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31.05.2013 Views

Tabella 38:Massimizzazione congiunta degli obiettivi, RL = 1, VP = 1 (AZIENDA 3). Soluzione ottima del modello RL = 1, VP = 1 Funzioni obiettivo Nome Valore atteso Variabili di non raggiungimento Il modello WGP consente di procedere, inoltre, alla cosiddetta “analisi di sensitività dei pesi”, che consente di individuare soluzioni di compromesso diverse a seconda dell’importanza attribuita a un obiettivo piuttosto che all’altro, modificando il valore delle variabili deviazionali. In particolare, la Tabella 38-1, che riporta i risultati di tale analisi, prevede un incremento di entrambe fino a un raggiungimento di un valore pari a 7,74, per quanto riguarda la variabile u del reddito, e 1,65, per quanto riguarda la variabile u del paesaggio. 86 Variabili di Valore superamento dell'obiettivo RL 193.074,80 15.229,48 0,00 177.845,30 VP 1,90 0,36 0,00 1,54 Variabili decisionali Vincoli Nome Valore Tipo Nomi Valori Slack Vite 6,05 base Sl-superficie 23,20 0,00 Mais 0,00 minimo Sl-lav gen 500,00 268,08 Prato 0,00 minimo Sl-lav feb 500,00 223,73 Allevamento 14,65 base Sl-lav mar 500,00 279,82 Bosco 0,00 minimo Sl-lav apr 500,00 328,64 Siepe 2,30 base Sl-lav mag 500,00 288,22 Alberi sparsi 0,20 base Sl-lav giu 500,00 206,42 Sl-lav lug 500,00 190,88 Sl-lav ago 500,00 224,57 Sl-lav set 500,00 0,00 Sl-lav ott 500,00 36,84 Sl-lav nov 500,00 285,24 Sl-lav dic 500,00 275,40 Sl-siepe 2,30 0,00 Sl-alberi sparsi 0,20 0,00

Tabella 38-1: Analisi di sensitività (AZIENDA 3). Soluzione ottima del modello AZIENDA 3 Intervallo di stabilità Nomi Valori Limite inferiore Limite superiore Peso di N-RL 1,00 0,61 7,74 Peso di N-VP 1,00 0,13 1,65 Peso di P-VITE 0,00 -1,00 Peso di P-MAIS 0,00 -1,00 I valori forniti dall’analisi di sensitività suggeriscono di far girare la macro facendo, dapprima, variare il peso della variabile u del reddito mantenendo pari a 1 quella del paesaggio e, successivamente, effettuare l’operazione inversa, variando il valore della sola variabile u del paesaggio. Nel primo caso, si ottengono un valore del reddito pari a 192.123,30 € e un punteggio paesaggistico pari a 0,45. Tale soluzione è possibile assegnando 5,95 ettari alla vite, 17,05 ettari all’allevamento e, di conseguenza alle colture connesse alla sua alimentazione, e i rimanenti 0,2 ettari ad alberi sparsi. Questa situazione corrisponde, nel grafico relativo alla curva di trasformazione per l’AZIENDA 3, al punto B. Nel secondo caso, invece, attribuendo all’obiettivo paesaggistico un peso pari a 1,7, si ottiene la soluzione di PL relativa alla massimizzazione del valore del paesaggio; questo, infatti, raggiunge il suo valore atteso, pari a 1,90, mentre l’obiettivo economico presenta un valore di 117.097,40 €. I risultati appena indicati sono riportati nella Tabella 38-2. Per quanto riguarda la distribuzione della superficie disponibile, il piano previsto assegna ben 11 ettari al prato, essendo un elemento paesaggistico cui viene attribuito un punteggio positivo; alla vite è assegnata, comunque, una buona parte della superficie rimanente (poco più di 7 ettari), a testimonianza, ancora una volta, del beneficio che può apportare all’aspetto paesaggistico del territorio, Infine, si rileva l’attribuzione di circa 2,4 ettari all’allevamento, 2,3 ettari alla siepe e 0,2 ettari agli alberi sparsi. La soluzione prospettata dalla Tabella 38-2 corrisponde, nel grafico relativo alla curva di trasformazione per l’AZIENDA 3, al punto C. 87

Tabella 38-1: Analisi <strong>di</strong> sensitività (AZIENDA 3).<br />

Soluzione ottima del modello AZIENDA 3<br />

Intervallo <strong>di</strong> stabilità<br />

Nomi Valori Limite inferiore Limite superiore<br />

Peso <strong>di</strong> N-RL 1,00 0,61 7,74<br />

Peso <strong>di</strong> N-VP 1,00 0,13 1,65<br />

Peso <strong>di</strong> P-VITE 0,00 -1,00<br />

Peso <strong>di</strong> P-MAIS 0,00 -1,00<br />

I valori forniti dall’analisi <strong>di</strong> sensitività suggeriscono <strong>di</strong> far girare la macro<br />

facendo, dapprima, variare il peso della variabile u del red<strong>di</strong>to mantenendo<br />

pari a 1 quella del paesaggio e, successivamente, effettuare l’operazione<br />

inversa, variando il valore della sola variabile u del paesaggio.<br />

Nel primo caso, si ottengono un valore del red<strong>di</strong>to pari a 192.123,30 € e un<br />

punteggio paesaggistico pari a 0,45. Tale soluzione è possibile assegnando<br />

5,95 ettari alla vite, 17,05 ettari all’allevamento e, <strong>di</strong> conseguenza alle colture<br />

connesse alla sua alimentazione, e i rimanenti 0,2 ettari ad alberi sparsi.<br />

Questa situazione corrisponde, nel grafico relativo alla curva <strong>di</strong> trasformazione<br />

per l’AZIENDA 3, al punto B.<br />

Nel secondo caso, invece, attribuendo all’obiettivo paesaggistico un peso pari<br />

a 1,7, si ottiene la soluzione <strong>di</strong> PL relativa alla massimizzazione del valore del<br />

paesaggio; questo, infatti, raggiunge il suo valore atteso, pari a 1,90, mentre<br />

l’obiettivo economico presenta un valore <strong>di</strong> 117.097,40 €. I risultati appena<br />

in<strong>di</strong>cati sono riportati nella Tabella 38-2. Per quanto riguarda la <strong>di</strong>stribuzione<br />

della superficie <strong>di</strong>sponibile, il piano previsto assegna ben 11 ettari al prato,<br />

essendo un elemento paesaggistico cui viene attribuito un punteggio positivo;<br />

alla vite è assegnata, comunque, una buona parte della superficie rimanente<br />

(poco più <strong>di</strong> 7 ettari), a testimonianza, ancora una volta, del beneficio che può<br />

apportare all’aspetto paesaggistico del territorio, Infine, si rileva l’attribuzione<br />

<strong>di</strong> circa 2,4 ettari all’allevamento, 2,3 ettari alla siepe e 0,2 ettari agli alberi<br />

sparsi.<br />

La soluzione prospettata dalla Tabella 38-2 corrisponde, nel grafico relativo<br />

alla curva <strong>di</strong> trasformazione per l’AZIENDA 3, al punto C.<br />

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