper se c'è qualcosa di vero in quello che immagino o se sono assolutamente fuori<br />

strada.<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di Lauretta/Tenerona del 28/11/<strong>2005</strong><br />

19.24.47<br />

Valeria! non immaginavo fossi tu, adesso si chiarisce tutto, mio dolce sei controfobico... :-) Attenta, Vale, mi<br />

sembra che ti sia comportata come prevede il tuo enneatipo ma a volte proprio per voi (come è scritto nell'altro<br />

argomento) la lezione si impara seguendo percorsi complessi e dolorosi... risparmiatelo, se puoi, e segui il<br />

cuore e non il dubbio. Per una come me otto mesi non sono pochi perchè io questo tempo lo vivo con grande<br />

intensità, ma io non c'entro in questo nostro discorso... volevo dire, se ci stai da otto mesi ti interesserà un po',<br />

no? E allora invece di sfidarti a cercargli il pelo nell'uovo e a compilare la lista di tutti i buoni motivi per i quali<br />

non è l'uomo per te, vivitelo per quel che davvero è, senza farlo sentire (o solo metterlo) sotto esame... chissà<br />

che non scopri qualcosa di buono in lui o, serenamente, ti trovi distante da lui. Sai? Già ti voglio bene... ormai i<br />

sei mi fanno talmente tenerezza! che...<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di Alessia Palumbo del 28/11/<strong>2005</strong> 19.36.32<br />

Ciao anonima o innominata, non so...Ma sono assolutamente d'accordo con Tecla: lasciare un agenda segreta in<br />

bella vista è sicuramente un metodo (+ o meno inconscio) di "farsi leggere" dentro, di farsi "scoprire", ma, mi<br />

chiedo scoprire cosa se tra te e l'altro non c'è stato nulla? Io sono sempre convinta che nulla si fa o accade per<br />

puro caso, a tutto c'è un perchè. Inizia a farti le domande giuste: perchè avevi bisogno di fargli sapere un pò<br />

più di te? o meglio, perchè dovevi insinuargli un dubbio? Di cosa hai paura: è vero che senti che non è l'uomo<br />

giusto per te oppure temi che lo sia e questo a volte spaventa più di mille incertezze? Il sei solitamente mette<br />

gli altri sempre sotto esame....l'ha superato? E noi con le nostre risposte?


R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di Tecla del 29/11/<strong>2005</strong> 22.56.14<br />

Vale dove sei, mi piace parlare con te. Anche se sono 4 quando sono sotto sress divento proprio un 6<br />

controfobico. Così addentrandomi nel mondo dei 6 capisco molto meglio quello che gli altri cercano di farmi<br />

capire<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di Lauretta/Tenerona del 30/11/<strong>2005</strong><br />

13.43.12<br />

Tecla, non so se te ne sei accorta, ma hai detto una pazzia molto dolce e carina: tra il 4 e il 6 non c'è<br />

(enneagrammaticamente) collegamento nè di ali nè di frecce... Ma è carino perchè un 4 (specialmente il tuo<br />

sottotipo simile all'1) vuol capire e con certi meccanismi ha a che fare... Insomma, mi sembra davvero tenero!<br />

A presto e un bacione da me. PS: Valeria, dove sei?<br />

R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di tecla del 30/11/<strong>2005</strong> 16.26.00<br />

va bbbbè!:-)<br />

R: R: se volevo perchè non ho detto la verità?che calcolo sarà? di valeria a tecla e lauretta belle del<br />

01/12/<strong>2005</strong> 13.57.17<br />

ciao scusatemi ma sono stata un po' impegnata e non ho avuto tempo di leggere i vostri inviti. come va? a me<br />

abbastanza bene non mi aspettavo di ricevere tante attenzioni dal mio tipo forse avrà accettato il fatto che mi<br />

sono aperta, o forse mi vuole troppo bene per vedere la situazione, o forse medita vendetta?una delle +atroci?<br />

prima o poi lo saprò!io,sinceramente, avrei meditato la vendetta ma non subito dopo un po'.comunque le cose<br />

vanno bene e devo dire non me lo aspettavo proprio, ma devo essere sincera..mi aspetto di tutto..nella vita non<br />

si può mai sapere, gli altrri non si conoscono mai abbastanza ed io voglio premunirmi e prepararmi ad ogni<br />

evenienza. purtroppo adesso devo andare a lavoro vi saluto e vi mando un bacione grande.ciao care!!<br />

La formidabile memoria emozionale dei Quattro.<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cari amici, nel corso dei tanti anni di insegnamento dell'<strong>Enneagramma</strong> sono sempre restato colpito dalla<br />

formidabile memoria emozionale dei Quattro. Questo tipo sembra ricordare più degli altri e con dovizia di<br />

particolari, eventi di particolare rilevanza emozionale avvenuti anche cinquanta, sessanta, anni prima senza<br />

sbagliare. E' questo vero anche nella esperienza di tutti i Quattro che leggono questo messaggio?? Ci sono<br />

persone di altri tipi che hanno, pure loro, una simile capacità e vogliono condividere le loro esperienze??<br />

Scambiamoci le opinioni in proposit<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite<br />

La memoria emozionale è sicuramente una caratteristica evidente del tipo 4, essendo egli iperanalitico sulla<br />

componente emozionale. L'emozionè è qui vissuta come profondità, e si distingue da una superficialità<br />

percepita esternamente. Pertanto, l'assenza della memoria emozionale implicherebbe, al lato pratico, un<br />

collasso della compulsione del tipo stesso. Alberto da Udine<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato<br />

Caro Alberto, messa così la questione, sembra di chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina. In altri termini, è<br />

l'Insoddisfazione la compulsione che spinge a trattenere nella memoria i ricordi emozionali dolorosi, o sono<br />

questi ultimi che generano e fanno restare sempre attiva l'Insoddisfazione (questa è la vera fissazione dei<br />

Quattro)? A me piacerebbe leggere più che una spiegazione,una serie di testimonianze, per verificare se anche<br />

altri tipi conservano tracce così intense di eventi emozionali negativi.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite<br />

si Antonio, anch io ti confermo.... anche se talvolta il ricordo nel riferirlo acquisisce nelle connotazioni<br />

emozionali più forti del fatto in se. forse si tratta di quella definita "drammatizzazione delle emozioni" o più<br />

semplicemente è il bisogno di emozionarsi ancora.... cristina<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi<br />

Caro Antonio, posso confermarti che, come Quattro, considero la mia memoria emozionale, che è "precisissima<br />

e multi sensoriale, come il vero tratto dominante del tipo<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite serena60 del 18/08/<strong>2005</strong> 17.56.06


confermo ..ahimè...avverbio dovuto al fatto che nn si ricordano mai le emozioni positive ma si rivivono solo<br />

quelle negativee così fortemente da identificarsi a volte con traumi .<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 18/08/<strong>2005</strong> 19.40.52<br />

Benvenuta Serena60! Il tuo...ahimè... è già un bel biglietto di presentazione (già mi immagino il doloroso<br />

sospiro con cui hai accompagnato quella esclamazione), credo che ti troverai in buona compagnia su questo<br />

forum perché i Quattro sono parecchi e...molto agguerriti come forse avrai notato. Antonio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 21/08/<strong>2005</strong> 23.35.31<br />

finalmente si è un poco ritornati su questo tema. Ritengo che la memoria emozionale sia davvero la<br />

caratteristica dominante del Quattro, non fosse altro perchè raramente, se non dei Quattro, ho conociuto altre<br />

persone, oltre me, in grado di ricordare assolutamente tutto( parole, suoni, luci, luoghi, espressioni dei volti,<br />

odori ecc... e non esagero, credetemi) dall'infanzia, all'adolescenza, alle relazioni amorose, agli inizi ed al<br />

termine di esse... insomma.... una grande risorsa o un grande peso? Personalmente la considero una risorsa,<br />

ma mi domando quanto spazio abbia ancora la memoria centrale per immagazzinare nuove esperienze e<br />

soprattutto quanto pesi il ricordo spontaneo nel vivere con freschezza il presente. E' però un peso, all'insegna<br />

della delusione, perchè devo dire che il 90% per cento delle persone che conosco o non ricorda, o non ama<br />

esprimere, o è vago ed impreciso... riguardo alle sue esperienze personali... dopo un pò io mi sento spossato,<br />

annoiato dalla mancanza di vera vita di tanti racconti personali (perchè depurati, con vari meccanismi di difesa,<br />

delle vere emozioni che si erano provate). Mi sembra di parlare con una forma di groviera con i buchi più che<br />

con un essere umano. E quindi, vi è sempre un poco di insoddisfazione, come se l'altra persona volesse sempre<br />

nascondere qualcosa ai miei occhi, mentre magari semplicemente "non ricorda" (terribile per me... fuggo<br />

subito...). Un accenno a Serena60... la memoria emozionale, quando è tale, registra proprio tutto, e, per<br />

quanto mi riguarda, non vi è una prevalenza della incisività delle esperienze negative. Diciamo che come 4<br />

tendo a "rivivere" quelle negative con la "idea pazza", direbbe Naranjo, di poter cambiare quelle situazioni<br />

stesse del passato. Bella illusione, da cui è difficile liberarsi. In ogni caso la memoria emozionale, quando c'è,<br />

registra tutto in profondità, e, come ci si può far del male con essa, si può anche imparare ad usarne le risorse.<br />

In fondo questa memoria emozionale, a mio avviso, è quella che ci rende "diversi", che ci rende, ai nostri occhi,<br />

più profondi e meno superficiali degli altri nostri amici enneatipi. Non è quello che vogliamo? Un saluto, Claudio<br />

21/08 h .23.30<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 21/08/<strong>2005</strong> 23.42.00<br />

Circolava, tempo fa, un bellissimo spettacolo teatrale "L'uomo che ricordava tutto", mi sembra il titolo, scritto<br />

da un neuropsichiatra russo, Alexander Lurjia... Lo consiglio... Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 22/08/<strong>2005</strong> 18.05.02<br />

Caro Claudio, io come al solito mi ritrovo a fare bastian contrario, perche' nonostante io viva pienamente<br />

l'intensita' di questa "virtu'" ne percepisco ultimamente sopratutto il peso. Mi spiego meglio. L'intensita' della<br />

mia memoria durante la maggior parte della mia vita, mi ha tenuta costantemente schiacciata sotto il peso del<br />

mio passato. Impedendomi cosi' di potermi concentrare su cio' che accadeva attorno a me, in quel momento.<br />

Sento che, se ci si lascia assorbire troppo da se stessi, dalle proprie emozioni, dal proprio passato...si corre il<br />

rischio di non vedere piu' gli altri per quello che sono, si cerca da loro nutrimento emozionale che tende a<br />

drammatizzare troppo qualunque sensazione che perde la dimensione "reale", e si rischia di non vivere il<br />

presente percependolo appieno, ma senza sprofondarci dentro a tutti i costi. Per quanto mi riguarda, non ho<br />

mai vissuto l'esperienza della mancanza di memoria da parte delle persone da me conosciute, perche' spesso e<br />

volentieri, quella che sembra una perdita dei ricordi, non e' altro che un'auto censura, dovuta al pudore, o a<br />

mille altre inibizioni, alla quale molti soccombono. Se pero', stimolati a ricordare e a parlare tutti...proprio<br />

tutti...riescono a scavare nei ricordi con grande precisione. Magari un Quattro si concentrera' di piu' sulla sfera<br />

emozionale, e sulle percezioni sensoriali intense...ma tutti a modo loro ricordano, se superano le proprie<br />

resistenze. Molto spesso e' proprio il mio raccontarmi, il mio donarmi con entusiasmo, la mia capacita' di creare<br />

atmosfere intime che fa scattare in loro quella fiducia e quell'entusiasmo necessari allo scambio. L'intimita'<br />

chiede reciprocita'...se istintivamente si percepisce che l'altro vuole, ma non si da, ci si chiude a riccio.<br />

Almeno...questo e' quello che capita a me. Sirenella.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 22/08/<strong>2005</strong> 22.45.55<br />

Ma sono proprio le resistenze che fanno la differenza... Io non necessito di essere stimolato a parlare,<br />

semplicemente mi rivelo per quello che mi sento di essere... Riso, nel suo libro definisce il 4 (sano) il più<br />

autorivelativo di tutti i tipi... Diciamo che la memoria emozionale, la quale semplicemente esiste, è come se<br />

fosse una pellicola fotografica in cui tutto resterà per sempre impresso, e impedisce, in qualche modo la<br />

"manipolazione emozionale", proprio perchè le esperienze sembrano essere scolpite dentro... In ogni caso, non<br />

voglio sostenere nessuna tesi precostituita. Mi piacerebbe solo comprendere come fare diventare una risorsa la<br />

memoria emozionale. Ad esempio, se fossi uno scrittore, so che mi sarebbe utilissima per dare una dimensione<br />

tridimensionale alle parole, proprio perchè agganciate alla completezza dei ricordi.... A livello relazionale, so di


poter dare all'altro la possibilità di conoscermi davvero a fondo e senza trucchi. Riguardo alla differenza tra<br />

emozione forte e sentimento, di cui avete fatto cenno, bisognerebbe intendere che cosa si intende per<br />

sentimento... se la qualità interiore del sentire, che prescinde dall'oggetto che stimola, o se piuttosto<br />

l'accensione effimera di stati d'animo che sentono in quel momento, in base all'oggetto esterno che li stimola,<br />

ma che poi non vanno in profondità. Penso che la memoria emozionale sia un'altra cosa, e, per quanto mi<br />

riguarda, molto rara da trovare. Ma non vorrei che alla fine fosse una patologia. Buona notte a tutti Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 23/08/<strong>2005</strong> 20.41.13<br />

Credo che il fulcro della situazione stia nel fatto che la memoria emozionale (particolarmente quella dolorosa), è<br />

funzionale allo stimolo della Speranza. Per un Quattro ricordare un evento passato significa sia come Claudio ha<br />

riferito cercare pazzamente di cambiarlo, sia, come diceva Cristina, avere lo stimolo per emozionarsi ancora. In<br />

ambedue i casi c'è nascosto il desiderio di potere avere un'altra occasione, di potersi riscattare. In altri termini<br />

la Speranza che se si ripete una data circostanza si farà qualcosa di diverso e si riuscirà ad avere quella<br />

soddisfazione che non si è avuta. Trovo, inoltre, molto vero che, come ha scritto Marina, se non si riesce a<br />

mettere un limite a questa tendenza, non si riesce nemmeno più a vivere pienamente il presente (sempre che<br />

non ci siano offerenti di prugne nelle vicinanze). Antonio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 23/08/<strong>2005</strong> 21.24.48<br />

Antonio, cosa intendi esattamente per "offerenti di prugne nellevicinanze". Dove abito ci sono olivi, ciliegi,<br />

castagni, noci....<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 23/08/<strong>2005</strong> 21.32.40<br />

Claudio...di qualunque frutto si tratti...l'importante e' non offrirlo a tutti i costi, come spuntino pomeridiano al<br />

mare, quando sei con la tua compagna...i risultati potrebbero essere devastanti! ;-) ma chissa' se le prugne<br />

offerte da un Cinque hanno un significato "simbolico"....ommioddio!!<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 23/08/<strong>2005</strong> 22.21.56<br />

Sirenella, continuo a non capire il collegamento tra la memoria emozionale e l'offerta varia di frutti e vegetali....<br />

O meglio, potrei dire che se mi offrissero una prugna, anche quel gesto rimarrebbe impresso per sempre nella<br />

mia memoria, mentre magari altri se lo ingurgitano, passano ad altro, e poi nemmeno se lo ricordano che<br />

trattavasi di prugna. Sì, comunque penso che per un 5 offrire delle prugne sia un messaggio altamente<br />

simbolico, ma immagino le offrirà "secche e denocciolate"... prendono meno spazio... comunque Antonio,<br />

chiarisci, please.... Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite del 23/08/<strong>2005</strong> 23.25.33<br />

Claudietto il riferimento alle prugne si ricollegava ad una esperienza riferita in un precedente messaggio da<br />

Marina/Sirenella, che avrebbe sicuramente preferito starsene a crogiolarsi nel passato, piuttosto che vivere<br />

l'esperienza vissuta con un offerente di prugne Cinque nel presente. Era, quindi, uno scherzo a margine di un<br />

discorso serio, che Sirenella ha immediatamente capito, offrendoci con la solita ironia una possibile lettura<br />

dell'episodio con gli occhi di un Quattro che cerca di capire cosa voglia significare il gesto un Cinque. Marina,<br />

vista la giusta osservazione di Claudio sulle "secche e denocciolate", mi domando se hai almeno apprezzato lo<br />

sforzo compiuto per offrirtele fresche. Visto che cancellerò questo mio messaggio, aggiungo pure che non puoi<br />

certo pretendere che uno porti sempre con sè un sacchetto di pesciolini surgelati da farti prendere con le<br />

pinnine.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 23/08/<strong>2005</strong> 23.45.50<br />

grazie... avevo capito tutt'altro.... cioè che Eva quando offrì la mela ad Adamo, contemporaneamente gli fece<br />

dimenticare tutte le cose del passato... ma proprio tutte....<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 0.53.47<br />

Caro Claudio, a me non risulta che Eva abbia fatto dimenticare ad Adamo tutte le cose del passato, quando gli<br />

offri' la mela...e gli oppiacei forse non erano conosciuti all'epoca...la storia del "non ero in grado di intendere e<br />

volere" regge davvero poco... :-) ma se anche fosse vera questa cosa assurda, Adamo quella mela l'ha voluta e<br />

se l'e' mangiata...ma come al solito, la colpa e' di qualcun altro...(??!!) ....sara' per questo che spesso oggi gli<br />

uomini dimenticano anche i nomi delle donne con cui sono stati?? Per non parlare degli anniversari, degli<br />

appuntamenti e quant'altro?? In ogni caso vi ringrazio per questa storia delle prugne secche, il cui pensiero mi<br />

ha inorridita e mi ha fatto cascare di botto tutti i riccioli in terra!! Io pero' mi riferivo al fatto...che quelle prugne<br />

servissero a LUI per...liberarsi dei suoi tormenti da Cinque...Antonio...gggrrrr....stai attento perche' potrei<br />

organizzare un'attentato e seppellirti sotto tonnellate di stoccafissi ibernati!!! GGGRRR da femminista<br />

all'arrembaggio!!! Sirenella.


R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 9.23.00<br />

Sapete che vi ammiro. Siete fantastici. Tre quattro (o così me la raccontate!!!) che discutono della memoria<br />

emozionale dei quattro. Davvero bello leggervi e intrigante perchè cerco di trovare un seme comune per poi<br />

ammirare le diverisità che, per fortuna ci sono, eccome se si sono! Mi piace molto l'assunzione di responsabilità<br />

circa l'interpretazione della mela. Da come racconta Claudio....e non so se ho capito bene, sembra che Eva sia<br />

riuscita, forse in maniera subdola, a far fare qualcosa ad Adamo che non ha capito, forse non sapeva ed era<br />

comunque curioso, forse fiducioso. E' un pò questo? Ho capito bene? Perchè è molto interessante il punto di<br />

vista di chi si affida perchè si fida e di chi invece parla di responsabilità come espressione, oin ogni caso, di una<br />

volontà.....un argomento maschile/femminile molto interessante da dibattere. In fondo siamo maschi o<br />

femmine solo al 51%. Vi abbraccio. Melinda 24/8 ore 9.23<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 9.29.52<br />

Però nessuno mi ha risposto. Forse perchè non appartiene al quattro. Quale enena tipo ha una memoria<br />

soprattutto per immagini? Melinda 24/8 9.29<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 24/08/<strong>2005</strong> 11.41.25<br />

penso che la differenza fosse questa: Adamo aveva ricevuto un unico precetto dal Divino.... se ne è dimenticato<br />

per giocare con la play-station (o la mela). Eva aveva ricevuto lo stesso consiglio, ma non gliene importava<br />

nulla dei principi, così catturata dalle sensazioni immanenti del presente. Due responsabilità diverse quindi... la<br />

dimenticanza una, e l'altra la totale indifferenza verso ciò che non sia immediatamente godibile e "fruibile"<br />

(parlando di mele...).....<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 12.43.55<br />

Caro Claudio, scusa, ma io non posso davvero credere che la religione possa essere usata come strumento per<br />

"deresponsabilizzarsi" dalle proprie scelte, come esseri umani prima, e uomini e donne poi. Da come ti esprimi<br />

sembra che tu dai per scontato che Adamo ed Eva siano esistiti, e da questo si pretende di fare ragionamenti<br />

che in un modo o nell'altro a nulla servono. Mi spiace ma a me non sta bene. Perche' finirei col pensare che<br />

tutte le donne meritano il rogo, e tutti gli uomini che hanno dominato la terra negli ultimi millenni, non sono<br />

altro che degli smidollati che giocavano alla "melastation" invece di ricordare i precetti ricevuti da Dio. Per<br />

favore....per favore....parliamo di noi, della nostra condizione, e delle nostre vite, perche' questo conosciamo ed<br />

esperiamo tutti i giorni. Parlare seriamente costruendoci pregiudizi su miti e leggende, dei quali non siamo stati<br />

testimoni, ed ai quali non possiamo risalire in alcun modo, mi sembra veramente riduttivo, per l'intelligenza di<br />

tutti. Scusa, ma io preferisco pagare per le mie di colpe, e non per quelle di Eva, di Adamo, di Zeus, o di<br />

Giunone! La fede, e' un'altra cosa. Questa storia che gli uomini sono dei poveretti dimentichi e ingannati e le<br />

donne delle sfruttatrici di facili piaceri....toglie dignita' ai sacrifici di ciascuno di noi...e io proprio non ci sto...mi<br />

spiace. Sirenella.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 24/08/<strong>2005</strong> 16.00.55<br />

Cara Sirenella, nessuno parlava di colpe o di cose da pagare. Nè parlavo di donne dai facili piaceri o roba del<br />

genere. L'archetipo di Adamo ed Eva, che certo io non pretendo di interpretare, ha comunque penso molti<br />

significati. E comunque il discorso di fondo, che già si era iniziato tempo fa, poi interrotto, riguardava il rapporto<br />

con la "coscienza" del maschile e del femminile. Può darsi che certi miei ragionamenti nulla servano, ma ne<br />

vedo molti in giro, che sembrano più un parlarsi addosso, o un "gioco pour parler". Quando si è fatto<br />

riferimento ai valori, anche lì non vi è stata nessuna risposta. E allora parliamo di noi, in che modo...? occorre<br />

mettere da parte l'aria di chi sembra aver capito tutto della vita. oviamente non mi sto riferendo a nessuno in<br />

particolare. Perchè non bastano le esperienze vissute a creare consapevolezza o coscienza, ma anche<br />

l'elaborazione che di queste se ne è poi fatta nella propria vita. Sinceramente Sirenella, proprio perchè parliamo<br />

seriamente, e lo dico con rispetto ed affetto, ad esempio nella risposta di cui sopra non capisco a cosa tu ti<br />

riferisca. A quale diminuzione di dignità, a quali sacrifici. In generale amo l'ermetismo che rimanda sempre ad<br />

un altrove che poi non si sa mai cos'è nella realtà, ma ti prego, chiarischi un poco. Un caro saluto Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 24/08/<strong>2005</strong> 16.12.40<br />

In ogni caso, cara Sirenella, non trovo che offenda l'intelligenza di nessuno riferirsi ad Adamo ed Eva, poi se<br />

siano esistiti o meno non lo so. Perlomeno riconosciamo loro la stessa diritto di esistenza di Linus e Lucy....<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 16.28.41<br />

Cari amici. Non sono particolarmente lucida. Arrivo da un ospedale dove ho passato ore e garantisco che in<br />

certe occasioni tutto diventa così incredibilmente strano che davvero....non vi offendete tanto se dico che non<br />

riesco a seguirvi? Claudio, con chi ce l'hai? Sarà che parlate tanto di mele che mi sento quasi presa di mira ma<br />

davvero non riesco a capire. E' come se in realtà partissero delle frecciate....Scusate, ripeto, forse è la giornata.<br />

Ma per voi quattro è normale sentire le cose con così tanta violenza? Perchè se lo è capisco anche che forse io a


volte potrei non vedere abbastanza quello che faccio (con tutta la buona fede del caso) e magari faccio male<br />

agli altri se hanno una ipersensibilità tale.... Mi aiutate? Davvero ne ho bisogno.... Non ho dato un gran<br />

contributo ma non è giornata! Melinda 24/8 16.26<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 17.31.02<br />

Assolutamente no, non credo ci sia l'intenzione di lanciarsi frecciate Melinda, parlo per me, ma non credo di<br />

interpretare nemmeno le risposte di Claudio in questo senso....questa storia delle mele e' nata per scherzo,<br />

perche' si accennava a prugne e Adamo ed Eva poco c'entrano con la memoria emozionale dei quattro. Io credo<br />

o spero, che ci sia di fondo l'impossibilita' ad affrontare quissu' argomenti cosi' vasti, sentiti e importanti per<br />

tutti. Non sono del tutto convinta che Claudio non abbia avuto risposte circa i valori al femminile e al maschile,<br />

anzi ricordo benissimo di aver ammesso, quando Claudio ci raccontava della sua esperienza in quel gruppo che<br />

aveva frequentato, che certi comportamenti leggeri, che si nascondono dietro l'alibi dell'emancipazione<br />

femminile, sono e rimangono sbagliati a mio avviso, sia che si tratti di leggerezze al femminile, sia che si tratti<br />

di leggerezze al maschile. Dico solo che Adamo ed Eva non sono un'esempio su cui costruire i nostri<br />

ragionamenti, perche' non sono reali, o non e' dimostrabile che lo siano mai stati...dubito che ci sia qualcuno<br />

che siede sul trono di chi pensa di aver capito tutto, Claudio, e lo dico onestamente...siamo persone che si<br />

confrontano, che hanno vissuto dispiaceri, sconfitte, fallimenti cosi' come vittorie o conquiste o momenti di gioia<br />

che ci hanno arricchiti. Mi sembra solo inutile trasformare uno scherzo, quelle delle prugne, in un discorso<br />

serio...perche' meritiamo di piu', in questo senso i sacrifici fatti da ciascuno di noi non possono essere racchiusi<br />

in un discorso cosi' lontano cosi' poco reale circa la nostra realta'....tutto qui....per quanto riguarda Melinda, e la<br />

sua giornata...mi rendo conto che quanto stai vivendo ti scuote profondamente, e io non posso far altro che<br />

dirti che sono presente e a tua disposizione se hai bisogno di sfogarti...mi dispiace tanto...certe cose<br />

accadono...e forse sono questi i momenti in cui ci si sente davvero impotenti.. ti abbraccio, come abbraccio<br />

Claudio. Sirenella.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 18.01.58<br />

...p.s. Claudio :-) a proposito di Linus e Lucy, io sarei molto piu' contenta di usare loro come spunto per un<br />

confronto, in quanto se e' pur vero che non esistono, e' anche vero che sono frutto della mente di qualcuno che<br />

ha vissuto questo tempo, i valori o gli schemi sociali di questa societa', e che attraverso personaggi dolcissimi,<br />

seppur inventati ha offerto spunti e testimonianze di disagi e dubbi che io sento comunque attuali e vicini alla<br />

mia vita....i testi sacri sono stati scritti milleni fa, e dovevano comunicare con una societa' costituita da re e<br />

regine, ma anche schiavi, pastori, persone umili, spesso ignoranti, che vivevano una dimensione quotidiana<br />

veramene e profondamente diversa da quella odierna e c'era bisogno di usare un linguaggio "codificato" adatto<br />

a quell'epoca e a quella realta' storica...che ne pensi?<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 22.03.49<br />

Sirenella. Io sarò anche un pò alterata ma stai dicendo che siamo in attesa di un nuovo Gesù che comunicherà<br />

via internet non si sa cosa e non si sa come????? Se puoi, fai in modo che sia una donna..................per una<br />

volta vorrei sentirmi "raccomandata"..................bella eh? Potere dello champagne! Melinda 24/8 22.02<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 23.55.50<br />

...e siccome erano due goderecci che volevano campare a lungo...hanno scelto una mela che una al giorno<br />

toglie il medico di torno!! Questa interpretazione mi piace...assai Meli'...andata! Batti il cinque...azpt...no..il<br />

cinque no per favore...batti un dieci!!!<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 25/08/<strong>2005</strong> 0.00.37<br />

Cavoli, che intuizione.....guarda che simbologia. Sirenella ma da quale libro storico arrivi? Certo, la mela in<br />

contrapposizione al serpente? Ma la mela, come simbologia, ha vinto...Il suo significato ha garantito la<br />

continuità dell'umanità ma h aportato dentro quello che è stato definito il peccato. Sirenella, ti rendi conto di<br />

quello che hai scritto...o sono matta io? Eva non poteva che essere un due....ma Adamo? Melinda<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 25/08/<strong>2005</strong> 0.07.57<br />

...se e' vero quanto dice Claudio...allora possiamo pensare al primo uomo come un bel Nove tondo tondo...avra'<br />

detto..."e vabbe' che fa? Se proprio insisti mo' me la mangio sta mela e non se ne parla piu', qualcuno lo dovra'<br />

pur fare no?? " ....comunque secondo me un po' matta lo sei! Ma da cosa deduci che fosse un Due Eva?<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 25/08/<strong>2005</strong> 9.35.18<br />

Sei abile a creare trappole, Sirenella, ma non mi sottraggo! Eva sentiva di dover portare un messaggio, questa<br />

è la parte nobile del suo gesto che era quella per la quale si era sentita inventata, non sapeva razionalizzare il<br />

concetto (lo lascerà in eredità almondo del femminile pe rtutti i secoli dei secoli) ma lo inseguiva attraverso la<br />

sua dote peculiare e sostanziale, l'arte d'amare con passione (chiaramente però va ricordato che il vero artefice


è stato, si dice, un uomo...quello che nessuno ha mai effettivamente visto). Se non avesse compiuto tale atto<br />

sarebbe venuta meno al suo esistere e questo lei non se lo sarebbe mai perdonato (vi odio, vi odio ma vado<br />

avanti). Lei non poteva non compiere quanto le era stato delegato, lei sapeva che per causa sua, se avesse<br />

fallito, non sarebbe accaduto tutto quello che il fluire della vita, che peraltro non avrebbe neppure piùvisto ne<br />

conosciuto se non tramite tanti piccoli specchi di donna, avrebbe dovuito determinare. Sapeva che nessuna<br />

gloria le sarebbe stata attribuita e tanto di lei si sarebbe anche detto di male....ma il motivo per il quale farlo<br />

era decisamente più elevato e al di sopra dei giudizie dei pregiudizi e questa responsabilità lei se l'è presa e l'ha<br />

condotta in porto (bene o male? chi può dirlo??? ha fatto quello di cui era capace). QUindi ha trovato Adamo, ha<br />

espresso l'arte della seduzione femminile.................Ha creato il collante, ha realizzato una serie di cose che<br />

hanno impresso il suo nome della memoria dei secoli e rinasce in ogni donna, ogni giorno. Voglio e pretendo il<br />

copyright di questa futura divulgazione e solo Assise la può tramandare, ovviamente se ANtonio non è morto di<br />

risate e riconsoce qualcosa di serio in questo. Come purga del mattino com'è? Di Adamo lascio parlare voi.<br />

Melinda 25/8 9.34<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong> 15.41.41<br />

Meli......tu non hai descritto Eva, hai descritto Cleopatra! Eppoi..va bene che la memoria del Quattro è<br />

formidabile, ma andate indietro ad Adamo ed Eva e vi dimenticate Lilith?? In ogni caso come esempio di<br />

donna/dea da cui discendono conseguenze per tutta l'umanità primordiale io preferisco di sicuro Iside.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Melinda del 26/08/<strong>2005</strong> 9.31.42<br />

Antonio, non mi vergogno, chi è Lilith? Melinda 26/8 9.31<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 05/09/<strong>2005</strong> 20.40.26<br />

Melindinina il libro della Genesi fa un po' di confusione nella storia della creazione dell'uomo e della donna. Ci<br />

sono due creazioni della donna, come si può leggere nella parte titolata "Storia di Adamo", per cui, secondo<br />

alcune tradizioni, la prima femmina creata si ribellò all'uomo e, per questo motivo, venne cacciata via e<br />

trasformata in un demone. Il nome di questa prima compagna di Adamo, sempre secondo queste tradizioni,<br />

sarebbe stato Lilith. Uno degli infiniti esempi di pregiudizio e di razzismo sessuale nutrito dall'uomo verso la<br />

donna. Antonio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 07/09/<strong>2005</strong> 17.57.33<br />

Antonio...scusami, ma io ho trovato riferimenti circa Lilith solo in Isaia 34, in cui si fa un piccolo cenno circa un<br />

demone donna, le cui origini sembrano nascere da miti e leggende babilonesi...in ogni caso...per fortuna tutti i<br />

personaggi della Bibbia, chiamati da Dio a svolgere qualche compito erano se non fetentoni, almeno non degli<br />

stinchi di santi...erano esseri umani imperfetti, a volte perfino assassini, padri incestuosi e quant'altro che<br />

attraverso le umane debolezze hanno comunque cercato di ascoltare la parola divina e portare a termine cio'<br />

che gli era stato chiesto...meno male...!!!<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/09/<strong>2005</strong> 19.00.03<br />

Concordo con quello che hai scritto per quello che riguarda la gran parte dei personaggi di quello che i cristiani<br />

chiamano Vecchio Testamento (VT). In merito a Lilith è vero che l'unico cenno nel VT è quello di Isaia, ma io mi<br />

riferivo a tradizioni successive, come puoi facilmente vedere se fai una ricerca su Google. La dipendenza dalle<br />

leggende babilonesi è evidente, perché il nome è la deformazione ebraica di Ninlil o Nin-Lilit la moglie del dio<br />

assiro della tempesta, associato dagli ebrei dell'epoca a anche Tiamat la divinità babilonese (femminile) delle<br />

acque del cielo. In ogni caso resta il fatto che ci sono nella genesi DUE creazioni della donna e la prima,<br />

evidentemente, non poteva essere Eva. Antonio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 23.39.45<br />

Tornando al tema originario di questo thread, io credo che la memoria emozionale dolorosa sia, a livello<br />

ontologico, per un Quattro la conferma della sua esistenza. "Soffro, dunque sono" potrebbe essere il motto<br />

filosofico, se non fosse che c'è la speranza che tutto questo verrà trasformato in futuro in un: "Godo, dunque<br />

sono". Buonanotte a tutti.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 23.48.43<br />

Sul soffro dunque sono mi riconosco profondamente...sul godo dunque sono ci sto lavorando!...come si dice?<br />

scusateci per l'interruzione, stiamo lavorando per voi.....ahahahahhaha. Buona notte... Melinda<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 29/09/<strong>2005</strong> 23.59.31<br />

Antonio, io ribalterei... Quattro si diventa anche perchè "non c'è altro che sofferenza intorno a me, quindi non<br />

posso che costruirmi da solo, ritirandomi nella mia interiorità per conoscermi, perchè dall'esterno non arriva


nessuna informazione". Quindi "io sono, ma nasco nella sofferenza". Diventare 4 è una cosa seria, nel senso di<br />

percorso difficile... come per tutti gli altri enneatipi ovviamente... Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 16.10.09<br />

Della serie: cuor contento il ciel l'aiuta!...... Melinda<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 30/09/<strong>2005</strong> 23.20.19<br />

Claudio, quando dici "non arriva alcuna informazione", mi fai sorgere dubbi profondi. Il fatto è che il Quattro di<br />

"informazioni" ne riceve pure troppe, ma sono tutte disconferme del suo valore.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 30/09/<strong>2005</strong> 23.59.42<br />

Antonio, "informazioni" ovviamente stava per "stimoli" di qualsiasi tipo: emotivi, mentali, esistenziali, perchè<br />

intorno ci sono persone troppo sofferenti, e quindi concentrate su di sè. per poterne dare. Da dove nascerebbe<br />

altrimenti la sofferenza così intensa se non da un clima depressivo? Che dubbi hai? che io sia un 5? Lo sai ho<br />

una fortissima ala, ma non è la passione del "trattenimento e dell'avarizia che mi caratterizza", nè temo<br />

l'invadenza emotiva e mi piace moltissimo aprirmi sui miei sentimenti, e non ho mai capito che problemi ha chi<br />

teme il rivelarsi apertamente, con semplicità e senza nascondimenti e freni e difese.... E comunque ribadisco<br />

che, a mio avviso, non si nasce e diventa quattro dicendosi o percependo "io soffro quindi sono"..... E a volte le<br />

disconferme del valore non sono neppure dirette, nel mio caso poi non ci sono state affatto, ma diciamo che<br />

essenzialmente manca il riconoscimento e l'ascolto attento e profondo, quello sguardo reale che tenga conto<br />

che tu esisti nella tua propria originalità e specificità. Il bisogno di riconoscimento della propria particolarità<br />

(che significa sensibilità) questo sì che lo vedo come elemento precoce dell'infanzia del Quattro, di cui poi ne<br />

soffre ulteriormente se non trova insegnanti illuminati, soprattutto alle elementari, o compagni che siano in<br />

sintonia (ricordo che tutti o quasi i miei amici e compagni adolescenti erano interessati solamente ai motorini).<br />

Per me era una noia mortale, oltre a non capirci niente. Ma... o mi adeguavo io, o il prezzo era la solitudine.....<br />

Mi sono dilungato un pò troppo... Buonanotte Claudio<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 01/10/<strong>2005</strong> 0.14.07<br />

No. Sei stato chiaro e preciso. Nessun dubbio ulteriore. Buonanotte anche a te Claudietto.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Eleonora Grillo del 02/10/<strong>2005</strong> 23.44.50<br />

Ho trovato una poesia d'amore di Pedro Salinas.Che dite, potrebbe accordarsi con la memoria emozionale del<br />

4? "Non voglio che ti allontani,/dolore, ultima forma/ di amare. Io mi sento vivere/ quando tu mi fai male/ non<br />

in te, nè qui, più oltre:/ sulla terra, nell'anno/ da dove tu vieni,/ nell'amore con lei/ e tutto ciò che fu./ In quella<br />

realtà/ sommersa che nega se stessa/ ed ostinatamente afferma/ di non essere esistita mai,/ d'essere stata<br />

nient'altro/ che un mio pretesto per vivere./ Se tu non mi restassi,/ dolore, irrefutabile,/ io potrei anche<br />

crederlo;/ ma mi rimani tu./ La tua verità mi assicura/ che niente fu menzogna./ E fino a quando ti potrò<br />

sentire,/ sarai per me, dolore/ la prova di un'altra vita/ in cui non mi dolevi./ La grande prova, lontano,/ che è<br />

esistita, che esiste,/ che mi ha amato, sì,/ che la sto amando ancora. Un abbraccio a tutti i 4.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 23.24.29<br />

Molto bella, Ele, e molto da quattro. Senti questa breve breve di Sandor Petofi: La Tristezza. La tristezza? E' un<br />

oceano immenso. E la gioia? E' una perla di quell'oceano. Molto la desidero, ma quando tento di trarla dalla<br />

schiuma, fragile si frantuma.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Eleonora Grillo del 21/10/<strong>2005</strong> 22.58.25<br />

Stavolta, il cuore non mi si è sciolto, ha fatto un capitombolo fino ai piedi. Mamma mia, che bellezza! Ora<br />

capisco, Antonio, perchè trovi ruffiane le poesie di Prevert! Baci. Ele<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 23.04.14<br />

Dai Ele...che questa qui l'ho pescata io nei cioccolattini di Pasqua :-) :-) :-) ;-)<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Eleonora Grillo del 22/10/<strong>2005</strong> 0.06.10<br />

Sire, è una battuta, vero?<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 22/10/<strong>2005</strong> 0.11.24<br />

si Eleonora...ma non dirlo a lui...gli diro' che assieme alla poesia nell'uovo e' uscita anche la fotina di Petofi, tipo


santino...da appendere al rosario!! :-) :-)<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Eleonora Grillo del 22/10/<strong>2005</strong> 0.16.19<br />

sarò muta come un pesce. :)<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite del 20/11/<strong>2005</strong> 19.33.34<br />

Memoria emozionale dei 4? Io ho questa frase nella mia bacheca: "Sei sempre libero di cambiare idea e di<br />

scegliere un avvenire diverso o un diverso passato' R.Bach La mia memoria emozionale è potentissima ma è<br />

tutta pervasa dalla speranza di poter interpretare l'emozione del passato in un modo diverso, più consapevole,<br />

più profondo.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 20/11/<strong>2005</strong> 21.33.52<br />

Caro ospite sconosciuto (non ti sei firmato), amo molto Richard Bach, mi ha fatta ridere tantissimo quando ho<br />

letto uno dei suoi libri "un ponte sull'eternita'", che e' una storia un po' autobiografica nella quale mi sono<br />

riconosciuta molto, non del tutto ma...molto. Mi ha commossa in quelle poche pagine di "nessun luogo e'<br />

lontano" ed e' tra gli scrittori che mi sono piu' cari, anche se magari non regge il confronto accanto ai "grandi"<br />

della letteratura mondiale. Penso che pero' ciascuno faccia la propria parte quando scrive qualcosa di bello, e<br />

anche un fiore e' importante seppur non maestoso come una montagna. Leggevo la tua osservazione su come<br />

vivi il passato e mi chiedevo pero'...se per caso questo tuo voler reinterpretare eventi ormai trascorsi non sia un<br />

modo per idealizzarli, "perfezionarli" per cosi' dire, per appagare quella rivendicazione non compiuta rispetto a<br />

qualcosa che e' andato male...il passato e' passato, ci insegna quello che deve ma poi...secondo me<br />

bisognerebbe lasciarlo andare, non dimenticarlo ma...lasciarlo andare. Che ne pensi?<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite. Tecla del 20/11/<strong>2005</strong> 21.48.34<br />

Cara Sirenella non si tratta di idealizzare il passato, anzi tutto il contrario. Si tratta di reinterpretarlo alla luce di<br />

un'emozione diversa. e' vero per me è molto difficile lasciar andare il passato però quando riesco a guardarlo<br />

con altri occhi mi apro a un'altra vita, cambio il mio futuro. Se ripenso a qualcosa che mi ha fatto soffrire molto<br />

posso guardare a quest'emozione con gli occhi di allora e sentirmi di nuovo ferita ma posso anche<br />

reinterpretarla con più equanimità e attingere così una grande forza. Forse per anni e anni ho visto in quel<br />

ricordo la ragazzina inadeguata, invece oggi posso vedere la persona sensibile, cambiando il modo in cui ho<br />

vissuto il mio passato posso scrivere un diverso futuro. Sapere che dove ho percepito una sofferenza, un rifiuto<br />

c'era invece una risorsa interiore.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Sirenella del 20/11/<strong>2005</strong> 21.51.31<br />

Si ti capisco...naturalmente ognuno ha la sua storia e i propri demoni da combattere, vedere e comprendere. In<br />

ogni caso, anche secondo me, spiegarci sotto una nuova luce piu' consapevole le nostre reazioni puo'<br />

effettivamente liberarci da quel magone che altrimenti ci tiene legati ad un trascorso che non si risolve in alcun<br />

modo... :-)<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Neottolemo/Alberto. del 20/11/<strong>2005</strong> 22.24.40<br />

Salve a tutti, perdonate la mia improvvisa intrusione dopo lunghi momenti di silenzio, ma leggevo in particolar<br />

modo queste ultime righe, da voi scritte, nelle quali a quanto pare si parla del passato, e di quanto esso possa<br />

di tanto in tanto o anche spesso, tormentare determinate persone. Io sono un 6 (Fobico), ed ho solo 15 anni<br />

(per cui, figuratevi voi che ne avede molti di più..) io sono eternamente assillato dal passato, trovo ch'esso<br />

dentro di me, sia quasi una creatura indomabile..voi vi direte: bhè, non hai un passato così lungo e<br />

contorto(senza offendere) come il nostro quindi che sarà mai.., ma non è così, per me, Rammentare solo per<br />

un istante il passato,...è una cosa distruggente...mi demoralizza ricordare sopratutto ciò che di sbagliato ho<br />

commesso tempo addietro, e ancora non mi capacito perchè la mia mente mi riporta sempre a quei brutti<br />

momenti, che uno cerca di cancellare ma nulla, questa cosa, la dissi anche tempo fa, e Antonio mi consigliò una<br />

filastrocca da ripetere in questi momenti, che purtroppo, non ha avuto questi grandi effetti positivi, ma io cerco<br />

in tutti i modi di scordarmi il passato, è difficile, e lo sto capendo anche in ciò che scrivete, voi quattro poi..(non<br />

è un'offesa :-P ) che avete una grande insoddisfazione nelle cose che di male avete subito in passato, voi, dal<br />

bicchiere sempre mezzo vuoto...se riuscite voi, spero di poterVi riuscire anche io...Spero ;-). Alberto.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite del 20/11/<strong>2005</strong> 22.36.30<br />

Caro Alberto, ti sembrerà strano perchè come dici tu il tuo passato è breve ma io penso che quandosi è molto<br />

giovani si guarda al proprio passato cioè all'infanzia con molto più dolore di quandosi è più grandi,perchè alla<br />

tua età le emozioni sono molto più intense. Pian piano si impara a distaccarsi un pò, ci si sente meno confusi, si<br />

acquista la capacità di essere più indulgenti con se stessi. si comincia a capire che gli sbagli commessi non sono<br />

una perdizione eterna. Datti tempo e fiducia.


R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente OspiteTecla del 20/11/<strong>2005</strong> 22.36.59<br />

Caro Alberto, ti sembrerà strano perchè come dici tu il tuo passato è breve ma io penso che quandosi è molto<br />

giovani si guarda al proprio passato cioè all'infanzia con molto più dolore di quandosi è più grandi,perchè alla<br />

tua età le emozioni sono molto più intense. Pian piano si impara a distaccarsi un pò, ci si sente meno confusi, si<br />

acquista la capacità di essere più indulgenti con se stessi. si comincia a capire che gli sbagli commessi non sono<br />

una perdizione eterna. Datti tempo e fiducia.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Maurizio Cusani del 25/11/<strong>2005</strong> 22.34.33<br />

Caro Alberto. Da 6 a 6. Te lo dico in modo chiaro. Anch'io la pensavo così. La tua età è la peggiore. Poi, più si<br />

va avanti, più va meglio. Ma bisogna fare qualcosa che per un 6 non è poi così difficile: applicarsi, perseverare,<br />

stringere i denti. Si impara così a guardare avanti e non indietro. Pensa non all'ieri nè al domani. Ma solo a<br />

quello che puoi fare oggi. Subito. Ora.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Utente Ospite del 27/11/<strong>2005</strong> 12.10.12<br />

Essendo un quattro,conferno con cognizione di causa,aggiungo,se la cosa può aver euna qualche utilità,che non<br />

è solo quando vi è una grande rilevanza emozionale,credo che il quattro sia dotato anche di una grande<br />

memoria ,per così dire,"sensoriale" forse è questo anche ad alimentare il suo lato creativo.Dubito infatti<br />

che,considerato che ho incontrato e riconoscito perfettamente dopo quindici anni,persone a cui avevo chiesto<br />

l'ora o l'indicazione di una strada,che esse avessero una qualunque rilevanza emozionale . Ciao<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Alberto/Neottolemo del 27/11/<strong>2005</strong> 19.01.59<br />

Hai proprio ragione Maurizio, anzi, ti ringrazio per i consigli che mi stai dando, sono per me molto utili anche<br />

perchè siamo due bei 6 :-) comunque, per quanto riguarda ciò che dici, di fare quello che mi passa per la testa<br />

di pensare al presente al subito a quest'istante, per quanto mi sforzo di farlo..poi, alla fine, c'è quel piccolo<br />

rimorso che ogni tanto balza fuori...proprio oggi stavo pensando a una cosa di qualche mese fa (figurati :-P)<br />

però poi mi sono distratto e me la sono dimenticata, e quando poi non mi è venuta più in mente mi sono sentito<br />

meglio...per una volta, sono riuscito ad evitare il rimorso..ehehe..Grazie ancora, dei tuoi utili consigli :-)<br />

Alberto.<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di magamaghina del 28/11/<strong>2005</strong> 0.46.48<br />

caro alberto, come tutti gli esseri umani. ogni tanto anche io nella mia quotidianita' penso al passato....e rivedo<br />

momenti belli e momenti butti. una cosa pero' ti chiedo:per cio' che e' possibile, non e' meglio affrontare le<br />

situazioni anche se riguardano un passato non troppo passato? magari un senso di colpa che ti porti dentro,una<br />

domanda per la quale non hai avuto risposta....invece di lasciare crescere dentro di noi le situazioni non<br />

sarebbe meglio riaprire un argomento? non e' solo un consiglio, ti sto chiedendo se ritieni che questo sia<br />

possibile nella tua persona. magari cosi' facendo potresti vedere le cose in maniera diversa, e darti una po' piu'<br />

di serenita'....un abbraccissimo...<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di Alberto/Neottolemo del 29/11/<strong>2005</strong> 12.32.08<br />

cara ziuzzola, è vero ciò che dici, che magari sarebbe meglio affrontare quella questione che mi rimane<br />

impressa nella mente e mi fornisce quotidianamente uno spunto per il mio caro senso di colpa, però, è anche<br />

vero, che per me, non è una cosa irrisolta che mi crea problemi, bensì un senso di colpa per una cosa che ho<br />

fatto io oppure, per una cosa già chiarita, che magari però, mi ritorna in mente d'improvviso riportandomi alla<br />

mente quell'errore che posso aver fatto io, o che possono aver fatto gli altri verso di me, poi io non sono una<br />

persona che si mette a conversare dei miei problemi anche con le persone a me più care, se lo faccio, è<br />

solamente per cercare sicurezza ma, non sempre mi va tanto di riportare alla mente quella determinata<br />

immagine, che avevo dimenticato diciamo, che sono un pò timido nell'aprirmi completamente ed affrontare<br />

quella cosa, forse, è proprio il timore che mi rende timido e mi impedisce spesso di aprirmi completamente e di<br />

dire ciò che penso, o ciò che mi ha deluso profondamente, o una sofferenza, e credo che tu lo sappia bene,<br />

anche perchè quando parliamo di me, di quello che faccio a scuola, se c'è qualche interesse, se c'è qualcosa che<br />

non va, la mia reazione o è un semplice "niente" o un gesto vago come a cambiar discorso ( sembra strano<br />

stesso a me di aver scritto queste cose :-P). Non so se riesci a capire quel che ho scritto..spero di si..un<br />

Bacione grosso, Alberto :-).<br />

R: La formidabile memoria emozionale dei Quattro. di magaziuzzola del 29/11/<strong>2005</strong> 23.50.08<br />

amore, io lo so come sei fatto e ti osservo spesso. capisco cio' che dici e so anche che per un quieto vivere tu<br />

preferisci non chiarire le cose e lasciar correre, ma solo in apparenza. capisco anche quanto sia difficile<br />

comunicare agli altri i propri disagi, anche io e la nonna discutiamo e lo sai, anche con mamma e' cosi e spesso<br />

si soffre....ci sono cose nella tua vita che non puoi cambiare, ma solo cercare di accettare e non e' facile . ma<br />

tante altre le puoi discutere, le puoi chiarire o semplicemente comunicare....dai anche al prossimo la possibilita'<br />

di capire che magari ti ferisce suo malgrado. anche io posso sbagliare con te, ,ma se tu non me lo fai capire


come posso crescere nel rapporto con te??? tutti abbiamo bisogno di tutti... so che non sono nella posizione di<br />

guarire alcune tue ferite, forse quelle piu' grandi che derivano da una persona che tu sai....ma per il resto posso<br />

dirti che e' il caso di non arrendersi, ma di avere il coraggio anche di manifestare un disagio per un torto<br />

ricevuto o il desiderio di aggiungere una parola ad un accaduto ormai lontano....non e' tempo perso, credimi....<br />

ps... sono orgogliosa di te....<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 13.55.18<br />

Aggiungo anche che da quando sono entrata in contatto con l'enneagramma ho incontrato diverse persone che<br />

seguono il sufismo ma mi paiono tutte molto, molto diverse fra loro e non riesco a trovare un pò il bandolo della<br />

matassa....non è che sia fondamentale ma qui abbiamo te e Maurizio che ne capiscono e mi pare anche Antonio<br />

(a proposito come era quel libro "base" che consigliavi, capitano?)e poi l'enneagramma ha molto a che vedere.<br />

Quindi reputo necessario capirci qualcosa? Eleonora, illuminami! Melinda<br />

R: Notizie dal nord di Antonio Barbato del 01/11/<strong>2005</strong> 23.21.38<br />

I Sufi di Idries Shah, Edizioni Mediterranee, oppure, in alternativa, Pensiero ed Azione Sufi libreria editrice<br />

Psiche, leggendo in particolare il capitolo intolato Osservazioni di una Scuola Sufi di Hoda Azizian. Il<br />

collegamento fra sufismo ed enneagramma, comunque, non è stato mai provato e molte tracce si sono rivelate<br />

false.<br />

R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 23.49.07<br />

Ehm, scusate ma debbo dire alcune cose molto dure: 1) Burhanuddin è un falso sufi 2) i libri di Shah sono<br />

molto vecchi (circa 50 anni fa) e io non mi farei visitare gli occhi con tecniche di 50 anni fa. 3) il collegamento<br />

non solo c'è con il sufismo ma anche con certe vie tantriche.<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 23.57.28<br />

Melinda, il Sufismo è una filosofia pratica. Lo si conosce praticandolo. E' una Via di ricerca e di sviluppo<br />

psicologico e spirituale alla cui base vi è la convinzione che l'uomo deve scoprire la verità di se stesso<br />

attraverso la propria esperienza personale e non per "sentito dire". Nelle scuole sufi si utilizzano delle tecniche<br />

specifiche per ciascuno di noi, che con la pratica e l'intenzione possono condurre i ricercatori allo sviluppo di se<br />

stessi. Ci sono dei maestri che possono indicarci la via soltanto perchè essi già l'hanno percorsa ma non<br />

possono fare il lavoro per noi. Il Sufismo va oltre qualsiasi religione e, contemporaneamente, ingloba tutte le<br />

religioni, la loro verità essenziale. E' un'ottima Via. Ci sono molti Ordini Sufi e ci sono scuole anche in Italia. Una<br />

è quella di Gabriele Mandel, a Milano (frequentata dal nostro Maurizio), un'altra è quella che fa capo ad Omar<br />

Alì Shah (morto da pochissimo e sostituito adesso dal figlio), un'altra ancora è quella da cui proviene<br />

Burhannudin di cui ti ho scritto. Ma ce ne sono anche altre. Comunque, se vuoi fartene un'idea più precisa, su<br />

internet troverai parecchie cose. Se poi vuoi approfondire, ti dò qualche titolo di libri: 1) LA VIA DEL<br />

CERCATORE di Omar Alì Shah - Libreria Editrice Psiche 2) SUFI: LA PRESENZA QUI ED ORA di Kabir Edmund<br />

Helminski . Maurizio, potresti darci qualche titolo di Mandel? So di non essere stata esauriente, ma sicuramente<br />

la lettura di uno di questi libri ti aiuterà molto di più. baci. ele<br />

R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.02.10<br />

Acci, Ele, insisto, Shah è cosa vecchia, Burhanuddin è una marpionata che non ha nulla a che fare con il<br />

sufismo. Mandel ha scritto più di 300 libri! Comunque "La via del sufi" di Gabriele Mandel Bompiani 2001 è il<br />

testo più attuale. Costa anche poco perchè è in economica.<br />

R: Notizie dal nord di Sirenella del 02/11/<strong>2005</strong> 0.05.42<br />

Pensa un po' che direbbe qualcuno se gli anni in cui e' stato scritto qualcosa togliessero a quel testo la sua<br />

validita'....il vangelo e' di circa...ehm...duemila anni fa??? :-) :-) ma ce l'hai proprio con questo shah eh??<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 0.08.17<br />

Maurizio, potresti spiegarmi perchè Burhanuddin è un falso sufi? E' Nazim, a quanto ne so io che gli ha dato il<br />

mandato di tenere seminari in Europa. Ti assicuro che non sono affatto in polemica. Voglio solo sapere e capire.<br />

Io ho partecipato ad un suo seminario una sola volta ma ricordo che mi fece una buona impressione. L'unica<br />

cosa sulla quale fui titubante è che mi resi conto che (anche se non l'ho mai chiesto) in quella scuola dovevi<br />

necessariamente aderire all'Islam, mentre nel gruppo che avevo seguito io precedentemente (Omar Alì Shah)<br />

non era necessario. Forse i libri di Idries Shah sono vecchiotti ma non quelli del fratello Omar. ciao. ele


R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.08.55<br />

No, povero! Shah era un grandissimo (e anche il fratello) ma il sufismo è "QUI ED ORA" e non è una filosofia, è<br />

una PRATICA. Le cose scritte 2000 anni fa sono un testo sacro (anche se manipolato dall'uomo!) E' una<br />

dimensione diversa.<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 0.27.03<br />

Maurizio, per favore leggi il mio post precedente nel quale ti chiedo di Burhanddin e chiariscimi le idee. Grazie<br />

R: Notizie dal nord di maurizio cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.43.49<br />

Ele, un solo punto fondamentale fra tanti: Un sufi non cerca proseliti. Mai. Anzi.<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 9.44.19<br />

Molto interessante lo scambio di opinioni. Riassumo per verificare se ho capito: non è certo che il sufismo e<br />

l'enneagramma siano collegati. Esistono diverse scuole di pensiero all'interno del sufismo (e non interpretazioni<br />

diverse dello stesso pensiero). Non si capisce cosa sia: una filosofia? Una religione? Una disciplina di pratica<br />

interiore/esteriore di vita quotidiana? Non è necessario aderire alla religione islamica per praticarlo. Mi pare non<br />

abbia dogma ma è un adeduzione logica che non trova evidenza tra i vostri scritti. Il libro antico sembrerebbe il<br />

più interessante per arrivare alle origini primarie ma pare che, secondo la politica dle qui et ora, si ainvece<br />

troppo vecchio......(concordo però su quanto afferma Sirenella nel paragone con la Bibbia)....... Potete aiutarmi<br />

ancora un pochetto? Sono in difficoltà a seguirvi e mi pare che ognuno sia molto determinato in quello che<br />

afferma il che mi piace molto m anon aiuta a trovare una idea un minimo unitaria sul che cosa è! Non cerco una<br />

verità assoluta e tantomeno dove stia la ragione, sia chiaro, ma una possibile via di migliore comprensione. O<br />

mi resta scrivere i titoli dei libri su pezzettini di carta piegati e scegliere a occhi chiusi uno di questi? Maurizio,<br />

tu non hai scritto nulla in proposito? Melinda<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 9.48.21<br />

Dimenticavo. Una cosa molto interessante che mi era subito saltata all'occhio. Così come l'enneagramma si<br />

incarna nel proprio "asceta" così pare sia il sufismo.....questa è una situazione empatica tra i due argomenti che<br />

paiono quindi in forte sintonia. Melinda<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 15.16.53<br />

No, Melinda, io e Maurizio non siamo in contrapposizione. Concordo con lui che il sufismo è innanzi tutto<br />

PRATICA. Non esistono varie scuole di pensiero ma diversi Ordini che utilizzano tecniche di lavoro differenti, il<br />

cui scopo è il medesimo. Maurizio, hai ragione sul fatto che un Sufi non cerca proseliti. E' verissimo. A questa<br />

domanda, Burhanuddin rispose che i tempi erano cambiati e che era venuto il momento di farlo. ciao<br />

R: Notizie dal nord di Maura Amelia Bonanno del 02/11/<strong>2005</strong> 16.48.58<br />

Conosco Burhanuddin, diciamo "abbastanza bene", e non mi sento di proferire se sia un "vero" Sufi o no, poiché<br />

non sono nessuno per poterlo dire, ma mi sento di scrivere qui pubblicamente che secondo me la cosa che lo<br />

rende poco trasparente è un grande orgoglio spirituale. Credo che ciò che fa non sia male intenzionato, e con<br />

questo non lo sto giustificando né giudicando, desidero semplicemente dare la mia opinione e fotografia di<br />

quest'uomo. Gli sono grata per certe cose e sebbene mi sia sentita da lui molto ferita, non ho sentito cattiveria<br />

intenzionale, ma un grande orgoglio, e l'orgoglio di danno come sappiamo, ne fa. D'altronde credo che chi<br />

intraprende certe vie, me compresa, deve aspettarsi che i propri aspetti vengano molto più a galla di prima, sta<br />

a noi essere svegli e riconoscerli, non sempre è semplice, è più facile vederli negli altri. A causa di questo<br />

orgoglio che sento e vedo in lui, e chissà anche per quale altro motivo sconosciuto alla mia consapevolezza, non<br />

lo ritengo comunque uno sheick e neppure un maestro, lo ritengo un uomo in cammino, un compagno di<br />

viaggio. Riguardo a Idries Shah, a me piace molto, ed il suo "Imparare ad imparare" è un libro secondo me<br />

attualissimo, di quelli da leggere più volte nella vita, per scoprire "dove si è". Mau<br />

R: Notizie dal nord di Antonio Barbato del 02/11/<strong>2005</strong> 17.18.05<br />

Giusto per amore di verità e senza spirito di polemica: 1) L'ultimo libro pubblicato di Shah è del 1996 (bene hai<br />

fatto, Maura a citare Imparare ad imparare) e ci sono raccolte, ancora in folio, di suoi scritti posteriori 2)<br />

Burhanuddin può essere visto in molti modi e molto si può discutere del suo nafs, ma non si può negare che<br />

abbia ricevuto incarico da al-Haqqani e, quindi, che sia uno sul "cammino" come molti altri 3) Fare differenze di<br />

"trattamento" a seconda della religione professata, è una forma come un'altra di proselitismo condannata da<br />

tutti i maggiori "santi" sufi 4) L'unico e solo che può definirsi a pieno titolo "Sufi" è colui che, come diceva<br />

Mansur, ha raggiunto il fana (l'annichilazione). Ciò detto, va ribadito che questo tema è condiviso da molti, ma<br />

esclude altrettanti altri, per cui sarebbe opportuno, per non creare una forma di gruppo nel gruppo, che<br />

restasse esclusivo di uno scambio epistolare. Sono prontissimo, se lo volete, ad inviare a chi è interessato una


e-mail con tutti gli indirizzi.<br />

R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 21.50.10<br />

Se ci sono due ceste di frutta, uno raccolto da due giorni e uno appena raccolto, io preferisco servirmi di quello<br />

dove giace la frutta appena raccolta. Ognuno faccia come crede. Ognuno si piglia il maestro che più lo aggrada.<br />

Se sbaglia, imparerà, si spera. Anche questo può servire e non c'è nulla di male. Ma se un uomo pratica<br />

medicina senza essere laureato io debbo denunciarlo. Io posso testimoniare questo e voi siete liberi di crederci<br />

oppure no. Un "grande maestro sufi" di Cipro, autoproclamatosi tale, salvo inventarsi in seguito ascendenze<br />

singolari, che perora la sua causa a un maestro sufi per poter essere iniziato in Turchia. Molto poco sufi, molto<br />

molto poco.<br />

R: Notizie dal nord di Maura Amelia Bonanno del 02/11/<strong>2005</strong> 22.01.05<br />

Scusa Maurizio, mi interessa ciò che scrivi, ma adesso non si capisce più se stai parlando di Burhanuddin o di<br />

Maulana. Concordo con Antonio sull'evitare discussioni qui nel forum, se hai voglia di scrivermi in privato di chi<br />

stai parlando, mi fara piacere, puoi chiedere il mio indirizzo ad Antonio se vuoi farlo, grazie, mau<br />

R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 22.36.46<br />

Direi, a questo punto, che ne parliamo quando ci vedremo. Ma il concetto è che ognuno usi il proprio cuore e il<br />

proprio intuito e non sbaglierà. E che esistono, comunque, nella vita, certe regole di "buona educazione".<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 9.54.13<br />

Scusate, noto i toni accesi e ritengo che sia positivo e spesso accade quando è in gioco quello in cui ognuno<br />

crede. Positivo è che ognuno di voi crede fortemente in quanto afferma ed è molto bello. Il confronto è sempre<br />

utile e mai inutile, le rigidità le amo meno ma le comprendo quando certi stimoli passano a fior di pelle. Ho<br />

perso la capacità di potermi fare una idea se non quella che il sufismo raccoglie, intorno a se, possibili chiavi di<br />

lettura differenti e come il cristianesimo fa tramite il cattolicesimo, il protestantesimo e la visione anglicana<br />

(Sirenella, ci sta questo parallelismo???). Dite che non raccoglie proseliti ma a me, visti da qui, lo sembrate<br />

parecchio e, aggiungo, dal mio punto di vista, non disturba affatto ma anzi ammiro la forza della ragione che<br />

ognuno di voi afferma e difende. Siete persone che credono molto (come me del resto ma non in questa strada<br />

che al momento non conosco). Credo che mi resti leggere per capire, più di un testo (Antonio, ci risamo con le<br />

indigestioni?) e magari riuscire a infilarmi in qualche incontro......però, poichè le idee sono poche e confusse<br />

preferisco mandare sullo sfondo questo argomento. Se invece si riesce a chiarire ben venga. Una buon<br />

agiornata a tutti. Melinda<br />

R: Notizie dal nord di Maura Amelia Bonanno del 03/11/<strong>2005</strong> 11.07.15<br />

Concordo con te Maurizio, che l'unca cosa che possiamo fare usare il nostro cuore, credo anche che riguardo a<br />

questa cosa non abbiamo scelta e che non sia possibile sbagliare. Mi sarebbe piaciuto in ogni caso ricevere una<br />

risposta per comprendere di cosa stavi parlando, aspetterò di incontrarci. Per Marina: la mia intenzione qui è<br />

quella di comprendere, non mi sono resa conto di voler difendere qualcuno o qualcosa, grazie per avermelo<br />

fatto notare. Mau<br />

R: Notizie dal nord di Utente Ospite Lia del 04/11/<strong>2005</strong> 19.06.58<br />

Salve. Anche io ho partecipato al seminario di Burhanudin (non so se è scritto bene) , ma a differenza di Ele io<br />

ci sono andata un pò più scettica e , lei lo sa, non ne ho avuto una buona impressione. Quello che dice Maurizio<br />

dunque mi pare approprirato. Cerca proseliti, tanto che ne ha parlato "rai tre" dei suoi seminari. Tenta di<br />

inserire elementi di islamismo che non condivido affatto, come copertura di cosce e di capo per le donne ,<br />

famiglia a tutti i costi e un modo di pregare molto vicino a quello dei "normali" musulmani. In più con me è<br />

stato anche pesante... ma io in generale ho problema con tutti i leader! Ora che però trovo una voce autorevole<br />

che mi conferma, rinsaldo la mia opinione. Però è stata un'esperienza diversa dal solito e... sembrava un luogo<br />

per gente affranta e cuori solitari... (in quel momento anche il mio) in cerca di una risposta alle proprie<br />

sofferenze. Le cose buone del seminario le potrà dire Ele che non è uno spirito criticone come il mio! (Sarò un<br />

1?) Baci<br />

R: Notizie dal nord di Utente Ospite Lia del 04/11/<strong>2005</strong> 19.20.28<br />

Non avevo letto il post di Maura che invece trovo molto interessante. Sì io sentivo un grande orgoglio che non<br />

ho stentato a definire anche narcisismo... sì. Brava Maura hai colto bene! Lia<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 04/11/<strong>2005</strong> 21.45.07<br />

Scusa, Antonio, dico solo l'ultima cosa per rispondere a Lia, e poi, come tu ci hai invitato a fare non ne parlerò<br />

più (anche se, a dir la verità, non sono d'accordo con la tua richiesta, ma mi adeguo). Lia, ne abbiamo parlato


tanto ma credo che su questo punto non ci intenderemo mai. I motivi che ci vedevano insieme a quel seminario<br />

non avevano niente in comune, partono da due visioni diverse del mondo e vanno in una direzione diversa. E'<br />

ovvio che tutto ciò che tu hai trovato assurdo, io l'ho preso in considerazione, e su tutto ciò che tu hai criticato<br />

io ho sospeso il giudizio. Una cosa importante, però, che vorrei sottolineare, è che ho imparato che non si può<br />

giudicare nessuno, tantomeno una persona che percorre da tanti anni un cammino spirituale, si chiami<br />

Burhanuddin o Pinco Pallino. Posso farmi un'idea di quello che mi propone una persona del genere e può<br />

trovarmi disponibile o meno a condividerlo. Se non sono disposta a condividerlo, va bene, ma criticare proprio<br />

no. Cerco di guardare il contesto in cui vive la persona e posso anche pensare che è condizionato anche lui dalla<br />

sua cultura. Inoltre, anche tra le persone più evolute ci sono infinite differenze di livelli, per cui è chiaro che non<br />

sempre ti capita davvero il "Maestro" come Gesù Cristo. Ma una cosa è certa: ne devo fare di cammino e tanto<br />

anche! prima di poter solamente osare pensare di esprimere un giudizio negativo su qualcuno che percorre una<br />

strada di evoluzione da molto tempo, e che quindi, si trova tanto più avanti di me nella comprensione delle<br />

cose. Un'ultima cosa. Se ci si fa impressionare da quello che si vede apparentemente, non si troverà facilmente<br />

un maestro. Se leggi i libri di alcuni maestri sufi contemporanei, sembra che siano tutti pieni di sé, eppure io<br />

credo che questo comportamento nasconda altro. Mi fermo qui. Un bacio. ele<br />

R: Notizie dal nord di Antonio Barbato del 04/11/<strong>2005</strong> 23.20.49<br />

Ele, forse non mi sono espresso bene. Io non volevo proibire alcunché, ma stavo solo evidenziando il fatto che<br />

molti dei lettori potrebbero essere tagliati fuori da una discussione che presuppone una conoscenza, non<br />

condivisa, di argomenti specifici. Un altro motivo, inoltre, per non continuare sul forum una certa parte della<br />

discussione, stava nel fatto che si esprimevano giudizi su persone che non partecipavano al colloquio e non<br />

potevano, pertanto, manifestare la loro posizione in proposito. Ecco perché mi ero offerto di fare avere gli<br />

indirizzi e-mail di coloro che potevano essere interessati al discorso in via privata.<br />

R: Notizie dal nord di Eleonora Grillo del 05/11/<strong>2005</strong> 18.49.23<br />

E' vero, Antonio, hai ragione. Un bacio. ele<br />

R: Notizie dal nord di Utente Ospite Lia del 06/11/<strong>2005</strong> 12.33.59<br />

Condivido la posizione del capo sul fatto che l'argomento potrebbe essere troopo specifico, ma mi faccio una<br />

domanda sull'altra osservazione. Io penso che quando una persona si mette in gioco, diventa un personaggio<br />

più o meno pubblico si espone a critiche di ogni tipo. Altrimenti non potremmo criticare i nostri politici perchè<br />

non sono presenti. Ciao Lia<br />

R: Notizie dal nord di Maurizio Cusani del 25/11/<strong>2005</strong> 21.31.53<br />

Eccomi dopo una lunga assenza. Scusatemi tutti. Confermo allora l'incontro del 28 sera da me. Serata molto<br />

tranquilla. Solo una bella chiacchierata.<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 26/11/<strong>2005</strong> 11.31.02<br />

Rispondo anche per conto di Maura che ritengo sia già fuori Genova. Maura ed io ci saremo. Buon weekend.<br />

Melinda<br />

R: Notizie dal nord di Marina Mele del 29/11/<strong>2005</strong> 22.10.25<br />

Grazie Maurizio. Molto interessante l'incontro di ieri sera. Spero non ci fermeremo al primo incontro. Maura, mi<br />

è piaciuto moltissimo conoscerti. Un abbraccio. Melinda<br />

momentanamente ritorno<br />

Inviato da: Teresa Terry Maruzzella ....<br />

...evvai..quante identità..riesco a stento a riconoscermi in una, ma forse averne tante non è poi tanto male.<br />

Allora rieccomi qua, siete molto carini a chiedervi di me. Sto molto meglio, sempre in combattimento, ma bene,<br />

sono fiduciosa e cerco di vivere nel qui ed ora, non si può fare altrimenti credetemi. Si Lia sono proprio io e da<br />

quello che sono riuscita a leggere di te confermo che se tu non sei un 4 conservativo io sono un Uno..ma poi<br />

chissà. Ma quanti messaggi..come farò a leggerli tutti? devo ancora ripristinare il pc di casa..solo li, in qualche<br />

domenica uggiosa e fredda potrò dedicarmi alla lettura dei vostri post e dare il mio contributo alla<br />

comprensione di noi stessi!Sono da poco tornata da una full immersion di enneagramma con un'altra settantina<br />

di adepti, sempre intenso e interessante il lavoro Antonio. A proposito ma una capatina a Salerno la potete fare<br />

tu e la Giobi o no? Ragazzi sono al lavoro e devo lasciarvi ma tornerò presto. Un abbraccio grande a tutti. Tere<br />

R: momentanamente ritorno di Lauretta/Tenerona del 28/11/<strong>2005</strong> 12.34.11<br />

Ciao Terry... bentornata. Di certo non sono affari miei e Lia la conosco solo da Forum ma mi sembra proprio che


sia Uno come me, a spasso sull'asse col 4 ma pur sempre uno. Negli ultimi due corsi di Antonio sui sottotipi era<br />

evidente la connessione stretta anzi, la somiglianza tra il 4 di conservazione e l'uno (aggiungerei sessuale) ma<br />

sta nei modi la differenza e mi sembra che quelli di Lia siano da Uno... Ho detto la mia, perdonatemi e vedete<br />

voi. :-) Un bacione<br />

R: momentanamente ritorno di Utente Ospite Lia del 28/11/<strong>2005</strong> 19.12.37<br />

Ciao Teresa, sono contenta di sentire che stai bene. Ti mando un caro saluto e ripassero il 4 di conservazione<br />

prima di osare una risposta. Sai, anche quando leggo le tipologie nevrotiche in testi di psichiatria e psicologia,<br />

non mi ritrovo in nessuno in particolare, ma mi pare di avere un pò di tutti o quasi. Non sono definita e in fondo<br />

questo non mi dispiace. Mi associo a te per la capatina a Salerno di Antony e Giovi. Baci Lia<br />

R: momentanamente ritorno di Sirenella del 28/11/<strong>2005</strong> 20.58.40<br />

se posso lanciare un sassolino anche io....io avrei scommesso 10 a 1 che Lia fosse un 4! Buffo....Lia vedi di<br />

risolvere sta cosa perche' siamo tutti curiosi a questo punto!<br />

R: momentanamente ritorno di Sirenella del 28/11/<strong>2005</strong> 21.04.58<br />

p.s. Teresa noi siamo sempre qui ad aspettarti, mi fa piacere rileggerti e sapere che stai meglio, combattiva<br />

come sempre...aggiustalo sto pc mi raccomando!! Non ti mando uno dei miei tecnici perche' finiresti col<br />

rimanere senza computer per almeno un anno!! :-( a presto teresina..<br />

R: momentanamente ritorno di Marina Mele del 29/11/<strong>2005</strong> 15.04.29<br />

Ciao Terry. Felice di leggere tue buone notizie! Unabbraccio. Melinda<br />

Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi!<br />

Inviato da: Alessia Palumbo<br />

Lavorando come psicoterapeuta con i sistemi familiari e da una breve e superficiale osservazione di alcune delle<br />

famiglie più disfunzionali che ho in trattamento ho notato che in quelle ritenute (non solo da me ma anche dai<br />

neuropsichiatri invianti) più patologiche, spesso anzi spessissimo gli enneatipi dei figli siano "uguali" a quelli dei<br />

genitori. Faccio degli esempi: 1) In una famiglia a transazione psicotica la madre è un 6, il padre è un 5 (in cui<br />

si evidenziano le caratteristiche patologiche), i tre figli sono due 6 ed un 5 (tutti con difficoltà, l'ultimo<br />

autistico). 2) Un'altra famiglia in cui la madre 4 è affetta da un disturbo ansioso-depressivo grave, il padre è un<br />

7, i figli sono un 4 (con gravi difficoltà relazionali) ed un 7 (con un deficit cognitivo). 3) Un'altra ancora in cui si<br />

evidenziano chiari segnali di psicopatologia grave (seppur compensata, ma mai evidenziata nè curata) in un<br />

padre 5, la madre è un 4, il figlio è un 5 inviato con una diagnosi di esordio psicotico. 4) Padre 7 (affetto da un<br />

delirio di onnipotenza), madre 6 (grave ossessione per la pulizia e manie paranoiche), figli 6 (in trattamento per<br />

gravi difficoltà comportamentali) e un altro 7. NON VI TEDIO ULTERIORMENTE, ma queste sono solo alcune<br />

delle famiglie in cui ho notato una corrispondenza dei caratteri trasmessa dai genitori ai figli. Mi sono chiesta<br />

se, tenuto conto che il livello di invischiamento e di mancata o carente differenziazione tra il sistema genitoriale<br />

e quello filiale in queste famiglie è evidentissimo, non potesse essere una delle ipotesi per cui, in un sistema<br />

chiuso (e quindi rigidamente imperniato su se stesso, con un intenso rifiuto al "fuori" vissuto come pericoloso e<br />

pauroso) non ci sia maggiore possibilità che i figli adottino lo stesso modello (enneatipo) genitoriale,<br />

esasperandone le caratteristiche patologiche. Che ne pensate? Un bacione a tutti Alessia<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

20/11/<strong>2005</strong> 20.43.35<br />

Ciao Alessia. Mi ha colpito molto quanto hai scritto nel senso che è interessante osservare quanto certe<br />

situazioni degenerative siano potenti fino a diventare croniche e recidivanti anche sul piano psicologico. Mi<br />

interessa dibattere questo tema per una serie di ragioni. Ti pongo una domanda per capire meglio. I genitori<br />

che vivono questi stati devianti, che tu sappia, da che età sono usciti dal loro stato di equilibrio? E' utile, credo,<br />

per capire in quale momento loro ci sono entrati e da quale momento, quindi, i figli lo hanno, di conseguenza<br />

subito. Grazie. Melinda<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

20/11/<strong>2005</strong> 20.46.23<br />

Mi viene un'altra domanda. Come agisci tu, in qualità di psicoterapeuta ed esperta di enneagramma in questo<br />

caso? cioè l'enneagramma ti è utile e quanto, oltre alla lettura di partenza e riconoscimento, nelle azioni che<br />

svolgi di aiuto e supporto a loro? Si potrebbe anche affermare che vi sono delle "repressioni" comuni in<br />

particolare? Ancora grazie. Melinda


R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Sirenella del<br />

20/11/<strong>2005</strong> 21.24.52<br />

Alessia scusa, ho notato che i casi che citi coinvolgono sopratutto certi enneatipi, ossia il 7,5,6 e 4. E' solo un<br />

caso? O tra gli altri che non hai citato puoi riscontrare analogie in questo senso? E' possibile che determinati<br />

gruppi siano piu' "sensibili" ai condizionamenti da "nucleo chiuso" a cui ti riferisci? Io ovviamente non sono una<br />

psicoterapeuta, e non ho nessuna specializzazione in questo senso, pero' la prima domanda che mi sono fatta e'<br />

questa: se i genitori hanno avuto un cosi' forte ascendente sui figli, tanto da trasmettere le loro patologie alla<br />

prole compromettendone il "modus operandi", e' possibile un errore di lettura del loro enneatipo? Dei figli dico.<br />

Se hanno acquisito per condizionamento "il fare", non e' detto che a livello profondo ci sia davvero la stessa<br />

Passione, ma e' talmente sotterrata dalle modalita' acquisite da non risultare evidente. Pensi sia possibile? Si<br />

tratta di persone che vivono situazioni patologiche, e per quanto ricordo piu' e' grave il livello della patologia<br />

piu' e' difficile "distinguere" l'enneatipo di appartenenza. Quasi come se oltre un certo livello le differenze<br />

tendessero a sfumare. Le mie sono solo domande che nascono dalla curiosita' e dall'istinto, non certo dalla<br />

conoscenza. Quindi scusa se magari faccio ragionamenti sballati o banali... :-)<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Alessia Palumbo del<br />

20/11/<strong>2005</strong> 22.51.39<br />

Ciao a tutte, mi fa piacere riscontrare un interesse su questo tema....mi sento meno sola con le mie domande.<br />

Cara Melinda in terapia vengono solitamente inviati i bambini, sono io che coinvolgo le famiglie...e dalle loro<br />

storie emerge spesso che i genitori hanno avuto, a loro volta, difficoltà di svincolo dalle famiglie d'origine, o<br />

ancora peggio sono rimasti invischiati-dipendenti dai propri genitori senza poter sperimentare una vera e<br />

propria differenziazione e quindi non hanno ancora raggiunto una sana individuazione. Spesso le donne si sono<br />

sposate per fuggire da padri percepiti come padroni e gli uomini, invece, seppur palesemente disturbati, non<br />

hanno mai ricevuto cure specifiche. Stiamo comunque parlando di un'utenza specifica, tipica di certe zone<br />

napoletane e dell'interland, caratterizzate da un basso livello socio-culturale. Per quanto riguarda gli enneatipi<br />

(rispondo a Sirenella) più frequentemente in terapia ci vengono i 4, i 6 ed i 2, ma, poichè il Centro dove lavoro<br />

è per bambini, spesso i genitori credono di partecipare agli incontri per i problemi del figlio (negando un loro<br />

bisogno). Di psicoterapia ne avremmo bisogno tutti....ma sembra che alcuni enneatipi siano più disposti ad<br />

ammetterlo!!!! L'enneagramma mi è molto utile in terapia, soprattutto nelle fasi iniziali (quando ho bisogno di<br />

inquadrare la persona e di entrare in contatto profondo con lei) e poi lo utilizzo, credo anche senza troppo<br />

pensarci perchè ormai fa parte di me, continuamente nelle sedute, per comunicare meglio soprattutto con<br />

alcuni tipi che, solitamente sono molto distanti dal mio carattere o dal mio modo di pensare e vivere. Per<br />

quanto riguarda gli errori, hai ragione Sirenella, più è grave la patologia più mi è difficile riconoscere il tipo:<br />

fortunatamente seguo bambini i cui disturbi non sembrano essersi strutturati completamente per cui è possibile<br />

riconoscerne la tipologia, che, ripeto spesso è simile a quella del genitore "patologicamente" più grave. Non<br />

credo, infine, che vi sia un condizionamento, ma una totale identificazione con i modelli genitoriali, senza<br />

possibilità di assumerne altri a causa dell'invischiamento relazionale di questi nuclei e della loro chiusura totale<br />

nei confronti dell'esterno (anche delle istituzioni come la scuola spesso vengono vissute come nemiche e quindi<br />

svalutate: come potrebbero i bambini trovare punti di riferimento o modelli nuovi se i genitori non si fidano di<br />

questi?). Spero di aver risposto a tutto e se non è così richiedetemelo....sono sempre un sette!!! Bacioni<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

21/11/<strong>2005</strong> 8.43.00<br />

Si. Alessia. Ti chiedo un approfondimento poichè credo di aver posto male la mia domanda, anche se in parte<br />

hai risposto, affermando che hai in cura i bambini e cerchi di tirar dentro i genitori. Perdonami perchè non è<br />

cosa facile. Provo quindi a spiegarmi meglio (speriamo!!!). Hai mai pensato di capire in quale momento della<br />

crescita il bambino ha incontrato il problema deviante del genitore che gli si è fissato nelle carni e nella<br />

memoria e provare a verificare se altrettanto era capitato ai genitori? Questo avrebbe a che vedere con un paio<br />

di passaggi importanti nella nascita dell'ennea tipo, mi pare! E se questo trovasse un suo eco interno provare a<br />

vedere dove sono le coincidenze...riesco a spiegarmi? Chiedo ad Antonio un aiuto perchè lui è molto esperto in<br />

questi passaggi psicologici nel percorso di crescita e nelle corrispondenze. Una ultima domanda. Riesci a far<br />

rompere gli schemi al bambino e a portarlo in uno stato di pensiero libero? (credo sia tra i tuoi obiettivi!)....e<br />

quando avviene, quel bambino come lo esprime? Mi interessa perchè studio e sto cominciando a lavorare sui<br />

talenti la cui espressione passa tramite la liberazione di una serie di condizionamenti e ovviamente avendo<br />

l'enneagramma come strumento di comunicazione, ecco spiegata la mia curiosità. Alessia, ti ammiro molto.<br />

Credo sia un lavoro complesso, di grande responsabilità e di grande soddisfazione. Buona giornata. Melinda<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Utente Ospite del<br />

21/11/<strong>2005</strong> 14.31.59<br />

Cerco di risponderti: non credo sia facile individuare il periodo esatto in cui un genitore condiziona un figlio,<br />

questo accade dalla nascita o meglio anche prima (ci sono studi che danno molta importanza al periodo della<br />

gestazione in quanto gli adulti si fanno delle immagini ben precise del loro figlio ideale e sviluppano delle<br />

aspettative che alla nascita spesso vengono deluse, se sono aspettative troppo irreali). Tutto questo per dire<br />

che se già i genitori hanno una patologia non ben identificata, nè evidenziata, nè riconosciuta e trattata


precedentemente, i bambini assorbiranno tutto se non da prima dai primissimi giorni di vita nella loro famiglia.<br />

Sulla terapia familiare ti rispondo stasera perchè adesso vado a lavorare....un bacione Alessia<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Utente Ospite del<br />

21/11/<strong>2005</strong> 15.50.17<br />

si potrebbe anche ribaltare la questione. I figli sono così problematici perchè dello stesso enneatipo o sono<br />

rimasti dello stesso enneatipo perchè problematici? Ossia con scarse capacità di distacco, differenziazione o<br />

disidentificazione dalla figura dei genitori? Insomma, già dal principio non sono riusciti a "veniorne fuori?". Chi<br />

lo sa... Credo che non ci sia una risposta, e se c'è non abbia enorme importanza. Se posso esprimere la mia<br />

opinione, credo che l'enneagramma sia un ottimo strumento di approccio per un terapeuta, ma si possa andare<br />

oltre. Altrimenti si rischia un pericoloso automatismo causa-effetto, e non è quello che vogliamo, credo... Buon<br />

lavoro! Francesca<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Antonio Barbato del<br />

21/11/<strong>2005</strong> 23.25.19<br />

Il punto centrale di tutta la dinamica è il contagio emozionale. In un qualunque sistema chiuso sociale (follie a<br />

deux, relazione triangolare, setta o altro) o familiare (la tradizionale famiglia con tendenze a percepire l'esterno<br />

come nemico, alieno e pericoloso), i membri non si trasmettono solo certi comportamenti per imitazione, ma<br />

anche un preciso "codice" emozionale e di pensiero. Questo spiega perché, in assenza di modelli<br />

comportamentali alternativi, i figli non riescono a compiere un percorso di differenziazione o perchè i membri di<br />

una setta siano tutti indottrinati nello stesso modo. Il tipo di appartenenza dei membri è, quindi, indifferente<br />

rispetto alla dinamica che lo determina. Alla domanda di Melinda sulla temporalità del condizionamento Alessia<br />

ha dato una saggia risposta, va aggiunto, tuttavia, che il processo di formazione dell'ego è simile a quello che<br />

porta alla nascita di un ruscello. All'inizio poche gocce si raggruppano in una certa direzione e, poi, tutta l'acqua<br />

segue quel corso in un modo che è quasi immodificabile. Se seguiamo questo esempio possiamo affermare,<br />

sulla base della ricerca empirica sulla formazione dell'ego, o senso di identità, nei bambini, che il processo<br />

decisivo si compie fra i due ed i cinque anni di vita.<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Alessia Palumbo del<br />

22/11/<strong>2005</strong> 16.09.16<br />

Parole sante capo!!!! Un bacione grande e per i prossimi giorni vi avviso che la mia sparizione non è per la mia<br />

"settità", ma perchè il mio PC ha preso un'influenza virale e l'ho portato dal dottore!!! Baci Alessia<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

24/11/<strong>2005</strong> 21.43.54<br />

Grazie Francesca. Mi è piaciuto molto quanto hai scritto. E' obiettivamente di grande stimolo anche per noi<br />

madri, sotto più punti di vista. Ciao Melinda<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

24/11/<strong>2005</strong> 21.44.43<br />

....e per noi figlie!!! Sempre Melinda<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Maurizio Cusani del<br />

25/11/<strong>2005</strong> 22.27.58<br />

Beh, al di là di tutto, ci sono alcuni dati pubblicati, no? Credo che il primo sia stato un lavoro francese che abbia<br />

asserito come non solo le ragazze anoressiche siano ascrivibili per lo più a una base 4 ma come il confronto<br />

serrato con la figura materna (respinta!) sia legato al fatto che la madre sia un 8 (o, aggiungerei, in subordine,<br />

da alcuni casi sporadici sondati, anche se meno ferquentemente, una madre 1)<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Franco Incandela del<br />

28/11/<strong>2005</strong> 0.16.55<br />

Cara Alessia, io mi domando se un altro elemento che può concorrere alla determinazione e/o al trasferimento<br />

dell'enneatipo nei figli di genitori con patologie varie, sia anche "l'idealizzazione" dei figli da parte dei genitori,<br />

ad esempio: una madre che ha sempre fallito nel rapporto con gli uomini arriva ad idealizzare il figlio maschio<br />

come "l'uomo ideale" appunto, trasferendo così ad esso anche le proprie patologie e modo di pensare. Che ne<br />

pensi? Ciao Franco<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Marina Mele del<br />

28/11/<strong>2005</strong> 8.58.43<br />

Condivido quanto ha scritto Franco Incandela, soprattutto perchè il tutto si attua con un meccanismo violento e


inconscio a cura dei genitori. Il problema è che poi il figlio introietta tali frustrazioni genitoriali e a un certo<br />

punto si trova in una piazza e deve decidere come agire nei confronti di questo "trauma" subito. Farlo suo o<br />

ribellarsi? E con quali modalità? Credo infatti che questa sia una fase, ai fini dell'enneagramma, fondamentale.<br />

Melinda<br />

R: Sistemi familiari, patologia mentale, enneagramma....AAA cercasi ipotesi! di Alessia Palumbo del<br />

28/11/<strong>2005</strong> 11.54.29<br />

Ciao Franco, l'idealizzazione dei figli è un meccanismo frequente in tutte le famiglie. In quelle di cui parlo io<br />

(sicuramente le più chiuse e patologiche) questo meccanismo (come altri) è ancora più totalizzante, e questo<br />

sembrerebbe comportare la quasi impossibilità da parte dei figli di attuare una scelta libera, una sana<br />

"ribellione" come dice Marina. Questa strada, ripeto in famiglie altamente patologiche (e non quindi in quelle<br />

comunemente nevrotiche), porterebbe un'identificazione affettivo-emozionale globale (con poche, se non nulle,<br />

possibilità di differenziazione-individualizzazione), quel contagio di cui parla Antonio, che sembrerebbe ancora<br />

una volta compromettere la capacità dei bambini di crescere in un modo sano. Lo sviluppo di una personalità<br />

sana, con queste premesse ed a causa di un ambiente completamente chiuso, sembra essere compromesso fin<br />

dal principio. Ambiente chiuso è quello in cui le relazioni sono invischiate, dove non sembra essere possibile lo<br />

scarto generazionale tra genitori e figli (in queste situazioni i figli spesso si assumono la responsabilità di<br />

"crescere ed accudire" genitori infantili o troppo malati per essere adeguati caregiving), dove il confronto con<br />

l'esterno (le istituzioni, per esempio, come la scuola) non è mai un confronto sano, in quanto l'ambiente esterno<br />

al proprio guscio viene vissuto come pericoloso, da combattere o peggio da evitare. Queste famiglie sembrano<br />

avere rapporti con la società caratterizzati dalla totale mancanza di fiducia in chi incontrano, dalla tendenza a<br />

svalutare qualsiasi iniziativa che possa aiutarli: sono mossi solo dalla diffidenza e dalla critica ad oltranza. Come<br />

potrebbero dei bambini, che vivono ed assorbono tali modalità, a uscire fuori desiderosi di confrontarsi,<br />

apprendere, imparare da qualcuno, se quest ultimo è vissuto come nemico?<br />

l'amore per un sei controfobico?<br />

Inviato da: valeria Palumbo<br />

e quest'amore come lo vede un bel sei controfobico? vi illumina una diretta interessata. il sei pensa che esista<br />

l'amore desidera darne tanto e riceverne ancora di più ma la sua compagna di vita..."la PAURA" gli impedisce di<br />

arrivarci. per un sei amore=certezza...per un sei controfobico che si conosce bene, sa che ho detto già tutto!!!<br />

siamo perennemente alla ricerca di una cosa che è la certezza che neanche noi sappiamo come e dove<br />

trovare.allora iniziamo a pensare...e lì fu Napoli!pensiamo pensiamo pensiamo e ripensiamo poi non ce la<br />

facciamo più ed arriviamo alla conclusione che gli altri non sono capaci di darci ciò che vogliamo,che non ci<br />

capiscono e che dobbiamo ricorrere ai ripari..e fu così che rimasi zitella!!!ahahahaha.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Alessia Palumbo del 26/11/<strong>2005</strong> 19.59.45<br />

Sorella cara...parole sante!! Ti conosci proprio bene e allora, visto che la consapevolezza dei propri meccanismi<br />

è il primo passo verso un processo di evoluzione e cambiamento....TI PREGHIAMO TUTTI: FAI QUALCOSA!!!!<br />

Nel senso di credere di più al tuo istinto, cosa che i sei hanno molto sviluppato ma per paura non lo ascoltano<br />

proprio. comunque anche da zitella (in questo periodo mancata) ti vogliamo bene, anzi ti amiamo molto!<br />

Bacioni Alessia (soreta)<br />

R: R: l'amore per un sei controfobico? di valeria palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 1.07.19<br />

cara sorela io so che sono una santa e che mi amate, la consapevolezza porta sì al cambiamento ed<br />

all'evoluzione ma ciò non vuol dire che bisogna immediatamente cambiare quando lo desiderano gli altri che<br />

nun cia fann cchiù a sopportare l'apparente immobilità di noi 6.non mi sento meno evoluta di tante altri<br />

enneagrammatici come noi, se immediatamente cambiassi e mi evolvessi non sarei più il mitico 6 controfobico<br />

anche io ho bisogno dei miei tempi...anzi come dire...ci devo pensare un po' su!!!! cosa certa ( penso questo sia<br />

l'insegnamento dell'enneagramma) è che l'evoluzione vera e propria stia non nel comprendere solo i propri<br />

meccanismi bensì quelli degli altri per cercare di trovare un modo per comprendere. spesso i tipi evoluti ci<br />

riescono ma tante volte no perchè tendono ad usare gli insegnamenti dell'enneagramma come scudo per loro<br />

stessi e come mezzo per punzecchiare gli altri. comunque dalla mia poca apparente evoluzione....VI AMO<br />

TUTTI, GRAZIE!!!!cià a sò<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Sirenella del 26/11/<strong>2005</strong> 20.03.37<br />

Ciao Valeria!!! Che piacere leggerti :-) finalmente la famiglia Palumbo risponde al canto delle Sirene (Gabri ma<br />

con te come devo fare, vuoi intervenire si o no??? :-) ..) io pero' non ho capito bene che cosa provi<br />

profondamente quando per esempio ti trovi a conoscere qualcuno che ti piace e che ti emoziona...mi interessa<br />

molto cercare di "entrare" nel mondo emozionale di un Sei, come sai bene io ne sono circondata visto che mia<br />

madre e' un Sei controfobico e Albertino e' un Sei fobico, eppure e' cosi' difficile per me comprendere certe<br />

sfumature che mi sembrano quasi aliene. Forse tu che ci hai lavorato un po' di piu' mi puoi aiutare...senza<br />

dover dire cose che non vuoi ma....ti va di fare qualche esempio del tipo di tormento che provi? Perche' quando


si conosce una persona ex novo e si prova qualcosa io temo che tutti provino dubbi e paura, solo che<br />

evidentemente non e' esattamente la stessa cosa....baci baci...Marina.<br />

R: R: l'amore per un sei controfobico? di valeria palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 2.32.30<br />

marina bella dopo ore passate a cercare di darti una risposta e dopo che per sbaglio ho cancellato il messaggio<br />

cerco di dare una risposta ai tuoi dubbi..a no scusa i dubbi sono di noi sei....allora alle tue domande. alla base<br />

di tutto c'è la fiducia che forse io ho solo in me stessa, conosco persone mi piacciono, mi emoziono mi illudo<br />

vadano bene poi quando mi accorgo che sono troppo interessati oltre il dovuto li allontano e mi<br />

disilludo!perchè?perchè sin dall'inizio cerco di rendermi indispensabile poi loro si appoggiano a me e cercano<br />

certezze da me mi sento per l'ennesima volta non capita ed ecco la rottura,quasi mai definitiva...amici come<br />

prima. è questo il punto noi cerchiamo qualcuno che ci dia sicurezza non che la cerchi da noi.qualcuno a cui<br />

affidarci non che cerchi di affidarsi. io non considero il mio un tormento interiore ( forse sono +un tormento<br />

esterire..cioè per gli altri)la mia è solo rabbia portata dalla paura di non essere vista,paura che non vengano<br />

riconosciuti gli sforzi fatti per emergere, paura di sembrare impotente,debole...paura di dovermi trovare di<br />

fronte a qualcuno che mi sbatte in faccia la mia debolezza: l'insicurezza. il tormento è una cosa profonda<br />

interna, io non mi sento così profonda la mia è confusione che ho nella testa, io razionalizzo, la mia forza<br />

motrice è la ragione!perciò non riusciamo spesso ad essere capiti. noi cerchiamo una risposta a tutto cerchiamo<br />

di calcolare tutto per eludere i dubbi e la paura...ovviamente non ci riusciamo ma è l'unico modo per fregare noi<br />

stessi. un sei come me cerca solo di essere ascoltato perchè le risposte se le dà da solo. chissà se hai capito<br />

qualcosa io stessa avrei qualche difficoltà comunque ci ho provato. ciao cara<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Lauretta/Tenerona del 26/11/<strong>2005</strong> 21.24.41<br />

Credo proprio che il mio compagno (ex) è un sei controfobico anche se ho ancora qualche dubbio in merito. Di<br />

certo mi amava tanto che un bel giorno ha preso un treno e ha cambiato città... Diceva che in amore c'è il<br />

rischio che uno dei due uccida (solo metaforicamente) l'altro... Ora pensa a me tutti i giorni e sento molto la<br />

mia mancanza,ma non chiama... Valeria (benvenuta!) tu capisci qualcosa?<br />

R: R: l'amore per un sei controfobico? di valeria palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 2.57.52<br />

cara tenerona, grazie per il benvenuto. se il tenerone è un 6 controfobico, è fuggito bell e bbuon non da te ma<br />

dal casino di pensieri e di voglia di mettere apposto( o si scrive a posto? bo?) la sua confusione interiore. che ne<br />

sai che pensa a te tutti i giorni se non ti chiama? cmq non lo tartassare mandagli un messaggio sul cell carino<br />

ma non molto impegnativo che parli del +e del meno, noi non andiamo assillati quando siamo in meditazione e<br />

se ci rendiamo conto di aver fatto un errore sappiamo tornare indietro. vorrei darti delle risposte ma se non le<br />

ho io per me?potrei dartene una e poi pensarci e ripensarci e riripensarci e tornare al punto di partenza.<br />

casomai leggi anche le altre risposte date ad alessia e a marina può darsi che sul nostro mondo tu capisca<br />

qualcosa in+...cioè che siamo incasinati ma comprensibili,in fondo in fondo. ah magari capissi qualcosa fam<br />

sapè. ciao tenerona un bacione e vatti a divertire!!!ciao<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 9.34.39<br />

però deve essere difficile amare una persona che quando ha bisogno di mettere a posto nella sua confusione si<br />

allontana così radicalmente! e il desiderio dell'altro di condividere, di partecipare a questa confusione, di farsene<br />

coinvolgere fino al midollo? La possibilità di sentire insieme all'altro, di ragionare, di litigare, di guardarsi e<br />

toccare? Capisco, forse viene vissuta come troppo invadente, probabilmente è giustissimo così! Se una persona<br />

sente il bisogno di allontanarsi va rispettata, però per chi sta dall'altra parte ad aspettare ,non è mica tanto<br />

bello! Si possono mandare dei messaggini carini, ma se l'altro ha un'esigenza molto più profonda e vorrebbe<br />

condividere amore e non banalità deve per forza costruirsi una strategia? Probabilmente la risposta è sì se vuole<br />

amare quella persona che è fatta così, però poi deve fare i conti con la propria voglia di autenticità , col proprio<br />

desiderio di interezza all'interno del rapporto, deve portarsi una mancanza dentro, deve accettare di non<br />

sentirsi interamente accolta.Va bè lo so sono un 4 spiccicato e per me sarebbe molto doloroso accettare tutto<br />

ciò.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 9.44.07<br />

nell'amore c'è un bisogno di assoluto, anche se sappiamo bene che ciò non è possibile fino in fondo perchè<br />

siamo giustamente separati dall'altro.tuttavia è amore proprio perchè questo anelito è più forte con quella<br />

persona e non con un'altra.E se tu cerchi quest 'assoluto e trovi il vuoto perchè l'altro scappa a te non ritorna<br />

che vuoto. Allora devi ingoiare una parte di te che fa male, magari domandandoti che cosa c'è in te che non va.<br />

Sempre più 4!!:-))<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 9.49.13<br />

comunque se si ama si accetta lo stesso purchè l'altro mi stia dicendo una verità, perchè se poi capisco che non<br />

c'è verità ma solo fuga allora io credo che uno non deve permettere di farsi fare male.Verità è una parola<br />

astratta.Per verità voglio dire autenticità e responsabilità in ciò che si è e si vuole essere per l'altro.Certo che


avere a che fare con me pure dev'essere proprio tosta assai!!<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di valeria a tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 11.33.30<br />

cara tecla, lo sai più leggevo le tue parole più le sentivoo forti e distanti da me. perchè io non riesco a sentire e<br />

concepire un amore così profondo come lo senti tu.per me accettare cose dell'altro che mi fanno soffrire è un<br />

ennesima rinuncia alla mia integrità, è come annullarmi, come se andassi indietro invece di andare avanti<br />

questo perchè un bel 4 come te lavora di cuore un bel 6come me lavora prima di testa.lo so che è difficile<br />

comprendere infatti mai nessuno ha detto che il connubbio 4/6 sia perfetto! ma ciò non vuol dire che tu sia<br />

tosta o che un sei come me sia impossibilitato ad amare. la mia mamma ed una delle mie sorello sono 4 e non<br />

ti nascondo che talvolta io non comprendo proprio i loro discorsi perchè mi sembrano quasi impossibili,<br />

inaccettabili, delle utopie. i sei sono estremamente generosi, aperti hanno tanta voglia di amare e dedicarsi<br />

all'altro ma un sei come me non ha voglia di annullarsi per il bene di un altro, io cerco me stessa. prima di<br />

lasciare una persona ce ne mettiamo di tempo perchè dobbiamo avere il mitico tempo di PENSARE ed è un<br />

tempo molto lungo che spesso, se si è controfobici ci aiuta solo a stare peggio e così decidiamo la prima cosa<br />

quella di rimanere da soli e ricercarci e lo si può fare a volte anche cambiando tutto di punto in bianco.in tutto<br />

questo tempo fatto di pensieri noi siamo convinti di mandare un segnale d'allarme all'altra persona che continua<br />

a non capire che le cose non vanno.ed è qui il punto NON CAPIRE, NON VEDERE, e questo atteggiamento noi lo<br />

consideriamo egoistico e rientriamo di nuovo nell'ottica che dobbiamo allontanarci da quella persona perchè<br />

dobbiamo ritrovarci e se l'altro si sente vuoto perchè pensa che noi siamo scappati da lui..., scusa ma questi<br />

sono problemi suoi, io ci metto tanto per trovare me mica mi posso preoccupare di far sentire pieno l'altro che<br />

potrebbe semplicemente prendere il tutto come esperienza e cercare di comprendere i lati oscuri suoi e<br />

dell'altro.ma questi lati non negativi,sbaglaiti od altro, ma semplicemente oscuri di te che fanno male non<br />

bisogna, a mio parere ingoiarli, ma semplicemente guardarli, capirli e cercare di modificarli a proprio piacimento<br />

per preservarsi da altre sofferenze che ti portano al vuoto di cui tu stessa hai parlato. a volte vorrei poter aprire<br />

il mio cuore alle emozioni ed ai sentimenti come 28ore su 24 apro la mia testa, so che è molto difficile riuscirci<br />

ma prima o poi sarò in grado di farlo anche io. tanti saluti cara tecla.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 11.47.49<br />

Cara Valeria io invece nella tua risaposta non sento poi tanta lontananza, nel senso che condivido pienamente il<br />

fatto che non bisogna annullarsi per l'altro nè lasciarsene ingoiare. Anche io questo lìho imparato soprattutto<br />

legato ad un'asperienza molto dolorosa legata alla convivenza con un fratello con problemi seri che amavo<br />

molto. Anche io ho capito che non dovevo lasciarmi ingoiare e che dovevo salvare me stessa. Non mi potrebbe<br />

mai passare lontanamente per la testa che un tipo sei sia impossibiltato ad amare!!!E poi io non parlavo di un<br />

vuoto esistenziale, quello se non te lo può e non te lo deve riempire nessun altro, parlavo di un vuoto di<br />

relazione e di contenuti emotivi e affettivi della relazione stessa. Comunque nel mio post non c'era alcun<br />

giudizio ma solo la voglia di far comprendere come può vivere un altro tipo di persona le legittimissime<br />

dinamiche dell'altro.Comunque anche per un 4 non si può stare col cuore aperto 24 ore al giorno,.anzi. inoltre il<br />

rapporto 6/4 potrebbe essere molto costruttivo anche per un 4 che forse potrebbe imparare a rispettare meglio<br />

i tempi dell'altro e a prendere un pò di sana e concreta distanza dal desiderio di assoluto che ci affligge! Mi ha<br />

fatto molto piacere parlare con te :-)<br />

R: R: l'amore per un sei controfobico? di valeria Palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 12.46.21<br />

cara tecla, pensando alla tua risposta ho capito che hai ragione...potrebbe essere costruttivo comunicare per<br />

me con un 4.se ti sono sembrata un po' aggressiva nella mia risposta di prima è forse perchè mi sono sentita<br />

colpita nel profondo, quello stesso profondo che non voglio ancora contattare ma con il quale prima o poi mi<br />

dovrò confrontare.quando mi capita di riuscirci per un attimo è lì che io mi sento vuota e quello è il vuoto<br />

esistenziale hai ragione, ma è un problema solo mio di 6! spesso piccole parole che per gli altri possono<br />

sembrare insignificanti a me restano dentro e mi smuovono qualcosa.è bello confrontarmi con un 4 che non sia<br />

della mia famiglia. buona domenica cara tecla.e grazie perchè oggi non sapevo a che pensare mo ho qualcosa<br />

per lavorare su me stessa e sul mio rapporto con i 4.ciao<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Alessia Palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 12.04.46<br />

E dove la mettiamo la proiezione? cioè il meccanismo che i sei (e non solo) utilizzano per dirigere sugli altri ciò<br />

che non è ben accetto in loro? Parlare con un sei non è impresa facile, soprattutto se le idee non coincidono,<br />

perchè è vero che richiedono ascolto, ma per esperienza personale, per loro non è facile darlo, forse perchè<br />

sono troppo presi dai loro pensieri e ne condividono con l'interlocutore solo una minima parte. Attenzione non è<br />

una critica, ma solo la sensazione spiacevole che con persone affettivamente importanti rigetto l'idea di<br />

utilizzare strategie comunicative che impongano all'altro di ascoltare le mie idee se pur diverse, ma con uguali<br />

diritti di esistere e di essere espresse. Vero è che uno degli errori più gravi, ma con tutti non solo con i sei, è<br />

quello di non giudicare, il giudizio è fastidioso per chiunque ed ognuno ha il dovere di difendersene come meglio<br />

crede. Cosa ne pensate?<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 12.08.20


Scusa ma poi è vero che i lati oscuri bisogna saperli guardare , capire e modificare ma non sempre questo<br />

basta a preservarci da altre sofferenze! Non è che io pensi che uno si deve preoccupare di far sentire pieno<br />

l'altro o che l'altro ci riempia, ma quando io riesco a sentire l'empatia con l'altro, quando mi avvicino al suo<br />

essere o al suo problema io sento di diventare molto più lucida anche rispetto alle mie difficoltà. Cresco così,<br />

ma questo è solo un meccanismo come altri va bene per alcuni e non va affatto bene per altri.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Lauretta/Tenerona del 27/11/<strong>2005</strong> 17.14.27<br />

Carissime amiche, è molto interessante leggere quello che avete scritto e vi ringrazio. Grazie Valeria perchè mi<br />

hai dato la chiara visione di quel che lui sta facendo senza neanche troppi misteri e mi consola profondamente<br />

sapere che sappiate tornare indietro (non sai quanto spero che lo faccia). Come faccio a sapere cose di lui?<br />

Abbiamo un'amica in comune che ci vuole molto bene e che spesso mi racconta che lui le parla sempre di me...<br />

Scrivergli un messaggio? No, per la prima volta nella mia vita sto rispettando pienamente e profondamente le<br />

scelte di un'altro perchè per una volta ci lega un grande amore e non una nevrosi. Io taccio e vivo, indago su di<br />

me, lavoro per me. Acquisisco così maggior forza e consapevolezza che saranno di certo un aiuto per una<br />

relazione più stabile e sana. Per la prima volta io, Uno sessuale, zelante, geloso e un po' ossessivo, ho fiducia in<br />

qualcuno e nel futuro... Grazie anche a Tecla che, come ho detto, ha abbastanza in comune con me perchè ha<br />

espresso un dubbio che mi sono portata dentro per molto. Anch'io non sapevo come dividermi tra l'accettare<br />

l'altro e rispettarlo e rispettare me e il mio bisogno di condivisione stretta, l'odio per le tattiche nelle<br />

comunicazioni affettive (grazie Alessia)... insomma Tecla, anche per me tutto ciò era un grave problema finchè<br />

non ho capito che il suo allontanarsi non era contro di me ma a suo favore. Questo cambia tutto, mi aiuta a<br />

capire, a non sentirmi rifiutata come persona ma solo scanzata come ostacolo. Certo, come ho già detto, spero<br />

che ritrovi presto se stesso e torni a noi più consapevole di prima... ma questo lo scopriremo solo vivendo!!! Sai<br />

cosa c'è, Valeria? Che viene tanta voglia di aiutarvi, di cercare di farvi distinguere i pericoli dalle ombre dei<br />

vostri pensieri, le proiezioni dalle realtà... Insomma, a volte mi sono sentita impotente perchè quando si ama si<br />

vuol aiutare ma è una bella lezione che voi date a noi: lasciami fare e pensa a te. Io spesso dimentico di<br />

provarci finanche(...sarà l'ala 9?) e avere uno sprone a riuscirci mi sembra ottimo.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Lauretta/Tenerona del 27/11/<strong>2005</strong> 17.29.04<br />

Aiuto!!! Perdono, perdono perdono. Stavo rileggiendo quel che ho scritto e ho trovato un orrore di quelli che mi<br />

fanno sentire male: un altro con l'apostrofo :-(( ma perchè internet e i suoi affascinanti sistemi di<br />

comunicazione hanno come contraltare quello di perdere la forma della nostra bella lingua? Nessuno riesce a<br />

sottrarsi a questo meccanismo, neanche io che, in genere, sono molto attenta all'ortografia...<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Alessia Palumbo del 27/11/<strong>2005</strong> 19.44.44<br />

Ciao Laura, se perdoni tutti i nostri obrobri ortografici, dettati dall'emozione di scrivere cose personali ed<br />

emotivamente vibranti, sarai perdonata!!!! E poi penso che i post siano così intensi nei contenuti che non si fa<br />

molto caso alla forma. Per Tecla: sono contenta di leggere la tua risposta, secondo me fai bene a non inviare<br />

messaggini, e pensare a dove e come stai tu. Anche lui lo apprezzerà anche se, ancora una volta, mi sembra<br />

che le donne diano una grande prova di maturità e rispetto, mentre loro (i maschietti) parlando con le nostre<br />

amiche, invece che direttamente con noi, mi sembrano adolescenti se non addirittura infantili. Cosa si<br />

aspettano da questo atteggiamento? Le nostre amiche sicuramente ci riporteranno le loro confidenze e loro?<br />

Loro lo sanno, ne sono assolutamente consapevoli e questo è un altro modo, sempre a mio avviso, di mancata<br />

assunzione delle proprie responsabilità. Vabbè... Accettiamoli così....decidete voi se con l'accetta o con la<br />

comprensione!!!! Un bacione<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 21.33.39<br />

Alessia sono pienamente d'accordo con te circa il discorso dei messaggini e delle responsabilita'. Non mi<br />

permetto minimamente di entrare nel merito di una relazione di cui non so nulla, quindi usero' cio' che Laura<br />

racconta solo come spunto per qualche riflessione mia. Innanzitutto ho letto qualcosa circa il preservarci dal<br />

dolore. Mi chiedo, ma chi ci ha detto che e' questo lo scopo della nostra evoluzione? Preservarci dal dolore<br />

significa crescere? Ne siamo proprio sicuri? Io non ci credo. Non sono uno di quei Quattro che nel dolore ci<br />

sguazzano come polipetti nel loro brodo, perche' nemmeno a questo credo. Compiangersi, rotolarsi nel fango,<br />

lamentarsi senza fare nulla per uscire da situazioni di sofferenza e' insano. Ma anche credere di potersi<br />

preservare dal dolore un pochino lo e'. Il dolore fa parte della gamma di emozioni che ci sono state donate dalla<br />

vita. Il dolore e' indispensabile come segnale di stop quando percorriamo una strada non sana o quando la vita<br />

ci porta via affetti e cose importanti. Che senso ha amare qualcuno, se poi quando lo perdo non provo dolore?<br />

Se qualcuno mi amputa un arto posso davvero credere di non soffrire? Se perdo qualcosa di vitale e importante<br />

posso veramente credere di essere esonerata dalla sofferenza? Il punto, secondo me, non e' preservarsi dal<br />

dolore che insegna il valore delle esperienze, il punto secondo me e' sopravvivere a quel dolore, imparare cio'<br />

che si deve imparare e andare avanti piu' ricchi di prima. Con questo non voglio dire che va bene lanciarsi tra le<br />

fiamme solo per potersi infliggere una sofferenza, e' ovvio, ma il dolore fa parte della vita, del nostro cammino<br />

e non potremo mai pensare di non viverlo in certi momenti. Se il dolore ci arena, se ci piega, se ci impedisce di<br />

andare avanti, se ci fa crogiolare nelle nostre perversioni, nei nostri circoli viziosi allora e' insano e mal vissuto.<br />

Ma se ci ferma per un po', se ci spinge a guardare piu' a fondo dentro di noi, o dentro gli altri, se ci costringe a


dare valore a qualcosa che non vogliamo vedere allora ben venga, che sia salvifico, che ci purifichi, per poi<br />

lasciarci andare. Io credo che una relazione sana sia anche fatta di momenti di dolore e separazione. Ma credo<br />

anche che chi ci ama davvero debba scegliere ad un certo punto, se pensare ad aver cura di noi o solo di se<br />

stesso, e di fronte ad un uomo che sceglie di aver cura solo di se, io mi fermo e sento che non e' un amore per<br />

me, che non va bene per quella che sono. Non e' un amore che mi valorizza, che da un senso a cio' che posso<br />

offrire, e a cio' che merito come donna. Solo di fronte ad una situazione del genere posso decidere che pensare<br />

a me, seppur soffrendo, e' la soluzione migliore per rinascere. L'amore dovrebbe edificare, riempire, mettere<br />

alla prova i nostri valori, rafforzare e rendere liberi....ma liberi non di infliggere dolore al partner, quanto<br />

piuttosto renderci liberi di essere imperfetti vicendevolmente, e intimamente consapevoli che anche questo va<br />

bene, finche' si ha voglia di essere assieme. Lontani...presi da se stessi...intenti a preservarsi...a<br />

difendersi...non e' "relazione", non e' amore che valga la pena di essere vissuto...ma ripeto il mio non e' un<br />

giudizio nei confronti di nessuno...Laura ti prego di credermi, perche' della tua storia io non so davvero quasi<br />

nulla...baci..<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Lauretta/Tenerona del 27/11/<strong>2005</strong> 21.53.27<br />

Ogni giorno (o almeno quando non me ne dimentico) leggo la pagina riferita a quella data, nel libro "Le porte<br />

interiori" di Eileen Caddy... Sapete quella di oggi che dice? L'ho appena letta e, alla luce di quel che ho scritto, o<br />

meglio, ci siamo scritte, la riporto qui e poi mi direte se sono io che do’ troppa importanza alle “coincidenze” o<br />

questi sono segni. "Abbiate amore e fiducia reciproci, perché l'amore e la fiducia consentono all'anima di fiorire<br />

e svilupparsi, fino a renderla capace di assumersi le proprie responsabilità e di crescere in forza e statura. Non<br />

puoi aspettarti che un bambino cresca se tutto viene fatto al suo posto: è necessario insegnargli a pensare con<br />

la sua testa, a prendere le proprie decisioni, anziché indurlo a credere che qualcuno penserà sempre per lui.<br />

Non è facile vedere le persone amate prendere le decisioni sbagliate, eppure talvolta questo va fatto, in modo<br />

che esse possano imparare determinate lezioni; queste ultime possono essere assimilate facilmente, ma<br />

spesso, quando sono apprese nella maniera più difficile, non vengono più dimenticate. Perciò, non essere mai<br />

eccessivamente protettivo: impara a staccarti dalle anime che dipendono da te, indipendentemente da chi sono<br />

e dalla loro età, lascia che esse imparino ad assumersi le loro responsabilità e, soprattutto, trai piacere da<br />

questo e aiuta gli altri a crescere”.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di tecla del 27/11/<strong>2005</strong> 21.57.25<br />

sire ,pefettamente d'accordo su tutto dalla prima all'ultima parola.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Sirenella del 27/11/<strong>2005</strong> 22.01.01<br />

Laura sagge parole....ma assumersi le proprie responsabilita' non sempre coincide col fuggire...in due parole<br />

questo e' il senso di cio' che intendevo. Ripeto non c'e' bisogno che tu senta di dover difendere qualcosa che ti<br />

e' caro dalle mie parole, perche' tu sei solo uno spunto per delle riflessioni...non mi permetterei mai di dire cose<br />

che risulterebbero superficiali ad una persona che conosco poco...che rispetto molto...e alla quale non farei mai<br />

del male.<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Lauretta/Tenerona del 27/11/<strong>2005</strong> 23.51.16<br />

Ciao Sirenella, mi dispiace se hai avuto l'impressione che mi stessi difendendo. E da che poi? Il tuo è un parere<br />

e come tale lo accetto, anche se lo vivo differentemente. Il mio post che è apparso dopo il tuo dire, lo avevo<br />

scritto off line e l'ho inviato appena connessa, prima di leggere come continuava la discussione... Equivoci<br />

telematici :-)<br />

R: l'amore per un sei controfobico? di Marina Mele del 28/11/<strong>2005</strong> 8.55.16<br />

Ciao Sirenella. Mi ha molto commosso quanto hai scritto qui sopra e ha evocato cose molto profonde. A volte<br />

sei davvero incredibile! Buona giornata. Melinda<br />

L'Adulazione per Maghina/Camiciola<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cara Maghina detta anche da oggi Camiciola ((riferimento Robert Burns, poeta scozzese che ti sarebbe piaciuto<br />

molto (per una poesia che si chiama Un Poeta dà il Benvenuto alla Figlia nata dall'Amore) e che ha scritto una<br />

divertentissima poesia sulle streghe, che si chiama Tam o'Shanter)), l'Adulazione non è tanto il vantarsi delle<br />

proprie capacità, cosa che un Due raramente fa in modo aperto, quanto il voler inseguire ad ogni costo la<br />

pienezza che si sente nel proprio cuore. Come nel caso della Carmen di Bizet, c'è una posizione esistenziale di<br />

qualcuno che sente che col proprio cuore può conquistare chiunque, una certezza di risultare attraente in ogni


caso. Non è vero "occhi luminosi???" Un abbraccio.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 17/10/<strong>2005</strong> 1.35.40<br />

caro antonio, sto quasi cadendo dalla sedia ....mi hai dedicato un post!!mi piacerebbe leggeredel poeta che hai<br />

citato ma non so se trovero'...voler inseguire la pienezza del proprio cuore? cosa intendi piu' di preciso?riguardo<br />

alla seduzione e alla convinzione di poter conquistare chiunque ho gia' dato in altri argomenti e quindi non<br />

voglio ripetermi.ma il mio discorso non era x nulla attinente alla conquista.io stavo solo parlando della mia<br />

vita,di aspetti che non coinvolgono nessun cristiano, di percorsi ed obiettivi che riguardano solo me.mi sono<br />

forse persa qualcosa?forse l'unico passo che sto tentando di fare da quando conosco l'enneagramma e' quello di<br />

smetterla di pensare di poter conquistare chiunque e di volerlo.sto cercando di riempire i miei vuoti affettivi se<br />

e' possibile in altri modi, o comunque di accetarli come tali e di relazionarmi al mondo in una maniera piu'<br />

spontanea. se saro' attraente ancora nonostante questo? te lo faro' sapere....sto cominciando a diventare<br />

scettica, e se qualcuno mi guarda o mi corteggia, sto li' a chiedermi per la prima volta il perche', e' come<br />

osservarsi attraverso gli occhi della gente.trovo liberatorio parlare di me qui su, ma ti prego, non prenderla per<br />

vanita'. non e' un luogo dove voglio sembrare attraente .qui non ci sono incontri, posso ascoltare parole che<br />

non troverei altrove, posso parlare protetta da uno schermo che umano non diventera' mai.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 18/10/<strong>2005</strong> 19.29.32<br />

Cari Maghi/Camiciola, non l'ho presa affatto per Vanità e so che stai intimamente cercando di capire fino che a<br />

punto il Bisogno di Intimità ti condiziona e ti porta anche a vedere quello che non c'è. Come è tipico del Due,<br />

l'Autoadulazione si mostra nel suggerire alla persona che c'è un interesse "speciale" nei suoi confronti, anche<br />

quando questo è soltanto un suo desiderio. E' il caso delle persone (in massima parte donne perché<br />

predominano nel Due) che sono convinte di essere oggetto di un'attenzione particolare, di suscitare un<br />

attrazione irresistibile negli altri. Una Due che conosco era convinta che il salumiere sotto casa avesse<br />

un'attrazione particolare per lei, perché incartava i pacchetti che le dava in un diverso tipo di carta e le<br />

sorrideva in un certo modo. Era così certa di questa "attrazione" che, se qualcuno bussava per errore al citofono<br />

di casa sua all'ingresso del parco e non rispondeva, si convinceva che era stato il salumiere che non aveva il<br />

coraggio di dichiararsi. Ovviamente il negoziante era un furbacchione che, "abbabiandola" con la carta<br />

particolare, le rifilava sempre un extra sulle quantità che lei ordinava. La poesia di Burns (non quella della<br />

streghetta Camiciola, ma l'altra) è così bella che te la trascrivo perché so che piacerà sicuramente sia a te che<br />

alla tua pinnuta consanguinea. Un poeta dà il benvenuto alla figlia nata dall'amore: prima a conferirgli il<br />

venerabile appellativo di Padre. Benvenuta, piccina! E guai a me se pensieri di te o della tua mamma mi<br />

deprimeranno o spaventeranno mai, Mia bella signora; o se arrossirò quando mi chiamerai papà o babbino. Ora<br />

mi danno del fornicatore e mi prendono in giro rozzamente, ma tanto, più parlano e meglio sono conosciuto;<br />

chiacchierino pure! Lingua di comare vale troppo poco perché valga la pena di occuparsene. Benvenuta! Bella,<br />

dolce figliettina mia! Benché tu sia arrivata un tantino senza invito, e benché per il tuo arrivo io abbia dovuto<br />

affrontare e chiesa e congregazione, pure, in fede mia, non è che non abbia lavorato per te, questo lo giuro!<br />

Ritratto in miniatura della mia bella Betty, io ti bacio e ti coccolo tanto paternamente, ti metto vicino al mio<br />

cuore, con tanto affetto e tanto volontieri, quanto i preti mi avrebbero voluto guardare mentre ti generavo, tu<br />

che sei fuori dall'inferno. Dolce frutto di tanti allegri momenti, la mia lieta fatica non è andata sprecata; anche<br />

se sei venuta al mondo di traverso, e ne ridano gli sciocchi, fino al mio ultimo centesimo la tua parte sarà<br />

maggiore della metà. E per quanto male me la passi male, tu sarai vestita altrettanto bene e comodamente, e i<br />

tuoi giovani anni saranno altrettanto pieni di educazione, di qualunque altro marmocchio di letto legittimo del<br />

tuo rango. (Che il Signore ti faccia ereditare la bellezza e la grazia di tua madre, e lo spirito del tuo povero<br />

babbo buono a nulla, senza i suoi difetti! Mi farebbe più piacere vederti ereditare questo che delle grasse<br />

fattorie!) Perché se tu fossi come ti vorrei, e dessi retta ai miei consigli, non mi pentirei mai dei guai che ho<br />

passato per te, del costo né della vergogna; ma sarei un padre pieno di amore e mi vanterei di questo nome:<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magmaghina del 20/10/<strong>2005</strong> 1.10.06<br />

paura eh?.....sghignazzo nel leggere la tua preoccuazione dovuta al mio silenzio....il silenzio degli innocenti<br />

direi....altro che occhi luminosi,(complimento abbabiante e provocatorio!!!)quando mi innervosisco i miei occhi<br />

si sgranano cosi tanto che sire dice che non mi si puo' guardare!!!fulmini e saette vengoo lanciati ai miei<br />

interlocutori....ma caro antonio, non e' questo il caso.Sono stata solo un po' impegnata e ieri, dopo averti letto,<br />

ho preferito meditare...bella la poesia del padre, direi un due non credi?...intendo solo precisare che io, anche<br />

se sono un due , non mi facccio i film luce col salumiere,fruttivendolo o falegname della zona., sebbene un<br />

macellaio innamorato mi farebbe tanto comodo.non vedo cose che non ci sono riguardo cio' e quando ho fatto<br />

riferimento alle persone che mi osservano mi riferivo a uomini che palesano il loro interesse anche solo fisico.<br />

mia sorella dice che dovrei tenermi tutti i complimenti che mi merito, e forse ha ragione e dovrei imparare a<br />

dire semplicemente grazie, ma cio' che talvolta mi turba e' che vorrei che la gente mi vedesse per cio' che sono,<br />

nell'insieme.mi farebbe piu' piacere un complimento sul carattere o una critica in tal proposito anzicche' i<br />

soliti....che bel viso, che bei capelli che belle labbra....tanto difficile da comprendere? potrei uscire ogni giorno<br />

con un uomo diverso...e chiamami presuntuosa se vuoi, ma alla fine, come stasera preferisco serate con le<br />

amiche e con persone che qualche volta si accorgono che ho un cervello che di tanto in tanto funziona.bacioni


R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 18.36.46<br />

Cara Camiciola (e ti ho trattata bene vista la compagnia in cui si trovava), non ero preoccupato del tuo silenzio,<br />

ma temevo, viste le posizioni delle rispettive case, che tu stessi per sbattere le ciglia quattro o cinque volte e<br />

volevo evitarmi l'uragano di sesto livello che ne sarebbe scaturito:) :-) :-) Qualcuno forse dice che hai gli occhi<br />

grossi, grossi?? In quanto ai fulmini ed alle saette, la tua consanguinea ne sparò più lei in una lezione, verso<br />

me e la sua dirimpettaia, che il ciclone Katrin in tutta la sua corsa, ma sono sopravvissuto. Ho letto con<br />

attenzione le tue osservazioni e mi domando.......anzicchè la gente che ti dice come al"solito" (guarda caso che<br />

parola), che bella qui, che bella là, non trovi mai qualcuno che ti dice: "Signurì, scusate, da che lato vi debbo<br />

guardare per capire addo' sta o' naso?" Ovviamente scherzo, ma il gioco mi serve per sottolineare, ancora una<br />

volta, come la mente di un Due si orienta solo verso quello che le fa piacere di vedere e sentire, cioè verso<br />

l'Adulazione. Gli occhioni luminosi sono veri, ma erano anche un esca e tu, come fa anche la tua consanguinea,<br />

hai inghiottito esca, amo, lenza, mulinello, canna da pesca e pure la barca. Besitos.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 19.06.43<br />

Sirenella, certe volte Prevert sapeva essere insopportabile come un budino scaduto o una creme-caramel<br />

inacidita. Ho sempre trovato quella poesia uno squallido sfruttamento di un tema importante; qualcosa di simile<br />

all'altrettanto nota If di Ruyard Kipling. Provo profondo rispetto per i sentimenti che la poesia ti ha ispirato, ma<br />

per me Prevert ha fatto, in quel caso, una squallida operazione commerciale. Certi sentimenti non li puoi<br />

comunicare con le parole, perché il linguaggio verbale o scritto non riesce ad esprimere l'inesprimibile. Credo<br />

che la seguente poesia di Sandor Petofi, il più grande poeta ungherese, riesca a trasmettere il mio pensiero,<br />

meglio di quello che io possa mai fare: RITORNO ALLA CASA Lungo tutta la strada, verso casa stavo pensando:<br />

come rivolgerò io la parola a mia madre? Da tanto non la vedo. Che cosa subito le dirò: qualcosa di caro, di<br />

bello? Quando colei che la mia culla faceva dondolare allargherà le braccia? E mi vennero in mente innumerevoli<br />

pensieri, uno dell’altro più bello mentre il tempo sembrava fermarsi, eppure la carrozza correva. E nella piccola<br />

stanza irruppi... e mia madre volò verso di me... e sulle sue labbra pendei...senza parole... come sull’albero un<br />

frutto.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Sirenella del 20/10/<strong>2005</strong> 19.30.34<br />

Antonio, io di Prevert so veramente poco, alcuni anni fa mi sono imbattuta in quella poesia e l'ho sentita in<br />

qualche modo vicina al ritratto di un sentimento, una sensazione sepolta dentro me. La poesia, molto bella, di<br />

cui tu scrivi, parla di una madre che accoglie tra le braccia il proprio figlio. Quella di Prevert racconta<br />

esattamente il contrario. Racconta l'invisibilita', l'indifferenza, la sofferenza di un figlio che non e' visto dal<br />

padre, in un piccolo momento quotidiano, come la colazione. Un piccolo momento che lascia nel cuore del<br />

ragazzo un senso di sconfinata solitudine e disperazione. Io penso che la poesia, cosi' come tutta l'arte in<br />

genere, non appartenga piu' a coloro che la scrivono, che la creano, nel momento stesso in cui gli artefici la<br />

"svelano" e la "donano" al mondo...e ciascuno, e' libero di vivere il flusso di emozioni che l'arte scuote in lui,<br />

sapendo che quelle emozioni sono le nostre e non dell'artista....trovo che quella poesia non sia per me un<br />

budino scaduto (ma che ti avranno fatto mai sti budini eh??) ma solo una foto apparentemente sbiadita di un<br />

passato, che se pur evanescente ha lasciato un solco profondo e doloroso..<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Eleonora Grillo del 20/10/<strong>2005</strong> 21.49.52<br />

Alcune poesie di Prevert mi piacciono molto, ma devo ammettere che quella di Petofi (non lo conosco per<br />

niente), è sublime. Ho sentito il cuore sciogliersi. Tocca direttamente l'essenza. Basta così, sennò mi sciolgo<br />

troppo. :) baci. ele<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 23.05.43<br />

Cara Sirella,Sirenella, ma come ti è venuto di pensare che quella poesia di Prevert riguardasse un rapporto<br />

padre/figlio?? Perchè hai letto Monseur Ibrahim e i Fiori del Corano??? Quella poesia come l'altrettanto<br />

baciperuginesca Questo Amore, parla di una relazione di coppia. Sono d'accordo che l'opera d'arte, dopo la sua<br />

creazione, vive una sua vita autonoma e che le emozioni che essa genera appartengono al fruitore non<br />

all'autore, ma il discorso è molto scivoloso. "Lezioni di Piano" e la sua colonna sonora, sono due ottime opere,<br />

assolutamente non banali.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 20/10/<strong>2005</strong> 23.16.56<br />

Ele, Petofi era un grande poeta, morto in battaglia a soli ventisei anni e il cui corpo non fu mai ritrovato,<br />

assurto, per questa fine, più all'epopea degli eroi morti per la patria, che, come avrebbe meritato, alla gloria dei<br />

grandissimi poeti. La poesia che ho trascritto mi ha sempre bloccato la gola, perchè la sento intensamente vera,<br />

e come tu hai detto scioglie, letteralmente, il cuore.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Sirenella del 20/10/<strong>2005</strong> 23.37.07<br />

Antonio...io ho letto la poesia senza alcun pregiudizio, in francese, la persona che narra il momento non ha


sesso, non viene specificato, mentre viene specificato quello di chi mette nel caffe'..."il a mis dans le cafe'...", la<br />

mia emozione mi ha spinta a "vedere" una scena....cosa accidenti mi importa se lui parlava di una coppia o se<br />

tu lo affermi?? Insomma proprio non posso emozionarmi cosi' come la sento io? deve essere per forza melensa?<br />

Io non cambio idea...mi spiace...le altre poesie di Prevert non le conosco e non sono nemmeno in discussione in<br />

questo momento, lo e' un palpito, che e' mio, ed e' inutile che dici...non me lo togli, perche' e' cosi' che io lo<br />

vedo...e poi che ne sai che parla di una coppia? c'e' un francobollo coi cuori appiccicato sopra? Andiamo<br />

Antonio...io da te mi aspetto ali per volare....non conta di che piume sono fatte, cio' che conta e' che ci facciano<br />

arrivare in alto...(sgrunt!)<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 0.02.20<br />

Perché dovresti smettere di provare quei sentimenti?? Per conformarti ad un mio pensiero?? Questo è quello<br />

che insegno?? Ciò detto, per asserzione dello stesso Prevert quella era una poesia sulla incomunicabilità<br />

all'interno della coppia, sul muro che si alza fra persone che non hanno ormai più niente in comune tranne le<br />

abitudini. Anche se Prevert in alcuni casi mi sembra bacioperuginoso, ho soltanto cinque dei suoi libri, più una<br />

diecina di saggi sulla poesia francese del novecento...va bene così, mia talvolta troppo reattiva<br />

Bladerunneriana? D'altra parte, si sa, le Sirenelle hanno il cuore che balza sempre aldilà delle pinne, ma tutti<br />

quelli che la conoscono sanno bene quanto è sensibile (segnati questa data, perchè sarà l'ultima volta che<br />

riceverai un riconoscimento senza cattiveria annessa).<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 0.12.28<br />

Veramente per come lo hai scritto...non sembrava affatto un complimento, ma se lo dici tu mi fido. In ogni<br />

caso...non e' rilevante cosa dicesse Prevert, non si mettono le briglie alle emozioni, non si puo' dire a qualcuno<br />

che si emoziona davanti ad un tramonto, che quella non e' magia, ma che e' la terra che gira attorno al sole.<br />

Insomma cio' che si vede e si coglie e' in noi, se cerco di immaginare quella poesia in un contesto di coppia, mi<br />

lascia tiepida, ma se do a quelle parole un'immagine differente...ha un senso (per me..). Poi lo sai che divento<br />

esageratamente reattiva quando devo difendere qualcosa in cui credo, se fai il bravo a natale ti mando una<br />

scatola di baci perugina con solo i bigliettini dentro!! Che la cioccolata me la pappo io! Scegliero' accuratamente<br />

SOLO citazioni di Prevert :-)<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 21/10/<strong>2005</strong> 14.32.57<br />

he he prendimi in giro tu .....ma ricordati che ride bene chi ride ultimo!!!!forse e' questo il motivo per cui sento<br />

un fastidioso pizzicore alla gola???ma che ami usi??? e la canna poi...mi ha dato una postura degna di una vera<br />

rossella ohara (o come si scrive...)mi sono allungata di mezzo metro e quando cammino fruscio come una<br />

canna di bambu'...a pesca non e' piu' un problema,basta vomitare la barca che ho dentro e voila' quattro amici<br />

e si parte!!!diciamo che su questa storia dell'adulazione non ho ancora le idee chiare, forse perche' non ho<br />

seguito la lezione inerente alle fissazioni, e so di certo, che tu, giusto per un gusto sadico nei miei confronti,<br />

non mi darai alcuna informazione ulteriore, avrai sempre il privilegio di ridere di me su un argomento che me<br />

tapina me poverina non ho metabolizzato affatto.....bacioni ps. per favore sabato ,quando prepari le locandine<br />

per noi allievi, cerca di scrivere stile new time roman dimensione carattere 48....se non vuoi che ti si dica che<br />

prepari le locandine della curiosita' in quanto cio che c'e' scritto, lo leggi solo tu!!!!<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 23.28.54<br />

Maghina/Camiciola ma così non vale! Se mi rispondi teneramente non mi viene più il piacere di punzecchiare.<br />

Meno male che l'innata perfidia dell'Invidia mi suggerisce il pensiero che più che somigliare ad una Rossella<br />

O'Hara formato Naomi Campbell, ti vedo meglio come una Sbirulina che si è inghiottita Willie il Coyote.<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 23/10/<strong>2005</strong> 20.47.03<br />

si si sono una tremenda incorregibile!!!! anche di topo gigio vestito da operaio evidenzierei il suo fascino....ora<br />

so il perche'...<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 23/10/<strong>2005</strong> 21.08.57<br />

caro antonio, in riferimento a quanto detto prima... ricordi l'intervento che ho fatto sul tema intimita' e liberta?<br />

bene...io volevo esprimere la mia posizione insolita di un due che si ferma e cerca di ascoltare i propri bisogni,<br />

per riconoscerli...che cerca di evitare di mangiare troppo vista la tanta voglia famelica...e individuare il tipo di<br />

cibo di cui veramente ha bisogno. significherebbe poi frenare l'ististo di caccia incondizionata per mirare ad un<br />

tipo di caccia piu' precisa.in questo mio stato, pero' ,qualcosa mi dice che in fondo anche se la caccia dovesse<br />

riprendere in un periodo troppo lontano, non si sta cosi' male...anzi...e quando tu mi spiegato che il mio senso<br />

di liberta' non e' ancora arrivato al punto limite, che mi riporta al senso di intimita', hai anche ribadito che in<br />

questa fase e' il caso di ricordare di avere comunque un bisogno interiore (bisogno degli altri...) e mi sono resa<br />

conto che in questo momento il mio due piu' profondo se lo stava volutamente dimenticando....spero di<br />

rimanere in una situazione di stasi il piu' a lungo possibile, affinche ' sempre piu' cose mi siano chiare della mia<br />

persona, e dei meccanismi inconsapevoli e spero tanto, quando ne avro' l'occasione, di non fuggire nuovamente


davanti al bisogno di intimita' che una relazione richiede. in tutta questa partita a enneaopoli,che ho giocato<br />

come unica concorrente ,so bene che ora da buon maestro, solleverai dall'alto il fiaschetto di vino con le ruote<br />

del coyote, che rappresenta me sul tabellone del gioco, per riportarmi esattamente al punto di partenza....ma<br />

almeno, per una volta, avro' superato parco della vittoria senza fermarmici sopra....posso avere le ventimila del<br />

via????<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 19.06.51<br />

Cara Maghina, mi auguro che ogni cosa nuova che vedi in te stessa possa condurti sempre più vicino non a<br />

quello che desideri, ma a quello che ti serve veramente. Hai, come tua sorella, coraggio, buoni sentimenti e<br />

voglia di non rinunciare ai propri sogni; le condizioni irrinunciabili per continuare a giocare a questo difficile<br />

gioco che è la vita, senza inaridirsi. Non ti riporterò al punto di partenza, non ti preoccupare, ma ti farò fare un<br />

tour per mostrarti che oltre a Parco della Vittoria ci sono anche Vicolo Stretto e Bastioni Gran Sasso. (Come mai<br />

hai pensato che ti avrei assegnato come segnalino il fiaschetto di vino?? Accidenti, mi sa che cominci a<br />

diventare brava).<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 22/11/<strong>2005</strong> 23.36.22<br />

caro antonio, hai sbagliato ennatipo. io non sono un 4 e non sento troppo spesso il bisogno di rivendicare....e<br />

siccome sono un due, oggi posso dire sessuale in minor parte e moooooooolto di conservazione,tendo a vedere<br />

la bottiglia mezza piena, e se quella mezza non mi sembra abbastanza, me la faccio bastare....se devo essere<br />

sincera, posso dire che si, mi sento una persona particolare, che ha potuto beneficiare di privilegi nella vita,<br />

anche se non tutti sono stati a gratis...anzi. quindi posso definirmi una fortunella tra virgolette.e' vero mi piace<br />

instaurare rapporti particolari con le persone, e mi chiedo se sia un bene o un male, o se e' questa solo una<br />

caratteristica di impostazione.in amore, e altre volte ne ho parlato, ho rinunciato a voler occupare a tutti i costi<br />

un posto speciale nella vita dell'altro che tanto fugge....forse chi prende strade diverse, anche se mi ha<br />

conosciuto, avra' delle motivazioni piu' valide delle mie, e questo va rispettato senza farne un dramma....ma<br />

come ti e' venuta in mente questa domanda????cosa frulla nella tua testolina????e a fare quale giro vuoi<br />

condurmi in questa barchetta di legno??? devo munirmi di salvagente??io non mi fido di te....non so mai in<br />

quale trabbocchetto mi stai trascinando.....sono divertita ovviamente....ma aspetto, come di routine, che tu dia<br />

un calcio, da un momento all'altro allo sgabellino dell'impiccato sul quale ho messo inavvertitamente i piedi....<br />

con affetto....<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Antonio Barbato del 22/11/<strong>2005</strong> 23.52.27<br />

Nessun tranello, stavolta, solo che ti non avevo sentito molto Domenica e volevo vedere, come diceva Iannacci,<br />

che effetto ti aveva fatto sentirti descritta come la protagonista della nota favola di cui ho parlato. Non ti fidi di<br />

quello che ti dico??? E perchè mai?? Sono sempre così attento a riempire i Due di adulazioni ;-) ;-) (A dire il<br />

vero non lo faccio solo con i Due. Chiedere alla tua pinnuta consanguinea che da qualche giorno è assente, per<br />

ulteriori ragguagli) :P<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 22.45.34<br />

ma la storiella sarebbe quella della principessa sul pisello??? facciamo la principessa sul cecio che almeno rende<br />

meglio l'idea.... e poi io non sono principessa, magari regina!!!!!! diciamo che la tua veste di premier nel corso<br />

mi tranquillizza di piu'....ma quando 6 qui sul forum...ummmm gatta ci cova....e poi piu' che adularmi, mi<br />

schernisci!!! simpaticamente si intende...<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di Sirenella del 23/11/<strong>2005</strong> 22.59.35<br />

Tranquilla Vale...che per quello che mi riguarda gli ultimi complimenti di Antonio nei miei confronti sono stati, in<br />

order of appareance: 1) Sarai mica un po' bassa? Secondo me sei 1.50 tacchi compresi! 2) Tutto sommato con<br />

le protesi al silicone che ti sei fatta impiantare passi bene per una 35enne, ma tanto tra un po' la gravita' vince!<br />

3) No no, in fondo non sei grassa, e' che hai la testa grande! :-o :-( ggggggrrrrrrrrrrrrrrr<br />

R: L'Adulazione per Maghina/Camiciola di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 23.09.23<br />

he he questo e' uno dei motivi per i quali non gli daro' mai la mia mail privata.....non si sa mai, con la scusa<br />

dell'invito al corso potrebbe farmi una "scaricata di complimenti" !!!!!


tutti preoccupati per la mancanza di sei? ecco il rimedio!!!2 risate!!<br />

Inviato da: valeria Palumbo<br />

da vari messaggi ho potuto constatare la preoccupazione di molti per la mancanza di interventi di 6.....l'avete<br />

voluto voi.da oggi non ci sarà più pace per nessuno...alla riscossaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! ciao a tutti sono<br />

valeria in arte valeriuccia(ma solo in arte), sono un bel pesante(in molti sensi) ma simpatico 6 controfobico e ne<br />

sono assolutamente fiera! paura e dubbio sono i mie migliori amici grazie ai quali sono portata a stare sempre<br />

sull'onda anomala dei pensieri che non si infrange mai, neanche quando dormo (infatti soffro giustamente di<br />

insonnia e quando dormo ragiono nei sogni).spesso mi imbatto in ragionamenti e discorsi (in famiglia dopo un<br />

po' monologhi perchè poveretti non mi reggono+) anche di ore, a me questo fa tanto bene agli altri<br />

sicuramente un po' meno.a volte, quasi sempre, mi perdo nei miei stessi discorsi ma continuo a parlare perchè<br />

fermarmi sarebbe come dimostrare la mia incertezza e diciamocelo...non è proprio il caso darlo a vedere! in<br />

molte occasioni ho sentito la domanda:"ma non si può diventare di un altro tipo?" io il mio essere sei<br />

controfobico non lo cambiere per nessun tipo al mondo!molti soprattutto in famiglia mi dicono:"ma non cambi<br />

mai?ti prego evolviti so cent'anni che fai l'enneagramma nun cia facimm chiù"ma io mi sento evoluta perchè<br />

oggi rido da sola su me stessa e sui miei comportamenti anomali a volte dopo 3 ore di ragionamenti mi<br />

dico.."madò valè ma tu stai proprio fuori..ma nun tieni nient a fa'?" e rido, rido,rido...poi inizio a pensare cosa<br />

mi ha portataa fare tutto questo giro di parole e pensieri se poi mi rompo io stessa di sentire il lavorio<br />

incessante del mio povero cervello e faccio la prima cosa che mi viene in mente, e quella la faccio senza<br />

pensare guardate un po'! che strano eh? insomma mi sento molto comica ed ora penso di avervi fatto capire chi<br />

siamo noi sei e soprattutto come siamo comici!! mamma mia quante risate che mi sto facendo..e rido da<br />

sola!!vi chiedo scusa se scrivo come parlo ma già è troppo che scrivo!!almeno ritenetevi fortunati che non<br />

scrivo quanto parlo dopo aver pensato!ahahahah SONO UNA GRANDE!!!buona accettazione di sè stessi a tutti i<br />

tipini belli dell'enneagramma!!!!<br />

R: tutti preoccupati per la mancanza di sei? ecco il rimedio!!!2 risate!! di Alberto/Neottolemo del<br />

27/11/<strong>2005</strong> 19.05.28<br />

eheheh un Grandissimo benvenuto da parte mia! un 6 come te..ma Fobico..Ammiro il fatto che tu riesca a volte<br />

ad essere così schietta e a dire tutto quello che ti passa per la testa, che mentre leggevo il tuo post sono<br />

andato io stesso in tilt un attimino. Comunque mi fai ridere, già da quello che scrivi, moltissimo, spero di poter<br />

avere altri confronti con te, un abbraccio, Alberto :-)<br />

R: tutti preoccupati per la mancanza di sei? ecco il rimedio!!!2 risate!! di Alberto/Neottolemo del<br />

27/11/<strong>2005</strong> 19.50.07<br />

In Verità Alessia, io sono qui da un bel pò, forse non mi hai mai notato..ehehe..faccio il corso con Antonio<br />

oramai da un anno, sono un 6, fobico di conservazione, ho 15 anni, sono il figlio della Sirenella e nipote della<br />

magamaghetta...^__^, magari nn mi hai mai scorto perchè non scrivo quasi mai, preferisco tenere a volte i<br />

peniseri per me, ma ho scoperto grazie a mammuzzola( vezzeggiativo affettivo per la mia Mamma-Fochina) che<br />

è molto meglio scrivere qui e confrontarsi con gli altri, Baci Alberto :-).<br />

R: tutti preoccupati per la mancanza di sei? ecco il rimedio!!!2 risate!! di Alessia Palumbo del<br />

27/11/<strong>2005</strong> 19.55.09<br />

Ciao Alberto, hai ragione. Io ti conosco anche se non personalmente (Gabriella, mia madre è amica di<br />

magamaghetta, che conosco personalmente). So anche che sei uno dei più giovani filoenniagrammatici (?) e<br />

sono davvero contenta: grande segno di maturità e d è proprio per questo che inizierai a condividere un pò di<br />

più le tue idee sul forum. Pensare da soli è bello, ma condividere e confrontarsi è meglio!!!! Parola di un sette<br />

spudoratissimo, ipercomunicativo, 32enne, ma in fondo (nemmeno tanto) ancora molto adolescente. Un<br />

abbraccio Ale<br />

R: tutti preoccupati per la mancanza di sei? ecco il rimedio!!!2 risate!! di Alberto/Neottolemo del<br />

27/11/<strong>2005</strong> 20.01.14<br />

Si si, verissimo sono il più giovane fra gli allievi di Antonio, mi interessa molto seguire questo corso, per<br />

imparare a conoscere me stesso e gli altri e magari, prevenire su errori che nella mia ignoranza (in materia) mi<br />

avrebbero fatto soffrire e per me sarebbero stati privi di significato; non so se riesci a capire bene ciò che<br />

dico..comunque..conosco bene anche la tua mamma Gabriella e l'altra sorella che se non sbaglio si chiama<br />

Emanuela, ho visto solo una volta di sfuggita Valeria, ma io e te non abbiamo mai avuto il piacere di conoscerci,<br />

Ricambio L'abbraccio, Alberto :-)


Imparare ad Imparare<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Riprendendo il concetto della necessità, che è stata già osservata in altri post, di "disimparare", per potere<br />

veramente comprendere qualcosa, riporto il seguente esempio tratto dal citato Imparare ad Imparare di Idries<br />

Shah. "Un uomo, dalla testa piena di conoscenze fittizie e diventato arrogante in virtù del suo presunto sapere,<br />

venne da molto lontano a trovare un grande maestro sufi. Questi non volle apparentemente insegnargli nulla,<br />

ma gli disse semplicemente 'Tu pensi indubbiamente di essere saggio, ma un recipiente pieno fino all'orlo non<br />

può ricevere nulla'. Se siete pieni di presunzione, in realtà siete vuoti. Svuotatevi delle idee vane e solo allora<br />

potrete comprendere la verità".<br />

R: Imparare ad Imparare di Sirenella del 13/11/<strong>2005</strong> 23.01.04<br />

Molto bello. Oggi parlavo con mio figlio di alcune cose che mi stanno accadendo e dalle quali sto imparando con<br />

mia sorpresa, tantissimo. Non pensavo che anche i cambiamenti che ci allontanano dai nostri progetti possano<br />

essere vissuti e interpretati come opportunita' per arrivare comunque alla meta. Non staro' qui a spiegare cosa<br />

mi succede, ma mio figlio ad un certo punto ha citato una scena di un film molto molto carino che si chiama<br />

"the karate kid" credo lo abbiano visto in molti. In questa scena il ragazzo e' tutto preso dal desiderio di<br />

imparare il karate per potersi finalmente riscattare nei confronti dei bulli che lo tormentano, il maestro Miagi<br />

che lo accetta come allievo, lo mette a lavare le auto. Metti la cera, togli la cera. Lui si arrabbia perche' non<br />

capisce come si possa mai imparare il karate pulendo le auto, e non si rende conto che in quel modo costringe il<br />

suo corpo ad imparare un movimento, una postura difensiva, dimenticando quello che non conta...ma quando ci<br />

capita di avere un'opportunita' del genere, dovremmo avere tutti la saggezza di comprendere che anche "lavare<br />

un'auto" puo' essere una strada per un cambiamento sano.<br />

R: Imparare ad Imparare di Marina Mele del 13/11/<strong>2005</strong> 23.13.03<br />

Antonio, come sai non conosco il sufismo ma la medicina tradizionale cinese (che conosco appena ed è infinita)<br />

dice che è il vuoto quello che garantisce lo spazio alla mente di crescere e lo condivido in pieno. Sirenella,<br />

anche a me è piaciuto tanto quel film, si capisce come cose apparentemente banali e la perseveranza nello<br />

sperimentarli siano la chiave di risultati di elevato livello. Ogni sforzo e impegno genera una esperienza che, se<br />

elaborata, genera consapevolezza. Quando la consapevolezza c'è si è animati da buona fede e buone<br />

intenzioni...il resto è tutto superabile.....e la forza e la volontà sono positive.....perchè comunque credo sia<br />

meglio combattere la falsità, la furbizia, l'ipocrisia e la strumentalizzazione di cose, fatti e persone. Buona notte.<br />

Melinda<br />

R: Imparare ad Imparare di Maura Amelia Bonanno del 15/11/<strong>2005</strong> 9.18.29<br />

Antonio, hai citato un brano tratto da un libro che per me è sacro, una Bibbia, un Corano una Torah.....lo<br />

metterei nell'educazione pubblica...questo insegnamento riguardo allo svuotarsi per poter fare spazio ad altra<br />

sostanza lo si ritrova in varie tradizioni, nello Zen è lo "svuotare la tazza" del té altrimenti l'altro té che il<br />

maestro sta versando ed esce dai bordi. La frase che hai citato ha per me molte dimensioni. Adoro gli<br />

insegnamenti scientifici che puntano alla logica, non quella delle nostre strutture, ma La Logica, La Scienza. In<br />

quella frase vedo racchiuse leggi della fisica elementari (conosco solo quelle J ) quale per esempio che lo<br />

spazio, il vuoto, è già lì e dobbiamo solo imparare a riconoscerlo e dargli attenzione. In quella frase vedo il<br />

ricordo del vuoto di cui la materia è principalmente fatta...tutto ciò che è manifesto è fondamentalmente<br />

vuoto...e noi non lo vediamo , i nostri occhi (o la nostra mente????....dove sta questo famoso Osservatore J<br />

???) vedono solo ciò che riconoscono...Un'altra Legge che riconosco nella frase citata, e che si aggancia a quella<br />

appena vista, è quella degli Specchi. E’ tutto uno specchio. Mi piacerebbe trovare un'altra descrizione di questo<br />

fenomeno, poiché agli inizi l'immagine che me ne ero fatta mi aveva fuorviata. In quella frase riconosco il<br />

ricordo che è tutto la stessa cosa. Ciò che vivo in me è esattamente ciò che accade fuori. Se ho a che fare con<br />

una persona che definisco per esempio aggressiva o arrogante....beh...c'è poco da dire o da fare...quella sono<br />

io...Siccome vediamo solo ciò che riconosciamo...finisce che diamo più credibilità a ciò che consideriamo<br />

esterno a noi...ma non è come stanno le cose...e non perché ciò che è interiore sia più vero...ma<br />

semplicemente perché è un’altra manifestazione della stessa cosa...solo che all'esterno ne vediamo una<br />

parte...quella che ci hanno insegnato a vedere. Non so a voi, ma a me stanno capitando cose e sto<br />

sperimentando situazioni che mi catapultano in queste considerazioni...chiedo scusa se sono stata poco<br />

chiara...e ringrazio Antonio per aver citato questo brano da questo stupendo libro. Mau<br />

R: Imparare ad Imparare di Sirenella del 15/11/<strong>2005</strong> 12.20.17<br />

Maura siccome anche a me piace molto la scienza, volevo chiederti di citare con piu' precisione cio' che<br />

concerne il concetto degli specchi di cui parlavi. Scusa lo so che a volte e' una seccatura, ma siccome non<br />

conosco il testo a cui vi riferite, per riuscire a capire meglio ho bisogno di leggere attraverso te. Mi farebbe<br />

piacere approfondire questo argomento...grazie...baci...


R: Imparare ad Imparare di Maura Amelia Bonanno del 15/11/<strong>2005</strong> 14.50.56<br />

"Imparare ad imparare" non parla direttamente di specchi, sono io che ho visto questo collegamento. Quando<br />

parlo di “specchi” intendo quella Legge secondo cui gli specchi appunto ci fanno ricordare che in ogni momento<br />

della nostra vita la nostra realtà interiore ci viene rispecchiata dalle azioni, dalle scelte e dal linguaggio di coloro<br />

che ci circondano. Questo è il primo livello che si incontra. Sperimentando ed osservando questo nella mia vita,<br />

mi sembra di vedere oggi che questa Legge significa che è tutto la stessa cosa. Ciò che io vivo dentro di me è<br />

esattamente la stessa esperienza che il mondo sta vivendo ed è anche la stessa esperienza che ogni cellula sta<br />

vivendo. La manifestazione può essere diversa nell'apparenza, ma il significato dell'esperienza è lo stesso.<br />

Come la luce si rifrange in più colori, ma luce resta la stessa. Io ho trovato conferme a questo nei video di<br />

Gregg Braden e anche recentemente nel film “What the bleep do we know”, non sono cose nuove, le scuole<br />

spirituali tradizionali ne parlano, ma oggi il linguaggio è maggiormente accessibile a noi “contemporanei”. Anche<br />

l’enneagramma ci insegna secondo me quale qualità divina imitiamo non sentendo più che ne siamo già<br />

specchio. Dimmi se ti ho chiarito perché ho sempre 'sto cavolo di superego che mi dice che non sono stata<br />

chiara e che le mie già poco fluide comunicazioni qui sul forum peggiorano...mau<br />

R: Imparare ad Imparare di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 0.25.41<br />

Si ho capito, mi sembra un discorso complesso ma mi piace tantissimo. Io trovo che le leggi della fisica, spesso<br />

e volentieri ci dicano delle verita' che magari la psicanalisi spiega in trenta volumi peggio della Treccani. Voglio<br />

dire che c'e' dell'ovvio sotto il nostro naso, che e' talmente ovvio e talmente sotto il nostro naso, che quasi mai<br />

viene visto o compreso. Pensa solo alla fisica che dichiara che: ad ogni azione, corrisponde una reazione uguale<br />

e contraria"....quanta verita' esistenziale c'e' dentro ciascuna piccola gigantesca deduzione scientifica!!??<br />

R: Imparare ad Imparare di Maurizio Cusani del 25/11/<strong>2005</strong> 22.58.40<br />

Sì, è proprio così. Ogni legge scientifica prevede una conoscenza su più piani. Quello ripetibile e falsificabile che<br />

è linguaggio comune degli eruditi che ci danno la penicillina e la lente intraoculare e la guarigione della<br />

leucemia e, al contempo, quella simbolica, che va valutata sul piano emozionale e intuitivo. Questa strada è<br />

perigliosa ed è facile perdersi a differenza di quella precedente. Ma è insostituibile per chi sa "fare il vuoto" e<br />

riempirla della comprensione di cui parla il maestro sufi di Shah. Questo fare il vuoto è l'inizio di un viaggio che<br />

può raggiungere una conoscenza del tutto simile a quella a cui approda la scienza ma in una consapevolezza<br />

che è priva di linguaggio e che è irripetibile e inesprimibile per il linguaggio umano se non, molto parzialmente,<br />

quello poetico. Shah, secondo me, sbaglia un po', o meglio, usa un linguaggio un po' "british anni 50" adatto al<br />

momento ma un po' "vecchiotto" oggi. Lui non può fare a meno di spiegare che non si tratta di aggiungere<br />

nozioni su nozioni della stessa qualità, ma bisogna svuotarsi di presunzione e di false idee. Ma non cita che<br />

sono queste "false" idee che l'hanno condotto dal maestro sufi nè che svuotare non basta, anzi sarebbe<br />

deleterio, ma bisogna conservare per certi usi e usare un certo altro recipiente per altri. La storiella sufi, cioè<br />

nasconde altri significati molto "tecnici" e "pratici". Ma il mio maestro sufi dice che le storie vanno raccontate e<br />

non spiegate. E anche se non ho ancora perfettamente capito perchè, per ora (mi sono dato ancora un anno o<br />

due) mi adeguo.<br />

barriere comunicative<br />

Inviato da: myracela<br />

quale gli strumenti per gli enneatipi per superare le barriere comunicative? io da quattro ( quale mi credo) mi<br />

rendo conto che spesso nel mio comunicare metto delle barriere alcune percettive che derivano dal mio modo di<br />

leggere il mondo sulla base delle esperienze, altre emozionali. a volte mi sembra di nn avere atti di fiducia nella<br />

comunicazione perchè temo di essere vulnerabile. eppure ho ritrovato di comunicare veramente proprio quando<br />

vulnerabile davanti all altro. sto cercando di spogliarmi dal mio modo di pensare per accogliere quello dell altro.<br />

ma è questa la strada? vi chiedete mai " ma cosa voglio dire?", cosa si nasconde in ciò che dico quando non mi<br />

sento capita? cosa voglio che l altro capisca quando nn dico? quali sn le mie barriere comunicative? luce<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 13/11/<strong>2005</strong> 17.14.40<br />

Cara Luce, trovo il tuo discorso interessante e assai complesso. Io penso che qualche volta non ci sia nulla di<br />

peggio che affidarsi alle parole per comunicare, per quanto possa sembrare paradossale. Il punto, o uno dei<br />

punti, e' che a volte anche quando noi pensiamo che gli altri non ci capiscono, in realta' siamo proprio noi a non<br />

volerlo. Mi viene in mente qualche situazione, magari molto sofferta, in cui ho cercato di comunicare il mio<br />

dolore, celando contemporaneamente le mie debolezze. Dire quello che vorrei farti vedere, tentando di<br />

nascondere quello che ho pudore di svelare. Questo crea un velo, un'ambiguita' inevitabile agli occhi di chi<br />

magari ci ascolta ma non ci legge in maniera chiara proprio a causa della nostra volonta' di non svelarci troppo.<br />

Io penso che piu' che preoccuparti di non nasconderti agli altri, dovresti imparare a non nasconderti a te stessa.<br />

Accettare quello che sei completamente, senza pieta' e senza veli, pur facendolo con amore e per amore verso<br />

te. Quando saprai bene chi sei, deciderai non tanto se svelarti agli altri, ma a "chi" svelarti e a chi no, perche'<br />

potrai scegliere sapendo di non mentire alla persona piu' importante per te, e cioe' te stessa...


R: barriere comunicative di luce del 13/11/<strong>2005</strong> 20.31.41<br />

sirenella, è giusto quello che mi dici. però penso che nn si arrivi mai a conoscere se stessi completamente<br />

perchè nn ci arrendiamo mai completamente alle ns debolezze. io vorrei a partire da ciò che sn adesso ( frutto<br />

di cio che sn stata, delle mie scelte e nn scelte) costruire relazioni autentiche dove per autentiche intendo nn<br />

tanto inprontate sulla verità del dire ( quello è scontato) quanto sulla verità dell' essere. vorrei nn aver paura di<br />

dire ciò che provo e soprattutto vorrei saper riconoscere ciò che provo ma quest'ultimo è un altro argomento<br />

ancora. è sufficiente essere consapevoli per abbattere le barriere comunicative? nn ci vuole anche la<br />

partecipazione dell'altro? e ancora essere consapevoli in una comunicazione nn richiede eccessiva responsabilità<br />

del processo comunicativo stesso? io credo che nella comunicazione sn molto condizionata dalla dimensione<br />

emozionale cioè dalla qualità degli atteggiamento di fondo che sperimento nei confronti dell altra persona. forse<br />

penso troppo a come essere accettata e perdo di vista quello che sento realmente. si, devo conoscere me<br />

stessa e di ciò che già conosco? luce<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 13/11/<strong>2005</strong> 20.42.17<br />

Cio' che gia' conosci di te, viene gia' percepito dagli altri, ma secondo la loro natura....vedi Luce, per questo<br />

dico che il discorso e' veramente complesso. Mi faccio e ti faccio delle domande, perche' credo che a volte non<br />

siano le risposte cio' di cui abbiamo bisogno, ma domande. Quando parli di comunicazione, vuoi che sia un<br />

segnale a binario singolo, e che gli altri vedano di te esattamente cio' che vuoi, o deve essere un doppio binario<br />

in cui anche tu riesci a ricevere cio' che loro sono e come ti vedono? Quello che gli altri sono capaci di<br />

comprendere di noi, coincide sempre con quello che noi siamo davvero? Se cosi' non e', e' una colpa? Siamo<br />

quindi anche noi colpevoli di non capire come sono gli altri? Quando gli altri percepiscono quello che a noi<br />

sfugge di noi stessi, noi siamo in grado di ammetterlo e capirlo? Chi ha deciso che gli altri ci devono capire per<br />

forza? Chi ha deciso che noi capiamo certamente gli altri? Io credo...che la comprensione sia un atto di buona<br />

volonta' e di umile onesta' nei confronti di noi stessi e del mondo. Possiamo cercare di farci capire, e cercare di<br />

capire, a patto che si accettino i limiti di ciascuno e innanzitutto i nostri.... ;-) pensaci...<br />

R: barriere comunicative di luce del 13/11/<strong>2005</strong> 21.46.33<br />

ok..ci provo. :-p<br />

R: barriere comunicative di Antonio Barbato del 13/11/<strong>2005</strong> 22.00.23<br />

Cara Myra, usiamo la conoscenza dell'<strong>Enneagramma</strong> e ricordiamoci che il non essere compresi è un leit motiv<br />

esistenziale per un Quattro. Questo genera un inutile, quanto sofferto, processo di analisi, teso più a perpetuare<br />

l'Insoddisfazione derivante dalla non-comunicazione, che non a risolvere la situazione problematica. La vera<br />

domanda che un Quattro dovrebbe porsi è: sto cercando veramente di comunicare qualcosa o, piuttosto, sto<br />

solo esprimendo in un modo confuso, una mia situazione di disagio cercando qualcuno che la riesca a<br />

comprendere?? Un bambino piccolo quando piange non sa quale sia il dolore che sta provando, sa solo piangere<br />

e basta. Ci vuole qualcuno altro che interpreti questo dolore e gli dia un senso coerente, capendo quello che<br />

necessita al bambino (ad esempio, che ha fame, aria nella pancia od altro). Un Quattro da adulto continua<br />

spesso a comportarsi come un bambino confuso ed ad aspettarsi che qualcuno gli dia non tanto un aiuto, ma,<br />

soprattutto, quella comprensione.<br />

R: barriere comunicative di Myracela del 15/11/<strong>2005</strong> 22.03.11<br />

si antonio, nel mio post iniziale l'appello era proprio all'enneagramma. mi riconosco in quello che descrivi ma mi<br />

chiedo: come venire fuori da tutto ciò? quale allenamento? la consapevolezza nn basta. è la base ma il mattone<br />

per iniziare a costruire? può servirmi un diario per scrivere "ciò che avrei voluto comunicare e ... nn sn<br />

riuscita"? luce<br />

R: barriere comunicative di Eleonora Grillo del 15/11/<strong>2005</strong> 23.26.05<br />

Grazie Luce, per la possibilità che mi dai di riflettere su di me e sul mio modo di comunicare. In effetti, io dò per<br />

scontato che gli altri non mi capiranno per cui non mi sforzo per niente nel cercare di farmi capire. E' come se<br />

mi dicessi, anzi, me lo dico proprio: "A che serve? E' inutile, solo energia sprecata." A volte, questo meccanismo<br />

lo metto in atto persino con gli amici più cari. Sicuramente, anche qui entra la mia storia personale e<br />

pensandoci ora credo che molta parte è rappresentata dalla fiducia che non ho ricevuto. Almeno, questa è la<br />

sensazione. ciao.<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 0.19.12<br />

Eleonora...ma anche oggi ti capita? Voglio dire il lavoro con l'enneagramma non ha stemperato un po' questa<br />

sorta di sfiducia che ti porti dentro?<br />

R: barriere comunicative di Eleonora Grillo del 16/11/<strong>2005</strong> 0.24.08


Sire, no, oggi non è proprio così estremizzato, ma comunque l'automatismo esiste ancora.<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 0.28.01<br />

Forse allora anche il poter scrivere puo' esserti d'aiuto, io me ne accorgo quando sono animata da passioni<br />

scatenate...la scrittura mi costringe a dovermi spiegare piu' chiaramente, non potendo attingere alla gestualita'<br />

o alle espressioni, mi rida ritmo e controllo del respiro, mi libera dalla tensiane e mi permette di controllare<br />

meglio quello che desidero dire...a volte con risultati catastrofici lo so, ma il piu' delle volte che scrivo riesco ad<br />

arrivare allo scopo....non trovi che la scrittura offra questa opportunita'?<br />

R: barriere comunicative di eleonora del 18/11/<strong>2005</strong> 18.06.04<br />

Sì, Sire, sono d'accordo. Infatti, la uso moltissimo da anni. baci<br />

R: barriere comunicative di magamaghina del 22/11/<strong>2005</strong> 23.16.02<br />

io non so dire se riesco bene a comunicare....quando parlo non so se l'altro ha comprende veramente cio' che<br />

ho voglia di dire. non so se il messaggio arriva all'interlocutore (ovviamente dipende dal tipo di<br />

interlocutore....).so solo che l'esercizio di parlare mi serve molto a non chiudermi, e spesso mi rendo conto che<br />

nel parlare tiro fuori cose che nemmeno ho avuto il tempo di pensare....e forse quelle, sono le piu' vere....nel<br />

processo inverso, ossia quando sono io che ascolto, percepisco motivazioni a volte lontane e slegate dalle<br />

parole che mi arrivano....vi capita mai che qualcuno vi racconta un fatto di colore rosso, ma tutto cio' che<br />

accade intorno a quella persona lo vedete di colore grigio? a me spesso....cosa dire? mi chiedo se quella<br />

persona vede rosso cio' che io vedo grigio o se semplicemente non conosce la differenza....mi e' successo di<br />

recente. allora mi fermo, mi raggelo, e penso che ognuno di noi abbia il diritto anche di vedere la vita nei colori<br />

che piu' sa vedere....sto pensando ad un fatto specifico in questo momento, ad una persona amica e cara che si<br />

sforza di essere tinta di pastello, che non racconta il grigio della sua vita e ne soffre, ma che mi chiede, nel suo<br />

sguardo, di non ricordarglielo.....tutto questo e' percezione di cio' che non si dice, ma che e' nell'aria,<br />

espressione di un silenzio che tanto vuole dire....<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 23/11/<strong>2005</strong> 22.13.14<br />

Cara Varuska...lo so che quando sono io a dirti le cose magari spesso arricci il naso, ma leggendo quello che<br />

scrivi mi vengono in mente un paio di cose. Quindi magari te le scrivo qui...si sa mai ....! Pensavo che cosi'<br />

come accade a te, forse anche le persone che ti parlano, quando hanno un problema, dicono cose sulle quali<br />

non hanno avuto il tempo di riflettere. Dover cercare di comunicare stati d'animo ad altri significa dover<br />

scendere un tantino in profondita' e quindi quando dici che ti racconta qualcosa di "colore rosso" non e' detto<br />

che sia consapevole di altre sfumature se non dopo aver verbalizzato assieme a te. Credo che questo capiti<br />

spesso, e' per questo motivo che a me scrivere aiuta tantissimo. Per quanto riguarda la tua amica, e forse<br />

credo di aver intuito di chi si tratta, io penso che alla fin fine voler bene a qualcuno sia proprio questo. Non<br />

chiedere in cambio dell'ascolto un "cambiamento" nella realta' di chi ci racconta qualcosa. Ma chiederci se<br />

accettiamo quella persona cosi' com'e'. Noi possiamo indicare altre vie, suggerire altri modi per affrontare un<br />

problema, essere una voce ed una spalla amiche che sono li quando serve, ma poi alla fin fine ognuno di noi<br />

percorre la propria strada, e l'amicizia non nasce dal presupposto di cambiare qualcuno a tutti i costi. Nemmeno<br />

volerlo salvare, e' un buon motivo per volerlo cambiare. Noi non possiamo sapere di essere sulla strada giusta,<br />

come possiamo mai pensare di indicarla ad altri? Certo, chi si guarda dentro, chi cerca di evolvere, chi cerca di<br />

non sprofondare in eterno nell'oblio, magari vede le cose sotto una luce diversa, ma quella luce e' solo per<br />

coloro che percorrono il viaggio. Ciascuno ha la sua. Brillare di luce riflessa vuol dire vivere la vita di un altro.<br />

Solo chi ha la volonta' di accendere quel lumino di consapevolezza nella propria esistenza, puo' cambiare, e lo<br />

fa sempre e soltanto per se stesso. Quindi anche se magari ti senti raggelata nel constatare che i problemi di<br />

questa persona sono sempre gli stessi, chiediti solo se nel tuo cuore c'e' un sincero sentimento di stima e di<br />

amore per lei, e accettala cosi' com'e'. Diversamente, vuol dire che forse il tuo animo un po' "infermieristico"<br />

(perche' sei un Due, ma credo capiti un po' a tutti) ti aveva spinta nella sua vita col desiderio di "salvarla" e<br />

forse c'e' prima bisogno di un atto di onesta' nei confronti di cio' che veramente provi per lei. Ma un atto di<br />

onesta' libero e sincero, e non reso pesante da sensi di colpa, perche' non credo sia giusto per nessuno inclusa<br />

te. Io cerco di non dimenticare mai, che la mia scelta sia di restare o andare, che dopo la comprensione c'e'<br />

bisogno di un po' sana misericordia, nel senso piu' pieno e positivo, perche' prima o poi tocchera' a noi essere<br />

scoperti ad indossare una maschera, di qualunque colore essa sia, di cui magari non eravamo nemmeno<br />

consapevoli. Io posso solo augurarmi, ed augurare a coloro che amo, che quando ci capitera' avremo la<br />

capacita' e la forza di riconoscere nelle parole degli altri, verita' che ci appartengono che fino a quel momento<br />

abbiamo evitato di capire...e anche allora, dopo l'ostinazione, dopo la cecita', dopo le resistenze, dopo<br />

l'aggressivita', dopo ogni difesa....ci sia per noi stessi un po' di misericordioso amore che ci liberi dall'incubo<br />

della pretesa perfezione che non abbiamo, e non avremo mai.<br />

R: barriere comunicative di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 23.06.45<br />

ho letto con attenzione cio' che mi hai scritto... riguardo alla persona alla quale pensavo e alle situazioni di cui<br />

abbiamo parlato sono sicura di non averti mai detto.non e' quella che pensi tu...ad ogni modo poco


importa,sono in accordo con te con cio' che dici e a conferma di tutto questo posso dirti che in quellla occasione<br />

ho taciuto....in realta' solo qui ho verbalizzato le mie considerazioni, e non ho agito da "crocerossina" come piu'<br />

istintivamente mi viene di fare. ho agito nel rispetto della persona con cui ho parlato, pur considerando quanto<br />

poco verosimile fosse la realta' che lei, in un momento di apparente serenita' mi raccontava...era quello che lei<br />

si aspettava da me, e io l'ho fatto.questo nulla c'entra con l'affetto che io le porto, con i sentimenti che provo<br />

per lei, e con la voglia di cambiare le persone....ho pensato solo di dare il mio contributo a questa<br />

conversazione , conservando per me la tristezza che alcuni accadimenti mi provocano...qualcuno di nostra<br />

conoscenza diceva che "la migliore parola e' quella che non si dice...." e in questo caso questo e' vero.penso<br />

che in fondo ognuno di noi sappia bene come stiano le cose, e che se in un momento della vita non si voglia<br />

vedere , e' perche' forse non si e' ancora pronti a farlo....<br />

R: barriere comunicative di Sirenella del 23/11/<strong>2005</strong> 23.32.21<br />

non so allora chi sia la persona di cui parlavi ma...ti ho sentita spesso dispiaciuta nei confronti di chi faceva<br />

discorsi del tipo di cui parlavi...so che volevi condividere alcune considerazioni Vale, e spero che condividere per<br />

te, abbia sempre lo stesso senso che per me :-) e le riflessioni che nascono naturali dalla testimonianza di<br />

chiunque non sono mai critiche, quanto piuttosto lo sviluppo naturale di un pensiero...<br />

R: barriere comunicative di magamaghina del 23/11/<strong>2005</strong> 23.50.00<br />

mari le ho accetate con serenita' credimi....e non mi sento criticata in questo momento...e' tutto ok baci...<br />

Un sette "allegramente forzato"<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Ciao a tutti, evidentemente ancora c'è bisogno per me di un imput forte per decidermi, accendere computer e<br />

scrivere qualcosa sul forum, anche se come idea mi piace da sempre moltissimo. L'ultimo gruppo a cui abbiamo<br />

partecipato sembra avermi lasciato un tantino di insofferenza sulle etichette, sulle idee comuni, insomma sui<br />

pregiudizi che ancora mi"affliggono" come sette. Ho la necessità di ribadire che non è assolutamente vero che<br />

non avvertiamo il dolore, ma che, se c'è, utilizziamo varie strategie di evitamento, fuga o negazione Tutto ciò<br />

sembra provocare in me un moto di ribellione in quanto sento di avere le idee molto chiare su questo tema. Il<br />

dolore (fisico, ma soprattutto mentale, sotto forma di ansia, di tristezza, talvolta di disperazione) credo di<br />

volerlo evitare a prescindere come idea, ma quando questo si presenta e non c'è più via di scampo in me è<br />

molto chiara l'esigenza di viverlo e di superarlo in qualche modo (non solo con i soliti meccanismi da sette). Il<br />

problema è nel mostrarlo agli altri, la paura di non essere più riconosciuta come l"allegra compagnona" o il<br />

timore di far preoccupare qualcuno per me, mi fa diventare evidentemente falsa ed ipocrita nel dire e ribadire<br />

che va tutto bene! La verità è che chi ha il piacere o la sfortuna di starci vicino e di conoscerci un pò più a fondo<br />

se ne accorge, perchè saremo anche degli abili truffatori ma con la menzogna su noi stessi evidentemente<br />

falliamo ( parlo per me, fallisco alla grande). Il sette quindi non è poi così vuoto e superficiale? O forse è più<br />

corretto dire che io voglio che di me non si pensi più questo! Alle persone vicine mando un messaggio: se foste<br />

leggermente più attenti all'altro più che a voi stessi forse riuscireste a vedere anche oltre il nostro solito sorriso,<br />

sempre che vi interessi! Un bacio a tutti. Alessia<br />

R: Un sette di Eleonora Grillo del 08/11/<strong>2005</strong> 16.53.08<br />

Ciao, Alessia, che piacere sentirti! Ti capisco perfettamente. Si confonde il meccanismo di evitamento del dolore<br />

(e chi non vorrebbe evitarlo?) con il fatto che se il dolore c'è, c'è e basta, poi ognuno tira a campare come può.<br />

Anche la solita solfa che i 5 non provano emozioni non è vera. Eppure, così si dice (chi non è 5). Harper di cui si<br />

parla nel nuovo articolo dice chiaramente (e io sono d'accordo) che il problema è sempre e solo "Io": sta<br />

sempre lì e non ci abbandona mai. Il pericolo, tante volte ribadito da molti è che a volte, l'enneagramma può<br />

diventare una sottolineatura dell'autoesaltazione, mancando così a quello che è il vero scopo: conoscere me<br />

stesso per meglio liberarmi e conoscere gli altri per meglio comprenderli, amarli, perdonarli. Siamo tutti nella<br />

stessa barca. Cerca di farti sentire di più sul forum. Ti abbraccio. Eleonora<br />

R: Un sette di Alessia Palumbo del 10/11/<strong>2005</strong> 19.33.35<br />

Ciao tesorina, grazie della risposta!!!! Sono pienamente daccordo con te...e se mi infervoro così su certi<br />

argomenti "dolorosi" per me è proprio perchè il lavoro di scardinamento dei soliti meccanismi è così difficile che<br />

la solita solfa sembra rimettere in discussione la fatica che si fa per non ricadere sempre negli stessi errori. Ti<br />

mando un bacione enorme. Alessia<br />

R: Un sette di Antonio Barbato del 12/11/<strong>2005</strong> 23.57.48<br />

Cara Alessia/Fiammiferina, che piacere rileggerti dopo tanto tempo. Il tema che proponi è, ovviamente, uno dei<br />

più dolorosi per un Sette, perché ripropone il vecchio problema infantile del non avere riconoscimento, se non si<br />

accetta di "ritrarre" tutti i sentimenti (dolorosi, di rabbia, di paura, eccetera) che non sono accettati


dall'ambiente. E' già positivo, in questo contesto, l'espressione diretta della propria rabbia, piuttosto che<br />

l'abituale tecnica di evitamento, di aggiramento del problema, che lascia, in sostanza, tutto immutato. Per<br />

questo, come sai, io insisto nel ripetere che, soprattutto con un Sette o un Nove, bisogna saper sempre<br />

guardare dietro il sorriso apparente per trovare la "vera" persona.<br />

R: Un sette di Sirenella del 13/11/<strong>2005</strong> 16.58.41<br />

Alessia...e' possibile che l'enneagramma ti stia cambiando, e che le persone intorno a te abbiano difficolta' ad<br />

accettare una nuova immagine di te? Te lo chiedo perche' ho la sensazione che la battaglia piu' dolorosa in<br />

assoluto, quella coi morti e i feriti per intenderci, la faremo proprio nel momento in cui qualcosa dentro di noi si<br />

muovera' verso il cambiamento, ma l'immagine "statica" che gli altri hanno di noi ci costrigera' a battagliare per<br />

poterci liberare da una camicia di forza che gli altri a parole vorrebbero vederci togliere, e coi fatti ci fanno<br />

indossare per paura di non riconoscerci piu'! Non so se mi sono spiegata ma....mi chiedevo se e' quello che sta<br />

succedendo anche a te :-)...sono curiosa di sapere che ne pensi..<br />

R: Un sette di Alessia Palumbo del 15/11/<strong>2005</strong> 15.37.02<br />

Ciao Sirenella, mi ha fatto molto piacere leggere il tuo messaggio. Sono d'accordo con te: il cambiamento<br />

spaventa tutti, soprattutto chi ci sta vicino perchè i sistemi (FAMILIARE, LAVORATIVO, AMICALE), tendono a<br />

mantenere l'omeostasi interna, quindi i cambiamenti spaventano. I sistemi sono importanti perchè non siamo<br />

delle monadi e abbiamo tutti bisognio dello specchio degli altri, del confronto, proprio per conferma alla nostra<br />

identità (che letteralmente ha il significato di ciò che è identico a se stesso), quindi quando le persone a noi<br />

vicine ci rimandano che "non ci riconoscono più" è solo per loro difesa. Ma il cambiamento (non solo di pelle) è<br />

vita, è evoluzione..... Alla Celentano si potrebbe dire che la staticità è lenta, il cambiamento è rock!!! Un<br />

bacione Alessia<br />

R: Un sette di Elisabetta Carbonari del 15/11/<strong>2005</strong> 19.05.19<br />

Cara Alessia, mi ha molto colpito ciò che hai scritto perchè una donna sette, tempo fa, mi ha esposto la stessa<br />

difficoltà nel mostrare alle persone care il proprio dolore, con lo stesso timore di dare peso o preoccupare gli<br />

altri. Ho sentito la sua sofferenza per la consapevolezza di non aver condiviso, chiesto aiuto, ed un grande<br />

bisogno di conforto per un dolore negato o razionalizzato ma ancora presente. Credo che l'enneagramma abbia<br />

il grande potere di farci vedere ciò che non si vede, non lo percepisco come strumento discriminante o<br />

pregiudiziale, ma come mezzo che ci avvicina agli altri permettendoci di comprendere a fondo ciò che si<br />

nasconde dietro atteggiamenti che spesso usiamo solo per protezione o copertura. Siamo tutti esseri umani ed<br />

è bello scoprirsi così diversi e anche a volte così uguali. Un bacio Elisabetta.<br />

R: Un sette di Alessia Palumbo del 15/11/<strong>2005</strong> 19.21.25<br />

Ciao Eli, che bello passare da un argomento all'altro, da Celentano (messaggio sul potere mediatico) a se stessi.<br />

Sono pienamente daccordo con te anche se mi ritrovo con ciò che disse un mio carissimo amico: "il mondo si<br />

divide tra chi fa e chi non fa l'enneagramma!!!!".<br />

R: Un sette di Antonio Barbato del 15/11/<strong>2005</strong> 20.34.31<br />

Questo tema mi appassiona molto e metto da parte le "scartoffie" per qualche minuto, per aggiungere alcune<br />

considerazioni. Il bambino Sette, quasi sempre, prende su di sé il dolore o lo scontento esistenziale di uno dei<br />

genitori e, stringendo una specie di allenza con lei/lui, si pone come il "rassicuratore" agendo come un piccolo<br />

clown o stornando sulle sue "mattane"l'attenzione familiare. Quanto questo possa mascherare un profondo<br />

dolore gli altri tipi lo stentano a credere, ma, come ben sai, mia cara Fiammiferina (qui sul forum distribuisco<br />

nomignoli un po' diversi da quelli che uso abitualmente), io cito sempre un vecchio proverbio inglese che dice:<br />

"The rabbit has a charming face, yet its private life is a disgrace", che suona, più o meno, come "Il coniglio ha<br />

un'apparenza felice, ma la sua vera vita è piena di guai (nascosti). Eli, sono estremamente contento che tu<br />

abbia cominciato a partecipare al forum. Mi auguro che, a questo punto, non mi scompaia la Grilletta. Farete<br />

mica come Castore e Polluce, vero??<br />

R: Un sette di Alessia Palumbo del 16/11/<strong>2005</strong> 0.08.27<br />

Ciao CAPO, fiammiferina mi piace molto (che non si confonda come fiammiferaia perchè è la storia infantile che<br />

più non tolleravo quando ero piccola). Quello che dici dei bambini sette mi risuona vero solo ora che non sono<br />

più una bambina (attenzione non da molto tempo!!!) anche perchè mi ricordo benissimo la sensazione che<br />

provavo da piccola: quella di dover fare il clown della situazione, ma tutto ciò credo che allora non mi pesasse<br />

molto (o per lo meno non ne avevo nessuna consapevolezza). Forse anche perchè i ruoli che il sistema ti da<br />

sono sicuramente molto gratificanti per un cicchignocco di pochi anni e soprattutto il riconoscimento che ne<br />

ricevi in quegli anni evidentemente ne vale la pena (o così il tuo ego si lusinga). A tal proposito mi è venuto in<br />

mente un episodio: avevo 7 anni e per la prima volta vidi piangere mio padre per la morte del nonno (suo<br />

padre): quella visione (è molto chiaro in me oggi, allora credo sia stato automatico) mi sconvolse talmente<br />

tanto che corsi in bagno con un nodo in gola e con una voglia di piangere indescrivibili (più per aver visto il mio


papà soffrire che per la perdita di mio nonno), ma mi guardai allo specchio e non piansi, tirai un sospiro come a<br />

prendere aria, coraggio e forza e sorrisi, cercando di imprimere nella mia mente l'immagine che vedevo nello<br />

specchio. Uscita dal bagno ritornai nella stanza di mio padre, lui era da solo, con gli occhi rossi di pianto e fissi<br />

sul pavimento ed io parlai....non ricordo la cretinaggine che dissi, ma senza distogliere lo sguardo dal<br />

pavimento sorrise e mi accarezzò. Fui contenta, esistevo ancora, nonostante il dolore, per mio padre.<br />

Ricordando mi dico che è assurdo, e mi chiedo perchè non mi fu concesso piangere con lui, visto che ero molto<br />

affezionata al mio nonnino. Ancora oggi mi concedo raramente di piangere, ma il nodo in gola è presente<br />

(naturalmente sempre in situazioni dolorose-non so perchè ho dovuto specificarlo), presente a ricordarmi che<br />

non sono immune dal dolore! Ma di questo ne sono consapevole già da qualche tempo: la terapia personale e<br />

soprattutto l'enneagramma hanno contribuito a dare un senso, direi umano, anche al mio dolore, e soprattutto<br />

gli hanno concesso il diritto di esserci e di essere espresso!! PS: ringraziare l'enneagramma è, naturlamente,<br />

ringraziare te CAPO!!! Un bacione Ale<br />

R: Un sette di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 0.34.17<br />

Alessia, mi consola un po' quello che dici, perche' ho notato anche io quanto sia difficile far capire alle persone<br />

che mi sono attorno che se "Marina faceva cosi' e cosa'" questo non significa che fara' per sempre in quel modo.<br />

Ci sono dei movimenti, dei cambiamenti, delle differenze che io comincio a riscontrare sul mio modo di<br />

agire...ma clamorosamente sono cosi' appiccicata ad un cliche' che se anche mi gettassi nuda dal balcone<br />

nessuno se ne accorgerebbe mai! Insomma pensavo fosse difficile ottenere un microscopico cambiamento,<br />

rompere un piccolo circolo vizioso...invece mi accorgo che ancora piu' difficile e' far capire agli altri, che sei<br />

vestita con abiti nuovi, con colori nuovi, e che non e' poi tanto stimolante sentirsi dire "sei sempre cosi'", "hai<br />

sempre fatto cosi'", "ti piaceva sempre oppure odiavi sempre"....e' come sentirsi chiusi in una camicia di forza!!<br />

R: Un sette di Elisabetta Carbonari del 16/11/<strong>2005</strong> 16.13.25<br />

Ringrazio di cuore Antonio per il caloroso benvenuto e con l'occasione saluto tutti voi. Credo che i nostri<br />

cambiamenti, anche se di primo impatto possano spaventare gli altri, vengano riconosciuti poi, soprattutto da<br />

chi ci vuole bene, come un dono di ciò che c'è dentro di noi di più autentico, vero e spontaneo. Eli<br />

R: Un sette di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 20.57.01<br />

Grazie Elisabetta...i portatori di speranza sono ancora piu' benvenuti, perche' quando la strada si fa in salita a<br />

volte viene voglia di mollare. Posso chiederti in quale enneatipo tu ti sei riconosciuta?<br />

R: Un sette di Elisabetta Carbonari del 18/11/<strong>2005</strong> 15.56.59<br />

Cara Sirenella, mi dispiace ma non sono un "portatore di speranza", credo solamente che i cambiamenti,<br />

quando sono volti al raggiungimento di un equilibrio interiore, siano sempre positivi non solo a noi stessi ma<br />

anche per chi ci vive accanto. Chiedendomi l'enneatipo hai toccato un tasto dolente; di primo impatto mi sono<br />

riconosciuta nel tipo 5 e confrontandomi con Eleonora mi sono sentita spesso, molto vicina a lei. Frequentando i<br />

corsi sat di C Naranjo mi è stato suggerito il tipo caratteriale 3. Il confronto diretto ci aiuta sicuramente e,<br />

anche se non credo che altri possano decidere il nostro enneatipo sono anche convinta che ciò che Gurdjieff ha<br />

detto, sia proprio vero.Spesso neghiamo a noi stessi la nostra passione, e solo un osservatore esterno può<br />

aiutarci a trovare la strada. Mi dispiace di noi aver ancora incontrato Antonio e voi tutti di persona. Spero che<br />

prima o poi, sarà possibile. Saluti Betta. P.S. Vorrei, se possibile, avere chiarimenti sulla differenza tra i<br />

meccanismi di negazione e distacco dai sentimenti. Mi chiedo se il "distacco" non porti comunque con sè la<br />

negazione di un contenuto doloroso. Grazie.<br />

R: Un sette di Antonio Barbato del 18/11/<strong>2005</strong> 23.38.39<br />

Betta cara (cara Betta non mi suona bene), la risposta alla tua domanda è l'elemento chiave per comprendere<br />

la differenza esistenziale fra un Tre ed un Cinque. Il primo percepisce i sentimenti come un fattore limitativo,<br />

una specie di distrazione, rispetto alla finalizzazione della propria azione e al mantenimento di un immagine con<br />

cui si identifica. Il Tre, quindi, è capacissimo di sentire tutta l'intensità dei sentimenti, ma preferisce non farlo<br />

perchè ritiene che non gli sia utile. Il Cinque, invece, tranne il sottotipo sessuale che ha specificità sue proprie,<br />

ha percepito i sentimenti come "pericolosi". Per questo motivo ha, fin da piccolo, diffidato dagli stessi, come se<br />

avesse deciso che la troppa vicinanza affettiva può essere letale. I Cinque riferiscono spesso di aver preso una<br />

"decisione ragionata" in tal senso, ma, in verità, la loro è solo una disperata difesa logica rispetto alla paura<br />

della sfiducia totale. Volendo usare immagini "plastiche" per descrivere le due posizioni, direi che il primo si<br />

sente una statua di marmo, ma è, in realtà, solo carne, mentre il secondo teme di essere una statua di ghiaccio<br />

e per questo si "raggela". In ambedue, come per gli altri nove tipi, queste formazioni sono<br />

contemporaneamente la negazione del dolore prodotto dalla Ferita Originaria e un tentativo di porre rimedio<br />

alla cicatrice che essa ha lasciato. Spero di esserti stato di aiuto e ti saluto con piacere.<br />

R: Un sette di Elisabetta Carbonari del 19/11/<strong>2005</strong> 9.39.38<br />

Grazie mille Antonio, mi hai dato ulteriori spunti di riflessione. Un caro saluto. Betta.


<strong>Enneagramma</strong> e omeopatia<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Oggi il docente del corso: dall'alchimia alla omeopatia (bravissimo lui e fantastico l'argomento) ci ha spiegato<br />

che ognuno di noi "è" un certo rimedio omeopatico. Ci sono alcune scuole di pensiero e alcuni differenti stili di<br />

riconoscimento MA è stato interessante quando ha affermato che ognuno di noi è quella tipologia di rimedio e,<br />

mediamente, lo è di base nella stragrande maggioranza della vita, ma non in assoluto e non sempre. Cioè ha<br />

affermato che a seguito di taluni eventi importanti per il soggetto, la tipologia cambia completamente e può<br />

cambiare anche definitivamente...era interessante, per noi appassionati di enneagramma, questa<br />

considerazione. Ci chiedevamo come mai nella omeopatia questo avviene e nell'enneagramma assolutamente<br />

no. IO non ho competenza sufficiente e non vorrei sembrare assolutamente provocatoria..ma, chiedo, siamo<br />

proprio sicuri che questo non avvenga propri mai? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Eleonora Grillo del 06/11/<strong>2005</strong> 22.24.13<br />

Marina, ora ho da fare, ma è interessante la questione che poni e ti risponderò sicuramente domani. Buona<br />

notte.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 22.28.50<br />

Va bene. Buona notte....aiuto! Ho sentito sbam! Una porta che sbatte!...vabbè vado a studiare. qui si fa tardi!<br />

Bacioni a tutti. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Lauretta/Tenerona del 16/11/<strong>2005</strong> 15.32.17<br />

Bello, mi piace, ma mi viene un dubbio cinico: e se non avessero avuto abbastanza tempo per verificare?<br />

Intendo dire che se l'oscillazione del pendolo o la fase che ci porta alla freccia sono troppo lunghi rispetto al<br />

tempo assegnatoci... Insomma, mi sono spiegata? Potrebbe essere un'ipotesi...<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 20.51.40<br />

Mi sembra che un po' di tempo fa si parlo' qui sul forum della possibilita' che un enneatipo potesse cambiare<br />

cosi' tanto durante il corso della propria esistenza da saltare addirittura verso un'altra Fissazione. Ricordo che<br />

Antonio e Maurizio non erano molto d'accordo, perche' sembra ci siano almeno due linee di pensiero. Una<br />

afferma che sia possibile, un'altra...quella che ci insegna Antonio dice di no. Che la Passione e' una, e sara'<br />

sempre quella per tutta la nostra vita. Io credo che nessuno di noi sia detentore di verita' assolute, anche<br />

perche' non ne esistono. Penso che tocchi al buonsenso e al carattere di ciascuno scegliere in cosa credere e in<br />

cosa no. Ho fatto pero' delle riflessioni che mi hanno convinta che preferisco l'idea che la Passione sia una per<br />

sempre. Cerco di spiegare il mio pensiero. 1) trovo difficile ogni piccolo spostamento sul nostro asse<br />

esistenziale, cosi' difficile a volte anche doloroso, che mi sembra improbabile poter cambiare cosi' tanto da<br />

saltare addirittura su un'altra Passione. 2) Se la Passione e' frutto di una ferita originaria, ossia su come<br />

abbiamo scelto di sopravvivere a quella ferita, cambiare enneatipo cosa significa? soccombere ad una nuova<br />

ferita non originaria ma da seconda o terza eta'? non ci credo, che razza di ferita originaria e' allora?? 3) Se lo<br />

scopo dell'enneagramma e' liberarci dalle nostre Fissazioni, permetterci di conoscere i ritmi e le modalita' delle<br />

nostre Polarita', la coriacea intensita' dei nostri Alibi, dell'immagine di se e quant'altro, se insomma l'intento e'<br />

migliorare se stessi rimanendo se stessi, scivolare in un'altro enneatipo non significa forse abbandonare senza<br />

risolvere la propria Passione per adottarne semplicemente un'altra? Spostare il problema serve a risolverlo? Ma<br />

alla fin fine che cambia se io affermo di essere oggi un Quattro e domani un Sette? Cio' che deve cambiare e' il<br />

peggio di noi, per lasciar uscire il meglio che ci avvicini al quel "centro" ideale del cerchio attorno al quale si<br />

sviluppano gli enneatipi. Certo noi siamo tutti liberissimi di essere oggi Silvan, domani Heidi, dopodomani Lady<br />

Oscar, del resto se la strada della consapevolezza e dell'umilta' fossero strade cosi' facili da battere non<br />

basterebbero i semafori e la patente a punti! Ma io rimango dell'idea che l'unico nostro dovere verso noi stessi,<br />

e' vederci per quello che siamo, prima di cominciare quel cammino che dura tutta la vita che e' il nostro<br />

cambiamento, il nostro miglioramento, e la nostra elevazione spirituale oltre che mentale.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 20.53.37<br />

p.s. chiedo scusa ho commesso un errore di battitura, nel primo rigo volevo scrivere "saltare addirittura verso<br />

un'altra Passione" non Fissazione.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Maura Ankaa del 16/11/<strong>2005</strong> 20.58.37<br />

La mia visione di questa interessante indagine é che: cambiare enneatipo significa cambiare anima, cosa<br />

improbabile durante una incarnazione, con quella si nasce, si vive e si muore; cambiare rimedio omeopatico<br />

significa cambiare la vibrazione del copro fisico durante una incarnazione, cosa, secondo me, possibile.<br />

Interessante l'intervento di Sirenella, mau


R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 21.00.57<br />

Grazie Maura, non credo di conoscerti, ma sono felice di leggerti e come a tutti, ti do il mio benvenuto...spero in<br />

altri tuoi interventi, opinioni e scambi di idee, c'e' sempre bisogno di linfa nuova :-) a presto..<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Maura Amelia Bonanno del 16/11/<strong>2005</strong> 21.04.55<br />

Non sono nuovissima, ma é la prima volta che usavo il nick che mi ha assegnato Antonio...Ankaa...<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 21.06.31<br />

Scusa Amelia, non ti avevo riconosciuta, e che siginifa Ankaa? Se posso chiedere...:-)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Maura Ankaa del 16/11/<strong>2005</strong> 21.13.01<br />

E' la costellazione della Fenice...mi ha dato un nometto mica da ridere...:-) a me piace un sacco, mau<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 21.17.49<br />

e a chi non piace la Fenice che risorge sempre dalle sue ceneri?? Se poi e' una Fenice fatta di stelle, ancora<br />

meglio....piace molto anche a me...a me, invece, mi chiama con tutti i nomi dei pesci e affini, comincio a<br />

pensare di odorare come Sofia Loren in pane, amore e fantasia! Ti e' andata alla grande direi<br />

eheheheheheh...quando perdo la coda voglio diventare anche io una costellazione! sgrunt!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Maura Ankaa del 16/11/<strong>2005</strong> 21.20.50<br />

i pesci secondo me sanno un sacco di cose...tu poi con questo nick sei a cavallo fra due mondi...bello..<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 21.25.13<br />

vero...andare a cavallo poi mi piace quasi quanto mangiare cioccolata per cui tutto sommato mi sta bene....e'<br />

quando mi chiama foca/fochina/pinnuta/pinnipede che vorrei essere abbastanza Sirena da incantarlo verso<br />

acque alte e profonde, per poi...annegarlo! Ma lui e' Elros e per il momento mi tocca farlo repira'!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 20.39.32<br />

Mi tocca pure essere un mezzo elfo, adesso e, perdipiù, con la necessità di portare sempre con me una bombola<br />

di ossigeno piena ed un chilo di sale per stare attento alle Maghelle-Streghelle :-) :-) Cara Sirenella, in realtà<br />

dopo il post su Blade Runner ti avevo appellata Nereide, che è uno dei satelliti di Nettuno, ma dopo averti visto<br />

col bat-vestiario la sera della Notte Bianca, il nome di Batfochina si impose di autorità. Passando dal faceto al<br />

serio...il tuo post più sopra è veramente condivisibile e merita un approfondimento che farò più tardi o domani.<br />

Ankaa è una stella della costellazione della Fenice che ha più di una peculiarità, e mi sembrava adeguata ad una<br />

persona come Maura. Si è capito che mi piacciono i cataloghi stellari?? Ovviamente, tutto farei tranne che dare<br />

il nomignolo di Deneb ad un Due (indovinate perché). Antonio<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 20.57.42<br />

So solo che Deneb si trova nella costellazione del Cigno, e che e' una stella cosi' grande da essere una delle piu'<br />

luminose. Ma perche' non sia un nomignolo adatto ai Due non lo so! In ogni caso, siccome le Nereidi sono ninfe<br />

del mare, figlie di Poseidone, sempre nell'acqua salata mi tocca restare....finiro' in salamoia!! Per quanto<br />

riguarda le foche pipistrello.....attento che se di notte ti dovessi volare addosso scambiandoti per un moscerino<br />

finiresti sepolto vivo sotto una foca alata di 60 kg!! C'e' di peggio...ma c'e' anche di meglio secondo me!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 21.03.03<br />

P.S. Elros non e' mezzo nome di mezzo elfo, e non e' nemmeno il nome di un elfo qualunque, ha un significato<br />

preciso. Pero' se vuoi posso tradurre la stessa parola nella lingua dei mezz'uomini :-) :-) sai a mezzi mali, mezzi<br />

rimedi!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 21.32.48<br />

Complimenti (come dicevano Totò e Peppino al ghisa di Milano)!! Hai capito tutto e ti manca il collegamento più<br />

ovvio?? Ti pare possibile che io dica ad un Due che è come Deneb? Il minimo che a quel punto lei possa fare è<br />

dire a se stessa (ad un uomo, francamente, questo paragone non lo direi) "Certo, ovviamente mi ha paragonato<br />

alla stella più brillante della costellazione del Cigno, il più bello fra gli uccelli, debbo averlo proprio colpito, ma è<br />

stato bravo nel capire quello che sono". Meglio tenerle a volare raso terra, casomai con una turbo scopa di<br />

seconda mano. :-) :-)


R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 23.10.31<br />

Ma poi scusa eh? Visto che il Quattro e' un brutto anatroccolo....o si sente tale....non sarebbe un ben giusto<br />

premio assegnare a lui la costellazione del Cigno???? Promuovo una protesta ufficiale, ai Due tocca la<br />

costellazione del Leone che mi sembra la piu' appropriata! Antonio hai per caso sul pc lo "stellarium"? Visto che<br />

ti piace cosi' tanto l'astronomia, se non hai questo programma bellissimo dimmelo, che te lo porto sabato...ne<br />

vale la pena, pensa che Max lo usava per posizionare il telescopio con estrema precisione per puntare stelle o<br />

pianeti precisi di volta in volta sapendo la posizione esatta dei corpi celesti!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 23.20.41<br />

E ti pare possibile che io dica questo ad un Quattro, attirandomi le accuse di preferenze e di "non capire niente"<br />

dei Due e dei Tre?? Io ho un vecchissimo programma per "scrutare" il cielo e se mi puoi portare lo "Stellarium"<br />

mi fai un grande regalo del quale sono già grato a te e Massimo.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 23.29.29<br />

Te lo masterizzo su un cd e te lo porto sabato allora...vedrai ti piacera'...io ho la versione precedente a quella<br />

che ti portero', devo installare la nuova e non ho problemi a duplicartela, tra l'altro credo che si usino piu' o<br />

meno nello stesso modo e non e' difficile da usare. Comunque ti spiego da vicino come funziona....adesso vado<br />

a letto, che la giornata per me e' stata altrettanto dura e stancante...baci..<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Maura Ankaa del 18/11/<strong>2005</strong> 12.17.06<br />

chiedo scusa per essermi appioppata tutta la costellazione...:-)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Utente Ospite del 18/11/<strong>2005</strong> 17.48.12<br />

Cara Sirenella, sono completamente d'accordo con te sulla possibilità o meno di cambiare la propria passione.<br />

Come tutti, sono stata molto diversa nelle varie fasi della vita, per cui l'interrogativo posto all'inizio da Melinda<br />

mi ha fatto riflettere un po'. Tuttavia, andando a ritroso, c'è un filo conduttore che non è mai cambiato per<br />

molti anni; ha cominciato a modificarsi solamente dopo aver scoperto l'enneagramma e, quindi, dopo che ho<br />

cominciato a lavorarci su consapevolmente. Quello che ho notato è qualcosa che non salta all'occhio, sta sullo<br />

sfondo. Mi sembra che focalizzando l'attenzione solo sui meccanismi principali della passione, effettivamente,<br />

qualche volta ci si può disorientare. Ci sono passioni vicine alle nostre di cui, a volte, sentiamo forte l'influenza<br />

tanto da farci venire dei dubbi (almeno a me succede), ma poi, ripescando quel filo sottilissimo di cui parlavo<br />

prima, succede che i dubbi si risolvono e quello che ho sentito fortemente quando ho letto per la prima volta il<br />

mio enneatipo, ritorna in primo piano. Ele<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di eleonora del 18/11/<strong>2005</strong> 17.50.27<br />

prima ero io. ciao<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Antonio Barbato del 18/11/<strong>2005</strong> 21.00.31<br />

Cara Maurina/Ankaa, le altre stelle della costellazione della Fenice hanno una magnitudine apparente molto<br />

lontana da quella della stella che ti "appioppata" come madrina. In un certo senso, quindi, è vero che dire<br />

Ankaa significa dire la Fenice nel suo insieme. Sirenella, Nereide è un satellite di Nettuno ma, come tu dicevi,<br />

nella mitologia greca era una ninfa del mare che cavalcava i delfini. Per questo avevo cercato una stella della<br />

costellazione del Delfino ma nessuna aveva un nome che potesse andar bene. Oggi pomeriggio mi è venuto in<br />

mente lo scherzo della fochina e mi sono ricordato che nella costellazione del Corvo c'è una stella che si chiama<br />

Alchiba, il cui nome significa in persiano piumata o pinnuta. E' perfetto, non ti sembra???<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Utente Ospite del 18/11/<strong>2005</strong> 22.08.30<br />

ah, ma allora di <strong>Enneagramma</strong> e Omeopatia non ne volete proprio parlare!!! Ma non era stato detto di non<br />

usare questi spazi come chat e di non cambiare discorso? Forse avevo capito male o forse mi intrometto a<br />

sproposito... a me, comunque, l'argomento sembrava interessante (quello originario)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e omeopatia di Sirenella del 18/11/<strong>2005</strong> 23.48.08<br />

Caro Elros le cose si mettono di male in peggio e quindi io preferisco rimanere una Sirena fino a prova<br />

contraria!! Per quanto riguarda l'intervento del nostro utente ospite che non si e' firmato....ci terrei a precisare<br />

che non vige una legge capitale circa qualche disgressione, sopratutto se nessun altro si unisce a quanto di<br />

serio gia' scritto, le persone coinvolte nei toni scherzosi hanno offerto una partecipazione serissima circa il tema<br />

in questione. Certamente pero', se oltre a puntualizzare a proposito e non a sproposito come dicevi tu, ti va di<br />

dirci come ti chiami e cosa pensi dell'argomento "enneagramma e omeopatia" avrai certamente contribuito<br />

attivamente all'arricchimento di ciascuno di noi. Ci rimproveri di non volerne parlare, in realta' noi ne abbiamo


parlato eccome, sembri mancare solo tu all'appello a quanto pare :-) saluti...e a presto leggerti allora...<br />

Fenomeno mediatico<br />

Inviato da: Utente Ospite Lia Minerva<br />

Salve. Ma Celentano che tipo è? Io direi un 4 . Comunque area 2 3 4 . Cosa dite? Lia<br />

R: Fenomeno mediatico di Sirenella del 14/11/<strong>2005</strong> 23.40.26<br />

Sai Lia, io non saprei dirti....in alcuni atteggiamenti, sopratutto nella vita privata con la moglie e le figlie, da<br />

quello che ogni tanto scappa scritto sui giornali, avrei detto un Otto. Se pero' devo considerare un po' tutto<br />

quello che so di lui, forse sarei piu' propensa a vederlo come un Due. In fondo lui nel ruolo del seduttore ci sta<br />

bene, nell'ammansitore di folle, nel ruolo di incantatore di serpenti....insomma giocandoci su e senza pretese<br />

forse per me e' un Due...<br />

R: Fenomeno mediatico di Marina Mele del 15/11/<strong>2005</strong> 9.25.30<br />

Ho letto quanto scrivi Sire e pensavo che io lo sento anche come uno che vuole imporre il proprio modo di<br />

pensare senza tanti mezzi termini (lascio fuori ogni possibile condivisione col suo pensare). Che tra scegliere di<br />

dire quello che pensa o piacere per avere proseliti, mi pare scelga di dire quello che pensa a tutti i costi. Credo<br />

sia mosso da buone intenzioni e buona fede e questo cambia la prospettiva. Cosa ne dici?<br />

R: Fenomeno mediatico di Sirenella del 15/11/<strong>2005</strong> 12.16.17<br />

Beh anche i Due sessuali possono imporre cio' che pensano senza mezzi termini. Se poi a questo uniamo il fatto<br />

che la freccia di collegamento verso l'Otto lo spinge ad avere un po' quell'aria macha di chi sa quello che<br />

fa....non so....la manipolativita' io ce la vedo, non importa se quello che lui dice sia condivisibile o meno, il<br />

punto non e' questo...ma ti guarda sornione e beffardo, ti seduce e ti provoca, non so....e' un uomo di<br />

spettacolo e non un politico per cui usa gli strumenti che ha a disposizione. Sarei curiosa di sapere perche' Lia<br />

pensa invece che si tratti di un Quattro...<br />

R: Fenomeno mediatico di Alessia Palumbo del 15/11/<strong>2005</strong> 19.17.14<br />

Pensate un pò che io credevo fosse un sei, un tantino controfobico che spesso usasse la sua linea di<br />

congiunzione al tre, per l'immagine. Ma forse questa idea è influenzata dal fatto che Celentano è affetto dalla<br />

sindrome di Jean della Tourret (per intenderci la stessa del personaggio di Sacks "l'uomo che scambiò la moglie<br />

per un cappello") tipica di soggetti fobici ed ipocondriaci! Certo è che antiautoritario lo è, ma è anche molto ben<br />

retribuito e confronti (scontri diretti, tipici degli otto)non mi sembra che ne accetti o che li cerchi... Talvolta mi<br />

sembra anche un tantino banale, cosa che per i due sarebbe un'offesa terribile....Non so. Aperta al dibattito, ma<br />

solo perchè sono le sette ed ho finito di lavorare presto perchè sinceramente Celentano non occupa più di tanto<br />

i miei pensieri......<br />

R: Fenomeno mediatico di Eleonora Grillo del 15/11/<strong>2005</strong> 23.54.43<br />

Secondo me è un 6, un tantino controfobico, come dici tu Alessia. Si è sempre circondato di un clan. Inoltre,<br />

non so bene se è un anti-autoritario ma sicuramente è autoritario, ricordo ancora la polemica con alcuni<br />

cantanti del suo clan del passato (come Don Baky) che lo accusavano di volere tutto il potere per sé (nel clan)<br />

ed anche l'occhio di riguado che aveva per il denaro (sicurezza), fregando anche qualche suo compagno del<br />

clan. Detto questo, a me Celentano è simpatico. :)<br />

R: Fenomeno mediatico di Eleonora Grillo del 16/11/<strong>2005</strong> 0.04.51<br />

Lia, altri esempi che sicuramente Celentano non appartiene alla triade emotiva li trovi in alcune sue canzoni.<br />

Una delle più recenti dice: "Io non so parlar d'amore. L'emozione non ha voce...". Io non ce lo vedo proprio un<br />

due a pronunciare questa frase. Un tre credo che sarebbe stato maggiormente presente sulla scena. Invece<br />

Celentano sa calcolare bene ogni sua mossa. Ed anche questo credo appartenga di più al 6.<br />

R: Fenomeno mediatico di Sirenella del 16/11/<strong>2005</strong> 0.16.30<br />

E' vero quello che dici Ele...ma non dimenticare che Celentano non e' un cantautore...i pezzi non li scrive lui,<br />

perche' se e' per questo allora anni fa cantava "con 24.000 baci" eh.....eheheheheheh comunque non avevo mai<br />

pensato a lui come Sei, forse perche' e' cosi' legato alla moglie che lo descrive come un uomo passionale e<br />

autoritario...non so...<br />

R: Fenomeno mediatico di Utente OspiteLia del 16/11/<strong>2005</strong> 22.37.05<br />

L'idea del 4 mi viene pensando che rinvanga sempre il suo passato di deprivazione anche se allegramente. E'


nostalgico sempre di ciò che non c'è. vedi il ripensamento sul 68. E' esteta. A modo suo, ma ha sempre<br />

presente il senso del bello. Vedi anche il discorso sulle brutture cittadine!!! Che tra l'altro condivido. Senza<br />

bellezza non c'è amore! E poi tutti i romanzoni melensi delle sue canzoni. la gelosia. E il voler a tutti i costi<br />

conquistarsi un posto di rilievo anche culturale. I critici non vogliono proprio darglielo e a ragione. Non è un<br />

uomo di cultura, ma un bravo populista con qualche infarinatura di erudizione .Però in qualche modo si sente la<br />

sua invidia, nonostante la sua bravura e il suo talento artistico, sembra che voglia ciò che non è e non ha. E<br />

una certa spontaneità affettata! Ehi capiamoci, a me piace. Lo trovo grande nel suo essere Celentano, ma nulla<br />

di più. CIao. Lia Minerva<br />

R: Fenomeno mediatico di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 22.40.10<br />

Cara Minerva, proprio perchè, come tu dici, si vede l'invidia apparente tenderei ad escludere che Celentano sia<br />

un Quattro. Nonostante il personaggio non mi abbia mai ispirato molto, debbo dire che tutti i punti di vista che<br />

sono stati espressi hanno una certa ragionevolezza. Se c'è, però, un elemento che è sempre stato<br />

costantemente presente in lui, è quello della Libertà. Questo, unito ad una certa forma di anti intellettualismo<br />

su base emozionale, mi induce a pensare che possa essere nel giusto la Nereide.<br />

R: Fenomeno mediatico di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 23.02.18<br />

..e dire che la piccola signora Lia mi aveva quasi convinta. Le sue argomentazioni sono comunque molto<br />

acute...io credo pero' che limitarsi a quello che un personaggio fa, non sia abbastanza per poter capire a fondo<br />

cosa in realta' e'....le frecce di collegamento spesso ci fanno agire in certi modi ma non sono la nostra radice. Ci<br />

vorrebbe una biografia per poter capire meglio. In ogni caso a me le canzoni di Celentano, sopratutto quelle di<br />

qualche anno fa piacciono molto, mi sono molto care, ce n'e' una in particolare che fa piu' o meno cosi'...."e<br />

intanto il tempo se ne va, e non ti senti piu' bambina, si cresce in fretta alla tua eta', non me ne sono accorto<br />

prima..." ce la cantava sempre mio padre...e quella canzone e' un pezzetto anche di lui. Che Celentano sia<br />

interessante o meno, in ogni caso un po' di allenamento per imparare a capire i vari possibili enneatipi non fa<br />

mai male... :-)<br />

R: Fenomeno mediatico di Antonio Barbato del 17/11/<strong>2005</strong> 23.32.57<br />

Beh, Marina, io non pretendo di essere nel giusto perché, come dicevi tu, ci vorrebbe una biografia dei fatti<br />

"interiori" del "molleggiato" per ragionare con una certa serietà. La canzone che hai citato tu la ricordo bene<br />

anche io, ma Celentano, per almeno tre generazioni, è stato il cantante che ha scandito le trasformazioni della<br />

società italiana. Ci crederesti se ti dico che al liceo i miei amici suonavano i Deep Purple, i Pink Floyd ed,<br />

ovviamente per l'epoca, i Genesis e i Beatles, ma, per fare suonare alle feste di compleanno, mi facevano<br />

cantare "Una Carezza in un Pugno"?<br />

R: Fenomeno mediatico di Sirenella del 17/11/<strong>2005</strong> 23.36.34<br />

Quella canzone a me fa sempre ridere...ma questa poi...vuoi dire che la facevano cantare a te?? Antonio<br />

attento che stasera stai scoprendo troppi altarini, non e' che te ne andavi in giro con la giacca a frange, gli<br />

stivaloni e il boccolo a "cocco" sulla testa eh?????<br />

Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Grazie Raffaella. L'articolo è stupendo e l'ho goduto davvero moltissimo. Melinda<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Alessia Palumbo del 10/11/<strong>2005</strong> 20.00.07<br />

Ciao Raffi che bello il tuo articolo sul film "L'isola che non cè" e che bello che continui a mantenere<br />

costantemente il tuo impegno (gratitudine ed invidia insieme da parte mia!!!). Mi ha fatto molto riflettere la<br />

descrizione di Berrie ed il suo modo di entrare in contatto con il mondo dei bambini. Mi sono ritrovata in<br />

tantissime cose paragonando il suo personaggio al mio, nel mondo del lavoro. Come giovane<br />

(professionalmente parlando) psicoterapeuta trovo una grande faciltà a lavorare con i bimbi e con gli<br />

adolescenti (mentalmente vicini alla mia età psicologica): con loro sento di poter entrare facilmente in contatto<br />

ed il loro affidamento totale nonchè la loro spudorata fiducia mi riempie di tenerezza. Spesso noto che la<br />

tecnica con loro va a farsi benedire e che la cosa più importante è la nostra relazione, quella tra le nostre<br />

fantasie, i nostri sogni ed il modo di interpretare la realtà. Spesso mi rendo conto che le difficoltà dei miei bimbi<br />

nascono dal fatto che il loro ambiente li subissa di richieste adultomorfe senza che abbiano potuto sperimentare<br />

a pieno tutte quelle meravigliose situazioni infantili. Forse io permetto loro di essere se stessi nella stanza e loro<br />

mi ricambiano "guarendo" da sintomi come l'enuresi, l'encopresi, la balbuzie, lievi blocchi cognitivi....Dico forse<br />

perchè è solo a posteriori che mi rendo conto del successo della psicoterapia anche in breve tempo. Il passo<br />

successivo è preparare loro ma soprattutto me stessa alla dolorosa separazione...ma questa è un'altra storia,<br />

un altro film. Grazie ancora ed un bacione! Ale


R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Sirenella del 10/11/<strong>2005</strong> 21.41.52<br />

Cara Alessia, leggendo il tuo post all'inizio mi sono sentita un po' estranea rispetto a quanto dicevi, perche' vivo<br />

una vita differente dalla tua, ma poi alcune cose mi hanno colpita moltissimo. Sto vivendo un momento<br />

abbastanza difficile, spigoloso direi, perche' ho dovuto accettare un lavoro di baby sitter presso una famiglia, e<br />

fin qui tutto normale dirai tu...il punto e' che devo badare a 4 bambini pestiferissimi ma sopratutto<br />

perennemente insoddisfatti che ad ora di cena corrono ovunque e non ne vogliono sapere di mangiare. Ho<br />

avuto molte difficolta' durante i primi giorni, e non ti nego che avevo pensato di mollare. Poi qualcosa e'<br />

scattata nella mia testa, sara' che la mia rivendicazione ogni tanto mi serve a fare cose utili, ma ho deciso di<br />

accettare la sfida. Nonostante il carattere ostile e antipatico della mamma dei bimbi, e sopratutto nonostante il<br />

suo tentativo di demolirmi ho deciso di fare di testa mia...non intendo mollare e se la cosa non va sara' solo<br />

perche' deciso da lei. Hai perfettamente ragione, non e' questione di tecnica, ma di empatia e di<br />

pazienza....vogliono comunicare, vogliono essere visti, vogliono essere riempiti e a nulla serve imbottirli di<br />

giocattoli, se poi nessuno gioca con loro. Stasera ho ottenuto un piccolo successo. Sono riuscita a far mangiare<br />

il piu' grandicello dei 4, che fino ad oggi sputava qualunque cosa si tentasse di fargli ingerire. Non ho mollato.<br />

L'ho assolutamente coinvolto in uno scambio a binario doppio, e lui ha mangiato. Alla fine la mamma si e' cosi'<br />

stizzita che per la prima volta da quando vado si e' accorta che ops...era ora che Marina se ne andasse, quasi a<br />

voler punire il figlio che aveva finalmente ripulito il piatto....e punire me che l'avevo fatto mangiare!! Al di la<br />

della situazione assurda, per la prima volta in queste due faticosissime settimane, ho sentito di aver capito cosa<br />

devo fare, che senso ha la mia presenza li, che cosa devo imparare. E' solo l'inizio ed un piatto vuoto e' una<br />

rondine che non fa primavera ma...che soddisfazione! :-) Staremo a vedere come finira' ma io sento di aver<br />

trovato un corridoio, uno spazio, che mi permette finalmente di adocchiare l'obbiettivo finale, e come una<br />

maratoneta un po' perplessa quando si spara allo start, almeno so dove devo andare e sopratutto COSA devo<br />

fare! Solo i bambini sanno appagarti cosi' tanto, senza nemmeno rendersene conto, quando riesci a trovare la<br />

strada.....grazie per le tue riflessioni....mi sono state utili e non dimentichero', non e' questione di tecnica ;-)<br />

baci...<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Alessia Palumbo del 12/11/<strong>2005</strong> 19.47.24<br />

Ciao Sirenella, grazie per il tuo messaggio: i bambini sono unici perchè sono veri, nel senso che quelle poche<br />

sovrastrutture mentali che i genitori sono riusciti ad inculcare loro non sono ancora strutturate, non sono<br />

ancora divenute parti integranti della loro personalità, perciò è facile che, se vivono un'esperienza, una<br />

relazione positiva e "nutriente" con te si affidino ed è lì che si può aiutarli a vivere ed a crescere meglio. Se vuoi<br />

un consiglio c'è una strategia per non inimicarsi le madri stupide, anche perchè metterle contro non fa male<br />

solo a noi, ma significa far perdere una buona occasione ai piccoli: quella di averci vicino.... Alleati con la<br />

madre, tenta di sentire con la tua sensibilità, col tuo intuito come è più facile entrare in contatto con lei. Questo<br />

non per farla fessa e contenta, ma soprattutto perchè il giorno che riuscirai ad ottenere qualcosa dai suoi figli lei<br />

potrà apprendere da te la modalità con cui l'hai fatto. Solo allora il tuo lavoro avrà un senso perchè avrà un<br />

risvolto positivo anche quando tu non sarai con loro. La competizione (chi è meglio tra noi) non serve a nulla,<br />

l'ho imparato a mie spese, ci vuole confronto e collaborazione. Se tu riuscissi a parlarne con la madre in questi<br />

termini avresti maggiore libertà e serenità d'azione con i figli. Utilizza l'enneagramma per questo, io lo faccio<br />

sempre e spesso con buoni risultati. Un bacione Alessia<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Sirenella del 12/11/<strong>2005</strong> 20.20.40<br />

Cara Ale, per la verita', io ho tentato di fare esattamente cio' che mi consigli giustamente. Non e' nella mia<br />

indole entrare in competizione, o almeno non e' il primo tipo di approccio che ho con chi mi offre l'opportunita'<br />

di lavorare. Ho cercato di capire che enneatipo sia lei, e' stato difficilissimo. E' una donna apparentemente Due,<br />

fa la biologa, sembrerebbe una persona intelligente, si e' certamente informata molto studiando i modi migliori<br />

per educare i suoi figli, ma la mia conclusione e' che si tratta di una donna molto erudita, poco sensibile, molto<br />

competitiva, che odia l'idea che io possa davvero riuscire a stabilire un contatto profondo coi figli. Questo non<br />

smantella l'idea che sia un Due, perche' se penso che questi enneatipi in certi momenti possono adottare i<br />

comportamenti di un Otto, molte cose tendono a quadrare, pero' ovviamente vado a "naso" e non ho tutti gli<br />

elementi per un quadro piu' chiaro. Ho cercato di essere gentile, mi ha presa per una donna debole. Ho cercato<br />

il dialogo, mi ha presa per una donna presuntuosa e competitiva. Ho cercato di ascoltare cio' che lei voleva per<br />

adattarmi alle sue esigenze, mi ha buttata per sua stessa ammissione nella fossa dei leoni, senza quasi<br />

rivolgermi la parola ne quando entro a casa, ne tantomeno quando vado via. Le poche volte che mi ha detto<br />

qualcosa e' stato per muovermi un rimprovero. Insomma mi stava affossando. Alla fine ho deciso che non mi<br />

importa quello che lei e', quanto piuttosto di cosa mi sento capace io, e se sono disposta ad accettare la sfida<br />

coi figli. La risposta e' si, me la sento. Se lei mi conferma il lavoro, cerchero' di capire meglio come avvicinarmi<br />

a lei, e creare un clima di maggiore collaborazione ed intesa, se lei mi rifiuta, io so di avercela messa tutta, di<br />

aver fatto del mio meglio e non ho nulla...ma proprio nulla da rimproverarmi. Sapere tante cose non fa di noi<br />

persone intelligenti, essere madri non fa di noi donne sensibili. Sono doni...e io non posso pensare di "salvare"<br />

coloro che sono cosi' ostili anche nei momenti in cui cercano qualcuno che li aiuti ad affrontare difficolta' e<br />

cambiamenti. Comunque...ho imparato un sacco di cose, sopratutto di me, ho capito che avevo paura di essere<br />

"divorata" dai bambini, che chiedono o tutto o niente, ed ho dovuto sollevare un coperchio che non pensavo di<br />

aver "indossato" per scoprire quanto ho da dare...mi ha fatto bene. :-) il resto non sempre conta cosi'<br />

tanto.....baci..


R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Sirenella del 12/11/<strong>2005</strong> 20.27.13<br />

P.S. le ho appena telefonato per dirle che per me andava bene continuare, e lei si e' detta soddisfatta della mia<br />

decisione. AMEN :-) sono contenta!<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Antonio Barbato del 12/11/<strong>2005</strong> 23.57.21<br />

Fiammiferina e Sirenella, complimenti a tutte e due. Il vostro è stato un uso intelligente ed utile del forum, che<br />

mi ha indotto a molto riflettere su certi aspetti della relazione madre/bambino. Visto l'esempio concreto citato,<br />

credo che potrebbe essere di un qualche aiuto ed interesse la lettura del libro "Il bambino arrabbiato" di Alba<br />

Marcoli, il cui primo caso è sorprendentemente simile, nelle modalità di risposta dei bambini, al caso in cui si<br />

trova la nostra Pinnuta non Pinnipede.<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Alessia Palumbo del 15/11/<strong>2005</strong> 15.42.09<br />

Auguri e complimenti Sirenella!!!!<br />

R: Per Raffaella Foggia - Articolo su peter pan di Antonio Barbato del 15/11/<strong>2005</strong> 20.41.11<br />

Tenerevole Fellina in Fellini, ho letto il tuo messaggio di "minaccia" e debbo dire che qui ti aspettiamo un po'<br />

tutti, soprattutto quelli che non conoscono bene i Nove. Da qualche parte c'è ancora un "argomento" titolato Il<br />

Nove, Equilibratore Senza Equilibrio, che aspetta di sentire una versione di un vero rappresentante del tipo.<br />

Baci, Antonio.<br />

Considerazioni sul Forum<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Visto il "grande freddo" che è caduto di recente sul forum mi sembra opportuno fare alcune precisazioni. In<br />

primo luogo va ricordato che le regole di netiquette sono solo generali regole di buon senso e buona<br />

educazione, che vanno tenute sempre in debita considerazione e rispettate. In particolare la considerazione<br />

finale "non dimentichiamo che questo sito è stato costituito come luogo di incontro, amicizia e di aggregazione<br />

per coloro che condividono la stessa passione: l'enneagramma", rispecchia la mia visione. Io ho voluto il forum<br />

e non una chat line per permettere agli associati ed a tutti gli interessati di ragionare con calma e condividere le<br />

loro esperienze, i loro interessi culturali e tutto quello che vogliono (compresi gli indispensabili momenti di gioco<br />

e divertimento), con altri che apprezzano ed ai quali si sentono accomunati da una conoscenza che mette la<br />

considerazione per le altre persone al primo posto. Questo dovrebbe ispirare interventi votati al rispetto e<br />

all'apprezzamento di coloro che condividono questo percorso e dovrebbe impedire che, all'opposto, sul forum<br />

vengano fatti attacchi od espressi giudizi negativi o lesivi verso altri anche se, e soprattutto se, dettati da<br />

momenti di rabbia. Il mio ruolo in questo ambito non è quello di parteggiare per qualcuno in una discussione,<br />

fare da censore, giudice, cameriere, o altro, ma quello di evitare che il forum divenga una specie di ring sul<br />

quale volano colpi bassi, soprattutto nei confronti di chi non è un diretto partecipante, e di intervenire in questi<br />

casi. Questo è un ruolo che ritengo indispensabile anche per evitare eventuali (ipotetiche ma sempre possibili),<br />

conseguenze legali ai danni dell'<strong>Associazione</strong> e che esercito, soprattutto, per dare a tutti la certezza che nel<br />

nostro "spazio virtuale" nessuna sopraffazione è ammessa. Ricordiamo tutti, infine, che il rispetto dei punti 2, 3<br />

e 4 della netiquette non è un "obbligo", ma, prima di ogni altra cosa, una manifestazione dei principi concreti<br />

che la conoscenza dell'<strong>Enneagramma</strong> dovrebbe ispirarci.<br />

R: Considerazioni sul Forum di Marina Mele del 13/11/<strong>2005</strong> 22.36.24<br />

Caro Antonio. La forma con la quale ti esprimi è corretta e sono certa tu non parteggi, volontariamente, per<br />

alcuno. Se poi questo accade involontariamente (sei umano anche tu) lo si può comprendere ed eventualmente<br />

dibattere. Tralascio tutto quanto dici perchè non ho voglia, ne stimoli a sufficienza causa il mio impegno totale e<br />

dedito agli esami che incombono e che mi rendono stanca e distratta da qualunque altra cosa. Ma due<br />

precisazioni mi premono e lo faccio con semplicità: 1). avevamo un accordo. Qualora si fosse dovuto cancellare<br />

un "post" la persona alla quale questo poteva accadere sarebbe stata avvisata. E' stato cancellato un post ma la<br />

persona non è stata avvisata. 2). i toni da me usati potranno anche non essere stati graditi ma la mia<br />

professionalità e la mia attenzione hanno permesso di correggere, seppur in parte, errori importanti. Avreste<br />

preferito il contrario? Quando so di aver ragione, e stavolta la avevo e la ho, io mi batto perchè la correttezza<br />

venga salvata e lo faccio in nome del contenuto trattato e in nome del fatto che vivo come una sconfitta tale<br />

evento. Non ce l'ho con le persone ma con quanto dicono, soprattutto se non mi danno retta e quando, ancora,<br />

tra l'altro, la conseguenza ricade nemmeno su di me!!! Personalmente ti ritengo il capitano e presidente<br />

dell'Assise e mai vorrei altri al tuo posto e ti porto la massima stima e considerazione anche se nel confronto<br />

possiamo reciprocamente essere determinati su quanto si va discutendo....spero tu mi creda ma mi conosci e<br />

sai che non mento mai su queste cose e ti guarderei dritto negli occhi......inoltre non ti dare dell'eventuale<br />

cameriere....o altre stupidaggine, lungi dal pensarlo, ritengo a cura di chiunque qui tra noi. Un abbraccio.<br />

Melinda


R: Considerazioni sul Forum di Antonio Barbato del 14/11/<strong>2005</strong> 20.57.36<br />

Cara Marina, poiché ti sei sentita tirata in ballo ed hai preferito scrivere un messaggio pubblico sul forum,<br />

piuttosto che scrivermi in via riservata, come avevo suggerito a tutti di fare col precedente post, mi dedico<br />

anche io ad effettuare alcune precisazioni, sospendendo l'esame della traduzione del mio ultimo articolo in<br />

inglese e sottraendo un po' di tempo alla preparazione del seminario di fine settimana. Queste alcune<br />

considerazioni: 1) Non credo di aver mai fatto un accordo con chicchessia relativo alla gestione del forum. La<br />

mia posizione era e resta quella che avevo espresso il 4 Settembre nell'ambito dell'argomento "Accoglienza", la<br />

puoi trovare ancora lì, ma la ripeto di nuovo nel suo punto saliente per rendere chiaro, una volta per tutte, il<br />

mio pensiero. "Questo è quello che ho fatto e che rifarò se viene scritto qualcosa che può solo far del male alle<br />

persone e se questo ti sembra una cattiva accoglienza, non ci posso fare niente". 2) Hai guardato con<br />

superficialità. Non è stato cancellato solo un post, ma sono stati cancellati diversi "thread" o "argomenti di<br />

discussione" ed altri vari post. 3) Mi spiace deluderti, ma la modifica apportata ad una presentazione di un<br />

argomento è stata fatta non per i tuoi interventi, ma solo perché il mio amico Maurizio (che insieme a Chiara,<br />

Michele, Claudio, Giovanna e me è stato uno degli ideatori dell'ASSISE), mi ha chiesto di farlo, per non<br />

danneggiare l'altra co-autrice dell'articolo con due parole "proibite" nell'ambito di una delle tante associazioni<br />

che rilasciano l'attestato di naturopata. 4) Non c'era errore alcuno nella presentazione, perché le parole<br />

"paziente" e "terapia" sono usate tranquillamente in tante altre "scuole" di naturopatia. Una rapida indagine su<br />

Google, con l'uso delle tre parole chiave, ha dato come risultato 968 risposte solo in Italiano. 5) Il dissenso è il<br />

sale di qualunque compagine umana, ma è utile e positivo se si esprime rispettando le idee degli altri, altrimenti<br />

diventa un elemento negativo e disgregante. Se, poi, diventa aperta manifestazione di aggressività o peggio<br />

ancora, deve essere non sopportato ed espurgato dal forum, soprattutto quando offende persone "innocenti" e<br />

completamente estranee alla vicenda. 6) Il credere di "avere ragione" non significa averla veramente e,<br />

soprattutto, non ci autorizza ad esprimere giudizi sprezzanti sulle parole o sull'opera di un altro e non ci<br />

autorizza nemmeno a sentirci legittimati nel richiedere una speciale attenzione o considerazione. Questo lo fa<br />

una specifica passione (la Superbia), che non vuole nemmeno accorgersi di averlo fatto. 7) So bene di non<br />

essere il "cameriere" di chicchessia, ma quando qualcuno crede di potermi dare degli ordini via sms o e-mail,<br />

senza nemmeno avere il buon senso di confrontarsi almeno a voce con me, sento il bisogno di dirlo chiaro e<br />

forte. 8) Elton John cantava che "Sorry seems to be the hardest word", ovvero, " Scusa, sembra talvolta essere<br />

la parola più difficile da dire", ma talvolta farlo è indispensabile non tanto per gli altri quanto per noi stessi.<br />

Debbo tornare al "lavoro", ma voglio ti sia chiaro che nel mio intento questa non era tanto una reprimenda<br />

quanto un segnale di considerazione. Ti apprezzo, e molto, per la generosità dei tuoi interventi e per la<br />

passionalità che ci metti sempre, ma non posso transigere quando esprimi la tua Passione battendo i piedini a<br />

terra, strepitando per avere attenzione e giudicando altri (che, ripeto, nel caso di specie non sanno nulla<br />

dell'accaduto) in modo tanto negativo e senza nemmeno chiedere, poi, scusa per l'occorso. Forse queste ultime<br />

parole sono state superflue, perché non ti mancano intelletto e capacità di comprensione, ma sai che io parlo<br />

sempre chiaro se, e soprattutto quando, apprezzo una persona come apprezzo te. Ricambio con piacere il tuo<br />

abbraccio,Antonio.<br />

R: Considerazioni sul Forum di Marina Mele del 14/11/<strong>2005</strong> 22.47.33<br />

Caro Antonio. Ti ringrazio per il tempo dedicato perchè immagino quanto tu sia impegnato e lo apprezzo. Sono<br />

rammaricata del fatto che la versione che mi rappresenti tu non è quella che ho io e poichè non ho interesse a<br />

sembrare superba, dato che non lo sono, rinuncio. Per quanto riguarda la parola terapia e paziente mi<br />

rammarico anche, e anche qui rinuncio. A Riza questo fatto è ben noto ed è oggetto di dibattimenti politici<br />

presso le Regioni per cui non ho dubbi ma, ripeto, rinuncio. Cosa facciano e rischino le altre scuole non lo so e<br />

non lo indago. Sono naturopata secondo l'indirizzo psicosomatico a Riza, è stata una mia scelta. Puoi informarti<br />

presso di loro per tua curiosità! Per quanto riguarda Maurizio sono basita, probabilmente conosciamo due<br />

Maurizio diversi e questo è possibile (ah l'enneagramma!!!). Mi permetto solo di osservare che non credo<br />

sarebbe cambiato qualcosa se non lo avessi fatto notare e anche qui, credimi, ho già detto abbastanza e quindi<br />

se non è stato chiaro fin qui rinuncio. Ho scritto nel forum, come già detto, perchè è stato cancellato un mio<br />

post e non l'ho gradito e credevo qualcuno mi chiamasse, anche per un sano confronto, quindi, ripeto, ho scritto<br />

per questa ragione. Oggi scopro che lo ha chiesto Maurizio. Bene, ne prendo atto! Per quanto riguarda la<br />

passione hai ragione, assolutamente ragione, incredibilmente ragione e anche qui mi fermo. Non pretendo di<br />

giudicare nessuno e non sono fondatore di Assise quindi, per definizione, avete ragione voi. Un pò di amarezza<br />

rimane ma è bene, poichè spegne un pò la passione. Ciao Antonio, buon lavoro e a presto. Marina Mele/Melinda<br />

R: Considerazioni sul Forum di Maurizio Cusani del 15/11/<strong>2005</strong> 10.35.46<br />

Credo sia opportuno chiarire alcuni punti perchè forse non ci si è capiti fra noi. Io non ho chiesto di cancellare<br />

un post di nessuno. Ci mancherebbe! (sono contrario alle censure!) Ho chiesto, sulla corretta sollecitazione di<br />

Marina, di modificare due termini nella presentazione dell'articolo (che non ha fatto nè la Clerici, nè io) perchè<br />

tali termini avrebbero potuto generare problemi ai naturopati di Riza. Esistono diverse scuole di naturopatie in<br />

Italia e all'estero ma quella di Riza (che è la più forte in termini numerici e organizzativi) si batte per il<br />

riconoscimento della figura di naturopata e si è data un codice deontologico che rispetti le prerogative di altri<br />

ordini professionali e in particolare l'Ordine dei Medici, in quanto non vuole essere una figura antitetica al<br />

medico e allo psicologo ma di sostegno e di collaborazione. Questo purtroppo non è condiviso da una<br />

piccolissima minoranza di altre scuole di naturopatia. Quindi l'uso di termini quali "paziente" e " terapia" è


proscritto fra i naturopati di Riza perchè sono prerogativa solo di medici o psicologi laureati. Del resto Antonio<br />

non ha scritto che io ho chiesto di cancellare il post ma ha scritto che ho chiesto di variare i due termini come<br />

peraltro Marina, ripeto giustamente, aveva chiesto. Insomma tutto Ok. Naturalmente le presentazioni sono<br />

sempre perfettibili come anche gli articoli e i lavori scientifici. Se ci sono errori specifici, basta dirlo, e si discute.<br />

E se si è sbagliato, si corregge. Tutto questo avviene su "Nature" e sull' "American Journal of Ophthalmology"<br />

figuriamoci sulla nostra rivista on line. Bacioni a tutti.<br />

Depressione post-partum<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

Cari amici, non sto facendo l'ostrichetto, ma proprio il Quattro, quello sì. Infatti mi sento un poco svuotato<br />

essendo ritornato qui dopo aver ricevuto molti stimoli a New York (legati soprattutto al fatto di poter essere in<br />

contatto costante e fisico con persone che studiano enneagramma e grafologia), ed anche ad altri livelli, di cui<br />

sento la necessità, e che qui in provincia mi mancano tanto. Quindi non riesco tanto ad "uscire fuori" ed<br />

esprimermi. E poi vedo che il livello dello scambio ha raggiunto davvero livelli elevati, complimenti.... ed alcuni<br />

argomenti li trovo da "amatori", cioè interessanti ma difficili. Comunque auguro una buona domenica, e a<br />

presto Claudio<br />

R: Depressione post-partum di Sirenella del 05/11/<strong>2005</strong> 21.22.46<br />

Claudio sono felice di rileggerti e capisco cosa intendi dire quando senti che i "canali" qui sono pochi, ma anche<br />

quando dici di sentirti un po' svuotato, sono cose che provano un po' tutti credo, aspetteremo con pazienza (ma<br />

tu non farti desiderare) perche' siamo curiosi di sapere com'e' andata e cosa hai voglia di raccontarci...un bacio<br />

:-)<br />

R: Depressione post-partum di Maura Amelia Bonanno del 06/11/<strong>2005</strong> 9.38.35<br />

C'è una vicina di casa che si sente come te, qui in provincia. Mi sento trascinata nell'energia stantia e asfittica di<br />

questi luoghi. Non è u film, qui l'energia è veramente così. Sta a me non soccomberci. Sicuramente non sono<br />

all'altezza dei newyorkesi in quanto a stimoli, ma se lo desideri, posso offrirti passeggiate sulla spiaggia<br />

novembrina a chiaccherare dei nostri argomenti preferiti e di noi, se ti va. Non è molto rispetto ciò che vorresti,<br />

comprendo, ma io ci sono e per me tu sei l'unica persona che ho qui dove vivo con qui posso condividere di<br />

persona usando un comune linguaggio, e per me questa è una fortuna. Quando vorrai tornare a parlare con me,<br />

mi farà piacere. Ti voglio bene. Mau<br />

R: Depressione post-partum di Utente Ospite del 07/11/<strong>2005</strong> 23.09.58<br />

Cara Maura, illuminata vicina di casa.... sei molto meglio dei New Yorkesi in quanto a stimoli. Soprattutto non<br />

mi hanno detto che mi vogliono bene..... Sai benissimo che è molto quello che offri e poter scambiare su cose<br />

davvero importanti per noi rende questa provincia un pò spenta e la spiaggia novembrina un poco più luminose.<br />

Allora ti aspetto alla prossima passeggiata chiacchierina e scambievole. Ti voglio bene anch'io (e adesso Antonio<br />

censurerà anche questa messaggio, ma, data l'ora, i bambini dovrebbero essere a letto). Un caro saluto a te e a<br />

tutti gli amici del forum. Claudio<br />

R: Depressione post-partum di Eleonora Grillo del 08/11/<strong>2005</strong> 0.16.53<br />

Melinda, Claudio stava per uscire dalla depressione post-partum, ti ha rivolto una domanda ma tu eri troppo<br />

intenta a far bisbocce col fuoco. :)<br />

R: Depressione post-partum di Maura Amelia Bonanno del 08/11/<strong>2005</strong> 11.05.04<br />

cara Melinda, sembra che questo rituale sia stato particolarmente forte, molto energetico...conosco queste notti<br />

in cui si muove tutto ciò che alla luce del giorno e della coscienza ordinaria non potrebbe essere espresso...la<br />

forza dell'anima animale che è sia la nostra sopravvivenza istintuale e aggressiva sia la nostra saggezza più<br />

antica, profonda e vera...il fuoco...mi fa piacere che tu sia soddisfatta della tua notte, e mi auguro che con tutto<br />

il resto sia bruciata anche la rabbia verso te stessa e che ci sia ora la dolcezza di una donna che ha voglia di<br />

continuare a camminare più leggera e di volare meglio. Forse ciò che ho scritto è solo roba mia e non ti<br />

corrisponde per nulla, ma sento molta complicità femminile e desiderio di sorriderti, mau<br />

R: Depressione post-partum di Marina Mele del 08/11/<strong>2005</strong> 11.56.10<br />

Mau. Hai colto nel segno. Mi sento esattamente come tu hai scritto. E' roba tua e anche mia. Infatti credo sia<br />

solo l'inizio...si stanno muovendo tantissime cose.....so che ho pacchi di cose da bruciare e questo,<br />

simbolicamente, ha anche un forte legame famigliare (ma non voglio annoiarvi). Oggi ho la testa altrove e<br />

faccio fatica a stare qui. Il corpo fluttua e la mente aleggia.....infatti ho un senso di vuoto che non ho mai<br />

provato...l adolcezza, si, tantissima, la sento fluire nel corpo e mi sento quasi graziata...infatti sudo tanto e ho<br />

caldo...anche questo non mi accadeva da tatno, tanto tempo.....grazie per le tue belle parole, davvero. Melinda


R: Depressione post-partum di Antonio Barbato del 14/11/<strong>2005</strong> 0.03.13<br />

In verità, caro Ostrichetto, dovremmo tutti riuscire a sentire come il povero e deforme protagonista del film The<br />

Elephant Man. Quando Anthony Hopkins gli chiede come faccia a sopportare una vita come la sua, lui risponde:<br />

"Io sono felice ogni ora del giorno, amico mio...Anche se dovessi sapere di morire domani..La mia vita è bella,<br />

perché so di essere amato..Io sono fortunato".<br />

John Harper<br />

Inviato da: Eleonora Grillo<br />

Carissimi tutti, proprio ora ho finito di leggere l'articolo di Ennegram Montly dedicato a John Harper e tradotto<br />

dal nostro Capitano. A parte il fatto che mi sono davvero commossa per l'intensità che ho percepito nelle cose<br />

espresse dall'autore, quello che, però, voglio portare all'attenzione di noi tutti è ciò che egli scrive verso la fine<br />

dell'articolo e che riflette esattamente ciò che anch'io penso, anzi, ciò che anch'io sento (a volte anche con<br />

disperazione). Ecco il testo: "Io non dico che l'<strong>Enneagramma</strong> non sia utile, che non abbia un suo uso<br />

nell'esplorazione personale, ma se quello che impari non scardina il tuo cuore, non ti terrorizza o non ti guida<br />

verso una posizione in cui senti di non avere più speranza, nè possiblità di aiuto, esso non sta aiutando l'anima;<br />

è stato cooptato allo scopo di mantenere lo status quo.".<br />

R: John Harper di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 21.48.45<br />

Lo condivido anch'io totalmente. Infatti il rischio dell'enneagramma, per molti, è di diventare la prigione<br />

dorata....E vedo molti miei colleghi naturopati, e ancor di più gli psicologi, che lo vivono così. Si riconoscono nel<br />

loro enneatipo (senza guardare ali, sottotipi e tutti i movimenti energetici) e sembrano chiusi nella fortezza, con<br />

una fasulla forza e sicurezza e cominciano a sparare. In realtà molti lo usano come concetto terapeutico senza<br />

neppure rendersene conto. Una bella bellissima definizione di cosa sia l'enneagramma è quella di Claudio<br />

Garibaldi, gentilmente concessa e scritta in diretta per la sottoscritta, che ho portato nella mia tesi sui talenti.<br />

L'enneagramma deve portarci in una posizione di vista più ampia, più aperta e più coraggiosa....dove si accetti<br />

di correre il rischio di sbagliare. L'enneagramma è un forte richiamo, è un simbolo, è senza tempo e senza<br />

costrizioni e si incarna e attualizza nel tempo di chi lo vive...... Quello che dice Harper e cioè che ti debba<br />

terrorizzare per poi guidarti è grandioso e lo sento tanto mio....per me tutto quello che è importante nella vita<br />

vive e si esprime attraveso questa modalità. Melinda<br />

R: John Harper di Eleonora Grillo del 06/11/<strong>2005</strong> 22.01.59<br />

Quando ho conosciuto l'<strong>Enneagramma</strong> ho esultato perchè, da buon 5, credevo che il solo fatto di capire la mia<br />

struttura caratteriale, mi avrebbe permesso di liberarmene (Certo, dei passi avanti sono stati fatti. Oggi la mia<br />

gabbia è un po' più larga ma sempre di gabbia si tratta. E certamente sarà importante l'ulteriore lavoro che<br />

vorrò fare ancora anche con l'<strong>Enneagramma</strong>). Successivamente, ho provato anche terrore per la mia condizione<br />

e mi sono sentita senza speranza (come dice Harper). Tuttavia, continuo a vivere in una gabbia. Oggi mi sto<br />

convincendo che solo la "grazia" divina potrà davvero liberarmi. Non ce la potrò fare da sola, o almeno, non in<br />

questa vita (ma ci saranno altre possibilità?). A volte, penso che la soluzione potrebbe essere quella di ritirarmi<br />

in un monastero, almeno inizialmente, dove la mancanza di stress e di situazioni irritanti, potrebbero facilitare il<br />

contatto reale con la mia Essenza, ma poi mi dico che ciò che mi fa optare per questa soluzione è solo il mio<br />

essere 5. Aiuto! Come me ne esco?<br />

R: John Harper di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 22.19.12<br />

Io credo che il contatto reale con la tua essenza abbia a che fare con lo stress e l'irritazione (ricordi<br />

l'ombra/balbuzie di Jung?????). Io ad esempio, odio le gabbie. Eppure a volte invidio chi ci vive dentro. Prende<br />

le sue belle misure, conosce tutto delle pareti, se le addobba....e via così. Io, che di conservativo ho proprio<br />

poco, sono costantemente in cambiamento e spostamento. Vivo una esperienza, mi faccio attraversare, mi<br />

rafforzo e mi indebolisco per quello che mi rimane dopo che mi ha trapassato e mi ritrovo spostata nello spazio<br />

e nel tempo di virutali millenni. Gabbia? Non so cosa sia!..tutti quelli che hanno provato a mettermi in gabbia<br />

non vivono nel mio presente.....mi sento figlia del vento e dello spazio aereo! A volte la paura del vuoto infatti<br />

mi tramortisce, come divessi spezzarmi in mille pezzi e perdermi nel nulla dell'universo.<br />

R: John Harper di Marina Mele del 08/11/<strong>2005</strong> 21.38.58<br />

Ho finalmente letto con la dovuta attenzione l'articolo. Sono strabiliata, esatasiata e anch'io, come Eleonora, un<br />

pò commossa. Gli 8 sono incredibili per questa genialità nelle chiavi di lettura. Il trattare l'enneagramma con la<br />

giusta capacità di vederne punti di forza e criticità è grandioso. Quando dice che l'enneagramma può aiutarci a<br />

scomparire è davvero inquadrare tutto uno stile che si ritrova in molte modalità esplicative e comportamentali,<br />

il ricordare ed enunciare coraggiosamente che uno degli svantaggi è il tipizzarsi e vivere stando all'interno delle<br />

proprie barriere denota coraggio e forza sana della ragione pura dell'enneagramma come sistema aperto di<br />

adesione individuale. Ma l'apice lo raggiunge, e su questo travolge come solo un 8 può fare quando afferma con<br />

vigore il personale senso della sua giustizia e cioè quando dice dell'enneagramma: usatelo per rivelare l'ignoto


...l'ignoto che è in ognuno di noi/voi....e lui non solo lo dice, lui lo testimonia. Dire, agire in totale<br />

sintonia....questa è classe! Melinda<br />

R: John Harper di Maurizio Cusani del 08/11/<strong>2005</strong> 23.10.06<br />

Trieste, ragazze, ero a Trieste. A imparare un po' di sloveno, pure. E sono già qui, prima ancora di leggere<br />

l'articolo di Harper. Tra poco uscirà il Mathnawi di Rumi tradotto da Mandel in sette volumi, altro che qualche<br />

"POESIUOLA" E mentre mi leggo il nuovo numero della rivista meglio, mi mangio pure un marron glace' con<br />

violetta. Lo sapete dove sono stati inventati i marron glaces? Luogo e nazione?<br />

R: John Harper di Antonio Barbato del 13/11/<strong>2005</strong> 10.12.35<br />

Ele, non per frenare il tuo entusiasmo, ma non dimenticare che quello che va bene per un Otto, non è utile per<br />

gli altri tipi. Non tutti sono tanto desensibilizzati da necessitare un intervento tanto violento come quello<br />

descritto da Harper. Il perdere la speranza è, all'opposto, una delle cose più disastrose che può accadere ad<br />

altri tipi e che li condurrebbe direttamente al suicidio. "Sapere" (e non "saper fare") è la classica modalità con la<br />

quale l'ego si convince di stare progredendo su un cammino spirituale. Un mio amico, che era un pittore della<br />

etnia Alevis e il cui tipo caratteriale era Cinque diceva: "So che fino all'ultimo giorno della mia vita qualcosa<br />

dentro di me cercherà la conoscenza, ma so anche che niente di quello che troverò, resterà con me. Da quando<br />

ho realizzato questo, rido volentieri di me stesso e penso che l'unica cosa che resterà mia sarà la mia paura e<br />

questo mi da una forza che non ho mai avuto prima".<br />

R: John Harper di Sirenella del 13/11/<strong>2005</strong> 10.40.30<br />

Questa frase e' bellissima...e tutto sommato riprende il filo di una riflessione che si faceva proprio con Alessia.<br />

Imparare tecnicamente, razionalmente, serve ad accrescere la nostra conoscenza solo illusoriamente. Alla fine<br />

se cio' che sappiamo non ci aiuta a fare, a vivere concretamente meglio, non serve a nulla. Forse si corre il<br />

rischio di rimanere piu' soli di prima. Io mi sono anche accorta che a volte e' necessario "disimparare" quello<br />

che sappiamo, per riuscire a correggere alcuni errori clamorosi o circoli viziosi in cui tendiamo a cadere. Solo il<br />

fare ci permette di liberarci del fardello delle cose inutili. Mi spiego meglio, ieri sera sono andata al cineforum<br />

della Chiesa di mio zio, ogni anno lo organizziamo allo scopo di commentare i film alla fine della proiezione. Ci<br />

sono blocchi di argomenti in comune, che vengono rappresentati da 3/4 film e se ne parla tutti assieme. E'<br />

un'esperienza divertente, ma sopratutto sorprendente perche' il mondo si svela nelle sue mille maglie e<br />

sfaccettature, lo stesso film che viene percepito in modi cosi' diversi. Ieri sera abbiamo visto "million dollar<br />

baby", che trovo un film veramente molto molto bello e ricco di spunti per riflessioni ampie e differenti. C'e' una<br />

scena in cui lei riesce a farsi allenare da Eastwood, per diventare una boxeur professionista, e la voce del<br />

narratore (Morgan Freeman - premio Oscar per questo film) dice appunto che la cosa piu' difficile era<br />

costringere il corpo di lei a rispondere alle nuove richieste dell'allenatore, a dimenticare tutte le posture<br />

sbagliate che ormai erano radicate nel corpo e nella mente, e solo costringendola a ripetere per ore ed ore le<br />

stesse mosse il corpo avrebbe finalmente disimparato, per poi reimparare.<br />

R: John Harper di Antonio Barbato del 13/11/<strong>2005</strong> 22.07.06<br />

Cara Sirena, hai centrato il punto. Un eccellente libro del compianto Idries Shah, citato anche da Maura/Fenice,<br />

si chiama "Imparare ad imparare" e metto l'accento sul fatto che prima di riuscire ad imparare qualcosa è<br />

necessario "disimparare". Tutta la conoscenza dell'<strong>Enneagramma</strong> mira a questo, a farci comprendere che siamo<br />

condizionati, programmati come dei robot, e non a rafforzare un illusorio senso di sicurezza dovuto al "trovarsi"<br />

in un tipo o in un altro.<br />

Per Claudio .....sulla grafologia<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Caro Claudio. Ho letto con molto interesse il tuo articolo anche perchè parla della grafia dei 3. Mi confermi che<br />

la grafia presentata porta la propria "definizione" appena sotto? Ho osservato la grafia mia estiva, quando ero<br />

rapita dal morbo creativo, cioè quella che hai visto, e quella più "quotidiana". Ho guardato i tratti MA, sia<br />

chiaro, non è il mio mestiere. Ti confermo sempre ch ein prim apagina scrivo in un modo e in seconda in<br />

tutt'altra e che di notte, di mattina o a seconda degli stati emotivi, la calligrafia cambia....mi confemri che sia<br />

normale? O sono le mie connessioni frecce impazzite? Bacioni. Claudio......ma il 28 sera vieni a Milano? Maurizio<br />

ha organizzato un incontro su enneagramma e sufismo...io e te lo avevamo in qualche modo sollecitato....sono<br />

certa che il posto per te ci sia sicuramente..... Ribacioni. Melinda<br />

R: Per Claudio .....sulla grafologia di Claudio Garibaldi del 08/11/<strong>2005</strong> 16.53.49<br />

Cara Marina, se ricordi bene a me la tua grafia non sembrava prorpio da Tre, ma di un altro enneatipo, però<br />

l'ho appena guardata e poi non me la hai più inviata. Mi interesserebbe l'incontro del 28, ma un lunedì sera a<br />

Milano, per un genovese che poi il mattino dopo deve andare a lavorare è un poco scomodo. Non lo so, vedo.<br />

Però mi interessa. In questo momento sono anche soggetto a forte virulenza (spero non quella dei polli)...


insomma ancora non sono riuscito a riequilibrarmi... lo so che sono noioso, ma. Perchè non avete scelto un<br />

venerì sera? Un abbraccio Claudio<br />

R: Per Claudio .....sulla grafologia di Claudio Garibaldi del 08/11/<strong>2005</strong> 16.58.26<br />

In generale è difficile che un Tre abbia così tante variazioni nella grafia così come dici tu di avere. Ma dovrei<br />

analizzare. La variabilità grafica, che significa impulsività e forte influenza dell'emotività e più propria del Due...<br />

ma sai.... ogni individualità e unica, e la grafologia ha proprio il pregio di cogliere questa unicità (in qualche<br />

modo anche più dell'enneagramma, il quale però ha ben altre risorse per quanto concerne la visione psicospirituale<br />

dell'essere umano). L'enneagramma, benchè profondissimo, non ha molto la possibilità di scendere<br />

nei dettagli delle differenze di personalità, ad esempio, fra due enneatipi tre. o meglio, a mio avviso, lo può fare<br />

ma fino ad un certo punto. La grafologia va oltre quel certo punto. E' per questo che in giro per il mondo vi è un<br />

autentico interesse su grafologia ed <strong>Enneagramma</strong> abbinate.<br />

R: Per Claudio .....sulla grafologia di Marina Mele del 08/11/<strong>2005</strong> 17.31.27<br />

Caro Claudio. Non ti ho mandato la mia grafia perchè avevamo deciso di rimandare a dopo la "grande mela" e<br />

mi pareva di aver capito che io dovessi scrivere un testo preciso che eventualmente mi avresti mandato più<br />

volte in momenti diversi proprio per questa mia attitudine al cambiare grafia secondo i momenti. Come a suo<br />

tempo detto e affermato vorrei la tua conseulenza in via ufficiale perciò ti prego di scrivermi in via privata cosa<br />

e come devo fare per accordarci su tutto. Per quanto riguarda l'incontro a Milano il perchè, dove, come e cosa<br />

lo ha stabilito, peraltro inaspettatamente, Cusani e io ho anzi spostato la mialezione di canto per poter<br />

andare......tra l'altro non abbiamo più saputo nulla e aspettiamo conferma. Ricordo perfettamente a quale<br />

ennea tipo tu riconducevi la mia calligrafia. Mi spiace tu stia poco bene. Bacioni. Melinda<br />

R: Per Claudio .....sulla grafologia di Claudio Garibaldi del 08/11/<strong>2005</strong> 18.14.36<br />

Sì, si capisce. Va bene ti manderò il modulo per il testo. Per l'incontro con Maurizio, ripeto, mi piacerebbe<br />

partecipare. Vedrò di organizzarmi. In pratica comunque sarà, almeno per me, impossibile in linea generale, se<br />

la serata scelta è quella del lunedì, ma solo perchè abito a 200 km da Milano, ed in genere al martedì ho<br />

impegni di lavoro al mattino. A presto allora, Claudio<br />

R: Per Claudio .....sulla grafologia di Sirenella del 12/11/<strong>2005</strong> 21.04.50<br />

Ciao Claudio, senti mi chiedevo se per caso possiamo mandarti anche noi, parlo di me e qualcuno della mia<br />

famigliola che si e' dimostrato interessato, anche noi dicevo...qualche pagina con la nostra scrittura. Magari<br />

nulla di impegnativo, ma saremmo curiosi di sapere che cosa ne viene fuori, che cosa magari si puo' scoprire di<br />

noi che la grafologia puo' decriptare...naturalmente se dici di no, sei perdonatissimo, perche' si tratta pur<br />

sempre di doverci lavorare su, e so che sei sempre impegnato...quindi dillo con molta tranquillita' ....ci fai<br />

sapere? :-) grazie...<br />

A proposito di naturopatia - avvertenze per l'uso<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cari amici. Ho letto con molta attenzione l'articolo di Stefania e Maurizio sul nostro "giornale" mensile. Sono<br />

decisamente felice che si parli di naturopatia e invito tutti a leggere e a porsi domande e interrogativi sulla<br />

questione. Personalmente condivido in gran parte quanto affermato e questo è positivo e normale in quanto le<br />

chiavi di lettura sono personali e pertanto differenti. E' molto interessante e utile leggere come una collega<br />

connota e definisce un argomento e come sperimenta questa professione così complessa e ampia nella scelta di<br />

aiuto al proprio utente/cliente. Non so se Stefania sia nostra associata ma farebbe piacere un confronto con lei<br />

su alcuni concetti che lei esprime. Inoltre mi piacerebbe che tutti quelli che pubblicano dichiarino il loro ennea<br />

tipo di base. Questo sarebbe molto utile a capire il taglio che viene dato. Oggi ho chiesto a Patrizia, mia<br />

compagna di scuola di naturopatia, di intervenire anche lei nel forum e spero lo faccia. Patrizia ha presentato<br />

una tesi proprio con Maurizio sull'enneagramma. Melinda<br />

R: A proposito di naturopatia - avvertenze per l'uso di Marina Mele del 07/11/<strong>2005</strong> 23.56.34<br />

Per Maurizio: per amor di "patria": la naturopatia, chiedo di portare una definizione tra le tante disponibili su<br />

cosa sia la naturopatia e il ruolo del naturopata che non sia solo ed esclusivamente quello che è apparso questo<br />

mese nella prima tesi di naturopatia che hai deciso di presentare. Ve ne sono tante di definizioni. Io stessa ne<br />

ho scitto più volte ma per correttezza lo puoi recuperare da qualche docente collega a Riza, purchè naturopata<br />

e non docente di qualche disciplina specifica o da qualche dispensa....te ne sarei veramente grata. Lo sento<br />

come un dovere sociale, spero potrai comprendere. Se poi desideri possiamo dibattere il tema... se hai bisogno<br />

di chiarimenti chiedi. Melinda


Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cari amici. Oggi tra una dispensa e l'altra mi è caduto l'occhio su un pò di cose vecchie. La tentazione era quella<br />

di prendere le lettere del mio ex (e sono davvero parecchie) e dare fuoco. Poi ho pensato. Perchè solo le sue?<br />

Forse dovrei mandare a fuoco a tutte le lettere e alle cose vecchie. Poi ho pensato:...potrei poi pentirmi e<br />

quando sarò vecchietta magari mi piacerà guardare quelle foto e rileggere quelle lettere. Cosa ne pensate di<br />

questo attaccamento ai ricordi del passato anche relativamente all'idea di crogiolarsi di questo? Credo sia molto<br />

da 4 questo atteggiamento....tra l'altro tra quelle cose ci sono copioni teatrali mai portati in scena e altre cose<br />

"toste"...Ma non è su di me che voglio attirare l'attenzione ma sull'atteggiamento. Io sto bene (ma oggi pe rl<br />

aprima volta non tanto) sapendo che la sopra c'è il mio passato che vive. Il mi passato consolidato. Davvero<br />

cosa ne pensate? Lo fate anche voi? Pensate che mi farebbe bene bruciare tutto? Avete voglia di offrire spunti<br />

di riflessione? Questa estate, andando in vacanza ho cancellato la corrispondenza via email che avevo<br />

conservato di una persona e, in effetti, sono stata poi meglio. Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.05.30<br />

Scusatemi. A volte scrivo da cani. Più passione c'è e più la tastiera si contrappone con la freddezza della sua<br />

meccanica. Ma credo si sia compreso il senso di quanto andavo affermando. Bacioni. Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 22.11.28<br />

Per quanto mi riguarda, io ai miei ricordi sono attaccatissima, ultimamente un amico mi ha cancellato anni ed<br />

anni di lettere, foto e materiale accumulati sul pc, che ho perduto per sempre, e non c'e' modo di poterli<br />

recuperare. C'erano alcune lettere che mi aveva scritto un mio ex, erano lettere Marina, ma lettere che cosi'<br />

non me le scrivera' mai piu' nessuno. Mi ha addolorata molto tutto questo, ma io so bene che in ogni caso,<br />

anche se molte di quelle parole sono ormai perdute il senso e le emozioni me li portero' sempre nel cuore. Non<br />

sono attaccata a cose come scarpe vecchie e robe cosi', ci sono cose che butto via senza problemi, ma ce ne<br />

sono altre che rappresentano momenti di vita, persone, emozioni, che rimangono li' nei cassetti per anni, e<br />

saltano fuori ogni tanto come echi lontani di voci perdute, e mi dicono che sono vissuta. Non amo gettare via<br />

foto e ricordi di storie finite, perche' sempre e comunque hanno fatto parte della mia vita e mi hanno insegnato<br />

qualcosa. Ogni tanto, piu' con curiosita' che con malinconia me le ritrovo tra le mani e mi strappano sempre un<br />

sorriso.<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 22.36.31<br />

A me di solito strappano lacrime se sono recenti e sorrisi se sono molto in la nel tempo. Ho perfino cartoline e<br />

piccoli oggetti che per me hanno significato. Come si può spiegare che, invece, le cose recenti le trattengo con<br />

maggior fatica? Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 22.55.00<br />

perche' i dolori magari sono piu' vivi e la resistenza e' piu' forte, si cerca di gettarli alle spalle, di non vederseli<br />

piu' tra i piedi, invece i dolori i ricordi passati non risvegliano emozioni "vive" e sono tollerabili, addolciti dal velo<br />

ipocrita della malinconia che cancella i piccoli orrori quotidiani condivisi con chi ci ha fatti soffrire, oddio magari<br />

non sempre ma e' un po' come ricordare un defunto, non viene mai in mente il peggio!<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 11.23.45<br />

Mi sa che hai proprio ragione, mi sa! Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 15.30.52<br />

Io preferisco fare piazza pulita immediatamente, strappando foto, lettere e quant'altro. Poi, dopo qualche anno,<br />

quando la ferita si è rimarginata, mi pento. Ma al momento, non avere tra i piedi oggetti che possono rallentare<br />

la cicatrizzazione, aiuta molto. Per quanto riguarda, invece, altri tipi di cianfrusaglie, non legate ad una<br />

separazione amorosa, ho conservato per anni, persino le carte dove si impacchettano i regali. Ed ogni volta che<br />

faccio le grandi pulizie sto a pensarci su un bel po' se buttare via le cose oppure no. La maggior parte delle<br />

volte, le ripongo. Qualche volta ho la forza di gettarle via, salvo poi pentirmene. Comunque, ho notato che<br />

buttare cose legate al passato e che in qualche modo ti riportano ad esso, (se è un passato doloroso) aiuta<br />

molto fare pulizia. Agire esteriormente aiuta anche interiormente. Sembra che le due dimensioni non siano<br />

affatto separate. Ciao<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 12.47.11<br />

Credo che staserà darò fuoco a un pò di cose. Se vedete fumo dont' worry, sono io! Melinda


R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Maura Amelia Bonanno del 03/11/<strong>2005</strong> 16.40.04<br />

Io non sento la necessità di buttare via o bruciare le vecchie lettere d'amore. Lì per lì si, quando fa male e<br />

sembra che tutto ricordi l'assenza. Quando è successo per resitere al rogo ho messo tutto nello scaffale più alto<br />

e lontano dell'armadio, perché almeno fosse fuori mano, un'altra volta in cantina. Dopo anni (a volte molti),<br />

rileggere quelle lettere è per me molto bello, mi fa sentire che sono esistita e che posso esitere ancora e che<br />

sono capace di vivere momenti molto belli. Mi scalda il cuore. Ora mi viene in mente che una volta sola ho<br />

buttato tutto, dentro di me ho schiacciato il mio famoso pulsante "delete" e la sparizione anche fisica di ciò che<br />

faceva parte di quella relazione è stata la cosa più naturale. Quel pulsante delete è micidiale. Non è neanche più<br />

necessario gettare via, semplicemente quella cosa o quella persona non esistono più dentro di me. Il fim "se mi<br />

lasci ti cancello" a me era piaciuto molto, non è così che mi accade, ma ci assomiglia. E poi invece, una cosa<br />

che non mi spiego è che mi sembra di eliminare un sacco di cose vecchie dalla mia casa e dalla mia vita...e<br />

invece sono sempre staripante di roba ovunque...nonostante sia una cosa che detesto, casa mia deborda...una<br />

specie di mistero...<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Maura Amelia Bonanno del 03/11/<strong>2005</strong> 16.41.36<br />

Stasera ti penserò Marina. m.<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Utente Ospite Lia del 03/11/<strong>2005</strong> 16.54.36<br />

Io personalmente tendo a riporre, ma lontano dagli sguardi frequenti i ricordi superati. Anch'io faccio fatica a<br />

separami da oggetti foto e altro e ne ho un cumulo. Per quanto rigurda l'ultima storia ancora scottante, ho<br />

provato a separarmi dagli oggetti, ma non ho potuto farlo che gradualmente e ncora resta tanto... Ma così lo<br />

trovo meno doloroso. Solo in un accesso di rabbia stappo foto o lettere. Il bello è che conservo anche tanto<br />

ciarpame che non mi ricorda niente e sono vicina a una bella ripulita, che come dice Ele spero diventi anche<br />

interiore! Ciao<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 19.17.42<br />

Anch'io non butto via mai niente. Ho iniziato quest'anno, per la prima volta. Quando questa estate, a fine estate<br />

e prima della settimana di vacanza ho cancellato lo scambio di corrispondenza che avevo in memoria ho<br />

provato un senso di liberazione totale. Mi ero "sgravata" di un peso e ho sentito un pò di leggerezza....e allora<br />

ho aperto armadi e ho buttato via carte vecchie e dato ai poveri un sacco di cose che tenevo li perchè: non si sa<br />

mai! Ho capito che se non ricorderò qualcosa a cui ero tanto attaccata forse devo imparare che<br />

quell'attaccamento è rimasto solo mio. Ho solo compassione per l'anziana che forse sarò un giorno che potrà<br />

riguardare il suo passato e ridere o piangere o lasciare qualcosa di se ai posteri (quel qualcosa che corrisponde<br />

ai propri segreti intimi di cui nessuno ha mai saputo nulla). Perciò terrò qualcosa di simbolico....non si mai che<br />

mio figlio voglia scrivere i ponti di madison county due-la vendetta (mi viene male solo al pensiero!).<br />

ahahahahahahha! Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Sirenella del 03/11/<strong>2005</strong> 20.42.02<br />

che strana associazione mel...anche a mia sorella sono piaciuti molto i Ponti di Madison County...la prendiamo<br />

in giro continuamente :-)<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 04/11/<strong>2005</strong> 8.16.38<br />

Il film mi ha fatto addormentare (mi sembrava una storia per anziani decadenti e una pessima<br />

rappresentazione del libro che invece ha una energia nel descrivere la forza del sentimento oltre ogni possibile,<br />

spazio, tempo, epoca, storia). Infatti il libro mi ha fatto piangere di commozione. Magamaghina.....io non ti<br />

prendo in giro....io ti capisco! Melinda<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di magamaghina del 05/11/<strong>2005</strong> 19.07.29<br />

cara melinda solo tu mi capisci, in realta' in quella storia c'e del vero della mia storia, anche se solo come<br />

spettatore...ho pianto lacrime amare(come una vera sceneggiata napoletana...)ma non diro' il perche', e'<br />

troppo personale e riguarda persone alle quali io devo comunque rispetto.per cio' che concerne gli oggetti<br />

"vecchi" o meglio passati, ti diro' che io possiedo una bella scatola decorata da me a mano posta su<br />

nell'armadio, che ho intitolato "oggetti inutili...ma che amo conservare..."ogni tanto la apro, circa due volte<br />

all'anno, e li' c'e' la fiera dei miei ricordi....della mia vita. tra le cose piu' divertenti, ho conservato una lettera di<br />

un fidanzatino di quando ero 15enne che diceva...se deciderai di stare con me, ti prometto che al posto della<br />

foto di maradona mettero' la tua!!! hahahahaha<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Sirenella del 05/11/<strong>2005</strong> 21.24.34<br />

Peccato tu non abbia conservato il tubo di baci perugina che uno dei tuoi ex ti ha regalato....dandotelo mezzo<br />

vuoto perche' "gli e' venuta fame mentre ti aspettava" ahahahahahaha che ricordi Vale...altro che scatola


servirebbe una stanza intera per conservarli!!<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 21.01.19<br />

Io non ho ancora trovato il coraggio di bruciare nulla ma sto maturando questa decisione e sento che lo farò,<br />

molto presto.<br />

R: Ricordi e cose vecchie - lettere d'amore di magamaghina del 08/11/<strong>2005</strong> 13.34.45<br />

cara melinda, non mi piace pensare che c'e' qualche ricordo da bruciare...mi da' l'idea di voler cancellare gli<br />

eventi passati della vita, e secondo me questo non e' bene. rispetto comunque il tuo desiderio di farlo, ma<br />

penso che convivere con i ricordi sia per noi doveroso, dobbiamo trovare pace dentro di noi anche con quello<br />

che e' stato doloroso, per andare avanti, ...togliere dalla vista quotidiana un simbolo e' una cosa, volersene<br />

liberare e scacciare assieme a questo il demone che si porta dentro, e' altro. e poi credimi, se i nostri ricordi<br />

piu' profondi avessero materia, sarebbe tutto facile...invece sono radicati dentro di noi, e prima o poi,<br />

verrebbero fuori con tutte le emozioni a cui sono legati...ti abbraccio....<br />

Sui talenti e autostima<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Buongiorno. Vi abbraccio tutti. Vorrei invitarvi a segnalarmi ogni possibile articolo o quant'altro che trovate e<br />

che possa avere a che fare con questi due argomenti. Purtroppo sono di corsa e in ritardo su tutto. Credo sarò<br />

un pò "ballerina" per qualche settimana... Abbiate pazienza. Melinda<br />

R: Sui talenti e autostima di Utente Ospite Lia Minerva del 07/11/<strong>2005</strong> 23.03.54<br />

Hai letto "Il codice dell'anima di Hillman" sul daimon di nascita ecc. Te lo consiglio vivamente. Alcuni daimon o<br />

talenti sono così forti da superare ogni ostacolo vedi i piccoli geni,altri forse più deboli, ma sempre esistenti e lì<br />

gioca sicuramente la situazione e l'autostima. Io dico sempre che nella curva di di normalità chi si situa nella<br />

fascia centrale risente di tutti gli attacchi del "destino" chi è ai margini è in qulache modo segnato con poche<br />

possibilità date dall'ambiente. Mi spiego, se sei un genio, forse poco conta dove nasci, in qualche modo ti<br />

espirmerai e se sei con un handicap poco può fare la tua situazine sociale, (parliamo di talenti non di condizioni<br />

di vita, naturalmente): ma se sei nel mezzo della curva di Gauss ( non ricordo se si scrive ciosì) allora tutto si<br />

gioca sulle opportunità, sulla famiglia di origine ecc. Baci<br />

R: Sui talenti e autostima di Utente Ospite Lia del 07/11/<strong>2005</strong> 23.13.58<br />

Forse non ho capito cosa intendi per talenti. Io immaginavo che parlassi di attitudni individuali a essere "bravi"<br />

o portati per qualcosa. Se è così, insisto leggi Hillman: Baci<br />

R: Sui talenti e autostima di Eleonora Grillo del 08/11/<strong>2005</strong> 0.35.14<br />

Infatti, Melinda, chiariamoci sui talenti. Tu cosa intendi?<br />

R: Sui talenti e autostima di Eleonora Grillo del 08/11/<strong>2005</strong> 0.48.42<br />

Lia, non sono d'accordo con la tua analisi. Io sono un genio che non ha potuto portare fuori la propria genialità<br />

a causa degli ostacoli della vita e dell'ambiente, che non ha capito con chi aveva a che fare. :) :) A proposito,<br />

Melinda, un mio talento è essere profeta. Ci azzecco quasi sempre. In passato, questa qualità era fortemente<br />

sviluppata, poi si era ammosciata un po', invece, ora sta tornando più forte che pria. Anche i miei sogni, spesso<br />

sono profetici, o comunque, premonitori. Una settimana prima che morisse papa Luciani, sognai che lo avevano<br />

ucciso; per questo non ho mai avuto dubbi sul fatto che non si trattò di morte naturale. Un'altra volta, alla<br />

Camera discutevano sull'elezione del nuovo presidente della Repubblica, io andai a fare una pennichella e<br />

mentre stavo per addormentarmi, mi risuonò chiaro nella mente il nome di Scalfaro. E così fu. Per ora mi fermo<br />

qui. notte<br />

R: Sui talenti e autostima di Marina Mele del 08/11/<strong>2005</strong> 10.30.18<br />

Innanzi tutto scusatemi. Anche qui come con Claudio noto dei post che ieri sera non mi apparivano (forse<br />

eravamo tutte su pochi post, infatti si apriva molto lentamente la pagina ogni volta che davo l'invio). Allora: il<br />

codice dell'anima di Hillmann è un testo "sacro" per i talenti e io l'ho nella biografia che porto, quindi faccio<br />

molto riferimento a questo testo che amo e sento. Secondo la mia docente, io ho saputo condensare molto del<br />

suo pensiero portandolo in una pratica attuale ed evolvendo i suoi concetti in una atto di maturità e umile/sana<br />

consapevolezza di oggi...tutta molto positiva, ovviamente in un ambito professionale che si esprime nella<br />

naturopatia e portando l'enneagramma quale strumento di lavoro in questo ambito......questo lo afferma la mia<br />

docente e quindi mi sento e mi permetto di scriverlo. Per pura scaramanzia preferisco non pubblicare la mia tesi<br />

prima di discuterla (sempre che Antonio condivida e ancora non l'ho chiesto). Secondo la mia logica il talento è


un fatto complesso (devo poi meglio spiegare ma non posso adesso ma è per dire che non è una cosa semplice<br />

da trovare con un test) che sta innatamente dentro l'anima della persona e la conduce anche a dispetto di se<br />

stessa in maniera talvolta sottile, sorda e quasi in maniera contraria alla vita che l'essere conduce in quel<br />

momento. Voglio dire che la persona può trovarsi in uno stato particolare ma il suo talento, in quanto innato,<br />

"lavora" in profondità, nonostante tutto. Non necessariamente, quindi, il talento ha a che vedere con la fama.<br />

Purtroppo devo andare. Spero di avere un pò chiarito. Bacioni a tutti. Melinda<br />

aiuto bibliografia<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

ciao, sono una studentessa di psicologia interessata alla medicina olistica, allo sciamanesimo,<br />

all'enneagramma..ma scrivo per lo sciamanesimo... sto per fare una tesi sul'argomento, ma mi è davvero<br />

difficile trovare qualcosa.. non sono vostra associata ma ho l'intenzione di diventarlo appena potrò(risparmio<br />

per ora anche su 50 euro)! chiedo se qualcuno mi può indicar una biblografia buona per lo sciamanesimo.. mia<br />

mail è zaiciao@virgilo.it sarebbe un favore enorme. grazie, zai.<br />

R: aiuto bibliografia di Claudio Garibaldi del 06/11/<strong>2005</strong> 0.31.09<br />

Ciao Zai, ad Aosta esiste l'associazione "Where the Eagles Fly" il cui responsabile è Costanzo Allione, un ex<br />

regista Rai che da vent'anni si dedica totalmente alla divulgazione dello sciamanesimo in Italia, organizzando<br />

iniziative molto belle, ed invitando sciamani da diversi Paesi del mondo. Io ho avuto la fortuna di partecipare a<br />

diversi incontri con la sciamana di Tuva chiamata "Cuore di Luna". Il sito è www.siberianshamanism.com ma<br />

non si occupa solo di sciamani siberiani. Se vai sul sito c'è anche il numero di telefono di Costanzo, il quale è<br />

persona disponibile e documentatissima. Spero di esserti stato un poco di aiuto. Claudio<br />

R: aiuto bibliografia di Eleonora Grillo del 06/11/<strong>2005</strong> 14.18.59<br />

Se ti interessa un punto di vista moderno ed originale sugli sciamani, ecco un titolo: "La vita nel labirinto"-<br />

Autore: E.J. Gold, edizioni Crisalide. Ciao. Eleonora<br />

R: aiuto bibliografia di Utente Ospite Lia Minerva del 06/11/<strong>2005</strong> 14.45.53<br />

Ciao . Io ti cconsiglio di leggere di Jodorosky "Psicomagia". Da lì spunti interessanti anche per altre letture. Lia<br />

R: aiuto bibliografia di Marina Mele del 07/11/<strong>2005</strong> 13.50.26<br />

www.terzaonda.it. Non li conosco. Sono a Milano e mi dicono che si occupano di sciamanesimo. Non sono<br />

competente su questo e non riesco a fare di più. Melinda<br />

R: aiuto bibliografia di Maura Amelia Bonanno del 07/11/<strong>2005</strong> 19.42.06<br />

Ciao Zai, io ti segnalo gli autori che ho studiato all'università, sono dei classici, secondo me di quelli che non<br />

scadono col tempo: Mircea Eliade (soprattutto il tomo "lo sciamanismo"), A.P.Elkin (soprattutto per l'area<br />

geografica australiana), Castaneda (soprattutto il primo, "a scuola dallo stregone" che è la pubblicazione della<br />

sua tesi di laurea in etnologia) auguri, maura<br />

De articolo sugli alibi<br />

Inviato da: Utente Ospite Lia Minerva<br />

Salve. Ho letto e ho trovato molto interessante l'articolo di antonio su come troviamo giustificazioni alle nostre<br />

azioni aggressive nei confronti degli altri e del mondo e mi vengono alcune riflessioni. l'aggressività, ritengo,<br />

non è sempre negativa, ma lo diventa quando è distruttiva invece che costruttiva o realmente difensiva. Io per<br />

esempio ne faccio un uso spesso distruttivo, specie nel rapporto di coppia ed è lì che in relatà entra in gioco<br />

l'alibosita (si può dire?). Mi spiego, io divento sempre più arrabbiata col mio partner perchè è inaffidabile (1) e<br />

guarda caso lo è davvero. L'avrò scelto per poter sfogare la mia rabbia? Il problema è che le mie critiche e le<br />

mie aggressioni non sono volte a migliorare il rapporto, ma a distruggere la persona e il noi. Uso il partner per<br />

sfogare la rabbia e il dolore antico della mia ferita originaria, direi. Non sei poi così bravo e in gamba e<br />

affidabile come vuoi far credere e io ti distruggo.Non si può dire che sia un buon esempio di amore! Il tutto va<br />

letto al passato perchè l'inaffidabile e pieno di difetti non ha accettato di farsi distruggere e se n'è ito! Bella<br />

lezione... Dovevo leggere prima sto articolo sugli alibi. : ) Scherzo naturalmente, io ero gia a conoscenza dei<br />

miei biechi meccanismi distruttivi, ma la compuldsione è forte... e lui così adatto a farti arrabbiare! Perchè non<br />

proviamo tutti a parlare della nostra aggressività? come mi piace sto argomento!!! Baci Lia<br />

R: De articolo sugli alibi di luce del 06/11/<strong>2005</strong> 20.25.44


io spesso mi trovo a reprimere la mia aggressività e ancora più spesso "lei" ( uffi nn voglio accettare che mi<br />

appartenga) agisce nei momenti e nelle situazioni che nn le appartengono. e così spesso mi trovo a far finta di<br />

nulla e a chiudere rapporti senza che l altro sappia che cosa sia successo. è come se, non incidendo sul<br />

comportamento dell altro che mi ferisce, io raccolga elementi di valutazione che mi portano poi a decidere da<br />

sola di recidere un rapporto ( ma se decido da sola... ho davvero vissuto un rapporto?) . mi piacerebbe molto<br />

capire un pò di più dei miei alibi visto che io ci credo davvero negli alibi che mi creo.... myracela<br />

R: De articolo sugli alibi di Eleonora Grillo del 06/11/<strong>2005</strong> 20.28.58<br />

La mia aggressività si esprime nella vendetta, una vendetta silenziosa e che sa aspettare. Ecco perchè somiglia<br />

tanto all'indifferenza. Il mio modo di vendicarmi è stato, per anni, quello di togliere all'altro qualsiasi possibilità<br />

di comunicare con me. Tu mi ferisci? Io sparisco. Non solo, questa sparizione serve a far sentire in colpa l'altro<br />

e a farlo rimanere in questo stato per un bel po'. Certo, oggi, dopo aver capito parecchie cose di me, non è più<br />

così, nella maggior parte dei casi. La mia capacità di comprensione ha smussato molti spigoli, e spesso provo<br />

davvero compassione per l'altro. Tuttavia, questa compassione è altalenante, e altrettanto spesso mi trovo al<br />

polo opposto, dove il risentimento torna a farsi sentire. La parte più estrema di questa dimensione aggressivitàvendetta-sparizione<br />

è ancora molto forte dove più forti sono i sentimenti. Infatti, mi ci trovo proprio nel pieno<br />

anche adesso perchè non riesco ancora a dare una sia pur minima possibilità di comunicazione al mio ex<br />

compagno. Il mio silenzio e la mia apparente indifferenza dovranno ancora farsi sentire per un bel po', al fine di<br />

portare a termine, completamente, la mia vendetta. Eppure, so che se riuscissi a perdonare, o almeno, fare un<br />

piccolo tentativo reale, il mio cuore si scioglierebbe e, finalmente, sentirei quel calore che mi piacerebbe tanto<br />

sentire. Ma pur di punire lui, punisco anche me. Infatti, così come scrive anche Naranjo, il 5 non si rende conto<br />

che non dando all'altro, toglie anche a se stesso. E nonostante lo abbia capito ed anche risolto, in parte, in<br />

amore ancora non ci riesco. Il problema è che io porgo spesso anche l'altra guancia ma se poi me la si prende a<br />

schiaffi anche quella per davvero, quella guancia continua a bruciarmi per molto tempo. Acc... mi posso<br />

scordare di riuscire in questa vita a diventare una santa! :) ciao. ele<br />

R: De articolo sugli alibi di Sirenella del 06/11/<strong>2005</strong> 21.01.35<br />

Per quanto mi riguarda il discorso dell'aggressivita' per me e' ancora molto complesso e molto lontano da una<br />

risoluzione. Sono in fase di studio, di scoperta e di consapevolezza, ma tutto questo non serve per ora ad<br />

aiutarmi a non cadere in certe trappole che sono sempre li in agguato, e scattano anche quando le vedo, mio<br />

malgrado (almeno pero' oggi le vedo). Posso dire di manifestare la mia aggressivita' in maniera abbastanza<br />

differente. Talvolta mi comporto esattamente come fa Eleonora, e cioe' taglio i ponti e la comunicazione con la<br />

persona che mi ha ferita o che in qualche modo ha scatenato la mia rabbia. Quando questo succede, in genere,<br />

io so di aver tentato di far capire a quella stessa persona dove non mettere i piedi, con me. Dopo ripetuti<br />

tentativi di comunicazione, e dopo ripetuti fallimenti perche' magari dall'altra parte il messaggio non e' stato<br />

recepito o accettato, io chiudo, all'improvviso senza mai piu' tornare indietro...e' un taglio netto e definitivo.<br />

Questo succede sopratutto quando ho una caduta di stima nei confronti di chi era dall'altra parte, per cui anche<br />

i sentimenti affettivi tendono a spegnersi nel giro di poche settimane. Quando invece mi trovo nel pieno di un<br />

rapporto affettivo vivo e vegeto, che non intendo chiudere la mia aggressivita' viene fuori con una<br />

rivendicazione, o secca e decisa, o piu' calda e "sonora". Quando mi scatta la molla della rivendicazione io non<br />

riesco assolutamente a dominarmi, perche' sento dentro di me la convinzione di non voler piu' permettere a<br />

quella persona di perpetuare atteggiamenti che ho gia' esperito come dolorosi su di me, pur non chiudendo i<br />

contatti. Questo...com'e' facile immaginare, scatena la rabbiosa reazione della controparte, che se e' "calda"<br />

reagisce con altrettanta rabbia esplosiva, se e' una rabbia "fredda" reagisce con una implosione che<br />

determinera' delle conseguenze in momenti successivi a quello della lite. Cio' che comprendo di me, con molta<br />

chiarezza, e' che non posso arrivare al perdono se non vedo nell'altro il riconoscimento dell'ingiustizia infilittami.<br />

Pur comprendendo che siamo quello che siamo, e che a volte dire "e' vero mi sono comportato come dici" non<br />

significa determinare un cambiamento in futuro, io so che la mia rabbia si placa immediatamente e<br />

sopraggiunge un perdono definitivo. Ma quando dall'altra parte non si riconosce di aver fatto qualcosa che mi<br />

ha ferita il risentimento puo' covare dentro di me per anni, come carbone vivo sotto la cenere, per sfiammare<br />

all'improvviso non appena si ripresenta la stessa situazione. Quello che so e' che il discorso aggressivita' e'<br />

complicatissimo, se poi consideriamo il senso di colpa, che tendiamo a proiettare sugli altri, all'immagine<br />

idealizzata del se, agli evitamenti agli alibi e tutti i meccanismi di difesa che nella loro complessita' rendono<br />

difficile a volte farci capire dove reagiamo perche' feriti davvero, e dove invece reagiamo perche' siamo in piena<br />

proiezione verso/contro l'altro. L'aggressivita' e' un'emozione vitale come tante altre, e non puo' essere<br />

eliminata, quanto piuttosto incanalata in maniera piu' sana affinche' possa essere uno strumento di difesa<br />

quando il pericolo e' reale ed oggettivo, e non quando siamo in piena fase di proiezione...almeno io penso che<br />

le cose stiano piu' o meno cosi' ed e' difficilissimo venirne a capo....se poi consideriamo che ogni enneatipo cede<br />

sotto il peso scricchiolante della propria passione...e' un bel botto...ma vale la pena provarci...!<br />

R: De articolo sugli alibi di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 21.40.04<br />

Caro Antonio. Ho letto il tuo articolo e mi sono commossa. Quando ho letto gli alibi del 2 mi è scappato un<br />

mannaggia...,ma poi ho letto quelli del 3 e ho sentito tutto il dolore della mia infanzia, con quella rabbia sorda<br />

che ancora non ho tutta digerita e che combatto ogni giorno proprio con l'efficienza e l'efficacia indiscutibili e<br />

inattaccabili. Dal fare, questo efficientismo, l'ho portato tanto a livello intellettuale dandomi l'obiettivo di


guardare le cose da un punto di vista ancora più elevato..proprio la dove solo un'aquila può arrivare e<br />

guardare!Il rendere il pensiero e l'azione un unico gesto coerente mi ha aiutato e tuttora mi aiuta a combattere<br />

il disprezzo. Io sono quello che faccio. io dico quello che faccio, io dico quello che sono............questo è stato il<br />

mio stress per anni e la mia battaglia anticritica. Arrivata a questa età e dopo le botte dure e dolorose che<br />

inevitabilmente queste sfide (e queste sfighe anche devo umilmente considerare) mi hanno presentato ho<br />

mollato un pò le "corde" e sto vivendo uno stato più morbido...... Grazie.....! Melinda<br />

Che fare?<br />

Inviato da: Eleonora Grillo<br />

Qualche tempo fa ho letto in un libro l'invito, da parte di un maestro di saggezza, a dimenticare la nostra storia<br />

personale, e ad andare avanti nel nostro percorso di crescita. Poi mi capita di leggere altre cose come l'articolo<br />

sugli Alibi scitto dal nostro Capitano ed allora mi rendo conto di essere ancora così "dentro" alla mia storia<br />

personale. Che fare? Vi va di parlarne?<br />

R: Che fare? di luce del 06/11/<strong>2005</strong> 20.47.00<br />

credo che dimenticare la propria storia personale nn sia un passetto utile se di percorso di crescita si tratta ( il<br />

percorso è fatto di piccoli sassolini che indicano il sentiero). credo che l equilibrio tra le dimensioni temporali (<br />

passato - presente-e il presente che è già il ns futuro) possa essere ciò che lega e da unità al ns vivere. essere<br />

dentro la storia personale rappresenta la chiave per esserci e nn c'è nulla secondo me di acquisito che possa<br />

essere dimenticato o ricordato. ma diventa essenza. c'è. dare un nome a qualcosa che ci ha caratterizzati nel<br />

tempo significa,secondo me, appropriarsi di una parte di se che nn ci stigmatizza ma è frammento di noi<br />

insieme ad altre mille cose. il mio timore invece è che gli alibi divengano davvero alibi. spesso mi ritrovo a<br />

riconoscere dei meccanismi e a dirmi : ecco perchè... ma poi io gira e rigira mi trovo allo stesso punto. nn so<br />

crescere o nn è il momento di crescere? ... myra<br />

R: Che fare? di Marina Mele del 06/11/<strong>2005</strong> 20.56.39<br />

La mia opinione, che forse vi parrà un pò discutibile, è la seguente: ho molta stima della psicanalisi in senso<br />

lato ma non condivido completamente il tanto propagandato "qui e ora". O meglio: lo condivido rispetto al fatto<br />

che il qui e ora è utile e fondamentale nel farti vivere il momento intensamente. Il tempo del presente si dilata<br />

e la testa e il corpo stanno in sintonia. Quindi la testa non scappa ne nel passato (quindi nella depressione) ne<br />

nel futuro (quindi nell'ansia) ma non possiamo fare del qui e ora l'arte del vivere......altrimenti diventiamo degli<br />

improvvisatori del tempo e si crea la paura delle responsabilità da attivare e agire sul futuro da affrontare. Su<br />

questo tema mi scontro da anni con molti psicologi e tengo testa con esempi di ogni genere sostenendo, tra<br />

l'altro, che lo stare nel qui e ora in maniera maniacale provoca un buon alibi pe rvivere un pò troppo alla peter<br />

pan......riuscite un pò a seguirmi o ho troppo sintetizzato? Perchè mi interessa speigarmi bene a condividere<br />

con voi. Gli alibi sono duri da abbattere e ci vuole molta umiltà e molta collaborazione e fiducia verso chi offre<br />

chiavi di lettura su questo. La storia personale non va abbandonata ma va posta sullo sfondo, sempre secondo<br />

e me e anche su questo mi scontro con gli psicologi tradizionali.....senza la propria storia personale è come<br />

tagliare le radici del proprio albero! Cosa ne pensate? Melinda<br />

R: Che fare? di Sirenella del 06/11/<strong>2005</strong> 21.20.47<br />

Non si possono tagliare le radici al proprio albero, e la nostra storia personale fa di noi cio' che siamo oggi, e<br />

cio' che desideriamo divenire domani scegliendo percorsi e cambiamenti. Del peso del passato, ci si deve<br />

liberare. Del peso. Ma si riesce solo se si decide di divenire adulti, accettare che allora sono accadute cose delle<br />

quali possiamo dare spiegazioni a noi stessi, che sono "finite" e che dobbiamo decidere se prendere il meglio da<br />

cio' che possiamo imparare o se vogliamo prendere il peggio per lagnarci vita natural durante, dando sempre la<br />

colpa agli altri della nostra infelicita'. Quando decidiamo di liberarci di quel peso, allora si che il passato e' la<br />

nostra radice, ripulita piu' che si puo', fonte di nutrimento, che porta l'albero a levarsi verso il cielo e non a<br />

piegarsi verso terra. Il nostro passato ci da continuita' tra l'oggi e il futuro e sono d'accordo con luce. Il peso di<br />

un passato non risolto ci tiene arenati al terreno e ci impedisce di crescere, la consapevolezza del nostro<br />

passato fa parte della struttura della nostra storia che ci identifica come persone uniche e irripetibili (e se lo<br />

dice un Quattro... ...... ;-) ).<br />

Nuova rivista<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

La nuova rivista è leggibile nella parte riservata agli associati. E', invece, accessibile a tutti nella rubrica<br />

l'Articolo del Mese, l'articolo Gli Alibi dell'Ego. Siamo, così, giunti al compimento della nostra settima "fatica"<br />

che ci ha condotti, in poco più di un anno, a pubblicare oltre cinquecento pagine di materiali inediti<br />

sull'<strong>Enneagramma</strong>. Speriamo che questo "cursus" possa continuare ed accrescersi, accogliendo gli interventi di<br />

sempre più <strong>Enneagramma</strong>uti desiderosi di condividere un percorso di conoscenza e libertà di pensiero. Grazie a<br />

tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato; agli autori, agli amici che ci hanno consentito


generosamente di usare testi e pubblicazioni, a Riccardo "Harry Potter" del web e, in particolare da parte mia, a<br />

Giovanna la mia "socia" di una vita e nostra web magistra. Un saluto affettuoso a tutti voi che ci seguite.<br />

Antonio<br />

R: Nuova rivista di Eleonora Grillo del 05/11/<strong>2005</strong> 20.28.55<br />

grazie davvero anche a te, Capitano.<br />

R: Nuova rivista di Sirenella del 05/11/<strong>2005</strong> 21.20.41<br />

Sono felice di sapere che anche questa e' fatta, so che e' stato faticoso per tutti voi...spero che non cada anche<br />

tu in depressione post partum ..... :-) perche' noi partecipiamo ma, abbiamo bisogno dei Capitani che ci<br />

indicano la rotta...<br />

R: Nuova rivista di Eleonora Grillo del 05/11/<strong>2005</strong> 23.23.39<br />

Antonio, ho letto il tuo articolo sugli Alibi. Eccellente. All'inizio, anch'io avevo pensato (come il tuo amico<br />

Laba...ecc.. ) che gli alibi, in fondo, non fossero altro che proiezioni, ma regge bene anche la tua spiegazione<br />

sulla giustificazione. Ah! grazie anche per avermi fatto scoprire che una delle mie poetesse preferite (la<br />

Dickinson) è un 5. E Lalla Romano, secondo te cos'è? E' un'altra che adoro. smack. ele<br />

Per Eleonora<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cara Eleonora. Perdonami. Probabilmente per te la cosa è strasuperata ma io conservo un fastidio personale nel<br />

pensare di averti in qualche modo invasa quando ho fatto una analisi del tuo controllo e così via. Poi si sono<br />

aggiunti altri che magari ti conoscono meglio e allora io ho sentito di aver esagerato. Ho visto che non hai detto<br />

nulla e non sei scomparsa quindi forse è solo un problema mio ma volevo dirti che, nel caso avessi esagerato<br />

mi dispiace. Buon pomeriggio. Melinda<br />

R: Per Eleonora di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 15.44.03<br />

Carissima Melinda, ti assicuro che non mi hai invasa per niente. Anzi, sei stata carinissima nei miei confronti e,<br />

tra l'altro, lo sei sempre. Ti avevo scritto che la tua analisi era veritiera e ci credo sul serio. Anzi, mi ha fatto<br />

molto riflettere ciò che tu hai detto a proposito della possibilità, da parte mia, di aver ereditato un'inclinazione<br />

al controllo e di portarlo avanti, mantenendolo in vita. Alcuni maestri dicono esattamente la stessa cosa. Quindi,<br />

stai tranquilla, anzi, ti ringrazio per questo e per la possibilità che mi hai dato. Comunque, apprezzo molto<br />

anche questo tuo gesto, che è sintomo di grande sensibilità. Ti abbraccio forte e spero davvero di poterti<br />

conoscere, un giorno. A proposito! potresti indicarmi un prodotto naturale per distendere i nervi, dormire e<br />

calmarmi, uno che funzioni davvero senza intontirmi? grazie. smack. eleonora<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 20.47.22<br />

Sono contenta Eleonora di esserti stata utile. Del controllo mi piacerebbe parlare, è un argomento<br />

incredibilmente interessante. E vedo che hai scelto e sentito il lato più positivo di quello che ti ho scritto e anche<br />

questo è molto interessante. Si sono in grado di indicarti un prodotto naturale ma solo se capisco meglio da<br />

cosa è data questa sintomatologia. Mi parli di : nervi, in che senso? Nervi a fior di pelle? Nervi infiammati, nervi<br />

superficiali? Couperose, circolazione più o meno profonda?Dormire? In che senso? Soffri di insonnia? Fai fatica<br />

ad addormentarti o ti svegli la mattina preso? Sudi di notte? Come dormi? Insomma ho bisogno di sapere un pò<br />

di cose.... Calmarmi. In che senso e su cosa? Calma mentale o fisica....sei ipertesa? Insomma non posso ne<br />

voglio improvvisare. Se ti va e solo se ti va, per favore:......Scrivimi: frombesita@yahoo.it SIRENELLA: grazie!<br />

Melinda<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.07.23<br />

Si Eleonora. Aspetto anche tue news sul sufismo. E grazie. Melinda<br />

R: Per Eleonora di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.15.34<br />

Scusa marina....grazie di cosa? sono un attimo perplessa, a che ti riferisci? :-)<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.18.29<br />

Sirenella grazie perchè l'errore che ho fatto con te tempo fa, dal mio punto di vista, sono riuscita a non<br />

ripeterlo.Spero di poter essere sempre abbastanza attenta. Il confronto con te è stato costruttivo. Ciao. Melinda<br />

R: Per Eleonora di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.25.30


Ma su...che io sono un cane che abbaia e non morde. L'importante e' non sottovalutare mai le reazioni che gli<br />

altri hanno di fronte al nostro agire, almeno quando siamo consapevoli di aver inviato certi input. Ad ogni<br />

azione, corrisponde una reazione uguale e contraria, se ne scorda un sacco di gente lo sai Marina? Anche io! Un<br />

bacione one one...pero' anche io avevo percepito certi irrigidimenti in Eleonora e sono felice di sapere che<br />

magari traspaiono solo sul monitor, pero' mi chiedo...mi chiedo se forse non le scappano tra le dita certe<br />

rigidezze delle quali nemmeno lei si rende conto...che ne dici Ele? Puo' essere?<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.35.18<br />

Beh a volte capita che qualcosa ti rimane addosso e la reazione a caldo sia di un tipo e poi magari cambia col<br />

passare del tempo. Ad esempio stamattina volevo scrivere questa cosa a Eleonora perchè già da un paio di<br />

giorni avevo questa sensazione e non mi andava di lasciarla passare.....ma quando avevo scritto, ovvviamente,<br />

avevo agito con la migliore intenzione.... Ma sentiamo il parere di Eleonora....Eleonoraaaaaaaaa quando torni a<br />

casa?<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.35.53<br />

Sirenella. Io pensavo tu mordessi....io ero spaventata a morte.<br />

R: Per Eleonora di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 22.38.46<br />

Melinda, ti ripeto che le cose che hai scritto non mi hanno affatto contrariata, anzi, mi sono state d'aiuto, come<br />

già ti ho scritto. Inoltre, le tue buone intenzioni erano evidenti, per cui non mi sono incazz...ehm...non mi sono<br />

arrabbiata neanche per un attimo. :) Si percepisce se l'altro ti sta criticando o se invece ti dice delle cose<br />

perchè è davvero interessato a capire o ad aiutarti. E in quel tuo post ho percepito davvero il tuo desiderio di<br />

aiutarmi. Un bacione. Sì, Sirenella, sono parecchio rigida e reattiva. Ma non sempre lo sono. Lo sono<br />

soprattutto quando mi sento attaccata. E non sempre mi sento attaccata. Si, sto sulla difensiva, come hai<br />

scritto. Ma non sempre sto sulla difensiva. Diciamo che dal tuo post di alcuni giorni fa, indirizzato a me, io<br />

toglierei solamente la parola "sempre". Con affetto. Eleonora<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 22.44.48<br />

Eleonora. Ho capito e sono serena. Mi piace aver capito anche che non serve dire le cose due volte perchè tu le<br />

cogli al volo....non è così comune. Lo avevo già notato ma ora ne ho certezza. Non riesco a guardare la vita è<br />

bella di Benigni...sarà pure poesia ma io sto troppo male! Vado a dormire con i colori dell'arcobaleno...la<br />

cromoterapia mi fa impazzire di gioia. Lo sapete che ognuno di noi ha un colore determinato dalla data di<br />

nascita? E non è male qualche parallelo con l'enneagramma. Ma quanto devo studiare per arrivare a un<br />

enneagramma complesso come l'ho in testa io? Mi sa che muoio prima. Però stasera il mio umore è<br />

migliorato...sarà che ho virato intorno alla boa?...Persino mi sembra di rivedere un pò d'azzurro! Melinda<br />

R: Per Eleonora di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 22.48.50<br />

Melinda, potresti dirmi anche il colore determinato dalla mia data di nascita?<br />

R: Per Eleonora di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 22.52.19<br />

e pure io sono curiosa di conoscere il mio di colore, vediamo se coincide con quello che preferisco...comunque<br />

la vita e' bella anche per me e' troppo stasera, ho un cappio alla gola, un nodino che non scende piu', e non ho<br />

voglia di piangere :-)<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 11.25.33<br />

Sirenella. Mandami via mail la tua data di nascita. Il fatto che poi corrisponda o meno al tuo colore preferito ha<br />

un significato interessante. Dimmi vi amail il tuo colore preferito così ti aggiungo il commento a proposito,<br />

qualora fosse possibile. Melinda<br />

R: Per Eleonora di Maura Amelia Bonanno del 02/11/<strong>2005</strong> 12.52.42<br />

Bella questa cosa dei colori, io per determinare i colori di nascita uso ciò che ho imparato con lo studio<br />

dell'Aurasoma, tu Marina?<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 13.09.31<br />

Io uso la cromoterapia che tiene conto dei principi di Newton e poi si appoggia sulla teoria dei colori di Goethe<br />

che si collega alla numerologia (ecco perchè l adata di nascita) e ai chakra. Fa un riferimento anche alla<br />

essenza dei colori secondo Rudolf Steiner ma non la persegue. Poi faccio riferimento alla cromopuntura secondo<br />

Peter Mandel. L'elaborazoone finale è poi a cura di Compostella e Padrini/Lucheroni che tra le tante attività che


svolgono (uno è medico ayuervedico e gli altri due sono psicosessuologi e medici di bioenergetica) insegnano a<br />

Riza. Come ricorderai Riza porta riferimenti certi e metodiche autentiche e poi elabora i concetti secondo una<br />

visione psicosomatica. Possiamo confrontarci. Se le persone ci danno l'autorizzazione possiamoi verificare se la<br />

mia lettura e la tua sono in sintonia e quali differenze interessanti emergono. L'aurasoma non la conosco. Riesci<br />

a fare una sintesi affinchè io possa capire? Come stai? Melinda<br />

R: Per Eleonora di Sirenella del 02/11/<strong>2005</strong> 20.39.02<br />

Melinda, io sono nata il 22 giugno 1970, ho due colori il rosso e il nero. Nessuno dei due prevale nelle mie<br />

preferenze, quindi sono alla pari. Dimmi un po' che ne viene fuori su....che sono curiosa. :-D<br />

R: Per Eleonora di Maura Amelia Bonanno del 02/11/<strong>2005</strong> 21.04.10<br />

Cara Marina, ti rispondo molro volentieri riguardo all'aurasoma e mi fa piacere vedere le sintonie,<br />

eventualmente anche se solo su noi due se le altre persone non hano piacere. Ti chiedo però una cortesia, un<br />

poco di pazienza perché sono sovraccarica di roba da scrivere e non riesco ora a concentrarmi anche su questo.<br />

Ci torno presto. Come tornere anche sulla questione bioenergetica ed enneagramma. Grazie. Come<br />

sto?....stanca, mi sento stanca e al contempo sento che va bene così, che ho voglia e sento di poter accettare<br />

anche le cose stancanti, perché la vita è anche questa. E tu? Vedo da ciò che scrivi che sei molto impegnata<br />

anche tu. mau<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 11.05.53<br />

Cara Maura Amelia "mau". Okkei. Pausa un attimo sugli argomenti così impegnativi. Anche per me è un gran<br />

casino su quasi tutti i fronti. Chiedo tempo fino al 5 dicembre sulle cos intense che richiedono ragionamenti. Si<br />

scambiamoci le esperienze assolutamente: come si usa dire: lo voglio! Melinda<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 11.10.57<br />

Per Eleonora e Sirenella. Va bene se le risposte ve le mando singolarmente? Stasera studi ola cromoterapia e<br />

quindi penso di potervi rispondere poichè sono in tema. Per Eleonora: sono nata il 3 aprile 1958. Ascendente<br />

leone. Melinda<br />

R: Per Eleonora di Eleonora Grillo del 03/11/<strong>2005</strong> 18.51.01<br />

okay! Ehi, che carattere di fuoco! :) baci<br />

R: Per Eleonora di Sirenella del 03/11/<strong>2005</strong> 20.48.31<br />

per me va bene Mel...sopratutto questa cosa del colore mi interessa molto, poi ti diro' perche'...io aspetto<br />

buona buona eh?<br />

R: Per Eleonora di Marina Mele del 04/11/<strong>2005</strong> 8.06.19<br />

Ragazze, perdonatemi ma ieri sera proprio non ce l'ho fatta. Vi chiedo pazienza fino a domenica. Questo<br />

weekend ho l'ultimo corso a Riza e ho da studiare un sacco. il tempo stringe e io sono in ritardo. Domenica sera<br />

mi dedico a voi e al forum. Vi abbraccio tutte. Melinda<br />

Ora divento me stessa - avrei voluto scriverla io!<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Molto ha a che fare con l'enneagramma e i suoi (miei) movimenti. Si, avrei voluto averla scritta io e mi risuona<br />

dentro in maniera fortissima. E' come darvi qualcosa di profondo e mio che non saprei altrimenti scrivere. Ora<br />

divento me stessa. C'è voluto il Tempo, molti anni e molti luoghi. Sono stata scossa e dissolta, ho indossato i<br />

volti di altre persone, ho corso pazzamente, come se il Tempo fosse là, terribilmente vecchio, a gridare un<br />

avvertimento: "affrettati, sarai morta prima che..." Ora sono immobile, sono qui, sento il mio peso e la mia<br />

densità. Ora c'è tempo e il Tempo è giovane. In questa singola ora vivo tutta me stessa e non mi muovo io,<br />

colei che ho inseguito, che ho rincorso alla follia, ora sono immobile, immobile, e fermo il Sole! ~ May Sarton ~<br />

(Collected Poems 1930-1993)<br />

R: Ora divento me stessa - avrei voluto scriverla io! di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 15.14.57<br />

La poesia inizia da.....Ora divento me stessa....... Ciao. Melinda<br />

R: Ora divento me stessa - avrei voluto scriverla io! di Eleonora Grillo del 03/11/<strong>2005</strong> 18.47.23<br />

Bellissima! A me non interessa tanto averla scritta quanto arrivare alla qualità del suo Essere. Sentire che c'è


tempo e smetterla di rincorrermi. Ah, che bellezza e che pace!<br />

R: Ora divento me stessa - avrei voluto scriverla io! di Utente Ospite del 03/11/<strong>2005</strong> 19.04.22<br />

SI. Che bellezza e che pace! Mi è venuto di dire così perchè è come se, leggendola, si fosse materailizzato tutto<br />

quello che ho dentro in questo momento confermata dal piacere del Sole che tutto scalda e tutto illumina oltre<br />

ogni tristezza, oltre ogni rimpianto, oltre ogni malinconia ed amarezza. Buona serata. Mi immergo nei<br />

colori....magari poi ricompaio sul tardi. Melinda<br />

R: Ora divento me stessa - avrei voluto scriverla io! di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 19.18.51<br />

Ero io!<br />

Faccine<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Anch'io voglio fare tutte quelle facce che fate voi ma non le conosco. Come faccio a impararle?Quando voi le<br />

fate a me sono contenta ma non capisco nulla!<br />

R: Faccine di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.27.34<br />

Marina basta seguire una sequenza.... i due punti rappresentano gli occhietti di una faccina il trattino o la<br />

lettera "o" minuscola e' il nasino e la parentesi tonda e' un sorriso o una boccuccia triste, se vuoi fare<br />

l'occhiolino invece dei due punti usa punto e virgola ....e' facile :-) :o) oppure ;o) ;-) e cosi' via...<br />

R: Faccine di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.29.54<br />

Ma è vero o scherzi? E come sarebbe quella innamorata? E quella triste che si scusa? Cioè è internazionale o lo<br />

hai inventato tu o voi qui in Assise? Melinda<br />

R: Faccine di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.32.42<br />

no e' acquisito da anni di comunicazione telematica...purtroppo le schermate quissu' non consentono le emote<br />

in verticale, ma solo quelle in orizzontale, con i simboli che si susseguono....posso farti pure quello perplesso<br />

ma quello innamorato qui non se pote ehehehehe :-O questo e' un OOHH di meraviglia...ragassa vado a<br />

vedermi "la vita e' bella" lo sta facendo in tv...torno dopo!!! allenati!! :-)<br />

R: Faccine di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.39.04<br />

Okkei.:-)...cosa ho detto?<br />

R: Faccine di luce del 01/11/<strong>2005</strong> 22.30.22<br />

che sei contenta!!!!!!! :-)<br />

R: Faccine di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 22.34.30<br />

Ciao Luce. Da stasera sto ripassando la cromoterapia. Uno dei miei argomenti preferiti.....dovresti diventare<br />

esperta sull'argomento luce. Io però non so tutto sulle mele! Melinda annurca fusj golden stark e chi più ne ha<br />

più ne metta!<br />

R: Faccine di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 22.55.41<br />

Mel quale colore guarisce dalle paturnie d'amore????<br />

R: Faccine di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 11.22.41<br />

Nessuno e tutti. Ho ben due strumenti cromoterapici a casa. ieri ho fatto passare il mal di testa a mio figlio<br />

(senza dirglielo quindi ha funzionato davvero). Melinda<br />

R: Faccine di Utente Ospite del 02/11/<strong>2005</strong> 18.08.50<br />

Ora ti invio qualcosa di altamente filosofico che cambierà la storia dell'enneagramma...giusto perché sto<br />

lavorando tipo mulo e ci esco di testa...baci, mau :-) Un bel sorriso,eh,eh 8-] Wow :-)) Un sorrisone! :-( Sigh,<br />

sob: sono piuttosto giù :-/ Ti dirò: mi trovi scettico :-D Ah, che spasso! :-P Tiè, beccati 'sta linguaccia! :-o Oh<br />

stupore!!! :-O Aargh!! :-° Smack: ti mando un bacio :-* Bacetto più affettuoso ;-) Blink! Ti invio un occhiolino e<br />

sai cosa intendo :-I Leggimi in faccia: sono impassibile :-] Un sogghigno :-@@-: Due lingue…si intrecciano :---)


Bugiardo! 8:] Sono un gorilla :< Che pretese! B-D Ti sta bene scemo! 8-# La morte! B-) Batman :I Non è<br />

divertente :'-( Sigh, la lacrimuccia :-x Bocca cucita io non parlo! O:-) Santo (con tanto di aureola) >:-> Diavolo<br />

(con tanto di corna) :-Q Un fumatore accanito :-)- Sto sbavando CI:-= Charlie Chaplin 5:-) Elvis Presley 7:-)<br />

Fred Flinston :-=) Adolf Hitler (8-o Bill Gates d:-) Il giocatore di baseball :-)-o Medico con lo stetoscopio :=8)<br />

Babbuino 3:-o La mucca 8) La rana :@) Il maialino (-::-) I gemelli siamesi :-% Il banchiere :-E Il vampiro dai<br />

denti sporgenti :-: Il mutante :?) Il filosofo<br />

R: Faccine di Maura Amelia Bonanno del 02/11/<strong>2005</strong> 18.11.37<br />

prima sono passata come utente ospite...maura<br />

R: Faccine di Antonio Barbato del 02/11/<strong>2005</strong> 19.21.01<br />

Carinissime Maura, grazie!<br />

R: Faccine di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 12.49.36<br />

Fantastico! Solo alla fine ho compreso che prima c'era la faccina e poi il suo significato. Sono negata.:-P<br />

<strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Buongiorno a tutti. Nell'approfondimento dell'argomento, al momento in relazione alla mia tesi, si va<br />

approfondendo il significato di quanto accade al feto nei primi nove mesi di vita dentro l'utero della madre (di<br />

cui succhia tutto e quindi anche l'enneatipo). Alla nascita poi questo essere si "muove" con i propri sensi, nella<br />

vita, come un animaletto creando e subendo, al contempo, la prima separazione tra se e sua madre secondo i<br />

dettami dalla relazione che vi è tra loro. Questo percorso dovrebbe durare circa un biennio, e, durante questa<br />

fase, si radica un enneatipo primario. Accade quindi che il bimbo entri in relazione, lenta e graduale (ma<br />

talvolta non è così) con l'ambiente circostante in maniera più diretta e indipendente rispetto alla figura<br />

materna. Questa terza fase, dopo i due anni (massimo tre), crea una ultertiore evoluzione e sviluppo di crescita<br />

ed è qui che accadono le prime reazioni in base alle quali si innesteranno quegli automatismi che,<br />

probabilmente, troverrano casa dentro il nostro piccolo e lo accompagneranno nella vita, ed è sempre nella fase<br />

2/7 anni (di norma) che si svilupperanno e si "radicheranno" le ferite profonde. Abbiamo quindi tre fasi<br />

importanti in cui il nostro bimbo affronta un processo evolutivo, in cui si trova ad affrontare la vita in tre stadi<br />

differenti, tutti e tre primari, durante i quali assume gli eventi come somministrati dall'esterno e ancora poco<br />

può dirigere lui i propri (eventi). Questo porta, secondo una visione psicosomatica dell'enneagramma, due<br />

importanti conseguenze e "stati di fatto". Il primo è che l'enneatipo in gioco è il risultato di un complesso e<br />

sottile dialogo interno durante queste tre fasi dove diverse forze sono in gioco. Il secondo è che le ferite<br />

orginarie anch'esse dialogano e non sempre una e una soltanto prevale in assoluto ma, e soprattutto, quella o<br />

quelle ferite si radicano nel corpo e determinano un malessere (o più malesseri) originari che, nel corso del<br />

tempo della vita del nostro adulto, si ripresenteranno nelle varie e diverse fasi di stress. Tutto questo ha poi a<br />

che vedere con i blocchi energetici e poi con i talenti negati ma qui mi fermo. Può risultare complesso da capire<br />

ed è il risultato di diverse indicazioni trovate in diversi testi si adell'enneagramma che, ovviamente relativi alla<br />

psicosomatica ma, personalmente, il ragionamento tiene molto bene e mi prendo l'impegno di parrofondirlo per<br />

conto di tutti. Accetto volentieri pareri ed opinioni. In particoare mi interesserebbe sapere, se qualcuno se la<br />

sente, cosa sentite dentro e fuori quando le vostre ferite vengono, magari a distanza di anni, colpite e strisciate<br />

nuovamente. Quali sono le conseguenze, quali i dolori, quali le reazioni, il tipo di smarrimento, le reazioni e le<br />

sonseguenze. Qualora fosse troppo personale scriverlo qui autorizzo Antonio a distribuire la mia mail personale<br />

a chi lo chiedesse. Sia chiaro che, in questo caso, è legato allo studio che sto effettuando e niente ha a che<br />

vedere con risate e le ironie del forum. Melinda 19.09.05 addormentata 11,35<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 19/09/<strong>2005</strong> 12.12.48<br />

Aggiungo, affinchè vi sentiate sereni, che qualora vi sentiste di condividere e offrire il vostro vissuto sul tema<br />

proposto lo vivrò sinceramente come un contributo prezioso, qualora non sia nelle vostre corde potre<br />

condividere qualcosa di questo tipo, lo capisco e non è necessario neppure spiegare alcunchè. Sul tema più in<br />

generale spero, invece, di ricevere, qui sul forum, le vostre opinioni. Grazie e buona settimana a tutti. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.33.40<br />

Molto, molto interessante. Però cosa intendi per "blocchi energetici"? E per talenti negati? Posto che non<br />

sussistono prove nè documentazioni scientifiche su questo argomento, le mie ipotesi sono queste: 1) durante la<br />

gestazione il feto assume l'enneatipo materno, di solito, salvo "incidenti" di percorso (minaccia d'aborto,<br />

eclampsia ecc) 2) l'evento traumatico e la modalità del parto può modificare l'enneatipo 3) alla nascita un<br />

enneatipo è già prevalente 4) entro il primo o secondo anno si forma l'enneatipo legato all'ambiente che sarà<br />

poi quello fondamentale per la sopravvivenza psichica dell'individuo nella sua vita. 5) Le ferite seguono lo<br />

svolgersi della formazione dell'enneatipo 6) lo sviluppo dell'ala, le connessioni frecce e lo sviluppo dei sottotipi


seguono nel tempo la loro formazione secondo il prevalere della dinamica ambientale e del Karma. (Karma sì!<br />

perchè credo che l'enneatipo fondamentale sia stato scelto a partire dalle esperienze della vita precedente) 7)<br />

in ognuno di noi un enneatipo è fondamentale ma nei momenti di grave crisi possono risorgere le ferite<br />

originarie degli enneatipi principali entro lo sviluppo del primo anno di vita 8) in ognuno di noi coesistono<br />

potenzialmente tutti e 9 gli enneatipi come 9 rondelle poste a profondità diverse con dinamismi diversi ma nella<br />

situazione normale di vita affiora l'attività di movimento solo della rondella più importante: l'enneatipo<br />

ambientale che si è formato entro il 1-2 anno di vita. 9) pronto a cambiare opinione se mi vengono offerte<br />

opinioni diverse suffragate però da studi scientifici.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.43.14<br />

I blocchi energetici sono i luoghi fisici nei quali si ferma la circolazione delle energie libere, sono i luoghi dove si<br />

fissano le memorie antiche che esprimeranno, a scalata per importanza di sofferenza psichica, i malesseri<br />

causati da quei blocchi stessi che altro non sono la mancanza di libertà dell'individuo nel suo esistere..... I<br />

talenti negati sono quelle doti che la persona non riuscirà a liberare perchè incapace di violare le resistenze di<br />

quei blocchi energetici..... si capisce o approfondisco?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.50.36<br />

cioè i blocchi energetici sono i blocchi dei chakra?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.51.56<br />

Anche e non solo ma se questo aiuta si può partire da questa visione.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.54.59<br />

mmh, allora però bisogna considerare se sussistono connessioni fra gli enneatipi e i chakra. E' probabile ma in<br />

che termini non saprei. C'era una naturopata a Verona che aveva pensato a una cosa del genere per una tesi<br />

ma al momento non ne so nulla.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.58.35<br />

Legare gli enneatipi ai chakra è rischioso perchè vuol dire sterilizzare gli enneatipi, secondo me, nel senso che<br />

gli enenatipi sono più liberi nel corpo di quanto i chakra possano riassumerli ma possiamo assumere i chakra<br />

come principio di primo "giudizio" di rilevazione e riferimento per le ferite originarie o...ancor meglio per<br />

definire il presidio del malessere e per cominciare a risalire alla relazione causa/effetto....cosa ne pensi? Ci<br />

possiamo lavorare?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.02.05<br />

Si può fare. Ma con quale protocollo?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.09.30<br />

Formato UNI A 4, a righe, con inchiostro indelebile, margini e dimmi tu di cosa hai bisogno per sentirti al sicuro<br />

e privo di tentazioni troppo demoniache.....Forse preferisci i quadretti? Però nel caso scrivi tu perchè io scrivo<br />

storto e allungato ....... Maurizio, dettalo tu il protocollo, mannaggia!.......<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.11.09<br />

mmh, ci devo pensare. Non mi sembra semplice. Ma sui 9 punti che ho esposto, che ti sembra?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.24.42<br />

Al o punto 3 ribatto che alla nascita l'enneatipo è quello materno ma il parto si detrmian già il primo<br />

cambiamento inconsapevole; Sul punto 4 ribatto che l'ambiente nei primi due anni è la madre. Il rapporto è uno<br />

a uno...l'ambiente arriva con la parola e con l'incontro degli altri....è li ch eil bimbo scopre il proprio essere<br />

separato dalla madre che altri non era lui e lo specchio di lui nei primi due anni di vita. Sugli altri condivido tutti<br />

anche il 9 per quanto mi riguarda......ahahhaha Che ne dici? Righe o quadretti? Bisogna buttar dentro i principi<br />

della psicosomatica nell'enneagramma amtrimenti.....qualcun altro ci pensa.....io comunque sono per le righe e<br />

meglio i fogli liberi con pennarelli grossi e colorati. CHe ne dici? unto 3<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 0.05.52<br />

Riscrivo meglio per chi leggerà domattina: Al punto 3 ribatto che alla nascita l'enneatipo e quello materno ma il<br />

parto determina già il primo cambiamento inconsapevole; al punto 4 ribatto che l'ambiente nei primi due anni è


la madre (o la persona che ne fa le veci). Il rapporto è uno a uno..l'ambiente esterno vero si presenta con<br />

l'arrivo della parola e con l'incontro con gli altri...è li che il bimbo scopre il proprio essere separato dalla madre<br />

che altri non era che lui stesso allo specchio tramite sua madre...diciamo che qui lo specchio si rompre e lui<br />

incontra il suo crescere. SUgli altri condivido tutto e ancheil punto 9 cioè l'opportunità di cambiare idea.......<br />

SOno dell'idea che questa sia la strada, o almeno, la mi astrada. Devo imparare a fregarmene un pò di più e a<br />

scrivere meglio...da domani mi prendo questo impegno almeno ci provo seriamente...scusatemi tutti. il mio<br />

ardore non mi aiuta e la mia passione sconvolge la tastiera. Cavoli vorrei avere io i 108 denti della Roberts..<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 9.14.33<br />

Maurizio, aspetto il seguito e magari opinioni di altri..... Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 15.02.38<br />

Marina, quando le mie ferite si riaprono la prima cosa che mi succede e' di ammalarmi...tanto che mi accorgo di<br />

provare un disagio psichico proprio attraverso la sofferenza del mio corpo. Mi spiego meglio e faccio un<br />

esempio, l'anno scorso ho lavorato per 10 mesi, in una palestra e il mio capo era un Tre. La sua totale assenza<br />

di sensibilita' (temo fosse davvero poco integrato) ha cominciato a farmi soffrire, a farmi sentire incapace di<br />

contrastare le sue pretese sempre piu' eccessive a lavoro, non retribuite ovviamente, rispetto alla mia<br />

necessita' di essere anche una madre e occuparmi di mio figlio e della mia vita fuori di li'. Per lui semplicemente<br />

io non avevo vita in nessun altro posto tranne che in palestra, e sacrificare tempo e impegno senza essere<br />

ricompensata ne' economicamente ne' tantomeno con altri riconoscimenti era per lui doveroso, perche' tutti<br />

lavoravamo per riuscire ad arrivare ad un giorno glorioso in cui l'azienda (per lui mai palestra) sarebbe<br />

decollata alla grande...della serie io sono un Dio, voi i miei fedeli prescelti, fatevi il mazzettino, accettate le<br />

briciole e non rompete, un di' sarete ricompensati brillando di luce aurea riflessa attraverso il mio corpo divino.<br />

Mi sono resa conto di aver cominciato a riprovare una sensazione di "incatenamento", di "non liberta', di "non<br />

diritto alla vita", mi sentivo posseduta insomma, che mi ha riportata ad uno stato di regressione (stesso disagio<br />

provato durante il matrimonio) solo che non me ne sono resa conto subito in maniera razionale, l'ho capito<br />

quando il mio corpo ha cominciato a ribellarsi e ammalarsi. Appena cambiato il lavoro, sono stata subito meglio.<br />

Ovviamente nel raccontare questo episodio sono rimasta in superficie, i motivi del dolore erano molto piu' seri e<br />

profondi, non sono una persona che lascia un lavoro solo perche' ha un capo un po' tiranno, era piuttosto tutto<br />

il minestrone, tutti gli ingredienti che mi hanno riportata a ricordare col corpo un periodo della mia vita in cui il<br />

corpo voleva cosi' vivere, da doversi ammalare per mandare segnali al mio cervello, e al mio cuore. Era questo<br />

che chiedevi di sapere?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 15.22.50<br />

Si Sirenella, era questo che chiedevo di sapere..sei una donna incredibile Sirenella, davvero lo dico<br />

apertamente e con una ammirazione ogni oltre limite. So che sei e resterai l'unica ad aver risposto a questa<br />

richiesta. Riesci anche a descrivere meglio gli automatismi con cui questo malessere si esprimeva? Per<br />

automatismi intendo dire la ripetitività meccanica con cui il malessere compariva e con che sequenza crescente<br />

di dolori o quant'altro. Ti faccio un esempio un pò estremo. Sudorazione, poi respirazione affannosa, quindi<br />

tremore e freddo alle gambe, tachicardia, senso di vuoto e vertigini fino al vomito.......per venti minuti poi<br />

grande caldo e piano piano maggiore calma.....Oppure un esempio meno estremo: ogni volta che solo sentivo<br />

quel tono di voce le orecchie si chiudevano e qualunque cosa dicesse io non la ssentivo, quasi ci fosero altre<br />

voci o rumori da ascoltare. A questo poi dovrei legare altre cose ma poi, magari te le chiedo privatamente a<br />

seconda delle risposte. Senti ma non possiamo sposarci prima? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 15.39.54<br />

Si ho dei sintomi precisi, il primo di tutti e' la tachicardia notturna che mi provoca due cose: insonnia, e terrore<br />

di morire se dormo. Mi convinco in quegli attacchi di panico che se chiudo gli occhi il cuore che mi batte fino a<br />

farmi male si fermera' di botto. Sono lucida in quei momenti e so che sono crisi di panico, ma non riesco<br />

comunque a contrastarle e dominarle, se non prendendo dei blandi sonniferi, uso erbe in genere,prodotti<br />

naturali (non intendo dire che mi faccio di cannabis eh???). Il secondo sintomo e' la caduta dei capelli. Nella<br />

situazione di cui parlavo prima ho cominciato a perdere i capelli a ciocche intere, tanto da avere ilt errore di<br />

uscire di casa. Ovviamente grazie al mio medico sono riuscita a curarmi e recuperare il mio parruccone riccio,<br />

anche se non sono folti piu' come prima, ma lo noto solo io che lo so, haime'. Poi comincio ad ammalarmi<br />

all'addome. Insomma dopo 10 mesi di palestra ero ridotta ad una specie di frankenstein. Ma appena mi libero<br />

dalla prigionia il mio corpo rifiorisce, spero solo di non scoppiare prima o poi come un palloncino bucato<br />

all'improvviso...comincio ad avere un'eta' !!! Un marito pelato ti accontenta lo stesso????<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Eleonora Grillo del 08/10/<strong>2005</strong> 23.43.59<br />

Cara Melinda, scusa se fino ad ora non avevo risposto. La verità è che quando devo parlare di ciò che accade al<br />

mio corpo, accade che mi "assento". E ne prendo coscienza proprio in questo momento. Ma stasera leggendo i<br />

vari messaggi, mi si sono imposti alcuni ricordi. Ti parlo di un episodio accadutomi anni fa. In quel periodo,<br />

venne a stare a casa mia (io vivevo con mia madre) mia sorella con tutta la sua famiglia: marito e tre figlie


abbastanza piccole, l'ultima delle quali aveva tre o quattro anni. Ero stata proprio io a convincere mia madre ad<br />

accettare la richiesta di mia sorella e a farle venire da noi per un po'. Mi piaceva l'idea di poter stare più tempo<br />

con mia sorella e le mie nipotine. Ma dopo poco tempo la situazione era diventata insopportabile per me. Stavo<br />

studiando, dovevo dare di lì a poco un esame all'università, mi chiudevo nella mia stanza ma anche lì<br />

arrivavano urla e rumori di vario genere. Mi sembrava di impazzire. E non potevo fare a meno di pensare che,<br />

ancora una volta, era la mia vita che veniva sacrificata, la realizzazione dei miei desideri. Quando poi, rincasava<br />

mio cognato, nove volte su dieci avrei voluto aggredirlo (verbalmente) perchè non mi piaceva per niente il<br />

modo col quale viveva il suo ruolo di padre e marito. Ma stavo zitta, per non peggiorare la situazione. La<br />

sensazione più dolorosa per me derivava dal fatto che mi sentivo mancare l'aria, non c'era assolutamente più<br />

spazio per me, mi sentivo inseguita dalle urla delle bambine e dai rumori di tutta la famiglia; non c'era posto,<br />

per quanto piccolo. nel quale rifugiarmi e stare un po' in pace. Dopo qualche mese, il risultato fu il seguente: 2<br />

noduli alla tiroide. Appena mi verrà in mente qualche altro episodio con relativo malessere fisico, te lo farò<br />

sapere. Ciao. Eleonora<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 18.54.47<br />

Chiunque di noi può ammalarsi. La maggior parte delle malattie sono psicosomatiche. Cioè create da conflitti<br />

irrisolti dell'inconscio. Ogni tipologia ha scivoli preferenziali verso certe malattie. Ogni malattia parla un<br />

linguaggio simbologico. La decifrazione di questo linguaggio che è simile a quello onirico è alla base della<br />

terapia. Lo so, è palloso, ma solo così possiamo provare capire e a non fare pur dell'interessante anedottica. I<br />

capelli sono una metafora della forza vitale e la tachicardia notturna una reazione di fuga o di aggressività<br />

inespressa rispetto a un problema emozionale. La tiroide è spesso legata a sopiti desideri di gravidanza (che<br />

avrebbero giustificato un isolamento dall'affollamento ambientale?) Sono solo tentativi di comprensione,<br />

naturalmente.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 21.57.14<br />

Per quanto riguarda i capelli sono d'accordo....io ho sempre avuto una chioma riccia e folta, e ho sempre curato<br />

con attenzione esasperata i capelli, per cui perderli e' stato scioccante. Perfino il mio parrucchiere ha dovuto<br />

farmi una "lavata di capo" perche' ero cosi' pietrificata da non voler piu' uscire, ovviamente mi ha detto quello<br />

che dicevano tutti, di curarmi, di non lasciarmi prendere dall'ossessione, perche' la situazione non era cosi'<br />

grave come i miei occhi invece percepivano. E' stata durissima credimi. La tachicardia legata alla paura della<br />

morte, nelle ore notturne non so fino a che punto sia spiegabile con l'idea della fuga o dell'aggressivita'<br />

inespressa, era forsa timore di soccombere a situazioni per le quali non c'e' soluzione, la paura di non farcela, di<br />

non essere "all'altezza" di quanto mi accadeva...forse..<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 21.59.44<br />

Quando il cuore batte forte? quando siamo fortemente emozionati. Paura o rabbia o amore. Quindi la<br />

tachicardia ha radici su queste basi. E siccome si gioca sul cuore...<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 22.17.01<br />

Beh! Ho desiderato per anni di avere figli, ma in quel preciso momento della mia vita mi pare che ero<br />

abbastanza serena rispetto a ciò. Ma con l'inconscio non si può mai sapere. Non escludo nulla. Voglio solo<br />

precisare che non ho mai avuto disfunzioni alla tiroide, nonostante i noduli. Mi viene in mente ora che in un<br />

altro momento della mia vita ho avuto l'alopecia. Era stato un periodo di grande conflitto con una mia collega 2<br />

molto ma molto inconsapevole. Conosco benissimo anche la tachicardia notturna che si è manifestata<br />

fortemente dopo la fine del mio ultimo rapporto sentimentale. Penso che c'erano entrambi gli elementi citati da<br />

te, Maurizio: il tentativo di fuga dal dolore ma anche e soprattutto l'aggressività inespressa a causa delle<br />

violente emozioni che vivevo. Inoltre, vorrei aggiungere ancora una cosa: La primavera scorsa dovetti recarmi<br />

dal cardiologo per una tachicardia extrasistolica che non mi abbandonava più (e continua ancora anche se con<br />

maggiore moderazione). Anche qui conosco il motivo: rabbia inespressa e senso di frustrazione. Lavoro con<br />

delle classi di alunni molto difficili e tutti i miei tentativi di capire e comprendere sempre, a volte, vanno a farsi<br />

benedire. Nel lavoro, e negli ultimi 5 anni, vivo la contraddizione più forte, il contrasto tra ciò che so, che<br />

conosco, tra ciò che vorrei nel rapporto con i miei alunni e la cruda realtà di ragazzini senza regole, pieni di<br />

problemi, aggressivi, anche se tanto sensibili! Ed io mi sento sola, non aiutata da nessuno, a cominciare dai<br />

genitori, per lo più casi disperati. Il risultato è stato quello di risolvere il conflitto che vivo dentro con la<br />

tachicardia! Ciao. Eleonora<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.17.21<br />

Ma quindi come posso spiegare la rabbia che nasce dall'impotenza con la paura di chiudere gli occhi e morire, e<br />

la tachicardia? Perche' io in quei momenti sono veramente convinta di morire se mi lascio andare al sonno...<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 22.26.54<br />

Ecco. A questo punto nasce il vero problema della psicosomatica. Che non è il riconoscimento del sintomo. E


nemmeno l'operazione di intrepretazione del simbolo stesso, e forse nemmeno la necessità di spiegare nulla,<br />

perchè con la consapevolezza razionale ancora nulla è risolto, ma l'operatività per dialogare con il nostro<br />

inconscio perchè la malattia, cioè il suo parlare, non abbia più ragione di essere. Qui le tecniche sono diverse:<br />

psi, magia, miracolo... cioè amore, spiritualità, amicizia, empatia...<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 22.09.37<br />

Ragazzi, ferma. Con tutto rispetto mi pare siate andati un pò fuori tema. La psicosomatica: psico - soma......se<br />

fosse così facile abbinare un sintomo a uno stato psichico avremmo risolto tutto. Non è così. La psicosomatica<br />

rappresentaè la relazione corpo psiche che per ognuno è individuale. La psico somatica non si occupa di una<br />

malattia e non è una malattia....è "IL SEGNALE" di quella persona. La psico somatica (e volutamente continuo a<br />

scriverlo staccato) si occupa di quella persona e non di una malattia ed è una cosa profondametne diversa. Non<br />

tutti quelli che hanno la tachicardia sono mossi dagli stessi drammi o, al contrario, la tachicardia segnala un<br />

dato significato semplice e leggibile. Non è così. Il corpo segnala un sintomo che evidenzia un punto debole, o<br />

al contrario forte in quanto esprime il coraggio di essere, quel malessere esistenziale, della casa del padrone<br />

che abita. Cioè a dire che il sintomo risiede in un organo che, nel tempo, potrà ammalarsi se non verrà aiutato<br />

dalla psiche ma, al contempo, rappresenta il coraggio di quell'essere umano di reagire e di richiamare<br />

l'attenzione su qualcosa che quella persona sta trascurando. Il sintomo è il rubinetto liberatorio che quel corpo<br />

attua per richiamare la psiche del soggetto affinchè la smetta di trascurare il suo problema. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 22.17.50<br />

Faccio un esempio. Un soggetto soffre di colite spastica. Bene. La medicina allopatica lo cura. La cura è decisa,<br />

recide il problema, lo opprime o lo sopprime. Cioè entra della chimica, che il corpo non riconosce. Poichè il<br />

corpo non riconosce questa chimica, in quanto non è fatta di questa, la subisce, si fa condizionare, si fa<br />

"curare". La psicosomatica entra nel merito della colite spastica non come malattia ma come sintomo di quella<br />

persona e rileva, come primo dato, il fatto che "tizio" ne soffre e, secondo, inizia a cercare le cause .....certo si<br />

occupa della colite spastica ma non è detto che la curi.....forse si scoprirà che quel soggetto è stato "trattenuto"<br />

per anni su alcuni comportamenti e ha bisogno di "lasciare andare"......quindi si dovrà risalire alle cause del<br />

perchè il soggetto "si è trattenuto" (attivo e non passivo perchè coinvolgiamo il soggetto sulle sue<br />

responsabilità e la sua iniziazione alla consapevolezza). Forse il soggetto si è "trattenuto" perchè non ha potuto<br />

esprimersi, ad esempio...e così lentamente si agisce sulla persona sia attraverso la storia dei sintomi, sia<br />

attraverso la sua storia alla quale i sintomi si legano e collegano....e ...per quanto io sia all'inizio, (perchè in<br />

parte questa è la professione del naturopata), questa ricerca/conoscenza delle persone è una delle esperienze<br />

più grandi di crescita umana che si possano vivere... Vi è un pò chiaro? Come posso aiutare?... sono qui ancora<br />

per un pò e se qualcuno mi parla sono contenta. Ho passato una delle giornate peggiori per il lavoro e un pò di<br />

calore umano farebbe bene anche a me. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 22.26.02<br />

Aggiungo che esiste sempre un motivo per cui ci si attiva a questi studi. Un giorno ti succede qualcosa e<br />

qualcosa di te si blocca. Ti senti male, hai un dolore ostinato oppure ti senti morto in mezzo a dei vivi e ti<br />

sembra di girare a tre cilindri anzichè a quattro....e allora ci sei dentro a questo viaggio...puoi riempirti di<br />

medicine, oppure diventare un fantasma, oppure far finta di stare bene dicendo che questa vita non ti<br />

appartiene ne ti interessa e sei altrove, oppure decidere di metterti in ascolto....se ti metti in ascolto inizia un<br />

percorso diverso....per me è stato così già da "millenni" e dopo aver stabilito un ascolto eterno verso me stessa<br />

ho scoperto che potevo farlo anche per gli altri e che gli altri, in qualche modo, mi sollecitavano questo, mai con<br />

domande dirette ma chiedendomi qualcos adi molto più sottile. A arte me, che poco interessa,...credo che<br />

mettersi in ascolto di se sia fondamentale. Non è detto si possa essere più felici ma è detto che si sarà più<br />

consapevoli e più in contatto con gli altri, con la loro psiche e con i sintomi (che portano con loro le grandi<br />

emozioni) degli altri, soprattutto delle persone che si amano. Ma dove siete stasera? Vi siete sfogati troppo nel<br />

weekend e non c'è nessuno? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Eleonora Grillo del 10/10/<strong>2005</strong> 23.08.44<br />

Eccone una! Ciao, Melinda. Moooolto interessante la tua spiegazione della psico somatica. Sì, mi convince<br />

proprio. Credo anch'io che un sintomo appartenga alla storia personale di un individuo. Mi piace anche l'idea<br />

che l'organo che lancia messaggi possa essere addirittura il più forte, quello che si fa carico, che si "sacrifica",<br />

per l'anciare l'allarme. Interessante. Grazie. Mi hai aperto una nuova finestra sulla realtà. Baci. Eleonora<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 23.34.00<br />

Grande Eleonora. Grazie. Si. E' così. Il conflitto si apre tra organo "forte" che lancia l'allarme che altro non<br />

esprime che la debolezza che la psiche rifugge. Si apre il dialogo e i due si parlano. L'organo dice alla psiche:<br />

guardami, ascoltami, ti sto gridando che hai un problema e ti ricordo forte e chiaro che non puoi trascurarlo. La<br />

psiche decide se ascoltare o no l'allarme e quell'organo urlerà più forte ma ancora, forte, non verrà ascoltato e<br />

allora farà ammalare altri vicini che urleranno anch'essi e allora il primo potrebbe non sentirsi più. Ti riporto, e<br />

stavolta cito la fonte, un passaggio fondamentale di Schilder che personalmente condivido anche se mi rendo


conto che può apparire troppo estremo: "Esistono immagini che appartengono soltanto a quel corpo. Egli<br />

sosteneva che l'intellingenza zigotica è un'intellingenza che ha in se la capacità di formare l'immagine di quel<br />

corpo, unico e irripetibile, e che quindi ognuno ha un talento unico e irripetibile, cioè qualoca nell'universo che<br />

soltanto lui sa fare. Smettere di seguire questa unicità, questa autenticità, significa entrare a far parte del<br />

branco, far smarrire l'individualità, far perdere il senso e aprire la porta al cancro."...dal libro immagini di se e<br />

schema corporeo. Franco Angeli Editore Ti abbraccio. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 23.38.36<br />

Rifacendomi a quanto sopra volevo quindi affermare, per la logica degli organi che entrano in allarme a catena<br />

per rafforzare la richiesta di ascolto a cura della psiche distratta, che questo è il motivo per cui una colite<br />

spastica possa non essere sufficiente per giudicare lo stato di ben-essere o mal-essere di quella persona. Buona<br />

notte..sono davvero morta di stanchezza. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Eleonora Grillo del 10/10/<strong>2005</strong> 23.48.32<br />

Grazie, Melinda. Mi hai incuriosita abbastanza. Comprerò il libro. Baci. Ele<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.35.48<br />

Ci sono altre idee da parte di altri? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.39.28<br />

serena notte... anch'io vado. ps... grazie<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 13/10/<strong>2005</strong> 9.23.59<br />

Ragazzi. Per favore, non fermiamoci su questo argomento. Ho bisogno di voi. Se volete ci troviamo in una città<br />

italiana e vi regalo una giornata sul tema: "scopri il venditore che c'è in te e appropriatene" ....oppure: "smetti<br />

di svenderti"...oppure:"consapevolezza e l'arte del vendere"...oppure: "vendita e falsi feticci"....oppure:<br />

"vendita e onestà. Abbattiamo i falsi miti e i falsi demoni".....oppure:"dite voi il titolo e io improvviso"......vi<br />

garantisco che non imparerete nulla ma vi divertirete un sacco...scommettiamo??? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.22.44<br />

Vero, vero, vero. Il sintomo è un segnale. Ma quale segnale! Pur nell'ambito dell'interpretazione del simbolo<br />

che, appunto, oltre che universale e culturale è, infatti, anche squisitamente personale, tuttavia un plafond<br />

interpretativo, statisticamente parlando, è molto solido. Se ti muore l'amato, per esempio, non ti viene l'ulcera<br />

gastrica ma un infarto cardiaco. Se il capufficio ti tiranneggia (oggi mobbing!) ti viene l'ulcera gastrica e non<br />

una cardiopatia o una tachicardia. Al 90%!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.44.40<br />

Maurizio il mobbing è lo stato che si crea quando non solo ti tiranneggiano ma cominciano, poco alla volta, a<br />

sfilarti responsabilità operative, dipendenze di uffici e relativo personale che collaborava con te fino a un attimo<br />

prima. Non è un tiranneggiare del capo ma una strategia di sfiancamento a cura della azienda che mira poi o a<br />

sollevarti da un determinato incarico o altro. Per il resto certo ma qui tu ti riferisci a un dato trauma violento<br />

che mette in gioco le sicurezze emotive fino un livello di sopravvivenza psicologica. Se ti muore l'amato a 70<br />

anni è una cosa, se ti muore e hai 20 anni è un'altra, rispetto la capacità vitale del soggetto..... Ma forse era<br />

questo che volevi dire? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Utente Ospite Lia del 18/10/<strong>2005</strong> 18.51.39<br />

Ciao . Io credo che la malattia sia sempre psicosomatica, arrivo a volte a pensare che perfino uno scivolone con<br />

relativa frattura possa essere un "bisogno" del nostro corpo o della nostra psiche che ci chiede, per esempio, di<br />

fermarci un pò. Per qunato riguarda la posizione di Maurizio e di Melinda trovo che siano vere un po' entrambe.<br />

Alcuni organi sono un bersaglio diretto di certi tipi di stress, ma non va mai persa di vista la persona nel sua<br />

unicità. La sua storia , può essere diversa e particolare e in lei un sintomo può avere a che fare con qualcosa di<br />

diverso e inaspettato rispetto alle statistiche. Io sono un'appassianata di Lowen e credo che il corpo ci dica su di<br />

noi più di mille discorsi. Lia<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Eleonora Grillo del 18/10/<strong>2005</strong> 19.02.25<br />

concordo.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 18/10/<strong>2005</strong> 22.02.01


Si. Ogni caso è un caso a sè, naturalmente. Ma esistono piste di lavoro statisticamente accettabili. In questo la<br />

connessione fra affettività e cuore/circolazione, per esempio o irascibilità e fegato o rinuncia e pancreas<br />

diventano molto utili. Tutto qui. Il corpo ci parla, infatti, e nulla avviene per caso. E al di là delle simbologie<br />

individuali, tuttavia, esistono anche quelle culturali e universali, comuni a tutti.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Utente Ospite del 19/10/<strong>2005</strong> 0.31.57<br />

Ciao maurizio. Vedo che la sai lunga sulle connessioni fra organi ed emozioni. Puoi dirne di più o indicarmi<br />

qualche lettura utile. Io, ribadisco, sono una sostenitrice della psicosomatica, ma spesso oggi la vedo scambiare<br />

dai medici per un modo per dire: - non so come curarti, non hai niente, Se ti senti male o stai male , è<br />

psicosomatico.!!! Io ho cambiato medico sperando che il nuovo sia più sensibile a me. Il mio medico storico<br />

nella mia ultima consultazione mi ha dato 5 farmaci: due per un brufolo, uno per lo stomaco, gli altri non mi<br />

ricordo. Non ne ho preso neanche uno. Io sapevo di essere reduce da una intossicazione fisica (stravizi<br />

alimentari ed alcolici), ed emotivi e che tutti i sintomi che avevo erano collegati a questo squilibrio, ma lui ha<br />

insistito dicendo che stomaco, intestino e brufolone erano tre problemi diversi e separati. Mi ha mandato<br />

inutilmente dal ginegologo e mi ha negato ogni capacità di lettura del mio corpo. Io ho cambiato medico!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Utente Ospite Lia del 19/10/<strong>2005</strong> 0.32.56<br />

Quella di sopra è Lia. (scusate)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 19/10/<strong>2005</strong> 12.31.06<br />

Paura e reni. Pelle e relazione col mondo esterno, sistema muscolare e capacità di cambiamento reale, ......il<br />

problema è che l'organo bersaglio rappresenta la soglia di sopportabilità e manifestazione di quel soggetto e il<br />

conflitto esistenziale tra soma e psiche che in quel momento è più evidente. Tutto sta poi, nel senso olistico più<br />

ampio, ad approfondire la provenienza primaria e antica di quanto avviene. Le statistiche sono fondamentali<br />

perchè ci si possa addentrare con riferimenti iniziali in un mondo, quello del nostro cliente/paziente, nel quale<br />

poi dovremo "navigare" con molta attenzione e circospezione. Aiutare lui a ritrovarsi sul perchè si sente in quel<br />

modo significa attivare un percorso di ricerca introspettiva che può risalire a situazioni recondite molto<br />

particolari e che scopriremo, magari, abbiano significati simbolici rappresentativisolo per quel soggetto che si<br />

porta addosso la propria storia: se stesso, certamente unica al mondo. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 19/10/<strong>2005</strong> 22.04.32<br />

Esattissimo. Il problema della psicosomatica, infatti, è che è si pone su un terreno molto difficile a cui non sono<br />

certo preparati i medici generalisti a cui è richiesto solo (solo?) di operare con scienza e coscienza secondo la<br />

conoscenza organicista e settoriale dell'organo malato.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 20/10/<strong>2005</strong> 13.21.10<br />

Sono d'accordo Maurizio, assolutamente d'accordo. Alcuni medici illuminati lo sono e poi ci sono le nuove figure<br />

professionali, come appunto quella del naturopata o del counselor olistico che, in appoggio al medico<br />

tradizionale, operano per una ricerca di guarigione psico-somatica di cui l'anima della persona potrà poi<br />

beneficiare. La cultura che a suo tempo si radicò fu appunto che l'anima apparteneva a dio e quindi alla chiesa,<br />

il corpo alla medicina e ciò creò delle separazioni di potere ben definite ma devastanti per le persone.....e la<br />

psiche??? Fino a Freud la psiche "ciccia bubù", come dico sempre io ma...per fortuna molte cose sono cambiate.<br />

La scienza olistica ha il compito di integrare tutte queste appartenenze originali classiche e di integrarle con<br />

ingredienti naturali, quindi ancora più antichi, ma con modalità attuali quindi con la psicologia in appoggio. Del<br />

resto noi siamo fatti di zinco, di silicio, di acqua......e non di chimica e il nostro corpo la chimica la riceve come<br />

una violenza incredibile che opprime e sopprime quello stato fisico che altro non è, appunto, il<br />

malessere/allarme di un individuo che ha bisogno di reintegrarsi lentamente e naturalmente per difendersi.<br />

Quindi una medicina tradizionale ci fa passare tutto subito (ma lascia le conesguenze in giro per il corpo) quella<br />

naturale aiuta la persona a rimettere a posto il proprio dosaggio naturale fino a reagire da solo. Quando vi è<br />

invece malattia accertata bisogna che le due scienze collaborino... Buona giornata. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 22/10/<strong>2005</strong> 21.42.31<br />

Bioenergetica ed enneagramma. Non male. Sto studiando i principi (e i secondi) della bioenergetica secondo<br />

Lowen e poi Reich. Ci sono un sacco di agganci all'enneagramma. Devo fare uno studio incrociato con un sacco<br />

di argomenti....non so se mi basterà questa sola vita. E posso iniziare solo dall'anno prossimo. Maurizio e<br />

Antonio. Sapete se c'è qualche studio già effettuato su questo?Ovviamente la domanda vale per tutti. Bacioni.<br />

Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maura Amelia Bonanno del 23/10/<strong>2005</strong> 9.13.08<br />

Non conosco se ci sono studi già fatti, ma se ti va uno scambio di opinioni, conoscenze e scoperte, io ci sono.<br />

Una delle mie prime formazioni è stata quella in bioenergetica (con riza, tra l'altro, negli anni ottanta) e trovo


che ci siano effettivamente delle corrispondenze con l'enneagramma. Veramente ci sono corrispondenze con<br />

tutto...i diversi sistemi che ho incontrato, sperimentato o studiato nella vita fino ad oggi si incatenano<br />

tutti...dove non arriva uno arriva l'altro...Comunque, tornando a bioenergetica ed enneagramma, trovo che ci<br />

siano molti agganci e molte applicazioni pratiche, sempre stando attenti a non finire nelle sterili classificazioni.<br />

Parliamone.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 23/10/<strong>2005</strong> 16.42.02<br />

Ciao Maura. Che bello, Riza e Villaggio Globale. Le affinità di interessi sono in incremento. Si i legami<br />

dell'enneagramma con le altre "discipline" sono notevoli. Stoi chiudendo il terzo anno di Riza e sto<br />

preparandomi all'esame finale e quindi, oltre a studiare ogni dispensa mi alleno a cercare i vari legami con<br />

l'enneagramma. Ad esempio in bionergetica, non trovi si possano, seppur in maniera prudente, trovare<br />

collegamenti delle basi enneagrammatiche con le diverse tipologie (ricordi sono 5 in bioenergetica)...addirittura<br />

sto provandoa fare i collegamenti con le basi con le diverse influenze delle ali. Cosa ne pensi? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 23/10/<strong>2005</strong> 16.44.33<br />

Scusa, mi è partito l'invia. Volevo aggiungere poi che i 7 segmenti corporei ben si legano con gli organi<br />

bersaglio e i malesseri o disagi che sono riconducibili ai diversi ennea tipi. Non solo, tali malesseri sono quelli<br />

che creano appunto certi blocchi e vietano al nostro individuo di esprimere le proprie virtù. Maura, ci troni mail<br />

al Villaggio Globale? Hai seguito il seminario "who is in"? Me lo consigli? Ti ringrazio per le risposte. Le domande<br />

e le considerazioni sono aperte, ovviamente, a tutti. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 23/10/<strong>2005</strong> 17.11.43<br />

Come al solito, ogni tanto mi prende la sindrome da tastiera e scrivo peggio di un cane....perdonatemi.....in<br />

ogni caso mi pare si comprenda quanto descritto. Bacioni a tutti. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 23/10/<strong>2005</strong> 23.40.59<br />

Sono reduce dal congresso nazionale della SIMP( società italiana di medicina psicosomatica) a Verona dove ho<br />

presentato con la dottoressa Gagliardo medico e psicoterapeuta un lavoro doppio su ansia ed enneagramma e<br />

sulla relazione fra sogni ed enneagramma. Conto di semplificarlo un po' e poi di pubblicarlo su ASSISE se<br />

Antonio è d'accordo (a proposito, Antò, ti ricordi la mia password?). Inoltre in attesa che gli psicologi che hanno<br />

tenuto le loro tesi sulla relazione fra ennea e psicoterapia mi diano il permesso di pubblicazione, una naturopata<br />

mi ha dato l'OK per pubblicare un lavoro su 4 casi di uso dell'enneagramma in naturopatia, frutto della sua tesi<br />

finale. Semplificherò e passerò ad Antonio. Subito dopo sono andato a Torino dove ho tenuto un seminario di<br />

enneagramma a due gruppi di naturopati di Riza in formazione. Qui una studentessa esperta di bioenergetica<br />

mi ha chiesto cosa ne pensassi sulla relazione fra ennea e bioenergatica. Io non ne sapevo nulla e le ho chiesto,<br />

confessando la mia ignoranza, di pensarci un po' ed eventualmente di fare la tesi proprio su questo argomento.<br />

Se la cosa prenderà piede, fra un anno avremo una tesi sulla relazione fra ennea e bioenergetica. Nel frattempo<br />

mi documenterò un po' sulla bioenergetica di Lowen e Reich. Libri di Lowen e di Reich ne ho letti diversi,<br />

naturalmente, ma bisognerà fare un po' più di charezza in me. Maura e Marina, cosa ne dite? Mi date qualche<br />

dritta?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 23/10/<strong>2005</strong> 23.58.21<br />

E' splendido, Maurizio. Io mi fermo subito e smetto di far fatica. Mi pare che abbiamo una naturopata esperta in<br />

bioenergetica (che master ha fatto e con chi, te lo ha detto?..così ci facciamo una idea se è della stessa scuola<br />

di pensiero) che può fare lei il lavoro e una psicoterapeuta che ha fatto una tesi molto, molto interessante che<br />

tutti aspettiamo con ansia. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 24/10/<strong>2005</strong> 10.33.17<br />

No, no, please. E' necessario, Marina, che tu mi dia una mano. Del resto mi aiuterai anche come counselor al<br />

master di ennea a dicembre,no? A proposito come "butta" la pubblicazione della tua tesi? E il tuo tutoraggio ai<br />

corsi di Katia Vignoli (ormai diva televisiva) sul talento? Non mi hai fatto sapere più nulla! Any news?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maura Amelia Bonanno del 24/10/<strong>2005</strong> 14.49.53<br />

Dunque, mi sembrate tutti parecchio più preparati di me, il training di bioenergetica l'ho fatto quasi venti anni<br />

fa e ho bisogno di togliere qualche ragnatela per parlarne, quindi vi chiedo pazienza. I libri che ho letto sono<br />

anzianotti, sono certa che nel fratempo ci sono cose nuove. Non ho mai praticato direttamente ciò che ho<br />

studiato con Riza, piuttosto fa parte della mia formazione nel senso che lo uso indirettamente nelle cose che<br />

faccio. Vedo anche io le mancanze di equilibrio energetico fisico riconducibili alle tipologie, non mi sono mai<br />

spinta alle ali e ci tengo a dire che la mia lettura delle corrispondenze è molto superficiale rispetto alla tua.<br />

Questo è molto più il tuo settore, e lo trovo interessante quindi mi ci infilo. Tu trovi legami tra i 7 segmenti<br />

corporei, gli organi bersaglio e i malesseri dei diversi enneatipi e scrivi che tali malesseri sono quelli che creano


i blocchi e vietano al nostro individuo di esprimere le virtù. Io non credo che siano i blocchi fisici a bloccare<br />

l'espressione, vedo piuttosto la fisicità come ultima espressione della nostra anima ed in questo senso ottima<br />

mappa di lettura della sua condizione. Il corpo è per me la prima lettura, quella più "superficiale" il risultato di<br />

ciò che avviene ad altri livelli. Il luogo fdi vibrazione più densa, il finale enon l'inizio dei blocchi. Mi spiego con<br />

un esempio semplice: io sono un Cinque la cui struttura della personalità è basata sulla credenza di non poter<br />

lasciare andare nulla (mancanza di fiducia, paura, ecc. ec.), quando sono molto identificata con questa<br />

convinzione il mio corpo diventa costipato a vari livelli. E' banale e chiarissimo al contempo, secondo me.<br />

Riguardo ancora ai sette segmenti li vedo collegati ai centri d'intelligenza. Un Tre nella fissazione per esempio<br />

potrebbe avere segnali fisici di mancanza di equilibrio nei segmenti toracico e pelvico. Fammi sapere che ne<br />

pensi. Riguardo a Bagni di Lucca, effettivamente non ci bazzico da un pezzo. Ho frequentatao parecchio quel<br />

posto, per amicizia e per lavoro, ma ora la mia strada è altrove. Il corso "who is in" l'ho fatto in India tempo<br />

addietro, e non a Bagni, ed è stato uno dei miei preferiti, l'ho persino rifatto più volte. E' un tipo di esercizio che<br />

trovo potente, almeno per me, e continuo a farlo anche in altri contesti in cui mi trovo adesso. Mau<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 24/10/<strong>2005</strong> 15.26.55<br />

Per Maura e Maurizio. Ho letto. Vi ringrazio. Maura voglio risponderti con la giusta attenzione ma potrò farlo<br />

mercoledì. Non diciamo cose così diverse, solo, forse in maniera diversa e con un ordine leggermente cambiato.<br />

Sento la tua passione e nella mia stessa sindrome da tastiera e ne sono entusiasta Reich ha scritto che la<br />

bioenergetica è la prima analisi che mette in terapia il corpo! Maurizio: tante domande. Abbi pazienza mercoledì<br />

rispondo. Un abbraccio a entrambi. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maura Amelia Bonanno del 24/10/<strong>2005</strong> 18.48.39<br />

Si, è probabile che stiamo dicendo le stesse cose in maniera diversa, credo faccia parte dei diversi modi di<br />

comunicare dei tipi e comunque siamo su un forum...in ogni caso io mi inchino a te per la conoscenze in<br />

bioenergetica, mi fa piacere scambiare opinioni ed ho molto da imparare. In bocca al lupo per stasera. P.S.<br />

domani sono a Milano tutto il giorno.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 22.01.28<br />

Per Maurizio: 1. per darti una mano certamente si. Parli di bioenergetica o di cosa in questo caso specifico?<br />

Comunque io ci sono e su questo non c'è da avere alcun dubbio! 2. Counselour per il master assolutamente si,<br />

anzi grazie!....hai voglia di raccontarmi se i primi "suggerimenti" sono stati poi utili? Mi sarebbe utile avere un<br />

feedback, qualunque sia. Non ero poi in aula con te dopo che ci siamo confrontati e non so nulla!...Per il master<br />

parliamone poi così ci prepariamo bene (sai che sono maniaca del "servizio chiavi in mano" fino all'ultimo ed<br />

esasperato dettaglio ma...ho i miei tempi di programmazione e pianificazione e mi pare sia ripresa la stagione<br />

riziana e addio cusani!). 3. Per la pubblicazione della mia tesi cosa intendi? A Riza l'ho consegnata il 15 ottobre.<br />

Katia mi ha detto che ho fatto un grandissimo lavoro, che la tesi, finalmente, è una tesi non biografica e sul<br />

talento è la prima a Riza quindi, non può essere stata copiata e nulla è stato scaricabile da internet..... inoltre<br />

mi ha fatto i complimenti per la presentazione e la cura di tutti i dettagli! Aspetto il 4 dicembre, data della<br />

discussione! Hai qualche altra idea o suggerimento? 5. Il mio tutoraggio con Katia è su autostima e talento.<br />

Metterò a punto un seminario come naturopata (e non come psicoterapeuta quale lei è) mettendo insieme i due<br />

argomenti e, ovviamente, l'enneagramma e la mia formazione complessiva che ho già in eredità! Mi ci vuole un<br />

pò di tempo e un piano di formazione oltre al master sarà fondamentale perchè solo leggere rischia di portarmi<br />

fuori strada o in un astrada maniacale ed eccessivamente personale eppoi.....che fatica fare tutto da sola!. Io<br />

speriamo che me la cavo! Ho dimenticato qualcosa? Bacioni. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 22.34.35<br />

Per Maura: innanzi tutto perdona se ti metto seconda ma il maestro è pur sempre il maestro. Quindi: 1. per la<br />

bioenergetica sto studiando tutta la parte che riguarda il massaggio bioenergetico quale risultato della<br />

osservazione e lettura del corpo e quindi il riconoscimento delle tipologie (dove una dovrebbe risultare<br />

prevalente ma possono conviverne più d'una nello stesso corpo). Ho studiato Reich anch'io ventanni fa e, a<br />

esser sincera, ricordo poco ma sto recuperando velocemente anche attraverso induzione e buon senso,<br />

e....ovviamente, lettura, studio, approfondimento (carcerata, appunto, fra i libri). 2. Maura, carissima, SI<br />

affermo che i blocchi energetici sono legati alla mancanza di fluidità comunicativa tra corpo e psiche e questo si<br />

trasferisce e si esprime attraverso il corpo ma quanto affermo io non è altro che la personale adesione a diverse<br />

scuole di pensiero che credono nella psicosomatica, ognuna con alcune differenze ma direi non sostanziali, e<br />

attraverso un obiettivo e un presupposto che è quello di addivenire a una "fusione" di varie tecniche,<br />

conoscenze e discipline che tutte insieme compongono il pensiero olistico che è un agire e un far agire ...quindi<br />

portare a esperienza diretta quanto si sa. Il naturopata, in particolare, è colui che esercita l'arte della<br />

trasmutazione, è colui che vive in armonia (il più possibile) con la natura. La natura è laghi, boschi, montagne,<br />

mare, aria, fuoco..., così il naturopata deve essere eclettico. Dedica lo studio alla natura, ne coglie (si auspica)<br />

parte dei segreti (Perchè Iside è velata) e ha scelto un percorso che durerà tutta la vita e impatterà sul mondo<br />

che lo circonderà. La natura è in perenne trasformazione, comunica con noi e asseconda il periodo in cui vive, si<br />

mantiene sana e ci mantiene sani. Così il naturopata verso se stesso, nel mondo che lo circonda, verso le<br />

persone che ama! Il naturopata mette in gioco un contatto simbolico. E' il maestro della ricerca della


consapevolezza attraverso l'aiuto al cliente (innanzi tutto senza mai dimenticare che egli sarà sempre il primo<br />

cliente di se stesso) che riconosce e scopre il proprio percorso (se lo vorrà) di guarigione e poi "manutenzione"<br />

alla propria autoguarigione nella integrazione: psiche/corpo/anima/cuore. Nei cieli di Indra (Nell'antica religione<br />

dell'epoca vedica, dio dell'atmosfera e della pioggia, signore del cattivo tempo e guerriero celeste. Tra gli dei<br />

vedici il più celebrato, oltre 250 inni dei Veda sono a lui dedicati, Indra rappresenta l'avversario più temibile di<br />

diverse forze demoniache che impediscono alla pioggia e alla rugiada di fare fruttificare la terra), si dice che<br />

esista una rete di perle raccolte in modo che se tu guardi una di esse tutte le altre vi si riflettono. Allo stesso<br />

modo ogni oggetto nel mondo non è solo se stesso ma implica ogni altro oggetto e di fattto è ogni altra cosa<br />

(UPANI SHAD). Nasciamo nella luce, viviamo nella luce, moriamo nella luce, siamo fatti di luce....questo a<br />

proposito di vibrazioni: la cromoterapia ne parla a lungo. 4. Riguardo a quello che senti tu come 5....così a pelle<br />

mi viene da dire che il trattenere impegna più parti del corpo: sudore, ad esempio, defecazione, vomito quando<br />

necessario, comunicazione verbale....ma se vuoi possiamo poi confrontarci direttamente...tu sei Maura ennea<br />

tipo 5 e non un 5 qualunque.....non posso e non mi piace essere superficiale! Per Bagni di Lucca devo<br />

ammettere che la settimana di counseling olistico mi ha cambiato l'umore e mi ha dato la sferzata decisiva per<br />

la mia ripresa e il mio definitivo distacco da una serie di cose. Se Riza ti da ingredienti precisi e autentici su<br />

diverse discipline affidando poi a te il compito di miscelare, interpretare e personalizzare, il villaggio globale,<br />

globale appunto, opera già a monte una elaborazione "olistica" di quanto presenta e fa un lavoro più profondo a<br />

livello psicanalitico. Tutti i docenti mi hanno entusiasmata e l'enneagramma olistico di Cheli mi ha conquistata.<br />

Maura, perdonami.....mi sono un pò persa ma sento il piacere della reciproca passione...Mi sbaglio? Melinda<br />

Cosa intendi per fissazione del 3? Aiutami a capire cosa intendi esattamente e così vedo come rispondere!<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 22.40.52<br />

Melinda era la firma...poi mi sono ricordata della fissazione e ho proseguito. Ovviamente la domanda è rivolta a<br />

te, Maura. Bacioni (dimmi la verità, stai russando già dalla decima riga???). Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 23.22.46<br />

Maurizio, a proposito, dell'enneagramma ribelle cosa ne pensi??? Ma dove siete stasera, porcaccia! Mi fate gli<br />

agguati e poi "vi date" non si sa dove? Maurizio, scusa, ma il giorno in cui si discute la tesi chi c'è?...cosa<br />

succede di solito? dai, Maurizio, lo so che sei un integerrimo ma....un aiutino di metodo??? Thank a lot! Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maura Amelia Bonanno del 26/10/<strong>2005</strong> 22.01.25<br />

No, non sto russando, ma gli occhi si sono incrociati un paio di volte...sto passando la giornata al pc e davvero<br />

ho gli occhi fuori dalla testa e poi qui i caratteri sono talmente piccoli....mi sembra di essere lo scoiattolo<br />

dell'era glaciale...dunque...non ti rispondero approfonditamente per due motivi, uno è che non ne sono in grado<br />

e il secondo è che sono esausta, ho la testa in fico e il sedere quadrato. Comunque...cominciamo dalla<br />

fine...parlando di essere nella fissazione effettivamente sono stata poco chiara, la mia attenzione è ai centri di<br />

intelligenza, intendo dire che nel momento in cui si è più identificati con la personalità, i centri d'intelligenza<br />

sono più evidenti nelle loro diverse forze. Ho preso ad esempio il Tre, ma vale per tutti ovviamente. Ogni<br />

enneatipo ha un centro sviluppato, uno neutro e uno debole, mi sembra di ricordare che, correggetemi se<br />

sbaglio please, per il Tre il centro neutro sia quello mentale e che quindi gli squilibri potrebbero essere ai<br />

segmenti toracico e pelvico...ma sono supposizioni...brainstorming...Riguardo a quello che sento io come 5, si,<br />

il trattenere impegna più parti del corpo, quelle che hai detto tu: sudore, defecazione, vomito quando<br />

necessario, comunicazione verbale...aggiungo la costipazione mentale...noti che i segmenti incriminati sono<br />

principalmente in alto ed in basso? Il centro d'intelligenza neutro del Cinque, mi sembra che sia quello del<br />

cuore...La mia proposta di lettura è più superficiale della tua, è qualcosa che mi viene a colpo d'occhio,<br />

certamente molto meglio andare a fondo in ogni aspetto del tipo e della specifica struttura psichica di ogni<br />

ennetipo per trovare collegamenti solidi, cosa interessantissima che io ora non ho veramente l'energia di fare.<br />

Mi godo ciò che hai scritto, lo trovo super interessante e pieno di riferimenti alla mia esperienza, sono stata<br />

sannyasin ed il mio nome era quello della dea preferita da Indra...e mi sono studiata la storia che li riguardava,<br />

tu me la hai approfondita ancora di più; riguardo alla cromoterapia sono una consulente aurasoma, ebbene si,<br />

siamo vibrazioni luminose; riguardo al Villaggio, preferisco non aggiungere altro, perlomeno non qui, perché<br />

conosco quel posto da dentro e mi sono fatta le mie opinioni, ognuno ha le proprie preferenze e vanno<br />

accettate. Diamine, non è facile condurre una discussione intensa su un forum, ammetto che mi fa fatica. baci.<br />

mau<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 26/10/<strong>2005</strong> 23.08.15<br />

Molto interessante quanto affermi. Mi intriga moltissimo e ci devo ragionare un pò sopra. Un bello<br />

stimolo!..Maura il colpo d'occhio ha sempre un grandissimo valore e, spesso "vede" più di chiunque<br />

altro.....consulente aurasoma.....mi spieghi meglio come ti attivi, come percepisci e come agisci? Sul Villaggio ci<br />

confronteremo volentieri anche se ne ho un assaggio di una settimana e lavorando sul loro percorso di<br />

counseling e non sul loro percorso dell'Accademia, loro fiore all'occhiello. Sono molto stanca. Sono rientrata ora<br />

da un incontro con la mi apiù cara amica che ho visto molto tirata e sofferente e questo mi ha evocato cose<br />

dolorose tanto da avere, a distanza di mesi, violenti attacchi a livello fisico...ma sono a casa e ora vado a<br />

nanna. Ti rispondo con più calma domani. Bacioni. Melinda


R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 31/10/<strong>2005</strong> 0.04.28<br />

Sono appena tornato da Torino e altre idee si affacciano. Fisiognomica e <strong>Enneagramma</strong> per esempio. Antonio<br />

me ne aveva parlato molto tempo fa e poi non ne ho saputo più nulla. Any news? Atlanti? Foto? Disegni?<br />

Ovviamente la psicosomatica non può che essere basata su un lavoro squisitamente personale. E' legata ancora<br />

ai vecchi testi di Alexander l'idea che si possa meccanicamente legare alla malattia una circostanza o un<br />

conflitto psicologico specifico, però esiste un terreno statisticamente comune per molte opzioni. Per esempio<br />

capita che l'ansia di un esame coinvolga numerose persone a carico dell'apparato gastrointestinale, però non si<br />

realizzerà mai una stipsi poco prima dell'esame ma semmai una tendenza diarroica. E questo non può essere<br />

casuale ma facilmente letto simbologicamente. Per Marina: nessun problema per la tesi. Sicuramente Katia ti<br />

avrà già certamente edotta sulle modalità ma la discussione della tesi è sempre un evento emotivamente<br />

importante che tuttavia non ha mai conseguenze pratiche spiacevoli. Sono invece interessato alle modalità con<br />

cui si può costruire un bel lavoro su talento e enneagramma. Le idee di cui mi avevi parlato mi convincono<br />

pienamente ma bisogna dopo la discussione venire a concretizzarle. Quando avrai tempo? Attendo quindi una<br />

tua disponibilità alla questione. Inoltre che altro puoi dirci sulla bioenergetica? Credo che anche maura sia<br />

curiosa della questione, no?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 31/10/<strong>2005</strong> 14.14.37<br />

Maurizio. Time out. Come ho scritto qualche giorno fa ho un mese di tempo per preparare prova scritta e<br />

discussione alla tesi. Dopo il 5 dicembre finisce il percorso con Riza e avrò tempo. Per talento, autostima ed<br />

enneagramma penserò a qualcosa e ho già tracciato un seminario da provare in prima battuta con un gruppo di<br />

amici per testarmi, ma la mia preparazione sull'enneagramma è, a mio giudizio, insufficiente e quindi ho molto<br />

da studiare.....sto facendo tutto da sola e quindi vado decisamente a rilento. Forse con gli incontri che<br />

organizzerai e il master mi sentirò più sicura. Per la bioenergetica ho precisato che mi sto dedicando in<br />

particolare al massaggio bioenergetico che va, dopo una lettura del corpo, a muovere i blocchi e e quindi a<br />

rimettere in gioco le energie ferme. Anche questo si lega ai talenti. Ora il tempo per dibattere tutto,<br />

specialmente sul forum, non c'è. Vi chiedo scusa ma so che mi potete ben comprendere. Maurizio, non avevo<br />

capito tu fossi interessato a confrontarti con me su questi temi. Comunque ci sono, anzi ci sarò....give me time,<br />

please! Bacioni a tutti. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di maurizio cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 0.18.35<br />

OK! Take it easy.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.12.38<br />

Maurizio. Tu dici che potremmo pubblicare qualcosa della mia tesi? Ma dove? Cosa ne dici se concludo il lavoro<br />

sui talenti per i vari ennea tipi? O cosa avevi in mente? Ho riletto con più attenzione e mi sono resa conto di<br />

averti risposto non in maniera adeguata. Vorrei parlarti del mio progetto legato all'enneagramma, ma magari<br />

non sul forum perchè potrebbe non interessare a tutti. Mi lasci in pausa fino al 5 dicembre? Poi mi pare tu vada<br />

in vacanza e ci aggiorniamo al tuo ritorno?....Ma in vacanza per quanto tempo? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 0.11.38<br />

In vacanza, in meditazione, in solitudine e in immersione nella natura. 4 giorni. Certo che punto su talenti ed<br />

enneatipi! Hai il tempo. Ne parliamo personalmente.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 11.15.36<br />

Dubbio. Ma sei anche un monaco sufi? Per i talenti ed enneagramma: Okkei. Grazie e ne parliamo certamente.<br />

Anzi mi aiuta ad avere già uno stimolo "parcheggiato in attesa" perchè dopo l'esame sarà un vuoto! Ti invidio<br />

(per la vacanza). Bacioni. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Maurizio Cusani del 02/11/<strong>2005</strong> 21.31.09<br />

Eh, Magari! E poi i sufi non sono MAI monaci. Bacioni<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> e psicosomatica di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 10.49.24<br />

Dici magari e poi mai!.....cosa capisco?...UMMMMH. Terreno scivoloso, privacy...viaaaaaa! Bacioni a te!<br />

X Eleonora e Melinda<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Ragazze, ho sbagliato ad inviarvi il malloppone...avete ragione, il materiale che vi ho inviato e' di fatto uno<br />

scritto di Antonio sull'aggressivita',che nulla ha a che fare con la PNL, non so bene perche' quando l'ho aperto la


scorsa settimana mi si era aperto quello sulla PNL ed avevo creduto fossero la stessa cosa....vi invio subito<br />

tramite mail il malloppone giusto, fatemi sapere se lo avete ricevuto...besitos...Marina.<br />

R: X Eleonora e Melinda di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 21.46.16<br />

ricevuto. grazie<br />

R: X Eleonora e Melinda di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong> 10.37.26<br />

Non l'ho aperto ma ho ricevuto. Immagino sia quello giusto. Bacioni. Melinda<br />

V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione<br />

Inviato da: myracela<br />

la logoterapia,classificata sotto il titolo di psichiatria esistenziale, è il più recente indirizzo psicoterapeutico. "la<br />

logoterapia insegna che persino gli aspetti tragici e negativi dell'esistenza umana possono essere trasformati in<br />

una prestazione nella misura in cui l'uomo, di fronte ad essi,riesce a prendere il giusto atteggiamento.essa<br />

vuole che il paziente guardi in faccia quella che definisco la tragica triade dell'esistenza umana : dolore, colpa,<br />

morte. essa mostra come questi aspetti,apparentemente negativi, rechino in sè possibilità di senso altamente<br />

positive." senza entrare nello specifico, è possibile riscontrare nell'ambito della psicologia e della psichiatria<br />

delle intuizioni trattamentali che invitano all'enneagramma? luce<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 01/10/<strong>2005</strong><br />

22.17.22<br />

Molto interessante. Mi interessa. Ne so troppo poco per provare a rispondere e non mi va di improvvisare ma mi<br />

metto alla ricerca di idee. Ma potresti raccontare qualcosa di più o fare degli esempi o, semplicemente, dire<br />

quelloc he senti tu sull'argomento? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 02/10/<strong>2005</strong> 11.56.47<br />

ci provo melinda.... mi sto interessando da un pò di tempo ai processi di comunicazione ed alle varie unità<br />

comportamentali che formano la competenza comunicativa. in particolar modo mi ha fornito un orientamento<br />

viscerale o innato ( tanto la tensione interna nell'ascoltare sull'argomento) l'orientamento della gestalt (una<br />

parola tedesca che corrisponde al significato di "struttura unitaria", "configurazione armonica") l'attenzione al<br />

processo di comunicazione unito al concetto di percezione, ovvero del carattere soggettivo della percezione, mi<br />

ha richiamato più volte nella mente l'enneagramma quale strumento che agevola la comunicazione in termini<br />

costruttivi e nn manipolativi ( come purtroppo è stato fatto cn me...ma questo è altro). in particolare il<br />

carattere soggettivo della percezione di evidenzia nel fatto che quando due persone sono in comunicazione di<br />

formano una immagine personale di se stesso e degli altri cosa che concorre in modo decisivo a definire le<br />

relazioni reciproche. penso che una buona conoscenza dell enneagramma possa aiutare ciascuno a controllare i<br />

fattori soggettivi ( atteg, motivi, schemi mentali...) che condizionano in modo determinante la propria<br />

percezione della realtà.....e mi chiedo quindi se l'enneagramma potrebbe in qualche modo essere considerato<br />

uno strumento terapeutico.... sto azzardando lo so... ma mi scoppia dentro tutto questo... Myracela<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 02/10/<strong>2005</strong> 11.59.33<br />

vorrei solo poter esprimere meglio ciò che... intuisco... per confrontarmi.....Myra<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong><br />

12.10.52<br />

L'enneagramma è certamente uno strumento che può essere terapeutico. Infatti oggi anche in Italia alcuni<br />

psicoterapeuti lo usano abitualmente. Per il momento serve per accelerare le fasi iniziali di imprinting con il<br />

terapeuta. Tempo al tempo. Ma è questo che intendevi?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong><br />

20.10.57<br />

Ancora qualcosa mi sfugge. Quello che mi sfugge è cogliere quello che chiedi. E' tutto chiaro quanto dici. La<br />

gestalt si usa in psicoterapia, in psichiatira, si usa nel teatro, nel cinema, anche in corsi di comunicazione molto<br />

evoluti e avanzati, nei corsi di leadership esterna e interna anche li un pò avanzati e nei corsi di formazione in<br />

psicosocionalisi aziendali. Si usa anche nelle terapie di coppia. Allora certamente l'enneagramma può essere<br />

strumento soggettivo e oggettivo che interviene nella relazione tra le parti e tra psicoterapeuta e paziente. Ad<br />

esempio io lo porto nella mia tesi per il lavoro del naturopata verso i suoi clienti nel cogliere i cosiddetti blocchi<br />

antichi e infantili e quindi, grazie all'ennegramma, individuare gli sblocchi, farli "saltare" e poi rimettere in<br />

circolo le energie positive. Ma ancora non ho capito fino in fondo anche se già nel rispondere quancosa di più


definito intravedo ma non sono certa di aver saputo cogliere quello che veramente vuoi capire...non<br />

preoccuparti di parlare tanto....puoi provare ancora? Se ti va, ovviamente! Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 02/10/<strong>2005</strong> 20.52.22<br />

che pazienti che siete...!!!! riprovo... ( tenta e ritenta chissà...) ho capito che l'ennegramma può considerarsi<br />

una strumento "trattamentale". nella relazione utente/operatore o paz/terapeuta...(...) fornisce elementi di<br />

conoscenza dell'altro e di ri-conoscenza per se stesso. può essere considerata una metodologia di lavoro<br />

dichiarata da utilizzare come riferimento in caso di diagnosi oppure è un indirizzo di lavoro che va sotteso ad<br />

eventuali scelte operative a favore degli utenti? e se nn può essere dichiarato può essere però uno strumento<br />

contrattuale nella relazione operatore/ utente tanto da esplicitarne motivazioni e fini?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong><br />

21.21.07<br />

Gli psicoterapeuti che l'hanno adottato lo usano finalisticamente come introduzione o screening di scelta<br />

rispetto alla loro scelta operativa. E le loro tecniche di uso sono diverse a secondo del paziente e delle loro<br />

scuole di origine. Per esempio uno usa il mio test ma applicandolo in un modo del tutto originale. Altri operatori<br />

in campo relazionale non lo motivano nè lo dichiarano (come spesso nella PNL) ma lo usano per entrare meglio<br />

in contatto con gli automatismi dell'interlocutore. Credo che si possa usare come meglio si crede a seconda<br />

delle circostanze.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong><br />

21.26.34<br />

Non mi arrischierei a usare l'enneagramma come approccio di diagnosi e mi parrebbe mal utilizzato.<br />

L'ennegramma è uno strumento che interagisce in maniera empatica e, pertanto, non si presta al concetto di<br />

diagnosi. Il fatto che il terapeuta sia un certo enneatipo e così il paziente, ad esempio, connota la relazione in<br />

un certo ambito e, peranto, il concetto di diagnosi è, per definizione, improponibile. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 02/10/<strong>2005</strong><br />

21.38.49<br />

Beh, io semplicemente riferisco quello che mi si dice, non sono uno psi.In due, almeno, hanno trovato che la<br />

scelta della tipologia che il paziente fa in base alle frasi proposte, facilita l'approccio su temi fondamentali. Certo<br />

non fanno diagnosi in base alle tipologie autoscelte. Un terapeuta, comunque, può guarire o meglio aiutare a<br />

guarire solo con l'empatia. E' molto interessante il fatto che tu ponga il problema della tipologia del terapeuta.<br />

Questo è un problema che abbiamo affrontato. Posso solo dire che i tre che finora lo stanno utilizzando di mia<br />

conoscenza si sono autoriconosciuti in un 4 ala 5, un 3 ala 4 e un 4 ala 3.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong><br />

22.18.40<br />

Se uno psicoterapeuta usasse l'enneagramma per una diagnosi si porrebbe in una situazione di pericolo e<br />

comprometterebbe tutto il lavoro col paziente perchè comincerebbe già a condizionarlo. Questa sarebbe<br />

davvero una prigionia psicologica pe ril terapeuta e eventualmente un rischio di proiezione dello stesso sul<br />

paziente. L'enneagramma in mano a psicoterapeuti poco preparati, esperti e con elevata maturità<br />

dull'enneagramma stesso rischia di divenire un'arma molto pericolosa. Certamente lo psicoterapeuta dovrà<br />

lavorare in maniera ardua partendo dal proprio ennea tipo entrando in sontonia col paziente. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di myracela del 03/10/<strong>2005</strong> 18.28.08<br />

sn d accordo e mi avete chiarito abbastanza le idee. ma mi permetto un'altra domanda. se ci allontaniamo<br />

dall'area della patologia o cmq del supporto specialistico e ci orientiamo nel campo del sociale e nello specifico<br />

nel reiserimento sociale di detenuti attraverso l accesso di questi a misure alternative alla detenzione, è<br />

possibile pensare (può essere valido) di proporre all'autorità giudiziaria dei programmi di intervento che<br />

contengano, tra gli obiettivi specifici, analisi e superamento della compulsione...ed altre indicazioni<br />

"enneagrammatiche"? ... credo ancora di nn aver centrato bene quello che ... ho dentro... ... chissà che<br />

nell'ambito di quella che si chiama "rieducazione" non si possa pensare a dei corsi di formazione<br />

sull'enneagram....al fine di strutturare degli interventi adeguati ai bisogni interiori e nn soltanto esteriori limitati<br />

alla sfera del fare.... ri-scoprire l'essere? è questo che voglio dire? se solo mi capissi.... luce<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 03/10/<strong>2005</strong><br />

21.38.16<br />

Ma certamente sì! Non so, però, se all'estero ci siano già state esperienze o tentativi di questo genere. Io non<br />

ne sono a conoscenza.


R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 05/10/<strong>2005</strong><br />

10.47.31<br />

Molto interessante il discorso sui detenuti. SI, In questo caso non lavorerei sulle patologie in maniera diretta ma<br />

in maniera indiretta per andare su temi che distraggano e distolgano l'attenzione dallo stato di prigionia<br />

effettiva. Proprio ieri sera a un seminario che sto seguendo come tirocinante partecipava una psicologa che<br />

lavora in un penitenziario, si occupa di giovani, e ci siamo accordate per uno studio di fattibilità su come portar<br />

fuori "l'artista" che c'è in ogni detenuto e personalmente ho parlato del riconoscimento dei talenti innati proprio<br />

tramite l'uso dell'enneagramma per poter quindi organizzare dei gruppi omogenei e creare dei lavoro creativi.<br />

Quindi sono assolutamente d'accordo che si possa usufruire dell'enneagramma per incidere positviamente sui<br />

caratteri delle persone. Non so se riuscirò a realizzare qualcosa, sono i miei primi passi, ma se ti interessa ti<br />

posso tenere aggiornata. Di dove sei, intendo come città! Marina/Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 05/10/<strong>2005</strong> 20.59.43<br />

mi sembra di capire che si tratta di un istituto penitenziario minorile. l'utenza dunque dovrebbe essere 14- 21 (<br />

margine di età in cui poi transitano in una struttura per adulti). credo possa essere un'esperienza davvero<br />

importante e... fondante. l'unica cosa che mi viene da dire e di non tralasciare ( ma sn certa che è gà in conto)<br />

nella gestione dei gruppi l'aspetto culturale ciò che caraterrizza il contesto socio-culturale di appartenenza degli<br />

appartenti il gruppo e parlare lo stesso linguaggiio. questo ti potrà permettere di lavorare a livello di<br />

discriminazione percettiva, di sensibilizzazione rendendoli partecipi delle loro dinamiche emozionali e l'incisività<br />

che queste hanno nelle loro relazioni, a livello comportamentale..facendo si che sperimentino in concreto una<br />

modalità alternativa di comunicazione che consenta reciprocità. li aiuterà a scegliere dentro e ... fuori. sn sicura<br />

che muoverai i tuoi primi passi cn sicurezza e... cn quella prudenza che caratterizza la scoperta di mondi<br />

nuovi.... la chiave per il successo è creare un clima relazionale improntato all'empatia....e questa davvero nn ti<br />

manca!!!! nn so se riuscirai a realizzare qualcosa ma sn certa che cn loro ti realizzerai. un bacio luce<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 05/10/<strong>2005</strong><br />

21.39.41<br />

Ciao Luce, volevo dirti che utilizzo l'enneagramma nella mia attività di counselor e devo dire che risulta sempre<br />

essere di grande efficacia. Non sempre ne parlo al cliente, dipende, ma ho sempre verificato che accorcia<br />

notevolmente i tempi sia rispetto alla mia comprensione dei meccanismi della persona che ho di fronte (come<br />

diceva maurizio) sia rispetto alla presa di coscienza della persona stessa. Ciao. Eleonora<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 05/10/<strong>2005</strong> 21.43.25<br />

posso chiederti di quale scuola sei? sistemico-relazionale?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 05/10/<strong>2005</strong><br />

22.39.15<br />

Rogersiana-gestaltica<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 05/10/<strong>2005</strong><br />

22.41.28<br />

L'idea è proprio questa. Nasce dal bisogno di coinvolgere su temi assolutamente laterali e portar fuori un<br />

aspetto che ha fatto la polvere nel tempo o, per paradosso, si è in qualche modo espresso proprio nella<br />

modalità che ognuno ha agito nel compiere il proprio "errore". Ho infatti chiesto di conoscere cosa hanno<br />

commesso e come lo hanno commesso...cioè scoprire l'arte del loro gesto e la "destrezza" compiuta. Moltissimi<br />

anni fa ho lavorato nel recupero della tossicodipendenza, come volontaria e tra le cose che maggiormente mi<br />

colpirono ci fu il fatto di notare la mimica che questi usavano nel raccontare o distrarre l'attenzione...poi mollai<br />

perchè la cosa mi fece stare davvero troppo male (ero giovanissima e commettevo l'errore di credere a certe<br />

verità dettate dal loro bisogno dell'ennesima dose). Il poter mettere a fuoco il livello di "follia" non è compito<br />

mio ma il compito mio sarà quello, eventualmente, di esercitare una modalità creativa....beh, siceramente al<br />

momento sono un pò "tesa"....... non nel senso di fargli fare io delle cose ma di essere facilitatore nella<br />

fuoriuscita di tale creatività che da insana va condotta in uno stato di sanità.....ovviamente non sarei sola e io<br />

devo mettere metodo e contenuto....da qui si partirà con un programma di recupero su vari livelli.....lo<br />

psichiatra col quale ho anche parlato poco fa verificherà l'attendibilità delle mie conoscenze in ambito formativo<br />

nell'analisi transazionale......che è un pò diversa, come tecnica, rispetto quelle tradizionalmente intese.....che<br />

dire??? Ho lavorato tanto su queste cose ma l'enneagramma mi è ancora nuovo ed entro "a muso duro" in un<br />

contesto assai complesso ma....non è detto si faccia e certamente coinvolgerò chi ha maggiore esperienza di<br />

me. Come ti suona tutto questo? Ti ringrazio moltissimo per i consigli, tutti utilissimi. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 05/10/<strong>2005</strong><br />

22.48.41


Per Eleonora: come fai a rimanere fuori dal coinvolgimento dell'enneagramma per come tu lo descrivi? Sia<br />

chiaro che condivido l'idea e sono certa sia utile MA, mi dicono, il rapporto psicoterapeuta/paziente entra in<br />

maglie molto profonde.... Lo dico perchè ho una amica psicologa e mi spiegava che ha un pò abbandonato, o<br />

meglio diluito, l'applicazione dell'enneagramma perchè talvolta la poneva in uno stato di rischio giudicante. Cioè<br />

lei sostiene che l'enneagramma è un metodo molto deciso e determinante e, sempre a suo dire, limitativo o<br />

addirittura riduttivo in alcune valutazioni. Lei sostiene che, talvolta e non sempre, le capitava di arrivare a<br />

conclusioni o di trovarsi a condizionare situazioni....ovviamente è possibile che lei stessa fosse in difficoltà ma<br />

so esser persona esperta e non di primo pelo....che ne pensi? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 05/10/<strong>2005</strong><br />

23.35.19<br />

Beh! Il Counseling non è una psicoterapia, questa, infatti, è di pertinenza dello psicoterapeuta (anche se per<br />

molti aspetti vi possono essere delle somiglianze). Nella psicoterapia si mette mano alla ristrutturazione della<br />

personalità e questo, necessariamente, comporta tempi lunghi e una profonda relazione tra i due partner:<br />

psicoterapeuta e cliente. Nel counseling, invece, non si ristruttura niente, si aiuta semplicemente la persona a<br />

risolvere il problema che in quel preciso momenti si trova ad affrontare. Anche qui si aiuta la persona a<br />

consapevolizzare delle cose di sé, così come, necessariamente, è indispensabile la fiducia e l'intimità nella<br />

relazione counselor-cliente. Ma i tempi sono molto più brevi. Il counseling non tratta le patologie ma solamente<br />

i "problemi". Comunque, rispetto a ciò che dicevi, alle difficoltà vissute dalla tua amica nella relazione<br />

terapeutica, queste sono cose che sappiamo, sulle quali i miei docenti hanno insistito molto, ad esempio<br />

"proiezioni personali", "controtransfert". E' per questo motivo che chi fa un lavoro del genere, dovrebbe<br />

continuamente lavorare su di sè, attraverso psicoterapie personali, e, soprattutto, dovrebbe sottoporre<br />

costantemente il proprio lavoro alla supervisione di un altro psicoterapeuta, in particolar modo quando sorgono<br />

problematiche come quelle vissute dalla tua amica. Perls parlava di un punto zero per indicare il luogo emotivo<br />

entro il quale doveva posizionarsi il terapeuta nei confronti del cliente al fine di evitare proprio quello che è<br />

capitato alla tua amica. Spero di essere stata chiara. Ciao. Eleonora<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 06/10/<strong>2005</strong> 8.47.48<br />

Sei stata chiarissima, Eleonora e condivido pienamente tutto quello che hai affermato. Nell'avvio e nella<br />

esplorazione della attività di naturopata uno dei temi da affrontare è proprio quello della onestà intellettuale<br />

verso il cliente che si esprime da un lato nella conoscenza profonda di quello che mi appartiene e quello che<br />

devo lasciare ad altri (in termini di responsabilità verso il cliente) dall'altro è fino a che punto arrivare, quali<br />

nuove e diverse iniziztive perseguire, come interpretare questa professione secondo la mia visuale, visto poi<br />

che a questa preparazione professionale si aggiungono le esperienze e le conoscenze già acquisite a livello<br />

personale. Una bella e interessante prospettiva e sfida. Ti abbraccio. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Antonio Barbato del 06/10/<strong>2005</strong><br />

23.14.31<br />

Perchè opinioni così rigorose sull'uso dell'<strong>Enneagramma</strong> come utile strumento per indirizzare una terapia??<br />

L'<strong>Enneagramma</strong> è uno strumento e, come tutti gli strumenti, può essere usato con perizia od imperizia, può<br />

fare cose buone o disastri. Negli anni 2000 e 2001 ho tenuto dei corsi di <strong>Enneagramma</strong>, presso università<br />

pubbliche e private, rivolti a specializzandi in psichiatria ed a psicologi in via di formazione (Grilletta ha<br />

partecipato ad uno di essi). Alcuni di loro hanno trovato molto utile l'uso di uno strumento che ti indirizza verso<br />

il "cuore" del problema del paziente e l'hanno usato, altri, all'opposto, hanno ritenuto che non offrisse più<br />

informazioni di altri sistemi di classificazione, come il Myers Briggs, e hanno ritenuto di non usarlo. Non vedo in<br />

che modo possa influire sulla relazione terapeutica più di un contro transfert negativo del terapeuta.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 06/10/<strong>2005</strong> 23.32.41<br />

forse in termini di giudizio... credo che una adeguata preparazione professionale nn possa prescindere dal<br />

curare oltre il sapere ed il saper fare anche ( mi si permetta ...soprattutto ma sl come inciso) l essere.<br />

l'enneagramma, più di altre metodologie operative che orientano l'intervento di operatori sociali credo possa<br />

prestarsi per gli elementi di conoscenza che fornisce a creare situazioni di ... "giudizio". secondo me ( ma credo<br />

sia solo ignoranza la mia)l 'utente deve essere aiutato a trovare il proprio enneatipo ( se si decide di utilizzare<br />

l'approccio) e l'operatore sociale ( mi allontano dalla specialista che conosco solo per collaborazioni)<br />

accompagnare la scoperta. nn lo vedo molto come strumento utilizzato solo dall operatore... ma cn l'utente luce<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong> 9.49.23<br />

Sono molto d'accordo con quanto dice Luce. Non è l'enneagramma in se ma chi lo usa, come lo usa e per che<br />

fine lo usa. Sono convinta che chi entra nell'enneagramma per servirsene poi nella terapia, più del 50% delle<br />

volte, abusa di tale strumento in maniera esageratamente normativa e, talvolta, anche un pò autoritaria. Sto<br />

leggendo un pò di cose e la cosa che continuo a notare è come l'autore esprime quel determinato concetto<br />

secondo la propria visuale di partenza, dettata dal proprio ennea tipo. Un libro scritto da un 6 dice, spesso, altre<br />

cose rispetto a un libro scritto da un 3 su quel dato ennea tipo...sono le proiezioni dell'autore e questo ci sta ma


l'importante è saperlo, averne consapevolezza l'autore e, nei limiti del possibile, consapevolezza il lettore. Molti<br />

tra quelli che "esercitano" l'enneagramma lo vivono, forse inconsciamente, come uno strumento di potere<br />

perchè, in parte, godono del fatto di sentirsi personalmente rafforzati come conseguenza alla padronanza che<br />

acquisiscono.. Mi sento di affermare che, dopo tanto lavoro contro il giudizio osservato in altri ambiti, primi fra<br />

tutti quelli con tendenze olistiche reali (e non new age, sia chiaro) frequentando il mondo dell'enneagramma,<br />

noto violenti stati giudicanti. Per questo è necessario leggere molti testi, anche in contraddizione fra essi,<br />

rispettarli tutti e semmai trovare un apropria chiave di lettura e interpretazione che è, secondo me, il<br />

veroobiettivo ch el'enneagramma ti chiede di portare avanti. Ultimo da dire.....il proprio ennea tipo solo il<br />

soggetto può arrivare a coglierlo e nessuno ha il diritto e il dovere di contrastarlo, semmai può fungere da<br />

facilitatore, da trainer, da docente. Questo lo si capisce molto bene dal fatto che dentro la propria anima, il<br />

proprio corpo, il proprio intelletto e il proprio ci sta solo chi ci vive dentro. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Utente Ospite del 07/10/<strong>2005</strong><br />

9.58.23<br />

Per Luce e Eleonora (ma per chiunque volesse essere d'aiuto). Cosa ne pensate di uno psichiatra di un<br />

penitenziario che sembra voler progettare un percorso evolutivo per i giovani e al telefono mi ribadisce, per la<br />

seconda volta, di avere estrazione freudiana e non conoscendo l'analisi transazionale, deve andare a cercarsi un<br />

pò di informazioni? Però mi chiama ogni tre ore e mi chiede un sacco di cose come avesse paura ma attrazione<br />

agli argomenti che gli pongo? Come la vedete la cosa? La psicologa con la quale sono in contatto sostiene che è<br />

un suo stil emolto conservator, molto diffidente ma poi quando decide che si fida si apre totalmente. A parte<br />

comprender l'ennea tipo di qusto signore.....ma come vi suona quello che afferma? Vi abbraccio forte. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong> 9.59.11<br />

Scusate ero io..Ero "uscita" un attimo. Buona giornata. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong><br />

10.38.50<br />

Meli sono in parte, ma solo in parte, d'accordo con te. Sul fatto che non esista una "ortodossia"<br />

dell'<strong>Enneagramma</strong>, e che molti autori di libri facciano più opera di Proiezione, che di descrizione oggettiva di<br />

certi comportamenti, non c'è dubbio. Su queste cose ha scritto un articolo molto meditato Tom Condon che,<br />

essendo tu associata, puoi trovare sul primo numero della rivista. Puoi accettare il mio suggerimento di<br />

leggerlo? Credo che troverai conferma a molte delle cose che dici. Il problema che tu e Luce evidenziavate sul<br />

"giudizio", è frutto di una reale immaturità e NON comprensione delle leggi dell'<strong>Enneagramma</strong> da parte di chi lo<br />

esercita, anche se è un insegnante che esercita da molti anni. La prima legge dell'<strong>Enneagramma</strong> afferma,<br />

infatti, che tutti i tipi sono uguali perché equidistanti dal centro; una metafora per affermare che non c'è una<br />

posizione di qualcuno che sia migliore o peggiore di quella di un altro. Un insegnante immaturo può sentirsi<br />

rafforzato dalla sua conoscenza dell'<strong>Enneagramma</strong>, così come un serial killer può sentirsi Dio perchè sente di<br />

esercitare un potere assoluto sulla sua vittima. In ambedue i casi (ed aldilà delle differenze drammatiche nelle<br />

conseguenze qi queste posizioni), si tratta di "veli" dell'ego che tolgono solo chiarezza all'intelletto di chi li<br />

esercita. Per questo motivo sarebbe opportuno ricordare che, prima di insegnare, chiunque dovrebbe avere<br />

almeno fatto una profonda esperienza del lavoro almeno con la Virtù dell'Umiltà e della Equanimità. Detto<br />

questo, è ovvio che la frase relativa all'identificazione dell'ennea tipo fatta SOLO dal soggetto stesso, non mi<br />

trova d'accordo. Estremizzando quello che tu hai detto, si dovrebbe, ad esempio, ritenere vero che un<br />

megalomane allucinatorio che afferma di essere Cristo e di combattere ogni giorno con infiniti diavoli, dica il<br />

vero. Io affermo che il miglior modo per comprendere quale sia il tipo di una persona è quello del principio di<br />

realtà, filosoficamente inteso. Se, cioè, la percezione individuale di una identificazione trova conferma nella<br />

osservazione approfondita di numerosi altri che conoscono bene la materia, essa è fondata. Quando ho scritto il<br />

post sul decalogo degli errori da non commettere con l'<strong>Enneagramma</strong>, intendevo riferirmi a questo. Alcune<br />

passioni non accettano di vedersi per quello che realmente sono, perchè lo shock del riconoscimento dei propri<br />

nuclei psico esistenziali sarebbe troppo intenso. Bisogna rispettare queste posizioni sempre e comunque, ma<br />

non essere accondiscendenti verso di esse. In altre parole, non bisogna costringere la persona ad accettare il<br />

punto di vista di un altro, ma tenergli davanti agli occhi lo specchio ogni volta che può essere utile. All'inizio<br />

dell'apprendimento dell'<strong>Enneagramma</strong> un neofita tende a volerne sapere sempre di più, a leggere quanto più<br />

può, a cercare di farsi delle proprie opinioni ingerendo quanto più materiale è possibile. Questo è un processo<br />

normale in cui tutti siamo passati, ma può provocare una solenne "indigestione", ed un attitudine a scegliere fra<br />

le varie posizioni non quello che è vero, ma quello che più ci piace. Una persona esperta e che è passata per<br />

questa fase, può solo cercare di dire "attento, stai ingerendo troppo, così c'è solo il rischio che vomiti e che<br />

rimarrai con l'acidità di stomaco", ma, per l'altra persona, questa posizione può apparire solo un gesto<br />

autoritario e di potere. La Conoscenza non fa mai male, ma, come anche tu dicevi, può essere abusata, può<br />

produrre anche degli asini indottrinati che pensano di essere aquile. La differenza fra le due posizioni si<br />

esperienza, non si capisce con la mente. D'altra parte, come dice un famoso detto Sufi, "La moneta falsa esiste<br />

perché, da qualche parte, esiste quella vera". Il Capitano<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong><br />

12.08.50


Capitano, condivido quanto tu affermi ma, come ben sai, siamo tutti fatti di carne. La differenza è che se sbagli<br />

un intervento chirurgico a cuore aperto puoi trovarti con la vita di un essere umano spezzata nel giudizio della<br />

tua coscienza. Questo per dire, in altrettanta maniera estrema, che dipende di cosa si parla. La psicoterapia<br />

entra nelle maglie profonde della personalità e può fare danni irrepabili. Ricordo la mamma psicanalista, di un<br />

mio caro amico, che ebbe il primo paziente ricoverato in ospedale perchè tentò il suicidio dopo la prima<br />

seduta....per fortuna non morì ma in analisi poi ci andò anche lei, comprensibilmente. Per quanto riguarda<br />

l'ingordigia dell'assorbimento di conoscenze capisco il tuo punto di vista e lo condivido. Dipende dal livello di<br />

maturità dell'individuo e dalle conoscenze precedenti che porta nel proprio bagaglio culturare, formativo,<br />

accademico e esperenziale. Sul fatto di farci da specchio l'un l'altro sono altrettanto d'accordo. L'importante è<br />

avere davanti a se almeno l'immagine di chi si parla sufficientemente chiara. Vedo che stai meglio. Buona<br />

giornata. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong><br />

15.30.14<br />

Cara Melindina, se non l'aveva spinto esplicitamente lei al suicidio, quella tua amica psicologa avrebbe dovuto<br />

chiedersi, come mi pare abbia fatto, che cosa dentro di lei la portava a ritenersi in grado con un solo incontro,<br />

di poter "salvare" un altro deciso all'auto distruzione. In quanto all'ingordigia di conoscenze, non ci sono se o<br />

ma (non vorrei giocare con te una partita di PNSM Transazionale!), la bulimia di qualunque genere provoca,<br />

dopo un poco, solo vomito, nausea e disgusto del "prodotto" che hai ingerito troppo rapidamente.<br />

Effettivamente stò un po' meglio e sono smanioso di togliermi dalle scatole questi fastidiosi sintomi influenzali,<br />

anche perché debbo partire. Buon fine settimana anche a te, mia combattiva Melina dell'Eden.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong><br />

16.49.18<br />

Vuoi qualche consiglio naturopatico?...per l'influenza intendo! Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong><br />

17.03.51<br />

Ovviamente si! Aspetto la tua gentile e-mail. Antonio<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 07/10/<strong>2005</strong> 20.46.29<br />

sai melinda. il penitenziario è una struttura molto rigida dove gli interventi interni spesso anche se dovrebbero<br />

mirare al reinserimento sociale in realtà soffrono dello "stato detentivo". rispetto allo pschiatra credo sia<br />

importante prima di qualsiasi progetto integrato intendersi sul linguaggio e dopo sulla finalità. e chiarirvi bene<br />

l'ambito di intervento. in genere in una struttura penitenz si lavoro nell'ambito della prevenz terziaria ma mi<br />

sembra che quello che tu proponi ( ho attivato l intuito da 4) si muova più in un orientamento di prevenzione<br />

primaria ( imparare da se stessi qualcosa di se). posso solo dirti che approcci diversi per essere integrati hanno<br />

bisogno di intendersi sia sui contenuti ma anche cn quello che "resta sotto il tavolo", il nn espresso. cerca di<br />

cogliere se è un bisogno di fidarsi o proprio una difficoltà ad entrare in un ottica diversa dalla sua. fagli<br />

comprendere la tua prospettiva prima del progetto. la tua chiave di lettura e come tu intendi l analisi<br />

transazionale ( credo che quando si sposa una teoria la si fonde sempre cn il proprio pensier e la si rinnova...).<br />

fai un pò..prassi-teoria- prassi. luce... credo sarà un successo. ( sempre quell'intuito...)<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 07/10/<strong>2005</strong><br />

20.50.21<br />

Sono completamente d'accordo con te, Antonio. Qui non si tratta dell'utilizzo dell'enneagramma o meno (nella<br />

relazione d'aiuto). Come tu affermi, l'enneagramma è uno strumento così come infiniti altri strumenti. Allora,<br />

scusate, non dovrebbero nemmeno esistere gli psicologi, psicanalisti, psichiatri o qualsiasi altro professionista<br />

dell'aiuto. Ciascuno di loro utilizza tecniche, convinzioni e visioni della vita. La storia di ognuno di loro, a<br />

cominciare da Freud, Jung, Adler ecc. ci racconta che la loro esperienza personale di vita è alla base dei loro<br />

studi e delle loro convinzioni e metodi professionali. E credo che questi signori hanno ampliato le prospettive di<br />

vita delle persone, non le hanno certamente ristrette. Qualsiasi tecnica o strumento può essere utilizzato male<br />

così come può essere usato eccellentemente per il benessere della persona. Il problema sta nella maturità e<br />

nella crescita psicologica, umana ed anche spirituale della persona che li utilizza. Personalmente, tendo a non<br />

parlarne subito con le persone che vengono a chiedermi aiuto. Anche se, a volte, intuisco abbastanza presto il<br />

loro enneatipo, continuo ad osservare e ad ascoltare per essere sicura che non mi sto sbagliando. Una volta che<br />

la situazione mi è chiara davvero, cerco di far consapevolizzare alla persona il meccanismo abituale che sta alla<br />

base del problema che l'ha condotta da me. E questo avviene sempre in base a ciò che la persona mi "porta",<br />

non in base a ciò che penso io. Quando poi la persona ha risolto il proprio problema e si avvicina la conclusione<br />

del rapporto tra noi, allora le parlo dell'enneagramma (ma solo a chi mi rendo conto che ha voglia di crescere),<br />

le consiglio un libro o le presto uno dei miei. Ogni volta che la persona mi chiede di dirle che tipo è, rispondo<br />

che se glie lo dico non l'aiuto e che deve riconoscersi da sola perchè già in questo riconoscersi è già un primo<br />

passo verso la propria crescita. E succede sempre che (dopo che già non ci vediamo più) mi telefonano e mi


dicono: "Sai, Eleonora, sono un... " E alcuni di loro stanno approfondendo sul serio. A proposito! La maggior<br />

parte delle persone che vengono da me sono 4! E sono davvero belle persone! Peccato che "analizzano" troppo<br />

i sentimenti! Li sezionano al microscopio e per forza di cose, prima o poi ci trovano qualche capello. Così si<br />

convincono che è meglio buttare tutto il piatto. Vi abbraccio. Eleonora<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 20.54.23<br />

Ele sei stata perfetta, e concordo in pieno su tutto...per quello che vale visto che io non svolgo questo tipo di<br />

lavoro. Ti abbraccio...<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong><br />

21.02.53<br />

Eleonora. Sono contenta che tu sia così consapevole di quello che fai. Una curiosità che tanti 4 vengano da<br />

te..Su cosa si basa questo contatto? Quante volte ti è capitato di scoprire di aver sbagliato e, nel caso sia<br />

capitato, come ti sei sentita?Ti ringrazio sin d'ora per le rispsote che ti sentirai di dare. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 07/10/<strong>2005</strong><br />

21.04.49<br />

Vale, eccome, Sirenella! Mi hai dato un feed-back sul fatto che sono riuscita ad essere chiara. Un abbraccio<br />

anche a te. Ele<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong><br />

21.28.56<br />

Ops. Scusate. Non so cosa succede, ho fatto una sintesi incomprensibile e mi si è spento il pc. Volevo chiedere,<br />

Eleonora, che riflessione hai potuto trarre dal fatto che hai spesso pazienti 4? Hai riscontro positivo o non<br />

rispetto al tipo di empatia che in partenza hai notato? Se tu riuscissi a descrivere questo sono certa sarebbe di<br />

grande utilità a molti. E' interessante questo tuo dono finale dell'enneagramma al tuo paziente. E quando poi<br />

scopri che è emerso un aspetto nuovo o diverso lo valuti come traformazione della persona o come? Bacioni.<br />

Per oggi è tutto. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong><br />

21.30.55<br />

Per Luce. Grazie....ci stavo pensando ma tu mi hai davvero illuminata..proverò a seguire questa strada, sento<br />

che è la chiave giusta....certo poteva capitarmi qualcosa di più facile!!! Mannaggia. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 07/10/<strong>2005</strong><br />

23.04.42<br />

Cara Melinda, andiamo per ordine. Sulla questione dello psichiatra, al posto suo, io mi comporterei quasi allo<br />

stesso modo. Se non conosco una cosa, prima di applicarla o farla applicare la voglio conoscere. Il fatto che ti<br />

telefoni spesso per farti domande, forse significa proprio che vuole saperne di più, che lo hai incuriosito. Per<br />

quanto riguarda il mio lavoro di counseling, posso dirti che, proprio perchè ci vado cauta nel classificare<br />

l'enneatipo della persona, alla fine riscontro che non mi sbaglio mai, o almeno, non è mai successo fino ad ora.<br />

Però, devi anche sapere che non ho chissà quanti clienti. E' solamente da due anni che svolgo questa<br />

professione e neanche a tempo pieno. Diciamo che sino ad ora sono stati una ventina, esclusi i gruppi che<br />

organizzo e conduco insieme ad una mia amica, counselor anch'essa. Per quanto riguarda la domanda sui 4 e<br />

l'empatia iniziale, scusami ma non ho capito cosa vuoi sapere. Mi rifaresti la domanda?. Baci. Ele<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 08/10/<strong>2005</strong> 10.44.04<br />

ciao melinda. ho riletto il post che riguarda l'amico psichiatra. sempre perchè molto legata al mio frankl, quale<br />

significato mettete dentro progetto sul percorso evolutivo dei giovani"? quali gli obiettivi per i destinatari ( sn<br />

dell'area penale giusto?)? e quale utilità per il loro percorso di crescita? oltre la tipologia e la modalità di<br />

esecuzione del reato riesci ad avere notizie anche sulla storia di vita dei ragazzi? potrebbe essere utile per<br />

trovare un punto di congiunzione e coinvolgimento per le tematiche che affronti e confronti cn loro. ai pensato<br />

ad utilizzo di metodi attivi? scusami mi sn lasciata andare a troppi interrogativi... ( chissà forse nn voglio farmi<br />

delle domande io... :-) ) myra<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 08/10/<strong>2005</strong><br />

15.11.44<br />

Per Eleonora. Si condivido anch'io il fatto che mi vengano fatte domande anche perchè, diciamola tutta. E' la<br />

prima occasione che affronto in una veste professionale nuova e diversa. Attingo energie e capacità dal mio<br />

ruolo abituale ma su questo mi muovo con umiltà, difficoltà....è un pò tutto diverso e probabilmente si sente.


Sono però molto motivata e determinata sugli argomenti che mi stanno a cuore da sempre e finalmente con i<br />

vari studi negli anni, laterali alla professione proincipale, forse qualcosa finalmente si muove. Per l'empatia con i<br />

4, la domanda è: hai riflettuto sul fatto che i tuoi pazienti (se non ho capito male) siano quasi sempre dei<br />

4?....Sono sinceramente attratta e curiosa da questi fatti che accadono e quindi sondavo una tua eventuale<br />

analisi su questo. Ti abbraccio. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 08/10/<strong>2005</strong><br />

15.17.06<br />

Cara Luce. Sei fantastica, sei generosa e molto, molto attenta....davvero grazie..sei foriera di grande aiuto..<br />

Non sono ancora arrivata fin li....per ora tutto è nato in maniera spontanea. Ho da incontrare questo psichiatra,<br />

se deciderà di farlo, nei prossimi 15 giorni....solo li potrò capire come ragionano, cosa pensano, cosa cercano e<br />

cosa si aspettano. La psicologa e lo psichiatra sono molto diversi e la psicologa spera nel mio aiuto per<br />

progettare qualcosa di interessante. Poichè, come dicevo, sono i miei primi passi e certamente non in un<br />

ambiente facile, per me sarebbe già un successo riuscire a capire e magari pensare a un progetto che magari<br />

poi non decolla...sarebbe già una buona palestra. Non vi nascondo che l'ambiente un pò mi spaventa...e forse<br />

anche un pò questo psichiatra. Sento un ambiente degenerato nella sua complessità e che cervca la luce ma<br />

forse non la vede....ma "luce",....posso essere io la luce????? Forse è meglio se faccio chiamare te?. Cosa ne<br />

dici? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 08/10/<strong>2005</strong> 19.45.40<br />

è solo un ambiente "chiuso", stai tranquilla ma cn tante "finestre"... i ragazzi quando li conoscerai sn talmente<br />

"ricchi" che insegneranno moltissimo... l'unico vero progetto possibile? ascoltare cosa pensano. di sè, di quello<br />

che vivono. cosa significa per loro. aiutarli a scoprire il loro personale significato dell'esperienza e<br />

nell'esperienza." ascoltare cosa pensano" e nn proporre un operatore che ha sempre da dire o sa dire.<br />

chiedergli di farti vedere il mondo con i loro occhi. la loro prospettiva. nulla è scontato. nello stesso mondo (<br />

istituto che sia) viviamo mondi diversi perchè diverso è il modo di percepire. purtroppo sn molto abituati a<br />

sentirsi dire cosa nn si fa e cosa si fa ( sia nella norma che "contro norma"). obiettivo finale? la scelta. dare ai<br />

ragazzi dei parametri di valutazione perchè ( in ogni caso) siano protagonisti della loro scelta e soprattutto che<br />

hanno sempre una scelta. che sappiano di fronte ad un bivio il significato delle indicazioni e verso quale sentiero<br />

si avviano. "vivere il significato dell esperienza". strumenti? gioco. perchè nel gioco si è nella realtà ma ci si<br />

sente liberi di esprimersi... abbatte qualche barriera. ti avviso dolce melinda, è più facile parlare cn i ragazzi che<br />

cn gli operatori. questi ultimi si che sn testardi!!!!! l'operatore...luce !!!!!<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 08/10/<strong>2005</strong><br />

21.33.14<br />

Cara Luce, apprezzo molto ciò che scrivi sul modo di entrare in contatto con questi ragazzi. E, allargando il<br />

discorso, sono convinta che questo sarebbe il modo giusto per entrare in contatto con ogni persona al mondo.<br />

Ti abbraccio. Ele<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 08/10/<strong>2005</strong><br />

22.05.54<br />

Cara Melinda, alcune mie care amiche sono 4. L'ultimo mio grande amore è stato un 4. Tra i miei clienti, molti 4<br />

mi coinvolgono particolarmente. Personalmente, ho un ottimo feeling mentale con i 4, li trovo profondi,<br />

intelligenti e con una smania di vivere che, anche se caotica, è sempre stimolante anche per la mia crescita. Nel<br />

lavoro di counseling, la relazione con un 4 diventa quasi subito profonda e intensa; sono perspicaci e hanno<br />

voglia di conoscersi. I problemi che mi "portano" sono sempre sentimentali, sofferenze d'amore, anche se,<br />

molto spesso, sono loro stessi che creano le condizioni di tali sofferenze. Penso che il motivo per il quale molti 4<br />

siano venuti al counseling sia da ricercare, oltre che nelle loro sofferenze sentimentali, anche nel loro reale<br />

desiderio di conoscersi e di sondare il mistero di se stessi. Ti abbraccio. Ele<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

19.17.43<br />

L'enneagramma, come qualsiasi strumento, può essere usato bene o male. Chi lo usa è un insegnante che, a<br />

sua volta, appartiene a una base enneatipica. Questa base, oltre agli automatismi connessi, comporta un filtro,<br />

soprattutto se non c'è piena consapevolezza. Questo è uno dei motivi per cui, come dice Melinda, è importante<br />

chiedersi a quale filtro il discente è sottoposto dal suo insegnante. Inoltre, come dice anche Hudson, non è mai<br />

opportuno da parte dell'insegnante dire: tu sei un 1 o un 3 o un 4 e non un 2 o viceversa. In primo luogo<br />

perchè ci si può sbagliare, in secondo luogo perchè esiste una dignità e una resistenza da parte della persona<br />

che deve essere accuratamente considerata. Quindi per me un insegnante non deve mai dire a che tipo si<br />

appartiene, ma solo guidare o consigliare e soprattutto far meditare. Meglio un autoriconoscimento sbagliato<br />

che un eteroriconoscimento esatto. E poi, come dicono i sufi, c'è sempre tempo, modo e luogo. Alla base<br />

dell'enneagramma psicologico ci deve essere quindi sempre l'autoriconoscimento e questo è fondamentale, poi,<br />

per rendere questo strumento realmente scientifico. By the way, consideravo le autodenunce di insegnanti


stranieri di enneagramma. Sentite un po': Ichazo 6, Palmer 6, Condon 6, Riso 5, Hudson 5, Naranjo 5 Rohr 1.<br />

Curioso, no? Ne conoscete altri? E in Italia?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Claudio Garibaldi del 09/10/<strong>2005</strong><br />

20.31.54<br />

Ciao Maurizio, grazie per gli auguri. Che io sappia, dato che l'ho conosciuto personalmente, Riso è un 4...<br />

comunque curiose lo stesso le appartenenze a tipi tosti, ma non tanto, perchè li accomuna, penso, la rigorosità.<br />

Ciao Claudio<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

20.43.30<br />

Bravo! Questo è uno dei punti che volevo toccare, infatti. Però in un libro lui dice di essere un 5. E lo stesso<br />

Hudson. A me sembra un 4 ma lui riferisce di essere un 5. Anche questo non è curioso?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 20.54.53<br />

Interessante questa discussione...Ho ascoltato Don Riso descriversi nell'enneatipo 4. Credo il punto in comune<br />

che hanno i "punti bassi" del grafico sia il profondo senso di mancanza, quello che porta alla ricerca. I "punti in<br />

alto" sono in un certo senso "più soddisfatti" e sono quelli che meno provano il senso di vuoto da colmare, sono<br />

più affacendati nel rifutare od accare la realtà che nell'esplorare cosa la realtà sia davvero. Comunque...anche<br />

io faccio media...:-)<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 20.56.25<br />

"accare": leggi "accettare" :-)<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

21.03.15<br />

Esatto! Ma questo costituisce un filtro dell'enneagramma. A quando un bell'insegnante 9 o 2 o 3? E come<br />

insegnerebbero? Continuo il mio gioco: La Webb si denuncia come 8. E poi un 8 americano è veramente come<br />

un 8 italiano?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 21.21.26<br />

Cosa significa che costruisce un filtro? Che se la maggioranza degli insegnanti "viene dal basso" è<br />

statisticamente data importanza a determinate cose piuttoto che ad altre? Credo che ognuno si specializzi in<br />

qualcosa...che dici? Sandra Maitri è un due, Ginger Lapid-Bogda anche, con ala tre, ed entrambe sono ottime<br />

insegnanti. Ho anche avuto una stupenda insegnante spirituale di enneagramma che è un nove. Andrew Cohen<br />

è uno. La differenza non la trovo nel filtro che avviene nell'insegnamento, se ho capito che significa è inevitabile<br />

solo per il fatto che non esistono due persone uguali che possano insegnare nello stesso modo, bensì nell'essere<br />

innovativi che caratterizza i ricercatori.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

21.39.39<br />

Si. Intendo proprio questo. Che a certe cose vengono date più importanza a seconda della base dell'insegnante.<br />

E che qualche tipologia possa risultare più antipatica o simpatica perchè tale risulta a chi stila il libro o a chi<br />

insegna. Cioè che esiste un filtro all'insegnamento e che questo filtro sia stato ignorato o non troppo studiato<br />

fino ad ora. Quindi è ancor più importante per questo essere cauti nell'assegnare l'enneatipo alla gente. Che<br />

non è importante assegnare l'enneatipo ma dare informazioni e connotazioni perchè uno ci arrivi per conto suo<br />

il più possibile. Del resto questo è quello che succede in ambito psicologico. E l'adeguamento dell'enneagramma<br />

a questa cautela scientifica lo renderebbe anche più comprensibile a chi oggi lo osteggia apertamente o<br />

cripticamente.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 21.43.55<br />

sono totalmente fortemente concorde con te. Abbasso le etichette. maura<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

21.46.51


Evviva! Una sorella nel movimento! E poi, ma siamo proprio sicuri che la stessa autodenuncia dell'insegnante<br />

sia completamente sincera?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 21.55.57<br />

sincera credo di si, nel senso che non in mala fede. Conosco un paio di insegnanti che si dichiarano con orgoglio<br />

di un certo enneatipo e che sono evidentemente , secondo io mio filtro, di un altro...ma che fare...magari io<br />

stessa mi sto mentendo o non riesco a vedermi. p.s. Era una vita che non chattavo....<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

22.02.43<br />

esattissimo! E' proprio questo il punto!!! Naturalmente sono in buona fede! Adesso facciamo un'ipotesi: Dopo 7<br />

anni di insegnamento un 4 scopre di essere un 3 oppure un 5 scopre di essere un 4. Quanti sarebbero gli<br />

insegnanti così sinceri di ammetterlo ai loro allievi?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maura Amelia Bonanno del<br />

09/10/<strong>2005</strong> 22.09.26<br />

Quelli veri. Gli altri sono votati alla lenta estizione dopo una fiammata di gloria. Credo che la luce esista<br />

assieme all'ombra, che sia necessario il lavoro dell'ombra, e che la luce sia comunque sempre luce e che brilli.<br />

Cerchiamo di essere fra coloro che brillano non di luce riflessa..che ne dici?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

22.19.14<br />

Come non essere d'accordo con te? Certo che sì! Ma sulla fiammata di gloria avrei qualche perplessità. Per<br />

quattro buoni motivi: 1) quanto più si diventa importanti quanto più si rischia di sporcarsi le mani. 2) le<br />

fiammate di gloria possono durare SOLO 40-50 anni. 3) quanto più ci si dichiara e si è secchi nel definire gli<br />

altri, quanto è più difficile tornare indietro. 4) si può sempre impazzire e non sempre ti mettono in manicomio<br />

(vedi Bush)<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.21.44<br />

solo Bush???? io di esempi ne avrei a palate!!! comunque io credo che chi studia con attenzione l'enneagramma<br />

tende piano piano ad accorgersi se un insegnante mente a se stesso o agli altri....che diamine...per quanto<br />

tempo un 3 puo' spacciarsi per qualcos'altro? dico il 3 giusto per fare un'esempio...prima o poi le maschere<br />

calano...e a volte quando cascano fanno un gran bel botto...<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

22.34.30<br />

Non sarei così sicuro. Al di là del botto che ci interessa poco, il problema è che le basi dell'enneagramma sono<br />

in movimento perpetuo. Uno può interpretare un ruolo ed esserne un altro, con le ali, le frecce, i nodi di<br />

opposizione e quant'altro! E poi attenzione: l'insegnante è in BUONA FEDE. Lui potrebbe anche non<br />

accorgersene mai (mentre se ne accorgono gli altri!) Altro motivo perchè quello che conti veramente è<br />

l'autoriconoscimento e non l'eteroriconoscimento. Cioè il riconoscimento che ognuno fa per se stesso (pur con<br />

l'aiuto del docente, s'intende) e rifiutare le etichette che gli altri ti appioppano.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.40.23<br />

A questo punto io mi chiedo una cosa. State parlando di insegnanti che dopo magari 7 anni di studi e<br />

insegnamento si accorgono di essersi riconosciuti nell'enneatipo sbagliato...che tutto questo accada in buona<br />

fede, e va bene, ci credo, ma semplicemente...com'e' possibile? L'autoriconoscimento e' appunto un<br />

meccanismo profondo e intimo, e nessuno puo' costringerti, studiare e insegnare l'enneagramma e provare un<br />

clik dopo cosi' tanti anni....mi da la sensazione che nel frattempo si sia opposta solo resistenza, una menzogna<br />

a se stessi che dura cosi' tanto, non so, e' tragico, mi sgomenta questa cosa....come puoi guidare gli altri con<br />

l'insegnamento se tu stesso non sai dove stai andando?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

22.57.49<br />

Il mondo è fatto da ciechi che conducono ciechi. Pazzi che conducono il mondo. Molte persone ricche di carisma,<br />

la maggior parte dei generatori di sette, sono solo dei sociopatici. Eroi tribali come Danton, Khomeini erano<br />

gente fuori di testa. Ma sono celebrati come grandi uomini, martiri. Poi ci sono gli altri. Cerchiamo di essere gli<br />

altri. Ma anche di essere consapevoli di quello che succede. Di praticare l'attenzione. E poi ci sono anche quelli<br />

che erano in buona fede, poi si accorgono dell'errore ma mantengono il loro ruolo, prigionieri di se stessi. In


tutti i campi.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 23.00.30<br />

Caro nonno semola...allora per fortuna che io sotto il mio braccio porto sempre il vaso di<br />

Pandora....effettivamente c'e' poco da stare allegri!<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

23.19.32<br />

facciamo come il colibrì della favoletta sufi che durante l'incendio della foresta andò a pigliare una goccia<br />

d'acqua nel mare col suo piccolo beccuccio e lo lasciò cadere sul fuoco. Gli altri uccelli lo presero in giro: quanta<br />

fatica inutile! ma lui rispose: io faccio quello che posso.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 23.24.08<br />

Questa favoletta e' bellissima...e me ne vado a ninna adesso, facendo un piccolo inchino, piccolo perche' la mia<br />

coda non consente movimenti bruschi...e vi ringrazio per questa stimolante chiacchierata. Sognero' cose belle<br />

di sicuro...sapendo che quello che conta, e' fare quello che si puo'...(qualcuno mi aveva detto gia' qualcosa di<br />

simile :-)..) dolce notte a tutti.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong><br />

23.29.12<br />

Io credo che anche se un insegnante, in buona fede o no, si è raccontato una frottola, è un problema suo.<br />

Questo non impedisce alle persone di autoriconoscersi e di fare un lavoro serio su di sé. Certo, però, che può<br />

anche capitare che ci riconosciamo in un enneatipo perchè, magari in quel periodo ti senti più in un certo modo<br />

anzichè in un altro. Durante i primi approcci con l'enneagramma, ricordo che, leggendo Enneatype Structures,<br />

mi riconobbi immediatamente nel 5. In seguito, facendo un esercizio ad un seminario, riconobbi in me tutti i<br />

tratti del 4 che gli appartenenti a questo tipo avevano scritto su un foglio. L'unica cosa che mi convinse di non<br />

appartenervi fu il modo caotico col quale tutti i 4 del gruppo comunicavano tra loro. Ed inoltre, io non<br />

esprimevo facilmente le emozioni. Oggi mi sento quasi a metà: 4 e mezzo o 5 meno meno. ele<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong><br />

23.34.45<br />

Esatto. L'importante è il lavoro su di sè. Se una persona è ben strutturata anche se avrà un pessimo insegnante<br />

arriverà egualmente all'autoriconoscimento autentico. Ma se la persona fosse invece un po' fragile? Questo è il<br />

pericolo di un insegnante che può renderlo dipendente da lui e su termini falsati.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong><br />

21.55.56<br />

Io credo che siamo fatti di tante parti e di altrettanti ingredienti. Credo che se ci facciamo coinvolgere<br />

profondamente e intimamente dalle esperienze, queste ci cambiano. Credo che se riusciamo ad accogliere<br />

queste trasformazioni, il nostro punto di vista può cambiare e cambiando, questi cambia la nostra prospettiva.<br />

Ognuno di noi è cambiato, a periodi alternati e secondo profondi codici interni, in determinati appuntamenti ai<br />

quali la propria vita ci ha chiamati. Se certi nodi si risolvono, se certi traumi si superano, se certe tragedie<br />

divengono ricordi consolidanti nella propria formazione, ecco che si può scoprire che l'abbandono, che ci ha<br />

deturpato le viscere per anni, altro non era che la conseguenza, seppur inconscia, che ci si è andati a cercare<br />

come conseguenza stessa a una causa di un disprezzo profondo subito, disprezzo così profondo e così doloroso<br />

da non aver permesso al suo "padrone" di vederlo. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 10/10/<strong>2005</strong> 23.10.45<br />

Ciao Melinda, scusa ma sento la necessita' di puntualizzare una cosa, circa quanto dici. Qui si parla<br />

continuamente, di guardarsi dentro, di superare traumi e dolori, si parla di cambiamenti ed evoluzioni. Io mi<br />

fermo a pensare, pero', che spesso cambiamento non significa necessariamente evoluzione. Noi cambiamo<br />

perche' dobbiamo per forza di cose (se vogliamo vivere) adattarci a cio' che ci accade. Dobbiamo sopravvivere,<br />

e questo ci costringe a doverci spiegare in qualche modo cio' che ci succede, e spesso si ha l'illusione di aver<br />

"superato" cio' che invece viene deformato a nostra immagine, per sopravvivenza, e poi archiviato<br />

illusoriamente come esperienza arricchente di crescita. Sopravvivere ad un dolore, e darci spiegazioni da soli,<br />

guardarci dentro e ascoltare solo la nostra voce, secondo me non e' sufficiente a cambiare davvero in maniera<br />

costruttiva. Io non credo all'autoanalisi, credo si, al fatto che sia importante ascoltarsi, ma non basta questo a<br />

renderci veramente consapevoli dei nostri limiti, di tutti quegli specchietti per le allodole che piazziamo strada<br />

facendo pur di "distrarci" da cio' che ci impoverisce e ci tiene incatenati al suolo. Il nostro punto di vista puo'<br />

cambiare, certo, ma a volte capita che questo cambiamento altro non sia che un nuovo condizionamento che ci<br />

rende piu' ciechi di prima. Credo che cosi' come sia importante l'ascolto di noi stessi, sia altrettanto importante


ascoltare persone capaci, o che ci amano, che possono vedere cose di noi, che a noi non sta proprio bene<br />

vedere. Questo non significa che chiunque, possa darci delle risposte alternative a quelle che ci siamo<br />

comodamente dati da soli e che siano veritiere e degne di nota, ma sono sicura che psicoterapeuti, sociologi o<br />

chiunque sia addentro alla materia "dell'animo umano" puo' darci degli indizi preziosi affinche' non si finisca col<br />

raccontarcela da soli. Noi tendiamo a ricadere sistematicamente nei nostri schemi comportamentali, e quando ci<br />

illudiamo di essere cambiati, talvolta, non abbiamo fatto altro che prendere strade traverse per fare la stessa<br />

medesima cosa. Non e' facile cambiare in meglio. Non e' facile progredire. Non e' facile vedersi davvero con<br />

tutte le profonde e intime miserie. Non e' facile anzi, quasi impossibile, farlo da soli. Quante volte accogliamo<br />

davvero le trasformazioni alle quali ci obbliga la vita con gli altri?? Quante volte siamo davvero onesti con noi<br />

stessi e diciamo, ecco, questa cosa che faccio non va, devo cambiare. Quante volte siamo veramente disposti a<br />

lasciarci mettere sottosopra da quei traumatici e inevitabili cambiamenti che vengono dalla conoscenza intima e<br />

profonda con altri esseri umani? Io ho la sensazione che il piu' delle volte, passiamo il nostro tempo a difenderci<br />

dai cambiamenti, e a sopravvivere alle tragedie.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong><br />

23.22.32<br />

Non lo so Sirenella. Non sento contraddizioni tra il tuo dire e il mio. E non so se queste tu volessi evidenziare.<br />

Io non so cosa facciano gli altri ma credo che sopravvivere alle tragedie non sia una strada per cambiare ma<br />

per radicarsi nelle proprie trappole. E sono assolutamente d'accordo che l'autoanalisi rischi di essere lo specchio<br />

dell'ovvietà. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 10/10/<strong>2005</strong><br />

23.41.21<br />

Cara Sirenella, in questo momento, mi sa che l'ala 5 col sua scetticismo abbia preso il sopravvento. Però, credo<br />

che tu abbia messo l'accento su una questione importantissima. Almeno per me. Infatti, credo che corrisponda<br />

al vero il fatto che è difficilissimo fare tutto da soli. La nostra mente, il nostro ego è abilissimo nel risolvere<br />

sempre le cose a suo vantaggio. Anche quando crediamo che lo abbiamo messo al tappeto, eccolo che lo<br />

ritroviamo più ringalluzzito che mai. Per vederci bene abbiamo bisogno degli altri, senza gli altri non sapremmo<br />

mai chi siamo davvero. Ci sono in noi tanti automatismi che scambiamo per istinto e per spontaneità. Per<br />

questo io credo che un maestro sia importante, perchè lui vede di noi ciò che da soli non potremmo mai vedere,<br />

dal momento che siamo immersi completamente nel falso meccanismo. E perchè, avendo gìà fatto la strada per<br />

uscirne fuori, ce la può indicare. C'è una scuola, in Italia ( che fa capo al Gold del quale ho parlato in qualche<br />

altro post) e che sto frequentando da due anni, che lavora molto intensamente proprio su questi aspetti. I<br />

"corsi" sono on-line, anche se l'obiettivo è quello di incontrarsi il più possibile dal vivo. Ci si incontra in chat e si<br />

lavora sia a livello teorico che con esercizi pratici. Sia ben chiaro che non sto pubblicizzando nulla, sto solo<br />

riferendo che si tratta di un buon strumento di lavoro per la consapevolezza di sè. Chi vuole può dare<br />

un'acchiata al sito... non ricordo esattamente la denominazione, comunque, basta cercare: Bardoworks.<br />

Ultimamente, sto un po' allentando, comunque, mi è stato molto utile. Ciao. Eleonora<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 10/10/<strong>2005</strong> 23.52.07<br />

Andro' a curiosare quanto prima allora, e ti faccio sapere! Grazie per l'informazione. In ogni caso, il mio era solo<br />

un monito, destinato a tutti, e prima ancora a me stessa, che quando si dice...io ho fatto questo, io ho capito<br />

quest'altro, io ho superato tot esperienze....il piu' delle volte, ce la stiamo raccontando. La mia ala 5 che mi fa<br />

parlare cosi'? Forse...ma ben venga un po' di lucida diffidenza, a noi sognatori che finiamo col voler sempre<br />

sentire le favole della buonanotte. Un bacione...<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 11/10/<strong>2005</strong><br />

0.27.45<br />

C'era una volta una bellissima principessa che un giorno (a causa di un maleficio di una strega cattiva) si punse<br />

con un fuso e si addormentò e con lei tutti coloro che vivevano nel castello. Dormirono tutti per cento anni. Ma<br />

un giorno un principe giovane e bello, con un semplice bacio svegliò la principessa e con lei si svegliarono anche<br />

tutti i suoi familiari. Chiaramente, i due giovani si sposarono e tutti vissero, per sempre, felici e contenti.<br />

Qualcuno dice che la bella addormentata rappresenta l'umanità addormentata e che il principe sia il nostro vero<br />

Sé. Sogni d'oro, Sirenella.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

17.05.08<br />

Mi permetto di consigliare un libro. Il critico interiore di Hal e Sidra Stone I due autori sono i fondatori della<br />

tecnica del "dialogo delle voci" che prsonalmente trovo incredibilmente utile e affascinante. Il libro aiuta a<br />

entrare in contatto,appunto, con questa nostra parte interna. E' già la seconda fonte che cito, cosa che di solito<br />

non amo fare, mi sa che si è attivata una bella connessione freccia verso il 6. Stasera gran bango caldo con<br />

musica orientale di sottofondo, luci basse candele colorate e olii essenziali così dormo definitivamente come la<br />

bella umanità di cui sopra. Melinda


R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong><br />

20.22.10<br />

Grazie, Melinda per l'indicazione del libro. ciao<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

22.23.56<br />

Ciao Ele. Ho fatto tutto quello che ho scritto. Più cioccolato fondente e una bevuta di torcolato del<br />

2003....Insomma una vera goduria.Ho anche mangiato a lume di candela e con della bella musica in sottofondo.<br />

Stasera è la prima volta in 11 mesi che sento di stare completamente in armoinia con me stessa da quando<br />

vivo sola....non mi pare male. Devo preoccuparmi? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong><br />

22.33.36<br />

Assolutamente no! Vedrai che ci prenderai sempre più gusto...fino a quando...una bella sera ti ritoverai a<br />

condividere questa armonia con...sì, con chi non avresti mai immaginato! Te lo auguro. A proposito! Tra poco<br />

l'Ariete andrà fortissimo. Smach! eleonora<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

22.51.57<br />

Tra poco l'ariete andrà fortissimo?.....Non ci posso credere!!!Di colito l'ariete va forte contro il muro....per<br />

assurdo potremmo dire che è il suo mestiere antico, quasi fosse il suo Karma! Per quanto riguarda il resto in<br />

questo momento, credimi, sono felice di questa aromonia...se qualcuno condividerà veramente e<br />

profondamente sarà il benvenuto. Ci sono amici e amiche che arrivano di tanto in tanto e stanno bene qui....ho<br />

un pò l'atteggiamento da gheisha...ma è come mi sento io poi che conta. Se queste persone lasciano un vuoto<br />

profondo c'è qualcosa che non va, in loro e in me. Stasera non ho questa sensazione....devo tenermela dentro<br />

bene e ascoltarla. Capisco che qualcosa sta davvero cambiando, adesso. E' la terza volta nella mia vita in cui mi<br />

ritrovo a vivere da sola. L'ultima volta è stato tanto, tanto tempo fa e poi ancora prima ero davvero poco più<br />

che un aadolescente. Sono stati, ogni volta, periodi lunghi ma mai sereni.Sarà l'età matura della<br />

consapevolezza? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.11.46<br />

sarà che ti vuoi bene....<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

23.17.41<br />

Sarà che mi voglio bene!...Certo che ne ho impiegato di tempo..... Ma non è mai troppo tardi. Speriamo si<br />

consolidi! Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.22.27<br />

diventerà amore.... quello vero!<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

23.25.04<br />

Cioè una sana e vera e coraggiosa e incredibile narcisista? Aiutoooooooooooooooooo! Luce, mi sa che devi<br />

timonare tu allora mi sento già insopportabile e non mi reggeresti! Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.29.42<br />

ma no.... solo rispetto per te. è il segreto dell armonia.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di luce del 12/10/<strong>2005</strong> 23.30.32<br />

e soffia cn me che.... quasi quasi resto senza fiato. ma nn sarebbe meglio gonfiare pallocini colorati?<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong><br />

23.32.02<br />

Vada per i palloncini colorati però prima scendiamo dalla barca o finiamo in secca! Melinda


R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 31/10/<strong>2005</strong><br />

0.29.05<br />

Di Frankl si narra un gustoso aneddoto. Non riusciva a determinare alcun miglioramento su un bambino<br />

balbuziente. Allora si creò una recita dove un personaggio era un bambino balbuziente e si chiese a quel<br />

particolare soggetto di interpretarlo. Il bambino non balbettava più. Lo spostamento dell'attenzione era efficace<br />

nella scomparsa del sintomo. Molti balbuzienti cantano benissimo. Mi chiedo se ogni tipologia abbia una<br />

particolare scotomizzazione riguardo alla realtà e una relativa capacità sommersa di spostamento<br />

dell'attenzione con conseguente "guarigione"<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 31/10/<strong>2005</strong> 21.33.39<br />

Scusa maurizio....ma cosa significa "scotomizzazione"???<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di maurizio cusani del 01/11/<strong>2005</strong><br />

0.15.24<br />

Ehm, sorry! scotoma significa buco nero. Cioè se scotomizzo un oggetto, significa che, pur vedendolo con gli<br />

occhi, non lo vedo con il cervello e quindi non ne posso diventare consapevole, quindi non lo vedo.<br />

Scotomizzare quindi significa apporre un filtro nero su una parte del mondo che quindi non passa al cervello e<br />

quindi non viene vista.<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong><br />

21.16.43<br />

Maurizio. Accidenti!...come si fa ad aiutarsi a identificare il proprio buco nero?....ha a che vedere con la propria<br />

maschera? Scusa ma la mia preparazione è umanistica e non scientifica e faccio un pò fatica a seguirti ma<br />

l'esempio del bambino balbuziente rende bene l'idea. Quindi devo identificare, metaforicamente parlando, la<br />

mia balbuzie?Non riesco a metterla a fuoco. Qualcuno ci riesce? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 23.22.44<br />

ah pensavo qualcosa del tipo "scotoma e gomorra"!!! pero' sempre di ehm...fori neri si parla!! vabbe' non voglio<br />

scadere...scherzo eh?? :-D io penso che spesso quello che non vediamo di noi e' cio' che di noi ci risulta<br />

insopportabile...come diceva marina la balbuzie di ciascuno di noi, solo che identificarla...eh beh...e' una<br />

parola!! Tu hai qualche suggerimento??<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Maurizio Cusani del 01/11/<strong>2005</strong><br />

23.44.49<br />

Sì, sì! E' come l'ombra di Jung. Jung dice (suppergiù): "se c'è qualcosa che non sopportate veramente in una<br />

persona, quella cosa è in voi!"<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong><br />

11.20.28<br />

No no. Jung non dice così. La propria ombra non è quello che non si sopporta nell'altro.....Eppoi. Ogni cosa è in<br />

noi e potrebbe, proprio al contrario, essere quel qualcosa che combattiamo eprchè si è in noi ma non è la<br />

nostra ombra ne la nostra predominanza. Invece ha a che fare con la nostra ferita e con il nostro dolore e allor<br />

apuò passare tramite un processo di proiezione (che non è essere quella cosa)!. Torniamo all'esempio della<br />

balbuzie che è "concreta" e per tutti richiamabile. Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong><br />

11.21.25<br />

Giuro che sto pensando alla mia balbuzie ma non la trovo. Qualcuno l'ha trovata? Melinda<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Sirenella del 02/11/<strong>2005</strong> 20.43.13<br />

IO non l'ho presa eh??? finiamola con questa storia che prendo sempre tutto, perche' questa volta te la sei<br />

persa da sola!! Piuttosto...hai visto da qualche parte la mia???<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong><br />

22.12.19<br />

Gli altri possono vedere meglio di noi stessi la nostra balbuzie. In alcuni gruppi di lavoro su di sé si usa fare<br />

anche questo tipo di lavoro. Gli amici possono esserci utili perchè, a volte (e neanche sempre) siamo disposti ad


ascoltare ciò che essi hanno da raccontare su di noi. Con gli estranei può essere più difficile anche perchè<br />

essendo quasi tutto proiezione, possono, appunto, proiettare ciò che appartiene a loro. E questo, purtroppo,<br />

accade quasi sempre. baci<br />

R: V.frankl: logoterapia ed enneagramma. possibile integrazione di Marina Mele del 03/11/<strong>2005</strong><br />

10.34.01<br />

La mia più cara amica mi dice spesso: cara marina tu hai la forza di sentire, vedere e pensare. Il problema è<br />

che quando poi pensi non c'è appello vista la tua lucidità che fa tremare il miglior chirurgo e allora tu stessa stai<br />

nel sentire per prendere tempo e darti il tempo di mettere a regime cuore e testa che hanno velocità diverse.<br />

La testa è fin troppo veloce nel vedere quello che è ma poi tu col cuore non ce la fai e allora scendi negli inferi e<br />

poi ti perdi.....il vantaggio è che poi la testa conclude con maggior consapevolezza e integrazione quello che già<br />

sapeva ma che doveva essere vissuto e sperimentato (gioito e sofferto). Lo svantaggio è che perdi in velocità e,<br />

spesso, intellettualemnte ti annoi (da qui la ricerca e lo studio eterno come processo di stimolo e di vita e<br />

nutrimento al mio cervello che si "annoia"). Credo questo sia molto vero e credo abbia a che fare con la mia<br />

balbuzie. Credo anche che abbia molto a che fare col 3. Come vi suona? Melinda<br />

Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Ho letto, tra le righe, l'interessante scambio sul "vendere". E' un argomento che mi sta molto a cuore e verrei<br />

meno a un dovere quasi deontologico se non me ne prendessi cura poichè, appunto, questo sta nella mia<br />

esperienze professionali. Vi chiedo scusa se non tratterò l'argomento adesso poichè la giornata è stata tale da<br />

non consentirmi la giusta concentrazione che voglio dedicare all'argomento in se e a voi con tutta l'attenzione<br />

del caso. Inoltre stasera non leggo risposte e mi piacerebbe invece avere un minimo scambio. Invito però, chi<br />

volesse e ne avesse voglia, a riflettere, in tutta serenità, innanzi tutto su questa parola: vendere che, di per se,<br />

non è una parola cattiva e non desidero venga scambiata con altre tipo: imbroglio. Per questo vi invito,<br />

appunto, a riflettere su cosa voi, ogni giorno, "vendete"...durante lo scorrere del tempo e non strettamente<br />

legato a un prezzo economico o a uno scambio "mercantile" cioè di "commercio". E a cosa, ogni giorno, voi<br />

"svendete".... Chi vende per professione spesso fa di questo uno strumento non buono (come chiunque nel<br />

prorpio ambito professionale ma anche personale), ma altrettanto spesso, chi vende per professione ne fa<br />

un'arte di consapevolezza e di scambio adulto.....vi sembra impossibile? Vi fa schifo? Ve la sentite di parlarne?<br />

Io me la sento e sono serena....Spesso i migliori sono quelli che hanno repulsione eppoi si sa, nella nostra<br />

educazione il vendere era sentito spesso come un lato spregevole ........vogliamo provare a sfatare questo mito<br />

o ad affrontare questo mostro? Io me la sento...ma non senza di voi......non mi serve! Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 10/10/<strong>2005</strong> 23.45.20<br />

Io francamente trovo che voler "vendere" qualcosa a qualcuno sia insano. Penso che sia molto piu' sano voler<br />

comperare, ottenere, conquistare, che non vendere. Quando vado a fare la spesa detesto chi mi propone<br />

assaggini di salamini, prosciuttini, bibbiette, best sellers, sete e ricami. Preferisco lasciare alla mia personale<br />

curiosita' e alla mia natura, la scelta di cose nuove e cose conosciute. Per quanto mi riguarda chiunque abbia<br />

un'attivita' dovrebbe semplicemente esporre in maniera seducente la propria mercanzia, ma dovrebbe essere<br />

muto per natura. L'eloquente seduzione dei fatti, e l'oro del silenzio in bocca! I muti dietro ai banconi, lasciamo<br />

parlare i prodotti. Se poi si vuol parlare di idee, il concetto peggiora ancora di piu'. Un'idea, un credo, un<br />

pensiero, non si possono vendere a chi non vuole ascoltare. Chi desidera ascoltare verra' a chiedere, e' sempre<br />

cosi'...non il contrario. Lo so, sono perversa in questo mio modo di vedere il mondo e saro' odiata da chiunque<br />

tenti di vendere qualcosa, ma non ci posso fare nulla, come venditrice che ha dovuto scoprire parecchie<br />

"scuole" di pensiero per lavorare, sono sempre piu' convinta che vendere, sia una pessima idea! Da bambina<br />

immaginavo di avere un negozio di abbigliamento, mi piaceva molto il rumore degli abiti da imbustare, quel<br />

leggero sfiorare di banconi quando si apre una maglia e la si stende....voila'...nel pieno del suo splendore! Ma<br />

era sempre l'immagine di me che "illustrava" o "mostrava" su richiesta del cliente e non l'immagine di me che<br />

convinceva qualcuno che "quello" scaldabagno/caffettiera/termosifone/aspirapolvere e' proprio il sogno della<br />

sua vita solo che non lo sa! La bottega odorosa, mi piace, quella in cui la gente entra perche' e' incuriosta, e<br />

acquista solo se vuole....vabbe' verro' massacrata e lapidata a suon di brochure da tutti i venditori del<br />

forum..!!! C'e' troppo di cui si crede di aver bisogno, e ancora di piu' di cui in realta', non si ha affatto bisogno...<br />

ed e' per questo che si deve imparare a vendere, anche idee urlate al di sopra di teste frettolose e<br />

distratte...che devo fare la penso cosi'..vendere serve a distrarre le persone abbastanza da fargli acquistare cio'<br />

di cui non hanno bisogno, perche' se ne avessero davvero avuto bisogno sarebbero andate a comperarselo da<br />

sole, senza che qualcuno sentisse la necessita' impellente di suggerirglielo! Sto peggiorando....mi fermo qui!<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 23.50.26<br />

Non verrai lapidata, Sirenella. Certamente non da me. Ti chiedo solo tempo per rispondere perchè sto crollando<br />

da questa giornata.Hai detto un sacco di cose interessanti e sono convinta tu abbia una stoffa molto raffinata<br />

nelle tue capacità di "scambiare" ma credimi non è un tentativo di seduzione e spero tu mi creda. Ti abbraccio e<br />

grazie di aver risposto. Melinda


R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 11/10/<strong>2005</strong> 0.14.35<br />

Ahi! Stasera Sirenella si trova proprio nella fase della rivendicazione. :-) Sei forte, Sire. Bella l'idea dei venditori<br />

muti! Anch'io detesto chi mi ferma nel supermercato (tra l'altro si va sempre di corsa) per il famoso assaggino.<br />

Non ho mai voluto degustare perchè trovo la cosa ridicola e di pessimo gusto. E poi penso: "Vedi che cosa sono<br />

costretti a fare per guadagnarsi la pagnotta!". Ma penso la stessa cosa anche di chi fa certe pubblicità<br />

televisive. Però...però... a riflettere bene su ciò che Melinda ci invita ad osservare... il discorso cambia. E' vero,<br />

quante volte ci vendiamo o ci svendiamo? Soprattutto, sul lavoro, a me capita di vendermi, anche se a modo<br />

mio, chiaramente. Ormai, il mio capo si rivolge a me spesso per sbrigare delle cose perchè sa che da me avrà<br />

un lavoro fatto bene, preciso, attento ai minimi dettagli. E chi glie le ha fatte vedere queste mie qualità? Io. Ci<br />

sono poi momenti nei quali mi svendo come ad esempio, quando compiaccio o quando mi sento in difficoltà a<br />

chiedere ciò che mi spetta. Beh! per il momento mi fermo qui, ma sicuramente continueremo a parlarne. L'input<br />

è stimolante. Buonanotte<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di magamaghina del 11/10/<strong>2005</strong> 1.04.17<br />

anche io sono una di quelle che si incanta a guardare tutte quelle vetrine cincischellate dico io....cioe' piene di<br />

un'atmosfera magica, ne osservo prima il quadretto iniziale , poi i piccoli particolari...e poi ancora cio' che mi<br />

piace davvero.quello che mi intriga piu' di tutto e' l'atmosfera che si crea intorno ad alcuni prodotti...vedete mai<br />

vetrine di negozi di gastronomia ? espongono le cose piu' buone e ben preparate, decorate con particolari<br />

insoliti, con quelle tovagliette che mi ricordano casa...la vendita in queòl caso si svolge all'esterno del<br />

negozio...e i panifici??? comprerei di tutto....come la moglie di Fantozzi che tradiva il marito con il panettiere e<br />

riempiva ogni stipetto.sono in accordo con sirenella quando dice che i venditori "a tutti i costi" ti infastidiscono<br />

piu' delle mosche...un buon venditore dovrebbe cercare di capire realmente il suo cliente di cosa ha bisogno o<br />

quantomeno cosa voglia comprare, e soprattutto deve essre cortese, sorridente e disponibile.anche il disocorso<br />

dello svendere e' interessante, ma mi riservo di dirvi la mia...a mente piu' fresca.baci a tutte<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 11/10/<strong>2005</strong> 12.14.10<br />

Si Ele, sono arrabbiata con la vita, si vede cosi' tanto? Sopportatemi, sempre meglio che cadere nel<br />

disorientamento piu' totale, divento depressa e insostenibile. Quello che tu dici circa il "vendere" la propria<br />

immagine, il proprio talento, la propria professionalita' sul lavoro, ma anche con gli amici se ad esempio ci<br />

proponiamo come persone serie, discrete, affidabili...io lo capisco. Non posso dire che non sia di fatto, un<br />

vendere se stessi (o meglio l'immagine di noi), cosi' come ci capita di doverci "svendere" in situazioni in cui ci<br />

sentiamo incapaci di reagire diversamente, anche se sappiamo che c'e' un altro modo, troppo lontano pero' da<br />

noi. Il punto e', che quando il tuo capo ti affida un lavoro, e tu dici di avergli venduto una certa immagine di te,<br />

e' vero anche che quel lavoro poi "di fatto" tu lo svolgi cosi' come gli hai detto durante la tua "propaganda". Se<br />

cosi' non e' alla lunga nessun capo ci crede piu', e vieni silurata senza nessuno scrupolo. Quindi piu' che una<br />

vendita e' una seduzione, una promessa, io sono qui, sono fatta cosi', posso offrirti questo in cambio di uno<br />

stipendio, mettimi alla prova e vedrai. Ci proponiamo offrendo all'altro la liberta' di crederci o meno. Ci<br />

mettiamo in vetrina, ma e' sempre chi compra che sceglie alla fine. Per questo io parlo di negozi che lascino<br />

parlare i prodotti, e commessi muti e silenti, che non cerchino di farti vedere un fagiolo come se fosse un<br />

solitario da portare al dito!! Un fagiolo e' un fagiolo, e se voglio fagioli, posso decidere se comperarli belli bruni,<br />

bianchi di spagna, borlotti insomma posso farmi tentare da cio' che e' esposto, ma non imbonire da un<br />

venditore che me lo spaccia per una pepita! Per quanto riguarda lo svendere beh sono d'accordo con<br />

magamaghina, e' un argomento che si apre a ventaglio su molte altre riflessioni...e ci penso ancora un po',<br />

perche' adesso sono in fase di rivendicazione e di svendermi non ho molta voglia :-) :-) baci.....<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 16.50.38<br />

Potenziali clienti diversi, potenziali acquirenti diversi. Vendere è insito nell'animo umano ma non ce ne<br />

rendiamo conto. Provate a pensare cosa mettete in gioco quando una cosa, un lavoro, una person adavvero vi<br />

interessa e cosa invece fate quando davvero non ne potete più e volete distrarre l'attenzione!. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 16.55.22<br />

Ad esempio. Siete più clienti da supermercato, mercato o negozio? Facciamo un gioco e vi garantisco che non è<br />

banale. Provate a descrivere il vostro negozio ideale. Come dovrebbe essere, cosa dovrebbe vendere,<br />

descrivete come vi carttura la merce in vista....lasciate perdere i paragoni. Dite quello che è nei vostri desideri.<br />

Anche a briglia sciolte in totale libertà. Vi garantisco che scopriremo un sacco di cose fantastiche. Già ce ne<br />

sono un pò qui sopra ma vorrei ci arricchissimo un pò di più. Avete voglia? Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong> 21.31.43<br />

Solo un 3 (?!) poteva consigliare un gioco così! :-) E vada per il gioco! Premetto che il mio negozio ideale è<br />

quello in cui si vendono tutti quegli oggetti, mobili, vestiti ecc. orientali, che siano indiani, cinesi, marocchini,<br />

poco importa. No, a dir la verità prediligo quelli indiani. Mi piace l'oggettistica particolare, tutte quelle cose che<br />

non sono utili ma un po' misteriose, che rimandano ad atmosfere intime e calde, tappeti, portaincensi, stoffe di


colore viola, sculture piccole ed eleganti (non quelle di Budda, per intenderci) veli colorati e cose simili. Detto<br />

questo, e ritornando alla "necessità" di fare la spesa, siccome non amo girare per negozi, preferisco il grande<br />

supermercato, quello in cui trovi tutto, ma proprio tutto quello che ti serve, dai fazzolettini di carta alla coperta,<br />

ai prodotti alimentari. Così esco una sola volta. baci. eleonora<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 22.08.21<br />

Fantastico....qualcun altro? Claudio.....io so che tu la spesa la fai.<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di maurizio cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.31.01<br />

A me piacciono i mercati. Pieni di oggetti, colori, sapori e odori. Persone che urlano le loro tiritere in dialetti<br />

diversi. Sorprese. Tanti visi, espressioni, occhi che vanno e vengono. Soprattutto i mercati ricchi di cose buone<br />

da mangiare. Le olive di vari generi in quei secchioni bianchi, i venditori di formaggi che ti fanno assaggiare i<br />

loro prodotti. Anche i mercatini di antiquariato, le marchez du pouce ecc. E' grave?<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Maurizio Cusani del 24/10/<strong>2005</strong> 10.37.09<br />

Marina, è grave??????<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 24/10/<strong>2005</strong> 16.01.25<br />

Nulla è grave. perchè poi dovrebbe esserlo? Sto raccogliendo un pò di indicazioni e mi piacerebbe ricevere<br />

l'opinione anche di altri.....vi sento acquirenti curiosi. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 24/10/<strong>2005</strong> 16.03.45<br />

E sul concetto di "svendita"...qualcuno ha qualche esempio da fare? Melinda....scusate, sono in fuga! Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Laura del 24/10/<strong>2005</strong> 16.43.12<br />

Il mio negozio ideale? Prima di tutto non è un supermercato! Odio mia madre quando ci va e torna con buste su<br />

buste di cose che stanno per scadere, che sono scadute, fondamentalmente che sono inutili e presto saranno<br />

gettate. Odio me quando faccio lo stesso. Odio la FNAC che è un triste supermercato di cultura dove non si<br />

capisce neanche cosa puoi volere e se lo sai non lo trovi. Amo il mio libraio (che però ha una bancarella davanti<br />

alla scuola Vanvitelli-NA) che ha letto tutti i libri e che mi guarda, mi parla e mi consiglia sempre bene. Nel<br />

comprare e nel vendere preferisco i rapporti fiduciari, quelli dove al primo posto c'è lo scambio umano, la<br />

sensazione che si prova, il contatto spirituale (vi sembra eccessivo?). Eppure la festa con il mio compagno era<br />

eandare a fare la spesa, spesso proprio al supermercato e quelle volte amavo anche quelli, dimentica del resto.<br />

L'unica cosa che tentavo di fare era non farmi prendere dal consumismo e devo dire che lui mi aiutava molto.<br />

Era una festa perchè era il momento in cui ci occupavamo di noi e della nostra casa e, facendo provviste, era<br />

implicata fortemente l'idea di progetto e di futuro. Quando mi vendo? Non so, credo spesso, ma lo faccio in<br />

modo strano. Sono un po' il venditore muto, un po' quello burlone, quello che depista per "tastare" la volontà e<br />

l'esigenza del cliente. Per quanto strano vi appaia, garantisco che non è manipolazione, ma un mio modo per<br />

rassicurarmi (sempre Uno sessuale sono). Quando mi svendo? Spesso, forse troppo. Di certo quando ci sono in<br />

ballo le esigenze o i sentimenti... lì forse mi regalo... :-)<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di magamaghina del 24/10/<strong>2005</strong> 22.21.52<br />

cara laura, e' proprio vero che fare la spesa in due e' megl che one!!! e' un imortante momento di condivisione<br />

della vita e lo capisco.magari si scelgono insieme i cibi da cucinare, un frutto invece di un altro....io pero' ho<br />

sempre avuto un problema di disorientamento al supermercato. come una sorta di crisi di panico per la quale<br />

mi ritrovo con il carrello tra le mani, lo sguardo fisso sugli scaffali, ma spesso rimango li' per un tempo<br />

lunghissimo in catalessi e non riesco a capire cosa devo prendere. ho provato anche con la lista, ma nulla....ho<br />

la tentazione di fuggire....di correre e lasciare il carrello nel negozio per scappare fuori....qualcuno sa spiegarmi<br />

cosa mi accade???baci<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 21.43.14<br />

Manca ancora qualcuno all'appello! Posso sperare in un intervento a cura di chi ancora non ha avuto tempo di<br />

farlo? Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Neottolemo del 25/10/<strong>2005</strong> 21.54.28<br />

Vediamo un pò...a me ad esempio piace molto andare alla Feltrinelli (per chi non la conoscesse, un luogo ove<br />

vengono venduti libri d'ogni genere, musica e film, dove si può tranquillamente leggere stando su una<br />

rilassante poltrona direttamente nel negozio) mi piacciono i negozi rilassanti, dove nulla è di corsa, poi, sono


nella fase dell'"adorazione della lettura" quindi mi appassiona molto passeggiare tra quegli immensi scaffali ove<br />

poter vedere sfilare milioni di titoli di libri...ovviamente, non perchè io sia fraccomodo!!! se il libro piace si<br />

compra, non è che vai ogni giorno lì a leggerti un libro senza acquistare nulla (Eh!!?!!).. Magari, anche una<br />

biblioteca o un negozio di libri, enorme pieno di colori..quel profumo delle pagine che ogni libro possiede, uno<br />

diverso dall'altro...davvero stupendo..Naturalmente senza esclusione di cibo ;-) Alberto.<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 22.56.23<br />

Neottolemo. Sono estasiata. Sirenella ma non è che ci siamo incontrate nella vita passata anzichè in quella<br />

futura? Neottolemo/Alberto, io adoro andare alla Feltrinelli. L'odore dei libri mi fa impazzire. Anch'io mi siedo e<br />

dopo un pò qualcuno comincia a chiaccherare con me perchè le poltrone sono strategiche e allora ci sono quelle<br />

della zona gialli, psicologia, viaggi e quindi ci si racconta qualcosa......talvolta vado con mio figlio al sabato dopo<br />

la scuola e ce la godiamo come pazzi (tranne quando si passa alla cassa)....ovviamente di rado ma...che<br />

goduria e poi andarsi a cercare quei cd di musica importata assolutamente diversa da tutte le altre e scoprire<br />

nuovi talenti musicali ancora sconosciuti per poi sentirli passare dopo mesi in radio? (Montecarlo of course).......<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 25/10/<strong>2005</strong> 23.43.59<br />

Cara Marina, io credo che non ci sia quasi nulla di cosi' bello quanto l'odore dei libri intonsi. Credo che sia<br />

battibile solo dall'odore dei pastelli, quando...in quell'attimo di indecisione, ci si chiede quale tinta scegliere e la<br />

mano scivola sulla superficie liscia dei legnetti arcobaleno, odorosi di liberta' e colori....e poi mentre corri sul<br />

foglio, metti le ali alla tua fantasia :-)<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 26/10/<strong>2005</strong> 8.18.40<br />

Si, si è così.......anche se so solo disegnare in piena fantasia e con i colori ma non in maniera tecnica...che<br />

bello..disegnare mi ricorda tanto mia madre! Baci. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 26/10/<strong>2005</strong> 23.04.33<br />

Anch'io adoro andare alla Feltrinelli e spulciare con calma tra tantissimi libri. Li comperei tutti! Acc... uno più<br />

interessante dell'altro. Le mie sezioni preferite sono quelle di psicologia e di spiritualità.Però...però...quanto vi<br />

invidio! A Salerno non ci sono poltrone!<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 26/10/<strong>2005</strong> 23.09.34<br />

Ragazze mi sa che Feltrinelli fino ad oggi si e' mantenuto grazie a noi tutti eh??? Povere le altre librerie! A me<br />

pero' piace anche bighellonare tra le bancarelle di libri....certe volte ho trovato chicche che nessuno aveva<br />

piu'... :-) mi conforta sapere che nonostante lo sviluppo tecnologico, la televisione, i reality show, pippo baudo<br />

e mike buongiorno, l'odore di un libro abbia sempre il suo imperdibile fascino!<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 26/10/<strong>2005</strong> 23.15.09<br />

L'odore di un libro è come uno scalino di un vecchio palazzo! Vive di un passato che non si vede ma si<br />

respira...Ah se le case potessero parlare! Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 9.25.55<br />

Insomma, Marina, volevi parlare di libri... come mai ci hai chiesto le tanto insistentemente di esprimere il<br />

nostro pensare e sentire rispetto al compare e vendere?<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 10.06.20<br />

No no. volevo parlare di vendere e svendere......comprare è già un concetto differente. Sul vendere e svendere<br />

pochissimi hanno detto. allora poi siamo passati a un gioco del negozio ed è venuto fuori qualcosa....... poi sono<br />

arrivati i libri che "vestono" questi concetti vissuti in maniera "spregevole" con ingredienti di cultura e quindi<br />

"passano" più facilmente! Dal mio punto di vista siamo un pò fermi al palo! E non ho l'abitudine di forzare<br />

....ma ovviamente se hai una insoddisfazione o una aspettativa che ti pare disattesa esprimi più chiaramente<br />

per aiutarmi a capire e vedrò di risponderti. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Lauretta\Tenerona del 27/10/<strong>2005</strong> 16.49.04<br />

Marina, scusa se sono stata frettolosa, ma andavo di corsa. Hai ragione, la domanda era vendere e svendere,<br />

me ne sono accorta appena chiuso il pc... Comunque ho detto la mia in merito e anch'io sono partita dai libri...<br />

In realtà cercavo di riportare l'argomento all'origine perchè sto partecipando a questa discussione per capire<br />

dove vuoi andare a parare. Ho avuto l'impressione che tu abbia posto questo spunto con uno scopo e mi<br />

divertirebbe capire quale. L'argomento è molto intrigante, ma per me ci sono ancora pochi elementi... Hai


agione a "stuzzicarci" per farci partecipare più attivamente, vediamo che esce, ma commenta di più, così<br />

capisco meglio... :-) A presto<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 21.23.57<br />

Cara Laura, stuzzicare è divertente e lo posso fare e anche volentieri. Non ho uno scopo preciso e poi ve ne è<br />

poca. In ogni caso, e questo non è legato al tema in se, mi dispiace veder gestire un tema solo sotto un lato<br />

perchè credo che qualunque agomento abbia sempre almeno due facce della famosa medaglia. Così come altri<br />

di noi intervengono su cose che sanno, o ritengono di sapere, o ancora hanno a cuore io ho sentito la necessità<br />

di "entrare" su un modo di diffondere alcune notizie e invitavo a riflettere......da qui si è presa una certa strada<br />

per istinto e io non mi sono opposta e semmai cercato di facilitare ...lo stesso il dibattito stenta...non si entra in<br />

gioco, forse terreno scivoloso e allora......perchè forzare. Vuol dire che il tutto è andato un pò esaurendosi.<br />

Peccato ma pazienza! Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 21.25.13<br />

...e poi ve ne è poca......forse, di voglia reale di parlare di questo.......<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 28/10/<strong>2005</strong> 12.58.56<br />

Ciao, Melinda. Voglio continuare a parlarti del mio "svendermi". Infatti, a causa di ciò, in questo momento il mio<br />

organismo non ha retto. Sto male a causa di un periodo di stress continuo e intenso: impegni su tutti i fronti,<br />

lavorativi, familiari, per cause giuste ecc. Il risultato è che ora sono a pezzi, sono ritornati vecchi disturbi che mi<br />

sembravano quietati; dovrò fare delle indagini mediche e...che Dio me la mandi buona! Ma perchè tutto questo!<br />

In parte, perchè voglio tenere tutto sotto controllo, in parte perchè voglio essere accettata e stimata da più<br />

persone possibili, soprattutto se si tratta dei "capi", in parte perchè non ho sempre il coraggio di dire di no.<br />

Insomma, mi sono resa conto che per essere accettata e rispettata mi sto scavando la fossa da sola. Anzi,<br />

rivedendo la mia vita mi sembra di non aver fatto altro in tutti questi anni. So perfettamente che non ne vale la<br />

pena, che il gioco non vale la candela, ma non riesco ad uscire da questo meccanismo autodistruttivo. Ma<br />

perchè è tanto importante il giudizio e l'accettazione degli altri? Non ne posso più. Ok, c'è dentro di me una<br />

bambina che non è stata amata nè rispettata dai suoi genitori; ma, cavolo! quando ne uscirò? Possibile che<br />

arriverò alla tomba ed anche sul letto di morte dovrò preoccuparmi di fare bella figura? Scusate lo sfogo. Hai,<br />

visto, melinda, fino a che punto riesco a "svendermi"? Un abbraccio. Eleonora<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 28/10/<strong>2005</strong> 13.57.43<br />

.....cause giuste......voglio tenere tutto sotto controllo............voglio essere accettata e<br />

stimata......"capi".......mi sto s-cavando la fossa da sola......meccanismo autodistruttivo.......amore e rispetto<br />

dai genitori......bella figura su come morire e su come apparire alla morte e agli altri..... Andiamo con ordine e<br />

forse non ti dirò nulla di nuovo ma vediamo se la mia sintesi istintiva data da quello che tu mi fai sentire<br />

(sintesi, in assoluta assenza di giudizio voglio rimarcarlo bene) aiuta a confermare quanto già sai: 1. rapporto<br />

con quella che tu riconosci l'autorità (genitori-capi); 2. essere tu l'autorità (il controllo); 3. controllo fino<br />

all'ultimo respiro che riscatti definitivamente la tua immagine su tutti i fronti. Condividi con me che siamo in<br />

presenza di una eredità totalizzante su questi concetti e quindi tu agisci come tramite che perpetua nel tempo<br />

questo "movimento" comportamentale? Lo svendere, in quello che affermi mi pare stia su due fronti: 1. sembra<br />

manchi una rivoluzoine di azione tra quello che hai preso dai genitori a quello che agisci verso gli altri,<br />

attraverso il controllo (lo so che magari ti fa incazzare sentirlo e leggerlo ma prova starci dentro un pò e dimmi<br />

come ti gira); 2. possiamo affermare che, in qualche modo, potresti sentire un pò di frustrazione perchè sei<br />

ancor ain difficoltà a muoverti su un copione diverso? Quanto sono lontana? Che sensazione provi nel leggere<br />

questo? Dillo sinceramente e poi fermami se ti disturba. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 28/10/<strong>2005</strong> 20.32.57<br />

infatti Eleonora...perche' invece non fai la matta, non dici di no, non canti a squarciagola, non ti vesti come<br />

cavolo ti pare....e impari l'esercizio piu' difficile del mondo?! Lasciati andare...quissu' di te trapela che sei una<br />

donna con gli airbag (bbeeeeppp) e noi non ti abbiamo mai vista e nemmeno hai mai fatto nulla per noi,<br />

secondo me chi non e' completamente scemo lo sa che sei in gamba, anche se la cosa sfugge al tuo controllo!<br />

Dai Ele...unisciti al coro di chi sa dire di no...di chi balla in braghe di smutande a casa con la musica a palla, ma<br />

che hai da perdere? La dignita'? La faccia? Il controllo? E quando li hai persi sei proprio cosi' sicura che<br />

caschera' il mondo e nessuno ti vorra' bene? O usi il tuo controllo perche' sei incavolata nera coi tuoi ma non sei<br />

riuscita a far di meglio che essere come loro? Oe' sono ambasciatrice di un pensiero non mi menare eh? Dai<br />

Ele...dai Ele...dici di no...allenati...e' facile!! Ele-o-no-ra Ele-o-no-ra!! ELE dici NO ORA...e' nel tuo nome vedi?<br />

Un nome...un destino :-) :-)<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Antonio Barbato del 28/10/<strong>2005</strong> 22.38.06<br />

Ele, e liberati dai sensi di colpa!! Sono quelli che ti costringono a non saper mai dire di no. Il problema non è<br />

nel fare troppe cose, se ci piacciono, ma nel non fare quello che ci fa piacere e nel cedere alle pretese degli


altri. Ti abbraccio forte; dammi notizie. Antonio<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 29/10/<strong>2005</strong> 17.29.52<br />

Grazie del sostegno. Molto veritiera la tua analisi, Melinda, e stai sicura che non mi disturba affatto. E' vero che<br />

spesso sono reattiva, ma è anche vero che altrettanto spesso, sono pronta ad accogliere la verità. E poi, sono<br />

sicura che gli altri possono vedere cose di me che io stessa non riesco a vedere. Quindi, le cose che dite<br />

possono solo aiutarmi. E, proprio per questo ringrazio anche te, Sirenella. Non sapevo di essere vista da lassù<br />

come un airbag. Ma davvero ho dato questa impressione?! Pensa, mi era sembrato di essermi "sbottonata"<br />

troppo! Mi sono pentita, ad esempio, di aver scritto cose, a volte, un po' lagnose o "supponenti": ogni tanto mi<br />

prende la fissa dei sermoni, alla Celentano. :) Sì, sto cavolo di controllo, mi sta proprio rovinando la vita.<br />

Antonio, a te grazie soprattutto per l'abbraccio forte; l'ho sentito davvero. E' così come dici. In quest'ultimo<br />

periodo sto cedendo troppo alle "pretese" degli altri (ambito familiare, soprattutto). E alla base c'è proprio quel<br />

senso di colpa di cui parli. Infatti, sento che debbo sacrificarmi io per aiutare e dare sostegno a più di un<br />

membro della mia famiglia, contemporaneamente. E questo, a discapito dei miei desideri e bisogni. Ma dov'è<br />

l'inghippo? perchè nonostante una ricerca ossessiva e tanto lavoro su di me, non riesco ad uscire dalla prigione?<br />

Dove sono completamente cieca e sorda? Un abbraccio forte anche a te. Ele<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Antonio Barbato del 29/10/<strong>2005</strong> 19.05.35<br />

Mia diletta Grilletta, sei stata per molti anni la mia allieva più continua eppoi, per motivi non imputibili a te, sei<br />

mancata alla parte del lavoro sulla Ferita Originaria. Per questo motivo mi sembri il fanciullo della poesia di<br />

Pascoli, Valentino, e come lui sei rimasta con i piedini al freddo e al gelo. Riprendi gli appunti sulla tua Ferita e<br />

capirai che nel circuito rifiuto/auto rifiuto/ colpevolizzazione del proprio rifiuto/ incapacità a dire di no/ c'è la<br />

chiave del tuo enigma. Visto che hai gradito l'abbraccio, ci aggiungo un bacio affettuoso. Antonio<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 30/10/<strong>2005</strong> 14.20.53<br />

Grazie, Antonio. Lavorerò su quanto mi dici. Te ne sono grata. Un bacione forte. Ele<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 30/10/<strong>2005</strong> 23.36.46<br />

A proposito di piedini al freddo e al gelo, anche la piccola fiammiferaia moriva per strada, con i piedini gelati.<br />

Questa fiaba ritorna con una eccezionale coincidenza di pochi giorni fa. Con i miei alunni stiamo lavorando sulla<br />

"fiaba moderna". Ho aperto il libro ed ho cercato la prima fiaba in versione moderna, si trattava proprio della<br />

"Piccola Fiammiferaia", chiaramente un po' modificata rispetto all'originale. Abbiamo parlato delle differenze tra<br />

le due versioni e fin qui tutto a posto. Il giorno seguente, un alunno ha portato in classe la versione originale e<br />

mi ha chiesto di leggerla. L'ho fatto e, arrivata a pochi righi dalla fine, ho pianto davanti ai miei bambini. Il<br />

giorno seguente ho riletto la stessa fiaba nell'altra classe (lavoro su due classi), e credevo di essere preparata<br />

al fatto che ad un certo punto potesse cogliermi l'emozione, quindi andai avanti convinta di poterla dominare.<br />

Ma arrivata al solito punto, ho pianto di nuovo. Non è la prima volta che i miei alunni mi vedono commuovermi,<br />

ma sicuramente è la prima volta che lo vedono accadere mentre leggo una fiaba. Un bacione. Ele<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Maurizio Cusani del 31/10/<strong>2005</strong> 0.17.40<br />

OK, marina, vendere, vendersi, svendersi. Argomento interessante. Poi hai fatto un esempio. Hai detto: provate<br />

a dirmi quale sia il negozio preferito, come un gioco, come vi piace vedere disposte le merci ecc. e ne verranno<br />

fuori cose interessanti. Qualcuno ha risposto, no? quindi cosa ne puoi dedurre? O le risposte sono troppo<br />

semplici e carenti? Ancora non capisco.<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 31/10/<strong>2005</strong> 14.03.30<br />

Maurizio, non esistono risposte troppo semplici o carenti. Esistono risposte. Così come non esistono conclusioni<br />

a tutti i costi. Siamo pieni di post con argomenti proposti poi andati altrove e mai conclusi e magari ripresi dopo<br />

molto tempo. Molte sollecitazioni hanno trovato risposte date da altri e questo è bene. Non ho aspettative ma,<br />

semmai proposte a riflessioni come tutti noi facciamo. L'unica deduzione, ma preferisco riflessione, è che<br />

l'argomento è stato trattato come abbiamo sentito il bisogno di fare. Perchè questa pressione? Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di maurizio cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 0.16.54<br />

ma perchè voglio sapere cosa significa preferire un mercato a un supermercato! (scherzo)<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Antonio Barbato del 01/11/<strong>2005</strong> 11.20.39<br />

Eleonora tesorina, hai mai sentito parlare di un'elementare istanza psichica che si chiama Identificazione??<br />

Perfino agli Otto più duri (ergastolani nel caso di specie) scappano le lacrimucce quando si realizza questo<br />

processo. Come avresti potuto evitarlo tu con i piedini e le manine ancora gelate dopo quasi quaranta anni?? Un<br />

bacio.Antonio


R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 11.42.41<br />

Antonio, grazie per avermi diminuito l'età, ma i piedini e le manine sono ancora gelate dopo più di<br />

cinquant'anni. (a gennaio, 52) :) Un bacione. Ele. P.S. voglio dirti anche che frasi calde come quelle che mi hai<br />

scritto, hanno riscaldato un po' quei piedini e quelle manine. Ti abbraccio forte forte.<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 20.54.23<br />

Eleonora, in quale giorno di gennaio sei nata? Compi 52 anni? Lo sai che ero in dubbio nel capire la tua età? Hai<br />

la freschezza e la maturità che competono di continuo. Avevo capito che tu fossi una donna adulta fatta e finita<br />

ma ti credevo poco più che quarantenne......!!! E poi quando ti incavoli perchè tutto fa schifo sembri una<br />

trentenne in lotta rivoluzionaria col mondo ed esserlo a questa età è fantastico...in questo in me trovi una<br />

alleata e una complice incredibile. Si si dobbiamo conoscerci tutti. Speriamo che Antonio decida qualcosa per la<br />

prossima primavera. A proposito, qualcuno va giù a Firenze per i convegni del Conacreis? Io non ce la faccio<br />

perchè saròa ridosso dell'esame eppure mi dispiace un sacco non poterci essere. La medicina cinese è<br />

bellissima e difficilissima..non riesco a memorizzare nulla.....da quando ho scaricato i file della memoria<br />

dolorosa mi sa che se ne è andato un pò di tutto. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 23.12.55<br />

Facciamo che ci vediamo tutte a Capodanno, nel maniero toscano di prossima acquisizione di Eleonora????<br />

eheheheheh sarebbe bello cominciare l'anno nuovo cosi'!! Io preparo le lasagne eh???<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 23.14.14<br />

Melinda, ne approfitto subito così mi dici anche il colore di cui parlavi nell'altro post. Sono nata il 27 gennaio 54.<br />

Grazie per le belle cose che mi dici. Io non so quanti anni hai ma ti percepisco davvero come una ragazzina, per<br />

la freschezza che trasmetti. Un bacione. Ele<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Maurizio Cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 23.58.28<br />

Uffa! E il mercato?<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 0.11.51<br />

Sire, sarebbe davvero bellissimo! Purtroppo, devo ancora lavorare per pagarmi la rata della macchina<br />

(usata...però è bella, sembra nuova) :)baci<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 0.13.57<br />

Melinda, però...anch'io sono curiosa di conoscere l'esito dell'indagine sui negozi preferiti. Facci sapere.<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 10.42.46<br />

Okkei. Prometto: 1. colore con relative caratteristiche secondo i principi della cromoterapia a chi mi trasmette<br />

la data di nascita (giorno, mese, anno) 2. un primo commento sui mercati in maniera metaforica e con<br />

riferimenti al vendere e allo svendere.....PERO' non aspettatevi tanto perchè la collaborazione è stata relativa a<br />

meno che accettiano un pò di folle ironia allora faccio un trattato.....datemi un attimo ancor adi tempo e se<br />

potete aggingete qualcosa sul tema e titolo........ 3. per capodanno potremmo essere già in 3. Io sono davvero<br />

pronta a spostarmi o ad avervi da me (però non ho il maniero). Possiamo organizzare una cena strepitosa<br />

oppure andiamo prima tutte o tutti a un concerto e poi a far casino a casa mia (i posti letto sono quelli he vi ho<br />

già detto). NON voglio stare da sola perchè non posso resistere. DEVO iniziare bene l'anno. Melinda Ho già<br />

lasciato la mail per le cose personali ma se serve ve la riscrivo: frombesita@yahoo.it Bacioni. Melinda<br />

R: Tutti vendiamo o svendiamo qualcosa di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 15.35.08<br />

Sì, Melinda, grazie, ti scriverò in privato per la questione dei "nervi". ciao<br />

I Sensi e gli Enneatipi<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Stavo leggendo un'articolo su una rivista dell'enneagramma, che mi ha riportato alla mente alcune cose lette su<br />

un'altra rivista di PNL . Leggevo che spesso un'immagine, riporta alla memoria di un quattro un determinato<br />

ricordo in tutta la sua complessita', ossia odori, suoni, colori, espressioni. Nell'articolo di PNL invece leggevo dei<br />

tre tipi di "canali" attraverso i quali noi comunichiamo e riceviamo informazioni dal mondo: visivo, auditivo,<br />

cenestetico. Con mia grande sorpresa, mi sono resa conto di essere una "visiva" cioe' il mio primo senso quello<br />

che scandaglia il mondo e' quello della vista, poi c'e' l'auditivo e infine quello cenestetico. Mi facevo quindi una


domanda....ma i vari enneatipi si caratterizzano anche in questo senso? E' possibile riscontrare in qualche modo<br />

delle analogie nei 4 o negli 1 e cosi' via circa la sequenza dei "sensi" utilizzati per decriptare il mondo?<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 13.38.08<br />

Molto interessante. Ne so poco di PNL, ho seguito un seminario parecchi anni fa ma non è tra le cose che mi è<br />

rimasta, almeno allora, più addosso. Posso dirti che io vivo di immagini, di odorato, e di vista.Può essere utile<br />

saperlo? Mi pare Eleonora fosse competente nel campo. Ciao Sire. Melinda<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 15.54.56<br />

No, ragazze, ne so quanto voi. per quanto mi riguarda, il senso attraverso il quale meglio conosco il mondo è la<br />

vista. Ho una memoria visiva molto sviluppata, anche se, ahimè! di memoria ne ho sempre di meno! ciao. ele<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Lauretta\Tenerona del 01/11/<strong>2005</strong> 18.08.01<br />

Ciao sire, non vorrei sbagliare ma mi sembra in PNL si dice che uno dei sensi è dominante, ma può cambiare<br />

nel tempo... e anche così ci potremmo trovare con le frecce, se non è una forzatura. Il mio senso è l'udito, ma<br />

ho una buona memoria visiva. In questo periodo basta un odore per tornare indietro nel tempo. I sapori non mi<br />

fanno questo scherzo, ma li ricordo bene... bacio<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.22.21<br />

Ragazze il punto e', che solo leggendo questo trattato di PNL ho scoperto in che modo posso capire qual'e' il<br />

mio senso "principale". Perche' io ho sempre creduto di essere una cenestetica! In realta' leggevo che il senso<br />

apparentemente meno sviluppato e' quello che e' piu' vicino alla nostra "profondita' del sentire" mentre quello<br />

che usiamo per richiamare alla memoria cose, persone, eventi, e' quello con cui scandagliamo il mondo...questo<br />

significa che se qualcuno vuole entrare realmente e profondamente in contatto con me deve arrivare a scuotere<br />

il mio senso piu' profondo...il cenestetico appunto. Ve lo chiarisco perche' solo attraverso il modo in cui si<br />

muovono i nostri occhi quando ricordiamo qualcosa, quando ci si fa una domanda diretta e attraverso altre<br />

"chicche" comportamentali io ho potuto capire di essere innanzitutto visiva, visto che non ne ero affatto<br />

consapevole...in ogni caso sarei curiosa di saperne di piu' sui sensi che vengono usati meglio dai vari enneatipi..<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.27.46<br />

Sirenella. Io credo di non aver capito bene e quindi non riesco a rispondere. Cioè non ho capito come devo fare<br />

per capire quale è il mio senso più sviluppato. Perdonami....sono stanca e "cinesizzzata"..aiuto! Melinda<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.29.09<br />

allora ti mando via mail il malloppone di PNL che ho...magari se anche Laura ed Eleonora sono interessate ci<br />

leggiamo prima sta roba e poi mi dite che cosa ne pensate....anche se in realta' Eleonora lo ha gia'...me lo ha<br />

mandato la settimana scorsa via mail, e io non sapevo di averlo gia' scaricato altrove.... fatemi sapere se vi<br />

interessa...<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.31.46<br />

Mi interessa! La mia e-mail la conosci......è difficile da capire? Melinda<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 21.33.48<br />

te la mando tra un'oretta allora...no e' una cosa ben scritta, non ho letto tutto il malloppone, ci vado piano, ma<br />

gia' dopo le prime dieci pagine cominci a capire...magari salta rapidamente le introduzioni...poi mi fai<br />

sapere...ok?<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Marina Mele del 01/11/<strong>2005</strong> 21.38.04<br />

Certo. Lo legggo apposta così poi ne possiamo parlare tutte insieme. Melinda<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 22.56.16<br />

te l'ho inviato mel, fammi sapere se lo hai ricevuto...<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Eleonora Grillo del 01/11/<strong>2005</strong> 22.57.10<br />

Sire, ma sei proprio sicura che sono stata io a mandarti via email il malloppone di PNL? Non ne so niente! In<br />

effetti, ho qualcosa su questo argomento, ma siccome sono un'avida 5, inviami pure il tuo. Ce l'hai già il mio


indirizzo email? Baci. Ele<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Sirenella del 01/11/<strong>2005</strong> 23.05.01<br />

Eleonora, mi hai mandato un malloppone intitolato "la spada e lo scudo" o una cosa simile...ricordi in quel post<br />

in cui Antonio ti ha mandato del materiale, che io ho chiesto e lui non voleva mandarmi? Alla fine lo avevo<br />

gia'...comunque se vuoi te lo rimando tale e quale...cosi' te lo ricordi ehehehehehe certo che abbiamo certe<br />

cape...!<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Maurizio Cusani del 01/11/<strong>2005</strong> 23.57.50<br />

Al master di insegnamento di PNL insegnano l'enneagramma. Qualche anno fa è uscito un libro di un italiano<br />

sulla relazione fra PNL e enneagramma. Siccome non mi è piaciuto e non lo trovavo corretto, l'ho messo da<br />

parte e adesso che l'ho cercato per darvi le indicazioni dell'autore e della casa editrice, non lo trovo più.<br />

Comunque attraverso i canali e i movimenti oculari individuava le tipologie, ma, secondo me, invece,<br />

individuava solo i nodi di opposizione, anche se ai suoi fini (vendita e manipolazione) la cosa poteva anche<br />

funzionare.<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Eleonora Grillo del 02/11/<strong>2005</strong> 0.31.08<br />

Scusami Sire, ma io non intendevo quello. Credevo che il malloppone di PNL fosse altro. smack<br />

R: I Sensi e gli Enneatipi di Marina Mele del 02/11/<strong>2005</strong> 10.16.44<br />

Sirenella, posso mandare il tuo malloppone anche a Maurizio così ce lo verifichiamo tutti? E, soprattutto, è<br />

quello giusto da leggere? Bacioni. Melinda<br />

Blade Runner e l'enneagramma.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Con mio grande piacere, mi e' capitato di rivedere la versione cinematografica di questo capolavoro di Ridley<br />

Scott, e mi chiedevo se qualcuno che conosce il film e' in grado di dirmi a quale enneatipo appartiene Roy, il<br />

replicante interpretato magistralmente da un quasi perfetto Rutger Hauer. Per coloro che non hanno avuto il<br />

piacere di guardarlo, cerco di tratteggiare in breve le caratteristiche di uno dei personaggi che secondo me<br />

merita di passare alla storia, per aver interpretato la scena di "addio alla vita" piu' vicina alla perfezione, nella<br />

storia del cinema. Blade Runner e' una delle colonne portanti del cinema di fantascienza, non c'e' film che sia<br />

stato girato poi, che non ne porti in qualche modo traccia e impronta nel proprio DNA (almeno secondo la<br />

maggior parte di noi cinefili amanti della fantascienza). La storia si svolge nel 2019 a Los Angeles, siamo in un<br />

futuro prossimo in cui tecnologia e degrado hanno avuto il sopravvento su tutto. Il protagonista, Rick Deckard<br />

(Harrison Ford) ex cacciatore di Cyborg, viene reingaggiato dalla polizia per catturare alcuni Replicanti (robot di<br />

moderna concezione del tutto simili agli uomini) usati come schiavi per l'esplorazione e colonizzazione di altri<br />

pianeti, perche' sfuggiti allo stato di schiavitu'. I replicanti NEXUS 6 sono destinati ad una esecuzione di massa,<br />

perche' gli scienziati si sono resi conto che dopo un breve periodo di vita tendono ad assumere risposte<br />

emozionali del tutto simili a quelle umane, rabbia, paura, odio, amore...e questa "coscienza emozionale" non e'<br />

consentita ad esseri di forza fisica ed intelligenza nettamente superiori a quella dell'uomo. Roy e' il leader dei<br />

replicanti. Sbarcheranno sulla terra, e lasceranno dietro di loro una scia di sangue, al solo scopo di poter<br />

arrivare al produttore, al "padre creatore" per chiedere "vita". Sono comunque destinati, infatti, a non<br />

sopravvivere oltre 4 anni. Roy e' determinato, sadico, cinico e violento con gli umani, ma capace di sentimenti<br />

di tenerezza e protettivita' nei confronti dei suoi compagni. Harrison Ford riuscira' ad eliminarli uno ad uno, e<br />

tutto quanto accade vale la pena di poterlo vedere per poter apprezzare il film, li eliminera' tutti...e l'ultimo<br />

sara' proprio Roy. In realta'...Ford non ha alcuna speranza di poterlo uccidere. Il suo inseguimento diventa una<br />

patetica fuga tra pioggia e cornicioni di una citta' decadente, perche' e' perfettamente consapevole di non poter<br />

sfuggire alla fredda determinazione omicida di Roy.Il replicante non ha potuto ottenere dal creatore cio' che<br />

chiedeva, lo ha ucciso, ha perso i suoi compagni, sente che il suo tempo e' agli sgoccioli, e si ripromette di<br />

pareggiare il conto con il loro persecutore. Ford e' appeso ad una trave, sotto la pioggia, miserando cacciatore<br />

in fuga, in completa balia del suo carnefice quando ancora una volta i ruoli si ribaltano e il personaggio di Roy,<br />

che quasi mi sembra un Otto durante tutto il film, fa quello che nessun umano avrebbe forse fatto, al posto suo.<br />

Afferra Ford, lo solleva oltre la trave, e lo poggia in salvo sul tetto dell'edificio. Lo guarda con fredda ironia<br />

(grande grande grande interpretazione!!), e gli dice sorridendo "bella esperienza, vivere nel terrore. In questo<br />

consiste essere uno schiavo". Si siede lentamente, sotto la pioggia, ed e' qui che recita il monologo piu'<br />

straordinario e perfetto, secondo me, in ogni sfumatura. Lo so, lo so...forse pecco di fanatismo...ma in questa<br />

scena c'e' tutto...la rabbia, la memoria di una vita straordinaria, amata e troppo breve, la dignita' di una<br />

creatura che ne ha compreso il valore e la bellezza, il dolore per non averne potuto avere ancora, e averla<br />

potuta vivere "in liberta'" e non come schiavo, la pieta' verso un nemico che non comprende, la consapevolezza<br />

di poter essere migliore salvando infine, la vita dell'uomo che lo ha perseguitato, nel momento ultimo della sua<br />

esistenza. Odio, rabbia, rimpianti, amore, compassione, malinconia, dignita'. Tutto si alterna senza prendere il<br />

sopravvento, nessuna emozione piu' forte di un'altra, tutto in equilibrio, e il volto pallido e perfetto, illuminato


da una luna "grigio/argento" che si riflette sulla pioggia e ne bagna il volto e il corpo che si sta spegnendo. "io<br />

ne ho viste cose, che voi umani non potreste immaginare, navi da combattimento in fiamme al largo dei<br />

bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannoiser...e tutti quei momenti<br />

andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. (sorride, malinconico) ...e' tempo, di morire" Per quasi<br />

tutto il film io ho avuto la sensazione che fosse possibile attribuire a Roy le caratteristiche di un Otto, a causa di<br />

comportamenti certamente esasperati dalla storia e dal personaggio, mi perdonino gli Otto perche' non intendo<br />

dire che siano tutti cinici sanguinari, ma questa scena, la sua intensita', il significato profondo di tutta una<br />

gamma di emozioni che in poco meno di due minuti di film si percepiscono, mi hanno fatto venire un<br />

dubbio.....sono stata prolissa, e chiedo scusa, ma adoro questo film, e mi piacerebbe, se possibile avere una<br />

conferma della tipologia di Roy....qualcuno mi aiuta?<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Utente Ospite del 30/08/<strong>2005</strong> 19.45.08<br />

Super, Sirenella! Dopo quello che hai scritto su Blade Runner (film che io letteralmente adoro e che ho visto<br />

nella verione cine, in quella originariamente voluta da Scott e nelle scene poi tagliate ), sei stata<br />

immediatamente da me promossa da nera pinnipede al rango di Nereide arcobaleno. Hai omesso, per fortuna di<br />

coloro che vorranno guardare il film, di riferire le parole di Harrison Ford a commento di quello che è accaduto<br />

fra lui e Roy. Quelle parole meriterebbero di essere scolpite nel marmo ed incise nella memoria come monito<br />

del significato della vita umana. Pensa che durante una meditazione profonda, dal semi vuoto della mia mente<br />

emerse l'immagine di una colomba bianca che volava nella pioggia (chiunque abbia visto il film non potrà mai<br />

dimenticare quella scena), e, malgrado il freddo esterno, sentì un profondo caldo nel petto. Ho tirato un sospiro<br />

di sollievo quando Ridley Scott e Rudger Hauer si sono rifiutati di fare un sequel, che avrebbe (come è successo<br />

all'altrettanto stupendo Matrix) sicuramente immiserito la componente ontologica del film. Che tipo è Roy?<br />

Ricordati che molta parte della sua rabbia si scatena quando scopre che gli hanno ucciso l'essere che amava,<br />

quando realizza che gli umani non hanno alcun rispetto per lui e quelli come lui, quando realizza, insomma, che<br />

è "figlio di un dio minore" e sente prima la rabbia per un'esistenza senza scopo, la voglia di vendetta, eppoi la<br />

comprensione che è una dinamica universale inerente a tutti gli esseri viventi. Hai ancora dubbi? Un Otto si<br />

sarebbe vendicato e basta, senza troppo per tempo per "amenità filosofiche" sul significato della vita e senza<br />

fermarsi a lungo con quei ricordi, che "saranno persi...come lacrime nella pioggia". Credimi, ho sentito in quelle<br />

parole l'eco chiarissima del possibile cammino di un Quattro verso il suo Centro Emozionale Superiore. Antonio<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Antonio Barbato del 30/08/<strong>2005</strong> 23.42.56<br />

Ero così preso dal tema che ho persino dimenticato di rispondere con il mio nome. Un Otto, comunque, nel film<br />

c'è, ed è una replicante interpretata da una giovanissima e semi sconosciuta Daryl Hannan! Nel racconto di<br />

Philip Dyke da cui è tratto il film, che s'intitola "Gli androidi sognano pecore meccaniche?", c'è una sorpresa. Lo<br />

stesso protagonista è in realtà un Replicante e questo spiega perché, nella versione "lunga" del film, Dechard<br />

(Harrison Ford) sogna spesso creature fantastiche come un unicorno. Mi sono, inoltre, chiesto più volte che tipo<br />

possa essere Dechard, ma francamente non sono riuscito a capirlo. Forse Raffaellina, se è tornata dalle<br />

vacanze, potrebbe darci la sua interpretazione da Morandina. Stasera avevo intenzione di scrivere un post sulle<br />

differenze di genere fra uomo e donna nell'enneagramma, ma come facevo a resistere alla tentazione di<br />

rivedere Rudger Hauer che da preda diventa cacciatore e sotto la pioggia incessante, pronuncia il suo perfetto<br />

monologo? E tutti quei momento andranno perduti, come lacrime nella pioggia........................Antonio<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Sirenella del 31/08/<strong>2005</strong> 11.18.45<br />

beh a questo punto non mi resta altro che aggiungere, che nella versione estesa Scott non solo ha, come dicevi<br />

tu, reso piu' chiara la sensazione che lo stesso Ford fosse un replicante...ma la scena finale e' senza voce fuori<br />

campo. Tra gli amanti del film c'e' una lunga disputa, su quale delle due versioni sia la migliore, perche' se<br />

nellla prima versione, quella cinematografica le parole di Ford sono poesia, nella seconda, il suo infinito silenzio<br />

lascia allo spettatore la possibilita' di riempire quel vuoto di pensieri densi e corposi. Si...avevo pensato che<br />

fosse un Quattro, perche' c'e' in lui,in Roy la percezione della profonda ingiustizia subita...anche se...nella scena<br />

incui si batte con Ford ha un sadismo ironico che difficilmente avrei associato ad un Quattro....beh comunque<br />

grazie, per aver confermato questa mia sensazione! Ford potrebbe essere un Due? Lui e' il cacciatore che salva<br />

l'umanita' quando i replicanti diventano una minaccia...ma si innamora suo malgrado di Rachel, che ha<br />

"bisogno" di lui, ed e' fragile e smarrita quando scopre di essere una replicante...che ne pensi?<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Antonio Barbato del 31/08/<strong>2005</strong> 19.55.27<br />

Beh, che un uomo (o un replicante, che replica, appunto, in tutto un essere umano) si innamori di una lei<br />

fragile e smarrita che trova solo in lui la sua salvezza, è qualcosa che non può essere ritenuta eslusiva di un<br />

tipo, perché è un fenomeno universale. Nulla fa gonfiare di più il petto di un maschietto che essere visto come<br />

l'eroe senza macchia e senza paura...fortunatamente, tuttavia, questa febbre è fortissima ma dura poco.<br />

Indubbiamente, però, questo è più proprio dei tipi di cuore e del Due che di fronte al bisogno dell'altro si lancia<br />

come una falena verso la fiamma, anche se nemmeno se ne accorge. Non so se Dechard è un Due...... vorrei<br />

sentire qualcun altro su questo, ma, come tu puoi testimoniare perché me lo avrai sentito dire mille volte, la<br />

nostra è l'epoca della pigrizia mentale.


R: Blade Runner e l'enneagramma. di Sirenella del 03/09/<strong>2005</strong> 12.40.14<br />

...a pensarci c'e' un'altra scena che mi lascia propendere per il Due...e' vero che, come dicevi tu, ilfilm prende<br />

molto spazio e ne lascia poco ai personaggi, che sono a volte tratteggiati piu' che raccontati, ma quando lui<br />

Harrison Ford, immobilizza Rachel per impedirle di andare via, le chiede insistentemente di ripetere con lui che<br />

lo desidera, che lo vuole, che restera'...e c'e' poi la scena d'amore fra i due....lui vuole sapere, vuole sentirselo<br />

dire, che lei ha bisogno di lui...o no?<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Antonio Barbato del 03/09/<strong>2005</strong> 17.36.44<br />

Hai ragione. E' una scena in cui Ford appare davvero come un Due, ma non so se questo possa essere<br />

conclusivo.<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Antonio Barbato del 29/10/<strong>2005</strong> 14.38.21<br />

In ogni caso le parole di Dechard/Harrison Ford a conclusione dell'episodio, dicono tutto quello che c'è da<br />

dire...."Io non so perché mi salvò la vita. Forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l'avesse<br />

mai amata. Non solo la sua vita: la vita di chiunque, la mia vita. Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte<br />

che noi tutti vogliamo: da dove vengo, dove vado, quanto mi resta ancora?"<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Marina Mele del 29/10/<strong>2005</strong> 16.34.43<br />

...quel che resta del giorno!.....bellissimo film blade runner, forse il mio preferito...tutta quella pioggia, tutti<br />

quei livelli..tutta quella speranza e l'amore che vince persino sulla donna robot e li riporta al sole, alla luce, alla<br />

speranza! Melinda<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 14.57.29<br />

non ci posso fare niente, ma questo film mi mette i brividi...e' sempre nuovo, ogni volta.<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Antonio Barbato del 30/10/<strong>2005</strong> 22.45.04<br />

Però, sai, Sire io non riesco proprio a capire che tipo possa essere Dechard. Vabbene, vorrà dire che me lo<br />

debbo rivedere un'altra volta ("bella scusa", dirai tu, "ebbene si", ti rispondo io).<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Sirenella del 30/10/<strong>2005</strong> 22.52.28<br />

Io continuo ad essere convinta che sia un Due, mi ha colpita molto la scena in cui lui trattiene Rachel. Mi ha<br />

colpita la sua insistente necessita' di sentirsi dire che lei ha bisogno di lui. Quello e' un momento fortemente<br />

emozionale, passionale, lui la trattiene, senza fare discorsi...senza spiegare perche', senza dire nulla di tutto<br />

cio' che a volte diciamo, e che alla fin fine e' solo superfluo, vuole solo sapere se lei ha bisogno di lui, questo<br />

solo conta. Il momento dell'emozione, in un replicante, non e' il momento piu' vero? Quello che piu' di tutti li<br />

avvicina alla loro umanita'? Secondo me...e' un Due :-) pero'...famme sape'...<br />

R: Blade Runner e l'enneagramma. di Maurizio Cusani del 31/10/<strong>2005</strong> 0.42.13<br />

Mmh, per chi non lo sapesse "Blade Runner" è tratto da un libro del grandissimo Philip Dick " Do Androids<br />

dream of electric sheep" del 1968. A proposito dove posso ritrovare ciò che mandai al Forum su "Fahreheit 451"<br />

di Ray Bradbury?<br />

<strong>Enneagramma</strong> & Piccoli Cambiamenti.<br />

Inviato da: Neottolemo<br />

Ebbene si, anche io sto iniziando lentamente ad avere i miei primi piccoli cambiamenti, a superare quei dubbi e<br />

paure atroci che mi assillano sempre..Mi iniziano a capitare situazioni nelle quali agisco d'impulso, senza<br />

pensare e riflettere senza dubitare..ed è liberatorio, nel mio piccolo sentire la propria mente in quella piccola<br />

frazione di secondo, sgombra d'ogni pensiero..E' giunto il momento per me di iniziare a togliermi questo guscio<br />

protettivo di dosso, di cambiare posizione senza essere rannicchiati su se stessi e di sgranchirsi le ossa<br />

stiracchiandosi in questo grande mondo tutto da vivere..però..ovviamente, le difficoltà incombono e, andando a<br />

ripensare a quei determinati momenti, il senso di colpa e il rimorso aleggiano su di me come una coltre di<br />

nebbia, oltre il quale, non riesco a vedere..ma devo riuscire a scrollarmi questo senso di colpa e ad agire più<br />

spesso senza riflettere......E voi? invece.state iniziando ad affrontare determinate situazioni in cui vi ponete in<br />

modo differente?.state iniziando anche voi ad avere dei cambiamenti..(spero positivi)..?..sono molto<br />

interessato..fatevi avanti ;-) Alberto.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> & Piccoli Cambiamenti. di Marina Mele del 27/10/<strong>2005</strong> 21.34.30


Caro Alberto. Io sto cambiando ma dovessi dirti essattamente come e verso cosa vado...io vorrei dirtelo ma non<br />

lo so esattamente. Sento una grande trasformazione, una vera rivoluzione interiore forte, significativa,<br />

determinata e ogni giorno mi scopro a fare cose con una emozione addosso profondamente differente. E' bello.<br />

Un pò mi fa paura, molto mi attrae...insomma, diciamo la verità: un gran casino! Su certe cose stento persino a<br />

riconoscermi ed è come se mi sentissi da dentro fare e dire cose in maniera diversa. Mi sto concentrando su<br />

poche cose e su poche persone e su queste e a queste sto dando tutta me stessa. Non trattengo più la rabbia e<br />

mi difendo meglio. Questo scuote molti abituati a un atteggiamento più remissivo ma sento che il tutto è molto<br />

forte ma anche molto dolce.....sono decisa ma non violenta...ma sempre tanto, tanto testarda! Si capisce<br />

qualcosa? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> & Piccoli Cambiamenti. di Antonio Barbato del 28/10/<strong>2005</strong> 20.51.03<br />

E così che deve andare, Neottolemo, piccoli cambiamenti, la cui somma, alla fine, forma un nuovo modo di<br />

essere. Il primo passo per diventare il guerriero che già sei, è quello di combattere contro quei "mammoni" (nel<br />

tuo caso davvero ingiustificati) del senso di colpa e del rimorso. E' un passo difficile ma che, necessariamente,<br />

va affrontato e fatto. Un abbraccio. Il Capitano<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> & Piccoli Cambiamenti. di Sirenella del 28/10/<strong>2005</strong> 23.00.32<br />

Caro bimbo mio, che dirti, alcuni dei miei piccoli cambiamenti li conosci bene anche tu. Per quello che posso<br />

dire, io ho notato di essere piu' disposta ad affrontare le cose che mi succedono senza lasciarmi abbattere dalla<br />

paura. Magari come sempre "prima" di fare vado nel panico, penso che non ce la faro'...e poi quando comincio<br />

invece, tutto passa, rimangono le cose cosi' come stanno, e cerco di prendere il buono senza drammatizzare<br />

troppo su quello che non va. Per adesso so dirti poco sui miei cambiamenti, pero' li sento...piccole vibrazioni<br />

interne quando anche io mi lascio andare e faccio quello che veramente sento, e non quello che gli altri si<br />

aspettano da me...dovere di mamma permettendo....beh staremo a vedere come e dove si capitera' in questo<br />

nuovo viaggio :o) ...bacio..<br />

Laura, leggi quello che ha scritto Lia<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cara Morbidona, leggi quello che ha scritto Lia/Minerva nel suo post intitolato "Crisi enneagrammatica",<br />

presumo che ti troverai molto, ma molto, in sintonia. Fammi sapere.<br />

R: Laura, leggi quello che ha scritto Lia di Utente Ospite Lia del 19/10/<strong>2005</strong> 0.35.59<br />

Ciao, se veramente ti trovi in sntonia fatti viva. Vorrei chiachierare con te: Lia<br />

R: Laura, leggi quello che ha scritto Lia di Antonio Barbato del 28/10/<strong>2005</strong> 20.31.01<br />

Ovviamente ora il messaggio è ribaltato! Lia, leggi quello che ti ha scritto Lauretta/Tenerona!<br />

Per Antonio e Maurizio<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Ciao. Ho bisogno del vostro aiuto. Ho bisogno di sapere a che ennea tipo appartengono i seguenti autori di libri<br />

sull'enneagramma: Rohr/Ebert, Palmer, Naranjo e Riso,,,possibilmente quello che, eventualmente loro stessi<br />

dichiarano. Vado a cantare. Bacioni. Melinda<br />

R: Per Antonio e Maurizio di Maurizio Cusani del 24/10/<strong>2005</strong> 20.12.02<br />

Mmh, vado a memoria, Rohr 1 Palmer 6 Naranjo 5 Riso 4 o 5 (ma alcune mie fonti sono certe per il 5) Ebert<br />

non so.<br />

R: Per Antonio e Maurizio di Maurizio Cusani del 24/10/<strong>2005</strong> 20.27.00<br />

Per Antonio: sembra che l'aviazione abbia fatto il suo dovere. Ma, la mia password?<br />

R: Per Antonio e Maurizio di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 0.03.57<br />

Rohr 1 di Conservazione, Palmer 6 Controfobica, Naranjo 5 Sociale, Riso 4 Sessuale (prima riteneva di essere<br />

uno di Conservazione) Ebert 2 di Conservazione.<br />

R: Per Antonio e Maurizio di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 0.05.39<br />

Maurizio:password nuova già inviata una settimana fa. Come vedi, però, riesci ad entrare già adesso.


R: Per Antonio e Maurizio di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 18.28.09<br />

Precisazioni: Riso fino al 1998 dichiarava di essere un Quattro di Conservazione, successivamente sembra più<br />

propenso a riconoscersi nel Sessuale. In ogni caso, va detto che Riso ed Hudson non concordano con l'idea dei<br />

tre sottotipi. Maurizio: non è che hai cancellato la e-mail con la nuova password? Fammi sapere.<br />

R: Per Antonio e Maurizio di Marina Mele del 25/10/<strong>2005</strong> 21.29.22<br />

Vi ringrazio molto.....davvero. Sto cercando di fare un lavoro incrociato legato all'enneatipo di chi ha scritto il<br />

libro..ovviamente secondo l'interpretazione del lettore (io) quindi di un 3.... Mi ci vorrà più di qualche mese ma<br />

alcune cose saltano all'occhio con una impressione incredibile.... Sapete che stanotte ho sognato Claudio che<br />

piangeva dalla felicità dopo aver parlato in pubblico mentre sventolava un foglio in mano che lo invitava a<br />

rimanere laggiù a vivere?????............certamente ho proiettato qualcosa di mio (e sospetto già anche cosa!!!)<br />

ma so che è un "rischio" che Claudio può correre...lo so, lo sento! Melinda<br />

Polarita'<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Antonio, quando parli delle polarita' del quattro, a me viene di farti una domanda, ogni volta, pero' quando sono<br />

in una stanza con piu' di due persone divento muta, credo sia una specie di fobia, l'idea di parlare davanti a<br />

tanta gente, anche se un po' familiare, mi fa cadere in una sorta di panico! Ovviamente se poi devo parlare di<br />

me il panico diventa assolutamente ammutolente e quindi ciccia....diciamo che divento "tzarn" (vedi "la collina<br />

dei conigli" di Adams)....insomma veniamo al dunque...quando io guardo le due definizioni delle mie polarita' io<br />

le sento presenti dentro di me, quasi nello stesso momento. Voglio dire che passo dal disorientamento alla<br />

rivendicazione nel giro di pochi giorni, tanto da avere ben fresca nella memoria entrambe le emozioni. Qualche<br />

volta mi sono perfino chiesta se ho per caso una sola Polarona da chiamare magari "rivendicazione<br />

disorientata"!! Non so bene che razza di rivendicazione sia la mia, visto che poi alla fine non concludo mai nulla,<br />

mi sento troppo in colpa ad infliggere il colpo ferale e rimango incatenata agli stessi problemi di sempre, e non<br />

so bene capire nemmeno il disorientamento, perche' dura cosi' poco che non ho il tempo di dirlo che gia' mi<br />

sento fuori della nebbia. Sai a volte chi mi sembra di essere? Polifemo...che urla ai fratelli che qualcuno gli ha<br />

fatto del male....e quando loro gli chiedono, Polife'...ma chi ti ha fatto male?? Lui risponde "nessuno" e si sente<br />

un citrullo orbo! Insomma quando io mi rendo conto di essere disorientata e tento di elaborare e comprendere<br />

meglio quella sensazione, passo di botto come un eurostar a velocita' folle nella fase di rivendicazione, e magari<br />

me la prendo pure col salumiere che mi ha dato due fette di mortadella di troppo! pero' poi le prendo, le pago,<br />

borbotto come una caffettiera e finisce li'...sono un caso disperato, o c'e' un sistema per poter almeno<br />

rallentare le due fasi cosi' da poterle affrontare meglio? O quanto meno, che ne so, capire, mettere al<br />

microscopio, avere il tempo di guardarle in faccia piuttosto che vederne solo il didietro perche' mi sfrecciano<br />

avanti troppo in fretta...che ne dici?<br />

R: Polarita' di Utente Ospite del 23/10/<strong>2005</strong> 14.41.55<br />

Molto interessante, la questione che poni Sirenella. Anch'io ho notato che le mie polarità non si alternano<br />

affatto, ma che, il più delle volte, convivono nello stesso momento. Certo, a volte è più marcata la loro<br />

separazione ed opposizione, ed allora, in quei casi si manifesta di più l'alternanza dei due stati, ma nella<br />

stragrande maggioranza del tempo esse sono presenti entrambe. A volte ciò causa un evidente conflitto, altre<br />

volte stanno lì come su due linee parallele, senza incontrarsi nè scontrarsi, ma creando una profonda scissione<br />

dentro di me. Credo che sia molto importante approfondire questo argomento. Ci vorrebbe un seminario tutto<br />

centrato su questo. Che ne dici, Antonio? Un bacione. Ele<br />

R: Polarita' di eleonora grillo del 23/10/<strong>2005</strong> 14.50.20<br />

il precedente post era mio.<br />

R: Polarita' di magamaghina del 23/10/<strong>2005</strong> 21.19.40<br />

cara sire ti ricordi che antonio ha precisato che un buon equilibrio e' dato in un enneatipo solo quando le due<br />

polarita' oscillano il meno possibile?e poi, forse e' il sottotipo sessuale che ti da' la possibilita' di rivendicare<br />

subito....e che gioco forza annulla l'istinto di incamerare e soffrire per lungo tempo di qualcosa.io in fondo la tua<br />

reattivita' di oggi la vedo prevalentemente in senso positivo,preferisco la marina di oggi che anche se ti salta<br />

addosso, e ti spaventa con la sua aggressione, si libera, non accumula tutto, si disorienta di meno, e piu'<br />

facilmente ritorna a sorridere....<br />

R: Polarita' di Sirenella del 24/10/<strong>2005</strong> 21.59.01<br />

sicuramente cara Vale, anche io preferisco la Marina di oggi, che almeno riesce ad altalenare tra<br />

disorientamento e rivendicazione, rispetto ad una Marina molto piu' lenta e passiva, che non riusciva a far<br />

ascoltare la sua voce, grido o sussurro che fosse. Anche la voglia di ridere, l'ho sempre avuta, ho sempre


pensato che se riuscivo a strappare un sorriso alle persone attorno a me, mi avrebbero perdonata quando<br />

avrebbero visto che creatura insignificante ero. Oggi ridere nasce da un'energia vitale differente, dalla<br />

consapevolezza che far ridere qualcuno e' un dono d'amore ed e' qualcosa da non barattare in cambio di<br />

attenzione, sorrido al mondo perche' mi piace e sorprendentemente il mondo mi sorride, poco importa se mi<br />

ama o no, se mi perdona o no. In ogni caso....stiamo lavorando cosi' alacremente per questo, per permettere al<br />

nostro pendolo di oscillare meno possibile, saranno felici i miei vicini di casa che ogni tanto temono di avere uno<br />

Yeti urlante che gli abita affianco! ;-)<br />

R: Polarita' di Antonio Barbato del 25/10/<strong>2005</strong> 19.22.15<br />

La Sirenella che conosco io non spaventa nessuno. Urla, sì, ma è troppo sensibile per fare del male a qualcuno.<br />

L'oscillazione tanto veloce molto spesso è un efficace moto di difesa, soprattutto se non c'è la possibilità di<br />

spezzare un contatto doloroso o pericoloso, perchè attiva le energie dell'individuo per fronteggiare la situazione.<br />

Quando l'insieme delle situazioni lo permettono (e, quindi, la separazione è avvenuta), l'oscillazione è molto più<br />

lenta e, talvolta, ci vogliono tantissimi anni per passare da un lato all'altro del pendolo.<br />

R: Polarita' di Sirenella del 25/10/<strong>2005</strong> 20.06.35<br />

Caro Antonio, magari non era il caso di rendere pubblica la mia non pericolosita', uno fa tanta fatica per farsi<br />

una reputazione e poi... :-) in ogni caso va bene per ora somigliare ad un pendolo, speriamo solo che<br />

all'improvviso non mi esca un cucu'!!!<br />

R: Polarita' di Sirenella del 25/10/<strong>2005</strong> 20.43.14<br />

ehm...giusto per non essere fraintesa...il cucu' dovrebbe sbucarmi dalla faccia eh??<br />

Petizione LAV (Lega Antivivisezione)<br />

Inviato da: Eleonora Grillo<br />

Cari tutti, sabato 15 e domenica 16 la LAV organizza nelle piazze una petizione popolare per sensibilizzare i<br />

parlamentari europei contro l'allevamento intensivo dei polli, non solo per rispetto degli animali (per le<br />

condizioni assurde nelle quali li costringono a vivere prima di arrivare sulle nostre tavole), ma, soprattutto (in<br />

particolar modo in questo periodo), per la salvaguardia della nostra salute. La LAV è presente a Napoli alla Villa<br />

Comunale, altezza "Cassa Armonica" ore 10,30/14,00. Ed inoltre, al Centro Listen, via dei Pellefrini, 15 dalle<br />

9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Baci. Eleonora<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Eleonora Grillo del 14/10/<strong>2005</strong> 19.03.10<br />

Scusate, via dei Pellegrini (non pellefrini)<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.19.37<br />

Cavoli, me la sono persa! Mannaggia, mi dispiace un sacco, Ero chiusa al meno due di un cventro congressi per<br />

uno degli ultimi corsi weekend di Riza.... Uffa! Melinda<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Eleonora Grillo del 17/10/<strong>2005</strong> 11.48.03<br />

Marina, puoi riprovarci sabato 22 e domenica 23 ottobre. Se proprio non dovessi riuscirci, prova al seguente<br />

indirizzo: www.infolav.org<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.06.29<br />

Okkei. Lo farò di sicuro. Grazie. Melinda<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Eleonora Grillo del 22/10/<strong>2005</strong> 0.14.12<br />

domani e dopodomani si firma per la seconda ed ultima volta contro gli allevamenti intensivi dei polli. Non<br />

dimenticate di andare a firmare!!!<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Marina Mele del 22/10/<strong>2005</strong> 21.17.00<br />

Sono già li. Melinda<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Marina Mele del 23/10/<strong>2005</strong> 16.46.46<br />

Fatto. Melinda


R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Eleonora Grillo del 23/10/<strong>2005</strong> 23.39.45<br />

Evviva!<br />

R: Petizione LAV (Lega Antivivisezione) di Marina Mele del 24/10/<strong>2005</strong> 0.15.23<br />

Cara Ele. Appartengo a quella categoria di persona che se dicono che fanno una cosa, cascasse il mondo: la<br />

fanno! Bacioni. Melinda<br />

Bobby<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Un amico mi ha scritto, dicendo di aver comprato la cassetta di Trilogia del Terrore 2 e di averla vista ieri sera.<br />

Come previsto, l'episodio di Bobby gli ha reso il sonno difficile e mi ha chieso di che tipo potesse essere la<br />

protagonista dell'episodio. Se qualcun altro lo ha visto, vorrei sentire il suo parere. Inoltre, sarò un po' sadico,<br />

ma metterei volentieri molte delle nostre amiche in una stessa stanza e proiettare il film.....Ci sarebbero,<br />

ovviamente, le scommesse per azzeccare chi fra di loro urla di più.......ricchi premi e cotillons<br />

R: Bobby di Sirenella del 19/10/<strong>2005</strong> 19.41.18<br />

Senta lei...adesso non infierisca....io ci tengo a precisare che avere paura, delle cose paurose e' piu' che sano e<br />

normale!! Mi chiedo...ehm...come mai...a te non fanno paura sti film ehh???<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 19/10/<strong>2005</strong> 20.30.33<br />

Mi fa più paura il reale, quella che giustamente si definisce la banalità del male. Quando ho scritto il saggio su<br />

<strong>Enneagramma</strong> ed aggressività umana mi sono letto decine di libri sui serial killer, su feroci psicopatici assassini<br />

come Hitler o Stalin, sui racconti di violenze etniche e di stermini legalizzati, e sempre mi ha sorpreso il tono di<br />

"normalità" o, peggio ancora, di orgoglio col quale questi massacri venivano consumati. Il sopranaturale ha<br />

l'intelligenza di non intervenire nel mondo quotidiano in modo evidente, ma la stupidità dell'ego distrugge tutto<br />

quello che tocca senza nemmeno accorgersene e questo fa più paura di ogni fantasticheria.<br />

R: Bobby di Sirenella del 19/10/<strong>2005</strong> 20.39.40<br />

A chi lo dici...io me lo ripeto ogni mattina quando apro la porta di casa, ma questa...e' un'altra storia :-) :-)<br />

R: Bobby di Eleonora Grillo del 19/10/<strong>2005</strong> 22.48.31<br />

Antonio, non sapevo che avevi scritto tale saggio. Lo trovo in libreria? Se sì, mi dai titolo e tutto il resto? Se no,<br />

mi dici come posso averlo? ciao, eleonora<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 19/10/<strong>2005</strong> 23.05.48<br />

No, è stato pubblicato solo in lingue straniere. In inglese sullo Enneagram Monthly del Giugno, Luglio/Agosto e<br />

Settembre 2004, in francese, solo la prima parte, sul Journal de Enneagramme ed in danese, in parte, dalla<br />

rivista Indsight. Ho anche scritto un supplemento su una specifica applicazione, quello dell'aggressività stradale,<br />

pubblicato sullo E.M. di Novembre e Dicembre 2004. Come puoi averlo? Basta chiedermelo, essendo tu una<br />

vecchissima allieva, e lo avrai. Mandami una e-mail ed il gioco è fatto.<br />

R: Bobby di Eleonora Grillo del 20/10/<strong>2005</strong> 17.14.32<br />

Il mio indirizzo email è il seguente: eleonoragrillo@tiscali.it Grazie, Antonio. Baci. Ele<br />

R: Bobby di Eleonora Grillo del 20/10/<strong>2005</strong> 22.02.31<br />

Grazie, Antonio. Ho già cinqueggiato un po' e devo dire che l'indifferenza (intenzionale) è davvero la mia arma<br />

preferita. Ma prima o poi agisco come Tiberio. Non c'è scampo. Con mia grande soddisfazione e con grande<br />

incredulità degli altri. C'hai azzeccato. Sì, il fatto che fai esempi di gravi patologie disorienta un po' noi comuni<br />

mortali, ma sicuramente rende l'idea di ciò che vuoi trasmettere. Mi piace molto anche ciò che dici nella<br />

conclusione. Sarebbe bellissimo! In questo momento il mio scetticismo è in discesa e la speranza in salita. Ti<br />

abbraccio. Eleonora<br />

R: Bobby di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 20.34.08<br />

Hei Ele Antonio.......e io???? :-( :-o :-( sob....e' perche' sono piccola e nera eh???<br />

R: Bobby di Eleonora Grillo del 21/10/<strong>2005</strong> 22.14.36


Sirenella, Antonio lo pubblicherà sul nuovo numero di ASSISE. Ma sono certa che se ha potuto inviarlo a me, lo<br />

farà anche con te. Anzi, se mi mandi il tuo indirizzo email, te lo spedisco io. baci. ele<br />

R: Bobby di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 23.11.13<br />

Fatto Ele....grazie sei un tesoro :-)<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 23.13.03<br />

No, Ele a Marina non lo posso ancora spedire perchè servirà per farle vedere il sistema Aggressivo nel suo<br />

complesso. Tu lo hai avuto perché avresti dovuto già conoscerlo.........<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 23.31.01<br />

Sire, come si afferma nel film Picnic at Hanging Rock esiste un tempo ed un luogo giusto per ogni cosa. Per cui,<br />

come si diceva nella pubblicità dei Prodotti Fabbri, porta pazienza.......<br />

R: Bobby di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 23.34.45<br />

Non ho mai voluto leggere nulla dell'enneagramma, se non cose che conoscevo gia'.....per una volta che mi si<br />

accende una curiosita' :-( ... Uffa...vabbe'....pero' sto film sta diventando una persecuzione!<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 23.37.08<br />

Siccome non voglio che tu possa pensare di essere una Calimera piccola e nera, riceverai in cambio altro<br />

materiale sul Due e sul Quattro (anche se in Inglese).<br />

R: Bobby di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 23.39.03<br />

Ma io voglio quello che voglio, non quello che vuoi....quindi niente da fare...aspettero'...so farlo bene. :-) grazie<br />

lo stesso..<br />

R: Bobby di Eleonora Grillo del 21/10/<strong>2005</strong> 23.55.01<br />

ehm... Antonio...chiedo perdono ma l'ho già spedito. Mi dispiace.<br />

R: Bobby di Sirenella del 21/10/<strong>2005</strong> 23.57.38<br />

Si, ricevuto Ele, grazie....aspettero' dopo il seminario di questo mese per leggerlo (in pratica domani e<br />

dopodomani eheheheheh) ....buonanotte, vado a ninna che domani sara' dura...<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 21/10/<strong>2005</strong> 23.58.54<br />

E buon Dio, mi fai ricordare una delle prime telenovelas che la mia povera mamma amava vedere!!!! Quella si<br />

chiamava Monica, Cuore Selvaggio, è la protagonista era sensibile, reattiva, impulsiva, non proprio smilza ed<br />

alta un metro e tanta voglia di crescere proprio come te:) :-) :) Anzi, meglio, mi fai vestire i panni di Troisi che<br />

dice a Lello Arena: "Ma lo vedi come fai? Meglio un giorno da leone che mille da pecore! Non ti potresti<br />

accontentare, che ne so, di cento giorni da orsacchiotto? :) :) :-)<br />

R: Bobby di Sirenella del 22/10/<strong>2005</strong> 0.01.04<br />

ma dici a me o a Eleonora?? Io nei panni dell'orsacchiotta mi ci vedo bene, ovviamente sono una pezza de<br />

femmena e quindi non ho nulla a che vedere con questa tipa tappa e toppa!! Ma non dicevi a<br />

me.....vero????????<br />

R: Bobby di Antonio Barbato del 22/10/<strong>2005</strong> 0.05.27<br />

Si, effettivamente, davanti ad uno specchio deformante puoi apparire un pezzo di femmina ed anche magra<br />

perdipiù!! Domani vedremo il primo sottotipo e l'articolo leggilo solo dopo che avrò spiegato i presupposti del<br />

sistema illusorio/aggressivo. Non ti voglio amareggiare, è solo che va meglio così.<br />

R: Bobby di Sirenella del 22/10/<strong>2005</strong> 0.09.06<br />

Ma Antonio....con tutti i cioccolattini imbottiti di Prevert, come potrei mai amareggiarmi? In ogni caso....so' na'<br />

bella panzarotta ed e' inutile che tenti di demolire la mia autostima...sono una silfide voluttuosa!! PPrrrr<br />

<strong>Enneagramma</strong> In Cucina.<br />

Inviato da: Neottoloemo


Sera a tutti..forse non tutti sanno che io studio alla scuola alberghiera, e che il mio sogno è quello di diventare<br />

un grande chef, quindi spesso indago e osservo cose che riguardano la cucina, e ogni tanto, durante le lezioni di<br />

Antonio, capita che venga tirato fuori il discorso che agli enneatipi 8 piace mangiare molto il piccante, ora, mi<br />

piacerebbe tanto sapere, se c'è un particolare legame che unisce un tipo di cibo ad un determinato enneatipo,<br />

ad esempio se al quattro (spesso preso da momenti di tristezza) piaccia mangiare cose dolci per tirar su il<br />

morale (anche se dubito che un pò di cioccolata possa risolvere davvero i loro problemi), a me personalmente,<br />

piacciono le cose complesse, spesso con cotture lente..ad esempio Le lasagne..oppure le uova, mangiate in ogni<br />

modo..Attendo curioso qualche risposta dalla regia..un bacio e buona notte, Alberto.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di magamaghina del 15/10/<strong>2005</strong> 1.31.16<br />

non sono un'aesperta sull'argomento enemmeno i ccucina cucccioo mio. ma sai che in quanto a dolci, sono una<br />

vera maga. forse questo e' il mio modo di essere chioccia anche se prematuramente...ma chi non desidera in<br />

famiglia la mia cassata di natale?e' il mio modo dolce di mescolare coccole e carezze in tanta granella<br />

delicata,creme profumate e torte che preparo solo per i miei cari....e tante le ho inventate per festeggiare te.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 18.56.59<br />

Siccome noi donnine della famiglia ci compensiamo, e quando ho tentato di cucinare dolci e dolcetti si sono<br />

trasformati in esseri amorfi e alieni, io mi sono specializzata in primi piatti. Adoro i primi, e per quanto riguarda<br />

il cucinare quasi tutti i primi mi riescono niente male. Se invece devo soffermarmi sui miei gusti...beh...sono in<br />

difficolta' perche' interiora a parte io mangio di tutto un po', certo una bella lasagna mi fa ridere il corason ma<br />

anche una torta caprese, sai che vado matta per la combinazione di cioccolata e mandorle e la caprese e' il mio<br />

dolce preferito...uhm...difficile...veramente difficile pensare alla cucina sotto il punto di vista dell'enneagramma,<br />

ma magari qualcuno piu' esperto ci puo' dare qualche indizio :-)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Tina del 16/10/<strong>2005</strong> 10.20.45<br />

...e allora, tanto per rimanere in famiglia, dove più facilmente ci si può fare promesse , faccio una proposta:<br />

Organizziamo tutti insieme la festa del mio compleanno in novembre: Mari con il primo, Alby si propone con i<br />

suoi progressi, Vale con la caprese e le candeline e io??? Bè io mi occupo degli amici! Va bene per un 6<br />

gruppale?? Ditemi di si. bacioni<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 21.55.03<br />

Caro Alberto, sono fuori dalla famiglia e forse, allora, riuscirò a dirti qualcosa di nuovo.....ahahahahah Io amo<br />

mangiare bene e non troppo. Mi piace tutto ma in particolare amo alcune spezie per rendere alcuni sapori<br />

differenti, ovviamente non a tutti i costi e in maniera parca. Amo molto i sapori naturali. Adoro il miele e il<br />

cioccolato purchè fondente.Vado pazza per il pesce e molto meno per la carne. I miei dolci preferiti sono gli<br />

africani e i marron glaces (vado pazza per entrambi) e i risotti sono la mia passione. Il vino poco e di gran<br />

qualità ma non lo digerisco e quindi lo devo lasciar perdere. Adoro i vini da meditazione e lo champagne.<br />

Aggiungo che un buon rapporto col cibo, una preparazione attenta si al'anticamera di un buon rapporto con la<br />

sessualità. Lo sai Alberto che gli uomini cuochi sono considerati i migliori amatori al mondo?...Non è uno<br />

scherzo dicono che sia proprio vero....Lunga vita Alberto, hai un futuro davanti a te con coccole e zabaioni<br />

incredibili per la tua amata..... Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 22.35.39<br />

Cara ziuzzola mia, lo sai, che a me non mi è mai piaciuto il dolce di nessuna pasticceria messo a confronto di<br />

quelli fatti dalle tue manine coccolose con tanto amore, le cassate che fai tu, sono un capolavoro, e anche i<br />

dolci che hai sempre fatto con tanto affetto per i miei compleanni passati, sei sempre stata tu a mettere la<br />

ciliegina sulla mia torta e farla diventare ancora più bella e saporita...Quanto a mamma, maga di lasagne,<br />

frittate e primi piatti, ahimè, i dolci non sono il tuo forte, ma del resto, se sono cresciuto sano e robusto, è<br />

grazie a te, e del resto io non mi lamento quasi mai di quello che cucini, ogni lasagna o frittata di maccheroni (o<br />

altre) è sempre una festa nella mia pancia...e la nonna..come farei senza di lei? che farei una volta tornato a<br />

casa, stanco, distrutto, dopo 18 ore di studio? (se fossero 18 però..allora sì che la cosa sarebbe devastante, per<br />

mia fortuna son solo 6)..eheheh con le ricette nuove della nonna, le frittatone della mamma e i dolci della zia,<br />

chi sta meglio di me?..ahhh come sono fortunato........Marina, invece, il tuo modo di mangiare, è una miscela di<br />

intrigo e sapori, mi interessa molto quando si parla di spezie, perchè è un mondo molto vasto e sempre<br />

innovativo, le spezie son sempre differenti..ce ne sono di ogni genere..il miele, nettare degli dei, (ottimo col<br />

padano ;-) ) e il cioccolato fondente due sapori differenti, molto forti e ottimi. per i vini, ahimè, non posso dirti<br />

proprio nulla, ancor non me ne intendo in questo campo, quando avrò imparato ciò che riguarda vini,<br />

champagne, prosecchi e liquori, allora saprò risponderti..invece al contrario di te a me il pesce non piace quasi<br />

per niente, prediligo la carne anche se non mangiata troppe volte..mi sono piaciuti questi interventi, Grazie a<br />

tutti d'aver risposto, io intanto, inizio a prender nota..;-) Un Bacione, Alberto.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 23.01.13


Poichè ami la carne prova a cucinare il coniglio come fai sempre in padella e poi aggiungi cumino e coriandolo e<br />

un pizzico di zenzero (ma proprio un pizzico) ...vino bianco e poi come al solito...prova e poi mi dirai....tra<br />

l'altro se sei freddoloso o qualcuno li lo è con lo zenzero stanno tutti meglio! Io ne ho messo persino un pizzico<br />

nel minestrone stasera, non si è sentito ma per me che sono freddolosa, è servito subito. Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 23.04.27<br />

Nooo oddio, il coniglio non lo mangio, ho avuto un coniglio per circa 6 anni, oramai non penso ai conigli come<br />

cibo da mangiare (anche se un giorno dovrò cucinarli) ma grazie della ricetta stasera mi stai fornendo mille<br />

spunti...^__* Alberto.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 23.08.40<br />

Scusami, Mi dispiace.....non lo sapevo...puoi fare lo stesso col pollo aumentando un pò le dosi e aggiungendo<br />

rosmarino. La cacciagione la mangi? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Eleonora Grillo del 17/10/<strong>2005</strong> 11.42.43<br />

sarebbe bellissimo anche specializzarsi in un tipo di cucina non violenta.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.07.52<br />

Si. Assolutamente. Mangiare biologico è già un passaggio importante. Tu intendi vegetariano o vegano? Melinda<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Eleonora Grillo del 18/10/<strong>2005</strong> 18.58.05<br />

Non prediligo la cucina biologica, forse perchè non sono una gran cuoca, e il biologico mi riesce proprio una<br />

schifezza. E comunque non sono per gli estremismi, neanche in cucina. A me basta non mangiare carne. Sono<br />

vegetariana. Non riesco assolutamente a sopportare l'idea di due occhi innocenti che ti guardano terrorizzati<br />

mentre sentono la morte (e già su questo e sulle reazioni chimiche all'interno del corpo dell'animale ci sarebbe<br />

tanto da dire), ma, soprattutto, non riesco a capire chi osa alzare la mano e colpire quegli occhi innocenti, sia<br />

chi lo fa per "sport", sia chi lo fa per accaparrarsi denaro (vedi i cacciatori dei cuccioli di foca e simili), sia chi lo<br />

fa per lavoro nei nostri terribili macelli. Altrettanto non capisco chi compra e indossa pellicce. Sono certa che un<br />

giorno renderemo conto a Dio di tutto questo orrore. Non ricordo esattamente, ma anche Battiato in una sua<br />

canzone si chiede come si può mangiare un corpo mentre ancora emette suoni. Scusate lo sfogo, ma davvero<br />

questo argomento mi tocca molto. Io non distinguo tra persone ed animali, per me siamo tutti esseri viventi<br />

fatti di carne e sangue e quindi, sensibili al dolore, sia fisico che emotivo. Gli animali sono miei fratelli e sono<br />

sempre innocenti. Non si può dire altrettanto degli uomini. Sì, anch'essi sono miei fratelli, ma non sono sempre<br />

innocenti. Vi abbraccio. Eleonora<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Sirenella del 18/10/<strong>2005</strong> 20.41.58<br />

Cara Eleonora, sono un'animalista convinta, ho una passione particolare per i cani, ma ovviamente ciascun<br />

animale e' prezioso e aborro le torture e le ingiustizie, sopratutto quando sono superflue e con l'unico scopo di<br />

distruggere la natura. Non concordo pero', circa l'alimentazione vegetariana. Ovviamente sono scelte, e gusti,<br />

quindi semplicemente dico la mia....gli esseri umani nascono come creature carnivore, e cosi' come quando un<br />

leone uccide una gazzella per potersene nutrire, per quanto in ogni documentario tutti facciano il tifo per la<br />

gazzella, capisco che sia necessario il sacrificio della vita di uno, per la sopravvivenza di altri. Se Dio non avesse<br />

voluto, ci avrebbe permesso di nutrirci di luce con buona pace per tutti. Non mangio carne di Cavallo, di<br />

Coniglio, nemmeno cacciagione e creature delle quali non ho affatto bisogno, ma sono comunque carnivora, ne<br />

sono consapevole e una bistecca ogni tanto (morta per favore!) non mi fa sentire un mostro....cerco di<br />

mangiare un po' di tutto, pesce compreso anche se non ne vado matta, ma se anche la necessita' del mio<br />

organismo, la mia natura carnivora, mi spingono a sentire il bisogno di questi alimenti, sono d'accordo sul fatto<br />

che ci possono essere sistemi meno terribili e traumatici per quelle povere bestie, e non parlo solo della morte<br />

al macello, ma anche della loro nutrizione, del trasporto (spesso vengono accatastati vivi centinaia di capi in<br />

spazi lillipuziani!) e cosi' via....per non parlare di chi lessa i cani vivi....la necessita' e' una cosa, la crudelta'<br />

impietosa e' ben altro. Non ho mai posseduto una pelliccia in vita mia, e mai l'avro', e darei tranquillamente<br />

fuoco a tutte quelle belle signore impomatate e impellicciate che le portano a spasso con aria tronfia e<br />

solenne...baci baci Marina.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Antonio Barbato del 18/10/<strong>2005</strong> 21.08.04<br />

Caro Neottolemo, l'ho detto io che con questa scuola che stai facendo diventerai uno "sciupafemmene",....<br />

mammina cara sei un bijoux e non precisiamo quale, ziuzzola (ma come hai fatto ad immaginatertelo questo<br />

nomignolo che gronda tanto miele che solo ad avvicinarsi ti vengono le carie), tutto quello che passa per le tue<br />

manine, e solo per questo fatto, diventa oro, nonnina e come potrei mai sopravvivere senza di te (un po' di<br />

dubbio per restare su un tema che capite benissimo).......Neottolè', se sei un gran furbacchione, tanto di<br />

cappello e buone conquiste, ma se lo fai solo per "stare quieto", ti revoco il nomignolo di Nuovo Guerriero e ti


faccio diventare Neoglottemo, che significa Nuovo Lecchino :-) :-) :-) Un abbraccio virile, giovanottone mio.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Neottolemo del 18/10/<strong>2005</strong> 21.44.29<br />

Accidenti..lasciate ogni speranza o voi che cercate di fare il furbo con Antonio..bhè, cosa aggiungere? sono<br />

stato scoperto in pieno, disarmato, da bravo sei, torno nelle mie profondità a riflettere..ehehe..a parte gli<br />

scherzi, alcune cose, sono vere, mamma zia e nonna, sono un pilastro fondamentale della mia vita, e in ciò che<br />

riguarda la cucina, non mi è mai mancato nulla..nemmeno l'affetto..davvero..sono felice così come sono,<br />

contento di avere persone che realmente ti apprezzano e ti aiutano a superare momenti difficili..ma si<br />

sa..questo è quello che deve fare un genitore (direte voi) ma per me, è tutta un'altra storia..preferisco rimanere<br />

Neottolemo ;-) Un saluto e un abbraccio grugnante :-), Alberto.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Sirenella del 18/10/<strong>2005</strong> 23.39.00<br />

Io sto letteralmente morendo dalle risate! Stasera le tre streghe erano riunite sotto lo stesso tetto, e la cosa<br />

ancora piu' divertente e' stata leggere i vostri due post, mentre noi tre facevamo da cornice attorno ad Alberto<br />

sciogliendoci in coretti compiaciuti nel leggere i suoi melensi affettuosi (e un po' para') commenti circa le delizie<br />

a lui cucinate! Antonio....Neoglottemo e' da mettere in cornice! Ma ancora di piu' i saluti "grugnanti" in cambio<br />

dei tuoi virili! Ci mancava solo il rumore di qualche testata alla stambecco reale e il quadro era perfetto! Un<br />

bacio a tutti e due :-)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Eleonora Grillo del 19/10/<strong>2005</strong> 18.45.52<br />

Cara Sirenella, non ci sono problemi, io non incito ad essere vegetariani, anche perchè questa scelta è davvero<br />

personale, è come avere fede o non averla. Come si può imporre la fede a qualcuno? Anche ai miei alunni,<br />

chiaramente molto sensibilizzati su tale argomento (sono anche iscritti alla LAV) dico che debbono mangiare la<br />

carne perchè il loro corpo ne ha bisogno e solo quando saranno adulti potranno scegliere, se lo vorranno. Non<br />

trovo assolutamente mostro chi mangia carne. A volte, sgarro anch'io, soprattutto quando sono invitata a<br />

pranzo o a cena. A meno che non sono amici intimi (che mi conoscono bene) mangio quello che è stato<br />

preparato, anche se si tratta di carne. Diversa, però, è la questione di Dio e del fatto che gli esseri umani<br />

nascono carnivori. Se leggi (e so che lo fai) la Bibbia, in Genesi sta scritto che Adamo ed Eva potevano<br />

mangiare i frutti del giardino. Non è mai stato detto loro di cibarsi di animali. La questione cambia dopo il<br />

peccato originale, solo dopo fu concesso di farlo. Quindi, secondo la Bibbia, gli uomini nascono erbivori, non<br />

carnivori. Il discorso, per me, non cambia nemmeno se parliamo della storia dell'evoluzione umana, perchè,<br />

secondo me, la bibbia rappresenta un modo diverso di raccontare l'evoluzione. Baci. Eleonora<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Sirenella del 19/10/<strong>2005</strong> 19.37.44<br />

Beh Ele...va bene tutto quanto dici, solo che non sono d'accordo sull'uso che si fa della Bibbia, in questo senso.<br />

Cosa fossimo noi prima di abitare questa terra, che simbologie, che metafore e che realta' appartenessero a<br />

quella dimensione, noi non lo sappiamo...cio' che sappiamo di certo e di fatto e' che da quando l'uomo e'<br />

apparso qui, lo ha fatto in veste di creatura onnivora. Dici bene, in fondo la fede non puo' essere trasfusa, e<br />

certi principi sani, lo dovrebbero essere indipendentemente dalla fede politica, spirituale, o altro....trovo che sia<br />

semplicemente utopistico e non di questa terra pensare che i popoli del mondo possano rinunciare a carne e<br />

pesce, ma trovo invece un invito a migliorare e crescere ed evolvere, il redigere leggi che tutelino anche gli<br />

animali da inutili sperpetui e sofferenze. Penso anche che ci sono popoli che vivono di stenti, in cui coltivare<br />

perfino il grano risulta difficile, se togliessimo loro anche carne e pesce finirebbero col dipendere del tutto dal<br />

resto del mondo, e non mi sembra una buona prospettiva. D'altro canto, coloro che rappresentano un'idea o un<br />

sogno estremizzato (purche' non lesivo della dignita' altrui...lo preciso giusto se Saddam fosse connesso dal<br />

carcere!!), sono i benvenuti perche' gridano al mondo una provocazione, uno stimolo al cambiamento.<br />

Benvenuti ai vegetariani, ai marziani e ai vegani e a chiunque cerchi di proporre idee nuove per restituire alla<br />

terra cio' che gli uomini hanno non usato, ma sfruttato e depauperato...baci Marina.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong> In Cucina. di Eleonora Grillo del 19/10/<strong>2005</strong> 20.52.26<br />

Io non faccio alcun uso o abuso della bibbia. Dico solo quello che credo di leggervi. Allora mettiamola così:<br />

ciascuno di noi vi legge ciò che vuole leggervi. E forse, è anche naturale che sia così. Baci. Ele<br />

Buon viaggio Ostrichetto,<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

e ti sia propizio il vento che soffierà nelle tue vele! Fai ben vedere agli amici di oltre oceano, che perle di<br />

saggezza un Assisiano come te può sciorinare, noi ti aspettiamo ad inizio Novembre tutti pronti ad intonare il<br />

coro trionfale dell'Aida!! Un abbraccio affettuoso a nome di tutti. Antonio<br />

R: Buon viaggio Ostrichetto, di Sirenella del 19/10/<strong>2005</strong> 19.49.32


Claudio ma sei gia' partito?? Allora buon viaggio...se per caso incontri un tale magrolino con la barbetta che ha<br />

un nome che comincia per Bin.....corri piu' che puoi e grida "HELP"!! Per il resto..in bocca al pupo (amo troppo i<br />

lupi, accontentiamoci dei pupi!) :-) Baci...<br />

Per Laura<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Lauretta, ma che fine hai fatto??? Hei guarda che ti vengo a prendere fin sotto casa eh?? :-) Scrivi presto...ti<br />

aspettiamo, e ci vediamo sabato!! Baci..<br />

Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo!<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Luce, ho capito che sei in letargo e sei felice come una bimba.....ma qui io ho freddo, dame, se te e sonno,<br />

almeno cantami qualcosa. CIoè: dove ti sei cacciata? Lo sai che oggi ho seguito un agiornata sulla cosmesi<br />

naturale davvero interessante...possiamo farci delle creme meravigliose in casa e usare degli olii fantastici sul<br />

corpo a seconda della pelle che abbiamo. Adesso farò qualche sperimentazione e se non mi viene il morbillo tipo<br />

maga magò nel film la spada nella roccia, dispenso consigli a tutti. Allora, come stai? Mi manchi! Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong><br />

23.16.23<br />

.....ma qui ho freddo, fame, sete e sonno,..... .,..vedi non riesco più a scrivere. Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di luce del 18/10/<strong>2005</strong> 21.10.44<br />

"sono un marinaio da imbarcare che soffre il mal di terra e il mal di mare..."<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Marina Mele del 19/10/<strong>2005</strong><br />

12.35.16<br />

Beh allora alziamoci in volo! Li come te la cavi? Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di luce del 19/10/<strong>2005</strong> 13.44.53<br />

voglio volere... ops volare!!!<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Marina Mele del 19/10/<strong>2005</strong><br />

14.11.09<br />

Va bene, chiamami aquila.....tu porti la musica? E' quanto serve a far "funzionare" bene le mie ali. Ti ricordi<br />

quel bellissimcartone Bianca e Bernie......che uccello era il loro aereo? Non mi viene il nome...Che bello quel<br />

cartone. L'ho scoperto in età adulta e poi ho "costretto " mio figlio a vederlo un sacco di volte. Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Marina Mele del 19/10/<strong>2005</strong><br />

14.12.25<br />

A proposito di Bianca e Bernie. Secondo voi che enneatipi sono? Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Sirenella del 19/10/<strong>2005</strong> 15.04.26<br />

Non so che enneatipi sono, ma ricordo che l'uccello era un'albatros sgangherato :-)<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Marina Mele del 19/10/<strong>2005</strong><br />

15.19.31<br />

Si, si un albatros sgangherato con un ascatola di sardine come cabina. Giusto? Luce, te la senti?...Forse posso<br />

fare di meglio!....... Melinda<br />

R: Per Luce, ancora non è primavera, il timone è duro e ho freddo! di Utente Ospite Lia del 19/10/<strong>2005</strong><br />

16.09.19<br />

Scusate l'intromissione, ma mi pare che il cartone di Bianca e Bernie sia quello che Grillo fa vedere nel suo<br />

ultimo spettacolo con immagini sublimali di diavoli e simili. Spero di sbagliarmi per tuo figiio, Melinda! Io non so<br />

bene a cosa servano questi messaggi diabolici sub-limali, ma non è la prima volta che ne sento parlare e che li<br />

vedo. Ne sapete qualcosa? Ciao Lia<br />

Canzoni per ogni tipo


Inviato da: Utente Ospite<br />

Su un forum americano ho visto un divertenete"thread" sulle canzoni che descrivono meglio i tipi. La canzone di<br />

Jovanotti: Sono un ragazzo fortunato, descrive bene un sette?Nicoletta<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Un amico mi ha chiesto di che tipo potesse essere il protagonista della famosa canzone napoletana A'Tazz e<br />

Cafè. A me sembra evidente ma forse chi mi legge potrà divertirsi a farsi un'idea. Riporto di seguito il testo<br />

della canzone tradotto in Italiano per i non Napoletani, scusandomi se nella traduzione si perde molto sia in<br />

termini di rime che di doppi sensi: Vorrei saper perché se mi vedete, mi guardate sempre con un'aria di<br />

rimprovero. Ma quanto più scontrosa con me vi fate, più bella agli occhi miei, voi apparite…. Io ora non so se ve<br />

ne accorgete! Con i vostri modi bruschi Brigida Ad una tazza di caffè somigliate: sotto avete lo zucchero e in<br />

superficie amara siete…. Ma io tanto girerò e tanto dirò e farò che il dolce del fondo della tazza fin nella bocca<br />

mi dovrà arrivare. Più passa il tempo e più fredda diventate, invece di riscaldarvi….caffè squisito! Il bello è che<br />

anche se doveste diventare ghiaccio vi trasformereste nella delizia del caffè a granita…. Facendo concorrenza<br />

alla limonata! Con i vostri modi bruschi Brigida………. Voi siete la prima schernitrice? Ed io, bellezza mia, sono<br />

figlio di cartaro! Se vi divertite a cambiare il vostro sentimento Farò le carte senza farvi pagare soldi…… Che<br />

bella coppia saremmo a fare l'amore!<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Divertente questa cosa! Jovanotti è sicuramente un Sette e la sua canzone, effettivamente, è da Sette. Alcuni<br />

cantanti sono ovviamente Quattro. Tenco, De Andre e Renato Zero e le loro canzoni sono trattati di "visione del<br />

mondo da Quattro"! Esempio: Vedrai, vedrai, vedrai che cambierà! Non so dirti come e quando, ma un bel<br />

giorno cambierà! (sottointeso: adesso e tutto una porcheria, ma vedrai che tutto, per miracolo, un giorno<br />

cambierà). Antonio<br />

R: R: R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Antonio,certo la canzone di De Andrè è "Un Giudice", lo davo per scontato tanto è popolare. Bè, si il carattere<br />

del protagonista è bruttino, ma pensa te, col fisico che si ritrova quanto è incazzato! Per quanto riguarda il tipo<br />

sette che ho menzionato nell'altro messaggio si riferiva alla canzone napoletana che hai tradotto. Che ne pensi?<br />

Potrebbe essere anche un due che insiste nel corteggiamento ma solo fino a quando non ha conquistato la<br />

preda!<br />

R: R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Cara Terry, credo che la canzone sia Il Giudice, ed effettivamente sottolinea anche in altre parti il carattere Uno<br />

(un po' brutto in verità) del protagonista. Antonio<br />

R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Antonio questo tipo mi pare proprio un sette più che un due, ma là stiamo. Queta storia mi fa venire in mente<br />

Rett Buttlher(si scrive così?) e Rossella O'Hara, sette e tre, credo. Terry<br />

R: R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Dimenticavo...la canzone è Di De Andrè.<br />

R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Antonella..."...Giudice finalmente arbitro in terra del bene e del male!" Eh?! che ne dici? E' proprio da uno!<br />

Teresa<br />

R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Grilletta, ma sei tu che hai scritto questo messaggio?? Il fatto che non sei entrata col tuo nome e non ti sei<br />

firmata, potrebbe essere una traccia (i Cinque misteriosissimi sono), ma mi lascia nel dubbio!! Antonio<br />

R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Per il tre (e non il due) you've got a friend della mitica Carly SimonPerchè tre e non due? Perchè lei arriva se la<br />

cerchi, altrimenti sta a casa sua. Melinda da Milano<br />

R: R: R: R: R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite


eh beat'alloro!!!!!!!T.<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Si, Terry, mi sembrano esempi adeguati. Grazie per esserti unita a me nel tentativo di risveglio dei "dormienti".<br />

Non so se Battiato sia un Cinque, ma molte sue canzoni vanno in quella direzione. Fra le tante mi vengono in<br />

mente: "Prospettiva Njesvkj" e "Summer on a Solitary Beach". Ci sono, però, anche molte canzoni da Sei come<br />

"Centro di Gravità Permanente" e "Bandiera Bianca".<br />

R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

per il 5 potrebbe andare "Solo me ne vo per la città"?, chi la cantava? Modugno? Per il 3 suggerirei "I diamanti<br />

sono i migliori amici delle ragazze" cantata da Marilyn, eh Antò che dici?<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Grilletta Arechiana: ma tu non avevi una serie di buoni esempi? Che fai, mi vuoi lasciare solo?<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Nel silenzio...continuo imperterrito. Tipo Sei "Aver paura di innamorarsi troppo" di Battisti, Tipo Due "Sei la più<br />

bella del mondo" di Raf, Tipo Otto "Con le mani" di Zucchero, Tipo Sette "Voglio una vita spericolata" di Vasco<br />

Rossi, Tipo Quattro "Manichini" di Renato Zero, iper Quattro "Jealous Guy" di Brian Ferry, iper Sette "Imagine"<br />

di John Lennon, iper Due "You got a friend" di James Taylor, iper Otto "Mr Wrong" di Sade, Quattro in ogni sua<br />

parola è "Take a chance with me" dei Roxy Music e del quattrissimo Bryan Ferry, altrettanto Quattro sono molte<br />

canzoni di Baglioni, fra le quali spiccano "Poster" e "Cento giorni di me e di te". Sette fino al midollo è "Forever<br />

Young" degli Alphaville, mentre Sei è "E' stata tua la colpa" di Bennato che firma anche la Unissima "Tutti<br />

insieme lo denunciam". Stranamente non mi vengono in mente canzoni per i tipi Cinque e Tre. Qualche<br />

suggerimento??<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Questa storia delle canzoni per ogni tipo mi intriga molto. Due anni fa alla Conferenza Internazionale tenuta a<br />

Santa Monica hanno fatto un concerto con le canzoni (americane, purtroppo) più adatte per ogni tipo. Perchè<br />

non ne facciamo una raccolta anche noi? Per il Nove, ad esempio, vanno bene "Finché la barca va, lasciala<br />

andare" di Orietta Berti, "Pigro" di Pino Daniele e "Le gocce cadono ma che fa" cantata da Wanda Osiris. Da tipo<br />

Otto è la retoricissima Sagra di Giarabub (Comandante non voglio l'acqua, dammi piombo pel mio moschetto,<br />

con il sangue di questo petto la mia sete si placherà). Per il Quattro c'è l'imbarazzo della scelta. Fra le tante<br />

meritano un posto di rilievo "La ballata dell'amore perduto" di De Andrè (ricordi, spuntavan le viole, con le<br />

nostre parole, non ci lasceremo mai), "Lontano, lontano" di Tenco e le "Foglie Morte" di Prevert cantata da Ives<br />

Montand. Per il Sei segnalo "Abbi dubbi" di Edoardo Bennato", per il Tre "You are so Vain" di Carly Simon, per il<br />

Sette "La Vie en Rose". Qualcuno vuole unirsi a me?<br />

R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Ci ho pensato a lungo e non me ne viene in mente nessuna più significativa di: "Basta un poco di zucchero e la<br />

pillola va giù", cantata dall'inguaribile tipo Uno (con influenza del Sette) Mary Poppins, col suo stile educazionalcorrettivo.<br />

Un'altra considerazione: ma dove sono gli altri associati? Tutti al mare?<br />

R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

Non mi viene in mente nessuna canzone per il mio tipo, il tipo Uno. Ne ve avete in mente qualcuna? Grazie,<br />

Antonella.<br />

R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite<br />

ERRATA CORRIGE: non Carly Simon ma Carole King........Ho sbagliato perchè, nononstante la voce, Carly<br />

Simon mi sta antipatica perchè le rubò il fidanzato, il mitico James Taylor!!!Chiedo venia. Melinda da Milano<br />

R: R: R: R: R: R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato<br />

Credo anche io che il protagonista della Tazz'e Cafè sia un Sette. C'è troppa strategia, troppa pianificazione del<br />

divertimento, per lasciare dubbi e Napoli, d'altra parte ha, ahime anche nel suo lato peggiore, una cultura<br />

Sette. Pensa che allegria per noi, poveri Quattro, convivere con questi che pensano solo a divertirsi e ci<br />

riescono davvero! Antonio<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Laura del 03/10/<strong>2005</strong> 12.43.55


Scusate, è la seconda volta che intervengo e ancora ho paura di uscire fuori tema... Amo tanto la musica per<br />

passione e per mestiere, conosco bene quella italiana e sudamericana, ma questo davvero non c'entra.<br />

Leggendo qui le vostre proposte, e cercando di trovare quelle per i tipi uno, ho notato che sono poche e non<br />

tanto gradevoli. Cioè, mi sembrano caricaturali... Noi uno siamo anche pieni di tenerezza (quindi quella di Mary<br />

Poppins mi sembra giustissima e mi ci ritrovo - anzi, confesso che a volte me la canticchio da sola), ma il<br />

giudice mi sembra più da 4, nonostante tutto... Mi aiutate a trovare altre canzoni da uno, di noi si parla poco da<br />

queste parti... Io intanto ci penso e, se mi viene a mente qualcosa, vi faccio sapere. Grazie! :-)<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite Giovanna del 03/10/<strong>2005</strong> 16.45.01<br />

Secondo me l'Uno difficilmente può essere messo in musica, credo! Non riesco ad immaginare "perfezionismo",<br />

"ira" o "risentimento" musicate ed ascoltate, casomai, in penombra con gli occhi socchiusi!!! :-). In America,<br />

invece, alla Conferenza dell'<strong>Enneagramma</strong>, suonarano al pianoforte un brano classico così come lo avrebbe<br />

fatto ogni tipo: per l'Uno l'esecuzione era rigida, classica, con poca interpretazione. Sic! Un saluto a tutti.<br />

Giovanna P.S. Ciao Laura<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Laura del 03/10/<strong>2005</strong> 18.21.10<br />

Ciao Giovanna! Non pensavo che per fare una canzone per un Uno bisognasse mettere in musica perfezionismo,<br />

ira e risentimento, ma semmai quella tenerezza esplosiva e inattesa di cui si parlava durante l'ultimo corso o la<br />

tenacia (e torno all'altra discussione) e la purezza di sentimenti... Insomma, sarà che sono di parte ma ci vedo<br />

anche del buono in questo enneatipo... Spero di rifarmi viva con una canzone... Baci a tutti<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 13.42.57<br />

Non so bene perche' ci ho pensato poco, ma cosa ve ne pare della canzone di Aznavour "devi sapere" ?? Se<br />

e'una canzone uno e' splendida....lo e' lo stesso, ovviamente, ma sarei curiosa di sapere a quale enneatipo la<br />

attribuite. Baci...<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite del 04/10/<strong>2005</strong> 15.15.39<br />

"Devi sapere" mi sembra una canzone cantata da un quattro depresso a se stesso<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite del 04/10/<strong>2005</strong> 15.30.29<br />

Mi farebbe piacere sapere chi ha scritto questo post che precede il mio....visto che l'utente non si e' firmato, tu<br />

dici un quattro depresso? Io non credo, devi sapere e' una canzone che racconta di un padre, presumibilmente,<br />

che spiega al figlio quelle che sono le "regole" le aspettative del mondo nel momento in cui si diventa adulti.<br />

Una sorta di iniziazione, di galateo dell'amore, che si conclude dicendo alla fine :devi sapere pero', che io non lo<br />

so. Siccome si parlava della sensibilita' degli Uno, del loro essere un po' prigionieri delle regole, e del loro intimo<br />

desiderio invece di manifestare una sensibilita' che non ha canali di uscita...a me sembrava possibile che questa<br />

fosse una canzone Uno, o magari di un enneatipo che suggerisce un'approccio alla vita da Uno, anche se egli<br />

stesso non riesce.<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 15.32.08<br />

Chiedo scusa, sono sempre io, Sirenella, che tra l'altro adoro Aznavour perche' e' un romanticone esagerato!!<br />

Comunque se l'ospite di prima si firma...e' un piacere :-)<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Laura del 04/10/<strong>2005</strong> 16.20.40<br />

Ciao Sirenella!!! Che peccato, questa canzone non la so o non riesco a ricordarla. Da come la racconti mi<br />

sembra che tu possa aver ragione, anche per la precisazione finale che mi sembra un chiarimento fatto quasi<br />

come omaggio alla Verità... C'è una canzone con un testo simile in spagnolo, sempre un padre che parla al figlio<br />

e gli insegna con amore e molta umiltà i sentimenti, invitandolo a essere pronto alle piccole traversie, contando<br />

sugli affetti... Bè, non saprei come fartela sentire, men che meno qua sù... A presto<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 16.52.43<br />

se mi dici il titolo posso sempre scaricarmela via internet e lo stesso puoi fare tu...e' possibile che "devi sapere"<br />

tu possa trovarla in francese, in ogni caso io ce l'ho e se vuoi ti mando le parole...e' bellissima, un bacio.<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 17.12.54<br />

Sire, non conoscevo la canzone, ma ho trovato il testo in Italiano e debbo dare ragione all'ignoto autore del<br />

messaggio più sopra. E' una canzone totalmente da tipo Quattro.


R: Canzoni per ogni tipo di Utente Ospite del 04/10/<strong>2005</strong> 17.23.28<br />

Si Anto...e' una canzone indubbiamente cantata da un Quattro, che pero' vorrebbe offrire al suo interlocutore la<br />

possibilita' di esperire emozioni non come un Quattro, ma diversamente. Gli illustra la possibilita' di "alzarsi da<br />

tavola, quando all'amor non servi piu', anche se in silenzio soffri tu", di restare di ghiaccio mentre il tuo cuore<br />

brucia di rancore e cose cosi'. Una sorta di "self control" di fronte a cio' che piu' squassa il cuore di un Quattro,<br />

solo un enneatipo Uno ha una sensibilita' abbastanza profonda da soffrire pur rimanendo di ghiaccio, anche se<br />

sono immagini portate all'estremo, e' chiaro che dicendo alla fine "io non lo so" confessa di non essere stato<br />

capace di vivere cosi'....essere un Uno diventa quindi un modo ideale di vivere o di non crollare davanti agli altri<br />

mostrando il proprio dolore, proprio perche' chi parla non ci e' riuscito. Non trovi?<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 17.24.34<br />

oggi mi dimentico di firmarmi gggrrrrrr....sono io eh????<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 19.22.08<br />

No, è proprio quello che fa uno dei tre sottotipi principali del Quattro.<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 19.43.56<br />

mamma mia Antonio, siamo sul lapidario oggi....vabe' poi se ti va di spiegarmi che significa che lo fa uno dei tre<br />

sottotipi mi fara' piacere...<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 19.48.01<br />

mi e' venuta un'idea...e se scavassimo nel cassettone di Mina? Possibile che abbia cantato qualcosa da Uno??<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Antonio Barbato del 18/10/<strong>2005</strong> 20.52.07<br />

C'è l'album "Solo sono Canzonette" di Bennato in cui ci sono canzoni da Sette, da Sei (appunto Solo sono<br />

Canzonette) e da Uno. In particolare c'è "Tutti insiem lo denunciam" che è un duetto in cui lui è un Uno<br />

fenomenale.<br />

R: Canzoni per ogni tipo di Sirenella del 18/10/<strong>2005</strong> 23.41.28<br />

verissimo....ricordo molto bene quell'album e anche la canzone che hai citato...ed effettivamente se non e' un<br />

Uno lui....vedi che scava scava qualcosa esce?? Richiudi la botola quando hai finito mi raccomando, senno' ci<br />

caschi dentro! :-)<br />

Due o Tre? Un caso concreto<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

In un precedente messaggio avevo sottolineato che distinguere fra tipo Due e Tre può essere molto difficile ed<br />

avevo promesso di esporre un caso concreto che dimostrasse come, quando si ha a che fare con persone del<br />

lato dell'Inganno, è facile sbagliare. A riprova della mia affermazione voglio condividere, con chi vorrà leggere,<br />

l'analisi del caso concreto dell'attuale Presidente del Consiglio, che per lungo tempo ho considerato un esempio<br />

lampante di tipo Tre. Nella mia analisi mi asterrò dall'utilizzare concetti avanzati, come l'esame del sottotipo,<br />

della Ferita Originaria e della Cicatrice Primaria, ed utilizzerò solo le caratteristiche basiche dei due tipi che si<br />

possono trovare in molti dei libri in commercio. Prima di tutto, perché ritenevo che Berlusconi fosse un Tre<br />

(anche se successivamente ho cambiato idea)? In primo luogo perché é un imprenditore di successo, un<br />

motivatore, un uomo capace di vendere un'immagine vincente di sé, attentissimo alla sua apparenza, che è<br />

abilissimo nel non rivelare (nel migliore dei casi) la sue vere intenzioni, nascondendosi dietro alla scusa che è<br />

stato frainteso. Inoltre la sua devozione al "sogno americano" (che è largamente il riflesso di una cultura Tre),<br />

la sua abilità auto promozionale, il forte uso della propaganda e il fatto che si presentasse sempre come un<br />

uomo che si era fatto da sé, mi sembravano elementi più che coerenti col tipo Tre. C'era, tuttavia, qualcosa che<br />

non sembrava del tutto convincente. Il Tre è più distaccato dai suoi sentimenti, più squisitamente "politico", più<br />

capace di mantenere un atteggiamento coerente con quello che dice, anche quando è colto in menzogna<br />

fragrante. Gli esempi di Clinton, che diceva di non avere mai avuto una relazione con la Lewinsky, o di Blair,<br />

che in TV negava che il governo inglese avesse manipolato il rapporto sulla presenza di armi di distruzione di<br />

massa in Iraq, non mi sembravano possibili in bocca a Berlusconi. Un altro tratto che Berlusconi non aveva era,<br />

paradossalmente, sia la professionalità sia l'arroganza del Tre, che è sempre convinto di conoscere la via<br />

migliore e vuole che tutti l'accettino senza nemmeno discutere (anche quando questo è in contrasto con i loro<br />

desideri, la loro visione del mondo o la loro natura). Lui vuole piacere alla gente, conquistarla, non voleva<br />

semplicemente l'applauso e l'approvazione, ma vuole sentirsi l'amato, il "salvatore della patria". Questo è molto<br />

più coerente col ritratto del tipo Due, che si sente "unto dal signore" ed è un impulsivo che si sente libero di<br />

poter dire tutto quello che gli passa in mente, senza curarsi assolutamente, in quel momento, di quelle che


saranno le reazioni a quello che dice (vedi l'episodio del suo discorso al Parlamento Europeo all'inizio del<br />

semestre di Presidenza italiano). Un Due, inoltre, è capace di essere un motivatore altrettanto abile di un Tre ed<br />

è molto bravo nel vendere promesse, anche se poi non saprà mantenerle. Sulla base di queste e molte altre<br />

considerazioni mi sono, quindi, convinto che Berlusconi è un tipo Due. Potrei analizzare ancora altri tratti che<br />

supportano questa mia convinzione, ma preferirei sentire cosa ne pensano gli altri prima di continuare. Antonio.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Claudio Garibaldi del 28/08/<strong>2005</strong> 23.39.17<br />

Mi sembra un argomento molto interessante ed istruttivo. Faccio un pò di riflessioni e poi esprimerò la mia<br />

opinione. Claudio<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 30/08/<strong>2005</strong> 23.54.12<br />

L'ultimo tratti da Due l'ha manifestato ieri, quando ha detto che per lui è un sacrificio ricandidarsi, ma non può<br />

evitare di farlo, perché è solo per il bene della nazione.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Claudio Garibaldi del 31/08/<strong>2005</strong> 8.30.57<br />

A proposito del "sacrificio" del Presidente a favore della nazione. A mio parere trattasi comunque di una<br />

proiezione di immagine e non di compulsione al soddisfacimento dei bisogni degli altri, perchè non si<br />

riconoscono i propri. Un pò come quando la satira rappresentava il "Berlusconi-operaio", il "Berlusconi Papa",<br />

ecc.... Arduo riconoscere se la passione più forte sia la vanità o l'orgoglio, ed esiste, se non erro, il sottotipo<br />

Sociale del Tre, che si confonde con il Due, la cui Vanità si soddisfa attraverso il dare e nel "rendere migliori gli<br />

altri", in questo caso tutti noi... purtroppo. Però.... voglio riflettere. Claudio<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 31/08/<strong>2005</strong> 19.40.26<br />

Claudio carissimo, sono più che d'accordo che si tratta di una proiezione della sua immagine, ma essa è<br />

ingigantita e viene "imposta" agli altri ed è, inoltre, rafforzata dalla "corte" di cui i Due amano circondarsi.<br />

Credo tu abbia invertito i sottotipi, perché è quello sociale del Due che si confonde col Tre. A proposito di quel<br />

tipo di Tre mi piace molto la storia che racconta Eli Jaxon Bear. te la racconto (forse tu la sai già,ma gli altri di<br />

sicuro no) perché è molto istruttiva, Una donna Tre di quel tipo fu improvvisamente invitata ad una cena con<br />

alcuni noti personaggi della TV americana. Aveva appena finito di mangiare ed era a dieta, ma accettò<br />

immediatamente l'invito. Quando arrivò all'appuntamento non mangiò niente e non riuscì nemmeno a capire<br />

bene quello che si diceva, perché...era troppo distratta dal farsi venire in mente i nomi di tutte le persone a cui<br />

doveva telefonare per raccontare con chi era andata a pranzo. Nel film Wild Hunting (Genio Ribelle), c'è un<br />

bell'esempio di questo tipo Tre nel personaggio del professore di matematica che cerca a tutti i costi di far<br />

emergere il genio del ragazzo, per poterlo usare come un trampolino di lancio.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 02/09/<strong>2005</strong> 11.39.22<br />

Antonio, c'e' una cosa che non ho ben capito nel primo post che hai scritto...quando fai riferimento a Clinton &<br />

co. che negano anche l'evidenza nel momento in cui sono stati colti in fallo...per quello che ho potuto notare, a<br />

volte lo stesso Berlusconi ha negato l'evidenza di certi suoi errori, attribuendo magari alla sinistra la colpa, o<br />

asserendo a volte in maniera clamorosa che sbagliamo tutti e che le cose non stanno come stanno. Mi spiego<br />

meglio...cerco di fare un esempio piccolo piccolo che vale solo come tale, una volta gli ho sentito dire, che la<br />

disoccupazione al sud e nello specifico a Napoli, e' stata se non debellata, quantomeno affrontata con ottimi<br />

risultati...ovviamente tutti noi che siamo ancora inutilmente iscritti alle liste di collocamento avremmo qualcosa<br />

da ridire in merito...e' ovvio che si tratta di un'assurdita'....ed essere assunti con contratti a tempo<br />

determinato, che durano magari tre mesi, e poi ci si ritrova punto e a capo, non significa aver trovato<br />

un'occupazione stabile, non fa di noi degli ex disoccupati. Quindi, in che senso intendi dire che negare<br />

l'evidenza non e' nel suo stile a differenza dell'esempio che citavi per Clinton o Blair? In che modo questo lo<br />

rende Due? Perche' devo ammettere che anche per me a volte e' difficile riuscire a capire la<br />

differenza...baci...Sirenella<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 02/09/<strong>2005</strong> 23.45.36<br />

Per capire bene la differenza devi entrare nella diversa percezione del mondo dei due tipi. Il Tre è un oggettivo<br />

con sè stesso e con gli altri, nel senso che misura oggettivamente il risultato di un azione e non avrebbe mai<br />

detto qualcosa che facilmente poteva ritorcersi contro di lui. Il Due vuole piacere di più all'interlocutore del<br />

momento e se ne frega se quello che dice è vero, è una sua illusione, un suo desiderio (o una sua<br />

arrabbiatura), o una balla completa. Il Due ha una maggiore libertà espressiva rispetto al Tre, che cerca di<br />

essere sempre attento a quello che dice. In questo senso facevo la differenza fra Clinton o Blair e Berlusconi. I<br />

primi due sono degli "avvocati", sempre misurati nei modi e attenti a non far ricadere su di sè la colpa di una<br />

dichiarazione erronea, Berlusconi è un impulsivo che non solo non si controlla, ma, nel tipico stile dei Due, non<br />

vuole controllarsi perchè sente di avere la Libertà di dire quello che vuole. Guarda come questo è evidente nei<br />

casi in cui si sbaciucchia in pubblico una cuoca russa o fa dichiarazioni imbarazzanti sulla moglie (cosa<br />

impensabile per un Tre). Non a caso il suo miglior consigliere è un arci Tre come Gianni Letta, un diplomatico


dai modi impeccabili, che dietro un'apparenza che richiama anche visivamente la "maschera" del Tre, nasconde<br />

eccezionali doti di competenza e capacità di "suadere". Clinton e Blair hanno negato fino alla nausea un loro<br />

coinvolgimento personale nelle cose che gli venivano rinfacciate, Berlusconi non solo non nega ma, anzi,<br />

rilancia, dicendo che lui non voleva dire quello che ha detto ed è stato frainteso.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 03/09/<strong>2005</strong> 12.44.23<br />

...credo di aver capito, grazie. Ci sono altri enneatipi che possono confondersi in questo modo, oltre al Due e al<br />

Tre?<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 03/09/<strong>2005</strong> 16.24.50<br />

Beh, ci sono diversi enneatipi che possono confondersi per più di un motivo. Normalmente il problema è che<br />

comportamenti apparentemente uguali possono avere alla loro base motivazioni diversissime. Il caso del Due e<br />

del Tre è, comunque, particolare a causa della descrizione spesso non esaustiva del tipo Due. Apparentemente i<br />

due tipi sembrano facilissimi da identificare, perché uno è a stretto contatto con i propri sentimenti e non<br />

saprebbe vivere senza, mentre l'altro cerca di evitarli e di controllarli per non farsi impacciare nel suo agire, ma<br />

in realtà il mix di tratti che è presente in ogni essere umano crea spesso un intreccio di cui è difficile vedere la<br />

radice principale.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 05/09/<strong>2005</strong> 20.12.50<br />

Un altro esempio, Sirenella, è quello dei tipi Quattro e Cinque. Apparentemente sembra facilissimo distinguerli,<br />

poiché il primo è un iper emozionale ed il secondo, invece, è molto distaccato dai sentimenti, eppure...non è<br />

sempre così. Alcuni Quattro sono timidi, riservati, apparentemente distaccati, ma dentro gli rugge sempre un<br />

forte desiderio, mentre alcuni Cinque sono ciarlieri, emozionalmente coinvolti, apparentemente solari, ma non<br />

accettano, poi, che qualcuno entri in reale intimità con loro (al limite gli offrono delle prugne.....ovviamente<br />

scherzo). Quando ritorni a spedire i tuoi bei messaggi lunghi??<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Utente Ospite del 21/09/<strong>2005</strong> 17.06.24<br />

Come può una persona aessere emotivamente coinvolta e non volere poi l'intimità? Lo può spiegare? Grazie,<br />

Gina<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 21.03.52<br />

Bella domanda. Mi arrischierei in una possibile risposta ma preferisco leggere anch'io gli esperti. CIao Gina,<br />

benvenuta, di dove sei? Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Eleonora Grillo del 11/10/<strong>2005</strong> 1.18.38<br />

Antonio, concordo sul fatto che ci sono alcuni 4 che possono, di primo acchito sembrare dei 5 e che ci sono dei<br />

5 (vedi me) che, al contrario possono apparire 4, ma non sono assolutamente d'accordo sul fatto che i 5 non<br />

entrano in reale intimità con gli altri. E parlo per esperienza. Ma tu hai mai conosciuto qualcuno che<br />

immediatamente entra in intimità con qualcun altro? I 5 sanno entrare in intimità ma lo fanno con cautela. Ci<br />

vuole tempo per accordare la fiducia. La fiducia è una cosa seria e...galbani vuol dire fiducia. :-) Quando io dò<br />

la mia fiducia a qualcuno, è per sempre. Non cambio bandiera facilmente. E' comprensibile che prima conosca<br />

bene a chi "regalo" la mia fiducia? Lascia perdere che poi viene tradita ugualmente, è nella natura delle cose<br />

umane. Ah! un'ultima cosa. Che ne sai di quello che rugge dentro un 5? Ti rispondo così: io ruggio/tu ruggi/egli<br />

rugge/noi ruggiamo/voi ruggite/essi ruggono. .:-)) smack eleonora<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 11/10/<strong>2005</strong> 8.34.56<br />

Sono d'accordo sul fatto che entrare in intimità è un fatto molto personale e per nulla facile. Diverso è entrare<br />

in contatto o trovare immediate affinità "calde" dalle quali partire per un confronto sano. Anche chi vive grandi<br />

passioni o si lascia portare dagli istinti, sa bene che l'intimità, quella vera e profonda, è ben altra cosa. E se non<br />

lo sa, è certo ch eprima o poi lo impara. Buona giornata a tutti. Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 11/10/<strong>2005</strong> 23.44.37<br />

Pero' Ele...io ho conosciuto un 5, con una fortissima ala 6 controfobica, che aveva davvero il problema<br />

dell'intimita'....per sua stessa ammissione. Non sapeva di essere un 5 xche' non conosceva l'enneagramma ma<br />

era un caso quasi da manuale...quissu' e' famoso come "l'uomo delle prugne" giusto perche' Antonio mi prende<br />

in giro su un episodio che ho raccontato su di lui....insomma voglio dire, se tu sei cresciuta tanto da essere in<br />

contatto intimo con te stessa ed altri, non vuole dire che tutti i 5 sopratutto se poco integrati, ne siano<br />

realmente capaci...o che almeno...siano consapevoli di questa possibilita'....che ne pensi?<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 16.59.38


Si parlava di 2 o 3. Io credo che il 3 sia più nascosto del 2 perchè il 2, giustamente, forse non ce la fa a<br />

trattenersi. Credo che al 3 si spezzi il cuore in maniera diversa ma se "non è aria" si tiri indietro con<br />

rasegnazione. Credo che il 3, portatore delle passioni e dell'istinto nella testa, in realtà abbia l'opportunità di<br />

aspettare per le grandi decisioni ed essere più attento nel valutare grazie alla sua capacità di supervisione. Ma<br />

quello che parta invidia ai 2 e ai 4 è la forza delle loro emozioni sempre e ad ogni costo. Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong> 20.56.49<br />

Ciao Sirenella. Credo che non esista 5 al mondo che non sia in contatto profondo con se stesso. Sì, è vero che<br />

spesso si separa dalle emozioni ma solo quando sta insieme agli altri. Quando si trova da solo, è solamente<br />

allora che piange e ride, che va a "sentire" ciò che non si è permesso di sentire precedentemente, quando c'era<br />

l'altro o gli altri. Allora riderà, piangerà, si vergognerà o si arrabbierà. Ma, non lo dirà mai a nessuno (quasi<br />

sempre). La questione importante, però, su cui vorrei puntare l'attenzione è la seguente (e mi farebbe tanto<br />

piacere se ne discutessimo): parliamo sempre di intimità e incapacità di entrare in intimità. Ma che cos'è,<br />

davvero, per tutti noi, l'intimità? A volte, ho l'impressione che ognuno dia a questa parola un significato diverso.<br />

Forse non so bene cosa sia (e allora avreste ragione a dire che il 5 non sa entrare in intimità). Per me significa<br />

stare col cuore caldo accanto ad un altro cuore caldo. Riposarsi, finalmente, deponendo nell'armadio tutte le<br />

maschere indossate durante la giornata e rimanere nudo davanti all'altro. Non fare nessuno sforzo, nessuna<br />

fatica, per dimostrare di essere: forte, intelligente, capace, buona, bella, simpatica ecc. e non stare all'erta<br />

perchè se mi si vede fragile mi sbranano. E ancora, poter stare in silenzio riempendomi solo della presenza<br />

piena dell'altro. E intanto preparare una bella tazza di tè e berla insieme senza che l'altro pensi che sono<br />

servizievole e accomodante, ma che si riempia semplicemente della mia piena presenza. Ecco, questa è<br />

l'intimità per me. Credo che tutto questo non sia facile per nessuno, non solamente per i 5, perchè tendiamo a<br />

indossare sempre le nostre maschere, quindi, credo che la maggior parte di noi non sa entrare davvero in<br />

intimità. E per voi, cos'è l'intimità? un bacio. eleonora<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong> 21.03.46<br />

Melinda, credo che mentre il 2 e il 4 fanno prevalere l'emotività sul ragionamento, il 3, al contrario fa prevalere<br />

il ragionamento sull'emotività. baci. ele<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 22.12.30<br />

E' così....solo un dettaglio. Poichè il 3 sta nel cuore della triade del cuore, riuscire a farlo è un impegno di<br />

eccezionale portata in termini di energia e deve, necesariamente, prima far fluire tutta la passione di cui è<br />

capace. Sui resti di questa e solo allora consolida e decide.Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 22.17.13<br />

Intimità? Sentire di toccare il fondo di se, la propria essenza. Se si è in due, sentire che l'altro lo percepisce<br />

chiaramente. Non parlare ma sentire. Accogliere anche che ognuno potrebbe percepire qualcosa di differente<br />

ma quella intensità risuona ed è empatica fino in fondo. Per questo mio sentire incontro sempre i 5 (o qualcuno<br />

che abbia un'ala 5 fortissima).....solo che poi io inizio a parlare!!!L'incantesimo per loro si infrange (mentre per<br />

me inizia a consolidarsi perchè passa anche su un altro piano) e si sentono in qualche modo rifiutati....talvolta<br />

lo trovo infantile il loro atteggiamento....e mi fa stare male! Allora cerco di recuperare cercando di spiegare il<br />

miopunto di vista ma faccio fatica a recuperare.....poi però, all'improvviso, quei momenti ritornano e allora è<br />

anche meglio della volta prima. I 5 mi fanno impazzire..... Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 12/10/<strong>2005</strong> 23.24.54<br />

Buonasera signore...cara Ele..ho preso il dizionario per poter rileggere assieme a voi il significato "oggettivo" e<br />

non soggettivo della parola intimita'. Credo che sia un buon punto di partenza, prima di attribuire ognuno di noi<br />

un significato personale ad una parola che ne ha uno..specifico. "Intimo: agg. (superl. di interno) che e' il piu'<br />

interno;il piu' profondo;il piu' riposto; il piu' segreto;" ..che ve ne pare? C'e' tutto l'oggettivo e anche il<br />

soggettivo....stasera sono stanca, molto, e' stata una giornata pesante e non saro' di compagnia...vi prego di<br />

scusarmi, scrivero' magari domani, con calma....perche' non sono assente, solo desiderosa di respirare un<br />

attimo a fondo...un abbraccio a tutti. Marina.<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.26.52<br />

Okkei. Grazie della dedica precisa e buona notte. Ma è così diverso da quello che abbiamo detto noi? Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 12/10/<strong>2005</strong> 23.31.34<br />

No non lo e'...e' per questo che l'ho scritto mel....<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.33.33


Ecco, come al solito non ho capito un "mel". Quindi siamo in un dizionario e neanche ci pagano? Ma ti sembra?<br />

Mel-inda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Eleonora Grillo del 15/10/<strong>2005</strong> 22.45.21<br />

Cara Sirenella, ebbene, devo ammetterlo e lo faccio sicuramente in ritardo. Non è vero che io sono cresciuta<br />

tanto. Se così fosse, non sarei ancora così stupidamente reattiva (e te ne sarai accorta!). Un bacione. Eleonora<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Maura Amelia Bonanno del 16/10/<strong>2005</strong> 17.01.17<br />

caro Antonio, mi sa che hai avuto una grande intuizione. Non mi sono mai fermata ad indagare il tipo dei nostri<br />

politici poiché non mi interesso di politica e non guardo neppure la tv, ma Berlusconi...mi intriga...e più rifletto<br />

più riconosco tratti Due sociale ala Tre nel nostro premier. Io vedo la politica come un tipo Due, soprattutto la<br />

mafia ne è secondo me un esempio. La promessa di Bercusconi non è efficenza e risultato in se stesso del Tre,<br />

ma è una costante promessa di protezione del Due. E la sua impostazione è tipicamente da "famiglia", si<br />

presenta come un bravo papà di cui possiamo e dobbiamo fidarci, un capofamiglia che si prende cura di noi e fa<br />

tutto per noi. Due. E non fa nulla per nulla. Più che gradire lo spettacolo da solo del Tre, gradisce essere nel<br />

circolo dei potenti del Due. E'seduttivo. Effettivamente ha anche molti tratti Tre, ma io li vedo più come<br />

un'influenza dell'ala che una spinta interna della fissazione. Bella discussione, mi piace :-)<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Sirenella del 16/10/<strong>2005</strong> 17.58.52<br />

Maura...perdonami ma...che io sappia la mafia e' identificabile con l'otto piuttosto che con il due....<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Maurizio Cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.17.29<br />

E' molto difficile identificare l'enneatipo di persone che non si sono conosciute personalmente anche se sono<br />

individui molto presenti sui mass media. Tuttavia anch'io propenderei per un 2 con fortissima ala 3. Anche il<br />

gioco sui paesi, sui climi culturali e sulle organizzazioni è, appunto solo un gioco, ma per la mafia propenderei<br />

per l'8 sociale (amicizie, la gang, alleanze ecc) Su Clinton non so come abbiano giudicato il vecchio presidente<br />

gli enneagrammisti USA e sembrerebbe che Antonio ci riferisca il 3 (come Blair) Ma io conobbi casualmente<br />

Clinton a Oxford nei primi anni 80 e vi assicuro che quel ragazzone simpatico e foruncoloso mi parve proprio un<br />

bel 7!<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.48.32<br />

Ahimè, ho paura che Berlusconi sia proprio un 2 con una forte ala 3. Beh consoliamoci, non è ancora diventanto<br />

onnipotente poichè l'onnipotente pare non sia enneagrammaticamente identificabile. Melinda<br />

R: Due o Tre? Un caso concreto di Antonio Barbato del 18/10/<strong>2005</strong> 19.38.16<br />

Cara Maura/Fenice, a dire il vero l'intuizione non è stata mia ma di altre persone. All'inizio non ero nemmeno<br />

convinto che fosse un Due, ma dopo essermelo sorbito in tutte le sue uscite, ho trovato che, effettivamente, le<br />

sue caratteristiche era quelle proprie di un Due Sociale di tipo napoleonico. La famosa espressione "l'untino del<br />

Signore", è stata, paradossalmente, usata nello stesso modo dalla stampa satirica sia per deridere l'enorme<br />

senso di sé di Napoleon che del nostro Silvio.<br />

enneatipi al volante...<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Ma secondo voi....come si comportano i vari enneatipi quando sono al volante??? Ci sono differenze?? E quando<br />

NON sono al volante ma siedono accanto ai guidatori?? eh eh eh...siamo in tempo di esodo...mi incuriosisce<br />

molto anche perche' io non guido e mi rendo conto di appartenere ad una dimensione parallela! Sirenella.<br />

R: enneatipi al volante... di Melinda del 31/07/<strong>2005</strong> 23.06.17<br />

A me le auto piacciono così come le moto. Mi piace il rombo del motore. Mi piace guidare soprattutto fuori dal<br />

traffico possibilmente in collina o in montagna. Umbria e Toscana, in Italia hanno le strade più belle. Guido<br />

veloce ma sono prudente ma attaccarmi alle curve, scalare la marcia e poi far rombare un'auto è una cosa che<br />

mi da gioia, esaltazione, piacere. Odio le lumache. Quando guidano altri? Gli 8 guidano benissimo.I 7 malissimo<br />

perchè imprudenti e sprezzanti del pericolo. I 2 guidano bene e ti offrono di tutto nel frattempo e nella loro<br />

macchina c'è sempre tutto, anche un terzo paio di occhiali di sole anche se viaggia sempre solo. I 3 fantastici,<br />

organizzano un viaggio all'insegna del divertimento e intanto ti organizzano la prossima riunione di lavoro ma<br />

facendoti divertire e.....che musica si ascolta!!! Sto scherzando maneanche tanto!!! Melinda 31/7 ore<br />

23.04....vento di maestrale, urla e biancheggia il mar!<br />

R: enneatipi al volante... di Utente Ospite del 01/08/<strong>2005</strong> 0.59.43


ahahahaha beh Melinda...mancano i Cinque, che secondo me cercano sempre di far guidare gli altri!! I nove che<br />

vanno a "melina" ossia finchelabarcava....ma la mia esperienza con iSei e' quasi indimenticabile...mille<br />

precauzioni e poi sono capaci di viaggiare sulla corsia sbagliata!! Qui niente maestrale, ma si urla e biancheggia<br />

ugual! Sirenella.<br />

R: enneatipi al volante... di Melinda del 01/08/<strong>2005</strong> 13.59.51<br />

E gli uno? Sirenella? Gli uno smontano la macchina e ne verificano i pezzi (se poi sono della Vergine fanno<br />

anche il test a ogni pezzo e verificano l'originalità e provenienza di ogni singolo componente) poi rimontano<br />

LORO la macchina....e quindi la personalizzano con le diverse varianti,,,quindi salgono e guidano (ovviamente<br />

non si lasciano portare) e ogni tanto si fermano a girare qualche vite!!! E i quattro come guidano??? I cinque<br />

fanno guidare gli altri ma intanto analizzano le prestazioni dell'auto (e magari anche le tue), fanno un sacco di<br />

domande e, se non li butti giù dall'auto, alla fine si raccontano un sacco di cose..... Lo so fa caldo ma<br />

scherzando un pò qualocsa di vero c'è. Per i 6 trovo la tua definizione grandiosa!!! Il problema poi è che se<br />

glielo fai notar e è capace che si spaventino o ti dicano: Ma quanto sei acuta!!! Lo sai che sto ridendo mentre<br />

scrivo??? Come stai? Oggi qui c'è grecale (ieri maestrale).....per domani ancora non ti so dire...ho la schiena<br />

ustionata!Credi che ANtonio ci manderà via con tutte queste cose che scriviamo????SI però sfido chiunque in<br />

questa perseveranza....ma Claudio è sparito??? Dici che abbiamo esagerato??? Melinda 1/8 ore 13.58<br />

R: R: enneatipi al volante... di Sirenella del 01/08/<strong>2005</strong> 16.49.30<br />

Cara Melinda...io davvero non lo so se Antonio ci caccia appena legge i nostri deliri oppure no, per quanto mi<br />

riguarda tra te e Teresa c'e' da sbellicarsi...io spero che sia cosi' cotto di sole da non badare troppo al clima un<br />

po' salottiero e vacanziero di questi giorni, vorra' dire che a settembre ci rimettiamo tutti in tailleur, giacca e<br />

cravatta e facciamo le persone serie eh eh eh....per quanto riguarda Claudio...una tiratona d'orecchie...visto<br />

che ci ha abbandonate! Tornando agli enneatipi, scommetto che i Quattro al volante guidano una 500 mezza<br />

scassata, che singhiozza piombo, e frigge sotto il sole, chiedendosi perche' mai non hanno beccato la cinquina<br />

vincente al superenalotto per potersi permettere un ferrarino! Poveri Donald Duck del terzo millennio!! Qui non<br />

c'e' il grecale...direi piuttosto il turcale...dati i bagni turchi di sudore che ci facciamo spalmandoci sull'asfalto<br />

rovente! Un mega abbraccio....Sirenella squamata!<br />

R: enneatipi al volante... di Sirenella del 01/08/<strong>2005</strong> 17.53.49<br />

P.S. questa descrizione esilarante degli Uno somiglia tanto ad un mio carissimo zio quando guida...quasi quasi<br />

ne faccio una stampa su maglietta e gliela regalo!!! ;-) baci...<br />

R: enneatipi al volante... di Sirenella del 03/08/<strong>2005</strong> 0.42.23<br />

...sono veramente curiosa...sto cominciando a sentirmi come un cane da tartufo! Sto a girellare qui e la' e sono<br />

in fase regressiva, chiedo perche' di tutto, sento di essere vicina alla follia...sara' il caldo?? Va bene aspetto con<br />

ansia allora di leggere tutto quello che sai sugli enneatipi al volante, che poi aggressivi lo si diventa tutti quando<br />

si guida, almeno a me sembra cosi'...mia sorella, bellissima Due, dolcissima donna aggraziata e sensuale, verra'<br />

uccisa da un camionista peloso prima o poi, me lo sento! Diventa peggio di un Grifone quando entra in<br />

auto...au revoir...Sirenella.<br />

R: enneatipi al volante... di Antonio Barbato del 09/08/<strong>2005</strong> 19.34.53<br />

Battere le pinne.......è più proprio di una foca ammaestrata che di una Sirenella dai ricciolini al vento (Medusa<br />

non era una Sirenella, vero? Che strano!). In ogni caso dato che sai che ho molto a cuore i miei<br />

confratelli/consorelle Quattro, invio di seguito il pezzo dell'articolo che tratta del nostro tipo, con qualche piccola<br />

modifica per non sconcertarti troppo con concetti che ti possono sembrare strani.<br />

Ciaissssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssimo Tipo Quattro La mescolanza di una bassa<br />

auto stima e di un inconscio desiderio di provare emozioni intense, è considerata una combinazione che<br />

facilmente può condurre a rischi di incidenti ed ad una guida aggressiva. Ciò è particolarmente evidente nel tipo<br />

Quattro nel quale le due tendenze sono ulteriormente accentuate da un particolare meccanismo. In auto un<br />

Quattro può facilmente convincersi che, ad esempio, un altro conducente non lo ha voluto far passare nella<br />

corsia di sorpasso perché ha pensato che lui non lo meritasse. In altre parole, un Quattro equivoca facilmente<br />

gli atteggiamenti degli altri e tende a "personalizzare" le reazioni. Nell'esempio citato le motivazioni alla base<br />

del comportamento dell'altro potrebbero essere le più svariate. Potrebbe non averci nemmeno pensato, andare<br />

semplicemente di fretta, avere visto che la macchina del Quattro non era tanto potente, non c'era spazio<br />

sufficiente, o non poteva accelerare in tempo, ma ad un Quattro l'esperienza lascerà l'impressione che l'altro lo<br />

abbia fatto apposta a lei/lui. In questo modo, si produrrà una reazione ostile tesa a cercare di dimostrare<br />

all'altro che non può permettersi di comportarsi in quel modo nei suoi confronti. La percezione di aver subito un<br />

torto, lo giustificherà nel cercare di dimostrare all'altro che lui/lei non è un soggetto di minor diritto. Questo è<br />

particolarmente vero per il sottotipo sessuale che non esita a manifestare in modo evidente tutta la sua rabbia.<br />

Una mia amica di questo sottotipo è una persona empatica ed impegnata nel sociale, ma al volante diventa una<br />

furia se si sente non rispettata dagli altri. Ogni piccolo conflitto viene da lei vissuto come un'offesa personale,<br />

un attacco all'insieme della sua personalità e, di conseguenza, la reazione è sempre molto vibrante. Agli incroci


se qualcuno le bussa col clacson per invitarla ad accelerare o, all'opposto, se lei decide di passare anche se<br />

un'altra auto non fa segno di rallentare e comincia a bussare, lei mette un braccio fuori dal finestrino e fa<br />

gestacci. Più di una volta quest'atteggiamento ha messo in grande imbarazzo gli uomini che erano in macchina<br />

con lei, perché l'altro conducente reagisce spesso e il rischio di avere un episodio di "road rage" aumenta<br />

drammaticamente. Ancora peggiore diventa la situazione se uno dei passeggeri si mette a fare osservazioni sul<br />

suo stile di guida. Frasi del tipo: "Non potresti rallentare un po' di più all'incrocio? Tieni meglio la corsia. Stai<br />

forzando le marce.", sono vissute non come un suggerimento per guidare meglio, ma come un attacco<br />

personale. Non è un semplice non voler riconoscere i propri errori, ma una deformazione emozionale di quello<br />

che le viene detto. Un altro mio conoscente Quattro è un furioso combattente quando nei parcheggi si verificano<br />

situazioni in cui non si sa bene chi è arrivato per primo. In questi casi, normalmente, è capace di ogni tipo di<br />

reazione e il suo rabbioso grido di battaglia rivolto all'altro è: Credi di essere più in gamba (o più furbo, o<br />

migliore,) di me? Dopo l'episodio, normalmente, questo mio amico si pente delle sue reazioni e comincia, nel<br />

modo tipico del Quattro, a colpevolizzarsi per quello che ha fatto, talvolta in un modo sproporzionato. Nei<br />

momenti della sua collera, tuttavia, tende ad auto convincersi che l'altro (indipendentemente da chi è arrivato lì<br />

davvero per primo), lo voglia prevaricare. Molto diverso è l'atteggiamento del sottotipo sociale che tende<br />

facilmente ad imbarazzarsi e a distrarsi alla guida. Ho sentito più volte persone di questo sottotipo riferire di<br />

aver sbagliato uscita su un'autostrada, o di aver difficoltà nel ricordare dove dovevano andare, a causa del loro<br />

lungo rimuginare sul comportamento di un loro conoscente o di altro conducente che li aveva urtati o feriti.<br />

Questa specie di confusione mentale li rende abbastanza simili ai Sei di conservazione, con la differenza che<br />

questi Quattro tendono facilmente a dare a se stessi la colpa di un evento, ma non l'ammetterebbero se a<br />

dirglielo è un altro. La loro ostilità è tipicamente passiva, poiché si esprime in modi piuttosto indiretti. Ad<br />

esempio, possono provare rimproverarsi duramente perché non sono riusciti a raggiungere un semaforo prima<br />

che scattasse il rosso, e reagire a questa "voce" cambiando frequentemente di corsia senza motivo o<br />

rallentando improvvisamente per poi accelerare in un moto di rabbia interiore. Il sottotipo di conservazione da<br />

molto valore al coraggio e sente di poter manifestare questa sua attitudine al volante. L'aggressività di queste<br />

persone è sempre collegata ad una volontà di far provare all'"assalitore" come ci si sente a stare dalla parte di<br />

chi subisce, e, per raggiungere questo inconscio obiettivo, assumono perfino una postura combattiva nel<br />

mantenere il volante. Pieni di self righteous indignation, possono lanciarsi tenacemente all'inseguimento<br />

dell'auto "nemica", come il capitano di una fregata contro il pirata che ha osato sfidarla, incuranti dei rischi che<br />

possono derivare da questo atteggiamento. Più spesso, però, la loro aggressività trova sfogo, come negli altri<br />

Quattro, tramite la "verbal rage", comunicando, cioè, la loro rabbia mediante urla furiose e in un tenace<br />

risentimento verso chi ha provocato la loro irritazione.<br />

R: enneatipi al volante... di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 13.17.05<br />

come ho fatto a perdermi questo? Mia moglie è un 7. Guida benissimo, mentre ascolta musica, telefona senza<br />

vivavoce, ti parla voltando la testa dal tuo lato, tallona velocemente l'auto che ha di fronte a due centimetri in<br />

mezzo alla nebbia più fitta. Il mio migliore amico (un 5) da dieci anni si rifiuta di mettere piede in auto se guida<br />

lei, dopo una sola esperienza- Io invece, cerco di distrarmi, pregando. Non ha avuto molti incidenti ma è<br />

sempre riuscita a farsi levare le multe.<br />

R: enneatipi al volante... di Eleonora Grillo del 02/10/<strong>2005</strong> 17.56.07<br />

I 5 guidano benissimo. Hanno ogni cosa sotto controllo, persino quello che può capitare all'improvviso! :)<br />

Personalmente, mi piace molto guidare e scelgo sempre di farlo io anche se mi trovo in compagnia, con gente<br />

disponibile a farlo. Il motivo non è tanto nel fatto che mi fido solo di me (verissimo), quanto nel fatto che noto<br />

tutte le incertezze di chi sta guidando (quando ci sono), e questo mi causa tensione. Ma preferisco guidare io<br />

anche con gli esperti e sicuri guidatori perchè ho parecchie fobie, come quella dei Tir, che non mi fanno andare<br />

sull'autostrada, se non di domenica. Tra le persone delle quali mi fido nella guida ci sono un 7, un 3, un 5 ed<br />

anche un 9. Con i 4, dipende dal paesaggio. Se non ci sono chiese in vista o musei o cartelloni che<br />

pubblicizzano lo spazzolino da denti come se si trattasse di uno stradivari, allora, forse, ci si può fidare.<br />

R: enneatipi al volante... di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 18.30.51<br />

Confermo. Continuo a pregare ma i 7 guidano (velocemente) benissimo. Un amico 7 era un guidatore di rally e<br />

quando c'è ghiaccio sulle strade, prende e va per divertirsi (gli scatta l'ala 8?)<br />

R: enneatipi al volante... di Claudio Garibaldi del 02/10/<strong>2005</strong> 20.15.47<br />

Io quando guido ho l'impressione che la maggior parte degli altri dorma sulla strada, non è questione di<br />

velocità, ma di rendersi conto che gli altri esistono... ecco, quando guido mi sembra che gli altri pensino di<br />

essere solo loro in strada.... svoltano senza frecce, non si fermano sulle striscie, rallentano all'improvviso...<br />

ecc... Insomma, quando guido è il momento in cui mi arrabbio di più durante il giorno.... basta questo per dire<br />

che sono ben lontano da una minima illuminazione... Claudio<br />

R: enneatipi al volante... di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 20.22.07<br />

Claudio, io ho questa sensazione quando cammino per le strade della mia citta'. Non ho la patente e nemmeno


ci penso a prenderla. Ho avuto da ragazzina un incidente orrendo a causa del quale sono morti 11 miei<br />

compagni di scuola, e tanto mi e' bastato. Ma quando cammino a piedi, io cerco di non pestare chi mi cammina<br />

avanti, faccio attenzione a non travolgere la gente, a non spintonare, insomma, cammino nel mio spazio<br />

facendo attenzione al mondo attorno a me. Gli altri invece camminano come se il marciapiede fosse il<br />

loro...signore extralarge che occupano l'intero suolo marciabile a piedi, piazzandosi esattamente al centro,<br />

come se fossero delle silfidi! Intere famigliole che camminano a braccetto formando delle catenine tipo quelle<br />

che si usano per le decorazioni carnevalesche! gente con la spesa, coi motorini, col cane, che ti pestano, ti<br />

scamazzano, ti travolgono, senza nemmeno percepire che ci sei, e che vorresti arrivare a destinazione...per<br />

cui....temo che i tuoi dubbi siano anche i miei !!<br />

R: enneatipi al volante... di Claudio Garibaldi del 02/10/<strong>2005</strong> 20.57.06<br />

Sirenella, descrivi esattamente qualcosa che vivo ogni volta che cammino... Una volta mi sono girato, e,<br />

digrignando i denti, ad un signore gli ho detto: "Ma si rende conto che mi sta praticamente calpestando?"... io<br />

non ho mai fatto risse in vita mia, ma devo dire che se avessi le physique du role (si scrive così?), su questo<br />

aspetto la mia aggressività verrebbe fuori in maniera esplosiva... quando gli altri pensano di "essere solo loro al<br />

mondo".... Anch'io come te presto tantissima attenzione all'occupazione dello spazio, non lo invado, sto attento,<br />

e soprattutto sono ben consapevole della presenza degli altri.... ma... serve a qualcosa questa ns caratteristica,<br />

quando altri calpestano? Pensi sia tipica dei 4?<br />

R: enneatipi al volante... di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 21.06.43<br />

Anche mio figlio spesso si lamenta delle persone che lo travolgono con indifferenza per strada. Io penso che sia<br />

un atteggiamento sociale e non tanto relativo agli enneatipi. Tutti pensano a se stessi, alla loro vita, alla loro<br />

dimensione e si occupano di un problema solo quando capita a loro di "scontrarcisi", diversamente il problema<br />

semplicemente "non esiste" o e' di qualcun altro. Nelle comunita', nei piccoli centri, in cui tutti conoscono tutti,<br />

c'e' una maggiore attenzione, forse, ai bisogni ed alla stessa esistenza dei concittadini, proprio perche' c'e' una<br />

maggiore familiarita' tra la gente. E' un'affermazione puramente personale, non ho fatto ne studi ne ricerche,<br />

ma una volta un'amica mi racconto' che in un mercatino rionale di una grande citta', non ricordo se si trattava<br />

di Milano o Roma, un uomo aveva avuto un infarto, si era accasiato al suolo, era morto sotto gli occhi di tutti...e<br />

nessuno...dico nessuno...si era fermato a soccorrerlo. Non esisteva. Lo trovo agghiacciante, ma tipico proprio<br />

delle metropoli, in cui la gente e' un fiume senz'anima.<br />

R: enneatipi al volante... di Eleonora Grillo del 02/10/<strong>2005</strong> 23.19.17<br />

Voglio aggiungere un'altra cosa a quelle di Claudio e Sirenella. Io sostengo da tempo che ci vorrebbero le multe<br />

anche per i pedoni. Quante volte, mentre attraversano la strada, pensano di stare nel salotto della propria<br />

casa? Camminano lentamente, si fermano mentre continuano a parlottare, poi c'è la risatina e, a volte, anche la<br />

pacca sulle spalle; ci manca solo il tavolino con cappuccino e brioche. Beh! in quei casi giuro<br />

che....aaarrrghhh... li butterei sotto.<br />

R: enneatipi al volante... di Alberto del 02/10/<strong>2005</strong> 23.25.58<br />

Bhè, devo dire la verità, anche a me succedono spesso cose del genere..forse sono una specie di calamita per<br />

questo tipo di avvenimenti..spesso, camminando tranquillamente per strada, c'è il signore davanti a me che si<br />

gira e vuole tornare indietro buttandomi per aria come se nulla fosse..io, poi, da buon sei(Fobico), timido, mi<br />

ritraggo, non dico niente e lascio passare..ma, nello stesso istante, la signora davanti a me, come se nulla<br />

fosse, si ferma a cercare una cosa in borsa, e io, naturalmente, la evito per poco..oppure quello che ha pestato<br />

un ricordino, che in mezzo ad una marmaglia di gente(tra cui anche io, ovvio) cammina con il piede sporco<br />

alzato e cerca il suo "zerbino" fra i pedoni...ma, dico..dove viviamo???? Essere o non essere???, Alberto.<br />

R: enneatipi al volante... di maurizio cusani del 03/10/<strong>2005</strong> 21.45.19<br />

Mia moglie (7) ha appena avuto un incidente in auto (piccolo, dice, al telefono) Non si è fatta nulla (dice) e<br />

nemmeno l'amica che era con lei. Resta in attesa dei vigili per una questione di principio, ma sentivo dalla voce<br />

che era in fondo un po' contenta della novità. Non vuole che vada laggiù. Adesso vedo...<br />

R: enneatipi al volante... di Claudio Garibaldi del 03/10/<strong>2005</strong> 22.08.22<br />

Maurizio spero vivamente che tua moglie e la sua macchina e la sua amica stiano super bene... però continuo a<br />

pensare che la tua signora un pò pericolo pubblico lo sia....<br />

R: enneatipi al volante... di Antonio Barbato del 03/10/<strong>2005</strong> 22.33.06<br />

Non sono mai stato in auto con Monica (così si chiama la gentile signora Cusani), ma non credo che avrei<br />

problemi ad andarci, perchè ha macinato centinaia di migliaia di chilometri e non hai avuto grossi problemi.<br />

Inoltre è una persona simpaticissima e fa una pastiera veramente spettacolare...e questo non è poco.


R: enneatipi al volante... di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 19.33.45<br />

L'auto si è ammaccata un pochino (uno più, uno meno!) ma nessun danno alle persone. La pastiera borbonica<br />

(grazie Antonio!) comporta un team di lavoro di tre donne per tre giorni (o 7 per i canditi?,non ricordo). Come<br />

dire: il miglior francese si parla a Quebec (Canada), il miglior inglese si parla al Blackrock College di Dublino<br />

(Irlanda) e la migliore pastiera napoletana si mangia a Milano. Eh, la globalizzazione!<br />

R: enneatipi al volante... di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 22.31.20<br />

Beh, invitaci tutti a casa vostra. Non parliamo di sufi ne di enneagramma e chiaccheriamo fra donne<br />

amabilmente...mi pare un'ottima proposta! Però bisogna vedere se tua moglie è d'accordo!<br />

R: enneatipi al volante... di Marina Mele del 10/10/<strong>2005</strong> 22.31.39<br />

ops....non mi sono firmata. Melinda<br />

R: enneatipi al volante... di maurizio cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.34.00<br />

Beh, ma a pasqua! La pastiera qui si fa solo a Pasqua. Nel frattempo mia moglie si sarà ripresa dallo stiramento<br />

al tricipite che ha rimediato l'altro ieri giocando a tennis (ha ripreso da due anni!) Naturalmente zoppica ma<br />

dice che con i tacchi alti va molto meglio.<br />

R: enneatipi al volante... di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.53.47<br />

Ma cambiare sport non le piacerebbe? Anch'io non posso più giocare a tennis me l'hanno vietato....e giocavo<br />

piuttosto forte....ma la mia spalla destra dopo molti servizi si è mal ridotta e non me la sento di rischiare di<br />

bloccarmi. Comunque è vero che con i tacchi alti potrebbe trovarsi apparentemente meglio e poi vuoi mettere il<br />

livello di femminilità??? Cusani, ti vedo distratto! Melinda<br />

Carissime donne del focolare<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

...ma che cosa esattamente vorreste da questi uomini? Non sono scomparso, vi leggo sempre, ogni sera prima<br />

di andare a dormire, ogni tanto mi fate riflettere, spesso anche sorridere. Grazie. Vedo che mantenete vivo<br />

questo benedetto focolare: infatti fa un caldo.... Da buon 4 con forte ala 5 (ma sarò un 5? - help Antonio!)<br />

passo da momenti di focolarità interiore, dove compio ampi viaggi di fantasia, ad altri di totale ritiro dal mondo.<br />

Non sto scherzando, benchè mi interessi ed abbia piacere del contatto, poi ad un certo punto devo staccare. Mi<br />

capita non solo con il forum. A volte non rispondo ad email per 15 gg. Poi magari in un giorno ne invio 50. In<br />

ogni caso, io ero rimasto fermo, mentalmente intendo, al vs. dibattito su questi uomini che non sono capaci di<br />

confrontarsi. E in tutti questi giorni mi sono chiesto: "Ma loro, queste donne del focolare (mi piace la vs.<br />

definizione) dove la vedranno tutta questa autocoscienza, questa consapevolezza, qs. voglia di crescere e di<br />

confrontarsi del femminile?" Ovviamente mi riferisco in generale, non a voi, è chiaro.... Io mi guardo in giro (ho<br />

gli occhiali da miope e adesso sto anche diventando presbite, quindi...), però io tutta questa autocoscienza<br />

femminile non la vedo, tutta questo voglia di confronto mi sembra più apparente che reale. Voglio dire una cosa<br />

che mi farà apparire ai vs. occhi un pò cattivo... Anni fa ho frequentato un gruppo New Age che, partito dal<br />

nulla, si è poi diffuso prima in Italia e poi in Europa. Non era un contenitore vuoto, anzi, ho imparato molte<br />

cose. Ovviamente la presenza era a maggioranza femminile... dopo circa un anno di "autocoscienza femminile",<br />

su mille partecipanti ben 20 matrimoni (le mogli venivano lì, i mariti a casa con la playstation) sono saltati.<br />

Finalmente le mogli avevano ottenuto autocoscienza (anche passando attraverso il talamo del "maestro"), e<br />

avevano concluso che i mariti erano totalmente inconsapevoli. La cosa attirò la mia attenzione, anche perchè<br />

per anni io ho collaborato con una psicoterapeuta ed un avvocato (donna) per le cause di separazione ed<br />

affidamento. Certo, mi rendevo conto della capacità femminile di leggere la situazione relazionale, ma i valori?<br />

Quale coscienza di nuovi valori della coppia è nata è sta nascendo nel femminile. Ed era proprio necessario<br />

passare attraverso l'intimità con il guru per prendere coscienza? Ovviamente me ne andai sia dal maestro, che<br />

dal gruppo.... Ma qui entrano in campo i problemi di invidia del 4.... nei confronti del maestro ovviamente? La<br />

situazione è tutta vera, non me la sono inventata. Scusate se vi sembrerà un poco sciocca.... Un saluto a tutte<br />

L'uomo del focolare... Claudio<br />

R: Carissime donne del focolare di Utente Ospite del 03/08/<strong>2005</strong> 23.18.40<br />

Caro Claudio...ci sono veramente tantissimi spunti per conversazioni che andrebbero affrontate una ad una e<br />

con molta serieta', nella tua lettera. Io cerchero' di offrirti uno spiraglio di colori nuovi, o se vuoi un confronto,<br />

dovendo maledire questo strumento che a volte spalanca finestre ma, non puo' aprire porte grandi come quelle<br />

che occorrono per parlare a volte, in maniera seria e approfondita. Io vorrei solo, che si facesse attenzione a<br />

non confondere desiderio di evoluzione, di contatto, e di intimita'...con la retorica femminista, new age o<br />

diosacosa. Senza dubbio tutte quelle signore che sono passate attraverso le lenzuola del "guru" hanno<br />

dimenticato certi valori essenziali perche' un matrimonio funzioni, (chissa' se i mariti giocavano davvero alla


playstation) ma ti chiedo seriamente, quanti sono gli uomini che passano attraverso le lenzuola delle loro<br />

segretarie, amiche delle mogli, vicine di casa o quant'altro, da molto prima che le donne decidessero di poter<br />

fare altrettanto? (con altrettanta indiscussa leggerezza, e su questo sono d'accordo). Il punto non e' "chi ha<br />

valori e chi no", non almeno nella domanda che abbiamo inizialmente posto, perche' se cominciamo cosi', non<br />

la finiamo piu'...il punto e'...quando ci sono occasioni per potersi raccogliere accanto a quel focolare che tanto ci<br />

scalda, dove sono gli uomini? O almeno, dov'e' la maggior parte di loro? Che poi si sbagli, che si strumentalizzi<br />

un percorso di crescita solo per avere la scusa di saltare di letto in letto, beh...non sta a noi giudicare, non<br />

possiamo, direi piuttosto che per adesso dovremmo fermarci un passo prima e chiederci come mai in qualche<br />

modo gli uomini non sentono il desiderio di fermarsi, e guardarsi dentro, si, ma anche lasciarsi guardare.<br />

Perfino Cristo e' stato ed e' tutt'ora strumentalizzato per compiere atti orrendi e criminosi, ma questo non deve<br />

allontanarci dalla testimonianza di pace e di fede che ha cercato di lasciarci in eredita'. Dovremmo quindi, forse,<br />

cercare di avere una visione d'insieme, ascoltare piu' che altro l'indole, la tendenza delle donne a cercare cose<br />

che gli uomini sembrano non desiderare, ma anzi...al contrario, sembrano fuggire. Ogni brutta esperienza non<br />

puo' giustificare il nostro isolamento, ma dovrebbe, sempre secondo me e' ovvio, essere da stimolo per fare<br />

meglio, per fare la differenza, per poter dire, ecco...la gente ruba, ammazza, tradisce, dimentica, odia...ma io<br />

cerco di offrire frutti buoni e sani, chiudersi mi sembra la scelta piu' vicina al "non vivere", al "non scegliere", al<br />

"non rischiare"...e chi rischia sbaglia, cade, si fa male, ma se quei principi hanno attecchito in qualche modo, si<br />

rialza e ci riprova. Non credi? Noi in questi giorni, siamo qui a parlare, ad esporci, a ridere di noi ed a lasciare<br />

che altri ridano con noi, o peggio ancora "di" noi...io spero che tu possa decidere di rischiare un po' di piu', ed<br />

uscire dalla tua calducciosa tana, se non altro, per dimostrare che accanto a quel focolare che illumina, scalda e<br />

accende le ombre delle nostre paure, ci sei anche tu...che non sei passato sotto le lenzuola del "guru" ma che<br />

hai imparato magari a sfruttare al meglio cio' che di buono c'e' attorno a te. Tanto ancora vorrei dire ma, la<br />

finestra non e' una porta, e sono costretta a fermarmi qui...a presto, spero, con simpatia Marina.<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.20.30<br />

Claudio, dicci la verità. Cosa ci facevi in questo gruppo con tutte quelle donne e, soprattutto, cosa è successo<br />

dopo? Scherzi a parte. Le donne hanno nel loro DNA l'esperienza collettiva e sentono la necessità di<br />

condividere, quindi si confrontano e mettono in equilibrio le loro ipotesi per poi passarle al vaglio definitivo delle<br />

possibili azioni. Poi agiscono incondizionatamente ai loro ideali...o no? A qujest'ora non me lo<br />

ricordo....SIrenella, passo. Melinda 3/8 23.19<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.34.06<br />

SIrenella e Claudio. SIete entrambi collegati? ore 23.32 del 3 agosto <strong>2005</strong><br />

R: Carissime donne del focolare di Claudio Garibaldi del 03/08/<strong>2005</strong> 23.37.24<br />

Non riesco bene a capire quale Marina sta scrivendo.... La risposta della prima Marina è davvero densa di<br />

spunti, ai quali preferisco riflettere un poco. Ad istinto, mentre leggo, ne vengo catturato, e nello stesso tempo<br />

mi vengono in mente una serie di amici uomini 40nni che si lamentano e sono tristi, perchè hanno difficoltà a<br />

trovare, compagne con cui poter davvero parlare. Sanno che è più facile trovare "altro" che un dialogo<br />

profondo. E ne sono dispiaciuti. Allora, sono io che vivo in un mondo alienato, molto da 5 e sicuramente un pco<br />

isolato, o davvero la questione cruciale è quella di saper costruire alleanze oltre che complicità? Devo davvero<br />

riflettere se, almeno nella realtà esistenziale che conosco, gli uomini non sono capaci di guardarsi dentro, o se<br />

si difendono da una forza femminile che facilmente si trasforma in pretesa e testardaggine, e spesso "ricatto", a<br />

vari livelli. Mi rendo che questi discorsi lasciano il tempo che trovano, ma se è vero che la donna per<br />

antonomasia è nutriente, conosco molti uomini che sanno nutrire con una presenza forte ed intelligente. Uomini<br />

che sanno essere padri e compagni. Però, come dicevo, devo leggere con calma ciò che dice Marina. Claudio<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.38.15<br />

CLaudio. Voglio risponderti e, seppur ironicamnete, con concetti molto seri......un chiarimento però? Il tuo<br />

definire l'autocoscienza femminile cosa sottindende esattamente? CIoè per te cosa vuol dire? Melinda 23.36 3<br />

agosto <strong>2005</strong><br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.40.32<br />

Claudio. La Marina a cui ti riferisci non sono io e qiundi è SIrenella. Giusto per chiarezza.<br />

R: Carissime donne del focolare di Claudio Garibaldi del 03/08/<strong>2005</strong> 23.40.56<br />

Per Melinda, non so cosa ci facevo in quel gruppo di donne... uno strano gioco del destino ci ha condotti qui.....<br />

ed è simpatico esserci.... solitudine... può darsi... come vedete non si maschera la propria vulnerabilità. Dopo è<br />

successa una cosa molto bella, e ho abbandonato il computer per vivere un pò di vita... Poi il richiamo, il<br />

bisogno di concentrazione e di raccoglimento mi ha riportato qui.... certo, il monitor non ha il calore di un<br />

focolare, ma le anime che vi scrivono dietro sono presenti.... Claudio


R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.44.24<br />

CLaudio, perdona.La mia domanda non è stata chiara...Cosa ti ha evocato vivere questo gruppo di donne che<br />

cercavano di trovae chissà quali risposte...cioè questa modalità femminile come ti è rimbalzata dentro? Cosa<br />

non ti è piaciuto o ti è sembrato falso? O distorto? SAi credo che in questa tua espeinza ci siano dentro molti<br />

spunti interessanti. Melinda 3 agosto <strong>2005</strong> ore 23.43<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.47.28<br />

Perdonatemi tutti. Scrivo troppo male. Stanchezza e solito rifiuto della tastiera..vorrei avervi qui o essere li con<br />

voi....SU carta per me è scrivere, qui non imparerò mai! Buona notte. Melinda nell'ora del trapasso del<br />

giorno..ultimi giorni di ferie!<br />

R: Carissime donne del focolare di Sirenella del 03/08/<strong>2005</strong> 23.49.10<br />

Si chiedo scusa, non mi sono firmata ma il rispostone era mio (Sirenella) ...Cluadio io lo so benissimo che ci<br />

sono uomini perbene, ricchi di cose meravigliose da dare, nutrienti dici delle donne, mi piace...e molto...ma io<br />

sono figlia di un padre cosi'...e se cosi' non fosse sarei gia' disperata, e crederei che non c'e' scampo o<br />

soluzione alcuna. Ci sono uomini meravigliosi, ci sono donne meravigliose, e possiamo solo sperare che<br />

riescano prima o poi ad incrociarsi per potersi "scoprire" ... ma se il mondo sfugge al nostro controllo, tutto<br />

quello che possiamo fare e' cominciare da noi stessi, e' per questo che dicevo, spero di leggerti piu' spesso,<br />

nascondersi dietro le sventure altrui per giustificare la nostra immobilita' e' un alibi umano si, ma pur sempre<br />

un alibi...ma penso di non riuscire a spiegarmi come vorrei...sob... Sirenella.<br />

R: Carissime donne del focolare di Claudio Garibaldi del 03/08/<strong>2005</strong> 23.49.59<br />

Melinda, nulla mi ha disturbato o mi è sembrato falso, assolutamente. Come uomo 4 (siamo in un contesto di<br />

enneagramma, ed è giusto parlare con questo mezzo), sono estranee anche a me certe modalità ipermaschili<br />

del tipo, ad esempio, 8, dal quale magari non si può pretendere ciò che possono dare quelli del centro del<br />

cuore, ma non è detto. Ho però avvertito un pò di retorica, benchè onesta ed in buona fede... perchè poi è sulle<br />

esperienze concrete che occorrebbe confrontarsi, e sul forum è possibile fino ad un certo punto. La mia<br />

domanda è: in che cosa vedete la maggior capacità di autocoscienza e dipsonibilità al confronto della donna...<br />

in quali fatti, in quali realtà effettive, in quali dinamiche reali.... magari non sono capace di vederlo io.... Claudio<br />

R: Carissime donne del focolare di Sirenella del 03/08/<strong>2005</strong> 23.50.39<br />

Melinda, tranquilla...sono sicura che riparleremo ancora e con piu' calma di tutto anche assieme a chi ora non<br />

c'e'....buonanotte!<br />

R: Carissime donne del focolare di Claudio Garibaldi del 03/08/<strong>2005</strong> 23.53.30<br />

Sirenella, ti spieghi molto bene... Io posso rappresentare solo me stesso. Abbiamo anche trascurato di parlare<br />

delle modalità di espressione di aggressività dei due mondi, maschile e femminile. Tralasciati ormai i vecchi<br />

stereotipi della donna debole, fragile, dolce, accudente, ecc... allora... ammettiamo che c'è oggi una forte<br />

aggressività del femminile? Magari repressa per secoli, ma comunque.... In ogni caso voglio leggere le tue belle<br />

risposte con calma... Claudio<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 04/08/<strong>2005</strong> 0.01.36<br />

Sincera fino in fondo seppur in stato di regressione? A me questi uomini che si mettono in discussione fanno<br />

quasi più paura. Perchè? Perchè tendo a credere e poi, come scrissi tempo fa, alla prima vera prova dela<br />

vita.......allora Claudio, perdona se ribalto la domanda, ma magari aiuta. QUando è che una donna può credere<br />

nel cambiamento di questo uomo? Perchè a me pare, in sintesi, che il cambiamento della donna, in qujesti anni,<br />

sia sotto i riflettori...ma quello dell'uomo, quando è che posso considerarlo tale? QUali sono i fatti concreti che<br />

lo dimostrano? Quando una donna può concretamente dire...ecco.....qui è successo qualcosa di diverso e<br />

profondamento diverso? AIutami se puoi! Baci della buona notte.................Melinda 3/8 00.00<br />

R: Carissime donne del focolare di Sirenella del 04/08/<strong>2005</strong> 0.10.53<br />

Forse le donne hanno conquistato il loro salto "evoluzionale" (non esiste lo so ma si capisce lo stesso!!)<br />

attraverso l'uso anche dell'aggressivita', cosi' come tutti i predatori e conquistatori di ogni tempo sulla terra.<br />

Aspettiamo che anche gli uomini patiscano un po', ma sara' un attesa "finita" e non infinita, perche' siamo<br />

destinati forse, a rincorrerci in questo gioco finche' esistera' la nostra specie...e' la natura, e' la necessita'<br />

dell'equilbrio, e' la logica delle vittime che diventano carnefici prima di tornare al ruolo di vittime in un gioco di<br />

ruoli che si ribaltano all'infinito...io depongo la "penna" e vado a dormire, accidenti mi avete sfinita<br />

ahahahahaha...buonanotte a tutti! Sirenella.<br />

R: Carissime donne del focolare di Melinda del 05/08/<strong>2005</strong> 21.37.32


CIoè, SIrenella, tu credi che l'aggressività sia, in parte, il motore del nostro cambiamento? In che senso?<br />

Melinda 5 agosto ore 21.36<br />

R: Carissime donne del focolare di Claudio Garibaldi del 05/08/<strong>2005</strong> 22.10.50<br />

Sì, Sirenella, sviluppa il tuo concetto, mi sembra sia sulla strada buona...<br />

R: Carissime donne del focolare di Sirenella del 06/08/<strong>2005</strong> 0.40.44<br />

...a questo punto mi fate venire una curiosita'! Vi faccio io una domanda, quale energia spinge al cambiamento?<br />

Perche' vi stupite cosi' tanto che tra la gamma dei colori emozionali che spingono al cambiamento, ci sia anche<br />

la rabbia? Mi vengono in mente donne che non potevano votare , che non potevano scegliere se rinunciare ad<br />

avere figli, che a volte dovevano accettare situazioni familiari insostenibili, perche' costrette da padri, mariti, e<br />

chi per loro, ad accettare vite poco dignitose o appaganti, non essendo magari nemmeno autonome...insomma,<br />

tutta questa "non uguaglianza, non liberta'" ha provocato voglia di cambiamento, e anche rabbia...se penso ai<br />

neri d'america, se penso alla rivoluzione francese, o a qualunque altra ribellione che faccia parte della storia del<br />

mondo, io non vedo cambiamento senza anche rabbia...che si manifesta in mille modi diversi, e non sempre<br />

scaturisce in violenza, certo...ma assieme agli ideali, alla ribellione, al desiderio puro di liberta'...non vi sembra<br />

che sia proprio la polvere da sparo necessaria perche' il motore del cambiamento parta? Attendo risposte... :-)<br />

bacioni.<br />

R: Carissime donne del focolare di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 16.00.33<br />

Noi siamo attorno al focolare! In qualche modo, con le nostre differenze. Stiamo tenendo il dialogo come<br />

riusciamo. Sirenella quanto hai avuto ragione.....cosa vorrà dire? Semplicisticamente parlando si potrà<br />

affermare che i componenti maschili del forum sono più impegnati? Oppure sono più disinteressati? Oppure<br />

sono cosa? Sembra facile la domanda e la risposta ma non è così. Vorei azzardare dei concetti: le donne si<br />

fanno carico e garantiscono continuità ....... le donne hanno nel DNA lo stare attorno al focolare gli uomini<br />

no..... agli uomini non interessano certi discorsi...... gli uomini non propongono altri argomenti....... gli uomini<br />

sono in difficoltà a "stare" dentro a qualcosa in maniera continuativa così non rischiano di eccedere.... gli uomini<br />

non sanno fare più cose contemporaneamente ...... Melinda<br />

R: Carissime donne del focolare di Sirenella del 14/10/<strong>2005</strong> 20.32.07<br />

Che sono piu' impegnati questo non lo so, forse piu' distratti, forse molti non vogliono svelarsi e scrivere poco<br />

consente di mantenere sempre la guardia alta, io continuo a dire che noi questa cosa del focolare ce l'abbiamo<br />

nelle radici profonde della nostra essenza, e' un bisogno irrinunciabile, un richiamo atavico, siamo del fuoco<br />

quelle scintilline ballerine, scoppiettanti e odorose ...che fuggono dalla fiamma ma si nutrono di essa....(una<br />

volta avevo un caminetto, e una di queste scintillette mi e' caduta sul braccio, e mi stava perforando 8 strati di<br />

ciccia!!!!! ma questa...e' un'altra storia...!!)...<br />

R: Carissime donne del focolare di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.18.18<br />

Si. Mi ricordi quei bellissimi libri sudamericani dove in cucina e attorno al cibo avviene tutto e tutto passa. Le<br />

spezie si mischiano agli odori della terra..come si intitola quel libro meraviglioso (di cui hanno fatto anche un<br />

film) nel quale l'amato viene promesso sposo alla sorella più grande e allora tutte le cose toccate da lei il giorno<br />

del matrimonio divengono veleno e tutti stanno malissimo? Melinda<br />

R: Carissime donne del focolare di Maurizio Cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.03.46<br />

Gli uomini sanno fare solo una cosa sola alla volta. Va bene. Anche gli uomini 3?<br />

R: Carissime donne del focolare di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 23.10.36<br />

Gli uomini 3 sanno fare più cose alla volta. Credimi. 11 anni con un uomo 3 me lo ha insegnato bene....e le<br />

fanno tutte piiuttosto bene (beh non proprio tutte ma quasi). Ma credono che insieme agli uomini 7 siano una<br />

eccezione. Melinda<br />

R: Carissime donne del focolare di maurizio cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 23.56.11<br />

appunto. cercavo le eccezioni. Per dire che ognuno può parlare per sè e non per categorie.No?<br />

R: Carissime donne del focolare di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.29.25<br />

Allora parlando di eccezioni posso affermare che penso gli uomini 7 siano abili nel fare più cose ma non ho<br />

testimonianze da portare. Posso lucidamente affermare che ho avuto un marito 3 e lui era in grado di fare più<br />

cose contemporaneamente, soprattutto di farne e pensarne contemporaneamente, da qui la sua grande ansia, e


se la cavava davvero bene in quasi tutte. Così come era perfettamente in grado di non fare assolutamente le<br />

cose che non gli andavano ma aveva sempre pronta almeno un alternativa così da non deluderti. Pensi possa<br />

andare bene come esempio? Ciao. Melinda<br />

Sbandamento e rivendicazione.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Caro Antonio, avevo gia' letto il tuo articolo sulle Polarita', e prima di partecipare all'ultima lezione, lo avevo<br />

riletto assieme a Massimo e Vale, pero' c'e' qualcosa di indefinibile che mi frulla per la testa. Da quando ho<br />

cominciato a lavorare con te, ho sempre trovato tutto abbastanza chiaro, visibile, identificabile. Le<br />

caratteristiche del mio enneatipo, quelle apparenti differenze che riscontravo tra me e gli altri 4, che poi ho<br />

capito dipendono non solo dalle ali, ma anche dai comportamenti influenzati dalle frecce di collegamento, e<br />

all'appartenenza ad un sottotipo magari diverso. Pero' questa cosa delle Polarita', pur essendo chiara, mi<br />

sembra inafferabile. Ho la strana sensazione che invece di essermi avvicinata di un altro piccolo passo, mi ci<br />

sono allontanata. Forse e' normale, forse dipende dal fatto che una delle mie Polarita' e' il disorientamento,<br />

appunto, ma ho la sensazione di essere in un vicolo cieco. Non c'e' soluzione, non vedo uno spiraglio per gestire<br />

il cono di questo imbuto che non mi lascia scelta. Mi sento come incastrata in un abito troppo piccolo, dal quale<br />

non riesco ad uscire perche' non ci sono cerniere o bottoni... (e non osare dire che sono cicciona!! perche' al<br />

massimo sono una "falsa grassa"!!!)...insomma tra disorientamento e rivendicazione....ma che via di fuga ci<br />

puo' mai essere? Tu nell'articolo parli di equanimita'...ok....io ci penso, mi ci sto scervellando, ma non riesco a<br />

capire esattamente il senso, il significato profondo di quello che dici. Equanime con me? Con gli altri? Se salto<br />

sempre come se fossi sparata da un cannone ogni volta che sento odore di ingiustizia, e questo mio maledetto<br />

temperamento non riesco a controllarlo, come posso essere equanime? Dimenticando o smorzando i toni delle<br />

cose in cui credo? Lasciando passare certe ingiustizie e facendo un passo indietro? Ho paura che possa<br />

diventare una sorta di abbandono anestetizzato, qualcosa si ribella dentro e mi angoscia, non so se sono fuori<br />

pista o cosa....quando ti ci sei trovato tu, o chiunque sia un 4, che impatto ha avuto sentirne parlare? Che<br />

sensazioni, che pensieri per la testa?<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 03/10/<strong>2005</strong> 23.55.43<br />

Mettiamola così.......Nello Sbandamento non riesci a vedere la realtà per come veramente è, perchè ti stai<br />

perdendo dietro le senzazioni della tua incapacità a soddisfarti e incolpi te stessa di tutto, nella Rivendicazione,<br />

allo stesso modo, non vedi la realtà perchè ti perdi dietro la sensazione che sia qualcun altro a non volerti dare<br />

soddisfazione. Sull'Equanimità torneremo molto più in là, quando vedremo come ricondurre l'ego ad una forma<br />

di "resa" ad un principio più elevato. Per il momento concentrati sulla Insoddisfazione e cerca di vedere come<br />

renderla più leggera o, almeno, meno drammatica.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 0.14.21<br />

Del resto nemmeno l'insoddisfazione mi permette di dare il giusto valore a quello che c'e' dentro di me, in<br />

relazione a quanto riesco di fatto a dare. Sdrammatizzare....ok....ci provo....ci sto gia' provando, e' diventato<br />

un tarlo, ci sono cose che mi toccano profondamente, e sebbene io tenti di lavorare sulle emozioni negative,<br />

non riesco a farlo su quelle positive. Voglio dire, sdrammatizzare dovrebbe significare ridimensionare entrambi i<br />

toni...ma io ho un cuore che parte al galoppo, e quando penso che sia il caso di sdrammatizzare me ne resto a<br />

guardare il posteriore di un cavallo che e' gia' lontano :-( ....quello che sento e' che prima quando mi succedeva<br />

qualcosa di brutto, ci rimurginavo su per giorni e giorni, non dormivo di notte, piangevo all'improvviso, e<br />

tentavo di riparare al danno con la mia immaginazione. Questo non succede piu', magari mi incavolo sempre<br />

ma tutto passa molto piu' rapidamente, c'e' qualcuno che ancora mi crea problemi seri, ma la vita non e' una<br />

singola relazione affettiva, e' l'insieme degli incontri, delle persone e degli eventi che caratterizzano la nostra<br />

esistenza. Forse e' un passettino, o forse me la sto raccontando. Comunque se dici che devo aspettare<br />

aspetto....aspetto eh?<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 19.20.22<br />

Hai ragione, hai un cuore che parte al galoppo, ma anche i cavalli che galoppano possono essere addestrati, se<br />

li si tratta con equità ed amore. Prima di cedere il tuo ego vorrà sentire, provare, abbuffarsi, di queste cose<br />

come un bambino in un barattolo di nutella grande quando una casa. Quello che hai descritto è qualcosa di più<br />

di un passettino; è la consapevolezza che una parte di te, prima o poi, saprà tirare le redini al momento<br />

opportuno senza essere buttata giù. Non ho detto che devi aspettare. E' solo che esiste "un tempo ed un luogo<br />

giusto per ogni cosa" come si dice giustamente in un meraviglioso film (visto che sei una adepta della sesta<br />

musa, devi indovinare tu quale).<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 20.09.16<br />

Bella questa cosa della nutella, mi ci vedo proprio. C'e' un film in cui si fa riferimento alla Bibbia: un tempo per<br />

piangere, un tempo per ridere, un tempo per cantare, un tempo per danzare....ed e' Footloose, ma dubito ti<br />

stessi riferendo a quella scena. Ci devo pensare....sono irrequieta in questi giorni....comunque, grazie (come


sempre).<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 21.09.36<br />

E di che?? Le bladerunneriane, anche se pinnute, sono sempre mie sorelline di Nexus.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 23.06.11<br />

No, il film non è Footloose. Ti do un indizio. E' un film con una forte atmosfera magica, anche se non c'è<br />

nessuna magia apparente, ambientato all'inizio del novecento in un posto unico al mondo, lontano, ma molto<br />

lontano da dove siamo noi.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 23.19.14<br />

Questa e' una sfida...bene. Non dico mai di no. Ci dormo sopra e ripasso tutta la mia memoria cinematografica,<br />

staremo a vedere.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 08/10/<strong>2005</strong> 0.56.56<br />

La tigre e il dragone.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Tina del 10/10/<strong>2005</strong> 12.21.48<br />

Non sono molto esperta per rispondere adeguatamente... ma non può essere cara Sirenella che tu ti ostini<br />

troppo ad inseguire pensieri poco concreti perchè la realtà non ti piace e magari sono proprio i gruppi di testa<br />

che ti creano più problemi? Con molta umiltà. Una vicina di casa<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 10/10/<strong>2005</strong> 18.43.00<br />

Non mi risulta l'essere ostinata, ma per poterti offrire una risposta piu' precisa, vorrei sapere cosa intendi dire<br />

quando parli di pensieri poco concreti...<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 10/10/<strong>2005</strong> 19.08.50<br />

...che la realta' spesso non ci piace e' un fatto comune.ma proprio partendo da questo presupposto mi e'<br />

difficile capire come un soggetto in questo caso possa in alternativa ad una vita difficile fare pensieri poco<br />

concreti....se l'immaginare cose belle puo' essere un momento di evasione di cui possiamo aver bisogno, che<br />

ben venga...sarebbe come leggere un buon libro tanto per distrarsi un po'.ma fare pensieri poco concreti legati<br />

poi a delle azioni, non mi sembra verosimile....non e' forse che tu tina non riesci a comprendere che cio' che<br />

non e' immediato non e' necessariamente non concreto?...con altrettanta umilta'....<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.37.37<br />

IO qui non ho capito quasi nulla. Sembrea che ognuno vada per conto suo. Qualcuno può fare sintesi?<br />

Ovviamente se vuole. Non reisco a dare alcun contributo. Melinda<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 22.23.45<br />

Ah, care streghette di Eastwich, permettetemi di fare una considerazione. Come può qualcuno, che parla solo<br />

eschimese, fare comprendere ad un arabo che sta parlando del profumo di un albero? Avete schemi mentali<br />

troppo diversi e l'unica soluzione è quella di cercare di ascoltarvi con la massima disponibilità. La vostra<br />

situazione è riassunta in questo famoso proverbio arabo: Due uomini guardavano attraverso le sbarre di una<br />

prigione. Uno vedeva le stelle, l'altro solo il deserto. Un abbraccio a tutte e tre.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 22.29.36<br />

Sirenina, il film non è la Tigre e il Dragone, ma ti do un aiuto. Il posto ove si svolge il film è molto più lontano<br />

della Cina, c'è un enorme, infinito, deserto, nel cui mezzo sorge una strana anomalia geografica. Il film è molto,<br />

ma molto, "al femminile" (anche se il regista è maschio) e c'è una strana magia che sembra pervadere ogni<br />

cosa. Può darsi, però, che tu non l'abbia visto, perché quella frase è uno degli snodi chiave della storia.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 13/10/<strong>2005</strong> 23.35.16<br />

Antonio allora temo davvero di non sapere che film sia....depongo le videocassette e i dvd e aspetto di<br />

conoscere il titolo di questa meraviglia...(anomalia geofrafica?? Gulp! )<br />

R: Sbandamento e riv endicazione. di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 23.42.03


E' ambientato in Australia ed è stato il film che ha fatto conoscere un grande, eccezionale, regista di nome<br />

Peter. Ora va meglio?<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 13/10/<strong>2005</strong> 23.46.08<br />

Oddio...l'unico regista australiano che conosco e' Peter Jackson (grande genio col bernoccolone!!!), e l'unico<br />

film meraviglioso che ha fatto e' quel megacapolavoro de il signore degli anelli....ma non so perche' non ti ci<br />

vedo innamorato di quel genere di film....e poi non e' un film al femminile...quindi non credo tu stia parlando di<br />

lui...mi stai mandando al manicomio! sgrunt!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 14/10/<strong>2005</strong> 1.20.41<br />

hai ragione e' difficile parlare lingue diiverse e cercare di intendersi....ci sono argomenti sui quali e' facile<br />

battere in ritirata e forse sarebbe il caso di capire che cio' che non puo' essere compreso da un altro diventa per<br />

costui una nuvola di fumo che si perde nell'aria....ma io, come sirenella ho bisogno di credere, e cercare in<br />

spazi dove altri non vedono....sarebbe troppo chiedere che questo venga semplicemente rispettato? posso<br />

accettare che chi non puo' non comprende, ma non posso e non voglio ascoltare parole che frantumino con<br />

tanta leggerezza cio' che nella vita e' frutto di un lungo percorso di ricerca interiore....<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 14/10/<strong>2005</strong> 1.21.58<br />

anto', mi sa che questo film lo hai visto solo tu....ci presti la cassetta? ci stiamo mangiando il cervello per<br />

questa causa....ti prego abbi pieta' di noi....bacioni<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 10.21.16<br />

Sono persa nell'incomprensione ma vorrei solo dire che il deserto per alcuni, e io tra questi, ha un fascino ben<br />

al di la delle stelle...... Melinda<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 14/10/<strong>2005</strong> 14.50.45<br />

Pik nik at Hanging rock...il merito non e' mio, ma di mio cugino, il film non lo avevo mai visto...e per inciso,<br />

chiedo scusa a Peter Jackson che e' neo zelandese e non australiano....besitos!!!!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 14.57.43<br />

Cavoli. Quel film mi ha stonato quando l'ho visto! Fa paura! Almeno a me che su queste cose sono un pò fifona.<br />

Melinda<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 14/10/<strong>2005</strong> 15.45.36<br />

E' per questo che io non l'ho mai visto...sono piu' fifona di te! Quando ho visto il sesto senso, di pomeriggio,<br />

luci accese, casino cittadino, mi sono spiaccicata diverse volte sotto il soffitto...la paura fa saltare in aalltoooo<br />

mooolto in aalltoooo!!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 15.53.40<br />

Assolutamente si, molto meglio ballare!...moooooooolto meglio ballareeeeeee! Io sono terrorizzata da certi film.<br />

Cosa vorrà dire? Cosa ci evoca? CI hai mai pensato? Io sono persino spavevntata all'idea di pensarci. Melinda<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 14/10/<strong>2005</strong> 17.06.48<br />

Maghi, hai ragione e spero che le mie parole non ti siano apparse irrispettose delle vostre posizioni. Io<br />

intendevo solo sottolineare, non avendone, peraltro, alcun diritto, che in una situazione nella quale è difficile<br />

capirsi, l'unico atteggiamento utile a tutti è quello di cercare di aumentare l'ascolto reale dell'altro. Pensaci...se<br />

ascoltassimo solo quelli che la pensano come noi, come riusciremmo mai a farci venire una nuova idea, o ad<br />

avere un diverso modo di vedere le cose?? Ovvio, però, che l'ascolto e la comprensione debbano sempre e<br />

comunque essere multidirezionali e non ridursi solo ad posizione del tipo: "quello che dico io è sempre più<br />

giusto di quello che dici tu", altrimenti si ricade nell'aspetto "distruttivo" che tu hai ben descritto.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 14/10/<strong>2005</strong> 17.21.51<br />

Brava Sirenella, anche nel non prenderti il merito di aver capito di quale film si trattava. Picnic at Hanging Rock<br />

è un capolavoro assoluto e il suo fascino sta nel fatto che il cervello logico non riesce a venire a capo di quello<br />

che è, apparentemente, un caso semplice. L'atmosfera magica che pervade il film può essere inquietante, ma<br />

non c'è assolutamente nulla di cui avere paura e godersi la bellezza di un posto straordinariamente fuori dagli<br />

schemi usuali nella fotografia di Russell Boyd, è una delizia per gli occhi e l'immaginazione. Fra le migliaia di


film che ho visto, ce ne è solo uno che mi ha fatto veramente provare sensazioni di paura, si chiama Bobby, lo<br />

conoscete???<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 14/10/<strong>2005</strong> 17.26.30<br />

eh beh...avrei anche potuto dire di averlo capito io, ma che gloria c'e' nel prendersi il merito altrui?? Lo vedro'<br />

comunque, tra l'altro anche mio cugino ha detto che e' un cult! Bobby non l'ho visto....ma se il cognome e'<br />

Solo...fa paura anche solo a sentirlo nominare!! :-) :-) ;-)<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 14/10/<strong>2005</strong> 17.56.02<br />

Sirenella, ho dimenticato di aggiungere che fa parte del film Trilogia del Terrore 2 di Dan Curtis, ed è il seguito<br />

di quell'altro capolavoro in cui c'è il celeberrimo episodio della statuetta del guerriero Zuni. Posso assicurarvi<br />

che il crescendo di tensione dell'episodio denominato "Bobby" è veramente devastante se volete provare un po'<br />

di brividi. Io consiglio la visione del film alle mamme che maltrattano i figli e chi l'ha visto capisce cosa voglio<br />

dire ora!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 14/10/<strong>2005</strong> 20.24.51<br />

Antonio, non ho mai sentito parlare di questa trilogia...ma se lo dici tu ci credo, per due motivi, uno perche' lo<br />

dici tu, due perche' sono certa che sotto la botola avrai conservato perfino il biglietto del cinema!! Io ricordo di<br />

aver visto L'esorcista, e non ho dormito una settimana, la trilogia di Damien e non ho dormito per quattro<br />

giorni, il silenzio degli innocenti e non ho dormito due giorni, il sesto senso ed ho urlato per tutto il film, anche<br />

se non mi pento d'aver visto nessuno di questi film perche' sono tutti molto belli...solo che io sono troppo<br />

emotiva e mi sfianco quando un film mi scuote. Ricordo di essere andata al cinema anni fa, con mio figlio a<br />

vedere "al di la' dei sogni" solo che lui era un po' piccino e ad un certo punto si spavento' cosi' tanto da<br />

costringermi ad andare via. Siccome non posso tollerare di lasciare un film in sospeso, sopratutto se mi piace,<br />

ci sono tornata durante la settimana da sola. Mi sono seduta molto avanti, cosi' da vederlo senza essere<br />

disturbata da nessuno, anche se al calare delle luci la sala era semivuota. Sara' che mi stavo separando da mio<br />

marito, sara' che ero depressa, sara' che vorrei tanto essere amata cosi', ma mi ricordo che cominciai a<br />

piangere molto rumorosamente, con tanto di sniffi sonori nei fazzolettini e singulti cardiopaturniosi!! Convinta di<br />

essere sola! Ma a fine film la sala era PIENA!!! Io non me n'ero accorta!!!! Mi guardavano tutti!!!!!!! Non solo<br />

guardavano ma ridevano!!! Ho dovuto aspettare che defluisse fuori un bel po' di gente per trovare il coraggio di<br />

alzarmi dalla poltroncina e filare via.... :-( da quel momento in poi niente film romantico/drammatici in<br />

pubblico...<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 14/10/<strong>2005</strong> 21.00.20<br />

Uno degli aspetti dello Sbandamento è che la persona fisicamente, non riesce più a rendersi conto di dove è e di<br />

cosa gli accade intorno. In ogni caso non ritengo che tu debba avere uno sgradevole ricordo dell'occorso.<br />

Provare emozioni intense è un dono, coloro che non lo capiscono non sanno cosa si perdono.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 15/10/<strong>2005</strong> 1.25.01<br />

cara melinda lo so che non e' facile capire cio' a cui alludiamo, ma gli argomenti sono troppo intensi e profondi<br />

per essere palesati.c'e' una incompatibila' di fondo che non permette a noi sorelle di comprendere cio' che ci<br />

viene spesso detto in famiglia. ma la realta' e' che ognuno di noi ha diritto di fare le proprie scelte, di vivere la<br />

propria vita valutando solo a posteriori gli insuccessi che ci hanno accompagnato.iio sono profondamente<br />

diversa da sire, ma cerco in tutti i modi di interpretare il suo modo di essere, non cerco di cambiarla come<br />

qualcuno fa con noi.pur non essendo un 4 (anche se le frecce mi collegano a questo enneatipo) provo una sorta<br />

di rivendicazione nei confronti della vita che per troppo tempo mi ha piegata sotto il peso della paura, delle<br />

responsabilita' e dell'angoscia.sto pagando un prezzo altissimo, ho strappato via tutto quanto non mi rendeva<br />

libera e vera, ho smesso di svendermi e di umiliarmi nel tentativo di convincermi che va tutto bene.e' difficile<br />

per me rinascere una seconda volta e tirare fuori quello che implode nella mia anima. e' probabile che la mia sia<br />

solo una partita persa, lo metto in conto ma combattere fino al mio ultimo briciolo di forza e' l'unica cosa che<br />

voglio...<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 18.42.48<br />

Cara Maghina, la spinta alla Rivendicazione si arresta nel punto in cui, per dirlo con le tue parole, la persona si<br />

convince che già va tutto bene, e che bisogna solo combattere per dare spazio alla propria Libertà. Tu hai fatto<br />

il percorso inverso è questo spiega la tua sofferenza. Non è vero che la tua sia una partita persa in partenza,<br />

anzi, rinunciare ad avere desideri sarebbe una morte anticipata (anche se in senso più alto questo potrebbe<br />

significare un trascendimento dall'ego); l'importante è "succhiare la vita fino al midollo, ma stando bene attenti<br />

a non strafocarsi con l'osso". Una necessità per un Due, che non riesce assolutamente a fare a meno dell'altra<br />

Polarità come tu sai, anche se può rinunciarci per trent'anni. Tutti, più o meno, siamo chiamati a "combattere";<br />

fa parte dell'umano destino. Talvolta, però, un po' di appoggio da parte di chi ci è vicino, ci renderebbe le cose<br />

un po' meno difficili. Buena suerte, occhi luminosi, e ricordati che la Fissazione del Due è l'Auto Adulazione (Non


te lo ha detto Sirenella che non faccio mai complimenti a gratis??)<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 18.56.53<br />

Sire, vidi l'Esorcista in un cinema ultra popolare di Napoli, ed uscii dalla sala piegato in due per le risate<br />

procurate dai commenti degli spettatori. I primi due Damien erano un gradevole esercizio di imbastire una<br />

storia su uno spunto piccolo, piccolo, il terzo scadeva nel vuoto. Il Silenzio degli Innocenti è una piacevole storia<br />

dal prevedibile lieto fine, che è un cioccolattino rispetto a film come "Wilwaukee End", il racconto (vero,<br />

purtroppo) degli omicidi commessi da Jeffrey Dahmer. Il film, o meglio l'episodio, di cui vi ho parlato, è diverso.<br />

Non è tanto quello di cui parla apertamente (che si può, perfino, arrivare a prevedere), ma la sottile<br />

"controstoria" sul tema dell'amore materno, che è, secondo me, veramente agghiacciante.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 18.59.40<br />

Sire, hai notato che stai migliorando nei tempi di reazione? Fra un po', fra uno squartamento ed un altro, ti<br />

fermerai anche a prendere un aperitivo prima di riprendere a massacrare TU le vittime (e povero chi ci capita).<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.02.49<br />

e dai...non venirmi a raccontare che l'esorcista non ti ha scosso nemmeno un poketto....non ci credo...in ogni<br />

caso i film dell'orrore a me non piacciono, mi fanno solo paura, la violenza non la sopporto, a meno che non ci<br />

sia una storia veramente forte e ben strutturata dietro. Amo molto i gialli invece, perche' riesco a vivere la<br />

suspance, sapendo che dietro tutto quanto c'e' un filo logico, la volonta' di qualcuno che manovra<br />

nell'ombra...per quanto concerne la paura e i film sviluppati su questo tema, c'e' Night Shyamalan che e' il<br />

regista del sesto senso, che a me piace molto, sta cercando di osservare la paura sotto tutti gli aspetti e mi<br />

piace questa sua sorta di "sperimentazione a largo spettro"...ma lo sai quando si attacca a parlare di cinema...ci<br />

sarebbe tanto tanto tanto da dire :-)<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.04.00<br />

Mela Melinda, ti spaventi facilmenti? Non lo sai che le mele possono avere una scorza dura, ma che, dentro,<br />

sono tenere tenere e si sfarinano con facilità? Attenta a che questo non si sappia troppo in giro, o, altrimenti, ti<br />

ritroverai la strada piena di maschietti con un grattuggione che ti braccano (A proposito, a te tua madre<br />

"propinava" ogni giorno una bella mela grattata e la cotognata?? E' tipico di quelli della nostra età!).<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.04.24<br />

Antonio....io mi vedo sempre ultrareattiva....e se non vuoi finire con una foglia di alloro li' dove il sole non batte<br />

:-) spiega in che senso sto migliorando i tempi di reazione???<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.10.39<br />

Come puoi spaventarti se, nel momento in cui lei vomita bile verdastra, quqlcuno nel buio della sala urla cose<br />

del tipo: "Maschera, porta lo spazzolone, che questa ha sporcato tutti i sediolini", oppure, quando lei gira la<br />

testa a trecentosessanta gradi, urlanoi una cosa del tipo: Maronna, a chesta l'avota a'capa (Madonna mia, a<br />

questa gira proprio la testa), Maschera nun' a tiene n'Aspirina??<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.13.12<br />

L'esorcista una settimana, Damien quattro giorni, Il Silenzio due giorni e il Sesto Senso solo urla. Di questo<br />

passo diventerai in breve una serial killer ed allora poveri poliponi. Kiss-kiss ed a domani. Il Capitano<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.15.17<br />

E va bene....capisco che lo spoetizzo del pubblico napoletano underground non e' il massimo, pero' magari...da<br />

solo al buio, di notte, quella testa che si volta all'improvviso....niente? mai capitato? Tutto tranquillo?<br />

uhm...pero' non mi hai spiegato perche' miglioro i tempi di reazione...devo specializzarmi in "scassinatrice di<br />

cassaforti" per strapparti una risposta ...ho capito...tempo...solo tempo...<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.15.58<br />

ok....i poliponi hanno gia' paura di me...tranquillo...ciao..<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.23.36<br />

Sire, questa la scrivo mentre mi sto preparando, a proposito di gialli, hai visto quel capolavoro che è Assassinio<br />

sull'Orient Express?? Mai visto un altro cast simile a quello di quel film! I poliponi hanno già paura?? Strano. Le


Dessy, normalmente, hanno vocine e pinnine molto delicate :-) :-) :-)<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Utente Ospite del 15/10/<strong>2005</strong> 19.29.51<br />

Certo che l'ho visto...anche se a parte questo film, che e' grande per tutta una serie di motivi, io a poirot<br />

preferisco Nero Wolfe, da Rex Stout che ne e' lo scrittore ho imparato molto molto molto.....per quanto riguarda<br />

le Dessy, naturalmente tu sai che da questo momento in poi hai una nemica giurata!!!! Vero?????????<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.30.23<br />

ero io ovviamente....Sirenella.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.34.31<br />

Assolutamente no. Sai benissimo che non mi metterei mai contro una pinnuta, perdipiù di una di cui non si<br />

conosce l'esatto numero di pinne!! :-) :-) Heeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeelp!!!!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Sirenella del 15/10/<strong>2005</strong> 19.36.58<br />

Basta...questa storia deve finire...Antonio...non accettero' mai e poi mai di avere un soprannome come quello,<br />

che tra l'altro mi fa sembrare il cane barocco di qualche strano LORD!!!!<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Antonio Barbato del 15/10/<strong>2005</strong> 19.39.14<br />

Va bene. Era solo un piccolo "memento". Ora debbo proprio scappare, ma voglio dirti che, come al solito, mi hai<br />

fatto fare un sacco di risate. Salutami tutti i Sirenellis che senti. Anto<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 16/10/<strong>2005</strong> 19.20.05<br />

l'autoadulazione. saro'' forse troppo ceca per riconoscerla? adulare se stessi signfica vantarsi delle proprie<br />

capacita', meriti, bellezze....ho dato questa impressione? se si non me ne sono accorta.il mio intervento voleva<br />

comunicare quanto ancora sento inespresso nella mia persona, senza volerne dare un maggior valore....non mi<br />

interessa sapere se cio' che sono vale veramente qualcosa, vorrei sentirmi mia, scaldarmi di quell'unico fuoco<br />

che veramente scoppietta dentro di me. provo l'orgoglio di una persona che non vuole arrendersi ai casi della<br />

vita.esiste una corda dentro di me che mi tiene attaccata al mio essere, capace anche di soffocarmi quando mi<br />

rinnego, che mi fa scegliere sempre le strade piu' difficili, quando penso che in fondo cio' che ho conquistato<br />

puo' essere abbastanza per me,alzo la testa, e mi rendo conto che la luce e' ancora lontana, troppo lontana...<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 21.42.19<br />

ara Magamaghina, ciao! A me non hai dato questa impressione...ma sai noi due probabilmente abbiamo<br />

parecchie cose in comune. Trovo che l'autoadulazione sia un ottimo metodi di rafforzo delle proprie certezze, sia<br />

un modo per prepararsi bene a qualcosa di impegnativo da affrontare..l'imporante è essere attenti a non cadere<br />

in un bieco esibizionismo nel quale un 2 può finire sotto stress e quando è scollegato profondamente dai propri<br />

bisogni e sicurezze. Come stai? Melinda<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di magamaghina del 17/10/<strong>2005</strong> 1.44.49<br />

sto bene sto bene....cerco di impegnarmi tanto, di credere in cio' che faccio e in quello che ho scelto.molta<br />

ansia, che spero si tramuti in energia, sono rimasta senza passione mia cara melinda, e tutto cio' si trasforma<br />

in un impegno costante di crescita.te ne ricordi? non ho un amore, non vivo un apassione sentimentale e la<br />

cosa strana per me e che non la cerco affatto.per una volta , ho deciso che mi basto da sola.oggi sono stata al<br />

mare, qui il tempo e stato bellissimo ed io odoro il mare, amo pensare, ricordare, ascoltare, fermarmi e<br />

denudarmi (nella mia mente) in riva al mare...un abbraccio.<br />

R: Sbandamento e rivendicazione. di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.25.01<br />

Credo che ti possa fare bene questo momento. Forse rimarrà l'unico periodo da ricordare in questi termini e<br />

potrà essere di grande aiuto nei momenti duri che in futuro potranno nuovamente capitare. Stare senza un<br />

amore è durissima, lo so. Ma talvolta è necessario. Col passare del tempo diventerai sempre più esigente e<br />

riuscirai, ti auguro, a scollegare la passione dall'amore. Non parliamo poi se sei innamorata e non sei<br />

ricambiata. Li è proprio un dramma...ma come meglio di me sai la letteratura è piena di questi dolori. Se puoi<br />

vivere una sana passione che ti faccia bene e riesci a tenere a digiuno il cuore (Confucio ne parla molto di<br />

questo concetto)puoi affrontare un discreto periodo di transizione....ma tenere a bada il cuore per chi considera<br />

l'amore importante è molto difficile. Beh, consolati. Qui a Milano non fa caldo, non c'è il mare. Io ho passato<br />

due giorni chiusa in una sala congressi. Oggi sono a casa priva di energie dopo un weekend intenso....dopo<br />

aver consegnato la tesi e forse non solo...sono letteralmente crollata. Melinda


Franco, Massimo, Alberto<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Ragazzi, non è il caso di svignarsela. Aspettiamo i vostri commenti su qualunque argomento. Alberto: ponici tu<br />

gli arogmenti che hai voglia di dibattere. Saremo noi a seguirti. Qualunque argomento....magari mi aiuti a tirar<br />

dentro moi figlio, Emanuele, un 9...capisci perchè non scirve? Franco, dove sei finito? Anche i piloti qualche<br />

volta abbandonano il volante ....... Massimo, non ti conosco, quindi fatti conoscere.....tu andavi ai concerti con<br />

magamaghina? Melinda Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottoloemo del 14/10/<strong>2005</strong> 21.12.26<br />

Marina, mi scuso per non essere molto presente, ma a volte trovo alcuni argomenti davvero difficili per me, e<br />

preferisco leggere silente da bravo osservatore ;-). Per quanto riguarda tuo figlio Emanuele, bhè, mi farebbe<br />

piacere conoscerlo, giusto per condividere un parere di un coetaneo, ma, anche lui conosce l'enneagramma?<br />

...Comunque, proverò a scrivere qualche argomento..Baci, Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.15.04<br />

Emanuele conosce l'enneagramma perchè è stato lo sfinimento di questi mesi. Sto per ricevere (speriamo) il<br />

diploma di Naturopata presso L'Istituto di medicina psicosomatica Riza e la tesi che discuterò riguarda il talento<br />

e, come strumento di scoperta e di aiuto per far emergere tali talenti (mi occuperò soprattutto dei giovani) ho<br />

scelto l'enneagramma. Quindi mio figlio ha condiviso con me questo studio, si è appassionato all'enneagramma<br />

e sta leggendo con molto interesse i due libri scritti da Maurizio Cusani (nonno semola), mio maestro di<br />

riferimento. Nel testi di autoriconoscimento è uscito come 9 e credo lo sia davvero. E' timido mio figlio ma poi<br />

quando entra in confidenza è l'amico che tutti vorrebbero avere. Cercherò di coinvolgerlo finchè poi decida di<br />

partecipare. Da cosa nasce il tuo amore per il cibo? Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 22.20.29<br />

Bhè, allora quando vorrà venire a scrivere ogni tanto, sarò contento di fare la sua conoscenza...Da cosa nasce<br />

l'amore per il cibo?, per me, il cibo è la base della nostra vita, saper cucinare bene, saper cucinare sano,<br />

significa saper vivere, cambiare i sapori, giocare con le spezie, mescolare un pizzico d'amore e un pò di gioia<br />

assieme, sapere che prima o poi, ciò che hai fatto con amore, verrà apprezzato da altri, sapere che comunque,<br />

tu, stai offrendo il tuo impegno e la tua passione, sottoforma di un semplice piatto di pastasciutta...sopratutto,<br />

poi, in cucina, sei libero di far spaziare la tua fantasia, puoi abinare qualsiasi cosa che ti passa per la mente,<br />

purchè, non ti rovini il sapore..ora, la mia è solo una lontana immagine, ma spero davvero, che un giorno, sia<br />

proprio io, quello a mettere tanto amore nelle cose che preparo e a poterlo offrire alle altre persone. :-) Un<br />

bacio, Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.28.32<br />

Fantastico Alberto.....E' bellissimo quello che hai scritto, davvero. E ti curi anche della preparazione dei piatti? E<br />

di come prepari la tavola? Lo chiedo perchè non lo so e mi interessa tanto. Sai noi siamo quello che mangiamo<br />

e il mangiare bene è alla base della buona e sana salute. Ciò vuol dire che hai davvero tanto amore<br />

dentro...non perderlo, tienilo dentro come un valore sacro e non permettere che nessuno ti possa distruggere<br />

questo dono. Da quello che ho capito i 6 sono molto sensibili e in età giovanile si sentono feriti molto<br />

profondamente nei sentimenti fino a negarli per il resto della loro vita, persino di fronte all'evidenza....questo<br />

lascia poi spazio ad atteggiamenti di freddezza che loro stessi rifuggono. Non dimenticare questa cosa e sono<br />

sicura che questa passione per il cibo ti aiuterà a mantenere il contatto con l'amore a tutti i livelli. Si sente<br />

subito che sei un'anima gentile. Mio figlio Emanuele? Non facciamoci illusioni, lo amo da morire ma su queste<br />

cose è più lento di un diesel. Hai voglia di raccontare un piatto creato da te, anche fosse per un unico dettaglio?<br />

Melinda Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.39.30<br />

Alberto, ad esempio, mi viene giusto alla mente. Con le mele, oltre a una torta tipica, cosa si potrebbe<br />

inventare? Mi piacerebbe, e mi viene in mente inq uesto momento, poter preparare una cena tutta con le mele<br />

dall'antipasto al dolce...sono matta? Comunque è fantastico che tua madre balli come una matta in casa! Io a<br />

volte canto ad alta voce per strada quando ho la musica in cuffia....me ne accorgo perchè mi guardano<br />

storto...ma io me ne frego un pò e penso che la vita è bella perchè si possono fare queste cose. Bacioni e buona<br />

notte. Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 22.42.45<br />

In effetti Marina, alle preparazioni e decorazioni dei piatti ancora non ci siamo arrivati a scuola purtroppo, per la<br />

tavola e l'apparecchiatura, si, non c'è molto da imparare, basti sapere che in un ristorante tutta la bianchceria<br />

di tavola, la posateria e porcellaneria,(tavoli compresi) vanno allineati..imparato questo e qualche nome degli


utensili, non c'è altro da sapere, poi, ci sono gli stili di servizio, ma quello è un altro discorso, a me fare sala,<br />

non interessa moltissimo...ti ringrazio dei complimenti, io, comunque a volte ho atteggiamenti di freddezza,<br />

proprio adesso pensavo a come mi fosse uscito quello che ho scritto...(ehehe il dubbio accidenti)...ma l'ho<br />

scritto con il cuore...evidentemente mi funziona ancora (senza offesa!!!!!!!!) uhm..non cucino molto a<br />

casa..l'unica cosa difficile che ho fatto è stata la pasta e fagioli ...eheheh, a scuola però abbiamo fatto gli<br />

gnocchi a mano..ma credo sia molto banale come ricetta..e comunque i diesel non sono poi così lenti<br />

eh!?!?!...;-).Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 22.46.34<br />

Le mele dici?...un pranzo intero???..se po fà..ma io non l'ho ancora imparato questo..ehehehe..mi verrebbe in<br />

mente qualcosa da fare con le fragole..tipo una fetta di carne con dell'aceto balsamico ed una fragola, per<br />

contrastare il dolcistro dell'aceto balsamico..ma davvero non so che dirti, quanto a inventiva, ancora non ho<br />

nulla in mente..ma ci lavorerò su...Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.46.47<br />

Ti piacerà molto quando arriverai alla preparazione e ai decori e ricordati che se ti troverai a invitare delle<br />

persone prima di assaggiare osserveranno come hai preparato la tavola, la luce, gli odori e tutto il resto.....ad<br />

esempio qualche qroma che brucia in caso e un gioco di candele rende tutto molto più caldo e accogliente e i<br />

cibi vengono accettati meglio anche dagli occhi. Cosa ne pensi? Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 22.50.44<br />

Uhm..interssante, considera che l'anno prossimo ho un esame in cucina per valutare se ho appreso (ecc..ecc..)<br />

e si comunque, in cucina si gioca molto sull'estetica del piatto e sugli odori..poi anche le luci e magari<br />

dell'incenso delle candele e profumo..renderebbe tutto più romantico ;-) Notte Notte, Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Maurizio Cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 22.52.24<br />

La luce è veramente importante! C'è un esperimento fatto una quarantina d'anni fa da uno studioso straniero in<br />

un ristorante di Roma singolare. Avevano preparato piatti fantastici ma nessuno osava assaggiarli perchè erano<br />

illuminati da una luce verde che impediva ai convitati di assaggiarli!<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.57.18<br />

L'incenso meglio di no perchè cancerogeno. Ti consiglio un olio essenziale che brucia nell'aria con un odore<br />

legato a quello che porti in tavola. Esempio? Limone, arancio dolce, mandarino o simile in estate per una cena<br />

anche all'aperto. Legno, cannella (perfetta con i dolci) per l'inverno. Lavanda per una cena con una ragazza che<br />

ti piace molto perchè stimola il suo lato femminile, o la rosa(ma devi fare un mutuo per comprarla). Le candele<br />

possono essere colorate e profumate. Quelle profumate puoi metterle lontane dalla tavola in modo che<br />

garantiscano continuità di odori. Sono solo esempi ma sfruttami pure perchè in campo mi sono abbastanza<br />

applicata...Ricorda poi che c'è sempre chi vuole la luce forte e si perde tutta questa magia.....tienine conto,<br />

sono persone che non amano perdere il controllo e sono poco di cuore....ma puoi conquistarle forse poco alla<br />

volta...chissà mai! Gli orientali diventano pazzi di fronte a questa cosa e, un domani, nei rapporti di lavoro con<br />

gli stranieri andrai a mille..... Che te ne pare? Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 23.00.07<br />

Wow fantastico, grazie mille, mi aiuterà molto questa cosa, perchè non sapevo nulla..eheheh grazie mille<br />

davvero..terrò conto quando ci sarà magari un evento particolare..non credo che nei ristoranti (semmai un<br />

giorno lavorerò in uno di quelli...) ci facciano usare candele e lavanda, ma comunque ne prenderò esempio per<br />

quando magari inviterò qualche persona a casa....;-) Alberto.<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 23.06.54<br />

Se lavorerai in un ristorante forse potrai farti notare con qualcuno di questi suggerimenti. Dipende...ma tu<br />

provba a sperimentare a casa e se poi ti pigliano a male parole dimmelo....che le sediamo subito con una bella<br />

camomilla!!! Ad esempio con tua zia magamaghina la lavanda è perfetta. Il respirare la lavanda porterà fuori il<br />

suo femminile già così "acceso" ed esalterà il suo palato nei sapori più morbidi e, soprattutto se ama i dolci,<br />

andrà a mille. Per tua mamma ci vuole un odore più lieve ma che entri in profondità.....in modo che lo accolga e<br />

lo regga nel tempo.....così potrà reggere i sapori più decisi...tua nonna ancora non la conosco abbastanza ma ti<br />

saprò dire. Per te ricorda che oltre alla cannella, il sandalo aiuta a esaltare la tua parte maschile. Riuscirai a<br />

dormire dopo questo tripudio di aromi e spezie?A me è perfina venuta fame! Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Neottolemo del 16/10/<strong>2005</strong> 23.09.55<br />

A me l'odore della cannella non è mai piaciuto tanto, nemmeno il sapore, a dir la verità..il sandalo non ce l'ho


presente..comunque a mamma piace molto il muschio bianco o odori abbastanza forti, ma al contempo dolci e<br />

non troppo stufosi..poi non so, la nonna, nemmeno io, non sono bravo come te ad abbinare odori ai<br />

sapori..eheheheh ;-)<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 23.14.09<br />

Muschio bianco. Mamma calorosa allora! Il muschio bianco raffredda....allora puoi creare un buon dolce giocato<br />

caldo e freddo e poi gli butti sopra un pò di zucchero di canna che hai fatto bruciacchaire in padella!......magari<br />

con qualche mandorla nel mezzo? Dai esageriamo...quasi quasi mi ammalo e domani cucino tutto il giorno<br />

all'ingrasso. Melinda<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Eleonora Grillo del 17/10/<strong>2005</strong> 11.39.20<br />

Attenti al muschio bianco! Infatti, per ottenerlo castrano i cervi. Ne vale la pena?!<br />

R: Franco, Massimo, Alberto di Marina Mele del 17/10/<strong>2005</strong> 14.09.13<br />

Eleonora, raccontami un pò questa storia. Non la conosco. Melinda<br />

er Claudio Garibaldi hip hip hurrà<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Caro Claudio. Ultima settimana prima della partenza......so che sarai concitato e in preda a quei dettagli che<br />

forse ancora mancano.....andrà alla stragrande, lo so , lo sento, e se decidi di non tornare più.....scrivi nel<br />

forum dagli States...ti abbraccio forte e sai come la penso su questa tua esperienza..... E se hai bisogno scrivi,<br />

chiama, manda segnali di fumo. Melinda<br />

R: er Claudio Garibaldi hip hip hurrà di Eleonora Grillo del 17/10/<strong>2005</strong> 11.49.17<br />

Auguri, Claudio.<br />

Nonno Semola, Claudio e Capitano...<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Signori ma dove siete finiti??? Nemmeno un minutino per lasciare l'impronta del vostro pollicione??? Claudio<br />

dobbiamo trovarti un soprannome...come diceva Toto' sei l'unico "scognomato" del gruppo!! Va be'...noi<br />

aspettiamo eh? Tornate presto....che qui serve legna che tenga la fiamma sempre viva...baci..<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Eleonora Grillo del 12/10/<strong>2005</strong> 21.59.27<br />

Ma Claudio il soprannome ce l'ha già: Ostrichetto. Ho letto un post dove il Capitano minacciava di<br />

appiopparglielo come nickname. Più di così! :-) ele<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 22.05.38<br />

Mi sa che si stanno riposando o come al solito....prendono "aria". Melinda<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.23.35<br />

E Massimo? Alberto? Franco? Loro dove sono?Chi ho dimenticato? Melinda<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Sirenella del 12/10/<strong>2005</strong> 23.26.20<br />

Albertino dice che i post sono un po' difficili per lui, ma scrivera' appena ispirato...Franco...avra' preso il volo?<br />

Massimo e' a lavoro a Padova e tornera' tra qualche giorno ...e Claudio si chiama<br />

Ostrichetto...verissimo..pardon...<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.27.32<br />

Beh siamo messe un pò male! Ma ce la caviamo vero? Melinda<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 12/10/<strong>2005</strong> 23.30.38<br />

O forse sono messi male loro? Claudio sta preparandosi per il suo indiscusso successo americano. Alberto<br />

.....cosa suggerisci per metterlo un pò più a suo agio? Franco....Franco credo sia occupatissimo ma per che cosa<br />

non saprei dire: non ho notizie! Melinda


R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Antonio Barbato del 13/10/<strong>2005</strong> 22.10.28<br />

Care bimbe, sono rientrato stasera ed ho trovato qualche sgradevole sorpresa vicino casa e tante, ma tante,<br />

cose da fare. Fra l'altro, l'editore americano vuole che gli mandi un intervento entro stasera, ma io non ne ho<br />

proprio la forza. Debbo scrivere anche un mucchio di e-mail a persone che aspettano risposte da un bel pezzo,<br />

ma, come vedete, la prima cosa che ho fatto è stata quella di collegarmi al forum per salutarvi. Sire, avrei<br />

bisogno di parlarti per il prossimo seminario, se puoi contattami.<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 14/10/<strong>2005</strong> 15.15.46<br />

Sire, videocontattatalooooooooooooooo!<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.21.44<br />

Capitano. Ma Maurizio si chiama Semola o nonno Semola come nomignolo??? Cosa ne dici? E poi se l'è scelto<br />

lui...in fondo è forse l'unico a non avere il nomignolo. Maurizio ti piace Semola?...Il nonno lo lascerei perdere se<br />

non qui ci sentiamo tutti dei matusalemmi io invece mi sento una ragazzina "imberbe". Melinda<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Maurizio Cusani del 16/10/<strong>2005</strong> 22.40.53<br />

Mmh, resterei Maurizio e stop. Anche perchè ho altro da pensare, ora. Mi devo leggere un forum che ho lasciato<br />

troppi giorni fa!<br />

R: Nonno Semola, Claudio e Capitano... di Marina Mele del 16/10/<strong>2005</strong> 22.42.52<br />

Ti pareva! Melinda<br />

entro in punta dei piedi.<br />

Inviato da: Tina<br />

Sono Tina, ciao a tutti. Potrei anche dire sono la mamma di.....e di......e la nonna di......ma ve lo lascio<br />

indovinare. ho partecipato ad alcune lezioni e so solo poche cose dell'enneagramma ma quel che basta per<br />

sapere che sono un 6 (controfobico). Mi piacerà confrontarmi, leggervi e comunicare con tutti voi , anche con il<br />

mio maestro Antonio visto che per il momento non potrò partecipare agli incontri. Vi abbraccio tutti. Tina.<br />

R: entro in punta dei piedi. di Laura del 04/10/<strong>2005</strong> 16.09.21<br />

Ciao Tina e benvenuta, sono speudonuova anch'io e molto interessata alle dinamiche dei sei controfobici con i<br />

quali resta per un mistero il come relazionarsi... A presto!!!<br />

R: entro in punta dei piedi. di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 16.51.14<br />

Ciao mamma, benvenuta tra noi...spero che tu possa riuscire a leggere i tanti post accumulati in questi mesi e<br />

che abbia curiosita', domande, commenti, testimonianze da offrire...credo che della famiglia non manchi piu'<br />

nessuno! :-) baci Marina.<br />

R: entro in punta dei piedi. di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 18.30.45<br />

Benvenuta Tina, adesso sì che abbiamo aperto la filiale di Eastwich al completo :) :-) :-) Ho già detto alla tua<br />

amica Gabriella/Cleopatra che la Sorellanza di via Scaglione non può restare in disparte, per cui mi aspetto<br />

qualche altra pozione magica. Aldilà dello scherzo mi fa molto piacere che tu sia con noi e sono sicuro che<br />

troverai molte persone interessanti. Un abbraccio.<br />

R: entro in punta dei piedi. di Alberto/Neottolemo del 04/10/<strong>2005</strong> 19.50.08<br />

"e la nonna di....." ebbene si, in quei puntini sospensivi ci sono proprio io, e ne vado fiero, a volte senza la<br />

nonna davvero non saprei come fare eheheh..un benvenuto anche da parte mia e un abbraccio. :-)<br />

Alberto/Neottolemo<br />

R: entro in punta dei piedi. di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 22.22.04<br />

E poi dice che non ha ancora imparato come si conquista una donna (anche se è la nonna)! Ancora qualche<br />

anno è questo Neottolemo sarà quello che qui a Napoli si chiama una "sciupafemine", fobia o non fobia!!<br />

R: entro in punta dei piedi. di magamaghina del 04/10/<strong>2005</strong> 23.59.27<br />

ciao mami, sono tua figlia la piccola mi riconosci???benvenuta nel forum. antonio ci definisce le tre streghe di


eastwich...prima o poi dara' un soprannome anche a te....quindi fatti forza!!! baci<br />

R: entro in punta dei piedi. di Utente Ospite del 05/10/<strong>2005</strong> 13.55.30<br />

ciao Laura, grazie per l'accoglienza. Come relazionarsi con un 6? è semplicissimo: sarà sufficiente essere leale,<br />

altruista, trasparente,attiva, vivace, amante del bello e della vital,indipendente,socievole, gruppale,precisa, con<br />

i piedi per terra anche se in punta; hem hem hem! ma non sarà troppo? Scherzo naturalmente, ma si sa, sono<br />

anche esigente. Ti saluto con un sorriso. Tina<br />

R: entro in punta dei piedi. di Utente Ospite del 05/10/<strong>2005</strong> 14.00.42<br />

Grazie Antonio anche a te per l'accoglienza e a tutti gli altri. Sono a mio agio anche se vorrete inserirmi nel<br />

gruppo delle streghe di Eastwich! Pazienza ! Sono pronta a tutto! Bacioni e a presto. Tina<br />

R: entro in punta dei piedi. di Neottolemo del 05/10/<strong>2005</strong> 14.21.35<br />

Antonio, sempre grazie dei tuoi complimenti, attenderò..perchè come si dice "ogni lasciata è persa" anche se<br />

sciupafemmine, è un pò esagerato..:-) A presto, Neottolemo.<br />

R: entro in punta dei piedi. di Laura del 05/10/<strong>2005</strong> 15.38.47<br />

Ciao Tina! Modestamente credo di essere tutte le cose che hai detto... di certo trasparente, precisa, affidabile,<br />

leale, socievole... ma sembra brutto che me lo dica da me! Forse il problema è che sono stata carente nel<br />

"gruppale" e nell' "indipendente"... il 9 fusionale in amore mi ha giocato un brutto scherzo! Grazie, comunque...<br />

cercherò di capire come poter fare per migliorarmi e aspetto... chissà che a volte anche un Sei controfobico non<br />

ritorni...<br />

R: entro in punta dei piedi. di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 20.02.32<br />

Laura non ti preoccupare, ti adotto io, risolviamo subito il problema del gruppale...appena organizzo un'uscita ti<br />

telefono e guai a te se mi dici di no...mi mancano molte molte cose, ma su una sono fortunata, ho amici<br />

affettuosi e simpatici...e quando la vita non mi sembra proprio tinta di nero, mi accorgo che e' molto meglio che<br />

aver tante altre cose ma essere soli...certo una o due cosette non mi spiacerebbe sistemarle ma...da soli<br />

quando non e' nero il mondo, finisce per sembrare grigio topo nella migliore delle ipotesi! Nun te<br />

preoccupa'...ho le mani piene solo di questo, ma te lo offro col cuore...<br />

R: entro in punta dei piedi. di Laura del 06/10/<strong>2005</strong> 10.27.13<br />

Sirenella sei un amore!!! Grazie, il tuo regao è preziosissimo e ne ho davvero bisogno. Cose nuove, persone<br />

nuove (meglio se affettuose e simpatiche come mi dici) potrebbero davvero essere un toccasana e un incentivo<br />

per non pensare(soffrire) sempre a... Aspetto tue notizie, ora vado a vedere la mia casetta e chissà che al più<br />

presto non riesca anche a trasferirmi, nonostante tutto e tutti... e un'altro passo importante sarebbe<br />

compiuto... Bacio e grazie ancora<br />

R: entro in punta dei piedi. di Marina Mele del 08/10/<strong>2005</strong> 15.26.37<br />

Ciao Tina. Ben arrivata. Perdona il ritardo col quale ti accolgo che non ha nulla a che vedere con la felicità di<br />

leggere un'altra donna nel forum. Melinda<br />

R: entro in punta dei piedi. di luce del 08/10/<strong>2005</strong> 19.48.34<br />

eilà...saluti anche da parte mia myracela<br />

R: entro in punta dei piedi. di Tina del 10/10/<strong>2005</strong> 12.07.59<br />

lNon vi nomino tutte, ma vi saluto con un abbraccio allargato. E tu Antonio, come stai? Passata la febbre? Se si,<br />

possiamo parlare a mente fresca! Ah ah. Un consiglio: mi dici come fare a non arrabbiarmi più di tanto quando<br />

non si tiene conto delle regole a cui tengo e che sono anche fondamentali per il vivere insieme? Ehhhh solo l' 1<br />

mi capisce!<br />

Il calore e l'analiticità dei Quattro.<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Sirenella ed Ostrichetto in un altro thread hanno convenuto che il Quattro, anche se apparentemente meno<br />

"caldo" (almeno in alcune sue varianti) di altri tipi, è in realtà una persona di forte intensità. Potrei dire, citando<br />

Enrico Ruggieri, che "ogni cosa lascia un segno su di un'anima sensibile". Il Quattro, come l'Otto, è molto<br />

intenso e la sua intensità non è di breve durata. Può, per motivi connessi alla funzione della Comunicazione,


non riuscire a manifestarlo, ma questo non significa che il desiderio o il calore vengano mai meno. Se ci fate un<br />

attimo attenzione, questo non è per nulla sorprendente:come potrebbe una persona animata da una sensazione<br />

di Specialità e dalla spasmodica ricerca di Soddisfazione, essere spento o tiepidino?? Più soprendente può<br />

apparire l'altro aspetto: quello della Analiticità. Ichazo definiva quello che noi chiamiamo tipo Quattro con una<br />

parola:Reasoner (il Ragionatore). Questo sembra strano perchè noi associamo, normalmente, questo tratto al<br />

Cinque o al Sei, ma in realtà è molto corretto. Il Quattro è un analitico dei sentimenti, un evisceratore fino alle<br />

radici finali di un comportamento, una persona estremamente attenta a rimuginare sulle proprie esperienze,<br />

chiedendosi sistematicamente "Perché". Ad esempio, perché mi sono scelto quel partner, perché mi sento<br />

diverso dai miei amici, perché ho accettato (o non accettato) quell'invito??? Questa tendenza, paradossalmente,<br />

anzicché raffreddarlo, riscalda ulteriormente il clima interno, perché culla il desiderio con la fiamma sempre viva<br />

della speranza. la Speranza. Qualcuno ha scritto nel forum qualcosa su questo aspetto, che è il filo del sogno<br />

che mantiene vivo e compatto un quattro, ma il tema meriterebbe ulteriori approfondimenti.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 06/10/<strong>2005</strong> 23.23.07<br />

Il post sulla speranza l'ho scritto io, e a questo punto dopo quanto hai detto, chi altri se non un Quattro poteva<br />

scriverlo?? :-) :-) .....Trovo tutto vero, sento le cose esattamente come le hai raccontate. Una volta, mi e'<br />

capitato di vedermi sottoporre una lettera anonima alquanto inquietante e minacciosa, che un'amica aveva<br />

ricevuto. C'era la sua sopresa, ma anche la sua paura perche' sembrava effettivamente una lettera di cui<br />

preoccuparsi. Non racconto i particolari della storia, perche' non riguardano me, e preferisco non scendere nei<br />

dettagli, ma ricordo che quando me la consegno', le dissi che, non solo non era stata scritta da una donna,<br />

anche se nella lettera il mittente si dichiarava di sesso femminile, ma che questa persona aveva secondo me<br />

delle caratteristiche ben precisee le feci un profilo dettagliato di come percepivo fosse il mittente della<br />

sgradevole lettera. Non riuscivo a spiegare in maniera convincente e razionale tutto quanto, ma ero<br />

assolutamente certa di avere ragione. Qui si torna agli ultrasuoni...che se li senti solo tu.... il piu' delle volte ti<br />

dicono che sei fuori di testa! Ho saputo che le lettere sono state ricevute ancora e ancora, tanto che la "vittima"<br />

si e' rivolta ad una psicologa di sua conoscenza, che le ha detto esattamente quello che le avevo detto anche io.<br />

Lo stesso profilo, lo stesso risultato, quasi gli stessi termini. So di avere una mente analitica, anche se<br />

percepisco la profonda differenza di analisi tra me e un Cinque, ad esempio, perche' cerco di "entrare" nella<br />

testa di una persona, di "provare" esattamente quello che prova lei/lui per comprendere come, cosa e perche'.<br />

E' come se infilassi abiti non miei, immagino espressioni, movimenti, cerco di provare a diventare esattamente<br />

l'altro, per poterlo comprendere appieno. Questa mia peculiarita' (per me angosciante) mi ha procurato enormi<br />

sofferenze sul lavoro, al punto tale da costringermi a non accettare nulla che mi portasse a "vendere" qualcosa<br />

agli altri. Ogni qual volta devo vendere, infatti, ascolto, chiedo, entro nella persona per capire cosa vuole, di<br />

cosa ha bisogno, in che modo, che parole, che espressioni adottare per darle cio' che desidera...un'empatia che<br />

mi logora testa e cuore. Inutile dire che questo dopo una giornata di lavoro mi mette completamente fuori<br />

gioco...il punto e' che non riesco a non farlo, perche' sento il bisogno di dare a chi acquista, esattamente quello<br />

che vuole, e non quello che io voglio vendere a prescindere. Claudio, visto che tu sei un Quattro con un'ala 5<br />

abbastanza forte, come la vivi tu questa dimensione? Ti sei mai sentito svuotato cosi' tanto quando obbligato a<br />

comprendere i bisogni di qualcuno? Riesci ad essere piu' lucido proprio come un 5, o devi usare quel sonar<br />

interno per muoverti? Antonio a te non lo chiedo, perche' penso di sapere gia' la risposta, ma naturalmente...la<br />

discussione e' aperta a tutti....e non solo ai 4...<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di magamaghina del 06/10/<strong>2005</strong> 23.43.37<br />

io non ho la stessa specifica sensiblita' ed intuito di sirenella, ma sono una'attentissima osservatrice....un po'<br />

empatica forse.riesco a capire cose di persone anche solo vedendole a cena, come si muovono,come parlano,<br />

cosa scelgono....difficilmente mi sfugge un particolare,vivo molto di sfumature che mi rendono l'idea del profilo<br />

della persona. se c'e' uno scambio di confidenze, invece, mi rendo conto di partecipare emotivamente al<br />

problema dell'altro , e talvolta, anche tornando a casa , non riesco a liberarmene....qualche settimana fa, ho<br />

ricevuto due telefonate di amiche che vivevano situazioni davvero difficili....e mi sono raccorta di avere<br />

l'umorea terra....dopo un po' mi passa, e cerco di imparare dalle loro esperienze...ma in quel momento, che<br />

stress....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di D'Artagnan del 07/10/<strong>2005</strong> 11.27.39<br />

Mi ritrovo molto con quello che ha scritto il capitano e ho pensato che proprio questa estate mi sono ritrovato in<br />

questa situazione.... mi spiego meglio dopo una frequentazione di circa un anno con una ragazza a cui tenevo<br />

molto (un 6, e mi ritrovo anche in questo con antonio perchè da buon 4 ho notato che anche io attiro in modo<br />

particolare questo enneatipo, forse dovuto al senso di sicurezza esteriore che alcuni 4 fanno provare ai 6) mi<br />

sono ritrovato a dover fare i conti con quello che provavo per lei e quando da buon (Reasoner) ragionatore ho<br />

analizzato i miei sentimenti ...... mi sono sentito dire (da un 6!) che lei non era convinta di me perchè gli<br />

sembravo troppo mentale.... SIGH! Immaginatevi la mia espressione..... io che ero come un vulcano di<br />

sentimenti pronto ad esplodere (il calore prodotto dal mio corpo in quel momento avrebbe sciolto in un secondo<br />

l'antartide! e i pinguini mi avrebbero maledetto per generazioni.....) e lei che in tutto questo tempo mi aveva<br />

osservato ed analizzato lucidamente con la mente per capire se poteva lasciarsi andare oppure no. Inutile dire<br />

che in questo duello ne sono uscito sconfitto e mi sono ritirato con la spada nel fodero...... povero D'Artagnan!!!


R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 07/10/<strong>2005</strong> 12.14.45<br />

Caro D'Artagnan, non mi ricordo a chi corrispondi realmente come nome, ma hai proprio centrato il punto....<br />

spesso, almeno nella mia esperienza il 4 passa per un mentale! Soprattutto agli occhi del mondo femminile....<br />

quando il nostro essere mentali è completamente diverso dal vero mentale che si distacca dal sentire, ma è<br />

piuttosto un "entrare pienamente nel sentire". Diceva l'autore di quel libro di astrologia ed enneagramma che<br />

ho citato in altro post, che come il segno della Vergine è spesso mal interpretato nello zodiaco (persona grigia,<br />

metodica, priva di fantasia), così può accadere con il 4. In questo senso mi piace (tanto per rivalutare un pò<br />

questo tipo) il paragone che aveva fatto un autore di cui non ricordo il nome, per il 4: è come una cattedrale il<br />

cui caleidoscopio cromatico delle vetrate lo puoi vedere solo se ci entri dentro.... (il 2 un pò ci entrerebbe e un<br />

pò ne uscirebbe così non vede niente.... io ce l'ho un pò con i 2 ehhh). Un saluto, claudio<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di D'Artagnan del 07/10/<strong>2005</strong> 12.25.24<br />

Claudio sono massimo...... bello il paragone della cattedrale e del caleidoscopico cromatico....... attento che<br />

adesso qualche due (per orgoglio) ti risponde......<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 07/10/<strong>2005</strong> 12.53.38<br />

sì lo so Massimo, i 2 sono vendicativi..... ma hanno anche tanto amore da dare (scherzo ovviamente...) Non mi<br />

ricordo perchè hai scelto il nome di un moschettiere....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di D'Artagnan del 07/10/<strong>2005</strong> 12.58.14<br />

E' stato il Capitano a darmi questo nick..... forse perchè ho il pizzetto.....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 07/10/<strong>2005</strong> 13.07.58<br />

Mi viene in mente una riflessione. Tu dici che il 4 fa provare un senso di sicurezza esteriore al 6. Ritengo però<br />

che è anche il contrario. In generale, parliamo sempre a questo livello con il rischio di banalizzare, la donna 6<br />

(non controfobica) è piuttosto dolce e presenta una delicata femminilità, seppur sensuale, paragonabile a quella<br />

della 2, ma con meno aggressività sottostante. Siccome non penso, sempre in generale, che l'uomo 4 sia un<br />

campione di sicurezza, proprio perchè la sensibilità lo porta a sviluppare lati interiori più femminili che maschili,<br />

allora la donna 6 diventa fonte di sicurezza anche per il 4 stesso. Quella insicurezza di fondo della donna 6,<br />

voglio dire, è anche molto funzionale per quella certa insicurezza di base del 4 (se entrambi 'poi ci lavorano<br />

sopra), mentre ad esempio la Due, che alla fine è molto attratta dalle figure di potere, anche in amore, può<br />

creare qualche imbarazzo al 4 medio. La differenza è l'intensità. Forse, ma è un'ipotesi, la tua 6 si è spaventata<br />

della tua intensità (che magari tu non esprimevi ma che lei sentiva), e forse se ne è fuggita dandoti del<br />

mentale, perchè non ha la stessa dimestichezza con il sentire (è più mentale il 6 che il 4)..... magari mi<br />

sbaglio....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di D'Artagnan del 07/10/<strong>2005</strong> 13.53.43<br />

Io penso che il problema di fondo stava nel fatto che lei usciva da una relazione con un ragazzo (forse un 7)<br />

molto immaturo che non le dava sicurezze ma solo tanto divertimento spensierato e per una sorta di rivalsa ha<br />

cercato una persona matura che sopperisse a questa mancaza (desiderio molto normale per un 6 che vuole una<br />

figura sicura accanto a sè), solo che superato l'impatto iniziale di sicurezza esteriore ha sentito in me certe<br />

fragilità (il 4 paga il prezzo della sua ipersensibilità diventando a volte troppo debole o almeno è quello che<br />

succede a me) e forse anche una maturità nel divertisi troppo diversa da quella a cui era abituata prima...... e<br />

penso che tutto questo non le è andato a genio.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 15.11.16<br />

Che interessante sequenza di interventi! Avevo rivolto la mia domanda a Massimo/D'artagnan, perché lui si era<br />

definito come un Quattro con una forte influenza del Cinque. Nel vederlo dal vivo, però, avevo notato quella<br />

"possa" da moschettiere (e questo, insieme al pizzetto ed allo sguardo dardeggiante, spiega il nomignolo), che<br />

chi non conosce l'intima iper sensibilità dell'animo Quattro scambia facilmente per sicurezza. Quella presenza,<br />

quella "possa", è molto più vicina alle caratteristiche di un Tre che non a quelle di un Cinque, ed ero interessato<br />

a sentire il suo parere. Magamaghina nel suo intervento ci ha ricordato qualcosa che è estremamente vero: i<br />

Due hanno delle antennine emozionali estremamente sviluppate e riescono, veramente riescono, a<br />

comprendere quale è il clima emotivo profondo dell'altro. C'è qualcosa di più attraente di questo per un<br />

Quattro, caro Claudio/Ostrichetto? Il problema reale per un Quattro è che dopo averti portato all'apice ed averti<br />

conquistato, i Due facilmente si annoiano di tutta quella complessità, si sentono "ingabbiati" ed incominciano a<br />

muovere la loro pinnina verso altri lidi se il Quattro non capisce le loro modalità. Parlando di "pinnina", mi viene<br />

in mente, ovviamente, la nostra Sirenella che ha posto una domanda, anche se non a me. Le rispondo lo<br />

stesso, perché il "vendere" è mio campo di attività quotidiano. Il focus della situazione è capire che non tutti gli<br />

atti di vendita sono delle "sole" date agli altri e non voler fare, a tutti i costi, il risolutore dei problemi altrui. Ti<br />

posso dire, inoltre, che le persone sono estremamente attente a capire se stai cercando di "fregarle" e, se


accettano di comprare qualcosa, lo fanno perché una parte dentro di loro lo vuole. Una frase che mi colpì molto,<br />

in questo senso, la disse l'economista di sinistra Keynes: "in ogni vendita il venditore crede di aver convinto il<br />

suo compratore, ma, in realtà, è l'acquirente ad avere comprato la soddisfazione di un suo desiderio". Il<br />

Capitano<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 17.12.01<br />

E'vero quello che dici a proposito della vendita, anche se non tutti i miei datori di lavoro avevano tale saggezza.<br />

Il punto e', che quando un prodotto si presta a mille soluzioni, o quando a seconda del problema si deve offrire<br />

uno specifico prodotto, si deve per forza entrare in empatia col cliente, per capire le sue reali necessita'. Molti si<br />

vergognano, non ammettono, tergiversano, e solo quando intuisci la natura profonda della loro scontentezza<br />

puoi riuscire a proporre la soluzione giusta. Il punto e' che io ne uscivo logorata....facevo circa 40 consulenze al<br />

giorno, ne vedevo e ne sentivo di tutti i colori e davvero, non ne potevo piu'. Ma forse e' un problema proprio<br />

mio... :-) non e' questione di "sole" era questione per me di aver dato loro esattamente quello che cercavano,<br />

non sarei in grado di vendere un prodotto senza credere alla sua qualita' io per prima, ho una faccia troppo<br />

trasparente per riuscire a celare una fregatura! Comunque e' vero....la percettivita', l'empatia, la sensibilita'<br />

offrono agli altri un'apparente sicurezza di noi Quattro, che poi non sempre e' tale. Conosco Massimo molto<br />

molto bene, ne conosco il cuore pulito, la profondita' dei sentimenti, la forza delle sue convinzioni, eppure so<br />

che ci sono forti incertezze in lui che un 6 controfobico come la ragazza da lui conosciuta ha compreso, ha<br />

annusato, perfettamente, andando a cercare altrove conferme. Massimo tu eri la sicurezza di un sentimento,<br />

ma non quella sicurezza piu' concreta, materiale, che lei cercava, e sopratutto sapeva bene che non hai un<br />

pugno di ferro, e per un 6 a volte quel tipo di energia li' e' vitale per poterti rispettare.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 17.27.57<br />

p.s. volevo precisare che e' vero, che non si puo' vendere a tutti i costi, e che alla fine e' il cliente ad aver<br />

voluto davvero....ma quando tra fare e non fare dipende lo spessore della tua busta paga, tu cerchi di arrivare<br />

al "nodo" piu' che puoi, nella speranza comunque di chiudere la vendita... :-) non ce la faccio....al massimo mi<br />

mettero' a vendere castagne quest'inverno....mi sembra piu' romantico! Oppure pesce fresco come la Loren in<br />

"pane amore e fantasia" cosi' quando mi fanno il baciamano saro' davvero una Sirena degna di questo nome...e<br />

pure odore! baci....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 18.04.46<br />

No, no, eppoi no! Non posso sopportare l'idea di una Sirenella che si trasforma in Piccola Fiammiferaia, per cui<br />

metti in moto quella parte di Tre che ci deve essere dentro di te! Vorrai mica dar ragione al rude Zorba quando<br />

diceva: "Molti dicono di non farcela perché sono troppo sensibili, ma io non ci credo. Sensibili? Per me la<br />

sensibilità è la scusa dei pavidi e di quelli che non vogliono sporcarsi le mani. Di quelli che possono pensare di<br />

essere nobili e delicati perché qualcuno fa il lavoro sporco per loro. Se fossero davvero sensibili saprebbero che<br />

la sensibilità è passare attraverso l'inferno, non evitarlo accuratamente".<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 20.03.55<br />

Eccolo che ricomincia!!! Ti sembro una piccola fiammiferaia?? ggggrrrrrr io dico solo che vendere non e' un<br />

lavoro che sento adatto a me, non mi piace, a volte mi sembra di ingannare le persone, o peggio ancora mi<br />

sento svuotata dopo una giornata passata a sondare le teste delle persone (con tutto quello che ci si trova,<br />

nella testa della gente! peggio che scavare nelle soffitte!!). Credo ci siano lavori molto piu' adatti a me, tutto<br />

qui....e per inciso io non sono ne' pavida ne' impavida...cerco di affrontare la vita con tutte le mie energie,<br />

magari faccio pure un bel po' di cavolate, ma quando le responsabilita' mi hanno "chiamata" ho sempre risposto<br />

all'appello, talvolta contro tutto e tutti....e questo non fa di me una fiammiferaia. OH! Sgrunt! Tsk! Non vorrei<br />

fare la fine di certi Tarzan che saltando di qui e di la di schiantano contro le querce!! Serve essere coraggiosi,<br />

quando serve, e bisogna anche essere realisti circa le nostre capacita' e preferenze! E giusto per amore di<br />

precisione...io all'inferno ci vado un giorno si e uno pure! Risgrunt!!<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di luce del 07/10/<strong>2005</strong> 20.07.12<br />

sorrido<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 20.21.03<br />

Io sghignazzo proprio! Sire (mi verrebbe voglia di usare un altro nomignolo, ma rischierei la pelle), dì la verità,<br />

nei panni di una Fantina/Piccola Fiammiferaia non troppo smunta, ti ci vedresti proprio, ma proprio, molto bene<br />

:):-) :-)<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 20.25.26<br />

Fantina/Fiammiferaia....troppo lamentose e patetiche per me....ma non raccolgo affatto!!!<br />

Piuttosto..............che significa "non troppo smunta"?????? eeeeehhhh???????


R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 20.33.54<br />

Niente, niente. Non avrai mica pensato che intendevo sottolineare qualche problema di circonferenza eccessiva,<br />

vero???? Sai benissimo che io non l'avrei mai detto :) :-) :-)<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Neottolemo del 07/10/<strong>2005</strong> 20.44.46<br />

Scusate se intervengo da sei in un thread dedicato ai quattro, ma volevo confermare in pieno ciò che dice<br />

Antonio sul come si comportano i quattro e sul come sono capaci di voler bene e di amare nel vero senso della<br />

parola, nonostante alcuni momenti d'ira e di esasperazione, sanno davvero darti tutto quello di cui hai bisogno,<br />

voler bene, sacrificarsi e donare anche l'anima se necessario..so che quest'esempio che vi faccio può essere<br />

banale poichè, direte voi, è logico che una mamma dia così tanto affetto ai propri figli, ma io penso che questo<br />

sia un ragionamento sbagliato, poichè, conosco molte mamme di compagni miei di scuola, che, non si<br />

interessano ai figli, li abbandonano, li ignorano, mamma sa davvero dare ciò di cui un figlio ha bisogno, nella<br />

giusta quantità e quando deve, sa essere un'autorità, senza esagerare le voglio sempre tato bene (però un poco<br />

poco di meno quando s'arabbia). Ho notato in ciò che dice massimo, che a quanto sembra i 6 siano fortemente<br />

attratti dai 4, e si parla spesso di molte coppie con questo tipo, io, personalmente (escludendo mia madre,<br />

ovvio) non amo in maniera particolare i quattro, mi sento più rassicurato da persone più mentali come i cinque<br />

oppure precisi e ordinati come gli 1 ma si sa l'amore è amore, e se ha i capelli biondi e gli occhi azzurri come il<br />

mare, io le corro dietro lo stesso. :-) Baci, Neottolemo.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 07/10/<strong>2005</strong> 20.46.26<br />

Assolutamente no, non avevi questa intenzione!!! Anche perche' non ho problemi di circonferenza!! Le mie<br />

curvette all'occorrenza sono molto molto gradite!! (infame!!!).<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 07/10/<strong>2005</strong> 22.35.25<br />

La piccola fiammiferaia è stata la mia fiaba preferita. E non perchè ero patetica ma perchè mi sentivo proprio<br />

come lei: sola al mondo. Anch'io aspettavo che in una notte qualsiasi, non importa se a natale, la persona più<br />

cara (che non c'era più) mi prendesse in braccio e mi portasse con sé. Finalmente, non avrei vissuto più nel<br />

gelo dell'inverno ma nel calore di due braccia accoglienti e protettive! Ancora oggi mi commuovo se penso a<br />

quella fiaba. Ma... bando alle ciance! Sirenella, volevo dirti che capisco molto bene il tuo problema rispetto al<br />

vendere. E' una "difficoltà" che ho sempre vissuto anch'io. Molti anni fa, quando avevo 25 anni, mi licenziai<br />

lasciando un posto di lavoro che qui, a Battipaglia, mi invidiavano in molti (con la disoccupazione che c'è<br />

sempre stata!). Non sapevo che cosa avrei fatto il giorno dopo ma non m'importava. Qualche mese dopo ebbi<br />

l'occasione di rilevare un negozio di abbigliamento e lo feci con entusiasmo pensando alla mia maggiore libertà<br />

(eravamo tre amici, ma solo io avevo i soldi per aprire il negozio. E poi dicono che noi 5 siamo avari!). Non<br />

avevo, però, fatto i conti con i miei problemi di coscienza! Mamma mia! All'inizio mi torturai, mi sentivo<br />

disonesta, cominciai a litigare col mio socio sui prezzi. L'altra mia amica socia era una 4 e lei stava anche<br />

peggio di me. Insomma, non eravamo fatte per il commercio! I risultati di 5 anni di commercio non fecero altro<br />

che dimostrarmi che dovevo fare altro nella vita. Neppure quando, più tardi, vendevo libri della Einaudi, riuscivo<br />

a "vendere". Agli amici non vendevo perchè non volevo approfittare della loro amicizia (erano loro a<br />

chiedermelo) e ai non amici non ci pensavo neanche! :-). Ad Antonio, invece, voglio dire che, in parte, ha<br />

ragione lui sul non volersi sporcare le mani ma non sono del tutto d'accordo sul fatto che, in fin dei conti, si<br />

vende sempre quello che l'altro vuole acquistare. Prendi la Telecom. Mi telefonano e mi dicono che se faccio un<br />

certo tipo di contratto pago una certa cifra e basta. Mi faccio ripetere più volte e da più persone (impiegati della<br />

telecom) le condizioni del contratto. Tutti dicono la stessa cosa. Ci credo. Accetto il contratto perchè so che<br />

pagherò meno di quello che, generalmente, pago. E alla fine mi arriva una bolletta che non avevo mai pagato:<br />

stratosferica ! Ti assicuro, Antonio, nemmeno inconsciamente volevo quella bolletta. :) Bacioni. Ele<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 23.34.00<br />

Le favole preferite, quelle che restano dentro, non sono ciancie, ma raccontano il nostro desiderio più grande.<br />

In quanto al vendere, è vero che il desiderio ad acquistare è, talvolta, indotto più che spontaneo, ma un'azienda<br />

sana e che non vuol durare nel tempo non può basarsi sul dare "sole" ai clienti: quello lo fanno gli imbroglioni e<br />

i venditori di fumo.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 08/10/<strong>2005</strong> 0.00.54<br />

ecco...e siccome io non sono un brucaliffo....e tendo a fare sconti a tutti...non sono tagliata per vendere! Per<br />

farlo ci vuole una bella faccia e un cuore d'acciaio, io mi commuovo appena mi fanno l'occhietto liquido che quel<br />

qualcosa costa troppo, metterei i saldi perenni, che devo fare?? Comunque Ele..benvenuta nel club dei truffati<br />

telecom, alla terza fregatura ti mandano una bolletta in piu' come premio!! :-) io credo di avere la faccia<br />

stampata sui loro volantini con su scritto "wanted dead or alive" !<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di myracela del 08/10/<strong>2005</strong> 11.31.35


penso proprio di capire cara sirenella a cosa ti riferisci. a quel prendere dentro di te l'altro le sue pene, la<br />

tristezza che ha nel cuore. ricordo un evento che mi ha colpita così tanto. dentro ad un carcere ho incontrato un<br />

uomo accusato( cn ammissione del reato anche da parte sua) di un reato molto molto grave. alla fine del nostro<br />

incontro ( dove già il pathos...) gli ho stretto la mano dicendogli: "sn contenta di averti conosciuto". mi ha<br />

guardata negli occhi e mi ha detto: "non pensavo che qualcuno potesse dirmelo ancora." quanto tempo per<br />

riprendermi dal suo dolore.... e cn tutto ciò poi recupero e gradualmente cn la consapevolezza delle mie<br />

emozioni ( magari, magari...) riesco ad intuire al di la di me ( difficile da spiegare) il filo che può condurre un<br />

determinato comportamento. se nn immediato si accende qualcosa... si accende... e poi quando tutto è al posto<br />

giusto.... luce.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 08/10/<strong>2005</strong> 21.19.58<br />

Tornando al post iniziale, una domanda a tutti i 4. Perchè il 4 ha tanto bisogno di fare un capello in "quattro"<br />

rispetto ai sentimenti, in particolar modo nel rapporto col proprio partner? Sarebbe interessante leggere le<br />

risposte di entrambi i sessi. Grazie. Eleonora<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Claudio Garibaldi del 08/10/<strong>2005</strong> 21.52.56<br />

Ciao Eleonora, mi scuso perchè scrivo sempre di fretta, ma certe domande sono stimolanti, o meglio mi sembra<br />

di poter rispondere con l'esperienza e non la teoria. Penso che il 4 fa analisi a non finire dei propri sentimenti<br />

perchè quello è il modo in cui ha costruito la propria identità, dato che non aveva davvero dei modelli di<br />

rispecchiamento e di confronto (si dice del 4 "assenza di identificanzione con emtrambi le figure parentali). E' il<br />

modo che il 4 bambino ha trovato per sopravvivere "analizzare ciò che sente", e per farlo, purtroppo, deve<br />

amplificare e drammatizzare per vedere meglio. Poi, l'<strong>Enneagramma</strong> ci insegna, si dimentica di questo<br />

meccanismo e va in automatico. Gli rimane la ricchezza di saper esplorare il proprio mondo interiore, ma perde<br />

un poco della capacità di giocare, lasciarsi andare e non prendersi troppo sul serio. Ma si potrebbe dire ancora<br />

molto. Un partner intelligente lo capisce e non lo scambia per giudizio. In fondo, analizzare troppo, può essere<br />

un peso soprattutto per il 4 stesso. Buona serata Claudio<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 08/10/<strong>2005</strong> 22.37.18<br />

Grazie, Claudio. Appena potrai, con calma, ti prego di continuare a parlarmi. Immagino che questa mancanza di<br />

identificazione con entrambi i genitori sia alla base del fatto che il 4 ricerca negli altri, molto spesso, delle<br />

indicazioni sul "come si vive", come ci si deve comportare ecc., ossia, molto spesso il 4 cerca negli altri, dei<br />

modelli di riferimento. Ma, aiutami a capire, perchè, pur avendo consapevolizzato certi meccanismi, per alcuni 4<br />

di mia conoscenza, è così difficile, se non impossibile, mettere mano davvero alla propria trasformazione? Una<br />

mia carissima amica, teoricamente sa quasi tutto di sè, ma non riesce a smuoversi di un millimetro. Qual è<br />

l'angoscia che davvero sente un 4, nel momento in cui si delinea veramente la possibilità di cambiare? Ti<br />

abbraccio e non ti preoccupare, rispondimi appena puoi e quando ne avrai voglia. Ti abbraccio. Eleonora<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 13.17.44<br />

Perdere se stesso. Se non ha potuto ottenere dal proprio nucleo familiare quei riferimenti di cui parlava Claudio,<br />

ed ha dovuto assorbirli dal mondo circostante passandoli allo scanner della propria emozionalita' per<br />

comprenderli, perdere quello che sa diventa perdere tutto di se, cosa c'e' di piu' doloroso che dover cambiare?<br />

Sono di volata anche io Ele ma prometto che ti rispondo al piu'presto in maniera piu' esaustiva....anche perche'<br />

imparare a sdrammatizzare non sempre nasce dal non sapersi lasciar andare....ma poi mi spiego meglio, un<br />

bacione forte.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di magamaghina del 09/10/<strong>2005</strong> 14.17.16<br />

cara eleonora, solo una domanda....ma dopo aver cambiato lavoro, sperimentato e riprovato, sei riuscita a fare<br />

cio' che nella vita piu' ti si addice?....io sto vivendo una fase in cui dico spesso a me stessa che o sono<br />

impazzita letteralmente, o sono una persona veramente consapevole delle proprie capacita'....lo sapro' tra<br />

qualche anno....ho abbandonato anche io un lavoro stabile e sicuro che ho faticato a costruire...e ora,sono<br />

ripartita da zero. a proposito di cio che si dice dei venditori....posso dirti che nel mioo piccolo,lavorando in una<br />

farmacia, ho seguito pazienti con patologie molto particolari...stomie, tumori, incontinenza ed altro, e sono<br />

stata l'unica per anni a regalare un po' di affetto e umanita' a coloro che quando ti parlano di un problema<br />

hanno davvero la disperazione nello sguardo.la ricompensa e' stata enorme per me, ma solo sotto il profilo<br />

umano....tutto questo in un'azienda di enormi dimensioni il cui obiettivo e' il profitto a tutti i costi....sono<br />

scappata....non voglio vivere solo per questo.... mi sono sentita venduta per un prezzo mensile...strumento di<br />

chi tiene al mio lavoro soltanto perche' vede che il mio modo di rapportarmi al prossimo crea risposta nel<br />

mercato, ma che a sua volta non e' disposto a rapportarsi a me come ad una persona....ho avuto una titolare<br />

tre....e siccome io FACCIO un lavoro, ma non sono cio' che faccio....ho preferito non continuare ad infliggere a<br />

me stessa una pena diventata ormai insostenibile....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 14.18.02


Ognuno di noi, nel processo di cambiamento, fa i conti con la "perdita" di se stesso. I punti di riferimento<br />

saltano per tutti e la paura del cambiamento esiste in ciascuno di noi. Altrimenti, saremmo tutti evoluti.<br />

Sirenella, che cosa accade, di preciso, dentro di te e nella tua esperienza quotidiana quando ti trovi di fronte<br />

alla possibilità reale di adottare un modo di fare e di pensare "nuovo", che non ha mai fatto parte del tuo<br />

schema abituale? Che cosa ti dici per poter rimanere nella gabbia passionale, che, seppure gabbia, è talmente<br />

rassicurante! Quali sono le rassicurazioni che a te, Sirenella, riesce a dare? Grazie. Un bacione anche a te. Ah!<br />

ancora una cosa: che cosa vuoi dire quando affermi che imparare a sdrammatizzare non sempre nasce dal non<br />

sapersi lasciar andare? E da cosa nasce? smack. Eleonora<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 15.22.33<br />

Cara magamaghina, credo di essere la meno adatta a dare consigli in questo campo. Infatti, pur non essendo<br />

una berlusconiana, sinceramente, non capisco neanche un po' chi rimane tutta la vita con lo stesso lavoro.<br />

Chiaramente, il discorso è un po' diverso per chi se lo è scelto davvero, ma quanti di noi fanno esattamente<br />

quello che avrebbero desiderato per sé? Nella mia vita ho cambiato molti lavori, e ad essere sincera, a parte<br />

qualche volta, non mi sono mai adattata facilmente a ciò che non mi piaceva. Passato il periodo<br />

dell'esplorazione della nuova dimensione lavorativa, se non c'era altro che mera necessità dello stipendio, me la<br />

filavo. Sentivo che, con lo stipendio, mi si comprava anche l'intera mia vita. Oggi posso dire che se non avessi<br />

fatto quelle scelte, anche estreme, non avrei avuto un lavoro che per parecchi anni mi ha anche riempita<br />

abbastanza. Insegno nella scuola elementare. Non era il mio sogno ma si avvicinava abbastanza. Ora comincio<br />

a non amare più questo lavoro e so già che mi licenzierò prima di arrivare alla pensione. Solo che ho imparato a<br />

non essere impulsiva e a saper aspettare il momento buono. O forse, sarebbe meglio dire che ancora non sono<br />

arrivata al completo rifiuto del lavoro che svolgo. Intanto, ho fatto altri studi e ho iniziato l'attività di couseling,<br />

anche se non penso di poter campare solo con questa. Il mio sogno? Ho sempre desiderato di fare 6 cose:<br />

l'insegnante, la scienziata, la filosofa-teologa, la ballerina e la musicista :-)) Fino ad ora, la prima di queste cose<br />

mi sta permettendo di campare, sto per laurearmi in lettere ad indirizzo filosofico, ho iniziato da poco un corso<br />

di teologia presso una chiesa luterana, per la ballerina e la musicista c'è ancora tempo :-) AH! dimenticavo<br />

l'ultimo dei miei desideri: ritirarmi su una collina (bellissime quelle toscane!) in una grande casa per potervi<br />

ospitare tutti e con tantissimi animali. Ti abbraccio. Eleonora<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 18.22.51<br />

Manco dal forum da diversi giorni e quando torno subito argomenti interessanti. Io credo che un 4 abbia più<br />

difficoltà a cambiare perchè non si sentirebbe "vero" altrove. Trovo anch'io che le donne 4 siano un po' mentali.<br />

Ma questo non è necessariamente negativo. Dipende da come questo mentale viene espresso. In un caso<br />

singolare ricordo l'intervista a una famosa poetessa italiana 4 che raccontava gli ultimi momenti di vita del<br />

partner (altro famosissimo poeta 5 o 6, non saprei) in cui mentre il partner stava morendo per blocco<br />

respiratorio, e faceva una gran fatica a parlare, lei lo sollecitava a una ultima dichiarazione di amore.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.13.58<br />

Eleonora, anche io avrei voluto insegnare, ma la mia vita ha avuto una svolta clamorosa e inattesa che ha<br />

cambiato tutto. Mi sto iscrivendo all'Universita' Valdese di Roma, per conseguire un diploma di laurea in<br />

Teologia, e trovo che con il sogno delle campagne Toscane io e te abbiamo moltissime cose in comune! Se<br />

davvero lo fai, fammelo sapere, che vengo di corsa a trovarti....e chissa' che sia la volta buona di mollare tutto<br />

e ricominciare una vita migliore. Per quanto riguarda il discorso a cui accennavo prima...e' vero, che tutti hanno<br />

paura di perdere se stessi, ma io credo che ognuno viva questa paura vedendola da un'angolatura diversa. Se<br />

io ho dovuto faticare cosi' tanto, per educarmi alla vita, e all'amore e ai sentimenti in generale, e mancando<br />

nella famiglia di origine i riferimenti necessari, dover cambiare per me significa non aver saputo decodificare<br />

nella maniera giusta i segnali del mondo. E' per me sconvolgente. Non ho capito nulla? Non ho mai saputo<br />

tradurre questo linguaggio, a tal punto da creare una traduzione irreale ed errata? Allora tutte le mie<br />

percezioni? Cosa percepisco di vero, se devo cambiare completamente decodificatore interno? E se rinuncio a<br />

tutto quello che so, come faccio a capire che sono sulla strada giusta se cio' che so non puo' dirmelo? Magari<br />

altre persone hanno la stessa paura di evolvere ma per motivi differenti. Io non ho paura di crescere, sono<br />

ansiosa di farlo, e' il mio naturale chiedere perche' di tutto, che mi spinge a vedere dietro l'angolo cosa c'e', ma<br />

la paura di non essere all'altezza e' sempre presente. Una zavorra della quale per ora non riesco a liberarmi.<br />

Posso solo decidere, di avere fiducia o non averne. Quando qualcosa cambia dentro di me, io immagino sempre<br />

di dover fare un "salto" senza alcuna rete, e se non hai fede cadi. Sdrammatizzare quindi non significa imparare<br />

a lasciarsi andare, perche' per lasciarsi andare ci vuole consapevolezza, e analisi profonda, e l'analisi profonda<br />

e' un percorso fatto anche di emozioni e pensieri drammatici, dei quali ci si libera solo dopo aver elaborato<br />

tutto. Non so se riesco a spiegarmi, ma io posso lasciarmi andare solo "dopo" aver vissuto tutto il tragitto,<br />

perche' altrimenti significherebbe buttarmi a capofitto, e non lasciarmi andare, e c'e' una differenza sostanziale<br />

tra le due scelte. Se non sono stata chiara su qualcosa dimmelo, provero' a spiegarmi diversamente.....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 22.39.31<br />

campagna toscana? teologia luterana? teologia valdese? C'è posto per un apprendista sufi?


R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 22.49.27<br />

Cara Sirenella, sei stata chiarissima. Grazie per ciò che hai voluto comunicare. Davanti alle tue parole posso<br />

solo tacere. La tua verità è la tua verità. Nel viaggio interiore siamo sempre soli, terribilmente soli. Ma a<br />

pensarci bene, forse non siamo davvero soli. Ognuno di noi può riconoscere nel dolore di un'anima, il suo stesso<br />

dolore. Ti voglio bene. Eleonora. Ah, dimenticavo! Abbiamo davvero parecchie cose in comune. E stai tranquilla:<br />

appena me la filerò sulle colline toscane ti farò un fischio; per me sarà bellissimo! smack.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.56.13<br />

Ti ringrazio per il calore inatteso delle tue parole. La fortuna di questo strumento e' che quando diventi rossa<br />

come un peperone nessuno lo vede. Non siamo soli, no. Ma com'e' difficile lo stesso. Un bacio anche a te..<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 22.56.48<br />

Nonno Semola...c'e' posto per tutti, la barca e' un po' sgangherata ma chi ha voglia di remare, salti su :-) ....<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 22.59.36<br />

E se uno avesse solo voglia di riposare e guardare il torrente che passa?<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Sirenella del 09/10/<strong>2005</strong> 23.02.23<br />

il solito masculo sfaticato!!!! se vuoi guardare il fiume non salire in barca....e metti su la brace che quando si<br />

torna si mangia salsicce e bruschette!!<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 23.03.49<br />

E come si fa a dire di no ad un apprendista sufi? Il sufismo, per me, è la via più convincente anche se<br />

ultimamente, ho pasticciato un po' col gruppo nel quale stavo. Se mi racconti qualcosa del tuo apprendistato e<br />

come ci sei arrivato te ne sarò davvero grata. ciao. Ele<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 23.16.24<br />

Ok! vada per la brace! Ci sono arrivato tramite l'enneagramma. Cercavo le radici di questo simbolo e di questo<br />

strumento. Poi (te la faccio breve) ho trovato una mostra di incisioni su Venezia fatta da questo sceicco dei sufi<br />

Jerrahi-Halveti in quel di Milano. Gli ho telefonato (è sull'elenco telefonico) e lui mi ha invitato. Questo sei anni<br />

fa. E siccome mi piace, continuo a frequentarlo. Come tutti gli autentici maestri sufi non prende un soldo<br />

(capito Genova?) e ci si incontra una volta alla settimana per un paio di ore. Poi ci sono incontri conviviali,<br />

mostre, conferenza ecc. Due di questi incontri mensili sono aperti a tutti ma solo su invito personale. Ogni<br />

anno, per sette anni, c'è un argomento (filo rosso) di fondo comune. Quest'anno è IL SIMBOLO. Il prossimo<br />

anno sarà RITMO E SIMMETRIA. E dopo sette anni si ricomincia da capo su un livello diverso.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 23.43.05<br />

Grazie, Maurizio. Quindi, il tuo maestro è Gabriele Mandel. Vorrei farti parecchie domande ma te ne farò solo<br />

due: 1) con Mandel è necessario essere musulmani? 2) Gli incontri di cui parli si svolgono a MIlano? Grazie. ciao<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di maurizio cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 23.46.34<br />

1) esistono due piani di lavoro: sufi e compagni di viaggio nel primo caso è necessario essere mussulmani, nel<br />

secondo no. 2) A Milano.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di Eleonora Grillo del 09/10/<strong>2005</strong> 23.58.52<br />

Grazie delle informazioni e... buonanotte.<br />

R: Il calore e l'analiticità dei Quattro. di maurizio cusani del 10/10/<strong>2005</strong> 0.07.47<br />

buonotte a tutti. Già mezzanotte!!<br />

Per Antonio<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

Carissimo Antonio, avrei dovuto chiamarti questa sera, ma non mi è possibile. Appena torni ti troverai l'articolo<br />

pronto. Ti auguro di stare bene e di fare buon viaggio. Un abbraccio a te e Giovanna Claudio


R: Per Antonio di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong> 16.52.15<br />

Claudio, sei in partenza anche tu? Melinda<br />

R: Per Antonio di Antonio Barbato del 07/10/<strong>2005</strong> 17.02.42<br />

Claudio e Melindina grazie a tutti e due per gli auguri ed i consigli contro l'influenza, che ho, comunque, in<br />

buona misura debellato. Vi abbraccio entrambi.<br />

R: Per Antonio di Claudio Garibaldi del 07/10/<strong>2005</strong> 17.55.11<br />

No, io parto il 21, ma non ce la faccio a chiudere con tutte le innumerevoli cose che ho da preparare per cercare<br />

di spiegare, in 6 ore, in una lingua che non è la mia, a circa 80 persone, un sistema grafologico che non è il loro<br />

(quello italiano) e l'<strong>Enneagramma</strong>, di cui sanno poco o niente. Melinda hai qualche consiglio naturopatico per<br />

ansia e senso di compressione dovuto allo stare 12 ore al giorno davanti al computer con l'angoscia che ormai<br />

mancano pochi giorni? ciao, claudio<br />

R: Per Antonio di Utente Ospite del 07/10/<strong>2005</strong> 20.59.30<br />

Si. Ho consigli per entrambi. A entrambi un paio di domande (che goduria fare le domande a Claudio), ma vi<br />

scrivo singolarmente a parte. Antonio, buon viaggio. Melinda<br />

R: Per Antonio di Marina Mele del 07/10/<strong>2005</strong> 21.00.20<br />

Antonio, sono uscita e rientrata perchè non prendeva la password e non mi riconosceva.... Sempre Melinda<br />

R: Per Antonio di Maurizio Cusani del 09/10/<strong>2005</strong> 19.19.51<br />

Auguri, Claudio!!<br />

Per Massimo/D'Artagnan<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Caro moschettiere, vorrei che tu leggessi il post sul calore e l'analiticità del Quattro e lo commentassi.<br />

Servirebbe per capire se ti ritrovi nel disegno o qualcosa ti pare "stonato". Un salutone affettuoso. Il Capitano<br />

R: Per Massimo/D'Artagnan di D'Artagnan del 07/10/<strong>2005</strong> 10.34.15<br />

Grazie per il nick Capitano e visto il pizzetto mi sembra perfettamente adeguato alle mie fattezze..... Scusami<br />

se non riesco a postare spesso ma purtroppo avere solo internet al lavoro è una maledizione, però in compenso<br />

appena posso vi leggo con molto piacere. A riguardo del post sul calore e l'analiticità dei 4 ti rispondo all'interno<br />

della discussione già aperta.<br />

Curiosita'<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Mi e' capitato di vedere di tanto in tanto, un nuovo telefilm che viene trasmesso il lunedi sera su Rai uno, che si<br />

chiama Desperate Housewifes, ho notato che una delle "casalinghe disperate" della quale non ricordo il nome,<br />

sembra essere un tre spiaccicato, per intenderci si tratta di un'attrice che ha i capelli rossi, ed e' l'unica nel<br />

telefilm ad averli di quel colore. Volevo sapere se qualcuno di voi lo ha visto, e che cosa ne pensa, si tratta<br />

davvero di un Tre? (particolarmente sotto stress direi). Un'altro telefilm che ho trovato deliziosissimo si chiama<br />

Doc. House, era trasmesso su canale 5 in prima serata il mercoledi', credo che adesso stiano mandando in onda<br />

le repliche in seconda serata sempre sullo stesso canale e lo stesso giorno. Mi sembra che Doc. House sia un 5,<br />

con un'ala 4...mi ha letteralmente incantata, e trovo che gli episodi e la trama in sottofondo tra i vari medici sia<br />

sviluppata bene. Se qualcuno li ha visti mi dice cosa ne pensa?? merci beaucoup....baci a tutti.<br />

R: Curiosita' di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 19.46.39<br />

Antonio, ma quando scriviamo male malissimo, o ci pentiamo amaramente di qualcosa, non e' che per caso ci<br />

puo' essere data la possibilita' di cancellare le skifezze personali? Odio rileggere i miei post e trovare errori anzi<br />

orrori grammaticali di cui non mi ero accorta, oppure magari ti parte un post di cui ti penti un microsecondo<br />

dopo e ormai e' li' per l'eternita' sotto gli occhi di tutti....se per caso il tuo tecnico Silvan viene a fare qualche<br />

intervento, gli puoi chiedere se si puo' fare questa cosa?? Grazie...<br />

R: Curiosita' di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 19.55.54<br />

Tra l'altro visto che sono lanciatissima stasera verso telefilm di ogni genere, vi e' mai capitato di vedere Sex


and City? A parte il fatto che e' geniale....dissacrante...spudorato...divertente...e molto molto vicino alla realta'<br />

delle donne...c'e' la protagonista Carrie che secondo me e' un bel Due pieno e tondo, poi c'e' Samantha che<br />

forse e' un Otto, con un cinismo che mi fa letteralmente sbellicare dalle risate, prepotente, pratica, passionale,<br />

esagerata insomma! Miranda invece mi sembra un Uno ma non ne sono ancora sicura, quella che mi lascia<br />

perplessa e' Charlotte, che a volte sembra un Tre, a volte un Uno, a volte un Quattro...gli episodi li trasmettono<br />

in seconda serata su La7, alle 23.30 il martedi', mercoledi' e giovedi'...ci sono delle puntate che veramente mi<br />

hanno stesa, vi avverto che gli episodi sono un tantino ose' ma alla fine cosi' dissacranti che son piu' le risate<br />

che l'imbarazzo....se c'e' qualche fan delle mitiche quattro nyorkesi si faccia avanti che vorrei opinioni in<br />

merito!!<br />

R: Curiosita' di Eleonora Grillo del 05/10/<strong>2005</strong> 20.31.00<br />

Non guardo molto la TV, però devo dirti che Sex and City mi piace parecchio. C'è molta ironia, è dissacrante ma<br />

divertente. Non ho riflettuto sui possibili enneatipi delle protagoniste. Effettivamente, Samantha potrebbe<br />

essere 8 e Charlotte un 3/4. Sai qual è la cosa stranissima, Sirenella? Fino ad ora, non so perchè, ti ho sempre<br />

immaginata, fisicamente, come Carrie. Strana coincidenza! Un bacio. Eleonora<br />

R: Curiosita' di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 20.56.04<br />

Beh Ele...a dirti la verita', un paio di anni fa portavo i capelli rosso chiaro, ed ero piu' magrolina e....si mi hanno<br />

detto che ho un che della Carrie...devo deluderti pero', perche' a parte un vago sentore della bella bionda sono<br />

abbastanza diversa...in ogni caso lo prendo come un complimento! Tu dici che Charlotte e' un 3/4 vero? Lo<br />

pensavo anche io anche se quando elenca le regole della buona societa' mi fa pensare ad un Uno....comunque<br />

mi fanno ridere troppo! Baci...<br />

R: Curiosita' di Giovanna del 05/10/<strong>2005</strong> 22.35.44<br />

La rossa di "Desperate" (Bree Van De Kamp, ma chi li inventa 'sti nomi?) è un 3 megagalattico. Oserei dire che<br />

è la caricatura di un 3. Ma rimanendo sui telefilm e sulle caratterizzazioni "iperspinte", conoscete Allie McBeal?<br />

Marcatamente 4, con un capo 5 (John, quello bassino) e l'altro che è un altro 3 (quello che adora sfiorare colli<br />

rugosi). Un saluto a tutti<br />

R: Curiosita' di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 22.49.04<br />

Ma certo Giovanna...sono innamorata di Ally, anche se l'ultima serie, quella che hanno trasmesso qualche mese<br />

fa non mi e' piaciuta molto, da brava 4 romantica avrei preferito che rimanesse con Robert D.<br />

Junior...comunque hai ragione la Van De Kamp e' la caricatura di un 3 e tra l'altro lo interpreta benissimo!!<br />

R: Curiosita' di magamaghina del 06/10/<strong>2005</strong> 23.32.56<br />

...eppure charlotte talvolta mi da' l'idea di essere un 6...e' molto avara,ha voluto la casa dal suo ex marito e<br />

cambia in base a cio' che le conviene fare in quel momento...non so e' l'unica che mi rende confusa....(non ho<br />

nulla contro i 6) mirandaa e' carinissima, molto sensibile anche se lo nasconde bene....diligente nel lavoro.ally<br />

poi...e' un vero spasso....<br />

R: Curiosita' di Sirenella del 06/10/<strong>2005</strong> 23.40.00<br />

Uhm Vale...no..non ce la vedo proprio come 6 Charlotte...lei ama molto il marito, anche se il matrimonio<br />

fallisce, e quando lotta per ottenere la casa, lo fa solo per non cedere al potere prevaricante della suocera, del<br />

resto il marito decide volontariamente di lasciarle l'appartamento! Forse il 4/3 e' la soluzione migliore....nella<br />

puntata di ieri sera Carrie commenta le seconde nozze di Charlotte dicendo proprio: e cosi' finalmente fu messo<br />

a tacere il giudice interiore di Charlotte. Se si tratta di un 4, con una forte ala 3, si capisce perche' e' cosi' presa<br />

dalle apparenze, il fare perfettamente qualunque cosa, l'idea romantica dell'amore, la speranza che in lei non<br />

muore mai, il desiderio dei figli, e se e' collegata all'Uno cosi' come un 4, si spiega anche la tendenza a<br />

borbottare ed essere pignola. credo che Eleonora abbia ragione quindi...ma e' una faticaccia!!<br />

Luce/Lucina<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Con l'intervento sulla logoterapia ci hai proprio incuriositi, Myra. Da dove scintilli e, come ti chiedeva anche<br />

Claudio in un suo messaggio, come sei arrivata all'<strong>Enneagramma</strong>??<br />

R: Luce/Lucina di Sirenella del 05/10/<strong>2005</strong> 19.47.10<br />

Mi sa che Luce e' una donna che brilla nel mistero....<br />

R: Luce/Lucina di Utente Ospite del 05/10/<strong>2005</strong> 21.34.18


cercavo qualcosa, qualcosa che mi dicesse di me. che mi spiegasse l'inquietudine e quell'immenso tesoro dento<br />

come un tam tam su cui io ballavo. giravo per una libreria....prendevo e posavo poi....un piccolo libro<br />

rosa"l'enneagramma un itinerario alla scoperta di se..." e divenne una rete ma mai una gabbia. cercavo la mia<br />

profezia e tante volte mi sn persa. scoperta in 2 ho poi capito di vivere in un 4. la mia vita, in quel momento<br />

cercava di rimarginare le ferite che quei pezzi di vetro nel mio cammino avevano procurato ( poi me procurai<br />

sapientemente delle altre, e ancora....) e .... ho iniziato come un due forse perchè in una fase molto difficile<br />

della mia vita - quella che si chiama fase di disgregazione ( sarà giusto?)- ma... qualche anno dopo... quel 4...<br />

è stato luce ( per luce) e se a volte la troppa luce abbaglia e la si scambia per buio... dopo essermi riconosciuta<br />

ho cominciato a vedere ( non tutto mi è piaciuto ma tutto ho dovuto imparare ad amare). ho iniziato la mia<br />

strada... nn posso dire che per me è semplice, che ho capito tutto.... credo in realtà continuamente di capire...<br />

di scoprirmi, a volte di coprirmi....., a volte ho paura altre sn capace di guardami negli occhi,... a volte....,<br />

sempre a volte arrivata all'ennegramma?....l'ennegramma è stato l'arco che ha lanciato una freccia dentro il<br />

mio cuore puro e pronto ad accogliere... Compagni di viaggio? Myracela. (catania)<br />

R: Luce/Lucina di luce del 05/10/<strong>2005</strong> 21.51.01<br />

credo che V.frankl avrebbe condiviso l'enneagramma nel suo metodo di cura dell anima ( logoterapia).myra<br />

amo quell'uomo....<br />

R: Luce/Lucina di Eleonora Grillo del 05/10/<strong>2005</strong> 22.48.04<br />

Sì, Luce, compagni di viaggio. Ed è rassicurante sapere che c'è qualcun altro col quale possiamo confrontarci<br />

durante il percorso, anche se ciascuno di noi affronterà quel viaggio dentro se stesso completamente da solo.<br />

Una cosa che ho imparato negli anni è chiedere aiuto. Se lo facciamo troveremo, di sicuro, qualcuno che ci darà<br />

una mano. ti abbraccio. Eleonora<br />

R: Luce/Lucina di Marina Mele del 05/10/<strong>2005</strong> 23.29.35<br />

E' così. Di solito funziona...anche quando stai così male da non saperlo chiedere.....poi per fortuna, arriva<br />

qualcuno che sa sentire oltre il primo impatto e oltre l'apparente strana maschera, magari di dolore, magari di<br />

aggressività, magari di violenta depressione, magari di sproloquio perchè non si trovano le parole e allora se ne<br />

fanno correre mille altre. Si. E' così. Buonanotte. Melinda<br />

R: Luce/Lucina di luce del 06/10/<strong>2005</strong> 21.54.16<br />

si.<br />

Teresa, teresita, batista, stanca di guerra<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cara Teresa. Puoi, se vuoi, farci avere tue notizie? Sarà che sono un mezzo due ma non mi sono certo<br />

dimenticata di te. Il gruppo maschile si sta rimpolpando (ma una volta non andavano in vacanza le donne con i<br />

figli, e gli uomini lavoravano????Francesca, dove andiamo a lamentarci anche di questo, allora?) quindi sarebbe<br />

utile rinforzare le fila perchè poi succede che mi sento (anche se nessuno me lo chiede, è un mio automatismo)<br />

responsabilizzata e poi finisce che comincio a fondere e si sa, questo non è bene. Antonio, tu alza pure la<br />

paletta, quando è il caso, e io mi fermo subito!....però avvisami prima!!!! Melinda 12.09.05 14.30<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Utente Ospite Teresa :) :) :) del 20/09/<strong>2005</strong> 21.48.04<br />

Eccomi qua!Tornata,anche se per un attimo,credo, perchè i miei mezzi telematici mi stanno abbandonando.<br />

Allora, innanzitutto sono stracontenta che non ti sei dimenticata di me(ma come sei un mezzo due mò?!Non eri<br />

un tre mezzo quattro?!!!!!Non mi posso allontanare un attimo...)come spero non si sia dimenticata di me<br />

Sirenella. Il mio stato di salute è decisamente migliorato e sono ben determinata a preservarlo. Ho<br />

scoperto(scoperto mò, lo sapevo già in fondo)il mio lato superpositivo,la grande determinazione, una forza<br />

incredibile e anche una serenità che non immaginavo per affrontare tutte le difficoltà con naturalezza... alla<br />

faccia delle mie nevrosi quattresche! Teresa teresita mi piace, mi sa veramente di combattente,non stanca di<br />

guerra, non ancora, spero di non dovermi mai trovare nella condizione di sentirmi stanca. Un abbraccio grande<br />

a te,a Sirenella, al Capitano e a Giovanna. Voi altri intanto vi saluto, per gli abbracci aspetto di conoscervi<br />

meglio. Cià! Terry<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Marina Mele del 20/09/<strong>2005</strong> 23.14.35<br />

Ehilà, questa si che è una grande notizia. Ho sentito molto la tua mancanza....spero tu possa stare con noi....e<br />

spero presto di conoscerti....allora ben tornata teresa, teresita. Teresa batista stanca di guerra è un bellissimo<br />

libro che ti consiglio....con il tipico sapore e passione dell'America del sud. Un abbraccio. Melinda p.s..si sono un<br />

3 ben integrata nelle mie ali........d'altronde sono un'aquila e, si sa, le aquile volano!


R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Sirenella del 21/09/<strong>2005</strong> 12.03.44<br />

Bentornata Teresa!!! Non mi sono affatto dimenticata di te e sono felice di sapere che stai bene, che sei<br />

grintosa piu' che mai e che sei riuscita ad avere la meglio su sconforto e stanchezza! Ti abbraccio forte e mi<br />

raccomando scrivi...scrivi...scrivi!<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 20.25.30<br />

Teresa/Maruzzella ma dove sei finita?? Qui il forum impazza e tu non ci sei???<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.21.44<br />

Davvero teresa. Ti sembra giusto?Mi tocca far finta di essere un due per controbilanciare. Ti dai una mossa o<br />

che cosa?<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Utente Ospite del 29/09/<strong>2005</strong> 18.08.00<br />

eh mannaggia...vi leggo sempre al volo, sono incasinata ma soprattutto con il computer fuori uso a casa e in<br />

ufficio non mi è possibile trattenermi. Ho molta voglia di confrontarmi con voi, appena ho un pò di calma<br />

sistemo il computer e vedrete... Comunque mi fa piacere sapere che sentite la mia mancanza :)) baci Teresita<br />

p.s. Antò mi piace più Teresita..Maruzzella mi sa troppo di Marisa Allasio...un tipo così lontano da me, non<br />

trovi? Mò non ti voglio deludere, sei stato così carino ma io di Carosone cantavo solo Maruzzella, appunto, ma<br />

la versione di Mina però...eh?!Comunque un abbraccio speciale per te!<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 20.29.04<br />

Ma no, quale Marisa Allasio! Tu sei la Maruzzella di Punta Licosa, detta anche Furia la Ricciola di Gromola, e non<br />

si può proprio negare. Teresita mi ricorda qualcosa del tipo "del bambin Gesù" e con l'abito monacale non ti ci<br />

vedo proprio (a meno che non voglia fare la monaca di Monza trapiantata a Paestum). Un super abbraccio per<br />

te da me e Giovi.<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 20.45.18<br />

Antonio, ti consiglio la lettura del bellissimo libro: Teresa Batista stanca di guerra...altro bambin gesù. Lì c'è un<br />

calore che ce lo scordiamo tutti! Teresita, grazie...E? la prima volta che battezzo qualcuno...adesso torno alla<br />

tesi. arrivo tra un paio d'ore. Melinda notturna<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 21.00.03<br />

Cara Melinda Notturna (detto così sembra il nome di una farfalla), grazie del suggerimento. Le Terese sono<br />

tutte un po' "vispe" come nella famosissima filastrocca. Basta leggere "Quando Teresa si arrabbiò con Dio", per<br />

rendersene conto. Conoscendo bene la nostra Teresa, l'ho chiamata Maruzzella perché ci sono diversi motivi.<br />

Marisa Allasio?? Mo' ,Terè, mi devi dire se dovevi proprio scavare nel "cascione" e non accontentarti del fatto<br />

che "te mise dint' all'uocchie o'mare", come recita la canzone di Carosone.<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 22.11.14<br />

Propongo di scriverci a tema nel dialetto originale...è troppo bello! Io posso usare varianti diverse!<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Antonio Barbato del 04/10/<strong>2005</strong> 22.45.26<br />

Teresa, Teresita o Maruzzella, sei di nuovo sparita nel mal funzionamento del computer di casa? In ogni caso, ti<br />

chiamerò domani.<br />

R: Teresa, teresita, batista, stanca di guerra di Sirenella del 04/10/<strong>2005</strong> 23.34.46<br />

Teresa hai mai letto i libri di Daniel Pennac? Nella saga dei Malaussene c'e' Therese uno dei personaggi della<br />

strana famiglia, che e' davvero grandiosa! Io adoro Pennac, ho avuto il piacere di seguirlo in una conferenza<br />

tenuta al Teatro Mercadante di Napoli alcuni anni fa....e sentirlo parlare e' anche meglio che leggerlo. Spiritoso,<br />

garbatissimo, un po' discolo, molto intelligente. Il suo ultimo libro sui Malaussene si chiama "il mondo secondo<br />

Therese" se non lo hai mai letto...ti consiglio di cominciare da "il paradiso degli orchi" e poi "la fata carabina",<br />

"la prosivendola" e "il signor malaussene"...ti prometto brividi noir e risate strappate dalle viscere! Torna<br />

presto....Marina.<br />

Senso di Colpa-Rimorso.(per Antonio)<br />

Inviato da: Alberto


Caro Antonio..ho un dubbio..(wow-penserai-che novità!) mi rivolgo a te..tu che sei il mio maestro di questo<br />

percorso..volevo domandarti, se, il continuo rimorso per le cose fatte in passato, anche cose di pochi attimi,<br />

una frase in particolare, tornino sempre alla mia mente nei momenti meno opportuni, se questo continuo e<br />

assoluto senso di colpa e rimorso sia dato dal fatto che appartengo al 6..e che comunque tendo a rimurginare<br />

pensieri del genere, ma la cosa che più..mi..spaventa..(mettiamola così) è che mi succede nei momenti più<br />

insoliti..quando meno me lo aspetto..come se la mia mente, mi rinfacciasse d'un tratto tutti gli errori che ho<br />

commesso nella vita(anche se breve, lo so), senza alcuna esclusione di avvenimenti..è allucinante da un<br />

lato..non riesco a capacitarmene, proprio oggi mi è venuta in mente questa cosa quando parlavi del fatto che i<br />

6 tendono a prevenire il futuro come meglio possono. Come posso comportarmi in questi momenti..come posso<br />

liberarmi di questi pensieri che mi attanagliano la mente? è una cosa normale per i 6, o, secondo te, è un<br />

problema (spero passeggero) che sto vivendo solo io in questo determinato momento della mia vita? Grazie e<br />

Buonanotte. Alberto.<br />

R: Senso di Colpa-Rimorso.(per Antonio) di Antonio Barbato del 03/10/<strong>2005</strong> 20.48.13<br />

Mio carissimo Alberto/Neottolemo (cioè Nuovo Guerriero), come avevi immaginato la tendenza che hai descritto<br />

è tipica della mente profonda del Sei. Non spaventarti per quello che provi: ricordati che un vecchio proverbio<br />

norvegese dice che un bambino che si è scottato vedrà le fiamme anche nel riflesso del sole sul ghiaccio. Il<br />

senso di colpa è molto forte nel Sei fobico, perchè è il ricordo vivente di una precisa sensazione vissuta<br />

realmente e ripetutamente nel passato. Come puoi liberartene? Hai bisogno, come nel film Il Mago di Oz, di un<br />

talismano, una formula magica, da usare in questi casi. Dici a te stesso qualcosa del tipo: brutto pensiero, non<br />

mi hai avuto e non mi avrai. Anche se ti sembra strano, ricorda sempre che tutti, me incluso, vivono momenti<br />

di forte ansia e, ciò nonostante, sopravvivono lo stesso a quei momenti. In ultimo, inoltre, ricorda a te stesso<br />

che stai imparando qualcosa che ti metterà in condizione di oggettivo vantaggio rispetto ai tuoi coetanei e, visto<br />

il fisico slanciato e gli occhi da tigrotto, ti metterà in condizione di dover scappare solo....dalle troppe<br />

ammiratrici.<br />

R: Senso di Colpa-Rimorso.(per Antonio) di Alberto del 04/10/<strong>2005</strong> 0.05.25<br />

Innanzitutto ti ringrazio per la risposta che mi hai dato, mi hai aperto una nuova porta, forse, per allontanare<br />

da me quei pensieri inutili, che mi rendono triste in un solo istante..proverò e mi impegnerò nel ricordarmi una<br />

frase scacciapensieri che allontani da me questo rimorso, anche se, già lo so, ci vorrà un po..ma la vita<br />

continua (come dice sempre mammà)..ti ringrazio anche dei complimenti che mi hai fatto..ma purtroppo qui,<br />

tigrotto o non, le ragazze ancora non mi corrono dietro..eheh.. Buona notte e grazie ancora, Neottolemo. ;-)<br />

il senso di inadeguadezza...x antonio<br />

Inviato da: magamaghina<br />

caro antonio, dopo una full immersion nel mondo dei numeri, mi e' sorta una curiosita'....il bambino a cui fai<br />

spesso riferimento, nel momento in cui prova una sensazione di inadeguatezza verso gli agenti esterni, il<br />

mondo che lo circonda....per queale processo evolutivo diventa un tre invece di un quattro? cosa gli fa capire<br />

che 'e meglio trasformare il proprio essere (diventando tre) invece di portarsi dentro il disagio interiore tipico di<br />

un 4 ?spero di aver capito qualcosa su questi due enneatipi, diversamente illuminami se il mio pensiero ha fatto<br />

delle associazioni sbagliate...grazie<br />

R: il senso di inadeguadezza...x antonio di Antonio Barbato del 03/10/<strong>2005</strong> 22.42.22<br />

E' il clima familiare che è fondamentalmente diverso. Al Tre è data una possibilità concreta di ottenere<br />

l'accettazione richiesta, anche se al prezzo di una rinuncia a quello che realmente è, al Quattro sembra che,<br />

qualunque cosa lei/lui faccia, non otterrà mai quell'accettazione.<br />

R: il senso di inadeguadezza...x antonio di Eleonora Grillo del 03/10/<strong>2005</strong> 23.26.22<br />

E' vero, Antonio, ma accanto al clima familiare c'è quello che, tempo fa, tu stesso definisti, una sorta di gusto<br />

personale. Sei ancora convinto di ciò o sei pervenuto ad altre ipotesi?<br />

R: il senso di inadeguadezza...x antonio di Antonio Barbato del 03/10/<strong>2005</strong> 23.42.39<br />

No. Sono rimasto della stessa idea. E' una percezione soggettiva della realtà, una lettura altamente<br />

individualizzata di uno stimolo, quella che ci porta ad assumere l'ego con cui ci identifichiamo. L'infinito dibattito<br />

"nature versus nurture", come dicono quelli di lingua inglese, oppure istintualità contro ambiente, come diciamo<br />

noi, mi è parso sempre molto stucchevole. "Predisposizione e ambiente" è, secondo me, la risposta giusta.<br />

Perciò ho scritto al Quattro "sembra".<br />

per antonio barbato.piccola domanda<br />

Inviato da: Myracela


piccola domanda per orientarmi meglio. nei testi che ho letto sull'enneagramma si parla di conversione,<br />

maturazione.... è questo che si intende per integrazione? luce<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Antonio Barbato del 26/09/<strong>2005</strong> 21.52.55<br />

Cara Luce/Myracela, ti sembra una "piccola" domanda?? Personalmente io non userei mai la parola<br />

"conversione", perchè ha un contenuto troppo religioso, nè la parola "maturazione" perchè sembra suggerire il<br />

processo di un adolescente verso l'età adulta. "Integrazione" va molto meglio, perchè suggerisce che c'è<br />

"qualcosa" che abbiamo perso (o, se vediamo le cose in un certo modo, pensiamo di aver perso), che dobbiamo<br />

recuperare per tornare ad essere completi, interi nella nostra esistenza. Per me l'integrazione passa attraverso<br />

il recuperare le energie cui dovemmo rinunciare, nella prima infanzia, per effetto di quella che io chiamo Ferita<br />

Originaria. L'<strong>Enneagramma</strong>, per gran parte del suo percorso, è uno strumento di grande ausilio su questa<br />

strada, perché ti sa indicare con chiarezza quale è la specifica "energia" che ci manca, quale è la distrazione<br />

esistenziale (la Passione) che usiamo per far passare il tempo della nostra vita. Mi fermo qui, cara Myracela, per<br />

non appesantire troppo il discorso e far diventare questa risposta un saggio sul senso dell'esistenza umana. Il<br />

Capitano<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Myracela del 26/09/<strong>2005</strong> 22.22.01<br />

si antonio, mi sembra di capire. la ns esistenza può, dunque, essere letta all'interno di un processo di<br />

integrazione da cui comunque scaturisce l'autorealizzazione (completezza/risanamento) pur non essendone il<br />

suo primo intento. in linea di principio si potrebbe dire che che l'integrazione, che mi piace accompagnare al<br />

termine processo perchè la sento come dinamica( un pò panta rei), è il compimento di un significato<br />

personale,che si rinnova ed evolve? e l'enneagramma quale strumento che può indicare la strada all'essere,<br />

come può aiutarmi a contestualizzare quei significati unici di situazioni individuali se quella che chiami<br />

distrazione esistenziale ha mille e una sfaccettatura? io mi confondo un pò.... luce<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Antonio Barbato del 26/09/<strong>2005</strong> 23.00.38<br />

Si, l'integrazione è esattamente il primo passaggio verso la risposta alla domanda:perché esisto? Quelle<br />

sfaccettature che ti confondono e sembrano infinite non sono tali, sono solo miraggi con le quali cerchiamo di<br />

auto confonderci. Trova la tua radice primaria (la tua Passione) e capirai quali specchi stai usando per restare<br />

bloccata nello stato in cui sei.<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Maura Amelia Bonanno del 26/09/<strong>2005</strong> 23.33.32<br />

esattamente...si tratta di integrare qualcosa, non qualcosa che ho perduto, ma che è presente. La sensazione di<br />

perdita ci spinge a cercare e grazie ad essa cominciamo a pensare che "non può essere tutto qui", ma in realtà<br />

non abbiamo mai perso nulla, abbiamo solo "perso di vista". E' una sorta di riscoperta di qualcosa che quando<br />

siamo concentrati negli schemi della fissazione non possiamo vedere. E' una "conversione" dello sguardo che<br />

deriva da una "maturazione" e che conduce all'"integrazione". Usando le tue parole, per me l'intento è un<br />

compimento, ma non personale. Nell'<strong>Enneagramma</strong> vedo un invito ad andare oltre la propria storia personale,<br />

passandoci attraverso. E le sfaccettature non sono migliaia. Immagina un'unica luce che attraversa un prisma<br />

che siamo noi. Sembra che luci ce ne siano tante, ma in realtà è una.<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Maura Amelia Bonanno del 26/09/<strong>2005</strong> 23.35.15<br />

mi sono intromessa in una domanda per Antonio Barbato...ed è pure la prima volta che intervengo....ma<br />

l'argomento mi ha intrigata...grande inizio!!!<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 28/09/<strong>2005</strong> 15.33.56<br />

caro antonio,mi introduco in questo argomento solo perche' vorrei un chiarimento sui cinque... il mio pensiero<br />

e' rivolto ad una persona che probabilmente e' un cinque, ma non ne sono sicurissima. e' un cinque speciale per<br />

me...tanto per capirci. come puo' un 5 accettare di vivere solo per la propria realizzazione personale investendo<br />

tutte le sue energie in tal senso, senza ricordarsi di avere dei sentimenti? sono sicura del fatto che lui ne abbia<br />

ancora per me, ma fugge...li evita...lo distrugge solo il pensiero di vedermi. se si rende conto di questo perche'<br />

si nasconde e tenta di dimenticare? in attesa di cosa? qual'e' il processo evolutivo di un cinque che acccetta il<br />

senso di coppia? ed infine, come posso io piccola due accettare e difendermi da tutto questo?....sono sicura di<br />

provare tanto per questa persona non solo perche' e' diventato sfuggente , c'e' molto altro... a che serve essere<br />

maghe se non si riesce a realizzare una magia nemmeno per se stessi?...<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 16.29.12<br />

Cara Magamaghina. Ma com'è che siamo tutte prese da questi uomini 5? Eleonora qualche giorno fa ha scritto<br />

delle cose magnifiche sui 5. Le hai lette? Io le ho stampate nel mio cuore e nella mia anima più interna. Se hai<br />

tempo e voglia prova a leggerle. Un abbraccio. Melinda


R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 16.30.19<br />

Magamaghina. Amelia. Melinda. Sirenella. Luce Mica male!<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 29/09/<strong>2005</strong> 14.56.31<br />

ragazzi in attesa che il capitano mi dia una risposta, qualcuno di voi in contatto con un 5 sa spiegarmi<br />

qualcosa??? baci e attendo impaziente...<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 16.08.19<br />

Magamaghina. So di non essere la persona più competente ma ti rispondo col cuore e quello che con i 5 ho<br />

vissuto. I 5 sono sempre un pò sul chi vive. I 5 analizzano e ti analizzano. I 5 osservano da dentro e aspettano<br />

se e come fidarsi... Io credo che sappiano amare molto intensamente e molto di testa asttraverso le emozioni<br />

del corpo. Far l'amore con un 5 è una esperienza molto forte. Ma ci vuole quasi un attimo a farli chiudere. Una<br />

risata troppo fragorosa? Un atto che loro definiscono seduttivo verso terzi? Un tuo essere socievole per loro<br />

forse troppo aperto e troppo disponibile? Difficile riescano a sentirsi tutelati e difesi.....sono possessivi fino allo<br />

spasimo m anon lo ammetterebbero mai.....ma Antonio a anche Maurizio possono certamente aiutarti in<br />

maniera più onesta. Un consiglio? Non evadere da te stessa ma stai più attenta a loro e, se è vero, prova a far<br />

capir eche il tuo essere sociale e socievole non è uno spazio che porti via a loro ma è uno spazio di ossigeno<br />

tuo, senza cattivi fini e che poi riporterai dentro e di cui, quindi, anche loro beneficeranno. Spero di essere stata<br />

utile. Ti abbraccio. Marina/melinda<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 16.09.45<br />

A proposito, ti è piaciuto il soci-evole?<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Sirenella del 29/09/<strong>2005</strong> 16.32.18<br />

Vale, per quanto mi riguarda, tutto quello che penso lo sai, ne abbiamo parlato a tu per tu. La mia speranza al<br />

di la'di tutto, e' che tu possa trovare una persona che non solo possa volerti bene, ma che lo desideri. Quando<br />

cominci a volerti un po' di bene?Cosi' quando ti faranno un complimento sarai capace di rispondere<br />

semplicemente "grazie"...che e' l'unica risposta da dare. L'amore deve anche essere un porto sicuro, anche,<br />

anche....forse quello era troppo preda delle mareggiate e tu il mondo degli altri non lo puoi cambiare. A volte<br />

l'unico modo per amare qualcuno davvero e' lasciarlo andare. A volte l'unico modo per amare te stessa e'<br />

lasciar andare. Pensaci. Baci.<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Claudio Garibaldi del 29/09/<strong>2005</strong> 16.50.13<br />

Consiglio a Valentina e a tutti quelli che vogliono godere ed approfondire del rapporto uomo 5 / donna 2, il film<br />

"La vita che vorrei" con Lo Cascio e la splendida sandra Ceccarelli. Rispecchia in pieno quello che ha detto<br />

melinda poco sopra, e soprattutto permette di cogliere le profonde differenze, sofferenze, incomprensioni, ma<br />

anche desiderio e necessità reciproca dei due tipi. Qualcuno lo ha visto? A me ha catturato talmente tanto che<br />

lo ho rivisto parecchie volte. Un saluto Claudio<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di luce del 29/09/<strong>2005</strong> 16.54.43<br />

dolce vale, nn credo che capire un enneatipo possa dare la risposta se amare o no, se ama... oppure no. è<br />

giusto lasciar andare ma nn lasciarsi andare. la vita, la tua vita è tutto quello che hai. l'unica cosa davvero tua<br />

che puoi condividere ma mai dividere. è te stessa che devi abbracciare, te lo dice una "bimbetta" che per molto<br />

tempo è fuggita da se stessa cercando riparo e trovando solo una comprensione "interessata" e il piacere di<br />

giocare abilmente cn l'ingenuità. un giorno però...la bimbetta si è incontrata con se stessa e amandosi ha<br />

cominciato ad amare. sbagliando a volte, ma ha incominciato ad amare. se è necessario lasciar andare ti<br />

resterà comunque qualcosa, il sapere di avere scelto ed esserti riconciliata con te. può far male ma rende più<br />

forte e sentirai di esserti amata. con te. luce/myracela<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di luce del 29/09/<strong>2005</strong> 16.56.00<br />

... e io ho lasciato andare...per nn lasciarmi andare cn lui...<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 19.34.32<br />

Vale piccolina, ci sono problemi nostri, per i quali possiamo sperare di fare qualcosa, e problemi delle altre<br />

persone per i quali non possiamo fare niente, proprio niente. E' triste, ma è l'unica verità. Lo dice<br />

meravigliosamente il poeta americano Lee Masters nell'Antologia di Spoon River: "Questo è il dolore della vita:<br />

che si può essere felici solo in due; e che i nostri cuori sono attratti dalle stelle che non ci vogliono". Una<br />

carezza. Il Capitano


R: per antonio barbato.piccola domanda di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 20.21.05<br />

Vale, una cosa che mi ha guidato molto è il cosidetto "credo" di Fritz Perls (anche se lui come persona non era<br />

per nulla simpatico), sul quale ti invito a riflettere: "Io non sono su questo mondo per soddisfare le tue<br />

aspettative e tu non ci sei per soddisfare le mie. Se troviamo un punto d'incontro sarà bellissimo, altrimenti non<br />

ci sarà nulla, ma proprio nulla, da fare".<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 22.12.09<br />

Antonio. Questa la faccio mia...grazie!<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 30/09/<strong>2005</strong> 11.29.33<br />

ragazzi grazie, a tutti... certo che per un cuore come il mio non e' facile razionalizzare tutto cio', ma ci<br />

provero'.cio' che dirige la mia mente non attraversa spesso il mio cuore e i miei sentimenti ...e certe volte il mio<br />

cuore si ribella, vuole sperare che i sentimenti siano nella vita cio' che e' piu' importante...ma so che non e'<br />

cosi'....so che questa e' una delle mie piu' grandi difficolta'...ma ci provero'....la rassegnazione non e' mai stata<br />

il mio forte...bacio...<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 14.23.28<br />

La rassegnazione non va mai bene, fa ammalare! Semmai una sana e consapevole rinuncia! Melinda<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 30/09/<strong>2005</strong> 18.39.26<br />

beh melinda hai ragione....una consapevole rinuncia per dare a se' stessi un'altra opportunita'...credo che non<br />

posso cambiare chi non vuole amarmi e non posso continuare a punire me stessa per non esserci<br />

riuscita....bacio.<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 21.01.26<br />

Luce. No. Non si può cambiare chi non vuole amarci! E se non ci sei riuscita non è colpa tua......e soprattutto<br />

non punire te stessa. Non lo meriti....assolutamente non lo meriti. Trova, con calma e pazienza, chi vivrà il tuo<br />

amore come un dono, la tua generosità come un calore umano forte, la tua passione come un fuoco vitale, la<br />

tua femminilità come una civetteria di cui godere ogni giorno come un gioco di bellezza e sensualità. Chi non ci<br />

ama non ci merita e incancrenirsi su uan sfida impossibile è letale. Inoltre, mia cara, non siamo onnipotenti...e<br />

forse l'altro ti sta succhiando tutto il nettare...se non ti vuoi bene tu, per prima, non aspettarti che un altro<br />

possa volertene di più. Ti abbraccio forte. Melinda p.s.. tranquilla, me lo ripeto anch'io ogni mattina mentre mi<br />

trucco gli occhi!<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 01/10/<strong>2005</strong> 0.59.41<br />

heheheh immagino la scena....mentre ti trucchi ripeti questo rosario e ping la matita che finisce nell'occhio<br />

durante la recitazione piu' dolente ....ti trucchi mica come la turman in pulp fiction???<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Marina Mele del 01/10/<strong>2005</strong> 21.55.47<br />

Mi piacerebbe!!!!! Ma anche michelle pfifer non è male! Comunque ribadire ogni giorno qualcosa di utile al<br />

proprio amor proprio non fa male e gli altri poi lo sentono! Io ho voglia di stare bene. Ho voglia di leggerezza, di<br />

gioco, di serenità e di amore...si potranno trovare queste cose insieme? Bacioni. Melinda<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 11.06.09<br />

Ehm, scusate se mi intrometto con grande ritardo. Ma giusto per dire qualcosa di molto pratico. Un uomo 5 si<br />

può sentire facilmente soffocato da una donna 2 che invade eccessivamente (proprio perchè innamorata e<br />

giovane e quindi inesperta) la sua "privacy" Un uomo 5 ha bisogno di un contatto umano e fisico che sia stato<br />

vagliato accuratamente dal suo pensiero, dalla sua intelligenza. Non si lascia andare troppo facilmente in tempi<br />

brevi. Bisogna affrontarlo con cautela e conferire con lui sul suo terreno che è la conoscenza, l'intelletto,<br />

l'informazione, la competenza. Se si capisce questo, l'uomo 5 può essere molto più facilmente coinvolto e<br />

diventare non solo un partner fedele e tollerante(lo è già) ma anche molto presente e liberare finalmente il suo<br />

cuore.<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Claudio Garibaldi del 02/10/<strong>2005</strong> 13.01.01<br />

Grazie Maurizio, perchè in poche parole hai espresso qualcosa che riguarda l'essenza dell'uomo 5. Claudio<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 03/10/<strong>2005</strong> 0.43.48


non sono in accordo con voi. parlo per la mia esperienza... il mio uomo 5 si e' accorto di me e mi ha "cacciata"<br />

nel vero senso della parola, mostrando una disponibilita' ed un entusiasmo totale e apparentemente<br />

convincente. provava emozioni forse da troppo tempo seppellite nella sua vita, e questa volta, sono stata io<br />

cibo per soddisfare il suo bisogno. (nei due il processo e' solitamente inverso). quando pero' l'utilita' marginale<br />

del consumatore e' arrivata al suo punto di equilibrio, si e' reso conto che ogni boccone in piu' non avrebbe<br />

soddisfatto con lo stesso piacere la sua fame iniziale. l'atteggiamento di ritrosia, di chiusura e di incasellamento<br />

nel suo spazio vitale e' stata successiva. non c'e' stata l'invadenza solita del due a creare problemi, ma la sua<br />

percezione che l'amore vero, e quindi un rapporto maturo ha delle necessita' che il 5 non intende soddisfare<br />

mediante il dare...per favore, non ditemi che la chiave sta nel riuscire a conferire sul terreno della conoscenza,<br />

l'informazione e la competenza. il 5 qui non sta scegliendo un compagno di lavoro...e non pensiate che un due<br />

sappia essere solo invadente e dispersivo. i sentimenti, le emozioni, le passioni viaggiano su binari ben<br />

diversi....si tratta di alchimie che non possono essere ridimensionate o spiegate solo sulla base di una logica<br />

perfetta....<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di Claudio Garibaldi del 03/10/<strong>2005</strong> 1.03.37<br />

Valentina, non ho ben capito se questo rapporto è finito è in fase di stallo, ma le alchimie come iniziano per<br />

strade misteriose, altrettanto possono finire, benchè sia sempre rintracciabile una logica nelle vicende anche<br />

apparentemente prive di significato... solo che la si scopre nel tempo.... e poi... hai la certezza profonda che lui<br />

fosse un 5? da che cosa la hai ricavata? Corsi, percorsi e formazione sull'<strong>Enneagramma</strong> o altro? Claudio<br />

R: per antonio barbato.piccola domanda di magamaghina del 03/10/<strong>2005</strong> 15.58.45<br />

caro claudio la storia e' finita...a tutti gli effetti e' finita. e' rimansta solo nel mio cuore. credo proprio che lui sia<br />

un 5 ....lo deduco da quel che so sull'enneagramma anche se non sono ancora un'espertissima. il suo modo di<br />

vivere in genere, il modo in cui pensa e si relaziona al prossimo mi dicono che e' un 5.....cosa dire, magari ogni<br />

caso e' caso a se' e me lo auguro. pensa che tu abbia ragione, per me che mi sento due, e' difficile intrecciare la<br />

logica delle vicende e il suo punto di vista tanto lontano dal mio....baci<br />

La tenacia, maledizione o benedizione?<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Ebbene si! ce l'ho fatta! Sono riuscita a lanciare finalmente il mio pc nei corridoi intergalattici delle misteriose<br />

linee adsl....ho di nuovo la connessione, la mia intimita', e quel tanto di indipendenza che mi permetteranno di<br />

essere piu' presente. Mi ero arresa, ma qualcosa nella mia testa ronzava e ronzava, e rassegnarmi allo schermo<br />

immobile proprio no! Forse anche la tenacia e' una passione, e andrebbe controllata come tutte le altre...ma<br />

raga'....io qualche volta dico meno male, che ho la testa piu' dura del marmo di carrara! Ogni tanto una<br />

maledizione puo' anche diventare un bene, o no??? Sono felice...un bacione a tutti...<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong> 21.30.26<br />

La tenacia è una benedizione, sempre, perchè rappresenta la forza del proprio persistere in una certa intenzione<br />

affinchè questa si realizzi. Melinda<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di maurizio cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 21.45.57<br />

Perseverare è diabolico. Ma, in genere, funziona.<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 21.50.15<br />

l'importante e' non perseverare in un errore allora....infatti sono riuscita solo perche' ho tentato altre vie! Mi<br />

sento come se qualcuno mi avesse all'improvviso tolto dalla schiena Bud Spencer! O Cassius Clay! O mio nonno<br />

che pesava 250 kg!!!<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Antonio Barbato del 02/10/<strong>2005</strong> 22.49.59<br />

L'ostinazione e la tenacia sono due cose diverse: l'importante è saper riconoscere quando si attua la prima o si<br />

segue la seconda. Ancor più importante è comprendere e saperlo riconoscere un errore.<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 23.02.18<br />

Perche' sono due cose diverse? Da cosa si comprende se si e' vittime dell'una o dell'altra? E a quale delle due<br />

non e' saggio cedere?<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di magamaghina del 03/10/<strong>2005</strong> 0.28.01


....mari, non so se la mia interpretazione e' giusta. ma a me sembra che la tenacia sia piu' una forza perpetua,<br />

di lunga durata che esprima il bisogno di realizzare un qualcosa in cui si crede...il sacrificio di attendere fino a<br />

quando non si raggiunge il risultato voluto. l'ostinazione e' un volere a tutti i costi, spesso anche se l'evidenza o<br />

la razionalita' ci dice il contrario, il fine desiderato. e' piu' legata all'accanimento...all'orgoglio inteso come<br />

sentimento negativo...ostinarsi a pensare una cosa nonostante una verita' chiara ed evidente del tutto<br />

contraria...che ne pensate? nel caso del computer, credo la tua sia tenacia....bentornata sorellina...<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Massimo del 03/10/<strong>2005</strong> 9.49.59<br />

Salve... mi presento... io sono un supporto alla "tenacia" di sirenella...... ovvero... quella persona che lei<br />

chiama quando il computer non nè vuol sapere di funzionare.... :o)... bentornata maruskidda...<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Sirenella del 03/10/<strong>2005</strong> 11.42.36<br />

...sempre grata ti fui!! Paziente amico mio....<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Laura del 03/10/<strong>2005</strong> 12.50.30<br />

Sono molto d'accordo con Magamaghina anche se credo che un uno debba concentrarsi un attimo per sapere se<br />

è tenace o ostinato... la formazione reattiva a volte ci inganna!!! Uno, parlate, dove siete? Non lasciamo il<br />

"mondo" ai logorroici :-) 4,2,6, tutti tanto simpatici e ciarlieri... ragazzi, scherzo, ma invito i "miei simili" a<br />

farmi compagnia per un confronto. Giovanna, ci vuoi anche tu!!!<br />

R: La tenacia, maledizione o benedizione? di Sirenella del 03/10/<strong>2005</strong> 15.03.35<br />

Laura!!!! Perdonami se non ti ho riconosciuta nel post precedente!! benvenuta tra noi, hai ragione saremmo<br />

molto felici di "catturare" anche altri enneatipi nelle nostre discussioni, e sono veramente contenta che tu abbia<br />

accettato l'invito ad unirti a noi! Concordo anche io sul post scritto da maghina, e penso che se non fosse stato<br />

per la tenacia che latente dorme in me, molte delle cose che ho fatto nella mia vita,me le sarei negate del tutto.<br />

Bene...si comincia la settimana con un' eclissi di sole, pioggia a go go, ma calore quissu'! Un bacione forte...<br />

Per Melinda sui 5<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

Melinda, non ti hai ma assalito il dubbio che tutti questi 5 che ti hanno fracassato le ossa, magari erano<br />

pazzamente catturati da te, ma, aihmè, tu eri irragiungiungibile per la loro piccola-grande testa? Certo, i 5<br />

magari non sono consapevoli di poter far male, almeno credo... Però, davvero, ma che cosa ti hanno fatto<br />

questi 5? Un caro saluto Claudio<br />

R: Per Melinda sui 5 di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.26.53<br />

Rispondo con una frase che uso richiamare alla memoria spesso in queste situazioni. Mio padre diceva di mia<br />

madre: "dice di amarmi ma credo sia un segreto di stato che conosce solo lei e non è dato di sapere."...non è<br />

una battuta. Mio padre è un 6 alla 7. Mia madre un 4 alla 5...... Ma poi perdonami, cosa vuol dire che uno è<br />

catturato da una piccola-grande testa??? Se è catturato non si prendono misure, ci si da anima e cuore...o no?<br />

Ma il 5 il cuore dove lo hanno?... Anche questa storia che l'avere energia fa impressione....ma non si può vivere<br />

godendo di quello che di buono ognuno mette in gioco? I 5 cosa mettono in gioco?Lo chiedo sinceramente. IO<br />

ancora non l'ho capito adesso!<br />

R: Per Melinda sui 5 di Claudio Garibaldi del 03/08/<strong>2005</strong> 23.45.12<br />

Io penso che i 5 sappiano dare un profondo spazio all'altro.... che non è un dono da poco. Io con i 5 mi rilasso,<br />

mi sento ascoltato attentamente, mi danno un senso di affidabilità e soprattutto di stabilità emotiva. Certo, non<br />

mi aspetto le scintille di un 2 o di un 7.... ma la fiamma del 5 non si spegne tanto facilmente. Invece le scintille<br />

fanno tanta luce, sono roboanti, esplodono, ma si spengono anche velocemente, senza lasciare tracce. Il 5<br />

conserva i segni delle proprie esperienze, per sempre. Rivaluta un pò questi 5... Claudio<br />

R: Per Melinda sui 5 di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 23.53.17<br />

Se penso alle mie esperienze con i 5 non trovo quello che dici se non in parte. Mi interessa il pensiero di<br />

SIrenella che soffre i 5 quanto me se non di più ma prometto di impegnarmi e respirare questa fiamma<br />

benevola e perseverante che non tolga tutto l'ossigeno della stanza. Prometto, prometto,<br />

prometto.......................in tale attesa scappo! Meolinda 23.51 del 3/8<br />

R: Per Melinda sui 5 di Sirenella del 04/08/<strong>2005</strong> 0.03.07<br />

Ebbene...mi duole dirlo, terribilmente, ma io dai 5 mi sono sentita piu' svuotata. vampirizzata emozionalmente,


che altro. Sono menti eccellenti, di questo ti do atto Claudio, sono persone lucide, razionali, intelligenti, e capaci<br />

di ragionamenti che brillano di luce fredda...e posso dire senza preoccuparmi di sembrare presuntuosa che ho<br />

conosciuto un uomo Cinque di rara e preziosa intelligenza....ma....quando le parole finiscono, quando i silenzi<br />

condivisi si spengono, manca a loro proprio quel calore di fiamma viva...fatto magari di gesti, di una stretta di<br />

mano, magari, di un abbraccio, di una parola che possa nutrire il cuore oltre che la mente, perche' di tutto<br />

questo siamo fatti, non solo corpo, non solo cuore, non solo testa e non solo anima, di tutto. Un uomo lontano<br />

dalla luce calda dei sentimenti, non puo' semplicemente completare quella gamma di sensazioni che io come<br />

Quattro cerco, negli altri esseri umani, ma nessuno e' da demonizzare...mai. Ci sono coloro che nel nome<br />

dell'amore sfruttano, umiliano, costringono...io posso parlare per me,e questo ci tengo sempre a dirlo, e ridirlo.<br />

Sirenella.<br />

R: Per Melinda sui 5 di Melinda del 04/08/<strong>2005</strong> 0.09.21<br />

Ecco, quando SIrenella afferma queste cose io le sento anche mie. Lei le esprime come io non volgio e ho paura<br />

a fare ma poi le scrive e io mi sento completamente presa da come lei le descrive! Non so che farci ma è così e<br />

sento il suo dolore vivo e recente. Sento la sua forza razionale e consapevole contro il dolore emozionale, quasi<br />

fisico che ancora prova..esattamente quello che provo io. Claudio.....non so come aiutare questi 5....ma io li<br />

vivo così....esattamente così...... Melinda 4/8 007, licenza di viveere!<br />

R: Per Melinda sui 5 di Eleonora Grillo del 18/09/<strong>2005</strong> 0.51.52<br />

Care Melinda e Sirenella, scusate se mi intrometto, tra l'altro anche con un po' di ritardo, ma non riesco a<br />

rimanere indifferente a ciò che scrivete. Sicuramente i Cinque hanno tanti limiti e fanno soffrire, ma fino ad ora<br />

(ed ho una certa età) non ho conosciuto tipi che non arrecano dolore agli altri. Nel rapporto di coppia, poi, non<br />

ne parliamo! Generalmente, gli uomini (di tutti i tipi) hanno maggiore difficoltà delle donne ad entrare in una<br />

vera intimità con la propria partner. Io potrei dire di un uomo 4 le stesse cose dette da voi sul 5. Mi hanno<br />

colpito particolarmente due cose di ciò che avete scritto. Sirenella afferma di essersi sentita vampirizzata<br />

emozionalmente dal 5. Ma sei sicura che sia un 5 e non un 4? Il 5 non vampirizza emozionalmente, tutt'al più,<br />

potrebbe farlo intellettualmente. Melinda, invece, dice che non sa come aiutare questi 5. Ma pensi davvero di<br />

voler aiutare loro? Ragazze, vi prego, non voletemene, l'<strong>Enneagramma</strong> è un prezioso strumento di conoscenza<br />

e di crescita psicologica e anche spirituale. Ma dobbiamo cominciare da noi stessi. Non possiamo utilizzare<br />

l'enneagramma stigmatizzando questo o quell'altro, anche perchè ogni persona non è mai davvero uguale ad<br />

un'altra, per fortuna! Non dimentichiamo che siamo tutti lontani dal centro. Lo snobismo e il pregiudizio (anche<br />

quello che si crea tra chi pratica l'enneagramma) non fanno altro che allontanarci ancora di più dal centro.<br />

Allora, quando siamo arrabbiati con qualcuno, diciamo che siamo arrabbiati con quel preciso qualcuno e non<br />

scomodiamo l'enneagramma. Spero che non me ne vogliate, se così fosse avreste un altro motivo per trovare<br />

repellenti i Cinque. Con affetto.<br />

R: Per Melinda sui 5 di Marina Mele del 19/09/<strong>2005</strong> 11.46.00<br />

Cara Eleonora. Sono personalmente felice di leggerti. Chi meglio di te può affermare con maggior diritto queste<br />

cose? QUIndi nessuna preoccupazione. Rispondo per me. Parlavo di aiuto perchè questo fa parte un pò del fatto<br />

che ci si relazioni con gli altri (almeno nel mio carattere) e certamente si legato al fatto che è sano, nella<br />

relazione, cercare la strada pe rcomunicare meglio e questo accade se entrambi si cede qualcosa nei tempi e<br />

nelle modalità necesarie. Non ho mai trovato repellenti i 5 e non trovo nessuno repellente in generale....in<br />

realtà i 5 mi attraggono e mi fanno un pò paura...io sento che non si buttano, non so cosa si muove dentro,<br />

soffrono ma non si sa di cosa...almeno io non riesco a leggerli e questo mi crea pericolo, precarietà e grande<br />

dispiacere. Ti abbraccio. Melinda 19.09.05 11.45<br />

R: Per Melinda sui 5 di Eleonora Grillo del 25/09/<strong>2005</strong> 22.52.52<br />

Cara Marina, grazie per le tue parole, vorrei solo replicare che io non ho "maggior diritto" di niente. Anzi, tutti<br />

noi abbiamo "maggior diritto". Ci troviamo tutti nella stessa barca e tutti siamo alla ricerca del nostro vero SE',<br />

della nostra essenza. La comprensione della nostra robotizzazione e la compassione che nasce da questa<br />

consapevolezza ci aiuteranno sempre di più a capire gli altri e noi stessi, ma soprattutto, ci aiuteranno ad<br />

imparare a perdonare. Perdonare gli altri, ma soprattutto, noi stessi. Ti assicuro che perdonare me stessa è la<br />

cosa più difficile, per me. Passando agli enigmatici 5, posso aiutarti a capirli un po' di più, chiaramente secondo<br />

ciò che sono io e secondo la mia esperienza. Hai ragione quando affermi che non si buttano e che non si sa di<br />

preciso di cosa soffrono, anzi, a dire il vero, molte volte il 5 maschera molto bene la propria sofferenza e solo<br />

qualcuno di veramente molto intimo può venire a conoscenza di una parte di questa sofferenza che per lo più,<br />

rimane nascosta per tutta la vita. Nel profondo di ogni 5 c'è una grande disperazione che nasce dalla<br />

impossibilità, per lui, di vivere pienamente la vita. Non si butta, non agisce perchè sa, senza ombra di dubbio,<br />

che la sua azione sarà vanificata, che, appunto, niente serve a niente. Dentro di sè, il 5 vive una totale<br />

mancanza di speranza. Ed è questa mancanza di speranza che connota il suo essere al mondo. Come puoi<br />

aiutare un 5? Rifletti, cerca di ricordare: quante volte è capitato anche a te di vivere momenti nei quali sei stata<br />

disperata e senza speranza? Ecco, ferma quei momenti nella tua mente, riporta nella tua carne tutto il dolore di<br />

quegli attimi. Ecco, ora puoi capire un 5. Ma perchè è così disperato un 5? Beh! Come sempre, posso parlare<br />

per me. La causa della mia disperazione è stata, per anni, la mancanza di senso, di un significato da dare alla


mia esistenza. E per trovare questo significato ho letto libri e libri, ho ascoltato chiunque mi parlasse di Dio,<br />

della vita e della morte, ho partecipato a conferenze, seminari spirituali ed ho praticato per anni la psicoterapia<br />

individuale e di gruppo e, chiaramente, facendo tutto questo, ho incontrato anche l'enneagramma che mi ha<br />

spalancato una enorme finestra su un nuovo orizzonte, un'altra chiave per avvicinarmi al mio irraggiungibile<br />

"significato della vita" ed infine, sulla mia strada mi sono imbattuta nel "sufismo". Ed ora? Certamente, non ho<br />

raggiunto l'illuminazione e, quasi sicuramente non la raggiungerò mai, ho ancora tanto da lavorare su me<br />

stessa, ma man mano che procedo intuisco che lo scopo della vita è "servire", servire la creazione.Il mio<br />

enorme ego inizia a capire che non esiste solo lui nell'universo. E da quando ho iniziato a vedere questo, ho<br />

iniziato anche a "buttarmi". La chiave più importante per la mia crescita è stata l'auto-osservazione. Come puoi<br />

aiutare un 5? Allo stesso modo di come puoi aiutare qualsiasi altro essere umano. Aiutalo a capire che siamo<br />

falsi, robot nelle mani di altri robot; aiutalo a capire che se rimaniamo come siamo non c'è speranza di libertà;<br />

aiutalo a capire che la via della salvezza esiste e lui deve cercare la sua (potrebbe un giorno scoprirsi a vivere la<br />

vita con pienezza!) Ma non farlo con l'indice puntato, fallo con amore. Ti abbraccio anch'io. Eleonora.<br />

R: Per Melinda sui 5 di Marina Mele del 26/09/<strong>2005</strong> 10.18.57<br />

Un grande dono, Eleonora, un grande, grandissimo dono. Credo tu abbia colto un mio profondo bisogno e ti sei<br />

"data" con generosità ad aiutarmi perchè forse non sapevo chiedere m atu hai saputo leggere! Desidero<br />

replicare non in maniera istintiva, perciò mi prendo dentro il cuore il tuo scritto, lo lascio sedimentare e con la<br />

dovuta attenzione, risponderò appena senitrò cosa davvero poter dire......Un abbraccio grande. Marina/Melinda<br />

R: Per Melinda sui 5 di valentina magamaghina del 26/09/<strong>2005</strong> 16.44.18<br />

cara eleonora.... leggendo i tui ultimi versi mi sono venute le lacrime ,e non mi vergogno a dirlo. la mia ultima<br />

storia mi lega ad un cinque, un uomo molto difficile che ha rappresentato tanto per me. sono passati ormai<br />

molti mesi da questa rottura, ma la mia ferita e' ancora molto dolente. immagini cosa sia la vita di un due<br />

,tracotante di amore ,che si confronta con un 5 che non si da'? ritrovo nella mia storia tante cose accadute<br />

come da te scritte... ma non ho mai odiato quel 5 che ho incontrato, ho tentato di capirlo e forse solo ora ci sto<br />

riuscendo, ma aiutarlo...non credo di essere in grado.l'unico aspetto che lenisce il mio dolore e' la<br />

consapevolezza che il suo amore per me era vero, anche se io spesso ne ho dubitato. ne ho apprezzato la<br />

correttezza e la sincerita' velata dalla sua confusione. la sensibilita'....enorme ..... l'inoco modo che ho trovato<br />

per stargli vicino nella mia mente e' stato quello di accettare il suo modo di essere e mgari anche quella<br />

mancanza di speranza che lo porta dritto e lontano da me... soffro ancora la sensazione che lui si sia<br />

dimenticato della ns storia e della mia persona...ma tu me lo confermi...il ricordo di quanto abbiamo vissuto e'<br />

ancora vivo e presente dentro di lui....e anche lui me lo ha confermato... valentina<br />

R: Per Melinda sui 5 di Eleonora Grillo del 03/10/<strong>2005</strong> 0.23.20<br />

Vale, perdonami se ti rispondo solo ora. Credo che tu sia molto giovane e un po' come una mamma posso dirti<br />

che passerà, anche se so benissimo che per il momento, questo non ti consola. Come si è detto anche in altri<br />

spazi del forum, possiamo cambiare solo noi stessi. Ti consiglio la lettura di un libro che anni fa mi aiutò molto:<br />

"Eros e phatos" di Aldo Carotenuto. Un altro libro che mi è stato molto utile più di recente consigliatomi, tra<br />

l'altro, dal nostro Capitano è: "Donne che amano troppo" di Robin Norwood. Ti assicuro che aiutano. Buona<br />

lettura. Smack!<br />

R: Per Melinda sui 5 di magamaghina del 03/10/<strong>2005</strong> 0.30.23<br />

grazie cara, donne che amano troppo mi ispira per primo....strano vero??? he he bacio<br />

Mi Presento..<br />

Inviato da: Alberto.<br />

Buongiorno a tutti..anzi, oserei dire, data l'ora, buon appetito a tutti..sono Alberto, Il figlio di Sirenella e quindi<br />

nipote di Magamaghina, ho 15 anni e partecipo anche io volentieri al corso dell'enneagramma di Antonio, ho<br />

superato dubbi e paure e, dopo svariati incitamenti da parte di mia madre, da oggi mi metterò a scrivere anche<br />

io ogni tanto quissù se ho domande o perplessità..=P. Io Sono, credo il primo sei di qui..dopo aver letto<br />

attentamente "quasi" tutti gli argomenti e le risposte annesse, non mi è parso di vederne altri..bhè..che dire..Mi<br />

fa piacere partecipare e leggere le vostre discussioni e spero di potervi partecipare attivamente, Salutoni e a<br />

Presto.<br />

R: Mi Presento.. di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 16.15.41<br />

Voglio rispondere solo per chiarire una cosa alla quale tengo molto. Non ha nessuna importanza se un<br />

messaggio viene censurato perche' ritenuto volgare, eccessivo, pericoloso o altro...quello che io ho contestato<br />

e' la "modalita" con cui questa censura e' stata eseguita. Non e' stato mandato alcun messaggio privato di<br />

spiegazione, non e' stato scritto nel post alcunche' che spiegasse il perche' di tale scelta, e credo Antonio, che<br />

questo sia un passaggio vitale nel momento in cui si decide di effettuare un "taglio". La sensibilita' di tutti,


significa che va tutelata anche la sensibilita' dell'autore di uno scritto che si vede sparire sotto il naso un post<br />

senza nessuna spiegazione, privata o meno. Ti voglio troppo bene Antonio e non voglio e non vorro' mai litigare<br />

con te, sai...perche' l'ho scritto e lo sottoscrivo, che se tu decidi di censurare un post, sono la prima a<br />

riconoscere che hai un compito ingrato che va rispettato, solo che c'e' un modo migliore per farlo. Puo'<br />

sembrare nulla, ma e' un abisso di differenza. Per cui, dopo la censura, che ho accettato in silenzio e con un<br />

sorriso in quel momento, mi sono trovata a leggere due post successivi, uno di plauso di Marina e uno di<br />

scherzo sulle tue abitudini di censore, ma nessuna spiegazione a Valentina. Questo, mi e' suonato ingiusto.<br />

Domani, potrebbe capitare a chiunque di noi, di vedersi censurare un messaggio, e io so per certo, che in quel<br />

momento se non dovesse arrivare alcuna spiegazione mi arrabbierei non poco. Per quanto riguarda te, Marina,<br />

visto che sei stata la prima vittima di questa "necessita'" e nonostante le spiegazioni ti siano piovute a frotte, te<br />

la sei presa un bel po', mi sarei aspettata proprio da te un po' meno sottolineature e plausi, e magari un<br />

messaggio carino di comprensione, partecipazione, e spiegazione circa il tuo non gradimento. Spero che questa<br />

mia riflessione possa spingere comunque te, Antonio, a considerare la possibilita' di adottare un "metodo" un<br />

"iter" preciso quando censuri qualcosa, per amore di pace, per tutti, cosi' da non creare equivoci. Un bacio.<br />

R: Mi Presento.. di Antonio Barbato del 02/10/<strong>2005</strong> 21.49.07<br />

Sensato e ragionevole, cara Sirenella, ma non avevo l'indirizzo di posta di Vale/Magamaghina e, sapendo<br />

d'incontrarla ieri ed oggi, mi sono riservato di farlo a voce, come poi ho fatto. Dato che segui i miei corsi, mi<br />

permetto di farti osservare come, aldilà del fatto che hai detto una cosa giusta che cercherò di osservare, è<br />

scattato il tuo Alibi e la tua successiva reazione Rivendicativa. Detto questo, se l'acronimo deve essere SPQR,<br />

puoi, sulla mia, scrivere SIAMO POCHI QUELLI RISANATI. Baciamo le pinnine!! Il Capitano<br />

R: Mi Presento.. di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 22.02.56<br />

Ma lo scopo di scrivere in pubblico una spiegazione, non serve solo alla persona censurata, quanto a tutti. Se ho<br />

detto una cosa sensata e ragionevole, il mio alibi e la mia rivendicazione allora sono giusti?? O anche se ho<br />

esperito quello che ho detto, altrove, e so di avere ragione devo stare zitta e muri'? Lo so che cosa mi e'<br />

successo quando mi sono "indignata" ma non posso fare a meno di pensare che e' il caso di far notare una cosa<br />

non corretta anche quando non siamo i diretti interessati, perche' domani, potrebbe toccare a chiunque di noi,<br />

ed e' troppo comodo prendersela solo quando e' il nostro turno. Sono un Quattro ed e' un fatto...io non ci<br />

riesco, non riesco a rimanere indifferente anche quando non sono coinvolta in prima persona. Siamo Pochi<br />

Quelli Risanati? Troppo vicino al demone di origine questa affermazione ehehehehehehe poi finisce che ci credi<br />

e cadi giu'! Visto che la maglietta sara' un dono per te, scegliero' io cosa scrivere ehehehehehehhe sai com'e' a<br />

caval donato............!!!!<br />

R: Mi Presento.. di magamaghina del 02/10/<strong>2005</strong> 23.52.48<br />

credo che a tal riguardo si sia detto veramente tutto. non sono risentita, forse anche perche' il mio chiarire con<br />

antonio con poche parole da vicino mi ha fatto capire esattamente quali sono i motivi di questa decisione...so di<br />

non essere una persona volgare e superficiale nelle parole e nelle intenzioni, e so che antonio questo lo ha ben<br />

compreso. credo che il pensiero di ognuno di noi sia stato espresso e che vada ascoltato. solo una cosa ho da<br />

chiedere a voi, soprattutto a melinda: io ho semplicemente risposto ad uno scherzo da te cominciato ovvero il<br />

matrimonio (scherzoso lo ribadisco) tra te e mia sorella utilizzando un termine che avrebbe reso piu'<br />

chiaramente l'idea di una unione tra le parti. nel momento in cui appoggi un atteggiamento di censura, sia per il<br />

luogo che per il tema del post , non pensi che forse, se e' vero il movente che ci porta a tutelare la sensibilita'<br />

di chi vive queste situazioni, anche una semplice allusione possa essere offensiva? e' vero il post e' di alberto,<br />

ma il giochino lo hai incominciato tu...tirare un freno, dopo aver fatto una chiara dichiarazione scherzosa, non e'<br />

forse un controsenso?.... qual'e' il limite allora tra cio' che consentito dire e cio' che non e' il caso di palesare??<br />

(x te avviamente). io sono nuova di questo posto e se da un lato mi guardo intorno per capire quali sono i toni<br />

delle conversazioeni, mi aspetto anche che chi ci vive da piu' tempo sia una buona guida...andiamo in pace.<br />

Oceano<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Dicono che un fiume prima di gettarsi in mare prova un tremito di paura.. si volta indietro e vede in un colpo<br />

d'occhio tutta la sua camminata: i picchi, le montagne, il lungo cammino sinuoso attraverso la foresta, i villaggi,<br />

e vede davanti a se un oceano tanto grande che entrandovi non rappresenta altro che scomparire per sempre..<br />

ma non c'é alternativa.. il fiume non può più tornare indietro.. deve rischiare ed entrare nell' oceano.. ed é solo<br />

quando entra nell'oceano che la paura scompare.. solo allora si rende conto che non si tratta di scomparire<br />

nell'oceano ma di diventare oceano.. da un lato é scomparire.. dall'altro é rinascere.. così é la vita non si può<br />

più tornare indietro ma solamente andare avanti ed avere il coraggio di diventare oceano!...<br />

R: Oceano di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 12.23.25<br />

siamo gocce d'acqua destinate a diventare Oceano. Kabir l'Oceano è destinato a diventare la goccia d'acqua che<br />

siamo noi. Kemal, figlio di Kabir (un po' parafrasati ma il concetto è lo stesso)


R: Oceano di Utente Ospite del 02/10/<strong>2005</strong> 22.25.47<br />

Se fossi di buon umore ti direi, giusto per ridere, che mi pari Aldo, Giovanni e Giacomo ma stasera non sono di<br />

buon umore. Posso quindi solo commentare: le stesse cose viste da due angolazioni diverse. Buonanotte!<br />

Melinda<br />

R: Oceano di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong> 22.27.37<br />

Ero io, Melinda ed ero anche registrata...non so che dire! Il forum non mi riconosce....è tempo di staccare!<br />

Quindi buona notte again Marina di tre uomini e una gamba......io faccio la "gamba".<br />

In difesa delle donne Otto<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Non è che in linea di massima abbiano, poi, tanto bisogno di essere difese ed, anzi, nemmeno lo vogliono, ma<br />

alcune affermazioni su una loro presunta "distruttività", non mi trovano d'accordo. Possono, con la loro forza ed<br />

i loro modi taglienti, essere irritanti ed aggressive, ma sanno essere estremamente "vicine" e non fuggono<br />

facilmente. Amano l'intensità, la determinazione, e sono estremamente possessive, per cui spesso sono un<br />

problema per le loro figlie adolescenti, ma...solo se non hanno affianco un compagno che sappia contenerle. Ne<br />

ho conosciuta una che era infermiera capo in un reparto d'ospedale e che veniva criticata aspramente per i suoi<br />

modi, da tutti i medici e dagli altri colleghi di lavoro, ma che fu anche l'unica che avesse la capacità e la forza di<br />

ottenere che gli organici del reparto non venissero tagliati, a differenza del resto dell'ospedale. Merito o colpa??<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 19/09/<strong>2005</strong> 10.24.05<br />

Non solo. Possono essere estremamente generose fino al sacrificio di sè. Purchè siano loro a decidere. Su<br />

questo c'è un mio allievo psicologo che sta facendo una tesi interessante. Forse un giorno la si presenterà sulla<br />

rivista. Sperem!<br />

R: In difesa delle donne Otto di Franco Incandela del 19/09/<strong>2005</strong> 23.39.42<br />

Trovo le donne Otto meravigliose quando usano la forza dell'amore: sembrano quasi dei Due; e non l'amore per<br />

la forza. Inoltre trovo il loro rapportarsi in modo diretto veramente elettrizzante in un qualsiasi tipo di<br />

rapporto.... parola di un 4. Ciao Franco<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 20/09/<strong>2005</strong> 23.21.23<br />

Ragazzi, visto che siete così esperti, mi raccontate come sono le donne 2 e poi quelle 3.....poi scelgo quella che<br />

ha più successo, ovviamente!!!!! Forza, sono tutta orecchie!<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 20/09/<strong>2005</strong> 23.46.19<br />

DImenticavo la mia forte ala 4.....mi interessano anche le 4....poi faccio un bel mix e tiro fuori la mia<br />

unicità...voi pensate sia un a stupidaggine ma è molto più seria di quanto si possa pensare. Notte.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 20.35.08<br />

Scivolosissimo argomento. se prendiamo una tipologia femminile come la 8, le altre tipologie maschili la<br />

valuteranno secondo il loro filtro. Sia che ne parleranno bene, sia che ne parleranno male, lo faranno per<br />

motivazioni intrinseche alla propria tipologia o alla tipologia che in quel momento stanno vivendo in modo<br />

particolare. Quindi ognuno potrebbe dire: da 4, o 5 o 6, vivo la donna 2 o 3 o 4 in questa maniera. In questo<br />

senso la cosa potrebbe essere più interessante. Però adesso devo andare e non so quando tornerò!<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 21.01.29<br />

Credo che pe rgiustizia e pari opportunità, come si è parlato delle donne 5 e 8, sia interessante conoscere,<br />

anche perchè lo chiedo, come siano le donne della triade del cuore....chiedo informazioni non cose troppo<br />

personali...se poi le avete meglio! Sono qui. C'è qualcuno? Melinda<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.17.44<br />

Come vive un 6 maschile una donna 2-3-4? Donna 2: In positivo: molto calda, presente, pratica in negativo:<br />

intrusiva, doppio fine Donna 3: In positivo: sicura, efficiente, assertiva In negativo: lontana, ambigua Donna 4:<br />

In positivo: intensa, sincera, senza doppi fini In negativo: fragile, umorale.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.24.16


Nove cose positive contro sei negative.......ragazze, ce la possiamo fare!!! Melinda<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 28/09/<strong>2005</strong> 12.34.56<br />

Maurizio scusa ma....sei proprio sicuro che un Sei possa riconoscere la sincerita' di un 4? Io credo che i Sei<br />

abbiano troppi dubbi, e a volte poca considerazione per le virtu' di cuore di altri per saper proprio riconoscere la<br />

schiettezza....non comprendono gli slanci del cuore, e quindi non prendono in considerazione il fatto che,<br />

talvolta, le persone agiscano di slancio e per altrui interesse, piuttosto che per personali fini e convenienze...che<br />

ne pensi?<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.29.33<br />

Sirenella, mannaggia! Non sapremo mai cosa Maurizio pensa a livello personale ma Maurizio esperto di<br />

enneagramma la vede così.....abbiamo impiegato mesi a tirarlo dentro nel dialogo. E' l'unico fuori dalla triade<br />

nostra che sta nel dialogo e tu gli offri su un piatto d'argento la ritirata!!! Maurizio, please! Spostati subito nel 3<br />

sociale e dai il tuo meglio (a parte ti mando dei suggerimenti ma so che non ne hai bisogno!!!). Oppure nel 9<br />

mediatico oppure dove ti pare ma non andartene!!! Melinda<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 28/09/<strong>2005</strong> 14.32.09<br />

...melinda perche' dici cosi'? batte in ritirata? ah ma se lo fa allora conferma alcune delle cose che ho detto dei<br />

sei...e non e' strategicamente giusta come soluzione...io preferisco fidarmi di lui e aspettare una risposta... :-)<br />

R: In difesa delle donne Otto di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.35.18<br />

Grande! Adesso si che ci siamo. Credevo ti fossi distratta e invece mi sono sbagliata! Maurizio a te la palla!<br />

R: In difesa delle donne Otto di Utente Ospite del 02/10/<strong>2005</strong> 12.31.11<br />

Sì un 6 uomo sa riconoscere la schiettezza e il disinteresse di un 4 donna. Ha solo la sensazione, talvolta, che<br />

sia un po' tontolona, eccessiva e umorale. Si fida di lei quando va tutto bene. Non si fida delle sue reazioni,<br />

invece, quando è in lotta contro altro o altri.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 12.31.58<br />

Ero io! Non mi sto defilando, è che ancora non funziona la password!<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 15.52.11<br />

il problema e' Maurizio, che come donna 4 io reagisco sempre, sempre, sempre...a volte sono cosi' presa a<br />

reagire che mi dimentico di chiedermi che accidenti voglio eheheheheh per cui un rapporto sereno con un 6<br />

diventa difficilissimo...almeno per me...<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 18.26.47<br />

Ma quando mai c'è un rapporto sereno fra i sessi? Forse un doppio 9? Comunque una donna 4 dice cose che sa<br />

che creeranno problemi al rapporto con l'uomo 6 ma non può fare a meno di dirle semplicemente perchè le<br />

sente. L'uomo 6 si sente allora in balia dell'umore della donna 4 e inizia a non fidarsi più. Il che per un 6 è<br />

distruttivo. Questo è uno dei problemi principali. Peraltro se entrambi prendono le misure di questa (e altre)<br />

situazione le cose possono andare molto bene. Io conosco un paio di coppie (lui 6 e lei 4) che funzionano bene.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 20.13.52<br />

Meno male allora, accendi la speranza nel mio cuore. E' vero che quando si ha a che fare con persone che sono<br />

disposte a lavorare su se stesse, tutto diventa se non piu' facile almeno possibile, purtroppo non e' sempre<br />

cosi'. Per quanto mi riguarda, forse quello su cui devo imparare a lavorare e' il mio modo eccessivo di reagire<br />

agli stimoli. Posso solo dire che se prima partivo all'arrembaggio, adesso conto fino a dieci, ma non mi sembra<br />

che il risultato sia cambiato granche', vorra' dire che dovro' imparare a contare fino a 100, o fino a 1000 nella<br />

speranza di poter dire quello che penso, ma non sotto la sferzata tremenda delle mie emozioni.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 20.23.54<br />

Esatto. Questo per un uomo 6 è molto importante. Contare fino a 1000, poi, è un ottimo esercizio. E un uomo 6<br />

può capire lo sforzo e quindi, poi, sforzarsi anche lui.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 20.38.16


Mio figlio mi ha rimproverata per uno sfogo che ho avuto con lui qualche giorno fa. L'avevo aggredito perche'<br />

avevamo organizzato di cucinare...ehm...pasta e fagioli, eh lo so, non e' proprio un piattino leggero, ma<br />

siccome lui studia cucina, gli avevo detto e ripetuto 300 volte come avrebbe dovuto procedere, perche' lui era<br />

curiosissimo e ansioso di provarci da solo. Di ritorno a casa mi ha detto di aver fatto tutto il contrario di tutto.<br />

Mi sono sentita cosi' ferita, e tradita, per tutto il tempo che gli avevo dedicato, per la cura con cui gli avevo<br />

spiegato i vari passaggi (lui e' un 6 fobico e mi ha fatto le stesse domande 300 volte, appunto!) per il fatto che<br />

anche se stava procedendo da solo, era come averlo fatto "assieme", che mi so' imbufalita. Mentre la mia voce<br />

raggiungeva gli ultrasuoni, mi sono vista, come se fossi stata "fuori da me" e mi sono odiata per quello che<br />

stavo facendo. Sapevo che questa mia reazione lo avrebbe fatto rannicchiare in un angoletto, ma non riuscivo a<br />

smettere di dirgli quanto ero delusa e ferita. Lo so una pasta e fagioli e' una mega cavolata di motivo per<br />

arrabbiarsi. Ma il punto era per me un'altro. Mi aveva assillata per farsi aiutare, e tutta la mia buona volonta', il<br />

mio tempo rubato ai problemi e al lavoro, tutta la mia attenzione erano stati messi sotto lo zerbino e amen.<br />

Insomma dopo mezz'ora sono tornata da lui, gli ho chiesto scusa, mi sono sentita un verme, ho cercato di fargli<br />

capire perche' mi ero arrabbiata, e per fortuna lui mi ha fatto un cazziatone e poi ci siamo mangiati i fagioli che<br />

nel frattempo erano venuti una delizia. Tutto questo sproloquio, solo per dire che, indipendentemente dal fatto<br />

che l'interlocutore sia un 6 oppure no, comincio a vedermi, a percepire esattamente quando "parto in quarta" ,<br />

cosa che prima non mi succedeva, e spero davvero di riuscire a tirare fuori un risultato decente, altrimenti o<br />

mio figlio mi ammazza a pentolate, o lo fa qualcun altro!<br />

R: In difesa delle donne Otto di maurizio cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 21.29.14<br />

In genere un uomo 6 in cucina che cerca di farsi spiegare le cose ha bisogno di prendere appunti scritti.<br />

Altrimenti all'atto pratico tende a inventare e mentre inventa si sente in colpa e insicuro. Un uomo 6 in cucina,<br />

le prime volte, ha bisogno di stare accanto a chi gli insegna, altrimenti va in paranoia. Sì lo so, è molto palloso.<br />

Poi pian piano si stacca (è perseverante!) e diventa un ottimo chef. Beh, ottimo..., discreto, appena sufficiente.<br />

R: In difesa delle donne Otto di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 21.31.54<br />

Hei adesso non esageriamo...appena sufficiente dici??? Mado'...mio figlio lo ha scelto come futuro lavoro!!<br />

ahahahahaha speriamo possa sorprendere anche i piu' scettici allora!!<br />

R: In difesa delle donne Otto di maurizio cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 21.42.56<br />

Ma io parlo di un 6 che non ha mai cucinato. Un dilettante imbranato. Se lui l'ha scelto come lavoro, sarà<br />

senz'altro strabravo. E sicuramente non prende appunti, ora.<br />

A proposito delle Ali.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Caro Antonio, o chiunque possa rispondermi, ma le ali influenzano la Passione di un enneatipo, a seconda delle<br />

situazioni di stress, di tensione, o di tranquillita'? Oppure in un individuo adulto e' solo una delle due ali ad<br />

avere la meglio? So che le frecce di collegamento influenzano certi atteggiamenti, pur non cambiando la<br />

Passione dominante, ma sulle Ali ho un dubbio...del resto...anche a noi Quattro capita di avere qualche dubbio<br />

ogni tanto! :-) baci...<br />

R: A proposito delle Ali. di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 21.06.40<br />

Non sono Antonio e forse avremo opinioni differenti. Perchè le ali dovrebbero influenzare solo le passioni?Perchè<br />

in un individuo adulto ha la meglio, eventualmente da un'ala soltanto. Domanda: come ti è venuta questa<br />

domanda? Da cosa scaturisce? Melinda<br />

R: A proposito delle Ali. di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 21.07.54<br />

Mi sono distratta con mio figlio che mi fa le foto.......volevo dire come si collega l'influenza di un'ala alla persona<br />

adulta? Mi interessa il tuo ragionamento ma non l'ho capito! Melinda<br />

R: A proposito delle Ali. di Antonio Barbato del 30/09/<strong>2005</strong> 23.16.21<br />

Sirenella, il problema è che su questo concetto ci sono pareri molto discordi. L'idea fondamentale di Oscar<br />

Ichazo è che ogni tipo è, INSCINDIBILMENTE, un mix di tratti fra il tipo che lo precede e quello che lo segue.<br />

Questa idea è avvalorata e ripresa da Naranjo. Così in ogni Sette, ad esempio, troverai un mix di Paura ed<br />

Eccesso. Il concetto è stato, poi, trasformato da altri in quello delle cosidette ALI, che qualcuno accetta e<br />

qualcuno rifiuta. Ho pubblicato una ricerca sull'argomento su un giornalino nel 2000, ma non sono riuscito a<br />

trovarla. Ne parleremo, comunque, domani.<br />

R: A proposito delle Ali. di Sirenella del 01/10/<strong>2005</strong> 11.50.30


Lo chiedo perche' ho sentito dire che solo un'ala ha la meglio, cioe' il nostro carattere e' condizionato dalla<br />

nostra passione, e da poi dalle frecce di collegamento. Io istintivamente, perche' non ho alcuna base di<br />

conoscenza per dirlo, non sono affatto d'accordo. Non riscontro nelle persone caratteristiche cosi' poco elastiche<br />

e precise, e' possibile che un'ala eserciti una maggiore influenza rispetto all'altra, ma quando si e' sotto stress<br />

positivo o negativo le cose cambiano radicalmente...quindi chiedevo, cara Marina, qualche risposta piu' precisa<br />

ad una domanda che nasce tra sensazioni mie e conoscenza altrui. Mi riferivo all'individuo adulto, perche',<br />

sempre istintivamente, tendo a credere che un giovane, adolescente abbia ancora da formare molte delle sue<br />

caratteristiche, per cui non e' facile determinare quale delle due ali possa influenzarlo di piu', e lavorando fin<br />

dalla giovinezza forse e' anche piu' facile risolvere certi condizionamenti negativi...In ogni caso l'idea del MIX mi<br />

convince di piu'....<br />

R: A proposito delle Ali. di Marina Mele del 01/10/<strong>2005</strong> 22.13.09<br />

Cara Sirenella. Io la penso così: dalla nascita al proprio incontro con l'enneagramma si sono già vissute varie<br />

fasi della vita, momenti felici, difficoltà eccetera. Questo è avvalorato soprattutto dal fatto che l'enneagramma,<br />

solitamente, lo si incontra in età adulta. Talvolta, nel corso del tempo, si possono incontrare fatti particolari,<br />

quali le tragedie, che segnano ulteriormente la persona di ferite anche diverse. Allora queste cicatrici o questi<br />

entusiasmi segnano. E? importante quali e quante sono e come la persona ha reagito...è in quella reazione che<br />

si può leggere il proprio ennea tipo. Tutto ciò premesso, durante l'incontro con l'enneagramma bisogna evitare<br />

di perdere il contatto con tutti i propri ingredienti e bisogna evitare di correre il rischio di veicolare tutto ciò che<br />

si pensa o si scopre di essere dentro un unico contenitore perchè quello è l'inizio di una prigionia. La capacità<br />

intellettuale della persona che incontra l'enneagramma è anche quello di comprendere i propri riconoscimenti,<br />

accoglierli, ascoltarli ed elevarli nel senso più pieno del termine. Il proprio ennea tipo di base, fondamentale da<br />

comprendere dentro se stessi al di la di come ti vedranno gli altri, è necessario per poter indagare in maniera<br />

utile tutti i passaggi che si vivono nelle proprie ali e nelle prooprie direzioni di frecce....questo è, secondo me, il<br />

vero testamento che l'enneagramma ci chiede di portare avanti. Vivere in un contenitore è limitativo, muoversi<br />

dentro l'enneagramma è liberatorio e porta a una consapevolezza omnicomprensiva, seppur più lenta e<br />

complessa. Non si può avere l'influenza di una sola ala, per me non ha senso, ma si può non aver indagato<br />

abbastanza la propria vita e ascoltato abbastanza bene le grida interne, le proprie voci più profonde e più debli<br />

che rimangono in sordian perchè coperte da quelle più forti. Esempio: una persona aggressiva forse nasconde<br />

qualcosa e forse questo qualcosa è una emozione sofferente e lancinante. Si vuole solo vivere di aggressività o,<br />

lentamente, lasciar fluire la propria fragilità???SI vuole guardare l'aggressività di quella pesona o provare ad<br />

aspettare di veder uscire l'altra facci adella medaglia??? Melinda<br />

R: A proposito delle Ali. di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 10.49.47<br />

Il concetto delle ali è stato sviluppato molto dalla scuola di Riso e Hudson. Al di là del fatto che l'ingessatura<br />

nella tipologia o in un'ala sia sempre una cosa sbagliata (l'enneagramma è movimento o non è!), io trovo che<br />

questa ipotesi sia molto utile almeno per le mie specifiche esigenze. Durante i seminari di ennea, infatti, molte<br />

persone si riconoscono proprio a metà fra due tipologie limitrofe e trovano molto facile quindi intuire la<br />

presenza di un'ala dominante in quel dato momento della loro vita. Ho anche stilato mentalmente 9<br />

provocazioni per distinguere tipo e ala dominante che, di solito, funzionano bene. Molti soggetti, infatti si<br />

dicono: sono un 4 ala 5 o un 5 ala 4? E qui gioca un ruolo fondamentale la presenza invasiva del meccanismo<br />

del push and pull. Ma al di là di questi giochetti, è importante standardizzare la presenza<br />

nell'autoriconoscimento di un'ala dominante oppure no. Io sto raccogliendo una serie di dati statistici a riguardo<br />

e nel corso avanzato di master di psicosomatica ho la sensazione (ma mi ci vorrà almeno un altro anno per<br />

concludere il lavoro) che, nel rispetto delle regole statistiche: stesso test, stesso esaminatore, stessa routine di<br />

programma e 4 giorni di lavoro separati da 1 anno di tempo, circa la metà dei partecipanti riconosca in sè una<br />

ala dominante. Il che renderebbe più "seria" l'ipotesi di Riso-Hudson. Questo comporterebbe, poi, due corollari.<br />

La minor valenza del rapporto connessioni frecce rispetto a quanto previsto e la maggior importanza del<br />

concetto del triangolo isoscele (nodi di opposizione).<br />

R: A proposito delle Ali. di Laura del 02/10/<strong>2005</strong> 17.25.21<br />

Cara Sirenella, spero di aver capito bene la tua domanda e di non rispondere cose senza senso... Beninteso che<br />

siamo quel fantastico mix di cui sopra, a mio parere le ali, a prescindere da quanto sviluppate, non solo<br />

influenzano il tipo in tutti i suoi aspetti, ma, usando un'immagine, servono quasi da appoggio in alcuni momenti<br />

della vita... Dicevo proprio in questi giorni che vedo il mio essere incline all'ala 9 o a quella 2 a seconda del<br />

momento che mi trovo ad affrontare... è solo la mia esperienza personale derivata dall'osservazione di me e<br />

dalla molta voglia di capire al meglio l'enneagramma e me stessa... Mi sembra, quindi, di poter affermare che la<br />

prevalenza di un'ala dipenda sì da situazioni di stress o tranquillità...<br />

R: A proposito delle Ali. di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 18.34.58<br />

Si, si! E poi dipende dai periodi della vita. La cosa singolare è, però, che molti (ma ancora non so quantificare in<br />

percentuale) riferiscono che un'ala, per loro, resta sempre la dominante. Come un perno che richiama lì una<br />

volta che l'evento sia esaurito.


R: A proposito delle Ali. di Antonio Barbato del 02/10/<strong>2005</strong> 19.05.12<br />

Ho trovato l'articoletto che avevo scritto sulle ALI per un gruppo di <strong>Enneagramma</strong>. Lo trascrivo di seguito<br />

sperando sia cosa utile. Chiariamo, innanzitutto, per coloro che non lo sanno già, cosa intendiamo quando<br />

parliamo di questo soggetto. Per "Ala" si intende l'influenza specifica che una (o entrambe) delle passioni<br />

ADIACENTI alla propria esercita sul comportamento di una persona e sul suo modo di essere rendendola in<br />

qualche modo unica. Sembra che il primo ad avere questa idea sia stato Jerome Wagner un autore ed<br />

insegnante americano che la sviluppò, come l'ho riferita sopra, nella sua tesi di laurea nel lontano 1979. Dopo<br />

questa prima enunciazione il tema delle "ali" è stato oggetto di un vivace dibattito a cui, credo, nessuno<br />

metterà la parola fine. Alcuni autori molto noti (Helen Palmer e Richard Riso) la hanno accettata dandole però<br />

significati diversi. Per la Palmer ogni tipo è sempre influenzato da ambedue le sue ali ed anche se ne prevale<br />

una sola sarebbe scorretto non considerare che l'altra è presente in potenza. Riso va oltre e considera che<br />

l'effetto dell'ala possa produrre un'infinità di tipi "misti" in cui si può giungere fino a situazioni in cui il 51% della<br />

personalità è dettato dalla propria passione ed il restante 49% dalla passione adiacente. In questo modo egli<br />

afferma che in realtà i tipi caratteriologi non sono nove ma diciotto, definendo come sottotipi di una passione<br />

quelli in cui un'ala è appunto molto forte. Così, ad esempio, il tipo Otto si dividerebbe in due sottotipi uno con<br />

un'ala 9 ed uno con un'ala 1. Ancora più in là si sono spinti Andreas Ebert e Richard Rohr per i quali il lavoro<br />

sulle ali è un importante passo verso l'integrazione della personalità completa dato che il loro sviluppo<br />

riequilibra le storture proprie di una passione. Essi giungono a sostenere che "Uno dei compiti di vita della<br />

seconda metà dell'esistenza consiste nel dedicarsi alla seconda ala fino ad allora sottosviluppata". E' importante<br />

sottolineare d'altra parte che Ichazo non ha mai dato valore alla idea delle ali considerandola semplicemente<br />

una sciocchezza. Dato che nella sua visione ogni tipo è il risultato della percezione di un senso di carenza di<br />

"essenza", si avranno delle ricadute individuali diverse a seconda del grado di carenza percepito. Ogni passione<br />

nasce, per così dire, dall'interazione delle passioni vicine e non ha mai uno stato ben definibile dato che essa è<br />

la traduzione sul piano emozionale di un modo "fisso" di pensare. Claudio Naranjo è abbastanza in linea con<br />

queste idee ed a precisa domanda rispose che si poteva parlare delle ali solo a livello colloquiale. La mia<br />

posizione personale è un poco più articolata in quanto ritengo che la necessità di ricorrere al concetto delle ali<br />

nasca in realtà dalle descrizioni spesso troppo rigide e bozzettistiche delle passioni che non tengono in giusto<br />

conto la determinante influenza dei cosidetti sottotipi istintuali. Io infatti credo che ogni passione abbia infinite<br />

sfumature proprie e sia il risultato adattativo individuale di una interazione fra due spinte istintuali che definisco<br />

Polarità. Il prevalere di una delle due Polarità genera degli atteggiamenti individuali totalmente diversi da<br />

persona a persona che possono condurre, ad esempio, un Quattro ad essere talvolta incisivo e votato al<br />

risultato finale e talvolta più incline a non avere punti di orientamento ben definiti e a sentire più chiaramente<br />

l'inutilità di ogni sforzo. Per quanto riguarda il super affaccendamento debbo dirti che essere indaffarati è un<br />

segno distintivo del tipo Due. Un buon esempio letterario di questa attitudine lo puoi trovare nella descrizione di<br />

Donna Prassede nei Promessi Sposi. Scrive il Manzoni con grande acutezza psicologica e humour: "Oltre al resto<br />

della servitù aveva anche cinque figlie, nessuna in casa, ma che le davano da pensare, più che ci fossero state.<br />

Tre erano monache, due maritate; e Donna Prassede si trovava naturalmente ad avere tre monasteri e due<br />

case a cui sopraintendere: impresa vasta e complicata, e tanto più faticosa, visto che due mariti, spalleggiati da<br />

padri, da madri, da fratelli, e tre badesse, fiancheggiate da altre dignità e da molte monache, non volevano<br />

accettare la sua soprintendenza". Aggiungeva inoltre che "non comprendeva come gli altri potessero tenere<br />

tanto alla loro indipendenza...dato che lei non era assolutamente una solitaria e non si divertiva che in<br />

compagnia".<br />

R: A proposito delle Ali. di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 19.38.12<br />

Grazie Antonio, per l'ottimo resumèè della situazione "alistica". Debbo dire che, temporaneamente, i dati che<br />

sto raccogliendo danno ragione a Riso e a Rohr. Il lavoro sulle ali, poi, mi spiegherebbe anche come gli stessi<br />

sottotipi seguano lo stesso andamento. Un 5 ala 4 sociale, cioè, resta sociale sia sulla fase 4 che sulla fase 5.<br />

Se cambiasse ala ma mantenesse il sottotipo, andrebbe in ala 6 ma sempre sociale. Et idem per il nodo di<br />

opposizione. In realtà il discorso dell'ala, ma resto su osservazioni provvisorie, si ripercuoterebbe non solo sulle<br />

passioni, quindi. L'argomento resta comunque aperto e interessante.<br />

R: A proposito delle Ali. di Sirenella del 02/10/<strong>2005</strong> 20.09.29<br />

grazie davvero per avermi offerto tutte queste informazioni, mi rendo conto che l'enneagramma non e' il frutto<br />

di un calcolo matematico, cosi' vale per tutti gli studi che riguardano lo studio dell'animo umano, ed e' difficile,<br />

anzi impossibile, imbrigliare dei concetti e farli valere per tutti. Bisogna forse fare i conti con le infinite<br />

possibilita' di variabili impercettibili che possono condizionare ciascun risultato. Per il momento, preferisco,<br />

semplicemnete seguendo il puro istinto, credere che le ali ci influenzino in maniera altalenante a seconda dei<br />

momenti della nostra vita, cosi' come oggi ci spiegava Antonio accade al discorso delle Polarita'....ovviamente e'<br />

solo una scelta a "naso" fintanto che studiosi volenterosi non arriveranno ad altre conclusioni. Grazie a tutti e<br />

anche a Laura che temo di non conoscere ma della quale ho apprezzato l'aiuto e l'intervento.<br />

R: A proposito delle Ali. di Marina Mele del 02/10/<strong>2005</strong> 21.35.45<br />

Uno dei doni dell'incontro con l'enneagramma è ricevere la grazia di poter indagare nuovamente la propria vita<br />

e riguardarsi tutto come in un film e trovare il desideiro, il coraggio e la volontà di non boicottarsi ma di


guardarsi per quello che si è accettando il proprio valore, i propri limiti per questo ribadirò fino alla morte che si<br />

ha il dovere di entare in tutte le pieghe dei propri tratti interiori che, grazie all'enneagramma, potranno essere<br />

condotti con maggiore lucidità e comunque potranno essere letti e riletti anche conmaggiore semplicità e<br />

umiltà. Melinda<br />

Donne Cinque<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Ancora più carino è il tema di cui si sta parlando su ENEAGRAMA2001: come manifestano i sentimenti le donne<br />

Cinque? Anche su questo grosso dibattito ed opinioni largamenti divergenti (fra le stesse donne Cinque!). Non<br />

spero in una discussione, ma ci provo lo stesso. Antonio.<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 03/09/<strong>2005</strong> 18.00.04<br />

Come mi aspettavo....nessuna risposta, anche se i Cinque fra gli associati sono la maggioranza. Non mi resta<br />

allora che lanciare una provocazione alle Cinque (e a tutte le altre) su un tema che è a loro particolarmente<br />

caro, quello sul senso esistenziale dell'amore. Il brano estremamente "cattivo" dello scrittore e filosofo Cinque<br />

Emil Cioran dice: Nate quasi solo per amare, le donne esauriscono tutto il contenuto del loro essere nello<br />

slancio erotico. Amano più degli uomini e soffrono di più. Mentre l'uomo dall'amore o da una grande sofferenza<br />

ricava un pensiero o un senso di universalità, per le donne queste esperienze restano strettamente personali.<br />

Non c'è donna che, soffrendo, scopra l'essenza della sofferenza, poichè queste creature sono impenetrabili<br />

all'universale. I loro stati d'animo non sono creativi, poiché si mantengono in una sfera puramente individuale e<br />

contingente, e come tali mancano di significato e valore simbolico, di un senso rivelatore. Nella sua essenza, la<br />

donna è un essere che può accedere solo ai valori vitali dell'eros, mentre è completamente impermeabile ai<br />

valori che sono un superamento o una deviazione di questi". Che ne pensate?? Per mitigare la rabbia delle<br />

lettrici dirò solo che il testo da cui è tratto il brano si intitola "Al Culmine della Disperazione"<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 05/09/<strong>2005</strong> 14.17.44<br />

......mi tocca respirare e contare fino a cento...prima di rispondere a questa misogina eresia!!!!! Forse quello<br />

che mancava a questo signore era proprio qualche ora di sana e vivace sensualita'....(giusto per non scadere!!)<br />

Sirenella.<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 12/09/<strong>2005</strong> 23.43.06<br />

Tratto da Cosmopolitan Maggio <strong>2005</strong> pg 158 con la consulenza del Dr. Paolo Quattrini. Si parla della donna<br />

analitica (cioè la donna 5): ...Reggi molto bene la solitudine, tanto da essere potenzialmente un'asceta. Tutto il<br />

contrario di quello che pratichi a livello sessuale: lì sei scatenata,perchè viaggi molto con la mente. Sei una<br />

gran conquistatrice, per nulla seduttiva: salti addosso senza preavviso e fai impazzire gli uomini.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 23.51.51<br />

Se la donna 5 è così credo viva un conflitto profondo tra mente e corpo e ben si può immaginare come si senta<br />

fisicamente. O no? perchè a rileggere vedo tutta testa, in realtà...o no? Sono un pò confusa! Che bella la donna<br />

5.....ma domando...qualora fosse possibile capire: come si è scatenati viaggiando con la mente? Scusate ma<br />

non essendo il mio linguaggio faccio davvero fatica. Una grande conquistatrice per nulla seduttiva....cioè? Non<br />

posso aiutare non sono un 5...ma vorrei capire....almeno c'è qualche donna 5 che si riconosce o disconosce?<br />

Certo che questo enneagramma è incredibile. SIrenella perchè eri così schifata? Sirenella ti decidi a rientrare???<br />

Melinda 12.09.05 23.51<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 12/09/<strong>2005</strong> 23.53.23<br />

Mauri,.... l'unica è che hanno confuso la donna Otto con quella Cinque, oppure che la redattrice (o il<br />

redattore??) desiderava inconsciamente quello. Emily Dickinson che fa agguati sessuali ai maschi? Questo è<br />

qualcosa che mi fa davvero scompisciare. Amiche Cinque nessuna di voi rompe il silenzio???<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 13/09/<strong>2005</strong> 0.01.23<br />

Cara Melinda, Antonio ha ragione, hanno fatto un gran casino. Peccato che l'hanno fatto simile per tutte le<br />

tipologie!<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.03.53<br />

No no.....sarò neofita sull'enneagramma ma io non mi riconosco assolutamente in questo 5 o 8 sia chiaro!<br />

Diciamo che quell'autore ha perso la testa una volta perchè finalmente una donna gli è saltata addosso e si è<br />

perso.....secondo me è così. Melinda 13.09.05 0.03


R: Donne Cinque di Sirenella del 13/09/<strong>2005</strong> 12.06.42<br />

ma melinda io ero schifata dalla citazione di Cioran che quel sadichino di Antonio ogni tanto mi propina! Una<br />

donna che divora, pur non essendo seduttiva mi sembra davvero piu' vicina all'Otto che non al Cinque...ma<br />

siccome solo chi vive questo genere di intimita' puo' darne conferma dovrebbero essere le gentil donne di<br />

questi due enneatipi a parlare....posso garantire che la sessualita' dei 5 maschi...e' piuttosto cerebrale e molto<br />

molto poco passionale...almeno questa e' la mia esperienza....sono focosi di testa il che a me ha lasciato di<br />

ghiaccio, non si lasciano mai andare...insomma, non fanno per me!<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 14.17.49<br />

Sirenella, finalmente siamo in disaccordo su qualcosa. Io non ho la stessa esperienza. I 5 sono molto cerebrali?<br />

Si, assolutamente si ma anche profondamente intensi. Ho avuto un compagno per 5 anni così. L'unica cosa che<br />

sento di dire è che si bloccano quando c'è un intoppo emotivo perchè il loro cuore non subentra a risolvere, la<br />

sensibilità si volatilizza d'un colpo (e secondo me non se ne accorgono) e quindi cominciano a chiudere sul<br />

piano emotivo richiamando una sessualità più esteriore e, ahimè, più monotona (per me almeno). Non ho mai<br />

sentito ghiaccio ma vero e proprio blocco. Si crea il confronto duro maschile/femminile... Melinda 13.09 14.17<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 13/09/<strong>2005</strong> 14.31.32<br />

in effetti non siamo in disaccordo, solo che e' difficile spiegare certe sensazioni senza diventare espliciti...adotto<br />

quindi la tua risposta avvicinandola alla mia, sessualita' esteriore mi sembra che esprima meglio quello che<br />

volevo dire...bacio.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 22.02.41<br />

Sirenella............ma tu hai un'ala 5 forte, magari? Melinda<br />

R: Donne Cinque di Franco Incandela del 13/09/<strong>2005</strong> 22.22.36<br />

Le donne 5 che ho conosciuto hanno sempre avuto bisogno di molto tempo per sentirsi veramente coinvolte nel<br />

sentimento, il loro problema era la "fiducia" reciproca. E' vero che sono seduttive ma è una seduzione diversa<br />

da quella di ogni altro enneatipo. Ciao Franco<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 22.27.18<br />

Franco, perdonami....ma hai mai conosciuto una donna che si affida senza fidarsi? E che ennea tipo era? E che<br />

tipo di seduzione è quella delle donne 5? Anche sulla seduzione si potrebbe andare per metafora, cercando di<br />

stare entro certi limiti...no no è meglio rinunciare, troppo pericoloso, davvero, troppo pericoloso! Comunque,<br />

stando sul serio del discorso, sono rimasta acchiappata da questa seduttività che veniva descritta come non<br />

seduttiva. CIoè, com'è? Melinda<br />

R: Donne Cinque di Franco Incandela del 13/09/<strong>2005</strong> 22.36.32<br />

Per mia esperienza, la seduzione di una donna 5 è "l'assedio" per poi chiedere "fiducia" quando si accorgono<br />

che nell'intimità diventano rigide. Ciao Franco<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 22.40.32<br />

Non capisco, davvero, perdonami. Hai detto che occorre loro parecchio tempo per fidarsi. Giusto? Prima<br />

domanda? Poi si fidano, a un certo punto? Se si com'è che nell'intimità diventano rigide? E' perchè sono troppo<br />

esigenti e rimangono deluse? Hanno una idea della intimità molto diversa da quella maschile? Nell'assedio si<br />

affidano o cosa? Melinda Cavoli che bella questa discussione....<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 23.10.55<br />

No era un "the end". Franco è la seconda sera che mi molli quando la discussione si fa calda. SI, non sei un<br />

2...il 2 adesso comincia appena a scaldarsi....questo è proprio da 4.....io mi dispiaccio ma proprio non riesco a<br />

inseguire queste cose...per me sono incomprensibili e sono, parlo sempre per me, un modo di abbandonare per<br />

non essere abbandonati. Franco, buona notte! Melinda<br />

R: Donne Cinque di Franco Incandela del 13/09/<strong>2005</strong> 23.33.37<br />

Marina mi sa che la metti troppo seria questa cosa: "abbandonare per non essere abbandonati" ci sta come il<br />

cavolo a merenda. Eppure sei abbastanza ironica anche tu.... E poi mi sembra che ciò che scrivo ti sia<br />

incomprendibile, forse mi capisco solo io? Non me lo sono mai domandato e non voglio domandarmelo. A volte<br />

mi chiedi delle cose che non posso sapere, dovrei essere uno psicoterapeuta ed avere avuto in analisi qualche


5. Forse è il tuo temperamento che devo imparare a conoscere..... va bene per il lucano..... Ciao Franco<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 13/09/<strong>2005</strong> 23.44.17<br />

Maurizio, ripensando a quella frase sulla donna Cinque da te citata, ci può essere un'altra soluzione. Se<br />

all'autore/autrice dell'articolo era stato detto che per "integrarsi"(????????) una Cinque doveva prendere la<br />

direttività e l'aggressività istintuale (dal latino ad gredior=andare verso) dell'Otto e che doveva esprimere<br />

questo nei rapporti con le persone, il gioco è fatto. Melindina, non ti preoccupare, nessuno potrebbe mai<br />

pensare che sei un tipo Cinque, la tua esteriore irruenza, talvolta, può ricordare una Otto, ma tu, come<br />

Carmen, non vuoi "possedere" l'altro, perché per te è più importante "conquistare il cuore". Per dare un'idea<br />

della difficoltà che può avere un Cinque con l'intimità, vi racconto l'esperienza raccontata da una donna ad un<br />

gruppo. Si parlava di momenti di difficoltà psicologica e questa donna disse che, per lei, il momento più<br />

drammatico della sua vita era stato quello della gestazione. Sentiva di voler bene alla sua bambina, ma l'idea<br />

che un'altra persona fosse tanto a contatto con lei la faceva impazzire. Visse il parto come una specie di<br />

liberazione, la fine di un incubo, ed, ovviamente, riuscì a non farsi venire la montata lattea per evitare di dover<br />

subire un contatto prolungato e sentire nuovamente risucchiata.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 14/09/<strong>2005</strong> 9.46.18<br />

Antonio. Si è così. Il possesso per se stesso e l'odio sono cose da me non conosciute. Il cuore è certamente<br />

territorio di conquista sia verso l'altro che da parte dell'altro verso di me. Rimango comunque interssata a<br />

capire come sono fatti gli altri, sempre. Melinda<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 14/09/<strong>2005</strong> 11.43.14<br />

Cara Melinda, innanzitutto grazie per le risate di ieri sera, avevo bisogno di scaricare un po' di tensione e mi hai<br />

aiutata anche se non te l'ho detto a voce. Non credo di avere un'ala 5...non nel senso che intendi tu, quando le<br />

discussioni si fanno"calde" io mi ci butto di testa e questo francamente non mi fa somigliare ad una "riccetta di<br />

mare"...per quanto riguarda l'intimita' nisba anche li, sicuramente ho bisogno di fidarmi delle persone ma a me<br />

succede il contrario che alle donne 5...mi fido del mio istinto, sento a naso se posso fidarmi di qualcuno, e poi<br />

via via che procede la conoscenza magari metto qui e la' qualche minetta per vedere come reagisce la persona,<br />

spesso non si accorge di essere "testata" e so che questo puo' avere un sapore manipolatorio, ma quello che<br />

credo e' che la fiducia non sia una croce da caricare sulle spalle di qualcuno, che da quel momento in poi non<br />

puo' e non deve deluderci, credo che la fiducia vera si basi sulla conoscenza profonda dell'altro e sulla<br />

consapevolezza di cio' che gli altri possono o non possono offrirci, l'incoerenza tra cio' che affermano e cio' che<br />

fanno mi dice che forse e' il caso di rallentare....le cadute di stima ci sono, ovviamente, ma deve accadere<br />

qualcosa di veramente grave, che lede quei principi fondamentali che sono alla base per me dei rapporti<br />

affettivi e sociali. Qualche volta forse faccio la donna 5 quando provo rabbia, perche' prima sbotto, e poi mi<br />

chiudo a riccio, ma credo sia troppo poco per provare un senso di affinita' con l'analitico comportamento dei<br />

miei "vicini di ala".<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 21.46.09<br />

Caro Antonio, anche così non mi convince, però (al di là delle altre 8 tipologie descritte con lo stesso tenore)<br />

L'integrazione prevederebbe, infatti, che sia logico che una donna 8 salti addosso ai maschi. Ma a me risultano<br />

piuttosto controllanti in fase iniziale. Piuttosto sono altre le tipologie che saltano addosso,credo.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 21.52.52<br />

Anche qui attenti a quei due...ok vado a lavorare a maglia!!! Comunque mi interessa, finalmente degli esperti<br />

parlano della concorrenza!!! Melinda<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 16/09/<strong>2005</strong> 17.03.13<br />

Maurizio io di amiche Otto ne ho avute diverse...ed erano Locuste del sesso, credimi, a parole calmine calmine<br />

ma di fatto non lasciavano nemmeno le ossa!!! Urgh! Sirenella.<br />

R: Donne Cinque di Claudio Garibaldi del 16/09/<strong>2005</strong> 18.26.32<br />

...in questo contesto, visto che si parlava di pesci, potremmo dire che le tue amiche non lasciavano nemmeno<br />

le lische.... Però queste Otto.... Io comunque, anche se è un discorso personale e che non c'entra, professo la<br />

mia "passione" per le 5.... che non so se mi salteranno addosso, ma sono di una onestà emozionale a prova di<br />

fuoco...almeno nella mia esperienza.....<br />

R: Donne Cinque di Eleonora Grillo del 17/09/<strong>2005</strong> 18.37.45<br />

Ehi...ehi...ehi! Calma!!! Dal momento che sono una donna 5, vorrei dire anche la mia. Innanzi tutto vorrei<br />

chiarire che la seduttività ha milioni di sfumature, come voi certamente sapete, quindi, si può sedurre qualcuno


pur- grazie a Dio - senza saltargli addosso. E' errato - secondo me - affermare (come fa la rivista) che la donna<br />

5 è una grande conquistatrice per nulla seduttiva. La donna 5 è seduttiva quanto le altre donne, solo che ha un<br />

suo modo di sedurre. Non salta addosso a nessuno. Seduce con l'intelligenza e la gentilezza, la prontezza di<br />

spirito e l'ironia, il senso dell'humor. E scusate se è poco! Qualcuno di voi ha scritto che la donna 5 ha bisogno<br />

di molto tempo prima di sentirsi coinvolta: è vero. La fiducia si sviluppa con la conoscenza dell'altro e, quindi,<br />

necessariamente, i tempi per poter amare si dilatano. Passando al discorso sul sesso, e sforzandomi di superare<br />

le mie resistenze a condividere argomenti così intimi e personali, voglio aggiungere che mi è sempre piaciuta<br />

molto questa modalità di comunicazione. I problemi nascono solo quando non mi fido più del mio partner o<br />

quando non sono innamorata, allora sì che posso addirittura dimenticare che nella vita esiste anche la<br />

sessualità! Per quanto riguarda ciò che dice il filosofo Emil Cioran, dovrei leggere il libro per farmi un'idea di ciò<br />

che realmente intende dire. Solo che è da molto tempo che non leggo libri sulle donne scritti da uomini e non<br />

intendo ricominciare adesso. Un uomo non può sentire come sente una donna nè una donna sentire come un<br />

uomo. Comunque, in risposta alle provocazioni del filosofo, tra qualche giorno mi riservo di inviarvi uno scritto<br />

di qualcuno che vede le cose da un altro punto di vista. Anzi, se volete, vi consiglio di comprare il libro: "La<br />

macchina biologica umana"- edizioni Crisalide - Autore: E.J. Gold. E andate a leggere il capitolo 15 che si<br />

intitola: "Portare la donna alla vita". Un caro saluto a tutti. A risentirci. Eleonora<br />

R: Donne Cinque di Claudio Garibaldi del 17/09/<strong>2005</strong> 18.41.56<br />

grazie per l'indicazione del libro, e confermo che intelligenza e senso sottile dell'humor della donna 5 possono<br />

essere anche più stimolanti che il saltare addosso... ovviamente per me... Claudio<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 18/09/<strong>2005</strong> 11.16.46<br />

Cara Grilletta, anche se con quei cinque/sei mesi necessari ad un tipo Cinque per elaborare uno stimolo, vedo<br />

che hai finalmente preso carta e penna (o mouse e tastiera?? vedi tu). Concordo, ovviamente, che un uomo<br />

non può sentire come una donna nè che una donna possa sentire come un uomo, ma debbo precisare che il<br />

testo di Cioran non riguardava ssolutamente il tema femminilità/mascolinità, ma quello del significato<br />

dell'esistenza. Cioran è idolatrato da molti miei amici Cinque che me ne avevano raccomandato vivamente la<br />

lettura. Effettivamente è una visione dell'esistenza lucidissima ed ogni parola è un concetto, ma...che fatica<br />

un'esistenza così dubbiosa sul significato di se stessa! Personalmente restai profondamente colpito (per un<br />

giovane Quattro il tema, o meglio, l'idea della sofferenza è sempre attraente) dalla seguente frase che scrisse<br />

quando aveva ventuno anni. "L'aspetto più singolare di coloro che soffrono è la convinzione dell'assolutezza del<br />

proprio dolore, che fa credere loro di detenerne il monopolio. Ho l'impressione di essere il solo a soffrire e di<br />

essere il solo ad averne il diritto, ho l'impressione di avere concentrata in me tutta la sofferenza del mondo, e<br />

questo benché mi renda conto che esistano sofferenze ancora più atroci....L'esistenza era poi necessaria? Il<br />

fatto di essere ha un motivo? O l'esistenza ha solo una ragione immanente? L'essere è solo essere? Perchè non<br />

ammettere un trionfo finale del non essere, perchè non ammettere che l'esistenza va verso il nulla e l'essere<br />

verso il non essere?". Quelle domande erano le stesse domande che, in forma più confusa, mi ponevo io e,<br />

forse, sono state lo stimolo più intenso che mi ha condotto alla ricerca.<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 18/09/<strong>2005</strong> 11.39.04<br />

Ho separato le risposte per rendere più evidente la mia posizione riguardo il tema della seduttività nelle donne<br />

Cinque. Premesso che dissento nel modo più totale su quello che aveva scritto il giornale (probabilmente, però,<br />

si trattava di un errore o di un ammiccamento stupido della redattrice/redattore) sulle donne Cinque, io<br />

intendevo sottolineare, ancora una volta, la stupidità di una teoria che suggerisce che, per integrarsi<br />

(??????????????????) un Cinque debba comportarsi come un Otto. Nel dibattito che avevo citato all'inizio di<br />

questo thread sul forum dell'ENEAGRAMA 2001, molte donne Cinque hanno riferito che, all'opposto, trovano<br />

estremamente sgradevole anche un lieve contatto fisico, prima che una solida relazione di fiducia e<br />

comprensione si sia instaurata. Paradossalmente, però, nell'unico, interessantissimo, test in forma anonima<br />

fatto sui comportamenti sessuali dei tipi, nessuna donna Cinque riferì di avere problemi di anorgosmia/frigidità.<br />

Ecco il paradosso delle Polarità del Cinque, il desiderio è forte (Certezza), ma l'idea che sarà difficilissimo<br />

soddisfarlo, li spinge facilmente a rinunciare (Sfiducia).<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 19/09/<strong>2005</strong> 22.21.52<br />

Cara Sirenella, è vero, lo so. Le donne 8 sono sessualmente molto aggressive. Ma all'inizio studiano molto la<br />

situazione (in questo senso dicevo che sono controllanti) Una volta, poi, inquadrata la situazione partono e non<br />

si fermano più. Però, però... E se fossero di ala 9, spesso di sottotipo di conservazione o stabilità?. Allora è un<br />

po' diverso. Il controllo può diventare così necessario che il soggetto in questione risulta molto restio a fare le<br />

prime mosse (salvo sbranarti subito dopo!) E poi alcune donne 8 sono anche un po' fanfarone. Dicono dicono<br />

ma poi...in fin dei conti. Non fidarti troppo di quello che ti dicono le tue amiche 8.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 19/09/<strong>2005</strong> 22.41.25<br />

Cara Sirenella, le donne 4 non so come sono sessualmente e non te lo chiedo ma come donne mi piacciono<br />

molto. E' certamente riferito a te ma anche ad alcune altre donne che credo lo siano. Non credo di avere


amiche 8......da come se ne parla non credo di poterle tanto incontrare, abbiamo modi di sentire molto<br />

diversi... Sirenella, non ti leggo più, ci sei? Melinda<br />

R: Donne Cinque di Maura Amelia Bonanno del 27/09/<strong>2005</strong> 13.57.35<br />

Con un po' di ritardo anche io desidero dire la mia in quanto donna cinque. Mi associo in tutto ad Eleonora che<br />

ringrazio per la sua precisione nel descriversi. Lo mostro a pochi, ma vivo grandi amori e grandi sofferenze.<br />

Dimostro il mio amore con la pazienza, l'ascolto, la comprensione, il supporto, dando all'altro la sicurezza che ci<br />

sono, fedelmente nel tempo, anche se sembro sparire quando i miei interessi mi portano lontano fisicamente.<br />

Posso essere molto seduttiva e molto femminile, con lo sguardo, il sorriso, i movimenti. Sono tendenzialmente<br />

"diesel", ci metto un po' ad ammettere di essere totalmente coivolta. Senza consapevolezza la lotta contro il<br />

desiderio potrebbe non avere fine...il senso di incapacità di essere viva può diventare estrema chiusura e quello<br />

stato di paralisi e apnea tra desiderio e fuga può portare a momenti molto difficili sia per chi lo vive sia per chi<br />

gli sta accando ed aspetta...aspetta... Non sono particolarmente cenestesica come attitudine, mi fa bene avere<br />

affianco qualcuno che mi ricorda le carezze e gli abbracci...e quando mi sento fiduciosa e presente nel mio<br />

corpo, può uscirne un bel circo. E non devo diventare un otto perché ciò accada, ma senza la presenza e<br />

l'energia del punto otto, non succede niente. Anche se credo che otto e cinque siano gli unici due tipi che<br />

possono separare il sesso dal sentimento, almeno ad un certo livello, quando qualcuno mi piace e mi attrae<br />

(rarissimo) è perché sento che c'è un qualcosa che va oltre la nostra fisicità, che la connessione non è solo di<br />

cuore o nelle nostre menti e allora con questa persona posso avere anche un rapporto molto fisico e molto<br />

intenso. Non gli salto addosso, comunque. Riguardo al significato esistenziale dell'amore...è l'amore per Dio<br />

quello che mi interessa. Essere al servizio dell'amore divino è lo scopo del mio essere e per tutta la vita ho<br />

ritenuto che per esso le relazioni personali dovessero essere sacrificate. Come se le due cose fossero separate.<br />

Per tanti anni ho ritenuto le relazioni un impedimento alla crescita. Ora so che non è così, ma essere totalmente<br />

impegnata in una relazione rimane la cosa più difficile. Comunque, cosciente che l'esistenza è solo una delle<br />

proprietà del reale, oggetto di esperienza sensibile e pertanto contingente e deperibile.<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 22.34.38<br />

Ehm, mi ripresento. Sono Maurizio (antò la mia password non va! e come la cambio?) Ecco, appena rientro nel<br />

forum, subito un argomento che mi intriga! L'amore per Dio e l'amore per un essere umano. Il primo non<br />

deperibile e il secondo sì. Tuttavia, tuttavia...C'è il tantra. Il quale insegna l'amore divino non duale come<br />

ottenibile solo tramite l'amore per l'essere umano. Come la mettiamo? In Occidente questo lato è stato<br />

interamente dimenticato dai primi secoli dopo Cristo, ma in India esiste ancora, anche se non so quanto vitale e<br />

autentico. Come la vedi cara maura?<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 23.16.16<br />

Caro Maurizio/Mizar, veramente non c'è bisogno di andare fino a Tilopa...basta rileggere con occhi non ottusi la<br />

tradizione cristiana. Massimo il Confessore un gigante del pensiero incredibilmente poco apprezzato, nonostante<br />

il fatto che sia ritenuto santo da tutte le chiese cristiane, lo dice in modo bellissimo: "La via breve verso Cristo è<br />

l'amore per tutti i tuoi fratelli". Ho ricambiato la tua password confermando quella attuale. Nel caso in cui non<br />

riesci ad entrare, ma mi sembra strano, fammi sapere e la cambieremo di nuovo.<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.29.55<br />

Antò! La password viene rifiutata, nulla da fare! Entro come utente ospite. S.Massimo il Confessore era,<br />

appunto, santo. Cioè non dice nulla di diverso rispetto a un parroco di quartiere: "la via breve è l'amore per<br />

tutti i tuoi fratelli" Direi che l'ultimo vagito del tantrismo nel cristianesimo furono gli eretici priscilliani e sono<br />

finiti male, poi buio pesto e puro dualismo. Invece la cosa che mi interessava era legata a come vede una<br />

donna di oggi (5 per di più) questa dicotomia fra amore divino e quello umano (ammesso che sia una dicotomia<br />

per lei) e come giudica (se lo giudica) il tantrismo. Please, mi interessa.<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 23.49.44<br />

Certo che questo fatto della password è strano perché poi riesci sempre ad entrare come Maurizio. Vuoi che te<br />

la cambio radicalmente? Fammi sapere. Riguardo Massimo il Confessore il punto è che lui lo diceva in un epoca<br />

in cui il disgusto per il corpo umano, residuo dell'accoppiata stoicismo-neo platonismo, era totale e Massimo lo<br />

diceva non solo in relazione all'aspetto "ecumenico", ma anche in relazione ai rapporti di tutti i giorni fra esseri<br />

umani ed è cosa non da poco. Per giungere all'<strong>Enneagramma</strong>, ti ricordo che Ichazo, riprendendo il concetto<br />

della dualità taoista, teorizzava che nell'essere umano esistono due "poli", quello sessuale e quello spirituale e<br />

che l'energia vitale poteva essere utilmente "passata" dall'uno all'altro. Questa la teoria, in pratica poi....<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.50.57<br />

QUesta teoria mi interessa molto. DOve la posso approfondire?<br />

R: Donne Cinque di maurizio cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.56.06


Entro come maurizio perchè, se mi ricordo, cambio Utente Ospite in Maurizio Cusani, altrimenti ciccia! Chapeau<br />

a S. Massimo! ma il tantrismo è altra cosa. E i priscilliani c'erano già. Sull'infedele e vampiresco Ichazo hai<br />

perfettamente ragione: la pratica è altra cosa. Ma la pratica autentica del tantrismo, in India, da qualche parte,<br />

c'è ancora. Ma Maura che dice?<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 28/09/<strong>2005</strong> 13.25.36<br />

Maurizio scusa, non e' che lo faccia di proposito ma rispondo ultimamente sopratutto a te, perche' scrivi cose<br />

che un tantino mi fanno saltare dalla sedia....e questo mi stimola a molte riflessioni, quindi prendila bene e non<br />

male se ti chiamo sempre in causa. L'amore per Dio e l'amore per l'uomo...il primo, non deperibile? Che intendi<br />

dire? Che la Fede e' eterna nel cuore di un uomo?? Io non credo proprio, e il vangelo e' la perfetta<br />

testimonianza di quanto la Fede sia altalenante, di quanto spesso le persone rinneghino e dimentichino, perche'<br />

a volte avere fede significa fare i conti con qualcosa che ci sconvolge nel profondo. Pietro, Tommaso e tutti i<br />

discepoli, dubitavano continuamente di Cristo e lui li rimproverava spesso per questo. Nonostante Egli li avesse<br />

resi capaci di fare gli stessi "prodigi"!! Quando Pietro vuole raggiungere Cristo che cammina sulle acque per<br />

esempio...dapprima ci riesce e poi...colto da incredulita' e dubbi affonda e Cristo deve afferrarlo con la mano<br />

per non farlo affogare...e lo rimprovera. Del resto...fin dall'antico testamento Dio disse a Mose' che gli uomini<br />

dovevano trattare gli altri, come avrebbero trattato se stessi, e nel Levitico e nei Numeri questo precetto e'<br />

ripetuto infinite volte, anche quando si parla dell'accoglienza agli stranieri. Perche' voi foste schiavi, liberati, e<br />

non dovrete mai trattare altri uomini come foste trattati voi! E Cristo? Che dice non arriverete a Dio se non<br />

attraverso me, che sono umano (reso uomo per voi)....io sono la Via, la Verita' e la Vita. E cosa dire poi delle<br />

sue parole, quando ci dice che non v'e' amore piu' grande di un amico che dona la vita per un'altro amico?<br />

Insomma....io non sono cosi' convinta che solo il buddismo abbia avuto la prerogativa di lasciar passare l'amore<br />

tra gli uomini come strumento per amare anche Dio...del resto, che senso ha amare Dio se poi non si e' capaci<br />

di amare le persone attorno a noi? Amate i vostri nemici, perche' non v'e' alcun merito ad amare coloro che gia'<br />

vi amano. Di spunti nel vangelo ce ne sono davvero quanti nev uoi, al diavolo poi l'inquisizione e il potere<br />

bigotto di un certo cattolicesimo oppressivo. Ma che sia un amore non deperibile, quello per Dio...ho i miei<br />

dubbi, a meno che non si tratti di una fede "zattera" alla quale ci si aggrappa disperatamente per non doversi<br />

spiegare nulla, e non doversi assumere la responsabilita' delle nostre scelte. Tutto e' destino allora, tutto e'<br />

deciso da Dio, per buona pace del libero arbitrio....ci sono dolori che ci allontanano dalla fede, ci sono dolori che<br />

ci avvicinano a Dio. Ci sono amori che ci fanno sentire abbandonati e soli, ogni esperienza puo' essere motivo di<br />

scoperta o di perdita a seconda di come la viviamo....e se Cristo sulla croce chiama il Padre e chiede, perche' mi<br />

hai abbandonato?...non pensi che possa accadere continuamente anche a noi? Aspetto golosamente tue<br />

riflessioni, se ti va....<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 15.00.19<br />

Okkei. Io voglio stare in prima fila. Pizza margherita, voglio la coca con la cannuccia e tanto, tanto ghiaccio.<br />

Cuscini comodi, blocco per appunti con pennarello per scrivere all'insù! Questo confronto fantastico non me lo<br />

perdo per nessuna ragione, a costo di prendere tanti caffè per rimanere sveglia!!! Soprattutto perchè mi<br />

interessa davvero molto. SO che siete entrambi stra preparati e competenti e quindi credo che le competenze a<br />

confronto sano con le modalità tipiche del vostro ennea tipo darà gioia, interesse e soddisfazione a tutti. Vi va?<br />

Melinda<br />

R: Donne Cinque di Maura Amelia Bonanno del 28/09/<strong>2005</strong> 17.33.38<br />

Maurizio, ti rispondo come la vivo io. L'amore divino e l'amore umano sono separati solo nella personalità. Oltre<br />

la personalità, sento che siamo tutti e tutto la stessa cosa e quindi la dicotomia non esiste più. La personalità e'<br />

deperibile e con essa l'amore provato a quel livello. Risvegliarsi per me significa non essere identificati con la<br />

personalità e quindi non essere identificati con la parte di realtà deperibile. Significa certo avere una personalità<br />

ed essere sempre più in contato con il divino. Qui la dicotomia non esiste. Nella mia esperienza sono partita con<br />

la convinzione che se amavo un essere umano mi perdevo Dio, uno stava in basso e l'altro in alto, sentivo che<br />

stonava da qualche parte, ma nella pratica era la separazione. Poi negli anni ho cominciato a percepire che non<br />

vi e' separazione. Poi che veniamo tutti dalla stessa origine, Dio. Poi che siamo fatti della stessa cosa, il divino.<br />

Poi che siamo tutti la stessa cosa, Dio. E adesso che siamo tutti divini a servizio del divino. E a questo punto<br />

anche se vivo la sensazione di separazione e dicotomia data dalla personalità, quella che mi fa dire "Dio perche'<br />

mi hai abbandonata?" so che e' una parte del mio essere deperibile a provarla e posso accettarlo. Rimane un<br />

punto fondamentale della fissazione del tipo in cui mi riconosco, il cinque, l'attitudine a raccontarmi che non ho<br />

tempo per gli umani, perche' sono impegnata con Dio. Ed e' un allenamento quotidiano e costante ricordarmi<br />

chi sono, accettare e soprattutto (data la cinquedine) celebrare la mia umanità. Il Tantra e' secondo me uno dei<br />

tanti metodi per arrivare alla consapevoleza del tutto divino, in questo caso passando attraverso la<br />

consapevolezza della divinità del corpo. Non sono un'esperta a riguardo, ho sperimentato solamente qualcosa<br />

del tantrismo kashmiro e di quello indiano del nord ovest qundo sono stata là e probailmente non era qualcosa<br />

di "originale". Spero di averti risposto...se scriverai altre cose, non potro' risponderti per almeno una settimana<br />

perche' sto per partire per un ritiro...puoi sorridere se vuoi :-) Maura<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 18.46.44


Melinda, Ichazo faceva fare due distinti seminari, ovviamente coperti da rigido copyright e non divulgabili, ai<br />

suoi allievi sull'argomento Polo Spirituale/Polo Sessuale. Mau/Mizar, non per contraddirti, ma i priscilliani erano i<br />

più fieri fra coloro che ritenevano il corpo, il sesso, ed i rapporti fra esseri umani, erano una cosa corrotta che<br />

doveva essere "ridotta od eliminata" se si voleva procedere sul cammino mistico. Una loro frase famosa,<br />

ricavata dallo gnosticismo manicheo, affermava che "gli specchi e la copula sono ignobili perchè moltiplicano<br />

l'immagine dell'uomo". Dove lo vedi un loro atteggiamento simile a ciò che è predicato da Tilopa o Naropa nel<br />

tantrismo? Inoltre, Ichazo non era vampiresco nè infedele sotto questo aspetto, in quanto ha rigorosamente<br />

affermato (ed anche dimostrato, come puoi leggere in Letter to the Transpersonal Comunity) che il suo<br />

insegnamento non ha niente a che vedere col sufismo, perchè ispirato, in massima parte, dalla tradizione<br />

filosofica stoica e da quella "ariana" degli Advaita-Vedanta.<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 28/09/<strong>2005</strong> 20.49.20<br />

si ma scusate...al di la dei sufi ai quali faccio tanto di cappello....voi cosa pensate? Sentite questo dualismo?<br />

Non lo sentite? Pensate che il Cristianesimo sia solo proprieta' di interpretazione dei Cattolici o c'e' qualche<br />

speranza di estrapolare valore puro al di la' di tutto, al di la anche della mania di punire e castigare tutto e<br />

tutti? Sorry ma sono curiosa....<br />

R: Donne Cinque di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 21.51.47<br />

Sirenella, l'amore per Dio, in certe tradizioni non cristiane, è totalizzante e cancella ogni altra forma di amore<br />

per qualsiasi "creatura" che non sia Lui. Questo è il senso delle parole di Maurizio e di Maura. Siamo in un'ottica<br />

che nel cristianesimo è stata osata solo da alcuni mistici, come Meister Echard, che affermavano che bisognava<br />

diventare Cristo. Un'ottica nella quale la ricerca della creatura ha un solo obiettivo:annullarsi in Dio. Questo non<br />

significa che il mondo non esiste più, ma solo che non ha più alcun valore per il cercatore.<br />

R: Donne Cinque di luce del 28/09/<strong>2005</strong> 22.20.30<br />

qualche tempo fa ho letto un libro: i nove volti di Dio. proponeva una lettura dell'enneagramma attraverso i<br />

volti di Dio e enneatipo indicando anche il peccato radicale non in un'ottica di "qualcosa da punire" ma come<br />

strada essenziale per la trasformazione. per esempio per il 4 (sono di parte...) l'invidia come peccato radicale e<br />

l'unione con Dio e il mondo per ritrovare l'essenza. il valore puro al di là di tutto .... viviamo in un tempo senza<br />

punti di riferimento ed è un grande pericolo per vivere..completamente. il valore puro io credo sia nella<br />

"persona". rispetto,comprensione, empatia...e sono valori che non possono essere insegnati perchè devono<br />

essere vissuti. indicando, giudicando ci si nasconde dietro ciò che giudichiamo...se riconosco il mio valore...nel<br />

senso sostanziale mi apro al valore dell'altro e mi completo...penso che il peccato radicale ( preferisco<br />

passione), quello da punire, sia in realtà un concetto negativo che richiede un completamento positivo. e questo<br />

completamento positivo credo sia la responsabilità. Myracela<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 22.40.06<br />

Non riesco a vivere dio come qualcosa che sta non collegato all'uomo. Non riesco a tenere separati i due<br />

argomenti. Mi è impossibile accettare e ritenere perseguibile la rottura dell'essere umano tra dio e l'uomo. Dio è<br />

nell'uomo. L'uomo è un piccolo specchio di dio. L'amore è uno dei mezzi di conoscenza, esperienza, collante e<br />

perseguimento del valore di dio. Si chiami, dio, maometto o buddha. Personalmente apprezzo il lato del<br />

buddhismo che riporta il contatto di questo dio dentro l'uomo e lo mette in relazine con gli altri e col mondo.<br />

Attravero la buddhità dio è nei mille specchi/buddha che si traformano nell'uomo stesso. Tenere dio lontano dal<br />

cuore, per me, è una eresia. Ma c'è chi lo fa e ne trova giovamento! Non io! Melinda<br />

R: Donne Cinque di luce del 28/09/<strong>2005</strong> 22.46.41<br />

ciò che rende speciale l'enneagramma è a mio parere l'essere il simbolo di quell'unità che caratterizza da secoli<br />

il pensiero di ogni religione.l'unione degli enneatipi...quei tratti tra loro congiunti. il valore della reciprocità nella<br />

passione e nella integrazione. il valore di Dio è l'uomo e l'uomo dà valore a dio con la sua vita e le sue scelte.<br />

questo è ciò in cui credo.<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 22.49.21<br />

E' un avisione interessante. Certamente condivido il fatto che chi entra dentro l'enneagramma, ognuno a suo<br />

modo, ha una visione religiosa o filosofica decisamente intensa<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 29/09/<strong>2005</strong> 12.14.19<br />

Io vorrei usare una metafora, che qualcuno parlando con me della trasformazione di Dio dal vecchio al nuovo<br />

testamento ha usato per farmi capire qualcosa che condivido appieno, nella sua interpretazione. Dio e' una<br />

sorta di "vasaio" e noi i "vasi" da lui creati a suo piacimento, non e' facolta' del vaso chiedere al vasaio<br />

"perche'" ma esso deve sottostare alla volonta' creativa del suo produttore. Questo atteggiamento e'<br />

fortemente percepito nell'antico testamento, in cui spesso Dio e' punitivo nei confronti di un mondo di "vasi"


che sono troppo lontani dall'idea di cio' che Lui avrebbe voluto, li cancella,li distrugge, ricomincia daccapo. Nel<br />

secondo testamento, ossia attraverso l'avvento di Cristo e la sua resurrezione, cambia qualcosa di profondo e<br />

radicale nel rapporto tra Dio e uomo, tra Dio e l'uomo, e non viceversa. Il vasaio, ama cosi' profondamente le<br />

sue creature, da decidere di farsi "vaso" egli stesso, esperire il dolore, la persecuzione e la morte, per liberarci e<br />

comprenderci appieno. Offrendo alle sue creature la speranza della resurrezione sconfiggendo appunto, il<br />

demone piu' potente, la morte, attraverso il ritorno alla vita di Cristo. Non v'e' alcun male che sara' fatto a voi,<br />

che io non abbia provato sul mio corpo e portato con me sulla croce. Il vaso rimane tale, cio' che cambia e'<br />

l'atteggiamento, la scelta del vasaio, che ci comunica non piu' punizione e distruzione ma<br />

comprensione,misericordia, amore, perdono, speranza e resurrezione. Rimane pero' il fatto che, Dio e'<br />

unita'...e' un'entita a se stante, e noi le sue creature. Per poterci offrire la liberta' di scegliere ha dovuto fare un<br />

passo indietro, ha dovuto lasciare ai suoi figli quelle "ali" di cui parlavo in un altro post...non piu' un vasaio che<br />

possiede i suoi vasi e non deve spiegazioni delle sue ragioni, ma un vasaio che si affianca al destino delle sue<br />

creature, che ci offre uno strumento, una strada per giungere a Lui attraverso Cristo...che fa suo il nostro<br />

dolore e ci lascia liberi. Una scelta che ci parla di un cambiamento avvenuto in Lui. Dubito che amare Dio<br />

annullando la nostra umanita' sia cio' che Egli desidera da noi. Amare gli uomini rispettando i Suoi<br />

insegnamenti, scegliendo la via difficile del bene piuttosto che quella seducente e facile del male. Ma Dio e' Dio,<br />

non e' un uomo. Lui non ha mai detto di esserlo. Forse e' per questo che l'incontro, la rivelazione della reale<br />

esistenza di Dio quale entita' provoca negli uomini sconvolgimento e paura. Vorrei citare giusto due esempi, che<br />

sono testimonianza chiarissima dello sgomento e della lotta "contro" Dio nel momento della rivelazione, e sono<br />

gli esempi di Giacobbe e Mose'. Entrambi, uomini comunissimi e non "speciali" rispetto ad altri, rifiutano e si<br />

oppongono a Dio, che li sceglie, gli chiedono perche' io?? e non dicono meno male che ha scelto me!! Sono<br />

costretti a lottare tutta la notte contro di Lui. Dio scende per ucciderli...ed e' impatto potente leggere questa<br />

testimonianza perche' non e' affatto vero che nel momento in cui Dio si mostra ci si sente eletti e beati. La<br />

nostra mente non e' fatta per una rivelazione cosi' enorme e sconvolgente. Giacobbe portera' il segno fisico di<br />

quella lotta estenuante, la sua gamba restera' offesa per tutta la vita. Cio' che sappiamo quindi, almeno per<br />

quanto ci viene narrato, e' che Dio e' davvero un'entita' esistente e differente tanto quanto spaventosa e'<br />

questa consapevolezza nell'animo di chi ne viene a conoscenza con prove dirette. Non vi e', concludendo,<br />

unicita' tra noi e Dio, ma unicita' tra Dio e noi, perche' e' stata una Sua scelta. Spero di essere riuscita a<br />

spiegare in qualche modo quello che provo, anche se haime' non e' affatto semplice...<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 14.41.06<br />

Ho resistito tutti questi anni senza leggere tutta sta mappazza e mò arrivi tu.......cavoli finalmente ho trovato la<br />

strada per la redenzione!!! E per di più riesci persino a integrare i commenti al testo. Ma chi sei una<br />

scribacchina toscana? Melinda<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 29/09/<strong>2005</strong> 14.53.42<br />

Ma perche', solo i toscani sanno scrivere??? ppprrrrr redimere te...ma nemmeno se il padreterno me le spezza<br />

entrambe le gambe!! ehehehehe bacio...<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 16.14.36<br />

Lo so è impossibile redimermi! Ormai sono persa per sempre.....Un senso di libertà mai provato.....tutti si<br />

aspettano il peggio! Eppure tutti continuano a dirmi che guardarmi e sentire la bontà fatta persona è un attimo<br />

inscindibile...... L'altro giorno me lo ha detto persino una signora che incontro la mattina mentre mi reco al<br />

lavoro...io ero tutta commossa e l'ho raccontato al nostro direttor esnaitario col quale condivido l'ufficio .....e lui<br />

mi h arisposto: occhio al portafoglio! Te capì? (in milanese: hai capito?). Ma fate il verbale dopo il vostro<br />

weekend? ahahahahahahahahha Melinda<br />

R: Donne Cinque di Sirenella del 30/09/<strong>2005</strong> 11.14.08<br />

Maurizio, Maurizio....aveva ragione Marina haime'...ti sei defilato!<br />

R: Donne Cinque di Marina Mele del 30/09/<strong>2005</strong> 14.29.39<br />

Non cambiare discorso Sirenella. Antonio ma come fai con tutto questo parentado? Ma mangiate pure?<br />

Antonio........sei sicuto di farcela? Lo so che sei un mago ma lunedì, please, dacci notizie e tieni qualcosa per il<br />

nord!!! Claudio, per quando torni organizziamo qualcosa? Ma quando parti e quando torni??? Melinda<br />

R: Donne Cinque di Eleonora Grillo del 30/09/<strong>2005</strong> 23.28.10<br />

Caro Antonio, vorrei tornare su ciò che scrivi di Cioran e sul differente modo col quale i due sessi vivono la<br />

sofferenza, o meglio ancora, sul "che cosa ne fanno" di questa sofferenza. Premetto che di Cioran non ne so<br />

niente e che le cose scritte da te sono poche (per un 5 doc), dalle quali trarre davvero delle personali<br />

conclusioni; comunque, l'invito è troppo allettante (slurp...) per farmi scappare l'accasione. Riguardo agli<br />

interrogativi sull'esistenza, l'essere e il non essere ecc., dico semplicemente che sono stati il leit-motiv della mia<br />

esistenza e che "cerco" da quando ho iniziato a pensare. Avevo solo 14 anni quando decisi che la religione


cattolica non faceva più per me perchè liquidava sempre le mie domande con: "mistero della fede". Io avevo<br />

bisogno di capire, capire la vita e il perchè della mia esistenza. Ero convinta che un giorno la scienza avrebbe<br />

dimostrato l'esistenza di Dio. Oggi, la fisica quantistica sta dimostrando chiaramente cose che i mistici orientali<br />

dicono da millenni. Forse Dio non lo vedremo mai, evvabbè! lasciamolo un piccolo mistero! Tutta l'ansia della<br />

ricerca, chiaramente, nasce dalla sofferenza. Ehi, voi appartenenti a tutti gli enneatipi! Dite la verità! A scuola,<br />

non era, forse, Leopardi il poeta più amato?! E perchè? Perchè sentivamo nostra tutta quella sofferenza, persino<br />

quella della formica schiacciata da una scarpa nel giardino. E senti che la tua sofferenza è quella più grande di<br />

tutte. Mi duole ammetterlo, ma dovetti fare un grande sforzo, ad un certo punto della mia vita, accettare che la<br />

sofferenza della mia amica per un paio di scarpe che non poteva comprarsi fosse equivalente alla mia che<br />

cercavo l'Assoluto! Ancora oggi, nel profondo, non sono convinta di ciò ma mi basta guardare la mia amica per<br />

dirmi: "vabbè, non è il motivo ma l'intensità soggettiva della sofferenza che è uguale". Perchè dico questo?<br />

Perchè voglio smentire ciò che dice Cioran sul fatto che le donne non riescono a dare un senso universale alla<br />

loro sofferenza. Oggi sento profondamente la sofferenza di tutti gli esseri senzienti (come dicono i buddisti<br />

tibetani), e per questo cerco di darmi da fare per alleviare un po' di sofferenza a qualcuno, soprattutto agli<br />

animali (deboli tra i deboli). So che è una goccia in un oceano ma per anni questo pensiero non mi ha fatto<br />

agire. Anche se è solo una goccia, è già più di niente. A parte la mia esperienza, ci sono storie di donne famose<br />

che dimostrano esattamente il contrario di ciò che scrive Cioran. Madre Teresa di Calcutta non è forse una<br />

donna che proprio perchè ha conosciuto la sofferenza (e qui parliamo sempre di sofferenza personale), ha<br />

saputo riconoscere la stessa sofferenza in tutte quelle deboli creature delle quali si è presa cura? Non è questo<br />

dare universalità alla propria sofferenza? Non significa farsi penetrare dall'universale? Buonanotte, mio<br />

Capitano!<br />

R: Donne Cinque di Maurizio Cusani del 02/10/<strong>2005</strong> 11.52.27<br />

Mamma mia quante cose da dire!!!!! Maura, grazie. Ho capito e sono pienamente d'accordo. Per Sirenella: la<br />

metterei così: l'uomo evolve dall'erectus al sapiens. Evolve in tutto. Nei rapporti sociali (la schiavitù oggi è<br />

aborrita), nella tecnologia ecc. Con alti e bassi (forse questo è un momento di bassa, ma evolve) Peraltro<br />

l'uomo è ancora in evoluzione. Fra 10 milioni di anni ce ne accorgeremo. Quindi evolve anche la sua concezione<br />

di Dio. Che, in quanto tale, non è mai pienamente definibile. Prima ci sono gli spiriti. Poi c'è il Dio unico nel<br />

cielo. Poi Dio è dentro di noi. Poi non c'è più dualismo. (a proposito Eleonora, oltre a Madre Teresa c'è Rabiaa<br />

fra i sufi, Tsyogel nell'ambito tibetano e tutto il tantrismo tradizionale femminile). Significa non che pensi ma<br />

che SAI che è così. Il mio maestro mandel dice che è indimostrabile l'amore. Tu puoi vedere gli effetti<br />

dell'amore ma non puoi dimostare l'amore. Eppure tu SAI quando sei innamorato. Lo stesso con Dio. Le<br />

religioni sono burocrazie, la fede è qualcosa che è dentro di te. Tu SAI. Se non sai puoi cercare ma nessuno ti<br />

può dimostrare niente. Antonio ha perfettamente ragione quando dice che solo Mastro Eckart è giunto a queste<br />

concezioni nel mondo cristiano. Ma anche il cardinale cattolico Nicolò Cusano fu molto vicino a queste<br />

concezioni (il Dio nascosto), aggiungerei. Il che è più canonico. Dei priscilliani sappiamo ciò che ci raccontano i<br />

vincitori. Proprio perchè il corpo era totalmente corrotto, si doveva vivere fino in fondo questa corruzione. Cioè<br />

corrompersi fino in fondo. Così la pensavano alcuni di questa setta. E' la classica visione parziale di chi non<br />

conoscendo interpreta secondo la propria visione del mondo o i propri fini. In realtà il tantrismo esisteva in<br />

occidente prima che fosse stato fatto completamente fuori. Su Ichazo si può dire di tutto e di più. E' stato<br />

ambiguo in più occasioni. Io riferisco ciò che mi hanno consegnato ( e l'ho scritto su Riza Scienze monografia<br />

del novembre 2001) I nomi dei sufi che gli hanno spiegato l'ennea sono scritti. E, come già ho detto, tuttavia,<br />

non ho prove. Poi si sa che i sufi bevvero quel vino prima che la vigna fu piantata. E quindi... Ma come l'ennea<br />

derivi dal Vedanta o dagli stoici, se è ancora vivo o lucido, proprio il nostro, ce lo dovrebbe spiegare.<br />

(vampiresco e infedele era una presa in giro visto che tanto si è detto male del 6 che anch'io, da 6, me la<br />

prendo con un 6 come Ichazo).<br />

R: Donne Cinque di Eleonora Grillo del 02/10/<strong>2005</strong> 19.04.06<br />

Grazie per aver indicato altre donne che smentiscono la tesi di Cioran.<br />

Risposta alla Grilletta<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Grilletta diletta, perché dovrei sentirmi offeso da quello che scrive Gould e reagire con stizza? Lui descrive un<br />

modello di comportamento, mica una verità universale. La mia idea è che storicamente il maschio prima ha<br />

invidiato la femmina (per i centomila anni in cui non ha capito che ruolo aveva nella riproduzione), poi ha<br />

provato risentimento perché lui non poteva rimanere accanto al focolare come avrebbe voluto, ed infine ha<br />

voluto sancire la sua pseudo superiorità rispetto alla donna (in particolare rispetto alla propria madre), fingendo<br />

di disprezzarla e negando il suo bisogno di contatto che è del tutto naturale, con leggi e condotte sociali che<br />

hanno reso "regola" quello che, invece, è la naturale dinamica della vita. Io non ho mai fatto così, ed allora, ti<br />

chiedo:in che modo quelle parole dovrebbero interessarmi? Grazie per il "primo amore" di un tuo precedente<br />

messaggio, ma credo che tu possa darmi atto di averti sempre spinto a non fermarti solo a quello che ti poteva<br />

dare l'<strong>Enneagramma</strong>. Saluti affettuosi. Il Capitano<br />

R: Risposta alla Grilletta di Claudio Garibaldi del 01/10/<strong>2005</strong> 0.01.56


Mi associo, quel tipo d'uomo a cui facevate accenno mi è totalmente estraneo, mi sembra un marziano. Ma<br />

dove li avete incontrati così? O sarebbe meglio dire, ma perchè, eventualmente, ve li siete cercati così? Claudio<br />

R: Risposta alla Grilletta di Eleonora Grillo del 01/10/<strong>2005</strong> 0.15.42<br />

Oh, Capitano! Mio Capitano! la risposta potrebbe essere questa (anche se fino a questo momento non ci avevo<br />

pensato): io non sono mai stata come Cioran dipinge le donne. Perchè avrebbe dovuto interessarmi ciò che<br />

pensa il filosofo di noi femminucce?:) Per quanto riguarda il "primo amore", possibile che ai 4 devo sempre<br />

specificare che sto scherzando? Tu rimani sempre l'amore attuale ed anche se sperimento altre esperienze,<br />

l'enneagramma ha un posto particolare nel mio cuore e tu rimani "er meio". Anzi, proprio in questi giorni sto<br />

pensando di organizzare una conferenza nella mia scuola. Che ne dici? Si potrà fare? Ti voglio tanto bene.<br />

R: Risposta alla Grilletta di Antonio Barbato del 01/10/<strong>2005</strong> 0.20.49<br />

Che è un'ottima cosa, ma sei in grado benissimo di tenerla tu, eppoi non mi mettere in imbarazzo che<br />

l'influenza del Cinque, in questi casi, si fa sentire forte. Con il solito affetto. Antonio<br />

R: Risposta alla Grilletta di Eleonora Grillo del 01/10/<strong>2005</strong> 0.28.37<br />

Due su due! il 100/%. Carissimi, non potete immaginare la gioia sentendovi parlare così! Immaginavo che<br />

esistessero uomini diversi ma sentirvi dire che per voi quel tipo descritto vi sembra un marziano, è proprio il<br />

massimo, più di quello che mi aspettavo. Però. hai ragione, caro Claudio. La domanda è proprio quella che poni:<br />

"perchè ci cerchiamo uomini così?". E' da qui che deve partire il lavoro su noi stesse. Fino a quando ci<br />

accontentiamo di uomini patologici siamo noi stesse a non essere sane. Ragazze, riflettiamo davvero<br />

e...lavoriamo!<br />

R: Risposta alla Grilletta di Eleonora Grillo del 01/10/<strong>2005</strong> 0.37.28<br />

Obbedisco, mio Capitano!<br />

Che cosa è un 2 senza passione?<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Che cosa fa un ennea tipo 2 quando rimane a secco di passione e seppur innamorato, non è riamato con<br />

passione? COme può dirottare le proprie forze e le proprie energie? E cosa ne fa della propria prorompente<br />

sessualità? Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.25.52<br />

magari potrebbe anche imparare a rimanere ogni tanto anche da solo? Non è così terribile......<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.27.25<br />

Claudio, non mi provocare. Il 2 non è capace di stare da solo.......però cerca di imparare...ma non è la sua<br />

vita....il 2 ama amare ed essre riamato..altrimenti si ammala.......<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.31.36<br />

Mi domando che passione sia, se è principalmente una incapacità di stare da soli. Più che passione, mi sembra<br />

un bisogno infantile. Ma non voglio assolutamente provocarti. Chiedi ad altri, in generale, senza pregiudizi o<br />

schematizzazioni, che idea hanno del Due, almeno sotto questo punto di vista. Ovviamente stiamo sempre<br />

parlando di aspetti base della personalità, e non poi dell'essenza spirituale della persona.... Ora torno a<br />

concentrarmi.... buonanotte, claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.35.09<br />

Caro Claudio 4 dove cavolo vai che abbiamo appena cominciato a parlare? Il fatto di provare passioni non ha a<br />

che vedere con la solitudine. Anzi e appunto il 2 per eprimere la propria passione ha bisogno dell'altro...se no<br />

che fa?Certo poi c'è la passione per l'arte, per la scrittura...e tante altre cose....non scappare, prometto di non<br />

arrabbiarmi e di non graffiare.....però anche tu. ok? Claudioooooooooooooodove ti sei rintanato?<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.40.13<br />

mmh, i 2 sessuali (interpersonali) saranno anche monogami, ma saltano addosso alla gente più degli 8!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.45.05


Non saltano addosso alla "gente" ma alle persone che amano.....e uno alla volta!!!.....invidiosi!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.49.08<br />

No. Se i livelli sono bassi anche a più persone contemporaneamente. Naturalmente si può sempre essere<br />

invidiosi.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.50.46<br />

Cioè riescono a gestire più relazioni interpersonali a livelli bassi?.....e come si comportano???<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.56.41<br />

Fanno credere a tutti di essere innamorate e indispensabili. Ne ricavano grandi gratificazioni, finchè dura.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.59.46<br />

Ma come può durare così? La gente mica è scema.....o si?<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.00.11<br />

Lo è, lo è!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.01.02<br />

Scusa, mi è sfuggitro un passaggio sottile....fanno credere a tutti? Cioè a più persone<br />

contemporaneamente?...Scusa esiste una scuola dove si impara quest'arte?...per la durata poi integro il mio 3<br />

nel 6 e vado a mille!!! ahahahahahahahah<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.03.27<br />

Eh! C'è chi nasce già "imparato"! Ma scusa, pensa a Casanova!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.06.08<br />

si....passione e fissazione e totem come droga pe ril fine necessario....non mi piace questo 2.......è privo di<br />

fantasia, in realtà mentre, secondo me i 2 hanno fantasia da vendere.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.09.49<br />

Casanova era un 2. Che fosse ricco o povero di fantasia, non so, dipende da cosa intendi per fantasia.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.26.49<br />

FAntasia: mancanza di ripetitività, creazione di variabili secondo gli interlocutori, capacità di adattamento e non<br />

adeguamento con proposte .......capacità di improvvisazione...libertà ..... E secondo te che significato ha?<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 9.20.16<br />

Claudio..... cosa ne pensi di tutto quello che abbiamo scritto? Claudioooooooooooooooo, sveglia!!! Sono le 9,15<br />

sarai già alla quinta sigaretta...come stai? Ma perchè sparisci così? Io ci rimango male! Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 22/09/<strong>2005</strong> 12.38.29<br />

Marina, non è che sparisco... come ti dissi a suo tempo ho tanto da studiare x le conferenze, soprattutto la<br />

sera, e non posso dedicare molto al forum... Cosa ne penso?... un senso di sconforto... quando parli di<br />

"creazioni di variabili in base agli interlocutori", se da una parte ammiro la tua plasticità ed intuito, dall'altra mi<br />

si rizzano i capelli in testa, perchè fiuto poca autenticità in questo automatismo... Saper che una persona può<br />

essere in tanti modi diversi vuol dire non poterla conoscere mai veramente... certo, lei si può anche divertire...<br />

ed anche chi le sta accanto.... a meno che non abbia esigenze di conoscenza reciproca "autentica".... Ma<br />

sembra che la dinamica sia quello di mettersi un vestito, ed indossarlo tanto finchè non diventa liso... poi via...<br />

un altro/a.... Che dirti... sarebbe un discorso lungo... mi fanno sempre un pò sospettare le esibizioni di passioni,<br />

di "io amo", "sono molto amata", ecc. C'è una sottovalutazione di altri aspetti della vita. Ma questo discorso lo<br />

riferisco al Due... non a te personalmente.... temo un pò le tue reazioni di aggressività, e poi, come dici tu,<br />

siamo invidiosi.... Molto interessante invece il discorso sulla psicosomatica. Io stesso, a novembre, andrò a<br />

Roma a parlare con un omeopata, e tante altre cose, con il quale cercheremo di capire la base biotipologica<br />

dell'enneatipo (di cui parla anche Naranjo), cioè mesoblastismo, ectomorfismo ecc... così come si può vedere


nella grafia. Devo leggere meglio il vs. interessante scambio con Maurizio. Mi sembra che lui inviti qualcun altro<br />

a provare il contrario di quello che dice in base però a riferimenti scientifici. Però, Maurizio, tu non espliciti quali<br />

sono stati i tuoi protocolli di riferimento scientifici per dire quello che dici... anche se, ovviamente, rispetto il tuo<br />

essere medico, e quindi non sono in grado di valutare con cognizione di causa... comunque il territorio è da<br />

esplorare.... Buona giornata... per oggi non potrò più entrare nel forum Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 22/09/<strong>2005</strong> 12.46.10<br />

Non penso che Franco si sia offeso.... i piloti hanno le pal....! Non saremo certo noi a scalfirlo.... Sarà in cabina<br />

a volare, chissà a quali quote.... e poi è bello sapere che c'è chi mangia pesce, chi prova passioni stravolgenti al<br />

di là dell'umano.... , chi ama senza sosta ed è riamato incondizionatamente.... da un senso di vitalità al<br />

forum...... Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 14.40.39<br />

...io penso che per intrattenere tante relazioni contemporaneamente ce ne voglia eccome di fantasia!! Bisogna<br />

inventare scuse per giustificare assenze ingiustificabili, tenere vivo l'interesse dei partner facendo attenzione a<br />

non sbagliare nome, non confondere i regali di Natale, insomma ahahahahha meli'...quello che dice Maurizio e<br />

anche Claudio e' abbastanza vero,naturalmente a seconda del sottotipo e del grado di integrazione alcuni<br />

comportamenti possono essere piu' o meno esasperati, ma io penso che restare un po' da soli sia un'ottima<br />

terapia per i Due, che solo cosi' sono costretti ad entrare in contatto con se stessi, volersi piu' bene, non cedere<br />

alla tentazione di salvare tutti a tutti i costi, e vivere in maniera piu' equilibrata un rapporto, che magari nasce<br />

da amore vero e non da amore indotto dal bisogno di non essere soli..non credi?<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 15.43.32<br />

Assolutamente si. Attenzione a non scambiare gli arogkmenti con le persone. Io non sono capace di tenere più<br />

di una relazione di amore. Sono nata monogama. Ho solo affermato che credo che per chi ritiene importante<br />

vivere la passione sia importante esprimerla e, anzichè vivere una solitudine sciatta e spenta, sempre per chi sa<br />

vivere grandi passioni, sia meglio vivere quello che la vita ti offre, l'importante è essere onesti e autentici e non<br />

ipocriti ...parlavo poi di passione e non di amore. Contestavo quello che diceva Claudio (e non Claudio come<br />

persona) e ho visto che anche Maurizio ha ripreso il concetto, sul fatto che i 4 siano fedeli.....potrei fornire una<br />

lista di 4 infedeli (sia chiaro non miei dirette controparti) che, sulla scorta del bisogno del VERO amore<br />

autentico.....sono sempre infedeli e ti abbandonano!!! Una vera nevrosi, talvolta, quella dei 4.............salvo poi<br />

fare marcia indietro................ Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 15.56.24<br />

Per quello che posso dirti io, ho la sensazione chei 4 diventinoinfedeli quando la relazione produce un profondo<br />

senso di insoddisfazione, che peri4 e'un veleno mortale come sai. Allora per poter bilanciare cio' che manca si<br />

convincono di amare qualcun altro, fuggendo con lui o lei, oppure portando avanti quella relazione finche' le<br />

cose a casa non si sistemano. Io sono monogama, non homai tradito, ma se devo essere del tutto sincera nelle<br />

mie fantasie, quando le cose andavano malissimo, desideravo poter incontrare qualcun altro....per cui era forse<br />

una monogamia prodotta dall'impossibilita' di conoscere qualcuno li per li. Sono monogama per principio, ma so<br />

che a volte certe cose, possono capitare a tutti...<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 16.06.33<br />

Per quello che vedo e sento in giro, a tanti e....occhio a quelli conservativi......demoniaci nelle loro devianze,<br />

assolutamente infedeli nel midollo!!! Ciao, devo andare ma tu scrivi così stasera ti rispondo.... Okkei pelato va<br />

bene! Anche se preferisco i cappelloni e brizzolati, magari!!!!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 16.18.17<br />

Tornando ai 4: è così. Ho vissuto 5 anni al limite. Tutto sempre al limite., la creatività, la passione, la vivacità, il<br />

sesso, tutto sempre al 100%.........la cucina, l'ordine o il disordine, la lentezza o la velocità, tutto sempre al<br />

limite.............salvo non essere lui al 100% perchè poi mi adatto e rispondo ma....poi esigo e pretendo...e<br />

allora? Allora ecco le lamentele, i push and pull, e la grande avversaria: l'insoddisfazione..... ma non sono<br />

caduta nella trappola. Avevo già una buona stima di me e ho combatutto sui miei dirittti, sulla tolleranza e poi<br />

sulle fughe emotive e quelle intellettuali.........ma anche li non sono caduta nella trappola.......e sono stata<br />

abbandonata (ma a Natale nel rispondere a uno deti tanti 10 sms al giorno che mi manda gli dirò:<br />

GRAZIE..finalmente, forse, libera). Ma aveva un'ala 5 grande come un grattacielo......e il silenzio è diventato,<br />

alla fine, la sua stessa tomba!!! Come ti trovi con questa spiegazione? Qui di uomini 4 ne abbiamo almeno tre e<br />

due hanno dichiarato un aforte ala 5, cosa pensano di questo, possono aiutarmi un pò a capire e magari<br />

elaborare ancora meglio questo dolore e questa rabbia? . Vorrei aggiungere che in 5 anni io sono stata fedele e<br />

dinamica.....lui...non lo so ma è scappato molto in fretta per cercare le immediate soddisfazioni<br />

mancanti............. Melinda


R: Che cosa è un 2 senza passione? di valentina del 23/09/<strong>2005</strong> 14.21.08<br />

un due, se e' un due, non rimane senza passione. posso fare una domanda a melinda? ma chi sarebbe questo<br />

due? mi sembra di capire che tu non ti riconosca in questo ennatipo.nomalmente se il due e' innamorato e ha<br />

ancora una relazione in corso che non appaga la sua passione rimane fedele. ma non puo' durare tutto molto a<br />

lungo.se pero' e' innamorato ma il partner e' gia' altrove, dopo un periodo di lutto,individuale, incomincia a<br />

sentire il bisogno di esprimere la sua passione e il bisogno di amore e di amare e si guarda intorno. ovviamente<br />

la sua non e' una caccia mirata, ma tesa e soddisfare il suo bisogno ormai impellente e incontenibile.non so<br />

scindere la manifestazione della passione del due con l'espressione e la ricerca di amore, non vive una passione<br />

fine a se stessa il due.e' logico pensare che esistono livelli anche piu'superficiali di ricerca di amore, ma sempre<br />

di questo si tratta.come impegnare le proprie forze? concentrandosi in tutte le passioni che il due vive in altri<br />

aspetti della vita, e credetemi ne vale davvero la pena. il bisogno affettivo del due puo' essere compensato in<br />

altri modi.....ognuno ha il proprio, ma non so perche' dico spesso a me stessa che due + due....fa sempre<br />

due....baci a presto<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 16.02.37<br />

Attenzione a non scambiare gli argomenti con le persone. Un conto poi è parlare di se e un conto è parlare<br />

dell'argomento proposto ma hai ragione tu. Talvolta partiamo con un argomento proposto e poi si mischia un pò<br />

del proprio personale con il parlare dell'argomento e, in effetti, non è così facile capire....infatti anch'io a volte<br />

non capisco bene. Ti abbraccio Valentina, rimani qui e parlaci di te..sei molto simpatica e gradevolmente<br />

impertinente...ma bada bene è un complimento. Riempi bene la scena e trainaci un pò...se te la senti! Un<br />

abbraccio. Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 23/09/<strong>2005</strong> 16.45.20<br />

Mel non ho ben capito che vuoi dire....in che senso non scambiare le persone con gli argomenti? In realta'<br />

rileggendo il post daccapo...fin dai primi msg scritti, mi sono fatta anche io la stessa domanda, perche' dai per<br />

scontato che un Due rimanga senza passione? Da cosa lo deduci? insomma da cosa nasce questa tua domanda?<br />

Per quanto riguarda la risposta di Vale...effettivamente c'e' da dire che noi pensiamo sempre e solo alla<br />

passione dei sensi, ma ci sono anche tanti altri modi per manifestare le proprie energie e incanalarle....l'arte, la<br />

musica, gli hobby, il lavoro....quindi in che modo nasce la tua domanda? Cosa esattamente volevi capire?<br />

Bacioni...<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 22.15.12<br />

Una mia collega naturopata che si è riconosciuta nel 2 afferma di aver perso la forza della propria passione e di<br />

provare odio, rancore, bisogno di vendetta perchè, nonostante tutto quello che ha fatto per figli e marito lei non<br />

riceve alcun riconoscimentoe gratificazione. Effettivamente ha una pelle, un sorriso e uno sguardo molto tirati.<br />

Mi chiedo e vi chiedo allora, cosa diventa un 2 in una situazione così e come si può aiutare e come si può<br />

autoaiutare quando si sente così incredibilmente scarico e inaridito? Tra l'altro la vedo domani..... Cioè lei ha<br />

peso fiducia nelle sue caratteristiche primarie.......hai voglia a lavorare sui talenti...credo ci voglia ben altro ma<br />

domando qui al forum...cosa succede a un 2 che sta così? Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 24/09/<strong>2005</strong> 12.06.53<br />

forse dovrebbe ricordare a se stessa che l'amore non si baratta, e che dare puo' essere bello anche senza<br />

pretendere qualcosa in cambio, perche' altrimenti diventa scambio "mercenario" io do qualcosa a te e tu da<br />

quel momento in poi devi l'anima a me? Claudio diceva bene, forse restare soli, imparare a non pretendere<br />

qualcosa dagli altri, guardarsi dentro, e accettare i doni d'amore altrui cosi' come loro decidono di offrirli<br />

potrebbe essere un primo passo verso una liberta' interiore.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 24/09/<strong>2005</strong> 14.04.12<br />

solo un'osservazione...ma la rabbia, l'odio, il rancore, il bisogno di vendetta non sono essi stessi passioni?<br />

(espresse cosi', magari perche' se lei e' un Due scivola verso atteggiamenti da Otto, in caso di grande<br />

stress)...besitos.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 25/09/<strong>2005</strong> 18.24.38<br />

Meli, se rileggi l'articolo sulle Polarità Interiori, vedrai che io affermo che una spinta estrema ed insopprimibile<br />

del Due è quella di ricercare l'Intimità. Questo è il vero significato del termine "passione" per un Due. Ho<br />

conosciuto uomini Due che seducevano compulsivamente donne che poi abbandonavano dopo la conquista,<br />

donne Due che sentivano necessità di riassicurarsi della loro "importanza" mediante la seduttività sugli uomini,<br />

Due che si ritiravano in una specie di solitudine esistenziale per timore di essere ferite o imprigionate, ma tutti<br />

sentivano, in modo quasi insopportabile, la necessità di avere la vicinanza di un altro essere umano. La tua<br />

amica è sotto stress e tende ad avere comportamenti da vittima, perchè si sta rendendo conto di non essere<br />

stata "considerata", ma non ha perso nulla di quelle che tu chiami "caratteristiche primarie". Il primo passo che


si dovrebbe fare, per aiutarla, è proprio quello di farle vedere che sta continuando a danzare il solito vecchio<br />

ballo, ma che finge di fare passi diversi. Sirenella,accettare i doni che gli altri gli fanno così come sono?? E la<br />

Superbia, poi, che fine farebbe??<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 25/09/<strong>2005</strong> 18.42.24<br />

Insomma...alzi la mano chi prima o poi non è stato conquistato da un Due, in vari modi, nei sentimenti, nel<br />

lavoro, nelle amicizie.... si è sentito portato al settimo cielo, per poi pagarne dei prezzi un pò alti? Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di valentina magamaghina del 25/09/<strong>2005</strong> 21.44.29<br />

caro claudio, e' dalla prima volta che ti leggo che mi e'venuta spontanea una domanda ..ho esitato perche' il<br />

tema e' delicato, ma ,visto che si parla di due , rimaniamo in argomento...non vorrei sembrarti indelicata o<br />

indiscreta , ma mi sembra di capire e ora ne ho la certezza, che qualche due nella vita deve averti creato dei<br />

problemi o dispiceri. io sono solo all'inizio del mio cammino e vorrei chiederti in quale modo, magari senza<br />

scendere nel personale se non vuoi, un due lo ha fatto.la mia non e' una semplice curiosita', ma vorrei capire<br />

fino a dove questo enneatipo puo' spingersi nel creare danni....ho avuto una storia di molti anni con un<br />

quattro,(tu sei un 4 vero?) ...e vorrei capire.....un abbraccio delicato, non seduttivo, valentina<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 25/09/<strong>2005</strong> 22.23.28<br />

Cara Valentina, ovviamente parlo per esperienze personali, direi, in proporzione molte con i 2 rispetto ad altri<br />

enneatipi. E' quello che conosco meglio esperinzialmente. E non solo a livello di relazioni sentimentali, ma<br />

anche di lavoro e di amicizia. Quindi il "personale" in quanto tale può essere estremamente soggettivo. Io<br />

ritengo di aver ricevuto del male "reale" dai 2 che ho conosciuto nella mia vita, nel senso che, personalmente,<br />

non so se perchè sono un 4 o perchè sono io, mi apro molto facilmente, dò molto valore alla "confidenza" che<br />

ritengo cosa sacra, e che considero in generale la condizione essenziale per entrare in qualsiasi rapporto. Devo<br />

dire che su questo piano sono sempre stato, ora un pò meno, molto ingenuo, molto fiducioso. Non mi ricordo in<br />

vita mia, e non sono un ragazzino, di aver compiuto un voltafaccia di qualsiasi tipo. Sono rimasto fedele alle<br />

persone ed alle situazioni fino in fondo. Non ho mai affermato una cosa e poi il giorno dopo il contrario (cosa<br />

molto normale per un 2). Penso che non sia un caso che vi sia un collegamento fra Due e Quattro, ed anche se<br />

Antonio, giustamente, dà meno peso alle direzioni di integrazione e disintegrazione, io ritengo comunque che<br />

capiti molto facilmente che i due enneatipi possano intendersi dal punto di vista emozionale. La differenza è che<br />

è molto più facile che un 4 vada al 2, (dipendenza, gentilezza, disponibilità) piuttosto che un 2 vada al 4<br />

(autocritica, umiltà). Soprattutto mi ha sempre sorpreso del 2 la quasi totale mancanza di auto-critica<br />

(altrimenti che orgoglio sarebbe), la prepotenza nascosta dietro le buone maniere, e soprattutto l'avere quello<br />

che gli autori chiamano "molteplicità degli ego". Una faccia diversa per ogni persona differente. Certo, tutto<br />

questo non avviene in cattiva fede, anzi è anche un talento, ma ti posso garantire che per un 4 medio questa<br />

caratteristica è la totale negazione del senso di esclusività e di intimità, e nel tempo diventa una vera tortura.<br />

Non sai mai con chi hai a che fare. Per il 2 (ovviamente quelli che ho conosciuto io), l'onestà emozionale è un<br />

optional. Per il 4 no, è essenziale e naturale. Ma per il 2 è normale, non ne vede il lato ombra di questa<br />

caratteristica, non ne vede la superficialità (almeno agli occhi di un 4). Allora, ti domanderai, dove sta il male....<br />

Sta nel fatto che il 2 entra nella tua fiducia, nelle tue confidenze, nella tua intimità in un modo davvero abile...<br />

(e il 4, poverino, spesso ha molto bisogno), ma essendo questo una specie di automatismo e mancando di<br />

autocritica, non ne rispetta il valore che può avere per l'altro. E' come se volesse dimostrare a se stesso di<br />

"potere" fare tutto, ottenere tutto, ma poi nega se stesso all'altro nel modo più raffinato, cioè non facendosi<br />

conoscere veramente per quello che è... Ora però mi fermo, perchè dovrei scrivere a lungo... e tu come 2 mi<br />

stai invitando a troppa confidenza. Molto altro avrei da dire. In ogni caso, questa è la mia esperienza. Continuo<br />

a ritenere che i 2 siano pieni di talenti e di qualità.... so che anche loro sono nel loro percorso di crescita...<br />

Spero di trovare un 2 umile prima o poi nella mia vita (l'umiltà sarebbe la loro virtù). Puoi pure abbracciarmi<br />

con delicatezza, in quanto alla seduttività, devo dirti che, nella vita reale, non appena fiuto in giro un 2, cerco di<br />

allontanarmi il più possibile. E parlo davvero sul serio. Non prendere le mie parole personalmente ovviamente.<br />

Un abbraccio anche a te Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 25/09/<strong>2005</strong> 22.36.22<br />

Come dice Naranjo, "I Due credono che in nome dell'amore tutto sia permesso". Quello che loro chiamano<br />

amore, perchè sono spesso convinti di essere l'amore incarnato. Non so su quale libro lessi che persino la<br />

pedofilia potrebbe essere giustificata da un Due in nome dell'amore per i bambini..... E' l'autocritica, che si<br />

traduce in coscienza, che può difettare. Ma questo vale per ogni enneatipo, con percorsi diversi.... Ciao<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di valentina magamaghina del 26/09/<strong>2005</strong> 16.20.52<br />

ho letto con molta attenzione tutto quanto hai detto sui due e te ne sono grata...mi piacerebbe scusarmi con te<br />

per tutto cio' che le persone come me ti hanno provocato (se no che due sarei???) ma so che questo non e'<br />

possibile.e' invece possibile per me evitare di comportarmi nei modi da te descritti e magari salvare qualcuno<br />

da una catastrofe interiore, prima di essere radiata da tutti gli ambienti sociali. ovviamente mi prendo un po' in<br />

giro per il modo in cui mi esprimo, ma se non sbaglio i quattro sono un po' drammatici e tu non me ne vorrai....


il fatto che al fiutar del due tu scappi a gambe levate un po' mi dispiace...non xche' tu lo faccia oggi con me, ma<br />

perche' il rifiuto (e tu lo sai bene) per un due e' devastante.... comunque non c'e' pericolo visto che il forum e'<br />

un luogo virtuale. non ti nascondo che si e' concretizzata nella mia mente l'immagine fotografica di un incontro<br />

di gruppo con te che corri per tutta la sala nel tentativo di sfuggirmi e che io, punita ingiustamente da un<br />

pregiudizio, ti corra dietro come il gatto alle prese col topo....pensaci solo un istante...io mi sono piegata dal<br />

ridere....quasi quasi cambio enneatipo....ovviamente scherzo, cordialmente valentina<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 16.46.06<br />

Ma Valentina, perchè dovresti scusarti? tu cosa c'entri con le mie esperienze? Poi il mio discorso non voleva<br />

essere un atto di accusa vittimistico verso qualcun altro... c'ero anch'io in quelle situazioni... Il gioco lì si<br />

svolgeva tra "io ho tanti bisogni da soddisfare" e dall'altra parte "Io sono capace, voglio, desidero, ho il potere<br />

di soddisfare tutti i tuoi bisogni, perchè io non ne ho... Ho solo tanto amore da dare". Non è che scappo<br />

letteralmente... ma ormai capisco subito quando una persona ha la tripla, quadrupla faccia... quando mi sorride<br />

tanto, soprattutto quando mi sento immediatamente, troppo rapidamente, compreso e letto dentro... allora da<br />

una parte mi sento catturato come una lucciola dalla lampada fosforescente... poi mi guardo dentro... guardo<br />

colui/colei che si avvicina con così tanto pathos ed immediata e bruciante disponibilità, e poi semplicemente<br />

invece di tuffarmi nella voluttuosa danza con costei/costui (sicuramente un 2 ai miei occhi... lo si capisce anche<br />

dalla facilità che ha di immediato contatto fisico, magari una carezza, uno sfiormaneto gentile...), e mi prendo<br />

un pò di tempo di riflessione. E mi dico che conosco il miraggio.... e che devo imparare a soddisfare i miei<br />

bisogni da solo, o comunque che il 2 fa maggiori promesse di quelle che poi riesce a mantenere (anche queste<br />

parole non solo mie). C'è un autore noto, David Daniels, che nel suo libro dice che uno dei modi per aiutare un<br />

2 è quello di non cadere intrappolati nella loro proiezione dell'immagine seduttiva, ma occorre cercare di<br />

osservarli, e di rapportarsi al loro vero Sè (se si riesce a vedere), e non a questa immagine di "abbondanza".<br />

Essere inseguito in una sala convegni da una donna è un'esperienza che non mi è mai capitata, ma vedi... da<br />

buon 2 proponi subito qualcosa di fantasioso ed eccitante... ed aihmè... potrei cascarci ancora, come il topo con<br />

il formaggio.... Ovviamente scherzo anch'io Cordialissimi saluti Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 26/09/<strong>2005</strong> 17.15.12<br />

giusto per metterci un pizzico di pepe...perche' e' troppo divertente questa cosa....ti consiglierei di infilare dei<br />

pattini Claudio, se Vale passa come Strega mi sa che il giro della stanza se lo fa a cavallo di una scopa!<br />

Comunque adesso che ci penso...a me non e' mai capitato di essere sedotta da un Due...so' invidiosa!!!!!<br />

ehehehehehe baci!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 17.53.46<br />

Sì. e il bello e che se lei mi invitasse a fare un giro sulla scopa, io ci salirei anche, per poi ritrovarmi sotto<br />

incantesimo in un antro oscuro pieno di pozioni magiche che mi farebbe sorbire da solo.... e lei sarebbe di<br />

nuovo a svolazzare in giro..... ma anche i 4 hanno i loro poteri ehh.... Lancio un appello, se vi è qualche 2<br />

maschio sul forum per fare provare ebbrezza di seduzione.... abbracci Claudio Quando leggevo topolino ricordo<br />

che la maga del Vesuvio si chiamava Amalia.....<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 26/09/<strong>2005</strong> 18.00.42<br />

Caro Ostrichetto si chiamava Amelia, non Amalia, anche se capisco che, parlando di donne Due, la forma<br />

verbale "ammalia" è particolarmente adeguata. Per evitare di farle svolazzare via, in ogni caso, è necessario<br />

predisporre, come nel mito, una rete d'oro.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 18.46.42<br />

Sì, è vero, ricordo... Amelia, la strega che ammalia. Parla un pò di questo mito, mi interessa.... Auguri per tutto<br />

caro Antonio Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 26/09/<strong>2005</strong> 20.54.54<br />

Beh, è un mito greco abbastanza noto, narrato anche da Omero ed Ovidio, che io ho usato come metafora.<br />

Afrodite (Venere)sposata al più brutto degli dei, Efesto (Vulcano) intrattiene una relazione con Ares (Marte).<br />

Iperione (il Sole) li vede e lo riferisce ad Efesto che, da ottimo fabbro quali era, costruisce una rete d'oro<br />

composta di sottilissime, invisibile catene che avvolge attorno al suo letto nuziale. Quando i due amanti,<br />

convinti che lui sia lontano, si preparano a sollazzarsi, scatta la rete ed i due restano intrappolati. La metafora è<br />

che un Due va "intrappolato" con catene invisibili fatte di attenzione, cura e rifiuto insieme. Normalmente in<br />

questi casi tendono ad auto intrappolarsi, ma, se sono convinti che tu sia stato conquistato, perdono subito<br />

interesse in te, ed allora, se sono poco integrati, fuggono via.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 21.06.29<br />

Grazie Antonio, il trucco è di non far credere di essere stato conquistato, ma che fatica....... Trovo


psicologicamente interessante e plausibile l'abbinamento di "attenzione, cura e rifiuto insieme". Per quanto<br />

possa sembrare paradossale, penso proprio che dovrebbe "funzionare", nel caso non potessi scappare troppo<br />

lontano da un 2.... Ciao Claudio<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 26/09/<strong>2005</strong> 23.11.44<br />

Se applico il principio di reciprocità, debbo dire che i Quattro, però, fanno di tutto per far venire voglia ad un<br />

Due di avvicinarsi e poi scappare!! Le Carmen/Melinda non possono essere imprigionate: l'unica è non farle mai<br />

sentire del tutto indispensabili e non ritrarsi quando ti mordono per verificare se resterai lo stesso con loro.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 23.32.05<br />

mi sembra che la sintesi, saggia, è che è meglio che 2 e 4 siano amici.... il 4 non imprigiona, dà l'esclusività di<br />

sè e la pretende dall'altro. Se è immaturo certamente diventa soffocante, ma se integrato può regalare davvero<br />

un percorso profondo e duraturo di intimità e totale fedelta. Il 4 poi è sempre disponibile a ricominciare, e si<br />

mette molto in discussione. Il 2? si mette in discussione ogni tanto? Se vedo un reale ostacolo dell'integrazione<br />

fra i due tipi è la differenza di potenziale energetico. Il 2 si ricarica nel contatto, il 4 ha bisogno del contatto, ma<br />

anche di molti spazi di silenzio e di privacy. Il 2 ha molto timore della solitudine, non è capace di star solo. E poi<br />

perchè fai riferimento a Carmen/Melinda? Se non erro lei dice di non essere un 2....<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di magamaghina del 27/09/<strong>2005</strong> 0.05.15<br />

ma sti greci non si facevano i fatti loro?? e perche' afrodite dea bellissima si e' sposata con il piu' brutto degli<br />

dei???e poi marte si sa, ha sempre creato tensioni!!! attenzione, cura e rifiuto insieme.... mi sa che mi<br />

piacerebbe davvero...lo ammetto, ho bisogno delle attenzioni di un uomo e soprattutto che abbia cura di me e<br />

del mio amore. ma deve anche essere un po' sfuggente... mi deve dare sempre quella sensazione di tensione e<br />

desiderio che mi riporta a lui...perche' i due fanno venire voglia di avvicinarsi per poi scappare???<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 27/09/<strong>2005</strong> 12.23.03<br />

Claudio...io non credo si possa decidere piu' di tanto chi e' nostro amico e chi invece ci entra dritti nel<br />

cuore...forse sara' il mio modo di sentire ma quando mi innamoro io vengo colta alla sprovvista, e quello che<br />

sento non dipende dalla mia volonta'...come potrei quindi decidere razionalmente? pero' se conosci un bel Due<br />

moro e allegro fammelo sapere!!! eheheheheh<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Claudio Garibaldi del 27/09/<strong>2005</strong> 12.31.43<br />

Cara Sirenella, è vero quello che dici, ma quello che si può mettere in atto razionalmente è la capacità di<br />

distinguere i miraggi dalla realtà, che non vuol dire essere meno passionali o distaccati.... Ci può essere tanta<br />

tanta passione anche nel voler conoscere l'altro scevro da idealizzazioni. Attualmente non mi viene in mente<br />

nessun bel 2 moro... se per caso fosse biondo.... niente ehhh?<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 27/09/<strong>2005</strong> 13.09.19<br />

i biondi so' sciapitini....se ha l'aria di un Vichingo pero', potrei fare un'eccezione, vada anche se ha un carattere<br />

mooolto effervescente! Naturalmente quello che conta e' la bellezza interiore, pero' se mi si presenta qualcuno<br />

pieno di peli, con la canottiera rattoppata, gli occhiali a fondo di bottiglia e i denti che sembrano un<br />

cruciverba...posso scegliermelo come scendiletto???<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Massimo del 27/09/<strong>2005</strong> 15.38.53<br />

Salve a tutti, sono felice di fare la vostra conoscenza, mi chiamo massimo e sono un amico di sirenella e<br />

magamaghina. Mi sono identificato in un 4 con una forte ala 5 (mamma mia direte voi.... ancora un'altro) e<br />

volevo dire anch'io la mia su i 2. Ho avuto una storia con un 2 che è durata molti anni, alla luce della nuova<br />

presa di coscienza, grazie all'enneagramma, ho capito che in quel periodo ero sicuramente un 4 immaturo e ho<br />

sicuramente cercato di imprigionare (o soffocare) il 2 che mi stava accanto. Oggi mi rendo conto che la<br />

reazione di fuga del 2 era inevitabile visto il mio atteggiamento. Penso inoltre che come dice claudio i due<br />

possano essere dei buoni amici, ma penso altrettanto che se invece un 4 più maturo (magari aiutandosi dell'ala<br />

5, utilizzando un pò più di distacco per intenderci) riesca ad essere anche un pò sfuggente la cosa possa<br />

funzionare. Comunque la mia esperienza con un 2 è stata molto bella e importante e penso che se ne incrocerò<br />

un'altro nel mio cammino di vita mi lascerò sedurre nuovamente...... ma questa volta avrò qualche marcia in<br />

più rispetto al passato.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Sirenella del 27/09/<strong>2005</strong> 15.50.04<br />

Massimoooo!! Ma che piacerone leggerti!! A quanto pare sei riuscito a rubacchiare qualche minuto al lavoro, e<br />

partecipare alle nostre riflessioni!! Benvenuto allora, non sono proprio sicura che tu abbia un'ala 5 piu' forte di<br />

quella del 3, credo che le differenze sostanziali fra me e te, che ci conosciamo da tempo e molto bene, siano


sopratutto nell'appartenenza a due sottogruppi diversi...siccome pero' il Capitano non ci ha ancora "illuminati"<br />

su tale argomento, non ci resta da far altro che attendere pazientemente. Se continua cosi' manca solo il nostro<br />

amato Ernesto e il gruppo dei 4 moschettieri sara' al completo!! Un bacione forte forte.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di magamaghina del 27/09/<strong>2005</strong> 16.10.34<br />

ciao max fa piacere anche a me il tuo intervento...e il tuo parere sui due. io mi sento nella fase della presa di<br />

coscienza e talvolta mi deprimo un po' ma, cio' che hai detto dei due mi fa tanto piacere ...almeno fa bene alla<br />

salute non pensi??? baci<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 19.30.37<br />

Caro Ostrichetto, memore del sesto punto del decalogo sui possibili errori nell'uso dell'<strong>Enneagramma</strong>, non mi<br />

esprimo oltre sul tipo della nostra Melindina furens. Carmen, d'altra parte, è un personaggio molto a cavallo fra<br />

Due e Otto!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 19.53.42<br />

Massimo benvenuto fra di noi. Sei anche tu un Quattro/Cinque?? Va bene, vuol dire che aumenteranno i sospiri<br />

dolorosi.......<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Maurizio Cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.01.23<br />

Ehm, lo so, sono noioso, però... La vedo così: il mito di venere-efesto- marte. Efesto e Venere si sposano e<br />

costituiscono l'androgino alchemico, ma la bella venere (nella Bibbia Eva) cioè la parte sentimentale dell'essere<br />

umano che si fa attrarre dalle seduzioni del mondo (il brutale ares) rompe il vincolo matrimoniale (nella Bibbia<br />

c'è la cacciata da Eden) e quindi solo Efesto (il mago dei tarocchi, l' Adamo del Corano) riesce tramite la rete<br />

d'oro /retina oculare, a imprigionare la bella e a recuperarla al letto avito. Così mi piace di più e (detto fra noi)<br />

ha molto più senso.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 14.16.59<br />

Caro Mau/Mizar, noioso no di certo, ma molto, molto, fantasioso si. Nel mito greco il povero Efesto dopo aver<br />

intrappolato i due amanti, chiama a raccolta tutti gli dei per svergognarli, ma ne riceve solo canzonature da<br />

quell'impertinente di Ermes. Conclusione......, come si dice a Napoli, cornuto e mazziato!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.52.15<br />

Caro Massimo. Ciao. Sono Marina. Mi pare ben tornato ma per me benvenuto! Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Massimo del 28/09/<strong>2005</strong> 18.19.36<br />

Ciao marina e antonio, grazie per il benvenuto..... spero di riuscire a scrivere + spesso........ il problema è che<br />

ho internet solo al lavoro.... sigh! (la frase si legge con il tono dei 4 e cioè... lamentoso).<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 23.09.17<br />

Va bene Massimo. Non ti preoccupare! Basta poco per lasciare un segno. Melinda<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 23.53.37<br />

Un 2 senza passione è un fiume in secca. La pelle diviene arida. Il viso grigio. Lo sguardo si spenge, direbbero<br />

in toscana. Un 2 senza passione si rattrista, si disintegra, si indebolisce a sfiorisce. Un 2 senza passione non<br />

gliela fa! Un 2 senz apassione spende i soldi che non ha e aggredisce chi trova per sentirsi vivo. Un 2 senza<br />

passione è davvero disperato, è davvero solo e nessuno lo capisce. Un 2 senza passione soddisfa chi lo ha<br />

sempre invidiato. Per fortuna è forte la sua passione e so che si rialza e in fretta....male che vada distrugge un<br />

pò di cose e si sfoga su chi capita....... Un 2 così sembra un 8. Ma un 8 è sempre così perchè ha passione.<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Antonio Barbato del 29/09/<strong>2005</strong> 20.50.37<br />

Meli, ti sei ricordata di qualche occhiata che hai dato allo specchio un po' di tempo fa? Ah questa bimba con la<br />

passione di Carmen e il cuore di Lucinda Matlock (e su questo non avrai aiuto e dovrai capire da sola), quanto è<br />

fragile e tremenda ad un tempo!<br />

R: Che cosa è un 2 senza passione? di Marina Mele del 29/09/<strong>2005</strong> 22.09.08<br />

Antonio, non raccolgo la provocazione......ma ti sbagli. Fidati! Bacioni....melinda in arrivo!....fate spazio!


triade pena/colpa/transitorietà:sei<br />

Inviato da: luce<br />

quale è l'orientamento di vita del sei (passato/presente/futuro)? C'è una differenza tra l'atteggiamento che<br />

prende davanti alla colpa e l'atteggiamento che prende dinnanzi alla pena? nel caso della pena come vive la<br />

dimensione del dolore e della sofferenza( senza incidenza dell'ala 7)?nel caso della colpa assume un<br />

atteggiamento nei confronti del proprio io oppure proietta responsabilità all'esterno? di fronte alla transitorietà<br />

si rende responsabile di ciò che deve fare,di chi amare, di come soffrire? può un sei travestirsi da tre?<br />

ohhhhhhh........mi sn sfogata. myracela<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 18.52.30<br />

Myracela, troppe domande e per niente facili. Tieni presente che, in linea di massima, le risposte delle "singole"<br />

persone dello stesso tipo variano di molto, anche se hanno una base comune. I Sei vivono nel presente e<br />

nell'ansioso tentativo di prevedere il futuro, ma ricordano con precisione tutti gli errori commessi nel passato<br />

nella speranza (vana, peraltro), di riuscire ad evitare che si ripetano.<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di luce del 28/09/<strong>2005</strong> 19.12.20<br />

ed il rapporto con la sofferenza? può somigliare ad un quattro? myra.<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 19.24.53<br />

Si. Una certa variante del Sei somiglia, a prima vista, con una variante del Quattro perché soggace di più alle<br />

pretese dell'autorità e si sente facilmente in colpa. Per il resto, però, i due tipi sono fortissimamente diversi e<br />

difficilmente conciliabili.<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di myracela del 28/09/<strong>2005</strong> 22.25.56<br />

provo a capire un pò...<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 22.30.55<br />

Eppure cara amica, i 6 sono fortemente attratti dai 4. I 4 hanno quel senso recondito innteriore della vita che li<br />

accomuna ai 6 tranne il "dettaglio" che porta i 6 in salita versola testa mentre i 4 entrano negli inferi. I 6<br />

ascoltano la divina commedia nel paradiso. I 4 vivono l'inferno! I 6 si perdono nel delirio dell'inferno dei 4<br />

sentendosi forte nel tentativo di starne fuori. I 4 cercano di salire nella leggerezza intellettuale dei 6 salvo poi<br />

trovare, talvolta, la delusione di quell'assenza di peso e spessore che, invece, sta nelle corde di un vero 4.<br />

Melinda<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di luce del 28/09/<strong>2005</strong> 22.35.59<br />

a me... fanno paura i 4. ma sarò un 4?<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 22.47.24<br />

Luce. Non se se tu sia o no un 4 ma posso dirti che i 4 sono meravigliosi. I 4 sono profondi. I 4 amano senza<br />

riserve e sono totalizzanti (molto più dei 2, secondo me). I 4 tutto danno e tutto tolgono (ma non tutti) perchè<br />

loro, più di ogni altro ennea tipo, sono davvero unici.Il 4 è l'olismo fatto persona: l'unicità. Perchè entrano fino<br />

in fondo, senza pietà sotto ilprofilo della trasparenza ma col cuor rigonfio, entro le pieghe di ogni cosa e non<br />

perdonano! Il 6 entra in competizione col 4 ma è una competizione persa in partenza. Quando un 6 comincia a<br />

parlare un alingua impossibile è in panne ma è anche in fuga. In fuga sul linguaggio e su un cuore che non c'è e<br />

non può dare. Il 4 è pieno. Ma il 4 anche lui scappa perchè per lui /lei non sei mai abbastanza. Il 4 è un aritista<br />

per definizione. Il 4 non smetterà mai di cercare e spesso si sentirà incompreso. Se ha un'ala forte 5 si chiude<br />

nella analisi. Se ha un'ala forte 3 si apre alla competitività aperta ed elevata. Un 4 con una forte ala 3 tiene<br />

testa al 6 e lo cuoce grazie alla sua supervizione elevata. Ovviametne tutto questo se non c'è amore. Ti ho<br />

incasinata? Melinda<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di luce del 28/09/<strong>2005</strong> 22.51.42<br />

credo di essere un 4 melinda ma sai, viverci dentro non è sempre così facile. e se riconosci alcuni meccanismi e<br />

ancora e ancora li metti in atto...conosco la meraviglia di cui parli. è quella forza che senti dentro che ti fa<br />

sentire parte del mondo, del tutto... e tutto vorresti dare. ma il sei... è il mio cruccio. che nn dipenda tutto dal<br />

grado di integrazione che, confesso, nn ho capito bene bene.... io...sempre incasinata melinda.... myracela...<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 22.55.05


Hai voglia di raccontare perchè il 6 è il tuo cruccio?<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 23.07.05<br />

Cara Luce. Il 4 ha un senso di appartenenza dentro la carne della casa del tipo in cui abita che poco lascia<br />

trapelare al resto. Dentro di me vive una madre (mia madre) 4 che ha lasciato dei segni molto profondi e un'ala<br />

4 che mi porta dentro il nero ma anche dentro quel sottile effimero, leggero stato creativo che nessuno può<br />

capire, tantomeno un altro 4. Il problema, talvolta è tirarsi fuori da quello stato esistenziale profondo che, in un<br />

certo senso, un pò ti ammala ma anche ti difende dalla quella che, vista poi verso l'esterno, pare la stupidità<br />

degli altri. Il 6 rimane "pulito e vergine" agli occhi di un 4 perchè ha un aimmagine che non si sporca....ma<br />

prova a pensare perchè! Prova a trasformare il tuo sentire nella tua forza nel tuo punto di forza! Non evadere<br />

da te e dal tuo spessore se gli altri non lo sentono. Non è per loro! E' una lotta persa convincere un essere di<br />

aria a stare dentro il fuoco....ma certo...che disastro se c'è l'amore! In quel caso la situazione un pò si rovescia!<br />

Il 6 si spende di meno, è più perseverante nel proprio egoismo e si salva dentro la sua gabbia! Ma ricorda: si<br />

salva dentro la sua gabbia! Tu sei fuori da quella gabbia! Stanne fuori...... Che dici ci facciamo una bevuta?<br />

Melinda<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 23.34.17<br />

Cara Melinda, a nome anche degli altri Quattro ti dovrei grazie per le belle parole con cui hai descritto il mio<br />

tipo, ma, ahimè, nel nostro carattere ci sono anche tante magagne ed una profonda distruttività sempre in<br />

agguato. Il buon Claudio/Ostrichetto dice che siamo totalizzanti e non possessivi, ma sottace il fatto che per un<br />

Quattro quello che riceve è sempre poco e non è quello che si aspettava che fosse. Sul Sei ti sbagli quando<br />

affermi che non è in contatto col suo cuore. Lo è, e anche molto intensamente, ma la Paura è più forte del<br />

Desiderio: questo lo porta, talvolta, anche a soffrire.<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 23.45.55<br />

Si Antonio. Ma soffrire in gabbia non è soffrire davvero è far finta di soffrire e soprattutto, mettere in scacco<br />

l'altro.Il problema è illudersi di liberare l'animale dalla gabbia. Pia illusione! Se un 6 soffre per paura del<br />

desiderio sai che fa? Aspetta dentro la gabbia un prossimo padrone che gli pulisca la sabbia! Ma può un 4<br />

ridursi a questo? Il 4 deve creare! E il 2 può ridursi a questo? Non se ne parla. E il 3, neanche a dirlo..non<br />

parlare di gabbia a un 3.... Sulla distruttività del 4 ahimè ben lo so!.....ma prima di morire nella sua distruzione<br />

il 4 lascia letteratura, pittura, poesia, e quant'altro...... che dire? Un bel dilemma. Come stai?<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Antonio Barbato del 28/09/<strong>2005</strong> 23.51.59<br />

Ahimè il Quattro è tutto nel lamento leopardiano "amaro e noia la vita, altro mai nulla, e fango è il mondo", ma<br />

poi è il primo a non crederci e desidera che quel "fango" lo sommerga per potersene poi lamentare. Sto meglio<br />

e mi è piaciuto il tuo invito a fare qualche incontro al Nord, puoi contare su di me al caso. Buonanotte e sogni<br />

d'oro dal Capitano.<br />

R: triade pena/colpa/transitorietà:sei di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 23.56.01<br />

Io conto su di te, capitano! Buona notte a te! Melinda....dalla val di non<br />

Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi<br />

Inviato da: Franco Incandela<br />

Nello studio degli enneatipi, anche nella realtà quotidiana, mi sono spinto ad osservare il loro modo di<br />

camminare e di come consumano le proprie scarpe. Tra gli ennatipi 4 osservati, ho notato che i tacchi delle loro<br />

scarpe sono consumati prinicipalmente nella parte esterna dx e sx ed hanno un modo di camminare come se si<br />

trascinassero. Tra gli ennatipi 1 osservati, ho notato che la suola delle scarpe è consumata sulla punta ed hanno<br />

un modo di camminare frettoloso come se il tempo non fosse sufficiente. Purtroppo le persone osservate sono<br />

solo una decina per entrambi gli enneatipi e bisognerebbe osservarne molti altri per comprendere la relazione<br />

tra la struttura psicologica, il modo di camminare e il consumo delle scarpe. Non è impresa facile ma potreste<br />

osservare anche voi e riferire qui? Ciao Franco.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 10/09/<strong>2005</strong> 23.25.55<br />

Caro Franco, è molto curiosa questa cosa. Non so dirti ma da domani farò caso....certamente i 2 consumano la<br />

suola al centro un pò verso l'altro...potremmo, secondo te, usare una metafora e immaginare che la suola della<br />

scarpa è il corpo della persona? E allora l'1 è la testa e quindi si consuma sulla punta e i 4 a lato perchè è la<br />

fantasia e la loro arte che "evade" e in qualche modo sfugge?....E gli altri? Melinda 10.9.05 23.25<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 15.34.08


I 9 hanno le scarpe perfette. Le usano tutte in maniera paritaria. I 7 hanno solo scarpe sportive...sai vanno<br />

molto veloci. Ti ho scandalizzato? Melinda 11.09.05 15.33<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Antonio Barbato del 11/09/<strong>2005</strong> 20.40.40<br />

Caro Franco, vedo con piacere che la colonia genovese sta crescendo sul forum. Per quanto riguarda me, io<br />

consumo principalmente le scarpe nella parte posteriore dei tacchi e sul centro esterno destro della suola, poco<br />

dopo la fine dell'arco plantare. Salutissimi, Antonio.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 21.03.17<br />

Caro Franco. Io non sono un 1 ma consumo lo stesso le scarpe soprattutto in punta e sul fianco alto esterno. E<br />

tu? Melinda 11.09.05 21.02<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Franco Incandela del 12/09/<strong>2005</strong> 1.56.24<br />

Cara Marina non mi hai scandalizzato anzi ti ringrazio per le tue osservazioni. Io penso che qualche relazione ci<br />

sia... Ciao Franco<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Franco Incandela del 12/09/<strong>2005</strong> 2.02.20<br />

Caro Antonio, se le osservazioni sulle scarpe aumentano chiederò poi una bella foto di tutte le scarpe, chissà<br />

che non esca qualcosa di interessante? Ci vorrebbe, in futuro, anche l'aiuto di un podologo. Ciao e grazie Franco<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Sirenella del 12/09/<strong>2005</strong> 12.01.50<br />

ma guarda un po'...manco per un giorno e spunta una persona che mi sorprende parlando di suole di<br />

scarpe...sto morendo dalle risate e trovo questa tua curiosita' davvero particolare, divertente e<br />

interessante...beh Franco anch'io sono un 4 e le mie suole si consumano sui talloni nella parte esterna proprio<br />

come dicevi tu...ma non mi trascino quando cammino, anzi, siccome cammino a passo sveltissimo sono stata<br />

soprannominata dai vari amici bee-beep...!! Saluti Sirenella/Marina.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 13.58.45<br />

Ho un pò osservato. Gli ho le scarpe le consumano ovunque perchè, tanto, ne comprano continuamente di<br />

nuove. Al contrario, i 3 le hanno sempre perfette, o le risuolano o le cambiano o ne hanno davvero tante e per<br />

tutte le occasioni. I 6 ne hanno poche ma perfette e le lucidano e le manutengono di continuo. E i 5? Secondo<br />

me ne hanno davvero pochissime paia perchè poche sono le scarpe che meritano i loro piedi. Chi manca? Dai dì<br />

quanto ti sei diverito a leggere! Se hai voglia di farti altre quattro risate, vai a leggerti le metafore che Sirenella<br />

ed io abbiamo descritto pe rgli ennea tipi al volante. Come va a Genova? Ho sentito che a Savona è successo di<br />

tutto in questi giorni. Anche li? Bacioni. Melinda 12.09.05 13.58<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 14.00.06<br />

Gli ho sta per gli OTTO......sai sono una romantica scribacchina della penna e ancor apiù del pennarello per non<br />

dire il delirare della stilografica. Odio il computer e faccio errori di continuo... Sempre melinda 12.09.05 13.59<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Franco Incandela del 12/09/<strong>2005</strong> 22.24.14<br />

Ciao Sirenella, grazie per il tuo contributo. Sono un 4 anch'io. E' vero, molti 4 soprattutto donne camminano in<br />

modo davvero veloce, forse sono gli uomini che si trascinano un po'. Ciao Franco<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Franco Incandela del 12/09/<strong>2005</strong> 22.27.50<br />

Cara Marina, sono un 4 e i tacchi li consumo nella parte esterna dx e sx. A Genova va tutto bene mentre a<br />

Savona cè stata una tromba d'aria. E lì come va? Baci Franco<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 22.51.37<br />

Qui stamani pioveva a dirotto. 17 gradi, fa freddo.....stasera un pò meglio...ed è uscito anche il<br />

sole....ovviamente adesso è buio e ahimè, il buio avanza!!! Dalla camminata mi sento molto 4.....sarà grave?<br />

Melinda 12.09.05 22.50<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 12/09/<strong>2005</strong> 23.33.21<br />

contesto che i 6 siano ossessionati nel tenere le scarpe perfette. semmai gli 1. E' vero che le donne 1 usano<br />

abitualmente i mocassini?


R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 23.44.13<br />

Delle donne 1 non so dire e non so essere d'aiuto.. per 6 non so perchè me li ero immaginati così....ma allora<br />

come siete voi 6? Melinda 12.09.05 23.43<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Sirenella del 13/09/<strong>2005</strong> 12.08.22<br />

Io confermo che i 6 controfobici hanno cura curissima delle loro scarpe come affermava Melinda!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 14.07.56<br />

Sirenella, ne ero strasicura. Franco, adesso puoi dirci la tua dopo che ci siamo esposti così tanto. Franco, dove<br />

sei? Melinda 13.09.14.07<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Franco Incandela del 13/09/<strong>2005</strong> 22.01.15<br />

Ciao Marina e Sirenella. I 6 che conosco io hanno sempre le scarpe come nuove ed inoltre i vestiti sono<br />

talmente perfetti che sembra non siano indossati, mai una piega nemmeno nei movimenti.... sembra che<br />

abbiano il ferro da stiro incorporato........ boh..... Ciao Franco<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 22.05.14<br />

I 6 che conosco io sono molto ordinati e hanno scarpe perfette. Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 22.01.38<br />

GOOD GRIEF! Volete dirmi che gli altri hanno scarpe peggiori?<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.03.08<br />

Non lo so. Facci vedere le tue. Mio padre le ha perfette e mica solo le scarpe!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 23.02.46<br />

le mie proprio no. E poi mi piace andare a piedi nudi.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 23.05.27<br />

e quindi è la prova e controprova che siamo tutti diversi nei comportamenti esteriori. Si possono tracciare<br />

medie e statistiche ma le eccezioni, vivaddio, esistono sempre. O sarà l'ala 5? O sarà l'ala 7? o sarà......<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 16/09/<strong>2005</strong> 9.42.12<br />

Maurizio, dai, lavori a Riza......non ci raccontiamo ogni volta che ognuno è unico? Io lo pensavo da sempre ma<br />

con Riza "mi" si è fissato il concetto in maniera definitiva e, ormai, è una mia convinzione radicata non solo nel<br />

dirlo e pensarlo ma nell'applicarlo. E' per questo che, secondo me, l'enneagramma va vissuto in maniera più<br />

aperta....ma potrò fare questo salto dolo dopo aver trovato il mio giusto equilibrio sul mio enneatipo, averlo<br />

radicato bene e q<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 16/09/<strong>2005</strong> 9.44.02<br />

continua: quindi poter uscire di nuovo allo scoperto e "andare in giro" pe rgli altri ennea tipi. Lo so vi sembra<br />

scandaloso e cercato di fermarmi perchè sono neofita ma io ci credo fino in fondo ......datemi almeno un pò di<br />

credito e abbiate un pò di cuorisità. O no? Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 18/09/<strong>2005</strong> 21.24.36<br />

non sono della colonna genovese, spero che vada bene lo stesso. Sono un 6 le mie scarpe sono sempre le<br />

stesse e non le pulisco mai. i miei vestiti poi.............<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 19/09/<strong>2005</strong> 9.36.09<br />

Esatto! Concordo! Grazie utente ospite! Tenete presente, poi, che i sottotipi dei 6 sono molto diversi fra loro. E<br />

possono cambiare!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 19/09/<strong>2005</strong> 9.42.10


scusate, scherzo un pò....ma non si capisce se un certo sottotipo del 6 ama la trasandatezza e un pò di<br />

sporcizia.... spiegatevi.....<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Maurizio Cusani del 19/09/<strong>2005</strong> 10.07.28<br />

Ma no! E' che non sono mica precisini come gli 1! Mentre alcuni 6 (i doverizzanti) ci possono assomigliare.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 19/09/<strong>2005</strong> 11.49.26<br />

Sinceramente parlando....come sono le scarpe dei 6 poco si capisce ma una cosa è certa. Scarpe grosse,<br />

cervello fino!!! Bacioni a tutti. Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 23/09/<strong>2005</strong> 19.57.45<br />

Le scarpe dei 6 sono pulite, come del resto i 6, per loro non è necessario averle perfette , perchè dentro ci sono<br />

loro. Avete mai sentito parlare dell'enorme narcisismo dei 6?<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 23/09/<strong>2005</strong> 20.16.57<br />

Parole sante!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 22.24.16<br />

Una mia amica psicologa che conosce l'enneagramma dice dei 6: "sono dei vampiri, non vedono l'altro, lo usano<br />

e ne abusano per stare bene loro, succhiano l'amore degli altri per combattere il cadavere che è in loro e,<br />

ovviamente, sono infedeli perchè sempre insoddisfatti di quella che, intellettualmente considerano l'ignoranza<br />

altrui ma si spacciano per tutti d'un pezzo"...Lei è un 4, come molti psicologi, e deve aver avuto più di qualche<br />

problema con almeno un 6 ma mi ha molto, molto colpito........ma se penso a mio padre (6) e a mia madre<br />

(4)....beh ci sta, eccome se ci sta....... Però non mi piace aver letto questi commenti da utenti ospiti che non si<br />

dichiarano...mi da una strana e negativa sensazione, sembrano messaggi subliminali........che succede? Dicono<br />

ch ei 6, nei loro stati di paura siano vigliacchi....allora devo pensare a un autoriconoscimento??? Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 23/09/<strong>2005</strong> 22.45.29<br />

non ci sono enneatipi uno migliore dell'altro. si deve sperare di essere sempre migliori rispetto a se stessi. non<br />

condivido forme di etichettamento che "chiudono" la persona in questo caso in...un numero. l'enneagramma lo<br />

allontaniamo dalla sua essenza se lo pensiamo uno strumento di giudizio dell'altro e non di acquisizione di<br />

consapevolezza di se e del proprio modo di relazionarsi. la chiave credo sia... la maturità raggiunta<br />

dall'enneatipo... non il "tipo". scusatemi ma....mi spiace quando si dimentica la persona e si parla di numeri. (<br />

un piccolo 4). luce<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 23/09/<strong>2005</strong> 23.04.19<br />

Cara Luce, ciao. E' bello quanto dici ed è un abattaglia positiva quella che porti avanti. Ti accorgerai però, e qui<br />

non mi riferisco a nessuno in particolare, che molti si incastrano dentro il loro ennea tipo, ne prendono bene le<br />

misure e riempiono tutto lo spazio interno. Quello che dici è stata e rimane una delle prime battaglie che ho<br />

portato qui in Assise....e l'ho sostenuto con molti esempi e dibatimenti...ma vediamo se, col passaer del tempo,<br />

qualche muro si riesce ad abbattere. Un abbraccio. Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 23/09/<strong>2005</strong> 23.22.33<br />

credo che la complessità sociale in cui viviamo ( complessità ormai anche relazionale) ci porta a volerci<br />

difendere da chissà chi e cosa... e se diventa dimesione di vita abbiamo perso la libertà. libertà di essere se<br />

stessi e lasciare che l altro possa sentire di essere se stesso. con le proprie scarpe...nel proprio cammino che è<br />

fatto di incontri. l'enneagramma è il sentiero, non la strada.quell'indicazione che ti può dare il più importante<br />

dei poteri ( e forse unico): la scelta. luce<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 23.32.20<br />

Bellissima intensità. Ciao luce.....tra poco faccio un pò di buio e vado a nanna. Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 24/09/<strong>2005</strong> 8.59.44<br />

Io sono l'altro utente ospite, mi chiamo Anna, è il nome vero, sono un 6, e forse hai ragione sono un pò<br />

vigliacca , a volte, oppure sempre a volte ho un coraggio chi mi spaventa; devo scappare continuerò poi....<br />

ciaooooo


R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Antonio Barbato del 24/09/<strong>2005</strong> 23.54.05<br />

Questa Annina qui mi sembra di conoscerla, o sbaglio??<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di maurizio cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.06.16<br />

Insomma, riassunto:1) non bisogna incasellare nessuno 2) a quanto ci consti finora i 6 saranno vampiri e<br />

infedeli ma non portano scarpe perfette. Siamo tutti d'accordo?<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Antonio Barbato del 27/09/<strong>2005</strong> 23.24.34<br />

Ovviamente no. Il pensiero dell'amica di Melinda riflette se stessa e la sua esperienza di vita, non altro. Il Sei<br />

ha le sue specificità come tutti gli altri tipi e, come Luce/Myracela ha ricordato, non ci sono tipi enneatipi<br />

"migliori" o "peggiori" degli altri. Il rapporto contraddittorio con l'autorità, che si traduce in<br />

conformismo/trasgressione, può condurre i Sei ad essere estremamente attenti ad ogni dettaglio del proprio<br />

vestiario o, in modo provocatorio, essere estremamente sciatti. Non c'è alcuna regola generale, solo il desiderio<br />

di evitare un attacco o, all'opposto, di attaccare per primi.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.33.32<br />

L'amica di Melinda sta male perchè il suo appeal non buca più lo schermo, non viene più riconosciuto come<br />

indispendabile. Questo l'ha mandata in tilt. L'ho trovata abbruttita e davvero in crisi. Come si aiuta un 2 quando<br />

sta così?Almeno aiutate me che sono unmezzo 2 e vorrei aiutare lei! ANtonio, conto su di te!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Utente Ospite del 27/09/<strong>2005</strong> 23.34.23<br />

Antò! Non mi risulta. Posso solo dire questo. Ci saranno 6 molto attenti al proprio vestiario, altri estremamente<br />

sciatti, come negarlo? Ma ne conosco molti che non sono nè l'uno nè l'altro.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di maurizio cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.35.42<br />

Uffa! sono sempre io. Il quasi sciatto maurizio cusani<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.36.09<br />

Mio padre non è molto attento. E' moltissimo attentissimo....... praticamente insopportabile ma ha 83 anni e ci<br />

sotterra tutti!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 27/09/<strong>2005</strong> 23.40.12<br />

So che anche se sono il grafologo dell'<strong>Associazione</strong>, non mi prendete davvero sul serio.... Comunque, vi posso<br />

garantire che la scrittura dei Sei, fobici o controfobici che siano, è davvero la più "trasandata" rispetto agli altri<br />

enneatipi. Mai vista una grafia di un 6 ordinata. Mentre quella dei Nove è spesso sciatta. La differenza tra<br />

trasndatezza e sciatteria, e che nella prima vi è più vivacità. Però ci sono alcuini 6 che, per fare ordine, usano lo<br />

stampatello, am è trasandato anche quello, perchè le forme letterali sono proteiformi. Niente di paragonabile<br />

allo stampatello lindo e di facciata dei 3. E di grafie ne ho viste davvero molte.... però non pretendo che mi<br />

crediate Claudio<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.43.37<br />

Io ti credo.....ma sono preoccupata, mio padre ed io abbiamo la grafia quasi identica....la sua è addirittura più<br />

ordinata e più sottile. La mia è più allungata, più allargata e più spessa e assolutamente obliqua!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 27/09/<strong>2005</strong> 23.45.42<br />

Nel caso di tuo padre può dipendere dall'ala, se è un 5. ma comunque sarebbe un'eccezione e ti inviterei a<br />

farmene vedere un campione....<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di maurizio cusani del 27/09/<strong>2005</strong> 23.47.05<br />

Ehi Claudio! Io ti credo! perchè dici che non ti prendiamo sul serio? In effetti la scrittura è più trasandata delle<br />

scarpe.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.49.22<br />

Claudio. Campione di quale? Della mia o della sua??? Mio padre ha un'ala 7 fortissima anzi fortissimissima. Del<br />

5 ha pochissimo!


R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 27/09/<strong>2005</strong> 23.50.38<br />

E spesso, cosa psicologicamente che ancora non mi spiego, la scrittura dei 6 è ancora più ampia di quella dei<br />

2... E' strano, perchè il 2 si "gonfia" si amplifica, mentre il 6 dovrebbe trattenersi di più... è un aspetto che<br />

ancora non riesco a leggere bene. Grazie Maurizio... erano solo sensazioni...<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 27/09/<strong>2005</strong> 23.52.53<br />

Claudio. Infatti io non ho la grafia ampia! Assolutamente no...tranne quando scrivo il titolo del tema e voglio<br />

prendere un bel voto! Perchè con l'altra i bei voti non arrivano!<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 27/09/<strong>2005</strong> 23.53.16<br />

tua e di tuo padre, se ti va....<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.22.48<br />

Meglio solo mia.....Ma quando davvero ne avrai voglia. Ti abbraccio. Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 28/09/<strong>2005</strong> 14.29.53<br />

Va bene... ogtni cosa a suo tempo. Ma mi incuriosiva quello di tuo padre solo perchè mi hai detto che è un 6/7<br />

ordinato... Ovviamente non è un 1, giusto?<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.31.38<br />

Claudio. tutto può essere ma sono abbastanza tranquilla sul 6/7. Un padre 1 non avrebbe fatto certi errori tipici<br />

del 6. Come vanno i tuoi preparativi? Melinda<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Claudio Garibaldi del 28/09/<strong>2005</strong> 14.34.48<br />

Vanno a rilento ma vanno.... sono nella fase pre-anxiety..... E la tua tesi? spero bene... un saluto, ora torno al<br />

lavoro, leggerò più tardi.<br />

R: Curiosità sul modo di camminare degli enneatipi di Marina Mele del 28/09/<strong>2005</strong> 14.37.34<br />

Ormai lo so: due risposte e poi sparisci. Ieri sera è stata una eccezione! La mia tesi è quasi ok. Avrei voluto<br />

scrivere il doppio perchè adesso ho un sacco di idee ma devo chiudere la scadenza è a breve. Ma è anche uno<br />

stimolo....so come andare a vanti. A proposito Claudio. La definizione di enneagramma sarà la tua! Quella che<br />

hai scirtto in diretta davanti ai miei occhi. Jessica!<br />

per sirenella<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

L'albero generoso C'era una volta un albero che amava un bambino. Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni.<br />

Raccoglieva le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul<br />

suo tronco e dondolava attaccato al suoi rami. Mangiava i suoi frutti e poi, insieme, giocavano a nascondino.<br />

Quando era stanco, il bambino si addormentava all'ombra dell'albero, mentre le fronde gli cantavano la ninna<br />

nanna. Il bambino amava l'albero con tutto il suo piccolo cuore. E l'albero era felice. Ma il tempo passò e il<br />

bambino crebbe. Ora che il bambino era grande, l'albero rimaneva spesso solo. Un giorno il bambino venne a<br />

vedere l'albero e l'albero gli disse: "Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i<br />

miei rami, mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice". "Sono troppo grande ormai per arrampicarmi<br />

sugli alberi e per giocare", disse il bambino. "Io voglio comprarmi delle cose e divertirmi. Voglio dei soldi. Puoi<br />

darmi dei soldi?". "Mi dispiace", rispose l'albero "ma io non ho dei soldi. Ho solo foglie e frutti. Prendi i miei<br />

frutti, bambino mio, e va' a venderli in città. Così avrai dei soldi e sarai felice". Allora il bambino si arrampicò<br />

sull'albero, raccolse tutti i frutti e li porto via. E l'albero fu felice. Ma il bambino rimase molto tempo senza<br />

ritornare... E l'albero divenne triste. Poi un giorno il bambino tornò; l'albero tremò di gioia e disse: "Avvicinati,<br />

bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i miei rami e sii felice". "Ho troppo da fare e non ho<br />

tempo di arrampicarmi sugli alberi", rispose il bambino. "Voglio una casa che mi ripari", continuò. "Voglio una<br />

moglie e voglio dei bambini, ho dunque bisogno di una casa. Puoi danni una casa?". "Io non ho una casa", disse<br />

l'albero. "La mia casa è il bosco, ma tu puoi tagliare i miei rami e costruirti una casa. Allora sarai felice". Il<br />

bambino tagliò tutti i rami e li portò via per costruirsi una casa. E l'albero fu felice. Per molto tempo il bambino<br />

non venne. Quando ritornò, l'albero era così felice che riusciva a malapena a parlare. "Avvicinati, bambino mio",<br />

mormorò "vieni a giocare". "Sono troppo vecchio e troppo triste per giocare", disse il bambino. "Voglio una<br />

barca per fuggire lontano di qui. Tu puoi darmi una barca?". "Taglia il mio tronco e fatti una barca", disse<br />

l'albero. "Così potrai andartene ed essere felice". Allora il bambino tagliò il tronco e si fece una barca per<br />

fuggire. E l'albero fu felice... ma non del tutto. Molto molto tempo dopo, il bambino tornò ancora. "Mi dispiace,


ambino mio", disse l'albero "ma non resta più niente da donarti... Non ho più frutti". "I miei denti sono troppo<br />

deboli per dei frutti", disse il bambino. "Non ho più rami", continuò l'albero "non puoi più dondolarti". "Sono<br />

troppo vecchio per dondolarmi ai rami", disse il bambino. "Non ho più il tronco", disse l'albero. "Non puoi più<br />

arrampicarti". "Sono troppo stanco per arrampicarmi", disse il bambino. "Sono desolato", sospirò l'albero.<br />

"Vorrei tanto donarti qualcosa... ma non ho più niente. Sono solo un vecchio ceppo. Mi rincresce tanto...". "Non<br />

ho più bisogno di molto, ormai", disse il bambino. "Solo un posticino tranquillo per sedermi e riposarmi. Mi<br />

sento molto stanco". "Ebbene", disse l'albero, raddrizzandosi quanto poteva "ebbene, un vecchio ceppo è quel<br />

che ci vuole per sedersi e riposarsi. Avvicinati, bambino mio, siediti. Siediti e riposati". Così fece il bambino. E<br />

l'albero fu felice. (Shel Silverstein) Questa sera siediti in un angolo tranquillo e aiuta il tuo cuore a ringraziare<br />

tutti gli "alberi" della tua vita. grazie sirenella. luce<br />

R: per sirenella di Sirenella del 27/09/<strong>2005</strong> 12.18.35<br />

Luce, la natura ha avuto un posto preciso e importante nella mia vita, per molto tempo. E' sempre presente in<br />

me, e la cosa strana sai qual'e'? Io quando sto male mi rifugio in un posto creato nella mia mente, ci sono due<br />

guardiani...il guardiano del "fuori" che e' un salice, e il guardiano del "dentro" che e' un cavallo tutto bianco con<br />

occhi neri di cioccolato fuso....questa favola mi ha ricordato il mio posto...li dove vado a riposare quando le<br />

cose del mondo mi fanno soffrire. Grazie a te, per avermela raccontata. Sirenella/Marina.<br />

Dieci "peccati" da evitare quando si usa l'<strong>Enneagramma</strong> delle Personalità<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Distillato di buon senso e di validi consigli tratti da varie fonti: 1) Pensare che un tipo sia migliore degli altri o,<br />

all'opposto, che ce ne sia uno più brutto o peggiore. 2) Usare l'<strong>Enneagramma</strong> per attaccare o criticare gli altri e<br />

non per comprenderne il comportamento 3) Giustificare aspetti negativi di noi stessi con la scusa che si è di un<br />

certo tipo e non ci si può fare niente. 4) Negare che una persona sia di un certo tipo perché non corrisponde<br />

all'immagine che ce ne siamo fatti 5) Volere appartenere ad un tipo, o volere far appartenere un'altra persona<br />

ad un tipo, perché è quello da cui ci sentiamo attratti. 6) Accettare o rifiutare le persone perchè appartengono<br />

ad un determinato tipo. 7) Forzarsi le persone ad identificarsi in un tipo se non si sentono pronte o non<br />

vogliono. 8) Guardare non alla persona reale ma ala sua rispondenza ai tratti "previsti" per quel tipo. 9)<br />

Limitarsi ad osservare i comportamenti esteriori di una persona senza comprenderne le motivazioni interiori.<br />

10) Dimenticare che ogni persona è un essere con le sue specificità e non una specie di contenitore di tratti che<br />

cammina. Sono errori pervicaci, duri da sradicare e che limitano di molto i vantaggi "relazionali" che si possono<br />

ottenere dall'<strong>Enneagramma</strong>. Antonio<br />

R: Dieci di Melinda del 11/08/<strong>2005</strong> 10.38.42<br />

Antonio.....su quale monte ti hanno dato queste meravigliose tavole??? Bacioni e grazie! Melinda 11.8.<strong>2005</strong><br />

10.38<br />

R: Dieci di Sirenella del 11/08/<strong>2005</strong> 14.15.46<br />

Melinda...ahahahahhaha....da fonte certa pare sia stato visto su Picco Sant'Angelo....Antonio....poi dici che sono<br />

io!!! Sto morendo dalle risate! Sirenella.<br />

R: Dieci di Antonio Barbato del 11/08/<strong>2005</strong> 23.39.03<br />

Melindina cara, quei "peccati da evitare" sono in larga parte un distillato tratto da vari autori con qualche<br />

aggiunta personale. Vorrei chiedere a Sirenella/Fochina Ammaestrata, anche nota come OINK-OINK<br />

(sghignazzo di cuore da solo mentre mi immaginano che i ricciolini si stanno srotolando come le serpi in testa a<br />

Medusa e lo sguardo farebbe invidia, pensa te che parola casuale, ad un Basilisco) dove si trova Picco<br />

Sant'Angelo così potrò fare come Mosè nella Pazza Storia del Mondo di Mel Brooks. Antonio<br />

R: Dieci di Sirenella del 12/08/<strong>2005</strong> 0.24.00<br />

Picco Sant' Angelo si trova a pochissimi km da Sant' Agata sui due Golfi, parliamo di costiera Sorrentina....e mi<br />

sembrava opportuno che tu scendessi da un monte "angelico" visto il peso e la natura delle tavole! Per quanto<br />

riguarda questa storia assurda delle foche ammaestrate.....gggggggrrrrrrrr......!!!!!!! Tante di quelle serpi<br />

indemoniate che posso farci stivali tutto l'anno! Ah per tutti i Tritoni che mi tocca sopporta'!!<br />

R: Dieci di Utente Ospite del 24/09/<strong>2005</strong> 11.39.28<br />

Antonio, sono Nicola (Sei) ed ho partecipato ai tuoi seminari nel 99/2000. Ti ricordi di me? Ho provato a<br />

scriverti ieri sera però il messaggio è scomparso. Ti volevo chiedere di spiegarmi meglio i punti 7 e 8<br />

dell'elenco. Sto lavorando con Rosario e Salvatore, ma è dura qui. Tanti saluti da tutti noi anche a Giovanna.<br />

R: Dieci di Antonio Barbato del 24/09/<strong>2005</strong> 15.19.22


Nicola, certo che mi ricordo di te e degli altri amici della Casa. Solo un Sei come te poteva dubitarne! In breve il<br />

punto 7 invita a non forzare le persone ad identificarsi, perchè se non lo vogliono fare, c'è sempre una buona<br />

ragione. Nella mia esperienza questa circostanza si è verificata principalmente con persone del tipo Due e Tre,<br />

che non volevano assolutamente vedersi per quello che erano. Se ben ricordi nel tuo gruppo c'erano due<br />

persone con questo problema, ed erano ambedue (Linda e Pina) dei tipi Due. Questo normalmente accade<br />

perché l'Orgoglio e l'Inganno hanno più difficoltà degli altri tipi a connettersi con il loro sè reale e ad<br />

abbandonare la loro immagine idealizzata. Il punto 8 invita a tenere presente che in ogni persona la Passione e<br />

la Fissazione assumono sfumature particolari, sfumature che non possono essere tutte classificate usando lo<br />

stesso metro. Il grande Moretti, l'inventore della grafologia <strong>Italiana</strong>, lamentandosi della rigidità di certe<br />

classificazioni caratteriali, amava dire che spesso "si inventa una soma e la si vuol fare indossare a tutti gli<br />

asini". Con questo intendeva dire che certi tratti caratteriali vengono "personalizzati" a tal punto, che non è<br />

possibile che essi corrispondano alla nostra idea di quel tratto. Se hai bisogno di altre precisazioni scrivimi pure<br />

all'indirizzo dell'<strong>Associazione</strong>. Antonio.<br />

R: Dieci di Utente Ospite del 24/09/<strong>2005</strong> 18.02.56<br />

si antonio, sono le precisazioni che sentivo dentro. soffro già tanto per la frammentazione che viviamo nelle<br />

dimensioni della nostra vita e ho intravisto nell'enneagramma lo strumento per tentare, nel mio piccolo spazio,<br />

di "cucire" i frammenti di relazioni di vita perchè acquistino un senso unitario. Costruire significati sembra<br />

essere la sfida di questo tempo, dove se ci si ferma ci si chiede "chi sono" e riprendendo a correre non ci si<br />

ricorda la meta (arrivare a essere completamente se stessi). scoprirsi capaci di "significare" rende la vita una<br />

continua meraviglia...dare un nome a qualcosa ( vissuto evento che sia) è contribuire a tessere la tua esistenza.<br />

L'essenza meravigliosa di ogni enneatipo credo che sia il suo essere, in modo unico ma..relazionato, in continua<br />

espansione. ridere di se, prendersi sul serio e ..comunicarsi all'altro non per piacere, per strumentalizzare ma<br />

per crescere. non posso dire che con l'enneagramma ho trovato una risposta ai miei interrogativi ma ancora<br />

una volta le ruote della conoscenza di me si sono messe in movimento. e mi sembra di aver capito (e chiedo se<br />

posso aver capito) che l'unica soggettività consiste nella prospettiva attraverso cui ci accostiamo alla realtà che<br />

nulla toglie alla oggettività della realtà stessa. questo, inserito in un contesto comunicativo-relazionale ( mai da<br />

sola, mai...) mi fa scoprire significati miei e delle persone "enneatipiche" della mia parte di mondo. la possibilità<br />

di errore non dispensa dalla necessità di tentare. e voglio tentare cn voi per imparare a percepire i diecimila<br />

comandamenti che sorgono dalle diecimila situazioni uniche di cui è costellata la vita di ognuno di noi. ps...nn<br />

dovevi dirmi di scrivere un pò di più.... luce<br />

R: Dieci di valentina del 24/09/<strong>2005</strong> 18.38.41<br />

cara luce, e' un piacere leggerti. costruire significati sembra la sfida del ns tempo....mica vero x tutti?? io<br />

navigo in un mondo dove la gente vive, si ama e si maltratta senza mai chiedersi il perche' e questo mi fa<br />

sentire un'aliena. ci si lascia scivolare addosso la vita propria e quella degli altri senza capirne il motivo o<br />

semplicemente perche' e' piu' facile....mi rifugio nel monte dell'enneagramma per capire qualcosa prima di me<br />

e poi del mio prossimo per poi tornare nella mia giungla a vivere con i miei simili con un briciolo di speranza in<br />

piu', consapevole del fatto che i miei limiti mi attendono e che mio malgrado non riusciro' a capire ogni<br />

meccanismo dell'essere umano...un abbraccio valentina<br />

R: Dieci di Utente Ospite del 24/09/<strong>2005</strong> 18.48.15<br />

si, carissima vale.... ps...meno male che nella giungla abbiamo le liane. luce<br />

R: Dieci di Luce,pensiero da 4... del 26/09/<strong>2005</strong> 20.36.08<br />

"Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: - Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto<br />

ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni. - Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi<br />

secondi per distruggerla. - Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano. - Che<br />

le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi. - Che, o sarai tu a<br />

controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te. - Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che<br />

era necessario fare, affrontandone le conseguenze. - Che la pazienza richiede molta pratica. - Che ci sono<br />

persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo. - Che a volte, la persona che tu<br />

pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti. - Che<br />

solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso. - Che non si<br />

deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse. - Che non<br />

sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te<br />

stesso. - Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo<br />

ripari. - Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando<br />

finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo. - Quando la porta della felicità si<br />

chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è<br />

stata aperta per noi. - La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci<br />

insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai<br />

avuta. - E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò<br />

che ci è mancato prima che arrivi. - Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un


giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo. - Non cercare le apparenze, possono ingannare. - Non<br />

cercare la salute, anche quella può affievolirsi. - Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un<br />

sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. - Trova quello che fa sorridere il tuo cuore. - Ci sono<br />

momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per<br />

abbracciarlo davvero! - Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e<br />

una possibilità di fare le cose che vuoi fare. - Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a<br />

sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice. -<br />

Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così. - Le più felici<br />

delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che<br />

capita sul loro cammino. - Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita<br />

prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori. - Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno<br />

a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te<br />

piange".<br />

La Speranza<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Ciao a tutti, leggevo i post lasciati da Claudio e Antonio, in risposta alle domande di Valentina e Marina sui Due,<br />

e anche le risposte di Eleonora circa i Cinque e il loro mondo a volte cosi' incomprensibile per gli enneatipi del<br />

cuore. Mi sono resa conto, mentre li leggevo, che attorno a me ci sono persone del tipo Due e Cinque che in<br />

qualche modo hanno acceso il cuore alla speranza, ed hanno dato una svolta improvvisa al loro modo di essere<br />

e percepire il mondo. Persone quindi che fino a qualche tempo fa avrei intravisto molto bene in certe<br />

descrizioni, ma che poi hanno deciso, cercando ogni tipo di strumento utile, di guardarsi dentro e cominciare<br />

un'esperienza che offre se non un cambiamento repentino e poco credibile, quantomeno la speranza di potersi<br />

"risvegliare" dalla loro specifica condizione. E' cio' che accade forse a ciascuno di noi, ma non a tutti, non a<br />

tutti. Forse quello che conta allora e' solo questo? Non importa come, non importa con chi e perche', ma cio'<br />

che conta e' lasciare accesa quell'unica fiammella che puo' fare la differenza nella vita di ognuno....ma che sia<br />

anche fiammella nel cuore di chi ha sofferto relazionandosi a persone simili ma che mancavano proprio di quella<br />

scintilla che potesse fare "la differenza"...quindi chissa' Claudio, potresti magari non fuggire dai Due, perche'<br />

potresti negarti la gioia di conoscerne qualcuno che possa volerti bene senza tradire quella fiduciosa ingenuita'<br />

che hai sentito offesa, e forse Eleonora ti fara' piacere sapere che anche nel cuore di un Cinque si puo' scoprire<br />

lo scintillio morbido della speranza che tutto puo' cambiare...che tutto ancora si puo' riscoprire e che la vita vale<br />

la pena viverla appieno.<br />

R: La Speranza di Sirenella del 26/09/<strong>2005</strong> 12.45.00<br />

scusate non mi sono accorta di non essermi firmata. Il post era mio. Baci.<br />

R: La Speranza di Claudio Garibaldi del 26/09/<strong>2005</strong> 12.54.40<br />

Grazie Sirenella, le persone sono sempre di più dei loro schemi, ne sono consapevole... non volevo parlar male<br />

dei Due, che in qualche modo ammiro per la loro "energica passionalità"... e poi si dice che chi è capace di fare<br />

male, ha anche la potenzialità di fare tanto bene... Un caro saluto Claudio<br />

R: La Speranza di Sirenella del 26/09/<strong>2005</strong> 14.54.48<br />

So bene che non ne volevi parlare male, c'era sofferenza nelle tue parole, cosi' come ce n'era in quelle di<br />

Eleonora...forse e' per questo che mi sono resa conto, da brava Quattro forse, perche' no, che la speranza di<br />

poter crescere assieme non deve abbandonarci mai...baci.<br />

Ma non si usa salutare e dare la buonanotte???<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Cusani qui salutiamo tutti quando andiamo a nanna....ti sei dato? Comunque buona notte!<br />

R: Ma non si usa salutare e dare la buonanotte??? di Maurizio Cusani del 23/09/<strong>2005</strong> 23.43.54<br />

C'è poco da salutare quando il PC ti abbandona e la password non funziona più. Uffa!<br />

R: Ma non si usa salutare e dare la buonanotte??? di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 23.51.52<br />

Si, si, bella scusa!.....dicono tutti così!<br />

Tesi sul talento - Notizia del pomeriggio<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Spero vi farà piacere quanto segue, poichè, in qualche modo avete partecipato. La mia tesi sul talento è stata


molto apprezzata. Trascrivo quanto ho segnato palando con la mia docente. Mi è stato detto che c'è un abisso<br />

rispetto alle altre tesi viste in questi anni che, molto spesso, ribadiscono cose sentite in aula e appena<br />

sviluppate sul piano personale. Nella tesi vi è la reale applicazione di alcuni strumenti della naturopatia per il<br />

reale aiuto agli altri. L'aver indagato l'enneagramma come metodo di esplorazione e di analisi per lavorare sulle<br />

positività delle persone è innovativo e senza precedenti e l'aver messo in relazione due argomenti così<br />

importanti crea anch'esso un caso. La tesi è articolata e si vede e si sente molto sentita come un viaggio<br />

esperenziale profondamente vissuto. Esprime un punto di vista preciso, chiaro, maturo e forte per questo<br />

creerà, speriamo, "tendenza". Chi scrive è intriso dalla propria essenza che è viva dalla nascita e vive dentro i<br />

propri talenti, vissuti, negati, esplorati o mancati fino all'ultimo respiro. Il finale è in qualche modo mozzafiato e<br />

chiude perfettamente la storia di chi l'ha scritta parlando di se all'inizio. C'è la vita che scorre nelle varie fasi di<br />

crescita. La tesi va letta e riletta più volte e ascoltata perchè scritta in maniera semplice ma con uno spessore<br />

incredibile. E' una tesi di passione e finalmente, non biografica. Qualche errore di sintassi assolutamente veniale<br />

ma chi si permetterebbe di correggere quella passione e quel cuore che trasuda??? La si lascia così! Non<br />

bisogna farla cadere e bisogna farla vivere. Le musiche della tesi forse verranno impiegate in prossimi seminari<br />

sul tema ai quali parteciperò...comunque stanno verificando una mia collaborazione. Da 15 anni non avevo il<br />

mal di stomaco per la felicità..... Maurizio so che stasera è a Riza e non è stato raggiungibile nel pomeriggio. Mi<br />

spiace lo sappia domani ma non potevo non condividere con voi questa cosa dopo tutte le rotture che ho qui<br />

depositato. Beh! Spero vorrete leggerla, magari un giorno! Sono a casa, mio figlio un pò così per il freddo<br />

milanese, io felice e stanchissima. Stasera non resisterò a lungo. Merlinda<br />

R: Tesi sul talento - Notizia del pomeriggio di Claudio Garibaldi del 22/09/<strong>2005</strong> 23.17.59<br />

Congratulazioni Marina.... claudio<br />

R: Tesi sul talento - Notizia del pomeriggio di Sirenella del 23/09/<strong>2005</strong> 17.16.55<br />

...e questa e' fatta! Ti resta solo l'esame...forza e coraggio, che ce la fai!<br />

R: Tesi sul talento - Notizia del pomeriggio di Marina Mele del 23/09/<strong>2005</strong> 22.17.18<br />

Grazie. Lo sapete che stasera, dopo mesi, riesco a rileggere la mia tesi con occhio critico e "grammaticalmente"<br />

più corretto? Claudio, hai proprio ragione tutti quei che.....e poi quanche soggetto che<br />

manca.....grazie....stasera me ne sono ricordata...finalmente sono uscita dallo stato di trance creativo..... Devo<br />

tornare a leggere...ciao....quesot weekend sono a Riza, prevenzione per gli anziani e Qi Gong.. Bacioni. Melinda<br />

I linguaggi delle triadi<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Una delle cose che mi coinvolgono molto è capire il linguaggio che le triadi possono mettere in gioco fra loro. La<br />

triade 5,6,7 parla in terza persona. La triade del cuore,2,3,4 parla in prima persona. La triade 8,9,1 non si sa<br />

perchè qui non se ne leggono. Allora stiamo sulle prime due. C'è attrazione dalla triade del cuore perchè l'altra<br />

triade riporta l'argomento in un ambito più razionale creando forti stimoli e poi arrivano un sacco di<br />

informazioni MA la triade del cuore ha una vista più profonda ed è come sentisse le cose con una dilatazione e<br />

una ampiezza incredibili. La triade del cuore ha un sentire di tipo "cubico", la triade del pensiero ha un sentire<br />

"quadrato". Mi riferiscono grandi passioni tra uomini 7 e donne 2 e passioni travolgenti, forse "stra"volgenti tra<br />

8 e 3 e tra 8 e 2..... Vi torna? Melinda<br />

R: I linguaggi delle triadi di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.24.12<br />

Insomma, il due c'è sempre di mezzo... è probabile che riesca ad avere una passione travolgente con un 7 e,<br />

contemporaneamente, una di quelle stravolgenti con un Otto.... Naranjo e la Palmer lo dicono chiaramente, la<br />

definiscono.... "molteplicità degli ego".... per un 4 intollerabile.... è profondamente monogamo. Ovviamente si<br />

sta parlando in generale.... Claudio<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.31.44<br />

Claudio...Il 2 credo che sia l'enneatipo più fedele del mondo perchè vive una costante sfida con se stesso per<br />

rendere felice l'altro, quando è sano ed evoluto, altrimenti diventa soffocante....se è riamato.....altrimenti gli<br />

diventa necessario esprimere la sua forza, la sua passione e la sua sessualità.....meglio che ammalarsi, non<br />

credi? Il 4 è monogamo??? Beh la mia storia personale non mi dice questo. I 5 sono monogami?<br />

R: I linguaggi delle triadi di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.39.14<br />

I 4 evoluti sono sicuramente monogami, non concepiscono avere lo spazio interiore occupato da più presenze, è<br />

proprio una cosa che non capiscono come sia possibile. I 4 medi, sono monogami forse per paura, quindi altro<br />

bisogno infantile, di perdere l'attaccamento primario di cui hanno tanto bisogno e di cui il partner, purtroppo, ne<br />

diventa, suo malgrado, il rappresentante. Ma è più facile, per paura dell'abbandono, che siano i primi loro ad


andarsene, più che diventare poligami, perchè penso non gli sia naturale. Per i 2.... preferirei sentire altre<br />

opinioni..... Sarà anche passionale, bruciante, entusiasmante... ma il 2 lo consideri emotivamente profondo? Mi<br />

sembra che la maggior parte degli autori dica di no, a proposito. Il 5? avendo i collegamenti con il sette è già<br />

più a rischio.....<br />

R: I linguaggi delle triadi di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.47.32<br />

Caro Claudio, concordo. Un conto però è la monogamia interiore e un conto quella esteriore. Voglio dire che è<br />

possibile che un 4 viva una storia parallela perchè preso interamente dalla nuova storia ma non abbandoni la<br />

vecchia per eventuali situazioni contingenti (figli ecc.). In tal caso però prevedo che i rapporti sessuali con la<br />

vecchia storia siano abbandonati. Stiamo parlando di 4 sessuali (interpersonali) naturalmente. Al contrario nel 2<br />

sessuale vedo che si possa fare più facilmente strada la possibilità di rapporti multipli con persone diverse a<br />

causa della necessaria carica seduttiva che necessita di garanzie e riscontri.<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.49.18<br />

Il 2, sinceramente non lo considero così profondo, perchè il suo bisogno egoistico di esprimere la propria<br />

passione lo rende molto agitato e ansioso. Se poi non rileva "l'oggetto" sul quale "sparare" la propria passione<br />

può diventare veramente insopportabile. Gli uomini 2 infelici sono i peggiori, ossessivi e ossessionanti e<br />

autoritari fino allo spasimo con false vendite di sicurezze o ricchezze effimere. La donna diventa civettuola in<br />

maniera fastidiosa forse...ma almeno, se siamo fortunati, è un bel vedere!!! O no?<br />

R: I linguaggi delle triadi di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.52.41<br />

Ragazzi, stiamo parlando di certi 2 sessuali ma non degli altri 2, veh!<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.55.39<br />

Bene. Parliamo degli altri 2.Personalmente non credo che i 2 siano così manipolatori. O meglio, vengono vissuti<br />

così perchè hanno una capacità trasversale di visione sulle cose e riescono a tenere in relazione più argomenti<br />

contemporaneamente.....certamente non quanto un 3 che in questo è un vero maestro irraggiungibile ma,<br />

ahimè, spesso incompreso e solo...cosa della quale soffre da morire celando molto bene questo dolore con la<br />

forza che gli è tipica.<br />

R: I linguaggi delle triadi di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 22.59.43<br />

secondo me sono manipolatori. In senso buono, anche. Come Sister Helen nel film .... non mi ricordo più, in cui<br />

assiste Sean Penn condannato alla pena capitale (giustamente!) proprio da 2 sociale.<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.04.05<br />

Maurizio....quello è uno dei miei film preferiti.....ma te la ricordi la fine???Sean Penn è da oscar e invece lo ha<br />

preso lei l'oscar....ma l'ha pagato caro il suo oscar.....il personaggio crede al suo condannato e lo difende di<br />

fronte al mondo e alla fine...alla fine scopre di aver sbagliato...lui muore ma la vera condannata è lei, susan<br />

sarandon.....dove sta la manipolazione?<br />

R: I linguaggi delle triadi di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.08.28<br />

Cerca di manipolare le colleghe, la stampa, l'opinione pubblica. A un certo punto sembra che ce la faccia. Poi<br />

tutto crolla. Un altro 2 sociale è l'interpretazione di ...quell'attrice mora con il sorriso a 108 denti non ricordo il<br />

nome , in Myra Breckovich (non si scrive così, vado a senso). Lei in minigonna che si occupa dell'inquinamento<br />

del paese. In quel caso ha successo. Manipola il mondo e riesce. Ala 3?<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.15.48<br />

Cerca di manipolare? Cavoli ma questa è pura ERESIA. Cioè Susan Sarandon e Giulia Roberts manipolano? Si<br />

fanno un mazzo da sole contro tutti, spendono la loro faccia di fronte a chiunque in nome di un ideale, della<br />

salute psichica e fisica, combattono il mondo dell'ingiustizia e sfidano ogni potenza politica, media, stampa,<br />

facendo chilometri e tu dici che manipolano????? Maurizio, qui proprio non ti seguo. Ti auguro di trovare un 2 al<br />

tuo fianco il giorno in cui sosterrai una battaglia seria nella vita ma non subito...dopo che hai ingerito petrolio e<br />

condanne e magari hai i polmoni a pezzi......posso chiederti di rivedere dead man walking e poi ne<br />

parliamo?...anzi ne litighiamo!!!<br />

R: I linguaggi delle triadi di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.19.52<br />

Manipolare non significa sempre negatività. Anzi! I sufi sono splendidi manipolatori per esempio. Significa saper<br />

gestire a un fine la corretta relazione affinchè gli altri si comportino comme il faut. La relazione e la


comunicazione non è diretta sempre, ma obliqua, trasversale e fatta con il corpo e il cuore, sangue e carne.<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.35.06<br />

No è la parola che non mi piace....manipolare vuol dire far credere agli altri quello che non è per fini egoistici.<br />

Le due attrici hanno certamente perseguito fini di successo ma reale e vero e giusto fino al midollo, hanno<br />

buttato il cuor eoltre l'ostacolo per la salute e la vita del pianeta e delle persone che hanno difeso.....Giulia<br />

Roberts non è neppure un avvocato nel film eppure studi acosì tatno che mette sotto tiro l'ultima cretina di<br />

cattedra e laureata che arriva....usa la minigonna per arrivare? Meno male c'era lei e con quelle gambe..ma<br />

quante notti e quanti chilometri per raccogliere quelle firme ben 2 volte e il suo amore che se ne va a quel<br />

paese perchè lei non c'è? E' forse manipolatoria nel lasciar ei propri figli per questo fine per poi portarli con se<br />

quando lui la molla? L'altra poi è suora! E' il film della guerra per la giustizia degli ideali.....cavoli ma dovìè<br />

questa manipolazione??? Avrà ragione Antonio, sarò così tanto 2, in realtà, da non avere coscienza di me<br />

stessa......ma se questo è essere 2 beh, wiwa i 2 e tenetemi stretta......non avrò il fisico della Roberts ma mi<br />

spacco in quattro quanto lei nelle battaglie......... E poi siamo sicuri fossero 2 questi personaggi? Io trovo l<br />

aRoberts molto sexi quando mastica la cicca e fa palloncini mentre quella cretina le spiega quello che non s<br />

aneppure esistere.....quella scena mi da i brividi!<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 9.09.04<br />

Ehi, Cusani.......hai forse detto, in quanto sufi di essere uno "splendido manipolatore"??? Altro che brividi per i<br />

palloncini della cicca della Roberts..... E quale tipo di manipolazione positiva sarebbe la tua, trasversale, fatta<br />

con e di tute quelle cose che hai elencato??? Ma a casa tua le sanno queste cose? Hanno preso i giusti rimedi?<br />

Stasera sei a Riza??? Parla il tuo amico Fornari. Buona giornata. Melinda<br />

R: I linguaggi delle triadi di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 13.29.52<br />

Marina, perdonami, ma io non capisco cosa esattamente ti sconvolge tanto nella capacita' manipolatoria cosi'<br />

tipica dei Due. Sono d'accordo con Maurizio, quando afferma che non e' corretto attribuire un'accezione del<br />

tutto negativa a questa espressione, e' un nome, un aggettivo, una definizione di un comportanmento che va<br />

visto a 360 gradi in tutte le sue espressioni. Una mamma Due ad esempio, che col suo essere chioccia invade<br />

talvolta la vita e l'intimita' dei propri figli, non li manipola forse per fargli fare quello che lei vorrebbe? Una<br />

donna Due che tenta di sedurre un uomo a tutti i costi, civettando e svolazzando in quel modo cosi'<br />

piacevolmente femminile non e' una donna che in fondo ne manipola la volonta' pur di conquistarlo? Una<br />

Brokovitch (o come acc. si scrive) che come una crocerossina si lancia per salvare quelle persone dai mali del<br />

mondo, rinunciando (dimenticando di testa) le necessita' dei figli, perche' il bisogno degli altri e' un richiamo<br />

potentissimo al quale lei risponde con tutto il cuore, non e' forse un atteggiamento esasperato della debolezza<br />

del Due? Certo, chi ne viene aiutato ne apprezza l'impegno e i risultati, ma nella sua vita privata lei rischia di<br />

perdere tutto. L'esibizione maliziosa della sua femminilita' e' decisamente manipolatoria, usa tutte le sue armi<br />

per raggiungere un obiettivo che si impadronisce di lei, ma questa Marina, se non e' manipolazione anche di se<br />

stessa, allora cosa lo e'? credo che tu dia pero' a questa definizione un significato maligno e oscuro, e per quello<br />

che ne so, e mi sembra di capire, la manipolazione seduttiva dei Due e' molto involontaria e inconsapevole, e<br />

spesso arrivano a manipolare se stessi pur di non vedere con la testa cio' che il loro cuore li ha spinti a fare. Mi<br />

chiedo come mai sei disposta ad accettare tutte le caratteristiche di tutti gli altri enneatipi, riconoscendole in<br />

linea di massima come rappresentative di chi vive una determinata Passione, e solo quelle del Due ti fanno<br />

arrabbiare cosi' tanto....io ho una sorella Due e riconosco in tutto e per tutto certe caratteristiche di questo<br />

enneatipo, compresa la tendenza a manipolare la volonta', il pensiero, la direzione delle persone e degli eventi<br />

insomma, usando la loro seduttivita' potente, ma non penso certo che mia sorella sia una poco di buono, anzi.<br />

Perche' alla fine, quando poi raggiunge l'obiettivo amoroso tanto bramato, quando lui si ferma e comincia a<br />

chiedere intimita' profonda, quello e' il momento in cui un Due poco integrato sbuffa, scappa, si nega e desidera<br />

liberta'....liberta' che possa allontanarlo dal pericolo che la rivelazione intima e profonda di se stesso lo renda<br />

vulnerabile nei confronti di chi lo potrebbe abbandonare, scatenando nel Due la situazione dolorosa per<br />

eccellenza. Perche' il bisogno degli altri va negato, a tutti i costi. Mi fai sorridere un bel po'....e sai che io<br />

continuo a pensare che sei un Due, ma tant'e'....sei tu che conosci testessa piu' di tutti. Un bacione one one...<br />

(sono certa di essermi fatta trasportare dalla mia di passione, e di aver fatto affermazioni non sempre corrette,<br />

chiedo aiuto per eventuali precisazioni ai Capitani di vascello!).<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 16.01.46<br />

Chissà perchè se me lo spieghi tu che sei una donna non me la prendo. Se me lo spiega un uomo mi sento<br />

aggredita..... ma questo accade un pò in generale, nel mio caso.....credo che i miei dolori recenti siano ancora<br />

vivi e le ferite vibrino con automatismi espasperati....speriamo, sinceramente, mi passi e al più presto. Per<br />

quanto riguarda la manipolazione del 2, durante la presa di consocenza dell'enneagramma i 2 sono stati<br />

raccontati da Maurizio (non volermene Maurizio ma è quello che ho sentito...forse non è quello che hai detto ma<br />

obiettivamnete i 2 e i 3 li hai fatti passare veloci, veloci) non con ammirazione e calore....e allora, da subito, ho<br />

un pò preso le distanze da questo ennea tipo che sembra poter essere un imbroglione dei sentimenti solo a<br />

scopo di "lucro" personale. Ho ripreso fiducia di recente nel conoscere un uomo 2 incredibile che, ai miei occhi,<br />

ti nutre tantissimo e ti parla con un apertura di cuore pazzesca.... Ciò premsso, Sirenella, quanto affermi allora


appartiene a tutti, cambia solo la modalità....O no? Melinda<br />

R: I linguaggi delle triadi di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 17.40.37<br />

e hai detto niente....cambia "solo" la modalita'? Cambia la spinta interiore, il motore, che caratterizza la<br />

Passione, che si esprime con modalita' differenti. Se vogliamo fare un discorso ampio e generico, tutti<br />

manipolano la vita, la gente, il lavoro, gli amici, per poter vivere secondo la propria natura e secondo le proprie<br />

possibilita'....ma i Due lo fanno secondo certi modi specifici....che testona che sei se non la smetti non ti sposo<br />

piu'!<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 21.24.26<br />

Ecco, un'altra volta single!.......Certo che sei quella che si è stancata per prima....comunque rimango testona!!!<br />

Testona! Mi piace molto. Melinda<br />

R: I linguaggi delle triadi di valentina del 22/09/<strong>2005</strong> 21.26.09<br />

cara melinda, non so se tu sia un vero due o un'imitazione (scherzo) ma solo tu puoi saperlo. io mi sento due e<br />

so di essere e di essere stata una grande manipolatrice nella vita. valutiamo gli aspetti negativi della<br />

manipolazione che forse sono quelli che piu' ci spaventano. perche' so di essere manipolatrice? ti faccio un<br />

esempio.se incontro un uomo piacevole sfodero con attenta cura una serie di armi in mio possesso per poterlo<br />

colpire,ammaliare, affascinare, per attirare la sua attnzione e mi accorgo di sapere essattamente quale sara' la<br />

sua sensazione successiva...lo seduco, forse senza ancora aver capito se realmente mi piace davvero. non<br />

importa, cio' che e' interessnte e' che lui sia interessato a priori.e' una sorta di conquista, di affermazione di se'.<br />

lo osservo e mi diventa facile capire a cosa puo' essere sensibile...insomma, voglio essere il centro delle sue<br />

attenzioni. ovviamente la mia ammissione e' una zappa sui piedi. ma e' necessaria per poter capire che e'<br />

fondamentale cambiare il mio atteggiamento, per l'altro, ma di piu' per me stessa.alla fine un uomo rimane<br />

affascinato per cio' che io gli do' a vedere, non per cio' che io sono. incomincia a desiderarmi perche' io ho<br />

voluto cosi'....ma non ha visto nulla di veramente unico che lo abbia colpito di me. la mia esperienza mi sta<br />

insegnando che la gente mi vede lo stesso, anche se io rimango immobile. e' una vera scoperta per me che mi<br />

sono sempre data tanto da fare per interessare.questo significa che io sono e che non ho bisogno di<br />

sembrare...e che se qualcuno si avvicina a me sara' perche' qualcosa ha visto, e forse daro' a me stessa, per la<br />

prima volta, l'opportunita' di vivere un interesse sincero, autentico e magari duraturo...<br />

R: I linguaggi delle triadi di Claudio Garibaldi del 22/09/<strong>2005</strong> 21.37.08<br />

Valentina... sei forse già un'illuminata? Hai espresso sui Due esattamente quello che io sento, e che magari<br />

espresso da un uomo fa arrabbiare. Quando dici "alla fine un uomo rimane affascianto per ciò che gli dò a<br />

vedere e non per ciò che sono"..... mi lasci senza parole... Be' guarda..... se veramente sei arrivata a questa<br />

profonda consapevolezza, non posso spiegarti i motivi, ma mi regali veramente un momento di gioia. Grazie....<br />

sperando che tu non stia cercando di sedurre tutto il forum.... Claudio<br />

R: I linguaggi delle triadi di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 21.52.35<br />

Grazie Valentina....e non peoccuparti per "l'imitazione"....anzi simpatica! Grazie perchè sempre più, ormai, so<br />

che il 2 è un'ala molto importante e ben integrata ma non è la mia essenza. Il mio incontro non accade mai così<br />

come lo descrivi e accade a te.Non solo non so quello che accade dopo ma tantomeno voglio saperlo e se lo sa<br />

l'altro mi sento già in gabbia! Io sono curiosa di cosa accade dopo e mi stupisco...se non mi stupisco, spesso mi<br />

annoio. Amo stupirmi in un incontro e la costruzione di un incontro su più piani e livelli è lenta e un vero gioco<br />

in cui le regole del gioco cambiano perchè quella coppia si creerà per un percorso che è una scoperta. Sono<br />

felice tu sia così sicura e consapevole, certamente incontrerai altrettanti esperti in quest'arte!... Bacioni.<br />

Melinda<br />

R: I linguaggi delle triadi di valentina del 22/09/<strong>2005</strong> 23.50.11<br />

grazie claudio. non so se sono illuminata, ma so che sto cercando di lavorare a fondo su tutto cio' che per me e'<br />

tentazione.non voglio dire che adesso nei confronti del mondo maschile ho un'attegiamento distaccato, ma<br />

soltanto che preferisco mostrarmi nelle mie qualita' piu' femminili solo dopo essere sicura che ci sia gia'un<br />

interesse fondato e reciproco.magari riservando le mie capacita' seduttive solo ad un uomo che intende<br />

scoprirmi realmente e non come rete per tirarlo in trappola.spero di non aver creato l'equivoco nel pensare che<br />

si tratti di una vera e propria seduzione fisica, in questo caso qualunque donna ne sarebbe capace, anche se<br />

non e' un due.il tutto era legato solo al discorso della manipolazione in generale che e' applicabile in tutti i<br />

momenti della vita.non cerco di sedurre il forum, cerco di essere sincera e mi avvicino all'enneagramma per<br />

tentare di migliorare.... per melinda. volevo solo precisare, fermo restando che credo a tutto cio' che tu mi<br />

scrivi, che ogni persona ha un suo modo di sedurre e che il due molto spesso ne e' inconsapevole.quindi se hai<br />

un'ala due attenzione!! bacioni a voi..<br />

R: I linguaggi delle triadi di Sirenella del 23/09/<strong>2005</strong> 11.45.30


Vale, brava...lasci anche me senza parole...ma sono contenta di quello che dici, sopratutto perche' lo dici.Ti<br />

abbraccio forte. Your sister.<br />

The Big Kahuna, Dante e gli Uno.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Ho avuto il piacere di rivedere questo splendido film che forse nessuno conosce. Si tratta di un film interpretato<br />

da Kevin Spacey, Danny De Vito e Peter Facinelli. Suppongo si tratti di una sceneggiatura destinata ad un'opera<br />

teatrale, riproposta poi al cinema. Bellissimo. L'interpretazione di Danny De Vito e' sorprendente e pregnante di<br />

emozioni fortemente rappresentative di un uomo che vede se stesso e la vita senza piu' veli o inganni. Si parla<br />

tanto della differenza tra realta' maschili e femminili e consiglio a tutti di dare un'occhiata a quest'opera perche'<br />

ci sono atmosfere, riflessioni, tensioni che offrono a noi spettatrici donne una visione particolare e intensa del<br />

mondo maschile,e non solo a noi femminucce ovviamente. Non sono riuscita ad identificare con certezza<br />

l'enneatipo di De Vito, perche' sembrerebbe un Nove o un Sette, che pero' vive una profonda fase di<br />

rassegnazione e di accettazione di verita' su se stesso, che lo rendono vero come mai un suo personaggio e'<br />

stato. Kevin Spacey mi sembrava un' Otto straordinario, ma poi mi sono resa conto che si tratta molto molto<br />

probabilmente di un Due sotto forte stress, che deve raggiungere il suo obiettivo a tutti i costi ma la cui natura<br />

fragile e calda viene fuori nelle ultime battute del film. Se ho ragione e' molto interessante notare quanto un<br />

Due sotto stress sia difficile da identificare subito, e quanto possa somigliare ad un Otto nel suo "volere<br />

eccessivamente"...o anche ad un Tre...che cela agli occhi del mondo il suo "bisogno degli altri". Ma il<br />

personaggio su cui vorrei fermarmi un attimo e' il terzo, ossia Bob (Peter Facinelli) che se ho visto giusto<br />

indossa i panni di un Uno da manuale. Vorrei prima spiegare perche' collego nel titolo del post Dante a questo<br />

personaggio. Si parlava qualche giorno fa di Dante, del suo essere un Uno con tutti i pregi e difetti, e della mia<br />

difficolta' ad approcciare alla Divina Commedia in quanto "pregna" di questo giudizio al di sopra delle parti che<br />

tanto mi irrita. Questo personaggio ha richiamato subito la mia attenzione perche' accade piu' o meno qualcosa<br />

di simile, e meraviglioso e' il modo di "svelare" questo comportamento da parte di De Vito, che ne fa un'analisi<br />

lucida, umana e calda. I tre personaggi sono riuniti in un albergo per motivi di affari, sono gli unici personaggi<br />

ad apparire in quasi tutto il film. Devono assolutamente contattare un importante uomo d'affari, ricchissimo, col<br />

quale concludere un accordo di lavoro. The Big Kahuna, il grande pesce nel lago che devono acchiappare, in un<br />

momento della loro vita in cui non c'e' piu' mistero, non ci sono molte illusioni sul futuro di ciascuno di loro,<br />

tranne che per Bob, pivellino di questa azienda che e' stato assegnato agli altri due colleghi per essere in<br />

qualche modo "svezzato". Bob sara' l'unico ad incontrare il grande "pesce" per una serie fortuita di casi, e<br />

invece di fare cio' che deve, indirizza sistematicamente la conversazione su Dio, la morte, la vita...scatenando il<br />

panico e la rabbia di Spacey che non gli perdona di non aver svolto il suo compito e di aver tradito la fiducia e le<br />

aspettative degli altri e dell'azienda. Bob si ribella a questo e dichiara che parlare di Dio e' molto piu' importante<br />

di tutto quanto, mentre De Vito cerca di fare da paciere tra i due.. Non voglio svelare tutto ma le discussioni fra<br />

i tre sono veramente belle e intense. Ma alla fine sara' De Vito che tentera' di far capire a Bob quanto questo<br />

sui mettersi "al di sopra" quanto questo suo giudice interiore non sia altro che una manipolazione e<br />

strumentalizzazione degli altri camuffata di sani principi. Vi riporto la conversazione quasi finale del film, e<br />

chiedo scusa se il post sara' un bel po' lunghetto. Spacey dopo una colluttazione fisica, molto drammatica, con<br />

Bob esce sconvolto dalla stanza, chiedendo scusa al ragazzo, per aver cercato di insegnargli qualcosa nel modo<br />

sbagliato. De Vito chiude la porta e richiama con calma ma severamente l'attenzione di Bob dicendogli fra<br />

l'altro: l'uomo che e' appena uscito da questa stanza e' un mio carissimo amico. Perche' lo conosco da tanto<br />

tempo? Beh ci sono tante persone che conosco da un pezzo, ad alcune non farei pulire il sedere al mio cane,<br />

altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me, ma Larry per me conta molto e la ragione e' che posso<br />

fidarmi. Io so che posso fidarmi, e' onesto. Bob risponde: onesto o brutale? De Vito: e' onesto Bob, e anche<br />

brutale certo, il che a volte fa parte dell'essere onesto, perche' tante persone sono brutali ma non oneste, ma<br />

Larry non e' uno di quelli. Larry e' onesto, anche tu sei una persona onesta. Ne sono convinto perche' radicato<br />

profondamente dentro di te c'e' qualcosa che combatte per l'onesta'. La domanda che e' il caso che tu ti faccia<br />

e' se questa cosa e' presente in tutti gli aspetti della tua vita. Bob: che vorrebbe dire? De Vito: vorrebbe dire<br />

che il tuo propagandare Gesu' non e' diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda il lubrificante, non<br />

ha importanza se cerchi di vendere Gesu' o Buddha, o i diritti civili (...) ....questo non fa di te un essere umano,<br />

semmai fa di te un agente di vendita. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli<br />

dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni, solo per saperlo e per nessun'altra ragione. Perche' appena cerchi di<br />

prendere le redini di una conversazione per pilotarla non e' piu' una conversazione, e' un pistolotto! Tu non sei<br />

un essere umano, sei un venditore, un piazzista. Stavamo parlando prima del carattere, hai fatto delle<br />

domande sul carattere, e allora si e' parlato delle facce, ma la questione e' molto piu' profonda di cosi', la<br />

questione e'...tu ne hai di carattere o no, Bob? Se vuoi la mia sincera opinione Bob, non ne hai, per la semplice<br />

ragione che ancora non provi rammarico per qualcosa. Bob risponde piangendo: vuoi dire che non avro'<br />

carattere finche' non avro' fatto qualcosa che mi rincresce? De Vito prosegue: No,Bob. Perche' sicuramente, hai<br />

fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. E' quando alla fine le scopri, quando vedi<br />

l'assurdita' di qualcosa che hai fatto e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere perche' e'<br />

troppo tardi, quindi quella cosa non puoi che prenderla, e portarla con te. Perche' ti ricordi che la vita va avanti,<br />

il mondo girera' anche senza di te. Alla fine, tu non conti. E' allora che acquisterai il carattere. Perche' l'onesta'<br />

emergera' da dentro di te, e come un tatuaggio ti restera' impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni<br />

caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto." In qualche modo mi sembra che venga fuori quel<br />

senso di sottile e incosapevole ipocrisia, quella sorta di trappola, nella quale gli Uno a volte cadono credendo di


sapere cosa e' giusto e cosa e' sbagliato, senza poi sapere essere coerenti con cio' che fanno. Chiedo scusa se<br />

sono inesatta perche' Antonio certamente sapra' parlare meglio di questa incoerenza, in ogni caso, se vi<br />

capitasse di vedere il film mi farebbe piacere discuterne, perche' moltissimo materiale per noi ghiottoni di<br />

enneagramma. Baci...<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Melinda del 14/09/<strong>2005</strong> 14.26.07<br />

Sirenella, sono di corsa e sarò quindi breve (anche per compensare te).....ma come hai fatto a imparare a<br />

memoria il pezzo??? Vorrei vederlo e sentirlo recitato dalla tua voce ammaliatrice!!!!ahahahahahahha Sei<br />

troppo, troppo forte. Ti abbraccio Melinda<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Sirenella del 14/09/<strong>2005</strong> 14.43.39<br />

a memoria sarebbe impossibile...ho dovuto copiare tutto su carta..una faticaccia..ma a volte per condividere<br />

pensieri ed esperienze ci vuole fatica! La mia voce non e' proprio definibile ammaliatrice ma De Vito recita da<br />

oscar!Baci...e vediti il film!<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 10.07.42<br />

No no, Sirenella Marinella, la tua voce è sensuale e ammaliatrice.....la conosco. So quello che dico! Sono di<br />

corsa ma stasera sarò collegata... Bacioni. Tua omonima Melinda Marina.<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.25.50<br />

Sirenella, poichè non si può lasciare inevaso questo sacrificio ho deciso, nella prima giornata utunnale di<br />

pioggia, di suicidarmi nel guardare questo film...non vorrei mai che nella prossima vita in cui ci sposeremo e tu<br />

sarai l'uomo, mi nasci 8 e mi spacchi per tutto il tempo....ma se nasci 8 io nasco 3........così non sento niente!!!<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 14.42.27<br />

tesoro vedrai che non sara' un sacrificio, e' un film bello, intenso e nemmeno troppo lungo....pero' fai bene<br />

perche' se rinasco uomo devi fare tutto quello che voglio io ahahahahahaha...bacio.<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 15.26.33<br />

Sirenella il sacrificio è il tuo di aver trascritto tutte quelle cose. Senti se rinasci uomo faccio tutto quello che<br />

vuoi (finalmente un uomo vero con le idee chiare) ma voglio tanti bambini, dobbiamo essere ricchi, voglio<br />

vivere in campagna, andare a cavallo, avere un aereo privato e fare i safari in africa nera e sesso almeno tre<br />

volte la settimana..e mica sempre nello stesso modo ......ahahahahhah.....ce la possiamo fare??? Melinda<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 15.31.19<br />

I cavalli li adoro, i bambini un po' meno, ma non potrei vivere senza almeno due figli, la vita di campagna e' il<br />

mio ideale, il sesso tre volte alla settimana e' troppo poco. Per il resto, se non riesco ad avere soldi vivremo in<br />

una baracca, cavalcheremo un brocco senza sella, avremo un sacco di figli scalzi e saremo felici lo stesso<br />

ehehehehehehe va bene???<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 15.48.43<br />

Ho capito, vado io a lavorare tu curi i bambini ...sono diventati tanti perchè siamo rimasti poveri??? Non ho<br />

capito, come funziona stu fatt? melinda<br />

R: The Big Kahuna, Dante e gli Uno. di Sirenella del 22/09/<strong>2005</strong> 15.52.25<br />

Meli' e' risaputo che in tempi di poverta' si facevano un sacco di figlioli....o forse dipendeva dall'assenza della tv<br />

via cavo????<br />

sarebbe bello...<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

ogni tanto su questo forum appaiono fugaci voci e presenze nuove. Mi piacerebbe molto si manifestassero con<br />

maggior frequenza. Ovviamente non vi è nessun obbligo, ma sarebbe un arricchimento per tutti.<br />

Intanto...siamo tutti sulla stessa barca, stiamo andando tutti verso la stessa direzione (in senso ampio<br />

intendo), e un pò di scambio e conoscenza danno sale alla vita. Negli ultimi passaggi si sono manifestati due<br />

modi diversi di interpretare il forum, almeno mi sembra. Da una parte vi è chi predilige lo scambio strettamente<br />

personale, parlando di cose proprie o comunque abbandonandosi alla spontaneità delle manifestazioni verbali<br />

(nel bene e nel male). Dall'altra partre c'è chi è più propenso per uno scambio maggiormente impersonale,


magari con informazioni che possano essere di utilità collettiva, e, personalmente sono d'accordo, magari con<br />

un meno di competitività, anche se non occorre aver paura di questa, fa parte della natura umana. Io, pur non<br />

essendo un 9, cioè un mediatore, mi metto nel mezzo. Certamente riesco ad intuire più cose di Melinda o<br />

Sirenella perchè si fanno "vedere" di più, ma talvolta il loro dialogo è così personale che è davvero difficile<br />

inserirsi. Altre persone, Eleonora, Francesca ad esempio, od alcuni "utenti ospiti", mi rimangono un poco più<br />

estranee, pur concordando con alcuni loro interventi. Tuttavia amo anche lo scambio finalizzato, equilibrato e<br />

non impulsivo, e soprattutto trovo utile la condivisione di conoscenze, meglio poi se legate ad esperienze. In<br />

ogni caso, spero che prima o poi riusciremo ad incontrarci personalmente, a darci un volto. Claudio<br />

R: sarebbe bello... di Sirenella del 21/09/<strong>2005</strong> 16.14.45<br />

Ti capisco Claudio e credo che, nonostante i grandi sforzi di tutti coloro che partecipano piu' o meno quissu',<br />

indipendentemente dal proprio modo di vivere il forum, la conoscenza reale sia importante per un arricchimento<br />

piu' concreto. Visualizzare visi, espressioni, movimenti, voci puo' completare egregiamente quel puzzle di<br />

impressioni e riflessioni al quale lo scambio virtuale ha dato il via, ma che non sempre basta a se stesso. Io<br />

spero che prima o poi si possa organizzare un incontro, anche perche' mi piace che l'enneagramma sia non solo<br />

strumento di interpretazione di certi comportamenti, ma anche motivo di nuove conoscenze edi apertura al<br />

mondo. Marina.<br />

R: sarebbe bello... di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 21.07.18<br />

Mi associo. Assolutamente mi associo. Grazie Claudio. Mi piace l'idea di "lasciarmi vedere"...con tutti i rischi del<br />

caso ma sono d'accordo sullo scambio intellettuale.. eppoi credo faccia parte della propria origine rivolgersi agli<br />

altri e sentirsi in un certo modo, Il fatto che tu dica che riesci a sentire me e Sirenella significa che sei nel<br />

cuore, infatti parli in prima persona...e se ci fai da traghettatore verso gli altri io te ne sono grata....batti un<br />

cinque. Melinda<br />

R: sarebbe bello... di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.19.34<br />

Melinda, non volevo traghettare nessuno, nè penso voi abbiate bisogno del mio battello. Così, notavo le diverse<br />

tendenze del forum, che a volte sembrano dividere, ma possono anche arricchire.... nient'altro Un saluto,<br />

claudio pS. dov'è il ns piolta stasera? sarà a mangiare pesce con qualche hostess?<br />

R: sarebbe bello... di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.22.24<br />

Si e solo texana doc.!<br />

R: sarebbe bello... di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.23.18<br />

Claudio......perchè non ci vuoi traghettare? Io poi non so nuotare.....<br />

R: sarebbe bello... di Claudio Garibaldi del 21/09/<strong>2005</strong> 22.28.32<br />

Come, vieni in vacanza in liguria e non sai nuotare?<br />

R: sarebbe bello... di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 22.36.51<br />

Claudio, sapevo nuotare poi è come lo avessi dimenticato. Ma in Liguria si sta bene lo stesso....ci sono persino<br />

le montagne e correre alle 7,30 del mattino sul lungo mare con la musica in cuffia è impagabile......<br />

R: sarebbe bello... di Melinda del 22/09/<strong>2005</strong> 11.44.15<br />

Claudio, mi sa che Franco si è un pò offeso!. In realtà siamo solo molto invidiosi! Franco ti sei offeso? Rivado<br />

via! Melinda<br />

Un saluto veloce<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Salve a tutti, ho visto che avete scritto molto in questi giorni e ci sono diversi post interessanti ai quali vorrei<br />

rispondere, ma oggi mi e' impossibile e non so se in questi giorni riusciro'....saluto quindi tutti, compresa<br />

Eleonora che mi sento di tranquillizzare, non provo repulsione per i 5 ma ti rispondero' con calma...vi abbraccio<br />

e spero di tornare presto tra voi. Baci.<br />

R: Un saluto veloce di Sirenella del 20/09/<strong>2005</strong> 13.21.25<br />

Volevo aggiungere anche una cosa, noto che spesso e volentieri le persone che leggono i nostri post e<br />

rispondono dopo mesi di silenzio, o partecipano per la prima volta, tendono a credere continuamente ed


erroneamente che ogni volta che parliamo di un enneatipo lo stiamo "giudicando" e condannando. Io sono un<br />

po' stanca di ripeterlo perche' questa precisazione e' stata scritta e riscritta da tutti, ma mi rendo conto che<br />

alcuni post sono troppo vecchi e magari sono sfuggiti all'attenzione di molti...lo dico ora, nella speranza che<br />

quanto affermo sia comprensibile e credibile, quando si parla di un'esperienza amorosa o di un'amicizia finita<br />

male con qualunque enneatipo abbia fatto parte della nostra vita, e lo si scrive qui, raccontando i disagi e i<br />

confronti relazionali, non lo si fa per esprimere un giudizio negativo o per condannare taluno o tal'altro....ma<br />

solo per raccontare un'esperienza e confrontarsi con gli altri. Claudio ad es. dice che ha ottimi rapporti con le<br />

donne 5, io dico che ho avuto pessime esperienze con gli uomini di quell' enneatipo, ma si tratta pur sempre<br />

della nostra personale percezione, delle nostre preferenze, dei nostri limiti, degli spigoli di ciascuno che cozzano<br />

a volte con quelli di altri, e non a prescindere dalla loro unicita', ma senza dimenticare mai e poi mai che ogni<br />

persona e' unica, noi, quanto loro. Ben venga, anzi, benissimo, se poi qualche persona che si sente chiamata in<br />

causa perche' si riconosce in qualche testimonianza, in analogie positive o negative, dica la sua...perche' questo<br />

non puo' far altro che arricchire tutti. L'enneagramma e' uno strumento, dice bene Eleonora, ma cio' non toglie<br />

che ognuno di noi si relaziona meglio con alcuni e peggio con altri, non e' una tragedia e nemmeno una volonta'<br />

distruttiva di demonizzare nessuno...io stessa sto sulle balle a molta gente...ma vi assicuro che spesso sono<br />

proprio le persone che mi contestano a farmi riflettere su me, sulle cose del mondo, e mi aiutano a trovare la<br />

forza di essere comunque cio' che sono, nel bene e nel male. Scusate il mio piccolo sfogo ma mi addolora<br />

sapere che una testimonianza puo' risultare offensiva per chi si sente chiamato in causa, credo che non sia<br />

intenzione di nessuno offendere o dare dispiacere...saluti.<br />

R: Un saluto veloce di Marina Mele del 20/09/<strong>2005</strong> 23.20.25<br />

Sirenella....Ma chi si è sentito offeso?....non credo sia accaduto...forse non me ne sono accorta neanche<br />

io...eppoi ci si può sempre scusare o ravvedere o, come dici tu, riflettere sulle contestazioni ricevute...però il<br />

principio delle contestazioni per riflettere non mi garba tanto....la dolcezza, in questa epoca, quella che può<br />

ogni cosa, dove è finita? Melinda<br />

R: Un saluto veloce di Sirenella del 21/09/<strong>2005</strong> 12.05.48<br />

Melinda forse e' stata solo una mia impressione, ma non credo. In ogni caso la dolcezza c'e' sempre, quando<br />

occorre ed e' opportuna. Non capisco cosa significa il principio delle contestazioni per riflettere...io parlo di<br />

discussioni aperte che non sono mai giudizio o pregiudizio, ma solo testimonianza di esperienze<br />

individuali...forse non sono riuscita a spiegare quello che penso...pardon...<br />

R: Un saluto veloce di Marina Mele del 22/09/<strong>2005</strong> 9.24.03<br />

Sirenella, mio figlio è ammalato e se sta meglio stasera sono a Riza a un convegno. Scrivi tu un pò, almeno<br />

durante il giorno e ovviamente se puoi.. Ora vado da un cliente ma, se riesco, mi ricollego nel tardo<br />

pomeriggio. Sirenella, mi manchi....... A te posso dirlo senza rischiare di esser mal interpretata....o si?<br />

ahahahahah Melinda<br />

Comunicazione e enneagramma<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Parlando di comunicazione mi viene da dire che, a un congresso o a qualunque manifestazione, la<br />

comunicazione di chi parla diviene penetrante quando i toni della voce cambiano, quando il viso sorride e<br />

talvolta si altera, quando l'incalzare del parlare a volte incontra errori e poi ironie e risate, quando cioè chi parla<br />

è in grado di giocare con gli altri e con se stesso al contempo.....La voce che arriva dalla pancia ha tonalità<br />

basse o estremamente acute se l'istinto perde il controllo, la voce che arriva dal cuore è calda, cambia ritmo e<br />

velocità, haun suo sentire rallentato contro una velocità emotiva (bellissimo!!!). Chi parla tramite il pensiero ha<br />

una voce molto impostata, si stanca poco, ha pochi cambiamenti di tonalità....se si inceppa salta il discorso e<br />

devia facilmente. Vi torna? Melinda<br />

R: Comunicazione e enneagramma di Maurizio Cusani del 21/09/<strong>2005</strong> 23.15.17<br />

No. I migliori parlatori, in media, sono i 7. Affabulatori,veloci, brillanti, incantatori. E sono della triade del<br />

pensiero.<br />

R: Comunicazione e enneagramma di Marina Mele del 21/09/<strong>2005</strong> 23.18.38<br />

Uno dei miei capi era un 7. Grande comunicatore, è vero, incantatore, è vero, simpatico, è vero, veloce e<br />

pronto è vero ma pochi concetti su ogni cosa, sempre in punta di iceberg e alla prima domanda tosta.....si<br />

cambia discorso e poi ...certo poi c'è Bisio e allora tutto si riequilibria.<br />

libro consigliato<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi


Per puro caso ieri mi è caduto lo sguardo su un piccolo libricino allegato alla rivista Famiglia Cristiana. Il titolo è<br />

"I nostri demoni quotidiani" scritto da Anselm Grun, monaco benedettino contemporaneo. Un sesto senso mi ha<br />

spinto ad acquistarlo, e con mia grande gioia ho visto che trattava esclusivamente dei Vizi Capitali (o passioni<br />

secondo l'enneagramma), facendo riferimento al primo autore che se ne occupò, e cioè Evagrio Pontico. Vi<br />

trascrivo un breve passaggio dell'introduzione scritta dall'autore stesso: "Nel libro (scritto nel 1991), parlo della<br />

dottrina degli otto vizi, ma oggi mi esprimerei in modo diverso. Nella maggior parte dei suoi scritti Evagrio parla<br />

di otto "loghismoì", ma in un libro ne conta nove e si avvicina molto , quindi, all'enneagramma, alla dottrina<br />

cioè dei nove tipi di personalità, che mette in luce nove pericoli fondamentali per l'uomo...." Mi sembra un<br />

condensato di sapere antico e di informazioni molto utili per chi studia l'enneagramma, quindi mi permetto di<br />

consigliarvelo. Claudio<br />

R: libro consigliato di Antonio Barbato del 15/09/<strong>2005</strong> 21.10.19<br />

Caro Claudietto, il libro mi era già noto dalla edizione del 1996 perchè ne aveva parlato bene Waltraud<br />

Kirschke, una suora tedesca autrice di un libretto in cui si usano favole tratte dal mondo animale per illustrare<br />

l'<strong>Enneagramma</strong>. La parte migliore del libro di Grun è quella in cui cita letteralmente alcuni pezzi<br />

dell'Antirrheticus di Evagrio Pontico, perché per il resto c'è molto su cui si può ridire. Il pezzo dove si parla di<br />

nove "Logismon", tratto dalla prefazione all'edizione del 2001 che tu hai citato, è semplicemente una forzatura<br />

o nel migliore dei casi un errore. Puoi trovare una compiuta descrizione degli UNDICI demoni trattati da Evagrio<br />

nel suo libro Peri Diaforon Poneron Logismon nella seconda parte del mio articolo Istincts, Centers and<br />

Subtypes pubblicato nel Dicembre 2001 sullo EM. Nel resto del libro, in ogni caso, vi sono diverse altre<br />

imprecisioni oltre ad una visione dei "demoni" che, personalmente, non condivido affatto. Mi fermo qui, perchè<br />

mi sovviene, dalle macerie del mio latino, la famosa frase "sequitur superbos victor a tergo Deus" e non ci<br />

terrei a fare quella fine.<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 21.31.41<br />

Della serie:attenti a quei due! Melinda<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 21.49.15<br />

Grazie Antonio... quando è che inizi il percorso formativo? così ci chiariamo sui demoni? Andrò a rileggermi il<br />

tuo articolo su Enneagram Monthly...<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 21.50.47<br />

Percorso formativo? Dai non scherzare, quasi poi ci credo!!! Melinda<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 21.51.56<br />

credo che il primo, in assoluto, che parli di 9 automatismi base sia Abu Talib (siamo nei primi anni mille) ma<br />

non riesco a trovare nessun testo a conforto,PER ORA!<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 21.52.32<br />

ah non so. Sul sito mi sono accorto che è stata inserita la casella "percorso certificativo"... occore che Antonio ci<br />

erudisca al proposito.<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 21.55.48<br />

SOno stata alla libreria esoterica oggi.....vi sono tanti libri interessanti paralleli all'enneagramma. Ne parlano<br />

ma in realtà parlando d'altro. Ne ho sfogliato qualcuno ma nessuno ha catturato la mia attenzione...in ogni caso<br />

credo si dovrebbe, passata la fase formativa ( che avete già tutti in tasca) andare oltre e verificare discipline<br />

parallele che interagiscono con l'enneagramma stesso. Cosa ne pensate? Melinda<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 21.57.15<br />

mmh. Parlo pro domo mea: IL SUFISMO.<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 21.59.20<br />

Maurizio, parlaci di questo sufismo....please! Hai buttato il sasso. Non nascondere la mano.<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.19.31<br />

Sì, Maurizio, scusami l'essere un pò troppo diretto forse..... Non ci potresti organizzare un week end so che è<br />

poco) che ci trasmetta un poco delle tue conoscenze ed esperienze sul Sufismo? A me interessa molto, e per


ascoltarti non posso certo venire a Riza... Claudio<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.23.51<br />

Claudio, certo che potresti venire a Riza e se vuoi venire al seminario sull'enneagramma fammelo sapere....tutti<br />

hanno invitato amici per far conoscer eRiza almeno un paio di volte in tre anni.....ma il fatto è che Maurizio non<br />

fa seminari o corsi sul sufismo..... Almeno per il momento! Lo so perchè nel mio percorso non c'è.....salvo lo<br />

abbiano inserito in un nuovo piano di studi....Maurizio, com'è? Melinda<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.27.22<br />

Mi interesserebbe una cosa più intima, nel senso esperienziale e non propriamente divulgativa. Abbiamo<br />

un'associata, Maura, (abita qui a Chiavari) che purtroppo non scrive sul forum, che va spesso a Cipro da un<br />

maestro Sufi di cui non ricordo il nome, forse Maurizio lo sa..... Sta lì una settimana, con questo saggio<br />

"vecchietto". Non parlano esplicitamente di <strong>Enneagramma</strong>, eppure lei torna a casa sempre con qualche<br />

conoscenza viva in più.... E' questo che io cerco...<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.30.08<br />

Claudio, claudio, claudio!......................................domanda: comìè che non sei andato anche tu a<br />

Cipro......???Da come lo descrivi sembra molto interessante. Melinda<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.31.49<br />

lavoro, studio, mancanza di tempo libero.... è solo rinviato.....<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.33.52<br />

Claudio. Credo che Maurizio si sia "dato".... Melinda<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.37.44<br />

cosa vuol dire?<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 22.49.40<br />

mmh, consiglierei di cliccare dopo google 3 siti: il caravanserraglio punto sufi gabriele mandel e raccoglierete<br />

molte notizie sul sufismo meglio di quanto non possa fare ora io. Sul maestro sufi cipriota non ho buone notizie,<br />

ma se mi sapete dire esattamente il nome in tempi brevissimi vi farò sapere tutto (o quasi)<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.49.51<br />

Darsi a dormire o fare altro! E' un modo di dire.....a chiavari non si dice che uno s'è dato quando si dilegua?<br />

COme stai? Melinda<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 22.56.16<br />

aggiungerei che purtroppo oggi c'è moltissima paccottiglia pseudosufi in giro e bisogna esercitare molta<br />

attenzione.<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 23.03.06<br />

ma forse io mi sono espresso male, o non avete capito. Io chiedevo proprio a te Maurizio di organizzare un<br />

week end esperenziale, proprio per evitare tutta la paccottiglia... e la mia era una richiesta seria e non<br />

ironica....<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 23.11.23<br />

mmh, non sono ancora pronto per questo. Ti ringrazio Claudio per la fiducia. Mi ci vuole ancora un po' di tempo.<br />

R: libro consigliato di Antonio Barbato del 15/09/<strong>2005</strong> 23.16.06<br />

No, Mau, il primo a parlare di attaccamento ad uno specifico Pensiero Passionale (li chiama proprio così) fu<br />

effettivamente Evagrio Pontico (morto nel 399 DC) e, dopo di lui, una folla di altri padri della chiesa d'Oriente<br />

hanno chiarito come questi "Pensieri" o "Logismoi" agiscono sull'uomo. In Occidente, a causa dell'uso del<br />

"peccato" come strumento di controllo sociale, il senso psicologico di queste intuizioni si è perso per oltre mille<br />

anni, ma, fortunatamente, esso è rimasto intatto come "Scienza della Conoscenza del Cuore", nella pratica


spirituale dei monaci orientali.<br />

R: libro consigliato di Antonio Barbato del 15/09/<strong>2005</strong> 23.41.19<br />

Visto che la mia "disciplina" è diversa da quella di Maurizio e che, come hai scritto, Claudio, cerchi la<br />

"conoscenza viva", posso suggerirti la lettura di "Sufi. La presenza qui ed ora" di Edmund Helminski, edizioni<br />

Amrita, o "I Sufi", edizioni Mediterranee del compianto principe e maestro Idries Shah? Credo che troverai<br />

quello che cerchi. Il "nome" della persona di Cipro è sicuramente meno importante di quello che può insegnare.<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 23.44.16<br />

Ringraziamo Evagrio Pontico ed Abu Talib..... (e gli amici della quarta via che conosco direbbero anche<br />

Raimondo Lullo - loro lo chiamano così...)<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 23.48.42<br />

Antonio, ho proprio comprato, tempo fa, i libri che mi hai consigliato......non mi basta... non più.... sento che è<br />

il momento di mettere in pratica...... Per il maestro di Cipro, proverò a convincere la nostra amica e socia<br />

Maura a condividere qualcosa, per quanto ciò sia possibile<br />

R: libro consigliato di Marina Mele del 16/09/<strong>2005</strong> 10.23.14<br />

Per Claudio e Maurizio. Sono anch'io interessata a una esperienza sul mondo sufi e anch'io voglio stare sul<br />

pratico e non sui libri ...eppoi......Maurizio dai, come non sei pronto, dai, non ci credo! Mi associo a Claudio<br />

nella richiesta...... Potresti parlarne in volo ......se vuoi prima organizzo una meditazione o una tecnica<br />

immaginata così ci predisponiamo al meglio!....che ne dici? Però a ripensarci in colo no perchè vorrebbe dire ch<br />

eil nostropilota non può partecipare (soprattutto alla meditazione che è a occhi chiusi). Melinda<br />

R: libro consigliato di Utente Ospite del 16/09/<strong>2005</strong> 12.33.41<br />

Ciao, desidero ringraziare Claudio per la segnalazione del libro,che mi interessa, e per i suoi interventi .<br />

FRancesca<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 16/09/<strong>2005</strong> 14.35.36<br />

grazie Francesca.... aspettiamo anche i tuoi interventi... Un saluto Claudio<br />

R: libro consigliato di Utente Ospite del 16/09/<strong>2005</strong> 15.37.50<br />

Approfitto. Ho cercato ma Famiglia Cristiana ha allegato il solito libro di cucina..hai qualche dritta? Posso<br />

sempre comprarlo in libreria, suppongo. Grazie. Quanto ai miei interventi, bè, aspetto di avere qualcosa di<br />

interessante da dire. Per ora...mmmhhh... A risentirci Francesca<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 16/09/<strong>2005</strong> 15.48.03<br />

Si tratta del numero del 11 settembre, non so, prova a cercare in altre edicole. Altrimenti dovresti trovarlo alle<br />

Edizioni Paoline. Anche se conterrà inesatezze come dice Antonio, a mio avviso vale comunque la pena di<br />

conoscerlo. Guarda che non a sta te giudicare se dici cose interessanti... tu esprimiti comunque.... non vi è una<br />

commissione di esame che valuta, ma un gruppo di persone che studiano e applicano l'<strong>Enneagramma</strong>... A<br />

risentirci, claudio<br />

R: libro consigliato di Utente Ospite del 16/09/<strong>2005</strong> 16.13.55<br />

Dodici anni fa,il maestro elementare di mio figlio insegnò ai bambini che le parole dovevano passare tre<br />

porte,prima di uscire. Il vero,l'utile e il bello. Dovevi vedere l'armonia che c'era in quella classe,e il rispetto<br />

reciproco. NOn li dimenticherò mai. Ora,purtroppo nel parlare non sono così brava,ma almeno nello scrivere ci<br />

provo. Per questo apprezzo i tuoi interventi che sono centrati, calibrati e esenti - almeno così mi pare - da<br />

spirito polemico o competitivo,personali ma non troppo, collaborativi e costruttivi. Adesso basta, non vorrei<br />

alimentare il tuo ego. Ah, ho chiamato nel frattempo le Paoline e mi sapranno dire (non sono dei fulmini di<br />

guerra,per intenderci). Comunque non c'è fretta. A risentirci Francesca P.S. Per inciso, il maestro era -è- un<br />

NOve. Un capo-mediatore nato. Non a caso ora è direttore della scuola. Ma appena può fa supplenza e si infila<br />

in una classe a insegnare.<br />

R: R: libro consigliato di Sirenella del 16/09/<strong>2005</strong> 16.50.29<br />

Francesca...perdonami qualche riflessione....il vero? Einstein diceva che esiste la relativita' della verita', quindi<br />

sono certa che in questo guazzabuglio di verita' ci sia sempre spazio e stimolo anche per le tue, ognuno di noi


poi prendera' quello che sente piu' vero rispetto ad altro, credo si chiami "scambio". L'utile? A volte cio' che e'<br />

utile a noi, non lo e' ad altri, e qui si torna alla relativita' generale, intanto donaci te stessa, se poi questo<br />

risulta piu' o meno utile lo decidera' ciascuno sulla base della propria esperienza e sul proprio modo di sentire il<br />

mondo. Il bello....ah sul bello possiamo parlare per ore, ma sempre alla relativita' si torna....c'e' chi ama l'arte<br />

moderna, chi quella classica, chi il barocco, chi il neorealismo, ecc. ecc....ognuno riconoscera' cio' che e' bello<br />

per se....forse sono tre porte, ma spero che lo scopo sia quello di aprirle comunque, quelle porte e lasciar uscire<br />

qualcosa che sia dono e testimonianza e confronto per tutti, altrimenti, resta solo il silenzio...non credi? Con<br />

simpatia...Marina.<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 16/09/<strong>2005</strong> 16.47.17<br />

In ogni caso, Francesca, ci puoi fare dono del tuo pensiero e del tuo sentire, della tua esperienza riguardo<br />

all'<strong>Enneagramma</strong>.... Io ho avuto, come tutti immagino, molti incontri umani attraverso l'<strong>Enneagramma</strong>, non<br />

ultimo quello di conoscere Antonio e Giovanna negli States, e quindi poi essere capitato qui, e si sono sempre<br />

rivelati fonte di arricchimento... Le Paoline, aihmè....sante donne... ma di una lentezza esasperante.... I Nove<br />

quando integrati sono splendidi, peccato che non ne intervengano in lista, appunto in qualità di mediatori.....<br />

Che le parole, prima di essere pronunciate, debbano rispettare i criteri del vero, utile e bello è qualcosa che<br />

cerco di tenere sempre dentro di me, anche se spesso poi l'emotività prende il sopravvento, ma è una regola<br />

aurea, molto liberatoria e rasserenante. Grazie per averla ricordata... Vedi che quando dici, dici bene....<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 16/09/<strong>2005</strong> 18.34.30<br />

Il relativismo del vero, utile, bello, per quanto sembri confermato dalla realtà dell'esistenza, viene considerato<br />

(da alcuni) uno dei mali della nostra società moderna... Ma anche questo è un punto di vista relativo, come<br />

relativo è il fatto che tutto si possa considerare relativo... insomma, il disordine più assoluto.....<br />

R: libro consigliato di Sirenella del 17/09/<strong>2005</strong> 16.56.27<br />

Caro Claudio, forse non sono la persona piu' indicata a parlare della teoria della Relativita' Generale di Einstein,<br />

che ha dato palesemente una svolta clamorosa alla ricerca scientifica ed alla visione della vita a 360 gradi.<br />

Posso solo ricordare che una delle prime leggi dell'Universo e' proprio quella del caos, che tu chiami disordine,<br />

cosi' come lo e' la consapevolezza che nell'Universo nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto semplicemente<br />

cambia. E' il corso delle cose, ed e' qualcosa di immutabile haime'....pero' ovviamente cosi' com'e' vero che se<br />

tutto e' relativo possiamo scivolare verso la percezione del caos, e' anche vero che se tutto e' relativo possiamo<br />

usare questa consapevolezza in maniera "attiva" per partecipare al cambiamento delle cose, degli eventi, della<br />

vita nostra e altrui. Il mio suggerimento era proprio questo...che le porte siano tre, sei o quante vuoi, forse la<br />

differenza sta nell'offrire contributi che ci arricchiscano, le parole a vanvera non piacciono a nessuno, e su<br />

questo siamo d'accordo, ma credo che quissu' anche il parlare a vanvera a volte diventi un elemento in piu' per<br />

identificare, scoprire, conoscere l'identita' di persone spesso mai incontrate davvero. A parte Antonio infatti, io<br />

non conosco nessuno di voi di persona e cosi' credo un po' tutti. Nel parlare a vanvera talvolta c'e' piu' verita' di<br />

tutte le verita' che tentiamo di pilotare razionalmente per raccontarci. Che ne pensi?<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 17/09/<strong>2005</strong> 18.48.42<br />

Non lo so, forse tu mi definiresti un pò rigido. Non sono tipo da tutto bianco o tutto nero, anzi, però credo che<br />

un'armonia musicale, ad esempio, per essere percepita tale abbia bisogno di regole, pur rispettando la fantasia<br />

del compositore. Non è un susseguirsi di note casuale. Infatti la musica ha strette correlazioni con la<br />

matematica. Cioè, non voglio dire che esistano degli assoluti, e comprendo ciò che affermi, ma è nell'atto della<br />

scelta personale (dei comportamenti, dei pensieri, delle emozioni, ecc.) che il caos universale diventa ordine<br />

interiore... o almeno io anelo a quello.... Il "tutto relativo", psicologicamente mi riporta alle esplosioni emotive<br />

incontrollate, alle urla, alle isterie, alle passioni brucianti, tanto belle quanto effimere, alla incapacità di<br />

costruire e mantenere rapporti e situazioni, all'assenza di valori, ecc... ma sai, qui entrano in gioco le proprie<br />

esperienze personali.... che valgono solo appunto in relazione a se stessi....<br />

R: libro consigliato di Antonio Barbato del 18/09/<strong>2005</strong> 12.06.50<br />

Claudio, ho pensato che forse ti posso evitare la fatica di andare a pescare il mio articolo del Dicembre 2001<br />

sull'EM. Allego, di seguito, il pezzo su Evagrio Pontico che si è aggiunto ad altri miei interventi sul tema. Un<br />

importante passo in avanti: Evagrio Pontico. Evagrio era discepolo di Origene, un nemico fierissimo degli<br />

Gnostici e compagno di scuola di Plotino. Egli visse lungamente a contatto diretto con i primi Padri del Deserto<br />

ed era un profondo conoscitore sia della filosofia greca che di quell’orientale. La condanna di Evagrio come<br />

eretico, da parte della chiesa cristiana, ha a lungo impedito che gli fosse riconosciuto il suo giusto merito. Ciò<br />

non di meno il suo insegnamento, attraverso i suoi discepoli Cassiano e San Massimo il Confessore, influenzò<br />

profondamente tanto la chiesa d’Occidente che quella di Oriente. Non a caso il monaco Nicodimo Aghiorita,<br />

redattore della veneratissima Filocalia, lo inserì fra i più grandi santi e maestri spirituali della chiesa d’Oriente.<br />

Un primo riconoscimento alla grandezza di Evagrio è venuto da parte degli studiosi dell’<strong>Enneagramma</strong> da<br />

Andreas Ebert, col suo articolo Are the Origins of the Enneagram Christian after all? L’articolo di Ebert ha molti<br />

meriti e ad esso rimando per una possibile origine dell’<strong>Enneagramma</strong>. Io voglio, invece, sottolineare altri aspetti


del genio psicologico di Evagrio, presenti soprattutto nel libro Peri Diaforon Poneron Logismon(I diversi Spiriti<br />

del Male). In questo libro Evagrio aggiunge agli otto “demoni” o passioni già da lui elencati, tre nuovi demoni,<br />

quello Errante (che, tuttavia, coincide con l’Accidia), quello dell'Ansietà che considera analogo a quello dell'Ira,<br />

ed un altro spirito che chiama Demonio dell’Insensibilità. E’ facile riconoscere nella descrizione di questo nuovo<br />

“demonio” che: “ si spoglia del timore di Dio e…non ha paura del giudizio eterno e del castigo” un<br />

atteggiamento tipico del nostro Sei controfobico. Spiegando, inoltre, con grande acume l’origine di questo<br />

demonio, Evagrio ci informa che esso è guidato da ossessivi pensieri di Vanagloria e “fugge all’idea delle<br />

disgrazie altrui, di quelli che sono tormentati dalle malattie, dal carcere….poiché l’anima si commuove e soffre<br />

anch’essa”. In questo modo Evagrio sottolinea non solo la vicinanza di quello che nell’<strong>Enneagramma</strong> chiamiamo<br />

tipo Sei col Sette, ma anche il fatto decisivo che nel Sei controfobico è in azione quell’accrescimento “mitizzato”<br />

della propria immagine ed importanza che ho descritto nell’articolo From Essence to Birth of Ego. Egli, inoltre, è<br />

il primo che descrive le Fissazioni e le Passioni come un attaccamento eccessivo dell’ego. Il punto più alto<br />

dell’analisi di Evagrio è, comunque, raggiunto quando egli si chiede come mai, anche quando il nostro corpo è<br />

in quiete come nel sogno, possiamo essere turbati dalle passioni. La risposta di Evagrio a questa domanda è: la<br />

memoria. Questo è un punto decisivo per la comprensione dei processi psichici. Se, come afferma la filosofia<br />

greca ripresa da Ichazo, l’uomo è fondamentalmente identità, e altrettanto vero che l’identità è memoria.<br />

Questa memoria, suggerisce Evagrio, pur se unica è impressa nel nostro corpo, nei sentimenti, nel pensiero, in<br />

modo diverso. Abbiamo qui l’affermazione che le tre memorie (i nostri Centri) sono quindi ben lontane<br />

dall’essere solo un ricordo, esse sono qualcosa di vivo ed attivo dentro di noi anche se non ne siamo<br />

assolutamente consapevoli. Lo sguardo acuto di Evagrio va, tuttavia, ancora oltre perché egli pone all’origine<br />

della passione il piacere e ancora più indietro la sensazione. Mille e cinquecento anni prima di Freud, Evagrio<br />

scopriva, quindi, sia l’istinto di vita, sia il fatto che nel sogno si riaffacciano prepotentemente quelle memorie<br />

che nello stato di veglia rifiutiamo. Gli sfuggiva però il fatto fondamentale che altrettanto forte del principio di<br />

piacere, che guida mediante il contatto l’istinto d’espansione, era il principio di evitare il dolore che, mediante<br />

l’evitamento e la difesa, è alla base dell’istinto di ritrazione.<br />

R: libro consigliato di Maurizio Cusani del 19/09/<strong>2005</strong> 10.21.29<br />

Riprendo il discorso. Per Claudio: il libro consigliato è "La via al sufismo" di Gabriele Mandel Bompiani 2001,<br />

perchè: 1) è scritto recentemente 2) l'autore è italiano 3) l'autore è un autentico maestro sufi vivente<br />

contattabile. Infatti il sufismo è una prassi e come tale un libro scritto anche solo 30 anni fa pur da persona<br />

esimia è tuttavia stata stilata in condizioni, tempi e necessità diverse da quelle odierne e può quindi non essere<br />

particolarmente utile. Il sufismo infatti continua a cambiare la sua forma di presentazione nel tempo per<br />

conservare intatto il messaggio originario ( questo è il vero significato di tradizione). Il sufismo quindi si adatta<br />

al cambiamento degli uomini, ai loro costumi e alle loro idee nel tempo e nei luoghi e ripetere quindi un rito<br />

inventato anche solo 50 anni fa in modo pedissequo potrebbe essere solo ridicolo. Per Antò: Però fu Abu Talib il<br />

primo a parlare di "9 credo base" e non 8 o 11 come Evagrio. Comunque la cosa ha poca importanza. I sufi<br />

ritengono Plotino un loro adepto. Infatti dicono di se stessi: Noi bevemmo di quel vino prima che la vigna fu<br />

piantata. E' utile però sapere, come ho scritto nel mio libretto sull'enneagramma con test (proprio non ti piace<br />

Anto' quel test?) Riza Scienze Novembre 2001 che Tosun Bayrak, capo dei sufi Jerrahi USA, riferisce (purtroppo<br />

solo riferisce) che furono dei sufi ( e sul libretti ci sono i nomi) a comunicare l'ennea a Ichazo. Su questo punto,<br />

come sai, c'è molta confusione e lo stesso Ichazo è stato molto ambiguo. Prove non ne ho. Io relata refero.<br />

Comunque anche questo è poco importante.<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 19/09/<strong>2005</strong> 20.59.38<br />

ringrazio Antonio e Maurizio per le preziose informazioni e soprattutto per la condivisione delle proprie<br />

conoscenze. Claudio<br />

R: libro consigliato di Utente Ospite del 19/09/<strong>2005</strong> 21.04.57<br />

sto imparando tantissimo..... grazie. luce<br />

R: libro consigliato di Utente Ospite del 19/09/<strong>2005</strong> 21.33.47<br />

M'interessa l'articolo di cui Antonio barbato ha parlato. Dove lo posso trovare in italiano? Maurizio<br />

R: libro consigliato di Claudio Garibaldi del 19/09/<strong>2005</strong> 23.22.48<br />

Sicuramente Antonio dovrà averlo nella versione italiana, quindi, appena leggerà questo messaggio, sono sicuro<br />

te ne invierà copia. Claudio<br />

R: libro consigliato di Sirenella del 21/09/<strong>2005</strong> 12.30.42<br />

Antonio...che cosa significa: descrive le Fissazioni e le Passioni come un attaccamento eccessivo dell'ego? In<br />

che senso?<br />

<strong>Enneagramma</strong> e forum


Inviato da: Marina Mele<br />

E' stato molto interessante leggere gli interventi di questi giorni anche perchè non avendo partecipato li ho visti<br />

e letti in maniera più distaccata. C'è molto interesse allo scambio culturale e ai riferimenti informativi..si è<br />

scatenato un bel leggere circa la cultura sufi e sulle diverse visioni con riferimenti precisi ancorchè secondo<br />

pareri diversi ma non solo. In tutta onestà sono stata assalita da un dubbio e cioè il capire se questo è un forum<br />

dove si desidera dibattere di enneagramma per accrescere la conoscenza dell'enneagramma e quindi di<br />

argomenti tutti relativi e riferiti all'enneagramma o, diversamente, se questo sia anche un forum dove gli<br />

appassionati, più o meno competenti di enneagramma, dibattono argomenti "qualunque" con le modalità, le<br />

dinamiche e lo scambio sociali tipiche che li contraddistinguono accettando quindi un confronto legato al proprio<br />

ennea tipo di riferimento e accrescendo, in realtò, lo scambio e non la notizia in se. A parte un paio di persone,<br />

massimo tre, credo che l'interesse predominante che spicca e che solleva reale interesse mi pare sia lo<br />

scambiare argomenti legati all'enneagramma. Di questo ho preso atto stasera.....e ritengo, per quanta<br />

conoscenza e esperienza abbia di forum (chiunque può fare una ricerca su internet e se ne accorgerà....io l'ho<br />

fatta in questi ultimi tre giorni) che in realtà si cerchi qualcosa di diverso e di più che un forum. Mi fermo qui,<br />

buona notte. Melinda<br />

Il 3, un cuore senza cuore<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Mi spiagate meglio questa storia? Cioè il 3 è al centro della triade del cuore. Quindi vive nel fondo del suo<br />

conflitto? Da qui l'inganno? Non vuoe sentire il suo cuore perchè gli fa male? Ha un dolore al cuore quando<br />

pulsa esageratamente e quindi si inganna e se la racconta? Com'è sta storia? Melinda<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Antonio Barbato del 14/09/<strong>2005</strong> 23.27.28<br />

Cara Meli, nella rubrica Articolo del Mese, leggiti le Polarità Interiori del Tre o le storie di donne Tre che trovi<br />

nella rubrica I Tipi dell'enneagramma e troverai la risposta che volevi. Ho anche eseguito la richiesta che tu mi<br />

hai fatto. Anto.<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 9.28.22<br />

Antonio. Grazie. Grazie. Grazie. Melinda<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.16.12<br />

Maurizio, tu cosa ne pensi?<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 23.00.03<br />

il 3 non vuole sentire il cuore perchè spesso questo lo rende meno efficace. Ma esistono ali in 2 e 4. E non<br />

esiste un 3 eguale a un altro. Un amico 3 mi ha detto una volta: ci ho provato a usare il cuore nel lavoro ma mi<br />

hanno sempre fregato. Lo uso altrove, ma nel lavoro mai più!<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Marina Mele del 16/09/<strong>2005</strong> 9.35.45<br />

Maurizio......accidenti.....mi riconosco al 100% e anzi di più, nel senso che per me vale anche nel privato MA<br />

dopo un periodo in cui ho pensato anch'io di non usarlo più, ho scoperto: 1) non ne sono capace e quindi<br />

assumo atteggiamenti involontariamente falsi e paradossali che non posso accettare; 2) incontro persone che<br />

non mi piacciono; 3) a cuore chiuso sto poco bene fisicamente e mi vengono i malesseri e i disagi; 4) preferisco<br />

soffrire, che è tipico di chi sta a cuore aperto, che odiare, che è tipico di chi ha il cuore chiuso; 5) amo la vita.<br />

Sono infatti sempre più convinta, anche in base a come mi vivo e a quello che leggo, che il 3, in realtà, abbia<br />

un cuore così profondo che per forza deve tenerlo al riparo anche perchè godendo di ali 2 e 4, entrambe di<br />

cuore e entrambe forti sulle loro caratteristiche, è molto messo sotto stress............cosa ne dici? Ci sto<br />

lavorando parecchio e in profondità...ti chiederò lumi!..ma sento che questa è la strada..... Buon weekend.<br />

Melinda<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Marina Mele del 16/09/<strong>2005</strong> 9.38.27<br />

Aggiungo che, any case, è quando la ragione prende il sopravvento, senza chiudere però il cuore, che da me<br />

esce il meglio. E' il momento in cui le mi e parti interiori interagiscono meglio, il cuore fornisce l'impulso, la<br />

ragione lo elabora e lo riaffida al cuore, che così rafforzato, entra dritto sulle situazioni in maniera efficace ed<br />

efficiente e, di solito, gli altri lo sentono....... Melinda<br />

R: Il 3, un cuore senza cuore di Marina Mele del 19/09/<strong>2005</strong> 22.37.40<br />

Nel continuare il ragionamento del tema del 3, un cuore senza cuore, ho cercato di approfondire anche la


"gestione" a cura del 3 di due ali così impegnative che si trova accanto che sono la 2 e la 4 che impegnano il<br />

nostro 3, sul fornte emozionale in maniera direi entusiasmante quanto, in periodi di bassa energia, snervante.<br />

Si sa che chi vive il livello emozionale in maniera elevata, ha disagi e malesseri che tutti gli altri non hanno e,<br />

soprattutto, non sentono. Credo che per il 3 attivare il proprio giudice, il proprio io vigile sia fondamentale per<br />

reggersi, appunto, su queste ali. Da qui si determina l'apparente modalità scostante che cela la necessità di<br />

mantenere un certo equilibrio. L'integrazione nel 6 lo porta a stare molto meglio perchè gli consente di stare, in<br />

un certo senso, con i piedi per terra che, per il 3, in realtà, significa agire dall'alto riuscendo a staccarsi un pò<br />

dal suo "sanguinario" emotivo. Melinda<br />

Fidarsi e affidarsi<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Nell'osservare come spesso l'enneagramma possa rischiare di divenire il proprio "carcere" emotivo o addirittura<br />

intellettivo mi sono chiesta se questo non rischi di incrementare le nostre incapacità di stare "fuori" e muoverci.<br />

Preciso subito, a scanso di equivoci e personalismi, che questo è quanto sostenuto da alcuni illuminati docenti di<br />

enneagramma ma poichè condivido questo ragionamento circa l'effettivo rischio (quindi lo faccio mio) mi<br />

domando se e come evitare di entrare in questa trappola. Questa tra l'altro mi veniva spiegato, è anche e<br />

spesso il motivo per cui alcuni neofiti profondamente intrigati dall'enneagramma ma aperti mentalmente,<br />

combattono il più a lungo possibile il proprio autoriconoscimento, cioè come una sorta di automatismo difensivo<br />

a che non si cada in piedi dentro una gabbia dalla quale uscire solo per sparare a chi sta da altre parti. Mi<br />

veniva raccomandato di mantenere questo stato di apertura in eterno perchè solo così io potrò, eventualmente,<br />

vivere l'enneagramma come un valore aggiunto e usufruire della sua immensa grandezza nell'aiuto reale agli<br />

altri. E' un argomento che voglio approfondire e ben si attaglia al mio modo complesso di ragionare che vuole<br />

entrare nel caos delle cose e starci finchè l'ultimo odore e l'ultimo sapone non sono conosciuti e inglobati<br />

internamente. Ma cosa ne pensate voi? Melinda 7.9.<strong>2005</strong> 23.13<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 07/09/<strong>2005</strong> 23.20.19<br />

L'ultimo odore e l'ultimo sapore e non sapone......so che si poteva capire ma mi pareva corretto<br />

precisare...sapete che odio la tastiera del computer e amo scrivere a pennarello nero e a punta grossa......a<br />

volte mi sembra persino di essere due persone diverse...ma la tecnologia avanza e la poesia ci lascia. Melinda<br />

7.9.<strong>2005</strong> 23.19<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 09/09/<strong>2005</strong> 22.33.03<br />

Beh, più che condivisibile, questa opzione o possibilità di considerare l'enneabase come una potenziale tagliola<br />

mi sembra ovvia e saggia. Tutti sappiamo che l'enneagramma è movimento. Statico è un simbolo morto.<br />

L'equilibrio vuole che si possa descrivere ogni individuo come flusso di energie lungo le strade che questo<br />

simbolo traccia. Ma esistono molti enneagrammi e molte tesi su come utilizzare o valutare il rapporto di queste<br />

energie. Però, per molti epigoni degli insegnamenti di Gurdjieff questa, secondo me, è anche una scusa per non<br />

entrare mai veramente nel profondo dei meccanismi di formazione dell'io (o degli io) L'enneagramma, in fondo,<br />

è SOLO un formidabile strumento. Un esempio (così intervengo anche su un argomento che è stato lasciato<br />

cadere) è il rapporto fra il triangolo 3-6-9. Esistono diversi livelli di lettura. Uno prevede una influenza reciproca<br />

per cui la base 3 attinge dal 6 e dal 9 qualità positive o negative rispettivamente, di solito. Ma esistono anche<br />

livelli in cui le basi 3-6-9 non esistono se non come passaggi quantistici fra le basi adiacenti. Ovvero che<br />

esistano solo le basi 3-6-9 e non le altre che sono solo livelli provvisori di passaggi energetici. Questo fa parte<br />

di una interpretazione dell'enneagramma sufico di Laleh Bakthiar. Quindi l'enneagramma è in movimento anche<br />

in modo tridimensionale oltre che bidimensionale. E poi ci sono i colori... Insomma vale il detto sufi: Prima di<br />

varcare la montagna, la montagna era la montagna. Mentre la varcavo, tutto è cambiato. Una volta varcata, la<br />

montagna è tornata ad essere la montagna. Molti che prvengono dalle scuole gurdjieffiane dicono la stessa<br />

cosa: la montagna è la montagna. Sì, ma la fatica di varcarla non l'hanno fatta e la consapevolezza, quindi, non<br />

sarà la stessa. Abbraccione e buona notte.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Sirenella del 10/09/<strong>2005</strong> 14.50.02<br />

Ho la sensazione che questo tipo di rischio, rappresenti una sorta di trappola, per qualunque altra disciplina che<br />

intenda studiare l'interiorita' dell'uomo. Mi e' capitato a volte di chiacchierare amichevolmente con persone che<br />

studiavano psicologia o che gia' la esercitavano come professione, e sebbene durante la terapia di un paziente<br />

e' indispensabile utilizzare "lo strumento" finalizzato alla cura, trovo che sia piuttosto facile per queste persone,<br />

voler per forza, in qualunque circostanza, anche quando non si hanno sufficienti indizi per una valutazione,<br />

incasellare cio' che accade attorno a noi, negli schemi di questa o quella disciplina analitica. Io capisco che la<br />

tendenza dell'uomo sia quella di tentare di comprendere, di porre una sorta di illusorio controllo sul caos, ma<br />

cosa succede quando non solo i "maestri" ossia coloro che hanno seguito profondi studi, ma anche gli<br />

improvvisati adepti di questa o quell'altra corrente si comportano cosi'? Ci creiamo dei pregiudizi per sfuggire ai<br />

pregiudizi? Non penso sia necessario dover a tutti i costi conseguire una laurea per poter sondare il mio animo,<br />

ognuno ha la sua personale montagna, il suo personale percorso, e puo' approfittare di tutti gli strumenti a sua<br />

disposizione per riuscirci...cosi' come ci sono persone che dalle profondita' del proprio animo si tengono a debita


distanza tutta la vita, e nulla e nessuno puo' convincerli ad intraprendere quel viaggio. Si puo' quindi, solo<br />

sperare che una mente sempre aperta, sempre disposta a cambiare idea di fronte a nuove ipotesi e nuove<br />

riflessioni, sia meno "a rischio" di trappoloni rispetto a chi preferisce una condizione di rigida staticita'....certo<br />

essere aperti non significa volare qui e la' come piume al vento, ma utilizzare lo strumento del proprio<br />

discernimento per scavare sempre un po di piu'...trovare sempre qualcosa di nuovo...vagliare le possibilita'<br />

infinite e sperare che quel vestito sia quello giusto per noi...per un po'...finche' la terra non ci donera' nuove<br />

cose. Sirenella<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 10/09/<strong>2005</strong> 23.51.05<br />

Finalmente abbiamo una persona di un'altra triade che scrive...e si sente, immediatamente...quello che mi<br />

piace nel parlare con Maurizio è l'opportunità chiara che mi offre, quasi sempre, di farmi immediatamente una<br />

opinione....perchè il suo parlare è così diverso che per forza devo pensare cosa ne penso...qui non sono<br />

sfumature di tono, qui sono differenze sostanziali. Allora, tralascio la prima parte che seppur complessa mi è<br />

chiara, mi conforta, in parte la conosco e la riconosco....e anzi grazie per la ripresa di un argomento che avevo<br />

lanciato li ed era rimasto senza commenti (!!!). Mi piace la storia della montagna....quando si decide di<br />

affrontare una montagna la si osserva, la si valuta, ci si attrezza, si valuta la salita, il clima e tutto il resto...e<br />

poi si parte. dopo averla vista da lontano diventa vicina e così difficile e faticosa. SI va avanti passo dopo passo<br />

cercando, a ogni passo, di mettere il piede giusto..solo così si metteranno tutti i passi giusti. Quando si arriva in<br />

cima la felicità che si prova è indescrivibile e allora si, si conosce un pò quella montagna.... Buona notte.<br />

Melinda 10.09.05 23.50<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 11/09/<strong>2005</strong> 11.52.05<br />

Infatti, infatti, non ci vogliono lauree (anche se sono utili), non ci vuole conoscenza erudita (anche se è<br />

importante), non ci vogliono strumenti formidabili (e l'enneagramma lo è) ma per sondare l'animo ci vuole<br />

attenzione, intuito, sentimento, ciò che viene chiamato in mille tradizioni il terzo occhio o l'occhio del cuore.<br />

Merce rara, però, rarissima. Ma chi ce l'ha, non ha bisogno di lauree, può buttare a mare la conoscenza delle<br />

enciclopedie e dell'enneagramma ne fa cibo per piccioni. Del resto l'uomo vede solo tramite la sua esperienza. E<br />

il bambino che nasce, infatti, non avendo l'esperienza dei sensi, è cieco ai sensi. Impara a vedere solo usando il<br />

suo senso. Più guarda il mondo e più impara a vedere. Questo è umano e questa è il nostro limite. Siamo molto<br />

di più, naturalmente, ma che lunga strada, talvolta, per sviluppare l'attenzione e l'intuito del cuore. Cioè<br />

ripescare, appunto, ciò che era già nostro prima di cominciare a vedere. E rivedere la montagna, quindi, quale<br />

ci appariva prima del nostro viaggio di attraversamento.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 15.21.25<br />

Nei primi anni di studio ero ossessionata dalle nozioni e dalla necessità di sapere....poter dire che sapevo era<br />

dire che sapevo.....ma sentivo, dentro di me, sempre più dentro e sempre più forte l'assenza di un qualche tipo<br />

di conoscenza. Eppure io potevo rispondere, avere richiami e risonanze, fare paragoni...ma ancora quel<br />

vuoto....poi un giorno, durante i primi studi universitari (terminati solo per la parte della psicologia e della<br />

sociologia) ho sentito meglio quel vuoto e, rubando il titolo di un libro di un noto autore della psicanalisi, fu il<br />

comprendere che mi mancava "la politica dell'esperienza"....li e allora riuscì a sentire quel gorgo emotivo che mi<br />

tirava dentro e....mi lasciai andare......perchè, finalmente, dopo aver seguito la strada tracciata dai genitori,<br />

riuscivo a trovare la traccia della pista del mio deserto da buona nomade quale io sono. All'inizio fu drammatico,<br />

come essere in una marea tormentata e sempre agitata e che solitudine e che senso di perdita di perfezione di<br />

fronte a chi aveva continuato ad accumulare titoli istituzionali e tecniche precise di conoscenze.....ma quanta<br />

noia ad ascoltarli e quanta mancanza di "pieno" nella rincorsa di parole erudite così ben messe in fila. Ma hai<br />

detto la cosa più utile a confermare questo...cioè questo riguarda chi sceglie di sondare l'animo, chi vuole<br />

indagare le emozioni, chi apre la porta del cuore e accetta e accoglie.....io sono questa! Questo non vale in altri<br />

campi dove è chiaro si debba sapere. Ma ovunque e in ogni cosa, è quell'intuito che vede oltre e dall'alto che ti<br />

fa arrivare la dove mille studiosi mai e poi mai arriverranno. Per semplificare con un esempio: quando si va a<br />

parlare a un congresso bisogna sapere molto bene l'argomento che si tratterà ma è solo quella marcia in più<br />

che ti permette di entrare in una sala ghermita da 300 persone e respirare, in un secondo, il clima emotivo che<br />

c'è e su quello "attaccare"....e questa è un'arte che non si può insegnare o c'è o non c'è. Un vero<br />

talento...innato. Melinda 11.09.05 15.20<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 14.23.40<br />

Aggiungendo qualcosa vorrei dire che in questo mio modo di sentire la vita arriva come un uragano<br />

l'enneagramma. L'enneagramma sta aprendo un mio nuovo modo di accogliere gli altri, mi sta aiutando a<br />

capire che quello che è diverso può essere comunque bene e, soprattutto, non fa male e non è contro (come<br />

spesso inconsciamente una persona come me lo può vivere), che il non riconoscere e specchiare le mie passioni<br />

negli altri vuol dire, forse, sapere che da loro non otterrò mai la felicità o la soddisfazione o la semplice<br />

adesione completa ma tante altre cose che si possono scambiare su altri territori di confronto. Vuol dire portare<br />

a consapevolezza che se le mie scarpe si consumano in un posto e quelle degli altri in un altro, si può<br />

camminare insieme, stando di fianco anche se non abbracciati. Nel lavoro, poi, dove le mie passioni sono<br />

necessariamente ancora più smorzate, il risultato è ancora più immediato. Credetemi, sono così seria, e nulla


affatto ingenua, (certo porto un pò fuori la cosa per spiegarla, spero, più chairamente) che neppure lo<br />

immaginate e quanta veloce e fruibile serenità questo fatto mi sta portando, finalmente. Infatti ho recuperato<br />

dopo un periodo assai difficile il rapporto con la mia più grande amica riuscendo a scambiare cose diverse e<br />

incredibilmente altrettanto profonde dopo essermi sentita rifiutata più volte. A voi quali cose positive,<br />

inizialmente ha dato l'enneagramma per cui vi ci siete così tanto "ingrippati"? Melinda 12.09.05 14.23<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 12/09/<strong>2005</strong> 23.11.47<br />

Grazie. Quello che hai scritto è molto bello. Per me è stato vitale capire con l'ennea che nessuno ha colpa, in<br />

fondo. Che l'odio non ha senso. In realtà capire si capiva già, ma l'ennea lo spiega in termini molto convincenti.<br />

Se è un espediente, è il miglior espediente che abbia finora trovato.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 23.23.02<br />

Caro Maurizio. Non conosco l'odio. Nel mio DNA non ne esiste neppure una goccia. Mi fu spiegato, ormai da<br />

anni che questo avviene perchè io accetto di soffrire...scarico il dolore attraverso il corpo così come scarico il<br />

piacere altrettanto facendo. Questo garantisce la mancanza di odio che si crea un distacco più immediato ma<br />

lascia in vita anche l'amore. Soffrire è somatizzare e quindi scaricare da dentro verso il fuori...ti garantisco che<br />

è faticoso ma è la barriera più forte che si possa avere perchè tutto accade dentro di te e si consuma, si brucia<br />

e poi si volatizza. Per questo chi è così è chi sa amare e chi sa amare e soffire si rigenera sempre nella vita,<br />

nella famiglia, nel rinnovato rapporto con i figli quando si pensa di averli persi, nelle mille arti e pensieri. Se<br />

nessuno ha colpa, spero condividerai comunque che le responsabilità esistono e l'enneagramma aiuta a<br />

riconoscere se stessi e quindi a farsene meglio carico. O no? Melinda 12.09.05 23.22<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 23.27.10<br />

Ho riletto. Ho saltato qualche passaggio, risparmiato un paio di parole e sbagliato qualcosa...meglio<br />

fermarmi...si capisce? Melinda 12.09.05 23.26<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 12/09/<strong>2005</strong> 23.28.41<br />

certo. Ma ognuno pensi alle proprie e non a quelle altrui.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.05.23<br />

Giusto. Lo condivido. Altrimenti tornano colpe, poi arrivano i ricatti e scatta l'odio. Ma come si sta quando si<br />

prova l'odio? Cioè, secondo te è meglio? Più terapeutico? Melinda 13.09.05 0.04<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 13/09/<strong>2005</strong> 0.07.39<br />

L'odio? Può essere terapeutico. Basta che si scateni su un cuscino.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.13.21<br />

Allora sono felice così, cioè senza, e sul cuscino dormo, lo abbraccio con nostalgia o ci piango sopra.......leggo<br />

libri fino a diventare cieca, chiacchero (in questo periodo molto bene da sola), sogno incredibilmente.....con<br />

molto orgoglio posso dire che, arrivata alla mia "tenera" età, ancora non ho odiato nessuno. Melinda 13.09,05<br />

0.12<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 21.50.47<br />

Fidarsi e affidarsi. Un bell'argomento, non trascuriamolo. Chi si affida e chi si affida, nell'enneagramma?<br />

Melinda<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 22.08.18<br />

inoltre non trovo corretto dire: tu sei questo e lui è quello. Cioè assegnare enneatipi agli altri. E' molto più<br />

corretto lasciare tutto più fluido. Ognuno pensi per sè e ce ne è abbastanza. Hudson, ad Assisi, conveniva<br />

nemmeno troppo spiritosamente con me che lui non assegna mai tipologie agli altri non per rispetto ma<br />

innanzitutto perchè chiunque può sbagliare. Questo è un buon senso per il concetto di fidarsi e affidarsi.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.14.39<br />

Condivido in pieno, sottoscrivo e soprascrivo......e poi secondo certe teorie il proprio enneatipo è importante<br />

solo per fissare i propri ricordi e il proprio passato... è uscirne e andare a prendersi altre cose la vera forza di<br />

quella persona che, ovviamente lo farà secondo le proprie forze e capacità date dalla energia a<br />

disposizione....so che non siete molto d'accordo ma questa mentalità mi intriga molto. Melinda


R: Fidarsi e affidarsi di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.24.16<br />

Sì, anch'io ad Assisi ho chiesto pubblicamente ad Hudson se era giusto assegnare gli enneatipi, e lui ha risposto<br />

come tu dici. Tuttavia, anche se l'enneatipo è un punto di partenza, è bene, a mio avviso, non rimanere troppo<br />

sul generico. E' una forma di fuga anche quella. Quando si impara a suonare uno strumento, se non si apprende<br />

bene il solfeggio, non si va molto lontano....<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.27.47<br />

Si è vero.......però ci sono stati pianisti ciechi e così via......r.credo che il riconoscimento del proprio ennea tipo<br />

sia un viaggio interiore profondo e lo è tanto più profondo è il contatto con l'enneagramma.....una volta definito<br />

c'è una svolta...e forse, si ha un pò paura di quella svolta! Melinda<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.30.14<br />

Io penso che il proprio enneatipo, ed ognuno ci arrivi come meglio crede, vada riconosciuto, altrimenti a cosa<br />

sarebbe servita la sedimentazione di secoli di dettagliata conoscenza delle sfumature di ogni personalità che<br />

l'Enneagrmmma ci porta?<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.32.45<br />

Assolutamente si......ma, almeno per quanto mi riguarda, sono lenta e un pò perfezionista nella ricerca lunga e<br />

complessa.....ma altre persone, non di questo forum, mi hanno detto di aver impegato anche anni a<br />

riconoscersi e, quando hanno raggiunto quel momento è stato molto intenso. Ad esempio per te come è stato?<br />

Melinda<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 22.33.16<br />

l'autoriconoscimento è fondamentale. E va fatto seriamente ma anche molto liberamente. Quindi è vero che il<br />

solfeggio sia importante. Poi però c'è il movimento e la libera espressione altrimenti anche l'enneagramma<br />

diventa un carcere. Ci vuole il giusto equilibrio.<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Claudio Garibaldi del 15/09/<strong>2005</strong> 22.36.34<br />

assolutamente, non stiamo dicendo cose diverse.... l'importante e non dire che si può anche sorvolare sulla<br />

nostra struttura di personalità, anche se siamo Spirito....... altrimenti scivoliamo davvero in un aspetto<br />

deteriore della cosiddetta new age<br />

R: Fidarsi e affidarsi di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.36.56<br />

SI. Io poi sono contro il carcere e ogni forma di gabbia! Se non avviene in piena libertà e consapevolezza e<br />

quando lo decido io, per me diventa cosa d'altri e non mia.... Per me le cose importanti si devono fare<br />

bene.....e quindi richiedono tempo ...devono sedimentare.... come il buon vino! Melinda<br />

Secondo voi lo scrivere che tipo di talento è? Melinda<br />

L'arte dello scrivere<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

R: L'arte dello scrivere di Maurizio Cusani del 15/09/<strong>2005</strong> 21.59.08<br />

E' UN TALENTO. Come saper disegnare.<br />

R: L'arte dello scrivere di Marina Mele del 15/09/<strong>2005</strong> 22.01.10<br />

Non ho capito. E' una risposta? Lo avevo appunto affermato che si tratta di un talento....o era poco chiaro? Lo<br />

vedi che le frasi brevi sono incomprensibili? Se poi le scrivo bene è anche peggio!<br />

aggiornamento enneagramma<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Scusate ma noi neofiti come facciamo ad aggiornarci? Non si fanno delle riunioni periodiche?Non si fa come<br />

nelle organizzazioni buddhiste che ogni primoe terzo giovedì sera alla stessa ora in ogni paese dove esistano, si<br />

riuniscono e dibattono un argomento? Maurizio, voi sufi fate così? E per l'enneagramma? Cosa si fa per<br />

l'enneagramma? Insomma io scrivo, mi metto in gioco, mi associo e poi? Melinda


R: aggiornamento enneagramma di Antonio Barbato del 13/09/<strong>2005</strong> 23.19.06<br />

Melindina, devi avere un po' di pazienza, perché organizzare un incontro per persone che sono residenti in posti<br />

di mezza Italia e sono pieni di impegni familiari/professionali/ diversi, richiede tempo ed un programma preciso.<br />

Stavo accarezzando l'idea di organizzare un fine settimana, verso Marzo/Aprile, sulla riviera romagnola, ma<br />

debbo ancora parlarne con Maurizio e gli altri amici del consiglio, per definire un programma che possa<br />

stimolare le persone a partecipare per gli argomenti proposti (aldilà del piacere derivante dallo stare insieme e<br />

dal prendersi un periodo di stacco dalle faccende quotidiane).<br />

R: aggiornamento enneagramma di Marina Mele del 14/09/<strong>2005</strong> 10.06.11<br />

Antonio, lo so e lo immagino....pensavo a riunioni regionali......o addirittura cittadine tipo ritrovo culturale con<br />

l'enneagramma come motivo che crea contatto e confronto....ma come si dice dalle mie parti (non quelle dove<br />

abito ma quelle dalle quali al 50% provengo) ho capito che: "non è cosa!!!". Bacioni. Melinda<br />

Triade del cuore - riflessione a "cuore" aperto<br />

Inviato da: Melinda<br />

Il forum è mosso dalla triade del cuore. La triade del cuore si esprime in prima persona. La triade del cuore<br />

rischia, sbaglia, recupera, si confronta, un pò si arrabbia e sempre recupera, parla di se...tra di noi, nel bene e<br />

nel male, ci siamo un pò conosciuti....bello!. Le ali confinanti affiorano e se sono fuori dalla triade, entrano ed<br />

escono a seconda dle momento e del caso, anche questo bello!. Immagino non saremo soli e immagino gli altri<br />

ci leggano...ma non se la sentono. Così non riusciamo a uscire al confronto sano con gli altri. Abbiamo<br />

fortemente e chiaramente chiamato Maurizio che non si è tirato indietro, grazie e speriamo non si tolga ma<br />

rimanga a esprimere i suoi concetti così nitidi con un linguaggio tutto da ascoltare...finalmente un ponte<br />

dall'altra parte! Proviamo a pensare a come fare per aprire il dialogo con gli altri? Se poi non verranno<br />

pazienza, sarà una loro responsabilità non corrispondere a un nutrimento al quale loro, sono certa, attingono.<br />

Ovviamente lo faremo come possiamo farlo noi e quindi, lungi da giudizi e valutazioni, semplicemnte un<br />

impegno in più su qualcos ache dovrebbe comunque venire apprezzato e se non lo fosse....Antonio non so che<br />

dire. Chiamo Antonio perchè credo che il suo desiderio sia avere un gruppo folto che dialoga pur magari stando<br />

in una specie di babele all'inizio ma poi piano, piano......... Maurizio ieri sera parlava di colpe e<br />

responsabilità..... tema certamente caro a tutti. Allora Antonio, potrebbe essere una buona idea o pensi non ci<br />

sia trippa per gatti? Melinda 13.09 15.18<br />

R: Triade del cuore - riflessione a di Sirenella del 13/09/<strong>2005</strong> 15.36.36<br />

Cara Melinda, io sono felicissima di aver letto sia Maurizio che Franco, c'e' anche qualche femminuccia che fa<br />

capolino timidamente ogni tanto e spero voglia lanciarsi con altrettanto spirito di avventura e senso<br />

dell'umorismo, perche' si parla di cose serie, ma cerchiamo anche di farlo con un sorriso per non diventare dei<br />

veci barbosi. Io temo che sottolineare continuamente il mutismo degli altri non serva a niente, e' come dire ad<br />

un bambino di non fare una cosa...piu' gli dici di non farla e piu' la fa...e viceversa....i cancelli sono aperti...piu'<br />

che spalancati...basta scrivere due righe che tutti noi corason ardenti corriamo a scaldare quelle paroline come<br />

bistecche sulla brace da cuocere, a fuoco lento, pero' per non farle seccare....nulla di cio' che si scrive rimane<br />

solitario appello....siamo gli Ansaplasto del forum, ogni tanto ci sbucciamo un po' da soli o a vicenda ma poi<br />

tutti con cerotti e alcool a medicare ferite....insomma, cosa si vuole di piu' dalla vita? Ma insistere secondo<br />

me....e' controproducente....(e risposero cori di ignoti a smentirmi!! magari... :-) :-) )....baci salvelox!<br />

R: Triade del cuore - riflessione a di Melinda del 13/09/<strong>2005</strong> 16.45.12<br />

Sirenella, certo , hai ragione a monte e così anch'io la penso ma credo che un impegno a provare a dialogare<br />

con un linguaggio più dottile e più vicino a quello degli altri intanto aiuterebbe noi a fare palestra nella<br />

comunicazione e dopo ieri sera, ho anche un pò capito che ci si debba imporre di andare un pò di più verso gli<br />

altri e provare a veder come ci sdi può sentire nei loro panni. D'altronde se non la prendiamo noi questa<br />

iniziativa, chi può prenderla??? Mi viene un aidea. Proviamo a definire un concetto e poi proviamo a esprimerlo<br />

così come lo esprimerebberi i vari ennea tipi.... A me aiuterebbe esercitarmi, so che sbaglierei alla grande ma<br />

piano piano ............. In fondo Antonio non è costretto già farlo? E ieri sera Marizio non ha fatto lo stesso? E'<br />

una idea. Ce ne sono altre? Melinda 13.09.05 16.44<br />

R: Triade del cuore - riflessione a di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 22.23.26<br />

Antonio, cosa ne pensi? Melinda<br />

Chiedo scusa a Dante<br />

Inviato da: Melinda<br />

Chiedo scusa a Dante e a Raffaella............ci simao persi un pò in altro....eppoi amo Dante e soprattutto il suo


inferno. Melinda 13.09 16.52<br />

Ripensando a Dante<br />

Inviato da: Raffaella Foggia<br />

Leggendo il bellissimo articolo di Antonio, ho riflettuto sulla Commedia e su quanto i personaggi scelti siano<br />

esempi lampanti del sentire di molti di noi. Ho sempre letto la Commedia (che amo tantissimo a dispetto del<br />

fatto che le cose che si studiano a scuola non sempre rimangono tra le nostre letture preferite) come un<br />

insieme di testimonianze di - come sostiene un bel film - “quello che facciamo in vita riecheggia nell’eternità”. Il<br />

V canto, forse quello più famoso della Commedia (ma anche tra i più belli) c’è una frase di Francesca che mi ha<br />

fatto sempre pensare: "Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria…” penso che anche<br />

questa frase sia propria dei Due. C’è poi il mio dannato preferito, Ulisse che mi ha sempre fatto pensare (e sono<br />

stata fortunata a ritrovare di recente in un bel libro) alle parole di Tennyson che cita anche Antonio. La parte<br />

che preferisco io, invece, si trova alla fine dell’ode “Molto perdemmo, ma molto ci resta: non siamo la forza più<br />

che nei giorni lontani moveva la terra ed il cielo: noi, s'è quello che s'è: una tempra d'eroici cuori, sempre la<br />

stessa: affraliti dal tempo e dal fato, ma duri sempre in lottare e cercare e trovare ne cedere mai”. Penso che in<br />

fondo quello che vogliono i Sette è proprio questo: riuscire a non cedere mai Per quanto riguarda il canto di<br />

Ugolino è sempre stato quello che mi ha commosso di più. È vero che non parla del motivo per cui è stato<br />

imprigionato, ma come si fa a dargli torto visto che la punizione ha coinvolto anche i bambini? Prima di essere<br />

tacciata di occupare troppo spazio (anche se è vero) volevo chiedere ad Antonio perché non ha parlato di<br />

Virgilio che penso sia un Nove, visto anche le cose che ha scritto… A presto Raffaella<br />

R: Ripensando a Dante di Utente Ospite del 20/07/<strong>2005</strong> 13.57.50<br />

Bellissimo....non mi adulare. Diciamo che è un articolo interessante perché i personaggi mi hanno ispirato.<br />

Indubbiamente la frase di Francesca che hai citato, e che io non avevo commentato, da molto il senso della<br />

perdita, della ferita subita dal Due. A proposito di Ulisse credo sia interessante sapere che un autore americano,<br />

Michael Goldberg, ha scoperto che l'Odissea è un immenso viaggio enneagrammatico. I personaggi che Ulisse<br />

incontra corrispondono esattamente, secondo Goldberg, ai tipi dell'<strong>Enneagramma</strong>. Ad esempio, Eolo ed i suoi<br />

figli sono dei Sette perfetti, Circe (che non a caso tramuta gli uomini in maiali) è un Otto e via dicendo. Per<br />

quanto riguarda i Sette io direi che la loro insaziabile curiosità (molto maggiore di quella del Nove) è la radice<br />

che li spinge ad andare sempre avanti. Non ho parlato di Virgilio perchè non sono riuscito a farmi un opinione<br />

sensata sul suo tipo. Al ritorno del mio breve periodo di vacanza cercherò di identificarlo. Antonio<br />

R: Ripensando a Dante di Raffaella Foggia del 21/07/<strong>2005</strong> 9.56.33<br />

Sai che pensavo? ke sarebbe bello (anche se impossibile) farsi un "giro" tra le diverse epopee o epiche della<br />

letteratura, infatti credo che molto più dei film la letteratura sia zeppa di riferimenti enneagrammatici e<br />

comunque non ti ho adulato, a me è piaciuto e lo sai che pur essendo tendenzialmente gentile e tranquilla se le<br />

cose non mi piacciono lo faccio capire... Buone vacanze a tutti con gli auguri di un periodo di riposo<br />

ritemprante.<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 03/09/<strong>2005</strong> 17.19.41<br />

Cara piccola Raffaella/Pignettina, visto che questo forum è frequentato da persone che amano la letteratura e i<br />

sentimenti forti, ho deciso di rendere leggibile a tutti l'articolo sui personaggi danteschi. Può darsi che qualcuno<br />

lo troverà interessante. PERSONAGGI DELLA DIVINA COMMEDIA: UNA LETTURA ENNEAGRAMMATICA PAOLO E<br />

FRANCESCA Il canto quinto dell'Inferno di Dante contiene una delle storie meglio conosciute e più commoventi<br />

dell'intera Comedia, quella della tragica storia di amore fra Francesca da Rimini e suo cognato Paolo Malatesta.<br />

All'epoca nella quale Dante scriveva, la storia dei due sfortunati amanti, uccisi dal marito di lei, era ancora viva<br />

nella mente di molti di quelli che li avevano conosciuti, e numerosi autori, fra i quali il Boccaccio, avevano<br />

raccontato i fatti occorsi. Correndo di bocca in bocca, l'episodio aveva assurto una dimensione che trascendeva<br />

quella locale ed era ben nota, per la dignità principesca dei protagonisti, a tutte le persone della upper class<br />

dell'epoca. L'arte di Dante, però, è riuscita a trasfigurare il contenuto del racconto, rendendoci testimoni non di<br />

una semplice "storia", ma di una rivelazione di anime che parlano, in modo aperto, di se stesse e delle passioni<br />

che le hanno condotte nell'Inferno in cui si trovano. Attraverso le parole del dialogo e osservando le reazioni dei<br />

partecipanti possiamo così, tramite la conoscenza dell'<strong>Enneagramma</strong>, approfondire la nostra comprensione<br />

emozionale, cogliere un aspetto significativo ma poco noto del carattere da tipo Uno di Dante e correggere<br />

anche suo un errore di collocazione nell'Inferno. Per come sono descritti, infatti, Paolo e Francesca non sono dei<br />

Lussuriosi ma, come vedremo più in dettaglio, un Quattro ed un Due rispettivamente, ed il loro contegno è<br />

molto diverso da quello, ad esempio, di un Ugolino della Gherardesca, la cui rabbia e Vendicatività corporea,<br />

testimoniano del suo appartenere al tipo Otto. Passiamo all'esame delle caratteristiche che, a mio avviso,<br />

sostengono l'interpretazione tipologia che ho appena sostenuto. Francesca Francesca è, certamente, il<br />

personaggio centrale della narrazione: e lei che rispondendo all'invito di Dante racconta e mai, nemmeno per<br />

un momento, mostra un segno di pentimento per il suo amore che pure l'ha condotta ad una triste morte e alla


sua perdizione. Fin dalle prime parole Francesca mostra nel rivolgersi a Dante quell'amore per il parlare fiorito e<br />

quella tendenza all'adulazione, tanto tipica dei Due. Nessun altro dei personaggi che animano la Commedia,<br />

infatti, si rivolgono al poeta definendolo, come fa Francesca, "animal grazioso e benigno" ed aggiungendo che<br />

se potesse pregherebbe Dio per dare a lui la pace. Notiamo la sottigliezza caratteriale: è lei che resterà per<br />

sempre nell'Inferno eppure il suo pensiero si rammarica di non potere essere di aiuto a Dante che, invece, lo<br />

sta solo temporaneamente percorrendo! Le parole che descrivono l'attrazione da lei provata per il cognato<br />

insistono, fin dal primo momento, sul carattere della "irresistibilità" di quella forza, che non le ha permesso di<br />

sottrarsi nel ricambiare l'amore che le era stato fatto conoscere. Le famose parole: "Amor, che a nullo amato<br />

amar perdona", suonano così convincenti che occorre uno sforzo della mente logica per accorgersi che, invece,<br />

non è per nulla così. Questa tendenza a rendere inoperante la mente logica di fronte al richiamo dell'emozione,<br />

è propria del Due e costituisce una delle manifestazioni più tipiche del meccanismo di difesa della Repressione o<br />

Negazione. Poco più avanti nel racconto abbiamo altri, ulteriori, modi per osservare come la Repressione faciliti<br />

in un Due l'espressione del desiderio emozionale agendo come veicolo funzionale all'eliminazione dei freni<br />

inibitori della persona. Quando Dante, infatti, le chiede come sia accaduto che abbiano ceduto alla loro<br />

peccaminosa passione, la risposta di Francesca è non solo un capolavoro assoluto della letteratura mondiale,<br />

ma è anche una perfetta descrizione di come la Repressione renda le persone del tipo Due completamente<br />

vulnerabili al richiamo "d'amore". Per giustificare il suo cadere in tentazione, la sua seduttività inconscia e la<br />

tendenza ad infilarsi in triangoli amorosi, Francesca, ancora orgogliosamente fiera del suo peccato d'amore, da<br />

la colpa dell'accaduto all'impressione suscitata in lei dalla lettura di un libro che parlava della relazione fra<br />

Lancillotto e Ginevra. La finezza delle espressioni da lei usate, quali "quando leggemmo il disiato riso esser<br />

baciato da cotanto amante", o "la bocca mi baciò tutta tremante", rende il lettore sensibile alla bellezza e alla<br />

forza quasi irresistibile di un sentimento che si fa palese, e spinge ad essere partecipi e quasi a credere nella<br />

totale innocenza delle intenzioni di Paolo e Francesca. Solo se ci si distacca un poco dal magma ribollente<br />

dell'emozione, ci si può accorgere di alcune notevoli incongruenze del racconto. Possiamo così chiederci se<br />

Francesca era davvero "sanza alcun sospetto", come lei pretende di essere stata, nell'essersi trovata da sola a<br />

leggere, fianco a fianco col giovane e bel cognato, un libro il cui tema principale era quello di una relazione<br />

adulterina, oppure perché rispose al bacio con quel trasporto, meravigliosamente descritto dalle sue ultime<br />

parole, "quel giorno più non vi leggemmo avante", o perché dopo quel giorno ve ne furono numerosi altri, fino<br />

al giorno della loro morte. Altri dubbi, ancora, sorgono se si pone attenzione alla specifica frase in cui Francesca<br />

afferma che quella lettura "scolorocci il viso". Si può credere all'ipotesi dell'irresistibile forza dell'impulso<br />

amoroso se vi è stata, da parte dei due amanti, la percezione cognitiva del crescere del desiderio, la<br />

consapevolezza che la storia che stavano leggendo poteva diventare, in assenza di un ferreo controllo da parte<br />

della volontà, la loro stessa storia? Per noi enneagrammisti è più facile credere che la passione a sedurre<br />

dell'Orgoglio abbia lungamente cercato, ed infine trovato, uno sbocco ad un desiderio covato lentamente, più<br />

che ad un impulso istintivo irresistibile, che sorprende il cuore e la mente, come Francesca vuole farci credere.<br />

Questa interpretazione ci permette di spiegare anche un'altra piccola bugia, che la nostra eroina commette<br />

quando afferma che "amor, che a nullo amato amar perdona". Sappiamo benissimo che non è così, che vite di<br />

infelici amanti sono state sacrificate sull'altare di una passione non ricambiata, che fiumi di lacrime, più densi e<br />

brucianti di un sole, sono stati versati senza riuscire a riempire di un minimo d'amore cuori freddi ad ogni<br />

richiamo, tuttavia le parole di Francesca non suonano come una giustificazione. Sulle sue labbra quelle parole<br />

sembrano vere e ci turbano, perché lo sono sulla bocca di un Due (maschio o femmina non importa), che non<br />

può fare a meno di provare, se non amore, almeno simpatia, per qualcuno tanto sensibile da provare attrazione<br />

verso di lei/lui. Paolo Di fronte al ruolo e all'appassionata esposizione di Francesca, a Paolo è riservato un posto<br />

veramente minore. Tuttavia, se leggiamo con attenzione il brano dantesco, è il dolore che Paolo esprime<br />

attraverso le sue lacrime a riempire di pietà Dante fino a farlo cadere "come corpo morto cade". Perché questo?<br />

Perché in quel pianto disperato di Paolo non è espresso solo il dolore per la propria dannazione, ma, in modo<br />

più sottile, il senso di colpa per essere stato l'artefice principale della perdita eterna di Francesca. Rispetto alla<br />

passione orgogliosa della donna, infatti, Paolo sembra essere fin dal primo momento del prorompere del loro<br />

amore, più consapevole delle possibili conseguenze negative di quella relazione. Quando Francesca, infatti,<br />

riferisce che Paolo "la bocca mi baciò tutto tremante", non sembra accorgersi che quel aggettivo, quel<br />

"tremante", non indica solo la concitazione fisica indotta dal desiderio d'amore, ma anche una coscienza<br />

dell'ardire della propria azione, un'identificazione totale col personaggio di Lancillotto, che implica l'assunzione<br />

di un ruolo e di una responsabilità. Se Dante avesse dato modo a Paolo di esprimersi, avremmo, probabilmente,<br />

letto parole un po' diverse rispetto a quelle riferiteci da Francesca. Quelle parole, tuttavia, non avrebbero potuto<br />

dire nulla di più sull'infelicità di quell'anima e Dante, con tocco di estrema finezza nella descrizione del<br />

carattere, lo lascia muto e al tempo stesso massimamente espressivo. Paolo si esprime attraverso gli occhi,<br />

come è tipico dei Quattro, e quel suo grido silenzioso lacera l'anima del rigido Dante, prototipo dell'Uno sociale,<br />

facendo emergere fino alla perdita di coscienza, quella Sensibilità che è una radice primaria, anche se spesso<br />

difensivamente negata e non consapevole, di questo tipo. ULISSE L'Ulisse omerico è un personaggio che<br />

presenta moltissime caratteristiche del tipo Sette, ma quello dantesco lo supera in caratterizzazione, pur se<br />

l'autore della Comedia utilizza al massimo una sessantina di versi per narrarci la storia del suo ardimento e<br />

della sua fine. A differenza di molti altri dannati che, per effetto della volontà divina, si riscuotono<br />

momentaneamente dal loro stato di torpore eterno per colloquiare col poeta, Ulisse non si rivolge direttamente<br />

a Dante che, anzi, nemmeno gli rivolge parola, visto che è Virgilio a farlo per conto suo. Ciò non di meno è<br />

chiaro che le parole dell'artefice della caduta di Troia sono destinate ad un'audience più ampia di quella<br />

composta dai due poeti, e che l'intento è quello di affascinare vendendo un'immagine gradevole ed accattivante<br />

di se stesso: una tipica attitudine del Sette. L'inizio del racconto dipinge con poche ma efficaci parole il disagio<br />

che Ulisse provò al suo ritorno. Ve lo immaginate un Sette che ha vissuto esperienze incredibili, conosciuto


maghe, ninfe, dee ed altri esseri meravigliosi, chiuso su uno scoglio di pochi chilometri quadrati come è l'isola di<br />

Itaca? E' la fame di avventure ed esperienze, non quella di conoscenza, come a sua discolpa afferma, a<br />

spingere il "vecchio e tardo" Ulisse a convincere, con la sua abilità di affabulatore, i suoi più fedeli compagni a<br />

riprendere l'alto mare in cerca di un qualcosa che possa placare un desiderio che è prima che reale, ideale.<br />

Quello che Ulisse non dice, ma noi comprendiamo benissimo, è che il suo viaggio è in realtà programmato fin<br />

dall'inizio per essere un ultimo viaggio. Come gli eroi vichinghi che scomparivano con le loro navi fra le nebbie<br />

marine all'approssimarsi della fine, o il protagonista de Il Vecchio e il Mare di Hemingway, il viaggio che Ulisse<br />

decide di intraprendere è, in realtà, un viaggio verso la morte, vissuto con la consapevolezza e la paura negata<br />

del Sette, che tutte le cose sono impermanenti, ma che non di meno debbono essere vissute al massimo della<br />

consapevolezza fisica e mentale. Leggendo le parole rivolte da Ulisse alla sua ciurma sembra quasi di risentire<br />

la raccomandazione di Dead Poets' Society di: "succhiare la vita fino al midollo". L'orazione che rivolge ai suoi<br />

compagni è tutta racchiudibile in questa considerazione: a che serve la nostra vita se non per sperimentare<br />

cose nuove e diverse, che possano darci il senso di una ricerca, di un andare oltre i limiti che qualcuno, in<br />

precedenza, ha già fissato? Nel suo caso il limite da superare è quello delle cosiddette Colonne di Ercole, in<br />

riferimento all'episodio del mito greco dell'eroe che, viaggiando alla ricerca dei pomi d'oro delle Esperidi, fissò il<br />

limite invalicabile del mondo allora conosciuto allo stretto fra Marocco e Spagna. E' interessante notare che<br />

Dante sembra percepire, con acuto senso psicologico, l'insofferenza di Ulisse all'ordine prefissato, la nascosta<br />

rabbia che spinge il Goloso a cercare di violare gli ordini, non importa se umani o divini, che nell'<strong>Enneagramma</strong><br />

è rappresentata dalla freccia che collega il tipo Sette a quello Uno. Dante non ci presenta l'astuto e prudente<br />

Sette di conservazione lodato da Omero per i suoi "profondi pensamenti", ma un avventuriero che perde la vita<br />

propria e quella dei suoi compagni per soddisfare la sua inguaribile curiosità, per cercare di compiere il gesto<br />

meraviglioso che valga e dia senso ad una vita intera. L'ardimentoso autore di mille inganni muore, alla fine,<br />

vittima del suo stesso ottimismo, della sfrenata audacia, del non tenere in debita considerazione i pericoli insiti<br />

in una difficile impresa. Un tratto comune a molti Sette che, trascinati dal loro entusiasmo e dalla fiducia nelle<br />

proprie risorse, si avventurano su strade che talvolta non hanno ritorno. A differenza di molti altri personaggi<br />

dell'Inferno, che palpitano di passione e raccontano con viva emozione la loro sorte, le parole di Ulisse sono<br />

estremamente cerebrali, quasi distaccate, e non mostrano alcun segno di emozione. La descrizione del<br />

naufragio in cui ha perso la vita è fatta con accuratezza e perizia tecnica; c'è quasi indifferenza nel racconto,<br />

come se non si fosse trattato degli ultimi della sua vita. Anche questo è un tratto tipico del Sette, che ha una<br />

tendenza ad essere estremamente lucido verso se stesso, quasi come se volesse compensare la scarsa empatia<br />

emozionale con l'esatta descrizione degli eventi accaduti. "Infin che il mar fu sopra noi richiuso" sono le ultime,<br />

gelide, parole di Ulisse e chiudono il Canto come una sorta di epitaffio per chi ha concluso la sua vita senza mai<br />

conoscere la grazia della Speranza. IL CONTE UGOLINO Alcuni commentari medioevali riportavano la tragica<br />

morte del conte Ugolino da Pisa con la sinistra espressione che egli era stato "seppellito in cielo", intendendo<br />

così dire che era stato rinchiuso in un'alta torre, in compagnia dei figli e dei nipoti maschi, in cui dopo un lungo<br />

periodo di prigionia, era stato fatto morire di sete e di fame. L'episodio è fatto rivivere da Dante che descrive la<br />

sorte del conte nel trentatreesimo canto dell'Inferno, collocandolo in una buca gelata insieme al suo traditore,<br />

l'arcivescovo Ruggieri, al quale egli rode eternamente il cranio con un atto di ferocia estrema. In nessun altro<br />

esempio della Comedia, l'odio e la Vendicatività del tipo Otto appaiono così evidenti e sono espressione di una<br />

volontà, quella di Ugolino, determinata, in morte come in vita, a trovare un modo per pareggiare i conti col suo<br />

carnefice. La cosiddetta legge del contrappasso fa sì che Ruggieri, che aveva fatto morire in vita Ugolino di<br />

fame, ne diventi per l'eternità il ripugnante cibo. Fra i dettagli che Dante mette in bocca al conte, ve ne sono<br />

alcuni che colpiscono per la loro esattezza psicologica. Ricordiamo, fra i tanti, la Desensibilizzazione, a causa<br />

della quale Ugolino vedrà morire ai propri piedi ad uno ad uno tutti i suoi cari, eppure non morirà di dolore, ma<br />

dovrà attendere che l'inedia consumi la forte resistenza del suo corpo. Un tratto che segnala come anche un<br />

dolore emozionale estremo non riesca a prevalere sulla forte resistenza corporea del tipo Otto. L'insistenza di<br />

Dante sulla estrema fisicità delle reazioni di Ugolino, ha indotto anche molti commentatori a ritenere,<br />

erroneamente, che nel verso finale della sua storia (Poscia, più che il dolor potè il digiuno), si potesse<br />

indovinare la confessione di un altro, orrendo, segreto; quello del cannibalismo dei corpi dei figli. Sembra,<br />

leggendo alcuni commenti, quasi di vedere il celebre quadro di Goya: Cronos (Saturno) divora i suoi figli, in cui<br />

una figura stravolta con la bocca spalancata strappa a brani la carne da un corpo ormai esanime Lo scrittore<br />

argentino Borges afferma, con sottigliezza tutta da Cinque, che Dante voglia suggerirci la possibilità che Ugolino<br />

abbia commesso tale atto e che, per questo, ci lasci volutamente nel dubbio. Io credo che in verità tutto<br />

l'episodio è contraddistinto volutamente da un risuonare di bocche che appena si sollevano dal cranio che<br />

mordono, da mandibole feroci, di denti che digrignano, di zanne che squartano, e questo, secondo me, ha<br />

condizionato molti commentatori, rendendoli più inclini a vedere un atteggiamento da belva feroce in Ugolino<br />

anche quando esso non c'è. Un disperato dolore fa da stimolo ad un Otto, lo tiene vivo quasi a dispetto di se<br />

stesso, e questo è ciò che accadde al conte, costretto dalla sua stessa forza a brancolare cieco e disperato sui<br />

corpi dei figli senza che nessun dolore gli venisse risparmiato. Inutile dire che le parole di Ugolino sembrano<br />

adeguate in bocca ad una persona che, nel modo tipico degli Otto non integrati, predilige rappresentare i moti<br />

dell'anima con metafore fisiche. E' tanto forte il tratto della desensibilizzazione in Ugolino che egli, supponendo<br />

che questo meccanismo operi anche in Dante, gli rivolge le famose parole: E se non piangi (sentendo quello che<br />

ti sto raccontando), di che pianger suoli?" Altro tratto caratteriologicamente appropriato è quello del silenzio<br />

disperato, da tipo Cinque, nel quale Ugolino si chiude, quando sente l'orribile rumore dell'inchiodatura della<br />

porta della torre, che è, in un primo tempo, rifiuto di riconoscere la propria impotenza e, come lui stesso dice,<br />

impetramento del cuore. Quando, finalmente, la percezione della propria impotenza diventa consapevole,<br />

Ugolino reagisce, ancora una volta, con una forte azione fisica e si morde a sangue ambedue le mani. Nel<br />

racconto dantesco la sua reazione è tanto intensa e virulenta che tutti gli altri, dimentichi per un attimo della


loro stessa sorte, credendo che il suo gesto sia dovuto alla fame, gli offrono di mangiare la loro stessa carne.<br />

Questo gesto disperato, e l'impenetrabile silenzio che Ugolino si auto impone per non rendere ancora più tristi i<br />

suoi abbattuti congiunti, dicono con esattezza caratterologica sia la sua forza di leader, sia a quale livello possa<br />

giungere la forza del patto di sangue che lega gli Otto ai loro congiunti. Né, d'altra parte, è meno forte il<br />

disprezzo che il conte sente verso colui che lo tradì e lo fece morire e che viene mostrato dal paradossale atto di<br />

pulirsi la bocca prima di parlare. Infatti, quasi come se sentisse la necessità di non contaminare le parole di<br />

dolore che dirà con la presenza nella sua bocca di pezzi della nuca del suo odiato nemico, Ugolino utilizza come<br />

tovagliolo i capelli di Ruggieri; un gesto che unisce insieme disprezzo ed odio. Nel racconto del conte non vi è<br />

una parola di pentimento o di perdono; nulla Ugolino rivela della colpa che l'ha condotto per l'eternità<br />

all'Inferno, né altra debolezza è ammessa se non quella di essere stato impotente a farsi giustizia in vita.<br />

L'effetto delle sue parole muove il lettore moderno alla pietà per il suo dolore ed insieme ad un sentimento di<br />

smarrimento per la ferocia subita e fatta subire. Diversamente Dante, da buon numero Uno, sente crescere in<br />

sé una sacrosanta indignazione ed alla fine del racconto di Ugolino lancia contro Pisa una feroce invettiva,<br />

augurandosi che l'intera natura si muova per cancellare dalla faccia del globo una cittadinanza che ha permesso<br />

lo svolgersi di simili eventi. Possiamo osservare dalla sua reazione come il tipo Uno possa diventare<br />

apertamente rabbioso, quando ritiene che si sia passato irrimediabilmente il segno, e criticarlo per questo, ma<br />

allo stesso tempo dobbiamo anche ricordare che a muovere la sua collera è, in fondo, l'indignazione della<br />

persona moralmente sana che protesta contro gli abusi e gli eccessi ai quali, fortunatamente, non sa<br />

rassegnarsi.<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 07/09/<strong>2005</strong> 17.37.12<br />

caspita Antonio, se decidi di scrivere sul serio, sei una valanga...io pero'...saro' ottusa, sara' che Dante lo<br />

detesto e mi fa venire l'orticaria ma questa cosa di Francesca e Paolo non l'ho capita molto...mi sembra di<br />

intuire che lei si sia concessa piu' perche' dinnanzi al desiderio di Paolo quasi quasi "faceva brutto" non darsi<br />

che per altro...se sembro in preda a delirio demenziale scusami, forse e' una cosa chiara e banale per tutti, ma<br />

io questi due poveretti proprio non li capisco....ma ripeto sono allergica a Dante e al Manzoni...per fortuna a<br />

scuola si studiava anche altro in letteratura, altrimenti mi sarei data all'elettronica! Baci...<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 07/09/<strong>2005</strong> 23.24.31<br />

Beh, in realtà era un articolo strutturato, non un intervento breve come quelli che faccio sul forum. Su Dante e<br />

Manzoni la pensiamo diversamente. L'Inferno e il Purgatorio sono, secondo me, meravigliosi. Da ragazzo anche<br />

a Manzoni non piaceva (per dir poco) e oltretutto la versione televisiva dei Promessi Sposi era un tormento, ma,<br />

rileggendolo dopo aver conosciuto l'<strong>Enneagramma</strong>, debbo ammettere che Manzoni aveva davvero un grande<br />

acume psicologico. Alcuni personaggi sono esempi perfetti di tipi descritti in profondità e con grande precisione.<br />

E' stato un gran piacere poter vedere così ben descritti tanti tipi in un solo romanzo. Don Rodrigo, Don<br />

Abbondio e Griso, ad esempio, sono tre esempi magistrali delle tendenze del Sei. In quanto a Francesca devi<br />

fare un piccolo sforzo e cercare di entrare nella mente di un Due che......non si accorge del perché le altre<br />

persone si possono sentire attratte da un comportamento che a loro appare perfettamente normale.<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 07/09/<strong>2005</strong> 23.39.11<br />

Francesca mi ha sempre appassionata. L'ho sempre e da sempre trovata struggente. In lei vive la forza di ogni<br />

donna realmente attraversata dall'amore in tutte le sue dimensioni. Lei è, diviene e incarna la passione d'amore<br />

che ogni lucidità, e per altri follia, raggiunge nel sentire e nell'essere quella forza primordiale e antica che di lei<br />

stessa si impossessa fino a renderla un tuttuno unico in ogni sua parte, perfettamente integrata, in questo<br />

amore. Cuore, corpo, anima e testa si fondono fino a perdere ogni buon senso rispetto alla logica e alla reale<br />

possibilità...infatti, scendendo sulla terra dopo questo volo, poi tutti sappiamo come finisce.....Sul senso di<br />

predestinazione e di ineluttabilità oltre a quel senso di onnipresenza esistenziale di questo sentimento mi ha<br />

sempre ricordato Eva e tutte le donne che hanno saputo amare davvero a dispetto di ogni umana e possibile<br />

conseguenza. Credo che essere mentalmente sani, evoluti e ironici siano ingredienti peculiari e insostibuibili per<br />

sopravvivere a questi rapimenti interiori........e tenere bene in esercizio tutti i nostri sub caratteri che recitano<br />

le loro parti interne e fra loro dialogano! Se questo c'è allora liberare queste passioni è il vero sale della vita di<br />

questi personaggi, diversamente......beh la storia parla tanto di questo! Melinda 7.9.<strong>2005</strong> 23.38<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 09/09/<strong>2005</strong> 11.09.51<br />

eh lo so Antonio...io non posso assolutamente mettere in discussione le capacita'di Dante, purtroppo per me,<br />

nutro una certa avversione per coloro che "giudicano" e sopratutto quando lo fanno usando la religione come<br />

unita' di misura. Soffro troppo al pensiero che un essere umano pretenda di collocare negli inferi o nei cieli una<br />

persona o l'altra...e questo inevitabilmente offusca il mio piacere della lettura. Sai mi viene in mente la scena<br />

del film "l'attimo fuggente" quando il professore bigottone fa leggere ai ragazzi la folle introduzione del libro di<br />

letteratura che Robin Williams aveva precedentemente fatto strappare agli allievi...diceva qualcosa tipo...come<br />

si misura il valore di una poesia? Si misura contando il numero di righe, di rime e strofe...piu' lunga e' una<br />

poesia piu' e alto il suo valore artistico...eresie ovviamente, e io non faro' come quel professore, o come Dante,<br />

non lo gettero' all'inferno per aver giudicato mezzo mondo, e accetto ben volentieri pareri contrari. Manzoni<br />

pero'....mette a dura prova la mia pazienza...che devo fare...mamma mia!! Fermo restando che sono felice di


sapere che i suoi personaggi siano ottimi esempi per l'enneagramma, ma questo clima di passivita', questi<br />

cattivi cosi' poco motivati, questi buoni cosi' aggrappati al salvagente della fede...che ne so...se solo Don<br />

Rodrigo avesse fatto qualche palpatina al sederotto di Lucia! Se solo Lucia avesse perso ogni tanto la fede e<br />

tirato un calcio negli stinchi di qualcuno! Se solo l'innominato fosse stato nominato e fosse uscito dalla casa del<br />

grande fratello! Se solo la monaca di monza fosse fuggita col lattaio!! Mi sembra quasi di sentire una<br />

vocina...quella della Divina Provvidenza...che da il benvenuto a tutti i passeggeri, benvenuti nella "divina<br />

airlines" i signori sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza, in caso di caos le uscite di sicurezza sono qui,<br />

qui,qui e qui...in caso di tratta delle donne, peste, tradimento, colera e prepotenze avvisiamo la gentile clientela<br />

che i buoni saranno muniti di giubbini di salvataggio di nuova generazione denominati "vola e prega che tutto<br />

passa"...i cattivi invece finiranno tutti morti e pustolosi, e per conversioni dell'ultimo momento forniamo santini<br />

"vola e prega" ma tanto crepate quindi e' inutile che pregate! Non ce la faccio...il mio destino nelle mani della<br />

divina airlines??? Va bene va bene...se ce lo fanno studiare a scuola ci sara' un motivo...faro' come Puk...il pan<br />

di "sogno di una notte di mezza estate"cingero' il mio capo di biancospino, faro' un inchino e chiedero' perdono,<br />

ogni cosa detta era solo per diletto! Baci...<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 09/09/<strong>2005</strong> 18.56.28<br />

Sirenella,morto dal ridere! La pungente ironia di uno Swift in gonnella (oddio, oggi anche le donne usano il<br />

pantalone, quindi l'espressione è un po' antiquata) che si abbatte furiosamente sui massimi vertici della<br />

letteratura italiana in nome del grido Quattresco: siamo tutti dei poveri disgraziati e non ci dovete giudicare!<br />

Attenta a non fare troppo come Puk o ti ritroverai anche tu a sgambettare per l'eternità nella palude dello Stige<br />

inviatavi da Minosse/Sei. Sul Manzoni scrivo un altro post a parte. Be good and take care of yourself!<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 09/09/<strong>2005</strong> 19.11.59<br />

Melindina, mi sono immaginato che, mentre scrivevi il post su Francesca, ti stavi immaginando quanto ho<br />

sghignazzato!! Si, è vero, dopo il volo dei sentimenti il repentino impatto col suolo fa spezzare i denti, ma<br />

questo accade a quelli che prendono tutto in modo drammatico....Ii Due, normalmente, sono abilissimi nello<br />

spruzzare fenormoni nell'aria e poi scappare via. Però....di tanto in tanto può accadere qualche intoppo come<br />

quello accaduto a Francesca o alla sua omologa Carmen. Ti vedi bene nei paia della zingara sigaraia,<br />

appassionata cotognella??? :) :) :)<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 09/09/<strong>2005</strong> 20.22.43<br />

Antonio, mannaggia. Perchè i due scappano via? Voglio imparare da loro....ma scappano per tempo o prima li<br />

beccano? Mi vedo bene nella profondità del sentire l'amore e di solito chi sente così forte non ha la fuga nelle<br />

proprie lamine!!! Che dire, come si dice a napoli, beat'alloro? (ma come si scrive???). Bacioni e buon<br />

weekend.....ma che bella francesca!!! Melinda 9.9.05 20.21<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 09/09/<strong>2005</strong> 20.37.19<br />

Scappano via, come nel film "Se scappi ti sposo", perchè vogliono inseguire l'amore in ogni dove. Questa<br />

tendenza, che io ho definito come Polarità Esplosiva della Libertà, li porta a fuggire via quando sentono che non<br />

c'è più eccitazione, desiderio, novità, insomma quando non sentono più la volontà di conquistare l'altro. Però,<br />

dall'altro lato, c'è l'altra polarità, quella Implosiva, che li spinge a ricercare sempre e comunque una relazione<br />

"particolare" ed a desiderare sempre........Ah l'amore che male pernicioso...come diceva Cioran!<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 09/09/<strong>2005</strong> 20.43.00<br />

Hai straragione Antonio, sono ancora tutta dolorante. Ma come si può vivere senza l'amore? E' come dire al<br />

mondo leva i colori, ferma il respiro, togli gli odori, fai sparire i sapori.....insomma muori. No, non fa per me ma<br />

comincio a odiare i vampiri! E si, comincio proprio a diventare allergica....e quanti ce ne sono, con sembianze<br />

davvero intriganti.....anche di questo abbiamo ampia letteratura? Melinda 9.9.05 20.42<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 10/09/<strong>2005</strong> 15.25.47<br />

amore pernicioso...mi piace questa cosa....lo diro' al mio prossimo innamorato...tesoro mio pernicioso!<br />

Comunque io mi sono sbellicata a leggere il botta e risposta di Melinda (che continua a correre) e Antonio (che<br />

continua a lasciarle chiodini sul selciato)...pero' io nelle paludi non ci sto bene...lo sai...devo nuotare in mare<br />

aperto...fa male alle mie pinne ( quelle da sirena!!!!gggrrrrr!!!) al massimo mi faccio due fanghi per la pelle<br />

vah...avro' cura di me, e buon fine settimana a tutti.<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 10/09/<strong>2005</strong> 17.15.47<br />

Prologo...Un Antonio un po' assonnato e abbastanza di cattivo umore non riesce proprio a meditare e si dirige al<br />

computer per rileggere gli interventi sul forum. L'occhio corre un po' svogliato ai vari messaggi dei giorni scorsi<br />

e d'improvviso la mente si rallegra :) :) :) perché rilegge, con una nuova chiave di lettura, un post precedente e<br />

l'ultimo intervento di Sirenella che dice che io cerco di lasciare chiodini sul selciato. Contro la mia stessa


volontà, una parte della mia mente s'immagina un adattamento cinematografico nello stile del celeberrimo "E<br />

che sono Pasquale io?" e lo sghignazzo riparte....................................... Queste le battute dell'adattamento<br />

che, lo premetto e lo preciso, non vogliono essere assolutamente offensive o non rispettose, (d'altra parte<br />

Melindina sa che sono anche io un po' biricchino) ma nascono solo, come Sirenella ha notato, dal meccanismo<br />

comico presente nello schetch di Totò: (Lungo, partecipe, respiro seguito da breve pausa) Francesca mi ha<br />

sempre appassionata! (Quasi un grido all'inizio che si smorza piano piano in un indefinito sorriso) L'ho sempre e<br />

da sempre trovata struggente! (Con aria trasognata e romantica insieme) In lei vive la forza di ogni donna<br />

realmente attraversata dall'amore in tutte le sue dimensioni. (Breve pausa carica d'intenso sentimento, e poi,<br />

con trasporto) Lei è, diviene e incarna la passione d'amore che ogni lucidità, (sorriso di commiserazione verso i<br />

poveri sfortunati che non conoscono questo sentimento) e per altri follia, (riprendendo in crescendo) raggiunge<br />

nel sentire e nell'essere quella forza primordiale e antica (quasi gridando) che di lei si impossessa (con tono che<br />

improvvisamente passa dall'urlo stile Anna Magnani quasi ad un sussurro trasognato) fino a renderla un tuttuno<br />

unico in ogni sua parte, perfettamente integrata, (con lieve brivido)in questo amore. (Con un ritmo quasi da<br />

rullare di tamburi) Cuore, corpo, anima e testa si fondono fino a perdere ogni buon senso rispetto alla logica<br />

(trasognata, con gli occhi al cielo, l'anima persa in un sogno d'amore) e alla reale possibilità". E' questa sarebbe<br />

l'espressione di un tipo Tre? Come avrebbe detto Totò: "ma mi faccia il piacere, qui ci manca solo l'aspide!!"<br />

Melindina, ma che rossetto usi? Fiamme della Passione? Non ti arrabbiare per lo scherzo…era solo per mettere,<br />

come dice Serenella, qualche altro chiodino davanti ai tuoi piedi di zingara gitana nata per errore a Milano!<br />

Antonio<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 10/09/<strong>2005</strong> 17.23.13<br />

Cara Sirenella, Cioran (che già ti ha fatto funestamente arrabbiare con la sua tirata sulle donne) sapeva fare di<br />

meglio che definire l'amore pernicioso. Eccoti in omaggio uno dei suoi bellissimi aforismi: "Niente merita di<br />

essere preso a cuore" si ripete colui che ce l'ha con se stesso ogni volta che soffre e che non perde l'occasione<br />

di soffrire. Salutissimi e non dimenticare che certe cose non possono essere trascurate. Antonio<br />

R: Ripensando a Dante di Claudio Garibaldi del 10/09/<strong>2005</strong> 20.14.06<br />

Cara Melindina (come ti chiama Antonio), ma sarebbe meglio dire, se mi permetti lo scherzo, cara "Melindona",<br />

dato questo grande grande cuore che esubera da ogni poro delle tue parole, devo dire che invece di<br />

"rincuorarci", un pò ci (mi) fai sentire appartenenti ad una sub-umanità che non conosce nè cuore nè<br />

sentimenti. Qui, nelle zone basse dell'<strong>Enneagramma</strong>, quelle collocate tra il 4 ed il 5, bazzichiamo un poco<br />

ingrigiti e rinsecchiti (il 5 fa ehh...) nelle oscure profondità dei sentimenti e delle sensazioni, dove perenne non<br />

è la lotta tra i colori, ma fra l'Apollineo ed il Dionisiaco. Infatti, non appena il cuore batte un colpo, abbiamo<br />

subito la necesità di dare un senso anche a quel singolo battito, che altrimenti ci sembrerebbe sprecato, se<br />

privo di significato. Ma qui, in questa atmosfere malinconiche (parlo della mia specie di 4, non di quella rabbiosa<br />

che ce la ha su con Dio e con il mondo), sempre in eterna attesa di un eterno e perduto amore, rimaniamo<br />

stupiti di tanta potenza di battito cardiaco, e di colori e di passioni.... e il nostro cuore, sempre più debole (ma<br />

batte ancora...), più che altro prova palpitazioni e tachicardie.... Riesce solo a placarsi nell'intensità della<br />

dedizione silenziosa..... Con invidia, un Quattro (Claudio)<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 10/09/<strong>2005</strong> 23.17.42<br />

Non so che dire! Mi sento in imbarazzo. Beh, in fondo parlavamo di francesca!!!! Ho solo esteso ed espanso il<br />

suo pensiero...che riesco a sentire nel profondo. Però state sereni, amo la vita e sono sana di mente......almeno<br />

così dicono. Melinda 10.9.05 23.17<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 17.31.24<br />

A ripensarci vorrei aggiungere che è meraviglioso poter leggere letteratura di questo genere che pare poesia. Mi<br />

dispiace per francesca e per il suo amato. Ma pur nel rispetto della sanità necessaria che alla fine è loro<br />

mancata, conoscete storie d'amore così? Ne avete vissute? Ci sono, oggi, uomini e donne con questo coraggio?<br />

Cioè donne euomini che riescono, pur rimanendo in un giusto qui e ora fatto di spesa, traffico, risse lavorative e<br />

quant'altro, riescono a vivere questi stati d'abbandono? Soprattutto uomini, perchè donne, sono certa, più<br />

d'una. E' una piacevole provocazione ma sarebbe bello un sano e maturo confronto...chi ha salvato<br />

l'adolescente innamorato che c'è dentro di noi? Melinda 11.09.05 17.30<br />

R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 11/09/<strong>2005</strong> 23.29.56<br />

Melindina dici cose molto serie. Se gli uomini s'impegnano così tanto in una relazione, spesso perdono la testa<br />

del tutto, ed allora sono guai. La sigaraia alla quale mi piace paragonarti, perché ha la tua stessa impulsività<br />

cantava: "L'amore è un uccello ribelle che nessuno può addomesticare, invano lo si chiama, se gli va di<br />

rifiutare. L'amore è uno zingaro che mai ha conosciuto legge e nulla serve, minaccia o preghiera". Non si<br />

rendeva conto, però, come la famosa Bocca di Rosa di Dè Andrè, "che l'amore spesso conduce a soddisfare le<br />

proprie voglie, senza curarsi" di niente e nessuno e che il sedotto e abbandonato può fare come Don Josè. Io<br />

credo che l'amore sia, soprattutto, un sentimento che si rafforza col tempo, con l'accettazione di quelle che<br />

sono le piccole debolezze e le cose che non ci piacciono del nostro partner. Se hai visto "Genio Ribelle", ti


icorderai forse delle parole che Robin Williams dice al ragazzo sul suo rapporto con la moglie defunta. Per me<br />

quelle parole sono il miglior esempio di vero amore per un'altra persona. Francesca ci coinvolge, l'appassionata<br />

difesa della sua storia d'amore ce la fa apparire come l'emblema del sentimento che trabocca, ma, corbezzoli,<br />

un po' di sana prudenza non sarebbe stata uno strumento migliore per gestire quella relazione? Antonio<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 12/09/<strong>2005</strong> 12.15.01<br />

Antonio...ma l'amore trascende la volonta' altrui, e prudenza non va proprio d'accordo con passione e<br />

sentimenti traboccanti...Giulietta e Romeo furono forse prudenti? Possono due persone colte da passione essere<br />

veramente capaci di "controllare" quel mare in tempesta che li scuote? Nel film "vi presento joe black" il<br />

cognato della protagonista risponde alla domanda della morte, che chiedeva da cosa aveva compreso che la sua<br />

sposa fosse la donna giusta per lui, che il loro fosse amore, e l'uomo gli risponde: perche' ha visto la parte<br />

peggiore di me, e l'ha accettata. Questo e' un bel modo di amare, ma amore, innamoramento e passione non<br />

sempre sono fiori della stessa pianta, a volte sono emozioni, sentimenti tempestosi e poco durevoli che noi<br />

misceliamo e confondiamo. Magari una passione ed un innamoramento possono diventare amore duraturo, ma<br />

magari no. Il punto e', quando si e' nella tempesta e' davvero cosi' semplice razionalizzare ed essere prudenti?<br />

Io...haime'...tendo a lasciarmi sconvolgere dalla risacca...e dove mi porta mi porta...il tempo della ragione<br />

viene dopo, e so che questo forse non e' il modo migliore per affrontare il mare ma.......<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 12/09/<strong>2005</strong> 12.37.39<br />

Mi sembra di ricordare che nel film "Harry ti presento Sally" genialissimo divertente squarcio sulle differenze<br />

sostanziali tra uomini e donne, Billy Christal dice a Meg Ryan che gli uomini tentano di andare a letto al piu'<br />

presto con l'ggetto del loro desiderio per liberarsi quanto prima dalla sensazione spiacevole e spiazzante che da<br />

"il mal d'amore" che li costringe a perdersi, prima se ne liberano meglio e', ma che le donne invece tendono a<br />

far durare quella emozione il piu' a lungo possibile...siccome nel film ci sono scambi serratissimi circa i due tipi<br />

di approccio, se non doveste riscontrare questo scambio nel film succitato allora mi sto confondendo con un<br />

libro altrettanto divertente di Richard Bach che si chiama Un ponte sull'eternita'...ma credo di non aver fatto<br />

confusione..baci.<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 12.48.01<br />

Sirenella, quanto tu descrivi qua sopra è grandioso. Lo sottoscrivo, è così, esattamente così...e il tempo in cui<br />

una storia di questo genere dura è una inconscia negoziazione su questi due principi di partenza. Ma poi c'è<br />

anche qualche storia che va bene perchè, nell'età adulta, il mix passione, sentimento e ragione cominciano a<br />

dialogare al loro interno e, seppur i principi siano gli stessi, il tempo aiuta. Però mi viene un dubbio, che<br />

dialoghino nelle coscienze delle donne. E in quelle degli uomini? C'è qualche uomo che se la sente di esporsi su<br />

questo? melinda 12.9.05 12.47 Melinda<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 12/09/<strong>2005</strong> 15.23.48<br />

Chiedo scusa se sto monopolizzando un po' la conversazione, ma dato il poco tempo a disposizione devo<br />

concentrare tutte le riflessioni e si sa, a volte i pensieri sono come le noccioline una tira l'altra. Pensando<br />

all'amore, ai rapporti duraturi, a quelli che vengono infranti, a quelli che finiscono e a tutta quella gamma di<br />

esperienze che fanno unica ciascuna storia, mi veniva da pensare a quello che provo a volte, quando cammino<br />

per strada e mi capita di osservare coppiette giovani o meno giovani, rivedo me durante gli anni del mio<br />

matrimonio, e per un attimo, un solo attimo a volte provo una sorta di nostalgia, per cio' che poteva essere e<br />

non e' stato. Ho combattuto per salvarlo, perche' nel matrimonio ci credo profondamente, nonostante<br />

l'infelicita' non ho mai tradito, ma la speranza di tenere in piedi qualcosa che era ormai caduto era diventata un<br />

calesse stanco, tanto per parafrasare Troisi, e non qualcosa da tenere in vita e rinnovare giorno dopo giorno...e<br />

dare ossigeno a quella creatura agonizzante stava privando me della voglia di vivere ancora. Ci sono uomini e<br />

donne, che pur vedendo la cosa peggiore del proprio compagno, riescono ad amarlo tutta la vita, ci sono volte<br />

in cui il quadro, senza nessun preavviso, e a volte senza colpa di nessuno, cade...e anoi non resta altro da fare<br />

che decidere se vivere con quei cocci, o cambiare. Vi riporto un passaggio di un libro di Baricco che amo molto,<br />

che si intitola Novecento e che certamente molti di voi hanno letto o hanno visto riproposto al cinema, in cui in<br />

qualche modo si parla dell'ineluttabilita' di certi eventi, di come la vita cambia, di come ti svegli e sei diverso,<br />

senza preavviso e senza possibilita' di tornare indietro. "a me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri.<br />

Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, frran, giu' cadono. Stanno li' attaccati al chiodo,<br />

nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, frran, cadono giu' come sassi. Nel silenzio piu' assoluto, con<br />

tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, frran. Non c'e' una ragione. Perche' proprio in<br />

quell'istante? Non si sa. Frran. Cos'e' che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne puo' piu? C'ha<br />

un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, era incerto sul da<br />

farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, e' quello,<br />

frran. O lo sapevano dall'inizio, i due, era gia' tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va<br />

bene, okay allora intesi il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora<br />

buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, il 13 maggio, sei meno un quarto, frran. Non si capisce. E' una di quelle<br />

cose che e' meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino,<br />

e non la ami piu'. Quando leggi il giornale e leggi e' scoppiata la guerra."


R: Ripensando a Dante di Antonio Barbato del 12/09/<strong>2005</strong> 23.45.09<br />

E così da Dante si è ripassati all'eterno problema dell'amore. Se usiamo le nostre conoscenze dell'enneagramma<br />

ci rendiamo conto che, passata la prima adolescenza, tipi diversi danno risposte diverse all'esperienza amore.<br />

Inoltre, non c'è un solo tipo di amore. I Greci, che se ne intendevano più di noi, usavamo tre distinte parole per<br />

descrivere questo sentimento. C'era Eros, la passione irresistibile, quella che i tipi di Cuore adorano, che era<br />

paragonato ad una tempesta sui monti, ad un torrente che straripa, ad un lago che trabocca (e il recente<br />

dramma di New Orleans ci ricorda quanto questo può essere pericoloso), che accecava dei, uomini e le donne e<br />

li soggiogava al suo impeto. Quello, insomma, che faceva esclamare a Catullo la famosa frase "Odi et amo" e,<br />

nella nostra epoca, faceva cantare a Chico Buarte "O che sarà, che sarà, che tutti i loro comandi non potranno<br />

impedireInvano, mio sensibile e gentile Ostrichetto, la dedizione silenziosa cerca di placare gli affanni di Eros,<br />

che ha sempre la Speranza come sua alleata fedele e può bruciare anche il più freddo dei cuori. ". Eros è una<br />

fiamma che brucia ma che, ahimè, spesso diventa presto cenere e per questo fa paura ai tipi di Testa. C'era poi<br />

Filia (lo scrivo alla latina), che era una forma diversa d'amore, un'inclinazione, una propensione, e si rivolgeva<br />

ad una platea non composta necessariamente di un singolo oggetto d'amore. Questo amore (che poteva avere<br />

o meno una connotazione sessuale), poteva esser estremamente soddisfacente e durare una vita intera. Noi,<br />

oggi, lo riteniamo spesso non un vero amore o, tuttalpiù, se rivolto ad una singola persona, un amore platonico.<br />

C'era infine Agapè che era un sentimento di amore per i propri simili, e si poteva avere così un sentimento<br />

d'amore per la propria patria, la propria famiglia, il proprio gruppo, l'intera razza umana e così via. I greci<br />

dicevano che un perfetto amore doveva nascere come Eros, trasformarsi in Filia e mutarsi, infine, in Agapè.<br />

Quello che succede oggi, purtroppo, è che si realizza troppo spesso il proverbio che recita: "l'amore comincia<br />

con un principe che guarda un angelo e finisce con un uomo calvo annoiato che guarda una donna grassa<br />

irritata". Vedi Marina, pinnuta non pinnipede, io sostengo che ci deve essere Eros in una relazione, ma che<br />

troppo spesso l'uomo più che la donna, se ne fa accecare. In altri termini, come dice Robin Williams nel<br />

commovente "Attimo Fuggente", "va bene succhiare la vita fino al midolo ma attento a non strafocarti con<br />

l'osso". Abbracci a tutti voi che state rendendo il forum sempre più interessante. Il Capitano.<br />

R: Ripensando a Dante di Maurizio Cusani del 12/09/<strong>2005</strong> 23.57.20<br />

E c'era anche il pornos in Grecia che trattava il rapporto puramente fisico. Che è alla base della conoscenza<br />

tantrica (solo alla base naturalmente!) assai lontana dalla mentalità apollinea della grecia classica ma assai<br />

vicina a quella dionisiaca più antica. Ma qui vado fuori tema.<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.01.39<br />

Non ho capito! Puoi spiegare con parole mie? Melinda 12/13 ore 0.00<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.20.36<br />

Antonio. Non ti stupire. Qui nel forum scriviamo, per il momento, noi della triade del cuore.....per noi tutto è<br />

amore.....salvo poi capire come viverlo, come fare felici nostri cari e quanto averne anche per noi stessi...ma<br />

come si può parlare senza trasudare questo sentimento che tanto ci appartiene? Però se vuoi parliamo di calcio,<br />

passo! Di play station, passo! Di sesso, passo! Di computer, strapasso! Di tempo....non conosco le previsioni di<br />

domani. Di Cenerentola?.....siete tutti già a nanna...e sono rimasta sola!.....è l'allenamento dello studio di<br />

questo periodo...non dormo! Ma parlare da sola non mi piace.....ovvio no?Passo e chiudo. Melinda 13.09.05<br />

R: Ripensando a Dante di Maurizio Cusani del 13/09/<strong>2005</strong> 0.22.23<br />

E' solo un'ipotesi. La Grecia dionisiaca è molto più vicina all'india tantrica di quanto non si pensi. E il pornos,<br />

l'atto sessuale, era sublimato nella ricerca mistica. Poi arrivano gli Ariani e tutto viene cancellato o ottenebrato,<br />

in Grecia di più, in India di meno. E i residui del mondo matriarcale restano Kali in India e i mostri (Gorgone,<br />

Medusa, Chimera), abbattuti dai nuovi eroi maschilisti come Teseo ed Ercole, in Grecia. Insomma, sono fuori<br />

tema.<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 0.29.17<br />

Vado col macete. La ricerca mistica che sublima l'atto sessuale mi piace e la sento mia. Gli ariani già non mi<br />

piacevano prima figurati adesso. Il resto è bigotto quindi ancor peggio per me. Capisco che sono rimasta in<br />

India....infatti andrò li nella mia prossima vita. Ma perchè fuori tema? Volendo direi un pò fuori triade...bello<br />

però! D'altronde guarda l'ora! Non sei felice? Dicendo di voler tacere hai detto un sacco di cose......anche se,<br />

giuro, faccio una fatica a seguirti! Melinda 13.09.05 0.28<br />

R: Ripensando a Dante di Sirenella del 13/09/<strong>2005</strong> 12.16.58<br />

infatti...Maurizio, ancora oggi si dice che la migliore espressione del sesso e' quella tantrica. Questo<br />

manderebbe decisamente sotto i ponti tutti i produttori di porno che costringono i loro attori a sgaloppate da<br />

colpo della strega e danni permanenti ai tendini, per non parlare di altro. Non a caso molti descrivono<br />

l'amplesso come un volo, e questo si accosta bene all'idea della ricerca mistica attraverso l'uso della


sessualita'....non lo so se sei fuori tema o no, ma noi ti seguiamo...baci.<br />

R: Ripensando a Dante di Marina Mele del 13/09/<strong>2005</strong> 14.09.50<br />

Maurizio, i sufi cosa dicono di questo? Melinda 13.09 14.09<br />

<strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

In risposta a quanto ho letto, circa il post di Melinda e la risposta di Teresa, avrei delle riflessioni da aggiungere,<br />

ma ho preferito cambiare titolo, per non confondere Antonio, con le richieste tecniche. Sono d'accordo con<br />

quanto detto da Teresa, in linea di massima, ma mi sovviene anche un'altra riflessione a proposito delle donne<br />

e del desiderio di raccontarsi e confrontarsi. E' possibile, mi chiedo, che l'abitudine atavica delle donne, ad<br />

essere sedute attorno al focolare domestico, in attesa del ritorno dei cacciatori (o chi per loro..), non sia in<br />

qualche modo responsabile dell'attitudine piuttosto femminile a ritrovarsi "attorno ad un tavolo" per<br />

chiacchierare, per raccontarsi, per comunicare, per confrontarsi col mondo "esterno" allo scopo di arricchire<br />

quello "interno"? Osservo spesso gli uomini, e mi sembra che solo una minoranza di essi cerchi questo genere<br />

di contatto. Giocano a pallone, a carte, alla playstation, ma quanti di loro si incontrano a bere un te', un caffe' o<br />

un cicchetto col preciso scopo di "comunicare a livello profondo"? Sentono lo spirito di aggregazione, e' vero,<br />

ma si muovono piu' come isole in cerca di compagnia, che come isole che cercano di stendere "ponti" verso gli<br />

altri e le altrui dimensioni intime. Ci sono donne che sono disposte ad inglobare nei propri gruppi e nelle proprie<br />

amicizie uomini verso i quali non nutrono un interesse fisico o affettivo, disposte a chiamarli amici, con spirito di<br />

accoglienza e aggregazione, ma questo atteggiamento e' molto meno frequente negli uomini, anche se questi<br />

comportamenti ho potuto osservarli tra i single e le single, piuttosto che tra i gruppi familiari gia' formati.<br />

Insomma se ad un uomo non piaci, spesso non c'e' motivo di frequentarti, mentre se ad una donna non piaci,<br />

sara' ben disposta ad accoglierti accanto al "focolare" al solo scopo di rompere il muro della solitudine, sia tua<br />

che sua. Mi rendo conto che generalizzare fa torto a coloro che agiscono diversamente, e chiedo scusa a tutti<br />

quelli che non si riconoscono in questo "quadro" ma e' da molto che osservo i due universi, e non e' la prima<br />

volta che mi ritrovo a parlarne, indipendentemente dall'enneatipo al quale le donne appartengono. Che ne<br />

pensate? Sirenella 28/07/05 ore 16.10<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Utente Ospite Teresa del 29/07/<strong>2005</strong> 12.19.17<br />

Ciao Sirenella, anch'io in linea di masssima sono daccordo con quello che dici. Noi donne, generalmente siamo<br />

portate per l'introspezione e il confronto, ma ne conosco anche tante che questo lo rifuggono, come conosco<br />

uomini disposti a confrontarsi invece. E' vero che questi ultimi li trovo maggiormente negli ambiti terapeutici<br />

però. Coloro che usano l'enneagramma ad esempio sono sempre disposti a confrontarsi e a parlare di sè, però<br />

noto che hanno maggiori difficoltà, non li sento mai completamente aperti. Persiste in loro l'inclinazione a<br />

difendere il ruolo di maschio invulnerabile. Ma quello che ho sperimentato è questo: quando mi pongo nei loro<br />

confronti veramente disponibile, e parlo loro con apertura e sincerità ne arriva, spesso, altrettanta. Credo che<br />

molti uomini abbiano bisogno di essere rassicurati sul fatto che possono mostrare la loro parte più fragile e che<br />

questo non vuol dire essere giudicati meno validi o meno "uomini". Certo, personalmente mi sento più a mio<br />

agio con le donne, sono certa di essere compresa. Uomini e donne, non c'è niente da fare, sono diversi, le<br />

sovrastrutture relative alla diversa educazione incidono tanto, però sono anche consapevole che le emozioni<br />

sono asessuate, quelle sono e quando vengono condivise se si riesce, se si vuole, sintonizzarsi su quelle,<br />

l'autenticità nel dialogo si instaura. Ma è dura... Non so quando riuscirò a leggervi di nuovo, 2-3 giorni di riposo<br />

me li prendo, ma voi...scrivete. Teresa 29/7 ore 12.16<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Melinda del 29/07/<strong>2005</strong> 14.15.54<br />

Care Teresa e Sirenella, mi trovo abbastanza in linea con voi ma purtroppo con un pò più di (sano) scetticismo<br />

seppur sempre alla ricerca di stupore! Concordo molto sul concetto di uomini/isola rispetto alle<br />

donne/focolare...che bella la differenziazione di accoglienza rispetto a una potenziale immagine non gradevole!<br />

Non l'avevo mai letta così bella e così vera! Un abbraccio per questa cosa magnifica che mi ha quasi<br />

commossa...non sto scherzando. Nel mondo del lavoro ho raramente trovato capi generosi con le donne, salvo<br />

quando queste si sacrificano fino a livelli inenarrabili e i riconoscimenti quasi elemosine!!!. Io appartengo alla<br />

categoria di donne che non si sono sacrificate per il capo ma solo per l'azienda e per i collaboratori senza mai<br />

vendersi e vi garantisco che sono battaglie molto dolorose (che magari ben conoscete). La donna è<br />

diversa...lavora quasi sempre con la sua squadra o almeno in coppia a qualunque livello si trovi (salvo quelle<br />

stronze e ce ne sono ma ci interessano meno e....teniamole bene sotto osservazione e a debita distanza). La<br />

donna porta la sua storia con se, non se nen separa per otto ore al giorno e fa come avete detto, se non le piaci<br />

studia comunque un modo di collaborare..... Vi ci trovate? Melinda 29/7 ore 14.14<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong> 19.22.15<br />

Questo argomento è caduto, ed è un vero peccato che altre voci non si siano unite ad un colloquio tanto<br />

interessante. Personalmente concordo con Teresa quando afferma che le emozioni sono "asessuate" e che è un


problema di sovra struttura cultural/educazionale, ma, allo stesso tempo, mi chiedo quanto conta la diversa<br />

relazione che esiste fra una bambina e la mamma rispetto a quella che esiste fra un maschio e la madre. In<br />

quanto all'uomo isola, vi è mai venuto in mente che dietro a questa posizione si nasconde, spesso, una<br />

necessità di difesa rispetto al guardarsi troppo dentro? Dopo tutto, come la scienza ha dimostrato, il corpo<br />

umano base è quello femminile, e il maschio si sente quasi costretto a non interrogarsi troppo su se stesso, per<br />

potersi permettere di essere quella "mutazione" e non solo una variante un po' più ricca di testosterone di una<br />

femmina. Spero che queste considerazioni facciano riprendere il filo del discorso.......<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Melinda del 26/08/<strong>2005</strong> 9.08.18<br />

SI Antonio e grazie di aver preso questa iniziativa.....COndivido profondamente quanto dici e come madre di un<br />

figlio maschio e come donna mi sento doppiamente coinvolta e responsabilizzata. La domanda è: come<br />

possiamo noi donne interagire con questi atteggiamenti maschili? Se ci infervoriamo (magari perchè<br />

appassionate) siamo aggressive, se assecondiamo (perchè attente e sensibili) sembriamo passive o per alcuni<br />

poco femminili o poco nel ruolo, se cerchiamo la condivisione sembriamo troppo mamme, se cerchiamo il<br />

confronto e magari diciamo no tirando fuori i nostri bisogni e le nostre diferneze siamo abbandoniche.......ci<br />

aiuti a capire quali sono le corde interne (si sa sempre in maniera generica) sulle quali approfondire un<br />

ragionamento che trovi il filo giusto per ritrovare il bandolo della matassa? Mai uomini e donne si sono tanto<br />

incredibilmente amati come in questa epoca, mettendo tutto in gioco......ma aumentano quindi le epsressioni di<br />

passione e l edifferenze, quindi le rotture. Grandi fuochi poco durevoli....CHe succede? Che bello parlare di<br />

questo .....quasi quasi rinuncio alla vacanza!!! Melinda 26/8 9.08<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Franco Incandela del 10/09/<strong>2005</strong> 22.00.28<br />

Osservando l'universo femminile noto il desiderio delle donne di farsi conoscere, di mostrare le loro debolezze o<br />

fragilità, la voglia di conoscere ed emanciparsi. Non noto la stessa cosa nell'universo maschile, anche l'uomo<br />

macho di un tempo non creava ponti verso gli altri e verso se stesso ma poi si ritrovava ad aggrapparsi<br />

all'alcool. E' pur vero che le prerogative femminili e maschili sono diverse però conoscerle e rispettarle<br />

porterebbe vantaggio ad entrambi gli universi. Ciao Franco P.S. ho generalizzato ma so bene che, sia gli uomini<br />

che le donne. non sono tutti uguali.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Maurizio Cusani del 11/09/<strong>2005</strong> 12.21.42<br />

Un tempo c'era la terapia della pietra. Un grande betilo in mezzo alla campagna raccoglieva tutti i lamenti delle<br />

donne del villaggio e quando una donna aveva un problema là si recava per sfogarsi e trarne consolazione. Ma<br />

gli uomini non vi andavano. Per forza loro erano quelli che procuravano i lamenti e non li subivano.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Utente Ospite del 11/09/<strong>2005</strong> 12.28.55<br />

e cosa facevano, nel frattempo, gli uomini? (claudio)<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Utente Ospite del 11/09/<strong>2005</strong> 14.15.51<br />

Erano occupati a causare lamenti alle donne,suppongo. Vedi "La pentola dell'oro" di Stephens. Gran libro...<br />

Francesca<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 14.49.19<br />

Poichè gli uomini poco si esprimono e molti lamenti ci causano, dove ci si trova a lamentarsi noi donne? Melinda<br />

11/09/05 14.48<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Claudio Garibaldi del 11/09/<strong>2005</strong> 15.08.38<br />

Volevo dire.... dov'è e in che in modo gli uomini si trovavano per esprimere le loro lagnanze? Dato che le donne<br />

erano occupate a lamentarsi?<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Antonio Barbato del 11/09/<strong>2005</strong> 23.49.15<br />

Credo, caro Claudio, che la risposta alla tua domanda sia....dappertutto! Il delizioso libro di Tama Starr (è una<br />

donna) "La Naturale Inferioriità della Donna- 5000 Anni di Cattiverie Maschili", fornisce un elenco infinito di<br />

"cattiverie" tratto da ogni luogo socialmente frequentato.<br />

R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Franco Incandela del 12/09/<strong>2005</strong> 22.58.07<br />

Cara Marina, la mia bellissima esperienza di impatto con il mondo femminile, sin dalla mia tenera età, è<br />

qualcosa di molto intimo che non riesco a riferirlo sotto i riflettori perchè fatto di emozioni e non solo di parole<br />

scritte. Non scappo.......... ciao Franco


R: <strong>Enneagramma</strong>, donne e focolare. di Marina Mele del 12/09/<strong>2005</strong> 23.09.36<br />

Cara ala 5 hai fregato il tuo bimbo 4......ti capisco, fai bene, tienilo al caldo.....Quando vedi quel bimbo, per<br />

favore, riferiscili solo che la domanda l'aveva posta indirettamente lui....lui il bimbo 4. Buona notte. Melinda<br />

12.09.05 23.08<br />

Forum, questo sconosciuto<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Caro Antonio, poichè ritengo ormai tutti siano tornati all'ovile e ho letto diverse richieste e inviti al capire che<br />

cosa vogliamo o volete sia questo "forum" non è arrivato il momento di parlarne? Dai Antonio, vai sul monte a<br />

prendere le tavole....Antonio, no Antonio, no non quelli li, quelle altre si quelle li, si quelle sotto la polvere..no<br />

quelle più in basso....Antonioooo cosa? Non c'è scritto nulla????? A beh, allora non lo so........ Antonio scrivile tu<br />

e, Antò, firmale stavolta che se no ce le rubano!!! Melinda 9.9.05 20.46<br />

R: Forum, questo sconosciuto di Antonio Barbato del 09/09/<strong>2005</strong> 20.55.04<br />

Melindina, hai ragione. La gran parte degli associati latita, ma, d'altronde, è un fenomeno universale della<br />

mente umana. Scriverò, comunque, una newsletter nella quale inviterò tutti gli associati a dare un loro<br />

contributo. Kiss-kiss, Antonio<br />

R: Forum, questo sconosciuto di Marina Mele del 09/09/<strong>2005</strong> 21.04.59<br />

Ma perchè devi fare tutto tu? Non hai dei probiviri? Dei valvassori? Dei letterati? Insomma qualcuno che si<br />

esponga per tutti noi? Qualcuno che abbia esperienza di forum? Mannaggia Antonio..... Melinda 9.9.05 21.04<br />

R: Forum, questo sconosciuto di Antonio Barbato del 11/09/<strong>2005</strong> 20.47.06<br />

Melindinina, il Presidente ha questa carica soprattutto perchè fa il lavoro che nessuno vuol fare e può solo<br />

pregare che qualcuno degli associati lo aiuti nei compiti, ma....vox in deserto clamando. Ho la speranza,<br />

però,che a breve un paio di nuove associate volenterose mi daranno una congrua mano sul punto.<br />

R: Forum, questo sconosciuto di Marina Mele del 11/09/<strong>2005</strong> 21.01.43<br />

Antonio, come volontà non mi tiro certo indietro ma sul piano della competenza, beh, è meglio tu ci dia un altro<br />

pò di tempo. Almeno a me.....però.....per favore, stai in salute, per il bene di tutti! Melinda 11.09.05 21.00<br />

Specchiarsi<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

La cosa interessante che mi accade nell'esercizio del riconoscimento degli ennea tipi è ascoltare con coraggio<br />

quello che mi evoca l'incontro con una persona appartenente a un ennea tipo della mia triade (almeno su<br />

questo penso di andare in sicurezza). Osservo anche che molto cambia a seconda del sesso di appartenenza. In<br />

alcuni casi cerco di osservare le similitudini e le differenze, le tonalità caratteriali, le intimità che sento più sottili<br />

e vicine alle mie, i dosaggi dei singoli ingredienti che partecipano a quella personalità, il senso di allenaza....ma<br />

proprio per questo poi vi sono come delle piccole delusioni.... Allora succede che scattano dei meccanismi<br />

difensivi notevoli soprattutto quando le somiglianze sembrano più forti....paura di essere riconosciuta? Di<br />

sentirmi allo scoperto senza più vedere la tana nella quale scappare in sicurezza? Capita anche a voi? E quale è<br />

la vostra opinione in merito? Mlinda 7.9.<strong>2005</strong> 22.59<br />

R: Specchiarsi di Sirenella del 08/09/<strong>2005</strong> 16.36.32<br />

...a me francamente questo non capita...ho notato anche io che ci sono delle sfumature, delle differenze anche<br />

se non sostanziali tra uomini e donne dello stesso enneatipo ma non e' lo specchiarmi negli altri Quattro che fa<br />

scattare in me il desiderio di difendermi....anzi, a pensarci bene io tendo a difendermi quando sento che quello<br />

che si dice non e' giusto...quindi nello specifico quando quello che si dice di me...non corrisponde al mio reale<br />

modo di sentire, alle mie vere intenzioni. Per cui se devo ammettere di aver fatto una cattiveria, ad esempio,<br />

non mi difendo nel tentativo di celarla...ma lo dico proprio senza problemi....cosi' come se qualcuno mi<br />

attribuisce una cattiva intenzione e non era vera per me, mi arrabbio prima e poi spesso mi incupisco e mi<br />

chiudo, e' solo un esempio ovviamente, non mi sveglio la mattina con l'intento di spargere malignita' sul<br />

mondo! Oppure posso difendere qualcosa di me per pudore, perche' sento di non voler condividere intimamente<br />

quella mia determinata caratteristica con la persona che la "svela" ma piu' che timore di essere riconosciuta e'<br />

mancanza di stima nei confronti di quell'interlocutore...che non ritengo giusto, non "all'altezza", per un certo<br />

tipo di rivelazioni, confidenze, scambi e cosi' via...era di questo che parlavi Mel? Baci...<br />

R: Specchiarsi di Melinda del 09/09/<strong>2005</strong> 16.15.14


Beh non lo so. Certamente tu hai preso l'argomento da un altro lato e mi piace leggere quello che scrivi.... Non<br />

mi riferivo al giusto o sbagliato secondo me ma alle infinite sfaccettature che respiri in una persona a te<br />

simile...probabilmente è la maniacale ricerca di perfezionismo estetico nel senso più ampio del termine. Melinda<br />

9.9.05 16.14<br />

R: Specchiarsi di Melinda del 09/09/<strong>2005</strong> 16.17.23<br />

Beh non lo so. Certamente tu hai preso l'argomento da un altro lato e mi piace leggere quello che scrivi.... Non<br />

mi riferivo al giusto o sbagliato secondo me ma alle infinite sfaccettature che respiri in una persona a te<br />

simile...probabilmente è la maniacale ricerca di perfezionismo estetico nel senso più ampio del termine. Melinda<br />

9.9.05 16.14<br />

R: Specchiarsi di Marina Mele del 09/09/<strong>2005</strong> 21.42.18<br />

SIrenella, ho riletto quello che hai scritto. No non parlavo di quello che hai scritto anche se quanto hai scritto ha<br />

a che vedere col titolo del tema. Tu parli di confronto frontale, io parlo di confini sottili e più "sensitivi" ma forse<br />

non mi sono spiegata bene. Semplificando non volevo mettere in competizione il bianco e il nero ma le tante<br />

sfumature di uno stesso colore....come dire le diverse intensità di un rosa nel quale riconoscersi di base ma<br />

sentendosi attratti e poi respinti per leggere, leggerissime differenze. La sostanza è certamente la parte più<br />

importante di un qualcosa ed èquella è da condividere oppure no ma poi sono i dettagli sui quali si giocano le<br />

differenze e sulle quali, crenado i vari mix si inventa un colore che non esite per nessun altro al mondo e quel<br />

mix sei tu, solo tu, è la tua unicità.....dici che sono fuori come un melone? Anzi, pardon, come una melinda???<br />

Eì che questo tema delle differenze e dei toni mi sta appassionando e ci sto entrando sempre più dentro e,<br />

come puoi immaginare, io ci entro con la passione e col cuore, non col pensiero o con la tecnica e<br />

allora......................allora scoppia la vista, è tutta luce, è tutta acqua, terra, aria e cielo..............insomma<br />

fuochi d'artificio! Vabbè. Buona notte...qui a parte me, che neppure sono una particella di sodio, non c'è<br />

nessuno. Melinda 9.9.05 21.41<br />

R: Specchiarsi di Sirenella del 10/09/<strong>2005</strong> 15.10.57<br />

si credo di aver capito...pero' mi sembra che queste sfumature, seppur dello stesso colore, ti spingono ad<br />

allontanarti, o a ritrarti in qualche modo....o no? Da brava Quattro io la mia unicita' la so gia'riconoscere, e'<br />

radicata in me, fa parte del mio DNA...per cui scivolare nei chiaroscuri di altri Quattro non mi fa sentire a<br />

rischio, io sono una donna molto molto curiosa. Questa mia peculiarita' mi tiene in vita, se fossi stata meno<br />

curiosa mi sarei gia' defenestrata anni fa (avevo anche pensato al gas che e' piu' educato e composto, ma poi<br />

se scoppia casa e' uno scatafascio lo stesso!) certo c'e' anche la speranza...quella sempiterna...che domani<br />

qualcosa cambiera'...ma i colori unici degli altri mi attirano come una falena alla luce, voglio sapere, voglio<br />

immergere le dita come nelle lenticchie e voglio sapere che effetto fa guardare il mondo col verde, col giallo,<br />

con tutti gli altri colori...pero' poi sono io, non perdo la mia tinta bianco/nero focata (e questa e' per<br />

accontentare Antonio!!)...credo di sentirmi respinta dalle differenze quando sono troppo al largo...sai quando<br />

capisci di esserti spinta troppo oltre una dimensione che non e' tua...e allora si torna a casa pupa che il mare e'<br />

profondo e lo scoglietto e' rassicurante...ma credo sia abbastanza "normale" provare disagio per cio' che non ci<br />

appartiene che non riconosciamo dentro di noi....<br />

Accoglienza<br />

Inviato da: Melinda<br />

Buongiorno. Ho letto, ho riflettuto. Le strade per ribattere sono molte ma mi limiterò a porre due questioni. La<br />

prima: quale è il reale stato emotivo interno e intelletuale di accoglienza, qui in Assise, verso le persone che<br />

arrivano "da fuori" e che portano, insieme alla propria volontà di conoscenza, i propri dubbi, le proprie istanze<br />

con il carattere che il tempo ha loro donato e di cui sono "insigniti"? La seconda: quale è la reale disponibilità ad<br />

accogliere tesi differenti nel vivere e portare l'enneagramma dentro e fuori questa <strong>Associazione</strong>? Ho avuto la<br />

grande fortuna (e non lo sapevo prima) di passare una giornata dedicata alll'enneagramma venerdì.<br />

<strong>Enneagramma</strong> legato alla comunicazione e alla relazione, il tutto legato alla psicosomatica e alla nascita della<br />

nostra essenza..........mi fermo qui. Il docente è un ennea tipo DUE, sociologo, psicologo, docente universitario,<br />

presso diverse università e anche altre cose che qui non importano. Beh ho potuto verificare un altro modo di<br />

vivere l'enneagramma e ho tratto grande insegnamento oltre a trovare molte conferme che non vi racconto<br />

perchè rimarreste scandalizzati. Un commento: Sono stati cancellati i miei post e questo mi risulta assai difficile<br />

da digerire perchè è stato un arbitrario uso della comunicazione nel forum, senza la mia condivisione, pertanto,<br />

per il mio modo di essere mai comprensibile, avrei preferito una sana discussione. Qui potrei richiamare quanto,<br />

nelle risposte al mio post cancellato, sia stato attaccato indirettamente, e con un grande scivolone, qualcun<br />

altro, e sospetto che per questo il post sia stato cancellato...oltre all'amarezza personale nell'aver colto questo<br />

fatto oltre la mia persona. Aggiungo, da ultimo, che esporsi da neofiti nel caldo torrido estivo avendo volti<br />

sconosciuti e competenti dall'altra parte richiede tanta umiltà, anche se magari viene espressa nei toni un pò<br />

più che assertivi.....rimettersi al banco di scuola, soli, con tanti maestri dall'altra parte non è cosa da giudicare<br />

ma da accolgiere.......se questo non è possibile io non sono arrabbiata ma devo solo cambiare aula. Non si<br />

attaccano le persone ma si discutono gli argomenti. Buona domenica. A domani. Melinda 4 settembre <strong>2005</strong>


10.15<br />

R: Accoglienza di Antonio Barbato del 04/09/<strong>2005</strong> 12.00.16<br />

Cara Melindina bentornata! Non sarò certo io quello che si rifiuta di avere un franco dialogo sugli argomenti che<br />

hai sollevato, anche se c'è qualcosa che proprio non sono riuscito a capire nel tuo messaggio. In primo luogo mi<br />

sono assunto io la responsabilità di cancellare il "post" che avevi scritto e non me ne pento. Se con la mente<br />

rivai indietro nel tempo, e ricordi di aver percepito in una delle prime e-mail "un atteggiamento vagamente<br />

cauto e protettivo", rispetto alle cose che dicevi, capirai perché. In quanto responsabile del contenuto di quello<br />

che appare sul sito dell'<strong>Associazione</strong>, non avevo bisogno di chiedere nulla a nessuno per evitare che una cosa<br />

scritta d'impeto e senza troppo riflettere su quello che si scriveva (scusami se te lo dico, ma è così), diventasse<br />

poi un ostacolo nei rapporti con persone che potevano sentirsi veramente offese da certe tue prese di posizione<br />

che sembravano, sinceramente, delle "uscite di senno". Ho cancellato gli altri post anteriori a quel messaggio<br />

solo per "par condicio", per evitare, data la tua assenza prolungata, di far apparire gli interventi miei e di<br />

Claudio come delle bacchettate ad una volonterosa, ma indisciplinata neofita alla quale non era poi dato il<br />

diritto di replica. Una "sana discussione" non può originarsi se la mente di una persona è ancora intorpidita dalla<br />

rabbia e dal volere vedere quello che ci fa comodo di vedere. Hai scritto che hai letto e riflettuto, ma, ti chiedo,<br />

su che cosa? Sull'oggettivo contenuto di quello che è stato scritto o su quello che sembrava confermare quello<br />

che avevi già deciso che fosse? Non capisco, tuttavia, a che cosa tu ti riferisca quando parli di attacchi<br />

"indiretti", perchè ho sempre detto chiaro che la teoria delle linee di integrazione e disintegrazione è erronea.<br />

Ho scritto questa mia opinione su riviste internazionali, su altri forum di discussione sull'<strong>Enneagramma</strong>, l'ho<br />

espressa direttamente a molti autori e, pertanto, credo di essere stato abbastanza "diretto". Se tu hai voluto<br />

intravvedervi qualcosa d'altro, devi chiederti perché la tua mente ti ha indotto a fare questo tipo di proiezione.<br />

Se ti vai a rileggere l'articolo sulle Polarità Interiori, troverai l'opinione espressa dei monaci cristiani che spesso<br />

una passione poteva nascondersi in un modo che sembrava apparentemente il suo opposto. Questo è il caso<br />

della Superbia che si ammanta di un velo di umiltà per esprimere la sua arrogante assertività. Un esperto di<br />

una materia non ha il compito di compiacere coloro che stanno imparando, ma quello di cercare di fare vedere<br />

loro la verità. Questo è quello che ho fatto e che rifarò se viene scritto qualcosa che può solo far del male alle<br />

persone e se questo ti sembra una "cattiva" accoglienza, non ci posso fare niente . Non si tratta di te, si tratta<br />

della validità di un sistema che non può essere mortificata da una sua cattiva applicazione. Buona Domenica<br />

anche a te e a tutti coloro che ci leggeranno. Antonio.<br />

R: Accoglienza di Marina Mele del 04/09/<strong>2005</strong> 14.57.14<br />

Caro Antonio. Ho letto e riflettuto su quanto avete scritto nei giorni successivi alla mia partenza. Ho letto e<br />

riflettuto su quanto hai nuovamente scritto. Ti fa onore la presa di responsabilità e il confronto diretto su temi<br />

che sai non sono scaturiti tra me e te e basta. Purtroppo non condivido. Non trovo che le mie uscite siano state<br />

delle "uscite di senno" e mi dispiace leggere, seppur tu lo definisca protettivo, che sia stato cancellato quanto<br />

ho scritto in quanto scritto da una neofita indisciplinata ma non posso che accogliere la tua opinione. La parte<br />

ingenua di me accoglie e stima la tua forza (ti ammiro sempre Antonio perchè tu, è certo, non hai mai paura di<br />

dire quello che pensi!!!) la parte adulta, e certamente in difesa di me, sente che c'è dell'altro e quell'altro, caro<br />

Antonio, seppur non venga svelato è a mio discapito e in favore di altri......se parli di par condicio, interrogati<br />

su quello che è stato scritto, se lo hai salvato, leggilo e rileggilo sotto diverse visioni e troverai qualcosa che,<br />

sento, tu non hai visto! Questo infatti, rimane il mio dispiacere e anche il fatto che nulla si capirà di quanto<br />

accade, poichè in un forum ci troviamo......certamente tutti sanno chi sei tu, pochissimi sanno chi sono io.<br />

Comunque il tema del dibattere è l'accoglienza e su questo vedremo come ci si confronta qui in Assise, a<br />

partire, certamente da me, che per il momento resto. Buona domenica. Melinda 4 settembre <strong>2005</strong> 14.56<br />

R: Accoglienza di Antonio Barbato del 04/09/<strong>2005</strong> 22.15.26<br />

Melindina, quando c'è la volontà di confrontarsi per capirsi veramente, si sa accettare ogni divergenza. Non<br />

pretendo di poter essere veramente alieno da ogni forma di condizionamento mentale, ma, credimi, credo di<br />

saper comunicare se voglio comunicare qualche forma indiretta di messaggio. Mi fa piacere che tu mi ritenga<br />

una persona che, su questo punto, non si tira indietro. Credo di aver capito una cosa: buona parte della tua<br />

arrabbiatura è dipesa dal fatto che hai pensato che volessi inviare messaggi obliqui. Mi fa piacere che oggi hai<br />

compreso che così non era e che, in ogni caso, non era mia intenzione attaccare te o qualcun altro. Sono<br />

contento della tua decisione perché, come sai, credo sia molto difficile trovare qualcuno che, come te, è stato<br />

"vocato" dall'enneagramma (e questo aldilà del piacere che posso ricavare come persona dalla tua<br />

partecipazione all'<strong>Associazione</strong>). Antonio<br />

R: Accoglienza di Sirenella del 05/09/<strong>2005</strong> 12.07.24<br />

Cara Melinda, preferisco non entrare in merito alla discussione tra te e Antonio, che spero possa condurre alla<br />

chiarezza ed alla serenita', pero' mi sento di dire una cosa, circa il tuo rammarico verso i messaggi cancellati,<br />

vorrei solo dire che chi ha l'impegno di moderare e gestire il forum, ha una responsabilita' che noi tutti che<br />

scriviamo, non abbiamo. Decidere di cancellare temporaneamente o definitivamente argomenti che possano<br />

essere fraintesi, o che possano risultare troppo accesi e non pertinenti e' un diritto da dover riconoscere a chi<br />

gestisce un sito, ma non solo virtuale, ove la gente puo' facilmente scivolare e accapigliarsi. Sono convinta che


Antonio non e' un inquisitore e nemmeno un censore privo di senno, e sono altresi' certa che qualora dovesse<br />

cancellare anche post miei, me ne dara' sempre privata spiegazione. Io personalmente sento di dover rispettare<br />

questa sua responsabilita'. Bacioni e bentornata....<br />

R: Accoglienza di Utente Ospite del 05/09/<strong>2005</strong> 21.37.42<br />

Forse non sarebbe male se i neofiti rileggessero le regole del forum, in particolare quelle che riguardano i toni e<br />

gli argomenti personali, la lunghezza e la quantità dei messaggi. Conosco almeno due forum, piuttosto seri, in<br />

cui sono accettati messaggi in numero e grandezza limitati, e non mi pare una cattiva idea: costringe a<br />

sintetizzare, semplificare, e scegliere di dire solo ciò che è davvero importante. Non credo che si sia qui per<br />

parlare di noi, se non in termini di "casi". Un forum non è una chatline, e il moderatore davvero, come osserva<br />

la pacata Sirenella, ha delle responsabilità. E poi,via, se scrivessimo "I fratelli Karamazov" non saremmo a<br />

scriverli qui... Cordiali saluti Francesca<br />

R: Accoglienza di Sirenella del 05/09/<strong>2005</strong> 22.07.55<br />

Ciao francesca...piacere di leggerti...sono piu' o meno d'accordo con quanto scrivi...ma solo in teoria....perche'<br />

in pratica le persone che spendono tempo e voglia di raccontare ed esporsi anche per parlare di "casi" come dici<br />

tu che spesso le coinvolgono in prima persona...non ce ne sono che due o tre...a me vanno benissimo i msg<br />

lunghi...vanno benissimo quelli brevi...mi vanno bene quelli vivaci, quelli seri, quelli polemici...mi va bene<br />

tutto...tranne il silenzio che sa un po' di vampirizzazione da parte tutti coloro che leggono leggono....ma poi non<br />

offrono nulla di se stessi....io volevo solo dire che il ruolo del moderatore e' indispensabile liddove i malintesi o<br />

le tensioni possono far degenerare la comunicazione...a quel punto e' doveroso un atto di fiducia e stima nei<br />

confronti di coloro i quali hanno anche l'ingrato compito di "censurare" qualche post....e' un po' come con gli<br />

arbitri...non si puo' giocare senza...ma vediamo di non chiamarli corn....ehm....avete capito...appena qualcosa<br />

non ci sta bene... :-) baci baci e a presto rileggerti...spero!<br />

Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep<br />

Inviato da: Melinda<br />

Antonio, ch eenneatipo rappresenta Meryl Streep in La mia Africa? Grazie. Melinda 25/8 14.04<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong><br />

15.03.05<br />

Spiacente bimba, ma non ho visto il film. Ti posso dire, però, che Tom Condon, che ha scritto "The Enneagram<br />

Movie and Video Guide", lo considera un ottimo esempio di tipo Quattro e Judith Searle autrice di "Grandi film,<br />

grandi libri e l'<strong>Enneagramma</strong> concorda". Tante coccoline a te e riposa.....Antonio<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Melinda del 25/08/<strong>2005</strong> 16.55.18<br />

Scusa Antonio, questa però adesso me la devi proprio spiegare. Parlo di Eva pensando sia un DUE e invece la<br />

descrivo, mi dici, da Quattro. Parlo di Meryl Streep in La mia Africa, parte in cui mi identifico al 99,9 per cento e<br />

mi dici che è un Quattro. Ma n'do sta sto Due??? e allora allora com'è sta storia??? Se la risposta è troppo<br />

mirata scrivi pure a parte, con i dovuti modi, sai che sono un pò scarica! Melinda 25/8 ore 16.55<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong><br />

18.41.32<br />

Melinduccia, certo che hai descritto Eva come un Due! Ecco perché ti ho detto che hai descritto Cleopatra che è<br />

il migliore esempio di Due che si può fare. In quanto a La Mia Africa, ti ho già detto che non ho visto il film e ti<br />

ho solo riportato quello che hanno scritto dua autori di libri sull'<strong>Enneagramma</strong> e i film.<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Melinda del 26/08/<strong>2005</strong> 9.02.04<br />

Totale: mi faccio delle belle menate (si può dire vero?) tra due e quattro...uguale sei, diviso due uguale tre. Ieri<br />

sera ho letto il tre sano di Riso, caro Antonio.........che è ben diverso dagli altri tre e quella, ben mixata alle ali<br />

forti, mi sa che sono proprio io!!!! Domani mi rinchiudo dove sai e cado in oblio.....a staera per un saluto. Sto<br />

bene anche se i sogni sono un pò tormentati. Melinduccia alla mentuccia 26/8 9.02<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Antonio Barbato del 26/08/<strong>2005</strong><br />

16.54.51<br />

E ti pareva che non ti riconoscevi nel "livello sano" (smile, smile)! Per di più per ben bilanciato nelle ali (che è<br />

un concetto estraneo a Riso ed Hudson)! Sicura di aver indossato bene l'aureola (smile e ari-smile) prima di<br />

immergerti nella lettura del "Giornale dei Bisognosi" da dover, anche contro la loro volontà, aiutare?? La menta<br />

mi fa impazzire ed allora, per rendere ancora più odorosa la tua firma, ci aggiungo un paio di limoni di Procida


(grandi come ananas, profumati come un'arancia, dolci come il pane). Antonio<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Marina Mele del 26/08/<strong>2005</strong><br />

23.05.17<br />

Si chiama interagire, si chiama deduzione, si chiama mettere in comune ed elaborare....non si può seguire un<br />

testo senza interpretare. non si può vivere di dottrina A o dottrina B come somministrare una medicina....lo<br />

scenario va osservato dall'alto e dal basso, trasversale....e se all'inizio ci sono errori poi si aggiustano l'animo<br />

deve correre libero, non si può dire, attenta qui, no non andare li...... ma capisco che non ci capiamo......<br />

R: Per Antonio - Film La mia Africa - interpretazione di Meryl Streep di Antonio Barbato del 27/08/<strong>2005</strong><br />

0.33.28<br />

Io ti capisco benissimo. Leggiti, per favore, quello che ho scritto sulle Polarità del Due, mia piccola Melindina<br />

Carmen.<br />

Il tre che va in sei o in nove<br />

Inviato da: Marina Mele<br />

Ieri sera mi sono appassionata al libro di Riso e ci sono rimasta qualche mezzora. Non mi ricordo chi aveva<br />

sostenuto che quanto descritto qui nel titolo non può avvenire mentre, nel suo libro, Riso lo descrive alla<br />

grande.............e sono contenta di aver trovato sia conferma a quanto peraltro sta dentro la mia tesi, sia al<br />

fatto che l'individuo, consapevole del proprio tipo, attraverso una propria capacità di autonalisi o grazie a<br />

esperti che lo supportino, possa attivare o disattivare meccanismi di ripristino delle proprie energie o<br />

addirittura, e questo è ancora più interessante, andare a prendersi quelo che gli serve, ovviamente con le<br />

modalità del proprio tipo originario. Credo che per gli psicoterapeuti questo sia un bell'approccio e anche per i<br />

naturopati che lo gestiranno combinato ad altre tecniche, quindi in maniera ancora più centrata e ricca. Questo<br />

è uno degli argomenti ai quali mi dedicherò approfonditamente. Buona continuazione. Melinda 26/8 9.48<br />

Enneatipi e devianze<br />

Inviato da: Melinda<br />

E' molto interessante sfogliare i libri che ho comprato, con disinteresse, perchè l'occhio cade proprio dove non<br />

vuoi. Cosa ne pensate delle devianze psicologiche collegate ai diversi enneatipi? SI ce n'è per tutti ma non<br />

esattamente. E poi è interessante notae come ogni libro parli dei diversi tipi in maniera differente...carino poi<br />

capire il tipo dell'autore... Questo enneagramma davvero mi cattura e credo che gli appassionati si dividano<br />

davvero in due categorie: una è quella di chi aderisce al proprio ennea tipo e fa di questo la propria fortezza e<br />

chi, al contrario, ci entra dentro, ne prende coscienza e consapevolezza e poi...e poi si apre al mondo senza<br />

giudizi e pregiudizi.....Cosa ne pensate? Melinda 18/8 22.09...stasera la tesi non si muove di una virgola,<br />

proprio non riesco...mi sa che vado a leggere e mi addormento secca. Sarà la felicità di essere socia??? Dai<br />

Antonio, tira fuori dall'archivio il tuo master!!!<br />

R: Enneatipi e devianze di Melinda del 19/08/<strong>2005</strong> 10.52.09<br />

Antonio, non ti vedo reattivo. Vuoi dire che non hai un master nel cassetto sulle devianze??? No ci credo!!!<br />

Bacioni e buon weekend. Sarò tutto il tempo con una amica che sta molto male.....non so se potrò collegarmi.<br />

Non prometto nulla. Melinda 19/8 10.52<br />

R: Enneatipi e devianze di Antonio Barbato del 19/08/<strong>2005</strong> 13.08.22<br />

Claudio, ma questa energia esplosiva Melindina e Pinny da dove la prendono? Poi uno si chiede perché, di tanto<br />

in tanto, anche i Quattro possono fare come i Cinque! Melindina in poche righe fa domande e considerazioni che<br />

richiedono una lunga riflessione e poi.....non ti vede reattivo. Come se fosse facile! Dai, dammi una mano<br />

anche tu a rispondere, non fare l'ostrichetto (guarda che se non te lo appioppo come nickname) e sfodera il<br />

frutto delle tue ponderazioni.<br />

R: Enneatipi e devianze di Melinda del 19/08/<strong>2005</strong> 14.47.07<br />

Io mangio mele tutti i giorni e come dice il detto: "an apple a day keeps the doctor away"....infatti a scuola mi<br />

prendevano in giro dicendo che ero la medicina buona (si lo so a cosa state pensando, certamente il mio<br />

cognome mi ha influenzata ma non può aver determinato il mio ennea tipo e poi esistono anche le mele marce<br />

e per qualcuno posso senz'altro essere una di quelle.....!!!!)..... Sirenella non so dove prenda le proprie<br />

energie....ma sono curiosa di saperlo anch'io!!!! Le devianze mi interessano molto, nello studio delle malattie<br />

psicosomatiche vengono approfondite parecchio perchè, in parte, rappresentano un punto di partenza di<br />

"uscita" della mancata integrazione cuore/testa/corpo e, legandole all'enneagramma, il tutto , seppur<br />

complesso, diventa affascinante....credo poi abbiano a che fare anche un pò con le fissazioni, giusto?????<br />

Leggendo sempre qua e la e col mio solito spirito critico, è interessante notare come la parola devianza, vissuta


in senso anche positivo, possa sfociare, in realtà, in una espressione estrema e drammatica che però, vissuta in<br />

un certo contesto, possa poi stravolgere il dramma di chi la vive in una grande opportunità.....se poi la lego al<br />

concetto di talento, li proprio si allarga a macchia d'olio...... E le passioni e le fissazioni, quando entrano in<br />

conflitto, che devianze creano nei vari enneatipi?????? Credo mi dedicherò molto a questi studi così metto<br />

insieme pisicologia, sociologia, naturopatia, ennegramma e talenti....e poi mi fondo e mi ricoverano.....e da<br />

mela mi trasformo in un nuovo e incredibile formaggio filante!!! Cosa ne pensate? Claudio, a gran voce,<br />

ricompari...non fare come la madonna, ti prego, ci manchi tanto!!! Vi abbraccio forte. Melinda 19/8 ore 14.41<br />

Situazione meteo Milano: tempo variabile....sole pallido, vento debole, silenzio incontrastato, salvo quello della<br />

tastiera.....insomma una milano incredibile e irreale ma solo fino a domani...poi comincerà di nuovo il caos!!!<br />

R: Enneatipi e devianze di Sirenella del 19/08/<strong>2005</strong> 18.34.33<br />

Cara Melinda, sono consapevole di non saperne abbastanza di devianze e fissazioni, per poter entrare in<br />

argomento e dire in maniera chiara cosa penso delle tue riflessioni. Posso pero' fermarmi e riflettere circa<br />

qualcosa che tu hai detto, e che evidentemente mi ha colpita. Dovro' autocensurarmi, lo dico per amore di<br />

verita', ma ci sono cose di me, che non mi sento di stendere sul tappeto perche' sono troppo personali e intime,<br />

e so che comprenderete, spero di poter spiegare in maniera ugualmente chiara quello che provo e penso.<br />

Devianza nell'uso comune del linguaggio ha davvero, secondo me, un'accezione negativa, e credo, sperando di<br />

non offendere la sensibilita' di nessuno che si debba anche ad un certo tipo di cattolicesimo inquisitorio la<br />

"deforma mentis" avvenuta nel corso della storia circa un certo tipo di termini...non voglio demonizzare niente e<br />

nessuno ma, questa e' una mia personale percezione. Ho provato, negli ultimi due anni, tuttavia, l'esperienza<br />

esattamente contraria. Ho subito, traumatiche esperienze positive (perche' poi si pensa che i traumi siano solo<br />

legati ad esperienze negative non lo so, ma se qualcosa ti cambia radicalmente e improvvisamente, anche se in<br />

meglio, io la vivo sempre e comunque come un trauma! dando anche a questo aggettivo un'accezione positiva,<br />

ma solo perche' le conseguenze lo sono, e tu lo capisci "dopo" non "durante"!!)...ma...stavo<br />

dicendo...traumatiche esperienze che hanno deviato positivamente il corso della mia esistenza. Io comincio a<br />

capire, a legare i fili di quanto mi e' accaduto, delle scelte che di conseguenza ho fatto, anche se non<br />

consapevole delle strade che mi si sarebbero aperte, comincia tutto ad avere un senso e sono certa di essermi<br />

decisa ad offrirmi un'opportunita' che prima io stessa mi ero negata. Se gli eventi devianti, io non li avessi<br />

esperiti, nulla sarebbe cambiato. Sono quindi d'accordo con te, nel concludere che le parole ci offrono la<br />

possibilita' di esprimere e quindi comprendere concetti che vanno molto oltre l'uso comunque della parola<br />

stessa. Se imbrigliamo la parola "devianza" in un significato amputato, parziale, ne pregiudichiamo il senso piu'<br />

ampio, ci priviamo della possibilita' di scoprire che "deviante" puo' essere anche un evento positivo, seppur<br />

sconvolgente. Oddio a rileggere il post mi sembra di aver parlato senza dire proprio nulla...ma troppe cose mi<br />

frullano per la testa, e troppo devo "evitare" di raccontare...scusatemi!! Per quanto riguarda le energie, di cui<br />

sia Antonio che Melinda parlano beh....sappiate che e' proprio in relazione a quelle esperienze devianti, che io<br />

oggi sono cosi'...e' la curiosita', e' la fame, e' la consapevolezza di essere viva, ma proprio viva, perche' ho<br />

"scelto" di esserlo, e non perche' devo in quanto esistente. Anche io mi sento stanca ogni tanto, ma ho scoperto<br />

che la comunicazione mi appaga molto piu' del silenzio, ho scoperto che e' bello stendere ponti, che e' potente<br />

l'energia che si crea nello scambio, che dare non mi svuota, che ricevere non mi rende colpevole, che ci sono<br />

silenzi che sono profondamente arricchenti, ma che molto spesso il silenzio e' l'alibi migliore per chi dando si<br />

sente svuotato. Questa e' la mia attuale dimensione, che non vuol essere giudizio nei confronti di nessuno, e<br />

che non vuole essere giudicata, da nessuno. Io sono tra quelli che usano e vivono l'enneagramma per aprirsi al<br />

mondo senza giudizi e pregioudizi Melinda, metti una spunta per me nel gruppo in questione!! Aspetto di<br />

leggere commenti circa le devianze e gli enneatipi da parte di chi puo' condividere una conoscenza che a me<br />

ancora manca, nella speranza che i volontari non si sentano troppo "svuotati" nel dividere questo pane a meta'!<br />

Baci....Sirenella.<br />

R: Enneatipi e devianze di Antonio Barbato del 20/08/<strong>2005</strong> 16.03.29<br />

Allora...in attesa che Teresa/Maruzzella si ristabilisca e torni ad incendiare il forum con le sue vibrazioni e che<br />

Claudio/Ostrichetto smaltisca il carico di lavoro che lo sta attanagliando, pare che facciamo come la famosa<br />

canzone di Modugno....Siamo solo in Tre. Entrando in argomento preciso che gran parte delle perplessità<br />

esposte da Equorea Fochina, in risposta al messaggio di Equorea Melindina, sono dovute ad un<br />

"misunderstanding", una incomprensione di base. Quando Melindina parlava di "devianze", voleva intendere<br />

qualcosa di molto diverso rispetto a quello che suggerisce l'uso comune della parola. Lei, probabilmente, si<br />

voleva riferire alle "Derive Patologiche" che si possono verificare quando il livello di integrazione di un tipo<br />

tende a disgregarsi. In altri termini, chiedeva chiarimenti sui collegamenti fra malattia psichica ed enneatipo, un<br />

campo di studio esplorato largamente da Claudio Naranjo. Fochina, invece, lo ha interpretato da buon Quattro<br />

come una condanna delle Diversità e si è lanciata in quello che definirei un "Elogio dell'Essere Diverso",<br />

sottolineando la ricchezza e il valore della non conformazione, della priorità del vivere esperienze arricchenti<br />

anche contro il "comune senso del conformismo". Mi sembra, quindi, che su questo punto vi sia un dialogo fra<br />

sordi (o meglio sorde, o ancora...sarde...visto che sono tutte e due esseri acquatici). Altro argomento è quello<br />

relativo all'atteggiamento dell'autore di un libro rispetto al suo comportamento. Credimi Melindina ho conosciuto<br />

personalmente quattro dei sei principali autori viventi di libri sull'<strong>Enneagramma</strong>, e ognuno di loro recava<br />

impresse le "stimmate" del proprio tipo in maniera evidente. Ciò è facilmente spiegabile con l'esortazione che<br />

Evagrio Pontico (il primo a parlare di Pensieri Nefandi o Vizi Capitali) faceva agli altri monaci: State attenti al<br />

demone della Boria perchè sopravviene quando credete di aver vinto gli altri demoni e vi ributta,


irrimediabilmente, in preda al demone con cui avete più abitudine. In altri termini, più si crede di essere saliti in<br />

alto e più facilmente si cade vittima della propria presunzione e non c'è rimedio a questo. L'umiltà (non l'auto<br />

mortificazione) è il solo rimedio, ma la sua pratica non è facilmente accettabile a chi crede di essere ormai su<br />

un livello diverso da quello dei comuni mortali. Ultima notazione: Passione e Fissazione non entrano mai in<br />

contrasto fra di loro, ma si sorreggono l'un l'altra come nella Parabola dei Ciechi di Bruegel. Kiss-kiss e baciamo<br />

le pinnine. Antonio<br />

R: Enneatipi e devianze di Sirenella del 20/08/<strong>2005</strong> 16.29.13<br />

Caro Antonio...devo essere un po' superficiale e frettolosa nel risponderti perche' sto staccando da lavoro...ci<br />

tengo pero' a precisare che ho specificato di essere assolutamente all'oscuro circa l'argomento proposto da<br />

Melinda, e che, le mie riflessioni sono solo ispirate da una frase da lei scritta. Ovviamente, non avendo alcuna<br />

competenza in merito all'argomento "devianze" inteso come "deriva patologica" ho condiviso una riflessione<br />

sulla devianza come evento di cambiamento..nella vita di tutti, e non solo mia. Se tu ci vedi, nelle mie parole,<br />

un elogio a me stessa ed alla mia diversita' mi sorprendo, perche' non era affatto di questo che parlavo...le<br />

deviazioni avvengono nella vita di tutti...non esistono vite "piane", si puo' vivere nell'illusione che lo siano, ma<br />

non filosofeggiamo...non e' il caso...attento a baciare le pinnine che ho pasticciato col catramino...!! gggrrrrr<br />

R: Enneatipi e devianze di Antonio Barbato del 20/08/<strong>2005</strong> 19.13.39<br />

Pinny, mai pensato che tu volessi elogiare te stessa! Rifletti sul detto che chi va con lo zoppo impara a<br />

zoppicare. Ti suggerisce qualcosa? Ti ricordi il meccanismo di difesa del Sei? Pulisci bene le pinnine perché sarai<br />

pure una Fochina Deviante, ma non salti bene nel cerchio (Aiuto! Vedo già un pupazzetto che mi somiglia<br />

bucato con gli spilloni). Aldilà dello scherzo ti volevo anche dire che "trauma" ha una accezione negativa perché<br />

in greco vuol dire "ferita". E frena ogni tanto il "cuore selvaggio" che in petto ti rugge! Il Capitano<br />

R: Enneatipi e devianze di Sirenella del 21/08/<strong>2005</strong> 2.26.23<br />

Scusa Antonio, ma io davvero non capisco...tu hai scritto: "Fochina, invece, lo ha interpretato da buon Quattro<br />

come una condanna delle Diversità e si è lanciata in quello che definirei un "Elogio dell'Essere Diverso",<br />

sottolineando la ricchezza e il valore della non conformazione, della priorità del vivere esperienze arricchenti<br />

anche contro il "comune senso del conformismo " sono tue queste parole giusto? Penso sia quasi naturale<br />

pensare che quell'elogio io lo stessi facendo anche a me, visto che sono un Quattro, e tendenzialmente amo il<br />

mio anticonformismo...giusto? Ma tu non pensi che sia una corretta interpretazione....ok...mi sta bene...il punto<br />

e' che se stai cercando di farmi notare qualcosa che a me sfugge, perche' non me lo dici chiaramente invece di<br />

fare delle allusioni che non mi aiutano? Forse vivere con un Sei mi spinge a credere talvolta che le persone mi<br />

"accusino" di qualcosa, e non e' vero...bene...non ho paura ne' di saperlo ne' di riconoscerlo...e lo sai...e sai che<br />

sono serena nella consapevolezza che a volte guardarsi dentro significa anche dover dire ecco...ho sbagliato,<br />

non ho capito, ho mentito a me stessa, o non ho fatto quello che avrei dovuto....insomma va tutto bene, finche'<br />

si parla chiaramente, se parli per enigmi mi fai solo dispiacere, perche' non mi sento aiutata, mi sento<br />

colpevolizzata....che questa sensazione sia retaggio della mia vita col Sei in questione oppure no, e' questo<br />

quello che provo e te lo dico con molta franchezza e tranquillita'.......preferisco una verita' sgradevole o<br />

meno...piuttosto che l'ambiguita' di una allusione....perche' io dall'ambiguita' e dalle accuse silenti mi devo<br />

difendere tutti i giorni...ed essere sempre sulla difensiva non strema solo chi mi vive, ma innanzitutto<br />

me....................................per cio' che concerne la parola trauma, che significa ferita...io rimango dell'idea<br />

che se quella ferita e' una crepa nel muro delle nostre ottuse esistenze, che ci portera' ad abbattere strutture<br />

malsane, e' pur sempre dolorosa, ma non sempre per forza negativa...tutto qui...ma ho la sensazione di<br />

viaggiare su una lunghezza d'onda differente e forse sono io che non riesco a farmi capire...<br />

R: Enneatipi e devianze di Antonio Barbato del 21/08/<strong>2005</strong> 9.57.33<br />

Marina, non stavo parlando per enigmi. Stavo solo cercando di farti collegare quello che già sai a quello che fai.<br />

Se ricordi l'Immagine di Sè del tipo Quattro, ricorderai, probabilmente, che per un Quattro è "normale" vivere<br />

così. Non c'è nessun auto elogio nel ritenere il proprio anticonformismo un elemento "speciale", perché fa solo<br />

parte della Idealizzazione del Quattro. Quel tratto è solo la "moneta segreta" con la quale il Quattro si ripaga<br />

della scarsa auto stima. Quella, quindi, che tu chiami allusione, era solo un mezzo strategico per cercare di fare<br />

scattare un altro "click", come tu lo hai definito benissimo in un altro messaggio. C'era, lo confesso, anche un<br />

altro intento: quello di farti consapevolizzare come reagisci intensamente davanti a determinati stimoli e vedere<br />

come la tua collera possa, talvolta, auto alimentarsi di se stessa. Colpevolizzarti? Nessuna intenzione in<br />

proposito ed inoltre...chi sarei mai io per permettermi di fare una cosa del genere?? E' vero che hai scritto alle 2<br />

e30 di notte (ma dove la trovi tutta questa energia??), ma nell'ultima frase cosa volevi fare? Spiegarmi che un<br />

Quattro si sente sempre incompreso (sorriso..sorriso)? Un abbraccio forte. Antonio<br />

R: Enneatipi e devianze di Sirenella del 21/08/<strong>2005</strong> 11.41.27<br />

Beh...come vedi non ho reagito con collera, non ero affatto arrabbiata quando ti ho risposto, direi piuttosto<br />

confusa, che poi si possa equivocare una risposta sopratutto quissu' mi sembra cosa molto possibile, e quando<br />

succede io non regisco con rabbia, sarebbe stupido. Sicuramente pero' essere provocata quando non capisco mi


fa dispiacere, comunque ho capito, adesso cosa volevi dire, e quindi tutto ok...temo che il mio anticonformismo<br />

sara' l'ultimo bagaglio che lascero' alla stazione, oggi ne ho bisogno per cominciare a fare di me quello che<br />

veramente desidero e che sento di meritare...ma, ogni cosa al suo tempo. Mi rendo conto che le risposte che ho<br />

offerto a Melinda, riprendevano tra le righe qualcosa di cui io e lei stavamo parlando in privato, e quindi capisco<br />

anche quanto il senso dei miei discorsi possa essere stato solo parzialmente inteso da chi non poteva<br />

sapere...tu dici che la mia collera si auto alimenta? Non lo so...quello che ho provato io ieri non mi dice<br />

esattamente questo...comunque lo terro' presente. Nell'ultima frase non volevo dirti che mi sento "sempre"<br />

incompresa...ma che ne avevo la percezione in quel momento...e quindi e' inutile che pungoli! Ah le mie<br />

energie.... :-) ....e chi lo sa sara' che mi autoalimento??? Baci...<br />

R: Enneatipi e devianze di Sirenella del 21/08/<strong>2005</strong> 13.04.29<br />

...P.S. a proposito del demone della Boria: "anche sul trono piu' elevato del mondo, si e' pur sempre seduti sul<br />

proprio sedere" (Montaigne) ...mi sembrava una citazione carina :-D ....che mi ha fatta ridere un bel po'!<br />

Sirenella.<br />

R: Enneatipi e devianze di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong> 18.54.57<br />

Gran bella citazione, la metterò nella lista delle mie preferite! Te ne offro in cambio un'altra un po' grossier di<br />

Valentino Borgia (un Otto certamente non integrato) rimproverato dal padre per aver usato "impropriamente"<br />

una stanza del Vaticano: Si può essere grandi papi o re, ma quando ti brucia l'intestino non cerchi un trono su<br />

cui sedere, ma la prima porta aperta e sono convinto che avrebbero fatto tutti come me".<br />

R: Enneatipi e devianze di Melinda del 26/08/<strong>2005</strong> 9.28.13<br />

Tornando alle devianze, tema a me molto caro, vorrei trasmettere le mie riflessioni. La devianza può accadere<br />

nell'infanzia durante la costruzione della personalità. Allora, durante questo processo di crescita, esci dal tuo<br />

tipo ed entri (ovviamente è inconscio quanto istintivo) in un altro e rimani, per i secoli dei secoli...un pò a metà,<br />

se sei sano o ti raddoppi (e quindi ti "dividi) se entri in uno stato patologico. Grandi conflitti ma anche grandi<br />

opportunità per il resto della tua vita...pensate come si svilupperà questa persona e come vivrà in maniera<br />

alternata i propri drammi oppure le proprie opportunità..... A mio parere questo concetto trova una forte logica.<br />

Leggendo Riso, infatti, è interessante notare le differenze che caratterizzano i tipi secondo i rapporti<br />

bambino/genitori.........ma è importante tenere conto che l'infanzia non dura 5 minuti e in quel periodo<br />

accadono cose talvolta sostanziali che possono ribaltare le tesi in maniera radicale.....io, ad esempio, mi ci<br />

ritrovo molto in questa situazione (non a caso questa riflessione). La mia infanzia, inizialmente entusiasmante,<br />

ha subito, di colpo (per me bambina) una virata che mi ha stonata (inconsciamente) ma mi ha anche<br />

"obbligata" a trovare meccanismi di difesa immediati e istintivi che mi hannno poi portato a crescere fondando<br />

teorie, emozioni e passioni in maniera laterale che hanno dovuto tenere conto sia della parte "felice" che della<br />

parte "frustrata" che hanno dovuto imparare a dialogare. Pensaate a chi ha subito traumi violenti o indicenti<br />

gravi..... Melinda 26/8 9.28<br />

Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere<br />

Inviato da: Melinda<br />

E' morta una mia amica. Stasera. Poco fa. Io non ero fisicamente là ma ci eravamo già salutate qualche giorno<br />

fa. Un mucchietto di ossa con una unica evidenza di vita: il dolore fisico e psichico. Non la vedevo da oltre 5<br />

anni ma lei mi ha chiamata e io sono andata (al telefono, dopo cinque anni cercavo le sue risate e la sua gioia<br />

ma non c'era proprio più nulla) La voce, quella di chi sta abbandonando e ha bisogno di un ultimo sforzo. L'ho<br />

portata a casa mia. Abbiamo ascoltato musica, ballato, l'ho coccolata e massaggiata (quale massaggio mi<br />

chiedevo, naturopata che sei altro,...ma chi se ne frega, uno qualunque, quello che ti viene) poi guardato conti<br />

correnti, fatto congetture....progetti per le figlie che hanno scelto un padre ricco che le ha rese stupide alla vita.<br />

Un padre, ex marito, più freddo del marmo quanto vendicativo..quasi irragiungibile e, incredibile, medico! L'ho<br />

tenuta tra le braccia per una notte, le ho letto i miei stupidi racconti (ma chi mai li aveva ascoltati e per di più<br />

senza ridere o fare quegli occhi???l'unica parte rimasta grande uguale....non potete immaginare l'impressione!).<br />

E' entrata in ospedale e dopo poco era in coma. Le avevano dato sei mesi....forse sei mesi fa. Lei certamente lo<br />

sapeva e ha aspettato fino all'ultimo..... Oggi al telefono Antonio rifletteva sul fatto che alcuni non si fermano di<br />

fronte a nulla e non vedono l'evidenza dei fatti (Antonio, mai telefonata è arrivata in un momento così<br />

giusto.....non dimenticherò!). Infatti questo marito non ha capito che la madre delle sue figlie era quasi già<br />

morta......e non valeva più nulla quella cattiveria, ERA SCADUTA! Le figlie non hanno tempo, l'ex marito non ha<br />

tempo, le infermiere sono stressate dagli orari di agosto, il medico dice:ormai non c'è più nulla da fare....l'ex<br />

marito fa già i conti!..........ma chi andava se non ci andavo io? Se questo è essere un DUE (cercando di<br />

rientrare alla vita e cercando un briciolo di sorriso) sottoscrivo subito............ma non è essere, semplicemente<br />

essere umani? A proposito di memoria, io non dimentico, quanto è vero iddio che mi chiamo mele..............e la<br />

mela è il frutto più antico del mondo e porta in se chissà quale memoria....dovrò indagare meglio questo fatto!<br />

Sarà simbolico?!? O solo eccesso di vino? Si, si ho bevuto un pò, ho mangiato bene, ho pianto e adesso vi<br />

scrivo queste parole sballate perchè so che qui posso farlo... e se a qualcuno disturba mi scuso ma<br />

...pazienza!!! E'solo una piccola dedica per questa donna che non ha saputo vivere a questa vita.....era laureata


in filosofia, insegnava al liceo e gli studenti la amavano. Che cosa possiamo tirare fuori di sano e utile da<br />

questo? Forse che sono qui e riesco a parlarvene.....Forse domattina mi pentirò e mi sentirò invadente perciò<br />

adesso clicco. E la mia tesi, per di più sul talento???? Ci penserò domani, stasera leggo e ascolto Radio Monte<br />

Carlo.....I'm gonna fly....Lisa Stanfield. Melinda 24/8 21.54 Melinda<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Claudio Garibaldi del 24/08/<strong>2005</strong><br />

22.24.37<br />

Una preghiera per questa tua amica, e anche per te.. Claudio<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 22.37.43<br />

Ciao Claudio. Grazie. Sto cercando un senso a tutto questo...tu sai aiutarmi? Stai bene? I tuoi preparativi<br />

newyorchesi proseguono bene? Sono certa di si. Sto cercando un senso per giustificare tutta la freddezza a cui<br />

ho assistito in pochi giorni (neppure mi è nuova ahimè). Ti abbraccio.... Melinda 24/8 22.37<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Claudio Garibaldi del 24/08/<strong>2005</strong><br />

23.03.47<br />

Non penso di saperti aiutare Marina.... nessuno può aiutare di fronte al lutto e al mistero della morte.<br />

Appartengono alla sfera intima di ciascuno. Il tempo aiuta, per chi crede la preghiera anche. Certo anche il<br />

calore degli amici serve, ma sino ad un certo punto... Mi spiace non saperti dire di più. Ti auguro di stare bene<br />

Claudio<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 23.07.12<br />

Melinda...ti ho appena mandato una mail ma....a quanto pare non ho fatto in tempo. Tutto quanto ti ho scritto<br />

e' vero, e lo sento. Preghero' comunque per te,e per loro. Ti abbraccio fortissimo.<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 23.41.12<br />

Va bene Claudio. Sto bene. Sono stranamente serena e mi sento incredibilmente a posto! Questa sera, in<br />

particolare, mi sento nella mia terra e fortemente consapevole.....qualcosa sta virando e questa è ancora una<br />

ulteriore sterzata.....i segni di questa esperienza sono tutti dentro di me e non vi è cedevolezza alcuna su<br />

questo ma .....sento che non ci sentiamo.....diciamo e registriamo comunicazioni diverse ma, credimi, non è<br />

grave anche se ti sento incredibilemnte diffidente e me ne dispiaccio fortemente ma, in compenso..............ti<br />

sento solido e deciso e mi fa piacere..spero altrettanto sereno! Un abbraccio (ma non esagerare eh!). Melinda<br />

24/8 23.40<br />

R: Lutto per una amica che non ha saputo capire come vivere di Antonio Barbato del 25/08/<strong>2005</strong> 0.11.36<br />

Marina, è accaduto anche a me di perdere di recente ed in un modo molto repentino una persona cara. Tu hai<br />

scritto che la tua amica non ha saputo capire come vivere, ma, mi domando, quanti di noi lo sapranno mai?<br />

Parleremo del tuo essere Due un'altra volta, adesso ti invio una poesia del poeta sufi Iraqi, che ripetevo nella<br />

mia mente come un mantra per convincermi che, in realtà, soffrivo per me, non per lei. DI CHE DOVREI<br />

DOLERMI ORA? Quando nacqui ero un piccolo essere piangente sulle gambe di persone che sorridevano. Ho<br />

condotto la mia vita in modo tale che ora, mentre sto morendo, tutti intorno a me piangono, ed io sorrido. Di<br />

che dovrei dolermi allora? Fa riposare il tuo cuore nel sonno...ora ne hai bisogno. Con affetto, Antonio<br />

Per Sirenella a proposito di lampadine<br />

Inviato da: Melinda<br />

Ti prego, Sirenella, mandala stasera.......................serve a riappropriarsi di una sana risata. CI sei? Melinda<br />

24/8 22.43<br />

R: Per Sirenella a proposito di lampadine di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 23.31.43<br />

Sirenella. Ma non eri la maga del copia e incolla???? Melinda 24/8 23.30<br />

R: Per Sirenella a proposito di lampadine di Sirenella del 24/08/<strong>2005</strong> 23.40.43<br />

Qualche giorno fa Melinda mi ha mandato via mail una sorta di presa in giro circa l'atteggiamento dei vari segni<br />

zodiacali verso il medesimo evento. Se si fulmina una lampadina, come si comporteranno tutti i segni?? Cosi'<br />

quasi per gioco abbiamo cominciato a rielaborare il tutto adattandolo ai nove enneatipi....non c'e' stato il tempo<br />

di ragionarci troppo su ma, vi scrivo cosa ne e' venuto fuori! Si accettano suggerimenti e adattamenti: Quanti<br />

Uno sono necessari per cambiare una lampadina?....................... Vediamo: uno per preparare la lampadina,<br />

un altro per prendere nota di quando la lampadina si e' fulminata e della data in cui fu acquistata, un altro per


decidere di chi e' la colpa se la lampadina si e' bruciata, e dieci per ripulire la casa mentre gli altri cambiano la<br />

lampadina!............. Quanti Due sono necessari per cambiare una lampadina?...................... Uno<br />

assolutamente, si precipitera' mollando marito, figli e parenti vari, correndo ad acquistare quella migliore sul<br />

mercato, e alla fine la lampadina e' al centro dell'attenzione, parla francese e da la luce del colore preferito da<br />

chi entra nella stanza!............................................. Quanti Tre sono necessari per cambiare una<br />

lampadina?....................... Un tre non cambia lampadine, illumina egli stesso di luce perpetua, al massimo le<br />

tiene ferme mentre il mondo gira intorno a lui!.................... Quanti Quattro sono necessari per cambiare una<br />

lampadina?................. Solo uno, ma dovra' mettersi in terapia per superare il trauma!.............. Quanti<br />

Cinque sono necessari per cambiare una lampadina?.................. Nessuno, al Cinque non piace cambiare<br />

niente, e poi a che serve la luce? Costa troppo e la notte si dorme!............................................... Quanti Sei<br />

controfobici sono necessari per cambiare una lampadina?...... Nessuno. I Sei controfobici non cambiano<br />

lampadine se non ci trovano il loro tornaconto.................................................................................. Quanti<br />

Sei fobici sono necessari per cambiare una lampadina?............... In realta' non saprei....penso che dipenda da<br />

quando la lampadina ha smesso di funzionare. Forse uno solo e' sufficiente se si tratta di una lampadina<br />

qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una lampadina nuova...ma fara' male??ci sono molti<br />

dubbi!.......................... Quanti Sette sono necessari per cambiare una lampadina?..................... Solo uno.<br />

pero' ci vogliono molte lampadine, e qualcuno che li tenga fermi da sotto e che giri su se stesso per fargliela<br />

avvitare!................... Quanti Otto sono necessari per cambiare una lampadina?...................... Chi vuole<br />

saperlo? Perche' volete saperlo?? Siete forse della polizia??..... Quanti Nove sono necessari per cambiare una<br />

lampadina?..................... Ma che fa? Il sole brilla, c'e' bel tempo, abbiamo tutta la vita davanti e voi vi<br />

preoccupate per una lampadina?................................................ Abbiate pieta' di me, per favore, e' uno<br />

scherzo!! Melinda, peggio di cosi' non sono riuscita a fare!!! Baci...<br />

Le parole buone o cattive e gli enneatipi<br />

Inviato da: Melinda<br />

Sempre leggendo qua e la...secondo voi, come giocano gli ennea tipi nei linguaggi che innescano tra di loro nel<br />

considerare la bontà o la non bontà nell'uso delle parole dell'altro e degli altri????? Stanotte non riuscivo a<br />

dormire e facevo un esercizio (meglio che contare le pecore). Ho immaginato una frase e, nella mia tuttora<br />

neofita ignoranza, provavo a ripetere quella frase per come l'avrebbe detta ogni ennea tipo. Cioè cercavo di<br />

attribuire le parole che, ovviamente secondo me, cercassero di essere il più aderente possibile al significato<br />

nella sua essenza ma potessero rispettare il linguaggio originale....poi ho immaginato la postura e le espressioni<br />

che ogni enneatipo poteva assumere (Antonio, qui il teatro potrebbe dire molto e potremmo mettere in scena<br />

uno spettacolo...no ti prego, che ingenua, non dirmi che lo hai già fatto.....ti sento ridere fin qui mentre leggi).<br />

Beh...sarà che era piena notte e tutto si dilata e si dipana ma ho capito tante cose. A parte le battute, Antonio<br />

nelle sue tavole ci invitava tutti ad accogliere (e ovviamente prima fra tutte devo impegnarmi a farlo io) senza<br />

pregiudizi, in maniera un pò meno "convenzionale" e illuminata quello che gli altri ci dicono. Maurizio, in aula,<br />

questa cosa la espande benissimo fino all'estremo ed è incredibile vedere, ad esempio, gli UNO e i TRE litigare, i<br />

QUATTRO ritirarsi, i SEI non presentarsi, i DUE che arrivano alla spicciolata, i CINQUE che neanche parlano e<br />

vanno torturati ..cioè si vedono le dinamiche all'azione (che poi, avendolo io vissuto quasi come uno spettacolo,<br />

è, di fatto, ciò che ha catturato totalmente la mia attenzione). Buon pomeriggio. Melinda 19/8 15.15 Secondo<br />

voi, quindi, fare un esercizio, fino a renderlo automatico, sull'assunzione positiva del linguaggio dell'altro<br />

secondo il suo enneatipo per poter effettivamente accogliere (anzichè contrastare o opporre resistenza) quello<br />

che l'altro dice nel senso miglior eaiuterebbe, giusto??? Salvo poi capire che non c'è storia o non ci può essere<br />

empatia spontanea......ed è proprio li che bisogna impegnarsi di più (certo magari non per amore ma per<br />

amicizia o per lavoro, o per rapporti famiglairi)...<br />

R: Le parole buone o cattive e gli enneatipi di Sirenella del 19/08/<strong>2005</strong> 16.09.07<br />

...perche' Melinda? Non si puo'semplicemente prendere atto della natura differente dell'altro, e lasciarlo andare?<br />

Spero di non essere responsabile delle tue insonnie notturne...vorrei telefonarti, che ne dici? Ti mando una mail<br />

piu' tardi, sto andando via da lavoro, e desidero rispondere con calma a tutto quanto hai scritto...ti<br />

abbraccio...Sirenella.<br />

R: Le parole buone o cattive e gli enneatipi di Melinda del 21/08/<strong>2005</strong> 11.27.55<br />

Sirenella. Non dormo perchè da una settimana è scattato qualcosa dentro di me e sto mettendo "ordine". Il<br />

periodo negativo è finito e sono in lenta risalita. Sto chiudendo molte cose e molte situazioni sterili, sto<br />

studiando di notte e lavorando di giorno, e sono in ritardo, e, con molta umiltà, sto cercando di aiutare una<br />

amica che è morente con non so quali energie che trovo sempre....La prossima settimana dovrò ancora<br />

affrontare una chisura difficile ma ormai so che sarà una cosa fluida, per me! Sto bene e leggervi mi da energia,<br />

forza e mi sento, finalmente, tra i miei simili. Giocare in maniera immaginaria con l'enneagramma è fantastico e<br />

di notte mi aiuta a rilassarmi (enneagramma e sogni!!!!) e il libro di Riso che sto leggiucchiando è fantastico!<br />

Grazie davvero....torno presto. Melinda 21/8 ore11.24<br />

R: Le parole buone o cattive e gli enneatipi di Melinda del 24/08/<strong>2005</strong> 22.31.15


Amo il deserto perchè è terra di libertà, è vento e sole, è odore di antico, è l'essenza della terrà più esperta. Il<br />

deserto è polvere, è civiltà alla ricerca di un incontro tra vecchio e nuovo,il deserto è nudo, è vero e autentico.<br />

Il deserto non nasconde, il deserto si spoglia di ogni menzogna e ti mostra tutto. Il deserto è il nostro vuoto<br />

verso il cielo e il nostro pieno verso la terra. Il deserto è tutti i colori del sole ed è la desolazione dell'anima se<br />

quell'anima non ha nulla da dire. Il deserto siamo noi. CI metti quello che vuoi, persino paesaggi irreali che non<br />

si toccano e non esistono...............il nostro essere irreali in questa terra che è mille terre e che, se potesse<br />

parlare, ancora evocherebbe cavalcate di cavalieri e voli di uccelli rapaci (andate a vedere i crociati.......). Il<br />

deserto è il cimitero di tutto quello che non siamo riusciti ad essere ed è il nascondiglio più sicuro di chi non<br />

vuole essere trovato. Se ho già vissuto, come credo, io ero là ed ero un guerriero...................altro apppartiene<br />

a una intimità che chi conosce non ha mai saputo valutare, comprendere e apprezzare....in questa vita, suo<br />

malgrado! Ovviamente rimane un problema suo, io questa cosa l'ho salvata da tempo, mio malgrado! Melinda<br />

24/8 22.30<br />

la memoria emozionale dei 4<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

ho scritto una risposta a Serena60 e ad Antonio su questo argomento, che, finalmente, è stato ripreso. Ho visto<br />

che è stata collocata in quel gruppo di argomento, ma con un ordine a caso, come se l'avessi scritta 2 mesi<br />

fa.... boh! Saluti Claudio<br />

R: la memoria emozionale dei 4 di Melinda del 22/08/<strong>2005</strong> 10.06.41<br />

Claudio, bentornato. Sono andata a leggere quanto hai scritto. Interpreto il tuo scrivere sotto due forme. La<br />

prima mi pare di grande sostegno alla tesi della effettiva memoria emozionale, la seconda mi pare, di grande<br />

luce nel mettere in evidenza questa forza e questa montagna grande di vita interna che, nel corso del tempo,<br />

voi quattro riuscite ad accumulare. Ho molta ammirazione per questo lato del quattro. Per quanto mi riguarda,<br />

invece, per anni ho tenuto dentro un sacco di cose, davvero un sacco....poi, a un certo momento, in un periodo<br />

molto recente, ho scoperto che non ce la facevo più....i miei archivi erano pieni e la fatica di questo rendeva<br />

tutto più negativo......e allora, con estremo sforzo ho lasciato andare.....come avessi aperto un rubinetto ...ho<br />

perso molti ricordi di fatti, di situazioni ma ho tenuto dentro gli odori (l'odorato è il mio primo senso), i sapori,<br />

la luce, molte immagini, come avessi fatto sintesi e realizzato una immagine mentale che riassuma<br />

tutto.....Questo ha portato a rendere molto mio quel ricordo (probabilmente a salvarlo in maniera "sana" per<br />

come ne sentivo il bisogno) che spesso non si incontra col vissuto degli altri.......e di questo, talvolta, mi<br />

dispiaccio. Per tutto questo ammiro molto chi la forza di non lasciare andare e riesce a contenere tutto<br />

questo.....ma come fate? Melinda 22/8 ore 10.06<br />

R: la memoria emozionale dei 4 di Melinda del 22/08/<strong>2005</strong> 11.35.00<br />

Aggiungo: era anche molto interessante quello che aveva scritto Alberto da Udine sulla richiesta di<br />

approfondimento sulla differenza che qualcuno esponeva tra: reale sentimento e emozione forte, sempr<br />

eparlando dei quattro...l'avete letto quel passaggio? Era molto interessante ma nessun quatrro ha risposto.<br />

Melinda 22/8 ore 11.35<br />

A proposito di medicina tradizionale, psicosomatica e naturopatia..enneagramma<br />

Inviato da: Melinda<br />

Ho conosciuto un medico anatomopatologo incredibilmente illuminato (che contrasto rispetto al buio in cui<br />

psicologicamente lavora quotidianamente) rispetto alla necessità di portare un nuova dimensione (che altro non<br />

è che quella originaria) nel rapporto medico /paziente invece che medico/malattia e nella sua accoglienza al<br />

lavoro in squadra col naturopata.....ma capisco che, in teoria, questo non c'entri molto. A casa sua ha un libro<br />

che mi ha offerto di sfogliare e mi sono trascritta queste due frasi che vi indico qui di seguito. Voltaire (non so<br />

che ennea tipo fosse ma la sapeva lunga) ha a suo tempo affermato: L'arte della medicina consiste nel tenere<br />

allegro il paziente mentre la natura opera la guarigione. I dottori sono degli individui che prescrivono medicine<br />

di cui sanno poco, per la cura di malattie di cui sanno meno, a esseri umani di cui non sanno nulla. Era un cena<br />

tra amici medici di un grande ospedale milanese e poichè alcuni sono miei amici e ho rapporti di lavoro con loro<br />

mi hanno invitata. Il discorso della naturopatia ha preso un pò piede e sono stata bersagliata di domande ma<br />

anche e soprattutto di critiche (anche di basso e stereotipato profilo). La discussione è continuata fra loro e mi<br />

sono un pò messa in ombra e li ho ascoltati, la discussione è durata a lungo ed è stata anche accesa e vi erano<br />

gli schieramenti:chi vive la medicina alternativa(loro la chiamano così!!!!) come una opportunità e chi come una<br />

minaccia......beh.....non erano molti ma l'apertura mentale mi suggeriva un certo enneatipo, la chiusura<br />

mentale mi suggeriva altro......si può trasportare questa dinamica su mille esempi e si possono osservare cose<br />

davvero profondamente interessanti....e da li sapere con chi e come collaborare secondo i temi che si<br />

affrontano. Mica male no? Melinda 19/8 ore 15.39<br />

R: A proposito di medicina tradizionale, psicosomatica e naturopatia..enneagramma di Sirenella del<br />

19/08/<strong>2005</strong> 19.03.05


...e caso vuole che anche qui tu mi abbia dato modo di condividere alcune riflessioni, che nemmeno a farlo<br />

apposta, sono venute fuori con lo zio per il quale sto lavorando attualmente. Cavolo Melinda...a volte mi sembra<br />

di viaggiare in un treno di fianco al tuo!! Mio zio e' un pastore della chiesa evangelica battista di napoli. Senza<br />

scendere in inutili dettagli, vi sara' facile immaginare con quanta gente deve relazionarsi ogni giorno, e non<br />

essendo la chiesa battista ricca come altre, quanto sia difficile cercare di "edificare" utilizzando la collaborazione<br />

di tutti coloro che alla fede si avvicinano. A volte parliamo per ore, gli scambi con lui sono talvolta il collante che<br />

mi consente di "unire" cose che mi sembravano separate originariamente, e nonostante la fede sia la colonna<br />

portante delle sue scelte, e' una persona capace di relazionarsi alle cose del mondo, senza sfruttare e veicolare<br />

continuamente Dio come scusa o spiegazione di tutto. Si capisce che lo adoro vero? Tornando a quello che<br />

dicevi, lui mi raccontava della sua esperienza a Villa Betania (un ospedale di Napoli), come pastore prima, e<br />

come vice direttore/pastore poi. Si parlava della insensatezza del rapporto medico/malattia...della necessita' di<br />

coordinare tutte le forze attive all'interno di una struttura ospedaliera, che ha il compito di "guarire" nella sua<br />

interezza chi soffre, piuttosto che di curare ad esempio un arto, per poi lasciare comunque malato o non guarito<br />

il paziente sofferente. Si parlava dell'importanza degli infermieri, dei medici, dei pastori, dei volontari e cosi'<br />

via...che dovrebbero lavorare uniti nel tentativo di raggiungere un preciso obbiettivo, e che nella maggior parte<br />

dei casi, haime'...sono in conflitto e in competizione fra loro. Ma non c'e' successo senza dialogo, senza rispetto<br />

delle competenze altrui, senza comprensione delle difficolta' di chiunque, malati compresi. Inutile dire che le<br />

idee troppo sconcertanti di mio zio hanno spinto coloro i quali si sentivano "detronizzati" da una simile<br />

collaborazione, a farlo fuori! Ha combattuto per anni, ma senza quasi alcun risultato...sto diventando prolissa,<br />

accidenti a te, Melinda mi perdo, ma tutti in una botta li dovevi partorire sti argomenti??! Quello che volevo dire<br />

e' che...anima e corpo, mente e cuore, fanno parte di un tutt'uno....e proprio la medicina che dovrebbe curarci<br />

risulta uno strumento carente e incompleto nelle mani di chi "parcellizza" le competenze e si rifiuta di aprire un<br />

dialogo a ventaglio con tutti i personaggi coinvolti nella terapia. Mo' mi fermo perche' mi sono accorta di non<br />

aver scritto un sacco di altre cose e vorrei evitare il linciaggio da parte di chi si dovra' sciroppare le mie<br />

elucubrazioni. Melindaaaaa e leggili uno alla volta sti libriiii !!!!! Sirenella.<br />

R: A proposito di medicina tradizionale, psicosomatica e naturopatia..enneagramma di Melinda del<br />

21/08/<strong>2005</strong> 11.41.59<br />

Sirenella, mi sono innamorata oltre che identificata in tuo zio. La forza delle sue idee gli fa onore e se ha<br />

bisogno di una volontaria, tra tre/quattro anni (appena mio figlio se la cava meglio) io vengo. L'idea del<br />

volontariato.........ma quello pensato col cuore, combattuto fino alla morte senza svendere l'anima ma<br />

mettendoci dentro la forza, la volontà e le energie per cercare di sovvertire, almeno un pò, qualcosa è e diventa<br />

ormai necessario e mi accarezza già da tempo. Infatti uno dei dibattiti più violenti tra naturopati è proprio sul<br />

come portare il messaggio...... Sarà l'età che ti porta ad avere il coraggio di essere te stesso fino in fondo ma<br />

talvolta faccio veramente fatica ad ascoltare le persone che trattano temi in maniera ottusa. Da quello che<br />

capisco tuo zio, che è stato anticipatore di una sanità mentale e dell'anima sempre più in disuso nella nostra<br />

epoca mi pare stia trovando nuovi scenari. La cosa unica quanto bella è che questi messaggi sono quelli<br />

autentici ma non hanno fatto business quindi sono stati abbandonati...beh io credo che il dovere sociale sia<br />

anche quello di confrontarsi con questo maledetto business e "sfondare" (sono o non sono un ariete???).<br />

Scappo! Melinda 21/8 ore 11.40 qui piove e fa freddo.....ma che bella musica stamattina!!!!<br />

L'astuzia e l'ingenuità dei Sette<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Anche se la letteratura dell'enneagramma descrive il tipo Sette come una persona scaltra ed astuta, cosa che in<br />

effetti talvolta è, io ho notato in molti di loro una forma di particolare ingenuità che li conduce tante volte<br />

a…restare con il cerino in mano. Gradirei leggere qualche commento da parte dei Sette sull'argomento.<br />

R: R: R: R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Alberto Tonon<br />

Ciao Alessia, avrei una domanda da farti, se possibile. Non ho capito se intendi specificatamente che il tipo 8 sia<br />

un terrorista o "quel bravo ragazzo" fosse un terrorista a prescindere dal tipo di appartenenza. Per il resto mi<br />

dispiace leggere le tue parole che evidenziano cose sicuramente non piacevoli, l'importante è voltare pagina e<br />

pensare al meglio. Un abbraccio.<br />

R: R: R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Alessia Palumbo<br />

Parole sante...se anche io avessi conosciuto questo dettaglio, o meglio se non fossi caduta nella dimenticanza di<br />

questo dettaglio non avrei corso seri rischi per la mia incolumità, perseguitata come sai per più mesi da quel<br />

bravo ragazzo di un terrorista otto!!! un bacione grande<br />

R: R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Antonio Barbato<br />

Cara Ale, concordo con quello che dici, ma, come sai, io credo che in questa dinamica influisca molto anche<br />

l'alibi del tipo Sette. Fermamente convinto di non fare mai nulla di male e di non arrecare alcun male a<br />

nessuno, (anzi, di arrecare giovamento a tutti) il Sette non VUOLE vedere i sentimenti negativi che possono


circondarlo e, di conseguenza, non si difende nemmeno. Se Giulio Cesare avesse conosciuto questo dettaglio,<br />

probabilmente non sarebbe caduto sotto i colpi dei congiurati alle idi di Marzo. Antonio.<br />

R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Utente Ospite<br />

Rettifico: il cerino acceso in mano! Quando l'ego prende il sopravvento, da bravo sette, mi autoconvinco di<br />

essere il LUPEN della situazione, super furbo ed astuto, senza considerare che di fronte a me o in relazione con<br />

me non ci sono esclusivamente cerebrolesi o mentecatti...il bruciarsi è assicurato!!! Secondo me l'ingenuità sta<br />

proprio nel fatto di credersi scaltri ed astuti, più scaltri ed astuti degli altri, spesso inizialmente sottovalutati.Ma<br />

l'ingenuità del sette è anche credere di farla franca in situazioni poco piacevoli o ingarbugliate, o quella di<br />

credere fermamente che anche nelle situazioni più complesse ed assurde andrà comunque tutto bene.....Lì<br />

l'ustione di nono grado è assicurata!!! In questi casi è necessario prenotare un posto letto nel reparto dei grandi<br />

ustionati!!! Un bacio a tutti e non fate come me.....scrivete di più sul FORUM!!!<br />

R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Utente Ospite<br />

Premesso che non sono un tipo 7, posso per esperienza personale e professionale condividere, in linea di<br />

massima, le caratteristiche del tipo citate in letteratura, ma personalmente dubito che un 7 non formato<br />

ammetta questo gioco comportamentale, se così fosse la razionalizzazione e la componente narcisistica<br />

verrebbe meno. La vedo dura. Alberto da Udine<br />

R: L'astuzia e l'ingenuità dei Sette di Antonio Barbato del 18/08/<strong>2005</strong> 19.42.56<br />

Pensare al meglio?? Ed è un suggerimento da dare ad un Sette?? Ma quando mai i Sette pensano a cose tristi??<br />

La Pazzarella (Alessia), poi...li supera tutti di gran lunga.<br />

Le Triadi - energie in movimento<br />

Inviato da: Melinda<br />

Mentre lavoro alla tesi mi sopraggiunge una domanda che vi pongo per avere, se possibile, un aiuto. Allora<br />

parliamo di talento ma potrebbe essere qualunque altra cosa. Parliamo allora di energie e di blocchi energetici,<br />

parliamo di automatismi e di triaidi che si incontrano e si scambiano nel movimento che la persona<br />

normalmente subisce, mentre, con la conoscenza dell'enneagramma, mette in gioco e mette in azione. Fin qui è<br />

giusto? Penso di si e vado avanti. Allora, ipotizzando sempre un TRE che, in forte stato di stress ha bisogno<br />

consapevolmente di andare in SEI per agganciare i suoi bisogni in maniera più efficace e, per puro esempio, più<br />

oggettiva...come fa? Come si attiva? Lo può fare? Quali leve mette in azione? E come fa a capire che lo sta<br />

realmente facendo? Quali allarmi può "inserire" nel proprio IO cosiddetto vigile affinchè si svegli e si metta in<br />

azione? Perchè questa è un achiave di volta mica male..... Avete voglia di aiutarmi? Melinda 16/8 12.10<br />

R: Le Triadi - energie in movimento di Antonio Barbato del 16/08/<strong>2005</strong> 16.53.54<br />

No, Marina, un Tre non ha bisogno di andare in Sei per "agganciare" i suoi bisogni, ma di destrutturare la parte<br />

più arcaica e "fissata" sull'evitare una esperienza dolorosa del suo ego. Un Tre non potrà mai, neppur volendo,<br />

vedere il mondo come lo vede un Sei. Può subire il suo influsso, se è molto stressato, e diventare molto più<br />

attento ai pericoli potenziali, ma sentirà intimamente che egli è in grado di "vincere il nemico" e continuerà, in<br />

questo modo, ad auto alimentare il suo Inganno che diventerà, probabilmente, solo più cieco alle evidenze.<br />

Antonio<br />

R: Le Triadi - energie in movimento di Melinda del 16/08/<strong>2005</strong> 22.38.56<br />

Ho capito. Allora ti chiedo...come accade che le ali influenzino in maniera positiva o negativa il tipo al quale<br />

appartieni? Mi pare di aver anche appreso che vi è un movimento circolare orario ed antiorario che determina il<br />

positivo e il negativo di tali influenze. E' corretto? COmunque sabato vadoa comprarmi i libri che Claudio mi ha<br />

consigliato. Era solo per intervenire subito su alcuni concetti che sto sviluppando. Grazie. Bacioni e buona<br />

serata. Melinda 16/8 22.37<br />

R: Le Triadi - energie in movimento di Antonio Barbato del 17/08/<strong>2005</strong> 9.50.24<br />

Marina, è più complesso di quanto appaia. Il concetto di "ala", cioè del tipo che precede e del tipo che segue<br />

quello in cui ci si riconosce, è, tanto per cambiare, molto discusso e discutibile, se con esso si intende<br />

un'influenza PERMANENTE sulla personalità di un individuo. Il movimento a cui tu ti riferisci è quello delle frecce<br />

interne (quelle che mostrano la cosidetta Legge del Sette) ed anche su quello c'è molto disaccordo. Molti hanno<br />

cercato nel simbolo dell'<strong>Enneagramma</strong> una specie di formula magica o di equazione che rendesse facile la<br />

complessità di un percorso evolutivo, ma così non è. Non cadere in questa trappola anche tu! Il problema,<br />

purtroppo, è che non si cerca la verità ma UNA verità, (la nostra, quella che più ci conviene), che diventa poi ai<br />

nostri occhi universale. Per tornare alla tua domanda, comunque, ti ripeto che un Due, ad esempio, deve avere<br />

necessariamente alcuni elementi dell'Otto e del Quattro più che del Tre e dell'Uno. Antonio


R: Le Triadi - energie in movimento di Melinda del 17/08/<strong>2005</strong> 12.43.39<br />

Mi scuso. In effetti parlavo di frecce avendo sbagliati i termini, anche perchè diversamente TRE e SEI come si<br />

incontrerebbero???? Credo che i movimenti di frecce e di ali siano fondamentali e assolutamente arricchenti su<br />

ogni individualità. Quello che ho imparato fino a oggi mi insegna che la consapevolezza del proprio ennea tipo<br />

porta alla possibilità positiva (o inconsicamente negativa) di andare a prendersi le diverse caratteristiche che,<br />

all'uopo, sostengono e supportano un determinato momento di forte stress di qualsivolgia genere e derivazione<br />

o, diversamente, portano tale livello in stato più buio, profondo e degenerativo. Il lavoro del naturopata,<br />

attraverso l'enneagramma, è proprio l'identificazione del'ennea tipo per poi attivare un percorso di<br />

manutenzione energetico nella persona (ovviamente insieme ad altri mezzi che tale professionista ha a<br />

disposizione) mettendo in atto quel movimento positivo che porta la persona a tirarsi fuori dai propri inconsci<br />

boicottaggi. Questo è quanto ho sviluppato nella tesi. Forse non mi ero spiegata tanto bene. Come state tutti?<br />

Antonio ben tornato. e gli altri? Melinda 17/8 12.43<br />

è uno dei peggior tipi?<br />

R: i tre di Antonio Barbato<br />

i tre<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Assolutamente no. La prima legge dell'<strong>Enneagramma</strong> afferma che tutti i tipi sono, nella loro essenza, uguali fra<br />

di loro, tutti varianti di un'unica situazione. Il miglior modo per comprendere questo concetto è quello di far<br />

riferimento alla luce; essa è bianca ma assume diversi colori a seconda del filtro attraverso il quale la si guarda.<br />

R: i tre di Chiarina Scarpa del 21/07/<strong>2005</strong> 7.43.44<br />

Avrei dato una risposta decisamente affermativa alla domanda " il tre è uno dei peggiori tipi?"per tutto il tempo<br />

in cui non sapevo di esserlo, da allora in poi, con una buona dose di tolleranza e di generosità per me stessa,<br />

riesco a vedere delle sfumature tenere ed interessanti nel tipo tre: in fondo ha un'anima sensibile e ....<br />

oscurata. Chiara Scarpa<br />

R: i tre di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.18.04<br />

Cara Chiara, sono anch'io un tipo 3 (ma con due ali 2 e 4 fortissime). Ma che male fa questo 3? Possiamo, con<br />

un pò di cortese simpatia che molti vivono sulle nostre spalle e succhiano tante nostre energie?...preparati<br />

perchè adesso ci arriva addosso di tutto e di più. Melinda 21/7 ore 15,15<br />

R: R: i tre di Utente Ospite Teresa(si raccomanda la lettura ad Antonio!) del 25/07/<strong>2005</strong> 12.51.56<br />

Questa me l'ero persa. Con tutta la simpatia che ho per i 3 (le mie migliori amiche sono 3 ed entrambi i<br />

genitori!) e con il riconoscimento della loro disponibilità e generosità...mò ti chiedo Melinda, ma se ti senti<br />

risucchiare l'energia perchè mai la metti a disposizione e perchè tutto questo peso sulle spalle? Chi te lo fa fare?<br />

Fai un bel respiro, chiudi il cervello e concentrati sulla pancia.....fatto? Risposta? Ti sei concentrata bene? :)<br />

comunque meno male che ci siete! Teresa 25/7 ore 12,53<br />

R: i tre di Melinda del 30/07/<strong>2005</strong> 13.46.39<br />

Cara Teresa, solo oggi mi appare questa tua risposta. Perchè? NOn lo so! Mettere a disposizone energia non fa<br />

male, farsela succhiare a volte può far male. L'ideale è scambiare energie. I 3 vengono vissuti tendenzialmente<br />

male. Eppure sono l'enneatipo centrale della triade del cuore e questo aspetto viene evitato e dimenticato. Che<br />

cosa da così fastidio? E' questa storia dell'autoinganno??? Io non riesco a vederla e ho delle idee in proposito<br />

ma sono ancora in fase di elaborazione. Chiara cosa ne pensi? Melinda 30/7 ore 13.45<br />

R: i tre di Antonio Barbato del 02/08/<strong>2005</strong> 23.26.41<br />

Cara Terry profumo di tempio greco, Chiara woman in progress e Marina Melinda, i Tre, come tutti i tipi, hanno<br />

vissuto nella loro infanzia un ambiente particolare che li ha indotti a diventare quello che appaiono e a doversi<br />

non guardare troppo dentro. Marina-Melinda, comunque, non e' un Tre secondo me, perche' e' troppo impulsiva<br />

ed ha slanci che contrastano con la tipica struttura "controllata" di un Tre che non reagisce immediatamente<br />

allo stimolo ma lo deve elaborare. Quanto torno scrivo un lungo messaggio in cui usero' il nostro Presidente del<br />

Consiglio (escludo ogni commento ma sapete come la penso) per far vedere come un Due ed un Tre si possano<br />

apparentemente confondere. Un abbraccione a tutte voi. Antonio<br />

R: i tre di Melinda del 03/08/<strong>2005</strong> 13.32.51<br />

Caro Antonio. Io mi guardo sempre dentro. Vivo dentro...e cerco di tirarmi fuori da questo con grande energia.


So di non essere manipolatoria...la mia vita e quello che mi accade mi rimanda sempre questa verità. Inoltre<br />

vivo le battaglie a torace pieno e aperto e senza secondi fini se non l'obiettivo dichiarato in partenza e mi sento<br />

sempre in dovere (pensa un disagfio profondo) di dichiarare eventuali cambiamenti importanti di rotta. Ma<br />

l'istinto Antonio, l'istinto più del cuore mi ha portata nella vita. E allora come la mettiamo??? Penso che andrò a<br />

leggermi un bel pò di libri su questi temi e ne ho avuto già alcuni consigliati....sai che questa storia del 3 mi<br />

convince fino a un certo punto!!!! Ma il 2......mah!!! Stamattina mi sono portata 3 donne a correre. Alla fine<br />

erano contente come bambine libere.....io un pò meno...parlavano, parlavano, parlavano!!! Ma siete tornati???<br />

Melinda 3/8 ore 13.31<br />

R: i tre di Melinda del 05/08/<strong>2005</strong> 21.26.12<br />

Spesso io mi trovo a essere "controllata" su molte cose. Soprattutto quando le decisioni impattano in maniera<br />

decisiva su un possibile futuro e trovo necessario far passare il tipico caos dei primi giorni di passione per fare<br />

scharite nei miei pensieri e quindi prendere decisioni più lucide e più fredde. Se questo è il TRE io lo sono e lo<br />

sono fino in fondo, fino all'osso e in tutta la mia carne. Non trovo che i TRE siano freddi, trovo che riescano a<br />

integrare il loro gran cuore al gran bisogno di modulare le emozioni con le decisioni...altrimenti che leader<br />

sarebbero? Il loro senso di responsabilità che assumono fino in fondo, li DEVE portare a lasciar decantare i loro<br />

iniziali impeti. Certo le donne hanno anche altro così come gli uomini hanno dell'altro... Melinda 5 agosto <strong>2005</strong><br />

21.24<br />

R: i tre di Claudio Garibaldi del 05/08/<strong>2005</strong> 22.08.36<br />

Melinda, ma sei proprio sicura di essere un 3?<br />

R: i tre di Melinda del 05/08/<strong>2005</strong> 23.03.00<br />

No non sono sicura ma mi ci sento piuttosto bene. Ma sai bene che sono in fase di ricerca profonda, lenta e<br />

altrettanto determinata. Melinda 5/8 23.01<br />

R: i tre di Sirenella del 06/08/<strong>2005</strong> 0.50.40<br />

Cara Melinda, francamente comincio a credere anche io che tu non sia un Tre, anche se e' indiscutibile che<br />

abbia un forte ascendente su di te! Mi hai scritto cose, hai fatto commenti sul mio modo di esprimermi, sulle<br />

emozioni che ti suscito, che poco mi hanno spinta ad associarti col Tre...mi chiedo una cosa...ma se i Tre<br />

cercano di rimanere lontani dalla propria sfera emozionale, anche se in maniera diversa rispetto ai Cinque, e se<br />

per questo motivo non sanno comprendere a fondo le emozioni altrui, magari evitandole, proprio per non<br />

doverle riconoscere in se', tu...le mie emozioni...come fai a capirle cosi' bene?? Guarda che non e' da tutti<br />

leggermi cosi' come tu riesci...si capisce che sei una donna intuitiva e intelligente ma, certe cose si<br />

comprendono solo perche' si riconoscono! E tu dai la sensazione di riconoscere...piu' che capire<br />

concettualmente...tu la mia passione, il mio senso dell'ironia, il mio dolore, te li sei sentiti prima addosso e poi<br />

dentro...e non riconosco la dimensione del Tre in questo modo di "vivere" la comunicazione...<br />

R: i tre di Claudio Garibaldi del 06/08/<strong>2005</strong> 14.38.46<br />

ritengo che se melinda fosse un tre, allora si maschererebbe molto bene da qualche altro enneatipo. Certo lo<br />

potrebbe essere, ma ben evoluto, tuttavia quella compresnione di cui parla Sirenella, e che Melinda trasmette,<br />

potrebbe appartenere anche ad un tipo del centro istintivo ben integrato, e non solo ai tipi del centro del cuore..<br />

Poi, perlomeno da come si manifesta, melinda sembra ben poco manipolatoria e fredda, mentre io ho un'idea<br />

del 3 un pò in questo senso... ma sarai tu melinda a decidere.... Ciao, Claudio<br />

R: i tre di Melinda del 08/08/<strong>2005</strong> 12.22.00<br />

Grazie, innanzi tutto. In un'altra epoca della mia vita, tutto ciò mi avrebbe messo in serio disagio e invece sento<br />

attenzione, affetto, stima e desiderio di aiuto e tutto questo non posso che accoglierlo fino in fondo. Forse il<br />

mondo dell'enneagramma è fatto di questo genere di persone e quindi io mi ci trovo benissimo e non me ne<br />

vado più!!! Sono una neofita dell'enneagramma e pertanto non so valutare. La mia scoperta dell'argomento<br />

passa attraverso un seminario di una sola giornata che ha però catturato il mio intuito, il mio sentire e, come<br />

sempre accade per le cose importanti nella mia vita il mio fortissimo istinto, vera guida, nel bene e nel male,<br />

del mio primo sentire le cose, le persone e tutto il resto. Ho sentito che l'enneagramma mi chiamava, ho<br />

ascoltato il caos che dentro mi procurava e poi, lentamente, ho cominciato a sentire di più e meglio e a portarlo<br />

alto, nel pensiero, vero relazionatore e integratore delle mie viscere per dar poi seguito alle scelte defintive e<br />

consolidate e alla elaborazione del mio agire forte. So che l'enneagramma mi ha voluto e poi io ho voluto<br />

l'enneagramma (a proposito, è maschio o femmina??? visto che finisce per A). Dici bene, Sirenella, che le cose<br />

me le porto dentro, ferite profonde che non ho evitato di vivere dentro la carne e che hanno lasciato tutte le<br />

cicatrici del caso, cioè quella che sono e, seppur spesso doloranti, non cambierei la mia vita con la falsità,<br />

l'ipocrisia e il non vivere di molti. I TRE mi piacciono e pe rcerti versi li ammiro, loro hanno un aforza fredda<br />

nell'agire che certamente mi appartiene meno. Quando agisco è sempre dopo una attenzione talvolta<br />

spasmodica ed eccessiva alle sensazioni, agli altri, alle conseguenze e cerco semppre la strada che porti a una


soluzione proficua sotto tanti punti di vista (ovviamente riuscirci poi è un'arte che non sempre mi sorride").<br />

Certamente ho bisogno di leggere molto, studiare e consocere sotto altri punti di vista, sentire, ascoltare,<br />

parlare con voi..... Melinda 8/8 12.22..p<br />

R: i tre di Melinda del 08/08/<strong>2005</strong> 12.36.39<br />

Antonio. Non posso essere un 2.....io non so cosa serve per fare gli altri felici e tenereli con me tutta la<br />

vita..........credimi!!!! Anzi, talvolta mi comporto in maniera da lasciarli liberi proprio perchè sento che non si<br />

sta bene così come si è.....e son dolori...e grossi. credimi, è così. anche se il 2 ha delle cose magnifiche che mi<br />

appartengono ma solo in parte!!! E poi non bevo alcolici!!!! QUindi non ho mai con me l atanichetta di grappa<br />

sotto al collo! Melinda 8/8 12.37<br />

R: i tre di Antonio Barbato del 17/08/<strong>2005</strong> 9.26.26<br />

Cosa serve per rendere gli altri felici? E chi l'ha detto che un Due vuole rendere gli altri (quali altri poi????)<br />

felici? Credi, per fare un esempio, che Napoleone fosse interessato a rendere felici i soldati che mandava a<br />

morire senza un minimo di scrupolo, usandoli come "bersagli in movimento", per realizzare i suoi piani? O che<br />

Cleopatra avesse avuto qualche problema nell'ordinare l'omicidio dei suoi due fratelli? Questa storia del Due<br />

come "aiutante" è veramente irritante! Anto<br />

...evitando gli evitamenti.<br />

Inviato da: Sirenella<br />

Qualche giorno fa, chiacchieravo animatamente (...e quando mai no!) con una persona a me molto cara, che<br />

lamentava di essere sfortunata in amore, di essere in un periodo di profonda crisi, e di essere consapevole pero'<br />

dei suoi difetti, tanto da non voler ripetere assolutamente piu' i propri errori. Ovviamente, senza rendersene<br />

conto, aveva gia' avviato un processo automatico per cui stava per rifare esattamente le stesse cose, solo con<br />

nuove persone!! Mi sono resa conto, cercando di farle capire fino a che punto avesse ricominciato a girare in<br />

tondo, che solo osservando in maniera distaccata i cliche' comportamentali di questa persona, fosse possibile<br />

comprendere veramente i miei! Non avevo capito profondamente il senso degli Alibi e degli Evitamenti, avevo<br />

razionalmente elaborato tutto ma....non e' la stessa cosa. Questa sorta di resistenza alla "comprensione<br />

profonda" secondo voi, e' essa stessa un evitamento? Non serve a nulla studiare la lezione, meno che mai serve<br />

capirla razionalmente, se poi non si sente quel clik a volte inquietante, nella testa che ci fa sprofondare in una<br />

vertigine da montagna russa? E quando si crede di aver capito il senso degli evitamenti, non e' che ci si<br />

racconta una bella bugiola per continuare a non capirli, ed evitarli?? Insomma uno come fa ad essere sicuro di<br />

aver imbroccato la via giusta? Voi come lo avete capito?<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Claudio Garibaldi del 11/08/<strong>2005</strong> 21.49.30<br />

Non penso di averlo capito cara Sirenella, ma in genere il girare attorno alle stesse "menate" mi ha sempre<br />

tenuto il respiro compresso. Quando non evito.... quando ho fatto un piccolo scatto di liberazione,<br />

immediatamente il respiro inonda il mio corpo, e mi sento molto più leggero e soprattutto forte..... questo per è<br />

il segnale... la qualità del respiro.... Ciao, claudio<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Antonio Barbato del 12/08/<strong>2005</strong> 13.37.13<br />

Marina, hai colpito nel segno! Quando ci viene esposto un concetto, noi lo capiamo con il nostro cervello<br />

logico/linguistico (fondamentalmente la neo corteccia), ma questo non produce una vera comprensione che si<br />

ottiene solo quando interviene il cervello emozionale (le aree del cervello limbico). Quel "click" che hai descritto<br />

significa che le due aree del cervello cominciano, finalmente, ad interagire ed uno dei primi segni di questo è<br />

quella liberazione del respiro profondo cui Claudio ha fatto, giustamente, riferimento. Questo non significa,<br />

però, che il problema è risolto, ma solo che c'è una possibilità, un'attenzione che prima non c'era. Per dirla<br />

all'inglese...it's a long way to Tipperary. Claudio, visto che sono fuori per un paio di giorni, ti telefono Lunedì<br />

per avere qualche notizia in più su New York, ci sei??? Antonio<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Claudio Garibaldi del 12/08/<strong>2005</strong> 20.11.50<br />

Antonio, chiamami quando vuoi, se riuscissimo ad incontrarci a New York ne sarei felicissimo. Ciao Claudio<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Sirenella del 12/08/<strong>2005</strong> 20.48.11<br />

...so bene che comprendere non serve a risolvere il problema...e che si tratta solo di una chiave...per poter<br />

aprire spero al piu' presto nuove porte...in ogni caso, riflettero' su quello che mi avete detto..questa cosa del<br />

respiro mi piace proprio, anche se non ho la minima idea di cosa sia "Tipperary"!! Buon fine settimana a tutti,<br />

allora, mi sembra di capire che ci sara' un breve momento di pausa per tutti...a presto! Sirenella.<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Antonio Barbato del 16/08/<strong>2005</strong> 16.43.14


Sirenella,"Tipperary" è solo una località citata in una famosa canzone country e in molti film sui cow-boys, per<br />

indicare che la strada verso la meta è molto lontana. Visto che sei una Fochina letterata (oltre che<br />

ammaestrata? Ahi, ahi, sento ruggire in lontananza), te lo esprimo in altro modo con una bella poesia di Robert<br />

Frost: Il mio cavallo trova forse strano che io sosti ove non è casa intorno, tra i boschi e il lago coperto di<br />

ghiaccio nella sera più buia dell'annata. Fa tinnire i sonagli delle briglie, quasi a chiedere se io commetta errore.<br />

Non altro suono, fuori del fruscio del lieve vento e dei fiocchi leggeri. Profondi e scuri sono i boschi e belli, ma<br />

ho tante impegni da mantenere, e miglia e miglia prima di dormire, miglia e miglia prima di dormire. Frost<br />

commentando la poesia disse che più di un paesaggio, lui aveva descritto uno stato interiore.......<br />

R: ...evitando gli evitamenti. di Sirenella del 16/08/<strong>2005</strong> 18.08.05<br />

Caro Antonio, la poesia di Frost e' bella, molto, grazie...................... Per quanto riguarda sta storia della foca<br />

ammaestrata, dobbiamo parlare, so che sei una brava persona e che speri di vivere a lungo, ma ti avverto che<br />

di guanti bianchi non ne lascio mai a terra!! Nun me provoca'!!! Sirenella molto Gorgona!!! (p.s. ma come mai il<br />

tuo msg risulta secondo nella lista???? avrebbe dovuto essere il penultimo!! La ribellione della tecnologia...ci<br />

siamo...sta arrivando Matrix!!)<br />

A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Ragazzi sto leggendo con avidità tutti i vostri messaggi perchè sono molto interessanti. Il dibattito<br />

maschile/femminile soprattutto. A questo proposito credo che l'impatto culturale/educazionale crei molta<br />

differenza fra i generi, ma il tema è troppo importante per banalizzarlo in poche parole. Mi sembra che fu Alice<br />

Miller, nel suo libro il Bambino Inascoltato, a fare la seguente interessante riflessione sull'adolescenza. Se<br />

durante un gioco fra ragazze qualcuna si fa male, il gioco si ferma e tutte le presenti si interessano vivamente a<br />

quello che è accaduto alla loro compagna. Se una cosa del genere si verifica durante un gioco fra maschi, tutti<br />

si aspettano che il compagno infortunato si faccia da parte nel minor tempo possibile, affinché il gioco continui e<br />

nessuno dei giocatori si interessa troppo dell'infortunato. In ogni caso la tipologia di appartenenza crea una<br />

ulteriore, fortissima, differenza. Così come le donne protagoniste di Donne che Amano Troppo sono quasi tutte<br />

dei tipi Quattro, Nove, Due e Cinque sessuali, gli uomini del corrispondente libro maschile appartengono alle<br />

stesse tipologie. C'è ancora tanto da dire sul tema e mi auguro che qualcuno altro si unisca a noi. In ogni caso<br />

se volete vi invio una mail ai vostri indirizzi di posta per colloquiare direttamente, anche se spero che il dialogo<br />

sul forum continui. Abbraccioni a tutti voi because it's a wonderful light (sto sentendo la bellissima canzone).<br />

Antonio<br />

R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Sirenella del 07/08/<strong>2005</strong> 21.11.39<br />

...bentornato Antonio! ...e si ma non e' valido sai??? Devi rispondere ai post nella sezione di ciascun<br />

argomento, noi abbiamo consumato i polpastrelli a furia di scrivere e tu non puoi sintetizzare ehehehehe, in<br />

ogni caso io, Melinda e Claudio abbiamo deciso di dirottare via mail quelle conversazioni che possano scivolare<br />

troppo sul privato, e continuare ovviamente qui, qualunque altro contatto. Ci stiamo impegnando, divertendo, e<br />

i canali empatici mi sa che sono tutti aperti! Avanti su...mantieni le promesse, perche' su alcuni post ci avevi<br />

fatto sperare su degli approfondimenti...dai dai...noi siamo in ascolto, passo e chiudo! Sirenella.<br />

R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Antonio Barbato del 07/08/<strong>2005</strong> 23.29.06<br />

Mi sembra di capire che allora le e-mail personali le conoscete già (mi sono perso qualche passaggio o avete<br />

comunicato telepaticamente??). In ogni caso se si servono sono qui. Gli approfondimenti ci saranno, non ti<br />

preoccupare Sirenella, anche perché mi avete tirato in ballo parecchie volte. Claudio, ad esempio, volevo dirti<br />

che anche a me capita di non rispondere ai messaggi per qualche tempo, perché mi sento scarico, eppoi,<br />

d'improvviso, mi ritorna la voglia e scrivo tanto. Oggi ho trovato una cinquantina di e-mail a cui rispondere e<br />

non ne ho proprio voglia, più in là si vedrà. Speriamo che anche qualche altro aficionados dell'<strong>Enneagramma</strong> si<br />

unirà a noi, così avremo più punti di vista ed esperienze da scambiarci. Maruzzella è il nickname che ho<br />

affibbiato a Teresa perché canta le canzoni Napoletane, ed in particolare quella di Carosone,<br />

meravigliosamente. Terry ti piace?? A Melindina, poi, dico che dopo aver letto tutto quello che ha scritto, mi<br />

sono sempre più convinto che lei sia un Due e non un Tre, ma mi piacerebbe sentire anche altre persone dei<br />

due tipi. Abbracci serali...passo e chiudo Antonio<br />

R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Melinda del 08/08/<strong>2005</strong> 12.33.20<br />

A me è piaciuto molto il libro "Donne che corrono coi lupi" Lo conoscete? A furor di popolo: vendo il mio stato<br />

libero enneagrammatico al miglior offerente......vorrei fondare l'enneatipo 10.....credo trovrei alcuni adepti.<br />

Antonio. Ho un sacco di idee che mi frullano nella mente per Assise... Ma quando ci incontriamo??? Tutti??? O<br />

almeno noi cinque che tanto abbiamo resistito. A proposito, per il bagnoschiuma scelgo la profumazione alla<br />

rosa o alla lavanda o quella che vuoi tu. Scusate ma la pausa caffè è finita e devo riprendere il lavoro.. Melinda<br />

8/8 ore 12.33


R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Sirenella del 08/08/<strong>2005</strong> 19.07.00<br />

Ma come Antonio...ormai dovresti sapere che ci e' bastato incrociare le gambe, sistemarci per benino nella<br />

posizione del grande Buddha e inviare tramite cerebri i nostri indirizzi!!!! Io preferisco il bagnoschiuma al<br />

muschio bianco eh??? Melindina mi sa che per adesso risulterebbe difficile almeno a me poterti incontrare, sto<br />

lavorando di nuovo, e per mille e cinquanta motivi non posso viaggiare, semmai dovessi decidere tu, di<br />

concederti qualche giorno qui a Napoli pero', fammi sapere, ho la possibilita' di provvedere sia a te che a tuo<br />

figlio, e se proprio non posso ospitarti a casa, perche' e' piccina, una sistemazione comoda credo di riuscire a<br />

trovarla, questo vale anche per Claudio ovviamente! Bacioni...Sirenella.<br />

R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Melinda del 09/08/<strong>2005</strong> 0.20.53<br />

Claudio. Andiamo a Napoli? Così parliamo col nostro Presidente mentre ci facciamo una pizza margherita di<br />

quelle vere? Weekend non prossimo ma quello appena dopo. Oppure dopo il 29 io sono di nuovo in<br />

ferie.....Sirenella può ospitare uno di noi (pari o dispari???) e vediamo come organizzarci...Dai Claudio,<br />

schiodati da Chiavari, andiamo a vedere il mare, quello vero! Beviamo limoncello al castello dell'vo e poi vi<br />

canto una canzone nella piazza meravigliosa che c'è li dove tutti i migliori cantanti si esibiscono....manco solo<br />

io!!! Che dire? Melinda 9/8 0.19<br />

R: A Maruzzella (Teresa), Melinda, Sirenella e Claudio di Antonio Barbato del 16/08/<strong>2005</strong> 16.30.37<br />

Cari compagni di viaggio, Maruzzella (Teresa) è..... momentaneamente ferma ai box per problemi di salute, ma<br />

ha voluto mandarvi i suoi saluti mio tramite. Lo faccio con piacere, ma voglio dirle da parte di tutti noi che le<br />

facciamo i migliori auguri e l'aspettiamo con impazienza....più bella e più splendente che pria!!! Così, quando<br />

rileggerà questi messaggi, saprà che non l'abbiamo certo dimenticata. Antonio.<br />

Meccanismi delle triadi<br />

Inviato da: Melinda<br />

Buongiorno a tutti. Sto lavorando alla mia tesi e nella parte dell'enneagramma mi è sopraggiunta una domanda<br />

che cerco di porre qui a voi esperti per avere una opinione. Come fa un tipo appartenente a una delle triadi a<br />

uscire dal suo stato tipico per far leva sugli altri stati? Esempio. Se un tipo della triade del cuore ha necessità di<br />

far leva sul pensiero razionale in maniera decisa, asettica e glaciale, quali leve fondamentali può attivare per far<br />

agire questi bisogni? Immaginando, ad esempio, sempre di essere un TRE, questo TRE, in stress, capisce di<br />

dover andare in SEI per mettere in gioco un modo diverso di guardare lo scenario che ha davanti a sè. Come<br />

fa? Lo può fare? Ha davvero senso quello che dico? Sarebbe utile saper muovere queste energie in modo da<br />

ridurre i periodi di stress e muovere in maniera intelligente i propri stati emotivi superando i blocchi...quindi<br />

rimettere in circolo le memorie interne e liberare, appunto, anche i talenti. Avete voglia di aiutarmi??? Vi<br />

abbraccio. Melinda 16/8 ore 11.45<br />

Lucy's the boss<br />

Inviato da: Melinda<br />

Qualcuno ha qualche risposta al dibattimento rimasto in sospeso al titolo cartoon e enneagramma dove Lucy<br />

era vista 8 da Maurizio e 2 da me? Mi interessa molto...come vi avevo accennato ho lavorato con i peanuts nel<br />

mercato della comunicazione e vorrei avere più pareri. Ho discusso anche con Maurizio su questa ipotesi<br />

differente ed è stato interessante valutare i due differenti punti di vista ma poi lui non ha più scritto. Melinda<br />

3/8 ore 14.09<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 03/08/<strong>2005</strong> 17.30.18<br />

Io francamente non ho risposto perche'...non mi ricordo chi accidenti sia Lucy!Chiedo perdono!! Puoi<br />

interrogarmi sui personaggi animati di mezzo mondo ma questi peanuts proprio non li sopporto, non comperavo<br />

mai nemmeno il diario di Charlie Brown quand'ero piccola, ho tutto, collezioni intere di qualunque personaggio,<br />

ma sulla Lucy non posso aiutarti :-( mi spiace..l'unica che ricordo e' Mafalda perche' somigliava ad una mia zia<br />

acquisita piuttosto odiosa! nemmeno Snoopy mi piace...che ci posso fare? Ma se nessuno ti risponde saro'<br />

costretta a fare incetta di fumetti peanuts perche' quando nessuno risponde e' peggio che rimanere fuori casa<br />

senza chiavi! Un bacione.<br />

R: Lucy's the boss di Utente Ospite del 04/08/<strong>2005</strong> 14.13.21<br />

A me interessava e interessa capire l'interpretazione sul pesonaggio tra 8 e 2 ma Sirenella...come mai non ami i<br />

peanuts? Melinda 4/8 14.11 e un mal di testa che spacca qualunque macigno come raramente mi è capitato!<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 04/08/<strong>2005</strong> 18.53.43<br />

Mi dispiace per il mal di testa, spero non siano state le nostre chiacchierate notturne! Perche' non mi piacciono i


peanuts? Credo dipenda dal mio essere cresciuta in gruppi sempre maschili, e siccome mi piaceva fare il<br />

maschio pure io, (fintanto che e' stato possibile ovviamente!!) da ragazzina guardavo le cose da maschi<br />

ahahahahaha quindi so tutto sui Robot, conosco tutti i manga dagli anni 70 alla fine degli anni 90...le uniche<br />

due serie che esulano da questo filone sono i cartoni di Lupin e Lady Oscar, mitici!!! Ovviamente sono una fan<br />

accanita di Topolino & co. insomma quasi tutto di tutto a pensarci bene, forse i peanuts erano davvero troppo<br />

delicati per una mascalzona ruspasoldatini com'ero. Io conto fino a tre...ma se nessuno ti illumina su Lucy<br />

manterro' la promessa fatta ;-) ...<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 05/08/<strong>2005</strong> 21.35.26<br />

Personalmente ho sempre amato i peanuts. Snoopy, Schroeder, Lucy, Linus e la sua coperta più di chiunque<br />

altro. Da ragazza praticavo uno sposrt a livello agonistico e avevo tutte le felpe dei peanuts. Charlie Brown<br />

vestito da baseball era per me un mito di volontà e perseveranza e l'averlo addosso mi dava sicurezza. QUando<br />

poi ho avuto l'opportunità di lanciare una campagna commerciale con i peanuts ero così gasata che mi sono poi<br />

occupata direttamente della formazione. Beh...si può dire quello che si vuole ma il nostro team aziendale ha<br />

talemnte sposato quella causa che le vendite, in tre anni, hanno subito un innalzamento significativo. Credere,<br />

credere, credere....quindi Minnie ti sta sulle palle? Melinda 5 agosto 21.34<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 07/08/<strong>2005</strong> 1.05.41<br />

Posso capire il tuo entusiasmo e la tua soddisfazione nell'aver condotto una campagna promozionale usando<br />

personaggi di cartoni animati, da te tanto amati, sarei decisamente impazzita anche io!! Per quanto riguarda<br />

Minnie, non mi e' antipatica ma e' certamente terribilmente insipida! Preferisco Pippo, Paperino, Eta Beta,<br />

Amelia, Clarabella insomma quasi tutti gli altri, ma Minnie e Paperina...mah...pero' ho sempre sognato di poter<br />

mangiare le torte megafavolose di Nonna Papera!!! Io sto contando fino a Tre, ma qui nessuno dice nulla a<br />

proposito della tua Lucy, aspetto lunedi', altrimenti...via con le ricerche! :-) Sirenella.<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 08/08/<strong>2005</strong> 17.48.48<br />

Sirenella. Lascia perdere. Significa che non interessa a nessuno..... me la vedo da me.....forse in questo forum i<br />

cartoon sono pochi amati....o vengono vissuti come cose stupide!!!! (molti la pensano così...per questo molti<br />

bambini piangono e molti adulti rimangono arrabbiati tutta la vita!). Melinda 8/8 17.48<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 08/08/<strong>2005</strong> 18.49.28<br />

Ma dimentichi che invece a me piacciono, e molto. Quindi non lascio perdere...cosi' noi potremo essere tra<br />

quegli adulti che sanno ancora ridere, e i nostri figli piangeranno di meno :-) ....comincio la mia ricerca...tu abbi<br />

fede. Sirenella.<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 08/08/<strong>2005</strong> 19.45.29<br />

Carissima!!!!!! Guarda che ho trovato????? Faccio copia incolla di alcuni brani che descrivono benissimo la<br />

piccola tremendissima Lucy!! Io temo, sia davvero un 8!! Dimmi cosa ne pensi: "Lucy Van Pelt, una bambina il<br />

cui pragmatismo è pari alle problematiche di Charlie Brown. Lucy non perde l'occasione per far notare al suo<br />

amico i suoi difetti sopratutto quando giocano a baseball. Lucy è scorbutica, disfattista, insensata, egoista,<br />

arrogante e diffidente. Di buono ha l'innato senso degli affari e la sua simpatia che nasce proprio dai suoi<br />

difetti. Ogni volta che il povero Charlie Brown fa qualche riflessione sui problemi della vita, l'ignoranza e la<br />

presunzione di Lucy snobbano puntualmente l'intelligenza e la sensibilità dell'amico."<br />

............................................... "Molto spesso Lucy, (eternamente innamorata di Schroeder, ma non<br />

corrisposta) cerca di distrarlo con discorsi materialistici e spoetizzanti, questo non fa altro che scatenare la sua<br />

inevitabile ribellione." .............. Insomma cara Marina, a me sembra davvero che si tratti di un Otto! Non<br />

ricordo se qualcuno aveva parlato addirittura di un 2 ma Lucy e' lontana anni luce dagli enneatipi del<br />

cuore....spero di esserti stata d'aiuto!! Baci baci baci...Sirenella. (a pensarci bene non erano mica poi tanto<br />

male??)<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 09/08/<strong>2005</strong> 0.24.16<br />

Claudio. Cosa ne dici di questa visione di Lucy come 8??? Queste sono le "femmine" 8 di cui parli tu???<br />

Claudio!!!!! Dimmi che scherzavi!!! Melinda 9/8 0.23<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 09/08/<strong>2005</strong> 0.27.07<br />

Sirenella...Ero io a dire che Lucy potesse essere un Due, in fase di profondo stress perchè non ricambiata da<br />

Schroeder...cosa che manda un Due in pezzi. Mi interessa molto quello che hai trovato. Ma gli 8 sono così? Ma<br />

stasera non mi viene sonno? E SNoopy? Quando fa joe Falchetto non è grandioso??? Buona notte. Melinda 9/8<br />

0.25<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 09/08/<strong>2005</strong> 18.52.06


Cara Melinda, questa tua domanda mi ha creato un po' di imbarazzo, perche' il mio ex marito era un'Otto...ho<br />

timore che dirti "si Mel gli 8 sono assolutamente cosi'" possa offendere chi magari puo' sentirsi chiamato in<br />

causa e si trova a vivere una dimensione piu' evoluta di questo enneatipo. Per quanto mi riguarda, quindi, ed e'<br />

solo la mia testimonianza, gli Otto possono essere cosi', e peggio di cosi', e' possibile che tu abbia pensato a lei<br />

come ad un Due, perche' se non erro esiste una freccia di collegamento tra i due enneatipi?? Baci..Sirenella.<br />

R: Lucy's the boss di Antonio Barbato del 09/08/<strong>2005</strong> 19.13.54<br />

Beh Melindina se anche tu l'hai battezzata "the boss" qualche cosa dell'Otto lo deve avere. Personalmente è da<br />

troppo tempo che non leggo i Peanuts e, quindi, non ricordo molto di Lucy, tranne che era prepotente e poco<br />

attenta ai sentimenti degli altri personaggi. Le due ipotesi dell'Otto o del Due molto, ma molto, stressato mi<br />

sembrano ambedue valide. Certo non è Bluto di Braccio di Ferro o Fred Flintstone (col suo mitico...... Wilma<br />

dammi la clava)che sono fin troppo evidenti, ma qualcosa dell'Otto ce l'ha. Antonio<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 11/08/<strong>2005</strong> 10.27.35<br />

Forse dovrei riflettere molto a lungo su quanto abbiamo scambiato in questo tema e su questo tema. E' bello<br />

sentire il vostro fiuto su un argomento che tutti dichiarate di conoscere poco....paradossalemnte mi verrebbe da<br />

dire che se l'istinto prevale sulla logica.....cosa c'è di più vero??? Sono stata vissuta e considerata, amata<br />

totalmente o rifiutata totalmente quindi, come Lucy's the boss per quasi quattro anni in una delle ultime<br />

aziende dove ho lavorato. Questo ha significato, ed è una costante che mi accompagna da sempre, una certa<br />

interessata diffidenza e curiosità d parte di molti..... Provo quindi a spiegarmi con l'obiettivo di chiedere aiuto.<br />

La mia prepotenza di pensiero istintivo presentata in azienda (interna e esterna) con volontà forte di giustizia<br />

sociale per una vittoria certa nella emanazione di un nuovo e innovativo modo di parlare ai cuori della gente<br />

rappresentava per me un passaggio assolutamente necessario che chiede, tra l'altro, sempre, studio molto<br />

approfondito e ricercato fino al dettaglio prima di andare sul mercato.....cioè a dire che io pretendo SEMPRE di<br />

non imbrogliare nessuno (ovviamnete secondo il mio sentire). Questo è un impegno assunto dalla nascita al<br />

quale non ho mai ceduto ne mai venduto l'anima...da qui i costi e i prezzi pagati su tutti i fronti sono<br />

inimmaginabili! Questa "fede", nelle mia aule formative, è sempre portata come fondamentale ed esistenziale<br />

differenza nell'arte della comunicazione verso gli altri, "contro" una stereotipata arte di vendere e su questo<br />

tema mi batterò fino alla morte. Il concetto, nella sostanza è: vendiamo un bene o responsabilizziamo il cliente<br />

a un acquisto??? Questo concetto lo rendo credibile, nel mio modo di comunicare in aula, nel far "acquistare" a<br />

ogni partecipante il proprio modo di sentire da quel momento in poi, ognuno con la propria modalità,<br />

consapevolezza, e "talento"(l'uso della analisi transazionale è fondamentale). Ditemi se questo è essere<br />

prevaricatori e, in un certo senso lo posso accettare, ma tenete conto che, alla base, si muove con l'animo di<br />

chi si batte per cogliere l'aspetto umano e vuole portare un senso sociale di giustizia profonda verso la<br />

consapevolezza e la relativa responsabilità di ogni cosa. Se questo è essere un OTTO....sono un OTTO! Per<br />

quanto riguarda strettamente Lucy-peanuts, vedo e sento lo stress di un amore nel quale lei non riesce a<br />

rendersi indispensabile (ma con un 5 quando si riesce a rendersi indispensabili???). Ma Lucy sociale è portata in<br />

braccio da tutti i suoi e la canzone dei peanuts, Lucy's the boss, è, pur nelle differenze che ogni personaggio<br />

esprime in maniera caratterizzata e fortissima, quindi in totale libertà individuale, un totale senso di<br />

appartenneza a una famiglia aperta dove Lucy, seppur sentimentalmente infelice, è il centro di tutto. Insomma<br />

avrete capito quanto amo i peanuts.???!!? Aspetto i vostri utili e caldi comenti...... Claudio....................aiuto!<br />

Rientro nella mia ennea cuccia...sto facendo il soffitto, azzurro con le stelline dorate! Melinda 11 agosto <strong>2005</strong><br />

ore 10.27...qui nuvole e pioggia e sciopero delle stelle cadenti.<br />

R: Lucy's the boss di Sirenella del 11/08/<strong>2005</strong> 17.38.25<br />

Melinda, ho letto e riletto il tuo post ma....c'e' qualcosa di indefinibile che non mi quadra. Vorrei farti qualche<br />

domanda, giusto per allontanare quella sensazione strana e nebulosa che mi rimane mio malgrado, addosso.<br />

Perche' hai scritto questo post? Il tuo interesse verso Lucy e' profondo e questo si comprende, io la conosco<br />

poco ma...tu ...ti identifichi con lei? Proietti, forse un po', su di lei difetti e virtu' che magari non le<br />

appartengono del tutto? Vorresti chiedere aiuto per qualcosa che ti agita nel profondo, e siccome, forse, sei<br />

barricata dietro una dolorosa difesa del tuo cuore, non riesci a tirare fuori quello che davvero vuoi sapere, e usi<br />

Lucy come "veicolo" per ottenere delle risposte...che sono invece balsamo per il tuo bisogno? Se sono troppo<br />

schietta, ti chiedo scusa....ma io ho ricevuto delle tue lettere che mi stanno dando una dimensione di te, che<br />

mal collima con il modo in cui tu dici di essere....insomma, non so cosa posso osare e cosa no, e perdonami<br />

allora se sbaglio, non voglio tradire la tua fiducia, ma tu sei palpitante, sanguinante, e arrabbiata...sei un<br />

enorme cuoricione un po' malridotto...almeno per me...per come io ti sento....vorrei trovare parole per lenirlo<br />

ma tu mi dici no...e io mi dico accidenti si ..pero'...pero'...sono un po' confusa, che "cosa" stai cercando<br />

davvero? Ti puoi fidare, o no? Puoi parlare, o no? Posso davvero fare qualcosa, o no? Possiamo davvero fare del<br />

male, noi, quissu'? Possiamo forse cogliere un'occasione per crescere invece, e lasciarci aiutare? Insomma ....se<br />

saltiamo siamo proprio sicuri che l'unica conseguenza sara' scatafasciarci al suolo? E' inutile che mi mandi al<br />

diavolo se mi sono spinta oltre, perche' liggiu' proprio non mi vogliono!! Prudentemente tua, Sirenella.<br />

R: Lucy's the boss di Melinda del 11/08/<strong>2005</strong> 19.27.13<br />

Sirenella. Non ti so rispondere. Nei periodi di profonda trasformazione si è tutto e niente. Non è un caso sia


partita una lunga e nuova ricerca che passa anche attraverso l'enneagramma dove, tra l'altro, non è appunto<br />

facile trovare una collocazione. Per lucy- Altri mi hanno identificato in Lucy e quindi cerco di capire che cosa gli<br />

altri vedono di lei e in lei per capire che cosa trovo di me....non pretendo nulla, figurati. Non volevo vericolare<br />

nulla tramite un perosnaggio peanuts ma sono curiosa di capire come glialtri la vedono e quindi io cosa di trovo<br />

di lei in me visto che per tanto tempo mi è stata "affibbiata" questa immagine. Cammino già da sola sulle mie<br />

stesse uova e sono in un negozio di cristalli un pò in pezzi. E non voglio essere invadente, credo sia giusto<br />

ritirarsi un pò. Per il resto devo concludere questa tesi..... Rispetto alla tua grande passionalità e avvenenza<br />

globale non sai quanto ho apprezzato la tua attenzione nello scrivere. Bacioni. Melinda 11/8 ore 19.22<br />

R: R: Lucy's the boss di Sirenella del 11/08/<strong>2005</strong> 19.58.02<br />

...allora, mi limitero' a dirti che forse, almeno per ora, dovresti dimenticare a chi e cosa gli altri ti paragonano,<br />

per cercare dentro di te chi sei davvero. Nessuno puo' saperlo se non tu. Ti riconoscerai appena ti sarai<br />

trovata....rimani spoglia, se proprio non sai che abito indossare, ma non indossare quelli scelti per te, da altri.<br />

Le risposte, arriveranno. Ti abbraccio. Sirenella.<br />

R: Lucy's the boss di Antonio Barbato del 11/08/<strong>2005</strong> 23.47.49<br />

Melindina quello di Sirenella/Fochina è davvero un ottimo suggerimento. Probabilmente la forte energia che hai<br />

ha condotto qualcuno a vederti come Lucy, ma c'è una enorme differenza fra te e lei.....tu sei empatica e vuoi<br />

parlare ai cuori della gente (desiderio profondo di un Due), Lucy è solo tesa al raggiungimento di quello che<br />

vuole (non so se sia un Otto o meno, ma questo me lo ricordo bene). Coccoline notturne a tutte e due. Antonio<br />

x Melinda, Teresa, Sirenella<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

...non siete solo donne a dibattere: Io almeno vi leggo, ma poi, in questo periodo, il tempo è quello che è... Un<br />

saluto claudio<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Melinda del 29/07/<strong>2005</strong> 14.19.17<br />

Caro Claudio.....dacci la tua opinione! perchè a dibattere mi pare siamo solo donne ma sei il benvenuto! Come<br />

ti senti in mezzo a questi discorsi??? Io sono molto felice che se ne parli! Melinda 29/7 ore 14.17<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Claudio Garibaldi del 29/07/<strong>2005</strong> 20.29.24<br />

Cara Melinda, potrei tranquillamente trovarmici a mio agio, sicuramente il mondo femminile appare molto<br />

poliedrico, interessante, stimolante. Dico delle banalità. Personalmente ho sempre pensato che la vera<br />

confidenza potesse essere solo con questa parte di mondo, trovando il mondo maschile sostanzialmente noioso,<br />

per poi scoprire, solo da alcuni anni, la forte valenza di alleanza e crecita spirituale che può avere l'amicizia<br />

maschile, il che non vuol dire che sia un'alleanza contro il femminile, o che questo non possa accadere tra un<br />

uomo ed una donna. Sono arrivato alla conclusione, ma non vorrei che questi discorsi apparissero troppo<br />

salottieri, che la sua profonda vulnerabilità il maschio possa farla davvero vedere, ed eventualmente guarirla,<br />

principalmente ad un "fratello" che sia in cammino come lui. Il timore di qualche ricatto o di "divoramento" da<br />

parte del femminile penso sia archetipico e rappresentato nella mitologia, e non solo frutto di fantasia<br />

maschilista. Per questo l'archetipo del "guerriero" è sempre salutare da recuperare per un uomo. Un guerriero<br />

che non è vuole la battaglia fine a se stessa, ma che deve imparare a non disperdersi nel regno potente del<br />

grande oceano femminile. E poi, che ne facciamo, che ne dite dell'aggressività di questa grande acqua? Come si<br />

esprime secondo voi? Scusate per le banalità, mi rendo conto, ma era per rassicurare un poco che non<br />

passiamo il tempo solo a giocare con la playstation... Vedo la bellezza dell'unione fra voi donne, ma vi posso<br />

garantire che due o più uomini che si rivelano fra di loro, hanno la capacità di comprendersi riguardo alle varie<br />

lotte che la vita richiede. Senza ricatti e condizioni. Auguro a tutte voi ancora buone vacanze... Claudio<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Melinda del 30/07/<strong>2005</strong> 0.11.30<br />

Claudio. Ma tu queste esperienze maschili di cui parli le vivi? Ti portano qualcosa di diverso? E se si, cosa? E gli<br />

altri, uomini/donne come ti vivono per questo? Buon mattino. Melinda 30/7 ore 0.10<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Claudio Garibaldi del 30/07/<strong>2005</strong> 0.17.54<br />

Melinda, come potrei parlare di qualcosa che non vivo? Non so come gli altri mi vivono. So che alcuni stanno<br />

camminando accanto a me da molto tempo. Mi accolgono, ci accogliamo...Cosa mi porta il rapporto con il<br />

maschile? soprattutto il senso dell'esistenza della "coscienza" come elemento della struttura umana. Buon<br />

mattino anche a te? claudio<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Utente Ospite del 30/07/<strong>2005</strong> 12.00.13


Caro Claudio, sono felice di sapere che esistono uomini interessati alla comunicazione intima e profonda e non<br />

solo alla playstation...devo farti un piccolo appunto pero', se cosi' si puo' dire...di grande valore trovo la tua<br />

testimonianza, ma anche forse un po' "di parte" ....voglio dire, coloro che seguono in qualche modo corsi di<br />

gruppo come l'enneagramma, o psicanalisi o yoga o chessoio hanno gia' in qualche modo mostrato il desiderio<br />

di gettare legacci e corde per stendere ponti....ma gli altri? Com'e' il mondo maschile che ti circonda? Che<br />

percezione ne hai tu? Sono tutti simili a te nel cercare questo contatto, e questa sorta di alleanza di cui tu parli?<br />

Come sono gli uomini, quando non giocano alla play o quando non affondano nel divano per guardare le partite<br />

di calcio? Come sono gli uomini quando non sono a tavola o a lavoro? Insomma, non e' ovviamente una<br />

polemica la mia, e lo dico perche' quissu' a volte i "toni" dei discorsi possono essere mal interpretati...lo dico<br />

davvero con un gran sorriso e molta curiosita'....gli uomini cosi' come noi donne li percepiamo, tu...come li<br />

vedi? quali sono i colori? e' la nostra aggressivita' la causa di tutto allora? la nostra voglia di evolvere e crescere<br />

porta la maggior parte di voi lontano da quel focolare di cui si parlava? E' il desiderio di mantenere intatta<br />

quell'immagine di guerriero? o forse agli uomini non importa davvero piu' di tanto scendere negli inferi<br />

dell'anima? generalizzare...lo so...lo ripeto...si fa sempre torto a qualcuno, ma un'immagine d'insieme io credo<br />

che anche tu ce l'abbia...una sensazione generale...cosi' per parlare, e senza voler fare peccato ;-) Sirenella.<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Melinda del 30/07/<strong>2005</strong> 14.00.26<br />

Quando sento parlare o scrivere un uomo come fa Claudio l'istinto dice: Però!!! Qualcuno diverso!!! (Claudio è<br />

un esempio, niente di personale). Poi succede che, a un certo punto, vi sia un pericoloso scollamento, perchè,<br />

messi in pressione, l'uomo (e lo capisco!) rientra nei suoi territori dove gli è più facile e confacente giocare la<br />

partita nel suo ruolo antico. E anche questo ci sta e lo capisco....D'altronde, care signore, siamo noi donne a<br />

dare un imprinting educativo ai maschi....o no??? Ma poi quello che non capisco è: perchè se la situazione è<br />

davvero complessa non si rimane in due dentro quella partita difficile??? Perchè queste chiusure???Cioè che<br />

cosa non consente all'uomo di rimanere dentro e invece deve mettersi fuori alla intimità e alla complessità della<br />

situazione???Sono automatismi? E' paura? E' sfiducia? Cos'è??? Mi nteressa molto capirlo. Melinda 30/7 ore<br />

14.00<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Utente Ospite del 30/07/<strong>2005</strong> 14.09.10<br />

Melinda...hai ragione a precisare che le parole di persone come Claudio fanno bene al cuore, perche' sono<br />

d'accordo con te, e' un piacere scoprire che ci sono....una gioia leggerlo, e sopratutto speranza di poter un<br />

giorno potersi confrontare a tu per tu in un legame sentimentale con qualcuno che palpiti davvero...questo lo<br />

dico perche' a volte, rileggendomi mi accorgo di essere impetuosa, troppo, e forse il mio livello di gradimento e<br />

di entusiasmo positivo non si percepisce appieno...sopportatemi vi prego, a volte faccio un gran fracasso ma poi<br />

non ho il cuore di spiaccicare al muro nemmeno una zanzaretta... :-) Sirenella.<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Utente Ospite del 30/07/<strong>2005</strong> 14.21.47<br />

A proposito dell'imprinting....abbiamo figli coetanei se non erro...io cerco di educare mio figlio senza chiuderlo<br />

troppo in barriere fatte di ruoli e pregiudizi, sto minimalizzando ma so che capirai al volo cosa intendo dire,<br />

come mamma...eppure...eppure...certe volte viene fuori il maschio, l'uomo, quello di cui si parla in questi post<br />

e mi chiedo...oh mamma ma com'e' possibile? Da dove attinge questi atteggiamenti? Mi cadono le braccia, mi<br />

rendo conto che si tratta forse di un "salto" ...un salto evolutivo che noi per forza di cose abbiamo avviato ma<br />

che forse gli uomini non hanno ancora maturato...mi sto spiegando malissimo. Ci riprovo...se le donne hanno<br />

dovuto combattere per poter conquistare il diritto ad ogni cosa, dal voto, al lavoro, al decidere la nascita di un<br />

figlio e cosi' via...questo non ci avra' portate ad un salto evolutivo inevitabile? Ma gli uomini, d'altro canto, per<br />

cosa hanno dovuto lottare e cambiare? Io credo che questi siano gli anni del disagio per loro, e forse siamo<br />

appena agli albori di un cambiamento che dovranno comprendere prima e vivere poi, certe volte credo che gli<br />

uomini siano su un piatto di una bilancia, e le donne nell'altro...e' utopico pensare che i due piatti siano in<br />

equilibrio, per cui i momenti differenti di evoluzione dei ruoli, delle consapevolezze e cosi' via portano questi<br />

piatti a dondolare su e giu' in un moto perpetuo....ammazza che brutto post....raga' sara' il caldo...ma sto<br />

diventando come un croccantino al Rum! Sirenella.<br />

R: x Melinda, Teresa, Sirenella di Melinda del 30/07/<strong>2005</strong> 15.00.51<br />

Sirenella. ANch'io cerco di educare mio figlio in maniera diversa e so di essere una madre un pò diversa (oddio<br />

sono "una diversa???"). Combatto perchè esca dal ruolo tradizionale, senta il suo femminile, ami le donne per la<br />

loro interiorità, si aindipendente sulle cose pratiche, possa provare piacere già dalla prima volta e lo faccia<br />

sempre totalmente con l'anima e il corpo integrati, combatta quella terribile malattia dilagante che si chiama<br />

ipocrisia della quale sono tra le nemiche in prima fila! Fino all'anno scorso mi ha combattuta. Lui era chiuso in<br />

un formalismo incredibile su tutto. Poi da Natale in poi la situazione si è sbloccata.Io ho smesso di pressare, mi<br />

sono lasciata guardare nelle mie fragilità, gli ho lasciato difendere alcune cose e anche me talvolta...e ora va<br />

meglio..ho accettato che lui sia così com'è. Ho smesso di accudirlo e di "obbligarlo" ma cerco di guidarlo e<br />

seguirlo.....una fatica terribile ma sento che deve essere così....spero che lui possa essere un uomo un pò<br />

diverso e sento questa responsbilità genitoriale in maniera primaria. Credo che gli uomini abbiano una chance<br />

in più di noi! Ci sono donne di tutti i tipi e loro possono scegliere. Per loro crescere di fianco a noi senza<br />

germinae da dentro sia molto complesso e credo dovremmo sentire di più.....dico così e ci credo equindi poi le


delusioni sono come macigni invalicabili. Ti abbraccio forte. Melinda 30/7 ore 14.57<br />

Per Marina Melinda sui Cinque<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Non si rischia nulla..solo che se ne vadano senza rispondere. Bisogna sapere accettare, e non è molto facile,<br />

che decidano loro se, quando e come avere un contatto. D'altra parte hanno bisogno di sentirsi sicuri prima di<br />

aprirsi e per questo ci vuole tempo e fiducia. 16/07 ore 18'50 Antonio<br />

R: Per Marina Melinda sui Cinque di Utente Ospite del 17/07/<strong>2005</strong> 10.52.49<br />

Percorso difficile per una persona di cuore e sentimenti. E poi da la sensazione di dover andare a<br />

rimorchio!...Ma non so. Melinda 17/7 ore 10,51.<br />

R: Per Marina Melinda sui Cinque di Antonio Barbato del 17/07/<strong>2005</strong> 20.02.10<br />

Eppure l'esperienza mi ha insegnato che dietro ad ogni Cinque c'è una figura genitoriale iper-emozionale. Non è<br />

un caso che, secondo la Palmer, negli USA il partner più frequente di un Cinque è del tipo Tre. Andare a<br />

rimorchio...non direi, piuttosto un non andare, un dovere limitare i propri slanci, un non ricevere risposte ad<br />

eventuali aspettative. Antonio<br />

R: Per Marina Melinda sui Cinque di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.58.06<br />

Che vita è, per un 3 o fa il leader e sta tutta la vita davanti col rischio che se cade questo dia anche fastidio<br />

oppure non può rinunciare al suo cuore incompreso e, quindi umiliato! Lo sai ANtonio, per gli altri i 3 DEVONO<br />

stare sempre bene......ma poi chi li aiuta quando hanno le batterie scariche??? Melinda 21/7 ore 15,56<br />

R: Per Marina Melinda sui Cinque di Melinda del 30/07/<strong>2005</strong> 13.50.36<br />

Mi sarebbe piaciuto trovare un arisposta da un 5 in aiuto a un 3 che ha scirtto quello che ha scritto (cioè<br />

io)...Proprio nessuno??? Melinda 30/7 ore 13,49<br />

Per Antonio in attesa del suo ritorno<br />

Inviato da: Melinda<br />

Caro Antonio. Troverai un pò di movimento al tuo ritorno qui al forum. Poichè sono passate cose interessanti<br />

vorrei sapere se e come sia possibile avere una copia o una stampa di alcuni dialoghi che mi sarebbero utili per<br />

la tesi. SPero tutto bene di te e Giovanna. A presto e un abbraccio forte.. Melinda 26/7 ore 21.17<br />

R: Per Antonio in attesa del suo ritorno di Melinda del 27/07/<strong>2005</strong> 14.01.33<br />

Cara Teresa. Credi che tra le donne che seguono l'enneagramma ci possano essere delle affinità che le<br />

accomuna indpendententemente alla tipologia di appartenenza? O una motivazione per cui la scoprono? O una<br />

motivazione a restare??? O un motivo diverso pe rutilizzare l'enneagramma? Non so esprimerti la mia opinione<br />

ma ci sto ragionando un pò sopra. Ti sembra una stupidaggine? Melinda 27/ ore 14,00<br />

R: Per Antonio in attesa del suo ritorno di Utente Ospite Teresa 28/7 del 28/07/<strong>2005</strong> 11.57.50<br />

Melinda ...troppe domande :) comunque si, credo ci siano delle affinità che accomunano noi donne a<br />

prescindere dall'enneatipo. Credo anche che chi sceglie uno strumento di autoconoscenza, che sia<br />

l'enneagramma, la psicoterapia individuale, la musicoterapia e via dicendo, abbia in comune la volontà di<br />

conoscersi davvero, il coraggio di accettare anche quello che di sè non piace e l'ardire di cambiare e di vivere,<br />

così, felicemente il tempo che ha a disposizione su questa terra. Chi scopre l'enneagramma sono proprio le<br />

persone che hanno maturato il desiderio di attuare quello che ho appena detto. Non lo si scopre per caso<br />

quindi, anche se così potrebbe sembrare. Per la motivazione vale lo stesso concetto, in generale, poi ognuno ha<br />

la sua. Ci sono persone che studiano l'enneagramma solo per individuare i soggetti adatti a ricoprire un<br />

determinato ruolo nella proprio azienda e non si sognano neanche di fermarsi a riflettere su di sè. Così uno<br />

strumento di autoconoscenza così prezioso viene utilizzato per fare delle discriminazioni. Io la vedo così ma non<br />

sono il capo del personale di una multinazionale! Non so se ho risposto alle tue domande. Per quanto mi<br />

riguarda l'enneagramma mi è stato e mi è davvero utile per comprendermi e per instaurare rapporti quanto più<br />

autentici possibili con le persone. Mi ha fatto sicuramente crescere e se oggi sono una persona discretamente<br />

equilibrata (!) lo devo a questo stumento e alle esperienze che grazie ad esso ho potuto fare nella mia vita. Alle<br />

persone che mi fatto conoscere e con le quali ho condiviso veramente gioie e dolori, vissute in nome del<br />

medesimo scopo,cercare di essere felici. Sono grata all'enneagramma anche perchè mi ha fatto conoscere te,<br />

Sirenella e le persone che frequentano questo forum. Un bacio Teresa p.s. no, quello che dici non mi sembra<br />

una stupidaggine, hai visto quanto ho parlato?


R: Per Antonio in attesa del suo ritorno di Melinda del 29/07/<strong>2005</strong> 13.56.13<br />

Cara Teresa e SIrenella e le donne tutte. Nel mio studio sul talento sono arrivata a capire che l'enneagramma<br />

poteva essere utile. L'interesse all'ennneagramma era già nato ma era rimasto li. Invece adesso la mia testa<br />

frulla e sto inseguendo alcuni ragionamenti. Nelle mie esperienze lavorative le donne hanno sempre dato<br />

contributi significativi e differenziati, nella vita di tutti i giorni....anche....allora ho cominicato a prendere<br />

appunti a tutte le idee che mi vengono che sono frutto di tutto quello che ho visto in questa vita sulle donne e<br />

cerco di riportare quanto mi arriva nella mente: immagini, sensazioni, ricordi,esperienze dirette e indirette,<br />

quanto ho osservato...praticamente non riesco a dormire quasi la penna rubasse la mano sempre e in<br />

qualunque momento......il tutto tenendo a mente l'enneagramma (e quello che ne so fino a oggi). Insomma ho<br />

scritto almeno 100 pagine.Cosa ne dite? Ovviamente la domanda è aperta a tutte le donne e agli uomini ???!!??<br />

Melinda 29/7 ore 13.53<br />

Per i Cinque..da non perdere<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cari Cinque, se vi capita non perdetevi "Se mi lasci ti cancello", orribile traduzione italiana del titolo originale<br />

Eternal Sunshine. Kate Winslet è una Due molto pazzarella, ma Jim Carrey è uno dei Cinque più tipizzati che ho<br />

visto. Non è all'altezza di "Un cuore in Inverno" come tipizzazione, ma è assolutamente credibile e coerente.<br />

Antonio.<br />

R: R: Per i Cinque..da non perdere di Antonio Barbato<br />

Come sai c'è grande differenza fra i sottotipi e solo uno, quello Sessuale, continua ad inseguire nella sua mente<br />

un'idea di partner perfetto (meglio sarebbe dire un idolo, ma la parola è usata per quello sociale), che è,<br />

comunque, solo un idea. Antonio.<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Paolo Romano<br />

Io il film l'ho visto,e mi è molto piaciuto,ma evidentemente ho bisogno di ripetizioni perché non ho capito che il<br />

personaggio di Jim Carey era un 5!!!... Cmq è vero che io (un cinque) ha moltissima difficolta'a dimenticare chi<br />

si ama o si è amato,ma che per varie vicissitudini non è più nella propria vita:si vive molto nei ricordi e nella<br />

nostalgia e si spera sempre che tutto si possa aggiustare e si possa tornare indietro!!Ciao,Paolo<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Maurizio Cusani<br />

Ma un cinque manderà un sostituto! Gli sembrerà una pagliacciata! Maurizio 15.7 mezzanotte (ala 5!)<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite<br />

Teresa. Non ho capito. Tu hai scritto la frase sui CINQUE perchè sei un cinque o cos'altro? Sai com'è ho già<br />

staccato la spina! Anche tu sei in vacanza in Liguria??? Se siamo li in tanti perchè non ci incontriamo? Ognuno<br />

si disegna il proprio numero gigante addosso e ci troviamo tutti all'acquario (io non ci sono mai stata) così ci<br />

rinfreschiamo le idee (hi hi hi hi hi!!!). Poi con le mani e i piedi facciamo l'enneagramma e ci facciamo<br />

riprendere da un elicottero (e poi, ovviamente ci ricoverano o ci mettono in una vasca). Melinda 15/7 ore 16,10<br />

R: R: R: R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite<br />

Melinda qualche volta dimentico di firmare...sono la solita...Teresa...vi sto rompendo?<br />

R: R: R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite<br />

Troppo simpatica/o.............ma i punti esclamativi mi incuriosiscono molto. E' la firma???? Melinda. 14/07/<strong>2005</strong><br />

ore 13,40<br />

R: R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite<br />

...la seconda che hai detto!!!!!!<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite<br />

Ma i cinque ti cancellano solo se li lasci? O passi la vita sperando che ti vedano? Melinda<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite del 18/07/<strong>2005</strong> 13.17.46<br />

Melinda, sarai già in liguria...sei già nell'acquario?!! No io non sono un 5 bensì un 4 conservativo con ala 3,


proprio per essere precisa, ma i 5 li conosco abbastanza bene, perciò mi permetto qualche battuta Mi piacciono<br />

pure, diciamo che mi diverte andare a "sfrocoliarli" (termine dialettale cilentano che vuol dire stuzzicarli) nella<br />

loro tana e a dirla tutta, constato che sovente gli piace essere stanati!Buone vacanze. Teresa 18/7/<strong>2005</strong><br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Antonio Barbato del 18/07/<strong>2005</strong> 20.56.40<br />

Terry Bum Bum ma non eri in ferie? I Cinque, comunque, non amano molto essere "sfrocoliati", perché si<br />

aspettano che tutti siano attratti da loro e, quindi, dopo un po', al limite, ti concedono un po' di ascolto.<br />

Antonio.<br />

R: R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite del 20/07/<strong>2005</strong> 19.40.14<br />

Pero'...i Cinque che ho conosciuto io, hanno sempre avuto una gran voglia di parlare...certo non lo fanno<br />

subito, ci vuole un po' di tempo, ed ho notato che la mia "carnalita'" all'inizio li mette in allarme...ma e' anche il<br />

motivo per cui si confidano, forse sono un Quattro che "drammatizza" sulle proprie emozioni, ma<br />

evidentemente non lo faccio quando mi accorgo che loro hanno voglia di confidarsi. Mi spiego meglio, non<br />

drammatizzo le loro confidenze. Li ascolto senza interrompere, e se offro risposte, o pongo domande, lo faccio<br />

senza essere invadente, anche se tendenzialmente dico loro cio' che penso. Il fatto che sia crudamente sincera,<br />

qualche volta mi fa pensare che sia motivo di fiducia da parte loro, della serie questa strana femmena qui dice<br />

quello che pensa e non mi prende in giro. E di Cinque, nemmeno a farlo apposta ne ho conosciuti parecchi<br />

ultimamente! Di donne pero' no....sarei curiosa di relazionarmi ad una donna Cinque. Saluti...Marina/Sirenella.<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.33.42<br />

Non so quanti 5 ho incontrato nella mia vita. SI crea una relazione intellettuale forte, che vive il proprio<br />

profondo parlato in un silenzio quasi rumoroso.....ma parlare? Ostacoli, ritirate, due passi avanti e uno<br />

indietro..............un avera sofferenza. Melinda 21/7 ore 15,32<br />

R: Per i Cinque..da non perdere di Utente Ospite del 25/07/<strong>2005</strong> 18.58.49<br />

...e' possibile che i Cinque da me incontrati fossero abbastanza integrati, tanto da non "cristallizzare" di fronte<br />

ad una possibile comunicazione verbale? Forse il livello di evoluzione di ciascuno, modifica determinati<br />

comportamenti, o meglio, li stempera...l'ultimo Cinque che ho incontrato (ammesso che sia tale), del tutto<br />

inconsapevole di esserlo oltretutto, mi ha detto, testuali parole: ho sempre avuto il timore di "sgretolarmi" nel<br />

sostenere una conversazione piu' profonda con qualcuno, ma sto cercando di affrontare questa mia paura. (a<br />

me sembra proprio un Cinque!). Marina/Sirenella. 25/07/04 ore 18.58<br />

Che ne pensate?<br />

Inviato da: Utente Ospite Marina/Sirenella<br />

Un mio amico ha scovato una sorta di Book generico che presenta l'enneagramma e ovviamente le<br />

caratteristiche generali di ciascun enneatipo....vi lascio il link e vi avverto che quando accedete dovete scaricare<br />

prima tutto il file (circa 3 mega) dopodiche' lo si puo' consultare anche senza collegamento on line... il link e':<br />

http://www.ebooks-planet.com/download/guida_flash_enneagramma.zip<br />

Tesi sul talento per Claudio Garibaldi<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Caro Claudio. Mi piacerebbe un confronto su talento, enneagramma, grafologia. Credo potresti aiutarmi e darmi<br />

degli spunti. Io sarò senz'altro operativa dopo il 7 agosto, prima non so. E tu? Melinda 16/7 ore 11,40<br />

R: R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi<br />

Ho sbagliato nome, volevo riferirmi a Melinda e non a Teresa.. il caldo è un pò di rimbambimento dovuto<br />

all'avvicinarsi dell'andropausa fa questi effetti. Sorry for that... Claudio<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi<br />

Ciao Teresa, io purtroppo sono sempre operativo, nel senso che le mie vacanze saranno in ottobre. Mi sembra<br />

interessante un confronto del genere, anche perchè lo scopo fondamentale della grafologia consiste proprio nel<br />

valorizzare ed individuare le potenzialità specificihe di ciascuno, in base al principio che non esistono due grafie<br />

uguali al mondo. Da ciò derivava la mia domanda: "ma esistono specifici talenti per ciascun enneatipo".<br />

Maurizio mi sembra parlasse di "clusters" di talenti, ma sarebbe comunque interessante definirli. Mi rendo conto<br />

che il forum è uno spazio limitato, ma perchè non scrivete qualcosa lì a Riza? Buone vacanze allora. Attendo un<br />

tuo cenno. Claudio<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite del 17/07/<strong>2005</strong> 11.00.40


Caro Claudio. Credo che il tuo consiglio sia molto interessante e utile ma qui deve entrare Maurizio che è il<br />

"proprietario" dell'enneagramma a Riza. Io seguo l'enneagramma che mi ha coinvolto e appassionato tanto da<br />

portarlo dentro la mia tesi sul Talento. Immagino a ottobre farai un viaggio stupendo in giro per il mondo. Io<br />

sono stanchissima e ho da recuperare molte energie spese in questo anno di grandi stravolgimenti un pò a tutti<br />

i livelli. Se al mare potrò collegarmi terrò i contatti altrimenti ci sentiamo dopo il 7/8. Un abbraccio e grazie.<br />

Melinda 17/7 ore 10,59<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi del 17/07/<strong>2005</strong> 11.31.08<br />

Ciao Melinda, Sì, dicevo in generale, di scrivere. Poi non saprei per le questioni di "proprietà"... E comunque<br />

immagino vi sia sempre la possibilità di pubblicare una tesi. Ad ottobre terrò un seminario a New York su<br />

"Handwriting and Enneatype" per la "American Society of Professional Graphologists". Uno dei tanti doni ricevuti<br />

dall'<strong>Enneagramma</strong>. Allora riposati, stacca da internet e da tutto, ci si sentirà. Un caro saluto. Claudio 17/7<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 21.51.19<br />

Ehi! Io non sono proprietario di niente! Solo insegno enneagramma a Riza! Che figura mi fai fare, Melinda? Però<br />

è vero che fa differenza aver imparato l'ennea da un insegnante che appartiene a una tipologia rispetto a un<br />

altro insegnante che appartiene a un'altra tipologia o addirittura a un'altra triade (istinto- cuore- pensiero) In<br />

teoria sarebbe ideale aver seguito almeno tre corsi di ennea con 3 insegnanti appartenenti alle tre diverse<br />

triadi. Credo che oggi sia ancora prematuro, però. maurizio 17.7<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi del 18/07/<strong>2005</strong> 16.54.12<br />

Maurizio, in estrema sintesi, per quanto sia possibile ed abbia senso, quali sarebbero i talenti di un Quattro, al<br />

di là di essere definito genericamente un "artista"? O di qualsiasi altro tipo? Te lo chiedo perchè da te e da<br />

Marina/Melinda non sono riuscito a capire se in qualche modo sostentete che vi siano talenti specifici e definiti<br />

per ogni enneatipo. Un saluto, Claudio 18/7<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.50.27<br />

Caro Claudio. Posso risponderti per me. Io sostengo che l'enneagramma, così per come l'ho appreso e mi sia<br />

stato insegnato, ma soprattutto per come lo credo aderente al mio sentire esprime alcuni innati di una persona<br />

che sono i suoi fondamentali, pertanto anche il/i talenti che, in quanto innati/immeritati, vivono alla luce o<br />

all'ombra di te secondo le possibilità/fortune/condizioni che la vita ti pone. Mi azzarderei, con una ala 4 forte<br />

che ho e secondo i miei approfondimenti di tesi a dirti qualcosa sui talenti del 4 ma non me la sento per motivi<br />

di estrema onestà. Non vorrei mai dirti qualcosa che sia pura mia fantasia e non abbastanza vero...Cioè ti direi<br />

più quello che sento che , magari quello che è. Maurizio è più obiettivo certamente e più preparato di me. Posso<br />

solo dirti che come ala 4 il senso artistico pervade ogni ansa del mio vivere..............con le relative<br />

conseguenze!!! Ma dove sei in vacanza? Melinda 21/7 ore 15,48<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi del 21/07/<strong>2005</strong> 19.12.57<br />

Cara Melinda, non mi aspettavo proprio che potessi rispondere. Ti immaginavo immersa in chissà quali oasi<br />

ligure di luce e di pace (si fa per dire, date le invasioni barbariche di turisti). Io non sono in vacanza, dato che<br />

sto lavorando e sono impegnato per altre questioni. Comunque vivo a Chiavari, e un pò sembra sempre di<br />

essere in vacanza. Mi interessava un discorso più specifico sui talenti, perchè al fine di orientamento giovanile,<br />

di selezione o formazione del personale, ma anche a livello terapeutico, è importante poter cogliere le<br />

specificità. Sono consapevole che il senso artistico possa pervadere ogni ansa del vivere di un Quattro, ma è<br />

anche necessario, a mio avviso, che gli aspetti interiori del talento trovino una canalizzazione piuttosto esatta.<br />

Magari pecco di eccessivo tecnicismo, non so. O forse ho la fissa per ciò che rende unici, che distingue (sono un<br />

4/5), e quindi mi sembra assolutamente indispensabile cogliere l'originalità individuale. Comunque, anche se<br />

frutto di tua fantasia e non abbastanza vero (ma non credo), mi interesserebbe ugualmente conoscere le tue<br />

idee. Buona continuazione di vacanza, Claudio<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 23.43.51<br />

Caro Claudio. E' tardi e sono un pò annuvolata. Mi piacerebbe parlare con te più che scriverti. Per me che vivo<br />

pervasa da senso artistico poco sfociato in un reale e molto vissuto dentro (ma non conosci la mia storia e non<br />

posso chiederti di capire, se puoi, di accogliere il concetto)l'enneagramma rappresenta un punto centrale del<br />

pensiero che tanto bene mi fa per rimanere centrata in un quotidiano che possa resistere alle intemperie di una<br />

vita "dura". Ciò detto mi sono spinta a una tesi per Riza sul talento perchè ho capito che il talento come<br />

concetto "divinatorio" del mio essere è sempre rimasto li, vicino a me e dentro di me in tutti i momenti della<br />

mia vita, belli, tragici......fino a farmi riprendere la strada che inconsciamente già percorrevo ma di cui avevo<br />

perso un pò il senso.....da li ho cercato di capire come potevo sostenere questo e come potevo portarlo nel<br />

sociale, a me tanto caro. Perchè anch'io mi occupo di formazione, di marketing, di leadership e altre cose ma<br />

anche di amici, di figli, di amori (no comment!!!). La volontà è quella di lavorare per aiutare i giovani a non<br />

perdersi i propri talenti e mi serviva uno strumento, e ho riconosciuto nell'enneagramma lo strumento. Ne ho


parlato con Maurizio che si è detto subito entusiasta di questa visione laterale e mi sono "buttata". Da qui è<br />

nato l'interesse più specifico all'ennneagramma. Ma pensaci bene. Se quanto assunto può essere vero, tramite<br />

l'enneagramma si possono fare moltissime cose e io come naturopata sento un sacco di porte che si<br />

spalancano. QUIndi assolutamente si, canalizzare. Lo condivido in pieno. I talenti del 4? La fantasia innata, la<br />

creatività innata, la ricerca interiore come senso instancabile della vita.Il senso artistico ampio. Il sentire quello<br />

che gli altri non vedranno mai. Il sapere accogliere tutti i propri personaggi interiori: quella terza vena della<br />

fronte che crea quella devianza che nessuno può capire. La capacità di piangere, di godere, di soffrire fino in<br />

fondo. Il senso psicologico, l'intelligenza emotiva................vuoi che continui? Ti ci ritrovi?Cosa ne pensi? Una<br />

provocazione: dimmi, secondo te, cos'è l'enneagramma??? Melinda 21/7 ore 23,41<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite del 22/07/<strong>2005</strong> 11.41.39<br />

Melinda, l'<strong>Enneagramma</strong> per me sono "io"... Claudio<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Claudio Garibaldi del 22/07/<strong>2005</strong> 18.57.38<br />

Tutto il giorno mi è risuonata dentro la tua frase che il Quattro sa accogliere tutti i propri personaggi interiori. E'<br />

proprio così, almeno credo, ed è proprio difficile rapportarsi con le persone che non hanno questo tipo di<br />

dinamica interna. Bella la tua definizione... Claudio<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite del 23/07/<strong>2005</strong> 23.08.23<br />

Caro Claudio/<strong>Enneagramma</strong>..............ti credo. Se l'enneagramma sei tu, e non so come la prenderanno gli altri,<br />

possiamo desumere che in te vivano almeno 27 personaggi (tutti in cerca di autore???). ANche di questo mi<br />

piacerebbe parlare. Personalmente infatti trovo faticoso stare dentro la mia tipologia di base, che altrettanto<br />

faticosamente ho trovato più per deduzione che per scelta. Inoltre ho questa strana sensazione che chi vive<br />

l'enneagramma, spesso, ci si agganci in maniera aderente trovando in esso il proprio giustificare tante cose. Ma<br />

l'enneagramma non dovrebbe servire come base di riconoscimento pe rpoi, appunto, andare in esplorazione in<br />

tutti i propri personaggi? E se così fosse, e io lo credo, non è più corretto affermare che l'ennea tipo è solo la<br />

base/radice di partenza e poi, nel corso del tempo, ci si "trasferisce" altrove?........Lasciami scherzare,<br />

potremmo dire che si è nel proprio ennea tipo da giovani e poi da vecchi e pe ril resto del tempo si "gira" qua e<br />

la? La butto sul ridere ma per me è cosa molto seria. Melinda 23/7 ore 23.06...ci sei?<br />

R: Tesi sul talento per Claudio Garibaldi di Utente Ospite Teresa del 25/07/<strong>2005</strong> 13.33.01<br />

Bè Melinda, la tua definizione del quattro mi calza perfettamente. La trovo bella, forse troppo, ma io mi sento<br />

proprio così. E' vero anche che qualche volta mi aggrappo alla tipologia del mio carattere per giustificarmi, ma è<br />

altrettanto vero che la sua conoscenza mi è necessaria, indispensabile per conoscere aspetti di me che ignoravo<br />

e che una volta emersi e compresi mi aiutano a vivere il mio tempo in maniera degna. A me l'enneagramma ha<br />

cambiato la vita, lo posso affermare con molta tranquillità, e ti capisco Melinda quando dici che per te è cosa<br />

seria. Teresa<br />

Per Melinda sul talento<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

Cara Melinda, E' probabile che mi sia perso qualche passaggio del forum. Come Antonio sa (e spesso mi<br />

rimprovera), non amo molto le conversazioni via internet, ed infatti sto spingendo affinchè avvenga un incontro<br />

tra i soci dell'Assise, o comunque tra persone che studiano l'<strong>Enneagramma</strong> e discipline affini. L'argomento del<br />

tuo studio mi sembra estremamente interessante, e mi piacerebbe comprendere meglio la "tesi" che stati<br />

sostenendo. Cioè, ritieni che vi siano talenti specifici per ogni enneatipo? In grafologia ci riferiamo alla<br />

"tendenza" ed all' "abilità", e solo quando i due elementi coincidono possiamo parlare di "talento". In pratica si<br />

tratta di verificare quanto l'ambiente abbia favorito od ostacolato le proprie tendenze innate. In ogni caso<br />

l'argomento mi sembra ampio, perchè si riferisce al tipo di intelligenza in relazione all'influenza del processo<br />

emotivo. Quindi mi sembrerebbe utile se tu potessi fornire maggiori informazioni. Per ora un saluto dalla<br />

Liguria. Claudio 14.07.05<br />

R: R: R: R: R: Per Melinda sul talento di Utente Ospite<br />

Claudio. Per me è esattamente come tu scrivi. La cosa che mi interessa, nell'appoggio che trovo<br />

nell'enneagramma è trovare, appunto, un percorso di aiuto, soprattutto verso i giovani ma verso poi chiunque,<br />

per evitare che tali talenti non trovino il loro traguardo espressivo....ma stiamo andando tutti in vacanza e<br />

capisco che è meglio fermarsi. Peccato, però! Buone vacanze anche a te. Melinda 16/7 ore 11.25<br />

R: R: Per Melinda sul talento di Utente Ospite<br />

Buongiorno maestro, ben arrivato! Si, questo è quanto ci siamo detti nel confronto sulla mia tesi. Poi tu lo<br />

racconti tramite il pensiero io lo racconto tramite il sentire....siamo diversi. E vedo che è molto tardi per te....fai


persino errori!!! Che succede? Tastiera nuova? Melinda 16/07 ore 11.15<br />

R: R: R: R: Per Melinda sul talento di Claudio Garibaldi<br />

Ok... è difficile dare una definizione precisa di talento, mi sembra. Possiamo allora ritenere, in maniera, che<br />

tutti abbiano dei talenti, è che forse l'essere umano potrebbe sentirsi realizzato se esprimesse i propri talenti (vi<br />

è nache una parabola a proposito, se non sbaglio). Allora la questione è qual è il percorso per scoprire i propri<br />

talenti. E' importante che poi ciascuno scopra il proprio specifico talento a cui potersi dedicare. Diciamo, per<br />

rispondere a Melinda, che per me "talento", è quell'aspetto di me che esplicitandosi nel mondo mi fa sentire che<br />

la vita, per me, ha un senso vero, profondo. Ti auguro buone vacanze. Io sono a levante .Claudio<br />

R: Per Melinda sul talento di Maurizio Cusani<br />

Il talento è un seme. Ognuno ha il suo e ogni enneatipo ha il suo "cluster" di talenti, probabilmente originati dai<br />

suoi meccanismi di difesa preedipici o intrauterini o karmici, chissà. Questo semi potranno germogliare, mettere<br />

radici, diventare alberi o diventare sterili. Questo dipende dalla vita cioè le circostanze e la libertà individuale<br />

che ci è concessa. Ti avevo già detto così, Melinda?<br />

R: R: R: Per Melinda sul talento di Utente Ospite<br />

Claudio. Io credo che il talento comunque si esprimerà nella vita ma le condizioni, nel senso più ampio<br />

possibile, ne determineranno il livello di soddisfazione. Tante persone sono frustrate perchè rimangono dentro<br />

le proprie prigionie culturali e non riescono a uscirne. Entrano in un gorgo.....e si ammalano. Durante la vita<br />

molti perdono questo filo di arianna che in parte ha a che fare con i propri riconoscimenti. L'educazione<br />

genitoriale e scolastica, quindi la repressione ha anche molto a che fare con i talenti negati. A me piacerebbe<br />

molto occuparmi di questo e credo che l'enneagramma sia davvero ok e, in maniera oggettiva, possa<br />

supportare questa analisi. Si capisce? Certo che in dieci righe sono proprio in difficoltà. Che ne pensi? Cos'è il<br />

talento? Bella domanda. Posta a 15 persone si ottengono 15 risposte diverse. Secondo te cos'è? Prometto che<br />

poi ti racconto la mia versione. Sarò nella riviera di ponente fino al 7 agosto compreso. Melinda 15/07 ore<br />

16,00<br />

R: R: Per Melinda sul talento di Claudio Garibaldi<br />

Melinda, quindi, se non capisco male, stai dicendo che il talento si esprimerà comunque nella vita, qualunque<br />

siano le condizioni? Certo, a quello che dice Hilmann nel suo "Codice dell'anima" sembrerebbe di sì. Ma come<br />

mai in giro vi sono tante persone frustrate? (che come dici tu, si ammalano...). Non hanno talenti, non li hanno<br />

scoperti in sè, o non sanno esprimerli? E comunque, cosa intendi esattemente per "talento"?. Difficile che io mi<br />

annoi.... In Liguria, c'è sole, dopo 15 giorni di nuvolaglia, fa caldo-umido, ma insomma, non è Milano. E poi<br />

dipende in che riviera vai. Claudio 15/07 - h. 13.20<br />

R: Per Melinda sul talento di Utente Ospite<br />

Claudio, penso sia così. Qui non c'è ricerca di coincidenza. Qui il talento c'è dall'origine. E' un dono. L'ambiente<br />

esterno ti condiziona divenendo poi ambiente interno. Lui, il talento, rimane li, è il tuo filo di arianna. Lo<br />

incontri, lo accresci, lo perdi, lo ritrovi. Dipende da te e da quello che ti succede. Diventi famoso e ricco o<br />

semplicemente sei felice perchè lo hai dentro e ti fa stare in armonia col mondo. Vuoi ballare ma non riesci?<br />

Allora ballerai nella vita, volando tra una situazione e l'altra....L'educazione è fondamentale nel liberare o<br />

castrare queste potenzialità nei giovani. Stai bene, ti senti vivo o ti ammali se non riesci a esprimerti.E questo è<br />

solo l'inizio.Si capisce? Ti annoio? Come ti suona? Che tempo fa in Liguria? Arrivo anch'io domenica. Melinda<br />

15/07 ore 11.45<br />

R: Per Melinda sul talento di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 21.41.10<br />

Tastiera nuova e a mezzanotte divento una zucca vuota. Eh, l'età! Ma sul talento avete perfettamente ragione<br />

Claudio e tu, ed è proprio vero che il lavoro più importante sarebbe sui giovani. Ma secondo voi a che età è<br />

possibile determinare con test di autoriconoscimento e con buona sicurezza l'enneatipo? Maurizio 17.7<br />

R: Per Melinda sul talento di Utente Ospite del 23/07/<strong>2005</strong> 23.32.29<br />

Secondo me a 15 anni. Melinda 23/7 ore 23.30 Perchè non ci proviamo?????<br />

alle "Marine"<br />

Inviato da: Claudio Garibaldi<br />

Care Marine, Non vorrei fare cattiva pubblicità alla mia regione. La Liguria è bella... proporrò ad Antonio di<br />

organizzare qui un incontro.. Portofino, Lerici, le Cinque Terre.... Posti ideali per dare spazio agli struggimenti di<br />

noi Quattro... Un saluto Claudio


R: alle di Utente Ospite del 22/07/<strong>2005</strong> 17.25.35<br />

eh eh eh....va bene...ma se Antonio viene a sapere che vogliamo "struggerci" voi rimarrete al sicuro lissu' e io<br />

mi becco le sue "forconate" al seminario!! Facciamo finta di voler solo ammirare i panorami, senza<br />

struggimenti??? Vorra' dire che si organizzera' un gemellaggio col Sud...la Liguria e' splendida e lo so, ma<br />

anche Napoli e dintorni...sono mica male eh?? Marina/Sirenella. (22/07 ore 17.25)<br />

R: alle di Utente Ospite del 22/07/<strong>2005</strong> 17.41.00<br />

Bè... immaginiamo che anche Antonio sia lì in Croazia a struggersi, così ci tranquillizziamo un pò..... Non ho mai<br />

visitato Napoli, e sicuramente mi piacerebbe. Poi le due città, Genova e Napoli, sono "naturalmente" gemellate.<br />

Ciao, Claudio<br />

cartoni animati e il loro enneagramma<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

SI. Bellissimo. Anni fa ho lanciato una campagna di comunicazione e immagine con ipeanuts nel settore<br />

assicurativo. Linus e la sua coperta per la protezione alla persona è stato il più amto. Un 6? Melinda 16/7. ore<br />

11,30<br />

R: cartoni animati e il loro enneagramma di Antonio Barbato<br />

Ovviamente si. Linus è il classico Sei sempre bisognoso di una rassicurazione che, nel suo caso, è la famosa<br />

coperta senza la quale si sente perso. Antonio<br />

R: cartoni animati e il loro enneagramma di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 21.43.12<br />

Esatto! E lo dice un 6! E Lucy? Siete d'accordo per un 8? Maurizio 17.7<br />

R: cartoni animati e il loro enneagramma di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.54.21<br />

Lucy un 8? Pensavo a un 2. Fa la psicologa, li manda tutti a stendere..e infatti tornano perchè hanno bisogno di<br />

lei. E' infelice perchè il suo amato non la fa sentire indispensabile.............ma è sempre nel mucchio la dove c'è<br />

bisogno? Maurizio, aiutami. Perchè un 8? E Snoopy un 4? Melinda 21/7 ore 15,52....qncora dieci minutio e vado<br />

a ustionarmi<br />

Tesi sul talento<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Ciao a tutti. Sto scrivendo una tesi sul talento. Avete tempo e voglia di incuriosirvi e darmi dei suggerimenti?<br />

Melinda 13.7.05 ore 23.19<br />

R: R: R: Tesi sul talento di Antonio Barbato<br />

Cara Melindina, vista l'impostazione che ne dai, può esserti utile l'idea dei Domini di Ichazo. Secondo lui ognuno<br />

dei nove tipi era profondamente "fissato" in una sfera di comportamento o attività e sviluppava una particolare<br />

predisposizione" per quel settore della vita. Al ritorno, eventuamente, ti farò avere l'elenco dei nove domini.<br />

Antonio<br />

R: R: Tesi sul talento di Utente Ospite<br />

Grande Antonio. Ma qui sta il bello! Il talento è quello che ognuno sente per se come propria realtà. Per<br />

qualcuno è essere un campione di nuoto ma magari agli altri neanche interessa. Per un altro è sentire la propria<br />

arte al di la della fama raggiungibile e dal riconoscimento ottenibile. Per altri è essere perseveranti nella<br />

vita....e così via. Per qualcuno tutti lo possiedono per altri lo ha solo chi è indiscussamente diventato famoso<br />

(ho una intervista incredibile su questa affermazione di un personaggio famoso, appunto!!!) Da qui l'intuizione<br />

all'enneagramma che stabilisce alcuni ingredienti innati nelle persone. Abbiamo 9 enneatipi di partenza e 9<br />

talenti innati di partenza. Claudio parla di tendenze e abilità, ingredienti che collaborano e si integrano nel<br />

talento, insieme a volontà coraggio, fortuna, illuminazione......Si capisce? Melinda 15/07/ ore 11,30<br />

R: Tesi sul talento di Antonio Barbato<br />

Allora Melinda, in primo luogo occorre che tu chiarisca bene cosa intendi per "talento". Le abilità specifiche<br />

verso una determinata materia (ad esempio, verso l'algebra o la geometria), le predisposizioni genetiche di un<br />

individuo (ad esempio la maggiore o minore capacità di distinguere i suoni o i colori), o, più genericamente, la<br />

creatività di un individuo? Questo è indispensabile perché, altrimenti, non si riesce nemmeno a poter fare un<br />

collegamento con i tipi. Antonio


R: R: R: Tesi sul talento di Utente Ospite<br />

Niente panico Melinda, solo che, mi viene naturale pormi una domanda, a meno che fra noi non si celi un genio,<br />

in che maniera una persona che ha talenti ...come dire..."quotidiani" insomma non fuori del comune, in che<br />

maniera dicevo puo' mai sapere che non si autoboigotta, o se semplicemente quel talento non puo' superare<br />

quel determinato limite gia' raggiunto? Credo che forse solo chi ha avuto la possibilita' di esplorare a fondo se<br />

stesso possa rispondere appieno alla tua domanda...a meno che non sia io a non aver compreso esattamente<br />

cosa ti occorre sapere...scusa, volevo aiutarti ma mi sa che sto facendo un pasticcio!! Marina.<br />

R: R: Tesi sul talento di Utente Ospite<br />

Ho adottato l'enneagramma come base di riconsimento nelle diverse tipologie per i talenti innati e cosiddetti<br />

immeritati. Da qui vorrei ampliare e sviluppare fin dove ogni tipologia può "esplorarsi" sui propri talenti, come<br />

ampliarli e come renderli "attivi" mettendo in gioco le proprie forze e non autoboicottandosi. Si capisce<br />

qualcosa? Il limite delle poche righe mi crea ansia. Melinda 14/07/<strong>2005</strong>. ore 13,48 Grazie tantissimo per l'aiuto.<br />

R: Tesi sul talento di Utente Ospite<br />

ciao Melinda...puoi spiegare meglio quali sono i tuoi criteri di ricerca e le informazioni che ti occorrono? Grazie<br />

:-) Marina/Sirenella.<br />

R: Tesi sul talento di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.37.47<br />

ANtonio. Mentre corro la mattina, in cuffia con musica stupenda penso a tante cose. Circa l'enneagramma:<br />

credo potremmo metterlo al centro di alcuni argomenti di interesse collettivo e sviluppare quegli argomenti a<br />

secondo degli enneatipi e quindi sottotipi e via discorrendo. Poi quando torno provo a spiegarmi meglio. Melinda<br />

21/7 ore 15,36<br />

x Melinda<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Melinda sto seguendo il dibattito tra te e Antonio sui tipi dell'enneagramma, nello specifico le differenze tra tre,<br />

due, ecc. Mi inserisco, se vuoi puoi cacciarmi via:) Vabbè che questo è un forum quindi...entro. Mi ha colpito la<br />

tua ultima quando dici che il tre, dopo che si è preparato ben bene, tra progetti, strategie, procacciazione di<br />

viveri e medicine... fa emergere, finalmente il cuore!!! E meno male, perchè vista come le vedi tu, il cuore<br />

sembrerebbe non esistere in questo enneatipo. Invece nei tre, come in tutti gli esseri umani, esiste eccome,<br />

solo che il tre ha una paura esagerata di farlo vedere perchè convinto che la "sola" bellezza del suo cuore non<br />

basta per essere amato. Il comportamento di tutti i tipi dell'enneagramma è motivato dalla ricerca dell'amore,<br />

cambia solo la modalità per ottenerlo, per questo siamo diversi, resta inteso che nessuno è peggiore e migliore<br />

di un altro tipo. Sarebbe un assurdo che proprio noi enneagrammisti, giudicheremmo negativamente il<br />

comportamento delle persone. Lo osserviamo certo e lo utilizziamo per conoscerle meglio e nello stesso tempo<br />

per comprendere noi stessi. E resta anche inteso, che una persona può anche essere classificata (anche se non<br />

mi piace molto questo ultimo termine) in un determinato enneatipo ma resta, chiaramente unica e mai uguale<br />

al "collega" dello stesso enneatipo. Che fine farebbe l'influenza dell'ambiente familiare, sociale, culturale,<br />

geografico, ecc? Alla prossima, Melinda. Teresa<br />

R: R: R: R: R: R: R: R: x Melinda di Antonio Barbato<br />

Se non stiamo parlando di <strong>Enneagramma</strong>....e che sei, una cooperativa? Scherzi a parte, Faye Dunaway è uno<br />

splendido Tre nel film Network, ma non se il suo tipo reale. Antonio<br />

R: R: R: R: R: R: R: x Melinda di Utente Ospite<br />

Stiamo parlando di enneagramma, vero??? E Faye Dunaway che tipologia è? Melinda 16/07. ore 11,13<br />

R: R: R: R: R: R: x Melinda di Maurizio Cusani<br />

E se vi dicessi che Melinda assomiglia a metà fra Nicole Kidman e Grace Kelly? Anzi a Faye Dunaway? Maurizio<br />

(che non ha più finalmente problemi con il suo PC)<br />

R: R: R: R: x Melinda di Antonio Barbato<br />

Beh, la splendida Nicole Kidman non è gelida; è solo un Tre identificatasi in un ruolo come l'altrettanto<br />

splendida e Tre Grace Kelly. Anna Magnani è, invece, un misto fra Due e Quattro (oscillava perché era spesso in<br />

crisi sentimentale) e credo sia molto più simile a te. Si sente il tuo cuore? Ammazza e se si sente, ma su questo<br />

punto si dovrebbe esprimere anche qualcuno di un altro Centro, visto che io e Terry siamo ambedue del centro<br />

del Cuore. Antonio


R: R: R: x Melinda di Utente Ospite<br />

Antonio, il paragone non mi piace, mi esalta. Anna Magnani è stata un attrice così profndamente dentro l'anima<br />

e il cuore della gente che neppure posso pensare di assomigliarle ma grazie perchè non posso sentirmi vicina<br />

alla fredezza che a me trasmette la gelida Nicole Kidman. E sono felice di capire che si senta il battito del mio<br />

cuore nelle parole che uso....Mi piace molto parlare con te e Teresa.......... Teresa, lo sai che ti ho scritto<br />

almeno 7 mail che non sono mai partite???C'è un aparte dle forum ancora bloccata. Vado in vacanza venerdì.<br />

Un abbraccio a tutti. Soprattutto a quelli che non conosco, cioè la maggior parte! Melinda<br />

R: R: x Melinda di Antonio Barbato<br />

Secondo me, ed è una mia personale opinione, c'è ne è fin troppo in te! Non ti conosco personalmente (ed io le<br />

persone ormai più che altro...le fiuto), ma sento in te più Anna Magnani che Nicole Kidman. (Se il paragone non<br />

ti piace posso cambiare le attrici) Antonio<br />

R: x Melinda di Utente Ospite<br />

Cacciarti via? Non se ne parla neanche. Il cuore? Non si sente in quello che dico? Nella tensione che c'è? Mi<br />

verrebbe da dire: bene! Finalmente ho imparato a stare un pò riparata. E' proprio perchè il cuore è già oltre<br />

all'ostacolo che ci si deve preparare. La responsabilità di altri impone l'uso della testa e la preparazione ad una<br />

strada che verrà, forse, se ci sarà fiducia, percorsa con e grazie ad altri......Melinda<br />

R: x Melinda di Utente Ospite del 17/07/<strong>2005</strong> 10.45.08<br />

ANtonio. Non ho capito la tua risposta. Forse perchè sto facendo la valigia e sono già in vacanza. Un abbraccio!<br />

Melinda 17/7 ore 10,43<br />

R: x Melinda di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 22.04.34<br />

Uffa! Faye Dunaway interpreta i 3. E fisicamente assomiglia ai 3. E probabilmente lo è proprio. Comunque sia,<br />

da quando Melinda è entrata nel forum, il forum è esploso! Se non è da tre! Brava Melinda!!<br />

R: x Melinda di Utente Ospite del 21/07/<strong>2005</strong> 15.26.38<br />

Lo so Maurizio. E' la mia anima di sinistra, ribelle, controcorrente, rompe gli schemi,......tutte quelle cose che ti<br />

stanno sulle "palle" ......e se il forum è esploso perchè arrivano i 3 evviva i 3......ce ne sono altri??? Ma prima<br />

cosa facevate? Monologhi?Avete visto che luna piena ieri sera? Le mie amiche, qui al mare, mi hanno preso in<br />

giro ........io invece sono tornata in camera e mi sono messa a scrivere.....Melinda 21/7 ore 15,25<br />

I Cinque possono manifestare rabbia?<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Oggi mi e' capitato di chiacchierare con un amico circa alcune delle caratteristiche dei Cinque, che a quanto<br />

pare in questi giorni destano una certa curiosita'...si parlava di un'amico comune, che io ho una certa difficolta'<br />

ad identificare con un enneatipo perche' mi sembra abbastanza in linea con le caratteristiche del Cinque, solo<br />

che, in casi di grande stress questa persona ha chiaramente dimostrato di poter avere notevoli crisi di<br />

rabbia....e' possibile che accada ad un Cinque? O e' piu' probabile che si tratti di un Quattro con un'ala molto<br />

forte Cinque? Qualcuno mi aiuta? Grazie :-) Marina/Sirenella (16/07/05 ore 20.13)<br />

R: I Cinque possono manifestare rabbia? di Antonio Barbato del 17/07/<strong>2005</strong> 19.58.49<br />

La Rabbia è una delle tre più potenti emozioni umane ed è, quindi, una delle emozioni più facili a provarsi. Nel<br />

caso del Cinque è la reazione che più facilmente attivano, anche se, normalmente, le loro esplosioni sono di<br />

brevissima durata (costerebbe troppo sforzo sostenere nel tempo un dispendio così inutile di energie). Antonio<br />

R: I Cinque possono manifestare rabbia? di Utente Ospite del 20/07/<strong>2005</strong> 19.47.00<br />

Caro Antonio, in un precedente post hai parlato della mia, di rabbia. Non posso negare di essere puntigliosa,<br />

pedante, pungente e alquanto rompiballe...ma lo sono sempre e solo se mi sento "attaccata". E' possibile che il<br />

mio dovermi sempre difendere dalle accuse e dalle proiezioni di un genitore Sei, mi abbia, come<br />

dire...deformata mentalmente, ma io preferisco il sorridere al digrignare i denti... Dover sempre giustificare<br />

ogni cosa detta, precisando che non c'e' alcun "retropensiero" e' stressante e alienante, devo riconoscere che in<br />

alcuni momenti sono io a proiettare sugli altri codesto scopo, quando mi si risponde, ma siamo sempre sicuri<br />

che non ci sia di tanto in tanto ironica intenzione da parte degli altri? Come sempre, puntigliosa e aggressiva<br />

(ma sorridente alquanto) Marina.<br />

X teresa<br />

Inviato da: Utente Ospite


Ciao Teresa, mi chiamo Marina, rinominata da Antonio Sirenella, non so se ho capito male, ma mi sembra di<br />

intuire che sei una delle persone che si occupa della gestione di questo forum? Se e' cosi', o se la cosa dovesse<br />

interessare chiunque di voi, vi comunico che e' possibile creare un sito, il nome e' scelto da chi lo gestisce, ci<br />

sono bacheche, elenco iscritti, eventuali book, se si vuole consentirne l'uso e in cui gli iscritti possono inserire<br />

documenti foto e quant'altro...tutto questo attraverso un semplice click su msn...si puo' anche criptare il sito in<br />

maniera tale da consentire l'ingresso solo a chi ne fa richiesta, attraverso una presentazione che viene inviata<br />

tramite mail ai gestori, per cui c'e' la possibilita' di conoscere prima chi vuole partecipare e poi decidere se<br />

lasciarlo entrare oppure no. Qualora doveste avere problemi qui, se la cosa vi interessa...mi sono permessa di<br />

farvelo sapere, in ogni caso se vi occorrono altre informazioni Antonio sa come rintracciarmi. Buone vacanze :-)<br />

(Marina)<br />

R: R: R: X teresa di Antonio Barbato<br />

E poi dici che quel povero Sei non ha ragione a stare sempre in allarme con te (prima che mi arrivino dei morsi<br />

da squaletta via etere, preciso che sto scherzando e so che tu lo capirai). 16/07 ore 18'52<br />

R: R: R: X teresa di Utente Ospite<br />

ah ah ah...per fortuna imparo in fretta! Marina (19.06 - 15/07/05)<br />

R: R: X teresa di Utente Ospite<br />

Ok allora, aspetteremo al sole e al mare le modifiche. Sai, Ulisse s'e' dovuto far legare all'albero maestro per<br />

sopravvivere ai richiami del mare...ma non tutti hanno corde cosi' robuste alle quali affidarsi, senno' noi povere<br />

sirene che vita grama faremmo! eh eh....comunque, io la brava la faccio sempre...e mi godo come tutti vacanze<br />

e meritato riposo. Un saluto a tutti. Sirenella (19.05 - 15/07/05)<br />

R: R: X teresa di Antonio Barbato<br />

Cioè non fare come ho fatto io, un attimo fa, quando non ho indicato data e ora. Ore 19'03 15 Luglio Antonio<br />

R: X teresa di Antonio Barbato<br />

No Marina Sirenella, Teresa non si occupa della gestione del forum, che è più seguito dalla ns.Giovannina.<br />

Abbiamo già fatto richiesta al web designer di intervenire sulle vs. segnalazioni e speriamo che entro breve<br />

tutto si risolva. Una buona cosa è, comunque, quella di indicare sempre data e ora come fa l'altra Marina<br />

denominata Melindina. Comunque al mio rientro nella prima decade d'Agosto cercherò di rimodificare la<br />

struttura del forum con altre variazioni. Fai la brava e non agitarti troppo sugli scogli quando arriva Ulisse<br />

(sicuramente hai letto l'Odissea e sai come finisce). Antonio<br />

R: X teresa di Utente Ospite<br />

Ciao Marina Sirenella, no io non mi occupo della gestione del forum, mi diverto solo a gironzolarci dentro. Mi<br />

piace farne parte e trovo interessante e stimolante il confronto tra noi. Mi lamentavo un pò (...parecchio a dire<br />

il vero...) della difficoltà ad individuare i messaggi di cui mi capita di leggere ...le risposte. Ogni tanto scopro<br />

che c'è un messaggio per me, mandato giorni prima, che magari sta in cima alla lista...insomma lo trovo<br />

incasinatello in verità. Qualsiasi proposta va bene ma non posso occuparmene io perchè non capisco nulla di<br />

queste cose. Grazie del messaggio, mi pare, comunque, che non sono l'unica ad avere delle difficoltà che tra<br />

l'altro mi sembrano abbastanza evidenti. Vedremo cosa si potrà fare. Buone vacanze anche a te :) Teresa<br />

R: X teresa di Utente Ospite del 16/07/<strong>2005</strong> 20.08.22<br />

Anche se sono a volte piu' sarcastica che ironica...o meglio...anche se spesso lo sembro, sono un bau bau che<br />

non morde Antonio...lo so che scherzi e lo stesso vale per me... P.S. il "povero" Sei...e' sempre perennemente<br />

in allarme!! anche senza di me! eh eh eh ...<br />

R: X teresa di Utente Ospite del 16/07/<strong>2005</strong> 20.09.37<br />

OPS...il messaggio precedente e' della sottoscritta squaletta/sirena Marina. (16/07/05 ore 20.05)<br />

R: X teresa di Antonio Barbato del 20/07/<strong>2005</strong> 14.04.07<br />

Cara Squaletta/Sirenetta come potrei non sapere che un Sei è sempre in allarme? Tu ho risposto anche a<br />

proposito della rabbia dei Cinque anche se, conoscendoti, dovrebbe preoccuparsi più un Cinque della tua che<br />

viceversa. Salutoni affettuosi ci risentiamo fra un paio di settimane. Antonio<br />

I Cinque condividono la loro conoscenza??


Inviato da: Antonio Barbato<br />

Sono stato coinvolto in un interessante discussione sul tipo Cinque. La domanda è quella in oggetto e le<br />

opinioni, spesso degli stessi Cinque, divergono largamente! Visto che almeno sul nostro forum se ne stanno ben<br />

coperti.....sembrerebbe di no, eppure..... Antonio<br />

R: R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Utente Ospite<br />

Cosa si rischia in un contradditorio con un tipo 5? Lo chiedo non per provocare ma per un consiglio a una<br />

possibile sopravvivenza emotiva! Melinda 16/7. ore 11,35<br />

R: R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Utente Ospite<br />

Cioè, Maurizio, devono meritare la loro approvazione? E se la cosa avviene in maniera altalenante che succede?<br />

Un push and pull snob e intellettuale??? Vioè per capire, scelgono la persona o gli argomenti di volta in volta?<br />

Melinda 16/7 ore 11.31<br />

R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Paolo Romano<br />

Se per conoscenza si intende quella in campo enneagrammatico,rispondo che divulgo volentieri quello che ho<br />

imparato,ma solo a persone che ritengo siano in grado di poterle comprendere fino in fondo!!Per quello che<br />

concerne le conoscenze generali,io personalmente non le divulgo con molto piacere soprattutto per pigrizia e<br />

forse anche per evitare il contradittorio!!!Ciao,Paolo<br />

R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Maurizio Cusani<br />

I cinque condividono volentieri la loro conoscenza ma solo alle persone che decidono loro che devono essere 1)<br />

competenti 2) fidate 3) attente altrimenti cippirimerlo!!!! Maurizio 16.7 0.46<br />

R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Maurizio Cusani del 17/07/<strong>2005</strong> 21.31.52<br />

credo che sia più semplice. i 5 parlano solo alle persone per cui vale la pena parlare. Non gettano mai le perle ai<br />

porci. Bisogna saperli prendere. Se sei troppo invasivo si chiudono, o ti respingono. O no? Maurizio 17.7<br />

R: I Cinque condividono la loro conoscenza?? di Antonio Barbato del 18/07/<strong>2005</strong> 21.01.16<br />

Beh, dipende. La verità è che loro amano la conoscenza e amano anche condividerla con chi sa apprezzarla,<br />

anche se per loro è più importante "conservare" in vista di non si sa bene che cosa. Fernando Uribe di cui<br />

abbiamo tradotto alcuni articoli è un po' l'anima del gruppo Eneagrama2001, ed è anche quello che più si<br />

spende sul loro sito quando si tratta di chiarire qualche aspetto teorico o dare un'imdicazione teorica. Lo stesso<br />

si può dire per una persona dell'Enneagram Institute, il cui nome in codice è Mairie, che non esita a divulgare<br />

quello che sa. Antonio.<br />

a proposito della memoria dei Quattro<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Ho scoperto questo forum solo oggi, per cui ho fatto incetta di post da voi lasciati. leggendo qui e la' pero' ho<br />

avuto la sensazione che si parli tendenzialmente della memoria emozionale dei quattro, legata piu' che altro ad<br />

esperienze dolorose. Io non mi trovo d'accordo con questa tendenza. Non capisco pero' se si tratta di una mia<br />

errata interpretazione circa quanto da voi scritto. Posso dire pero', che pur ritrovandomi pienamente d'accordo<br />

con la consapevolezza di una memoria a volte chirurgica circa le mie esperienze "emozionali o emozionanti" io<br />

ricordo perfettamente sia eventi spiacevoli e dolorosi, sia quelli piacevoli e appaganti. Accade solo a me?<br />

(Marina/Sirenella)<br />

R: a proposito della memoria dei Quattro di Maurizio Cusani<br />

Ehi! Ma questi ricordi struggenti dell'infanzia non sono mica esclusivi solo dei 4!!! Io ricordo il profumo sublime<br />

della cioccolata calda e densa delle signorine che avevano fatto voto di castità. Loro, alla scuola francese, ci<br />

preparavano la colazione dopo la messa mattutina delle 7 dei primi venerdì del mese. Un sapore che mi scuote<br />

le viscere anche ora che sto scrivendo!!!! E sono un 6! Il tutto serviva per sgamare il purgatorio e accedere<br />

direttamente in paradiso, salvo peccati mortali, naturalmente. maurizio 15.7 mezzanotte<br />

R: R: a proposito della memoria dei Quattro di Utente Ospite del 16/07/<strong>2005</strong> 19.57.55<br />

Caro Maurizio! Sarebbe veramente il massimo poter accedere al paradiso attraverso il sapore inimitabile della<br />

cioccolata!! Hai fatto venir voglia anche a me....sob... Marina, Napoli (16/07/05 ore 20.00)


R: R: a proposito della memoria dei Quattro di Antonio Barbato<br />

Se qualcuno ha dubbi sull'argomento, si legga l'incipit della "Ricerca del Tempo Perduto", del Quattro/Cinque<br />

Marcel Proust ed il suo ricordo del profuno della madeleine. Io, molto più italico, ricordo perfettamente il sapore<br />

delizioso del mega biscotto all'amarena che, per il mitico prezzo di 50 lire, mi feci comprare in un giorno di<br />

Luglio rovente del 1964. Come avrebbe detto il nostro compagno Garcia Lorca................... ahì che profumo<br />

quell'ombra, che sapore di uno sperato futuro nella bocca..... Antonio<br />

R: a proposito della memoria dei Quattro di Antonio Barbato<br />

La tua precisazione è corretta! E' tutta la memoria emozionale che in un Quattro è molto elevata. Il fatto è che<br />

le esperienze piacevole o appaganti di solito sembrano così lontane nel tempo..... Antonio<br />

meglio-peggio<br />

Inviato da: Maurizio Cusani<br />

concordo pienamente con Antonio. Non c'è una tipologia migliore o peggiore nell'enneagramma. Ma solo nelle<br />

persone secondo il nostro giudizio e il loro operato (livello). Ciò non toglie che a noi, in quanto tipi, si possa<br />

avere particolare antipatia o simpatia, in media, verso certe basi piuttosto che altre. Ciò si evidenzia, in<br />

particolare, più che nelle amicizie, nelle dinamiche di coppia. Sarebbe interessante sapere il giudizio di ognuno<br />

sulle dinamiche di coppia, peraltro. Saluti a tutti. maurizio<br />

R: R: meglio-peggio di Alberto Tonon<br />

Cara Alessia, ho letto bene? Scrivi testualmente "per essere giusta fino in fondo". Immagino che una serie di<br />

situazioni personali possono averti portato in enneafase 1, tieni sempre comunque presente della tua grande<br />

possibilità di scelta e di andare oltre. Se hai vissuto certe esperienze allora è fantastico, sai quello che non vuoi<br />

ripetere! Da un altro punto di vista, il mondo del possibile implica che, comunque, tutti i tipi, inaspettatamente,<br />

ti riservino delle piacevoli sorprese. Con affetto. Alberto<br />

R: meglio-peggio di Utente Ospite<br />

Teoricamente è molto giusto....siamo tutti ugualmente inguaiati!!! Emotivamente e personalmente però, sento<br />

una grande distanza (leggi anche antipatia se non, talvolta, repulsione) verso tipi quali i due ed i cinque.<br />

Naturalmente il discorso è diverso quando si parla di amicizia e relazioni sentimentali o ancora quando si tratta<br />

di ex ragazze del proprio compagno!!! Analizzandomi, da sette, sento di avere molta difficoltà a comunicare<br />

(cosa fru strantissima per un sette) con i cinque, nonostante il loro mondo interiore mi affascini molto, ma solo<br />

per un pò....poi li trovo troppo pessimisti, cinici e negativi. Con i due mi sento una vipera! Uno perchè<br />

Berlusconi è un due, 2 perchè l'ex ragazza del mio compagno è un due e mi ha abbondantemente rotto le<br />

scatole per circa due anni, perchè l'uomo in questione aveva osato progettare e fare cose che con lei si era<br />

rifiutato di mettere in atto... In effetti mi rendo conto di essere un tantino influenzata da eventi personali...Per<br />

concludere e per essere giusta fino in fondo anche noi sette non siamo certo dei santi!!! un saluto a tutti.<br />

Alessia (gruppo di Napoli)<br />

R: meglio-peggio di Utente Ospite<br />

Certamente la simpatia o l'antipatia personale verso alcuni tipi piuttosto che altri, almeno a livello epidermico,<br />

nasce dal fatto che vediamo nell'altro alcune carettistiche che in qualche modo rispecchiano il nostro modo di<br />

essere. Quando incominciamo progressivamente a conoscere l'interlocutore, o magari a sviluppare una<br />

situazione di coppia, allora la materia diventa ampia. Sulla carta ad esempio, un tipo 7 può legare con un tipo<br />

5, dal momento che quest'ultimo rispetta la libertà del 7 e lo stimola mentalmente, pena la mancanza della<br />

sfera emozionale che potrebbe vivere ipoteticamente con un tipo 2, ma a scapito questa volta della libertà.<br />

Questo per dire che, a mio avviso, è pericoloso utilizzare l'enneagramma come strumento di predizione<br />

dell'affinità, mentre si rivela estremamente utile, in senso ampio, nella consapevolezza dei processi reciproci,<br />

sia nei momenti di maggiore intesa, per viverli ancora più intensamente, sia nei momenti di "incomprensione",<br />

nei quali un orientamento alla soluzione risulta favorito anche dalla consapevolezza di come due modelli del<br />

mondo diversi si possono incontrare e reciprocamente rispettare. Un caloroso saluto. Alberto da Udine.<br />

Varie<br />

Inviato da: Francesca Pietrasanta<br />

Buongiorno, desidero prima di tutto ringraziare per l'articolo sui meccanismi di guarigione, che ho molto<br />

apprezzato. Quanto alla memoria emozionale dei Quattro, a me pare solo superiore alla media<br />

(formidabile,via..),ma è certo che noi non ci lasciamo scappare i ricordi intensi delle nostre "ferite", anzi credo<br />

che li selezioniamo con una certa cura. Se può interessare un esempio, per molto tempo, da adulta, ho cercato<br />

di analizzare la mia istintiva ripugnanza per donne, sconosciute e innocenti,al nostro primo incontro. Non c'era,<br />

apparentemente, motivo di difendersi, ma a me scattava una reazione del genere, e continuava. Quasi per caso


- chissà - ho scoperto alla fine il loro comune denominatore: un profumo francese che mia madre ha usato in<br />

un periodo difficile della sua vita, durante il quale mi..suonava come un tamburo (è un Otto). Potenza della<br />

memoria... Un'ultima cosa. Sono d'accordo con Antonio nel non drammatizzare sulla banalizzazione e<br />

commercializzazione dell'ennegramma. E' normale,ognuno sceglie le strade che preferisce e le percorre come e<br />

quanto può, e non sta a noi giudicare. Il "peggio", a mio parere, che può venire, è proprio una posizione di<br />

giudizio lapidario nei confronti di iniziative che lasciano il tempo che trovano, credo, come le chiacchiere da<br />

ombrellone. Esistono dei rischi, certo, ma temo proprio che i rischi peggiori siano dentro di noi e non fuori. (Ho<br />

comprato tanto Cosmoplitan che Riza, prima di scrivere, l'unica rezione di sdegno è del mio sangue ligure per<br />

avere buttato in tutto 9 euro) Cordiali saluti a tutti Francesca<br />

R: R: Varie di Utente Ospite<br />

La memoria, la memoria...certe volte vorrei che questa area del mio cervello si spegnesse per non rivivere<br />

certe emozioni prodotte da episodi della mia infanzia che mi hanno, purtroppo condizionato la vita. Ma, dato<br />

che quello che sono oggi è il frutto di TUTTE le mie esperienze, va bene così. E quando mi ricordo e subito<br />

"sento", è proprio l'emozione rivissuta che mi dice quale strada abbandonare e quale invece battere. Si è capito<br />

che sono un quattro della peggior specie si?!!!!! Ciao a tutti, ciao Antonioooo!!!!!!! Teresa<br />

R: Varie di Antonio Barbato<br />

Cara Franci, alla faccia del bicarbonato di sodio!!! Se non ti pare eccezionale una memoria emozionale così<br />

intensa, "di che pianger suoli?", come chiedeva Ugolino a Dante. Giusto per riferire anche una mia personale<br />

vicenda ti posso raccontare che una mia zietta novantenne, Quattro del tipo di Conservazione, ricorda con<br />

grande dovizia di particolari il giorno in cui sua madre ebbe l'ictus, che, nel non proprio vicino 1921, la<br />

condusse alla morte. In quanto a me ricordo perfettamente le espressioni dei volti, i suoni e i colori di episodi<br />

emozionalmente intensi che mi sono accaduti all'età di tre anni. Un esempio: ricordo ancora i rami di un albero<br />

di limone, purtroppo sradicato da oltre vent'anni, perché mia madre, dopo avermeli lavati, mi faceva asciugare i<br />

capelli al sole nel cortile del nostro palazzo e quando sentivo caldo mi faceva riparare sotto quelle belle foglie<br />

verdi Antonio<br />

Sito di Ana Roldan<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Cari amici, vi segnalo il sito della pittrice Ana Roldan all'indirizzo www.anaroldan.com, perchè ha raffigurato le<br />

passioni in modo metaforico, ma splendido. Colori meravigliosi e dettagli splendidi che valgono un libro!<br />

R: Sito di Ana Roldan di Utente Ospite<br />

sono tutti splendidi, suggestivi e "diversi"... (Marina, Napoli.)<br />

R: Sito di Ana Roldan di Utente Ospite<br />

I quadri del Due e del Tre sono bellissimi e ricordano Klimt. Quello del Sei, il mio tipo, con quella corazza<br />

strana, mi ha fatto pensare:che vorrà dire? Eliana<br />

Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong><br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

A margine del Live Aid cui ha partecipato, la signora Ciccone ha detto ad un intervistatore di essere una<br />

studiosa della kabbala e di aver studiato altri sistemi di conoscenza, fra i quali ha nominato l'<strong>Enneagramma</strong>. Sui<br />

siti americani impazza il Madonna-tipo, cioè a che tipo la Ciccone appartiene. Voi che ne pensate?<br />

R: R: R: R: R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Utente Ospite<br />

Bè si, sembreresti proprio un tre. Anche il quattro tenacia,come me,non si perde facilmente d'animo di fronte<br />

ad un obiettivo che vuole assolutamente raggiungere. La differenza sta nella motivazione. Per me raggiungere<br />

l'obiettivo, anche piccolossimo, mi serve a darmi prova che posso farcela da sola. Ho bisogno di convincermi<br />

che sono indipendente. Per il tre prevale, piuttosto, il riconoscimento sociale. Come ti calza? Teresa<br />

R: R: R: R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Utente Ospite<br />

Cara Teresa, bellissimo e caldissimo nome! Si. Molto possibile ma ancora non certo......Il mio livello di<br />

perseveranza su determinati obiettivi e il mio stare in maniera pesante sui miei obiettivi il cui raggiungimento<br />

prevede nel mio carattere lavoro duro, possibili battaglie perse ma quasi mai l'allontanamento o la rinuncia<br />

all'arrivo (se non di fronte a evidente perdita e fallimento pe rse e per gli altri coinvolti), pur con tutta la<br />

flessibilità e l'aggiustamento di tattica e strategia mi porta a pensare più a un tre/quattro ma..........chi può<br />

dirlo??? Cosa dici? Melinda


R: R: R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Antonio Barbato<br />

La tua ipotesi è plausibile anche se, sui siti americani molti sono convinti che sia un Due. Le due ipotesi non si<br />

escludono, in ogni caso perché potrebbe essere stata sotto stress. Antonio.<br />

R: R: R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Utente Ospite<br />

Bè credo che la tipologia otto le calzi piuttosto bene, che poi abbia un'ala sette è molto probabile, sicuramente<br />

non ha un'ala nove! Da quello che dici, Melinda...e se tu fossi un quattro/tre piuttosto? Teresa<br />

R: R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Utente Ospite<br />

Posso solo dire che poichè il fato non ho ancora capito perchè mi abbia chiamata e a fare esattamente cosa e, a<br />

oggi, ancora non riesco a salvare me stessa, credo, grazie alle vostre parole di poter intendere meglio la mia<br />

tipologia verso un tre/quattro. Ciò premesso Madonna è eccentrica, continuamente in mutamento, in un clan<br />

ben definito interno e in continua rivluzione esterna. E se fosse un otto alla sette? Melinda da Milano<br />

R: R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Antonio Barbato<br />

Ciao Terry! Sembra proprio che io e te siamo gli unici a cercare di scambiarci idee sul forum! I siti americani per<br />

Madonna propendono fortemente per il tipo Otto, anche se c'è una forte minoranza di persone che la vede Due.<br />

In realtà è probabile che lei sia veramente un Otto! Basta guardare come è ruvida quando qualcuno cerca di<br />

intralciarla (mariti compresi)! Per quanto riguarda Berlusconi mi sono convinto che sia un tipo Due. E' troppo<br />

convinto di esser stato chiamato dal fato a salvare l'Italia, troppo napoleonico in senso deteriore, troppo<br />

convinto della sua importanza, senza aver bisogno di un metro di paragone obiettivo, per poter essere un Tre.<br />

Qui ci dovrebbero essere di aiuto i numerosi Due/Tre che sono associati o frequentano il sito.<br />

R: Madonna e l'<strong>Enneagramma</strong> di Utente Ospite<br />

Bè credo proprio che Madonna sia un Due!Certo potrebbe essere anche un Tre. E' la solita diatriba Due-Tre,<br />

come per Berlusconi, che a mio avviso è un Tre. Teresa<br />

Una insopportabile storia da Quattro<br />

Inviato da: Antonio Barbato<br />

Stavo rileggendo, dopo tantissimi anni, i Miserabili di Victor Hugo, ma ad un certo punto ho dovuto smettere.<br />

Non è possibile che un autore tratti un suo personaggio, nel romanzo Fantina, con tanta crudeltà! Sarà pure che<br />

noi tipi di cuore ci facciamo coinvolgere facilmente, ma mi è venuta una rabbia feroce nel vedere come Hugo si<br />

era accanito su quella poveraccia! Qualcuno la pensa come me? Se avete letto il libro che tipo pensate sia<br />

Cosetta? Antonio<br />

R: R: R: Una insopportabile storia da Quattro di Antonio Barbato<br />

Ma no, la scatoletta di tonno era il mio solito scherzo...dopotutto tu sai come tratto i miei confratelli e le mie<br />

consorelle Quattro....... Libera dai tuoi Sei? E come hai fatto? Hai distrutto il telefonino, ti sei liberata del<br />

braccialetto elettronico, hai estirpato i fili del telefono, non rispondi ai segnali morse ed ai segnali di fumo? Non<br />

mi dire che non ricevi trecento segnali al giorno! Hugo dovrebbe essere relegato alla polvere ed all'oblio, ma,<br />

poi, dove trovo qualcosa di così emozionante come la figura del vescovo Benvenuto? Antonio<br />

R: R: Una insopportabile storia da Quattro di Utente Ospite<br />

:-) l'idea di finire in una scatoletta di tonno sara' per caso un drammatizzazione circa un possibile mio destino??<br />

eh eh ... Ma no, semmai non dovessi riuscire a raggiungere l'oceano incantero' (cantero' no perche' sono<br />

decisamente stonata!!) qualche marinaio che mi riporti in acque profonde! Ti salutero' Alberto, che questo mese<br />

e' al mare in puglia con la nonna...la vita senza le sbarre dei sei...perfino lo smog della citta' ha un aroma<br />

improvvisamente delizioso!! :-) Per quanto riguarda Hugo, meriterebbe di finire in uno scaffale in alto a sinistra,<br />

l'oblio e la polvere, quale migliore vendetta?? saluti.<br />

R: Una insopportabile storia da Quattro di Antonio Barbato<br />

Hai perfettamente ragione, Sirenella, io mi ero confuso con il lieto fine del cartoon di Disney. Non ho letto il<br />

romanzo di Salinger, ma mi hai incuriosito. Lo metterò nella lunga lista dei libri che ho intenzione di leggere. A<br />

proposito del prima o poi….mi fai venire in mentre la canzone di Tenco "Vedrai che cambierà". D'altra parte per<br />

un Quattro la speranza è tutto; la sua fede e il motivo che lo tiene in vita e lo fa andare avanti. Ripensando ad<br />

Hugo sembra davvero che si diverte a mettere i personaggi positivi, o almeno non decisamente negativi, in<br />

difficoltà o peggio. Mi sono ricordato dell'ispettore Javert, un tipo Uno, che, quando riesce a comprendere il suo<br />

errore, non riesce a perdonarsi il suo accanimento contro il povero Valejan e si suicida. Attenta a spiaggiarti….le


Sirenelle sulla riva possono finire dentro una scatoletta di tonno. Abbracciami Alberto.<br />

R: R: R: Una insopportabile storia da Quattro di Utente Ospite<br />

Non per puntualizzare, ma solo perche' colta da improvviso dubbio...ma Esmeralda, non viene impiccata??<br />

Certo la morte e' pur sempre la fine di un tormento, ma dire che se la scampa...ehm... ;-) In ogni caso io sto<br />

leggendo "il giovane Holden" di Salinger, lui mi sembra un sette, il personaggio intendo, ma temo di dover<br />

terminare la lettura per esserne sicura, devo ammettere pero' che lo trovo divertentissimo e "geniale" in alcuni<br />

dialoghi sopratutto tra Holden e il vecchio insegnante... Per concludere, lo so che il mondo e' ingiusto con i<br />

buoni ed i sensibili, non a caso sono un quattro "spiaggiato"...ma sono altresi' certa che prima o poi...prima o<br />

poi...(e vada per Sirenella, giusto per non far confusione con l'altra Marina).<br />

R: R: Una insopportabile storia da Quattro di Antonio Barbato<br />

Cara Equorea napoletana detta Sirenella, che piacere vedere che ti sei unita ai frequentatori del forum. Hai<br />

ragione, Hugo è feroce con molti dei suoi personaggi, ma con i Quattro c'è l'ha proprio a morte (forse perché lo<br />

era anche lui). Esmeralda che è un Due alla fine se la scampa, Cosette, che è un Nove, si sposa felicemente e<br />

non capisce niente della profondità d'animo del povero Jean Valjean; anzi non lo pensa nemmeno (pensa tu che<br />

offesa per un Quattro), fino a quando il poveraccio non sta per morire e viene riabilitato dal caso ( e poi dice<br />

che i Quattro sbagliano a sentirsi incompresi!). Nell'insieme, però, i Miserabili (nota il titolo!!) sono un libro che<br />

un Quattro deve leggere, altrimenti come potrebbe identificarsi con Jean Valijean e sentire quanto il mondo è<br />

ingiusto con i buoni e i sensibili? Antonio<br />

R: Una insopportabile storia da Quattro di Utente Ospite<br />

Caro Antonio, quanto ad accanimento, Hugo non ha mai mostrato troppa generosita' nei confronti dei<br />

personaggi da lui creati... Mi viene in mente Quasimodo, al suo amore disperato, quasi grottesco in alcuni<br />

momenti...e cosa dire poi della bella e anche un tantino superficiale (forse perche' giovane) Esmeralda?! Non e'<br />

certo una storia nella quale i "giusti" fanno una fine gloriosa...pero'....pure tu...e proprio Victor Hugo devi<br />

leggerti? Saluti da un'altra Equorea, napoletana.<br />

x Melinda da Teresa<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

Melinda bentornata! Ma certo che si sente il cuore, te l'ho detto. Trovo che ne hai un pò paura. Da quello che<br />

dici pare fai prevalere la testa, o almeno ci provi... Ti sento sulla difensiva piuttosto, come se volessi proteggerti<br />

appunto da quello che potrebbe succedere se fai prevalere il cuore, che, appunto, traborderebbe! Per questo ti<br />

capisco perfettamenete, in generale faccio anch'io così. Sento la pasionaria che è in te. Dalle tue parole mi<br />

arriva la grande energia che hai. Sono daccordo con Antonio, non mi sembri un tre bambolina, ma Anna<br />

Magnani...Antonio, così sanguigna, era un tre?... ma quando?! Ciao Meli!<br />

R: x Melinda da Teresa di Utente Ospite<br />

Teresa. Ciao. Credo che Antonio volutamente volesse fare un paragone forte ed estremo.....Per il resto mi hai<br />

descritta perfettamente!!! Quindi "oscillo" tra ragione e sentimento e cerco di integrare le due cose...........ma<br />

come potrai immaginare è assai complessa la cosa. Un abbraccio caloroso da un incredibile cielo azzurro seppur<br />

milanese. Melinda<br />

Risposta a: Il quattro tra reali sentimenti ed emozioni...espanse<br />

Inviato da: Alberto Tonon<br />

Potrei consigliarti tante cose, tra le quali di dare il giusto valore alla realtà, di essere concreto e realista ... ma<br />

queste sono solo parole, piuttosto vorrei chiederti di definirmi cosa intendi specificatamente per “reale<br />

sentimento” e per “emozione forte”. C’è qualche differenza tra loro? Che cosa hanno in comune? Qual è la<br />

funzione di ognuna di queste? Che cosa c’è dietro ognuna di queste cose? Da cosa ti vuole proteggere ognuna<br />

di queste? Se qualcosa venisse meno che cosa accadrebbe? Fammi sapere se vedi, consideri o senti qualche<br />

spunto che ti può essere utile in termini di consapevolezza. E’ il primo passo verso il cambiamento. Un caloroso<br />

saluto. Alberto da Udine<br />

il quattro tra reali sentimenti ed emozioni ... espanse<br />

Inviato da: Utente Ospite<br />

mi capita a volte di nn sapere distinguere i miei reali sentimenti dalle emozioni forti e ciò mi porta a<br />

relazionarmi in maniera "istintiva" sebbene il mio "intuito" squilli cm un allarme.... qualche consiglio per<br />

crescere? cris

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