Tempo e predicazione nella sintassi delle frasi copulari (tesi di laurea)

2.1.2 BENVENISTE:
Tra gli studi ormai classici sul verbo ESSERE ha
sicuramente una posizione di spicco la ricerca di
Benveniste. Il riferimento obbligatorio è l"articolo
"Essere ed aver@ nelle loro funzioni linguistiche"
(1960) ma si può dire che, a conferma dell"assoluta
centralità di questo tema nei vari settori della linguistica,
il verbo ESSERE riceva un trattamento affatto
particolare, una sorta di analisi progressiva che si
snoda anche attraverso lo sviluppo di questioni piO o
meno direttamente connesse con lo studio delle "categorie
di pensiero e di lingua" o con la "frase nominale"
(per riprendere il titolo di due articoli, Benveniste
( 1966)b e (1950».
Una buona sintesi dell'atteggiamento portante che
sottostà alle ricerche di Benveniste e che ne evidenzia
i pregi è forse costituita da una sua stessa frase:
"Queste osservazioni restano teoriche se non le si confronta
con i dati di una lingua storica. Si potrà giudicarle
valide solo se danno un"immagine esatta delle
relazioni reali e se aiutano nello stesso tempo a
comprenderla meglio" (Benveniste (1966),p.189).
Il lavoro di Benveniste, quindi, diventa particolarmente
importante per un"analisi sul verbo ESSERE,
dove le speculazioni "filosofiche" spesso prendono il
sopravvento sugli interessi di carattere pio specificatamente
linguistico, in quanto fornisce una quantità di
dati empirici sui quali la teoria può misurarsi e indirizzarsi
adeguatamente.
L" interesse per il verbo ESSERE non sembra sorgere
isolatamente nello sviluppo della ricerca di
Benveniste, ma si manifesta come esigenza di chiarezza
in un campo così delicato come quello della ricostruzione
della struttura della frase in indoeuropeo.
Il discorso si concentra significativamente sul
problema spinosissimo della frase nominale: il dibattito
scientifico che riguarda questo punto si estende oltre
il problema della mera ricostruzione storica per coinvolgere
una serie di questioni di teoria generale quali
48