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3. QUANTIFICAZIONE DELLE BIOMASSE RIFIUTO DISPONIBILI<br />

SUL TERRITORIO NAZIONALE<br />

3.1 Premessa<br />

La stima delle biomasse-rifiuto disponibili sul territorio nazionale è effettuata per macrocomparti<br />

produttivi, costituiti da:<br />

agricoltura (produzioni vegetali e animali);<br />

agro-industria: trasformazione <strong>la</strong>tte, comparto del<strong>la</strong> macel<strong>la</strong>zione, trasformazione ortaggi e<br />

frutta, trasformazione olive e trasformazione uva;<br />

industria del legno.<br />

Le attività agrico<strong>la</strong> e agro-industriale producono quantità rilevanti di scarti e sottoprodotti di<br />

natura organica di ottima qualità, in quanto costituiti da parti del<strong>la</strong> stessa materia prima che vengono<br />

allontanate durante <strong>la</strong> raccolta (prodotti agricoli) o nel percorso lungo <strong>la</strong> linea di trasformazione<br />

industriale. Limitando il discorso a quelli di natura organica, oltre a tale flussi, l’industria<br />

agro-alimentare genera una serie di altri “scarti di produzione”, che sono gestiti a tutti gli<br />

effetti come “rifiuti”, quali i fanghi di depurazione e i prodotti alimentari confezionati difettosi<br />

e/o scaduti o comunque non conformi.<br />

3.2 Scarti e residui del<strong>la</strong> attività agrico<strong>la</strong><br />

3.2.1 Gli scarti vegetali<br />

L’attività agrico<strong>la</strong> produce biomasse di scarto potenzialmente destinabili ad uso energetico, costituite<br />

da tutte le parti di pianta che non rappresentano il prodotto principale, destinato ad uso<br />

alimentare umano o animale. In pratica si tratta di steli e foglie, di tutoli, raspi, rami, ramaglie<br />

e legno. La massa di scarti vegetali derivanti dalle produzioni erbacee ed arboree è stata stimata<br />

a livello nazionale adottando lo stesso criterio illustrato nel Rapporto Rifiuti 2001 dell’ISPRA 23 .<br />

La stima del<strong>la</strong> quantità di ciascun sottoprodotto agricolo è stata eseguita prendendo a riferimento<br />

l’anno 2006 e ricorrendo nel<strong>la</strong> sostanza a tre parametri essenziali;<br />

- produzione totale per ciascuna coltura erbacea ed arborea:<br />

<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> stima è costituita dai dati statistici ufficiali messi a disposizione da ISTAT. Al<br />

momento le fonti ISTAT utilizzati e il re<strong>la</strong>tivo livello di dettaglio impiegato nel<strong>la</strong> stima sono<br />

i seguenti :<br />

Anno 2006 (si è fatto riferimento ai dati disponibili al momento del<strong>la</strong> stesura dello studio)<br />

ISTAT – Dati provvisori (www.istat.it/imprese/agricoltura) re<strong>la</strong>tivi all’anno 2006, aggiornati<br />

all’aprile 2007: dettaglio provinciale. Per il solo tabacco, il riferimento è l’anno 2005, in quanto<br />

il dato 2006 non è disponibile<br />

- rapporto tra sottoprodotto principale e prodotto:<br />

Si tratta dei coefficienti che possono variare nelle diverse realtà agricole italiane in funzione<br />

di vari fattori tra i quali su citano i più importanti: l’andamento climatico, <strong>la</strong> varietà adot-<br />

23 www.<strong>ispra</strong>mbiente.it<br />

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