un campo di concentramento e la carita - Associazione culturale ...
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nalmente <strong>un</strong>a razione che contiene nei giorni senza carne 890 calorie e<br />
nei giorni con carne 920 calorie senza sottrarre i rifiuti, cosicchè il valore<br />
effettivo in calorie è ancora minore. Un uomo adulto normale necessita<br />
secondo <strong>la</strong> scienza me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> 2.200 calorie. Perciò risulta che gli mancano<br />
giornalmente 1.300 calorie oppure che riceve solo il 40% delle calorie<br />
necessarie ... Oltretutto è subentrato <strong>un</strong> inverno rigoroso, le stanze<br />
sono fredde e umide. In queste con<strong>di</strong>zioni il consumo calorico è ancora<br />
più forte. Riteniamo che <strong>la</strong>sciando le cose come sono significherebbe<br />
sacrificare centinaia <strong>di</strong> internati. Preghiamo il signor comandante <strong>di</strong> intraprendere<br />
tutte le misure per <strong>un</strong> aiuto urgente perché in caso contrario<br />
sarà troppo tar<strong>di</strong> ... "<br />
Anche il n<strong>un</strong>zio papale Francesco Borgongini Duca nel corso <strong>di</strong> <strong>un</strong>a visita<br />
all'interno del<strong>la</strong> caserma <strong>di</strong> Chiesanuova fu duramente contestato da<br />
internati che chiedevano "pane, pane, pane".<br />
Durante l'inverno moltto rigido del 1942-43 gli internati trascorrevano<br />
le giornate nei cameroni rannicchiati l'<strong>un</strong>o accanto all'altro sui letti a<br />
castello, per <strong>di</strong>fendersi dal freddo.In seguito all'armistizio (8 settembre<br />
1943) gli internati più politicizzati pre<strong>di</strong>sposero <strong>un</strong> piano, non riuscito,<br />
con l'obbiettivo <strong>di</strong> impossessarsi delle armi dei soldati per assumere il<br />
controllo del <strong>campo</strong>. Il lO settembre' 43 <strong>la</strong> struttura venne occupata dai<br />
nazisti che in seguito, con due convogli ferroviari, trasferirono gli internati<br />
a Zagabria via Brennero-Vienna. Di loro alc<strong>un</strong>i vennero arruo<strong>la</strong>ti<br />
nelle milizie anticom<strong>un</strong>iste (domobranci) altri invece furono ri<strong>la</strong>sciati.<br />
Dei 72 internati civili deceduti a Chiesanuova sono da ricordare: il primo<br />
morto Anton Troha <strong>di</strong> anni 42 <strong>di</strong> Goraca morto il21 ottobre 1942 e l'ultimo<br />
Milenko Erega <strong>di</strong> anni 28 ucciso l' 11 settembre 1943 da <strong>un</strong>a fuci<strong>la</strong>ta<br />
al<strong>la</strong> testa <strong>di</strong> <strong>un</strong>a sentinel<strong>la</strong> nazista mentre tentava <strong>la</strong> fuga con altri 4 compagni.<br />
(Dati derivanti da <strong>un</strong> controllo completo delle schede <strong>di</strong> sepoltura<br />
dell' Archivio del com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> Padova.)<br />
E' infine da ricordare <strong>un</strong> illustre superstite del <strong>campo</strong> <strong>di</strong> Chiesanuova,<br />
l'accademico filosofo dottor Anton Vratusa che è passato attraverso 5<br />
campi, dal<strong>la</strong> caserma dei Belgi <strong>di</strong> Lubiana a Gonars, Monigo, Chiesanuova<br />
e infine l'iso<strong>la</strong> <strong>di</strong> Rab/Arbe ove partecipò al<strong>la</strong> liberazione 1'8 settembre<br />
'43. Il dottor Vratusa fu responsabile, dall'ottobre '43 all'ottobre<br />
'44, del collegamento tra movimento <strong>di</strong> liberazione sloveno e il CLNAI<br />
(Comitato <strong>di</strong> Liberazione Nazionale Alta Italia).<br />
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