Potenziali colture da biomassa dedicate per il territorio ... - Agrofer

Potenziali colture da biomassa 

dedicate per il territorio della 

Provincia di Forlì-Cesena e relative 

possibilità di sviluppo 

Eugenio Cozzolino 

Cesena, 30 marzo 2007 

1 

AGROFER 2007 – “Potenziali colture da biomassa…” - Eugenio Cozzolino

Sommario 

- Qualche considerazione introduttiva 

- Le biomasse vegetali e quelle dedicate ad uso 

energetico 

- Dettagli sulle biomasse dedicate (potenziali colturali, 

costi di coltivazioni, margini lordi, ecc..) 

- Qualche considerazione finale 

2 


I fattori per lo sviluppo 

delle biomasse ad uso energetico 

POLITICI (adeguamento e semplificazione normativa, 

rivisitazione delle politiche di sviluppo territoriale, 

rimodulazione e stabilizzazione della normativa dei CV e 

TEE) 

- SOCIALI (corretta informazione, pressioni territoriali preesistenti, 

accettabilità, capacità di aggregazione…) 

- AGRONOMICI (vocazionalità, fertilità, rese, messa a punto 

della tecnica, colture pre-esistenti, …) 

- STRUTTURALI (dimensione e organizzazione aziendale, 

frammentazione, polverizzazione, …) 

- ORGANIZZATIVI ED ECONOMICI (tipologie impiantistiche, 

presenza di contoterzismo, facilità di accesso al credito, 

progetti di filiera,…) 

3 


Da cosa dipende la potenzialità potenzialit e la possibilità 

possibilit 

- Da quello che c’è attualmente 

- Da quello che si vuole o deve cambiare 

- Da quello che si conosce del “nuovo” 

- Dai nuovi indirizzi programmatici 

- Dalla capacità di governare crisi e sviluppo 

- Dalla sostenibilità economica delle filiere 

- Dalle risorse economiche investite 

- … 

4 


5 


Fonti di energia primaria in Italia (2004) (1) 

Fonti di energia primaria in Italia nel 2004 

Fonti fossili 

Elettricità importata 

Fonti rinnovabili 

tradizionali 

Fonte Primaria 

6 

%/fonte %/totale 

Carbone Mtep 17,10 17,100 10% 8,6% 

Gas Naturale Mtep 66,20 66,200 39% 33,5% 

Petrolio Mtep 88,00 88,000 51% 44,5% 

Totale combustibili fossili 171,300 100% 86,6% 

TWh 50,90 10,000 100% 5,1% 

Idroelettrico TWh 42,74 9,404 77% 4,8% 

Geotermoelettrico TWh 5,44 1,196 10% 0,6% 

Geotermico TJ 8916,00 0,213 2% 0,1% 

Legna da ardere TJ 57820,00 1,382 11% 0,7% 

Totale en. rinnovabile 

tradizionale 

U.M. 

Energia 

consumata nel 

2004 

Energia 

equivalente al 

petrolio (Mtep) 

Incidenze % 

12,195 100% 6,2% 


Fonti di energia primaria in Italia (2004) (2) 

Fonti di energia primaria in Italia nel 2004 (2) 

Nuove Fonti energia rinnovabili 

Recuperi energetici 

Cogenerazione 

Fonte Primaria U.M. 

7 

%/fonte %/totale 

Eolico TWh 1,85 0,406 15% 0,2% 

Solare fotovoltaico TWh 0,03 0,006 0,2% 0,003% 

Biomasse (elettricità) TWh 2,19 0,482 18% 0,2% 

Solare termico TJ 774,00 0,018 1% 0,009% 

Biomasse per usi termici TJ 60187,00 1,438 55% 0,7% 

Biocombustibili Mtep 0,28 0,280 11% 0,1% 

Totale NFER 2,631 100% 1,3% 

RSU (elettricità) TWh 2,28 0,651 53% 0,3% 

RSU (calore) TJ 10390,00 0,248 20% 0,1% 

Biogas (elettricità) TWh 1,17 0,335 27% 0,2% 

Totale recuperi energetici 1,234 100% 0,6% 

Totale energia rinnovabile, recuperi e 

cogenerazione 

Totale energia 

Energia 

consumata nel 

2004 

Energia 

equivalente al 

petrolio (Mtep) 

TJ 12752,00 0,471 100% 0,2% 

16,531 8,4% 

197,83 

Incidenze % 


Perché 

produrre energia da fonti rinnovabili (1) 

70 

60 

50 

40 

30 

20 

10 

0 

Andamento del prezzo del petrolio CIF ($/barile) 

15,51 16,94 20,58 18,95 

12,26 

17,13 

8 

27,72 

23,84 24,32 

28,59 

36,51 

51,6 

61,69 

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 

(*) 


Perché 

produrre energia da fonti rinnovabili (2) 

- Per ridurre la nostra dipendenza energetica 

- Per ridurre il costo dell’energia 

- Per dare delle nuove opportunità alla nostra 

agricoltura 

- Per contrastare l’effetto serra 

- Per migliorare la qualità dell’ambiente 

- Perché abbiamo firmato il protocollo di Kyoto 

- Perché è economicamente conveniente (STERN) 

9 


Nuovi indirizzi programmatici 

“L’Europa deve porre fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili. 

La biomassa è una delle principali soluzioni possibili. Occorre 

sviluppare a livello europeo delle misure economicamente efficienti a 

favore della biomassa … 

Conclusioni del 

Piano d’azione per la biomassa (COM (2005) 628 del 13/12/2005) 

Sempre secondo il Piano d’azione per la biomassa nell’Unione, il 4% del fabbisogno 

energetico è attualmente (2003) soddisfatto dalla biomassa; se si sfruttasse l’intero 

potenziale di tale risorsa, per il 2010 tale valore potrebbe più che raddoppiare 

(passando dalle 69 Mtep del 2003 a circa 185 Mtep nel 2010), 

- rispettando le buone pratiche agricole, 

- mantenendo una produzione di biomassa sostenibile sotto il profilo 

ambientale e 

- senza riflessi significativi sulla produzione interna di prodotti 

alimentari…. 

10 


Cosa auspicava il CONSIGLIO EUROPEO 

Nel marzo 2006, 

presa in esame la proposta avanzata della Commissione e contenuta nel Libro 

Verde, ha ribadito l’esigenza di avviare una politica estera europea coordinata, 

…, 

di confermare gli obiettivi di valorizzazione delle fonti rinnovabili 

e cioè 

(15% dei consumi finali 

e 8% della quota di mercato per le biomasse entro il 2015) 

e di uso efficiente dell’energia 

(risparmio del 20% entro il 2020), …. 

11 


Cosa prevede il CONSIGLIO EUROPEO 

Il 22 marzo 2007, 

I 27 STATI EUROPEI 

- incrementare il consumo di energia da fonti rinnovabili fino 

al 20% entro il 2020 

- portare al 10 % la quota dei biocombustibili 

- incrementare del 20 % l’efficienza energetica 

12 


Il Piano Energetico Regionale 

Obiettivi generali del PER (1) 

Nel perseguire le finalità di sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, la 

Regione e gli Enti locali pongono a fondamento della programmazione degli interventi 

di rispettiva competenza i seguenti obiettivi generali: 

a) promuovere il risparmio energetico e l'uso efficiente delle risorse energetiche attraverso un 

complesso di azioni dirette a migliorare il rendimento energetico degli edifici, dei processi 

produttivi, dei prodotti e dei manufatti che trasformano ed utilizzano l'energia con attenzione alle 

diverse fasi di progettazione, esecuzione, esercizio e manutenzione; 

b) favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse endogene e 

delle fonti rinnovabili (*) e assimilate di energia ed i sistemi di 

autoproduzione di elettricità e calore. 

(*) Ai sensi dell’art. 1, comma 5 della L.R. n. 26/04, si intendono per fonti rinnovabili di energia: l'energia 

solare, eolica, geotermica, idraulica, del moto ondoso, i gas di discarica, i gas residuati dai processi di 

depurazione, il biogas, le biomasse intese come parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti 

dall'agricoltura e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali 

e urbani. Sono assimilate alle fonti di energia rinnovabili: l'idrogeno purché non di derivazione dal nucleare o da 

fonti fossili, l'energia recuperabile da impianti e sistemi, da processi produttivi, nonché l'energia prodotta da 

impianti di cogenerazione ad alto rendimento 

purché commisurati al pieno utilizzo dell'energia termica prodotta. Le opere concernenti l'utilizzo delle fonti 

rinnovabili e assimilate sono di pubblico interesse. 

13 




c) promuovere le agro-energie intese come produzioni energetiche 

locali di origine agricola e forestale, anche come elemento di 

differenziazione produttiva, di sviluppo rurale, di integrazione al 

reddito e di sviluppo della multifunzionalità dell’impresa agricola e 

forestale regionale; 

d) promuovere il miglioramento delle prestazione energetiche ed ambientali dei 

trasporti, il riequilibrio modale, la promozione dell’intermodalità, una migliore 

organizzazione qualitativa e quantitativa dell’offerta alternativa al trasporto stradale, 

l’innovazione tecnologica nel governo della mobilità, la promozione della ricerca 

applicata e di progetti pilota per la diffusione di mezzi a basse o nulle emissioni 

inquinanti per il trasporto delle persone e delle merci, l’attivazione di accordi con i 

principali operatori del settore, 

e) definire gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti e 

assicurare le condizioni di compatibilità ambientale, paesaggistica e territoriale delle 

attività energetiche; 

f) contribuire, per quanto di competenza, ad elevare la sicurezza, l'affidabilità, la 

continuità e l'economicità degli approvvigionamenti 14 

AGROFER in 2007 quantità – “Potenziali commisurata colture da biomassa…” -al Eugenio Cozzolino



g) sostenere il miglioramento dei livelli di efficienza, qualità, fruibilità e diffusione 

territoriale dei servizi di pubblica utilità nonché dei servizi rivolti all'utenza finale, 

garantendo la tutela della concorrenza e dando attuazione per quanto di competenza, 

alle norme nazionali e comunitarie di riferimento; 

h) promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche di insediamenti produttivi, 

sistemi urbani e territoriali con riguardo alle diverse fasi di pianificazione territoriale ed 

urbanistica, progettazione, esecuzione, esercizio, manutenzione e controllo degli 

interventi; 

i) promuovere progetti formativi, la diffusione di sistemi di qualità aziendale e 

l'istituzione di un sistema di accreditamento degli operatori preposti all'attuazione degli 

interventi assistiti da contributo pubblico; 

j) favorire gli interventi di autoregolazione e autoconformazione da parte degli 

interessati, rispetto agli obiettivi di programmazione energetica territoriale ed ai requisiti 

prestazionali fissati dalle norme vigenti; 

k) promuovere le attività di ricerca applicata, innovazione e trasferimento tecnologico al 

fine di favorire lo sviluppo e la diffusione di sistemi ad alta efficienza energetica e ridotto 

impatto ambientale; 

15 




l) promuovere progetti di partenariato pubblico-privato attorno ai temi della ricerca ed 

innovazione, degli accordi di filiera, dei progetti d’area di riqualificazione energetica; 

m) assicurare la tutela degli utenti e dei consumatori, con particolare riferimento alle 

zone territoriali svantaggiate ed alle fasce sociali deboli, nel rispetto delle funzioni e 

dei compiti attribuiti all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; 

n) assumere gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni secondo quanto 

stabilito dalle Direttive europee 1999/30/CE e 2000/69/CE recepite dallo Stato italiano 

e di gas ad effetto serra posti dal protocollo di Kyoto del 1998 sui cambiamenti 

climatici come fondamento della programmazione energetica regionale al fine di 

contribuire al raggiungimento degli stessi. 

16 


Cosa prevede il Piano Energetico Regionale 

(Approvato dalla Giunta RER il 10-01-’07 e in esame dall’Assemblea Legislativa) 

Obiettivi 

- Ridurre le emissioni del 6,5 % entro il 2010-2012, 

rispetto a quelle del 1990 ( - 6 Mt CO 2 equivalenti) 

- Interventi per la messa in sicurezza anti black-out 

- Ca. 1/3 di risparmio energetico dal settore civile 

- 40% dal settore dei trasporti 

- 25% dal settore industriale 

17 


Cosa prevede il Piano Energetico Regionale 

(Approvato dalla Giunta RER il 10-01-’07 e in esame dall’Assemblea Legislativa) 

Interventi 

-Risparmio energetico per 1,68 Mtep con interventi su edifici, industria, 

trasporti, agricoltura 

- La valorizzazione delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, 

geotermia, biomasse) per ottenere una potenza aggiuntiva di 400 MW 

- Diffusione di piccoli impianti (generazione distribuita) attraverso la diffusione 

della tecnologia della cogenerazione e del teleriscaldamento) per ca 600 MW di 

potenza aggiuntiva da mettere in rete e per mettere il sistema in sicurezza anti 

black-out 

- Emanazione di nuove norme sul rendimento energetico con standard più 

stringenti rispetto al passato 

- E’ prevista la realizzazione di un sistema regionale di certificazione energetica 

degli edifici 

- E’ prevista la promozione di “piani-programmi” delle Provincie e dei Comuni, 

una sorta di “piani regolatori dell’energia”. 

18 


Cosa prevede la PAC (1) 

- Premio accoppiato per le colture energetiche: 

45 €/ha (limitato a 1,5 milioni di ettari) 

- Coltivazioni del no-food sui terreni a set-aside 

- Piani di sviluppo rurale (PSR) 

19 


Il PRS 2007-2013 

2007 2013 

Asse 1 - "Competitività del settore agricolo e forestale", che potrà contare su 

383 milioni di Euro per sostenere la competitività delle imprese agricole 

regionali, … . Ciò significa sia promuovere una maggiore distintività dei 

prodotti emiliano-romagnoli sia mettere in campo una nuova strategia 

commerciale in grado di aggregare lófferta di prodotto, costruire rapporti 

più efficaci con la grande distribuzione e migliorare lórganizzazione di filiera; 

Asse 2 - "Miglioramento dellámbiente e dello spazio rurale", con una quota 

di finanziamento di 397 milioni di Euro, mira a qualificare lámbiente e lo 

spazio rurale attraverso lápplicazione di misure tese a promuovere 

lútilizzazione sostenibile dei terreni agricoli e delle superfici forestali; 

Asse 3 - "Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione delléconomia 

rurale", per 97 milioni di Euro, punta in particolare a promuovere il ruolo 

multifunzionale delle aziende agricole, orientandole ad attività 

complementari, a partire da quelle di produzione di energia da biomasse o 

dal sole; 

Asse 4 - "Attuazione dellápproccio Leader" finalizzato ad adottare tale 

metodologia, che ha conseguito negli anni passati positivi risultati, 

nellámbito della programmazione generale dello sviluppo rurale attraverso 

una specifica dotazione pari a 48 milioni 20 di AGROFER Euro; 

2007 – “Potenziali colture da biomassa…” - Eugenio Cozzolino

Il PRS 2007-2013 

2007 2013 

Asse 1 - "Competitività del settore agricolo e forestale", che potrà contare su 

383 milioni di Euro per sostenere la competitività delle imprese agricole 

regionali, … . Ciò significa sia promuovere una maggiore distintività dei 

prodotti emiliano-romagnoli sia mettere in campo una nuova strategia 

commerciale in grado di aggregare lófferta di prodotto, costruire rapporti 

più efficaci con la grande distribuzione e migliorare lórganizzazione di filiera; 

Asse 2 - "Miglioramento dellámbiente e dello spazio rurale", con una quota 

di finanziamento di 397 milioni di Euro, mira a qualificare lámbiente e lo 

spazio rurale attraverso lápplicazione di misure tese a promuovere 

lútilizzazione sostenibile dei terreni agricoli e delle superfici forestali; 

Asse 3 - "Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione delléconomia 

rurale", per 97 milioni di Euro, punta in particolare a promuovere il ruolo 

multifunzionale delle aziende agricole, orientandole ad attività 

complementari, a partire da quelle di produzione di energia da biomasse o 

dal sole; 

Asse 4 - "Attuazione dellápproccio Leader" finalizzato ad adottare tale 

metodologia, che ha conseguito negli anni passati positivi risultati, 

nellámbito della programmazione generale dello sviluppo rurale attraverso 

una specifica dotazione pari a 48 milioni 21 di AGROFER Euro; 

2007 – “Potenziali colture da biomassa…” - Eugenio Cozzolino

Rapporti energetici ed economici tra 

1 t cippato (30%) 

combustibili legnosi e fossili 

MWh Prezzo (€) €/MWh Rapporto 

3,4 54,69 16,1 1 

1 t cippato (40%) 2,81 45,31 16,1 1,00 

1 t legna (25%) 3,69 110 29,8 1,85 

1 t pellet (8%) sfuso 4,7 130 27,7 1,72 

1 t pellet (8%) 15kg 4,7 180 38,3 2,38 

100 m3 Metano 1 62 62,0 3,85 

1 t Gasolio 10,7 930 86,9 5,40 

22 


Forestali 

Legna 

Cimali 

Ramaglie 

Le biomasse vegetali 

Residui 

Agroindustriali 

Noccioli 

Sanse 

Gusci 

Vinacce 

Vinaccioli 

Bucce 

Farine 

Ecc… 

BIOMASSA 

VEGETALE 

Raccolta 

differ.ta 

RSU 

-Residui 

verde urbano 

- Imballaggi 

- Rifiuti 

legnosi non 

contaminati 

-Gestione 

alveo fiumi 

23 

Sottoprodotti 

agricoli 

Legno di 

potatura 

Legno da 

espianti 

Paglia 

Tutoli 

Gambi/Culmi 

Pula 

Gusci 

Semi 

Foraggio 

inidoneo 

Ecc 

Colture 

dedicate 

Sorgo da fibra 

Canna 

Panico 

Cardo 

Miscanto 

Kenaf 

Canapa 

Pioppo SRF 

Arboreti spec. 

Girasole 

Colza 

Ecc… 


Tipo di 

Processo 

Destini energetici della biomassa 

Rapporto 

C/N 

Umidità 

% 

Termochimico > 30 < 30 

Biochimico < 30 >30 

Fisico-chimico - - 

24 

Processo di 

conversione 

- Combustione 

- Gassificazione 

- Pirolisi 

- Digestione anaerobica 

- Fermentazione 

- Digestione aerobica 

Prodotti 

principali 

- Energia termica 

- Gas di sintesi 

- Gas di pirolisi, 

Biooli 

- Biogas 

- Bioetanolo 

- Energia termica 

- Estrazione di oli - Olio grezzo, 

Biodiesel 


Biomasse da coltivazioni dedicate (1) 

Filiera Ciclo Struttura Specie Prodotto 

in campo 

Calore - Energia 

Annuale 

Poliennale 

Erbacea 

Arborea 

Canapa 

Canna com. 

Cardo 

Kenaf 

Miscanto 

Panico 

Sorgo da fibra 

Eucalipto 

Pioppo 

Robinia 

Salice 

25 

Fibra 

Legno 

Semilavorati/ 

sottoprodotti 

Fibra, legno, 

cippato, pellet 


Biomasse da coltivazioni dedicate (2) 

Filiera Ciclo Struttura Specie Prodotto 

in campo 

Biodiesel 

Bioetanolo 

Annuale 

Erbacea 

Cartamo 

Colza 

Girasole 

Ricino 

Soia 

Poliennale Topinambur 

Annuale Erbacea 

Barbabietola 

da zucchero 

Frumento 

Mais 

Sorgo 

zuccherino 

26 

Semi 

oleosi 

Radice 

Granella 

Semilavorati/ 

sottoprodotti 

Olio vegetale, 

Panelli, Farine 

Zuccheri, 

Alcoli, 

Borlande 


Il potenziale delle biomasse 

27 


Asportazioni (kg/ha )* 240 72 288 

* in base alla produzione media sotto riportata 

Scheda coltura da biomassa dedicata 

SORGO DA FIBRA 

Sorghum bicolor L. Moench (EN: Fiber Sorghum) 

Sorghum bicolor è una graminacea appartenente alla famiglia 

delle Poaceae, caratterizzata da un ciclo fotosintetico C4. È una 

pianta con apparato radicale di tipo fascicolato ed è formato da 

diversi palchi di radici che si sviluppano molto precocemente e 

che presentano elevata capacità di assorbimento idrico – 

maggiore del mais – conferendo a questa specie, insieme alle 

altre caratteristiche evidenziate, una grande adattabilità a scarsi 

regimi idrici. Data la notevole opera di selezione effettuata 

dall’uomo, il sorgo presenta un grande spettro varietale e il 

miglioramento genetico ha portato all’ottenimento di varietà a 

diversa attitudine; tra queste troviamo sorghi da saggina, sorghi 

zuccherini, sorghi da foraggio, sorghi da granella e sorghi da 

fibra. Questi ultimi, considerati come ibridi tra un “sorgo da 

granella” e un “sorgo da scope” o “da saggina”, sono utilizzati 

anche per la produzione di biomasse a fini energetici e sono 

caratterizzati da internodi pieni di midollo secco, molto ricco in 

fibre e fusti che raggiungono 3-4 m. 

Opt. Germinaz. Max. 

Cardinali termici (°C) 

27-28 10-14 35 

Ciclo colturale: 140-160 gg 

Asportazioni (kg/t s.s.) 

Produzione tal quale (t/ha) 

Umidità alla raccolta (%)* 

Produzione sost. secca (t/ha) 

Annuale Poliennale 

In asciutta In irriguo 

G F M A M G L A S O N D 

Note di tecnica colturale 

Lavorazione terreno: aratura a 30 cm; affinamento terreno non eccessivo per evitare la formazione di crosta 

superficiale. 

Epoca semina: da metà aprile fino a metà maggio. 

Investimenti: 10 - 30 piante/m 2 a seconda del vigore della varietà. 

Scelta della varietà: non troppo tardiva per epoca di raccolta (non oltre primi settembre). 

Accumulo di sostanza secca: massimo 10-20 gg prima fase fioritura. 

Possibile modalità raccolta: falciacondizionamento, asciugatura in campo, ranghinatura e imballatura. 

N 

10 

P2O5 

3 

intervallo 

67 112 

70 

20 

K2O 

12 

75 

28 

Produzione media di t.q. (t/ha) 

Produzione media di s.s. (t/ha) 

Bilancio energia (Output / Input) 

* prima dell'asciugatura in campo 

IPOTESI COSTO COLTURALE DI 1 ETTARO 

TOTALE 

Produzione: 24 t/ha s.s.; 40 t/ha combustibile (U. 40%) RICAVI 

Quantità 

Costo 

unit. (€) 

Costo tot. MARGINE 

(€) LORDO 

Aratura a 30 cm 

Erpicatura con vibrante 

1 

1 

100,00 

40,00 

100,00 

40,00 

Euro/ha 

1200 

Erpicatura leggera 

1 32,00 32,00 

Concim. pre-semina (ore) 0,2 31,00 6,20 1000 880 

Semina 

Esecuz. diserbo pre-em. 

1 

1 

43,00 

30,00 

43,00 

30,00 

800 

Concim. copertura (ore) 0,5 31,00 15,50 600 

Trinciatura stocchi 

Ranghinatura 

1 

2 

54,00 

31,00 

54,00 

62,00 

400 

Rotoimb.ra (6 q./balla) 

67 4,50 301,50 200 

Semente (kg) 

Urea (q.le) 

Terbutilazina (litri) 

10 

3 

2 

10,00 

24,00 

12,00 

100,00 

72,00 

24,00 

0 

TOTALE 

COSTI 

TOTALE COSTI 

880,20 

t/ha 

s.s. 

24 

1080 

TOTALE 

RICAVI 

€/t s.s. 

45,00 

200 

89 

24 

13 - 39 

200 

€/ha 

1080 

MARGINE 

LORDO 

28 

Potere calorifico inferiore (GJ/ t s.s.) 

Range di Energia teorica (GJ/ha) 

quadrati/annui di abitazioni riscaldabili con consumi medi stimati in 100 kWht/m 2 (1) Trasformazione energetica dell'energia prodotta da 1 ha di biomassa in metri 

/anno 

DEBOLEZZA 

FORZA 

PUNTI DI : 

Facilità inserimento negli avvicendamenti colturali 

Adattabilità pedoclimatica 

Potenzialità produttiva 

Facilità delle operazioni colturali 

Complessità del cantiere di raccolta 

Diversificazione varietale 

Contenuto di umidità alla raccolta 

Qualità termochimica biomassa 

La chiave del successo 

Epoca raccolta tempestiva (max fine agosto-primi settembre) che permetta di lasciare 

asciugare la biomassa falciacondizionata a terra ai fini del raggiungimento di umidità tali da 

consentire l'imballatura. 

Un cantiere di raccolta 

foto: Deiagra - Università Bologna 

16,90 

338 473 

Range p.c.i. (GJ/t s.s.) 

15,8 

18,0 

Ceneri (%/s.s.) 


4 - 9 

Energia da prod.ne stimata (tep/ha) m 1.124 

2 9,7 

(1) 


Elementi per la caratterizzazione delle colture 

caratteristiche della specie; 

esigenze agronomiche di base; 

alcuni elementi statistici; 

tecnica colturale di riferimento adattata al nostro territorio; 

potenziali produttivi (bibliografici e stimati); 

bilancio energetico; 

costi di coltivazione; 

sintesi di bilancio economico; 

caratteristiche agronomiche delle produzioni (bibliografiche e stimate); 

caratteristiche energetiche delle produzioni (bibliografiche e stimate); 

quadro di sintesi sui punti di forza/debolezza, generali e relativi al territorio; 

note e commenti critici. 

29 


Descrizione ed esigenze agronomiche 


Sorghum bicolor L. Moench (EN: Fiber Sorghum) 

Sorghum bicolor è una graminacea appartenente alla famiglia 

delle Poaceae, caratterizzata da un ciclo fotosintetico C4. È una 

pianta con apparato radicale di tipo fascicolato ed è formato da 

diversi palchi di radici che si sviluppano molto precocemente e 

che presentano elevata capacità di assorbimento idrico – 

maggiore del mais – conferendo a questa specie, insieme alle 

altre caratteristiche evidenziate, una grande adattabilità a scarsi 

regimi idrici. Data la notevole opera di selezione effettuata 

dall’uomo, il sorgo presenta un grande spettro varietale e il 

miglioramento genetico ha portato all’ottenimento di varietà a 

diversa attitudine; tra queste troviamo sorghi da saggina, sorghi 

zuccherini, sorghi da foraggio, sorghi da granella e sorghi da 

fibra. Questi ultimi, considerati come ibridi tra un “sorgo da 

granella” e un “sorgo da scope” o “da saggina”, sono utilizzati 

anche per la produzione di biomasse a fini energetici e sono 

caratterizzati da internodi pieni di midollo secco, molto ricco in 

fibre e fusti che raggiungono 3-4 m. 

Cardinali termici (°C) 

Ciclo colturale: 140-160 gg 

Asportazioni (kg/t s.s.) 

Opt. Germinaz. 

27-28 10-14 

Max. 

35 

Asportazioni (kg/ha )* 240 72 288 

* in base alla produzione media sotto riportata 

30 

Annuale Poliennale 

In asciutta In irriguo 

G F M A M G L A S O N D 

Note di tecnica colturale 

Lavorazione terreno: aratura a 30 cm; affinamento terreno non eccessivo per evitare la formazione di crosta 

superficiale. 

Epoca semina: da metà aprile fino a metà maggio. 

Investimenti: 10 - 30 piante/m 2 a seconda del vigore della varietà. 

Scelta della varietà: non troppo tardiva per epoca di raccolta (non oltre primi settembre). 

Accumulo di sostanza secca: massimo 10-20 gg prima fase fioritura. 

Possibile modalità raccolta: falciacondizionamento, asciugatura in campo, ranghinatura e imballatura. 

N 

10 

P2O5 

3 

K2O 

12 


potenziali produttivi (bibliografici e stimati); 

bilancio di energia 

Produzione tal quale (t/ha) 

Umidità alla raccolta (%)* 

Produzione sost. secca (t/ha) 

* prima dell'asciugatura in campo 

intervallo 

67 112 

70 

20 

75 

28 

31 

Produzione media di t.q. (t/ha) 

Produzione media di s.s. (t/ha) 

Bilancio energia (Output / Input) 

89 

24 

13 - 39 


costi di coltivazione 

IPOTESI COSTO COLTURALE DI 1 ETTARO 

Produzione: 24 t/ha s.s.; 40 t/ha combustibile (U. 40%) 

Quantità 

Costo 

unit. (€) 

Costo tot. 

(€) 

Aratura a 30 cm 

1 100,00 100,00 

Erpicatura con vibrante 

1 40,00 40,00 

Erpicatura leggera 

1 32,00 32,00 

Concim. pre-semina (ore) 0,2 31,00 6,20 

Semina 

1 43,00 43,00 

Esecuz. diserbo pre-em. 1 30,00 30,00 

Concim. copertura (ore) 0,5 31,00 15,50 

Trinciatura stocchi 

1 54,00 54,00 

Ranghinatura 

2 31,00 62,00 

Rotoimb.ra (6 q./balla) 

67 4,50 301,50 

Semente (kg) 

10 10,00 100,00 

Urea (q.le) 

3 24,00 72,00 

Terbutilazina (litri) 

2 12,00 24,00 

TOTALE COSTI 

880,20 

32 


sintesi di bilancio economico 

TOTALE 

RICAVI 

MARGINE 

LORDO 

Euro/ha 

1200 

1000 

800 

600 

400 

200 

0 

880 

TOTALE 

COSTI 

33 

t/ha 

s.s. 

24 

1080 

TOTALE 

RICAVI 

€/t s.s. 

45,00 

200 

200 

€/ha 

1080 

MARGINE 

LORDO 


caratteristiche energetiche delle produzioni 

(bibliografiche e stimate) 

Potere calorifico inferiore (GJ/ t s.s.) 

Range di Energia teorica (GJ/ha) 

quadrati/annui di abitazioni riscaldabili con consumi medi stimati in 100 kWht/m 2 (1) Trasformazione energetica dell'energia prodotta da 1 ha di biomassa in metri 

/anno 

34 

16,90 

338 473 

Range p.c.i. (GJ/t s.s.) 

15,8 

18,0 

Ceneri (%/s.s.) 

4 - 9 

Energia da prod.ne stimata (tep/ha) m 1.124 

2 9,7 

(1) 


La chiave del successo 

Canna (Arundo ( Arundo donax) donax 

PUNTI DI : 

Facilità inserimento negli avvicendamenti colturali 








Epoca raccolta tempestiva (max fine agosto-primi settembre) che permetta di lasciare 

asciugare la biomassa falciacondizionata a terra ai fini del raggiungimento di umidità tali da 

consentire l'imballatura. 

35 

DEBOLEZZA 

FORZA 


Un cantiere di raccolta 

foto: Deiagra - Università Bologna 

Aspetti tecnici di gestione 

36 



Costi impianto 

Euro 

1200 

1000 

800 

600 

400 

200 

0 

949 

PUNTI DI : 

Facilità inserimento avvic.ti colturali 








112 5 

Canna (Arundo ( Arundo donax) donax 

t s.s/ha 

28 

17 7 

TOTALE COSTI TOTALE RICAVI MARGINE LORDO 

Ciclo 

Regime idrico 

DEBOLEZZA 

Produzione t.q. t/ha 

Umidità alla raccolta % 

Produzione s.s. t/ha 

P.c.i. (Gj/1 t s.s.) 

Ceneri % su s.s. 

Energia da prod.ne Gj/ha 

FORZA 

Poliennale 

asciutta 

36 

45 

20 

16,7 

4,8 

350 

88 

60 

35 

18,3 

7,4 

613 

Eq. Energ. tep/ha - mq/ha 10,5 1.218 

37 





Sorgo (Sorghum 

( Sorghum perenne) 

PUNTI DI : 

Facilità inserimento avvicendamenti colturali 





Eu r o /h a 

1200 

1000 

800 

600 

400 

200 

0 

880 

TOTA LE 

COSTI 

1080 

TOTA LE 

RICA V I 

t s.s/ha 

24 

200 

MA RGINE 

LORDO 

Ciclo 

Regime idrico 



P.c.i. (Gj/1 t s.s.) 


DEBOLEZZA 


Energia da prod.ne GJ/ha 

FORZA 

asciutta 

67 

70 

20 

15,8 

338 

Annuale 

473 

Eq. Energ. tep/ha - mq/ha 

9,7 1.124 

38 

AGROFER 2007 – “Potenziali colture da biomassa…” - Eugenio Cozzolino 

4 

112 

75 

28 

18 

9


Eu r o 

600 

500 

400 

300 

200 

100 

0 

363 

TOTA LE 

COSTI 

Panico (Panicum 

( Panicum virgatum) 

virgatum 

PUNTI DI : 









525 

TOTA LE 

RICA V I 

t s.s/ha 

18 

163 

MA RGINE 

LORDO 

Ciclo 

Regime idrico 




P.c.i. (Gj/1 t s.s.) 


DEBOLEZZA 


FORZA 

Poliennale 

asciutta 

35 

10 

4,8 

172 

17,4 

10 

430 


6,2 719 

39 


15 

17 

42 

40 

25

Contenuto di olio 

Euro 

700 

600 

500 

400 

300 

200 

100 

0 

-100 

-200 

635 

TOTALE 

COSTI 

Girasole (Helianthus 

( Helianthus annus) annus 

PUNTI DI : 






540 

TOTALE 

RICAVI 

t s.s/ha 

3,0 

MARGINE 

-95 

LORDO 

Ciclo 

Regime idrico 




P.c.i. (Gj/1 t s.s.) 




40 

DEBOLEZZA 

FORZA 

Annuale 

asciutta 

2,2 

38,4 

77 

2,8 

159 

319 


9 

2 

- 

4,4 

10 

4 

39,7 

-



Eu ro 

1000 

900 

800 

700 

600 

500 

400 

300 

200 

100 

0 

TO TA LE 

771 

COSTI 

TO TA LE 

Pioppo (Populus 

( Populus spp) spp 

PUNTI DI : 

Facilità di inserimento avvicend. colturali 







900 

RICA V I 

t s.s/ha 

20 

M A R G IN E 

129 

LORDO 

Ciclo 

Regime idrico 




P.c.i. (Gj/1 t s.s.) 


DEBOLEZZA 


FORZA 

Poliennale 

Asciutta/irriguo 

15,8 

0,5 

302 

24,3 

3,2 

503 


9,6 1.115 

41 


25 

40 

15 

63 

60 

25

Colture da biomassa: biomassa: 

dati produttivi ed economici 

Coltura Ciclo 

Range 

prod. 

t. s.s./ha 

Prod. 

Stimata 

t. s.s./ha 

42 

Costi 

diretti 

€/ha 

Prezzo 

stimato 

biomassa 

€/t.s.s. 

Totale 

ricavi 

€/ha 

Margine 

lordo 

€/ha 

Sorgo f. A 20 28 24 880 45 1.080 200 

Canna c. P 20 35 25 949 45 1.125 177 

Panico P 10 25 15 363 35 525 163 

Cardo P 10 15 12 311 30 360 50 

Miscanto P 15 30 18 874 45 810 -64 

Kenaf A 10 20 15 792 45 675 -117 

Canapa A 8 15 12 787 45 540 -247 

Pioppo b. P 15 25 15 771 60 1.200 129 

Pioppo a. P 9 13 11 579 60 880 81 

Colza 

seme 

A 2,5 3 2,8 571 210 588 17 

Girasole 

seme 

A 2 4 3 635 180 540 -95 


La struttura delle aziende agrarie (1) 

Sup. Totale 

(ST) 

Sup. Agraria 

Totale (SAT) 

Sup. Agraria 

Utilizzabile 

(SAU) 

Ettari 

43 

% / ST 

% / SAT 

237.680 100 % - 

155.968 66 % 100 % 

98.462 41 % 63 % 

Seminativi 60.770 26 % 39 % 

Sup. media 

seminativi 

4,7 


La struttura delle aziende agrarie (2) 

Frammentazione e polverizzazione delle aziende agricole in 

Prov. di FC - relazione tra classi di SAU e n° di corpi aziendali 

n° di 

corpi 

Senza 

SAU 

Meno di 

un 

ettaro 

1 - 1.99 2 - 2.99 3 - 4.99 5 - 9.99 

Classe di SAU TOTALE 

44 

10 - 

19.99 

20 - 

29.99 

30 - 

49.99 

50 - 

99.99 

100 e 

oltre 

n° % 

1 70 3.016 2.167 1.269 1.217 782 219 28 9 2 - 8.779 29,5% 

2 58 760 1.054 1.016 1.488 1.426 720 146 60 18 2 6.748 22,7% 

3 39 195 255 285 615 1.089 906 225 132 48 6 3.795 12,8% 

4 - 5 29 101 140 172 367 812 954 503 469 206 13 3.766 12,7% 

6 - 10 40 70 51 142 221 421 667 466 572 677 266 3.593 12,1% 

11 e 

oltre 

TOTALE 

34 360 93 176 109 195 161 185 261 486 1.018 3.078 10,3% 

270 4.502 3.760 3.060 4.017 4.725 3.627 1.553 1.503 1.437 1.305 29.759 

0,9% 15,1% 12,6% 10,3% 13,5% 15,9% 12,2% 5,2% 5,1% 4,8% 4,4% 

16,0% 28,7% 39,0% 52,5% 68,3% 80,5% 85,7% 90,8% 95,6% 100,0% 


L’organizzazione organizzazione delle aziende 

agrarie 

- Dotazione strutturale adeguata 

- Capacità di aggregazione e riorganizzazione 

- Adeguamento e sviluppo del contoterzismo 

- Nuova capacità imprenditoriale 

45 


Struttura delle aziende agrarie e bacino di 

approvvigionamento (un esempio) (4) 

RAGGIO DEL BACINO DI 

APPROVVIGIONAMENTO (km) 

27 

26 

25 

24 

23 

22 

21 

20 

19 

18 

17 

16 

15 

14 

13 

12 

11 

10 

9 

8 

7 

6 

5 

4 

3 

2 

1 

0 

Relazione teorica tra gli ettari di biomassa coltivata 

e raggio di approvvigionamento, nell'ipotesi di 

conversione del 20 % dei seminativi in Prov. di FC 

- 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 

ETTARI DI BIOMASSA DEDICATA COLTIVATA 

46 

10.000 


€/t s.s. 

45 

40 

35 

30 

25 

20 

15 

10 

5 

0 

Il trasporto delle biomasse 

Costo trasporto biomassa ad uso energetico 

con motrice scarrabile da 30 mc (12 t) 

in funzione della distanza e del contenuto di umidità 

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 10 

0 

Distanza (km) 

47 

50% 

45% 

40% 

35% 

umi 

dità 

s.s. =100% 


I macro-step 

macro step delle filiere 

1° PRODUZIONE DI BIOMASSA 

agroenergetiche 

2° VALORIZZAZIONE DELLA BIOMASSA IN BIOCOMBUSTIBILE 

- Produzione di cippato 

- Produzione di pellet 

- Produzione di olio grezzo (e di panello) 

- Produzione di biodiesel, biogas, bioetanolo 

3° TRASFORMAZIONE ENERGETICA 

48 


Potenziali filiere agroenergetiche (1) 

FILIERE 

POTENZIALI 

Filiera del 

CIPPATO 

1° Step 

PRODUZIONE 

BIOMASSE 

Realizzazione 

di colture SFR 

e sistemi 

arborei lineari, 

gestione del 

bosco, raccolta 

legno residuale 

49 

2° Step 

VALORIZZAZIONE 

BIOMASSA 

3° Step 

TRASFORMAZIONE 

ENERGETICA O DI 

MATERIA 

Da conquistare Eventuale 

Stoccaggio, 

produzione di 

cippato, 

stoccaggio 

cippato, trasporto 

con garanzia del 

servizio di 

fornitura 

Produzione di 

energia e calore 

per conto proprio o 

conto terzi; 

immissione di Ee in 

rete 


Fin dove bisogna andare avanti nella filiera 

1 t di cippato al 30 % => PCI => 3 MWht 

1 t di cippato al 30 % viene pagata 60 € 

INVESTIMENTO DELLA CALDAIA 

1 MWht = (70-90 €) => 80 € 

1 t di cippato genera 3 MWht x 80€ = 240 € 

4X con cippato a 60 €/t 

3X con cippato a 80 €/t 

50 



FILIERE 

POTENZIALI 


PELLET 

1° Step 

PRODUZIONE 

BIOMASSE 

Realizzazione 

di colture SFR 

e sistemi 

arborei lineari, 

gestione del 

bosco, raccolta 

di legno 

residuale 

51 

2° Step 


BIOMASSA 

3° Step 



MATERIA 


Stoccaggio, 

produzione di 

pellet, stoccaggio, 

eventuale 

insacchettamento 

e vendita, 

trasporto con 

garanzia del 

servizio di 

fornitura 

Produzione calore 

per conto terzi 



FILIERE 

POTENZIALI 

Filiera delle 

BIOMASSE 

DEDICATE 

1° Step 

PRODUZIONE 

BIOMASSE 

Coltivazione di 

sorgo da fibra, 

panico, SFR, 

sistemi arborei 

lineari, 

raccolta e 

trasporto, 

raccolta di 

legno residuale 

(potatura) 

52 

2° Step 


BIOMASSA 

3° Step 



MATERIA 


Stoccaggio 

biomasse, 

produzione 

cippato e 

stoccaggio 

Produzione di 

energai e calore 

per conto proprio o 

conto terzi; 

immissione Ee in 

rete 



FILIERE 

POTENZIALI 


BIOGAS 

1° Step 

PRODUZIONE 

BIOMASSE 

Realizzazione 

colture da 

insilare, 

raccolta e 

trasporto 

(recupero 

biomasse 

residuali) 

53 

2° Step 


BIOMASSA 

3° Step 



MATERIA 


Insilamento, 

trasporto al 

reattore, ritiro e 

trasporto del 

digestato 

Produzione di 

biogas, energia 

(calore??), per 

conto proprio o 

conto terzi, avvio al 

compostaggio del 

digestato e altro; 


rete 



FILIERE 

POTENZIALI 


BIO-OLIO 

1° Step 

PRODUZIONE 

BIOMASSE 

Coltivazione 

girasole, 

raccolta e 

trasporto 

54 

2° Step 


BIOMASSA 

3° Step 



MATERIA 


Stoccaggio semi, 

spremitura, 

stoccaggio olio, 

vendita olio, 

conservazione e 

stoccaggio 

panelli, vendita 

panelli 

Produzione 

energia, calore e 

zoo-alimenti per 

conto proprio (o 

conto terzi??); 


rete 


Quali le colture/filiere più pi “convenienti 

convenienti”? 

E’ complicato dare una risposta valida per tutti i contesti, in 

quanto le specificità locali sono fondamentali nell’orientare le 

scelte: 

- Variabili agronomiche e strutturali che influenzano la 

produzione agricola (condizioni pedo-climatiche, orografiche, 

disponibilità idriche, dimensionamento e densità delle aziende, 

etc.); 

- Condizioni e costi di trasporto e stoccaggio del prodotto; 

- Possibilità di sbocco verso utenze termiche e relativi 

fabbisogni; 

- Variabili che influenzano la trasformazione energetica 

(dimensionamento impianto, rendimento, etc); 

- Variabili che influenzano la gestione delle emissioni (clima, 

terreni disponibili). 

55 


Conclusioni 

Aspetti da mettere in campo per permettere lo sviluppo 

delle biomasse vegetali ad uso energetico 

- Chiare politiche di indirizzo nazionali e locali (governo 

del territorio) 

- Corretta e plurale informazione 

- Messa a punto della tecnica agronomica secondo norme 

di “buona pratica agricola” 

- Adeguarsi alle condizioni strutturali del territorio 

- Sviluppare ed incentivare modelli organizzativi 

incentrati sul binomio azienda agricola/contoterzismo 

evoluto per conquistare segmenti lungo la filiera 

agroenergetica. 

56 


Conclusioni (2) 

Aspetti peculiari di contesto delle imprese 

agroenergetiche 

- Non c’è rischio di mercato 

- Notevole confluenza di risorse e incentivi 

- Commodity fortemente legata alla ottimizzazione dei 

segmenti di filiera 

57 


ACCURATA ANALISI LOCALE 

IN UN 

FAVOREVOLE CONTESTO GLOBALE 

Grazie 

per l’attenzione 

58

Potenziali colture da biomassa dedicate per il territorio ... - Agrofer

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