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interventi da parte delle Istituzioni.
In particolare si ritiene utile mettere a punto i seguenti strumenti:
guide pratiche indirizzate ai potenziali soggetti promotori ove affrontare (per ogni tipologia
di filiera) lo sviluppo degli impianti e quindi tutti gli aspetti legati alla loro realizzazione (autorizzazioni
ecc.), con riferimento anche agli aspetti che richiedono l’aggregazione di soggetti
diversi (esempi: per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento; per la realizzazione
di un impianto centralizzato di digestione anaerobica ecc.);
guide pratiche indirizzate all’opinione pubblica dove affrontare la problematica dell’utilizzo
delle biomasse in relazione ai presunti impatti ambientali, finalizzate quindi alla creazione
di una equilibrata cultura di base sulla materia. In queste guide si dovrebbero definire, senza
scendere necessariamente nei dettagli costruttivi, i requisiti dei diversi impianti/filiere accettabili
sotto i vari profili economici e ambientali, in modo da pre-definire le tipologie e le relative
caratteristiche che, a esempio, non dovrebbero trovare problemi in sede autorizzativa.
Quest’ultimo aspetto è importante, in quanto potrebbe costituire anche un solido riferimento
per lo sviluppo di future normative, oggi sicuramente incomplete;
dati e riferimenti per definire un indice di sostenibilità delle coltivazioni energetiche dedicate.
Anche questo aspetto è di straordinaria importanza in quanto sino ad oggi è stato sempre
trattato, a livello nazionale, in termini del tutto qualitativi, quindi non gestibili nella pratica.
L’indice di sostenibilità, che dovrà essere definito caso per caso sulla base di una metodica
facilmente applicabile, dovrà tenere conto, sia del bilancio energetico che dell’impatto ambientale,
soprattutto in termini di interazione con il suolo.
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