premio tesi di laurea sull'economia trevigiana - Camera di ...

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31.05.2013 Views

I quattro livelli descritti sono collegati tra loro da un sistema complesso di relazioni, come abbiamo visto, con direzione ed intensità diverse; similmente, anche all’interno di ogni livello i rapporti tra i diversi soggetti sono regolamentati da un sistema relazionale. Affinché il sistema relazionale sia efficiente, è necessario creare nuove alleanze selettive e progettuali fra pubblico e privato, avvantaggiandosi del ricambio generazionale all’interno soprattutto delle aziende private e con la creazione e valorizzazione di opportuni meta-organizer ai diversi livelli della rete. Questi soggetti hanno il compito di pianificare e coordinare le relazioni tra attori per creare un sistema efficiente ed una immagine turistica rispondente alla realtà che generi un valore aggiunto da comunicare sia all’interno che all’esterno del sistema e crei attrattività Oltre ai vantaggi appena menzionati, questo approccio consente di intervenire anche su uno degli aspetti maggiormente deficitari del nostro sistema turistico oggetto di studio, e cioè sull’assenza della figura del cliente, assolutamente non coinvolto nello sviluppo di progetti Relativamente a quest’ultimo aspetto si ha, infatti, che il sistema risulta ancora troppo poco interattivo nei confronti dei mercati con cui è in contatto. Si pensi anche solo al fatto che non esiste alcun rapporto, strategicamente organizzato, con la clientela o, più semplicemente, alle difficoltà da noi incontrate nell’ottenere le informazioni per la nostra analisi. Quanto osservato ha notevoli implicazioni non solo in chiave operativa, cioè nella necessità di disporre di un maggior numero di canali attraverso i quali ottenere informazioni, ma anche in termini di risorse umane, ossia nella formazione di una maggiore sensibilità ed interiorizzazione di tematiche di questo genere. E’ perciò importante intervenire attraverso la formazione a livello imprenditoriale, manageriale e professionale, nel settore del turismo allargato; ciò è possibile favorendo scambi continui tra scuola e mondo del lavoro attraverso stage e corsi formativi, sviluppando servizi di consulenza manageriale e dando un supporto tecnico-economico alle piccole e medie imprese esistenti e, soprattutto, a quelle nascenti. Un sistema così organizzato a rete consentirebbe di disporre di canali di comunicazione/informazione con cui i singoli attori vengono messi a contatto con i clienti, e costituirebbe pertanto il riferimento strategico tramite il quale la domanda e l’offerta di prodotti/servizi turistici si incontrano. L’analisi da noi condotta fornisce un’immagine statica del sistema che si è voluto analizzare, ma abbiamo cercato di modificare la nostra prospettiva in chiave dinamico-temporale integrando il questionario con domande relative ad un ipotetico scenario prospettico. Questo ci ha posti di fronte ad un network con un livello di apprendimento e di evoluzione dalle potenzialità molto elevate. Gli attori sembrano infatti 44

aver intuito la necessità di reingegnerizzare il loro ruolo ed i loro compiti per essere artefici di un prodotto effettivamente competitivo. Finora la dinamicità e l’evoluzione del sistema è stata stimolata da alcuni fattori strategici, ma il trend organizzativo attraverso il quale si sta arrivando ad una configurazione reticolare interattiva, rende estremamente necessaria, nel breve periodo, l’adozione di un piano di marketing territoriale che colmi le lacune del sistema e crei un territorio omogeneo e perfettamente identificabile. La struttura organizzativa a rete lungo la Strada del Vino appena proposta permetterebbe un’efficiente distribuzione dei ruoli nella pianificazione ed implementazione delle strategie di marketing territoriale. L’adozione e predisposizione di una strategia competitiva che utilizzi i tradizionali strumenti di azione ed analisi strategica del marketing territoriale, richiede un’accurata valutazione dell’impatto ambientale, in quanto le azioni pianificate dovranno aumentare il livello di qualità ambientale inteso in senso globale. E proprio nella variabile ambientale risiede la variabile strategica del marketing territoriale ed è il principale strumento per la salvaguardia ed il recupero delle tradizioni locali. Il territorio deve infatti essere considerato come un organismo che compete con altri organismi e che detiene fattori competitivi differenziati. La consapevolezza della propria forza, in riferimento ad alcune variabili fondamentali, tra cui la qualità complessiva dell’offerta, intesa come insieme dell’offerta di ricettività, trasporti, viabilità, ambiente umano ed ambiente naturale, costituisce la premessa fondamentale per comunicare appropriatamente l’immagine del sistema. Alla luce di queste considerazioni, è evidente che una politica di semplice promozione non è più sufficiente né adeguata alle nuova sfide competitive, le quali richiedono invece una visione sistemica dell’area. Per rispondere ad esse in modo adeguato, è necessario operare attraverso azioni attive pianificate in un quadro di marketing territoriale. Queste azioni devono essere orientate a: - attuazione di appropriati interventi che potenzino la visibilità e l’attrattività dell’area, ad esempio, e come si sta già facendo, sviluppando e rafforzando l’immagine dell’enoturismo e della Strada del Vino quali elementi di richiamo trainanti; - creazione ed implementazione di piani urbanistici e commerciali che vadano ad incrementare l’attrattività locale attraverso il miglioramento e l’ampliamento della gamma di beni e servizi offerti; 45

aver intuito la necessità <strong>di</strong> reingegnerizzare il loro ruolo ed i loro compiti per<br />

essere artefici <strong>di</strong> un prodotto effettivamente competitivo.<br />

Finora la <strong>di</strong>namicità e l’evoluzione del sistema è stata stimolata da alcuni<br />

fattori strategici, ma il trend organizzativo attraverso il quale si sta arrivando<br />

ad una configurazione reticolare interattiva, rende estremamente necessaria,<br />

nel breve periodo, l’adozione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> marketing territoriale che colmi<br />

le lacune del sistema e crei un territorio omogeneo e perfettamente<br />

identificabile.<br />

La struttura organizzativa a rete lungo la Strada del Vino appena proposta<br />

permetterebbe un’efficiente <strong>di</strong>stribuzione dei ruoli nella pianificazione ed<br />

implementazione delle strategie <strong>di</strong> marketing territoriale.<br />

L’adozione e pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> una strategia competitiva che utilizzi i<br />

tra<strong>di</strong>zionali strumenti <strong>di</strong> azione ed analisi strategica del marketing<br />

territoriale, richiede un’accurata valutazione dell’impatto ambientale, in<br />

quanto le azioni pianificate dovranno aumentare il livello <strong>di</strong> qualità<br />

ambientale inteso in senso globale. E proprio nella variabile ambientale<br />

risiede la variabile strategica del marketing territoriale ed è il principale<br />

strumento per la salvaguar<strong>di</strong>a ed il recupero delle tra<strong>di</strong>zioni locali.<br />

Il territorio deve infatti essere considerato come un organismo che compete<br />

con altri organismi e che detiene fattori competitivi <strong>di</strong>fferenziati. La<br />

consapevolezza della propria forza, in riferimento ad alcune variabili<br />

fondamentali, tra cui la qualità complessiva dell’offerta, intesa come insieme<br />

dell’offerta <strong>di</strong> ricettività, trasporti, viabilità, ambiente umano ed ambiente<br />

naturale, costituisce la premessa fondamentale per comunicare<br />

appropriatamente l’immagine del sistema.<br />

Alla luce <strong>di</strong> queste considerazioni, è evidente che una politica <strong>di</strong><br />

semplice promozione non è più sufficiente né adeguata alle nuova<br />

sfide competitive, le quali richiedono invece una visione sistemica<br />

dell’area. Per rispondere ad esse in modo adeguato, è necessario<br />

operare attraverso azioni attive pianificate in un quadro <strong>di</strong> marketing<br />

territoriale. Queste azioni devono essere orientate a:<br />

- attuazione <strong>di</strong> appropriati interventi che potenzino la visibilità e<br />

l’attrattività dell’area, ad esempio, e come si sta già facendo,<br />

sviluppando e rafforzando l’immagine dell’enoturismo e della<br />

Strada del Vino quali elementi <strong>di</strong> richiamo trainanti;<br />

- creazione ed implementazione <strong>di</strong> piani urbanistici e commerciali<br />

che vadano ad incrementare l’attrattività locale attraverso il<br />

miglioramento e l’ampliamento della gamma <strong>di</strong> beni e servizi<br />

offerti;<br />

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