Tempo e predicazione nella sintassi delle frasi copulari (tesi di laurea)

ni della frase.
La seconda ipotesi che voglio presentare scaturisce
indirettamente dalle critiche mosse alla prima.
La prima ipotesi consisteva essenzialmente nel
tener separati tempo e predicazione senza toccare la
struttura della frase; s'è visto perO che la concomitanza
di questi due requisiti teorici comprimeva eccessivamente
lo spazio della struttura frasale normalmente
utilizzato per altre funzioni quali quella della connessione
ipotattica.
La possibilità che resta a questo punto è quella di
tralasciare il secondo requisito mantenedo il primo.
Naturalmente, si vuole evitare di stipulare
strutture ad hoc per per non produrre una proliferazione
di enti che rischierebbe di togliere ogni efficacia
esplicativa alla teoria.
Mi sembra, perO, che ci sia la possibilita di "far
spazio" al sollevamento del soggetto senza per questo
stravolgere il contenuto della struttura di frase né
rinunciare a tenere distinti i fenomeni che riguardano
la predicazione da quelli che riguardano la "temporalizzazione"
della frase.
La proposta scaturisce dalla definizione stessa del
componente INFL, testa della struttura frasale: si potrebbe
"spezzare" INFL nei suoi due componenti distinti,
TENSE e AGR., e attribuire ad essi due strutture separate.'
Si verrebbe a creare così una sorta di "periferia
intermedia" tra le posizioni COMP ed una sorta di "embrione"
predicativo che costituisce il nucleo ineliminabile
della frase.
La struttura avrebbe questo aspetto:
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